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http://www.polisblog.it/post/6388/berlusconi-aggredito-da-uno-squilibrato-video/2
Il Premier aveva appena terminato il suo discorso di avvio della campagna di tesseramento del Pdl e ilo clima, cordiale, non lasciava presagire nulla del genere. Tartaglia non ha precedenti penali e risiede a Cesano Boscone, comune limitrofo al capoluogo lombardo. Una prima perquisizione nella sua abitazione pare non abbia fatto emergere alcunché di rilevante, e la Digos ha confermato che non avrebbe legami con gruppi estremisti di sorta.
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http://www.motorsportblog.it/post/4312/gp-bahrain-vince-massa-davanti-a-raikkonen
Ma andiamo alla cronaca della gara. Sulla linea di partenza la concentrazione è palpabile: i piloti cercano di sfruttare al meglio la delicata fase. Massa approfitta di una piccola sbavatura di Kubica per fulminarlo allo start. Raikkonen è terzo, grazie al sorpasso su Hamilton, autore di un pessimo avvio. L’inglese non è lucido e scivola al decimo posto. Dopo appena tre giri, in un disperato tentativo di rimonta, tampona Alonso, che lo precede. Nel contatto danneggia il muso, compromette l’aerodinamica e, con un’auto ingestibile, raggiunge i box per la sostituzione dell’intera appendice anteriore.Pochi secondi dopo Raikkonen supera Kubica e guadagna la seconda posizione. La marcia delle “rosse” prosegue a ritmo spedito, con margine di sicurezza sugli avversari. Kubica è il primo dei piloti di testa a fermarsi per il pit-stop. Siamo al 17mo passaggio: un dato che dimostra la scelta di imbarcare poca benzina compiuta nelle prove dalla Bmw. Due giri dopo è il turno di Raikkonen, seguito qualche passaggio dopo da Massa, che esce dai box proprio quando in fondo al rettifilo sbuca il cavallino condotto dal finlandese. La leadership è salva, ormai è chiaro che il carioca è il favorito. Il suo margine è sufficientemente ampio.Hamilton naviga nelle retrovie, in 17ma posizione, con 1′17″ di ritardo dai primi. Per lui si profila il rischio doppiaggio. Intanto la situazione al vertice si stabilizza. Al 28mo passaggio, Massa precede Raikkonen di 5 secondi. Più staccate le Bmw. Ancora più lontano Kovalainen, con la prima delle McLaren. Trulli è sesto, a 5 secondi da lui. Alle sue spalle Webber, che precede Rosberg, Glock e Alonso. A 23 giri dalla fine Raikkonen si avvina a Massa, il ritardo scende a 3″5, ma il brasiliano risponde al compagno di squadra col miglior tempo assoluto, recuperando più di 3 decimi in un solo passaggio.Le Bmw di Kubica e Heidfeld sono rispettivamente a 15 e 20 secondi. Dopo il secondo pit stop, quando mancano 18 giri alla fine, Massa è ancora davanti, seguito da Raikkonen. Per lui si aprono le porte della vittoria. Ormai il quadro è delineato, il gap tra i ferraristi è di sette secondi. L’ordine di arrivo è già scritto. Da segnalare l’ottima prova della Bmw, oggi superiore alla McLaren. Fuori dalla zona punti Hamilton, che cede il vertice della classifica.01. F. Massa Ferrari winner 1h 31′06″97002. K. Raikkonen Ferrari +00′03″3 (2 pit-stop)03. R. Kubica BMW Sauber +00′04″9 (2 pit-stop)04. N. Heidfeld BMW Sauber +00′08″4 (2 pit-stop)05. H.Kovalainen McLaren Mercedes +00′26″7 (2 pit-stop)06. J. Trulli Toyota +00′41″3 (2 pit-stop)07. M. Webber Red Bull - Renault +00′45″4 (2 pit-stop)08. N. Rosberg Williams - Toyota +00′55″8 (2 pit-stop)09. T. Glock Toyota +01′09″5 (2 pit-stop)10. F. Alonso Renault +01′17″1 (2 pit-stop)11. R. Barrichello Honda +01′17″8 (2 pit-stop)12. G. Fisichella Force India - Ferrari + 1 Giro (2 pit-stop)13. L. Hamilton McLaren Mercedes + 1 Giro (2 pit-stop)14. K. Nakajima Williams - Toyota + 1 Giro (1 pit-stop)15. S. Bourdais Toro Rosso - Ferrari + 1 Giro (2 pit-stop)16. A. Davidson Super Aguri - Honda + 1 Giro (2 pit-stop)17. T. Sato Super Aguri - Honda + 1 Giro (2 pit-stop)18. D. Coulthard Red Bull - Renault + 1 Giro (3 pit-stop)19. A. Sutil Force India - Ferrari + 2 Giri (3 pit-stop)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Vibo_Valentia
Vibo Valentia.Vibo Valentia'" (già "Monteleone di Calabria") è una città della Calabria di 33.709 abitanti, con un'area urbana di circa 75.000 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia che conta circa 170.000 unità, sede di un importante porto turistico ed industriale e notevole centro commerciale. Ha una storia lunga quasi 3.000 anni e il diritto di fregiarsi fin da tempi antichissimi del titolo di città oltre ad essere stata "capoluogo della Calabria Ultra".GeografiaCartina del 1710 di Monteleone di Calabria (odierna Vibo Valentia)PosizioneLa posizione della città, adagiata sul dolce pendio di un colle assume una grande importanza strategica in ambito territoriale (). Importante crocevia sin dai tempi dell'antica Grecia e dell'impero romano, domina sia l'hinterland, sia la catena montuosa delle Serre, sia la zona marittima con il suo porto e le pregevoli stazioni turistiche. Crocevia di tutte le arterie di comunicazione, dalla A3 SA-RC alla linea ferroviaria ai collegamenti con l'aeroporto internazionale poco distante fino al porto del quartiere marina.MorfologiaLa città di Vibo Valentia sorge su un grande terrazzamento collinare scistoso, l'altezza media è di 476 sul livello del mare ma raggiunge i 556 nella parte più alta, con una vista che spazia da Capo Palinuro in Campania fino alle Isole Eolie ed all'Etna in Sicilia.Le due maggiori concentrazioni di attività industriali del comune sono presso Porto Salvo (adiacente Vibo Marina, grazie allo sfruttamento delle opportunità fornite dalla presenza del porto polifunzionale e dello scalo ferroviario) ed al confine con Maierato (più importante ed all'avanguardia con la presenza di alcune multinazionali) mentre la zona commerciale è sita all'interno della città sulla collina come anche la maggior concentrazione demografica.IdrografiaIl fiume più importante del territorio comunale è il Mesima, che nasce alle pendici del monte Mazzucolo (m 942) e sfocia nel Mar Mediterraneo a nord di San Ferdinando, località tra Nicotera (VV) e Rosarno (RC). Gli confluiscono a sinistra il fiume Marepotamo, il fiume Metramo e il fiume Vena ed a destra il fosso Cinnarello e il torrente Mammella. Nel territorio comunale scorre alle spalle del castello normanno-svevo all'interno dell'omonima vallata.La città presenta inoltre numerose fiumare tra cui spiccano il Sant'Anna ed il Trainiti.Non nel territorio comunale ma comunque nelle vicinanze vi è inoltre il lago dell'Angitola, tra i più grandi della regione.ClimaIl clima estivo in città non è mai veramente caldo, a stento supera i 30 gradi ma in compenso è umido ed afoso, situazione diversa sulla marina dove le temperature raggiungono anche i 35 gradi ma con un livello molto inferioredi umidità. D'inverno si hanno molto raramente nevicate, il clima è piacevole e mai troppo freddo e si concede spesso a giornate soleggiate che raggiungono anche i 20°, le precipitazioni non sono frequentissime.In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +12,2 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +26,3 °C.Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 550 mm e si distribuiscono mediamente in 73 giorni, con un prolungato minimo estivo ed un moderato picco tra l'autunno e l'invernoStoriaDalla preistoria all'epoca romanamosaico di epoca romana nel parco archeologico in loc. S.AloeIn principio fu un centro appartenente agli indigeni pre-ellenici (Ausoni o Enotri) che la denominarono 'Veip' o 'Veipone' (che, nella lingua di questi antichi abitanti, significava, con molta probabilità, "golfo"). In seguito, a partire dalla seconda metà del VII secolo a.C., fu colonia greca con il nome di 'Hipponion', fondata da Locri Epizefiri.Durante la seconda guerra Punica i Brettii se ne impossessarono definitivamente (le vicende della città con la popolazione Brettia non sono molto convincenti benché Diodoro nel libro 16 della sua biblioteca elenchi la città fra le conquiste dei Brettii dopo il 356 a.C.) finché nel 192 a.C. i romani vi insediarono una colonia chiamata 'Valentia', come attestano le monete che, in quanto importante colonia, poteva permettersi di coniare e l'epigrafe di Polla dove si parla della costruzione della Via Popilia. Successivamente, dall'89 a.C. quando divenne municipio, Vibo Valentia fu il nome utilizzato per indicare la città (Strabone, Plinio il vecchio, ecc.).La città possedeva un ampio territorio: in epoca greca la sua 'chora' (territorio in greco)era confinante con quella di Locri Epizephiri (Thucid. 5,5,1). Secondo gli studi più recenti il suo territorio doveva avere per confine a Nord il torrente Lametos (ora Amato), a Sud Nicotera e ad Est la catena montuosa delle Serre, ad ovest il mar Tirreno; in epoca romana il confine dell'ager Vibonensis (cosi come lo chiama Tito Livio) si era spinto a Sud poco più in giù del fiume Mesima (prendendo anche il posto di Medma, situata presso l'odierna Rosarno, che da fiorente colonia greca era ormai scomparsa in epoca Romana).Durante il periodo romano, la costruzione della Via Popilia interessò la città che divenne un'importante stazione.Di grande importanza per lo sviluppo della città fu anche il porto, i cui resti sono in parte interrati e in parte sott'acqua fra la località Trainiti e Bivona nel comune di Vibo Valentia. Parlando di Vibo, Strabone riferisce che essa possedeva un "epineion", ossia un porto che sorge ad una certa distanza dalla città da cui dipende, che sarebbe stato rafforzato da Agatocle tiranno di Siracusa, dopo averlo conquistato nel 294 a.C. Durante l'epoca romana, il porto divenne il principale scalo di partenza, sul Tirreno, del legname della Silva Bruttia per la costruzione delle navi del potente esercito romano.Grazie alla sua importanza strategica e politica, Vibo ebbe l'onore di ospitare Giulio Cesare, Ottaviano e Cicerone, che la ricorda nelle sue lettere.Caio Giulio Cesare aveva utilizzato il porto della città,durante le guerre civili, per ospitare metà della sua flotta; lo stesso Cesare descrive un episodio bellico avvenuto nei pressi del porto della città. La flotta stanziata a Vibo riuscì a respingere un assalto dei Pompeiani, guidati da Cassio Longino, distruggendo la nave dello stesso generale nemico che dovette fuggire su una scialuppa per, poi, una volta raggiunto le altre navi allontanarsi definitivamente dalle acque Vibonesi.(DE BELLO CIVILI III,CI)Ottaviano come il suo padre adottivo utilizzò il porto della città come base navale. infatti nel 36 a.C. il futuro imperatore venne sconfitto e messo in fuga da Sesto Pompeo (figlio del più famoso Gneo) che si era impadronito della Sicilia, così con la flotta duramente colpita dalla sconfitta si rifugiò nella fiorente città tirrenica ove stabilì il suo quartier generale e visse per circa un anno. Appiano nell'opera sulle guerre civili descrive i vari spostamenti della flotta che aveva come base principale Vibo Valentia. Quando Pompeo venne sconfitto definitivamente, la città, che per l'importanza e la prosperità raggiunta era stata scelta come territorio da assegnare ai veterani come colonia, venne esonerata dal gravoso incarico insieme a Reggio per i meriti ottenuti in questo frangente, mantenendo così illesa la sua fiorente economia.Dal medioevo al secolo XIXDopo la fine dell'impero romano, i bizantini provvidero a fortificarla, ma i saraceni, l'attaccarono e saccheggiarono più volte. Ruggero il Normanno, pose nell'XI sec. i suoi accampamenti a Vibo e in seguito trasferì la sede della diocesi, presente a Vibo fin dal V o IV secolo, nella sua Mileto. Sempre in questo periodo, Ruggero, smantello colonne e marmi degli antichi edifici classici di Vibo Valentia per utilizzarli a Mileto nella costruzione di altri edifici. Federico II di Svevia passando dalla città, rimasto impressionato per la bellezza e il potenziale strategico del luogo, diede l'incarico al "secreto" di Calabria, Matteo Marcofaba di ricostruirla e ripopolarla, e d'allora cambiò il nome in "Monteleone di Calabria".In questo periodo venne realizzata la prima fase del castello che per errore veniva attribuita al periodo Normanno. Sotto gli Angioini la città acquisi ancora più prestigio e prosperità, divenendo serie del vicario reale. Sempre nello stesso periodo venne ulteriormente rafforzato e ingrandito il castello e la cinta muraria medievale. In seguito fra il periodo Angioino e Aragonese, divenne Feudo dei Caracciolo e poi comune demaniale. Nel 1501, usurpando quelli che erano i diritti della città, venne affidata nuovamente come feudo ai Pignatelli. Per questo scoppiò una rivolta per il quale dovette intervenire il generale del regno di Napoli Lo Tufo. Quest'ultimo non riuscendo a domarla, chiamò per discutere i sette capi del popolo che vennero uccisi a tradimento. Qualche anno dopo, la monteleonese Diana Recco che aveva perso un fratello e il padre nella rivolta, uccise a pugnalate il generale Lo Tufo che stava partecipando alla cerimonia di matrimonio di una delle figlie.In ogni caso i Pignatelli pensarono allo sviluppo della città, creando filande, oleifici e favorendo molte attività artiginali.Nell'Ottocento i francesi la elevarono a capoluogo della Calabria Ultra e da allora fino a pochi decenni addietro fiorirono tanti mestieri, il cui ricordo è nel nome di strade (Via Forgiari, via Chitarrari, via Argentaria, ecc.) e di istituzioni come il Real Collegio Vibonese (l'ancora esistente Convitto Filangieri e il teatro Comunale, demolito negli anni "60). Dopo il ritorno dei Borboni la città perse il ruolo di capoluogo e la sua importanza politica ed economica venne ridimensionata. Durante le guerre per l'Unità d'Italia, Garibaldi passò da Monteleone dove ottenne aiuti materiali e finanziamenti da parte degli abitanti.Età fascistaSotto il Fascismo, per opera di Luigi Razza, giornalista, politico, deputato al Parlamento e Ministro dei Lavori Pubblici, si avviò un grande rilancio nel campo dei lavori pubblici, in cui spicca la costruzione del Palazzo del Municipio (finito di costruire nel 1935 e che, secondo il progetto iniziale, avrebbe dovuto accogliere, al termine, la Prefettura della costituenda provincia) in stile razionalista. Per iniziativa dello stesso Razza, nel 1927 un regio decreto ispirato dal governo fascista ribattezzò la città da Monteleone di Calabria a, secondo la dizione latina, Vibo Valentia. La spinta edilizia pubblica nella città ebbe un deciso arresto quando il ministro Razza scomparve in un incidente aereo in Egitto nel 1935. La città ha voluto successivamente onorarne la memoria con una statua bronzea, a figura intera, scolpita da F. Longo nel 1938 e personalmente inaugurata da Benito Mussolini nel 1939 durante la sua visita alla città, la quale si erge in Piazza San Leoluca su un alto piedistallo, sormontato da una stele recante in cima l'effigie marmorea della Vittoria alata. Un'altra effigie gli è stata riservata nel Palazzo del Municipio, a lui intitolato. A Luigi Razza la città ha inoltre intitolato il proprio Aeroporto Militare, Lo Stadio, una Piazza e una via del Centro Storico.Età contemporaneaAvvenimento più importante degli ultimi anni, nel 1992, è stata la proclamazione dell'omonima provincia, che ha dato nuovo lustro alla città e l'ha resa ben più conosciuta in tutto il paese; in precedenza essa era ricompresa nella provincia di CatanzaroNel 1993 con la realizzazione di un solenne monumento, la città ha inteso onorare la memoria di un altro suo illustre figlio, Michele Morelli, grande patriota e martire del risorgimento.Nel corso degli anni 90, su iniziativa del Kiwanis Club della Città, Vibo Valentia dedica una Piazza