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https://it.wikipedia.org/wiki/Assisi
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Assisi
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Festa di San Francesco (3 - 4 ottobre): si tengono solenni cerimonie liturgiche e manifestazioni civiche per celebrare il santo, patrono d'Italia, anche se dal 2008 è tornato ad essere giornata di lavoro e studio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Assisi
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Assisi
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Rassegna cinematografica di Assisi (fine novembre), evento dedicato al cinema, agli attori ed ai registi italiani.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Il 3 giugno 1850 Verdi scriveva a Piave: «In quanto al titolo quando non si possa tenere Le roi s'amuse, che sarebbe bello… il titolo deve essere necessariamente La maledizione di Vallier, ossia per essere più corto La maledizione. Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l'onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande, al sommo grande». La decisione finale sul titolo cadde sul nome del protagonista, cambiandolo da Triboletto, traslitterazione dell'originale Triboulet, a Rigoletto (dal francese rigoler, che significa scherzare).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto offre una combinazione di ricchezza melodica e potenza drammatica. Dal punto di vista musicale abbiamo, fin dal preludio, il ripetersi costante del tema della maledizione, tramite la ripetizione della nota Do in ritmo doppio puntato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Al Palazzo Ducale, durante una festa, il Duca, che ha l'abitudine di confondersi tra il popolo in incognito, confida al fido Borsa di voler portare a compimento la conquista di una fanciulla (Gilda) che vede sempre all'uscita della chiesa. Borsa gli fa notare le beltà delle dame presenti, e il Duca, dopo aver dichiarato il suo spirito libertino (Questa o quella per me pari sono), corteggia la Contessa di Ceprano provocando la rabbia del marito, che viene schernito dal buffone di corte Rigoletto. Intanto, in disparte, Marullo racconta agli altri cortigiani che Rigoletto, sebbene gobbo e deforme, avrebbe un'amante; la notizia è lo spunto per i cortigiani e per il conte di Ceprano per vendicarsi dell'ironia offensiva del buffone con il rapimento della donna. In realtà la giovane che Rigoletto tiene ben nascosta in casa non è altri che la figlia Gilda.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Improvvisamente irrompe il Conte di Monterone, vecchio nemico del Duca, che lo accusa pubblicamente di avergli sedotto la figlia. Rigoletto lo irride e Monterone maledice lui e il Duca, che ordina di arrestarlo, mentre Rigoletto, spaventato dalle sue parole, fugge. Profondamente turbato dalla maledizione di Monterone (Quel vecchio maledivami), mentre è sulla strada di casa il buffone viene avvicinato da Sparafucile, un sicario prezzolato che gli offre i suoi servigi. Rigoletto lo allontana, paragonandosi poi in qualche modo a lui (Pari siamo), meditando sulla sua vita infelice e cercando di distogliere la mente dal pensiero ricorrente della maledizione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Giunto a casa, riabbraccia Gilda, all'oscuro del lavoro di buffone di corte del padre, e raccomanda alla domestica Giovanna di vegliare su di lei, ossessionato dalla paura che la fanciulla possa essere insidiata (Veglia, o donna, questo fiore). Il Duca si è però già introdotto nella casa e osserva di nascosto la scena. Andatosene Rigoletto, egli avvicina la giovane e si dichiara innamorato (È il sol dell'anima) spacciandosi per uno studente povero, Gualtier Maldé, ma è costretto a desistere dalla sua opera di seduzione data la presenza di qualcuno nei pressi della casa. Gilda, rimasta sola, esprime il suo amore per il giovane (Gualtier Maldé... Caro nome...).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Nei dintorni si aggirano in effetti i cortigiani, con l'intenzione di attuare il rapimento di quella che è creduta l'amante del buffone. Essi coinvolgono lo stesso Rigoletto, che, colto da un presentimento, è tornato sui suoi passi e al quale fanno credere con un inganno di voler rapire la contessa di Ceprano. Sollevato dai propri timori, Rigoletto accetta di unirsi all'impresa. Con la scusa di fargli indossare come tutti una maschera, la vista, già scarsa per il buio notturno, e l'udito gli vengono impediti con una benda, mentre i cortigiani rapiscono Gilda (Zitti zitti, moviamo a vendetta). Solo quando tutti sono partiti, egli capisce la verità e ripensa alla maledizione ricevuta (Ah, la maledizione).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Rientrato a palazzo, il Duca, che era tornato a cercare Gilda poco dopo il loro incontro, si dispera per il rapimento della giovane, avvenuto nel breve tempo della sua assenza (Ella mi fu rapita). Quando però i cortigiani lo informano di aver rapito l'amante di Rigoletto, e che questa si trova nel Palazzo, realizza che la sorte lo ha in realtà favorito e si affretta a raggiungere l'amata (Possente amor mi chiama). Entra Rigoletto che, fingendo indifferenza, cerca la figlia, deriso dal crocchio di cortigiani; quando capisce che Gilda si trova nella camera del Duca, sfoga la sua ira imprecando contro i nobili, che apprendono con sorpresa che la giovane rapita è sua figlia, ma gli impediscono di raggiungerla (Cortigiani, vil razza dannata).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Esce Gilda, che rivela al padre di essere stata disonorata e, dopo che sono rimasti soli, gli racconta come ha conosciuto il giovane di cui ignorava la vera identità (Tutte le feste al tempio), mentre Rigoletto cerca di consolarla (Piangi, fanciulla). Passa frattanto Monterone, che sta per essere condotto in carcere. Il vecchio nobile si ferma e osserva il Duca ritratto in un quadro, constatando amaramente che la sua maledizione è stata vana. Udite le sue parole, Rigoletto replica che la vendetta arriverà invece per opera sua (No vecchio t'inganni...sì, vendetta): egli ha già deciso di rivolgersi al sicario Sparafucile per chiedergli di uccidere il Duca.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rigoletto
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Rigoletto
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Rigoletto ha deciso di far toccare con mano alla figlia chi sia veramente l'uomo che ella, dopo un mese trascorso, continua ad amare. La conduce perciò alla locanda di Sparafucile sulle rive del fiume Mincio, dove si trova il Duca in incognito. Gilda ha così modo di vedere di nascosto l'amato dichiarare la propria irrisione verso le donne e gli uomini che se ne innamorano (La donna è mobile) e poi corteggiare Maddalena, sorella del sicario, come già aveva fatto con lei (Bella figlia dell'amore).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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La caccia del guanaco era l'attività più importante, seguita da quella al rhea (ñandu). Non è chiaro se la megafauna della Patagonia, compreso il bradipo terrestre ed il cavallo, si fossero estinti nella zona prima dell'arrivo degli esseri umani, anche se questa, ora, è la teoria più ampiamente accettata. Non è inoltre chiaro se i cani domestici fecero parte dell'attività umana fin dall'inizio. Le bolas, ritrovate spesso, sono state utilizzate per la caccia al guanaco ed al rhea. Una cultura marittima è comparsa fra il Yámana al sud del Beagle Channel.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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Le popolazioni indigene della regione comprendevano i Tehuelche, la cui società è stata portata quasi all'estinzione poco tempo dopo i primi contatti con gli europei. I Tehuelche comprendevano il popolo Gununa'kena al nord, i Mecharnuekenk nella Patagonia centrale del sud, gli Aonikenk o Tehuelche del sud nell'estremo sud, a nord dello stretto di Magellano. Sull'Isola Grande della Terra del Fuoco vivevano i Selknam (Ona), nel nord e gli Haush (Mannekenk) a sud-est. Negli arcipelaghi al sud della Tierra del Fuego vivevano gli Yamana, con i Kaweshkar (Alakaluf) nelle zone costiere e nelle isole della Tierra del Fuego occidentale e a sud-ovest del continente. Questi gruppi sono stati incontrati dagli europei nei loro primi viaggi esplorativi e ne descrissero i differenti stili di vita, le decorazioni del corpo e la lingua.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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Intorno ai 1.000 anni fa agricoltori Mapuche hanno oltrepassato le Ande occidentali e, attraverso nelle pianure orientali sono arrivati all'estremo sud. Le loro abilità tecnologiche li hanno portati a dominare le altre popolazioni della regione in un breve periodo di tempo e sono oggi la comunità indigena principale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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La Patagonia deve essere stata vista per la prima volta dagli europei nel 1520, con la spedizione di Ferdinando Magellano, che nel suo passaggio lungo il litorale ha dato il nome a molte delle zone più caratteristiche; Golfo San Matias, Capo delle undicimila Vergini (ora semplicemente capo Virgenes) ed altri. Tuttavia, è inoltre possibile che i navigatori precedenti come Amerigo Vespucci abbiano raggiunto la zona (nel suo viaggio del 1502 probabilmente raggiunse quelle latitudini), comunque la sua omissione nel descrivere esattamente le caratteristiche geografiche principali della regione, come il Río de la Plata, fa sorgere un dubbio sul fatto che sia realmente arrivato in quelle zone.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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Rodrigo de Isla, partito da San Matias nel 1535 verso l'interno della regione, fu inviato da Simón de Alcazaba y Sotomayor (governatore della Patagonia occidentale nominato dal re Carlo V di Spagna), si presume sia stato il primo europeo ad aver attraversato la grande pianura della Patagonia. Se gli uomini al suo seguito non avessero ammutinato, avrebbe potuto attraversare le Ande per raggiungere il lato cileno.
