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Il Washington Post ha realizzato un’infografica interattiva con tutti i 456 personaggi morti nelle quattro stagioni di Game of Thrones, la famosa serie tv di HBO ispirata alla saga di romanzi A Song of Ice and Fire, scritta da George R. R. Martin. L’infografica è divisa per stagioni e indica per ogni personaggio chi è, quando, come, perché, dove e a che età è morto. La stagione in cui sono morte meno persone è la prima (solo 58), quella in cui ne sono morte di più è la quarta (182); la zona più pericolosa è King’s Landing (Approdo del re), dove sono morti 117 personaggi. L’infografica si può guardare per esteso qui e ovviamente ci sono un sacco di spoiler per chi non è in pari con la serie. La quinta stagione di Game Of Thrones andrà in onda dal 12 aprile. | Un’infografica con tutti i morti di Game of Thrones. Un'infografica del Washington Post li raccoglie tutti – finora sono 456 – e indica per ognuno come, dove, quando e perché è morto. |
Giovedì 28 e venerdì 29 novembre ci saranno due scioperi. Il primo riguarderà solo la città di Milano e il suo trasporto pubblico, il secondo sarà generale e nazionale e riguarderà tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. Lo sciopero del 28 novembre è stato indetto dal sindacato CUB Trasporti (Confederazione Unitaria di Base), che in un comunicato ha scritto che lo sciopero serve a protestare «contro la liberalizzazione e la privatizzazione del trasposto pubblico locale milanese e dell’hinterland» e «contro la quotazione in borsa e la vendita delle azioni del Gruppo ATM». Sul sito di ATM, l’azienda dei trasporti di Milano, si legge che lo sciopero durerà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Il sito del ministero dei Trasporti dice che lo sciopero riguarderà anche NET, compagnia che gestisce le linee nel comune di Monza e in alcune province della Lombardia. | Gli scioperi del 28 e 29 novembre, a Milano e in tutta Italia. Il primo riguarderà il trasporto pubblico milanese, mentre il secondo sarà generale e riguarderà tutti i lavoratori pubblici e privati. |
Ieri nella Repubblica di San Marino è scoppiato uno scandalo che ha colpito con accuse di tangenti, voti di scambio o relazioni con la criminalità organizzata i vertici della classe politica e molti funzionari pubblici. I giornalisti hanno già cominciato a chiamarlo la “tangentopoli di San Marino”. Le accuse arrivano dalla commissione antimafia del Consiglio grande e generale (il parlamento di San Marino), che ieri mattina ha presentato le conclusioni delle sue indagini, durate un anno. Nella relazione i testimoni sentiti dalla commissione hanno accusato diversi impiegati pubblici di aver intascato tangenti – da 500 a 1.200 euro – per non effettuare controlli sulla sicurezza nei cantieri edili. Alcuni politici sono stati accusati di aver scambiato voti con permessi di costruire e altri favori e di aver avuto relazioni con la criminalità organizzata. Tra gli altri, sono stati tirati in ballo anche i due politici più importanti della Repubblica negli ultimi vent’anni: Fiorenzo Stolfi e Gabriele Gatti, leader rispettivamente del Partito Socialista e della Democrazia Cristiana, i due partiti che hanno governato San Marino dal dopoguerra fino a oggi. | La tangentopoli di San Marino. Una contestata commissione parlamentare ha fatto i nomi di politici e impiegati pubblici coinvolti in scandali di mafia, tangenti e voto di scambio. |
Da giovedì 4 a sabato 6 aprile si è tenuto al Circolo dei Lettori di Torino il Festival di Konrad, la sezione del Post che si occupa di cose europee. Ci sono stati quattro incontri – sull’immigrazione, su Brexit, sull’euroscetticismo, sulle elezioni europee –, una rassegna stampa dei giornali europei e un dibattito tra due politici che si occupano di Europa. Non ci sono i video di tutti gli incontri, solo di alcuni, che abbiamo messo insieme qui, per chi se li è persi e vuole recuperarli. L’Europa ci ha lasciati soli? Lo ripetono un po’ tutti quando si parla di migranti. Sarà vero? Proviamo a capirci qualcosa. | I video degli incontri del Festival di Konrad. Una raccolta per chi si è perso gli eventi della sezione del Post che si occupa di cose europee, organizzati al Circolo dei Lettori di Torino. |
Stamattina i carabinieri di Napoli hanno arrestato 55 dipendenti dell’ospedale Loreto Mare, situato vicino al centro della città, nell’ambito di un’estesa indagine sull’assenteismo dal lavoro. Tra gli arrestati, scrive Repubblica, ci sono «un neurologo, un ginecologo, nove tecnici di radiologia, 18 infermieri professionali, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori e 11 operatori sociosanitari». L’indagine è iniziata due anni fa e secondo le informazioni fornite dai carabinieri ha previsto diverse ore di filmati e intercettazioni e 500 fra appostamenti e pedinamenti. In tutto gli indagati sono 94, che sono accusati di migliaia di episodi di assenteismo: materialmente, secondo i carabinieri, si dedicavano ad attività private in orario di lavoro facendo timbrare il proprio cartellino – un “badge” elettronico – ad altre persone. Sono coinvolti nell’indagine anche alcuni dipendenti dell’ufficio rilevazioni presenze e assenze. Nei mesi scorsi il Loreto Mare era già finito sui giornali per diversi casi di inefficienze, come la scarsità di posti letto o i problemi ad alcuni macchinari. | L’inchiesta per assenteismo all’ospedale Loreto Mare di Napoli. 55 persone sono state arrestate – fra medici, infermieri e impiegati – con l'accusa di non presentarsi al lavoro e farsi timbrare da altri il cartellino. |
Il caso Spotlight è un film del 2015 che racconta la storia vera di un gruppo di giornalisti del Boston Globe che nel 2001 scoprì un grande caso di molestie sessuali compiute dai preti cattolici di Boston. Il film è stato diretto da Tom McCarhty e nel cast ci sono, tra gli altri, Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton, Liev Schreiber e Stanley Tucci. Il caso Spotlight ha ricevuto molte critiche positive e 6 nomination per gli Oscar, tra cui quelle per Miglior film, Miglior attore non protagonista (Mark Ruffalo), Miglior attrice non protagonista (Rachel McAdams), Miglior regia, Miglior montaggio e Miglior sceneggiatura originale. Il caso Spotlight racconta la storia di Spotlight (“riflettori”, in Italiano), che è un team di lavoro interno al giornale statunitense Boston Globe e il più longevo team di giornalismo investigativo degli Stati Uniti. Il film inizia nel 2001, con l’arrivo nella redazione del Boston Globe di Marty Baron, nuovo direttore del giornale (e attuale direttore del Washington Post). Baron vuole rilanciare la squadra di giornalisti d’inchiesta di Spotlight e la prima storia con cui prova a farlo riguarda un sacerdote accusato di abusi su minori. Da quel sacerdote l’inchiesta si allarga fino a toccare molti altri e sempre più importanti esponenti della Chiesa cattolica di Boston, di cui molti furono accusati di abusi su minori, altri di aver coperto quegli abusi, temendone le ripercussioni mediatiche. La storia raccontata dal film è vera e per le loro inchieste su quello che è ora conosciuto come il “Massachusetts Catholic sex abuse scandal” i giornalisti di Spotlight vinsero nel 2003 il premio Pulitzer per il miglior servizio pubblico. | Una scena di “Il caso Spotlight”. È un gran film sui giornalisti che scoprirono gli abusi sessuali dei preti di Boston: se ne parla molto bene e ha ricevuto 6 nomination agli Oscar. |
Secondo i moderni sistemi di rilevazione del traffico online (quelli “in tempo reale”, che ci permettono di dire da qui: “ehi, tu! Dico a te!”) diverse decine di migliaia di voi sono tuttora davanti al computer e cliccano sul bookmark del Post, malgrado sia il primo weekend di agosto e il bollino nero aderisca adesivo alla penisola. Sarà la crisi come dicono i giornali, sarà che avete da fare come noi, ma insomma il Post vi ringrazia di giustificare il fatto che pure noi stiamo qui invece di chiudere fino all’8 settembre come il parlamento. Alcune discussioni in redazione del tenore pubblichiamo-le-repliche-dei-pezzi-di-aprile-tanto-chi-vuoi-che-ci-sia sono state dunque stroncate dai dati statistici, e alla fine siamo stati costretti a darci da fare per inventarci cose dignitose anche questa settimana. Tra le quali abbiamo fatto la consueta selezione di ciò che è piaciuto di più a voi e ciò che è piaciuto di più a noi, e i due insiemi si sovrappongono ampiamente e quindi la lista oggi è più confusa. Cominciamo dagli articoli più letti sul Post questa settimana. | Sunday Post. Cose da leggere mentre aspettate le stelle cadenti. |
Venerdì 10 aprile durante la presentazione del DEF – il documento economico con cui il governo programma i suoi interventi per gli anni successivi – Matteo Renzi ha detto che il governo ha individuato nei conti pubblici 1,6 miliardi di euro in più che deciderà come spendere nelle prossime settimane. Secondo il DEF questa cifra – che Renzi ha detto di non chiamare “tesoretto” e che ora tutti chiamano “tesoretto” – è il frutto della revisione di alcune stime su quanto il governo spenderà nel corso del 2015. Negli ultimi giorni in molti hanno chiesto o consigliato al governo come spendere questa cifra: la CGIL, per, esempio ha detto che quei soldi andranno spesi per “l’occupazione“, mentre la Lega Nord ha detto che vanno usati per gli “esodati“. Forza Italia e molti economisti e giornalisti hanno invece detto di essere molto scettici sul fatto che questo “tesoretto” esista davvero. Da dove arrivano questi soldi? Per capire di cosa stiamo parlando bisogna andare a vedere la Parte I del DEF e in particolare la tabella a pagina 2. Da qui si capisce che il “tesoretto” è frutto della differenza tra l’obiettivo programmatico di un rapporto deficit-PIL al 2,6 per cento e uno “tendenziale” al 2,5 per cento. Sembra una questione bizantina, ma è in realtà è molto più semplice di quanto appare. Il “deficit programmatico” è, in un dato anno (il 2015 nel nostro caso), la cifra (calcolata in percentuale sul PIL) di quanto il governo vuole spendere più di quanto guadagna (questa cifra va coperta facendo nuovo debito pubblico: per questo si chiama anche “indebitamento netto”). | Che cos’è il “tesoretto”? da dove arrivano gli 1,6 miliardi di euro che Renzi ha detto di non chiamare "tesoretto" e che ora tutti chiamano "tesoretto": e soprattutto, esistono?. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Renzi e la visita ad Arcore. Il sindaco di Firenze spiega su Facebook perché ha visto il presidente del consiglio. |
Ogni giorno centinaia di milioni di persone usano Google per cercare e leggere di cose e persone, online. I miliardi di dati che il motore di ricerca fa circolare in ogni istante della giornata sono gestiti da una enorme quantità di server, computer collegati in rete, che si trovano nei centri dati (data center) della società in giro per il mondo. Questa infrastruttura costituisce una porzione consistente dell’Internet fisica, quella che esiste al di qua dei nostri schermi e che poi ci permette di vedere i video, parlare con gli amici in chat o leggere le pagine del Post. Per condividere con i suoi utenti l’enorme sforzo che sta dietro la gestione del motore di ricerca più grande del mondo, e la gestione di servizi molto usati come quello di posta Gmail, Google ha messo online un nuovo sito. Si chiama Dove batte il cuore di Internet e raccoglie un’ampia serie di fotografie dei principali data center della società, per farsi un’idea di come sono fatti e organizzati. | I data center di Google. Le immagini dei posti dove passa tutto quanto. |
Venerdì 3 aprile, il governo ha pubblicato sul suo sito internet il testo del Disegno di legge (DDL) di riforma della RAI che era stato approvato la scorsa settimana. Il DDL ora dovrà essere discusso e approvato in parlamento, una procedura che, secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dovrebbe finire entro luglio. Nel testo del decreto – che era stato solo presentato in conferenza stampa ma non diffuso interamente – sono stati chiariti alcuni aspetti che erano rimasti finora poco chiari (l’abitudine dei governi italiani di presentare i provvedimenti prima di renderne pubblici i testi è stata molto discussa in queste settimane). Il consiglio d’amministrazione Come era stato preannunciato, il DDL prevede una riforma del consiglio d’amministrazione (CDA) della RAI i cui membri scenderanno da nove a sette. Quattro membri saranno nominati da Camera e Senato – due per ciascuna camera –, due saranno nominati dal ministero dell’Economia e uno sarà nominato dai dipendenti della RAI. Attualmente sette consiglieri vengono eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza, dove siedono membri sia del Senato che della Camera, mentre due vengono indicati dal ministero dell’Economia. I membri del CDA potranno essere sfiduciati dall’assemblea degli azionisti (cioè dal ministero dell’Economia, che possiede quasi il 100 per cento delle azioni RAI), ma soltanto con l’approvazione della Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI. | Cosa vuole fare il governo con la RAI. È stato pubblicato il testo della riforma della RAI già approvato la scorsa settimana in cui si parla anche di come il governo vuole cambiare il pagamento del canone. |
Cinque anni fa Zendaya, il cui nome completo è Zendaya Maree Stoermer Coleman, era un’attrice e cantante non ancora ventenne nota quasi soltanto agli spettatori di Disney Channel. Due anni fa era una giovane attrice di successo, con un ruolo da coprotagonista in un film di Spider-Man e un altro importante in The Greatest Showman, il film sull’imprenditore circense P.T. Barnum. Da un po’ più di un anno, Zendaya è secondo molti la più promettente attrice della sua generazione, con un ruolo da protagonista nell’apprezzata e discussa serie tv Euphoria, e prossimamente in due film piuttosto attesi: l’ambizioso e fantascientifico Dune, che dovrebbe arrivare a fine anno, e Malcom & Marie, dal 5 febbraio su Netflix. Nonostante sia oggi principalmente un’attrice, Zendaya è anche una modella molto richiesta e, più in generale, un seguitissimo personaggio pubblico: con almeno una copertina su tutte le principali riviste di cinema e moda degli Stati Uniti e con un profilo Instagram con 85 milioni di follower, più di quelli di LeBron James, Billie Eilish o Gigi Hadid. In un recente articolo di copertina intitolato “Benvenuti a Zollywood”, la rivista GQ ha scritto che «è difficile pensare a qualcuno che a Hollywood sia più presente di lei, Zendaya Maree Stoermer Coleman». | Da dove arriva Zendaya. Cinque anni fa era solo su Disney Channel, oggi è una delle giovani attrici più famose e acclamate di Hollywood. |
Durante la puntata di ieri sera di Piazzapulita, dedicata in gran parte ai guai della Lega Nord, è andato in onda un servizio realizzato da Alessandro Sortino a Taranto. La città ospita l’Ilva, una delle più grandi acciaierie d’Europa. Si estende per millecinquecento ettari tra la via Appia e il mare e sforna quasi la metà dei ventisei milioni di tonnellate di acciaio prodotti ogni anno dall’Italia. L’Ilva è da anni al centro di polemiche e proteste per via delle polveri sprigionate dai suoi impianti, e in città il tasso di tumori supera la media nazionale. È in corso un’inchiesta, in questo periodo, sul ruolo della fabbrica nell’inquinamento della zona e nell’aumento dei tumori, e in questi mesi alle proteste dei comitati dei cittadini e delle associazioni ambientaliste si sono contrapposte le proteste delle migliaia di lavoratori dell’Ilva. Le loro manifestazioni sono organizzate dall’azienda, e non dai sindacati. Da posizioni diametralmente opposte, operai e cittadini dicono la stessa cosa: protestano per il bene delle loro famiglie. | Taranto divisa sull’Ilva. Il servizio di Piazzapulita sugli operai e i comitati per l'ambiente, che manifestano "per le nostre famiglie" ma da posizioni opposte. |
Aggiornamento di lunedì 29 dicembre 2014 La Marina Militare italiana ha annunciato alle 7:15 del mattino che le persone salvate sono 284, mentre in 194 sono ancora a bordo della nave Norman Atlantic. — | L’incendio sulla Norman Atlantic. Un traghetto in rotta tra la Grecia e l'Italia ha preso fuoco con a bordo 478 persone: c'è almeno un morto, mentre 284 passeggeri sono stati messi in salvo. |
