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20231101.it_519721_21
https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Il piatto tipico invece, di Marina di Camerota, portato in televisione dal primo ristoratore di Marina, è la "ciambotta", detta anche, più anticamente, "Ciammardola".
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Il gruppo montuoso del Cilento è a tavolieri, con allineamento principale verso l'Appennino, ma, per l'erosione esterna che l'ha inciso in più sensi, ha un'orografia complicata e confusa. È costituito da calcare del Cretaceo e da dolomia, perciò vi si verificano dei fenomeni carsici.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Le vette più importanti sono il Monte Cervati il Monte Gelbison (o Monte Sacro) il Monte Bulgheria che, pur superato da altre cime, spicca per il suo isolamento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Il Cilento ha boschi di faggi e di lecci, è scarsamente popolato e impervio e i suoi centri maggiori si trovano a notevole altezza, anche sopra i 600 m.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Dal 1991, in seguito all'istituzione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, gran parte del territorio del Cilento è protetto. Rientrano nell'area protetta circa ettari di territorio, 8 comunità montane e 80 comuni. La sede istituzionale dell'ente parco è situata nel centro più importante dell'area, Vallo della Lucania.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Durante la primavera del 1881, lo studioso salentino Cosimo De Giorgi, in seguito all'incarico di redigere una carta geologica del territorio cilentano, intraprese un lungo viaggio nel Cilento. Le esperienze accumulate in tale spedizione vennero dallo stesso pubblicate nel 1882, nel libro Viaggio nel Cilento (titolo originale: Da Salerno al Cilento), che costituisce uno dei primi esempi di letteratura di viaggio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Nel 1828 il letterato e umanista scozzese Craufurd Tait Ramage compì un viaggio nel Regno delle due Sicilie alla ricerca delle "sopravvivenze" linguistiche e culturali greco-latine, nel corso del suo itinerario Ramage attraversò anche la parte costiera del Cilento che descrisse nel resoconto del viaggio intitolato "The nooks and by-ways of Italy. Wandering in search of its ancient Remains and modern superstitions".
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20231101.it_519721_28
https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Il Cilento e, in particolare, il comune di Castellabate è la location in cui è ambientato il film Benvenuti al Sud (2010), in cui viene citata anche la confinante Perdifumo.
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10,203.558451
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cilento
Cilento
Nel primo verso della canzone Tre colori presentata al Festival di Sanremo 2011 dal cantante Tricarico il Cilento viene citato con riferimento alla "mezzaluna cilentana".
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
La temperatura può essere utilizzata per prevedere la direzione verso la quale avviene lo scambio termico tra due corpi. Infatti, la differenza di temperatura tra due sistemi che sono in contatto termico determina un flusso di calore in direzione del sistema meno caldo finché non sia raggiunto l'equilibrio termico.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
Il concetto di temperatura nasce come tentativo di quantificare le nozioni comuni di "caldo" e "freddo". In seguito, la comprensione via via maggiore dei fenomeni termici estende il concetto di temperatura e mette in luce il fatto che le percezioni termiche al tatto sono il risultato di una complessa serie di fattori (calore specifico, conducibilità termica, eccetera) che include la temperatura. Tuttavia, la corrispondenza tra le impressioni sensoriali e la temperatura è approssimativa: infatti, in genere, al tatto, il materiale a temperatura più alta appare più caldo, anche se ci sono numerose eccezioni. Per esempio un oggetto d'argento viene percepito come più freddo (o più caldo) di un oggetto di plastica che si trovi alla stessa temperatura, se tale temperatura è minore (o maggiore) della temperatura del corpo umano, e questo a causa della diversa conduttività termica, che fa sì che siano diverse le velocità con cui viene sottratto calore dalla superficie della cute.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
Ciò è dovuto al fatto che il nostro cervello percepisce la temperatura in corrispondenza delle terminazioni nervose, il che implica che a innescare la percezione di caldo/freddo è la variazione di temperatura della parte del nostro corpo in contatto con il materiale, non la temperatura del materiale. Per tale motivo, l'argento è recepito come "più caldo" rispetto ad un oggetto di plastica alla stessa temperatura se tale temperatura è maggiore della temperatura del corpo umano, poiché l'argento, essendo un ottimo conduttore termico, scambia calore più velocemente rispetto alla plastica, scaldando la pelle più velocemente. Per lo stesso motivo, l'argento è recepito come "più freddo" rispetto ad un oggetto di plastica alla stessa temperatura se tale temperatura è inferiore della temperatura del corpo umano.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
I primi tentativi di dare un numero alla sensazione di caldo o di freddo risalgono ai tempi di Galileo e dell'Accademia del Cimento. Il primo termometro ad alcool, di tipo moderno, viene attribuito tradizionalmente all'inventiva del granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici. Ma si va affermando la convinzione che il termometro a liquido in capillare chiuso sia stato inventato da altri, molto prima. Il termometro a mercurio viene attribuito a Gabriel Fahrenheit, che nel 1714 introdusse una scala di temperature in uso ancor'oggi; un'altra, detta all'epoca della definizione scala centigrada, si deve a Anders Celsius nel 1742.
0.5
10,201.303921
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
La relativa precocità delle misure di temperatura non implica che il concetto di temperatura fosse ben chiaro a quei tempi. La distinzione chiara fra calore e temperatura è stata posta solo dopo la metà del 1700, da Joseph Black. In ogni caso, il termometro consente di definire il concetto di equilibrio termico.
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10,201.303921
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
La temperatura è la proprietà fisica che registra il trasferimento di energia termica da un sistema a un altro.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
Quando due sistemi si trovano in equilibrio termico, non avviene nessun trasferimento di energia e si dice che sono alla stessa temperatura. Quando esiste una differenza di temperatura, il calore tende a muoversi dal sistema che viene detto a temperatura più alta verso il sistema che diremo a temperatura più bassa, fino al raggiungimento dell'equilibrio termico.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
Le proprietà formali della temperatura vengono studiate dalla termodinamica. La temperatura svolge un ruolo importante in quasi tutti i campi della scienza, in particolare in fisica, chimica, biologia.
0.5
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20231101.it_8953_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura
Temperatura
La temperatura non è una misura della quantità di energia termica o calore di un sistema: non ha senso chiedersi quanto calore possieda un corpo; è, però, a essa correlata. Pur con notevoli eccezioni, se a un sistema viene fornito calore, la sua temperatura aumenta, mentre, se gli viene sottratto calore, la sua temperatura diminuisce; in altre parole, un aumento di temperatura del sistema corrisponde a un assorbimento di calore da parte del sistema, mentre un abbassamento di temperatura del sistema corrisponde a una cessione di calore da parte del sistema.