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Patagonia
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Pedro de Mendoza, nominato governatore della regione, visse a Buenos Aires, ma non estese le sue esplorazioni al sud. Alonzo de Camargo (1539), Juan Ladrilleros (1557) e Hurtado de Mendoza (1558) hanno contribuito all'esplorazione delle coste occidentali. Sir Francis Drake compì un viaggio nel 1577 lungo il litorale orientale, attraversando lo stretto di Magellano e dirigendosi verso il nord del Cile ed il Perù. Ma la geografia della Patagonia deve più a Pedro Sarmiento de Gamboa (1579-1580), che, dedicandosi particolarmente alla regione di sud-ovest, ha effettuato indagini attente ed esatte. Gli insediamenti da lui fondati, Nombre de Dios e San Felipe, furono trascurati dal governo spagnolo. Il secondo insediamento, che fu abbandonato prima, venne denominato da Thomas Cavendish che lo visitò nel 1587, Puerto Hambre per via dello stato di desolazione in cui si trovava. Il distretto in prossimità di Puerto Deseado, esplorato da John Davis, è stato preso in possesso da Sir John Narborough in nome del re Carlo II d'Inghilterra nel 1669.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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Secondo Antonio Pigafetta, uno dei pochi superstiti della spedizione di Ferdinando Magellano, Magellano diede il nome Patagão (o Patagoni) agli abitanti che incontrarono in quella regione, la Patagonia. Anche se Pigafetta non descrive come si arrivò a questo nome, le interpretazioni popolari seguenti hanno dato credito al significato terra di giganti. Tuttavia, questa etimologia è discutibile. Il termine molto probabilmente è derivato da un nome, Patagón, una creatura selvaggia descritta da Primaleón di Grecia, l'eroe del romanzo spagnolo nel Racconto di cavaliere errante, di Francisco Vázquez. Questo libro, pubblicato nel 1512, era il seguito del romanzo Palmerín de Oliva, molto conosciuto allora e lettura preferita di Magellano. Magellano percepì i nativi, vestiti di pelli e cibantisi di carne cruda, come il Patagón incivile citato nel libro di Vázquez.
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Patagonia
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L'interesse per quella regione fu alimentato dai racconti di Pigafetta, nei quali si descriveva l'incontro con gli abitanti locali, che sosteneva misurassero circa 9-12 piedi di altezza -…così alto che abbiamo raggiunto soltanto la sua cintola-; da cui l'idea successiva che il termine Patagonia significasse terra dei giganti. Questa presunta esistenza dei giganti Patagoniani o di Patagoni si è infiltrata nella percezione europea comune di questa regione poco nota e distante, che fu alimentata ulteriormente dai rapporti successivi di altri esploratori e viaggiatori famosi come sir Francis Drake, che sembrò confermare queste voci. Le mappe del nuovo mondo a volte hanno riportato in legenda il termine regio gigantum (regione dei giganti), riferita alla Patagonia. Il concetto e la credenza popolare hanno persistito per i 250 anni successivi e furono rinvigoriti nel 1767, dopo una pubblicazione da parte di un ufficiale anonimo del commodoro John Byron dal titolo Viaggio recente di circumnavigazione globale dell'HMS Dolphin. Byron ed il suo equipaggio navigarono per un certo tempo lungo le coste della Patagonia e la pubblicazione sembra dare prova dell'esistenza di questi giganti; la pubblicazione si è trasformata in un best seller e migliaia di copie furono vendute. Anche altre pubblicazioni precedenti sulla regione furono ristampate frettolosamente (persino quelle in cui non si accennava affatto all'esistenza dei giganti).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Patagonia
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Patagonia
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Tuttavia, la mania del gigante patagoniano finì alcuni anni dopo, quando furono redatte alcune pubblicazioni più serie. John Hawkesworth, nel 1773, pubblicò per conto del Ministero della marina un compendio sui possedimenti inglesi nel sud, nel quale erano raccolte pubblicazioni, comprese quelle di James Cook e di John Byron. Da questa pubblicazione, ricavata dai loro diari ufficiali, fu evidenziato che l'equipaggio di Byron incontrò persone non più alte di due metri; alti forse ma non giganti. L'interesse presto si abbassò, anche se la consapevolezza e la credenza nel mito hanno persistito persino nel ventesimo secolo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragette
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Suffragette
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Il movimento femminile aveva come scopo il raggiungimento di una parità rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico ma anche giuridico ed economico. Le donne volevano poter insegnare nelle scuole superiori, l'uguaglianza dei diritti civili, svolgere le stesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio, termine dal quale deriva appunto il nome con il quale si era soliti indicare in maniera dispregiativa le partecipanti al movimento: suffragette.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragette
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Suffragette
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Le aderenti al movimento usavano diffondere le proprie idee attraverso comizi, scritte sui muri o cartelli con slogan come ad esempio "Votes for women" o contenenti frasi inneggianti alla promotrice della rivolta. Spesso queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte delle forze dell'ordine e con l'arresto di molte militanti femministe.
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Suffragette
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Durante la prima guerra mondiale, con quasi tutti gli uomini validi mandati al fronte, le donne assunsero molti dei tradizionali ruoli maschili, e questo comportò una nuova considerazione delle capacità della donna. La guerra inoltre causò una spaccatura nel movimento delle suffragette del Regno Unito, con Emmeline e Christabel Pankhurst, ed il loro Women's Social and Political Union, disponibili a sospendere la loro campagna per la durata della guerra, mentre le suffragette più radicali, rappresentate da Sylvia Pankhurst con il suo Women's Suffrage Federation, continuarono la lotta.