Martedì 6 maggio il testo base del governo sulla riforma del Senato ha ottenuto l’approvazione da parte della Commissione affari costituzionali del Senato. Si tratta del primo passaggio necessario a portare la riforma al suo primo voto in Senato che, secondo quanto ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dovrebbe avvenire entro il 10 giugno. Nei prossimi giorni la Commissione dovrà comunque continuare a discutere il testo e ci sarà tempo fino al 23 maggio per presentare gli emendamenti. Il passaggio non è stato facile, anche a causa di diversi pasticci e incidenti. La riforma del Senato è uno dei principali provvedimenti promessi da Renzi, che ha minacciato diverse volte di dimettersi se la riforma non sarà approvata. Il testo approvato dalla Commissione (e su cui ricordiamo, si continuerà a discutere) prevede di trasformare il Senato in una “Camera delle autonomie” non elettiva, dove siederanno sindaci, amministratori locali e personalità della società civile nominate dal Presidente della Repubblica. Il nuovo Senato non voterà la fiducia al governo e il suo voto sarà necessario soltanto per l’approvazione di alcune leggi. | E la riforma del Senato? prosegue lentamente e la questione è sempre più pasticciata (ed è ritornato anche Roberto Calderoli). |
Il mondo si divide tra le persone che quando devono comprare o abbonarsi a qualcosa studiano nei minimi dettagli le diverse possibilità a disposizione e leggono anche le cose scritte in piccolo, e quelle che invece non lo fanno. Questa guida alle offerte per mettere internet a casa è per la seconda categoria di persone: in particolare per quelle che non sanno bene cosa siano i Mb/s e pensano che le aziende che permettono di avere una connessione a internet siano solo tre o quattro, le più famose. Abbiamo messo insieme le offerte più economiche e interessanti disponibili in questi giorni. Ci sono altri operatori di servizi internet oltre a quelli che citiamo ma alcuni, come Linkem o Cheapnet, non arrivano alle velocità di download maggiori; altri sono presenti solo in alcune zone d’Italia, magari perché poco servite dalla rete Telecom, come Siportal in Sicilia e Sardegna. Sotto il confronto tra le offerte ci sono alcuni consigli per scegliere la più adatta a voi, che contengono anche qualche breve spiegazione per chi (anche se siamo nel 2019 e probabilmente non lo ammetterebbe mai) non sa bene la differenza tra fibra e ADSL e non ha mai sentito parlare dell’internet senza fili di aziende come Eolo. | Le offerte per avere internet a casa, a confronto. Tra quelle disponibili in questi giorni sui siti dei principali operatori per fibra, ADSL e internet senza fili. |
Era solo questione di tempo prima che qualche paese vietasse Pokémon Go, il popolarissimo videogioco per smartphone basato sulla realtà aumentata. L’Iran l’ha fatto di recente, ma anche altri paesi cercheranno sicuramente di regolamentare il gioco, per un motivo semplice: Pokémon Go solleva troppe domande a cui non è ancora stata data una risposta soddisfacente. L’Iran potrebbe avere ragioni legate alla religione islamica per vietare Pokémon Go: nel paese, contro i precedenti videogiochi sui Pokémon era già stata emanata una fatwa, una sentenza religiosa, che – tra le altre cose – si opponeva all’idea che fosse possibile accelerare le trasformazioni degli animaletti per renderli più forti, perché considerata un riferimento alla teoria dell’evoluzione. Abolhasan Firouzabadi, il capo dell’autorità iraniana che si occupa di internet, però, ha detto che il divieto è stato introdotto per ragioni di sicurezza. Anche l’esercito israeliano ha vietato Pokémon Go per motivi di sicurezza: il gioco – sostiene l’esercito – attiva le fotocamere e i servizi di localizzazione del telefono, che potrebbero rivelare la posizione delle basi a una persona che sta osservando. Le forze armate americane hanno optato per avvertimenti più morbidi, limitandosi a dire che il gioco «non è autorizzato» in aree ad accesso ristretto. In Cina ci sono timori – non ancora ufficiali, dal momento che il gioco non è ancora arrivato nel paese – che Pokémon Go possa compromettere la sicurezza delle installazioni militari. In Russia il sito filogovernativo Politonline ha pubblicato una dura critica contro il gioco, definendolo uno strumento per il «controllo del mondo creato da un ex dipendente del Dipartimento di Stato statunitense» (John Hanke, il CEO di Niantic, la società che ha sviluppato Pokémon Go, ha lavorato effettivamente per il governo americano in passato). Un legislatore russo ha fatto intendere che il gioco potrebbe anche essere usato per organizzare rapidamente un ritrovo di molte persone, risultando quindi come un «incitamento» a «disordini di massa». | Quelli che vietano Pokémon Go. Diversi paesi stanno bloccando o limitando il gioco per timori legati alla sicurezza o alla privacy, e potrebbero non avere tutti i torti. |
La Commissione Europea ha comunicato all’Italia di aver bocciato la manovra economica che il governo italiano vuole approvare. Come scrive la Stampa, «è la prima volta che la Commissione decide la bocciatura immediata, applicando così il secondo comma dell’articolo 7 del regolamento 473 del 2013, quello che le consente di respingere una manovra nei primi 15 giorni». La decisione della Commissione, formulata durante la riunione del collegio dei commissari riunito alla plenaria del Parlamento Europeo, è arrivata un giorno dopo la lettera con cui il ministro italiano dell’Economia italiano aveva provato a rispondere alle critiche della Commissione stessa sulla legge di bilancio e scritto che la decisione di aumentare il deficit era stata «difficile ma necessaria». | La Commissione Europea ha respinto la manovra del governo italiano. Non era mai successo che venisse respinta senza trattative: ora il governo ha tre settimane per fare delle modifiche. |
Una scossa di terremoto è stata sentita intorno alle 4 di questa notte in varie località delle province meridionali delle Marche. Secondo l’Ingv, si è trattato di una scossa di magnitudo 3.6 con ipocentro a 11 km di profondità ed epicentro 4 chilometri a ovest di Amandola (Fermo), una delle località che erano state colpite dal sisma del 2016. Il movimento sismico è stato avvertito anche ad Ascoli Piceno. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.6 ore 04:05 IT del 05-05-2020 a 4 km W Amandola (FM) Prof=11Km #INGV_24363531 https://t.co/JUnABzcmie | C’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 nelle Marche. |
Il coordinatore regionale della Lega in Abruzzo Giuseppe Bellachioma ha annunciato su Facebook che il suo partito si presenterà da solo alle elezioni regionali che si dovrebbero tenere entro l’anno, in quella che è di fatto la prima rottura di rilievo a livello locale tra il partito guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e Forza Italia dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Bellachioma ha detto ad Abruzzoweb che la decisione è stata presa con i vertici nazionali del partito. «Abbiamo dei sondaggi che danno la Lega in forte ascesa» ha detto Bellachioma, «abbiamo il candidato governatore e la squadra è pronta, rompiamo gli indugi e chi ci ama ci segua, non possiamo aspettare, significherebbe dare vantaggi al PD e al M5S. La coalizione di centrodestra non riesce ad esprimere una unitarietà e una condizione vincente, la Lega se ne assume la responsabilità» sostenendo che sia «l’unica realtà che può battere il centrosinistra». | La Lega si presenterà da sola alle regionali in Abruzzo. Visto l'aumento di consensi a livello nazionale registrato dai sondaggi ha rotto la storica alleanza con Forza Italia, che non l'ha presa per niente bene. |
Gennaio è un mese di abbondanza per noi compilatori della raccolta di gente che vale la pena fotografare: è un concentrato di festival cinematografici, sfilate e anteprime e si finisce per lasciare fuori molte foto notevoli. A questo giro è stato difficile destreggiarsi tra gli attori presenti ai SAG Awards (ma una gallery approfondita la trovate qui), i premi cinematografici assegnati dal più importante sindacato di attori di Hollywood, e tra gli invitati e i modelli dell’alta moda di Parigi. A loro si aggiungono Boris Johnson in dinoccolata attesa, Bernie Sanders curvo al telefono, il principe Carlo buffamente incoronato, Billie Eilish con occhiali e capelli coordinati, Uma Thurman con suo figlio, la prima presidente greca e un’infreddolita Gigi Hadid. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. La risata di Eva Herzigova, Gigi Hadid infreddolita e poi pugni, lacrime e sudore dei famosi che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Per quel che se ne conosce adesso, la cosiddetta “pace fiscale” promessa dal governo Conte somiglierà al condono approvato dal governo Berlusconi del 2002, il più grande della storia recente, all’epoca ribattezzato appropriatamente “condono tombale”. Al momento il condono riguarderà le pendenze con il fisco fino a un milione di euro, sia quelle in essere che quelle che devono ancora essere scoperte. Grazie al condono sarà possibile eliminare gli attuali ed eventuali futuri contenziosi con il fisco in cambio del pagamento di una percentuale delle imposte dovute. Il governo punta a incassare in tutto 20 miliardi di euro da questa misura una tantum. Il testo del condono non è ancora stato pubblicato, ma negli ultimi giorni il sottosegretario all’Economia della Lega Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova e di professione commercialista, ha dato diverse interviste in cui spiega a cosa sta lavorando il governo. In un’intervista al Messaggero Bitonci ha spiegato che il provvedimento del governo sarà «molto simile a quello del 2002» (cioè il condono tombale dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti). Bitonci ha poi spiegato all’AGI che l’importo massimo dei contenziosi che si potranno condonare sarà di un milione di euro. Secondo quanto sarà ampio il contenzioso, per cancellare la pendenza e ogni ulteriore accertamento si pagheranno tre aliquote, crescenti all’aumentare dell’importo che secondo l’Agenzia delle entrate non è stato dichiarato. | Il governo farà un “condono tombale”? diversi esponenti della Lega vogliono fare come con il condono Tremonti del 2002: raccogliere 20 miliardi di euro cancellando tutti i contenziosi con il fisco fino a un milione. |
Nello Musumeci, candidato del centrodestra, ha vinto le elezioni regionali in Sicilia ottenendo il 39,8 per cento dei voti; le liste a lui collegate hanno ottenuto il 42 per cento dei voti. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, ha ottenuto il 34,6 per cento, contro il 26,6 della lista del suo partito. Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, ha ottenuto il 18,6 per cento (le sue liste il 25) mentre Giuseppe Fava, candidato della sinistra, ha ottenuto il 6,1 (la sua lista il 5,2 per cento). Musumeci succederà a Rosario Crocetta, che nel 2012 lo aveva sconfitto. Alle 20 Nello Musumeci ha fatto il suo primo discorso da presidente della regione Sicilia: «Il mio primo compito da presidente della Regione – ha detto – sarà quello di recuperare oltre il 50% di siciliani che ha deciso di non votare». | In Sicilia ha vinto il centrodestra. Nello Musumeci ha ottenuto più voti degli altri candidati – il 39,8 per cento – e sarà il nuovo presidente. |
Il Senato ha approvato il disegno di legge che introduce e disciplina nel codice penale il reato di omicidio stradale e anche quello di lesioni personali stradali. Hanno votato a favore 163 senatori, contro 2 e 65 si sono astenuti. Il testo ha subìto delle modifiche e deve ora tornare alla Camera. Le principali modifiche sono state introdotte da due emendamenti su cui il governo aveva dato parere contrario, ma che sono stati comunque votati dal Senato con un ampio margine: il primo ha ottenuto 189 sì, 46 voti contrari e 6 astenuti e è stato presentato da Marco Filippi (della minoranza Pd). Il secondo, passato con 172 sì, 56 no e 7 astenuti, è stato presentato da Luis Alberto Orellana (ex M5S). Omicidio stradale Dopo l’articolo 589 del codice penale – quello che riguarda l’omicidio colposo – sono stati inseriti un bis e un ter: il primo prevede il carcere da otto a dodici anni per omicidio colposo commesso da un conducente in stato di ebbrezza alcolica, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, o sotto l’effetto di droghe. Si specifica che il conducente può essere «alla guida di un veicolo a motore o di un natante o di un’imbarcazione o di una moto d’acqua». Se il conducente esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone e di cose, si applica la stessa pena con tassi alcolemici inferiori: il limite è fissato a 0,8 grammi per litro. | Come funziona il reato di omicidio stradale. Il Senato ha approvato il ddl che introduce nel codice penale il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali: il governo è stato battuto su due emendamenti. |
Allora. In questo post trovate la situazione economica del mio mandato dopo il primo trimestre da parlamentare. Alla fine del post c’è il file completo con il dettaglio, e così sarà in seguito trimestralmente. Però, visto che siete curiosi, vi toccano alcune spiegazioni. Mi sono pur sempre occupato a lungo di direzione del personale, e un minimo di interesse per retribuzioni e dintorni mi deve essere rimasto. La prima e più importante premessa, è che uso il mio stipendio secondo la mia libera, prudente (e però insindacabile) valutazione. Lo dico per specificare che la condivisione di questi numeri non ha in nessun modo lo scopo di discutere il modo in cui spendo i miei emolumenti di parlamentare, ma solo di illustrare quanto del mio stipendio è destinato all’attività politica e quanto all’uso personale, familiare e – ma non è il caso – all’accumulazione o al risparmio. | I conti dell’onorevole Scalfarotto. Che li elenca e spiega, stipendio, spese e anacronismi parlamentari. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 753 casi positivi da coronavirus e 56 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 2.205 (150 in meno di ieri), di cui 306 nei reparti di terapia intensiva (22 in meno di ieri) e 1.899 negli altri reparti (128 in meno di ieri). Sono stati analizzati 76.542 tamponi molecolari e 115.999 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 0,9 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,04 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 925 e i morti 10. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (134), Lazio (91), Campania (77), Puglia (68) e Sicilia (67). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 25 giugno. |
Dal 10 al 12 maggio a Milano ci sarà l’adunata nazionale degli alpini, arrivata alla sua novantaduesima edizione. La scelta, dice l’associazione che li rappresenta, «ha un significato profondo» poiché si svolgerà nel centenario della fondazione dell’associazione stessa, «che nacque proprio nel capoluogo lombardo l’8 luglio 1919». Le adunate degli alpini si fanno notare, nelle città in cui avvengono: sono molto visibili e secondo molte persone anche piuttosto invasive. Gli alpini e l’adunata Gli alpini sono le truppe da montagna dell’esercito italiano. Vennero costituiti nell’ottobre del 1872 per proteggere, almeno all’inizio, i confini montani settentrionali dell’Italia con Francia, Impero austro-ungarico e Svizzera, ma quasi da subito vennero inviati in Africa per combattere le guerre coloniali del Regno d’Italia, per poi conquistare la Libia durante la guerra italo-turca, nell’autunno del 1911, e di nuovo durante il fascismo per la guerra d’Etiopia. Durante la Prima guerra mondiale furono invece impiegati al confine nord-est con l’Austria-Ungheria e durante la Seconda guerra mondiale combatterono a fianco delle forze dell’Asse principalmente nei Balcani e sul fronte orientale. | L’adunata degli alpini a Milano, e altre storie. Si terrà tra qualche giorno: l'anno scorso a Trento non era andata molto bene. |