0.5
10,201.303921
20231101.it_5213512_1
https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Il nome «cuore» deriva dalla radice indoeuropea *krd (con «r» sonante indoeuropea: in latino corrisponde a or/ur, in greco ad αρ/ρα), che ha lasciato esiti diversi, ma affini, nelle lingue appartenenti al ceppo linguistico indoeuropeo: il greco antico «καρδία, -ας», il latino «cor, cordis», l'inglese «heart», il tedesco «herz», il francese «cœur», lo spagnolo «corazón» sono tutti riconducibili a questa radice comune.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Per gli antichi Egizi, e nelle dottrine esoteriche in generale, il cuore oltre a essere preposto al sentimento, è anche l'organo dell'intelligenza e della conoscenza.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Nella Grecia classica, e in particolare per il filosofo e scienziato Aristotele, il cuore era ritenuto sede della memoria. Il verbo ricordare deriva infatti dal verbo latino recordari e questo dal sostantivo cŏr (genitivo cŏrdis), cuore (come sede della memoria) col suffisso re- di movimento all'incontrario: quindi, propriamente, rimettere nel cuore (= nella memoria). Ancora oggi l'espressione "a memoria" si traduce par coeur in francese, by heart in inglese e de cor in portoghese ("coeur", "heart" e "cor" significano "cuore").
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Particolarmente cruento era il sacrificio del cuore nel mondo azteco. Gli Aztechi prendevano un cuore, estratto ancora palpitante dalle vittime sacrificali umane, e lo offrivano agli Dei.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Nella filosofia scolastica medievale si produsse un acceso dibattito riguardo alla sede delle facoltà animiche, pensate come veri e propri spiriti mediatori tra il corpo e la mente, che per Aristotele era appunto il cuore, mentre Galeno le collocava nel cervello.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Secondo la dottrina induista dei sette chakra, a livello del cuore si trova quello preposto all'amore, all'allegria, e alla capacità di provare compassione, le cui difunzioni si repercuotono anche sul piano fisico.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Origina dal mesoderma e può originare da un abbozzo ventrale, come negli anfibi, nella parte rostrale del celoma, oppure da due abbozzi pari, come nei mammiferi, che poi si uniscono medialmente. In entrambi i casi il primo abbozzo cardiaco è compreso nel mesentere ventrale che in seguito si dividerà in mesocardio dorsale e ventrale; successivamente entrambi spariranno per far spazio al tubo cardiaco che permane nella cavità pericardica, separatasi dalla cavità addominale per lo sviluppo di un setto trasverso.
0.5
10,198.292833
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
In questa fase il cuore, che si trova lungo il decorso del vaso sanguifero mediano nella regione subfaringea, non ha ancora né valvole né altre suddivisioni: è rappresentato da un tubo con due pareti, una muscolare più esterna, miocardio, e una endoteliale più interna, endocardio.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore
Cuore
Nei vertebrati l'apparato circolatorio presenta una complessità crescente dai pesci ai mammiferi, le modifiche che ha subito nel corso dell'evoluzione sono in relazione allo sviluppo di un apparato respiratorio sempre più efficiente.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Il più famoso però è sicuramente quello prodotto in Scozia dove si producono tre categorie di acquaviti profondamente diverse: il Single malt, whisky di malto ricavato dalla distillazione di solo malto d'orzo (operata solitamente con alambicco discontinuo), il Blended whisky, ottenuto dalla miscelazione di whisky di cereali (distillato con alambicco continuo) con whisky di malto d'orzo; e il Single grain, ottenuto dalla distillazione di cereali diversi dall'orzo, come il frumento ed il mais e prodotto da una sola distilleria, operata con impianti a colonna, quindi con una distillazione continua.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Accordi internazionali riservano l'utilizzo del termine Scotch whisky solo a quelli prodotti in Scozia, obbligando i produttori di altre regioni che utilizzano lo stesso stile di produzione a utilizzare nomi differenti. Analoghe convenzioni sono utilizzate nei confronti del Whiskey irlandese e Canadian whisky. Bourbon è un termine con il quale si identifica il whiskey prodotto negli Stati Uniti per fermentazione e distillazione di granoturco, segale e malto d'orzo e che deve il nome alla contea omonima del Kentucky, dove storicamente ne fu iniziata la produzione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
La parola whisky o whiskey è un'anglicizzazione del termine gaelico irlandese uisce o gaelico scozzese uisge che significa acqua. La denominazione latina dell'alcol distillato aqua vitae venne a sua volta tradotta in "uisce beatha" o "uisge beatha", ovvero "acqua viva" o "acqua della vita". Le prime forme della parola in inglese si riscontrano come uskebeaghe (1581), usquebaugh (1610), usquebath (1621) e usquebae (1715).
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Non esistono testimonianze storiche certe sulla data della prima distillazione del whisky, sia essa avvenuta in Scozia o Irlanda. Esiste invece rivalità tra queste due regioni nel rivendicare la paternità del distillato. La prima testimonianza del whisky risale agli Annali di Clonmacnoise (Irlanda), dove nel 1405 si racconta di un chieftain della zona morto per intossicazione dovuta alla bevanda.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Nel 1707 il whisky assunse il ruolo e il simbolo della libertà americana nei confronti degli inglesi, in seguito all'inizio del suo contrabbando che durò 150 anni durante i quali il whisky veniva prodotto nelle foreste. Oggi il whisky è il distillato più prodotto e consumato al mondo e il suo mercato è in continua evoluzione (circa un milione di bottiglie l'anno). Durante il fascismo il nome della bevanda fu italianizzato in "spirito d'avena". L’Italia, tuttavia, non è del tutto estranea alla storia del whisky. La storia di J&B Blended Scotch Whisky risale al 1749, quando un giovane italiano di nome Giacomo Justerini si innamorò perdutamente della cantante d’opera Margherita Bellino e la seguì a Londra. L’amore svanì, ma lui mise a frutto le ricette tramandategli da uno zio distillatore e, assieme a George Johnson, gettò le basi per la nascita della celebre etichetta. A distanza di 260 anni la storia si è ripetuta in Italia con la famiglia altoatesina Ebensberger che nel 2015 ha presentato il primo single malt tutto italiano.
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10,189.66077
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Le materie principali sono l'acqua (sorgiva), i cereali (i più utilizzati sono segale, grano, mais e orzo che può essere sia maltato oppure no); la torba impiegata per essiccare il malto, e il lievito.
0.5
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Il termine Cask strength viene usato nella denominazione del whisky per indicare che la gradazione alcolica del distillato è quella presente nel barile di invecchiamento, prima della diluizione precedente all'imbottigliamento; può anche riferirsi al whisky imbottigliato senza ultima diluizione, ovvero con gradazione alcolica sempre superiore ai 40 gradi in volume.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Il whisky viene fatto maturare per alcuni anni (da un minimo di due a un massimo che può superare anche i 20 anni) in botti che di solito sono di rovere. Il tempo minimo di maturazione è determinato per legge dai vari stati in cui viene prodotto.