e un busto bronzeo al suo più importante poeta: Vincenzo Ammirà.Il 3 luglio 2006 viene duramente colpita da una alluvione che provoca la morte di 4 cittadini ed ingenti danni economici all'industria, al turismo ed ai beni dei privati. I danni maggiori si registrano nelle località di Longobardi, Vibo Marina e Bivona, investite da un'enorme e inverosimile quantità di acqua mista a fango e detriti. Non si esclude che la cattiva gestione dei canali di deflusso delle acque e l'abusivismo edilizio abbiano avuto un ruolo importante nella conta finale dei danni.Gli interventi di sistemazione sono stati affidati ad una speciale commissione presieduta dall'ingegnere Pasquale Versace, docente di Idrologia e Progettazione di Opere Idrauliche all'Università della Calabria.Palazzo Luigi Razza, attuale sede del comuneNomi nella storiaNel corso della sua millenaria storia Vibo Valentia ha avuto differenti nomi, che corrispondono all'evoluzione della città nelle epoche storiche:Lo stemmaScudo partito d'oro e di rosso e al terzo superiore spaccato di azzurro. Nel primo a tre monti di verde, sul medio (quello centrale) più alto un leone rampante lampassato di rosso, di cui una metà di azzurro nel campo d'oro, e l'altra dello stesso nel campo di azzurro. Nel secondo ha due corna di amaltea (cornucopie) d'oro colme di frutta dello stesso e un'asta d'argento sostenente sull'estremità una civetta nel campo di azzurro. Scudo timbrato da corona ducale, con la dicitura in basso S.P.Q.V.EconomiaL'economia del comune di Vibo Valentia si basa sulla produzione agricola, sull'artigianato, sull'industria, sul porto e sul turismoIndustriaIl nucleo industriale è situato nella zona tra Vibo Marina, Porto Salvo e località Aeroporto, nella quale sorgono importanti piccole, medie e grandi imprese, ma non mancano aziende internazionali che progettano e realizzano impianti industriali e petrolchimici ed i relativi componenti meccanici.Nel comune di Maierato è presente lo stabilimento della Tonno Callipo, rinomata industria di tonno, la quale dà il nome all'omonima squadra di pallavolo della città.CommercioUno degli elementi di maggior spicco dell'economia vibonese è senza dubbio il commercio che vede nel centro commerciale Vibo Center (il secondo della Calabria) e nei corsi Vittorio Emanuele III e Umberto gli apici.PortoIl porto di Vibo Marina è un importante base commerciale e turistica per attività quali la commercializzazione di pesce, frumenti e petrolio; dal porto partono inoltre collegamenti per le Isole Eolie (ME).Il porto turistico è una importante base per la navigazione da diporto verso le isole Eolie e verso la costa meridionale della Calabria. Numerosi cantieri per la manutenzione di piccole e medie imbarcazioni sorgono all'interno della struttura. Nella zona del porto è presente la sede degli uffici doganali (frazione di Vibo Marina).Il mare di Vibo ValentiaTurismo e artigianatoÈ sicuramente la voce più importante dell'economia della Provincia di Vibo. Sono presenti centri costieri quali Tropea, Pizzo e Capo Vaticano (Ricadi), dotati di importanti strutture alberghiere e villaggi vacanze atti ad accogliere flussi turistici di ogni tipo.Qui, sulla costa tra Briatico e Capo Vaticano il mare è forse tra i più cristallini della Calabria con stupendi tramonti sullo sfondo delle Eolie (in particolare Stromboli). L'ottima cucina locale a base prevalente di pesce completa degnamente la vacanza. Scriveva il poeta Giuseppe Berto vissuto a Capo Vaticano:Meritano una sosta la baia di S. Irene e la spiaggia di Zambrone. Su questa costa, per la sua natura sabbiosa, è possibile la pesca dei surici (Pesce pettine) che si gustano in particolare nel più noto ristorante di Pizzo Calabro. Non può mancare a questo punto un eccellente dessert a base dei famosi gelati, semifreddi e tartufi.Andando verso l'entroterra cambia il paesaggio e ci si addentra verso l'altopiano ed il Parco Naturale Regionale delle Serre, interessante da segnalare l'oasi del lago Angitola. Degna di nota nei piccoli paesi sulla strada delle Serre (Soriano e Sorianello) la lavorazione del vimine e della ceramica. Si arriva a Serra San Bruno dove non si può perdere una visita guidata dagli stessi monaci alla Certosa, una delle più interessanti e sicuramente la più antica esistente in Italia.Quartieri perifericiVibo MarinaIl quartiere periferico di Vibo Marina ha una popolazione di poco meno di 3000 abitanti. Il suo territorio è sede di una delle più significative aree industriali presenti nella provincia, così come importante risulta il suo porto, specializzato nella distribuzione dei petroli e del cemento, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo (frequenti sono i collegamenti con le Isole Eolie). Già nel periodo magnogreco esisteva un porto, in località Trainiti, rafforzato poi da Agatocle, tiranno di Siracusa,all'inizio del III sec. a.C. e infine dai romani. Tracce di questo insediamento sono tutt'oggi riscontrabili nel territorio, così come i resti di una villa romana. Vibo Marina in origine era chiamata "Porto Santa Venere" e una leggenda narra che il nome le fu dato da un pescatore del luogo che scoprì sulla spiaggia la statua di "Santa Venere". Il suo nome venne poi modificato nell'attuale nel 1928. Il 3 luglio 2006 un'alluvione dovuta ad un eccezionale nubifragio provoca ingenti danni all'industria, al turismo ed ai privati. La maggior parte dei danni si registrano nel quartiere Pennello. Lo straripamento del torrente Sant'Anna e i torrenti formatisi in collina hanno sommerso il paese e le località adiacenti di fanghiglia superando in alcuni punti il metro.In data 14 dicembre 2007 è stata presentata presso il Consiglio regionale della Calabria una proposta di legge per la costituzione del comune autonomo di Porto Santa Venere, che dovrebbe comprendere le frazioni di Vibo Marina, Bivona, Portosalvo, Longobardi e San Pietro, con una popolazione di circa 10.000 abitanti (progetto di legge n. 260/2007).TriparniTriparni è una frazione di Vibo Valentia di circa 720 abitanti, detti Triparnesi o Triparnoti. Il paese si trova sulla sommità di una collina, nel pendio che porta da Vibo Valentia fin sulla costa tirrenica. Nelle due vallate laterali al paese scorrono i fiumi Chirdò e Trainiti che sfociano nel golfo di Sant'Eufemia. Sull’origine del nome "Triparni" non si hanno fonti scritte, si conoscono solo due versioni raccontate e quindi tramandate da generazioni in generazioni.La prima afferma che in seguito al terremoto di fine secolo 1700, rimasero superstiti solo tre famiglie che si trovavano fuori sede. Da qui diedero il nome “tres parentes” dal latino: tre famiglie, che poi divenne Triparni. La seconda versione invece molto più semplice, associa il significato del nome Triparni a “tre palme” che si trovavano all’ingresso del paese. La nascita di questo piccolo centro abitato la si può far risalire al tempo dei Romani, in parallelo alla storia di Bivona. Le origini in quel periodo sono provate dai reperti archeologici rinvenuti in zona Porticelli, dove si suppone esistessero delle ville Romane. Si può ipotizzare perciò che proprio attorno a queste ville sorgesse già un piccolo centro abitato. In questa zona, su un altopiano ai piedi dell'attuale posizione, sorgeva il paese noto allora come Porticelli, che fu fino al 1600 casale di Bivona. Durante il Medioevo si può supporre che Porticelli fosse un centro attivo, infatti, le distese di terra, ottime per la coltivazione, imponevano la presenza di un piccolo Feudatario ed in conseguenza di un borgo.I diversi terremoti che scossero la Calabria, colpirono duramente anche Triparni che in alcuni casi ebbe percentuali di vittime più alte rispetto ai paesi limitrofi. Il terremoto del 1783, che distrusse interamente l'abitato causando 28 vittime, costrinse gli abitanti a ricostruire il paese più a monte, dove tuttora è situato. Nel 1807 Triparni, Vena Inferiore e Vena media si costituirono in un unico comune, diventando autonomi da Monteleone. L'autonomia durò 22 anni, infatti, il 1º gennaio 1829, Triparni ritornò ad essere sotto la competenza di Monteleone. Insieme alle Vene, Portosalvo e Vibo Marina, Triparni è una frazione di Vibo Valentia.BivonaIn antico vi era una grande insenatura che molto probabilmente fin dal neolitico venne utilizzata come luogo d'approdo. Quando venne fondata la polis Hipponiate i nuovi coloni ellenici crearono un vero e proprio porto che venne migliorato nel corso del tempo. Nel 294 a.C. Agatocle radunato un imponente esercito di 30.000 fanti e 3000 cavalieri pose sotto assedio Hipponion e la conquistò, rafforzò il suo porto e con il suo arsenale molto probabilmente fu in grado di costruire navi da guerra. In seguito il porto venne ulterirmente potenziato dai Romani e utilizzato da per scopi bellici oltre che mercantili scopo per cui era stato creato dai Greci. Presso Bivona è sito un castello Basso-Mediovale imponente costruito a difesa dell'antico porto, attualmente in condizioni non ottimali, riguardo il quale si narrano numerose leggende:si dice addirittura che sia dotato di un tunnel sotterraneo segreto lungo tre chilometri che lo collega al castello di Vibo Valentia. La parola Bivona si pensa derivi da una modificazione morfologica dal nome dell'antica Vibona (odierna Vibo Valentia), lo scambio consonantico V-B si pensa abbia dato origine all'odierna nomenclatura Bivona. Ha sede in Bivona il museo della tonnara, aperto nel 2004 e distrutto dall'alluvione del 03/07/2006, ricostruito, contiene alcune testimonianze dell'attività peschereccia del secolo scorso e precedente come barche e strumenti per l'attività ittica. L'economia di Bivona si basa quasi totalmente sul turismo con la presenza di lidi e villaggi vacanze rinomati in ambito territoriale.PiscopioLa frazione di Piscopio dista 2,44 km da Vibo Valentia. Sorge a 374 m dal livello del mare e conta circa 3000 abitanti.AltreFanno anche parte del comune di Vibo Valentia le seguenti frazioni:Infrastrutture e trasportiStrade e autostradeFerroviePorti e aeroportiEvoluzione demograficaDopo il boom demografico degli anni 60, in cui l'ottima gestione comunale e una forte impronta turistica data all'immagine di Vibo Valentia, la città degli anni 70 subì una sostanziale stabilizzazione dell'evoluzione demografica. L'aumento dell'attività edilizia nel corso degli anni 80 consentì alla città di "recuperare" il trend demografico positivo che aveva caratterizzato i decenni precedenti.Nel 2001, tuttavia, la popolazione della città risulta in diminuzione rispetto alle rilevazioni precedenti.Come quasi tutte le medie città calabresi in evoluzione durante gli anni 90 (vedi ad esempio Cosenza nei confronti di Rende), Vibo Valentia ha subito negli ultimi anni un progressivo spopolamento del centro a tutto vantaggio dei limitrofi comuni di Jonadi, Sant'Onofrio, Stefanaconi, San Gregorio d'Ippona, Maierato e Pizzo.Vibo Valentia con i suoi "comuni satellite" rappresenta (al 2009) una vasta area urbana di circa 75.000 abitanti.Lingua e dialettiIl calabrese meridionale, come tutte le lingue, si è evoluto negli anni. Nato dal greco dei coloni ellenici che fondarono varie colonie fra quali la stessa Hipponion, l'idioma ellenico fu parlato come in altre zone della regione anche nel periodo Romano insieme al latino e poi fino all'età bizantina.Strutture sanitarieAmbienteLuoghi d'interesse artistico, storico e culturaleCastello normanno-svevoSanta Maria Maggiore e San LeolucaIl castello sorge dov'era ubicata probabilmente l'Acropoli di Hipponion che in parte si estendeva pure sulla collina vicina. Nonostante la prima fase di costruzione della struttura venga volgarmente attribuita all'età Normanna, in realtà, come confermano alcuni studi, essa risale al periodo Svevo quando Matteo Marcofaba governatore della Calabria venne incaricato da Federico II di ripopolare e favorire lo sviluppo della la città. il castello venne ampliato da Carlo d'Angiò nel 1289 quando assunse più o meno un aspetto simile a quell'odierno. Fu rafforzato dagli Aragonesi nel XV secolo ed infine rimaneggiato dai Pignatelli tra il XVI-XVII sec, perdendo quasi del tutto la funzione militare e assumendo invece quella di abitazione nobiliare. Il secondo piano fu demolito di proposito, in quanto pericolante, a causa dei danni riportati dopo il terremoto del 1783. Il castello presenta oggi delle torri cilindriche, una torre speronata ed una porta ad un'arcata di epoca angioina. È oggi sede del Museo archeologico statale.Mura di HipponionIn località "Trappeto Vecchio" a pochi passi dall'imponente cimitero, si trovano i resti di una parte del tracciato delle mura di Hipponion di circa 400 m. Queste erano lunghe in origine circa 7,5 km. Il tratto visitabile è stato messo in luce dall'archeologo Paolo Orsi fra il 1916 e il 1921. Sono state riconosciute 6 fasi costruttive di cui, a parte la prima del VI secolo a.C., tutte le altre sono costruite con blocchi ciclopici squadrati di arenaria e calcarenite. Delle ultime due fasi rimangono, almeno in pianta 8 torri circolari. Qualcuna di esse si è conservata oltre le fondamenta, in particolare una che raggiunge circa i 4 metri di altezza. Queste torri dovevano essere alte in origine circa 10 metri.Castello di BivonaIl castello di Bivona venne fatto edificare nella prima metà del '400 da Mariano d'Alagni, governatore di Monteleone, a difesa del porto. Il castello ha una pianta più o meno rettangolare con quattro torre circolari agli aangoli. Venne abbandonato alla fine del '600 per la formazione di paludi nelle vicinanze. D'allora il castello è rimasto in totale stato di abbandono, da poco è iniziato il restauro che lo renderà nuovamente agibile.Chiese di Vibo ValentiaMaria Maddalena di A.Gagini del trittico in marmo del duomo di Vbo Valentia, questa statua è giudicata un capolavoro della staticaCulturaIstruzioneMuseiTeatriBibliotecheArchiviPrincipali castelli e fortificazioniPersonaggi illustriDel passatoContemporaneiMiti e leggendePersefoneLa mitologia racconta che là, dove l'aspro sperone del monte Ipponio si protende sul mare di Lampetia, la giovane dea Persefone-Kore, figlia di Zeus, chiamato in italiano Giove versore, e di Demetra, fu rapita un giorno da Plutone che la costrinse a seguirlo nell'Averno su un carro trainato da cavalli furenti. Il padre Zeus dispose che trascorresse i mesi dell'inverno nell'Ade e i mesi estivi sulla terra. In quel luogo fu innalzato un tempio e le fanciulle dell'antica Veip, in primavera, vestite a festa, con la testa cinta di fiori, rendevano omaggio alla dea.Diana ReccoDiana Recco fu una leggendaria eroina monteleonese (vibonese) del XVI secolo. In quel periodo Vibo Valentia era sotto il dominio della signoria del duca Pignatelli, il quale represse duramente una rivolta facendo giustiziare a morte sette cittadini ed esponendo le loro teste sui torrioni del suo castello. Diana Recco, sorella e figlia di due dei rivoltosi che furono uccisi, si fece vendetta dopo dieci anni dall'evento: pugnalando il duca Pagnatelli.Azzo duce di CalabriaAzzo duce di Calabria alla testa di mille Valentini rigettò in mare le orde Saracene che volevano distruggere la romana Valentia.Per celebrare la vittoria per un arco di tempo di venti anni Vibona Valentia, tramutò il nome in "Millarmi".Folklore e manifestazioniI riti della PasquaDurante il periodo pasquale, molte sono le tradizioni popolari che vengono onorate con devozione dal popolo vibonese.Il Mercoledì Santo viene celebrata l'Opera Sacra, cioè la passione vivente di Cristo. Il Giovedì Santo, le Chiese allestiscono i "Sepolcri" (altare della reposizione), che, dopo la "Missa in Coena Domini", ricevono il