Aggiornamento – Nel corso della trasmissione Otto e Mezzo su La7, Maria Elena Boschi ha confermato gli incontri e le discussioni avute con il presidente di CONSOB Giuseppe Vegas a proposito di Banca Etruria. Ha ammesso anche di aver parlato con Vegas delle sue preoccupazioni per l’acquisto di Etruria da parte della Popolare di Vicenza. Ha ripetuto però di non aver esercitato sul presidente di CONSOB alcuna pressione e di non aver cercato di influenzarlo. Nonostante all’epoca fosse ministra, Boschi ha detto di considerare il suo comportamento del tutto regolare. Giovedì mattina, durante un’audizione in commissione banche, il presidente di CONSOB Giuseppe Vegas ha detto che nell’aprile del 2014 parlò in diverse occasioni del futuro di Banca Etruria con Maria Elena Boschi, allora ministra per le Riforme e figlia di Pier Luigi Boschi, per un periodo membro del consiglio d’amministrazione e poi vicepresidente della banca. Vegas ha raccontato che l’allora ministra gli disse di essere preoccupata per la possibile acquisizione di Banca Etruria da parte di Banca Popolare di Vicenza – una preoccupazione che condivideva con il padre e con gli altri membri del CDA della banca. | La commissione banche è diventata la commissione Boschi. Una nuova testimonianza ha complicato ancora una volta la posizione dell'ex ministra nella vicenda di Banca Etruria. |
Durante il Consiglio dei ministri di giovedì sera è stato approvato un decreto-legge che rinvia tutte le elezioni che erano previste in Italia in primavera e in estate al periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 ottobre, a causa dell’epidemia da coronavirus. Tra le elezioni che verranno rimandate ci sono le amministrative che riguardano 1.293 comuni, tra cui Torino, Milano, Roma e Napoli, e le regionali in Calabria, che erano inizialmente previste a febbraio ed erano già state rimandate una prima volta in primavera. | Le elezioni regionali e amministrative previste in primavera si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre. |
Nel dibattito sulla totale assenza del “bene” nella fiction televisiva tratta dal libro di Roberto Saviano Gomorra (che si è chiusa ieri con grande successo ed estesi apprezzamenti su Sky Atlantic), oggi interviene Michele Serra nella sua rubrica sui quotidiano Repubblica. Rispondendo a un articolo di ieri dello stesso Saviano, Serra si chiede se il problema non sia – piuttosto che la mancanza di realismo della scelta – che troppa esibizione di “male” e violenza e spietatezza non rischi di diventare noiosa e prevedibile, offerta a un pubblico che la chiede, al pari simmetrico dei vecchi “lieto fine”. Interessante e utile il dibattito sulla serie tivù Gomorra, accusata di essere truce a prescindere e di non disporre di “buoni” nei quali identificarsi. Roberto Saviano ha buon gioco a mettere in guardia contro l’eterna tentazione (politica) di “lavare i panni sporchi in famiglia”, e contro il tono edificante, che con le migliori intenzioni crea sempre cattiva letteratura. Ha ragione: raccontare il male è parte decisiva della lucidità (politica e artistica) di una comunità; sono nella memoria di tutti, del resto, le patetiche sortite berlusconiane contro “le fiction sulla mafia che mettono in cattiva luce l’Italia”. | La banalità del male televisivo. Nel dibattito su Gomorra, Michele Serra si chiede se l'affollamento di violenza e "canaglierie assortite" non stia diventando semplicemente di maniera. |
Il PIL degli Stati Uniti è cresciuto nel terzo trimestre del 2014 a un tasso annualizzato del 5 per cento: il dato diffuso inizialmente era un +3,9 per cento ma gli economisti del dipartimento del Commercio lo hanno rivisto al rialzo. Si tratta di un’ulteriore accelerazione rispetto al già notevole dato annualizzato del +4,6 per cento riscontrato nel trimestre precedente. L’economia americana non cresceva con questa rapidità da più di dieci anni, esattamente dal terzo trimestre del 2003. La borsa di New York ha reagito molto bene alla notizia della revisione dei dati; l’indice Dow-Jones – il più noto indice azionario della borsa di New York – ha superato per la prima volta i 18.000 punti, dopo sei anni di crescita più o meno costante. Il New York Times scrive che questi dati “sono un chiaro segno che l’economia ha finalmente ingranato una marcia più alta” e il Wall Street Journal fa notare quanto questi dati siano distanti da quelli dell’eurozona, del Giappone e perfino della Cina, che negli ultimi mesi sta rallentando la sua crescita. | Ora l’economia americana va forte. Il PIL degli Stati Uniti è cresciuto del 5% nell'ultimo trimestre, il miglior tasso in 11 anni; l'indice Dow-Jones non è mai stato così alto e anche la popolarità di Obama sta crescendo. |
La legislatura finita ieri è stata eccezionale, in tutti i sensi: è diventata una delle più lunghe di sempre nonostante abbia visto tre governi e innumerevoli passaggi dalla maggioranza all’opposizione, ha prodotto molte e rilevanti riforme nonostante oggi sia criticata per la sua inefficienza, ma soprattutto ha coinvolto cinque anni in cui l’Italia è cambiata moltissimo. Nel 2013 Pier Luigi Bersani era il segretario del PD, il Movimento 5 Stelle era una novità, e Silvio Berlusconi e Angelino Alfano stavano nello stesso partito. Cinque anni dopo il PD è diventato un’altra cosa, Bersani è dirigente di un nuovo partito, il Movimento 5 Stelle è in cima ai sondaggi, Berlusconi ha ripreso il suo vecchio partito e Alfano ha governato per anni col centrosinistra. In mezzo ci sono stati due presidenti della Repubblica, uno rieletto, per la prima volta nella storia della Repubblica. E sono successe un mucchio di altre cose, che abbiamo provato a riassumere in questo album fotografico. Dentro ogni foto, la storia dell’evento che mostra. | Album fotografico dell’ultima legislatura. Fra scissioni, primarie, referendum, tre governi, due presidenti della Repubblica, qualche legge degna di nota e un gran trambusto. |
Le cronache dei giornali di oggi tornano a parlare drammaticamente di Lea Garofalo, ex collaboratrice di giustizia di 35 anni sparita nel nulla dallo scorso novembre. Secondo le ordinanze di custodia cautelare emesse stanotte dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari, la donna sarebbe stata uccisa in un capannone della periferia milanese e poi sciolta nell’acido in un terreno vicino a Monza. Il mandante dell’omicidio sarebbe Carlo Cosco, padre di sua figlia e boss di una delle cosche della ‘ndrangheta crotonese. Il nome di Lea Garofalo arriva per la prima volta sulle cronache nazionali nel febbraio del 2010, quando i giornali danno notizia della sua sparizione in seguito all’apertura di un fascicolo contro ignoti per «sequestro di persona» da parte della Procura di Campobasso. La sua storia però ha radici molto più tortuose e profonde, e per raccontarla bisogna partire almeno dall’inizio degli anni novanta e seguire le vicende della faida fra le famiglie Garofalo e Mirabelli di Petilia Policastro, provincia di Crotone. | Chi era Lea Garofalo. La storia di una persona coraggiosa, finita molto male. |
Your Paintings è una nuova iniziativa della BBC in collaborazione con la Public Catalogue Foundation, una fondazione senza scopo di lucro, per realizzare un catalogo digitale di tutti i quadri presenti nelle collezioni e nei musei del Regno Unito. Il progetto mira a rendere visibili le decine di migliaia di opere d’arte che vengono esposte di rado, a causa della mancanza di spazi espositivi, e che rimangono quindi negli archivi e nei magazzini dei musei del paese senza essere minimamente valorizzate. Una prima versione del portale, che raccoglierà progressivamente tutte le foto e le informazioni su autori ed epoche dei quadri, è stata messa online ieri ed è liberamente consultabile attraverso il sito della BBC. Sono già visibili oltre 63mila opere d’arte provenienti da 800 diverse collezioni e realizzate da 15mila diversi artisti. Il lavoro di catalogazione continua ed entro un anno e mezzo gli organizzatori confidano di riuscire a pubblicare online tutti i quadri del Regno Unito, che dovrebbero essere circa 200mila opere. | Tutti i quadri del Regno Unito online. Sono duecentomila e BBC vuole catalogarli tutti e renderli visibili sul Web, dove potranno essere taggati. |
Qualche giorno fa la casa automobilistica italiana Maserati – attualmente di proprietà del gruppo FIAT Chrysler – ha compiuto 100 anni; la sua fondazione risale al 1 dicembre 1914, giorno in cui Alfieri Maserati, insieme ai fratelli Ettore ed Ernesto, costituì a Bologna la Società Anonima Officine Alfieri Maserati. In occasione del centenario, a Modena il Museo Enzo Ferrari ha allestito la mostra “Maserati 100 – A Century of Pure Italian Luxury Sports Car” (visitabile fino alla fine di gennaio 2015), mentre lo scorso settembre sempre Modena ha ospitato un raduno internazionale Maserati al quale hanno partecipato oltre 200 auto, tra storiche e moderne. La storia della Maserati La ditta dei fratelli Maserati inizialmente si occupava dell’assistenza alle automobili prodotte dalla milanese Isotta Fraschini e della loro elaborazione per le corse ma quest’attività durò poco, perché allo scoppio della Prima guerra mondiale Alfieri ed Ettore dovettero partire per il fronte lasciando l’officina nelle mani del diciassettenne Ernesto. Alla fine della guerra i fratelli Maserati ripresero l’attività di meccanici e Alfieri cominciò a dedicarsi anche alle gare in automobile, prima alla guida di modelli della Isotta Fraschini, poi della torinese Diatto. Dopo molti successi e una nomina a responsabile della squadra corse Diatto, nel 1926 Alfieri dovette abbandonare le gare in auto perché la casa torinese decise di ritirarsi dalle competizioni. Fu proprio partendo da parti meccaniche delle Diatto da corsa che Alfieri Maserati realizzò nella propria officina il primo modello Maserati, un’auto dalle soluzioni tecniche innovative per l’epoca che fu chiamata “Tipo 26”. | Cent’anni di Maserati. Storia e foto di una delle più famose case automobilistiche italiane, dalle prime corse ai problemi con Citroen fino al nuovo successo ottenuto con FIAT. |
L’ultimo libro di Dave Eggers era uscito l’estate scorsa, alla vigilia dei due anniversari del 29 agosto e 11 settembre: in cui gli Stati Uniti ricordano le due grandi catastrofi di questo millennio, l’attacco alle Torri gemelle e l’uragano Katrina. Non è solo il numero delle vittime ad accomunare i due eventi diversissimi, e non è solo il loro avere colpito all’interno dei confini un paese abituato a perdere i suoi cittadini in altri posti del mondo. Secondo molti americani le reazioni alle due emergenze rappresentano infatti i due esemplari fallimenti della storia dell’amministrazione Bush, e tra questi americani c’è Eggers, ex enfant prodige della letteratura americana. Adesso non è più enfant – ha quarant’anni – e ha rimisurato la sua carriera letteraria su attività più eclettiche, e meno egocentriche del suo primo famoso romanzo, “L’opera struggente di un formidabile genio”. Le sue riviste – Believer e McSweeney’s – sono parte del paesaggio giornalistico e letterario, la sua scuola di letteratura funziona, pochi mesi fa è uscito il film “Nel paese delle creature selvagge” dalla cui sceneggiatura, che ha firmato, Eggers ha tratto un romanzo pubblicato in Italia da Mondadori. Mondadori manda ora in libreria anche Zeitoun, con la traduzione di matteo Colombo: una storia vera e incredibile, che parla appunto di Katrina e anche dell’11 settembre. Il protagonista della storia è Abdulrahman Zeitoun, che ha cinquantadue anni e vive a New Orleans, dove ha una avviatissima impresa edile, e molti clienti che lo conoscono e stimano in tutta la città. È nato in Siria, ha girato il mondo lavorando sulle navi, e poi si è stabilito in Louisiana, dove ha conosciuto Kathy, e l’ha sposata. Kathy si era da poco convertita all’Islam, dopo averlo conosciuto e apprezzato grazie al racconto di un’amica. In città tutti chiamano Zeitoun col suo cognome: il nome è troppo complicato. Lui e Kathy hanno quattro bambine e un maschio grande che Kathy aveva avuto da un primo marito. Anche l’ultimo libro di Eggers prima di Zeitoun (“Erano solo ragazzi in cammino”) raccontava una storia vera, benché romanzata a tratti, quella della guerra e il massacro in Sudan. Eggers ricorda spesso che è il giornalismo la sua vera formazione. “Zeitoun” è la cronaca di un mese straordinario per New Orleans e per tutto il mondo che assistette alla distruzione portata in città dall’uragano, il 29 agosto 2005. Il protagonista è un uomo di grande rigore e impegno per sé e per gli altri, sempre al lavoro e sempre generoso: molto attaccato alla sua fede, ma anche molto “all american” (e Eggers fa un gran lavoro di demolizione degli stereotipi sull’anomalia dei musulmani americani). Quando l’arrivo di Katrina è annunciato, come in altre occasioni decide di rimanere in città per sorvegliare i suoi cantieri e le case che affitta, mentre la sua famiglia si mette in salvo: non crede che sarà peggio delle altre volte. E in effetti, il suo quartiere è allagato dall’uragano, ma non raso al suolo come quelli sotto il livello del lago, e non centrale abbastanza da essere visitato da sciacalli e ladri. Zeitoun tira fuori dal garage la sua canoa e si impegna per giorni ad aiutare chi ha bisogno di soccorsi, uomini e animali, rincuorando Kathy che vede i telegiornali e vorrebbe che venisse via: “è tutto a posto, sono utile, qui”. Il racconto di questa prima parte sovverte – con la canoa che si muove in un silenzio irreale – le ricostruzioni di guerra civile tramandate dai media in qeui giorni e poi largamente ridimensionate. Ma al nono giorno di soccorsi e adattamento, Zeitoun e alcuni suoi compagni vengono improvvisamente arrestati senza spiegazioni da una pattuglia, e destinati a un’esperienza in cui Zeitoun stesso riconosce quello che ha visto e letto su Guantanamo, e persino su Abu Ghraib. Minacciati, perquisiti violentemente, umiliati e reclusi dentro gabbie appena preparate sul piazzale della stazione dei bus (“Camp Greyhound”), vengono tenuti insieme ad altri fermati in condizioni disumane, senza ottenere né di fare una telefonata, né assistenza medica, né di sapere di cosa sono accusati. La detenzione durerà un mese, prima che Kathy riesca miracolosamente ad avere notizie di Zeitoun, dopo averlo creduto morto per dieci giorni, e ottenga il suo rilascio e l’archiviazione delle accuse. Per Eggers “Zeitoun” è appunto la storia di una famiglia americana travolta dagli effetti congiunti della guerra al terrorismo e della gestione del post Katrina. Con la complicità del sensazionalismo dei mezzi di comunicazione, l’idea che agenti e militari in arrivo hanno della città è di uno stato di guerriglia e violenze abominevoli, e a questo si dispongono. Peggiora le cose il fatto che il FEMA, l’ente deputato alla gestione dell’emergenza, sia stato negli anni precedenti convertito a un’attività e a un’ispirazione antiterroristiche. Eggers torna più volte sulla rapidità e l’efficienza con cui il FEMA fu in grado di costruire prigioni temporanee e attivare unità repressive, mentre i cittadini di New Orleans venivano lasciati senza soccorsi per giorni. Quello che gli Zeitoun ricostruiscono in seguito, è che una circolare del Dipartimento della Sicurezza Nazionale aveva allertato sulla possibilità che “terroristi” sfruttassero la calamità per seminare maggiore panico e risentimento nei confronti delle autorità. E che il FEMA aveva costituito delle unità con poteri quasi illimitati deputata a perseguire ogni attività sospetta – un poliziotto aveva scambiato Zeitoun e i suoi compagni per dei saccheggiatori che aveva visto il giorno prima – e a gestire gli arresti con procedure da stato di guerra. Eggers fa capire che a molti cittadini innocenti fermati in quei giorni – l’origine siriana di Zeitoun non è rilevante, salvo un paio di insulti ricevuti da un militare – è andata assai peggio che a Zeitoun, con detenzioni durate mesi e anche un anno. Il racconto di Eggers – che ha destinato tutti i guadagni del libro a organizzazioni no profit dedicate alle vicende che racconta – è equilibratissimo e giornalistico: ma la storia è impressionante e incredibile da sola, e spiega cosa succede quando politica e informazione collaborano con separati interessi a creare uno stato di terrore. Dapprima sembra un libro su Katrina, poi l’uragano che travolge i protagonisti e un po’ della loro fiducia nel “loro” paese diventa invece il loro paese stesso. “Poteva succedere solo nel 2005, al culmine della sospensione sfrontata della legalità e dei diritti in nome della guerra al terrorismo”, ha spiegato Eggers in un’intervista. Ma benché la lezione sia stata devastante – Kathy soffre ancora di stress post trauma, perdite di memoria e limitazioni della manualità, e la loro vita è diventata più prudente e docile – la fiducia di Zeitoun in se stesso, nella sua città, e negli Stati Uniti di coloro che giravano per New Orleans ad aiutare la gente, tiene duro: “quale atto di fede maggiore ci può essere di quello di un costruttore di case in un posto come New Orleans?”. Zeitoun si svegliò dopo le nove, stremato dagli ululati dei cani. Quel giorno voleva trovarli a tuttii costi. Dopo aver pregato, percorse in canoa il giardino inondato. I cani sembravano vicinissimi. Attraversò la strada e svoltò a sinistra su Dart Street. Appena qualche casa più in giù, trovò esattamente ciò che cercava. Conosceva bene quella casa. Si avvicinò pagaiando, e i cani impazzirono. I loro guaiti disperati provenivano dall’ interno. Ora doveva trovare un modo per entrare. Il primo piano era allagato, ragione per cui i cani – a occhio e croce due – dovevano essere intrappolati al piano di sopra. Vicino alla casa c’ era un albero con molti rami. Ci si avvicinò e legò la canoa al tronco. Si issò sull’ albero, arrampicandosi finché non riuscì a scorgere una finestra al primo piano. Non vedeva i cani, ma li sentiva. Erano in quella casa, e molto vicino. L’albero su cui era salito si trovava a circa tre metri dalla finestra. Saltare era impossibile. Troppo lontano. In quel momento vide un’asse di legno, larga trenta centimetri e lunga quattro o cinque metri, che galleggiava nel cortiletto accanto alla casa. Scese dall’ albero, raggiunse l’asse con la canoa, la portò vicino alla casa e l’ appoggiò contro l’albero. Poi risalì sui rami, e sollevando l’asse creò un ponte tra l’ albero e il tetto. | Non bastava Katrina. Esce in Italia l'ultimo libro di Dave Eggers, la storia di un uomo travolto dal peggio dell'era Bush. |