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10,189.66077
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https://it.wikipedia.org/wiki/Whisky
Whisky
Le botti sono in legno di rovere, solitamente da 80 a 100 anni di età. Ne esistono di due tipi: in rovere europeo o in rovere americano. Il risultato finale dipende anche e soprattutto dal tipo di legno utilizzato e da ciò che era stato contenuto nella botte. Quasi tutte le botti utilizzate per la produzione di whisky sono state precedentemente impiegate anche per la produzione di bourbon o sherry e trasportano quindi gli aromi di questi liquori; in genere quasi tutti i single malts vengono posti a maturazione in botti di rovere americano.
0.5
10,189.66077
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https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
L'iconografia del dio Horus era estremamente varia. Nella maggior parte dei casi era rappresentato come falco, come uomo dalla testa di falco o, per evocare la sua infanzia, come un bambino nudo e senza capelli. La raffigurazione integrale come falco è la più antica. Almeno fino alla fine del periodo predinastico, gli animali, fra cui i falchi, erano ritenuti superiori e iconograficamente più efficaci degli esseri umani: perciò, le potenze divine venivano illustrate in forma animale. Il falco, con i suoi voli maestosi nel cielo, così come un significato del suo nome ("il Distante") dovettero essere associati al sole. Verso la fine della I dinastia, intorno al 2800 a.C., in parallelo allo sviluppo della civiltà egizia (diffusione dell'agricoltura, dell'irrigazione e dell'urbanizzazione), le credenze religiose si evolvettero e le forze divine subirono una "umanizzazione". Appartengono a questa epoca le prime raffigurazioni di divinità antropomorfe o mummiformi (a forma di mummia o defunto avvolto nel sudario) come Min e Ptah. Per quanto riguarda, sembra che durante le prime due dinastie la forma zoomorfa del dio sia rimasta la norma. Le prime immagini composite, con corpo d'uomo e testa d'animale, risalgono alla fine della II dinastia anche se, stando alle conoscenze attuali, la più antica raffigurazione di Horus come uomo ieracocefalo fu realizzata durante la III dinastia. Su una stele conservata al Museo del Louvre, il dio figura in compagnia dell'enigmatico faraone Qahedjet o Hor-Qahedjet (forse identificabile con Huni), vissuto intorno al 2630 a.C.
0.5
10,184.367626
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https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Tra le più celebri immagini di Horus, il dio compare in una statua del faraone Chefren, della IV dinastia, assiso in trono. Il falco-Horus è appollaiato in cima allo schienale del trono e le sue due ali, aperte, abbracciano la nuca del sovrano in un gesto protettivo. Nello stesso museo è conservata una statua dell'Horus di Ieracompoli, la cui datazione è dibattuta e va dalla VI alla XII dinastia: si tratta di una testa di falco sormontata da una corona costituita di due alte piume stilizzate, i cui occhi in ossidiana imitano lo sguardo penetrante dell'animale. Il Metropolitan Museum of Art di New York possiede invece una statuetta dove il faraone Nectanebo II della XXX dinastia, ultimo sovrano dell'Egitto indipendente, compare molto piccolo fra le zampe di un maestoso falco recante la Doppia Corona dell'Alto e del Basso Egitto (pschent).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Il pantheon egizio comprendeva un grande numero di dei-falco: Sokar, Sopdu, Hemen, Horon, Dedun, Hormerti. In ogni caso, Horus e i suoi numerosi aspetti ebbero sempre il primo posto, senza mai essere soppiantati dalle altre divinità in sembianze di falco (come fu invece per Bastet, inizialmente immaginata come leonessa e poi come gatta, per il prevalere della dea-leonessa Sekhmet). I molteplici aspetti di Horus e i miti che lo riguardano si sono mescolati e confusi nel corso dei millenni; è possibile però distinguerne due forme: una infantile e una adulta. Al culmine del vigore combattivo e della potenza sessuale, Horus diventava Horakhti (Horus dell'orizzonte), il sole allo zenit. A Eliopoli era venerato accanto a Ra. Nei Testi delle piramidi, il faraone defunto è descritto mentre risorge come falco solare. Per un caso di sincretismo — assai frequente nelle credenze religiose egizie — Horakhti venne fuso al demiurgo eliopolitano nella forma di Ra-Horakhti. A Edfu, Horus diveniva Horbehedeti (Horus di Behdet, antico nome di Edfu) o Horus di Edfu, il sole alato primordiale. A Kôm Ombo era venerato nelle sembianze di Haroeris (Horus il Vecchio), dio celeste immaginato come un immenso falco i cui occhi erano il sole e la luna (quando questi astri erano assenti dal cielo, gli egizi credevano che questo dio fosse cieco). A Ieracompoli, antica Nekhen, la capitale dei faraoni arcaici, le sue sembianze erano quelle di Hor-Nekheni, i cui attributi guerrieri e regali erano molto pronunciati.
0.5
10,184.367626
20231101.it_48730_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Erano molteplici anche le forme in cui era adorato Horus bambino. Nel mito di Osiride, Horus è figlio di Iside e Osiride. Quest'ultimo, assassinato dal proprio fratello Seth, dio del caos, è riportato in vita — per il tempo di un rapporto sessuale — dai poteri magici di Iside e Nefti. Da questa unione miracolosa nacque Horus Bambino (Arpocrate), denominato anche Horsaset (Horus figlio di Iside) o Hornedjitef (Horus che si prende cura del padre). Sotto quest'ultimo aspetto, Horus affrontava lo zio Seth per vendicare il proprio padre e, sconfittolo dopo molte peripezie, rivendicava l'eredità di Osiride, divenendo finalmente re d'Egitto. Il valore e la pietà filiale fecero di Horus l'archetipo del faraone. Tuttavia, nel mito, le pretese di Horus sul trono erano duramente contrastate da Seth e, nel corso di uno scontro, Horus perse l'occhio sinistro — poi risanato dal dio Thot. Si riteneva che quest'occhio, chiamato Oudjat od Occhio di Horus, che gli egizi portavano come amuleto, avesse poteri magici e guaritori. Ricostituito pezzo per pezzo da Thot, l'occhio rappresentava anche la luna, dal momento che quest'astro sembra aumentare, di notte in notte, di sempre nuove porzioni. In antitesi a Seth, che rappresenta il caos e la violenza, Horus incarnava l'ordine e — esattamente come il faraone — era garante dell'armonia universale (Maat). Tuttavia, questa opposizione non ridusse la teologia e l'immaginario religioso degli egizi a un mero scontro tra Bene e Male, simboleggiati da Horus e Seth: in un altro mito, Seth era protettore indispensabile di Ra nella sua battaglia notturna contro il malvagio serpente Apopi (probabilmente l'unica entità della mitologia egizia a essere intesa come realmente cattiva) per potere sorgere ogni mattina. Nella concezione egizia, il Bene e il Male erano aspetti complementari della creazione, presenti in tutte le divinità.