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Suffragette
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Tuttavia, nonostante le difficoltà e le divisioni, le donne, con le loro organizzazioni, riuscirono ad ottenere ciò per cui lottavano e vinsero così la loro battaglia. Nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia con certi requisiti di età (sopra i 30 anni) che furono ammesse al voto politico. Solo più tardi, con la legge del 2 luglio 1928, il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito.
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Suffragette
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Il movimento delle suffragette si sviluppò in forme simili in vari paesi. Il primo paese ad introdurre il suffragio universale fu la Nuova Zelanda nel 1893, e solo più tardi la Finlandia e la Norvegia, rispettivamente nel 1906 e 1907. In Germania le donne ottennero tale diritto nel 1919. In diversi altri paesi la conquista del suffragio universale fu più tortuosa. La Francia, ad esempio, che pure aveva avuto già nella rivoluzione francese una prima presa di coscienza, concesse il diritto solo nel 1945. La Svizzera riconobbe il diritto di voto alle donne in alcuni cantoni già dal 1959, e solo nel 1971 la ottennero anche nei cantoni restanti.
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Suffragette
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Il primo stato statunitense a riconoscere parzialmente il suffragio femminile fu lo Stato del Wyoming nel 1869, e nello stesso anno, negli Stati Uniti, si verificarono movimenti analoghi a quelli inglesi, ma le donne riuscirono a ottenere il suffragio universale solo nel 1920, dopo la fine della prima guerra mondiale. Tra le leader del movimento statunitense deve essere ricordata Alice Paul.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragette
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Suffragette
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In Italia il percorso fu in parte rallentato dall'unificazione avvenuta solo nel 1861. Nel 1919 le donne ottennero l'emancipazione giuridica, e anche papa Benedetto XV si pronunciò pubblicamente a favore del diritto di voto alle donne. Storicamente, ai primi nuclei femminili organizzati di inizio Novecento, aderirono inizialmente le donne della borghesia, alle quali si affiancarono successivamente cattoliche e socialiste. Tra queste ultime, da ricordare in modo particolare: Giuditta Brambilla, Carlotta Clerici e Anna Kuliscioff. Successivamente, l'avvento del fascismo congelò la questione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragette
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Suffragette
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Fu solo il 31 gennaio 1945, quando l'Italia era ancora in guerra, che, su iniziativa di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, il Consiglio dei ministri dell'Italia Libera presieduto da Bonomi approvò il testo del decreto legislativo luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23, che estendeva il diritto di voto a tutte le italiane che avessero compiuto 21 anni. Il decreto fu emanato dal luogotenente generale del Regno Umberto di Savoia, in seguito Re col nome di Umberto II di Savoia, fino alla proclamazione del risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946. Rimasero escluse dal voto, fino al 1947, le prostitute "vaganti", citate all'art. 3, ovvero le donne schedate che lavoravano al di fuori delle "case chiuse".
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragette
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Suffragette
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Il decreto legislativo luogotenenziale 10 marzo 1946, n. 74, stabilì l’eleggibilità per l'Assemblea costituente delle elettrici e degli elettori con almeno 25 anni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema
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Cinema
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Dopo la prima guerra mondiale, il cinema riesce a sopravanzare artisticamente il teatro. Tutti i quotidiani hanno uno spazio dedicato alla critica e vengono create le prime riviste specializzate, come Cinémagazine o Cinemonde, interessando inoltre il mondo accademico: si comincia ad esplorare il campo del cinema con studi, teorie e analisi sempre più approfonditi su approcci, metodi e discipline diverse, come compie il Journal of Film Studies. Nel dicembre 1943 André Bazin attaccò duramente il carattere del cinema dell'epoca, ancora culturalmente limitato, che dava ancora priorità al lato commerciale a scapito di quello artistico. Nel 1951 Joseph-Marie Lo Duca e Jacques Doniol-Valcroze fondano la rivista Cahiers du cinéma alla quale Bazin passa quasi subito a collaborare. Attraverso le loro critiche dichiarano di poter fare a meno delle altre riviste che tollerano tutti i film, anche quelli di scarsa qualità. L'influenza esercitata dalla rivista in Francia sarà enorme e svolgerà inoltre un ruolo determinante nella nascita del movimento della Nouvelle Vague, così come in Italia diversi collaboratori della rivista Cinema, promuovendo la realizzazione del film Ossessione di Luchino Visconti, pongono le basi per la nascita del neorealismo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema
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Cinema
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Data la popolarità sempre più crescente dei Cahiers, nascono altre riviste. La più importante fu Positif fondata a Lione nel 1952 da Bernard Chardère. Positif, per differenziarsi dalle altre riviste, non effettua soltanto la critica cinematografica ma sviluppa anche argomenti di storia del cinema. Tra i due periodici ben presto si svilupperà una forte rivalità, accentuata dal fatto di preferenza di un autore rispetto a un altro; un regista che piaceva ai recensori di una rivista era inviso ai collaboratori dell'altra. Nei casi di concomitanza delle preferenze su un singolo autore, si troveranno a discutere ferocemente per stabilire chi lo ammira per primo. Durante questo periodo viene creata la definizione di politica degli autori. Sempre nel 1952 in Italia, un collaboratore della rivista Cinema, Guido Aristarco, lasciò i compagni per fondare una sua rivista, Cinema Nuovo che diventerà il periodico principale della critica nostrana e influenzerà in maniera decisiva tutte le correnti critiche che verranno.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema
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Cinema
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Parallelamente, in Canada nel 1955 il professore Leo Bonneville fondò a Montréal il periodico Séquences, tuttora in attività, che si distingue per la sua ottica pluralista e che rimane a tutt'oggi la più antica rivista in lingua francese edita nel Nord America. Nel 1962, nel corso del Festival di Cannes nasce la Settimana internazionale della critica: i recensori e gli storici del cinema stanno diventando sempre più popolari presso i cinefili, i quali apprezzano la disapprovazione contro alcune decisioni della censura francese. Nel 1980, con l'affermazione della televisione e il declino della sala cinematografica, anche la critica segna il passo e diverse riviste sono costrette a chiudere per mancanza di fondi. Ai nostri giorni un recensore, sia esso professionista o dilettante, può pubblicare la sua critica su Internet, sia a pagamento che gratuita. Anche se col tempo il loro lavoro ha perso molta dell'importanza di cui godeva, la figura del critico mantiene una certa influenza e può contribuire a creare o distruggere la reputazione di un film. Nel frattempo vengono organizzate associazioni di critici che premiano annualmente i film più meritevoli in occasione di diversi Festival. Citiamo in particolare le statunitensi New York Film Critics Circle Awards e la National Society of Film Critics, la britannica London Critics Circle Film Awards, la francese FIPRESCI e l'italiano SNGCI.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema
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Cinema
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La cinefilia è un termine il cui significato comune è «amore per il cinema». Ai nostri giorni, l'espressione di questa passione per il cinema può essere molteplice; in ogni caso, il termine è stato utilizzato originariamente per descrivere un movimento culturale e intellettuale francese che si è sviluppato tra la metà degli anni quaranta e la fine degli anni sessanta. Comunemente, si definisce cinefilo la persona che dedica una parte importante del suo tempo a guardare film e a studiare l'arte cinematografica. Inoltre, un appassionato di cinema può anche fare raccolta e collezionare manifesti, locandine, riviste inerenti al cinema e altri oggetti collaterali. In ragione del suo carattere potenzialmente coinvolgente, la cinefilia è paragonata da André Habib a «una vera e propria malattia, ferocemente infettiva, della quale non si può sbarazzarsi facilmente».