Christian Jarrett, fondatore del blog della British Psychological Society – l’associazione degli psicologi britannici – ha raccolto e raccontato su BBC alcuni nuovi studi secondo cui il modo in cui le persone descrivono e rappresentano la propria vita – a se stessi e agli altri – dipende dalla loro personalità e può influenzare il loro benessere psicologico ed emotivo; da questi studi si deduce che immaginare in modo nuovo la propria biografia possa avere effetti positivi e aiutare le persone a modificare alcuni aspetti del loro carattere. Come per le altre ricerche sulla psicologia, risultati e conclusioni di questi studi sono comunque da prendere con cautela, considerate le difficoltà in questo ambito a replicarli e sostanziarli. Jarrett spiega che tutti portiamo dentro una sorta di “libro personale” in cui abbiamo scritto la nostra storia, che continuiamo ad aggiornare e interpretare. Non è solo una successione cronologica di eventi: è una selezione di quelli che riteniamo più importanti e significativi, di come hanno cambiato la traiettoria della nostra vita e di come li ricordiamo, se ci concentriamo sugli aspetti positivi o negativi, se ricordiamo più i successi personali, le sconfitte o le serate con gli amici. Le nuove ricerche mostrano che gli aspetti su cui ci concentriamo di più presentano alcuni tratti comuni che dipendono dal carattere di una persona e che si consolidano nel tempo, contribuendo a forgiarlo ancora di più. | Non importa chi sei, ma come ti racconti. Le cose che scegliamo di ricordare delle nostre vite – e come lo facciamo – influenzano quello che siamo, dicono studi recenti. |
Il governo Monti ha deciso di varare una riforma della Protezione Civile – il cui funzionamento era stato molto criticato durante i giorni dell’emergenza neve – e oggi il Consiglio dei ministri ha approvato “in via preliminare” una bozza di riforma. C’è dentro anche la possibilità di aumentare le accise sui carburanti per ottenere risorse, e probabilmente se ne parlerà molto. La riforma della Protezione civile riorganizza la struttura operativa e accelera i tempi d’azione del Servizio nazionale per la protezione civile. L’obiettivo – già emerso in occasione della riunione operativa sull’emergenza neve tenutasi a Palazzo Chigi il 6 febbraio 2012 – è di rafforzare l’efficacia nel monitoraggio il controllo e nella gestione delle emergenze. Il testo della riforma è stato illustrato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e discusso dal Consiglio dei Ministri. | Come cambia la Protezione Civile. Il governo ha approvato "in via preliminare" una riforma che farà discutere: c'è dentro una nuova possibile tassa sui carburanti. |
Aris Messinis, fotografo dell’agenzia AFP, ha vinto il Visa d’Or, il premio più prestigioso assegnato al festival internazionale di fotogiornalismo “Visa Pour L’Image” a Perpignan, in Francia, per le fotografie che nel 2015 ha scattato ai migranti e ai rifugiati sull’isola di Lesbo. Nell’ultimo anno l’isola greca è stata il principale punto d’ingresso in Europa per i migranti che sono partiti dalle coste della Turchia, accogliendo centinaia di migliaia di migranti. Aris Messinis ha fotografato per mesi la loro situazione sull’isola. Messinis è nato in Grecia nel 1977 e dal 2003 lavora all’Agence France Presse, dove dal 2006 è capo della redazione fotografica di Atene. Messinis mentre riceve il premio a Perpignan. (RAYMOND ROIG/AFP/Getty Images) | Le foto che hanno vinto il Visa d’Or. È un importante premio di fotogiornalismo assegnato al festival internazionale di Perpignan: l'ha vinto Aris Messinis per le foto che ha scattato a Lesbo. |
La puntata di Ballarò di martedì era cominciata da poco quando il ministro Bondi e il direttore del Giornale Sallusti hanno concentrato i loro attacchi su Antonio Di Pietro, e Sallusti ha fatto ricominciare la storia di oggi dal famigerato avviso di garanzia a Berlusconi del ’94: siccome in quella vicenda politico-giornalistica Sallusti fu tra i protagonisti dello scoop, Di Pietro gliene ha chiesto conto, e i toni si sono piuttosto scaldati. | La rissa Di Pietro-Sallusti a Ballarò. Sallusti torna sull'avviso di garanzia a Berlusconi del '94, e Di Pietro torna pubblico ministero. |
È stata presentata oggi a Londra l’ultima opera dell’artista Christo: si chiama The London Mastaba ed è formata da 7.506 barili colorati messi orizzontalmente su una piattaforma galleggiante sul Serpentine Lake di Hyde Park, dove si potrà vedere fino al 23 settembre. L’opera è alta venti metri, ha la forma a trapezio di una mastaba (un tipo di antica tomba monumentale egizia) e i lavori di costruzione sono iniziati ad aprile: i barili sono stati impilati su una piattaforma galleggiante lunga 40 metri e larga 30, tenuta ferma da 32 ancore. È la prima installazione pubblica all’aperto nel Regno Unito di Christo. Christo ha spiegato che i colori dell’opera (rosso, blu, malva e bianco) si trasformeranno a seconda della luce e del meteo, e il suo riflesso sul Serpentine Lake sarà come un dipinto astratto. Alla presentazione di oggi era presente anche l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg in qualità di presidente della galleria Serpentine di Londra, dove è stata organizzata una mostra su Christo che resterà aperta per il periodo dell’installazione. | Le foto dell’ultima opera di Christo, a Londra. Un'installazione galleggiante di più di settemila barili colorati messi sul Serpentine Lake di Hyde Park: si chiama "The London Mastaba". |
Il 14 febbraio è scaduto il termine entro il quale i ministri del governo Monti avrebbero dovuto rendere pubbliche le loro rispettive situazioni patrimoniali, ma solamente Francesco Profumo (Istruzione), Fabrizio Barca (Coesione territoriale) e Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) e il sottosegretario Antonio Catricalà hanno rispettato la scadenza. Monti ha concesso una proroga fino a martedì. Oggi Michele Serra su Repubblica chiede ai membri del governo di non essere reticenti, spiegando perché è importante che i cittadini conoscano i loro guadagni: per una questione di trasparenza ma anche per superare il problema italiano del “parlare di soldi”. Parlare di soldi, nel nostro Paese, non è mai facile. Un’ombra sconveniente, e perfino illecita, grava sul denaro in generale (“lo sterco del Demonio”), arrivando spesso a confondere i guadagni onesti con quelli estorti, e i meriti con i privilegi. Questo deficit culturale non giustifica, però, l’oggettiva reticenza con la quale ministri e viceministri del governo Monti – con l’eccezione del sottosegretario Catricalà – stanno rendendo pubblici guadagni e patrimoni, come prevede la legge. Non solo non la giustifica, ma ne esce rafforzato, perché la reticenza alimenta il pregiudizio che la ricchezza sia qualcosa da maneggiare con cautela o da nascondere, come per decenni ha fatto la maggioranza dei ricchi e degli arricchiti italiani. E poiché, entro la fine di marzo, la legge obbliga i membri del governo a comunicare al Senato la loro situazione patrimoniale, tanto varrebbe bruciare i tempi. Evitando la sgradevole impressione che nel governo più “liberale” degli ultimi decenni prevalga, rispetto al denaro, un imbarazzo di stampo cattolico. | Parliamo di soldi. Michele Serra chiede ai ministri di non essere reticenti sui loro guadagni, per il loro e per il nostro bene. |
2010. Social network (locuz. m.) Il 12 novembre 2010, sull’onda del successo americano, arriva The Social Network, diretto da David Fincher; protagonista il mondo di Facebook, come nel nostrano Feisbum. Il film, otto episodi e cinque sketch (approdato nelle sale cinematografiche nel maggio 2009). Il numero degli iscritti italiani al più famoso dei social network, secondo i dati riportati in www.vincos.it, raggiunge nello stesso mese di novembre la cifra record di 17.616.000 persone (nel dicembre 2009 erano “solo” 13.500.000); ma il 2010 non è solo l’anno di conferma di Facebook: anche Badoo, Netlog, Myspace, Twitter, LinkedIn fanno la loro bella figura. Il tumultuoso sviluppo della potenza simbolica ed evocativa dell’espressione social network aveva goduto di una significativa legittimazione ufficiale nel giugno del 2009, quando era comparsa tra gli argomenti della prima prova scritta dell’esame di maturità: il significato utilizzato dagli esperti del ministero era stato il giorno dopo sanzionato dai giornali, che avevano parlato di “tema su Facebook”. Nei testi forniti agli studenti per la compilazione del saggio breve, o dell’articolo di giornale, comparivano le due principali forme con cui il fenomeno era (ed è tuttora) noto in Italia: l’introduzione di Giovanni Boccia Artieri a un testo di Henry Jenkins usava proprio social network, mentre il brano di Daniel Goleman attestava la formula social networking; nel primo testo il riferimento era ai siti basati sulla costruzione di reti di contatti organizzati in liste, nel secondo alla generale propensione per forme di collaborazione mediate dalle piattaforme digitali. | Itabolario: Social Network (2010). Bastano due parole a definire una nuova modalità di interazioni sociali e, allo stesso tempo, gli spazi nel web che consultiamo e aggiorniamo più spesso. |
Aggiornamento 27 agosto – McDonald’s ha rifiutato la proposta di Burger King con un post pubblicato su Facebook e scritto dall’amministratore delegato Steve Easterbrook. Cara Burger King, | McDonald’s ha rifiutato la proposta di Burger King di realizzare il “McWhopper”. Lo ha aveva suggerito – molto rumorosamente – Burger King, per "promuovere la pace nel mondo". |
Il 30 ottobre del 1973, quarant’anni fa, venne inaugurato a Istanbul il onte sul Bosforo, il Boğaziçi Köprüsü in turco, che unisce le due metà della città, quella asiatica e quella europea. Il ponte è lungo 1.500 metri ed è alto 64 metri sul livello del mare. Fu il primo ponte permanente a unire due continenti, Asia ed Europa. Breve storia del ponte Come il canale di Corinto anche il ponte sul Bosforo è un progetto antichissimo, ma che non venne realizzato fino ai tempo moderni. Secondo lo storico greco Erodoto, il primo a pensare di costruire un ponte sul Bosforo fu l’imperatore persiano Dario il Grande. Il suo ponte però non era una struttura permanente, ma era stato costruito semplicemente allineando centinaia di navi l’una all’altra, così da costruire un passaggio tra le due sponde. La stessa idea la ebbe un altro re persiano, Serse, per invadere la Grecia. Il punto scelto, però, fu più a sud, nello stretto dei Dardanelli, oltre il mar di Marmara che separa i due stretti che dividono il mar Nero dal mar Mediterraneo. | I 40 anni del ponte sul Bosforo. La storia e le foto della prima strada permanente che ha unito Asia ed Europa. |
La cosiddetta “pelle d’oca”, cioè un’improvvisa scarica di “brividi” avvertita dal nostro corpo e visibile anche a occhio nudo – per esempio grazie all’allungamento dei peli sulle braccia – è un fenomeno piuttosto comune: avviene in corrispondenza di stimoli esterni come una folata di aria fredda oppure un evento particolarmente coinvolgente dal punto di vista emotivo (la prima è un residuo di quando avevamo peli molto più folti, la seconda è causata da una scarica di dopamina). Molte persone – fra la metà e i due terzi di noi – avvertono una scarica di brividi anche quando ascoltano una canzone particolarmente coinvolgente: un recente studio ha provato a spiegare perché alcune persone siano più inclini di altre a provare questo tipo di “brividi”, e se questo possa essere causato dalla loro personalità (anche se finora gli studi su quest’ultimo tema sono ancora agli inizi). Cosa sono i “brividi”, per iniziare Mitchell Colver della Utah State University (Stati Uniti) è uno dei due coautori dello studio più recente sul rapporto tra brividi e musica. Spiega che la “pelle d’oca” in generale è innescata da stimoli esterni di natura molto diversa. Un tempo era probabilmente una conseguenza del cambiamento di temperatura esterna: la pelle si raggrinzisce e i peli si allungano per ridurre la dispersione di calore (più o meno come succede a diversi animali). Ora che la nostra pelle è coperta da pochissimi peli, questo meccanismo di conservazione del calore è diventato abbastanza obsoleto: Colver però ha spiegato che«la struttura psicologica [dei brividi] è rimasta, e può avere ricevuto il nuovo “incarico” di produrre una reazione a forti stimoli emotivi». | Perché la musica ci dà i brividi? è un meccanismo che probabilmente ai nostri antenati serviva a segnalare altro: oggi forse può dirci qualcosa sulla nostra personalità. |
Dal 14 ottobre al 25 gennaio 2015 il Musée d’Orsay di Parigi ospita la mostra Sade. Attaquer le soleil, dedicata al Marchese de Sade, il controverso personaggio storico vissuto alla fine del Settecento autore di diversi libri erotici, drammi teatrali e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione. La mostra, che ripercorre le vicende di de Sade attraverso una selezione di opere d’arte di Goya, Géricault, Ingres, Rops, Rodin e Picasso, affronta temi come “la ferocia e la singolarità del desiderio, della distanza, dell’estremo, del bizzarro e del mostruoso, del desiderio come principio di eccesso e di ricomposizione immaginaria del mondo”: proprio per i temi trattati, sul sito dell’esposizione si può leggere l’avvertimento “il carattere violento di alcune opere e documenti può urtare la sensibilità dei visitatori”. Per promuovere la mostra, coordinata da Ann Le Brun, il Musée d’Orsay ha commissionato ai videoartisti David Freymond e Florent Michel un video. Richiamando lo stile provocatorio di de Sade, il video mostra la simulazione di un’orgia, con i corpi degli attori a formare il nome del marchese. | La mostra sul Marchese de Sade. Al Musée d'Orsay di Parigi fino al 25 gennaio 2015, con una selezione di opere di grandi artisti per raccontare il controverso personaggio storico. |
Con la selezione di animali di questa settimana abbiamo voluto vincere facile: ci sono parecchie foto di piccoli di animali estremamente teneri, dalle volpi artiche ai pinguini, passando per elefanti e tigri. Ma ci sono anche animali più tosti: come ad esempio un lupo in uno zoo francese e una gigantesca aquila calva, il simbolo degli Stati Uniti d’America, fotografata nella zoo di Cincinnati. Se siete per l’esotico, c’è una foto di un suricato in posizione di guardia e quella di un ibis rosso. Infine l’animale che si guadagna l’immagine di copertina: una rana toro in un allevamento di Singapore – che ricorda un poco l’ipnorospo, che, come sanno i fan di Futurama, tutti amano. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Tutti amano l’ipnorospo. Per non parlare dei piccoli di pinguino, dei dalmata e dei suricati: le migliori foto di animali della settimana. |
