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20231101.it_2170748_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Hamas
Hamas
Alcuni esperti pensano che, sebbene Israele non abbia mai sostenuto direttamente Ḥamās, le avrebbe permesso di esistere perché si opponesse al movimento laico di resistenza palestinese di al-Fatḥ, fondato e guidato da Yasser Arafat.
0.5
9,162.139911
20231101.it_2170748_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Hamas
Hamas
Citiamo per tutti, Tony Cordesman, l'analista per il Medio Oriente del Center for Strategic Studies: Israele «ha aiutato Hamas in modo diretto e indiretto per usarla come antagonista dell'OLP».
0.5
9,162.139911
20231101.it_2170748_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Hamas
Hamas
Il gruppo si astenne dalla politica durante gli anni 1970 e i primi anni 1980, concentrandosi su problemi etici e sociali, come la corruzione, l'amministrazione degli awqāf (fondazioni pie) e l'organizzazione di progetti comunitari. Verso la metà degli Anni ottanta, tuttavia, il movimento fu sottoposto all'ascesa del bellicoso sceicco cieco Ahmad Yāsīn e iniziarono forti attriti e scontri con gli altri gruppi palestinesi, principalmente di ispirazione laica. Nel 1984, a seguito di una segnalazione da parte di membri del Fatḥ, l'IDF individuò un deposito di armi del gruppo di Yāsīn. Lo stesso, arrestato e interrogato, affermò che le armi non sarebbero state impiegate contro Israele, ma contro i gruppi palestinesi antagonisti: questo e l'idea che il suo gruppo non costituisse una minaccia contro la nazione ebraica (che allora vedeva l'OLP come suo principale nemico) lo portò ad essere scarcerato dopo un anno.
0.5
9,162.139911
20231101.it_1614292_52
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Galera Bagliazzo (dal VI secolo a.C.): a nord est della collina Mannuzza. Qui, nelle tombe scavate nel tufo, non sempre singole, sono stati rinvenuti suppellettili di vari stili. Nel 1882 è stata portata alla luce la statua denominata Efebo di Selinunte oggi visitabile in un museo nei pressi dell'acropoli.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_53
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Pipio Bresciana e Manicalunga Timpone Nero (VI - V secolo a.C.): a ovest della collina Gaggera è la più estesa necropoli di Selinunte. Non è ancora chiaro, vista la lontananza dal centro della città, se fosse effettivamente la necropoli della città o piuttosto quella di un'area suburbana. Oltre al rito dell'inumazione sono state trovate anfore e pithoi che testimoniano anche del rito della cremazione. I sarcofagi sono in terracotta o in tufo. Sono presenti anche camere coperte.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_54
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Le Cave (o Rocche) di Cusa, caratterizzate da banchi di calcarenite, si trovano presso Campobello di Mazara, a 13 km da Selinunte. Si tratta delle cave di pietra da cui veniva estratto il materiale per le costruzioni selinuntine. L'elemento più significativo che vi si nota è la brusca interruzione dei lavori di estrazione, di lavorazione e di trasporto dei rocchi di colonna, dovuta alla minaccia che incombeva sulla città nel 409 a.C. per l'improvviso sopraggiungere dell'esercito cartaginese. La repentina fuga dei cavatori, degli scalpellini e degli operai addetti, ha fatto sì che tutte le varie fasi di lavorazione oggi si possano non solo riconoscere ma anche seguire: dalle prime profonde incisioni circolari, fino ai rocchi finiti che attendevano soltanto di essere trasportati via.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_55
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Oltre a rocchi di colonne, nelle cave è possibile riconoscere anche qualche capitello, come pure incisioni rettangolari per ricavare dei blocchi squadrati, tutti destinati ai templi di Selinunte. Alcune gigantesche colonne – sicuramente destinate al Tempio G – si notano nella zona ovest delle Rocche di Cusa, allo stato ancora di primo abbozzo. Dei rocchi già estratti, alcuni erano pronti per essere trasportati via; altri, già in viaggio alla volta di Selinunte, furono abbandonati e si riconoscono lungo la strada.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_56
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Nell'adyton del Tempio G fu rinvenuta nel 1871 la "Grande Tavola Selinuntina": essa contiene un vero e proprio catalogo dei culti praticati a Selinunte, rappresentando così il testo base per ogni tentativo di attribuzione dell'uno o dell'altro ai vari templi selinuntini. In essa si legge: "I Selinuntini sono vittoriosi grazie agli dei Zeus, Fobos, Eracle, Apollo, Poseidone, i Tindaridi, Atena, Demetra, Pasikrateia e altri dei, ma soprattutto grazie a Zeus. Dopo la restaurazione della pace, è stato decretato che un'opera realizzata in oro con l'iscrizione dei nomi delle divinità, con in testa Zeus, venisse deposta nel tempio di Apollo, essendo disponibili per tale scopo sessanta talenti d'oro" (corrispondenti a 1,617 tonnellate di oro nel sistema euboico-attico; oppure a 2,217 tonnellate nel sistema eginetico).