pellegrinaggio di migliaia di persone. La tradizione, in particolare, vuole che se ne visitino in numero dispari. Il Venerdì Santo, dalla Chiesa dei Rosario ha inizio la processione dei "Vari": si tratta di statue che raffigurano i vari momenti della Passione e della Morte di Cristo. Molto suggestiva è la Processione dell'Addolorata, il Venerdì notte: un'enorme massa di fedeli accompagna per le strade cittadine la statua della Madonna in un contesto di inverosimile silenzio. La domenica di Pasqua infine, ha luogo la cosiddetta Affruntata: tra due ali di folla la Madonna Addolorata e San Giovanni vanno alla ricerca del Cristo Risorto. Il momento più suggestivo è dato dall'incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto: nell'attimo dell'incontro infatti, alla statua della Madonna viene strappato il velo nero, segno del lutto, per far spazio ad un vestito azzurro e bianco, simbolo della festa della Resurrezione. La tradizione vuole che, se il velo nero rimane al suo posto, grandi sciagure attendono la città. È per questo motivo che, la comparsa del vestito azzurro e bianco viene salutata con un lungo applauso liberatore.Gruppo folkLa città fa fregio di un'importante gruppo folkloristico, il"Gruppo folk città di Vibo Valentia", il quale negli anni ha avuto modo di partecipare numerose volte all' Europeade, nelle capitali di mezza europa e ad altre manifestazioni nazionali e internazionali.Palio di DianaIl Palio prevedeva la rappresentazione in costume della storia di Diana e successivamente una gara tra i sei rioni di Vibo Valentia (Affaccio, Borgonovo, Cancello Rosso, Cerasarella, Terravecchia, Scrimbia) che prevede il tiro alla fune, la rottura della pignatta e la corsa dei sacchi.I giorni che precedono il palio, fanno rivivere l'atmosfera tipica rinescimentale, con botteghe artigiane e cortei di figuranti nobili che sfilano lungo le vie della città.nell'ultima giornata viene organizzato il torneo, una gara tra cavalieriche devono infilare la loro lancia negli anelli lungo un percorso da fare per ben sette volte. Il vincitore del torneo libererà in volo sette colombe e riceverà dalla ragazza che impersona Diana il palio.A conclusione vi erano spettacoli pirotecnici, giullari, giocolieri e saltimbanchi.Sarebbe auspicabile il reintegro di tale tradizione.SportPrincipali impianti sportiviPallavoloMaschileFemminileCalcioCalcio a 5BasketCiclismoOlimpioniciMotociclismoPokerMedia e telecomunicazioniAmministrazioneGemellaggiCorleone, Italia (in onore di San Leoluca, patrono di entrambe le città, nato in Sicilia, vissuto e morto in Calabria)Galleria fotograficaNoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniVibo Valentia|Comuni della provincia di Vibo ValentiaCittà romane in ItaliaCittà della Magna Grecia e della Sicilia grecaVibo Valentia
2,598,898
http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_del_Crescente
Ordine del Crescente.L'Ordine Imperiale del Crescente o Ordine Imperiale della Mezza Luna'" (in turco ottomano: "Hilal Nishani") fu un ordine cavalleresco dell'Impero Ottomano istituito nel 1799 dal sultano Selim III con il preciso intento di ricompensare degnamente Horatio Nelson, ammiraglio inglese e perciò anglicano, per la sua vittoria nella Battaglia del Nilo contro le truppe francesi che invadevano l'Egitto. Tutti gli ordini cavallereschi ottomani che già esistevano non potevano essere conferiti ai non musulmani e pertanto Selim ideò l'Ordine del Crescente consegnandola nelle mani di Nelson, primo cavaliere, nell'agosto del 1799, oltre a consegnargli il chelengk. L'ordine venne quindi esteso anche ai militari inglesi intervenuti nelle campagne contro Napoleone in Egitto e che si fossero distinti per azioni militari e coraggio.Malgrado però le tensioni politiche del tempo, il Collegio delle Armi inglese consentì a Nelson di portare pubblicamente l'onorificenza solo il 20 marzo 1802.Coloro che erano destinatari dell'ordine erano prevalentemente militari inglesi e francesi (solitamente ufficiali di marina) che furono largamente presenti nei territori dell'Impero Ottomano durante le guerre napoleonicheLe insegneLa "medaglia" dell'Ordine consisteva in una placca radiante d'argento, con al centro un ovale smaltato d'azzurro avente una stella ed una mezzaluna in argento.Il "nastro" era di colore rosso.Insigniti notabiliCollegamenti esterniOnorificenze turche
7,207,552
http://programmitv.ecowebnews.it/tv/film-tv-14-marzo-2008.php
RAI1 | RAI2 | RAI3 | CANALE5 | ITALIA1 | RETE4 | LA7 | MTV | SKYCINEMA2 | SKYCINEMAMAX |
2,589,215
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianluca_Costantini
Gianluca Costantini.Costantini si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna in Decorazione: proprio l’aspetto fortemente decorativo, che riprende la bidimensionalità del mosaico bizantino e l’ambientazione notturna delle scene, costituisce la sua prima cifra stilistica.Comincia a pubblicare nel 1993 su "Schizzo" dove compare una storia scritta da Scianamé, L’ultimo appuntamento. Nell’anno successivo compaiono sue illustrazioni su "Il Manifesto" e "Neural", nonché altre due storie brevi sulla rivista allora edita dall’Arci. Da allora sue illustrazioni sono apparse in numerosissime pubblicazioni editoriali, copertine di libri, produzioni musicali e materiali editoriali. Nel 1995 inizia la collaborazione con lo sceneggiatore Giovanni Barbieri, con la storia breve Probabilità. Nel 1996 inaugura la collana Schizzo presenta, del Centro Fumetto Andrea Pazienza, con Animalingua. Il suo mondo è popolato di figure arcane, simbologie tratte con sciamanica casualità dalla tradizione giapponese, russa, da uccelli mitologici e da frasi evocative. Nel 1998 vince proprio per il fumetto il premio Guercino. Alterna alla propria produzione, che si muove sempre nei confini labili di arte contemporanea, fumetto e illustrazione, iniziative culturali ed editoriali. Nel 2001 fonda il collettivo inguine, inizialmente un sito di sperimentazione del fumetto in internet. La sperimentazione è subito accolta con grande attenzione proprio dal mondo dell’arte contemporanea e inguine.net viene presentato in numerose mostre, tra cui la Biennale dei Giovani Artisti di Sarajevo del 2001 e vince tra gli altri il Premio Palinsesto nel 2004. Ma è nel 2006, con la pubblicazione del diario autobiografico Vorrei incontrarti (Fernandel edizioni) che il suo stile acquista un carattere più asciutto. L’aspetto fortemente decorativo e quasi orientale, lascia spazio ad un segno a linea chiara, in cui è lasciata alla scrittura la veste di decorazione. Un segno più gestuale e innocente, che apre le porte ad un mutamento anche nelle modalità di realizzazione delle tavole stesse. Il libro successivo, [Diario di un qualunquista] http://www.gianlucacostantini.com/diario.html (Fernandel edizioni, 2007) raccoglie i disegni realizzati in tempo reale seguendo sulla rete gli eventi del mondo, raccogliendo con modalità di cut up immagini e parole di notizie magari passate velocemente in secondo piano, ma che sono effettivamente accadute e il cui spessore reclama una narrazione. Sempre nel 2007 pubblica, su testo di Carnoli – Colombari, Ultimo, Storia di ordinaria guerra civile.Un libro che ripercorre con taglio fiction la misteriosa uccisione di Arpinati, gerarca bolognese, dopo la liberazione. Il suo stile si libera, per modellarsi sulla base delle necessità narrative e la forma si adatta al contenuto, mostrando una molteplicità camaleontica di utilizzo delle tecniche e del segno. Nel 2008 per la comma 22 esce L’ammaestratore di Istanbul, su testo di Elettra Stamboulis, diario di viaggio della coppia ad Istanbul sulle tracce dell’intellettuale e pittore ottomano Osman Hamdi. Nel 2009 è uscito invece Officina del Macello (Edizioni del Vento), sulla decimazione di S. Maria La Longa nella Prima Guerra Mondiale, il più grave episodio di rivolta e di uccisioni sommarie di cui abbiamo testimonianza nella Grande Guerra. Il progetto Sangue in Algeria è stato invece realizzato per la galleria di fumetto contemporaneo di Perugia Miomao ed è stato esposto al Salon du Dessin di Parigi nel marzo 2009. Le sue storie sono apparse in moltissime pubblicazioni all’estero, in particolare del circuito alternativo, tra cui Stripburger (Slovenia), Laikku (Finlandia), Babel (Grecia), World War III(Usa).
2,542,801
http://it.wikipedia.org/wiki/Dr._John_Thordyke
Dr. John Thordyke.Il dottor John Evelyn Thorndyke è un personaggio letterario, inventato dallo scrittore di gialli Richard Austin Freeman. Il personaggio era originariamente un dottore in medicina, che poi si dedica all'attività forense diventando professore di medicina legale. Thorndyke è protagonista di 21 romanzi e 38 racconti e si può definire come il primo investigatore scientifico della letteratura gialla. Il suo metodo si basa infatti sulla raccolta di ogni elemento fisico utile alle indagini (come polvere, terra, residui di foglie ed erba, ecc.) che viene accuratamente analizzato; partendo da qui, Thorndyke comincia a fare le sue deduzioni, prendendo in considerazione le motivazioni del crimine. Thorndyke ha rapporti con la polizia, che spesso aiuta nelle indagini, attraverso il sovrintendente Miller. Nelle sue indagini è spesso assistito dal suo amico Christopher Jervis, che fa anche da narratore, e da Nathaniel Polton, il suo tecnico di laboratorio. Nella vita privata Thorndyke è scapolo e vive a Londra, in compagnia del suo domestico, in una casa nella zona di Inner Temple.personaggi letterariinvestigatori immaginariDr Thorndyke
1,603,714
http://it.wikipedia.org/wiki/Esogamia
Esogamia.L'esogamia (da "eso-" e "gamia") è una regola matrimoniale per cui il coniuge deve essere scelto al di fuori di una "cerchia matrimoniale", che può coincidere con parentela o clan, fratria, tribù, ecc. È quindi la regola opposta all'endogamia.Ad esempio l'interdizione dell'incesto è una regola esogamica universalmente diffusa.L'esogamia può assumere diversi aspetti: "esogamia del sangue", riferita a ambedue i coniugi o a uno solo di essi; "esogamia clanica", che vige per parentele acquisite per l'appartenenza a un medesimo gruppo totemico; "esogamia di classe", per cui il matrimonio deve avvenire al di fuori della classe di appartenenza.L'esogamia praticata dai tasmaniani, dai pigmei, dai fuegini e da altre popolazioni viene particolarmente esasperata nel rigido sistema a due classi degli australiani sudorientali, le quali a loro volta comprendono sezioni e sottosezioni (da 2 fino a 8): in essa un individuo maschio di una sezione di un clan è costretto a sposarsi con una particolare donna di una specifica sezione di altro clan.Esiste anche una forma di "esogamia locale" che consiste in una esclusione limitata al luogo di residenza.Collegamenti esterniAntropologia della famigliaConcetti delle scienze etnoantropologicheSociologia della famiglia
1,280,889
http://it.wikipedia.org/wiki/Grotta_di_San_Filippo_Benizi
Grotta di San Filippo Benizi.La grotta di San Filippo Benizi'" è un piccolo oratorio che si trova in località Bagni di San Filippo a Castiglione d'Orcia (SI), scavata in un grande blocco di travertino e divisa in due da un tramezzo.Prende il nome da San Filippo Benizi che nel secolo XII – secondo la tradizione - si rifugiò in questi luoghi. Si narra infatti che il cardinale Ottaviano degli Ubaldini per superare le difficoltà del conclave di Viterbo (1268-1271), riunitosi dopo la morte di papa Clemente IV, propose ai cardinali l'elezione al papato di Filippo, priore generale dei Servi di Maria. Il santo, saputa la notizia, rifiutò questo onore e responsabilità, lasciò Viterbo e si nascose sul Monte Amiata per circa tre mesi.Nella seconda metà del Quattrocento alcuni testi agiografici dei Servi di Maria (per esempio fra Paolo Attavanti, "Paulina praedicabilis", Siena, 1494) narrano che Filippo si ritirò in una grotta di questo luogo, e come Mosè, percosse con il suo bastone una roccia da dove scaturì miracolosamente una fonte di acque curative che poi divennero i Bagni di San Filippo. Era il segno che il santo lasciava della sua riconoscenza verso le persone del posto che lo avevano bene accolto e sostenuto durante la sua permanenza.La devozione degli abitanti fece costruire nel luogo prima una cappella e poi un eremo che fu dei Servi di Maria. Sembra che circa nel 1401 in una grotta trascorresse gran parte della vita il Beato Giovanni Benicasa dello stesso Ordine prima di trasferirsi a Monticchiello nel senese.Il convento conobbe alterne vicende. Il 2 maggio 1540 il p. generale Dionisio Laurerio ne riprese il possesso per l'Ordine con atto del notaio Anselmo Sebastiani di Campiglia e ricostruì la comunità.Nel 1580 di trova nell'elenco dei conventi della Provincia Toscana, ma di nuovo semi abbandonato, nel 1652 fu soppresso al pari di altri piccoli conventi con decreto di papa Innocenzo X. Nel 1703 l'Ordine dei Servi di Maria tentò inutilmente di riaprirlo.La grotta-oratorio è ancora oggi ben conservata e sopra l'altare si trova un busto in legno nero di San Filippo, oltre ad oggetti devozionali.I festeggiamenti in onore di San Filippo Benizi si svolgono il 22 e 23 agosto.BibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniChiese di Castiglione d'Orcia|Filippo Benizi, grottaGrotte della Toscana|San Filippo Benizi
1,222,037
http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Millar
Robert Millar.CarrieraMillar vinse la classifica degli scalatori e arrivò al quarto posto in classifica generale al Tour de France del 1984: in quell'occasione raggiunse due record, il miglior piazzamento mai ottenuto da un ciclista britannico in classifica generale e l'unico successo per il suo Paese in una delle classifiche principali del Tour. Millar ottenne anche il miglior piazzamento per un ciclista britannico al Giro d'Italia, piazzandosi al secondo posto nell'edizione del 1987 e vincendo anche in quel caso la classifica degli scalatori.Un libro su Millar - "In Search of Robert Millar", scritto dal giornalista Richard Moore - è stato pubblicato dalla casa editrice HarperCollins nel 2007. L'autore ha dichiarato di aver stabilito un contatto via email con Millar, ed ha utilizzato la loro corrispondenza come epilogo del libro. Il quotidiano Daily Mail ha successivamente pubblicato un articolo affermando che il giornale era riuscito a localizzare Millar in un villaggio nel Dorset dove l'ex ciclista starebbe vivendo sotto sembianze femminili. Tuttavia l'articolo è stato poi rimosso dal sito web del giornale, e il suo contenuto non è stato confermato.PalmarèsPiazzamenti nei grandi giriNoteRobert Millar
7,423,733
http://www.ecoblog.it/post/3578/mucca-da-latte-scremato-ricco-di-omega3/1
Penso che il discriminante “se è OGM è pericoloso” sia una cavolata che va valutata caso per caso e con solide fondamenta scientifiche… gli OGM non vengono progettati con lo scopo di far danni :D (non siamo militari in assetto di guerra). Tanto per dirne una sulle battaglie sbagliate: il mais come lo conosciamo noi non può sopravvivere in natura perchè è troppo carico di semi avvolti in una foglia che non li farebbe spargere sul terreno una volta caduta la pannocchia. Deriva da una selezione artificiale ed è già di per sè un abominio. (il vero mais selvatico ha pannocchie piccole e spara i semi a distanza, esiste solo in alcune alture messicane) Inoltre il polline del mais non arriva oltre un certo raggio (mi pare 100mt). Che senso ha lottare per mantenere “naturale” il mais se “naturale” non è??? artificiale per artificiale si può pensare di migliorarlo! Tenendo poi conto che oltre una certa distanza il polline muore si possono evitare le eventuali contaminazioni.