Due inchieste di Report e dell’Espresso hanno ricostruito un po’ di cose su un’indagine della Guardia di Finanza di Milano riguardo a una dubbia operazione immobiliare da parte della Lombardia Film Commission, una fondazione per la promozione della Lombardia in ambito cinematografico. In breve, la Lombardia Film Commission (LFC) pagò 800mila euro un capannone di Cormano, vicino a Milano, che pochi mesi prima – quando già la LFC era alla ricerca di un immobile di quel tipo – era stato comprato per soli 400mila euro. Tre persone, tutte e tre considerate piuttosto vicine alla Lega, sono al momento indagate. Un quarto uomo, sospettato di aver fatto da prestanome per alcuni passaggi dell’operazione, è stato fermato il 16 luglio, poco prima che partisse per il Brasile. | L’inchiesta sulla Lombardia Film Commission. Non c'entra niente con il cinema e riguarda la dubbia compravendita di un immobile a Cormano: gli indagati sono tre uomini vicini alla Lega. |
È morta Imane Fadil, 33 anni, una delle testimoni nel processo “Ruby Ter”, quello sulla presunta compravendita di testimonianze fatta da Silvio Berlusconi. Berlusconi è accusato di avere corrotto le donne che parteciparono ad alcune cene eleganti nella sua villa di Arcore, allo scopo di indurle a mentire nei processi “Ruby” e “Ruby bis”. Fadil è morta l’1 marzo, ma la notizia è stata diffusa solo venerdì. Era ricoverata in ospedale da un mese, e secondo Repubblica aveva detto al suo avvocato di temere di essere stata avvelenata. La procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulla sua morte e ha chiesto di eseguire l’autopsia sul suo corpo. Prima del ricovero, Fadil stava lavorando a un libro: la procura ne ha acquisito le bozze per l’indagine. | È morta Imane Fadil, una delle testimoni nel processo “Ruby Ter” contro Silvio Berlusconi. |
Il fotografo francese Sacha Goldberger ha lavorato per circa due anni al progetto Super Flemish, in cui ha realizzato fotografie di modelli vestiti da supereroi della cultura contemporanea, però ritratti e vestiti come i soggetti dei quadri dei pittori fiamminghi fra il Quattrocento e il Settecento. A Super Flemish hanno collaborato circa 110 persone fra modelli, costumisti e grafici digitali. Fra i soggetti rappresentati ci sono molti personaggi di Star Wars (fra cui Darth Vader e Chewbacca) e numerosi supereroi Marvel, come Iron Man e Hulk. Sono rappresentati in posa, spesso a mezzo busto, mentre emergono grazie a giochi di luce da uno sfondo scuro e indistinto (proprio come in molti dipinti fiamminghi del diciassettesimo secolo). Nella descrizione del progetto presente sul sito di Goldberger, viene raccontato che «la scoperta di questi personaggi da parte di Sacha, avvenuta durante l’infanzia, ha generato un desiderio di riappropriarsi di loro, e di riportarli a un periodo che fece da fondamento per l’arte occidentale». | Supereroi fiamminghi. Un fotografo francese ha ritratto modelli vestiti da supereroi ma con pose e vestiti tipici dei ritratti fiamminghi: funziona. |
Domenica 30 ottobre il primo ministro canadese Justin Trudeau arriverà a Bruxelles per firmare il CETA, un importante accordo commerciale tra Canada e Unione Europea, che fino a pochi giorni fa era stato bloccato dal parlamento della Vallonia, una delle tre regioni in cui è diviso il Belgio. Il CETA, che è stato negoziato nel corso degli ultimi 7 anni, eliminerà il 98 per cento delle barriere doganali tra Unione Europea e Canada e permetterà agli esportatori europei di risparmiare fino a 500 milioni di euro l’anno. L’opposizione della Vallonia è stata superata grazie a una clausola aggiunta negli ultimi giorni, che tutela ulteriormente alcuni produttori della regione belga. CETA significa “Comprehensive Economic and Trade Agreement”, che in italiano è stato tradotto come “Accordo commerciale ed economico globale”. Della possibilità di un accordo tra Europa e Canada si era parlato per la prima volta in una conferenza ad Ottawa, nel marzo del 2004. I negoziati veri e propri cominciarono cinque anni dopo, nel maggio del 2009 e sono durati per i cinque anni successivi. Nel 2014 l’accordo è stato concluso ed è iniziato in lungo processo di approvazione da parte dei singoli paesi europei. | Che cos’è il CETA. Cosa prevede l'accordo commerciale tra UE e Canada, che Justin Trudeau firmerà domani a Bruxelles dopo il breve blocco imposto dalla Vallonia. |
L’11 giugno ha aperto a Basilea, in Svizzera, la 43esima edizione di Art Basel, la più importante fiera d’arte moderna e contemporanea. La fiera espone ogni anno 2.500 dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video e stampe di 300 gallerie internazionali, selezionate tra circa un migliaio. Art Basel comprende opere del XX e XXI secolo realizzate sia da artisti emergenti che da figure leggendarie come Pablo Picasso, Andy Warhol, Jeff Koons, Christo, Damien Hirst. Dall’11 al 13 giugno la fiera è riservata a giornalisti e invitati mentre sarà aperta al pubblico dal 14 al 17 giugno: sono attesti almeno 65 mila visitatori. – Christo e Jeanne-Claude, erano una coppia di artisti nati il 13 giugno 1935. Lei è morta, ma il loro progetto continua ad essere perseguito | Le foto di Art Basel, in Svizzera. È la più importante fiera di arte contemporanea al mondo e sarà aperta al pubblico dal 14 al 17 giugno. |
Oggi è morto Jim Marshall, fondatore della Marshall Amplification, una delle più famose società produttrici di amplificatori musicali al mondo, specializzata soprattutto nell’amplificazione per chitarre elettriche. Jim Marshall aveva fondato l’azienda a Londra, nel 1962, per coprire il bisogno crescente di amplificatori per chitarra, che allora erano difficili da trovare e molto cari. Il primo modello che mise sul mercato si chiamava JTM-45 e in sostanza aveva lo stesso funzionamento degli amplificatori per basso a valvole della Fender. La ricerca di materiali più economici portò Jim Marshall a usare coni e valvole prodotti fuori dalla Gran Bretagna, abbassando i prezzi dei propri prodotti, ma anche ottenendo un suono molto caratteristico, saturato e aggressivo. Tra gli artisti che, proprio per questo suono, scelsero di usare gli amplificatori della Marshall negli anni Sessanta ci furono Pete Townshend e John Entwistle degli Who, ma anche Jimi Hendrix e Eric Clapton. Nei cinquant’anni di storia del marchio inglese, tra i clienti di Marshall ci sono state quasi tutte le più grandi rockstar in circolazione, da Bruce Springsteen a Carlos Santana. | È morto Jim Marshall. Il suo nome era dietro quasi tutte le più grandi rockstar da mezzo secolo, come si vede in queste foto. |
Il Deutsches Historisches Museum di Berlino ha annunciato che restituirà alla Namibia un monumento del Quindicesimo secolo che era rimasto in possesso della Germania dalla fine dell’Ottocento: è un pilastro di pietra di 3,5 metri sormontato da una croce che nel 1486 i portoghesi posizionarono in un punto della costa sud occidentale dell’Africa come riferimento per la navigazione. La Namibia aveva formalmente chiesto la restituzione della croce nel 2017. Venerdì il direttore del museo e la ministra della Cultura tedesca, Monika Grütters, hanno annunciato che in estate andranno personalmente in Namibia per restituirlo. Grütters ha anche detto che la decisione di restituire la croce «è un chiaro segnale che la Germania è disposta a fare i conti con il suo passato coloniale». La croce e il pilastro erano stati presi nel 1893 dal comandante di un vascello tedesco, che li aveva poi portati in Germania. La Namibia è stata colonia tedesca dal 1884 al 1915. | La Germania restituirà un monumento del Quindicesimo secolo alla Namibia. |
In queste settimane il governo sta mettendo a punto la legge di stabilità per il 2019 ed è alle prese con la decisione più complicata da quando si è insediato: decidere quanto spendere più di quanto incassa, cioè, come si dice in gergo, “quanto deficit fare”. Sui giornali e nelle interviste ai politici tutto sembra ruotare attorno alla “regola del 3 per cento”, che secondo l’interpretazione più diffusa stabilisce che il nostro paese non dovrebbe avere un deficit superiore al 3 per cento del Prodotto Interno Lordo (PIL). Il segretario della Lega Matteo Salvini, per esempio, ha detto questa settimana che il governo intende soltanto “sfiorare“questa soglia, mentre altri esponenti del governo dicono a turno che intendono oltrepassarla oppure che la vogliono rispettare. In realtà il dibattito in corso ha ben poco a che fare con la “regola del 3 per cento”, un’espressione diventata nel tempo poco più di un modo di dire giornalistico per riferirsi a un complesso di regole molto più articolato. | La “regola del 3 per cento”, spiegata bene. Se ne parla e se ne parlerà ancora molto: perché Salvini dice che la vuole "sfiorare dolcemente" e perché, in realtà, c'entra poco o niente con l'Italia. |
Il governo italiano prevede di riprendere l’uso delle dosi di AstraZeneca giovedì 18 marzo, dopo che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) avrà fornito ulteriori valutazioni sulla sicurezza del vaccino, e sempre che si esprimerà a favore del prosieguo della campagna vaccinale. La previsione è contenuta in un breve comunicato stampa del governo, diffuso martedì sera in seguito a un colloquio telefonico avvenuto tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron. La telefonata era stata organizzata per fare il punto sugli sviluppi della sospensione decisa lunedì dai rispettivi governi e da altri paesi europei come la Germania e la Spagna. Draghi e Macron hanno definito «incoraggianti» le dichiarazioni preliminari dell’EMA fornite martedì, in attesa del completamento della revisione dei dati su alcuni casi sospetti e da verificare di problemi circolatori (trombosi) in persone che erano state vaccinate con AstraZeneca. Il governo italiano si è inoltre impegnato a «far ripartire speditamente la somministrazione del vaccino» nel caso di una «conclusione positiva dell’analisi dell’EMA». | Quando torneremo a usare AstraZeneca. Giovedì, hanno detto Draghi e Macron, se le conclusioni dell'EMA sulla sicurezza del vaccino saranno favorevoli. |
Il Movimento Associativo italiani all’estero (MAIE), partito politico di centro candidato nelle circoscrizioni del Nord e Sud America, ha presentato un esposto alla procura di Roma contro Free Flight To Italy, una lista candidata solo all’estero nella circoscrizione America settentrionale e centrale sospettata di essere una truffa, come riportato da alcuni giornali – tra cui Rolling Stone e il Post – negli scorsi giorni. Leonardo Metalli, candidato del MAIE nel Nord e Centro America, si è costituito parte civile contro Free Flights To Italy, e ha diffuso un comunicato in cui parla di «gravissima violazione dei principi di libertà e democrazia nelle elezioni estero». Un esposto è un atto con il quale un privato richiede l’intervento di un’autorità di pubblica sicurezza, in questo caso la procura. Costituendosi come parte civile, Metalli chiede che il processo gli riconosca un risarcimento per il danno subito. Free Flights To Italy, “voli gratis per l’Italia”, è stata fondata da Giuseppe Macario, una persona controversa e misteriosa che si presenta con titoli che non ha davvero. Promette di rimborsare il costo dei voli aerei per e dall’Italia a tutti gli italiani residenti all’estero, ma molte fonti informate sui fatti contattate dal Post e diversi indizi suggeriscono che Macario abbia falsificato la documentazione necessaria per candidarsi e abbia compiuto diverse altre irregolarità, senza che gli enti di controllo se ne accorgessero. La storia di Free Flights To Italy e di Macario, più nel dettaglio, si può leggere qui. | Il Movimento Associativo italiani all’estero ha fatto un esposto alla procura di Roma contro la lista Free Flights To Italy, sospettata di essere una truffa. |
Nei due periodi dell’anno in cui si pensa che le persone abbiano più tempo per leggere o voglia di farlo – le vacanze di Natale e l’estate – i giornali pubblicano liste di consigli di libri da leggere con maggior metodo e determinazione rispetto agli altri periodi. Non è sempre semplice trovare un criterio sensato per queste liste: quelle che parlano solo di libri usciti da poco possono essere utili per chi frequenta molto le librerie e legge tutto l’anno, ma un po’ riduttive per chi di solito non ha tempo e vuole usare quello che ha per leggere qualcosa che valga davvero la pena. Per questo le regole che ci siamo dati per questi consigli sono due e molto semplici: 1) consigliamo un qualsiasi libro che ci è piaciuto molto; 2) facciamolo in un paragrafo al massimo. Qualche redattore ha un po’ violato la seconda regola, mentre la prima l’hanno rispettata tutti. Francesco Costa Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo Scegliendo il libro da portarsi in vacanza si rischia di concentrarsi solo sul contenuto e non sul contenitore. Grave errore. Siete sicuri che sia proprio il caso di portarvi in viaggio – e quindi nello zaino, in borsa, tutti i giorni – quel romanzone da 400 pagine? E anche se usate un e-reader, siete sicuri che quel romanzone sia il libro più adatto per la lettura inevitabilmente spezzettata, spensierata e prona alle distrazioni della spiaggia? Questo libro, uscito qualche anno fa, è lungo 136 pagine e pesa 40,8 grammi. È anche molto bello, e perfetto per le vacanze: vi darà anche molti argomenti di conversazione con chi avrete accanto. Se poi vi piace, c’è anche una specie di sequel. | 15 libri letti dalla redazione del Post. Ve li consigliamo se siete in cerca di qualcosa da leggere per quest'estate: non sono tutti usciti di recente, non sono tutti romanzi, ma ci sono piaciuti molto. |
Questa non sembra destinata a essere la migliore settimana cinematografica dell’anno: le cose più interessanti sono Café Society, la nuova commedia di Woody Allen, e Indivisibili, il film su due gemelle siamesi del casertano, quello che Paolo Sorrentino avrebbe voluto candidare agli Oscar. È diretto da Edoardo De Angelis – il regista di Perez e Mozzarella Stories, due film di cui si parlò bene – e secondo alcuni ha saputo fare qualcosa di simile a quanto fece Lo chiamavano Jeeg Robot: trovare una strada originale per raccontare attraverso una metafora una parte di periferia italiana. In questi giorni sono arrivati nei cinema anche Al posto tuo, una commedia italiana con Luca Argentero e il nuovo Ben-Hur: un film che è andato malissimo e di cui si è parlato malissimo. Però, fate voi. | Stasera cinema? i nuovi film della settimana, senza spoiler: tra cui il nuovo di Woody Allen, di cui si parla benino, e "Indivisibili", che Sorrentino avrebbe voluto agli Oscar. |
Oggi, lunedì 14 settembre, sono iniziate le scuole in gran parte delle regioni italiane, anche se non in tutte: in Friuli Venezia Giulia riprenderanno mercoledì, in Sardegna martedì 22 settembre e in Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Campania soltanto mercoledì 24 (il governatore campano Vincenzo De Luca, in realtà, ha detto di non essere sicuro nemmeno di questa data). Le lezioni erano poi ricominciate già la scorsa settimana in provincia di Bolzano. Anche se la maggior parte delle scuole inizia oggi, in molti hanno criticato il governo per il modo in cui le linee guida sono state applicate e per il fatto che buona parte degli istituti non sarebbe pronta a ricominciare: la situazione è complessa e i problemi sono tanti. | È iniziata la scuola. Non in tutte le regioni, e i problemi rimangono tanti: le cose da sapere e le linee guida volute dal governo. |
A firma di Carla Conti, il Secolo pubblica oggi una cronologia delle tensioni tra le due correnti di fatto createsi nel PdL, quella fedele a Silvio Berlusconi e quella dissidente di Gianfranco Fini, a cui fa capo lo stesso quotidiano. È una ricostruzione interessante per capire come i finiani mettano le questioni di politica al centro dei dissidi piuttosto che le ipotesi e le voci complottarde. Non sappiamo se tra Berlusconi e i “finiani” sarà strappo, riconciliazione, ri-definizione del patto, separazione consensuale, espulsione, deferimento ai probiviri o chissà che altro. Ma, qualunque cosa sarà, vale la pena di tracciare una sorta di cronologia minima degli ultimi due mesi, diciamo dalla direzione del 22 aprile a oggi, con uno scopo che dichiariamo in anticipo: contrapporre la logica dei fatti alla strategia comiziale di chi disegna questa fase come l’ultimo atto di una “congiura”. È un Bignami minimo di come vanno, di come sono andate, le cose nel Pdl. Avvenimenti, parole dette e scritte con significati inequivocabili e non contrabbandabili per altro. | Le accuse dei finiani. Il Secolo ricostruisce la cronologia delle tensioni tra Berlusconi e Fini, viste dai sostenitori del secondo. |