1
9,153.433872
20231101.it_1614292_57
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Importantissima è l'arte figurativa di Selinunte raccolta – ad eccezione dei pezzi trafugati e disseminati nel mondo – nel Museo Archeologico di Palermo. I contatti che Selinunte ebbe con popoli non greci (Siculi, Elimi, Cartaginesi) hanno determinato uno sviluppo artistico piuttosto originale, che si ravvisa soprattutto nella realizzazione delle metope (per la loro descrizione, vedi più sopra sotto i vari templi). Selinunte è l'unica colonia greca in Sicilia dove sia attestata ininterrottamente per circa due secoli l'attività di botteghe di scultori dotati di un linguaggio proprio e autonomo, che mostra l'introduzione del gusto ionico in una tradizione eminentemente dedalica di origine peloponnesiaca.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_58
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
L'Efebo di bronzo che offre una libagione – conservato nel museo comunale di Castelvetrano – di stile severo con componenti del mondo greco d'occidente, è databile al 470 a.C.; rappresenta – insieme all'ariete di Siracusa – le uniche opere in bronzo di grandi dimensioni di epoca greca ritrovate in Sicilia.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_59
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Le necropoli hanno dato numerosissimi vasi protocorinzi e corinzi, rodii, attici a figure nere: in essi non si riconoscono caratteristiche peculiari locali, sicché l'originalità artistica selinuntina è effettivamente da ravvisare nella scultura delle metope e nell'architettura templare piuttosto che non nella produzione vascolare.
0.5
9,153.433872
20231101.it_1614292_60
https://it.wikipedia.org/wiki/Selinunte
Selinunte
Del ricchissimo materiale votivo rinvenuto nel Santuario della Malophòros (statuette in terracotta, ceramiche, busti-incensieri, arule, un bassorilievo raffigurante il ratto di Persefone da parte di Ade, e le lucerne cristiane), si è già detto sopra. È interamente conservato e in parte esposto nel Museo Archeologico di Palermo.
0.5
9,153.433872
20231101.it_747135_7
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Navarre entra in chiesa e uccide, proprio grazie alla spada che Philippe all'ultimo momento gli passa, il capitano della guardia che aveva preso il suo posto e, convinto che Imperius abbia ucciso Isabeau perché le campane hanno effettivamente preso a suonare, si appresta a uccidere il vescovo. In quel momento avviene un'eclissi solare («Una notte senza il giorno e un giorno senza la notte») e Isabeau compare improvvisamente, umana. La maledizione ha quindi termine, ma il perfido vescovo tenta di uccidere la donna; Navarre, prontamente, lancia la spada contro il malvagio prelato e lo uccide. Imperius e Philippe vengono ringraziati dai due innamorati, finalmente liberi di vivere la loro vita insieme.
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
La località da cui Philippe evade nell'originale è Aquila o L'Aquila e lo stesso vescovo è il vescovo della città, ma nel doppiaggio italiano L'Aquila è diventata Aguillon, in modo da assumere dei richiami francofoni e al tempo stesso per evitare diretti riferimenti al capoluogo abruzzese.
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Seppur la trama nell'edizione italiana voglia richiamare un'ambientazione francese, il film è stato girato quasi interamente in Italia: nelle province di Cremona, Parma, Piacenza e Massa Carrara; nei boschi del Pontremolese (la troupe soggiornò per alcune settimane in un noto hotel di Pontremoli, ormai chiuso); nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; a Pereto (nella Marsica); a Campo Imperatore (in provincia dell'Aquila), dove il falco viene ferito; al Passo Giau (in provincia di Belluno, tra la Valle d'Ampezzo e la Val Fiorentina); al piccolo lago d'Antorno; nelle vicinanze del lago di Misurina, Dolomiti. Il rifugio del monaco è la Rocca di Calascio, appositamente scenografata con l'aggiunta di corone alle torri (tra cui quella da cui precipita Michelle Pfeiffer), mentre i borghi medievali mostrati includono le seguenti località: castello di Torrechiara, Castell'Arquato, Soncino e Vigoleno. La veduta esterna in lontananza del borgo di Aguillon (Aquila in originale) è in realtà quella di Castel del Monte, a cinque chilometri da Rocca Calascio. La chiesa al cui interno si svolge la scena finale (ricostruita a Cinecittà) è quella di San Pietro a Tuscania.
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Diverse scene (in particolare quella del tentato arresto di Philippe Gaston da parte delle guardie del vescovo e dell'incontro con Etienne Navarre) sono state girate presso l'antico abitato di Monterano nel Comune di Canale Monterano, in provincia di Roma.
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9,143.00202
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Il film è uscito nelle sale statunitensi il 12 aprile 1985 incassando soltanto $ risultando un insuccesso commerciale a fronte dei 20 milioni spesi per la produzione.
1
9,143.00202
20231101.it_747135_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Ladyhawke ha un punteggio del 68% su Rotten Tomatoes, basato su 25 recensioni della critica. Il consenso del sito afferma: "Ci sono problemi di ritmo, ma Ladyhawke ha un'innegabile spinta romantica che è più forte della maggior parte degli epic fantasy del suo genere."
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Vincent Canby in The New York Times ha definito il film "diviso contro se stesso" e ha continuato dicendo che "scene di grande avventura o di splendore visivo... scene con dialoghi di una banalità che ricorda il famoso verso Tony Curtis, 'Yondah bugie il castello del mio faddah'." Time Out l'ha definita "tutta roba piuttosto facile di spada e stregoneria, certo, ma a volte molto divertente... e sempre splendidamente fotografato." Variety ha descritto il film come una "fiaba molto simpatica, molto ben fatta... sguardo autentico da solo." Siskel & Ebert entrambi hanno dato al film recensioni positive "pollice in su" sul loro programma televisivo sindacato e hanno pensato che Ladyhawke fosse stato girato magnificamente con il potenziale per ottenere un successo duraturo come classico nel suo genere. L'unica lamentela maggiore di Siskel era che il ruolo di Broderick era quasi anacronistico nelle sue battute in stile anni '80, mentre Ebert sentiva che gli elementi comici di Broderick erano adatti.
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_14
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
The New York Times ha individuato l'abilità di Matthew Broderick nell'arrivare "molto vicino a trasformare le battute contemporanee - in particolare, le sue divagazioni a Dio - in un tipo di commedia più senza età", e ha detto di Michelle Pfeiffer che la sua "presenza, sia eterea che erotica, è così vivida che anche quando è rappresentata come un falco, sembra ancora essere sullo schermo." Variety ha elogiato il casting degli attori principali, considerando Pfeiffer "perfetta come l'incantevole bellezza." Time Out ha chiamato Rutger Hauer "campo" e Pfeiffer "decorativa".
