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https://it.wikipedia.org/wiki/Parche
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Parche
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Le Parche appaiono nel carme Dei sepolcri (1807) di Foscolo «[...] E un incalzar di cavalli accorrenti / scalpitanti su gli elmi a' moribondi, / E pianto, ed inni, e delle Parche il canto» (vv. 210 - 212). Questo avviene quando l'autore immagina un «navigante» contemplare la battaglia combattutasi tra i greci guidati da Milziade e i persiani; mentre la battaglia è in atto, il navigante sente il canto delle Parche e le vede tagliare il filo della vita dei soldati achei. Foscolo così spiega: «Le Parche cantando vaticinavano le sorti degli uomini nascenti e de' morenti».
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parche
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Parche
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Appaiono nell'Ultimo Canto di Saffo di Leopardi (vv. 40-44): «In che peccai bambina, allor che ignara / di misfatto è la vita, onde poi scemo / di giovanezza, e disfiorato, al fuso / dell'indomita Parca si volvesse / il ferrigno mio stame?».
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parche
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Parche
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Le Parche appaiono anche nel film d'animazione Disney Hercules sotto forma di orribili vecchie. Possiedono un paio di forbici per tagliare il filo della vita esattamente come le Moire mitologiche e un solo occhio che condividono a turno, come le Graie.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parche
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Parche
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Una delle tre Parche ovvero Atropo, nei panni del Fato, compare nell'episodio Il mito del Titanic, titolo originale My Heart Will Go On della serie televisiva statunitense Supernatural. Nell'universo di Supernatural viene chiamata Atropos.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parche
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Parche
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Le Parche si trovano inoltre in vari libri della saga di Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, di Rick Riordan, dove scelgono il destino di alcuni eroi tagliando il filo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Sono state ritrovati altresì resti di colonizzazioni di greci, fenici e cartaginesi. Soprattutto con questi ultimi i rapporti erano intensi: gli abitanti di Maiorca furono assoldati come mercenari da Cartagine nelle Guerre Puniche. La tradizione vuole che i soldati Maiorchini non volessero essere ricompensati con soldi, ma con donne e vino.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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I Romani in differenti occasioni avevano tentato di conquistare l'isola, per evidenti ragioni strategiche, però erano sempre stati respinti dagli abitanti, finché nel 123 a.C. il console Quinto Cecilio Metello Numidico sbarcò e vinse le resistenze e fondò le prime due colonie romane: Palma e Pollentia. Verso la fine dell'impero romano il cristianesimo arriva sull'isola.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Nell'anno 425 l'isola fu invasa dai Vandali e saccheggiata. Questa popolazione barbara si fermò sull'isola fino all'anno 534, quando il generale bizantino Belisario riconquistò l'intero arcipelago baleare.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Nel 707 gli arabi sbarcarono sull'isola per la prima volta: a questo seguirono due secoli di incertezza finché a partire dal 903 Maiorca cadde definitivamente nelle mani della dinastia degli Omayyadi. Secondo le cronache, l'ultima fortezza cristiana a capitolare fu il castello di Alaró. Sotto gli arabi l'isola visse un periodo molto fiorente nel quale crebbe l'influenza della città di Medina Mayurqua, l'attuale città di Palma.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Nel 1115 una spedizione punitiva pisano-catalana attaccò l'isola in rappresaglia per le attività di pirateria che vi trovavano riparo. Dopo aver saccheggiato e parzialmente distrutto Medina Mayurqa in assenza di Ramón Berengario III, la spedizione fuggì alla vista dei rinforzi nemici provenienti dall'Africa. L'isola rimase nelle mani della famiglia Banu Ganiya che incoraggiò la pirateria contro le navi cristiane. Nel 1203 gli arabi si reimpossessarono di Maiorca e nel 1208 designarono governatore Abù Yahya, il quale formò un principato semi-indipendente solo formalmente sottomesso all'emiro.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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L'isola fu conquistata definitivamente al cristianesimo dal re Giacomo I d'Aragona che sbarcò nell'isola nel 1229, sconfisse Abù Yahya nella battaglia di Portopi del 13 settembre e conquistò l'attuale città di Palma nel 1230, fino alla definitiva resa musulmana nel 1231. Molti degli sconfitti furono massacrati, altri ripararono in Africa o furono fatti schiavi e l'isola venne ripopolata da catalani provenienti in prevalenza da Rosselló.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Nel suo testamento, il re Giacomo creò il Regno di Maiorca ("regnum Maioricarum et insulae adyacentes"), vassallo del Regno di Aragona, includendo non solo Maiorca ma anche le altre isole dell'arcipelago, ancorché fossero ancora governate da musulmani. Alla sua morte, avvenuta nel 1276, il figlio Giacomo II di Maiorca prese il suo posto ed emise la Carta delle Franchigie. Il regno rimase indipendente per poco tempo perché nel 1349 fu nuovamente incorporato al Regno di Aragona. La morte del re Giacomo III di Maiorca nella battaglia di Llucmajor decise la fine del Regno di Maiorca sebbene la figlia di questi, Isabella, stabilitasi nel castello di Gallarques vicino a Montpellier, si fosse proclamata Regina fino alla propria morte, avvenuta nel 1404.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Ai tempi di Carlo V d'Asburgo nel 1521 si produsse una sollevazione simile a quella del Regno di Valencia, durante la quale gli insorti arrivarono a circondare Alcùdia, dove si era rifugiata la nobiltà dell'isola.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca
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Maiorca