0.5
10,184.367626
20231101.it_48730_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Dio dalla natura estremamente complessa, Horus condivise il nome e l'aspetto di falco con molti altri dei significativi, minori o locali — che rendono confusa una descrizione univoca della sua genealogia, delle sue caratteristiche e dei suoi ruoli; inoltre, nel corso della plurimillenaria storia egizia, fu investito di un numero sorprendente di titoli ed epiteti. Gli aspetti, le forme e i titoli principali di Horus furono:
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10,184.367626
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https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Nella mitologia egizia, Horus era soprattutto figlio di Osiride e nipote di Seth, assassino di quest'ultimo. Benché le figure di Horus e Seth siano estremamente antiche (risalgono al periodo predinastico), Osiride comparve solo più tardi, tra la IV e la V dinastia, nell'immaginario degli egizi. L'integrazione di Osiride nel mito di Horus e Seth, verificatasi nel XXV secolo a.C., fu il risultato di una rivoluzione, o riformulazione, teologica (che l'egittologo francese Bernard Mathieu ha definito "Riforma osiriaca"). I Testi delle piramidi sono i più antichi documenti scritti della civiltà egizia: si tratta di una raccolta di centinaia di formule magiche e religiose incise sulle pareti delle camere sepolcrali nelle piramidi degli ultimi faraoni dell'Antico Regno. La loro elaborazione è però molto più antica e alcune forme particolarmente arcaiche sembrano risalire alla I e II dinastia. Queste iscrizioni citano la contesa fra Horus e Seth senza coinvolgere Osiride: questa assenza può essere interpretata come tenue traccia di un arcaico mito pre-osiriaco. Molte espressioni raggruppano Horus e Seth nei binomi i "Due Dei", i "Due Signori", i "Due Uomini", i "Due Rivali" o i "Due Contendenti". In quell'epoca, il loro mito non era ancora stato fissato in una apposita narrazione, bensì evocato sparsamente in riferimenti e allusioni alla loro inimicizia e alle loro battaglie — nelle quali uno perse l'occhio sinistro, l'altro i testicoli.
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10,184.367626
20231101.it_48730_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Ai suoi tempi, l'egittologo tedesco Kurt Sethe (1869–1934) ipotizzò che il mito del conflitto tra Horus e Seth sarebbe stato concepito a partire dalla rivalità fra due regni primitivi nell'Alto e nel Basso Egitto. Questa teoria fu inizialmente rifiutata, preferendo considerare una rivalità fra le città di Ieracompoli e Napata, avanzata nel 1960 da John Gwyn Griffiths (1911–2004) nel suo saggio The Conflict of Horus and Seth.
0.5
10,184.367626
20231101.it_48730_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Horus
Horus
Fra le più antiche attestazioni iconografiche delle due divinità, il falco di Horus è collegato alla città di Ieracompoli (Nekhen) e il suo rivale Seth alla città di Napata (Ombos). Alla fine del periodo protostorico, queste due città dell'Alto Egitto giocarono un ruolo politico-economico essenziale, al punto che si crearono tensioni tribali generate dalla concorrenza. La lotta dei "Due Contendenti" potrebbe simboleggiare le guerre fra i devoti a Horus, della prima città, e i devoti a Seth dell'altra. Sotto re Narmer, identificabile con il mitico Menes, questo conflitto si sarebbe finalmente risolto a favore di Ieracompoli. Altri studiosi, come Henri Frankfort (1897–1954) e Adriaan de Buck (1892–1959), misero in discussione questa ricostruzione considerando che gli egizi — al pari di altri popoli antichi o primitivi — concepivano l'universo come un dualismo fondato su idee antitetiche ma complementari: uomo/donna, rosso/bianco, cielo/terra, ordine/caos, nord/sud ecc. Da questo punto di vista, Horus e Seth erano perfetti antagonisti: la loro inimicizia raccoglie tutte le antitesi e, infine, l'ordine incarnato da Horus quando sottomette il dio del caos, Seth. Nel 1967, nella sua monografia Seth, God of Confusion interamente dedicata al turbolento Seth, Herman te Velde abbracciò questa lettura. Te Velde riteneva che il mito arcaico della lotta di Horus e Seth non potesse essersi originato esclusivamente a partire da fatti bellici verificatisi all'alba della civiltà faraonica. Contrariamente a Horus che incarnava l'ordine dello Stato faraonico, Seth era visto come un dio senza inibizioni, irregolare, confuso e perfino bisessuale (cercò senza successo di violentare Horus e Iside). I testicoli di Seth simboleggiavano gli elementi burrascosi tanto del cosmo (tempeste, bufere, tuoni) quanto della vita sociale (crudeltà, rabbia, crisi e violenza). Da un punto di vista rituale, l'Occhio di Horus simboleggiava le offerte presentate alle divinità, in netto contrasto con i testicoli di Seth. Perché l'armonia potesse trionfare, nelle idee degli egizi, Horus e Seth avrebbero dovuto essere in pace e andare d'accordo. Una volta sconfitto, Seth formava con Horus una coppia pacificata a simboleggiare il buon governo del mondo. Quando il faraone si identificava con queste due divinità, intendeva incarnare l'equilibrio di tutti gli opposti.
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Horus
L'incoronazione del faraone era un insieme complesso di rituali il cui esatto ordine non è stato ancora stabilito con certezza. Il Papiro drammatico del Ramesseum, molto frammentario, sembra una guida o un commentario illustrato al cerimoniale per l'ascesa al trono di Sesostri I (ca. 1970 a.C.). L'interpretazione di questo documento è particolarmente ardua e tuttora dibattitua. Secondo il tedesco Kurt Sethe e il francese Étienne Drioton (1889–1961) l'investitura faraonica doveva essere una sorta di rappresentazione sacra, con il nuovo sovrano come attore principale: l'azione sarebbe stata incentrata su Osiride e Horus e il suo sviluppo si basava sul mito arcaico dello scontro tra Horus e Seth, con l'aggiunta del più recente episodio di Seth condannato a portare la mummia di Osiride. In linea con il concetto di dualità che permeava numerosi aspetti della mentalità egizia, il Paese era l'unione delle "Due Terre", simboleggiate dalla doppia corona regale pschent (le "Due Potenze") — fusione della corona rossa del Basso Egitto con la corona bianca dell'Alto Egitto; parimenti il faraone incarnava i "Due Rivali" , cioè l'Horus di Ieracompoli e il Seth di Napata. Quest'ultimo era tuttavia subordinato al primo e, nei testi, il primo posto era sempre concesso a Horus. Emblemi della decisiva unificazione del Paese, Horus e Seth simboleggiavano l'autorità monarchica. Durante la I dinastia, il re in carica era un "Horus-Seth", come indica una stele risalente al regno di Djer (ca. 3100 a.C.), mentre la regina era "Colei che vede Horus, scettro hetes di Horus, colei che asseconda Seth"; in seguito, sotto Cheope (ca. 2589 a.C.–2566 a.C.), il titolo delle regine fu semplificato in "Colei che vede Horus e Seth"). Durante la II dinastia, invece, il falco di Horus e il canide di Seth sormontavano, insieme, il serekht di re Khasekhemui (ca. 2875 a.C.). Durante l'Antico Regno, l'iconografia reale mostrava la coppia Horus-Seth che incoronava il faraone mentre, durante il Medio Regno, si diffusero le rappresentazioni dove i due figuravano nell'atto di intrecciare una pianta di loto e una di papiro, piante araldiche delle Due Terre: questo tipo di immagini prendeva il nome di sema-tauy, o rito della "Riunificazione delle Due Terre".