0.5
9,143.00202
20231101.it_747135_15
https://it.wikipedia.org/wiki/Ladyhawke
Ladyhawke
Colin Greenland ha recensito Ladyhawke per Imagine, e ha affermato che "una singolare storia di stregoneria, amore e coraggio, con un'idea affascinante che sfrutta quasi al massimo."
0.5
9,143.00202
20231101.it_269120_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
Il baccalà viene prodotto tutto l’anno dato che non richiede condizioni climatiche particolari. Per questo tipo di preparazione, i filetti di merluzzo vengono coperti di sale e lasciati riposare per 3 settimane. Dopo la salagione si può anche aggiungere una fase di essiccazione per una ulteriore settimana. In entrambi i casi si può parlare di baccalà solo se il contenuto di sale assorbito supera il 18%.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
A differenza del baccalà, lo stoccafisso viene prodotto unicamente in Norvegia e solo nei mesi invernali.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
"Baccalà" deriva dalla parola basso tedesca bakkel-jau che significa "pesce salato" che è una trasposizione di bakel-jau che significa "duro come una corda", questa parola è utilizzata in molte lingue neolatine (sp. bacalao o baccallao, por. bacalhau), mentre dalla parola tedesca kabel-jau derivano quasi tutti i termini nelle lingue germaniche. Secondo un'altra versione, Sebastiano Caboto, nel suo viaggio lungo le coste del Nord America del 1509, vide il mare popolato da pesci che gli abitanti chiamavano "baccalai"; da questo nominò quei luoghi "terra dei baccalai".
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
In tutto il mondo viene usato diverso pesce a carne bianca di tipo merluzzo, con la tecnica della salagione. Il termine pesce salato può quindi riferirsi a tutti questi prodotti e piatti preparati con essi.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
In Abruzzo il Baccalà all'abruzzese è fatto con cipolle, sale, peperoncino, prezzemolo, aglio, olio d'oliva, patate, olive e pomodori. Il baccalà viene prima passato nella farina, prima di essere fritto, e poi vengono aggiunti tutti gli altri ingredienti.
1
9,097.67354
20231101.it_269120_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
In Basilicata, in particolare ad Avigliano, il cosiddetto baccalà alla lucana viene preparato, come da tradizione, con peperoni rossi dolci essiccati e scottati, detti peperoni cruschi.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_14
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
In Calabria è molto in voga il baccalà alla cosentina, tipico della città di Cosenza e parte della sua provincia, preparato secondo tradizione con patate, olive nere, peperoni, salsa di pomodoro, alloro, prezzemolo, sale e pepe.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_15
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
Altri preparazioni locali sono il Morzello di baccalà di Catanzaro oppure il Baccalà fritto alla riggitana, tipico del reggino; particolare inoltre, sempre della città di Reggio, è una versione che contempla anche lo stoccafisso.
0.5
9,097.67354
20231101.it_269120_16
https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0
Baccalà
In Campania è uno dei piatti tipici della vigilia natalizia che si accompagna sempre al capitone, serviti entrambi infarinati e fritti in abbondante olio e i pezzi che restano utilizzati per "rinforzare" l'insalata (soprattutto nel napoletano). Sempre in Campania viene preparato a Napoli in cassuola (con capperi, olive, uvetta e sugo di pomodoro) e alla cannaruta (il baccalà, infarinato e fritto, viene ripassato in padella con cipolla, noci, pinoli e uvetta ed infine sfumato col vino bianco), mentre in Irpinia alla pertecaregna (cioè con i peperoni essiccati e condito con aglio, olio e prezzemolo).
0.5
9,097.67354
20231101.it_83507_7
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Ad est si estende il Konkan, cioè la fascia costiera del Maharashtra, per circa 80 km di lunghezza. Alle sue spalle s'innalza i Ghati occidentali, una catena montuosa che separa la fascia costiera dell'altopiano del Deccan. Gli spostamenti verso est sono resi difficoltosi dalle ripide pendici della catena montuosa.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Mumbai è una delle poche città ad avere un parco nazionale, il Borivali National Park, nei suoi confini cittadini.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
La città di Mumbai è situata in zona dal clima tropicale, specificamente un clima tropicale umido e secco. La temperatura media annuale è di 26,7 °C. Le temperature sono moderate dalla vicinanza del mare e non subiscono importanti cambiamenti durante il corso dell'anno.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Il monsone influenza sia la temperatura che il clima. La stagione dei monsoni (chatur-mas, o “quattro mesi”) normalmente va dall'inizio di giugno alla fine di settembre. Le precipitazioni raggiungono 1 700 millimetri nel corso di questi mesi, il 95% del totale annuale. I mesi di ottobre e novembre sono altrettanto caldi, anche se con scarse precipitazioni.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Nei periodi marzo-maggio e ottobre-novembre le temperature medie massime arrivano fino a 33 °C; può esserci un elevato tasso di umidità anche se sono quasi in esatta corrispondenza coi momenti meno piovosi dell'anno.