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Durante il secolo XV l'isola, come il resto delle Baleari e la costa est, soffrì gli attacchi dei pirati turchi e berberi, mentre durante la guerra di successione spagnola si schierò con l'arciduca Carlo d'Austria, contro Filippo di Borbone.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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I primi termini utilizzati per descrivere questa forma di allenamento furono «arte dello spostamento» (art du déplacement) e «percorso» (parcours). Il termine parkour, coniato da David Belle deriva invece da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell'addestramento militare proposto da Georges Hébert. Alla parola parcours, Belle sostituì la «c» con la «k», per suggerire aggressività, ed eliminò la «s» muta perché contrastava con l'idea di efficienza del parkour. I praticanti del parkour sono chiamati tracciatori (traceurs) al maschile, o tracciatrici (traceuses) al femminile.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Il parkour trae ispirazione dal metodo naturale di Georges Hébert, ufficiale di marina francese, che nei primi anni del Novecento sviluppò un particolare metodo di allenamento per l'addestramento delle truppe, definito "metodo naturale" (hébertismo), il cui motto è: «Essere forti per essere utili».Il principio alla base del metodo hébertiano è che il miglior modo per allenare un uomo è farlo esercitare nei movimenti naturali che sa fare, in situazioni che la natura gli presenta e gli richiede. Il passaggio da tale pratica di allenamento al parkour è dovuta al francese David Belle, figlio del pompiere parigino Raymond Belle, addestrato proprio con il metodo di Hébert.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Lo scopo del parkour, quindi, è spostarsi nel modo più efficiente possibile, da un punto A di partenza a un punto B di arrivo, sfruttando i propri mezzi fisici e l'ambiente circostante. Per efficiente si intende il più semplice e veloce. Per distinguere che cos'è il parkour da che cosa non è, basta pensare a come sarebbe utile muoversi in una determinata situazione d'emergenza o fuga. Il parkour è certamente utile in situazioni di emergenza, ma può rivelarsi un modo innovativo di vivere la dimensione urbana contemporanea, che abbonda di spazi adatti a questa pratica sportiva. Oltrepassando con semplicità le diverse barriere architettoniche lungo il cammino l'atleta le riabilita e le rende parte di una nuova prospettiva spaziale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Sebbene non esista una reale lista di movimenti nel parkour, è possibile distinguere una serie di movimenti base e riconosciuti da tutti i suoi praticanti.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Cat leap: posizione, spesso preceduta da un salto, in cui ci si aggrappa alla cima di un muro con entrambe le mani, e almeno con uno dei piedi, sulla sua superficie.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Dyno: movimento presente anche nell'arrampicata, partendo da una posizione di Cat leap, si proiettano entrambe le mani verso l'alto, per afferrare un appiglio e salire.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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I volteggi sono movimenti il cui scopo è generalmente di superare l'ostacolo con le proprie agilità utilizzando l'ambiente circostante.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Kong vault: un volteggio di base, nel quale il traceur appoggia entrambe le mani sull'ostacolo e fa passare le gambe nel mezzo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Parkour
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Parkour
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Step vault: un volteggio di base che consiste nel superare l'ostacolo appoggiando un braccio e la gamba opposta su di esso (per esempio si appoggia il braccio destro e la gamba sinistra), e si fa passare la gamba interna nel mezzo per garantire la massima sicurezza possibile (spesso è il primo che i praticanti apprendono).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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A Frascati ha sede l'Università Popolare dei Castelli Romani (UPCAR), ente federato alla Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (CNUPI) e iscritto all'Albo delle Università Popolari tenuto dalla Regione Lazio, che si occupa di educazione degli adulti ed educazione permanente. È ente accreditato dal Ministero della Giustizia per la formazione professionale continua per gli iscritti all'Ordine dei giornalisti. Presidente è Massimo Marciano.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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A Frascati hanno sede 2 biblioteche, una si trova in via Matteotti, vicino alla piazza centrale, la seconda si trova nel quartiere di Cocciano. Fanno entrambe parte del sistema bibliotecario dei Castelli Romani.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Il primo comprende le scuole materne dell'ex istituto Evaristo Dandini situato in via Risorgimento, di Cocciano in via Palmiro Togliatti e di Villa Innocenti in via Gregoriana. Le scuole primarie dell'istituto comprensivo sono le ex scuole comunali sempre dell'istituto Dandini, di Cocciano in via Difilo e della scuola Andrea Tudisco situata in via delle Cisternole. Le scuole secondarie hanno sede nello stesso edificio dell'istituto Dandini, ma prendono il nome di Tino Buazzelli, in onore del grande attore frascatano.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Il secondo comprende le scuole materne di Villa Muti su via Fontana Vecchia e di Villa Sciarra in via don Bosco. Le scuole primarie sono due una si trova sempre nell'istituto di Villa Sciarra e l'altra a Vermicino in via Vanvitelli. Le scuole secondarie hanno sede in via Massimo D'Azeglio e sono le ex Nazario Sauro.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Istituto Professionale di Stato "Maffeo Pantaleoni", incorporato nell'ex convento presso Villa Innocenti
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Liceo classico, linguistico e delle scienze umane "Marco Tullio Cicerone", la cui sede centrale è ubicata vicino all'istituto Villa Sciarra.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Liceo scientifico, classico, linguistico, sportivo, istituto alberghiero e tecnico commerciale "Kennedy", sito in via Cesare Battisti.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Museo Etiopico del cardinale Guglielmo Massaia nel Convento dei Cappuccini di San Francesco d'Assisi.
| 0.5 | 8,028.619581 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frascati
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Frascati
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Soprannominato il vino bianco dei Papi in quanto è stato per secoli il vino più amato dalla curia romana, dal cardinale Scipione Borghese a papa Paolo III.
| 0.5 | 8,028.619581 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Poco dopo, il ritiro dell'Armata Rossa, sconfitta nella Battaglia di Varsavia, consegnò la città alla restaurata Lituania. Il 12 luglio 1920, il trattato di pace tra Lituania e Russia bolscevica riconobbe Vilnius come capitale della Repubblica di Lituania. Il 9 ottobre 1920, la divisione lituano-bielorussa dell'esercito polacco, al comando del generale Lucjan Żeligowski, conquistò la città, dopo aver messo in scena un ammutinamento. Si proclamò un nuovo stato, la Lituania Centrale (Litwa Srodkowa), costituito dalla città e dai territori circostanti. Il parlamento del nuovo stato, eletto con libere elezioni, il 20 febbraio 1922 proclamò l'annessione alla Polonia. Vilnius divenne così il capoluogo del Voivodato di Wilno. Le autorità lituane, dalla nuova capitale, Kaunas, rifiutarono di riconoscere l'annessione di Vilnius alla Polonia e le relazioni diplomatiche tra i due paesi vennero interrotte fino al 1938. Nel frattempo, la città conobbe un nuovo periodo di veloce sviluppo. L'Università fu riaperta con il nome di Università Stefano Báthory e le infrastrutture urbane furono significativamente migliorate. Nel 1931, Vilnius aveva oltre abitanti, che ne facevano la quinta città polacca. D'altro canto, diversi lituani contestano quest'immagine di crescita economica e fanno notare che il livello di vita nella Vilnius di allora era considerevolmente inferiore a quello goduto dalle regioni rimaste a far parte dello Stato lituano.