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https://it.wikipedia.org/wiki/Spaziotempo
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Spaziotempo
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In precedenza, il tempo era considerato un invariante e non poteva essere sommato alle tre dimensioni spaziali. Con la teoria della relatività ristretta, nel momento in cui si iniziano a prendere in considerazione alte velocità ciò non è più vero, in quanto le coordinate temporali e spaziali si mischiano sotto l'effetto di un cambiamento di sistema di riferimento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Spaziotempo
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Spaziotempo
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La nuova "distanza" quadra è costruita sottraendo alla distanza quadrata euclidea un termine temporale:
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https://it.wikipedia.org/wiki/Spaziotempo
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Spaziotempo
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dove c è la velocità della luce, uguale per ogni osservatore. Questa grandezza è spesso chiamata intervallo relativistico. Si verifica subito che prendendo due eventi come l'emissione di un raggio luminoso in un certo punto dello spazio-tempo e la sua ricezione in un altro punto , l'intervallo tra di essi è identicamente nullo. Si verifica anche che applicando una trasformazione di Lorentz alle coordinate, l'intervallo rimane immutato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Spaziotempo
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Spaziotempo
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L'intervallo non è il quadrato di una distanza, in quanto non è definito positivo. Esistono due diverse convenzioni, quella con il meno davanti al termine temporale ed il più davanti a quelli spaziali e quella opposta, con tutti i segni invertiti:
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https://it.wikipedia.org/wiki/Spaziotempo
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Spaziotempo
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Non esiste una convenzione dominante nel mondo accademico, ma la segnatura utilizzata non cambia minimamente la teoria fisica. Utilizzando invece la rotazione di Wick, considerando cioè un tempo puramente immaginario, si ottiene una distanza euclidea nello spazio-tempo quadridimensionale:
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20231101.it_102081_17
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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Attivano l'adenilatociclasi tramite una proteina Gs e quindi le loro azioni molecolari sono mediate dall'AMP ciclico e dalla proteina chinasi A (PKA). L'effetto vasodilatativo avviene grazie alla conseguente inattivazione (tramite fosforilazione) della chinasi della miosina a catena leggera (MLCK): la miosina non può più legarsi all'actina e la contrazione viene evitata.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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H3 Localizzazione prevalente: nel SNC. Effetti: Sono autorecettori presinaptici deputati al controllo della biosintesi e del rilascio dell'istamina e di altri neurotrasmettitori. In particolare l'istamina che agisce su questi recettori ha azione di inibizione del rilascio dei neurotrasmettitori associati a quella sinapsi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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Il loro effetto si esplica attraverso una proteina G inibitoria (Gi); quindi si ha riduzione dell'attività dell'adenilatociclasi; i dimeri beta-gamma possono portare all'attivazione o inibizione di alcuni canali ionici. Tramite questo meccanismo, i recettori H3 controllano la secrezione di certi neurotrasmettitori.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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H4 Localizzazione prevalente: Midollo osseo, milza, eosinofili, mastociti, neutrofili. Effetti: modula l'attivazione della risposta immunitaria. La scoperta di questo sottotipo recettoriale risale al 2001.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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Anche questi recettori inibiscono l'adenilatociclasi tramite una Gi. Accessoriamente possono accoppiarsi ad una Gzero (G0), che regola i canali del potassio e l'attivazione delle MAP chinasi tramite la PKC. È stato riportato che possono anche attivare delle proteine G presenti esclusivamente nelle cellule midollari, la G15 e la G16, tramite le quali possono agire sulla mobilizzazione del calcio dai depositi intracellulari.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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La maggior parte del rilascio di istamina è di tipo non-sinaptico, ma l'istamina neuronale può anche essere capace di una neurotrasmissione di tipo veloce. Per esempio l'istamina aumenta la conduttanza agli ioni cloro nel talamo attraverso i suoi recettori H2 o un canale ionico. Questo implica che, come la serotonina, anche l'istamina può attivare sia recettori accoppiati a secondi messaggeri, sia canali ionici controllati da ligandi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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I neuroni istaminaergici possono regolare ed essere regolati da altre vie neurochimiche. Ad esempio, l'attivazione degli autorecettori H3 riduce il rilascio di acetilcolina, noradrenalina, serotonina e certi peptidi. A sua volta l'attivazione del recettore NMDA, dei recettori oppioidi mu, dei dopaminergici D2 e dei sottotipi recettoriali per la serotonina, possono aumentare il rilascio neuronale di istamina.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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Di particolare interesse è quello del ruolo del sistema colinergico nella veglia indotta dall'istamina. La comparsa del sonno è stata tracciata nelle cellule dell'area preottica ventrale dell'ipotalamo che, quando si attiva, inibisce i neuroni tubero-mammillari attraverso delle scariche di GABA. Quindi l'istamina è un regolatore importante dei cicli sonno-veglia. È su questa base che si spiegano gli effetti collaterali di certi farmaci antiallergici (sonnolenza), grazie all'antagonismo che hanno verso i recettori H1 cerebrali. Un altro effetto anch'esso mediato dai recettori H1 è la soppressione dell'attività convulsiva.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Istamina
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Istamina
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A livello ipotalamico l'istamina è un regolatore di altre funzioni, quali il rilascio di vasopressina, di ossitocina, di prolattina, ACTH e beta-endorfina. Regola pure il senso di fame e di sete: un aumento dell'istamina sopprime queste due sensazioni, mentre antagonisti del recettore H1 agiscono sull'ipotalamo ventromediale per stimolare l'appetito. A livello ipofisario, sembra che sia i recettori H1 che H2 siano implicati nella regolazione degli ormoni locali.