1
9,084.485875
20231101.it_83507_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Il nome "Mumbai" etimologicamente proviene da Mumba o Maha-Amba, il nome della dea indù Mumbadevi, e da Aai, che significa madre in lingua marathi. Il nome tradizionale "Bombay" ha la sua origine nel XVI secolo, quando i portoghesi arrivati nella zona utilizzarono diversi nomi basandosi sulla forma locale, e così consolidarono l'uso del termine "Bombaim", ancora oggi utilizzato in maniera abituale in portoghese. I britannici, che iniziarono ad arrivare in India nel secolo XVII, adattarono il nome di "Bombay". Durante il dominio britannico sull'India, la pronuncia “Mumbai” o “Mambai" fu utilizzata in marathi e gujarati, mentre la forma “Bambai” lo fu in indostano e in persiano. Il 4 maggio 1995, il governo del Maharashtra approvò la ridenominazione della città in "Mumbai", dopo molti anni di pressioni politiche a questo riguardo. Il vecchio nome è talvolta utilizzato in India su base informale e appare ancora nei nomi di alcune istituzioni ufficiali e organismi privati.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Secondo una teoria diffusa sulle origini del nome tradizionale "Bombay", questo deriverebbe dal nome portoghese bom bahia. Il termine bahia starebbe per “baia”, e questa spiegazione è supportata dal fatto che il nome inglese Bombay contiene il suffisso bay (baia), mentre bom, sempre in portoghese, significa "buono". Secondo questa interpretazione, bom bahia avrebbe significato per l'appunto "buona baia" e "Bombay" sarebbe una distorsione del nome. Tuttavia, il termine "buona baia" dovrebbe essere in portoghese boa baía (bahia nell'ortografia antica), e non bom baía, per cui questa teoria non è generalmente accettata.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_14
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
Un'altra spiegazione, con maggior sostegno accademico, del nome Bombaim appare nel Dicionário Onomástico Etimológico da Língua Portuguesa di Jose Pedro Machado, che cita quella che fu probabilmente la prima menzione del luogo in portoghese, risalente al 1516, sotto il nome di Benamajambu o Tena-Maiambu, affermando che maiambu sembra alludere a Mumba-Devi, la dea indù che dà il nome al luogo. In quello stesso secolo, la grafia sembra essersi evoluta fino a dare Mombayn (1525) e successivamente Mombaim (1563). La forma Bombaim, che sembra finalmente consolidarsi più tardi nel secolo XVI, è ripresa da Gaspar Correia nella sua opera Lendas da Índia ("Leggenda dall'India"). J.P. Machado respinge l'ipotesi riguardo al nome Bom Bahia, precisando che si tratterebbe del riferimento in portoghese alla presenza di una baia nella zona ad aver portato gli inglesi ad interpretare in modo errato il nome come se contenesse la parola bay ("baia"), e questo errore si sarebbe tradotto nella versione inglese del nome.
0.5
9,084.485875
20231101.it_83507_15
https://it.wikipedia.org/wiki/Mumbai
Mumbai
In India gli abitanti di Mumbai sono generalmente nominati con il termine mumbaikar. In italiano non vi è alcun nome che lo traduca.
0.5
9,084.485875
20231101.it_97558_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
Sono molti gli utilizzi degli alternatori, che vengono impiegati in quasi tutte le centrali di produzione di energia elettrica le quali poi la trasformano in modo da consentirne il trasporto e la distribuzione per uso industriale e domestico. Il procedimento che alimenta meccanicamente l'albero dell'alternatore è simile a tutte le tipologie di centrali e si basa su una turbina o un motore endotermico.
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
In questo caso rientrano quelle in grado di sfruttare l'energia potenziale, come le centrali idroelettriche, o l'energia termica del vapore, come le termoelettriche, le geotermiche e le termonucleari.
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
In questi grandi alternatori, l'energia elettrica è prodotta a livelli di tensione nell'ordine di migliaia di volt, solitamente trifase alla frequenza di 50 Hertz (60 negli Stati Uniti e in pochi altri Paesi). La velocità di rotazione è costante, è funzione delle caratteristiche costruttive della macchina e del motore primo al quale è accoppiata, ed è indipendente dal carico; al crescere o al diminuire di questo (ovvero degli utilizzatori collegati) non varia la velocità di rotazione, ma per mantenerla invariata è necessario aumentare o diminuire la portata della forza che lo fa muovere, questo perché ogni utilizzatore collegato aumenta la resistenza opposta al moto (forza contro-elettromotrice).
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_14
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
Grazie alla capacità raggiunta dall'industria elettronica nella miniaturizzazione dei componenti, l'alternatore ha progressivamente sostituito la dinamo nella produzione di energia elettrica nelle automobili ed in tutti gli altri veicoli a motore. Esso ha la funzione di mantenere carica la batteria, necessaria all'avviamento del motore ed alimentare tutte le funzioni elettriche di bordo. Poiché non esiste un mezzo per immagazzinare energia elettrica in corrente alternata, è presente un ponte raddrizzatore che ha la funzione di trasformarla in continua e consentirne così accumulo nella batteria.
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_15
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
Anche nelle biciclette si è imposto l'uso di un piccolo alternatore, in sostituzione della dinamo, per alimentare i dispositivi di illuminazione.
1
9,079.757628
20231101.it_97558_16
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
La prova a vuoto permette di ricavare la caratteristica di magnetizzazione e della f.e.m., per tale prova l'alternatore deve essere trascinato da un motore il quale deve vincere le perdite a vuoto del generatore, che ammontano allo 0,5÷4% della potenza nominale
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_17
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
La prova in cortocircuito permette di ottenere la corrente di cortocircuito permanente, del rapporto di cortocircuito e il tracciamento della caratteristica di cortocircuito
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_18
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
L'alternatore, nella sua forma più semplice è composto da un solenoide investito da un campo magnetico vincolato a ruotare attorno ad un asse perpendicolare alle linee di campo. Consideriamo infatti le seguenti approssimazioni:
0.5
9,079.757628
20231101.it_97558_19
https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
Alternatore
induzione magnetica al traferro radiale (equivalente a spessore del traferro trascurabile) e sinusoidale.