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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A seguito del protocollo segreto allegato al Patto Molotov-Ribbentrop, che divideva l'Europa Orientale tra una sfera d'influenza sovietica ed una tedesca, l'Armata Rossa invase la Polonia Orientale. Vilnius fu conquistata il 19 settembre 1939. Inizialmente i sovietici intendevano farne la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, ma in seguito, poiché la Lituania continuava a reclamare la città, trovarono più opportuno offrirla al governo lituano, in cambio del permesso di stanziare truppe sovietiche all'interno del paese baltico. Questa offerta, presentata come la proposta di un patto d'amicizia tra i due paesi, aveva anche il fine di aiutare i comunisti lituani a guadagnare una maggiore popolarità. La Lituania, sorprendendo i sovietici, rifiutò l'accordo, dal momento che le guarnigioni sovietiche sarebbero state una minaccia per l'indipendenza lituana. I sovietici allora presentarono l'accordo come un ultimatum, affermando che l'Armata Rossa sarebbe entrata comunque in Lituania, che quest'ultima fosse stata d'accordo o meno. I lituani allora cedettero, riuscendo ad ottenere che entrasse nel loro paese un numero di militari sovietici inferiore a quello inizialmente programmato da Mosca. Il 10 ottobre 1939, Vilnius e le aree circostanti (circa un quinto delle terre reclamate dai lituani) furono annesse alla Lituania, mentre le truppe sovietiche prendevano possesso delle loro nuove basi, in varie parti del paese. Le autorità lituane entrarono a Vilnius poco dopo e le strutture governative cominciarono ad esservi spostate da Kaunas. I lituani non gradivano di avere una capitale così vicina al confine sovietico. Cercarono così, pare, di rallentare il più possibile il trasferimento a Vilnius dei corpi centrali dello stato. Nel giugno del 1940, quando il trasferimento della capitale non era stato ancora completato, la Lituania fu occupata dall'Unione Sovietica, che instaurò un governo comunista. L'operazione fu condotta sia dalle truppe stanziate nel paese a seguito dell'accordo sopra menzionato, che da ulteriori reparti, fatti affluire al confine lituano. Vilnius divenne la capitale dell'appena proclamata Repubblica Socialista Sovietica Lituana. Tra i ed i abitanti della città furono arrestati dall'NKVD ed inviati nei gulag.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Nel giugno 1941, la città fu conquistata dai tedeschi. Nella città vecchia, vennero creati due ghetti per la numerosa popolazione ebraica, che prima della guerra contava oltre persone. Gli abitanti del più piccolo furono assassinanti o deportati già nell'ottobre del 1941. Il secondo ghetto sopravvisse fino al 1943, anche se la sua popolazione venne regolarmente decimata per mezzo delle cosiddette Aktionen. Una rivolta degli abitanti del Ghetto di Vilnius, fallita il 1º settembre 1943, fu seguita dalla definitiva distruzione dello stesso. Nel complesso, circa il 95% della locale popolazione ebraica fu assassinata. Gli ebrei rappresentano la stragrande maggioranze delle vittime delle esecuzioni di massa a Paneriai, circa 10 km ad ovest del centro della Città Vecchia. Tra le vittime ci furono anche circa polacchi: prigionieri di guerra, intellettuali e membri della resistenza polacca.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Il 13 luglio 1944, l'Armata Rossa raggiunse e, in collaborazione con i reparti dell'Armia Krajowa polacca, occupò, dopo una aspra battaglia con la guarnigione tedesca, Vilnius, che fu subito annessa all'Unione Sovietica come capitale della restaurata Repubblica Socialista Sovietica Lituana.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, il governo sovietico deliberò di espellere l'etnia polacca (oltre alla meno numerosa comunità tedesca) da Lituania e Bielorussia. La decisione venne presa durante il cosiddetto rimpatrio, concordato dai sovietici con il governo comunista polacco, e contribuì a modificare profondamente la situazione demografica di Vilnius. Lo sterminio degli ebrei durante la guerra e, nel dopoguerra, l'espulsione dei polacchi, il trasferimento in città di molti contadini lituani, l'immigrazione dalle altre repubbliche sovietiche diedero luogo ad un vero e proprio cambiamento di popolazione, cultura e tradizioni. Solo dopo il 1960, comunque, la popolazione della città crebbe rapidamente, per le immigrazioni dalle campagne. L'11 marzo 1990, il Soviet supremo della RSS Lituana proclamò l'indipendenza dall'URSS, restaurando la Repubblica di Lituania. Il governo sovietico, il 9 gennaio 1991, inviò truppe ed il 13 gennaio successivo, durante l'attacco dell'Armata Rossa all'edificio della radiotelevisione lituana, vennero uccise quattordici persone e più di 700 rimasero gravemente ferite. Solo nell'agosto del 1991 l'Unione Sovietica riconobbe l'indipendenza della Lituania.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Da allora Vilnius ha sempre più preso i caratteri di una città dell'Europa occidentale. Molti palazzi antichi sono stati restaurati. Si è anche costruito un nuovo centro direzionale, il cui edificio più alto, l'Europa Tower, tocca i 150 metri. Nel 2009, Vilnius, è stata nominata "Capitale europea della cultura". È anche sede arcivescovile.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Vilnius è il principale centro economico della Lituania ed uno dei maggiori centri finanziari degli stati baltici. Anche se comprende solo il 20% della popolazione lituana, produce circa il 35% del PIL. Sulla base di queste cifre, il suo PIL pro capite, basato sulla parità di potere d'acquisto, nel 2005 ammonta a circa dollari, superiore alla media dell'Unione europea. La crisi economica che ha semiparalizzato il paese nel 2009 ha fermato lo sviluppo della città.
| 0.5 | 8,025.467027 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Vilnius è il punto di partenza delle autostrade Vilnius - Kaunas - Klaipėda e Vilnius-Panevežys. Anche se il fiume Neris sarebbe navigabile, non esistono regolari trasporti via acqua. All'Aeroporto Internazionale di Vilnius fanno capo i principali collegamenti aerei tra la Lituania e le maggiori città d'Europa. L'aeroporto è collegato alla stazione centrale da un treno navetta che viaggia su una linea a binario unico. Anche la stazione ferroviaria di Vilnius è un importante nodo di comunicazioni con la Federazione Russa e Bielorussia. Numerosi convogli regionali ed espressi raggiungono Kaunas, Klaipėda, Šiaulai, Ignalina, Varėna e Telšiai.
| 0.5 | 8,025.467027 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Vilnius
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Vilnius
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Un complesso di linee, esercite con autobus e filobus, permette di collegare i vari punti della città. È in programma la costruzione di una metropolitana, ancora non realizzata (2019).
| 0.5 | 8,025.467027 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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La tecnica della margotta si applica ad aprile-maggio, preferibilmente maggio, quando la pianta è nel pieno della spinta vegetativa.