Aggiornamento – La Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento 5 Stelle contro Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme istituzionali e rapporti col Parlamento. La mozione ha ottenuto 129 voti favorevoli e 373 contrari. Hanno votato a favore della mozione Lega Nord, Sinistra Italiana, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle (con molte defezioni, avrebbero dovuto essere quasi 150); hanno votato contro Partito Democratico, Scelta Civica e Area Popolare. Forza Italia non ha partecipato al voto e ha annunciato la prossima presentazione di una mozione di sfiducia contro l’intero governo. *** | La sfiducia contro Boschi è stata respinta. La mozione presentata dall’opposizione per la storia di Banca Etruria è stata approvata da 129 deputati, ma i contrari sono stati 373. |
1904. Sciopero (s. m.) Nel mese di settembre viene indetto, a seguito dell’uccisione di quattro minatori sardi durante una rivolta operaia, il primo sciopero generale. «Gli scioperi potrebbero dare il nome al nostro secolo», aveva osservato il pubblicista Giuseppe Fiamingo (Fiamingo, 1894, p. 76); potremmo dire, allo stesso tempo, che il XIX secolo ha dato il nome allo sciopero, perché è proprio nella seconda metà dell’Ottocento che la parola acquisisce il suo più specifico valore moderno. Sulla “Civiltà Cattolica”, nel periodo compreso fra il 1855 e il 1867, isciopero era passato dal significato tradizionale di “mancanza di lavoro” – «E perciò [il governatore civile di Madrid] si raccomanda a’ privati perché lo aiutino in questa bisogna di adoperare a lavori utili le braccia di tanti sfaccendati, i quali, quando fossero lasciati in isciopero, potrebbero facilmente essere ministri di chi trama sedizioni e tumulti» (art. contenuto nella sezione Cronaca contemporanea, vol. VI, 1855, pp. 576-92, a p. 588) – a quello di “astensione organizzata dal lavoro di un gruppo di lavoratori per raggiungere o difendere determinati interessi e diritti di carattere politico o sindacale”: «L’associazione internazionale degli operai […] si dice istituita per aiutare gli operai che si pongono in isciopero e fornire soccorsi a quelli che viaggiano» (Gli scioperi internazionali, vol. XVIII, 1867, pp. 530-8, a p. 531). La prima accezione, già attestata nella Tancia (1612) di Michelangelo Buonarroti il Giovane – «Ch’io er’andato a portar certi ceppi / un dì di sciopro al sere a Settignano» (atto I, scena I; cfr. anche Poggi Salani, 1969, pp. 128-9) –, si riallaccia al senso originario di scioperare (< lat. *EXOPERARE) inteso come “sollevare dalle faccende”, da cui anche scioperaggine, scioperamento, scioperataggine, scioperatamente, scioperatezza, scioperativo, scioperato, scioperio, scioperone, tutti connessi con l’inattività e l’ozio. La seconda accezione si collega invece alle trasformazioni sociali, politiche e giuridiche in atto nel sistema lavorativo ottocentesco, trasformazioni cui anche l’Italia deve col tempo adeguarsi: prima dell’emanazione del codice penale (il cosiddetto codice Zanardelli), nel 1889, lo sciopero era infatti considerato un delitto, e come tale sanzionato dal codice penale sardo, esteso dopo l’unificazione a tutto il territorio del Regno d’Italia. Nel 1926, con l’ordinamento corporativo fascista, si ritornerà alla sua repressione penale, con la contestuale introduzione dei reati di serrata, di sciopero politico e di solidarietà, di BOICOTTAGGIO [1888], di occupazione d’azienda e di sabotaggio. Il passaggio da reato a diritto si realizzerà con la Costituzione repubblicana, in cui la norma fondamentale in materia di conflitti di lavoro è rappresentata dall’art. 40, che garantisce l’esercizio del diritto di sciopero «nell’ambito delle leggi che lo regolano»; una formulazione sibillina (solo in parte integrata, per quanto riguarda i servizi pubblici essenziali, dalla legge 12 giugno, n. 146) che affida la regolamentazione di alcuni aspetti dello sciopero alle organizzazioni sindacali e all’intervento del giudice (cfr. Brioschi, Setti, 1949; Simi, 1956; Scotto, 1958). | Itabolario: Sciopero (1904). Quando, come e perché abbiamo cominciato a scioperare e a parlare di sciopero. |
Questa settimana è successa una cosa rara: una categoria di commercianti ha organizzato uno sciopero internazionale contro una società di Amazon e in due giorni ha ottenuto esattamente ciò che chiedeva. I commercianti in questione, peraltro, non sono una categoria considerata particolarmente influente: si tratta dei librai antiquari. Tutto è cominciato dopo che AbeBooks, il sito di Amazon specializzato nella vendita di libri usati e rari, aveva annunciato che avrebbe smesso di lavorare con le librerie antiquarie di Corea del Sud, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria. I librai antiquari sono una categoria di commercianti i cui membri mantengono forti legami tra loro anche a livello internazionale: per questo quasi 600 librerie di 27 paesi hanno aderito allo sciopero, rimuovendo i loro libri dal catalogo di AbeBooks, per protestare in favore dei colleghi coreani, polacchi, cechi, russi e ungheresi. | Non fate arrabbiare i librai antiquari. Questa settimana hanno scioperato contro Amazon per proteggere la loro categoria ed è successa una cosa forse unica: hanno vinto. |
Se avete visto il documentario che c’è su Netflix su Bill Gates, filantropo americano e fondatore di Microsoft, sapete che è un tipo che legge un bel po’: circa 150 pagine all’ora, quando è in forma. E non soltanto di romanzi o saggi divulgativi, ma anche di complicatissimi manuali accademici zeppi di tecnicismi. Ogni anno, sul suo blog, Gates consiglia un po’ di libri – scelti tra quelli più popolari, almeno per i suoi standard – motivando brevemente perché gli sono piaciuti. Ha detto che ha letto più romanzi del solito, e attualmente sta provando a finire Cloud Atlas di David Mitchell, che definisce «incredibilmente intelligente ma un po’ difficile da seguire». Ah: nemmeno Bill Gates è mai riuscito a finire Infinite Jest. Ma dice che spera che il prossimo anno sia quello buono. | I cinque libri consigliati da Bill Gates quest’anno. Tra cui la storia degli Stati Uniti più onesta e solida che dice di aver mai letto, e due che si trovano anche in italiano. |
In una lettera inviata alla Banca d’Italia il governo ha indicato Ignazio Visco come prossimo governatore della Banca d’Italia, scrive l’ANSA. Visco è il governatore uscente, nominato nel 2011 in sostituzione di Mario Draghi e da tempo si parlava di una sua possibile riconferma nell’incarico. La lettera del governo a Banca d’Italia è il primo passo di una procedura che porterà alla sua riconferma ufficiale da parte del Presidente della Repubblica, che pubblicherà un decreto dopo aver sentito il consiglio direttivo della Banca, il cui parere però non è vincolante. Il mandato di Visco scade il 31 ottobre. La conferma di Visco aveva suscitato diverse polemiche. L’attuale governatore è stato spesso accusato di avere un rapporto troppo stretto con l’establishment bancario, che si sarebbe riflesso in una sua mancanza di critiche dell’attuale sistema e in un’attività di vigilanza spesso non sufficiente. Durante il mandato di Visco sono avvenute tutte le principali crisi bancarie degli ultimi anni: da Monte dei Paschi a Vento Banca e Popolare di Vicenza. Due settimane fa i deputati PD, sostenuti dal segretario Matteo Renzi, avevano approvato una mozione con cui chiedevano al governo di non confermare Visco e di nominare al suo posto «la figura più idonea a garantire nuova fiducia». | Il governo ha indicato Ignazio Visco come prossimo governatore della Banca d’Italia, dice ANSA. |
Le elezioni sono una cosa promettente, in condizioni normali: sono l’occasione per presentare progetti, per rinnovare condizioni insoddisfacenti, per impegnarsi a fare bella figura e convincere di essere migliori, soprattutto tra chi ha a cuore il progresso delle comunità e per questo si dice “progressista”, definizione non molto popolare, ultimamente. Votare per costruire qualcosa che riavvii un progetto di miglioramento dell’Italia dovrebbe quindi essere auspicabile, considerata la piega presa dall’anno passato, quella di un visibile esaurimento di spinta propulsiva – come si diceva una volta – da parte del governo Renzi e della sua sconfitta al referendum, con tutto quello che ha significato e implicato, indimenticabile. Ma a metà febbraio 2017 si può dire con una certa sicurezza che raramente si era visto – e se ne sono visti – un quadro così estesamente malconcio tra i partiti che dovrebbero convincerci di essere interpreti di questo eventuale progetto. Abituati a vedere partiti e politici che si danno un senso nella contestazione del governo, persino quelli che lo sostengono, e nel prenderne le distanze e farne un capro espiatorio, ci troviamo oggi nella anomala condizione di avere un governo che è meno malvisto dei partiti e dei loro leader politici, molto occupati a non occuparsene e a occupare da soli la scena delle polemichette. Il governo è sullo sfondo, e forse è un bene: pure per il governo. | Lasciatelo lavorare. Guardiamoci intorno: ha senso votare a giugno, con questa offerta politica e un governo regolarmente in carica?. |
Questa settimana era difficile trovare degli attori che non fossero a Cannes, dove è iniziato il festival del cinema: di conseguenza le agenzie si sono riempite delle belle foto dei tantissimi attori sui red carpet e ai photocall dei vari film in concorso. Però c’erano anche: a Londra, Jennifer Lawrence e Olivia Munn per la prima del film X-Men: Apocalypse e Johnny Depp per Alice attraverso lo specchio; a Hollywood, Ryan Gosling e Russell Crowe alla prima di The Nice Guys e Bryan Cranston per quella di All The Way. Di cantanti ne sono stati fotografati parecchi, tra gli altri: Adele, gli AC/DC, Taylor Swift, Cyndi Lauper scatenata, James Blunt alla cerimonia di apertura degli Invictus Games e Flo Rida a quella di chiusura. E poi valeva la pena fotografare “La signora in giallo”, cioè Angela Lansbury, Julian Assange con un gattino, la faccia buffa di John Kerry e quella sconsolata di Rafael Nadal, Sadiq Khan e Boris Johnson, rispettivamente il nuovo e il vecchio sindaco di Londra. | Celebripost. La signora in giallo, Julian Assange con un gattino e due Concita Wurst, tra quelli che valeva la pena fotografare qusta settimana. |
Facebook ha detto al sito di tecnologia TechCrunch che sta progettando di introdurre nei prossimi mesi una funzione che permetterà a tutti i suoi utenti di cancellare i propri messaggi inviati con l’app Messenger del social network, non soltanto dalla propria casella di posta, cosa che è già possibile fare, ma anche da quelle delle altre persone coinvolte nella conversazione. L’annuncio di Facebook è arrivato dopo un caso piuttosto seguito dai siti di tecnologia internazionali: TechCrunch ha infatti scoperto che Facebook aveva completamente cancellato alcuni vecchi messaggi scritti da Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato dell’azienda, e da altri suoi dirigenti. Tre fonti di TechCrunch, rimaste anonime, hanno infatti raccontato di essersi accorte che in alcune loro vecchie conversazioni con Zuckerberg e altri dirigenti di Facebook avvenute su Messenger sono spariti i messaggi dei loro interlocutori, mentre i messaggi scritti da loro sono rimasti. Facebook ha motivato la cancellazione dei messaggi – avvenuta senza che le tre persone ne fossero informate o potessero accorgersene – parlando sicurezza aziendale: | Facebook ha cancellato alcuni vecchi messaggi privati di Zuckerberg. Li aveva scritti su Messenger, e ora non sono più visibili ai suoi interlocutori: il social network ha provato a rimediare dicendo che in futuro potranno farlo tutti. |
Sono iniziati i festeggiamenti del celebre carnevale di Rio de Janeiro, il più famoso al mondo, che proseguiranno fino al 9 marzo con le scenografiche sfilate al Sambodromo, a cui assistono migliaia di persone. Nonostante si ripeta ogni anno sempre uguale – ballerini dalle espressioni entusiaste in frenetiche danze, ricoperti di brillantini, piume coloratissime e poco altro – rimane sempre una manifestazione ipnotica e un’occasione come poche per scattare belle fotografie, o guardarle da qui, per chi non può esserci di persona. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il carnevale più fotogenico del mondo. Quello di Rio de Janeiro, ogni anno sempre lo stesso e sempre bello da guardare. |
Gli Stati Uniti hanno rimosso la definizione di “paese manipolatore di valute” che avevano attribuito alla Cina lo scorso agosto in un momento particolarmente teso della cosiddetta “guerra commerciale” tra i due paesi, cioè l’imposizione di una serie di dazi sulle importazioni iniziata nel 2018. Il ministro del Tesoro statunitense Steven Mnuchin ha spiegato che la decisione è stata presa perché la Cina ha accettato di non svalutare la sua moneta per rendere i suoi prodotti più appetibili per gli acquirenti stranieri, cosa di cui l’aveva accusata spesso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e che aveva portato in definitiva all’etichetta di manipolatore di valute. La Cina ha anche preso l’impegno di astenersi dalla svalutazione e di condividere con più trasparenza informazioni sui suoi tassi di cambio. La decisione è stata presa anche in vista della firma, che avverrà dopo il 15 gennaio, di un primo accordo che appianerà la guerra commerciale tra i due paesi. | Gli Stati Uniti non definiranno più la Cina un paese “manipolatore di valute”. |
Piero Marrazzo è tornato in televisione, mercoledì sera, riprendendo il suo lavoro di giornalista e conduttore televisivo dopo essere stato presidente della regione Lazio e dopo uno scandalo sessuale che aveva demolito la sua carriera politica ed era stato oggetto di grandi attenzioni mediatiche e politiche, con implicazioni che avevano coinvolto anche l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Piero Marrazzo divenne governatore del Lazio nel 2005, a 46 anni, dopo aver vinto le elezioni come candidato di una coalizione di centrosinistra. Gran parte del suo risultato e della sua popolarità risalivano alla sua precedente carriera di giornalista televisivo in Rai, culminata nella conduzione per sei anni del programma Mi manda Raitre, dedicato alla tutela dei consumatori. Per diversi anni Marrazzo aveva lavorato anche come conduttore e inviato del Tg2, e poi aveva collaborato in diversi programmi con Giovanni Minoli. | La storia di Piero Marrazzo. Che è tornato a condurre un programma in Rai, quattro anni dopo la drammatica fine della sua carriera politica per uno scandalo sessuale. |
La funzione di “autocompletamento” di Google – quella che ci propone dei suggerimenti non appena cominciamo a digitare i termini di una ricerca – è diventata un elemento familiare della vita quotidiana online, e insieme un repertorio letterario di curiosità, informazioni e indagini sociali. Gli algoritmi che la determinano prendono in considerazione le ricerche più frequenti e comuni, e quindi a loro volta le influenzano, coi suggerimenti: e se siamo “loggati” come utenti di Google, le personalizza. Studiando i suggerimenti si scoprono spesso cose interessanti – da prendere con cautela – sia su noi utenti che su Google. In questa occasione abbiamo voluto fare degli esperimenti inserendo le parole iniziali di richieste e domande generiche, piuttosto che temi, nomi, termini, da ricercare: per capire quali domande Google ci dice che facciamo più spesso a Google. Cosa vogliamo sapere. Su cosa siamo curiosi e su cosa chiediamo aiuto. Dei risultati, sono spesso interessanti le singole risposte e spesso la loro varietà. | Cosa chiediamo a Google. O almeno, cosa Google ritiene che vogliamo sapere da Google: da come si toglie il malocchio a quanto costa rifarsi il naso a quanti anni ha Maria De Filippi. |