1,933,888
http://it.wikipedia.org/wiki/Callicebus_caligatus
Callicebus caligatus.Il callicebo dal ventre rosso'" ("Callicebus caligatus" Wagner, 1842) è un primate platirrino della famiglia dei Pitecidi.Vive nella zona ad ovest della confluenza fra il Rio Madeira ed il Rio delle Amazzoni, in Brasile centrale.Si tratta di animali lunghi circa 70 cm per un kg di peso, dal pelo soffice e uniformemente bruno, fatta eccezione per una caratteristica zona color bruno-rossiccio sul petto, che dà il nome alla specie.Vive in gruppi familiari formati da una coppia riproduttrice coi cuccioli di vari parti: i piccoli, infatti, tendono a non allontanarsi dai genitori prima del terzo anno d'età. Ciascun gruppo occupa un proprio territorio che delimita con secrezioni di una ghiandola posta sul mento: in caso di sconfinamenti vengono ingaggiati cori di vocalizzazioni minacciose, e se questo non basta si passa a dei veri e propri combattimenti simulati.Si tratta di animali onnivori, nei quali tuttavia gran parte della dieta è costituita da frutta ben matura, pur venendo integrata con una percentuale sostanziosa di proteine animali, provenienti da uova, invertebrati ed occasionalmente anche da piccoli vertebrati.Poco si sa della riproduzione della specie: si ritiene tuttavia che non differisca molto come modalità e tempi da quella delle specie congeneri, col maschio che si fa carico della maggior parte delle cure parentali dell'unico cucciolo che solitamente nasce.Altri progettiBibliografiaPitecidiFauna sudamericanaChestnut-bellied Titi
7,011,770
http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2006/10/271197.shtml
Il leader degli industriali, dunque, punta il dito sulla mancanza di coraggio in tema di sviluppo e sottolinea: ”Non si può fare una Finanziaria solo o soprattutto con le entrate. Si è persa un’occasione per dare un forte taglio agli sprechi e si è persa un’occasione per affrontare fin dalla Finanziaria il tema della previdenza che è fondamentale”. ”Ci troviamo di fronte - spiega a margine della presentazione del bilancio sociale della Fondazione Sandretto - ad una Finanziaria affrontata essenzialmente dal lato delle entrate, come una serie di ulteriori tasse per le imprese che già ne hanno di indirette, come quelle sull’energia, sui trasporti, sui servizi. Noi avremmo sperato in una Finanziaria più coraggiosa, che guardasse ai problemi strutturali del Paese, pur di fronte alla ripresa. Questa è un’Italia che cresce meno del resto dell’Europa e non si capisce perché, è un Paese che attrae sempre meno investimenti e quindi bisogna affrontare i temi strutturali”. ”Questo non è un Paese in cui si può solo urlare - aggiunge Montezemolo - però questi segni di ripresa andrebbero incoraggiati con decisioni coraggiose mettendo le imprese, quelle che creano sviluppo, in grado di generare ricchezza. Dopodiché - prosegue il leader degli industriali - si può parlare di ridistribuzione, ma prima è difficile”.
7,806,841
http://www.tvblog.it/post/18392/analisi-auditel-londa-lunga-di-sanremo-2010-sullarena-di-massimo-giletti
Analisi Auditel – L’onda lunga di Sanremo 2010 sull’Arena di Massimo Giletti che fa il recordpubblicato: lunedì 22 febbraio 2010 da HitIl Festival di Sanremo dopo aver chiuso a livelli d’ascolti altissimi la gara ufficiale della 60° edizione ora lascia spazio alle polemiche e ai vari dibattiti sui suoi protagonisti. Come consueto, il p0meriggio festivo di Raiuno si trasferisce all’Ariston e batte il ferro su tutti i temi caldi dell’ultima edizione del Festival. Massimo Giletti e Pippo Baudo hanno così accolto vincitori e vinti ne “L’Arena” e “Domenica In- 7 Giorni” mentre Maria De Filippi ha accolto nuovamente ad “Amici” l’ex allievo Valerio Scanu.Ed è straordinario davvero il successo dell’Arena condotta da Massimo Giletti di ieri pomeriggio che come vediamo dalle curve dello share minuto per minuto fa volare la linea blu di RaiUno fino a livelli davvero inusuali per il pomeriggio televisivo, andando a picchiare fino al record in valori assoluti di 8.703.000 telespettatori ed il top share del 47%. Dati davvero al giorno d’oggi rarissimi anche per la prima serata televisiva. Ma è davvero interessante notare come la linea blu “tenga” gli 8 milioni di telespettatori per tutta la prima parte del programma e anche dopo l’inizio delle partite di calcio, riesce comunque a mantenere ascolti altissimi dell’ordine di quasi 7 milioni e del 37% di share.Le altre curve davvero lontanissime dell’ordine dei 30 punti di share al di sotto, con la curva arancione di Canale5 che sfila nela corridoio fra il 10 ed il 15% di share, con la curva nera del satellite di pochissimo al di sotto. Dall’inizio del calcio assistiamo al decollo della linea nera del sat fin verso la linea del 25%, ma con la curva blu di RaiUno sempre al comando. Curva blu che mantiene il comando anche durante la parte di “Domenica in” condotta da Pippo Baudo, che riesce a mantenere la supremazia zigzagando sopra e sotto la linea del 30%.In questo frangente la curva arancione di “Domenica 5” ruba il secondo posto assoluto alla linea nera del satellite nella corsia fra il 15 ed il 20%. La linea rossa di RaiDue dopo una prima parte del pomeriggio a cavallo della linea del 10%, ha un sussulto verso fine trasmissione durante la presentazione dei concorrenti non famosi protagonisti da mercoledì prossimo dell’Isola dei famosi numeri 7, sussulto che la porta fin sopra la linea del 15.Miss Italia 2010 - Si arricchisce la lista degli ospiti del 03 set 2010Ti lascio una canzone e C'è Posta per te si sfidano da venerdì 10 settembre del 03 set 2010Viola Castelli (Barbara Clara) è il nuovo personaggio di CentoVetrine del 03 set 2010Ti lascio una canzone: Antonella Clerici scappa dal mercoledì per paura de il peccato e la vergogna. Un commento del regista su TvBlog del 03 set 2010Analisi Auditel - La seconda puntata de "Il Peccato e la Vergogna" contro Montalbano del 03 set 2010RaiUno Canale5 Pippo Baudo Festival di Sanremo Amici Maria De Filippi Amici di Maria De Filippi Analisi Auditel Massimo Giletti Festival di Sanremo 201022 feb 2010 - 14:38 - #122 feb 2010 - 14:42 - #222 feb 2010 - 14:45 - #322 feb 2010 - 14:58 - #422 feb 2010 - 14:58 - #5Il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell’ospite creandogli un danno biologico.Esso vive fin quando vivono gli altri e muore alla morte degli altri.Grazie.22 feb 2010 - 15:06 - #622 feb 2010 - 15:17 - #722 feb 2010 - 15:24 - #822 feb 2010 - 15:52 - #922 feb 2010 - 15:52 - #1022 feb 2010 - 16:06 - #1122 feb 2010 - 16:56 - #1222 feb 2010 - 18:22 - #1322 feb 2010 - 20:04 - #1422 feb 2010 - 23:41 - #1524 feb 2010 - 22:07 - #16L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Anteprima del commentoGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2
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http://www.travelblog.it/categoria/svizzera
Se state cercando una meta per un soggiorno rilassante, magari non lontano da casa vostra - sopratutto se siete di Milano o dintorni - Locarno, sul Lago Maggiore in Svizzera, sembra proprio essere una buona scelta.Se la pensate come me e decidete di visitare questa piccola e tranquilla cittadina, beh, vi servirà una sistemazione: l’Hotel Alexandra sembra perfetto, con la sua posizione a pochi metri dalle sponde del lago, le sue camere eleganti e, stando a quel che dicono gli utenti di Tripadvisor, servizi e cordialità impeccabile.Anche i prezzi sono appetibili, cosa che non guasta mai: per una doppia con bagno privato siamo infatti sui 100 euro / notte. E se siete in cerca di idee o di ispirazione, su questa pagina del sito dell’hotel trovate dei bei suggerimenti!Foto | MatalynNon tutti gli alberghi di montagna possono vantare un proprio servizio di risalita privato. E quello del Tschuggen Grand Hotel Arosa, sulle Alpi Svizzere, è addirittura un servizio taxi su rotaia che trasporta tutto l’anno gli ospiti di questo albergo a cinque stelle in pochissimi minuti direttamente sulle piste per gli sport invernali e sui percorsi di escursionismo.L’inaugurazione ufficiale del Tschuggen Express, che prima si chiamava Tschuggen Coaster, ha subito diversi rinvii, ma dal febbraio 2009 il trenino formato da due panoramiche cabine ovoidali porta a spasso i clienti di questa lussuosa struttura.Gli ospiti del Tschuggen, dopo una rigenerante passeggiata tra i boschi, possono godersi i trattamenti del Tschuggen Bergoase, il centro benessere integrato nella roccia, che si sviluppa su 4 piani ed è caratterizzato da bizzarre vetrate che sembrano vele (o forse foglie).Manca meno di una settimana a quella che è la più grande festa popolare di tutta la Svizzera, e una delle più grandi di tutta Europa. Dal 2 al 4 luglio, infatti, la città elvetica tornerà ad ospitare, a distanza di tre anni dal precedente evento del 2007, la Zürifäscht.L’evento attira milioni di visitatori che vengono da tutta Europa per assistere a concerti all’aperto, spettacoli e giochi pirotecnici, che si svolgeranno, oltre che nel bacino del lago della città, anche nelle piazze e nelle strade di Zurigo, la cui rete locale dei trasporti pubblici resterà aperta e funzionante tutta la notte, senza interruzioni. La manifestazione culminerà nelle serate di venerdì e sabato, quando verso le 23.30 si spegneranno le luci della città per dare spazio agli stupendi fuochi d’artificio, fatti esplodere sulle rive del lago a ritmo di musica. In città si potranno anche ammirare le esibizioni mozzafiato della compagnia di funamboli ‘Geschwister Weisheit‘, che stupiranno il pubblico con acrobazie e numeri di equilibrismo, sospesi su una fune a diversi metri d’altezza. Innumerevoli anche le altre attrazioni: da fare e spettacoli sull’acqua, a spettacoli di danza latino-americana ed hip-hop.Per maggiori informazioni, il sito ufficiale è online all’indirizzo www.zuerifaescht.ch.E’ uno dei laghi più belli d’Europa ed anche un’ottima meta per gli amanti del ciclismo. Si tratta del Lago di Costanza che per questa estate vede rinnovata l’offerta per i ciclo-turisti.Il lago è interamente circumnavigabile grazie alla Bodensee-Radweg, una ciclabile lunga 260km ma vi sono anche molti altri itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta. Qualche proposta? Una tranquilla scampagnata sino alla penisola Höri sull’Untersee, per chi ama pedalare senza fretta, mentre per i più allenati, si può raggiungere la cima del monte Pfänder, a circa mille metri d’altezza.L’ufficio turistico del Lago di Costanza promuove diversi pacchetti, nella cittadina di Allensbach ad esempio, potete pernottare tre notti con colazione inclusa, un menù a due portate e un cestino da pic nic per le vostre escursioni, oltre al doveroso noleggio delle biciclette, a partire da 159 euro a persona. Ideale per gli amanti di una vacanza a lento ritmo, tra natura e sport.Il magico suono del silenzio 17 camere arredate con cura con 30 posti letto sono a disposizione degli ospiti per offrire tranquillità e rilassamento in un ambiente semplice e confortevole. Dove? Ma alla Claustra, un hotel davvero singolare ricavato all’interno di una postazione militare sotterranea in Svizzera.Un forte militare abbandonato è stato riadattato dall’artista Jean Odermatt: 4 mila metri quadrati di tunnel che corrono sotto il S. Gottardo hanno trovato così un nuovo e meno tetro impiego, dotando le camere (ovviamente prive di finestre) di grandi fotografie delle montagne che circondano il San Gottardo, per creare una visione panoramica artificiale.La Claustra offre 4 camere singole e 13 doppie (con cabine doccia e i bagni fuori dalle stanze) e il ristorante “Tremola”, che utilizza prodotti biologici della regione; la cantina nella roccia offre una vasta scelta di vini delle regioni del San Gottardo, ma anche italiani, francesi e austriaci. Il centro benessere dispone di 2 vasche Kusatso, una sauna e una grotta d’acqua fredda.Il suo soprannome pare sia The Hole (il buco) ad indicare la sua natura sotterranea. Il progetto, in realtà, è davvero interessante: una villa da affittare, costruita a Vals, in Svizzera, scavando all’interno di un pendio e badando a non impattare troppo col territorio circostante.L’operazione, concretizzata a fine 2009, pare sia andata in porto, dato che pur godendo di una vista panoramica sulle terme e sulla cittadina, la Villa Vals è praticamente mimetizzata tra l’erba. La casa è quasi interamente arredata con mobili moderni provenienti dall’Olanda, possiede una configurazione compatta delle stanze da letto al primo piano che crea inaspettati effetti spaziali con letti a castello, bagni in quota e podi rialzati con letti king-size.Si accede alla Villa attraverso un vecchio fienile e un un tunnel sotterraneo, mentre l’unica parte ben visibile all’esterno è un patio aperto di forma circolare retto da muri di pietra. Su di esso si affacciano le finestre e le grandi vetrate della Villa, che può essere affittata a 1.750 euro a settimana (in bassa stagione). Al suo interno, che misura circa 160 metri quadrati, possono alloggiare fino a 12 persone.Il fattore sicurezza non è sempre al primo posto tra le preoccupazione dei turisti che vogliono davvero scoprire le bellezze del globo. Spesso non può neppure esserlo, dato che concentrarsi troppo sul Fattore S porterebbe all’impossibilità di ammirare alcuni dei luoghi più straordinari del mondo, come le piramidi, i templi nella giungla cambogiana, le piramidi precolombiane in Centro America, i parchi naturali del Sud Africa…Se però volete concedervi una vacanza tranquilla, senza alcun timore sull’incolumità vostra, dei vostri bagagli e dei vostri averi, ecco una lista dei 10 paesi dove i turisti possono stare più sereni, girovagando senza patemi.Al primo posto troviamo l’isola mediterranea di Cipro, seguita da tre destinazioni nordiche: Danimarca, Islanda e Irlanda. Il Giappone si piazza quinto, davanti a Lussemburgo e Nuova Zelanda. Norvegia, Singapore e Svizzera (solo ultima? Esistono dunque altri 9 paesi al mondo più tranquilli??) chiudono la classifica.Foto | FlickrDal primo luglio e fino al 22 agosto infatti Swiss Air collegherà le due città con 4 voli settimanali previsti ogni lunedì, giovedì, venerdì e domenica.Competitivo il prezzo, con tariffe a partire da 129 euro a/r tasse incluse, costo allineato a quello dei voli diretti per Zurigo da Milano e Roma.Foto | Jen SFO-BCNGrazie a Zurigo Turismo, l’Ente del Turismo della città, ho scoperto il The Dolder Grand di Zurigo, una vera e propria istituzione nella città svizzera: l’edificio originario risale infatti al 1899, ed è stato recentemente (aprile 2008) ristrutturato ed ampliato con due nuovi edifici che “abbracciano” la storica struttura centrale. La posizione è davvero spettacolare, su una collina che domina l’intera città, ed allo stesso tempo comoda, vista la pochissima distanza dal centro della città (a tal proposito, come al solito, ecco le indicazioni di Google Maps): non a caso l’hotel si definisce “City Resort”.Camere eleganti e lussuose (dalla singola alla incredibile suite da 400 metri quadrati), due ristoranti ed una Spa da 4000 metri quadrati completano il quadro di quello che è secondo molti (vedere ad esempio come se ne parla su Tripadvisor) la “definizione di hotel a 5 stelle”.Come avrete capito non parliamo di una sistemazione per tutte le tasche: i prezzi partono infatti da 349 euro a notte per la camera singola e 562 per la doppia. Attenzione però, se volete provare l’ebbrezza di qualche ora di lusso e relax potete anche scegliere di usufruire del centro benessere senza dover necessariamente prenotare una camera per la notte, ed in tal caso i prezzi sono molto interessanti, considerando la caratura dell’hotel: si parte infatti da circa 130 euro.Da Tirano in Valtellina a Sant Moritz nel cantone dei Grigioni in Svizzera, quasi 150 chilometri percorsi dal Trenino Rosso tra gallerie e pendenze che arrivano anche al 70%, percorse senza l’ausilio di alcun sistema a cremagliera, anche grazie al viadotto elicoidale ripreso verso la fine del video, che dal 2000 si possono godere seduti comodamente dentro alle carrozze panoramiche. Un viaggio spettacolare su di una tratta che, nei suoi 30 chilometri più spettacolari, è divenuta patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco.Il Bernina Express si inserisce tra i normali “trenini rossi” regionali che si alternano con cadenza oraria nelle giornate estive. Gli orari di servizio variano nel periodo estivo (da maggio a ottobre) e invernale (da ottobre a maggio) con tre corse giornaliere (andata e ritorno con alcuni cambi intermedi) sulla tratta Tirano-Sankt Moritz e due corse giornaliere (una sola in estate) sulla tratta Sankt Moritz-Coira.[2] Nel periodo invernale viene ridotta la cadenza dei treni regionali, ma non quella del Bernina Express data la sua elevata valenza turistica. Wikipedia.Prezzi che variano dagli 80 franchi (circa 55 euro) per una seconda classe per la tratta Coira-Tirano-Lugano (o viceversa) ai 37 franchi (26 euro) da Bergün a Tirano. Sul sito del Trenino rosso, trovate poi tantissime offerte che combinano soggiorni ai biglietti ferroviari, come quella che prevede 2 pernottamenti con prima colazione in hotel 3 stelle, accesso al centro benessere dell’hotel, viaggio a/r con il treninorosso Tirano-St.Mortiz in vettura standard ed orari liberi, a 140 euro per gli adulti, con riduzioni per i bambini fino ai 16 (gratis sotto i due anni).