| 0.5 | 8,024.204185 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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Questa tecnica è molto usata perché permette di ottenere buoni risultati e se il ramo non emette radici, cicatrizza e non viene perso, ma si può riprovare l'anno successivo. La margotta è utilizzata, inoltre, non solo per ottenere nuove piante, ma anche per eliminare inestetismi dai bonsai: si può applicarla al tronco per abbassare una pianta troppo alta o per migliorare la forma delle radici (nebari).
| 0.5 | 8,024.204185 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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Non tutte le specie possono essere margottate: il pino per esempio richiede fino a 2 anni per emettere radici, la margotta risulta così praticamente impossibile.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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I vivai permettono di reperire del materiale a prezzi accessibili, anche se non è sempre possibile trovare materiale adatto, perché le piante da vivaio molto spesso non hanno le caratteristiche dei bonsai: sono troppo alte, con tronchi sottili o rami troppo disordinati. È necessario soprattutto guardare l'apparato radicale, il tronco e l'impianto generale dei rami.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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La raccolta in natura è molto problematica: innanzitutto è vietata in Italia sui terreni demaniali, mentre è permessa sui terreni privati, previo consenso del proprietario. Un altro grosso problema è costituito dalla scarsa probabilità di attecchimento delle piante una volta estratte dal terreno. La raccolta si effettua in autunno o primavera, togliendo una zolla di terra contenente le radici la cui grandezza sarà pari alla proiezione della chioma sul terreno, si toglie successivamente il fittone e si rinvasa nel terreno più adatto alla specie, preferibilmente lo stesso substrato del luogo in cui è stata trovata la pianta. Lo Yamadori raccolto in natura non va lavorato a bonsai per almeno due anni, proprio per dare tempo alla pianta di attecchire nel nuovo vaso. In Giappone ci sono dei veri e propri "cercatori" di piante che, in accordo con i coltivatori, raccolgono piante in natura adatte ad essere successivamente lavorate.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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Il pre-bonsai è un concetto tutto occidentale e con esso si intende una pianta coltivata in vivaio, ma pensata fin dall'inizio per diventare bonsai: ad esempio, si può curare l'ingrossamento del tronco e che le radici si formino a raggiera. Un pre-bonsai può essere lavorato praticamente quasi subito, sempre che non sia stato rinvasato da poco. Il rovescio della medaglia è costituito dal costo, naturalmente più alto rispetto alle piante da vivaio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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In realtà in Giappone non esiste il prebonsai ma si usa il termine materiale, che può essere ad un dato stato di maturazione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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Nella coltivazione bonsaistica i giapponesi hanno dato grande importanza alle regole che riguardano le varie forme che la pianta deve assumere; per questo motivo sono stati creati gli stili che mirano al raggiungimento della perfezione estetica. Gli stili nascono dall'osservazione e dall'imitazione della natura e dei capolavori creati da grandi maestri.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai
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Bonsai
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Ogni pianta ha una sua personalità e delle caratteristiche proprie che il bonsaista deve cercare di accentuare il più possibile senza però far perdere la naturalezza propria dell'essere vivente. È importante che l'intervento dell'uomo si noti il meno possibile e lasci immaginare all'osservatore solo l'azione del tempo e delle stagioni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Il protone è una particella subatomica dotata di carica elettrica positiva, formata da due quark up e un quark down uniti dalla interazione fortee detti "di valenza" in quanto ne determinano quasi tutte le caratteristiche fisiche.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Costituisce il nucleo atomico assieme al neutrone, con il quale si trasforma continuamente mediante l'emissione e l'assorbimento di pioni. In quanto formato da quark appartiene alla famiglia degli adroni, in particolare al gruppo dei barioni, e avendo spin semi-intero è un fermione. Oltre che legato, sempre dall'interazione forte, nel nucleo atomico, può trovarsi libero, stato nel quale è fra le particelle più stabili esistenti, con un tempo medio di decadimento spontaneo ipotizzato pari o superiore all'età dell'universo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Scoperto da Ernest Rutherford nel 1919, il nome "protone" venne introdotto nel 1920 dallo stesso Rutherford come "proton" (in inglese), basandosi sul termine πρῶτον (pròton) del greco antico, un superlativo di genere neutro che significa "che è dinanzi a tutti, il primo". Il termine inglese "proton" è stato importato in italiano aggiungendovi una -e finale per italianizzarne la forma; e quindi la parte finale "-one" di "protone" non è qui un suffisso e non deve quindi far pensare ad un accrescitivo, come peraltro accade in diversi altri casi in italiano; questo in contrapposizione a quanto accaduto al nome del neutrino, dove la desinenza -ino ha invece effettivamente valore diminutivo. Il nome venne infatti proposto da Fermi nel 1932 per l'allora "neutrone di Pauli" per differenziarlo dal "neutrone di Chadwick" (l'attuale neutrone), particella ben più massiva; poi il nome rimase. Esperimenti precedenti, fra cui quelli condotti dai fisici Eugen Goldstein e Wilhelm Wien, avevano già messo in luce l'esistenza nei raggi canale di particelle con carica positiva.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Il valore della carica elettrica del protone è uguale a quello dell'elettrone, ma di segno opposto (). Nei nuclei la forza repulsiva fra i protoni è bilanciata dalle presenza dei neutroni e dalla forza nucleare forte che attrae i nucleoni fra loro. La massa a riposo del protone è pari a circa (/c²), leggermente inferiore a quella del neutrone e circa 1836 volte superiore a quella dell'elettrone.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Il momento magnetico del protone in unità di magnetone nucleare è pari a +2,793 μN: è stato possibile spiegare il valore anomalo del momento magnetico del protone solo grazie al modello a quark costituenti introdotto negli anni sessanta.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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pari a , il quale però non ha un significato fisico ben definito. Infatti, sperimentalmente, la sua carica elettrica si distribuisce in una sfera di raggio medio pari a . Il raggio del protone è cioè circa volte più piccolo di quello dell'atomo libero di elio, che è di circa . Per avere un'idea della sua dimensione, si può considerare che il diametro di un capello umano è circa diecimila miliardi di volte maggiore di quello di un protone, oppure che il puntino di una i potrebbe contenerne circa 500 miliardi, seppure mediamente molto distanziati fra loro.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Il nucleo del più comune isotopo dell'idrogeno, il prozio, è costituito esclusivamente da un protone. I nuclei degli altri atomi sono composti da neutroni e protoni tenuti insieme dalla forza forte, che contrasta efficacemente la repulsione coulombiana dovuta all'interazione elettromagnetica fra cariche dello stesso segno. Il numero di protoni nel nucleo, detto numero atomico, determina, assieme al numero di elettroni, le proprietà chimiche dell'atomo e la natura stessa dell'elemento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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In chimica e biochimica il termine viene usato quasi sempre impropriamente per riferirsi allo ione dell'idrogeno in soluzione acquosa (idrogenione), mentre in realtà il protone libero in soluzione acquosa non esiste ed esiste invece lo ione molecolare covalente idrossonio o semplicemente ossonio H3O+. In questo contesto, secondo la teoria acido-base di Brønsted-Lowry, un donatore di protoni è un acido e un accettore di protoni una base.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