La regina Beatrice d’Olanda ha celebrato ieri la riapertura del Rijksmuseum d’Olanda, una delle più famose collezioni d’arte al mondo che contiene, tra gli altri, la “Ronda di notte” di Rembrandt, la “Lattaia” di Jan Vermeer e “Il bevitore” di Frans Hals. È stata una delle ultime cerimonie ufficiali della regina, che abdicherà a fine mese. I lavori di restauro e rinnovamento del museo sono durati dieci anni e sono costati circa 375 milioni di euro. Il museo non è mai rimasto completamente chiuso. La cosiddetta “ala di Filippo” è rimasta aperta esponendo opere del XVII secolo – “l’età dell’oro” dell’arte olandese – tra cui la “Ronda di notte”, uno tra i dipinti più importanti di tutto il museo. Prima della riapertura, la “Ronda di notte” è stata ricollocata al centro dell’edificio, nello spazio che occupava quando il museo venne aperto per la prima volta nel 1885. «Tutta la mostra è stata disegnata intorno a questo capolavoro», ha detto il direttore del museo, Wim Pijbes. | Il Rijksmuseum, nuovo. Le foto e la storia del restauro del museo più importante d'Olanda, quello della "Ronda di notte" di Rembrandt, che ha riaperto ieri. |
L’azienda di moda francese Saint Laurent ha presentato la collezione per la primavera/estate 2019 a Parigi, nella solita cornice scenografica: le modelle hanno sfilato di notte e a pelo d’acqua nella fontana del Trocadero, lungo una fila di finte palme elettriche e con la Tour Eiffel sullo sfondo. Il direttore creativo Anthony Vaccarello ha proposto 95 modelli che incarnano a pieno la sua estetica personale: pantaloncini e gonne cortissime, trasparenze, pelle, l’uso quasi esclusivo del nero con qualche tocco di oro, rosso e stampe animalier, l’esaltazione di una figura femminile estremamente magra, con fianchi stretti e spalle sottolineate. La bellezza della collezione non è stata messa in discussione, ma alcuni esperti hanno criticato Vaccarello per proporre sempre la stessa formula e per rivolgerla a una donna irreale, al limite dell’anoressia, pronta a girare a gambe nude e seno scoperto nonostante il freddo. Altri ci hanno letto un messaggio di continuità con lo spirito rivoluzionario degli anni Sessanta e Settanta, e la celebrazione della libertà di vestirsi seguendo il proprio desiderio, senza limitarsi per la paura di essere infastidite o giudicate. | Le foto della sfilata di Saint Laurent, sull’acqua. A Parigi, con la Tour Eiffel sullo sfondo: molto nero, pelle, trasparenze e i soliti abiti cortissimi. |
A settembre le vendite di automobili nuove nell’Unione Europea sono cresciute del 6,4 per cento su base annua per un totale di 1.235.501 auto: è il tredicesimo dato mensile positivo di seguito, dopo sei anni di discesa tra il 2008 e il 2013 dovuti alla crisi economico-finanziaria. A sostenere la crescita – che nei primi nove mesi del 2014 è stata in media del 6,1 per cento – sono due fattori principali: gli alti sconti che le case produttrici fanno sul prezzo d’acquisto e la ripresa della domanda di auto nuove nei tre principali mercati europei, quelli di Germania (+5,2 per cento), Regno Unito (+5,6 per cento) e Francia (+6,3 per cento). Le vendite vanno molto bene anche in Spagna (+26,2 per cento a settembre, +17,2 per cento sui nove mesi) grazie agli incentivi statali del “Plan PIVE”, che offrono uno sconto di duemila euro a chi rottama un’auto con più di dieci anni di vita, mentre il mercato italiano – il quarto in Europa – cresce poco più della metà rispetto alla media, con un dato di settembre del +3,3 per cento (+3,6 per cento nei primi nove mesi dell’anno). | Le auto più vendute in Europa e in Italia. Sapete quali sono? E gli altri dati più aggiornati sul mercato automobilistico in tempi difficili (che dicono di affrettarci a comprare 650mila auto entro la fine dell'anno, se vogliamo aiutare). |
Il 15 agosto 1946, settant’anni fa, alla Radio City Music Hall di New York ci fu la prima di Notorious, uno dei film più famosi del regista britannico Alfred Hitchcock. Nonostante Notorious non sia il film più originale o innovativo di Hitchcock, compare spesso ai primi posti delle più autorevoli liste dei migliori film di sempre: la ragione principale è che Notorious è uno dei film più eleganti di sempre, praticamente perfetto dal punto di vista formale. E il resto dipende, probabilmente, dal fatto che i due protagonisti sono tra i più grandi divi di Hollywood di sempre, Cary Grant e Ingrid Bergman. Notorious era uno dei film preferiti del regista francese François Truffaut e anche del grande critico americano Rogert Ebert, che nel 1997 scrisse: «È l’espressione più raffinata dello stile visivo del maestro, proprio come Vertigo era la più compiuta espressione delle sue ossessioni. Contiene alcune delle riprese più efficaci della sua carriera (o di quella di chiunque altro), e tutte conducono ai grandi passaggi finali in cui i due uomini scoprono quando si erano sbagliati». La protagonista di Notorious, interpretata da Ingrid Bergman, è Alicia Huberman, la figlia di una spia nazista, che – si vede nella prima scena – viene condannata negli Stati Uniti. A una festa, Alicia conosce l’agente segreto T. R. Devlin, cioè Cary Grant, che la convince a infiltrarsi in un’organizzazione nazista con sede in Brasile per conto del governo americano. Alicia accetta, e stringe una relazione con Alex Sebastian uno dei capi dell’organizzazione ed ex amico del padre di lei, che intanto si è suicidato in prigione. Sebastian è interpretato da Claude Reins, cioè il Captain Renault di Casablanca. Alicia e Devlin si innamorano, ma lei deve sposare Sebastian per proseguire la sua missione: lui però la scopre, e tenta di ucciderla avvelenandola, senza far scoprire agli altri membri dell’organizzazione di essere stato raggirato. Non riuscirà a fare né una cosa né l’altra, come si scopre nella famosa scena finale. | I 70 anni di “Notorious”. Il 15 agosto 1946 a New York ci fu la prima di uno dei film più famosi di Alfred Hitchcock: con Ingrid Bergman, Cary Grant e delle scene che hanno fatto storia. |
Per il decimo anniversario dell’apertura della Helmut Newton Foundation di Berlino, il museo ha allestito le prime due mostre con cui venne inaugurata nel giugno 2004: “Us and Them” e “Sex and Landscapes”, entrambe selezionate dal fotografo Helmut Newton poco prima di morire, il 23 gennaio dello stesso anno. La decisione è stata presa dalla presidente della fondazione, June Newton, modella e attrice australiana, moglie di Newton e fotografa con il nome d’arte Alice Springs. “Us and Them” è una mostra congiunta e un progetto fotografico di Newton e la moglie: racconta la loro vita insieme, momenti personali, ritratti scattati l’uno all’altro. Le foto risalgono agli anni Ottanta e Novanta. “Sex and Landscapes” raccoglie invece fotografie di paesaggi – come Monte Carlo e i paesini italiani – e di nudo in bianco e nero, scattate tra il 1974 e il 2001. Le mostre, inaugurate il 4 giugno, resteranno aperte fino al 16 novembre. | Le fotografie di Helmut Newton a Berlino. Una selezione di immagini di uno dei più importanti fotografi di moda del Novecento, particolarmente famoso per i nudi in bianco e nero. |
La Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa che si occupa di farmaci negli Stati Uniti, ha pubblicato una serie di documenti nei quali viene segnalato come il vaccino di Pfizer-BioNTech fornisca una “marcata protezione” contro il coronavirus, a dieci giorni dalla somministrazione della prima delle due dosi previste per la vaccinazione. La documentazione è stata diffusa dalla FDA in vista dell’incontro di giovedì 10 dicembre del suo gruppo consultivo che si occupa di vaccini, e che dovrà fornire all’agenzia un proprio parere per l’eventuale autorizzazione di emergenza del vaccino. I documenti disponibili comprendono un centinaio di pagine di dati e analisi forniti sia da Pfizer-BioNTech sia dai tecnici della FDA. Il vaccino è stato di recente autorizzato nel Regno Unito, dove martedì sono state avviate le prime vaccinazioni (seppure su un numero limitato di individui), e a novembre le due aziende avevano indicato un’efficacia del 95 per cento della loro soluzione al ricevimento della seconda dose del vaccino (a distanza di 3-4 settimane dalla prima), sulla base dei dati dell’ultimo test clinico (su 3) condotto su circa 44mila volontari. Le analisi diffuse prima della riunione del gruppo consultivo mostrano che il vaccino offre una protezione in tempi rapidi. | Il vaccino di Pfizer-BioNTech offre una forte protezione già dopo la prima dose. Che si rafforza ulteriormente con la seconda dose, senza particolari differenze in base al genere e all'età, dicono i nuovi documenti per l'approvazione negli Stati Uniti. |
È morta Grumpy Cat, la gatta imbronciata diventata virale online: lo hanno detto su Twitter i suoi padroni. Grumpy Cat aveva sette anni ed è morta in seguito alle complicazioni di un’infezione alle vie urinarie. Le immagini di Grumpy Cat, il cui vero nome era Tardar Sauce, erano diventate virali nel 2012 ed erano state subito trasformate in una serie di meme. Secondo la sua padrona, Tabatha Bundesen, l’espressione facciale corrucciata della gatta era dovuta a una forma di nanismo felino. Grazie alla fama raggiunta online, Grumpy Cat aveva iniziato ad apparire in televisione e nel 2014 aveva anche preso parte a un film di Natale, mentre nel 2015 le era stata dedicata una statua di cera al museo di Madame Tussauds a San Francisco, in California. Il suo account Instagram ha più di due milioni di follower, mentre la sua pagina Facebook quasi 8,5 milioni e l’account Twitter 1,5 milioni di follower. | È morta Grumpy Cat, la gatta imbronciata diventata virale. |
Due turisti provenienti da Hong Kong sono stati messi in isolamento sulla nave da crociera “Costa Smeralda”, attraccata al porto di Civitavecchia, per accertamenti e per escludere l’ipotesi che abbiano contratto il nuovo coronavirus (2019-nCoV). I turisti sono un uomo e una donna sposati: sono arrivati da Hong Kong all’aeroporto di Milano Malpensa il 25 gennaio e poi si sono imbarcati sulla nave a Savona. L’uomo non ha sintomi influenzali mentre la donna ha la febbre. I passeggeri della nave sono in totale 6mila e per il momento non hanno l’autorizzazione a scendere dalla nave. I giornali scrivono che alcuni medici dell’istituto Spallanzani di Roma hanno raggiunto la nave per esaminare le due persone: i risultati dovrebbero arrivare nel pomeriggio. *** | Due turisti provenienti da Hong Kong sono stati messi in isolamento su una nave da crociera attraccata al porto di Civitavecchia per accertamenti. |
Gianluigi Pellegrino, avvocato e noto esperto di diritto amministrativo, ha scritto su Repubblica che secondo lui Vincenzo De Luca, neo-eletto presidente della regione Campania, non potrà insediarsi a causa della legge Severino. De Luca è stato condannato in primo grado per abuso di ufficio, cosa che per la legge Severino provoca la sospensione immediata dall’incarico. In questi giorni si è però molto discusso su come debba essere applicata la legge nel caso di un amministratore eletto ma non ancora insediato: De Luca ha vinto le elezioni per la presidenza regionale in Campania solo tre giorni fa. Pellegrino ha scritto un parere opposto rispetto a quanto detto ieri in un’intervista a Repubblica da Raffaele Cantone, magistrato e presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, secondo cui la legge Severino nel caso di De Luca – cioè di una condanna in primo grado, non definitiva – agisce come una “sospensione” e non come una “decadenza”. Cantone dice che De Luca dovrà avere per legge almeno il tempo di formare la giunta e nominare un vice-presidente a cui affidare l’incarico, in attesa del processo di appello del suo caso. Pellegrino interpreta però la vicenda in maniera diversa: ha scritto che De Luca non può compiere alcun atto amministrativo, perché la legge Severino è già stata interpretata come una specie di decadenza dall’incarico sia dalla Corte Costituzionale sia dalla stessa Avvocatura di Stato in simili casi precedenti, meno noti. Pellegrino ha scritto che in sostanza le possibili soluzioni sono due: «evitare nuovo caos, e tornare alle urne» oppure scegliere «[una persona con] una funzione vicaria coerente con l’esito del voto (a esempio il consigliere anziano di maggioranza), ma certo non scelta proprio da De Luca». | Una toppa al caso De Luca. Non andava candidato, dice il giurista Gianluigi Pellegrino: adesso o si vota, o si nomina un altro, ma lui non può insediarsi. |
Amadeus, conduttore e direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo, ha annunciato domenica sera altri due cantanti in gara della sezione “Big”: Rita Pavone e Tosca. I “Big” saranno quindi 24 mentre le “Nuove proposte” saranno 8, a differenza dell’anno scorso quando le due sezioni erano state accorpate. Amadeus ha anche rivelato i titoli delle canzoni dei 24 Big in gara. Il Festival di Sanremo, che quest’anno è arrivato alla 70esima edizione, si terrà dal 4 all’8 febbraio. I Big in gara e le loro canzoni | Anche Rita Pavone e Tosca parteciperanno al Festival di Sanremo. |
I responsabili dello zoo di Buenos Aires hanno mostrato i tre cuccioli – due femmine e un maschio – nati lo scorso 16 novembre da una coppia di leoni dello zoo proveniente dal Sudafrica. I tre cuccioli sono bianchi, come i loro genitori, che hanno trasmesso loro i geni recessivi relativi. Come spiega Wikipedia, “non si può parlare di una sottospecie distinta, ma di un caso di polimorfismo genetico legato ad una condizione di leucismo, che causa una colorazione pallida e simile a quella delle tigri bianche. La condizione è simile inoltre analoga, anche se con effetti opposti, al melanismo tipico della pantera nera”. La quantità esatta dei leoni bianchi è ignota ma nel 2004 ne erano vivi 300: in Italia vi sono sei di questi animali, una coppia e la loro figlia femmina (Falsh, Moon e Simba) nel Safari Park di Pombia e gli altri tre, un maschio (Topas) e due femmine (Sun e Star), si trovano all’interno del parco faunistico Le Cornelle di Valbrembo. | I leoni bianchi di Buenos Aires. Le foto dei tre cuccioli del genere di cui si ritiene esistano al mondo solo poche centinaia di esemplari. |
Per la prima volta alcuni scienziati hanno individuato nel cervello un processo molecolare che favorisce l’insorgere della schizofrenia. Secondo i ricercatori coinvolti in questo studio storico, pubblicato mercoledì scorso sulla rivista Nature, la scoperta di questo percorso genetico sarebbe in grado di rivelare cosa va storto dal punto di vista neurologico in un paziente giovane a cui viene diagnosticata la schizofrenia. Secondo Steven Hyman, direttore dello Stanley Center for Psychiatric Research e del Broad Institute del MIT, lo studio rappresenta uno spartiacque e potrebbe portare a diagnosi precoci e nuove cure, impensabili fino a un anno fa. Hyman – che in passato ha anche diretto il National Institute of Mental Health – lo definisce «lo studio meccanicistico sulla schizofrenia più importante di sempre». «Sono un vecchio scettico burbero e scontroso», ha detto, «Ma queste scoperte mi hanno fatto vacillare». | C’è un nuovo importante studio sulla schizofrenia. Mostra un'associazione tra la malattia e una variazione genetica: potrebbe essere il primo passo verso studi più efficaci e forse una cura. |
Oggi il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha concluso il secondo giorno di consultazioni con le forze parlamentari, ma non ha rilasciato dichiarazioni su come sono andati gli incontri con i partiti. Conte non ha nemmeno detto quando intende recarsi dal presidente della Repubblica per sciogliere la sua riserva, cioè comunicargli se intende accettare l’incarico di presidente del Consiglio oppure se intende rimettere il suo mandato. Le consultazioni di Conte servivano ad accertare l’esistenza di una maggioranza di governo tra PD e Movimento 5 Stelle e sembra che non siano andate molto bene. Il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, venerdì, ha fatto un discorso particolarmente duro, sia nelle parole che nei toni, che è sembrato a molti mettere in dubbio la possibilità che l’accordo con il PD venga raggiunto. | Come sono andate le consultazioni di Conte. Non benissimo, sembrerebbe: Luigi Di Maio ha detto che si farà il governo con il PD solo se sarà rispettato il programma del Movimento 5 Stelle. |