| 0.5 | 9,495.374754 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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La gestazione dura circa 21 mesi; viene partorito un piccolo che alla nascita pesa circa 120 kg. I parti gemellari sono molto rari e interessano meno del 2% delle nascite.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Gli elefanti sono erbivori e si nutrono principalmente di fogliame degli alberi. Necessitano di grandi quantità di cibo, e il loro passaggio ha un effetto devastante sulla vegetazione; di conseguenza, tendono a spostarsi in continuazione. Prima dell'avvento dell'uomo, che ne ha limitato fortemente la circolazione sul territorio, erano certamente una specie meno stanziale di quanto non appaia oggi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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A partire dalla maturità superiore, gli elefanti rivelano un carattere irrequieto, che non raramente può portare a episodi di aggressività, anche nei confronti dell'uomo. La fase di massima eccitazione dei maschi, in cui sono più pericolosi, viene chiamata musth (o must), ed è ben nota ai gestori di circhi o zoo. Essi non sono monogami: di solito, il maschio vive con la femmina per un periodo piuttosto lungo, anche anni, per poi cambiare compagna. La struttura sociale è complessa, organizzata in gruppi di femmine imparentate tra loro e facenti capo a una matriarca. A margine del gruppo principale vi sono gruppi più piccoli di maschi che, nel periodo del "musth", combattono tra loro per scegliere la gerarchia di accoppiamento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Gli elefanti sono dotati di una proverbiale memoria. Individui addomesticati hanno mostrato di poter riconoscere una persona anche a distanza di anni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Molti autori antichi raccontano dello strano modo in cui dormirebbero gli elefanti e sullo strano modo in cui potrebbero essere catturati: poiché per riposare si appoggiano agli alberi, i cacciatori per catturarli usano segare parzialmente alla base i tronchi facendo così in modo che gli elefanti franino a terra e vengano poi facilmente uccisi. Anche perché – ed è altra falsa credenza – si riteneva che gli elefanti non avessero giunture alle ginocchia e quindi, una volta caduti a terra, fossero incapaci di rialzarsi. Giulio Cesare, nel suo De Bello Gallico, dice lo stesso delle alci, animali a lui prima sconosciuti.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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È una leggenda metropolitana la proverbiale paura che gli elefanti nutrirebbero per i topi. Un animale che invece gli elefanti africani temono, al punto da evitare accuratamente gli alberi che ne sono infestati, è la formica.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Oltre alle zanne, l'elefante ha altri 4 enormi denti (molari). L'intestino è eccezionalmente lungo (nelle specie africane misura mediamente 37 metri) e predisposto alla digestione di qualsiasi tipo di vegetale. Il cervello dell'elefante è quattro volte più grosso di quello di un uomo (in proporzione però è più piccolo, perché un elefante pesa circa 100 volte più di un essere umano).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Nonostante la somiglianza esteriore, gli elefanti africani e asiatici presentano alcune importanti differenze sul piano anatomico. Lo scheletro dell'elefante africano ha 21 paia di costole e 26 vertebre caudali, mentre l'elefante asiatico ne ha rispettivamente 19 e 33. Nel primo il cranio è appiattito sulla fronte, nel secondo molto incurvato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Elephantidae
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Elephantidae
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Nell'elefante asiatico le zanne, presenti solamente nei maschi, sono più corte di quelle dell'elefante africano.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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Nel marzo del 1965, Giangiacomo Feltrinelli riuscì ad ottenere da Fidel Castro una lunghissima intervista chiedendogli anche perché perseguitasse i gay, sul perché ce l'avesse tanto con gli omosessuali e cosa c'entrasse quel pogrom con la rivoluzione. Il líder máximo, dopo una risata per la domanda sfacciata, rispose alla domanda ed accennò alla paura di "mandare un figlio a scuola e vederselo tornare frocio". Nel 2010 Castro ha ammesso pubblicamente di aver "commesso una grande ingiustizia" a perseguitare gli omosessuali.. Tuttavia, almeno dal 1988, Cuba è all'avanguardia in America latina per le politiche contro l'omofobia ed ha eliminato ogni traccia di legislazione omofoba.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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La legislazione di contrasto alla discriminazione tra cittadini trae principale fondamento dall'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana (principio di uguaglianza formale e sostanziale):
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Omofobia
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Pur non citando espressamente l'orientamento sessuale, esso può rientrare per via interpretativa sia nella nozione di "sesso", sia tra le "condizioni personali e sociali".
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Omofobia
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La Legge 25 giugno 1993, n. 205 intitolata Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa (cosiddetta Legge Mancino), integra il diritto penale italiano per quanto attiene ad alcune forme di discriminazione, tra cui non rientrano quelle basate sull'orientamento sessuale che, inserite nella sua prima formulazione, furono espunte dal testo nella stesura definitiva.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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La menzione esplicita dell'orientamento sessuale è invece presente nel Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216, che tutela dalle discriminazioni sul luogo di lavoro. Le eccezioni inizialmente previste per il personale delle Forze Armate, delle Forze dell'ordine e di soccorso furono poi abolite a seguito della procedura d'infrazione aperta dalla Comunità Europea contro l'Italia, in quanto contrarie alla .
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Omofobia
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Il 2 ottobre 2009, nel corso della XVI legislatura la commissione Giustizia della Camera licenziò un testo base, presentato dalla deputata Anna Paola Concia e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dall'articolo 61 del codice penale inseriva anche quella inerente all'orientamento sessuale. Tale testo fu poi bocciato il 13 ottobre 2009 dalla maggioranza parlamentare per una pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall'Unione di Centro. La bocciatura ha sollevato dure critiche verso l'Italia da parte di rappresentanti dell'Unione europea e dell'ONU. Alla bocciatura ha reagito invece positivamente il vescovo Domenico Mogavero, che ha definito la proposta di legge «solo un primo passo, in quanto il vero obiettivo di questa campagna sono le nozze gay».