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Protone
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Il protone, al contrario di altre particelle come l'elettrone, non è una particella fondamentale ma è costituito da quark e gluoni, legati dal meccanismo chiamato confinamento di colore. Il confinamento è una fenomeno risultante dalla interazione forte, la cui natura è però oscura ed elusiva. Ad esempio, è interessante notare che la grandissima parte, il 99% circa, della massa del protone, come di quella del neutrone, è determinata dall'energia della stessa interazione forte che tiene uniti i quark, piuttosto che dalla loro massa propria. L'intensità della forza nucleare forte decresce al crescere dell'energia delle particelle interagenti, sicché i quark e i gluoni si manifestano come particelle singole solo in collisioni ad alte energie o temperature, alle quali i protoni, come in generale gli altri adroni, fondono formando il plasma di quark e gluoni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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Per estensione il canto è riferito anche a suoni emessi da animali, anche in senso figurativo (come nel caso del canto del cigno).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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La voce umana è il suono prodotto nella laringe dalla vibrazione delle corde vocali per effetto dell'aria espirata dai polmoni mediante occlusione della glottide. Il timbro vocale è influenzato principalmente dalle caratteristiche morfologiche delle corde vocali, ma anche dalla conformazione del viso e da quella fisica in generale; può però essere artefatto e questa capacità è sfruttata da attori, imitatori e altre categorie di professionisti della voce.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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Nel canto la voce di petto si usa in prevalenza per i suoni gravi e quella di falsetto per le note acute. I due registri ('di petto' e 'di testa') possono combinarsi tra loro; a seconda dello stile e delle tecniche adottate, si avverte in modo più o meno pronunciato il passaggio dall'una all'altra emissione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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Nella cultura occidentale, il concetto storico-estetico riguardante la cosiddetta "impostazione" vocale è legato ai diversi tipi di repertori ed estetiche, alla storia e alle differenti scuole, e si è sviluppato parallelamente al tipo di difficoltà tecniche richieste ai cantanti dai coevi repertori. Pertanto, è difficile dare una definizione univoca di voce "impostata" e del relativo allenamento fisico-artistico, ma secondo i dettami della musica colta si intende, di solito, una voce dotata di timbro limpido e omogeneo, che abbia una buona tenuta di fiato (si dice in proposito "cantare sul fiato") e volume (per farsi sentire anche da molto lontano); tutto ciò dovrebbe essere ottenuto cercando di non sottoporre le corde vocali a sforzi o atteggiamenti eccessivi che le danneggerebbero.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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La respirazione raccomandata è in genere quella detta diaframmatica. Dopo l'inspirazione, varie fasce muscolari, tra cui gli addominali inferiori, vengono tesi per dosare in modo controllato il fiato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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In passato, i maestri per mostrare agli studenti apprendisti di canto se la propria emissione era corretta, mettevano una candela accesa davanti alla loro bocca e li invitavano a cantare facendo attenzione a non far muovere la fiammella.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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La voce si produce all'altezza della laringe, organo dentro il quale si situano le corde vocali. Per una buona emissione, qualunque sia il genere praticato, la voce dovrebbe essere limpida, cercando di evitare la presenza di aria. Nel canto lirico, in cui le vocali tendono a essere pronunciate in modo uniforme, i suoni sono indirizzati verso la "maschera", ossia la parte del viso compresa tra bocca e fronte, e in particolare la zona dei seni paranasali; inoltre, sono 'arrotondati' e 'oscurati'. Tutto ciò può penalizzare la dizione delle vocali, alterandole rispetto alla lingua parlata, molto più ricca di foni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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La tecnica di articolazione varia a seconda delle caratteristiche fonetiche della lingua in cui si canta. Cantare in tedesco o in italiano presuppone diversi atteggiamenti facciali e muscolari. Anche l'altezza, a seconda del registro impiegato, influenza l'articolazione ed è spesso accompagnata da particolari attitudini del viso (i suoni acuti in falsetto vengono spesso intonati sorridendo, mentre gli acuti di petto con un'iperestensione della mandibola).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Canto
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Canto
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La voce impostata è solitamente una voce sonora, se non stentorea. In particolare i repertori tardo ottocenteschi e contemporanei richiedono molto spesso voci potenti che riescano ad emergere sul volume imponente dell'orchestra.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sostenibilit%C3%A0
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Sostenibilità
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Da un certo punto di vista, la sostenibilità "riguarda la definizione di un insieme di misure che devono essere adottate dai contemporanei che non intaccheranno la possibilità dei posteri di godere dei livelli di consumo,
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sostenibilit%C3%A0
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Sostenibilità
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agiatezza, utilità o benessere comparabili a quelli dei contemporanei". La sostenibilità è connessa all'economia per via delle sue conseguenze economiche e sociali. Questa rappresenta un'ampia interpretazione dell'economia ecologica in cui le variabili e le problematiche ambientali ed ecologiche sono fondamentali e parte di una prospettiva multidimensionale. Gli aspetti sociali, culturali, sanitari e monetario-finanziari devono essere integrati nell'analisi".
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sostenibilit%C3%A0
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Sostenibilità
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Tuttavia, il concetto di sostenibilità è molto più ampio di quelli di rendimento sostenibile di benessere, risorse, o margini di profitto. Attualmente, il consumo pro capite medio della popolazione dei paesi in via di sviluppo è sostenibile ma il numero di abitanti è in crescita e i cittadini aspirano al raggiungimento degli stili di vita occidentali caratterizzati da un consumo elevato. Nei paesi sviluppati l'incremento demografico è lieve ma i livelli di consumo sono insostenibili. L'obbiettivo della sostenibilità è contenere e gestire il consumo occidentale e allo stesso tempo aumentare lo standard di vita dei paesi in via di sviluppo senza aumentare uso delle risorse e l'impatto ambientale. Ciò deve avvenire usando strategie e tecnologie che rompano il legame tra crescita economica, da una parte, e degrado ambientale e sfruttamento eccessivo delle risorse dall'altra.