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema
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Cinema
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L'evoluzione del fenomeno della cinefilia è andato di pari passo con l'evoluzione del cinema. C'è stato un tempo in cui, una volta completato il processo distributivo nelle sale cinematografiche una pellicola, inizialmente composta di materiale infiammabile, scompariva dalla circolazione. Una volta usciti, i film non erano più in grado di essere visti, a meno di voler condurre ricerche capillari attraverso diverse cineteche. Per il cinefilo, quindi, risultava difficile osservare l'evoluzione degli stili cinematografici. Oggi, salvo alcune eccezioni, per la maggior parte dei film il problema di un loro recupero non si presenta in quanto vengono presentati sul piccolo schermo oppure pubblicati in DVD o Blu-Ray Disc. Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, ancora una percentuale significativa della cinematografia risulta di difficile accesso; gli spettatori e i cinefili possono dunque attendere persino diversi anni per poter vedere un film raro, il più delle volte restaurato da qualche Cineteca, in qualche Festival del Cinema o nelle ristampe sui supporti digitali sopra citati, spesso arricchiti di materiale supplementare a volte di assoluto interesse. La lista di film ritrovati e quella dei film da recuperare - per tacere di quelli che si possono considerare definitivamente perduti - è molto lunga e certamente non esauriente.
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Cinema
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L'accademico e storico francese Jean Tulard dice: «Per il vecchio appassionato di cinema era raro vedere un film in commercio, in quanto una pellicola, una volta esaurito il ciclo di proiezioni, scompariva. Non c'erano, come adesso, 40 canali televisivi dedicati al cinema. Non esistevano neppure le videocassette o i DVD. Un film che per una lunga serie di motivi mancava l'appuntamento con la distribuzione era un film difficile da vedere. Ciò significava, per i cinefili, sobbarcarsi sforzi economici per recarsi a vedere il film in qualche cineteca che spesso era in un'altra nazione, e ciò spiega perché i cinefili più anziani si definiscono figli della Cinémathéque, vale a dire figli di Henri Langlois, più precisamente quelli che persero la visione di molti di questi film». D'altra parte, fino a un certo punto per un cinefilo è stato possibile vedere la gran parte del patrimonio cinematografico mondiale. Questo è stato il caso con molti spettatori francesi tra gli anni quaranta e gli anni sessanta. Al giorno d'oggi, tenuto conto della crescita quasi esponenziale della produzione dei film dalla data di nascita del cinema, anche dedicandoci una vita intera gli spettatori possono vederne soltanto una piccola parte. Per gli spettatori contemporanei la scelta dei film da vedere avviene tra un approccio qualitativo (visionare soltanto i film che hanno avuto un riconoscimento, un premio, oppure attraverso altri criteri soggettivi) oppure l'approccio quantitativo, ossia cercare di visionare il maggior numero di film prodotti; in quest'ultimo caso si può parlare di cinefagia.
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Cinema
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Il fenomeno della cinefilia ha avuto molte altre influenze: la più importante fu la nascita dei cineclub sviluppati appositamente per riunire gli appassionati del cinema: allo studio e discussione sulla storia e le tecniche cinematografiche si accompagnò generalmente la visione di un film. Diversi membri di un cineclub hanno gli stessi interessi e programmano le proprie discussioni, dibattiti o proiezioni. Nel corso del tempo, il concetto di cineclub si è evoluto e si è ampliato anche ad altre attività sociali e culturali. Si è adattato bene anche a programmi educativi, come i "Ciné-gouters", attraverso obiettivi culturali come i "Ciné-philo" che lega il cinema alla filosofia, o ancora attraverso l'organizzazione di eventi non a scopo di lucro, serate tematiche denominate "Ciné-party".
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Cinema
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Passata la seconda metà del XX secolo, l'arrivo dei nuovi media sconvolgerà le abitudini un tempo consolidate dei cinefili. Il televisore, il videoregistratore, il DVD, il Blu-Ray Disc e Internet diventeranno presto popolari anche per il cinefilo più esigente; in Italia in particolare, il primo media sopra citato godrà del picco di diffusione proprio nel momento di massima espansione dei cineclub. La loro crescente popolarità avrà serie ripercussioni sulla frequentazione delle sale cinematografiche, che inizierà a diminuire costantemente. Come si può notare dalla seguente tabella, in Italia avrà un crollo verticale dalla metà degli anni ottanta, mentre negli altri paesi in cui il cinema gioca un ruolo significativo la brusca diminuzione avverrà venti anni prima.
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Cinema
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Se la proiezione di un film è una cosa tutto sommato semplice ed economica, la sua creazione invece è una vera e propria impresa che in generale richiede la coordinazione di una troupe di centinaia di persone, l'impiego di macchinari e attrezzature molto costose, la pianificazione di molte attività diverse, a volte contemporanee, e l'investimento di grosse somme di denaro: girare (creare) un film in modo professionale, anche in economia, costa comunque cifre dell'ordine del milione di euro. A fronte di questi costi e di queste difficoltà un film riuscito, che ha successo, può rendere cifre straordinarie. D'altra parte, se il film non piace, la perdita è molto grave. Bisogna dire che con l'avvento del digitale però l'abbattimento dei costi di realizzazione dei film è notevole, ed è possibile girare film con piccole troupe, a volte anche composte da sei o sette persone.
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Lubiana
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Si sono contati turisti che si sono avvalsi delle strutture ricettive di Lubiana, mentre il totale della Slovenia ammontava a , tanto da creare problemi con la popolazione residente.
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Lubiana
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La borsa di Lubiana (Ljubljanska borsa), è stata acquisita nel 2008 dalla Borsa valori di Vienna che ospita le grandi società slovene. Una parte di esse hanno la loro sede nella regione della capitale. Tra le principali società si distinguono Mercator (distribuzione), Petrol d.d. (compagnia petrolifera), Telekom Slovenije (telecomunicazioni). Ci sono più di imprese in città soprattutto nel settore dei servizi. Dal 2015 è controllata dalla borsa di Zagabria.
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Lubiana
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Nell'insediamento di Moste, nella periferia della città, è presente un'area commerciale BTC, dove sono presenti numerose aziende ed oltre 450 negozi, con metri quadrati di è il più grande centro commerciale, ricreativo e culturale della Slovenia. Annualmente può contare circa 21 milioni di presenze.
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Lubiana
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Crocevia tra l'Europa mediterranea, l'europa centrale e la penisola balcanica, la città è il centro della rete autostradale slovena. Lubiana è servita da due autostrade: la A1, che la collega velocemente a ovest con Capodistria, Trieste e Venezia e a nord-est con Maribor, Graz e Vienna e la A2, costruita ai tempi della Jugoslavia e conosciuta anche come autostrada della fratellanza e dell'unità, che la collega a nord-ovest con Villaco, Klagenfurt e Salisburgo attraverso il traforo delle Caravanche e a sud-est con Zagabria e Belgrado. Le due autostrade, assieme alla superstrada H3, formano un anello di strade a scorrimento veloce che circonda la città. Fino al luglio 2008 veniva applicato un sistema di pedaggio, ma da allora è stato sostituito da un sistema di vignette autostradali in vigore durante tutto l'arco dell'anno, semestrale o settimanale. La città è toccata dall'itinerario di 4 strade europee: E61, E70, E57 e E59.