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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Mara Carfagna, Ministro per le pari opportunità del Governo Berlusconi IV, il 9 novembre 2009, ha presentato Nessuna differenza, la prima campagna istituzionale in Italia contro l'omofobia e le discriminazioni di genere.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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Il 17 maggio 2011, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito «inammissibile in società democraticamente adulte» l'irrisione degli omosessuali. Il 18 maggio 2011 il testo base della deputata Anna Paola Concia, basato su una , è stato ripresentato alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, che l'ha bocciato con 24 voti contrari e 17 favorevoli. Il ministro Carfagna ha commentato: «Il Popolo della libertà ha perso un'occasione». Il 26 luglio 2011 la Camera ha respinto per la seconda volta il ddl presentato dalla deputata Concia contro l'omotransfobia.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia
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Omofobia
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Durante la XVII Legislatura è stato presentato dall'onorevole Ivan Scalfarotto un nuovo disegno di legge per l'estensione della legge Mancino ai casi di omofobia e transfobia, che prevede di estendere l'art. 604-bis del codice penale, relativo ai cosiddetti delitti contro l'eguaglianza, alla diffusione di idee discriminatorie rispetto all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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Alla scoppio della Grande Guerra, la Opel ricevette ingenti commesse da parte dell'Impero Germanico, che richiese un grosso numero di autocarri da destinare all'utilizzo in guerra. Furono in particolare i modelli da 1,5 tonnellate ad essere molto apprezzati. Se fino a quel momento, la produzione di autovetture sovrastava nettamente quella di autocarri, la situazione tese a capovolgersi dal 1915 fino alla fine del conflitto. Basti pensare che alla fine del 1915 furono ben 1.117 gli autocarri prodotti dalla Opel, a fronte di 791 autovetture. Fu però a partire dal 1916 che si ebbe l'arrivo della grande novità per la Opel: la richiesta di produrre motori aeronautici. La Casa di Rüsselsheim si era in realtà già cimentato in tal senso: nel 1911 aveva costruito alcuni aeroplani sperimentali spinti da motori a 4 cilindri di grossa cilindrata, ma costruiti in modo da risultare più leggeri dei normali motori per trasporto terrestre. E così, durante la guerra, la Opel fu costretta a produrre motori aeronautici su specifiche Argus. La Argus era un'azienda specializzata in motori aeronautici, fondata nel 1901 e che alla vigilia della Prima Guerra Mondiale era già il primo costruttore tedesco in tale settore. Poiché le commesse da parte dell'imperatore erano enormi, si decise di dirottare parte della produzione ad altre aziende, tra cui la Opel. Alla fine del conflitto, a Rüsselsheim vennero assemblati 1.980 motori aeronautici. L'esperienza nel settore aeronautico permise alla Opel di sperimentare nuove soluzioni tecniche, come la distribuzione a punterie idrauliche e l'avviamento elettrico. Tali sperimentazioni, in realtà, vennero imposte alla Opel ancora una volta dall'alto, visto che lo stato maggiore tedesco esigeva delle vetture di rappresentanza adeguate e aveva pensato pertanto di trapiantare un motore derivato dalla produzione Argus sotto il cofano di tali vetture. I motori Argus prodotti dalla Opel erano con architettura a 6 cilindri, inedita per lo stabilimento di Rüsselsheim, pertanto già in quello stesso 1916 vide la luce il primo esemplare della 18/50 PS, vale a dire la prima Opel con motore a 6 cilindri, costosissima e destinata solo alle alte cariche politiche. Tale modello sarà il capostipite di tutta una serie di vetture Opel di gran lusso che popoleranno il listino della Casa tedesca nel corso del decennio seguente.
| 0.5 | 9,398.083738 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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La situazione che si venne a creare presso la Opel all'indomani della fine della guerra fu la seguente: all'inizio fu data via libera alla produzione di biciclette, un settore nel quale la Casa di Rüsselsheim non parve aver conosciuto soste di alcun genere, basti pensare che nel solo 1917 furono prodotte ben 505.489 unità. In base al Trattato di Versailles, molte Case automobilistiche ed aeronautiche tedesche furono interdette dal produrre veicoli a motore. Ciò valse anche per la Opel, la quale dovette inizialmente accontentarsi di produrre appunto biciclette. Ma di lì a non molto giunse finalmente anche il permesso di produrre automobili. La gamma iniziale delle autovetture Opel del primo dopoguerra fu composta essenzialmente da modelli di lusso realizzati sulla base della superammiraglia 18/50 PS a 6 cilindri, quest'ultima tolta di listino proprio in pieno 1919. Ma vennero riproposti anche alcuni modelli di fascia bassa, come ad esempio la 6/16 PS, quest'ultima realizzata sulla base della vecchia "Puppchen" pre-bellica. A completare l'offerta nelle zone intermedie di tale gamma giunsero la 8/25 PS, evoluzione del precedente modello 9/25 PS prodotto in quantità limitate durante la guerra e dotato di un motore da 2,2 litri, e la 12/34 PS, con motore da 3,1 litri. Quest'ultimo modello fu destinato a rimanere in listino ancora per pochi mesi, fino alla fine del 1919. Per quanto riguarda i mezzi commerciali, vennero mantenuti in gamma svariati modelli prodotti durante la guerra, o addirittura prima di tale evento. Fu il caso, ad esempio, dei mezzi per il corpo dei pompieri. Alla fine della Prima Guerra Mondiale la Opel dovette provvisoriamente abbandonare anche il progetto della penetrazione nel mercato russo.
| 0.5 | 9,398.083738 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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La gamma, da quel momento in poi, evolse ancora con l'introduzione di alcuni altri modelli, ma le vendite stentarono fortemente a causa della superinflazione galoppante. La situazione per la Opel degenerò a tal punto che nel settembre 1923 l'intera Casa automobilistica dovette addirittura chiudere. L'unico risultato commerciale appena degno di nota fu il superamento delle 30 000 unità prodotte dalla nascita della Opel.
| 0.5 | 9,398.083738 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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Ma i fratelli Opel non si diedero per vinti: già da tempo stavano osservando con crescente interesse le tecniche di produzione negli USA, che già dal 1909, con l'avvento della Ford T, avevano visto l'inaugurazione della catena di montaggio, un sistema che permise di abbattere considerevolmente i costi di produzione, con positive ripercussioni sui prezzi di listino. Per questo, nei mesi in cui la Opel rimase chiusa, i fratelli Opel montarono nello stabilimento di Rüsselsheim quella che fu la prima catena di montaggio tedesca, sulla quale avrebbe dovuto essere assemblata una vettura economica, da produrre in massa ed in grado di garantire utili a raffica, analogamente alla Ford T americana. Nella primavera del 1924, intanto, la Opel riaprì i battenti ed inaugurò il nuovo modello economico, la 4/12 PS, denominata anche "Laubfrosch" ("ranocchio" in tedesco). Tale modello incontrerà un grande successo e sarà alla base della rinascita della Opel e della sua nuova imposizione sul mercato tedesco e non solo. Basti pensare che se alla fine del 1923 furono solo 724 le autovetture prodotte, esattamente un anno dopo la Opel chiuse l'anno con 4.571 unità prodotte, una cifra comunque destinata a salire verso livelli impressionanti mai raggiunti in precedenza dalla Casa di Rüsselsheim. E così, il 1926 vide la produzione della milionesima bicicletta e l'affermazione della Opel come più grande costruttore di biciclette al mondo. Ma vi fu anche lo sfondamento della quota delle 60 000 autovetture prodotte, solo tre anni dopo averne raggiunte faticosamente 30 000 in 24 anni. Nel 1928, la Opel diviene anche il più grande costruttore automobilistico tedesco, con 35.623 unità prodotte solo in quell'anno e con una penetrazione del 23,8% nel mercato casalingo. Anche il numero di dipendenti crebbe notevolmente. Alla riapertura nel 1924 erano 2.400, ma alla fine del 1928 furono ben 7.600, oltre il triplo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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Nel frattempo, la gamma subisce ulteriori evoluzioni, specialmente nelle zone alte: nascono altri nuovi modelli a 6 cilindri, ma con cilindrate più basse rispetto ai precedenti motori di pari frazionamento: questi ultimi termineranno la loro carriera per essere sostituiti nel 1928 dalla prima Opel con motore ad 8 cilindri, la 24/110 PS Regent, il cui propulsore da 6 litri erogava una potenza di 110 CV. Il 3 dicembre dello stesso anno venne modificato lo status giuridico dell'azienda, trasformandola da società in accomandita in una società per azioni, con un capitale sociale di 60 milioni di marchi.