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Sostenibilità
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Una recente relazione dell'UNEP propone una definizione di green economy come qualcosa che "accresce il benessere umano e l'equità sociale, riducendo significativamente i rischi ambientali e le scarsità ecologiche": questa "non favorisce una prospettiva politica rispetto a un'altra ma mira a minimizzare lo sfruttamento eccessivo di capitale naturale". Questa relazione contiene tre osservazioni principali:
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Sostenibilità
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"ecologizzare non genera solamente miglioramenti in termini di benessere, in particolare una crescita dei beni comuni ecologici o capitale naturale ma, nell'arco di 6 anni, produce anche un aumento del tasso di crescita del PIL", "una stretta correlazione tra eradicazione della povertà e una migliore gestione e conservazione dei beni comuni ecologici, derivante dal flusso dei benefici che derivano dal capitale naturale che raggiungono direttamente i poveri" e "nel processo di transizione verso la green economy, si creano nuove opportunità lavorative che nel tempo supereranno le perdite di lavori connessi alla "brown economy". Tuttavia, durante la transizione si verifica un periodo di tagli occupazionali che richiede un investimento in termini di riqualificazione e aggiornamento del personale.
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Sostenibilità
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Diversi settori chiave sono stati oggetto di analisi e riforme economiche: gli effetti ambientali della crescita economica senza limiti, le conseguenze dovute al trattamento della natura come una esternalità economica e la possibilità dell'esistenza di un'economia che prenda in maggiore considerazione le conseguenze sociali e ambientali del comportamento del mercato.
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Sostenibilità
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Dal punto di vista storico, esiste una stretta correlazione tra crescita economica e degrado ambientale ovvero con la crescita delle comunità, l'ambiente si deteriora. Questa tendenza è registrata nei grafici di percentuale della popolazione umana, crescita economica e indicatori ambientali. La crescita economica non sostenibile è stata duramente associata alla crescita maligna del cancro poiché distrugge i servizi ecosistemici della Terra che le sono di supporto vitale. Nonostante l'uso di una risorsa sia controllato, esiste la preoccupazione che l'attuale progresso globale segua le orme dei vecchi sviluppi che hanno fallito a causa del sovrasfruttamento delle loro risorse di base. Mentre l'economia convenzionale è largamente incentrata sulla crescita economica e sull'adeguata distribuzione delle risorse, l'economia ecologica ha come chiaro obiettivo un livello sostenibile piuttosto che una crescita continua, un'equa distribuzione e un'allocazione ottimale delle risorse. Il Consiglio Mondiale delle Imprese per lo Sviluppo Sostenibile sostiene che "l'economia non può avere successo in società che falliscono".
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Sostenibilità
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Nel campo economico e ambientale, il termine disaccoppiamento (decoupling) è sempre più impiegato nell'ambito della produzione economica e della qualità ambientale. Se utilizzato in questo senso, si riferisce alla capacità di un'economia di crescere senza provocare aumenti nella pressione ambientale. L'economia ecologica include lo studio del metabolismo sociale, la capacità di produzione delle risorse che entrano ed escono dal sistema economico in relazione alla qualità ambientale. Un'economia in grado di sostenere la crescita del PIL senza provocare impatti negativi sull'ambiente si definisce disaccoppiata. Ma in che modo, se e in quale misura può essere realizzata è argomento di molte discussioni. Nel 2011, organizzato dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), ha fatto presente che entro il 2050 la razza umana potrebbe consumare 140 miliardi di tonnellate di minerali, minerali grezzi, combustibili fossili e biomasse all'anno, tre volte l'attuale tasso di consumo, a meno che le nazioni si impegnino seriamente nei tentativi di disaccoppiamento. Lo studio ha registrato che i cittadini dei paesi sviluppati consumano annualmente circa 16 tonnellate delle quattro risorse chiave a persona (aumentando fino a 40 tonnellate o più pro capite in alcuni paesi sviluppati). A confronto, attualmente in India una persona consuma 4 tonnellate all'anno. Gli studi sulla sostenibilità analizzano modi per ridurre l'intensità d'uso della risorsa, ovvero la misura utilizzata per stabilire la quantità delle risorse come acqua, energia o materiali necessari per la produzione, consumo e collocazione di un'unità del bene o servizio. Tuttavia, questa può essere realizzata attraverso il miglioramento della gestione economica, della progettazione del prodotto e di nuove tecnologie.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sostenibilit%C3%A0
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Sostenibilità
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Ci sono pareri divergenti riguardo alla possibilità che miglioramenti di efficienza tecnologica e innovazioni possano rendere possibile un disaccoppiamento totale della crescita economica dal degrado ambientale. Da un lato, è stato più volte ribadito dagli esperti che l'intensità d'uso della risorsa, come l'uso di energia e materiali per ogni unità del PIL, potrebbe, in linea di principio, essere ridotto di circa quattro o cinque volte. In tal modo, si renderebbe possibile la costante crescita economica senza incrementare l'esaurimento delle risorse associato all'inquinamento. D'altra parte, una dettagliata analisi storica dei miglioramenti di efficienza tecnologica ha evidenziato in modo decisivo che questi incrementi in termini di efficienza dell'uso dell'energia e materiali erano quasi sempre superati dalla crescita economica, soprattutto a causa dell'effetto rimbalzo Risparmio energetico o Paradosso di Jevons con un conseguente aumento netto dell'uso della risorsa associato all'inquinamento. Inoltre, esistono limiti termodinamici, come il secondo principio della termodinamica, e limiti pratici connessi a ogni tipo di miglioramento efficientistico. Ad esempio, ci sono delle condizioni materiali minime, precise e indispensabili per coltivare cibo, ed esistono limiti nella produzione di auto, case, mobili e altri prodotti più leggeri e sottili senza privarli delle loro funzioni necessarie. Dal momento in cui è teoricamente e praticamente impossibile aumentare all'infinito l'uso delle efficienze di una risorsa, allo stesso modo è impossibile che la crescita economica sia costante e infinita senza che contemporaneamente si verifichi un aumento dell'esaurimento della risorsa e inquinamento ambientale. Ad esempio, la crescita economica e l'esaurimento delle risorse può essere disaccoppiato in qualche modo solo per un breve periodo. Di conseguenza, la sostenibilità a lungo termine richiede una transizione verso l'economia di stato stazionario in cui il PIL totale rimane pressoché costante, proprio come è stato sostenuto per anni da Herman Daly e altri studiosi nella comunità dell'economia ecologica.