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http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_naturale_regionale_del_Fiume_Sile
Parco naturale regionale del Fiume Sile.Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile è un area protetta che si estende lungo il corso del Sile, dalle sorgenti site a Casacorba di Vedelago alla foce originale presso Portegrandi di Quarto d'Altino.Esso è uno dei fiumi di risorgiva più lunghi d'Europa: se consideriamo la sua portata costante è da sempre stato il luogo ideale per l'insediamento dei mulini ed una strada ottimale per i commerci.A partire dalle sorgenti fino ad arrivare all'Oasi di Cervara si trova un ecosistema unico che conta numerosi piccoli animali ma anche piante acquatiche, canneti, arbusti e vegetazione forestale: luogo ideale per respirare la natura godendosi una passeggiata lungo gli argini o un'escursione in barca.Punti interessanti da visitare sono l'Area delle risorgive che si trova tra Casacorba e Torreselle. Attraversando antichi fontanassi, torbiere, paleoalvei, alberi monumentali si arriva al Gran Bosco dei Fontanassi. Qui si può visitare la Villa Emo di Andrea Palladio che si trova a Fanzolo di Vedelago (TV).Tipico ambiente fluviale presso Santa CristinaA Quinto di Treviso si può visitare una vasta area palustre di circa 25 ettari che costituisce assieme alla Palude del Barbasso la zona umida del Parco. L'Oasi che si trova a S. Cristina di Quinto di Treviso ha la forma di un'isola che si trova tra i fiumi Sile ed il torrente Piovego.L'ente Parco del Sile ha creato un percorso ciclabile lungo il fiume chiamato "GiraSile: la GreenWay del Parco del Sile" che attraverso 90km di pista ciclabile partendo da Casacorba arriva a Portegrandi sulla Laguna di Venezia.Collegamenti esterniAree naturali protette della provincia di Treviso|SileAree naturali protette della provincia di Padova|SileAree naturali protette della provincia di Venezia|SileParchi regionali del Veneto|Sile
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http://www.tvblog.it/post/1742/tvblog-consiglia-carolina-kostner
pubblicato: martedì 21 febbraio 2006 da MalaparteCari lettori, dimenticatevi la prima serata, non lasciatevi sedurre dalla succulenta offerta delle reti terrestri (Ballarò, I Raccomandati, Le Iene Show, Cambio Moglie, Carabinieri 5 e Real Madrid-Arsenal, non saprei cosa scegliere), lasciate spenta la televisione e accendetela solo per godervi la performance della deliziosa Carolina Kostner, alle 23:07 circa - si esibisce per penultima nella gara di questa sera - su RaiDue. Ci sono eventi e persone che ti riconciliano con la vita. Carolina, il suo modo di pattinare e il suo sorriso radioso esibito nella cerimonia di apertura di queste Olimpiadi è una di quelle persone.7 Gold: Giancarlo Padovan direttore della redazione sport del 27 ago 2010Europa League: esclusiva Mediaset Premium, ma non tutta del 26 ago 2010Nuovo palinsesto Sky Sport per il calcio: tante novità del 25 ago 2010Sky Germania: Reporter colpita a bordo campo del 25 ago 2010Daniele Tombolini nella squadra di Dahlia Tv del 25 ago 201029 ago 2006 - 15:52 - #4cio io sn una ragazzza di 12 anni o iniziato a pattinare a 8 so che ora e tardi per me ma tanto io ciò la passione di pattinare lo stesso e nn mi inporta se sono grande.per me sei la migliore pattinatrice del mondo vedrai che la vincerai la medaglia d’ oro ma non solo una…..e perchè te la meriti di vincere baci francesca 9429 ago 2006 - 15:56 - #5cio io sn una ragazzza di 12 anni o iniziato a pattinare a 8 so che ora e tardi per me ma tanto io ciò la passione di pattinare lo stesso e nn mi inporta se sono grande.per me sei la migliore pattinatrice del mondo vedrai che la vincerai la medaglia d’ oro ma non solo una…..e perchè te la meriti di vincere baci francesca 94 cmq per me la migliore intendo carolina kostner01 feb 2007 - 16:41 - #6carolina sei il mio idolo…………io pratico lo stesso sport tuo e sono campionessa italiana e spero di andare hai europei…….congatulazzioni……tvttttttttttttttb sai ho dei costumi simili anzi uguali ai tuoi ciao ciao30 mar 2009 - 15:17 - #7Carolina Kostner è la grazia in persona!!! La adoro è il mio idolo da qualche anno ho cominciato a pattinare nel 2007 e ora io ho 13 anni ma in 2 anni di pattinaggio ho imparato 4 salti doppi (toe-loop,salkowf,loop e flip) e l’Axel! CAROLINA ma che cosa hai coombinato hai mondiali di Los Angeles, l’ anno prossimo devi fare del tuo meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Comunque sia sei sempre la migliore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! baci baci!!!!!!!!!!! Sei unica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!PUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.I Cesaroni 4L'Isola dei Famosi 7La Pupa e il Secchione 2tvblog è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. IVA 04699900967. Contatti, chi siamo© 2004-2010 Blogo.it, alcuni diritti riservati sotto licenza Creative Commons.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Giravite
Giravite.Un set di giraviti di precisioneIl giravite'" o "'cacciavite'" è un attrezzo utilizzato per avvitare o svitare viti costituito da un'impugnatura ed un tondino di acciaio solitamente temperato la cui estremità opposta all'impugnatura ha il compito di far presa nella testa della vite.NomenclaturaÈ ormai entrato nell'uso comune il termine "cacciavite" anche se in italiano tale termine non potrebbe sussistere; cacciavite, infatti ha la sua base etimologica in "cacciare" che in italiano vuol dire "introdurre a forza", ma un cacciavite serve, oltre che ad introdurre una vite, anche a toglierla, per cui è più corretto il termine tecnico di "giravite" che comprende la rotazione della vite sia destrorsa che sinistrorsa (mettere e togliere).Il giravite ha 3 dimensioni di riferimento, generalmente riportate sul manico o, talvolta, sullo stelo: tre numeri separati da una "x". Queste misure tuttavia cambiano necessariamente i loro riferimenti in funzione delle diverse tipologie (forme della punta) di cacciavite che vengono ad identificare.I cacciaviti si distinguono per la forma della punta, che deve innestarsi nella corrispondente sede della vite:Profilo antiintrusioneLa vite "Torx" e "Brugola" appartengono ad una categoria di viti disponibili anche nella versione antiintrusione, in questa versione, un piccolo perno centrale, impedisce al comune giravite la sua rimozione, per la quale occorre un attrezzo avente un foro cieco al centro, questo tipo di profilo non ha il compito d'impedire lo svitamento della vite, ma che utenti non autorizzati aprano un determinato organo, il quale può essere riparato da un personale munito di tali chiavi.Questo tipo di profilo sta diventando molto presente, ma dato che tali chiavi possono essere vendute a chiunque, si utilizzano sempre profili nuovi.Profilo antisvitamentoUn giravite viene utilizzato per avvitare le "one-way", particolari tipi di vite che non possono essere svitate. La punta del giravite, sono o a taglio o simile alla croce ma conformata a elica, dato che la vite ha i taglienti ricavati in modo da permetterne la rotazione solo nel senso di avvitamento. Esistono comunque anche altre conformazioni antisvitamento tali da non permettere la riapertura dell'organo a nessun operatore.Caratteristiche della puntaLa punta oltre ad avere il compito di avvitare può facilitare il compito dell'operatore, adoperando una punta magnetica per trattenere le viti in acciaio, ciò facilita la loro collocazione nelle sedi o la loro estrazione, dato che queste rimangono adese al giravite.In elettronica, per la taratura dei trimmer, sono usati giravite antinduttivi, la cui asta è costituita da vetronite, plastica o ceramica.Un'altra caratteristica della punta è data dalla possibilità che questa sia intercambiabile con una punta di forma diversa, quindi in questi cacciaviti, non hanno una punta vera e propria, ma hanno un supporto per la punta.Gambo del giraviteIl gambo del giravite è la parte che va dall'impugnatura alla punta del cacciavite e può essere di due tipi:Giravite a percussioneIl giravite a percussione è un tipo particolare di cacciavite, da utilizzare in accoppiamento con un martello, che permette di svitare viti rimaste bloccate o con coppia di serraggio molto elevata.Questo giravite ha un'impugnatura molto generosa, la quale ingloba un sistema che permette alla punta del giravite, che generalmente è del tipo intercambiabile, una rotazione per ogni percussione data dal martello, in modo che la punta non tenda a fuoriuscire dalla sede della vite e da non dover imprimere troppa forza al cacciavite, in alcuni modelli è anche possibile scegliere il senso di rotazione della punta tra destra e sinistra.AvvitatoreVersioni particolari di giravite, detti avvitatori, sono usati nell'assemblaggio di manufatti nelle catene di montaggio di grandi serie, l'azionamento di tali avvitatori avviene tramite aria compressa o corrente elettrica, l'operatore attiva la rotazione tramite la pressione di una leva posta sul manico del cacciavite.Per uso hobbistico o in officine o botteghe dove è richiesta una maggiore libertà o in luoghi sprovvisti di punti d'alimentazione e assenza di generatori elettrici, sono in commercio cacciaviti elettrici azionati da batterie incorporate nell'impugnatura, solitamente nella confezione dell'attrezzo è compreso il caricabatteria, e una serie di inserti adatti alle varie tipologie di viti. Per ridurre al minimo l'usura del tagliente dell'inserto, quelli di buona qualità sono realizzati in acciaio cementato.ParticolaritàUna particolarità di questi utensili è che esistono dei giraviti con parte della lama piegata a 90°; questi sono chiamati tecnicamente "giraviti da vespista", in quanto servivano ai vespisti per regolare o smontare l'interrutore dello stop a pedale delle vespe.Altra curiosità è data dai giraviti corti cosiddetti "nani". In effetti è una denominazione errata in quanto la denominazione tecnica è "giravite da elettrauto" perché serviva a regolare il clacson delle autovetture posizionato in uno spazio dove un normale giravite non poteva entrare.Altri progettiUtensili per meccanicaUtensili di uso comuneScrewdriver
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http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Appiani
Silvio Appiani.CarrieraSilvio Appiani è stato un attaccante e goleador della squadra del Padova di inizio secolo.Fa il suo debutto con i padovani il 4 maggio 1913 nel Campionato Veneto di Promozione'". In quella stagione 1913-1914 giocherà solo due partite contro il Petrarca e contro l'Udinese.Nel 1914 il Padova vince il "'Campionato Veneto-Emiliano di Promozione'" e passa al campionato di prima categoria dell'Italia Settentrionale che si conclude con un quarto posto dietro Vicenza, Hellas Verona e Venezia.Trascinatore e cannoniere di quella squadra fu proprio Silvio Appiani, che mise a segno 18 reti in 14 partite. Nel 1915 con il Padova vinse anche una "'Coppa Veneta'". Nella stagione 1913-1914 fu anche allenatore assieme a Guido Festa, Mario Pedrina.StatistichePresenze e reti nei club"Statistiche aggiornate al 24 ottobre 2008"MorteNel 1915 l'Italia entrò in guerra. Nello stesso anno Silvio Appiani si arruolò volontario nell'esercito. Viene inviato nel Carso dove morirà il 20 ottobre 1915 a soli 21 anni.Il ricordoIl Padova nel maggio 1920 creò una coppa in suo onore la Coppa Appiani'" che venne vinta proprio dai padovani.Il comune di Padova nel 1921 inizia la costruzione di un nuovo stadio per la squadra di calcio della città. Proprio a lui viene dedicato lo stadio che, a tutt'oggi, porta il suo nome.PalmarèsNoteBibliografiaVoci correlate
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http://www.cinetv.info/tag/rai-2/
Cerca questo articolo con: Anno Zero | Belen Rodriguez | i fatti Vostri | Massimo Liofredi | Novità in Tv | nuovi programmi | palinsesti | quelli che il calcio | Rai 2 | Voiajer | xfactorCerca questo articolo con: Anna tatangelo | Elio | Enrico Ruggeri | lite in studio | Mara Maionchi | Milly D'abbraccio | Rai 2 | X factor 4 | X factor video della Tatangelo“L’isola dei Famosi 7” arrivano i primi naufraghi del 2010Cerca questo articolo con: Bobo Vieri | Claudia Galante | Emanuele di Savoia | ex bandito Graziano Mesina | febbraio 2010 | Gianmarco Pozzecco | Isola dei Famosi 7 | Ivana Trump | Loredana Lecciso | Nicaragua | Pmela Prati | Rai 2 | Rossano Rubicondi | simona venturaGuida Tv di Domenica 18-10-2009Eccovi la programmazione di oggi, Domenica 18 Ottobre 2009 di Canale 5, Italia 1, Rete 4 e le tre reti Rai nella prima e nella seconda serata.Cerca questo articolo con: Guida Tv | italia | Programmi in Tv | Programmi tv | Rai 1 | Rai 2 | Rai 3 | rete 4 | TvGuida Tv di Sabato 17-10-2009Eccovi la programmazione di oggi, Sabato 17 Ottobre 2009 di Canale 5, Italia 1, Rete 4 e le tre reti Rai nella prima e nella seconda serata.Garfield 2( alle 21.10 )Congo ( alle 22.50 )Codice d’onore( alle 21.10 )Cerca questo articolo con: Guida Tv | italia | Programmi in Tv | Programmi tv | Rai 1 | Rai 2 | Rai 3 | rete 4 | TvGuida Tv di Venerdi 16-10-2009Eccovi la programmazione di oggi, Venerdi 16 Ottobre 2009 di Canale 5, Italia 1, Rete 4 e le tre reti Rai nella prima e nella seconda serata.Colorado( alle 21.10 )Law & Order (16°stagione) ( alle 22.50 )Cerca questo articolo con: Canale 5 | Guida Tv | italia | Programmi in Tv | Programmi tv | Rai 1 | Rai 2 | Rai 3 | rete 4Eccovi i programmi di oggi, Giovedi 15 Ottobre 2009 trasmessi da Canale 5, Italia 1, Rete 4 e le tre reti Rai nella prima e nella seconda serata.Cerca questo articolo con: Canale 5 | Guida Tv | Italia 1 | Programmi in Tv | Programmi tv | Rai 1 | Rai 2 | Rai 3 | rete 4
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http://www.travelblog.it/post/2807/bianchi-piu-alitalia-meno-low-cost/1
no comment anche alla tua risposta…ma secondo te chi paga i debiti dell’alitalia se non i contribuenti?! Allora ben vengano i finanziamenti anche ai piccoli aeroporti, che se non fosse stato per la liberalizzazione nel campo aereo sarebbero rimasti delle aree demaniali inutili al solo servizio militare…in quanto all’inquinamento andare a distribuire il peso del traffico aereo su piu aeroporti non e’ meglio che andarlo a concentrare in un unico aeroporto?! La zona limitrofa a Malpensa e’ abbastanza abitata contrariamente a quello che dici….