0.5
9,079.757628
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà. Nell'aprile 1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri. Conosciuto anche come , il suo vero nome era solo Hachi, che in giapponese significa "otto", numero considerato beneaugurante (il suffisso "kō" è usato come vezzeggiativo).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Hachikō nacque a Ōdate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923. Era un esemplare maschio di Akita Inu bianco. All'età di due mesi venne adottato da Hidesaburō Ueno, professore presso il dipartimento di scienze dell'agricoltura dell'Università Imperiale di Tokyo, che lo tenne con sé nella sua abitazione a Shibuya. Il professor Ueno, pendolare per esigenze di lavoro, ogni mattina si recava alla stazione di Shibuya per andare al lavoro prendendo il treno, per poi fare ritorno sempre a tale stazione nel tardo pomeriggio. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre in stazione all'andata e si recava sempre ad aspettarlo quando rientrava dalla giornata lavorativa.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Il 21 maggio 1925, mentre stava tenendo una lezione in università, Ueno morì improvvisamente, stroncato da un ictus, all’età di 53 anni. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione intorno alle cinque del pomeriggio (orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professor Ueno non comparve ed il cane attese invano il suo arrivo. Nonostante ciò, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così pure nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che frequentavano lo scalo ferroviario iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Man mano che il tempo passava, il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono così ad andare a Shibuya solo per vederlo e poterlo accarezzare mentre attendeva invano il padrone. Nonostante il passare degli anni e il progressivo invecchiamento, il cane continuò comunque a recarsi alla stazione tutti i giorni, nel momento in cui il suo defunto padrone sarebbe dovuto arrivare. Nell'aprile 1934 venne realizzata, per opera dello scultore Teru Ando, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta alla stazione di Shibuya. Un'altra simile venne eretta a Ōdate, la sua città natale; lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Hachikō morì di filariasi l'8 marzo 1935, all'età di undici anni, dopo aver atteso ininterrottamente per quasi dieci anni il ritorno del suo padrone. Ritrovato in una strada di Shibuya, la sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale per ricordare il reiterato gesto di fedeltà del cane nei confronti del padrone.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Durante la seconda guerra mondiale il governo giapponese, necessitando di quantità ingenti di materiale metallico per costruire gli armamenti bellici, ordinò di usare pure il metallo della statua di Hachikō, che venne quindi demolita. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, che fu collocata nello stesso punto di quella precedente.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Il corpo di Hachikō è stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza, situato a nord-ovest della stazione; tuttavia alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L'8 marzo di ogni anno, anniversario della morte del fedele cane, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano numerosi amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione; inoltre una delle cinque uscite della stazione di Shibuya è stata denominata "Hachikō-guchi" ('ingresso Hachikō') in suo onore.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Sulla commovente storia di Hachikō nel 1987 è stato tratto un film, Hachikō Monogatari, diretto da Seijirō Kōyama, che racconta la storia del cane dalla nascita sino alla morte, immaginando un'ipotetica riunione spirituale con il padrone. Il film ebbe grande successo commerciale e fu decisivo per la fortuna dello studio cinematografico giapponese Shochiku Kinema Kenkyû-jo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D
Hachikō
Nel 2009 è stato prodotto un remake chiamato Hachiko - Il tuo migliore amico, diretto da Lasse Hallström che narra del vincolo di amicizia tra Hachikō e un professore americano, Parker Wilson (in questa versione della storia, il padrone del cane non insegna agronomia ma musica), interpretato da Richard Gere, praticamente seguendo lo stesso filo narrativo. In questo film, l'Hachiko adulto è interpretato da due cani di razza Akita Inu, di nome Chico e Forrest, mentre l'Hachiko cucciolo, all'inizio del film, è interpretato da un cucciolo di Shiba Inu di nome Leyla.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Per popolazione, prima della riforma amministrativa del 2015, Belfast era la 17ª città del Regno Unito e la seconda dell'isola dell'Irlanda. È sede del governo locale dell'Irlanda del Nord. Al censimento del 2011 la città di Belfast contava una popolazione di persone. Con la riforma del consiglio comunale del 2015 la popolazione è di persone e la città si trova nel cuore dell'area urbana di Belfast, che ha una popolazione totale di abitanti e della Belfast Metropolitan Area, che aveva una popolazione di abitanti nel 2001. La Zona Urbana Estesa, così come definita dall'Unione europea, ha una popolazione totale di persone. A Belfast fu conferito il titolo di città nel 1888.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Storicamente Belfast è stata il centro dell'industria irlandese del lino (da qui l'appellativo "Linenopolis"), della produzione del tabacco, della fabbricazione delle corde e della costruzione di navi: il maggiore costruttore navale della città, Harland and Wolff, che costruì il transatlantico RMS Titanic, spinse Belfast sul palcoscenico mondiale all'inizio del XX secolo Belfast giocò un ruolo fondamentale durante la rivoluzione industriale, ottenendo la fama di centro industriale globale fino all'ultima metà del XX secolo. L'industrializzazione e la migrazione che essa portò fecero di Belfast, per un breve periodo, la più grande città dell'Irlanda all'inizio del '900, e il successo industriale ed economico della città fu citato dagli oppositori unionisti all'Home rule come ragione per cui l'Irlanda dovesse evitare la devoluzione e in seguito una delle ragioni per cui gli unionisti dell'Ulster in particolare combatterono per resistervi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Oggi Belfast rimane un grande centro industriale, come anche artistico, universitario, commerciale e forense, e rappresenta il motore economico dell'Irlanda del Nord. La città ha sofferto molto durante il periodo del conflitto (definito "The Troubles"), ma in seguito ha goduto di un periodo di pacificazione, libero dalla violenza politica degli anni precedenti, che ha portato a una sostanziale crescita economica e commerciale. Inoltre il centro cittadino si è notevolmente espanso ed è stato rimodernato negli ultimi anni, in particolare la zona di Victoria Square.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Belfast è servita da due aeroporti: il Belfast City Airport, in città, e il Belfast International Airport, situato a circa (15 miglia) a ovest della città. Belfast ha anche un grande porto, con i porti commerciali e industriali che dominano la linea costiera del Belfast Lough, incluso il famoso cantiere navale Harland and Wolff. Belfast è una città facente parte del "corridoio Dublino—Belfast", che conta una popolazione di tre milioni di persone, circa metà della popolazione dell'intera isola irlandese.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Belfast è sede di quattro squadre dell'Irish League Football: Linfield F.C., Glentoran F.C., Cliftonville F.C. e Crusaders F.C.