| 1 | 9,398.083738 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Opel
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Opel
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Il 17 marzo 1929 Wilhelm von Opel e suo fratello Friedrich vendettero una quota iniziale dell'80% delle azioni Opel alla holding statunitense General Motors, che nel 1931 completò l'acquisizione. Il prezzo di vendita era per quel tempo enorme: 33,352 milioni di dollari o 154 milioni di marchi (in valuta attuale sarebbero circa 483 milioni di euro). Al momento della vendita, Georg von Opel, tra i più giovani eredi dei fondatori della Casa automobilistica e futuro imprenditore e sportivo di rilievo, aveva diciassette anni; ricevette, come quota parte, l'equivalente di quasi venti milioni di lire, che reinvestì assieme allo zio Friederich in una società di concessionari Opel. Pur entrando a far parte del gruppo GM, Opel mantenne una sua indipendenza sia progettuale che decisionale, ma non solo: ottenne inoltre l'impegno della General Motors a non esportare in Germania nessun modello normalmente commercializzato con gli altri suoi marchi (Buick, Cadillac, Chevrolet, ecc). Da quel momento la Casa di Rüsselsheim ha rappresentato il principale produttore di veicoli del gruppo al di fuori degli USA e spesso l'azienda tedesca si è occupata anche della progettazione di veicoli venduti anche sotto altri marchi come Vauxhall in Gran Bretagna, Holden in Australia e Chevrolet in America latina. Tale situazione, che portò al fallimento numerose aziende, fu affrontata efficacemente dalla Opel, già di per sé uno dei più grandi costruttori esistenti, ed in più ormai con un solido appoggio alle spalle. Come spesso accade in questi casi, il consiglio di amministrazione della Opel AG (che dal marzo 1929 era composto anche da cinque membri del gruppo GM) procedette ad un taglio di spese superflue, che si tradusse nell'estate di quello stesso anno anche in un taglio di 1.500 posti di lavoro, unicamente costituiti da operai. Tutto ciò avvenne nonostante le ottime premesse iniziali, che vedevano la Casa di Rüsselsheim come una delle più solide realtà industriali in Germania. Le rimostranze e le lotte di classe fra lavoratori e dirigenza, che si instaurarono di lì a non molto, poco poterono, dal momento che alla fine del 1929 si ebbe l'avvento di un altro grave evento, vale a dire la pesante crisi finanziaria originatasi negli USA e che rapidamente si sarebbe propagata anche nel resto del mondo. Infatti, l'operazione di acquisizione della Opel da parte del colosso statunitense avvenne quasi completamente nella cupa cornice della Grande Depressione, originatasi in seguito alla caduta della Borsa di New York. Se in precedenza la Opel aveva le mani parzialmente legate, con la crisi finanziaria d'inizio anni trenta si trovò ancor più impossibilitata a venire incontro alle richieste della classe operaia.
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Inoltre, la gamma dei modelli dovette essere riadattata alle mutate condizioni economiche: ormai, dal 1930 e per quasi tutto il decennio, i modelli della gamma furono equipaggiati solo da motori a 4 o al massimo a 6 cilindri, ma questi ultimi non arrivavano che a 2,6 litri di cilindrata. Solo nel 1937 fu introdotta la Admiral, che montava un'unità da 3,6 litri. Ma nel frattempo, anche le zone basse e medio-basse della gamma furono rivisitate: nel 1931 la "Laubfrosch" evolse nella Opel 1.0 L, prima Opel dal prezzo inferiore ai 2.000 marchi, la quale nel 1935 venne sostituita dalla P4, altro modello di grande successo. La P4, fra l'altro verrà vista come una minaccia dal cancelliere Adolf Hitler, che aveva in mente di motorizzare la Germania con il progetto relativo alla "vettura del popolo", progetto che in seguito sfocerà nel Maggiolino. Il fatto stesso che la Opel fosse nell'orbita di un'azienda americana fu vista in malomodo dal Führer. Ma persino il potente leader nazionalsocialista poté fare poco in quella prima fase del suo regime: gli anni trenta furono per la Opel un decennio di importanti innovazioni tecnologiche. Nel 1934 debuttarono la 1,3 L e la 2,0 L, prime Opel con avantreno a ruote indipendenti, mentre l'anno seguente fu lanciata la Olympia, prima Opel a scocca portante. Si trattò di un modello di successo che portò molto in alto le vendite della Opel, assieme all'altro best seller dei tardi anni trenta, ossia la Kadett, introdotta alla fine del 1936 e capostipite di un'intera serie di generazioni di vetture di fascia medio-bassa che sarebbero giunte fino all'ultimo decennio del XX secolo. Il 1936 fu anche l'anno in cui venne prodotta la 500 millesima Opel.
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Nel frattempo vi fu la nascita nel 1937 del nuovo logo Opel, costituito da un cerchio giallo attraversato da un dirigibile Zeppelin stilizzato. Fu il primo logo a prefigurare i successivi loghi Opel in cui il cerchio verrà attraversato da un fulmine, e fu introdotto in occasione dei 75 anni dalla nascita della Opel.