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sono_stato_imperatore
Sono stato imperatore.Sono stato imperatore'" (我的前半生) un' autobiografia scritta da Aisin Gioro Pu Yi (1906-1967), undicesimo esponente della Dinastia Qing e ultimo imperatore cinese, firmata nel 1960.TramaL'autobiografia di Aisin Gioro Pu Yi svela la storia di un uomo che ha attraversato da protagonista la storia, senza veramente capire il senso di quello che accadeva intorno a lui.Uomo debole e imperatore per burla, fu investito di poteri e di responsabilità che non fu capace di reggere, sia da parte di cortigiani ipocriti che dell'invasore nipponico, coprì i massacri e le deportazioni dei giapponesi e si convertì a scopo politico negli anni di Mao, dimostrando la superiorità del regime comunista.Ma quando sopraggiunse la Rivoluzione culturale l'ex sovrano ne venne travolto, e ancora dimostrò grandi limiti circa la comprensione del senso della storia.Influenza sui mediaL'autobiografia di Pu Yi è stata fonte di ispirazione per il film epico e biografico "'L'ultimo imperatore, prodotto nel 1987 e girato dal regista Bernardo Bertolucci, in cui il sovrano cinese è interpretato da John Lone.AutobiografieOpere letterarie cinesi
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http://switzerland.indymedia.org/frmix/2003/06/10722.shtml
Stavo passeggiando sul marciapiede senza nessuna idea di cosa stava succedendo quando d'un tratto vedo un centinaio di manifestanti scandire "Spoerri démission, les casseurs c'est pas nous" [Spoerri, dimissioni, i casseurs non siamo noi].La tipologia dei manifestanti : degli anarchici in versione non radicale, dei "cocos" dei "pace" e dei civili "standard". Ambiente realmente da bravi ragazzi e non violento. Una cosa é sicura, ho gurdato attentamente il gruppo e nemmeno uno era mascherato o aveva, come ho visto ieri, delle mazze da baseball o altri proiettili.Nel gruppo dei ragazzi di 12-13 anni con il loro skate. Ripeto : nessun "vandalo" e NESSUNO slogan anti-polizia o anti-XYZ a parte Spoerri.Ad un tratto, da un solo cordone di poliziotti escono più robocop direzione Place Neuve e lo stesso dalla parte della rotonda. Ci tolgono di mezzo (i passanti) con fermezza ma senza nessuna violenza dicendo che si sarebbe scaldato l'ambiente di li a poco. Giro l'angolo della strada di Candolle e sorpreso vedo 8-10 poliziotti vestiti da "CASSEURS" (look ultra destroy, Bandana sul muso, mazza e proiettili in mano). Li si riconosceva perché portavano ancora il giubbotto antiproiettili sotto il loro "travestimento". Ad un segnale da colui che sembrava essere il loro capo, si sono tolti il giubbotto e hanno cominciato a correre come dei pazzi nella manif... e a quel punto alcuni poliziotti hanno cominciato a gridare "Caricate!!!" ed é cominciato il delirio.Riassunto semplice : si sono buttati contro questo primo gruppo dalla strada di Carouge, i poliziotti non sono stati troppo violenti e sinceramente non ho mai visto una carica (la prima) cosi molle, non avevno l'aria troppo convinta di quello che facevano, e molto chiaramente non c'era ALCUNA intenzione o dimostrazione violenta da parte dei manifestanti.
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http://www.artsblog.it/post/4583/only-you
Una mail da parte della Cucn mi avverte che domenica ci sarà una festa in un posto imprecisato al centro di Nanjing. Alle 17,07 arriviamo al bus che ci aspetta con impazienza per i 7’ di ritardo con una decina di colleghi già seduti. Dopo un’ora di transito, arriviamo in una vineria che, come mi hanno spiegato nel tragitto, è di un cinese emigrato in Australia, dove ha messo su una azienda vinicola e ha iniziato a esportalo in Cina. Una vineria a Nanjing è già una sorpresa, poi messa su da un cinese emigrato in Australia e tornato qua mi sembra ancora una volta un esempio di questi flussi diasporici che caratterizzano tanta contemporaneità rimescolante. Appena entrati, si presentano file ordinate di bottiglie e una hostess che mi si affianca per dare spiegazioni in inglese, con vicino la padrona elegante e competente. Scendiamo tutti al piano di sotto dove ci sono botti vere, che all’inizio immagino piene di vino altrettanto vero e che poi capisco essere solo una scenografia fake, come sul soffitto da cui pendono grappoli di uva con tanto di foglie e filari di pinot-plastica. Intorno sempre file di bottiglie di vino su delle teche e al centro una specie di tavola rotonda con un pc e alcuni microfoni; nella parete di fronte, una tela che già mostra immagini di viticultori. Si inizia con un vino abboccato, ice-wine, che in genere viene servito freddo alla fine. Su un tavolo arriva da mangiare e ci fanno assaggiare finalmente il rosso, niente male. Faccio finta di essere esperto inventando sapori e retrogusti inesistenti. Ma vedo che la padrona rimane sorpresa dal fatto che avrei apprezzato di più il secondo vino rosso del primo che evidentemente deve costare molto di più (40 euro, scopro dopo!). Ci invitano a sedere, per mangiare-bere più comodi e anche per vedere il documentario sulla vite sino-australiana. Pura pubblicità alquanto noiosa. Dopo un po’ la situazione stalla e Sheila scopre che pc, microfoni e tela non servono solo a presentare lo spot-wine, ma che è addirittura pronto per il karaoke! E Sheila adora il karaoke… Comunque meglio di continuare a vedere docu-spot. Si sceglie una prima canzone “cinese” - Honey Honey - genere teen carina triste-perché-sola. Per smuovere la situazione comincio a ballare. Poco dopo è la volta di una musica tipo militare che mostra esercizi ginnici e movimenti di truppe. Ballarlo non è facile ma credo sia stata la mia rivincita dopo l’insuccesso di Hangzhou: invito la padrona, alta, maestosa, sicura, che si muove con passi precisi e direi classici, due a sinistra e uno a destra per riprendere fiato. Faccio qualche rotazione e lei mi segue, mentre il video mostra manovre militari di confine e la musica si fa di un rigido sincopato. Mi lancio con variazioni figurate accompagnate dalle braccia che si alzano per far passare sotto la dama e riprenderla poi alla vita come una sorpresa o un borseggio. La vineria si scalda: si cantano canzoni del genere romantico quarantenne, con immagini strazianti di separazioni, reincontri, allontanamenti finali. Si beve molto e la mia testa gira come un karaoke. Per fortuna Sheila sceglie l’unica canzone a noi conosciuta: Only you, sì proprio solo te… Mentre lei inizia a cantare col microfono tipo gelato, la prendo per ballare e subito la hostess mi dà un secondo gelato. Così mentre volteggiamo lentamente la hit della mia vita, cantiamo insieme le celebri parole impresse dall’adolescenza e lo schermo si accende di loro. Quelle immagini sono per me fonte di enorme commozione: qualcuno ricorderà che questo genere di canzoni diventò anche film che avrò visto decine di volte. E anche adesso su quello stesso schermo, quasi 50 anni dopo, riappaiono nientemeno che i Platters stessi che non vedevo da decenni, eleganti nei loro vestiti extra-large, con Zola Taylor unica ragazza del quintetto super-sexy anche nel nome ( Zola o il suono eXtraordinario … prima di appartenere a un grande giocatore anglo-sardo), che ci poneva la domanda se stesse con Tony Williams, mentre il basso, la cui voce veramente profonda specie nel finale è stata sempre momento di religiosa estasi e di continue imitazioni. Only You è stata la prima canzone che ho ballato e lo ricordo ancora come fosse oggi. Stavamo a casa di un amico, come si usava verso la fine dei ’50 (le discoteche non esistevano per noi piccoli), anzi era il 57-58, con aranciate e chinotti neri, biscottini e pastarelle, che i genitori offrivano generosamente nel salotto, dall’arredamento tipo svedese, come andava di moda, legni chiari, leggeri, divani e tavoli dalle gambe sottili, al centro il mitico Lesa che girava a tutto spiano coi 45 che non finivano mai nella mia percezione di allora: un disco era una vita intera che passava in quei vinili piccolini dalle copertine sgargianti, pieni di facce sorridenti e denti bianchi, disseminati ai lati del giradischi. Si chiedeva a una ragazza “balli?”, anche se l’interrogativo doveva sembrare pleonastico, mentre i più fighi la prendevano semplicemente per la vita, e dopo si rimaneva in silenzio per 3’, occhi chiusi anche perché almeno io non sapevo mai cosa dire e se aprivo bocca mi sembravo ridicolo, quindi meglio il silenzio. E poi concentrazione massima sul contatto carnale delle dita, vera porta d’ingresso di ogni immagine erotica, all’epoca quanto mai nebulosa: le dita si toccavano, si stringevano con piccole pressioni per verificare se “lei” rispondeva, mentre le tempie si sfioravano fino ad adagiarsi l’una sull’altra e gli occhi si inumidivano pensando che questo-deve-essere-l’amore, solo te, only you. Lei si chiamava Mara e ne ero innamoratissimo. Invitarla a ballare era una scalata al K2. Eppure era lei che mi aveva provocato… Mentre camminavo sotto casa sua mi lanciava mollette e invece di nascondersi lasciava il faccino malizioso affacciato sulla balaustra sorridendomi ironica. La cosa mi lanciava palpitazioni incontrollabili, per cui non sapevo che fare, se alzare di nuovo il capo e fissarla, se salire su (ma solo nei miei sogni più audaci dell’epoca) e baciarla, se fare il giro del palazzo e ripassare sotto casa sua con fare indifferente. E ora l’avevo tra le braccia mentre i miei amici, specie uno che rimarrà per sempre come l’odiato Nello, ridacchiavano coprendosi la bocca con le mani o alzando gli occhi al cielo. Qualche giorno dopo, Nello l’infame mi rubò la mia prima agendina dove avevo scritto parole d’amore per Mara, forse persino un tentativo rozzo di poesia, e la fece vedere a tutti ridendo sgangheratamente come se innamorarsi fosse la cosa più idiota del mondo. Nello che era “il più grande”, lo scafato, come si diceva, che mi iniziò a fumare le Nazionali con fare paraculo. Mara invece mi lasciava in silenzio, la vedevo, aveva occhi dorati, biondina, nasino impertinente, all’epoca fin troppo smaliziata, almeno per me, Mara che anticipava i ’60 che stavano per arrivare impetuosi e travolgenti, mentre io bloccato dalla mia timidezza stavo zitto davanti a lei, che mi sorrideva come per dire “e allora?”. E allora niente. Mara rimase per me come la Claudia di Fellini in 8% per un bel po’. La cosa che sapevo fare meglio, ballando, era sussurrare le parole di only you, in parte vere in parte rimasticate, pensando che solo quello potesse bastare per far cadere l’amore. No, non funzionò mai così e lo scoprirò dopo qualche anno con difficoltà. Intanto Only you arrivava alla fine, il Lesa si fermava automaticamente per tornare all’inizio e allora giravo il 45 giri per mettere mi pare The Great Pretender, che doveva essere chiaro che ero io. Il film lo andavo a vedere al cinema XXI Aprile, la sala più bella di Roma e del Mondo, dentro il celebre Palazzo Federici, già location del bel film di Scola Una giornata Particolare, dove ero nato e che per me rappresentava un piccolo mondo fatto di misteriose scale, ingressi semiconosciuti, scantinati pericolosi, portoni chiusi, altri che si aprivano su panetterie o su appartamenti, lungo i quali si giocava a tutto, specie a nascondino o ai cartoccetti. Quel cinema era favoloso e il mio amore per “lui”, il cinema, è nato là, quando d’estate durante l’intervallo si apriva il soffitto, il fumo usciva dalla sala e apparivano le stelle. Ma adesso non è tempo di parlare di quel cinema trasformato in orrendo supermarket SMS, dove mi sono sempre rifiutato di entrare. Lì vedevo-ascoltavo questi Platters e gli altri, tra cui l’indimenticabile sound e movimenti delle gambe di Chuck Berry, forse il più grande di tutti; il razzismo per me era sconosciuto, anzi, questi cantanti non erano “negri” o afro-americani, erano fonte di una vitalità estrema che mi tirava via dall’atmosfera plumbea delle Nilla Pizzi. E poi Zola era proprio bella… (Quegli anni romani possono piacere solo a Nanni Moretti. Noi - io - guardavamo da altre parti, non certo alla Garbatella) … Ora quelle immagini si sovrappongono con la vineria. E vedo addirittura – lo riconosco subito come fosse un mio vecchio amico – Alan Freed che si siede a un tavolo mentre i Platters gorgheggiano. Caro vecchio Alan, era tempo che non ci si vedeva, tu che per me sei stato il primo a scoprire talenti che faranno la storia del r&r… Allora canto più forte in duetto con Sheila, come la coppia sorpresa nel Parco del Popolo a Shanghai, la stringo forte a me e me la guardo sorridendo e volteggiando mentre karaoko: “when you take may hand, I understand the magic that you do …”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lucia_Rizzi
Lucia Rizzi.Cenni biograficiEsperta di psicologia infantile, dopo aver vissuto in collegio ed essersi diplomata al liceo magistrale, si interessa di pedagogia. Intraprende la carriera di insegnante di scuole elementari e medie in Italia così come negli Stati Uniti occupandosi soprattutto di bambini con deficit di attenzione e collabora con scuole e ospedali, dove insegna terapia comportamentale a genitori e insegnanti.Dal 2005, all'età di 63 anni, viene chiamata a partecipare al programma "SOS Tata", versione italiana del format di successo inglese "Nanny 911", in onda su La 7 e su Fox Life dal 2005. Diventa la "capo-tata" del programma, dove ha il compito di riportare l'ordine in alcune famiglie che chiedono aiuto alla trasmissione evidenziando la psicologia dei bambini.Contemporaneamente pubblica due libri, editi dalla Rizzoli, che parlano dell'apprendimento dei bambini e dei loro comportamenti. Nel 2008 pubblica "Fate i bravi!", manuale sull'educazione dei figli venduto in 40 mila copie, mentre nel 2009 pubblica "Fate i compiti!", che tratta argomenti scolastici, e "Fate i bravi! (0-3 anni)", incentrato sull'educazione dei bambini sino ai tre anni.BibliografiaNoteEducatori italiani
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http://it.wikipedia.org/wiki/Hikaru_Utada