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Belfast
Belfast si trova sulla costa orientale dell'Irlanda del Nord, affiancata a nord-ovest da una catena di colline, tra le quali Cavehill, presumibilmente il luogo che ispirò I viaggi di Gulliver, il racconto dello scrittore Jonathan Swift: si dice, infatti, che la collina gli ricordasse la sagoma di un gigante dormiente a guardia della città. Belfast è inoltre situata nella parte più interna e orientale del Belfast Lough, sulla foce del fiume Lagan, posizione che l'ha sempre favorita nello sviluppo dell'industria cantieristica che l'ha resa famosa in passato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Belfast ha un clima abbastanza temperato. Le temperature medie giornaliere sono di circa in luglio, in gennaio. La più alta temperatura registrata in città è stata , il 12 luglio 1983. Le precipitazioni sono molto frequenti (più di ) per 213 giorni durante l'anno, con una media annuale di , meno che nel Lake District o nelle Highlands scozzesi, ma decisamente più di Dublino o del sud-est irlandese. Essendo un'area urbana molto sviluppata e costiera Belfast di solito vede la neve meno di 10 giorni all'anno. I cambiamenti climatici stanno visibilmente colpendo anche la città, come dimostrano i dati di luglio 2006, settembre 2006 e aprile 2007, dove sono stati registrati i record mensili per il caldo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Il nome Belfast deriva dal gaelico irlandese Béal Feirste, ossia "l'estuario del Farset", il fiume su cui la città è stata costruita. Sorprendentemente il fiume Farset con il tempo è stato superato in importanza dal fiume Lagan. Oggigiorno il Farset languisce sotto la High Street, mentre Bridge Street indica il posto dove un tempo esisteva il ponte sul Farset.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Belfast
Belfast
Belfast è la versione anglicizzata del nome irlandese dell'area, che originariamente significava "il guado sabbioso alla foce del fiume". Questa descrizione si riferisce alla striscia di sabbia che si formava all'ingresso del Farset nel Lagan a Donegall Quay, prima che entrambi si gettassero nel Belfast Lough. Essa era la rete idrica intorno alla quale la città venne fondata e sviluppò.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
L'eritropoietina è una molecola glicoproteica del peso di circa 34 000 dalton. Durante la vita fetale è prodotta principalmente dal fegato, nella vita adulta è prodotta per il 90% dai fibroblasti peritubulari del rene.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
L'EPO agisce a livello del midollo osseo emopoietico stimolando le cellule progenitrici eritroidi CFU-E, riducendone l'apoptosi e aumentandone la frequenza mitotica, ossia un più veloce differenziamento a proeritroblasto. Il risultato è un aumento della disponibilità di eritrociti e di emoglobina. Il maggiore stimolo alla increzione di EPO è data dalla riduzione della tensione di O2. Sono le cellule endoteliali dei capillari peritubulari della midollare del rene ad agire da sensori della tensione arteriosa di ossigeno. Queste, in seguito a ipossia, inducono i fibroblasti peritubulari a produrre e rilasciare l'ormone nel circolo sistemico, ormone che va ad agire a livello del midollo osseo emopoietico. Si rende quindi disponibile un numero maggiore di eritrociti che possono veicolare più ossigeno aumentando la tensione di O2 circolante: il meccanismo a feedback vede quindi una riduzione nel rilascio renale di eritropoietina. Nei pazienti nefropatici con insufficienza renale cronica la produzione di eritropoietina si riduce e contribuisce a spiegare la tendenza alla condizione anemica di questi soggetti.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
Negli anni 1970 - 1990 l'unica opzione terapeutica all'anemia dei pazienti con insufficienza renale cronica era fornita dalle emotrasfusioni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
Finalmente dal 1989 l'EPO è stata resa disponibile come farmaco per i pazienti anemici in emodialisi. Successivamente il suo impiego è stato esteso anche ai pazienti con insufficienza renale cronica in trattamento conservativo, contribuendo a migliorarne la qualità di vita. Il ricorso a procedure emotrasfusionali in questo tipo di pazienti si è di conseguenza molto ridotto. La produzione farmaceutica di eritropoietina si realizza con la metodica del DNA ricombinante: viene cioè inserito il segmento di DNA umano posto nel braccio corto del cromosoma 7 che codifica per la sintesi dell'EPO nel DNA di una cellula ovarica dell'hamster cinese (un criceto). Queste cellule ovariche possono quindi produrre in laboratorio in opportuni bioreattori grandi quantità della molecola.