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Per quanto riguarda il settore autocarri, già dall'ingresso della GM nella vita e nel capitale della Opel si procedette invece ad una radicale operazione di marketing che consistette nella razionalizzazione delle denominazioni dei vari modelli. Nel 1930 fu lanciata un'intera generazione di autocarri di varie fasce di mercato sotto un'unica denominazione: Blitz. Tali autocarri andarono progressivamente a sostituire quasi tutti quelli prodotti fino a quel momento. Introdotti inizialmente nelle cilindrate di 2,6 e 3,4 litri (con portate di 1,5 e 2 tonnellate), ne venne successivamente estesa la gamma con l'arrivo di versioni da 2 e 3,6 litri, nonché con l'arrivo di versioni a portate massime differenziate a parità di cilindrata. Solo gli autocarri più leggeri rimasero al di fuori della gamma Blitz e vennero commercializzati ancora con denominazioni relative alla loro cilindrata (1,1 ed 1,3 litri) e portata (500 kg). Sul finire del decennio, la gamma Blitz fu ulteriormente ampliata con l'arrivo di una versione da una tonnellata di portata massima ed equipaggiata con un motore da 1,5 litri derivato da quello delle ultime Opel Olympia prima della guerra.
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Scapigliatura
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Gli scapigliati con il loro culto del vero, e con l'attenzione a ciò che è patologico, macabro e deforme, e con il loro impietoso proposito di analizzarlo come anatomisti, introducono in Italia il gusto del nascente naturalismo, il simbolismo, il romanticismo europeo e un certo psicologismo.
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Scapigliatura
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I temi scapigliati furono ripresi nettamente solo dal decadentismo successivo, specialmente da una parte della narrativa e poesia di Gabriele D'Annunzio (es. Trionfo della morte col personaggio di Ippolita Sanzio, che pur essendo bella ha i tratti di malattia e distruttività della Fosca di Tarchetti, Le novelle della Pescara e Intermezzo di rime), da alcune poesie di Giovanni Pascoli, da Antonio Fogazzaro (Malombra), oltre che da una parte del verismo (Luigi Capuana col suo Il marchese di Roccaverdina); in maniera più imitativa da Ernesto Ragazzoni (1870-1920), considerato da alcuni critici l'ultimo erede della scapigliatura milanese.
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I racconti della Scapigliatura (1860-1910), a cura di Ezio Colombo e Carlo Linati, Milano, Bompiani, 1942
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Racconti della scapigliatura piemontese, a cura di Gianfranco Contini, Milano, Bompiani, 1953 (edd. successive: Torino, Einaudi).
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Scapigliatura
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Mostra della scapigliatura: pittura, scultura, letteratura, musica, architettura. Palazzo della Permanente, Milano, maggio-giugno 1966, Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente - Ente manifestazioni milanesi, 1966
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Il "vegliardo" e gli "Anticristi": studi su Manzoni e la Scapigliatura, a cura di Renzo Negri, Milano, Vita e Pensiero, 1978
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La scapigliatura. Un'avanguardia artistica nella società preindustriale, a cura di Roberto Tessari, Torino, Paravia, 1980
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Scapigliatura
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La pubblicistica nel periodo della Scapigliatura: regesto per soggetto dei giornali e delle riviste esistenti a Milano e relativi al primo ventennio dello Stato unitario, 1860-1880, a cura di Giuseppe Farinelli, Milano, Istituto propaganda libraria, 1984
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Gianni Grana, Le avanguardie letterarie: cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-Avanguardia attraverso il fascismo, Milano, Marzorati, 1986
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Volgograd
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La storia di Volgograd ha inizio con la fondazione, nel 1589, della fortezza di Caricyn, proprio nel punto di confluenza tra il fiume Carica e il Volga. La fortezza, che prese il nome dalla locale lingua tatara, aveva lo scopo di difendere l'instabile confine meridionale della Russia e divenne presto un importante centro economico. Fu catturata due volte dai Cosacchi ribelli, da Sten'ka Razin durante la ribellione del 1670 e da Emel'jan Pugačëv nel 1774. Caricyn divenne un importante porto fluviale e un centro di commercio nel XX secolo.
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La città è stata teatro di furiosi combattimenti durante la Guerra civile russa. Le forze bolsceviche occuparono la città durante il 1918, ma furono poi attaccate da forze controrivoluzionarie al comando di Anton Ivanovič Denikin. Durante la battaglia per Caricyn (Volgograd) i bolscevichi furono respinti indietro e circondati, e solo l'intervento di Iosif Stalin, successivamente nominato locale presidente del comitato militare, spostò l'ago della bilancia in favore dei bolscevichi, richiamando sul posto, dal vicino Caucaso, la Brigata d'Acciaio agli ordini del comandante Dmitrij Žloba. In onore di Stalin e dei suoi sforzi, la città fu rinominata Stalingrado (letteralmente: "città di Stalin" Stalin e di gorod, città in russo) il 10 aprile 1925. Sotto Stalin, la città divenne fortemente industrializzata e si sviluppò come centro di industria pesante e di trasporto sia su ferrovia che su fiume.
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Durante la seconda guerra mondiale, la città assunse un'estrema importanza durante la battaglia di Stalingrado, che divenne il punto di svolta cruciale della guerra contro la Germania nazista e i suoi alleati. La battaglia durò dal 17 luglio 1942 al 2 febbraio 1943. Due milioni di soldati sia dell'Asse sia sovietici furono uccisi, feriti o catturati; circa civili persero la vita.
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La città venne ridotta in macerie durante la feroce lotta, il combattimento spesso avvenne quartiere per quartiere e casa per casa. La ricostruzione della città iniziò poco dopo la vittoria sovietica. Per l'eroismo dimostrato durante la battaglia, a Stalingrado è stato assegnato il titolo di Città Eroina nel 1945 e il re Giorgio VI del Regno Unito incoronò i cittadini di Stalingrado per il coraggio che dimostrarono durante il conflitto. Negli anni sessanta, a ricordo della grande battaglia, è stato eretto sulla collina di Mamaev Kurgan, non lontano dal centro della città, un complesso monumentale, dominato dalla statua La Madre Patria chiama!. Il museo, che si trova lungo il fiume Volga, contiene numerosi cimeli della seconda guerra mondiale, tra cui una pittura panoramica del campo di battaglia dal monumento Mamaev Kurgan.
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Il 10 novembre 1961, per decisione dell'allora segretario generale del PCUS Nikita Chruščёv, il nome della città fu cambiato in Volgograd, ovvero Città del Volga, nel quadro delle politiche di destalinizzazione dell'URSS. Questa scelta generò all'epoca diverse controversie, data la fama del nome Stalingrado.