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Irama
Filippo Maria Fanti ha vissuto a Carrara fino all'età di otto anni, quando la famiglia si è trasferita a Monza, città dove ha conseguito il diploma al liceo classico. Il suo nome d'arte, ottenuto anagrammando il secondo nome Maria, significa anche "ritmo" in lingua malese.
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Irama
Nel 2014 ha collaborato con Valerio Sgargi, incidendo tre singoli: Amore mio, Per te ed È andata così.
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Irama
Il 27 novembre 2015, con il brano Cosa resterà, scritto a quattro mani con Giulio Nenna, è risultato fra gli otto vincitori della nona edizione del concorso canoro Sanremo Giovani, che gli ha consentito l'ammissione di diritto al 66º Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte. In tale occasione si è classificato settimo nella graduatoria finale, dopo aver perso la sfida eliminatoria in favore di Ermal Meta con Odio le favole.
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Irama
Il singolo sanremese, già pubblicato il 28 novembre 2015, ha raggiunto la centesima posizione della Top Singoli e ha anticipato l'album in studio di esordio del cantautore, intitolato semplicemente Irama, il quale è stato prodotto da Giulio Nenna e Andrea Debernardi, e lanciato sul mercato il 12 febbraio 2016, sotto l’etichetta discografica Warner Music Italy, ottenendo la cinquantunesima posizione della Classifica FIMI Album.
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Irama
Per la promozione del disco, è stato estratto come secondo singolo il brano Tornerai da me composto anch'esso in collaborazione con Giulio Nenna ed entrato in rotazione radiofonica a partire dal 27 maggio. Il singolo è stato presentato il 24 e il 26 giugno in piazza del Popolo a Roma, in occasione della quarta edizione del Summer Festival, che ha visto l’artista vincitore nella sezione Giovani. In seguito, a due anni di distanza, il brano è stato certificato disco d'oro dalla FIMI per aver venduto oltre 25 000 copie.
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Irama
Successivamente ha partecipato a tre tappe della 17ª edizione del Festival Show, rispettivamente il 29 luglio, presso il Centro commerciale Freccia Rossa di Brescia, il 26 agosto in Piazza Erminio Ferretto di Mestre e il 13 settembre, all'evento conclusivo della kermesse, che ha avuto luogo all'Arena di Verona, mentre il 7 agosto si è esibito nel concerto dei Battiti Live, svoltosi in piazza Armando Diaz, a Bari.
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Irama
In seguito, il 16 settembre è stato commercializzato come terzo e ultimo singolo estratto dall'album, il brano Non ho fatto l'università, scritto nuovamente con Giulio Nenna.
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Irama
Il 16 giugno 2017 ha rappresentato il ritorno musicale dell’artista a distanza di un anno, con la pubblicazione del singolo Mi drogherò presentato il 25 giugno in piazza del Popolo a Roma in concorso nella categoria "Big" per la quinta edizione del Summer Festival. Il lancio commerciale del singolo ha segnato, inoltre, la conclusione del sodalizio artistico fra Irama e la Warner Music Italy, a causa della scarsa promozione che l'etichetta riservava al cantautore.
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Irama
Al termine dello stesso anno, in ricerca di un rilancio discografico, Irama ha deciso di partecipare alla diciassettesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, riuscendo ad accedere alla fase serale della trasmissione televisiva che gli consentirà di imporsi definitivamente nel panorama musicale italiano. Nel corso della partecipazione, ha inciso alcuni brani inediti come Che vuoi che sia, Che ne sai, Un respiro e Voglio solo te che hanno raggiunto discrete posizioni nella classifica della Top Singoli (sebbene non fossero stati estratti come tali), mentre il singolo Un giorno in più, pubblicato il 2 marzo 2018, ha ottenuto la ventiquattresima posizione all'interno della Top Singoli. Alla fine della competizione artistica, il cantante si è classificato primo, vincendo, inoltre, il premio Radio 105 e ottenendo così la possibilità di rinnovare nuovamente un contratto discografico con la Warner Music Italy, etichetta che aveva promosso l'artista fin dal suo esordio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
Secondo Robert Coleman Richardson della Cornell University di Ithaca, visti gli attuali tassi di consumo dell'elio e la scarsa disponibilità di questo elemento sulla Terra, c'è il rischio che le riserve di elio finiscano entro il 2040.
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Elio
L'elio è il più inerte tra gli elementi, ma sotto l'influenza di scariche elettriche o il bombardamento di elettroni forma dei composti assieme a tungsteno, iodio, fluoro, zolfo e fosforo. Può inoltre dare luogo a eccimeri ed eccimplessi se sottoposto a eccitazione.