Entro poche settimane Facebook sarà ufficialmente quotato in borsa e molte società che collaborano con il social network potranno trarne benefici. Tra queste ci sarà anche Microsoft, che detiene da tempo una quota di Facebook e che ieri ha annunciato importanti novità per il proprio motore di ricerca Bing, che coinvolgono anche il social network di Mark Zuckerberg. Una collaborazione tra Bing e Facebook esisteva già, ma fino a ora non aveva fatto particolare presa sugli utenti – a dire il vero ancora pochi, dopo tre anni – che utilizzano il motore di ricerca. La nuova versione, che sarà disponibile nelle prossime settimane negli Stati Uniti e successivamente nel resto del mondo, propone una maggiore integrazione con Facebook e renderà più semplice le “ricerche sociali” online, quelle effettuate con la collaborazione in tempo reale dei propri amici. | Il nuovo Bing è pieno di Facebook. Il motore di ricerca di Microsoft integra al suo interno il social network per coinvolgere amici e conoscenti quando si cercano le cose online. |
La telefonata che l’ha reso famoso arrivò alle 4 del mattino, il 24 gennaio del 2012. Dormiva profondamente. Driin, driin. Anzi: il telefono vibrava. Poiché questa è una storia su come nell’era di internet la tecnologia può cambiare le nostre vite, è importante cogliere il suono giusto. Vibrazione, vibrazione. Vibrazione, vibrazione. Kyle Craven dormiva. Si trovava nella sua stanza nel nordest dell’Ohio ed era solo un ventiduenne appena laureato pronto per iniziare a lavorare nella società di costruzioni di suo padre. Vibrazione, vibrazione. Vibrazione, vibrazione. La chiamata fu deviata nella segreteria telefonica. «Ehi, bello», disse il suo amico nel messaggio che lasciò nella sua segreteria e che Kyle avrebbe ascoltato la mattina dopo. «Ti ho appena fatto diventare una celebrità di internet». | Storia di un ragazzo diventato meme. Kyle Craven è diventato "famoso" quando un suo amico ha caricato una sua buffa foto su internet e la sua faccia è finita dappertutto, comprese le pubblicità. |
La fondazione d’arte contemporanea turca Salt ha pubblicato su Flickr le foto di alcuni bozzetti dell’architetto Sedad Hakkı Eldem, ritenuto il principale esponente del modernismo turco. Il modernismo è un movimento nato in Europa tra la Prima e la Seconda guerra mondiale: puntava a rinnovare l’architettura, l’urbanistica e il design dando la priorità alla funzionalità e alla forma, e applicando soluzioni e materiali industriali agli oggetti di tutti i giorni. I più importanti architetti modernisti sono Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto: le loro teorie e i loro progetti hanno influenzato l’architettura e il design di tutto il Novecento. Eldem, nato a Istanbul nel 1908 da un’agiata famiglia di diplomatici, era convinto che il modernismo andasse adattato alle tradizioni locali e al carattere nazionale, e cercò quindi di coniugare principi e materiali innovativi a elementi tipici e riconoscibili degli edifici turchi. Per questo, nonostante l’attenzione agli elementi funzionali, ha sempre curato con molta attenzione il design e la progettazione dei dettagli e delle facciate. Tra le cose che ha progettato ci sono molte case di Istanbul e provincia, le facoltà di Scienze delle università di Istanbul e Ankara, le strutture balneari di Florya, l’hotel Hilton di Istanbul, alcune ambasciate – tra cui quella olandese e indiana – e gli uffici per la previdenza sociale di Istanbul, per cui nel 1986 ha vinto il premio Aga Khan nella sezione architettura (il premio è rivolto ai migliori progetti contemporanei di architettura, urbanistica e design dei paesi islamici). Eldem è morto a Istanbul nel 1988, a 79 anni. | I bozzetti di Sedad Hakkı Eldem. È stato il più importante architetto modernista turco: ha progettato case, ambasciate e università. |
La società petrolifera Royal Dutch Shell ha annunciato questa settimana che entro i prossimi 15 anni intende diventare il più grande produttore di energia elettrica mondiale: una mossa, ha scritto l’agenzia Bloomberg, «che mostra come la società consideri il cambiamento climatico un pericolo maggiore per i suoi affari della storica debolezza del business dell’elettricità». Shell, com’è comunemente chiamata, è una delle più grandi aziende petrolifere del mondo. Con quasi 400 miliardi di dollari di fatturato annuale è, secondo la classifica Fortune 500, la quinta società più grande al mondo e la numero uno in Europa. Fondata nel 1890, oggi la società ha sede nei Paesi Bassi e nel Regno Unito. | Shell vuole diventare il più grande produttore di energia elettrica. Per diversificare la produzione e non rimanere ancorata ai combustibili fossili, ma non ha ancora cominciato a investire davvero. |
Nelle foto di animali più belle di questa settimana ci sono certi tipi davvero notevoli: uno è l’anatra mandarina avvistata nelle ultime settimane a Central Park, a New York, e soprannominata «papera sexy» per il suo piumaggio vistoso, particolarmente in evidenza in mezzo alle anatre domestiche e ai germani reali. Un altro tipo che si fa notare è una sterna inca di uno zoo tedesco: la maggior parte delle sue penne e delle sue piume è grigia, ma ha anche una coppia di piume bianche ai lati del becco che sembrano baffi. Poi ci sono alcuni ospiti di Aquatis, il più grande acquario d’acqua dolce in Europa che si trova in Svizzera, un leone marino che pesa 500 chili e un lama, che, se si cede all’istinto di antropomorfizzarlo, sembra particolarmente fiero. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Nelle ultime settimane si è fatta notare molto un'anatra di Central Park, finita di diritto nelle foto di animali migliori della settimana. |
Una delle conseguenze meno raccontate della globalizzazione riguarda il linguaggio. Da quando siamo esposti costantemente a stimoli provenienti dal resto del mondo, è aumentato il bisogno di individuare e imparare lingue franche come l’inglese o lo spagnolo, che permettano di capirsi a prescindere da dove proveniamo. Per contro, le lingue tipiche di un solo paese o addirittura di un’unica comunità sono sempre più trascurate: secondo alcune stime nei prossimi decenni moriranno fino a duemila lingue, parlate perlopiù nelle periferie della civiltà. Una delle più famose fra le lingue considerate a rischio è l’islandese, un lontano nipote del norvegese, parlato soltanto da 340mila persone che abitano un’isola più vicina alla Groenlandia che al resto d’Europa. Gli islandesi però, a differenza di altri popoli, hanno sempre avuto una vivacissima comunità letteraria, e grazie alla lingua islandese hanno costruito un pezzo rilevante della propria identità: in passato, «essere un buon poeta era tanto importante quanto essere un buon guerriero», ha raccontato di recente un ricercatore islandese a Quartz. Nel 2019, gli stessi sforzi per tenere in vita la lingua islandese non sono affidati a omoni armati di asce, ma a uno specifico dipartimento dello stato. | Quelli che inventano le parole nuove in islandese. Un gruppo di linguisti locali ha il compito di tenere la lingua al passo coi tempi, per evitare che scompaia. |
Negli ultimi giorni il governo e i partiti che lo sostengono hanno deciso di cancellare una norma che era stata introdotta nel decreto fiscale (approvato lo scorso ottobre e ora in discussione in Parlamento). La norma prevedeva di multare i commercianti che non si sono ancora dotati di un POS, il dispositivo che serve a gestire i pagamenti elettronici tramite carta bancomat o di credito. Possedere un POS è obbligatorio dal 2012, teoricamente, ma è un obbligo virtuale: per chi non si adegua non sono mai state previste sanzioni. I pagamenti elettronici sono da sempre una questione politicamente delicata. Da un lato, infatti, incentivarli e aumentarne la quantità fa crescere il numero di pagamenti tracciabili, che rendono più complicata l’evasione fiscale, e in generale rendono più sicura la vita di chi li usa (visto che permettono di non doversi portare dietro o tenere in casa grandi cifre in contanti). Ogni anno, inoltre, molte risorse e tempo vengono sprecati nella gestione dei contanti: che devono essere contati, conservati, spostati e, alla fine, versati in banca. | Come funzionano le commissioni sui POS? se ne riparla per i tentativi del governo di incentivare i pagamenti elettronici, complicati dall'opposizione di due categorie molto potenti: commercianti e banchieri. |
C’è un dramma seminascosto e laterale rispetto a quello principale di questi giorni, che ha come oggetto Silvio Berlusconi e l’ennesima inchiesta giudiziaria sul suo conto, ben più incisiva e potenzialmente pericolosa di quelle che lo hanno coinvolto in passato. È il dilemma degli oppositori di Berlusconi, di quelli che teoricamente dovrebbero essere i primi a beneficiare dell’impopolarità del premier e che anzi quell’impopolarità dovrebbero stanarla e suscitarla, opponendo allo stile di governo di Berlusconi un’alternativa-seria-e-credibile. Il dramma è palese. Le opposizioni sono paralizzate, evidentemente, e si condividano o no le loro scelte e dichiarazioni di questi giorni, il dato è noto: sondaggi, commentatori, esperti, e gli stessi elettori delle opposizioni dicono tutti quasi unanimemente che se si andasse a votare il favorito sarebbe ancora Silvio Berlusconi. Qualcosa non funziona. | Paralizzati. Può la sinistra affrettare la fine dell'impero? Qualcuno ha idee?. |
Nella seconda metà di febbraio, Yahoo – una delle società più conosciute dei primi anni del Web – ha annunciato di avere creato un comitato indipendente per valutare “alternative strategiche” per il suo futuro, che secondo diversi analisti porteranno alla vendita dei suoi servizi principali online come i portali e la posta elettronica, per motivi fiscali e per riorganizzare le proprie attività. Grazie alla proprietà di 400 milioni di azioni di Alibaba, l’azienda ha un valore di mercato intorno ai 30 miliardi di dollari, ma nonostante questo la parte dei servizi si è progressivamente svuotata per quanto riguarda pubblicità e numero di utenti: gli investitori chiedono da tempo una separazione delle attività, per evitare che quella meno redditizia influisca negativamente sul resto di Yahoo. Si stima che la parte dei servizi abbia un valore tra 3,5 e 6,5 miliardi di dollari e che abbia diversi potenziali acquirenti. Compagnie telefoniche Secondo gli analisti tra le grandi aziende statunitensi la più interessata è Verizon, operatore di telefonia che negli ultimi anni ha realizzato investimenti per estendere la sua offerta sul piano dei servizi online e della produzione di contenuti. Nel 2015 Verizon ha acquisito AOL, altro famoso marchio dei primi anni di Internet, per 4,4 miliardi di dollari e ora potrebbe fare altrettanto con Yahoo. L’azienda telefonica ha un valore di mercato di 208 miliardi di dollari e si stima abbia ancora 5 miliardi di dollari di cassa, pronti per essere spesi in nuovi investimenti. Il suo CEO, Lowell McAdam, ha fatto capire di essere interessato all’affare. L’ostacolo a un’operazione di questo tipo potrebbero essere però gli azionisti di Verizon: Yahoo non brilla più per modernità e innovazione e l’operatore ha già il controllo di AOL, che offre servizi simili, a partire da quelli per la posta elettronica. Verizon potrebbe comunque fondere insieme AOL e Yahoo, creando un’unica società di Internet con milioni di utenti, che potrebbero essere coinvolti in offerte di vario tipo soprattutto per quanto riguarda i video da guardare sui dispositivi mobili. | Chi comprerà Yahoo? La famosa azienda di Internet sta valutando se mettersi in vendita: potrebbe finire sotto il controllo dell'operatore Verizon o di Time Inc. |
Lola Ogunyemi, la modella nera della pubblicità di Dove accusata di razzismo, ha scritto sul Guardian cosa pensa dello spot e ha difeso le intenzioni dei pubblicitari che lo hanno scritto. Ora la pubblicità è stata rimossa dai social network e Dove si è scusata per averla diffusa. Per chi non l’avesse vista, ciò che secondo molti la rendeva razzista è che sembrava che mostrasse una donna nera diventare bianca grazie a un bagnoschiuma Dove. Lo spot infatti mostra Ogunyemi che si toglie una maglietta del colore della sua pelle: al suo posto compare una modella bianca, al cui posto, dopo aver compiuto lo stesso gesto, compare una modella dai tratti orientali. Se ne è parlato molto anche perché non è la prima volta che Dove viene accusata di razzismo per le sue pubblicità e anche in passato la ragione era la stessa. Nella prima parte del suo intervento Ogunyemi spiega di essere ben consapevole di come la rappresentazione della bellezza delle donne sulle riviste di moda, in TV e al cinema e nelle pubblicità avvenga ancora con molti pregiudizi: | La modella nera della pubblicità razzista di Dove difende Dove. Dice che la pubblicità è stata interpretata nel modo sbagliato, ma riconosce che i pubblicitari dovrebbero pensare meglio all'impatto del loro lavoro sulle persone. |
Come ogni mercoledì (salvo casi particolari), il Papa ha tenuto in piazza San Pietro un’udienza generale, nella quale ha salutato i pellegrini arrivati in Vaticano e tenuto un breve discorso. L’udienza è aperta a chiunque voglia parteciparvi, ed è solitamente preceduta da un breve momento in cui il Papa incontra i fedeli presenti in piazza. Come si può vedere in queste foto, in occasioni del genere Papa Francesco sembra divertirsi molto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | 10 foto del Papa (è più divertente di come sembra). Sono state scattate prima e dopo l'udienza generale di oggi, in piazza San Pietro. |
L’estate vera, quella astronomica, inizia il 22 giugno. Per il cinema è invece iniziata il 4 maggio, quando è uscito in Italia Captain America: Civil War (che negli Stati Uniti esce il 6 maggio). Il Boston Globe ha scritto: «La stagione dei film estivi è arrivata. Non fate caso al fatto che siamo a inizio maggio, ora inizia il rito annuale di sequel, spinoff, remake e reboot: tutti con l’obiettivo di creare attesa e stupore, nel tentativo di separare il pubblico dai soldi che hanno nel portafoglio». L’estate, per il cinema, è tradizionalmente il momento in cui escono i filmoni che costano tanto, sono pieni di scene d’azione ed effetti speciali, e che se tutto va bene incassano anche parecchi soldi. È quel momento dell’anno abbastanza lontano dagli Oscar precedenti per averne già esaurito la scia in termini di pubblicità e abbastanza lontano dagli Oscar successivi da permettere di rimandare l’uscita dei film con qualche possibilità di vincerli. Negli Stati Uniti l’estate del 2015 è stata per il cinema la seconda migliore della storia (soprattutto grazie a Jurassic World) e secondo gli esperti di incassi cinematografici anche quella del 2016 promette bene. I film da cui ci si aspetta di più sono X-Men: Apocalisse e Independence Day: Rigenerazione, ma escono anche un nuovo Star Trek, un film su Tarzan e il nuovo Ghostbusters. Ci sono anche alcuni film d’animazione – il più atteso è Alla ricerca di Dory – e cose meno estive: la commedia The Nice Guys e i nuovi film di Richard Linklater, Jodie Foster e Paolo Virzì. Ne abbiamo scelti 18, mettendo insieme quelli di cui si parla di più o meglio e mettendoli in ordine di uscita. | I 18 film dell’estate. Quella del cinema è già iniziata, e arriveranno soprattutto filmoni di fantascienza, d'azione e d'animazione. |
Stephen Elop, il nuovo amministratore delegato di Nokia ed ex manager Microsoft, aveva usato pochi giorni fa una similitudine efficace per spiegare lo stato della società produttrice di telefoni cellulari: siamo come quel guardiano che si ritrova su una piattaforma petrolifera che va a fuoco e deve decidersi se vincere le proprie paure e tuffarsi da trenta metri nelle acque gelate del mare o rimanere dov’è, tra le fiamme. Per recuperare terreno nei confronti della concorrenza, Nokia ha deciso di stringere un accordo con Microsoft e non è ancora chiaro se questa soluzione si avvicini più a un tuffo verso l’ignoto o a un lento incenerimento. L’accordo tra le due società prevede una collaborazione stretta per la realizzazione di nuovi smartphone e il miglioramento di Windows Phone, il sistema operativo creato da Microsoft per i telefoni cellulari. L’obiettivo è quello di realizzare telefoni con prezzi competitivi e in grado di sostenere la concorrenza di Apple con il suo iPhone e dei produttori che hanno deciso di utilizzare Android, il sistema operativo per smartphone sviluppato da Google. | Nokia sceglie Microsoft per sfuggire all’incendio. Le due società uniscono le forze per sfidare la concorrenza degli iPhone e di Android, ma sembra una mossa disperata. |
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