Hikaru Utada.Dal suo debutto all'età di 16 anni detiene il record di album più venduto nella storia del Giappone, ed è costantemente presente da anni nella top 50 della lista dei più importanti musicisti pop giapponesi compilata annualmente da HMV (per il 2009 è indicata alla posizione #24).Nella tradizione giapponese il cognome viene scritto prima del nome, ma nella conversione occidentale è possibile usare prima il nome e poi il cognome; tuttavia l'artista preferisce usare la formula giapponese anche nel rōmaji. Il modo corretto di scrivere il nome di quest'artista è dunque Utada Hikaru'".I nomiI cambiamenti di nome della Utada hanno portato a una certa confusione nel passato. Il suo nome legale in Giappone è stato "Hikaru Iwashita" (岩下光 "Iwashita Hikaru"), fino a marzo 2007, quando ha divorziato da Kazuaki Kiriya, il cui vero nome è Kazuhiro Iwashita (岩下和裕 "Iwashita Kazuhiro"). Il suo nome da nubile invece è "Hikaru Utada" (宇多田光 "Utada Hikaru"). Debuttò come "Cubic U" negli Stati Uniti, ma in questo periodo della sua carriera rimase abbastanza sconosciuta. Quando si spostò dagli Stati Uniti al Giappone, divenne famosa come Hikaru Utada (宇多田ヒカル "Utada Hikaru"), con il nome di battesimo scritto in katakana per motivi puramente estetici. "Hikki" invece è un nomignolo coniato dai suoi compagni di classe a New York; a ogni modo, grazie alla sua popolarità in Giappone, è conosciuta sotto questo soprannome più in Giappone che negli Stati Uniti. A differenza della maggior parte degli artisti giapponesi, il suo nome è stato usato nel mercato sotto la forma della semplice traslitterazione in rōmaji, Utada Hikaru'", senza inversione dell’ordine cognome-nome usato in Giappone. Oltre al suo successo in Oriente, la cantante ha una carriera anche Stati Uniti, dove usa il suo solo cognome "'Utada'".BiografiaLa sua vita è segnata fin dagli inizi dalla musica: sua madre, Junko Utada, negli anni settanta era una delle cantanti più famose del Giappone (conosciuta col nome d'arte Keiko Fuji), mentre suo padre, Teruzane Utada, divenne un produttore musicale dopo il matrimonio con Junko. Fin da bambina viene educata alla musica (comincia a studiare pianoforte all'età di tre anni); inoltre, la permanenza negli Stati Uniti (Utada frequenta anche il primo anno della Columbia University, che abbandona poi in seguito causa incopatibilità con i suoi impegni lavorativi) consente ad Utada di acquisire padronanza della lingua inglese. A 10 anni inizia a scrivere i suoi primi testi e prima di compiere 12 anni ha già pubblicato tre singoli negli Stati Uniti col gruppo Cubic U, formato da lei e dai suoi genitori.Inizia la sua carriera vera e propria nel 1998, a 16 anni, con il singolo "Automatic/time will tell", che viene subito programmato intensamente dalle radio giapponesi, così come il successivo "Movin' on without you" (1999), scritta per la pubblicità di un'auto della Nissan. Il suo album di debutto, "First Love" (1999), pubblicato con la Toshiba-Emi, è una delle opere prime di maggior successo in Giappone. La canzone che dà il titolo all'album diventa la sigla del telefilm "Majo No Joken" sul network TBS.Nel 2002 arriva la conferma definitiva: la Squaresoft sceglie di utilizzare una sua canzone, "Hikari", per la colonna sonora del videogioco "Kingdom Hearts", chiedendole inoltre di comporne una versione in inglese per l'edizione occidentale del gioco: nasce così il brano che le dà fama in America ed Europa, "Simple And Clean". Firma un contratto con la casa discografica Island Records, intenzionata a lanciarla sulla scena internazionale, per la produzione di due album in lingua inglese col solo nome di Utada (scelta determinata da una questione di pronuncia difficoltosa del suo nome in inglese). A questo punto raggiunge l'apice della carriera incidendo una raccolta di singoli che vende non solo in Giappone, ma anche in Canada e negli USA. L'album "Exodus", con brani cantati interamente in inglese, risale alla fine del 2004. Pur non raggiungendo la celebrità immensa di cui gode in Giappone, Utada comincia a rendersi nota anche al pubblico nord americano.Compone e incide anche un brano per la colonna sonora del film "Casshern", dell'ex-marito Kazuaki Kiriya (in Italia "Kyashan - La rinascita"), ovvero "Dareka No Negai Ga Kanau Koro" (誰かの願いが叶うころ, "Quando il desiderio di qualcuno si esaudisce"). La Squaresoft, nel frattempo divenuta Square-Enix, le richiede nuovamente di incidere un brano in doppia versione per "Kingdom Hearts 2": il risultato è "Sanctuary" in inglese e "Passion" in giapponese. Il 14 luglio 2006 esce in Giappone "Ultra Blue", il suo quarto album in lingua giapponese, che debutta direttamente al primo posto nella classifica giapponese. Da luglio a settembre dello stesso anno è in Tour per il Giappone con il suo tour "Utada United 2006" che presenta in scaletta, con i sempre immancabili successi degli anni precedenti, brani tratti sia da "Exodus" che da "Ultra Blue" (da qui il nome "United").A novembre esce un nuovo singolo, "Boku wa Kuma" (僕はくま, "Io sono un orso"), canzone usata come sigla per il programma per bambini "Minna no Uta", e il 20 dicembre esce il DVD dell'"Utada United 2006".A febbraio 2007 il singolo "Flavor Of Life" fa da colonna sonora al drama "Hana Yori Dango 2" come image song e vende 700,000 copie circa, stabilendo un nuovo record attraverso i download digitali. Il 2 marzo 2007, Utada Hikaru divorzia dal marito/regista, Kazuaki Kiriya, informandone i fans attraverso un messaggio congiunto sul suo blog ufficiale.A giugno passa in radio la sua nuova canzone "Kiss & Cry", usata come colonna sonora del CM Nisshin Cup Noodle come successe per "This Is Love", la canzone verrà stampata poi sul singolo, uscito il 29 agosto, "Beautiful World/Kiss & Cry". "Beautiful World" è usata come colonna sonora del film ', nuovo film della seria animata Neon Genesis Evangelion.A novembre, sempre del 2007, la canzone "Stay Gold" viene usata come colonna sonora del CM ASIENCE, ma solo a febbraio 2008 esce il singolo "HEART STATION / Stay Gold", ma non ha la fortuna dei precedenti, forse condizionato dall'annuncio dell'imminente uscita del nuovo album, "HEART STATION", che vende più di 600,000 copie in 3 settimane. Una delle tracce dell'album, "Prisoner Of Love" riscuote un tale successo (grazie anche al fatto di esser stata scelta come colonna sonora del drama "Last Friend") da venir estratta dall'album come singolo re-cut, rilasciato esclusivamente in versione CD + DVD contenente il video clip della canzone.Nel 2009 Utada torna ancora una volta negli Stati Uniti, con l'album "This Is The One" (decide di dare questo titolo all'album considerandolo quello giusto per un vero debutto in occidente, al contrario del precedente "Exodus" considerato, da lei stessa, troppo sperimentale), preceduto dal singolo "Come Back To Me". L'album vede la collaborazione di due famosi produttori musicali: il norvegese Stargate (team formato da Tor Erik Hermansen e Mikkel S. Eriksen) e l'inglese Tricky.DiscografiaAlbumRaccolteSingoli.DVDNoteCollegamenti esterniCantanti giapponesi|Utada HikaruHikaru Utada
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http://www.pinkblog.it/tag/palestra
Chi ha detto che è stata la pubblicità ad inculcarci il pallino della forma fisica? Forse qualche merito (o demerito) lo si può ancora attribuire alla moda ma la “colpa” dopotutto non pare ricadere interamente sulle magrissime modelle che osserviamo tra l’ammirato e lo sconcertato sulle passerelle e tra le pagine patinate e al canone di bellezza che hanno contribuito a diffondere.Almeno stando a quanto mostra il video che vi proponiamo: donne impegnate a scolpire il proprio corpo negli anni Trenta. Comunque la pensiate sullo sport – attività ludica, piacevole, indispensabile per il benessere o per la forma fisica in senso puramente estetico: sta a voi deciderlo – sappiate che non si tratta di conquista o condanna, ancora una volta secondo i punti di vista, affatto recente. Riconoscete l’antenato del massaggiatore a fasce?La notizia farà sospirare con sollievo chi litiga quotidianamente con la bilancia, il sesso si accompagna spesso a forme morbide e rotonde, nonostante i dictat della moda facciano pensare il contrario. Secondo uno studio pubblicato su “Obstetrics & Gynecology”, le donne in sovrappeso hanno più rapporti sessuali rispetto alle donne considerate normopeso.In questa ricerca è emerso che l’indice di massa corporea della donne sovrappeso non incide sul loro comportamento sessuale, come invece si riteneva in precedenza, seguendo lo stereotipo che le dipingeva sessualmente non attive. A quanto pare il comportamento sessuale delle donne sovrappeso ed obese non differisce da quello di tutte le altre donne, anzi, se mai ottengono migliori risultati con l’altro sesso. Il 92% di quelle intervistate ha detto di avere una storia sessuale con un uomo, contro l’87% delle normopeso.Ma allora, un giorno si e uno no stiamo davvero sbagliando tutto? Diete, palestra, massaggi, creme ecc… per piacere di più agli altri - oltre che a noi stesse - quando invece un pò di abbondanza vince sulla pancia piatta e il gluteo lavorato? D’altronde se una come Keira Knightley invidia il sex appeal di Beth Ditto (in foto) e “il suo corpo incredibile” c’è da consolarsi con i quotidiani drammi della bilancia di ciascuna di noi, è evidente che anche i ricchi piangono.Quando ho letto queste dichiarazioni dell’ormai ex marito di Madonna, Guy Ritchie, mi sono scompisciata dalle risate, anche perchè Mister Ciccone, fino ad ora - anche nei momenti di maggior pettegolezzo sulla loro relazione - era sempre stato molto discreto. Ma ormai il vaso è stato scoperchiato e sembrerebbe che Mr Ritchie non si tenga più.Avrebbe confessato ai soliti amici, che non vedono l’ora di riferire tutto alla stampa, che da 18 mesi ormai lui e Madonna non facevano più sesso (per lo meno tra loro due) e che ad abbracciare la mogliettina aveva la sensazione di stringere “un pezzo di cartilagine”. Capito donne?Ore ed ore (quattro al giorno per Madonna) ad ammazzarsi di fatica in palestra e l’effetto è quello di sembrare “una nonna”, sempre secondo l’ormai privo di argini Guy.Le ossessioni non fanno mai bene, e a mio parere denotano sempre una personalità squilibrata, e quando si riferiscono all’aspetto fisico non sono quasi mai motivate da una corrispondenza nei gusti estetici maschili, ma da una nostra insicurezza di fondo. Lo sfiancarsi ore ed ore sopra il tapis roulant, ammazzarsi di addominali, saltelli, vasche in piscina, pesi e quant’altro nel tentativo di tenere sotto controllo il nostro corpo e raggiungere un ideale di forma fisica che sta tutto dentro la nostra testa, non fanno altro che farci sembrare dei manichini intoccabili agli uomini che abbiamo accanto.So che oggi mi farò odiare. Perchè tocco un tasto dolente per molte di noi: la dieta e l’aspetto fisico. Si vede che questa settimana mi prende così, sarà l’estate, sarà l’orgia di pubblicità di miracolosi prodotti di bellezza, sarà il sole che picchia forte sulle teste e ci rende tutte un tantino nevrotiche e fissate sulla nostra forma fisica. Fatto sta che mi sono un pò rotta di sentir sempre parlare di diete e di cuscinetti adiposi, di ascoltare sempre la stessa nenia sul “dramma” delle giovani (e meno giovani) donne, condannate ad un esistenza di cellulitica infelicità. Ma non hanno altri problemi nella loro vita?Ci sono quelle che quando si va a cena fuori o anche solo a bere qualcosa, si crocifiggono pubblicamente per ogni caloria in eccesso introdotta nel loro organismo. Quelle che mentre affondano il cucchiaino nel dolce non fanno altro che parlare della palestra dove il giorno dopo si iscriveranno per espiare ogni peccato e intanto fanno passare l’appetito anche a te. Quelle che ti invitano a cena e mentre ti riempiono il piatto di bucatini all’amatriciana, nel loro ci mettono 4 foglie di lattughina e a te sembra di essere una betoniera. Quelle che nello spogliatoio della palestra si piazzano col deretano davanti allo specchio e ti chiedono se la nuova crema anticellulite/snellente/tonificante/drenante/rassodante, da tre mila dollari comprata in profumeria/gioielleria sta funzionando. Insomma quelle per cui la dieta e la forma fisica è una vera ossessione.I numeri dello scorso anno fanno spavento, si viaggia sui quattrocentomila interventi per parte del corpo e sembra tutto normale. Per quanto riguarda le donne gli interventi sul seno sono stati quasi 400.000, quelli di liposuzione 398,848 e quelli alle palpebre e contorno occhi 208,199.Come si suol dire, i numeri parlano da soli. Sempre più gente si rivolge al bisturi per aggiustare un difetto o modellare un dettaglio. Tutti liberi di scegliere come modellare il proprio corpo. C’è chi va in palestra e chi va dal chirurgo… Con questi numeri, nel 2015, quanti di noi non avranno subito interventi di chirurgia estetica? Cosa ne pensate?Il titolo ci potrebbe ricordare la pellicola di serie D appartenente agli anni ‘80 Sposerò Simon Le Bon…beh la favola che faceva impazzire noi duraniane, oggi riguarda Pier Silvio Berlusconi, divenuto grazie al suo simpaticissimo padre Silvio l’oggetto del desiderio del numeroso popolo di precarie italiane capitanate da Perla Pavoncello, la ragazza oggetto della esilarante battuta del politico cabarettista Cavaliere.C’è una vera e propria istanza di matrimonio nella quale si legge: “essendo il sottoscritto o sottoscritta in possesso dei requisiti (sottolineato ndr) previsti dalle suddette dichiarazioni (precari e lodevole sorriso) chiede di potersi sposare con Lei (sic)”. Non c’è fretta, ovviamente. Il Cavaliere, o qualcuno dei suoi figli, Pier Silvio ma anche il più giovane Luigi e poi chissà, anche i nipoti, possono prendersi tutto il tempo che vogliono. In attesa della cerimonia infatti, i precari dal bel sorriso chiedono “di poter essere mantenuto/a con adeguato assegno di mantentimento”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Instradamento_statico
Instradamento statico.L'instradamento Statico (in inglese static routing) è un metodo di routing che non implementa una tecnica adattiva. Le rotte tra i nodi di una rete sono descritte tramite percorsi fissati a priori. Queste rotte generalmente sono inserite nel router dall'amministratore di rete. In questa maniera si può configurare un'intera rete (network) ma questo tipo di configurazione non è adatta a gestire gli errori (non è fault tolerant). Quando c'è un cambiamento nella rete o si verifica un errore tra due nodi collegati staticamente, il traffico non viene redirezionato verso altri percorsi tramite i quali sarebbe possibile portare il pacchetto a destinazione. La conseguenza è che i pacchetti per i quali il routing statico prevede il transito lungo un percorso momentaneamente interrotto dovranno attendere finché il percorso non sia stato riparato o finché l'amministratore di rete non abbia definito una nuova rotta. In questo scenario è inevitabile che molte richieste supereranno il proprio il tempo limite per essere trasmessi (timeout prima che qualche intervento ripristini la rotta ed andranno perduti. Ciò rende in generale preferibile l'utilizzo del routing dinamico, esistono comunque situazioni, particolarmente in piccole reti, in cui l'utilizzo dell'instradamento statico ha senso e perme anzi di incrementare le prestazioni dell'infrastruttura.Esempioe quando si usa RIP per configurare il router in modalità ripTeorie di reteStatic routing
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http://www.motoblog.it/post/2224/domani-il-vii-memorial-spadino
Si terrà domani, la VII edizione del MOMORIAL SPADINO, il raduno più suggestivo dell’anno. In questa edizione il corteo dei motociclisti partirà domani, sabato 1 aprile alle 15.30 da Morgex (AO) per raggiungere il piazzale del Traforo alle 16.Tra le vittime di quell’inferno ce n’era una un po’ particolare, non perché diversa dalle altre, ma per le circostanze che hanno portato alla sua morte. Parliamo di Pierlucio Tinazzi, che tutti chiamavano affettuosamente “Spadino” per via del suo fisico longilineo, dipendente della società italiana di gestione del traforo. Pierlucio svolgeva attività di vigilanza e controllo nel tunnel, e per svolgere il suo lavoro si serviva di una moto con la quale percorreva la galleria da un estremo all’altro.Quando scoppiò l’incendio e si cominciò a capire che all’interno c’erano molte persone che non riuscivano ad uscire perché bloccate dal fumo e dalle fiamme, Pierlucio inforcò la moto e si tuffò in quelle nuvole di fumo nero come la pece, per uscirne poco dopo con un passeggero prelevato direttamente all’inferno. Fattolo scendere, girò la moto e ripetè la disperata impresa. Non si sa con certezza quante volte sia riuscito nel suo intento, ma non è così importante: almeno una persona deve la vita al suo coraggio e questo basta.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_Guarducci