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Lubiana
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Dalla stazione di Lubiana è possibile raggiungere la Germania e la Croazia con la linea Monaco-Salisburgo-Lubiana-Zagabria. Una seconda linea, detta ferrovia Meridionale (Vienna-Trieste), collega Lubiana a Maribor e all'Austria (Graz) da un lato, e all'Italia (Venezia e Udine) dall'altro. Una terza linea collega la Slovenia a Budapest in Ungheria. Dal 9 settembre 2018 sono stati reintrodotti due collegamenti diretti con la stazione di Trieste Centrale (sospesi l'11 dicembre 2011), di cui uno di questi raggiunge anche Udine. Dal 2014, le ferrovie slovene (Slovenske železnice) operano vari collegamenti diretti con la stazione di Villa Opicina, nell'omonima frazione del capoluogo giuliano.
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Lubiana
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Intorno al comune cittadino esiste inoltre un servizio di ferrovia metropolitano delle ferrovie slovene, che effettua servizio in 15 stazioni del territorio comunale quali: Lubiana (Ljubljana), Lubiana Zalog (Ljubljana Zalog), Lubiana Polje (Ljubljana Polje), Lubiana BTC City (Ljubljana BTC), Lubiana Rakovnik (Ljubljana Rakovnik), Lubiana Vodmat (Ljubljana Vodmat), Brezovica, Lubiana Tivoli (Ljubljana Tivoli), Medno, Lubiana Vižmarje (Ljubljana Vižmarje), Lubiana Stegne (Ljubljana Stegne), Litostroj, Lubiana Črnuče (Ljubljana Črnuče), Lubiana Ježica (Ljubljana Ježica), Lubiana Brinje (Ljubljana Brinje).
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Lubiana
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L'aeroporto di Lubiana-Brnik è l'unico della città. È situato 26 km a nord di essa ed è collegato con numerose destinazioni in Europa, Amsterdam, Belgrado, Bruxelles, Budapest, Helsinki, Londra, Parigi, Praga e Vienna. Ospita, fra le altre, le compagnie aeree di Air France, EasyJet, Finnair e Wizz Air. Nel 2022 contava passeggeri.
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Lubiana
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In città, la rete di autobus è l'unico mezzo di trasporto pubblico. La rete di trasporto pubblico, gestita dalla Ljubljanski potniški promet, copre in maniera capillare gran parte della città e ha come snodo centrale il piazzale antistante la stazione ferroviaria. Il parco mezzi consta di circa 213 veicoli, di cui più della metà autosnodati a basso impatto ambientale. Il pagamento dell'autobus avviene dal 2009 attraverso la tessera dei trasporti pubblici Urbana oppure via smartphone.
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Lubiana
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Altro mezzo di trasporto diventato molto popolare negli ultimi anni è il Kavalir (ovvero cavaliere), delle piccole vetture elettriche a cinque posti che girano per il centro storico della città. Questi mezzi, prenotabili gratuitamente anche attraverso lo smartphone, non seguono un percorso prestabilito e possono fermarsi a seconda delle esigenze dell'utente. Questo innovativo servizio è stato premiato dall'Unione europea come forma di trasporto sostenibile.
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Sessantotto
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Alessandro Pizzorno (a cura di), Lotte operaie e sindacato in Italia: 1968-1972, Bologna, Il Mulino, 1974 Daniele Protti, Cronache di nuova sinistra. Dal PSIUP a DP, Milano, Gammalibri, 1979.
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Sessantotto
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Marco Revelli, Movimenti sociali e spazio politico, in Storia dell'Italia repubblicana, vol. II, La trasformazione dell'Italia: sviluppo e squilibri, t. 2, Istituzioni, movimenti, culture, Torino, Einaudi, 1995.
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Sessantotto
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Roberto Rota, Dalla parte di Dio. Dalle illusioni del '68 alla speranza cristiana, Verona, Fede e Cultura, 2008.
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Sessantotto
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Claudia Salaris e Pablo Echaurren, Controcultura in Italia. 1967-1977, Torino, Bollati Boringhieri, 1999.
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Sessantotto
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Sidney Tarrow, Democrazia e disordine. Movimenti di protesta e politica in Italia. 1965-1975, Roma-Bari, Laterza, 1990.
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Sessantotto
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Massimo Fini, Il conformista. Contro l'anticonformismo di massa, opinioni che fanno scandalo, Milano, Mondadori, 1990, ISBN 88-04-33189-5.
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Sessantotto
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Massimo Fini, Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno, Venezia, Marsilio, 2015, ISBN 88-317-3913-1.
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Sessantotto
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Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di piombo (1965-1978), Milano, Rizzoli, 1991, ISBN 88-17-42805-1.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sessantotto
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Sessantotto
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Rivoluzione e Concilio di Brunero Gherardini. Sulla correlazione fra il Sessantotto e il Concilio Vaticano II.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adolescenza
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Adolescenza
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Lo sviluppo del pensiero dell'adolescente vede emergere notevoli capacità di astrazione logica le quali, a quest'età, raggiungono il massimo livello del pensiero astratto. Tale sviluppo rende il ragazzo o la ragazza sempre più simile agli adulti. Ne deriva che essi mettono in discussione gli insegnamenti dei genitori e le loro regole. La resa scolastica non sempre è adeguata alle grandi capacità del pensiero a causa della instabilità emotiva. I docenti notano una gran variabilità nel rendimento in base alle attività richieste e all'umore del giorno. In alcuni giorni o periodi la resa è massima, in altri è minima.
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Adolescenza
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Durante l'adolescenza aumenta notevolmente il senso del pudore, sia nei confronti del proprio corpo, che dei sentimenti, i quali vengono rivelati solo agli amici intimi. , vi potranno essere difficoltà relazionali nei confronti del proprio sesso o, più facilmente, nei confronti dell'altro sesso.
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Adolescenza
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Il desiderio sessuale diventa esuberante. Durante l'adolescenza sono possibili giochi e contatti sessuali con ragazzi e ragazze dello stesso sesso, senza che vi sia una vera omosessualità, la quale invece, presuppone, un costante e forte sentimento emotivo e affettivo nonché una continua interazione e attrazione verso una persona dello stesso sesso.
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Adolescenza
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Per quanto riguarda i comportamenti concreti vi è nella società occidentale, rispetto al passato, una precocità delle relazioni sessuali,(l'età media del primo rapporto sessuale è di 17,6 anni per i maschi e di 18,4 per le femmine), inoltre, rispetto a qualche decennio fa le esperienze sentimentali e sessuali sono più numerose e con un numero maggiore di partner. Viene accettato l'uso della sessualità tra i giovani, anche perché il divario tra l'età della maturità sessuale e quella del matrimonio si è allungato notevolmente. Infatti, mentre la pubertà avviene più precocemente che in passato, l'età di un possibile matrimonio si allontana sempre di più: per motivi scolastici, per la sistemazione economica e lavorativa, per immaturità affettiva, per scarso desiderio di assumersi adeguate responsabilità. La società occidentale tende quindi a trattenere, come fossero adolescenti, ragazze di vent'anni e oltre che, in altre culture e in altri periodi storici, sarebbero state considerate adulte.
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Adolescenza
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I rapporti affettivi tra maschi e femmine, iniziano a scuola e durante il tempo libero. Di solito si passa da un'attrazione generica e misteriosa per tutti i compagni di sesso diverso, a una relazione con qualcuno che suscita emozioni particolari.
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Adolescenza
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Secondo i dati della Fondazione Cariplo le adolescenti che restano incinte in Italia ogni anno sono circa 100.000. Ma oltre la metà di queste gravidanze viene interrotta mediante l'aborto volontario.
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Adolescenza
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Le adolescenti che incorrono in una gravidanza spesso già presentano qualche difficoltà personale e relazionale, con storie di conflitti familiari, trascuratezza affettiva, relazioni instabili con il partner e con gli amici, insuccessi scolastici e problematiche psicologiche comportamentali.