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Eritropoietina
Tutti i farmaci stimolanti le cellule eritroidi immature vengono definiti come ESA (Erythropoietic Stimulating Agents).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
Nel corso degli anni novanta erano disponibili in Italia due tipi di eritropoietina ricombinante: l'EPO α (nome commerciale in Italia Eprex) e l'EPO β (NeoRecormon), praticamente identiche all'EPO umana. Erano composte da 165 aminoacidi, con una struttura glucidica leggermente diversa tra loro e la somministrazione poteva essere sia endovenosa sia sottocutanea con una frequenza che poteva variare da 1 a 3 volte alla settimana.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
L'EPO δ (Dynepo), simile alle precedenti è stata commercializzata in altri paesi mentre non è mai entrata in commercio in Italia.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
Nel 2001 la FDA (Food and Drug Adminstration) statunitense ha acconsentito alla commercializzazione di una molecola eritropietinica modificata nella sua componente glucidica, arricchita di residui di acido sialico che ne hanno prolungato l'emivita sia nella somministrazione endovenosa sia in quella sottocutanea. Questa molecola è nota come Darbepoetina α (Aranesp). Il suo impiego ha consentito di ridurre la frequenza delle somministrazioni a una volta ogni una o due settimane semplificando la vita del paziente con malattia renale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Eritropoietina
Eritropoietina
Di recente è stato messo in commercio in Italia il C.E.R.A. (Continuous Erytropoiethin Receptors Activator) o Metossipolietinglicole Epoetina β con nome commerciale di Mircera. La struttura proteica è sempre analoga a quella umana, molto diversa la componente glucidica e il numero di residui di acido sialico è più elevato. Queste modifiche nella parte non proteica hanno consentito di allungare l'emivita del farmaco a 135 ore se somministrata per via endovenosa e a 139 ore se somministrata per via sottocutanea. Nei pazienti mai trattati in precedenza con E.S.A. si parte con una somministrazione ogni 2 settimane: una volta raggiunti i livelli di Emoglobina targets (Hb 11 - 12 g/dL) si passa alla somministrazione mensile. Nei pazienti già trattati con altri E.S.A. e passati in Mircera la somministrazione è mensile. L'impiego di tutti i farmaci E.S.A. nei pazienti nefropatici non ha lo scopo di normalizzare i valori di Emoglobinemia, ma di raggiungere un target considerato ottimale compreso tra 11 e 12 g/dL. Si è visto infatti che morbilità e mortalità aumentano in modo esponenziale tanto più ci si allontana verso il basso e verso l'alto da questi valori considerati ottimali.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
Dell'elemento nichel si conoscono almeno trentuno isotopi, con numeri di massa che vanno da A = 48 ad A = 78. Tra questi, gli isotopi stabili (o almeno apparentemente stabili) del nichel esistenti in natura sono i cinque seguenti, con le loro abbondanze relative in parentesi: 58Ni (68,077%), 60Ni (26,223%), 61Ni (1,1399%), 62Ni (3,6345%) e 64Ni (0,9256%).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
Il primo isotopo naturale del nichel e il più abbondante, il 58Ni, è osservativamente stabile; tuttavia, è teoricamente soggetto a decadimento per dare l'ultimo isotopo stabile del ferro, il 58Fe, attraverso una doppia cattura elettronica (ε ε) o anche per cattura elettronica ed emissione di positrone (ε β+), mentre il modo di doppia emissione di positrone (β+β+) risulta proibito e l'energia di decadimento massima è pari a 1,675 MeV. Tuttavia, l'emivita stimata per questi processi è superiore a 1021 anni, un periodo di centinaia di miliardi di volte superiore all'età dell'universo, per cui questo decadimento sarebbe del tutto inavvertibile e privo di qualsiasi conseguenza da un punto di vista pratico.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
60Ni è l'ultimo prodotto della catena di decadimento dell'estinto radionuclide 60Fe (emivita: 2,6 milioni di anni), attraverso l'intermedio 60Co (due successivi decadimenti β−). L'abbondanza del 60Ni presente in materiale di origine extra-terrestre può aiutare a far luce sull'origine e sulla storia del sistema solare.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
61Ni è l'unico nuclide stabile del nichel ad avere spin nucleare (3/2-) non nullo, il che permette l'uso della spettroscopia Mössbauer per i composti di nichel.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
62Ni è il nuclide che ha il primato di essere il nuclide più fortemente legato, quello cioè avente la più alta energia di legame per nucleone, che ammonta a 8,7946 MeV/nucleone, seguito dal 58Fe e poi dal 56Fe.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
64Ni è l'ultimo isotopo stabile del nichel e il meno abbondante. Come campione arricchito viene usato per produrre, tramite bombardamento con protoni di ~17 MeV, il radioisotopo 64Cu secondo la reazione nucleare 64Ni(p,n)64Cu, il quale ha la caratteristica inusuale di decadere sia per emissione di elettrone (β-, 61%), sia per emissione di positrone (β+, 39%). Di questo isotopo del rame si sfrutta il suo modo di decadimento β+ in applicazioni di tomografia a emissione di positroni (PET).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
Del nichel sono stati inoltre identificati 18 isotopi radioattivi, di cui il più longevo è 59Ni con un'emivita di 76 000 anni, seguito da 63Ni (100,1 anni) e da 56Ni (6,077 giorni). Tutti gli altri isotopi hanno un'emivita inferiore alle 60 ore e nella maggior parte di essi inferiore ai 30 secondi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
54Ni (spin 0) è un isotopo del nichel povero di neutroni che decade (T1/2 = 104 ms) per emissione di positrone in 54Co (Q = 7,78 MeV), il quale decade a sua volta (Q = 7,22 MeV), anch'esso per emissione di positrone, per dare 54Fe, un isotopo del ferro osservativamente stabile. Il raggio quadratico medio della sua carica nucleare è stato stimato in 3,737 fm.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Nichel
Nichel