| 0.5 | 7,987.082711 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Il nome Lunigiana si trova nei documenti scritti a partire dalla prima metà del XIII secolo, con la formula di provincia Lunisanae. Importante considerare che l'intera produzione letteraria e storiografica locale fa riferimento esclusivo all'accezione storica del termine regionale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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I reperti che permettono di documentare i più antichi insediamenti umani in Lunigiana vengono fatti risalire al musteriano, periodo che va da 120.000 a 36.000 anni fa circa. Durante questo periodo, il territorio è popolato dagli uomini di Neanderthal. Tali insediamenti sono documentati nella Tecchia delle Grotte di Equi Terme e, sempre nelle Alpi Apuane, nella Grotta dell'Onda (Monte Matanna).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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La flora e la fauna lungo le linee costiere della Lunigiana subirono rilevanti mutamenti dal momento che il mare, durante il periodo interglaciale, si spinse verso le zone collinari, invadendo la val di Magra e la val di Vara; questo portò gli uomini di Neanderthal a dedicarsi alla caccia di nuove specie, decretando un cambiamento dello stile di vita.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Durante il Paleolitico Superiore e il Mesolitico le popolazioni abbandonarono le caverne e si stanziarono lungo le coste. La Spezia, a Massa, in Val di Vara e sul Val del Serchio sono tra le città abitate dai Neanderthal durante questo periodo. Con la deglaciazione il popolamento si distribuisce anche sulle montagne, diventate l'habitat di tutte le specie sopravvissute al grande freddo, come camosci, stambecchi e cervi.
| 0.5 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Nel corso del Neolitico si stanziano in Lunigiana popolazioni provenienti dalla Pianura Padana occidentale, che praticano l'agricoltura e l'allevamento di ovini, bovini e suini, e si dedicano alla caccia di cervi, cinghiali e altri animali selvatici. I reperti che vengono fatti risalire a questo periodo provengono da Equi Terme e dalla zona circostante il lago di Massaciuccoli.
| 1 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Caratteristiche dell'eneolitico (fine del IV millennio a.C.) sono le statue stele maschili e femminili, la cui maggiore produzione si colloca nell'età del bronzo (2800-2300 a.C.), ma si protrae fino all'età del ferro (VII-VI secolo a.C.). Una cospicua collezione di esse è allestita nel Museo delle statue stele lunigianesi nel Castello del Piagnaro di Pontremoli, altre sono nel Museo Archeologico di Spezia.
| 0.5 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Durante l'Età del Ferro, invece, la zona era abitata dagli Apuani, appartenenti agli antichi Liguri, i quali durante i riti funebri, erano soliti esercitare la pratica della cremazione, abitudine tipica del popolo delle Terramare e di altre tribù sviluppatesi durante la precedente Età del Bronzo.
| 0.5 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Questi popoli resistettero a lungo all'occupazione romana e per questo furono deportati in massa nel Sannio, regione tra la Campania e la Basilicata.
| 0.5 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lunigiana
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Lunigiana
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Da fonti classiche si apprende che il territorio fu abitato nell'antichità preromana dai Sengauni, detti anche Liguri Montani o Liguri Apuani.
| 0.5 | 7,978.65458 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Merovingi
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Merovingi
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Il regno di Clodoveo si frammentò tra i quattro eredi (Clotario, Clodomiro, Teodorico e Childeberto), secondo le usanze del tempo che consideravano le conquiste territoriali alla stregua del patrimonio personale di beni mobili, i quali continuarono la politica paterna di espansione a spese di Burgundi e Turingi, e con l'annessione della Borgogna, ceduta dal re ostrogoto Vitige. Qualche difficoltà fu incontrata da Childeberto nella sua politica di intervento in Italia come alleato dei bizantini contro i Longobardi del re Autari, la cui resistenza, seppure con alterne fortune, indusse il re franco a non insistere nel tentativo di impadronirsi dell'Italia settentrionale.
| 0.5 | 7,970.901704 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Merovingi
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Merovingi
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I quattro figli maschi di Clotario, ultimo sopravvissuto dei figli di Clodoveo, divisero a loro volta nuovamente il regno in altrettante regioni, che negli anni successivi vennero anche allargate grazie a conquiste verso oriente e verso sud. Neustria e Aquitania andarono a Cariberto I, Austrasia, e Alvernia e Provenza a Sigeberto I, Borgogna a Gontrano e la regione attorno a Tournai a Chilperico I. Restavano fuori dalla sfera di influenza franca lo stato degli Alamanni (più o meno l'attuale Svizzera), la Bretagna, l'Occitania e i vasconi (i Paesi Baschi) dell'area pirenaica.
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Merovingi
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La nascita in quei tempi dei primi abbozzi della futura lingua francese rende bene l'idea di una popolazione prevalentemente gallo-romana (il francese è infatti lingua neolatina) assoggettata alla minoranza germanico-franca al potere. Il retaggio culturale latino era ancora più forte nelle città del versante mediterraneo, dove infatti la lingua provenzale e occitana sono più marcatamente neolatine.
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Merovingi
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Nel VI secolo il regno franco pativa una crisi non solo economica per le difficoltà dell'agricoltura, ma soprattutto per la disgregazione politica dovuta alla debolezza cronica dei re Merovingi, che, per questo motivo, vennero infatti chiamati “re fannulloni”, e che portò ben presto il loro potere ad affievolirsi a favore di un casato di “Maggiordomi di palazzo”, i Pipinidi, (poi Carolingi). Va comunque rilevato che il giudizio negativo sui Merovingi proposto dal biografo di Carlo Magno Eginardo, influenzò notevolmente la storiografia successiva, etichettando quella stirpe come una dinastia inutile, a cui volutamente contrappone l'esercizio di tutti i poteri politici ed economici da parte dei “Maestri di palazzo”. Questi re avrebbero avuto, secondo Eginardo, esclusivamente un ruolo cerimoniale e di facciata: contenti del loro titolo, sedevano inoperosi sul trono intervenendo nelle udienze con quanto veniva loro suggerito o imposto dai “prefetti” (come definiva i “Maestri di palazzo”); deboli anche economicamente, oltre all'appannaggio che veniva deciso ed erogato a loro piacimento dai “prefetti”, essi possedevano solo una tenuta agricola (peraltro poco produttiva), con i relativi servi, e si spostavano su carri trainati da buoi e condotti da bovari. In realtà i Merovingi, al di là del carattere caricaturale (e storicamente improbabile) di queste descrizioni e della effettiva debolezza, ebbero comunque il merito di creare e istituzionalizzare la monarchia franca da un agglomerato di antiche tradizioni sociali e di organizzazioni economiche di origine germanica, ponendo il nuovo popolo franco sulla via della civilizzazione.