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Adolescenza
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La maternità, quando viene accettata, segna una brusca entrata nel mondo degli adulti. Nelle ragazze adolescenti il legame con il figlio è contemporaneamente la ragione dello sconvolgimento della loro vita, ma anche un punto fermo della loro esistenza. Non sempre si tratta di gravidanze occasionali, a volte si tratta di una scelta deliberata, allo scopo di appagare, attraverso la relazione con il bambino e la formazione di una famiglia propria, dei bisogni rimasti insoddisfatti. Tuttavia la giovane età delle madri rende più complessa la costruzione di una relazione adeguata con il bambino, mentre rischiano l'isolamento sociale e la depressione poiché vanno in crisi il rapporto con i coetanei e quello con le famiglie d'origine. Le madri adolescenti si sentono adulte ma hanno difficoltà a cambiare il loro stile di vita, a seguire i consigli medici e fare delle rinunce. Il rapporto con i coetanei diventa difficile e spesso i padri dei bambini non si assumono alcuna responsabilità. Pertanto devono essere aiutate e supportate dai genitori nel creare un legame positivo con il bambino. In molti casi, specie in Italia, sono i genitori della ragazza ad occuparsi del bambino, mentre la figlia continua a fare la ragazzina.
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Adolescenza
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Il costituirsi di un legame affettivo implica una ridefinizione del proprio essere nel gruppo degli amici. A volte il gruppo può ostacolare la ricerca di spazi di intimità e quindi può vivere la relazione di uno dei suoi membri come un tradimento o un abbandono. In altri casi la coppia che si è formata rimane inglobata nel gruppo e non modifica le relazioni preesistenti, per cui la relazione che si verrà a creare tra i genitori adolescenti e il loro figlio sarà incompleta. È frequente nella giovane madre la depressione post-partum, con diminuzione dell'autostima. Molte ragazze faticano a far fronte alle sfide della genitorialità, poiché possiedono una scarsa e irrealistica conoscenza delle pratiche di accudimento. Tuttavia un terzo delle madri, se ben supportate, hanno uno sviluppo normativo e mantengono buone capacità di accudimento.
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Transistor
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Il primo transistor era realizzato con due elettrodi, le cui punte, molto sottili e distanti tra loro alcuni centesimi di millimetro, per la precisione da 127 a 50 micron, erano premute sulla superficie di una piastrina di un cristallo di germanio molto puro, policristallino e di tipo n. La tecnica del contatto puntiforme era già nota ed utilizzata per la costruzione dei diodi rivelatori. Provvisoriamente, dato che il transistor funzionava in modo analogo ad un triodo, venne chiamato triodo a stato solido: il nome definitivo deriva dall'unione dei termini "TRANSconductance" e "resISTOR". Il primo prototipo funzionante fu realizzato nel mese di dicembre del 1947 da due ricercatori dei laboratori Bell Labs: Walter Brattain e John Bardeen del gruppo di ricerca guidato da William Shockley.
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Transistor
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Era questo il transistor a contatti puntiformi (a punte), mentre si deve a William Shockley l'ideazione, nel gennaio 1948, e la formulazione, nella primavera dell'anno successivo, della teoria del transistor a giunzione, chiamato inizialmente dallo stesso Shockley, nel suo diario di laboratorio, "sandwich transistor". Nel 1956, i tre ricercatori furono insigniti del premio Nobel per la Fisica, con la motivazione «per le ricerche sui semiconduttori e per la scoperta dell'effetto transistor». Già verso la fine degli anni '50, la produzione di transistor si orientò verso l'utilizzo del silicio come elemento semiconduttore, e, negli anni '70, il transistor al germanio divenne obsoleto.
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Transistor
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I tipi di contenitori del dispositivo si sono moltiplicati e, negli anni, sono stati usati materiali come la ceramica, il metallo, la plastica o assemblaggi misti. Negli anni '60, venne usato anche il vetro: il produttore europeo Philips racchiudeva i suoi dispositivi di piccola potenza, ad esempio quelli siglati OC70 e OC71, in un'ampollina cilindrica in vetro verniciata in nero, riempita di grasso al silicone. Nel caso il dispositivo avesse dissipazione maggiore, come l'OC72, il dispositivo era ricoperto semplicemente da un cappuccio in alluminio; avendo reofori identici, il collettore era contraddistinto da un puntino di vernice rossa scura. Nel tempo, molti tipi di contenitori sono andati in disuso a favore di geometrie più efficienti nello smaltimento del calore prodotto. I dispositivi di potenza attuali per bassa frequenza, compresi alcuni tipi di diodi e di IC, vengono assemblati nel contenitore standard definito TO-3, provvisto di due flange forate adatte al fissaggio sul dissipatore tramite una coppia di viti. Realizzato in acciaio, rame, o alluminio, con temperatura ambiente di 25 °C è in grado di trasferire al dissipatore, 300 watt di potenza termica generata dal die.
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Transistor
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Con riguardo al movimento delle cariche elettriche all'interno del dispositivo, i transistor sono indicati come transistor bipolari, in cui sia elettroni sia lacune contribuiscono al passaggio della corrente. Sia il transistor a contatti puntiformi sia quello a giunzione sono transistor di tipo bipolare. Il tipo a contatti puntiformi, d'importanza storica per essere stato il primo realizzato ed a trovare pratica applicazione, seppure limitatamente, diventò presto obsoleto per essere soppiantato da quello a giunzione, più stabile e meno rumoroso. In seguito furono creati altri tipi di transistor, in cui il passaggio di corrente avveniva grazie ad un solo tipo di portatori di carica: questi dispositivi sono i transistor ad effetto di campo. Nel tempo entrambi hanno dato origine a molti tipi diversi di transistor, usati per gli scopi più vari. Lo strumento di misura utilizzato per la verifica e la caratterizzazione dei molteplici parametri dei transistor, nonché dei diodi, è il curve tracer (tracciacurve), termine dato allo strumento in relazione ai segnali elettrici visualizzati sotto forma di grafico somiglianti a molteplici "curve", l'aspetto è simile ad un oscilloscopio: questo tipo di strumento è storicamente prodotto dalla società Tektronix.
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Transistor
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Il transistor è composto da un materiale semiconduttore al quale sono applicati tre terminali che lo collegano al circuito esterno. Il funzionamento del transistor è basato sulla giunzione p-n, scoperta casualmente da Russell Ohl il 23 febbraio 1939.
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Transistor
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Esistono principalmente due diversi tipi di transistor: il transistor a giunzione bipolare ed il transistor ad effetto di campo, ed è possibile miniaturizzare i dispositivi di entrambe le categorie all'interno di circuiti integrati, il che li rende componenti fondamentali nell'ambito della microelettronica.
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Il transistor a giunzione bipolare, anche chiamato con l'acronimo BJT, è un tipo di transistor largamente usato nel campo dell'elettronica analogica principalmente come amplificatore ed interruttore.Si tratta di tre strati di materiale semiconduttore drogato, solitamente il silicio, in cui lo strato centrale ha drogaggio opposto agli altri due, in modo da formare una doppia giunzione p-n, cioè o una giunzione p-n-p o una n-p-n. Ad ogni strato è associato un terminale: quello centrale prende il nome di base, quelli esterni sono detti collettore ed emettitore. Il principio di funzionamento del BJT si fonda sulla possibilità di controllare la conduttività elettrica del dispositivo, e quindi la corrente elettrica che lo attraversa, mediante l'applicazione di una tensione tra i suoi terminali. Tale dispositivo coinvolge sia i portatori di carica maggioritari sia quelli minoritari, e pertanto questo tipo di transistore è detto bipolare.