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Elio
L'elio liquido (4He) si trova in due forme: 4He I e 4He II, che condividono un punto di transizione a . 4He I al di sopra di questo punto è un liquido normale, ma 4He II sotto questa temperatura è differente da qualsiasi altro fluido ordinario.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
Quando viene raffreddato sotto i 2,189 K a pressione normale, il cosiddetto punto lambda, diventa un superfluido conosciuto come elio liquido II. Contrariamente al normale elio liquido I, possiede molte caratteristiche inusuali dovute a effetti quantistici; il suo comportamento fu uno dei primi esempi di effetto quantistico operante su scala macroscopica che siano stati osservati. Questa transizione avviene a una temperatura ancora più bassa nell'3He, in quanto l'effetto conta sulla condensazione dei bosoni, ma i nuclei dell'3He sono fermioni che non possono condensare individualmente ma solo in coppie bosoniche. Poiché la trasformazione è del secondo ordine superiore, senza calore latente al punto lambda, le due forme liquide non coesistono mai.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
L'elio II ha viscosità molto bassa e conducibilità termica molto più alta di tutte le altre sostanze (circa 800 volte maggiore di quella del rame). Inoltre l'elio II mostra un effetto termomeccanico (effetto fontana): se due vasi contenenti elio II sono connessi da un capillare e uno dei due vasi viene riscaldato, si ottiene un flusso di elio verso il vaso riscaldato. Per contro, nell'effetto meccanocalorico, un flusso forzato di elio II attraverso un capillare produce il raffreddamento dell'elio II che lascia il capillare. Pulsazioni di calore introdotte nell'elio II si propagano attraverso il liquido allo stesso modo delle pulsazioni sonore, un fenomeno che è stato battezzato "secondo suono". Superfici solide a contatto con l'elio II vengono ricoperte da una pellicola di spessore da 50 a 100 atomi, questa pellicola produce uno scorrimento senza attrito del liquido; come conseguenza è impossibile contenere l'elio II in un vaso aperto senza che il liquido ne fluisca fuori. Il trasporto della massa attraverso la pellicola di elio II avviene a una quantità costante che dipende dalla temperatura. Infine una massa di elio II non ruota unitariamente, i tentativi di porla in rotazione producono piccoli vortici senza attrito attraverso il liquido.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
L'elemento elio ha due soli isotopi stabili: 3He e 4He. Quest'ultimo è 'isotopo più abbondante dell'elio naturale e ne costituisce la quasi totalità (99,9998%). 4He è un nuclide composto da due protoni e due neutroni, il suo spin nucleare è 0 e pertanto è un bosone. Questa configurazione è straordinariamente stabile in quanto 2 è un numero magico sia per protoni, che per neutroni, ovvero un numero per il quale essi sono disposti energeticamente a formare gusci completi; si dice anche che è un nucleo doppiamente magico. Ogni altra combinazione di quattro nucleoni è altamente instabile.
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Elio
Questo nuclide è notevolmente stabile: la sua energia di legame per nucleone è 7073,916 keV, valore che raggiunge l'80,4% di quello del 62Ni, il nuclide più fortemente legato. Molti nuclei pesanti radioattivi decadono emettendo nuclei di 4He secondo il processo noto come decadimento alfa, e perciò i nuclei di elio vengono detti anche particelle alfa. Questi decadimenti alfa sono la principale fonte di 4He sulla Terra.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
L'isotopo 3He, scoperto nel 1939, è più leggero del più comune 4He, in quanto il suo nucleo è composto da 2 protoni e un solo neutrone (3 nucleoni) contro i 2 protoni e 2 neutroni (4 nucleoni) di 4He; il suo spin nucleare è 1/2 ed è pertanto un fermione. 3He è anch'esso stabile, anche se molto meno legato (2572,680 keV) di 4He. È presente in tracce sulla superficie terrestre in quanto viene prodotto dal decadimento β– del trizio (3H, emivita: 12,32 a). Il trizio, a sua volta, viene continuamente prodotto (anche se in minime quantità) nell'alta atmosfera dall'interazione dei raggi cosmici con l'azoto atmosferico, e ricade al suolo con le precipitazioni. Una certa quota di 3He, ancora tracce, viene dalla caduta sulla Terra di polvere cosmica, che normalmente lo contiene.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elio
Elio
L'isotopo 5He (spin 3/2-), come qualsiasi altro nucleo avente A = 5, è estremamente instabile e decade coinvolgendo l'interazione nucleare forte: espelle un neutrone per dare 4He, stabile, con emivita di 7,603×10-22 s; l'energia di decadimento ammonta a 890 keV.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
Occasionalmente vengono erroneamente chiamati delfini, anche il narvalo e il beluga, che appartengono alla famiglia Monodontidae, mentre è un delfino l'orca. Sono state scoperte quasi 40 specie di delfino, raggruppate in 17 generi. Le dimensioni variano da 1,2 m e 40 kg (Cephalorhynchus hectori maui) a 9,5 m e 6 tonnellate (orca). La maggior parte delle specie pesa da 50 a 200 kg.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
Stenodelfo, stenodelfino (Pontoporia blainvillei, Stenodelphis blainvillei), delfino del Rio della Plata
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
Ha un corpo affusolato, per nuotare velocemente, e usa la pinna caudale come organo motore. La sua testa contiene un organo particolare e voluminoso, utilizzato per l'orientamento e per la ricerca del cibo. In molte specie le mandibole sono allungate e formano un becco, o rostro, distintivo; per alcune specie, come il tursiope, la bocca assume una curva con un'espressione simile a un sorriso permanente. I denti dei delfini sono molto numerosi: possono arrivare fino a 250. Il cervello del delfino è grande e possiede una corteccia molto complessa, paragonabile a quello umano. La loro colorazione di base consiste in gradazioni di grigio con il lato del ventre bianco, spesso combinato con linee e macchie di tonalità differenti. La maggior parte degli odontoceti nuota rapidamente. Le specie più piccole occasionalmente riescono a cavalcare le onde e i delfini sono spesso visti affiancare le navi e "accompagnarle", nuotando in superficie. I delfini sono anche famosi per le loro evoluzioni acrobatiche fuori dall'acqua. Arrivano a vivere fino a 35 anni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
In genere, i delfini dormono con un solo emisfero cerebrale a onde lente alla volta. Ciò serve a mantenere uno stato di coscienza sufficiente per respirare e allo stesso tempo per fare attenzione alle possibili minacce e ai possibili predatori. In cattività, invece, i delfini sembra riescano a entrare in uno stato completamente addormentato, in cui entrambi gli occhi sono chiusi e non vi è alcuna risposta a lievi stimoli esterni. In questo caso, la respirazione è automatica. Non è noto se i delfini allo stato brado possano raggiungere questo stato. La respirazione avviene grazie a un semplice processo che parte dalla coda e consente di tenere lo sfiatatoio sopra l'acqua.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
Questo discorso riguarda prevalentemente tutti i delfini, ma è presente anche il caso eccezionale: il delfino del fiume Indo. Quest'ultimo ha un metodo di sonno diverso da quello delle altre specie poiché, vivendo in acqua con forti correnti e detriti galleggianti, è sempre in pericolo. Deve quindi continuare a nuotare per evitare lesioni e, di conseguenza, dorme di meno e spesso, con intervalli di tempo che variano dai 4 ai 60 secondi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
I delfini saltano spesso sopra la superficie dell'acqua. Ciò avviene per diversi motivi. Quando viaggiano, saltare può far risparmiare energia ai delfini poiché c'è meno attrito mentre si è in aria. Tra le altre ragioni vi sono l'orientamento, le manifestazioni sociali, i combattimenti, la comunicazione non verbale, l'intrattenimento e il tentativo di rimuovere i parassiti.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