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Il 31 gennaio 2013, l'autorità di Volgograd con voto unanime favorevole, ha approvato il ritorno all'utilizzo del vecchio nome della città "Stalingrado" in cinque date simboliche, tra le quali l'anniversario della vittoria dell'esercito Sovietico su quello Nazista. Il cambio simbolico del nome in queste date è stata voluta nell'ottica storico-patriottica adottata dal presidente Vladimir Putin.
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Nel 2021, il partito di centrosinistra Russia Giusta ha promosso un sondaggio per ridare il vecchio nome di Stalingrado alla città. Il 68% degli intervistati è risultato favorevole, mentre il 28% contrario.
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Volgograd
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Volgograd è un'importante città industriale. Vi sono cantieri navali, raffinerie petrolifere, produzioni di acciaio, alluminio e prodotti chimici. Vi sono, inoltre, stabilimenti per la fabbricazione di macchinari e veicoli. In ambito energetico, è degna di nota un'importante centrale idroelettrica situata a nord della città.
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Volgograd
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Mamaev Kurgan, secondo il motto nazionale, è il punto più alto della Russia. Situato sulla collina di Mamaev, rappresenta uno storico monumento dedicato agli eroi della grande battaglia; il monumento centrale di questo insieme è la scultura La Madre Patria chiama!, alta 52 metri, 6 metri in più della Statua della Libertà di New York (che però, con il basamento, arriva a 93 metri).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Forbes
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Forbes
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Oltre a Forbes e al supplemento Forbes Life, altri titoli pubblicati dalla compagnia includono Forbes Asia e 15 edizioni in lingue locali. Steve Forbes e gli scrittori della sua rivista danno consigli riguardo al settore degli investimenti anche sul programma televisivo settimanale di Fox, Forbes on Fox, e su Forbes on Radio.
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Tra gli altri gruppi della compagnia vi sono il Forbes Conference Group, il Forbes Investment Advisory Group e il Forbes Custom Media.
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Nel 2009 la compagnia iniziò a pubblicare anche ForbesWoman, una rivista trimestrale di cui si occupa in prima persona la figlia di Steve Forbes, Moira Forbes.
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Precedentemente, la compagnia si era anche occupato della produzione delle riviste American Heritage e Invention&Technology; poiché però non si trovarono acquirenti, Forbes sospese la loro pubblicazione il 17 maggio 2007. Entrambe le riviste furono acquistate dalla American Heritage Publishing Company, che riprese la pubblicazione durante la primavera del 2008. Un'altra rivista di cui Forbes si era occupata in precedenza è American Legacy, da cui però si divise il 14 maggio 2007.
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Il 6 gennaio 2014 la rivista Forbes annunciò che, insieme alla compagnia sviluppatrice di app Maz, avrebbe lanciato un nuovo social-network chiamato "Stream". Stream permette ai lettori di Forbes di salvare gli articoli e condividerli con gli altri lettori, nonché di usufruire dei contenuti, sia del sito web Forbes.com che della rivista cartacea, direttamente dall'applicazione mobile.
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Dal 24 ottobre 2017 esiste anche l'edizione per l'Italia, edita da BLUE Financial Communication e diretta da Alessandro Mauro Rossi.
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Il sito divenne famoso quando trattò la scoperta delle frodi giornalistiche di Stephen Glass della rivista The New Republic. Questo scoop contribuì a dare credibilità al giornalismo su Internet.
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Forbes.com fa parte di Forbes Digital, una sezione di Forbes Media LLC. Inoltre è in parte collegato anche a RealClearPolitics. Questi siti insieme raggiungono ogni mese più 27 milioni di visitatori.
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Il sito si basa sul cosiddetto 'contributor model', ovvero sul fatto che vi sia un'ampia rete di - appunto- collaboratori che scrivono e pubblicano contenuti direttamente sulla pagina web. Questi collaboratori vengono pagati in base al traffico delle loro rispettive pagine; il sito ha ricevuto contributi da più di persone e, secondo ciò che dice la compagnia, alcuni di questi collaboratori hanno guadagnato più di dollari.
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Nel 2022 viene prodotto da Netflix un reboot della serie, con novità e contenuti originali. La serie è composta da 26 episodi da 15 minuti l'uno.
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I protagonisti sono quattro Teletubbies i cui nomi sono: Tinky-Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po, che vivono a Teletubbylandia in un'abitazione futuristica a forma di pseudocupola, posizionata al centro di un ambiente collinare, dietro la loro casa vi si trova una girandola magica che avvisa i Teletubbies per prepararsi ad un evento; il clima non è solo esclusivamente primaverile. I dintorni sono punteggiati di fiori (anche parlanti) e la fauna consiste in svariati conigli in libertà, pur lasciando intendere la presenza di uccellini dei quali si sente soltanto il cinguettio. Durante lo svolgimento degli episodi compaiono dal terreno degli altoparlanti a forma di periscopio dai quali escono suoni o voci che danno indicazioni ai Teletubbies su quello che devono fare. Una presenza costante di ogni episodio è rappresentata dal sole, che compare all'inizio e alla fine della puntata e che contiene al suo interno il viso di un neonato.
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Teletubbies
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I Teletubbies sono dei pupazzi antropomorfi, di grosse dimensioni e di forma tondeggiante. Al centro dell'addome si trova un rettangolo di colore metallico utilizzato come se fosse uno schermo televisivo per mostrare brevi filmati di vita quotidiana orientati a bambini in età prescolare; sulla testa ogni teletubbie porta una antenna di forma diversa per ognuno. I Teletubbies hanno proporzioni, comportamento e linguaggio simili a quelli di un bimbo in età prescolare. Il design e il ritmo delle trasmissioni furono definiti da uno psicologo cognitivo, Andrew Davenport, che strutturò le puntate in modo adeguato alla breve capacità di concentrazione tipica dei bambini di quell'età. Il linguaggio dei Teletubbies è estremamente semplificato, lento e ripetitivo.
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Teletubbies
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Tra le frasi ricorrenti si ricordano "Tante coccole" e "Ciao ciao". La dieta dei Teletubbies consiste di tubbypappa (una sorta di crema che viene sorbita tramite una cannuccia) e tubbytoast (dei toast circolari con un viso sorridente). Insieme a loro convive Noo-Noo (pronunciato nu-nu), un aspirapolvere autonomo che ripulisce e riordina l'abitazione. Tra gli oggetti utilizzati dai Teletubbies vi sono anche tubbyspugne, che vengono adoperate dai quattro personaggi per ripulirsi dopo che si sono sporcati. Nel reboot della serie Teletubbies, le tubbyspugne e lo scivolo hanno lasciato il posto al tubbytelefono e al tubbyascensore con la fondazione di un nuovo luogo dove abitavano, giocavano e dormivano i Tiddlytubbies chiamati: Daa Daa, Umby Pumby, Baa, Ping, RuRu, Duggle Dee, Mi-Mi e Nin, ossia il tubbyasilo all'interno della casa grazie alla comparsa del Treno della Tubbypappa.