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Transistor
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Un sistema costituito da un singolo transistor può essere rappresentato come un generico quadripolo avente due terminali di ingresso e due di uscita. I tre terminali del transistor saranno uno il terminale di ingresso, un altro quello di uscita ed il terzo in comune, connesso cioè sia all'ingresso sia all'uscita. A seconda di quale sia il terminale comune il transistor può assumere le seguenti configurazioni: a base comune, a collettore comune o a emettitore comune.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Transistor
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Transistor
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Insieme al transistor ad effetto di campo, il BJT è il transistor più diffuso in elettronica, è in grado di offrire una maggiore corrente in uscita rispetto al FET, mentre ha lo svantaggio di non avere il terminale di controllo isolato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sceneggiatura
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Sceneggiatura
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(3.2.) La codificazione, che si vede nelle modifiche delle convenzioni comuni della narrazione. Per esempio: senza interrompere la fluidità della narrazione, si sottolineano gli oggetti o le fonti acustiche importanti nel corso dell'azione; si fa distinzione tra chi parla fuori campo (in off) e chi ha il ruolo del narratore, ecc.
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Sceneggiatura
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Infatti, la grammatica specifica della sceneggiatura si usa da quando esistono le sceneggiature, ma negli Stati Uniti essa ha preso importanza quando gli sceneggiatori non avevano più la garanzia di vendere le loro opere all'interno del sistema degli studi cinematografici. Adesso, per vendere la sceneggiatura, lo sceneggiatore deve usare lo stile ‘manifestante’, cioè il ‘manifestation oriented style’ – che facilita la trasmissione della trama e del modo attraente in cui viene narrata.
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Sceneggiatura
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Date le condizioni differenti del mercato dell'industria del film, in vari paesi il formato della sceneggiatura ha una priorità diversa a seconda degli eventuali clienti.
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Sceneggiatura
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Luca Bandirali e Enrico Terrone, Il sistema sceneggiatura. Scrivere e descrivere i film, Lindau, Torino 2009 ISBN 978-88-7180-831-4
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Sceneggiatura
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Dominique Parent-Altier, Introduzione alla sceneggiatura, Edizioni Lindau, Torino 2007 ISBN 978-88-7180-654-9
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Sceneggiatura
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David Howard e Edward Mabley, Gli strumenti dello sceneggiatore, Dino Audino, Roma 2006 ISBN 88-86350-26-0
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Sceneggiatura
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Syd Field, Come risolvere i problemi di sceneggiatura, Dino Audino Editore, Roma 2001 ISBN 88-86350-57-0
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Sceneggiatura
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Ken Dancyger, Il cinema oltre le regole: nuovi modelli di sceneggiatura, BUR, Milano 2000 ISBN 88-17-86411-0
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Sceneggiatura
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Luca Aimeri, Manuale di sceneggiatura cinematografica. Teoria e pratica, Utet Università, Torino 1998 (2007) ISBN 88-6008-141-6
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https://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
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Epicuro
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Epicuro morì ad Atene di calcoli renali e per le relative complicanze (probabilmente per grave infezione delle vie urinarie), all'età di settantadue anni circa, nel secondo anno della 127ª Olimpiade, sotto l'arcontato di Pitarato (271-270), quindi probabilmente tra febbraio e dicembre del 270 a.C.. Epicuro scrisse una lettera, della quale rimane un frammento, ad Ermarco poco prima della morte:
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https://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
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Epicuro
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Dei numerosi testi di Epicuro ci è stato tramandato pochissimo: Diogene Laerzio, al quale dobbiamo un elenco delle opere del filosofo, riferisce che molte delle opere epicuree erano trattati di alto livello scientifico, volti ad affrontare in modo sistematico lo studio della natura come Degli Atomi e del vuoto e in particolare il Della Natura (il titolo sarà poi ripreso da Lucrezio per il suo poema) in 37 libri dei quali sono stati ritrovati frammenti nella villa dei papiri di Ercolano, dove visse il filosofo epicureo Filodemo di Gadara, la cui biblioteca fu riportata alla luce negli scavi del 1750. Grazie ad una parte dei frammenti ritrovati si è potuto ricostruire una discreta porzione dell'opera, da più libri; perduto anche "Περὶ κριτηρίου ἢ Κανών" (Sul Criterio o Canone) che probabilmente era un testo di logica.
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Epicuro
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Quanto ci resta sono tre lettere di carattere divulgativo, come dice lo stesso Epicuro, il che rende difficile la ricostruzione precisa della sua dottrina. Quasi tutto quello che abbiamo lo dobbiamo proprio a Diogene Laerzio, che nella sua Raccolta delle vite e delle dottrine dei filosofi include tre epistole dottrinali complete, inviate ad amici e discepoli (Erodoto, Meneceo e Pitocle): la Lettera a Erodoto, in cui esprime il suo pensiero sulla fisica; la Lettera a Meneceo, che tratta di etica; la Lettera a Pitocle, sulla conoscenza.
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Epicuro
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Lo stesso Diogene Laerzio riferisce di altre lettere, riportandone frammenti dopo la sua biografia: una, ad esempio, indirizzata a Leonzio, un'altra alla madre Cherestrata, dove si tratta dei sogni; a Polieno di Lampsaco, come attesta Lucio Anneo Seneca, e sono note ancora, da altre fonti, lettere a Ermarco, all'allieva Temista, a Idomeneo di Lampsaco, a Colote. Frammenti di alcune lettere sono stati parzialmente ritrovati nelle iscrizioni fatte riprodurre da Diogene di Enoanda, epicureo del II o III secolo d.C., su una parete del portico della sua città natale, per oltre, fino al 1987, 209 frammenti, in particolare della Fisica e dell'Etica.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
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Epicuro
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Di altre opere citate dalle fonti abbiamo frammenti più o meno estesi, spesso non testualiː Su scelte e cose da evitare (2 frammenti nell'edizione classica di Usener); Dichiarazioni (un frammento); Antidoro, in 2 libri (un frammento); Sulla regalità (2 frammenti); Sui tipi di vita, in 4 libri (9 frammenti); Contro Democrito (2 frammenti); Problemi (4 frammenti); Sui doni e la gratitudine (un frammento); Sul destino (un frammmento); Grande Epitome (3 frammenti); Piccola Epitome (un frammento); Temista (un frammento); Contro Teofrasto (almeno 2 libri, per 2 frammenti); Sugli dei (4 frammenti); Sul criterio, o il canone (due frammenti); Metrodoro, in 5 libri (1 frammento); Sulla Santità (3 frammenti); Teorie sulle passioni, contro Timocrate (un frammento); Sulla ricchezza (4 frammenti); Sulla retorica (12 frammenti); Dottrina degli elementi (12 libri, un frammento); Simposio (9 frammenti); Sul fine (6 frammenti); Timocrate, in 3 libri (2 frammenti).
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Epicuro
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Diogene riporta sempre le Massime capitali, estratto divulgativo dalle opere maggiori (40 massime) e in altra tradizione manoscritta è giunto lo Gnomologio Vaticano epicureo, altra compilazione divulgativa. Certe massime di Epicuro sono ricordate anche da altri filosofi e scrittori, ad esempio nei Colloqui con sé stesso dell'imperatore romano Marco Aurelio che, pur essendo uno stoico, parla con molto rispetto e attenzione di lui.