56Ni (spin 0) viene prodotto in grandi quantità nelle supernove di tipo II; questo nuclide, nonostante sia doppiamente magico (28 protoni e 28 neutroni), è radioattivo a vita breve (T1/2 ≈ 6 giorni) e decade ε/β+ a 56Co (Q = 1,11 MeV), che poi decade anch'esso con la stessa modalità (T1/2 ≈ 77 giorni, Q = 3,54 MeV) a 56Fe, stabile. Questi processi all'interno delle stelle massive costituiscono il principale punto di arrivo della nucleosintesi che porta alla formazione della maggior parte dei nuclei di ferro nell'Universo e nel sistema solare.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Le effemeridi venivano utilizzate sin dall'antichità dai popoli della Mesopotamia e dalle popolazioni precolombiane. Anticamente erano libri in cui venivano registrati giorno per giorno gli atti del re. Famose sono quelle di Alessandro Magno e quelle romane.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Il Bureau des longitudes nella prefazione delle Éphémérides Astronomiques all'inizio di Avertissement, nelle prime pagine di ogni singola annata, precisa: «Creato nel 1679 da Joachim d'Alencé, la Conoscenza dei Tempi è stata pubblicata sotto la responsabilità del Bureau des longitudes dal 1795». Si tratta quindi non solo delle più antiche effemeridi astronomiche a stampa ma detengono il primato di essere pubblicate senza interruzione dalla loro fondazione fino ai giorni nostri.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Nei tempi moderni il termine viene utilizzato anche per indicare pubblicazioni periodiche di carattere storico, scientifico o letterario.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Una delle prime sfide dell'astronomia è stata quella di costruire un modello del movimento dei corpi del sistema solare. Si trattava inizialmente di estrapolazioni empiriche a partire dalle osservazioni fatte; perciò le prime tavole astronomiche si basavano su di un'analisi puramente cinematica dei moti osservati. La precisione di queste prime tavole era mediocre e migliorò solo con l'aumento della precisione delle osservazioni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Alla metà del I millennio a.C. astronomi babilonesi come Naburimannu e Kidinnu elaborararono tavole astronomiche precise. In una prima fase fu sviluppato il cosiddetto "Sistema A" di effemeridi relative ai corpi del sistema solare, basato su funzioni a gradini. Successivamente, fu elaborato il cosiddetto "Sistema B", fondato su funzioni lineari a zigzag.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Le effemeridi babilonesi servirono da base alla successiva ricerca ellenistica, in particolare alle grandi elaborazioni di Ipparco di Nicea e Claudio Tolomeo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Il primo di questi testi fu lo Zij al-Sindhind ("Tavole astronomiche indiane"), che è la traduzione parziale di un testo sanscrito dell'astronomo Brahmagupta fatta intorno al 773 alla corte del califfo abbaside al-Manṣūr a Baghdad.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Il lavoro sarà completato nel IX secolo da al-Khwarizmi: questa espansione fu chiamata Zīj al‐Sindhind al‐kabīr (in arabo:ﺯﻳﺞ ﺍﻟﺴﻨﺪﻫﻨﺪ ﺍﻟﻜﺒﻴﺮ, "Grandi tavole astronomiche indiane").
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https://it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi
Effemeridi
Le Tavole toledane furono compilate verso il 1080 a Toledo, nella Spagna musulmana. Vennero poi tradotte in latino da Gerardo da Cremona (1114 – 1187), facendole diventare, a quell'epoca, lo strumento predittivo più conosciuto in Europa in campo astronomico. Furono successivamente sostituite dalle più corrette Tavole alfonsine, redatte anch'esse a Toledo, ma dopo la Reconquista, intorno al 1252, per ordine del re Alfonso X il Savio di Castiglia e León.
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Firewall
La registrazione integrale dell'attività di un firewall può facilmente assumere dimensioni ingestibili, per cui spesso si usa il logging solo temporaneamente per diagnosticare problemi, o comunque in modo selettivo (logging dei soli pacchetti rifiutati o solo di alcune regole). Tuttavia, l'analisi dei log di un firewall (o anche dei contatori delle varie regole) può permettere di individuare in tempo reale tentativi di intrusione. Talvolta ad un firewall è associata anche la funzione rilevamento delle intrusioni (IDS), un sistema basato su euristiche che analizza il traffico e tenta di riconoscere possibili attacchi alla sicurezza della rete, e può anche scatenare reazioni automatiche da parte del firewall (Intrusion prevention system).
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Firewall
Rispetto ad un firewall perimetrale, il personal firewall è eseguito sullo stesso sistema operativo che dovrebbe proteggere, ed è quindi soggetto al rischio di venir disabilitato da un malware che prenda il controllo del calcolatore con diritti sufficienti. Inoltre, la sua configurazione è spesso lasciata a utenti finali poco esperti. A suo favore, il personal firewall ha accesso ad un dato che un firewall perimetrale non può conoscere, ovvero può sapere quale applicazione ha generato un pacchetto o è in ascolto su una determinata porta, e può basare le sue decisioni anche su questo, ad esempio bloccando una connessione SMTP generata da un virus e facendo passare quella generata da un'altra applicazione.
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Firewall
Il firewall, pur essendo spesso un componente vitale in una strategia di sicurezza informatica, resta un singolo elemento di tale strategia:
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la sua efficacia è legata strettamente all'efficacia delle regole con cui è stato configurato (es. regole permissive possono lasciare falle di sicurezza);
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la sua configurazione è un compromesso tra usabilità della rete, sicurezza e risorse disponibili per la manutenzione della configurazione stessa (le esigenze di una rete cambiano rapidamente);
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Firewall
una quota rilevante delle minacce alla sicurezza informatica proviene dalla rete interna (portatili, virus, connessioni abusive alla rete, dipendenti, accessi VPN, reti wireless non adeguatamente protette).
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Firewall
Una delle vulnerabilità più conosciute di un firewall di fascia media è l'HTTP tunneling, che consente di bypassare le restrizioni Internet utilizzando comunicazioni HTTP solitamente concesse dai firewall.
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