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Teletubbies
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Tinky-Winky (interpretato da Dave Thompson, Mark Heenehan e Simon Shelton e in italiano da Nanni Baldini, Omar Vitelli e Federico Zanandrea) è il primo teletubby. Maschio, di colore viola,è il più grande del gruppo ed è sempre molto gentile. Ha una antenna triangolare sulla sua testa. Porta sempre con sé una borsa rossa. Adora: andare a spasso, cantare, ballare e fare le capovolte.
| 1 | 9,341.546191 |
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Teletubbies
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Dipsy (interpretato da John Simmit e in italiano da Fabrizio Vidale, Fabrizio Picconi e Luca Sandri) è il secondo teletubby. Maschio, di colore verde, ha una antenna dritta sulla sua testa e porta sempre con sé un cappello a cilindro bianco e nero. È il teletubby modaiolo, adora cantare e ballare. Ha il volto più scuro degli altri e secondo gli autori è nero..
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https://it.wikipedia.org/wiki/Teletubbies
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Teletubbies
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Laa-Laa (interpretata da Nikky Smedley e in italiano da Antonella Rinaldi e Jolanda Granato) è la terza teletubby. Femmina, di colore giallo, ha un'antenna a ricciolo sulla sua testa. Ama giocare con la sua grossa palla arancione. Adora ballare, cantare e saltare.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Teletubbies
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Teletubbies
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Po (interpretata da Pui Fan Lee e in italiano da Ilaria Latini, Giulia Tarquini e Serena Clerici) è la quarta teletubby, è cantonese e sa parlare sia in inglese che in cantonese. Femmina, di colore rosso, ha una antenna che termina con un cerchio. Non si separa mai dal suo monopattino blu e rosa. Adora ballare, cantare e fare le cose di testa sua.
| 0.5 | 9,341.546191 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Teletubbies
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Dal reboot Teletubbies hanno una versione baby chiamata Tiddlytubbies e loro hanno un tubbyasilo all'interno della casa.
| 0.5 | 9,341.546191 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carboneria
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Carboneria
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Tuttavia la Santa Alleanza non tollerò tali comportamenti e a partire dal febbraio del 1821 spedirono un esercito nel sud che sconfisse gli insorti, numericamente inferiori e male equipaggiati. Anche in Piemonte il re Vittorio Emanuele I, indeciso sul da farsi, abdicò a favore del fratello Carlo Felice di Sardegna, che chiese all'Austria di intervenire militarmente: l'8 aprile l'esercito asburgico sconfisse i rivoltosi ed i moti del 1820-1821, scatenati quasi totalmente dalla Carboneria, potevano dirsi chiusi in maniera fallimentare.
| 0.5 | 9,337.109134 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carboneria
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Carboneria
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Il 13 settembre 1821 con la bolla Ecclesia a Iesu Christo di papa Pio VII la carboneria fu condannata come società segreta di tipo massonico e i suoi aderenti furono scomunicati. L'anno seguente nel Ducato di Modena e Reggio a seguito della scoperta di una congiura carbonara, fu imprigionato il sacerdote Giuseppe Andreoli, quindi condannato a morte e giustiziato per decapitazione. Tra i principali capi della Carboneria, Morelli e Silvati furono condannati a morte; il Pepe andò in esilio mentre il Boccia venne incarcerato, come Confalonieri, Pellico e Maroncelli.
| 0.5 | 9,337.109134 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carboneria
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Carboneria
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Sconfitti ma non battuti, i carbonari parteciparono nel 1830 alla rivoluzione di luglio che sostenne la politica del re liberale Luigi Filippo di Francia: sulle ali dell'entusiasmo per la vittoriosa sollevazione parigina, anche i carbonari italiani presero le armi contro alcuni stati centro-settentrionali ed, in particolare, lo Stato Pontificio ed a Modena.
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Nel capoluogo emiliano fu Ciro Menotti a prendere in mano le redini dell'iniziativa, cercando di trovare il sostegno del duca Francesco IV di Modena, che fece finta di rispondere positivamente in cambio della concessione del titolo di re dell'Alta Italia: tuttavia il duca fece il doppio gioco e Menotti, rimasto praticamente inerme, fu arrestato il giorno prima della data stabilita per la sollevazione. Francesco IV, su suggerimento dello statista austriaco Klemens von Metternich, fece condannare a morte lui e molti altri tra i suoi alleati.
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Nello stato della Chiesa, invece, la rivolta partì nel febbraio del 1831 su impulso di alcune città quali Bologna, Reggio Emilia, Imola, Faenza, Ancona, Ferrara e Parma dove i cittadini, aiutati dai carbonari, innalzarono la bandiera tricolore e stabilirono un governo provvisorio. Un corpo di milizia volontaria, che avrebbe avuto nell'intenzione dei carbonari il compito di marciare su Roma, fu massacrato dalle truppe austriache chiamate in soccorso da Papa Gregorio XVI. Anche questa sollevazione, quindi, fu soffocata nel sangue.
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Questa ulteriore sconfitta fece capire a molti carbonari che militarmente, soprattutto se da soli, non avrebbero potuto competere con l'Austria, una delle più grandi potenze del Vecchio Continente: Giuseppe Mazzini, uno dei carbonari più acuti, fondò una nuova società segreta chiamata Giovine Italia nella quale sarebbero confluiti molti ex aderenti alla Carboneria che, ormai quasi senza sostenitori, cessò praticamente di esistere, anche se la storia ufficiale di questa importante società si sarebbe protratta stancamente fino al 1848.