I delfini sono in grado di emettere una vasta gamma di suoni usando sacchi aeriferi nasali situati appena sotto lo sfiatatoio. Si possono identificare tre categorie di suoni: fischi modulati in frequenza, suoni e clic a impulsi a raffica. Infatti, comunicano con suoni simili a quelli dei fischietti, che vengono prodotti dal tessuto connettivo vibrante, simile al modo in cui funzionano le corde vocali umane e attraverso suoni pulsati di scoppio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
I delfini sono animali molto sociali, che vivono spesso in branchi fino a una dozzina di individui, anche se le dimensioni e le strutture dei gruppi variano notevolmente tra specie e luogo. In luoghi con un'alta abbondanza di cibo, i gruppi possono fondersi temporaneamente, formando dei super branchi: tali raggruppamenti possono superare i 1.000 delfini. L'appartenenza ad essi non è rigida, lo scambio è comune. I delfini tuttavia possono stabilire forti legami sociali.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Delfino
I delfini sono predatori e cacciano le loro prede in velocità. La dentatura è adattata agli animali che cacciano: le specie con molti denti si nutrono prevalentemente di pesci, mentre le specie con becchi più corti e con meno denti si nutrono di molluschi (seppie, calamari, polpi e moscardini). Alcune specie di delfini catturano anche crostacei, tra cui i granchi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Fece il suo esordio nel calcio professionistico nel 1967 con la maglia del , con la quale vinse 4 campionati brasiliani, la Coppa Libertadores 1981 e la Coppa Intercontinentale 1981 (nella quale venne anche eletto miglior giocatore), oltre a due titoli di capocannoniere, e mise a segno oltre 300 gol. A livello personale vinse 2 Bola de Ouro e 7 Bola de Prata, fu eletto Calciatore sudamericano dell'anno per tre volte e si laureò anche numerose volte capocannoniere nelle varie competizioni a cui partecipò.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Particolarmente eclatante fu la stagione 1979, in cui mise a segno 65 reti in 51 partite. Le ottime prestazioni gli valsero l'attenzione della e del : i rossoneri, in particolare, furono vicinissimi ad acquistarlo nell'estate del 1981, ma il Flamengo rifiutò qualsiasi offerta.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Nell'estate del 1983 il presidente Lamberto Mazza annunciò il trasferimento del fuoriclasse brasiliano nella sua per la cifra di 6 miliardi di lire. L'affare venne però inizialmente bloccato dal presidente della FIGC Federico Sordillo, e ciò provocò la sollevazione dei sostenitori friulani: molti di essi scesero infatti in piazza in città agitando dei cartelli con la scritta "O Zico o Austria", alludendo ad una possibile secessione in caso di mancato via libera. In seguito il caso divenne anche un vero e proprio affare di stato: su di esso si espressero infatti anche ministri, segretari di partito ed associazioni sindacali, finanche il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e alla fine il tesseramento avvenne.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Nel suo primo anno il brasiliano si trovò a giocare, tra gli altri, con il connazionale Edinho, con Franco Causio, con Massimo Mauro e con Pietro Paolo Virdis, mentre in panchina c'era seduto Enzo Ferrari. Zico esordì in campionato segnando una doppietta nel largo successo esterno col (5-0), e alla fine si fermò a 19 reti, che gli valsero il secondo posto nella classifica dei marcatori alle spalle di Michel Platini, primo con una rete in più. L'Udinese chiuse però al nono posto, a quattro punti dalla zona UEFA, mentre il brasiliano dovette saltare 5 gare a causa di un infortunio muscolare subito l'8 marzo in un'amichevole col . Il secondo anno, invece, fu decisamente più in sordina: i friulani persero nel calciomercato Causio e Virdis, mentre in panchina arrivò Luís Vinício; Zico segnò solamente 3 reti (con Lazio, Inter e Juventus) in 16 gare a causa di un infortunio che ne compromise la stagione. Lasciò infine Udine dopo aver ricevuto una squalifica per insulti ad un arbitro (Pirandola, in occasione della direzione di Udinese-Napoli, reo di non aver visto il goal di mano di Maradona per il definitivo 2-2) ed una condanna (poi cancellata) per reati societari.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
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Zico tornò così al Flamengo, dove rimase altre 5 stagioni, prima di andare in Giappone; qui militò nel ed infine nel , abbandonando poi il calcio giocato nel 1994.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Disputò la prima partita col il 25 febbraio 1976, un'amichevole con l' nella quale andò anche in rete. In seguito partecipò a 3 edizioni del Mondiale. Nel giocò le 6 partite delle due fasi a gironi, segnando anche una rete nella vittoria per 3-0 sul ma saltando la finale per il terzo posto (che i verde-oro vinsero contro l').
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Quattro anni più tardi fu invece in campo in tutti e 5 gli incontri e segnò 4 reti (una contro la , due contro la ed un altro contro l'), mentre in Messico nel 1986 venne schierato solo in 3 partite, l'ultima delle quali, il quarto perso 3-2 contro la ai calci di rigore, mise fine alla sua carriera in Nazionale; Zico si congedò comunque realizzando il suo tiro dal dischetto, dopo averne, però, sbagliato uno nei tempi regolamentari.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
In totale con i verde-oro giocò 72 partite ufficiali segnando 52 gol (quinto miglior marcatore di sempre dei verde-oro); contando anche le partite non ufficiali giocate il suo totale sale a 88 presenze e 66 gol.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zico
Zico
Il 27 marzo 1989 allo Stadio Friuli di Udine venne disputata la gara d'addio di Zico alla Nazionale brasiliana, con un Brasile-Resto del Mondo, allenata da Nils Liedholm, Mircea Lucescu e Artur Jorge che terminò 1-2 con reti di Dunga, Enzo Francescoli e Lajos Détári.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chakra
Chakra
Il corpo yogico (o sottile), fondamentale in quasi tutte le pratiche meditative e rituali tantriche, è una struttura ovviamente immateriale, inaccessibile ai sensi, che l'adepto crea immaginandola, visualizzandola. Il tāntrika, l'adepto, costruisce così, con queste pratiche, un corpo complesso nel quale coesistono il corpo grosso (quello fisico che si riceve alla nascita) e il corpo sottile: è il corpo di un "uomo-dio", concetto nucleare nel tantra, ma di concezione ben anteriore.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chakra
Chakra
Questa coesistenza ha fatto sì che spesso, soprattutto in epoca più recente, si sia tentato di localizzare all'interno del corpo grosso elementi che sono invece peculiari del corpo sottile, localizzazione ipotizzata reale e non immaginale, dando così luogo a confusioni e indebite interpretazioni. L'esempio più eclatante è l'identificazione dei chakra coi plessi nervosi, identificazione che sembra ormai corrente:
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Chakra
I chakra restano elementi fisicamente non individuabili né sperimentabili al di fuori del contesto in cui hanno valenza:
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Chakra
Nella letteratura orientale è possibile riscontrare molteplici descrizioni del corpo sottile, e di conseguenza anche del sistema dei chakra , in relazione alle differenti collocazioni, visualizzazioni e funzioni:
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Chakra
Le descrizioni più note del sistema dei chakra nella letteratura accademica e in quella divulgativa contemporanee risalgono a quelle diffuse dall'orientalista britannico Sir John Woodroffe, magistrato britannico presso la Corte suprema del Bengala, appassionato di tantrismo che, con lo pseudonimo di Arthur Avalon, pubblicò nel 1919 un testo su questo argomento, Il potere del serpente. Egli aveva parzialmente tradotto e commentato un testo delle tradizioni tantriche, lo Ṣatcakranirūpaṇa. Il testo di Avalon e lo Ṣatcakranirūpaṇa rappresentano ancor oggi le principali fonti di diffusione in Occidente di questi concetti. A questi si rifanno, ad esempio, il summenzionato David Gordon White, accademico statunitense, lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade, l'indologo francese Jean Varenne.