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Epicuro
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Tuttavia la maggior parte delle informazioni sulla filosofia epicurea ci viene dalle fonti indirette, tra cui merita una menzione particolare Cicerone, che in gioventù era filosoficamente vicino all'epicureismo, e nel suo trattato De finibus bonorum et malorum fa esporre da un interlocutore (Torquato) una descrizione sistematica del pensiero di Epicuro e dei suoi discepoli, grazie alla quale viene alla luce uno spessore filosofico non evidente nei frammenti a noi pervenuti. Inoltre il poema latino De rerum natura di Lucrezio ci restituisce un'immagine fondamentale della filosofia epicurea, sebbene non si possa trascurare l'indubbia componente di originalità dell'autore, che è più pessimista rispetto ad Epicuro (oltre ad essere molto più critico nei confronti della religione, al limite dell'ateismo), così come interessanti sono i frammenti degli scritti di Filodemo ritrovati nella citata villa dei papiri a Ercolano. Descrizioni di concetti epicurei si trovano anche in alcune poesie di Quinto Orazio Flacco, poeta romano della corte di Augusto, ma di ispirazione epicurea.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
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Epicuro
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In ogni caso, nel rifarsi alla tradizione indiretta bisogna ricordare che queste opere, per quanto attendibili, presentano una componente di parzialità dovuta al coinvolgimento sociale e politico degli autori, sia che l'intento fosse polemico (Cicerone o anche Plutarco) o celebrativo (Lucrezio), che deve essere tenuto in considerazione se si vuole cercare di comprendere il più possibile il pensiero originale di Epicuro.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Epicuro
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Epicuro
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Come prima cosa nella Lettera a Erodoto, Epicuro sottolinea come sia importante avere un modello di riferimento, una teoria, diremmo oggi, nella quale inquadrare i fenomeni studiati, e questo è possibile solo se si «riduce il complesso della dottrina in elementi e definizioni semplici». Egli chiama questo metodo di ricerca, preliminare alla ricerca stessa, "canonica", ovvero «scienza del canone» che indica i principi fondamentali del pensare e dell'agireː canonica deriva infatti dalla parola "canone" (dal greco κανών -όνος, derivato di κάννα "canna", in latino canon -ŏnis, termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato dagli artigiani per eseguire misure). La canonica quindi vuole stabilire le regole del pensare. Le regole indicate dalla logica aristotelica sono, secondo Epicuro, delle semplici parole che di per sé non servono per chi vuole elaborare una teoria fisica, che dovrà invece ricorrere all'esperienza sensibile, tradotta in un modello che deve essere alla base di una scienza della natura.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Samurai
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Samurai
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I ruvidi guerrieri del 900 erano divenuti, prima del 1300, raffinati poeti, mecenati, pittori, cultori delle arti, collezionisti di porcellane, codificando in molte opere di bushido (fino al Libro dei cinque anelli) la necessità per un samurai di essere esperto in molte arti, non solo in quella della spada. La prima grande codificazione di questa svolta avvenne nell'''Heike Monogatari, opera letteraria più famosa del periodo Kamakura (1185-1249), che attribuiva alla via del guerriero l'obbligo dell'equilibrio tra la forza militare e la potenza culturale. Gli eroi di quest'epopea (la storia di una lotta tra due clan, i Taira e i Minamoto) e di altre che si ispirarono a questa negli anni immediatamente successivi, sono gentili, ben vestiti, molto attenti all'igiene, cortesi con il nemico nei momenti di tregua, abili musicisti, competenti poeti, letterati talvolta particolarmente versati nella calligrafia o nella disposizione dei fiori, appassionati cultori del giardinaggio e spesso interessati alla letteratura cinese. Inoltre morendo spesso mettono in versi il proprio epitaffio.
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Samurai
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Questa visione duplice dei compiti del samurai si affermò grandemente, fino a diventare egemonica; Hojo Nagauji (o Soun), signore di Odawara (1432-1519), uno dei più importanti samurai della sua epoca scrisse nei Ventuno precetti del samurai: "La via del guerriero deve sempre essere sia culturale, sia marziale. Non è necessario ricordare che l'antica legge stabilisce che le arti culturali dovrebbero essere rette con la sinistra e quelle marziali con la destra", in questo sottolineava una certa predominanza per le arti marziali, ma da questo insegnamento trassero spunto numerosi samurai che divennero famosi tanto come spadaccini, quanto, e più, come esperti della cerimonia del tè, o come artisti, attori di teatro Nō e poeti. Imagawa Royshun (1325-1420), grande commentatore dell'arte della guerra di Sun Tzu, nelle sue Norme si era spinto oltre, affermando che "Senza conoscere la via della cultura, non ti sarà possibile raggiungere la vittoria in quella marziale", creando un nuovo concetto di equilibrio tra cultura e guerra noto come bunbu ryodo ("non abbandonare mai le due vie").
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Lo stesso Miyamoto Musashi, uno dei più grandi duellisti del XVII secolo (con 59 vittorie e un pareggio o 60 vittorie e un pareggio entro i trent'anni, a seconda delle fonti), divenne nella seconda parte della sua vita uno dei più grandi pittori di quel periodo. Concordava con Takeda Shingen (1521-1573), forse il più brillante generale del XVI secolo, che affermava come la grandezza di un uomo dipendeva dalla pratica di numerose vie.
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Questo atteggiamento ovviamente provocò tutta una serie di aspre critiche; in particolare si ricorda l'avversione di Kato Kiyomasa (1562-1611) per tutto ciò che non era marziale e la sua opinione, condivisa da molte scuole "estremamente marziali", secondo la quale un samurai dedito alla poesia sarebbe divenuto "effeminato" mentre un samurai che avesse praticato il mestiere dell'attore o si fosse interessato al teatro Nō avrebbe dovuto suicidarsi per il disonore che arrecava al suo nome. Correnti di pensiero "estremamente marziali" e di rifiuto degli aspetti culturali della figura del samurai si diffusero notevolmente nei secoli successivi. Questo fatto potrebbe sembrare paradossale per un'epoca di pace (la cosiddetta Pax Tokugawa) durante la quale in piccoli dojo non solo si accettava l'etichetta, ma anzi la si studiava a fondo; al contempo però si intendeva anche ritornare al significato originario dell'essere samurai, il guerriero impavido; in questo contesto persino lHagakure potrebbe essere stato considerato troppo "raffinato".
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Samurai
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Le differenti fonti di ispirazione culturale a cui erano soggetti i samurai (scintoismo, scintoismo esoterico, taoismo, buddismo cinese, buddismo della terra pura, buddismo zen, buddismo esoterico, confucianesimo ufficiale cinese, confucianesimo dei glossatori giapponesi ed epica classica giapponese) crearono scuole di pensiero e di pratica molto differenti, con principi di vita talvolta contrapposti o, più spesso, semplicemente complementari, anche grazie alla grande attitudine al pragmatismo e al sincretismo della cultura giapponese.
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Samurai
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Oggi assunto a simbolo di tutte le arti marziali, venne adottato dai samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe. Nell'iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva riflessa la grandiosità della propria figura avvolta nell'armatura, ma è sufficiente un improvviso temporale perché tutti i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo, ma come l'unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio questa filosofia.
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Un antico verso ancora oggi ricordato è: , ovvero: «Come il fiore del ciliegio è il migliore tra i fiori, così il guerriero è il migliore tra gli uomini».
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Nel teatro Chūshingura è un'opera teatrale giapponese scritta da Takeda Izumo che descrive le gesta dei quarantasette ronin.
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Subsets and Splits
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