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Merovingi
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Una prima riunificazione era stata provata, nella seconda metà del VI secolo, dalla regina d'Austrasia Brunechilde, vedova di Sigeberto I, a capo del regno in reggenza dei figli e poi, dopo la morte prematura di essi, dei nipoti. Ma l'impresa riuscì solo nel 613: Clotario II di Neustria riuscì a ricomporre tutto il regno franco sotto la sua autorità, avvalendosi dell'aiuto di due importanti esponenti dell'aristocrazia austrasiana, Arnolfo di Metz e Pipino di Landen. Nello stesso anno Clotario mise a morte Brunechilde, che aveva perso l'appoggio della nobiltà. A differenza di Brunechilde, Clotario ebbe l'indiscutibile vantaggio, per la nobiltà franca, di lasciar loro un ampio margine di potere. L'anno successivo egli legava la nomina dei vescovi alla sanzione reale.
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Merovingi
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Alla morte di Clotario (629) Arnolfo si ritirò in un monastero (dove più tardi sarebbe morto in odore di santità), mentre il nuovo re Dagoberto I, di cui Arnolfo era già precettore e Pipino influentissimo “Maestro di palazzo” in Austrasia fin dal 624, sentendo forse l'oppressione della nobiltà australina, spostò la corte da Metz a Lutezia (Parigi), portando con sé Pipino, che nella nuova capitale aveva meno appoggi ed era più facilmente controllabile. Nel 639 Dagoberto morì lasciando dei figli bambini, e un anno dopo morì anche Pipino.
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Merovingi
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Il declino merovingio, oltre ad un processo di deterioramento interno del potere (frazionamento del regno, lotte intestine alla dinastia e minorità di molti degli eredi), è certamente da mettere in relazione con la posizione di rilievo assunta da alcune famiglie nobili che potevano competere con il trono a livello economico, di potere e di influenza sociale. I futuri Carolingi in particolare, grazie al ruolo di “Maestri di palazzo”, avevano un controllo smisurato su tutte le attività della nazione franca, e già dalla metà del VII secolo furono in grado di tentare un colpo di Stato. Nel 631 infatti Grimoaldo, figlio di Pipino di Landen, assumeva la carica di “Maestro di palazzo” e, credendo i tempi maturi per un colpo di mano, tentò di assicurare il trono a suo figlio Childeberto, facendolo adottare dalla famiglia merovingia. Ma l'opposizione della nobiltà reagì duramente e, subito dopo la prematura morte naturale di Childeberto, trucidò circa nel 656 lo stesso Grimoaldo. La linea maschile dei pipinidi si era esaurita, ma la struttura socio-familiare dell'epoca consentì la continuazione della stirpe attraverso Begga, sorella di Grimoaldo e dunque figlia di Pipino, che sposò Ansegiso, figlio di Arnolfo, vescovo di Metz, e diede alla luce Pipino di Herstal. Fu solo nel 687 che costui, dopo aver guadagnato l'appoggio della nobiltà, riuscì a diventare la nuova guida per i franchi, rinsaldata dalla leggendaria vittoria di suo figlio Carlo Martello a Poitiers e consacrata con Pipino il Breve, che fondò la dinastia reale pipinide-arnolfingia, poi detta carolingia, la quale dunque, considerando le linee materne, discendeva dalla merovingia.
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Merovingi
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Uno dei maggiori problemi in merito alla caduta della dinastia merovingia era costituito dalla sua indiscussa legittimità, che non era intaccata nemmeno dall'incapacità e debolezza o dalla minore età di molti re; una legittimità sacra che di fatto per molto tempo impedì che le famiglie nobili del regno, prime fra tutte quelle dei “Maestri di palazzo”, s'impadronissero del trono con un atto rivoluzionario. Lo stesso Eginardo fu costretto a riconoscere che solo grazie all'alleanza tra il papa Zaccaria e Pipino il Breve si giunse alla caduta della dinastia regnante, con un atto d'imperio del pontefice che “ordinò” di chiudere Childerico III in un monastero e di nominare Pipino re dei Franchi, in base al principio che nessuno avrebbe dovuto essere re solo di nome, ma doveva esserlo anche nei fatti. Una tale ricostruzione storica del biografo di Carlo Magno (che per dovere d'ufficio non avrebbe certo potuto gettare ombre sull'operato della dinastia pipinide da cui Carlo discendeva) rendeva Pipino quasi uno spettatore della vicenda di cui era protagonista, che si era svolta per diretto intervento e con l'autorità del Vicario di Cristo.
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Merovingi
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Al tempo in cui regnarono (V-VIII secolo) il potere politico era diviso tra il re e il maggiordomo di palazzo, in un rapporto paragonabile a quello, più tardo, tra l'imperatore e lo Shōgun nel Giappone feudale. Allo stesso modo, infatti, formalmente il Maggiordomo non poteva avere un potere maggiore del suo sovrano, tuttavia era proprio il Signore di Palazzo che radunava le truppe al "campo Maggio" (il campo nel quale, ogni primavera, venivano reclutate le truppe per l'esercito) e conduceva le campagne militari, esercitando nei fatti il ruolo di comandante supremo dello stato guerriero. Il potere si basava infatti soprattutto sull'esercito o, piuttosto, sulla guardia del corpo del sovrano, che, oltre a quelli militari, aveva anche incarichi politici e giudiziari.
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Ellisse
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Basta dimostrare che tale retta soddisfa la proprietà tangenziale precedentemente descritta. Infatti gli angoli e sono congruenti in quanto differenza di angoli rispettivamente congruenti: ai due angoli retti sono sottratti gli angoli e congruenti per la bisettrice.
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Ellisse
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Tracciare la circonferenza di centro e raggio . Tracciare il segmento e prolungarlo fino ad incontrare il punto sulla circonferenza. Tracciare . Tracciare il segmento . Fissare il punto medio di . La retta passante per i punti e è la retta tangente cercata.
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Ellisse
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Infatti è possibile dimostrare che questa retta soddisfa la proprietà tangenziale precedentemente descritta. in quanto differenza di segmenti congruenti ( e . Quindi il triangolo è isoscele e la mediana relativa alla base è anche bisettrice e dunque gli angoli e sono congruenti. D'altra parte gli angoli e sono congruenti in quanto opposti al vertice. E quindi e sono congruenti per la proprietà transitiva.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ellisse
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Ellisse
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I coefficienti angolari delle tangenti all'ellisse : condotte dal punto a essa esterno si ricavano dalla risoluzione della seguente equazione di secondo grado:
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Ellisse
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Si traslano l'ellisse e il punto di un vettore , in modo da ottenere l'ellisse : e il punto , con e . Sapendo che nella traslazione si conserva anche il parallelismo, i coefficienti angolari delle tangenti a passanti per sono uguali a quelli delle tangenti a passanti per il punto . Si scrive il sistema di due equazioni con la prima relativa all'equazione dell'ellisse e la seconda relativa al fascio di rette passanti per il punto
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