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Chakra
Nel trattato sono presentati i sette chakra principali, e di ognuno di questi riportati la collocazione nel corpo sottile; gli yantra, i bījamantra e le divinità associati; i rapporti e le corrispondenze con gli elementi del cosmo.
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Chakra
Situato alla base della colonna vertebrale, tra l'ano e gli organi genitali esterni nella zona del plesso coccigeo, è rappresentato da un loto cremisi con quattro petali riportanti i fonemi dell'alfabeto sanscrito in scrittura devanāgarī व, श, ष, स (nella traslitterazione IAST rispettivamente: "v", "ś", "ṣ", "s"). Un quadrato giallo è situato nel centro del loto, a sua volta recante in mezzo un triangolo dalla punta rivolta verso il basso. Il quadrato è simbolo dell'elemento grosso Terra (pṛthivī), il triangolo della vagina (yoni). È in relazione con l'elemento sottile Odore (gandha).
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Chakra
Il mantra associato è LAṂ (लं), la divinità Brahmā. All'interno del triangolo è posto un liṅga, e avvolto intorno a esso come un serpente è Kuṇḍalinī, che con la propria bocca ostruisce l'apertura sommitale del liṅga, la "porta di Brahman", e quindi l'accesso alla suṣumṇā, la via principale di risalita di Kuṇḍalinī.
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Chakra
Lo svādhiṣṭhāna è situato alla base dell'organo genitale, nella zona corrispondente al plesso sacrale. Rappresentato da un loto a sei petali di colore vermiglio riportanti i fonemi ब, भ, म, य, र, ल (rispettivamente: "b", "bh", "m", "y", "r", "l"), ha nel suo interno una mezzaluna bianca.
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Buddha
Gli insegnamenti del secondo e del terzo giro della Ruota del Dharma sono riservati ai soli bodhisattva, ovvero a coloro che sono in grado di comprenderne le rispettive dottrine profonde.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Buddha
Buddha
La figura del Buddha, ivi compreso quello storico, va per il Mahāyāna oltre la sua presenza spazio-temporale di questo mondo. Per questa ragione il Mahāyāna e il suo successivo sviluppo, il Buddhismo Vajrayāna, hanno elaborato un complesso pantheon di Buddha cosmici (vedi più avanti). Tuttavia Paul Williams nota come negli stessi insegnamenti Mahāyāna tutti questi buddha sono vuoti di esistenza intrinseca a tal punto che, citando il Ratnakūṭasūtra, per evitare che alcuni bodhisattva fossero prigionieri delle credenze sulla esistenza intrinseca dei Buddha, il bodhisattva della saggezza Mañjuśrī cercò di uccidere lo stesso Buddha Śākyamuni con la sua spada affilata.
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Buddha
È il Buddha completo, che guadagna il bodhi con i propri sforzi, comprende il Dharma senza un maestro a guidarlo nel suo cammino e poi si dedica a diffondere la conoscenza e la saggezza predicando il Dharma; nella tradizione Mahāyāna sono chiamati a volte Bodhisattvabuddha perché per raggiungere un simile livello di illuminazione essi sono dovuti rinascere numerose volte come Bodhisattva. Il Dharma può essere compreso con la "saggezza" (prajñādhika), con la "diligenza" (vīryādhika) o con la "fede" (śraddhādhika). Gautama Buddha apparteneva alla prima di queste categorie e fu quindi un Prajñādhika Buddha, mentre il Bodhisattva Maitreya diventerà un Vīryādhika Buddha.
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Buddha
È simile al precedente per il modo in cui ottiene il bodhi, ma non predica il Dharma e quindi non ha discepoli o sangha; sono a volte chiamati "Buddha Solitari" o "Buddha per sé" o "Realizzatori Solitari".
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Buddha
Śrāvakabuddha (pāli: Sāvakabuddha), nel Buddhismo dei Nikāya e nel Buddhismo Theravāda Arhat (pāli: Arahant).
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Buddha
È un Buddha che ha ottenuto il bodhi grazie all'insegnamento di un Samyaksaṃbuddha; è considerato inferiore ai primi due anche se, secondo i Mahāyāna e i Vajrayāna, ha la capacità di predicare il Dharma e di elevare così altri esseri al suo stesso livello. Tuttavia ogni appartenente a questa categoria deriva la sua conoscenza da un Buddha che lo ha preceduto e non può quindi esistere in tempi in cui il Dharma sia stato dimenticato, come si dice che avverrà prima dell'avvento di Maitreya, il prossimo Samyaksambuddha. A questa categoria appartengono i discepoli diretti di Gautama Buddha.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Buddha
Buddha
Nella tradizione del Buddhismo dei Nikāya e nel Buddhismo Theravāda, ma anche nel Buddhismo Mahāyāna e Vajrayāna, si riconoscono sei Buddha del passato che avrebbero preceduto Gautama Buddha. Essi sono considerati tutti buddha umani (mānuṣibuddha).
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Buddha
Vipaśyn Buddha (pāli Vipassi; cinese 毘婆尸 Pípóshī): Il "Buddha chiaroveggente", raggiunse l'illuminazione sotto un albero di pāṭali (Bignonia suaveolens). È spesso rappresentato nell'atto di toccare la terra con ambedue le mani (bhūṃisparśa).
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Buddha
Śikhin Buddha (pāli Śikhī; cinese 尸棄 Shīqì): l'origine del suo nome viene dal nodo dei capelli (śikhā) che porta sopra la protuberanza cranica (uṣṇīṣa). Raggiunse l'illuminazione protetto da un gigantesco fiore di loto bianco (puṇdarīka). Viene rappresentato con la mano destra nel "gesto della esposizione" (vitarka) mentre la mano sinistra nel grembo ha il medio e il pollice che si toccano.
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Normandia
A partire dal 1795 si diffuse in Bassa Normandia la rivolta realista della chouannerie, nata poco prima in Bretagna e diversi colpi di mano dei realisti furono portati a termine sotto il Direttorio.
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