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La Carboneria continuerà a operare ben oltre il Risorgimento. Fin dal 1871 sarà fortemente attiva nei territori dell'ex Stato Pontificio e non solo, pronta a riorganizzarsi e riformarsi per ribaltare l'esito monarchico e instaurare la repubblica mazziniana:
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Riservatissima 31 maggio 1894 – dal questore Sirone al prefetto Cavasola (Rapporto del 1894 del Questore Sironi in Archivio di Stato di Roma, Prefettura, Gabinetto, b. 471, f. "Assoc. segreta di Carbonari")
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Carboneria
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Sin dal 1870 esiste in Roma la setta dei Carbonari, che col volgere degli anni modificò poi scopi e programma. Organizzata, come tutte le società segrete, in modo da rendere assai difficile ogni vigilanza da parte dell'Autorità, sua prima e costante cura fu sempre quella di non richiamare in alcun modo l'attenzione su di sé e sui singoli membri, lavorando nell'ombra, agendo indirettamente, non ammettendo nel proprio seno che persone provate e sicure, punendo quelli fra i propri affigliati che avessero traditi i segreti della setta, non avessero eseguiti gli ordini loro dati, od in qualsiasi modo fossero venuti meno agli obblighi loro imposti dal giuramento cui erano vincolati.
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Virginia
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L'economia della Virginia è principalmente basata sui servizi, infatti circa un quarto della popolazione dello stato è impiegato in quest'ultimi; importante è anche il turismo storico e ambientale, con i Monti Blue Ridge e il Sentiero degli Appalachi in testa come mete molto frequentate dai turisti; per ciò che riguarda l'agricoltura, il tabacco è un prodotto molto richiesto e coltivato ancora oggi nello Stato, così come le colture vinicole e la pesca di pesci e crostacei sulla costa è molto redditizia e praticata.
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Virginia
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Il sistema giudiziario della Virginia è suddiviso in quattro livelli principali: la Corte Suprema, la Corte d'Appello, i tribunali di contea e i tribunali distrettuali. La Corte Suprema, composta da un giudice capo e 6 giudici, è una corte di ultima istanza dello Stato. Il suo compito principale è revisione delle decisioni pronunciate dai tribunali inferiori, incluse le cause penali e civili.
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Nel 2018 in Virginia c'erano 200 crimini violenti ogni 100.000 persone, rispetto al 380,6 per 100.000 degli interi Stati Uniti d'America. Solo nel 2018 ci sono stati 391 omicidi (17º posto tra tutti gli Stati).
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Dopo che William Mahone e il Readjuster Party persero il controllo della politica virginiana intorno al 1883, il Partito Democratico mantenne, con grandi maggioranze e per oltre 85 anni, le cariche elettive a livello statale e federale. Nel 1970, A. Linwood Holton Jr. divenne il primo governatore Repubblicano del XX secolo.
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Negli anni successivi, i repubblicani guadagnarono molte posizioni e, per un periodo, controllarono entrambe le camere della Virginia General Assembly, come pure il seggio di governatore dal 1994 al 2002, quando i democratici portarono al governatorato Mark Warner.
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Dopo il democratico Ralph Northam, in carica dal 2018, nel 2021 il governatorato è tornato nelle mani dei repubblicani con la vittoria a sorpresa di Glenn Youngkin: nell'anno precedente, gli elettori avevano preferito il partito dell'asinello con un margine di oltre il 10%.
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A livello presidenziale la Virginia è stata a lungo considerata una roccaforte Repubblicana; l'ultimo candidato Democratico a ottenere i Voti Elettorali della Virginia era stato Lyndon Johnson nel 1964. Nelle Elezioni Presidenziali del 2008, i 13 voti elettorali sono stati vinti dal democratico Barack Obama, ponendo fine a un dominio Repubblicano lungo 44 anni.
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Virginia
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Dal punto di vista giuridico-penale lo statuto della Virginia ammetteva la pena di morte per via di iniezione letale. A febbraio 2021, sia il Senato sia la Camera dei Rappresentanti dello Stato hanno votato per la sua abolizione, diventata poi effettiva il 24 marzo 2021 a seguito della firma dell'allora Governatore democratico Ralph Northam.
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Virginia
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La Virginia è suddivisa in 95 contee. Vi sono poi 38 città con amministrazione autonoma (independent cities) che dunque non dipendono da alcuna contea.
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Politica
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Nel XIX secolo i filosofi Karl Marx e Friedrich Engels assieme criticarono il socialismo utopico nato in risposta al congresso di Vienna (1814-15) e definirono le linee guida del comunismo, poi riassunte nel manifesto comunista e nei principi del comunismo. Per riassumere tutta la mole di teoria da loro redatta tra articoli di giornale e saggi, possiamo dire che, visti i vantaggi della rivoluzione industriale era per loro giunta l'ora di abbattere tutte le gerarchie umane, ma non sotto forma di pacifismo, né con l'apporto di un rigoroso sistema statale ma bensì attraverso una di due vie: la prima acclarata nella storia, la rivoluzione, la più immediata che però necessitava di una coscienza di classe e tanta organizzazione, la seconda (spesso ripresa dagli accelerazionisti) il collasso del capitalismo per via delle incongruenze interne a sè stesso. Sull'abbattimento delle gerarchie possiamo tentare di elencarne alcune: patriarcato, razza, stato (di conseguenza anche il nazionalismo e il patriottismo), omofobia, xenofobia, imperialismo, classe. La base del marxismo si rifà al pensiero politico di Democrito e agli studi sui primati.
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Politica
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A seguito della primavera dei popoli nel 1848, il socialismo iniziò a prendere piede in tutta l'europa e avrebbe portato alla rivoluzione d'ottobre (1917) nella Russia zarista. Nonostante ciò quest'idea di stato rivista e interpretata più volte non si realizzò mai effettivamente, con il suo esperimento migliore in epoca moderna presso la comune di Parigi.
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Politica
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La prima definizione di "politica" risale ad Aristotele ed è legata all'etimologia del termine; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza e, per questo, richiede l'operato di appositi professionisti; per David Easton essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità; per Giovanni Sartori la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane.
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Politica
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Al di là delle definizioni, la politica in senso generale - riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla - è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare; quest'accezione del termine si spinge fino a sostenere che - se la politica in senso generale è l'occuparsi del bene pubblico - allora anche prendere una carta da terra e metterla nel cestino è azione lato sensu politica. Per converso, la regola della temporaneità degli incarichi pubblici elettivi aiuta ad evitare che la politica non resti "il mestiere di chi non ha mestiere, come denunziò Max Weber (La politica come professione, 1919)".
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Politica
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La politica si può suddividere in tre branche in base all'aspetto della società e dei suoi rapporti in cui viene analizzata: politics, policy e polity.
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Subsets and Splits
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