Margherita Guarducci.Carriera accademicaAllieva dell'archeologo Federico Halbherr all'epoca della sua giovinezza, fu una delle prime archeologhe della Missione Archeologica Italiana a Creta (dal 1910 divenuta Scuola Archeologica Italiana di Atene) ed in questa veste pubblicò l'opera del proprio maestro, le "Inscriptiones Creticæ", comprendente le iscrizioni in lingua greca e latina dell'isola di Creta, tra le quali vi era la "Grande Legge di Gortyna", il codice giuridico più grande che l'antichità ci abbia trasmesso. Con questa pubblicazione Margherita Guarducci si guadagnò fama internazionale.Ottenuta nel 1931 la docenza di Epigrafia ed Antichità Greche presso l'Università di Roma "La Sapienza", la mantenne fino al 1973, continuando però ad insegnare fino al 1978 alla Scuola Nazionale di Archeologia di Roma, ente di cui fu anche direttrice. Al periodo del suo insegnamento risalgono le sue opere sulla didattica dell'epigrafia greca: i quattro volumi della "Epigrafia Greca" ed il volume di compendio "L'epigrafia greca dalle origini al tardo Impero". Il suo nome è legato alla attribuzione, sotto la basilica di San Pietro in Vaticano, della presunta tomba dell'apostolo San Pietro. Al termine della carriera accademica venne nominata Professore Emerito dell'Università "La Sapienza". Dal 1956 socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, divenne socio nazionale nel 1969 e membro della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Ottenne due lauree "honoris causa" dall'Università Cattolica di Milano e dall'Università di Rennes. Le sue opere sono oggi pubblicate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.Gli anni a Creta e le "Inscriptiones Creticæ"Laureata a Bologna nel 1924, frequentò la Scuola Nazionale di Archeologia a Roma e, dal 1927 in poi, ad Atene. La sua fu una delle prime presenze femminili dell'archeologia italiana in Grecia. Era allora direttore della Scuola Alessandro Della Seta e responsabile degli scavi nell'isola di Creta, presente in territorio greco già dal 1880, era Federico Halbherr, allievo a Firenze dell'archeologo Domenico Comparetti. La Guarducci collaborò con Halbherr, di cui sarebbe divenuta l'allieva prediletta, agli scavi della città cretese di Gortyna, che avrebbe continuato anche dopo la morte di Halbherr, nel 1930. Subentrato alla direzione della Missione Cretese Louis Pernier, la Guarducci, i cui interessi si rivolgevano spiccatamente alla disciplina epigrafica, si assunse il compito di portare a compimento l'opera del suo maestro, cioè di raccogliere in unico "corpus" le iscrizioni greche e latine di Creta posteriori al VII secolo a.C. Cominciò un lungo lavoro di ricognizione lungo tutta l'isola, verificando l'esattezza dei rilevamenti di Halbherr, apportando le eventuali correzioni e compiendo lei stessa nuovi rilevamenti. Continuerà a tempo pieno questo lavoro fino al 1931 e poi, ottenuta la cattedra di Epigrafia e Antichità Greche all'Università di Roma "La Sapienza", durante l'estate, fino al 1950, anno in cui pubblicherà il risultato di venti anni di ricerche, le "'Inscriptiones Creticæ"', edite tra il 1935 ed il 1950, oggi giudicate non solo come una semplice raccolta di iscrizioni, ma più compiutamente come una vera e propria silloge dell'archeologia, della topografia e delle antichità delle città cretesi.L'opera, suddivisa in quattro volumi secondo un criterio geografico (Creta Centrale, Creta Occidentale, Creta Orientale, Gortyna), porta il titolo completo di "Inscriptiones Creticæ, opera et consilio Friderici Halbherr collectæ, curavit Margarita Guarducci", ed è redatta in latino, come imposto dalla tradizione dei "corpora" epigrafici compilati dall'Accademia di Berlino nel XIX secolo. I singoli volumi portano i titoli seguenti (si riporta anche l'anno di pubblicazione):Ogni volume è corredato da un ampio apparato bibliografico diviso in sezioni ("Archæologica", "Epigraphica") e da una introduzione che illustra gli aspetti acheologici, topografici ed antiquarii della zona dell'isola trattata. delle iscrizioni presentate sono fornite fotografie, apografi, trascrizione ed un ampio commento.La "Grande Legge" di GortynaNel quarto volume, incentrato sulla città di Gortyna, la studiosa affronta lo studio della cosiddetta "Grande Legge" o "Grande Iscrizione" di Gortyna ("Inscr. Cret.", vol. IV, n.72), scoperta da Federico Halbherr nel 1884.L'iscrizione, facente parte di un edificio usato come Odeon, è incisa su di un muro concavo lungo circa 8 m ed alto 175 cm. L'iscrizione è suddivisa in dodici colonne in scrittura "bustrofedica" (dal greco "boustrophedon", è un tipo di scrittura che alterna una linea in scrittura "progressiva", da sinistra verso destra, ad una linea in scrittura "retrograda", da destra verso sinistra, per tutta la lunghezza del testo). È probabile che, sul lato sinistro del muro, esistessero altre otto colonne, oggi perdute. Non si tratta di un vero e proprio "codice di leggi", ma piuttosto, con termine latino, di una "satura legum", ovvero di una raccolta di leggi sparse, aggiornamenti di leggi antiche precedenti e leggi nuove incentrate su di uno specifico argomento. Nel caso della "Grande Legge di Gortyna", le leggi iscritte appartengono per la maggior parte al diritto di famiglia, salvo alcuni enunciati di materia economica.L'"Epigrafia Greca"Risultato del lungo periodo di insegnamento fu un'opera che, ancora oggi, costituisce un caposaldo della didattica dell'epigrafia greca: la "Epigrafia Greca", in quattro volumi, pubblicata tra il 1967 ed il 1978. Pensata come opera di ampio respiro, essa, per espressa volontà dell'autrice, non si rivolge solamente ad un pubblico di studiosi di scienze dell'antichità, ma in generale anche agli studenti, agli appassionati ed a coloro che muovano i primi passi all'interno di questa materia che, secondo Margherita Guarducci, "è una delle più agili, fresche e divertenti discipline degli studi classici"."La suddivisione in volumi dell'opera segue un criterio contenutistico, nel modo seguente:L'opera, redatta con uno stile chiaro e lineare, accanto alle spiegazioni teoriche espone anche casi concreti, fornendo al lettore una vera e propria "piccola antologia" di iscrizioni greche, tutte correlate da fotografia, in alcuni casi l'apografo, traduzione e commento individuale e, molto spesso, indicazioni bibliografiche per ogni singola iscrizione. In fondo ad ogni volume si trova un'ampia bibliografia inerente all'argomento trattato.A causa di una tiratura limitata, i volumi della "Epigrafia Greca" andarono presto esauriti, cosicché la Guarducci sentì la necessità di metter mano ad un quinto volume, che fungesse da "compendio" ai quattro precedenti. Vide così la luce "L'epigrafia greca dalle origini al tardo impero"', pubblicata nel 1987.BibliografiaOpere di Margherita GuarducciLibri su Margherita GuarducciCollegamenti esterniPersonalità legate a Firenze|Guarducci, MargheritaPersonalità legate a RomaPersonalità legate all'Università La Sapienza|Guarducci, MargheritaMargherita Guarducci
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_Martinis
Fabrizio Martinis.BiografiaGenitori di Ampezzo, in Carnia, cuore del friuli doc. Fabrizio Martinis nasce a Tolmezzo il 1º febbraio del 1966. Dopo la terza media, “il pilota dagli occhi azzurri”, inizia subito a lavorare; a 24 anni si mette in società con due amici ed il fratello Daniele: aprono la Carrozzeria Jolly che diventa in breve una solida impresa, punto di riferimento per gli appassionati d’auto e motori della zona.1990: prima gara ufficiale, dopo le scorribande nelle grave del Cellina-Meduna; Martinis esordisce come navigatore a fianco di Brustoloni al Rally del Portogruaro, su Peugeot 205 Gruppo N. Nei tre anni successivi si mette al volante senza risultati di rilievo, divertendosi come può con le macchine degli amici di Pavia o dei sempiterni Brustoloni e Manfrin. Ma è tempo di voltare pagina e di fare sul serio.Stagioni in dettaglioAcquista una Fiat Uno Turbo e la prepara con il fratello Daniele, che lo affianca in gara. I primi risultati sono confortanti, l’anno seguente è secondo di Gruppo N al San Marino e terzo assoluto al Valbelluna, navigato da Antonello Ferin. Sulla terra si esalta con un’audace guida d’attacco e nel finale di stagione coglie il successo tra le due ruote motrici all’Avianorally.Segna una svolta agonistica. Comincia il sodalizio con Roberto Marzocco, assieme disputano la Peugeot Cup 106 con il forte appoggio della Gestisport di Bassano: cinque vittorie su otto gare e la ciliegina del primo posto al Motor Show nella sfida tra le francesine. Per fare un ulteriore salto di qualità, Martinis si accorda con il Treviso Rally Team.Vince la Coppa Gruppo N 2 ruote motrici nel Trofeo Tradizione Terra (cinque primi posti) con un’Opel Astra Gsi, centrando le vittorie di classe anche sull’asfalto di Piancavallo e dell’ Alpi Orientali.La trazione anteriore pare congeniale alle doti velocistiche del pilota che lo porteranno a guidare con profitto anche la Nissan Sunny Gti, rinnovando l’intesa con TRT. Il duello che l’oppone al rivale Guido Acerbis si conclude con il successo all’Avianorally mettendo in bacheca la Coppa di Gruppo A 2rm, nell’edizione vinta dall’ amicone Marco Tempestini.TRT e Tempestini gli affidano la loro Mitsubishi Lancer Evo3 che si è già fregiata del titolo di gruppo N nel Trofeo Tradizione Terra. La prima gara è fantastica: Tempestini vince la Coppa Liburna, Martinis si piazza quarto nell’assoluta e si impone la legge del più forte tra le vetture derivate dalla serie.Ritenta l’avventura nell’inedito Campionato Italiano Terra 2000 con un’Evo5 preparata da Silvio Terrosi. Vince al Vulture, ma si deve accontentare del quarto posto a fine stagione. Inizia il sodalizio con Marco Giangiacomo, con il quale si cimenta sull’ asfalto dell’Alpi Orientali, dov’è primo di classe A7 con la Nissan Sunny, mentre a dicembre coglie la sua prima vittoria assoluta, al Rally della Sedia (Manzano).Altro assalto al Produzione nel Trofeo Italiano Terra. Comincia benissimo con il primo posto alla Coppa Liburna, ma poi tutto sembra girare storto e Martinis abbandona anzitempo la scena del campionato. Fa una comparsata vincente alla Fun Cup di Vezegnis su un Maggiolone 2 litri motorizzato Golf Gti; ad Ottobre s’impone in Gruppo N al Prealapi Trevigiane con Roberto Tolino, chiudendo la stagione con un ottimo quinto posto assoluto.Ottimo terzo posto nel Campionato Italiano Terra Gruppo N 2rm e chiude nella stessa posizione anche il Campionato Italiano Rally sempre Guppo N 2rm.Finalmente guadagna il primo posto nel Campionato Italiano Terra piazzandosi invece al terzo posto nel Campionato Italiano RallyDieci gare disputate tra le quali sono da ricordare l’ Azzanorally con un’ottima seconda piazza assoluta su Clio Rs in classe N3, l’Omv Rally a Szombathely (Ungheria) con un primo di classe N2 su Honda Civic di casa Doretto e preparata dalla T&C Racing Division, l’Harrach Rally (Austria) con un secondo di classe N2 sempre su Honda Civic.Palmares"'3° Posto'" - 2002 Challenge Italiano Terra - Auto 2WD Group N"'3° Posto'" - 2002 Campionato Italiano Rally - Auto 2WD Group N"'1° Posto'" - 2003 Challenge Italiano Terra - Auto 2WD Group N"'3° Posto - 2003 Campionato Italiano Rally - Auto 2WD Group NCollegamenti esterniPersonalità legate a Tolmezzo
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http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_di_lavoro_ripartito
Contratto di lavoro ripartito.Job sharing ko:일자리 나누기Il contratto di lavoro ripartito'", o "job sharing", è una tipologia di contratto di lavoro con il quale due lavoratori si impegnano ad adempiere solidalmente ad un'unica e identica obbligazione lavorativa. Introdotto con la riforma Biagi, nell'ambito della complessiva riforma del mercato del lavoro, esso è disciplinato dal D. Lgs. n. 276/2003, art. 41 - 45.Forma e obblighiLa forma prevista è quella scritta "ad probationem", mentre l'atto deve contenere la percentuale temporale del lavoro che deve essere svolto da entrambi i lavoratori. Nel caso non fosse indicato, ognuno dei due soggetti resta responsabile solidalmente nei confronti del datore.Con tale contratto, i lavoratori si impegnano ad assicurare al datore un certo livello di servizio. Il datore può prevedere nel contratto delle penali che scattano se non è assicurato il servizio pattuito. Se uno dei contraenti è assente da luogo di lavoro, anche per cause di forza maggiore, quali sciopero o malattia, gli altri sono obbligati in solido a coprire il relativo turno di lavoro, senza maggiorazioni per lavoro straordinario.Eventuali sostituzioni da parte di terzi, nel caso di impossibilità di uno o di entrambi i lavoratori coobbligati, sono vietate. I contraenti possono invece modificare e scambiarsi i propri turni di lavoro, e in questo caso, il trattamento economico è riproporzionato in base alla durata e collocazione oraria (festivo, notturno, etc.) della prestazione.Pregi e difettiUna notevole rigidità nasce dal fatto che il contratto non possa indicare eventuali sostituti, che non svolgono normalmente turni di lavoro, ma che, previo il consenso scritto di entrambi i contraenti, il datore sia obbligato ad assumere temporaneamente, nel caso in cui entrambi i contraenti dimostrino un impedimento a recarsi nel luogo di lavoro.La normativa austriaca prevede ad esempio questa possibilità. Diversamente, il lavoratore è privato di diritti e tutele quali lo sciopero, la copertura per malattia e assicurativa, rischiando il pagamento di penali.Nel caso di recesso o estinzione da parte di uno dei due contraenti, il rapporto di lavoro cessa anche per l'altro.La disciplina è affidata quasi interamente alla contrattazione collettiva e, in mancanza, ai principi generali della legge in materia di lavoro subordinato.Il contratto all'esteroIl contratto di lavoro ripartito ha equivalenti in Austria, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.Le normative di Stati Uniti e Regno unito operano una distinzione all'interno dei contratti di "job sharing", fra contratti di lavoro ripartito con responsabilità individuale e contratti a lavoro ripartito con responsabilità in solido. La legge italiana contempla solamente la seconda tipologia, ossia che le parti siano coobbligate a garantire una certa prestazione. Un contratto con responsabilità individuale è molto simile e può essere sostituito con due contratti "part-time", a termine o a tempo indeterminato a seconda delle esigenze dell'azienda.I contratti "part time" a termine dovrebbero essere stabilizzati dopo tre anni di rinnovi, largamente al di sopra dei tempi che possono causare la vacanza di un posto di lavoro: massimo tre mesi per la malattia, massimo due anni per congedi per gravi motivi, massimo un anno per un'invalidità, dopodiché il datore può risolvere il rapporto di lavoro.In alternativa, il "job sharing" può essere sostituito con la creazione di una società a a responsabilità limitata fra i contraenti, che sottoscrive un Service Level Agremment con il datore di lavoro, impegnandosi a garantire un certo livello di servizio con le relative penali. In questo modo, in caso di temporanea inadeguatezza dell'organico (per scioperi, malattia, invalidità, congedi) la società può avvalersi di altre forme di flessibilità ammesse dalle legge, come lo stage o il lavoro interinale.Voci correlateCollegamenti esterniDiritto del lavoroJob sharing
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http://it.wikipedia.org/wiki/Hachiko_-_Il_tuo_migliore_amico
Hachiko - Il tuo migliore amico."'Hachiko - Il tuo migliore amico"' ("Hachiko: A Dog's Story") è un film del 2009 diretto da Lasse Hallström basato sulla storia del cane giapponese Hachikō.Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 30 dicembre 2009 incassando € 4.109.332.TramaIl film inizia con il racconto di Ronnie Wilson in una classe delle elementari. Egli considera il cane del nonno come un eroe, ed inizia a narrare la sua storia.Parker Wilson (Richard Gere) è un professore universitario di musica che ogni giorno prende il treno per recarsi al lavoro. Una sera, mentre ritorna a casa, trova un cucciolo di akita smarrito e decide di portarlo a casa in attesa che il padrone venga a reclamarlo. La moglie Cate (Joan Allen) è inizialmente contraria a tenere il piccolo akita, soprattutto a causa del dolore provato tempo prima per la morte del precedente cane. Alla fine deve però arrendersi al desiderio del marito e della figlia Andy (Sarah Roemer) di adottarlo. Tra il professore e Hachi si viene a creare un legame indissolubile, tanto che ogni mattino il cane accompangna il padrone fino alla stazione e vi torna al pomeriggio al suo rientro. Un giorno, durante una lezione, Parker muore in seguito ad un infarto. Il cane lo attenderà alla stazione per tutta la sera fino a quando non verranno a riportarlo a casa. Nei giorni seguenti Hachiko scappa di casa, recandosi nella piazzetta di fronte alla stazione nella vana attesa che il suo padrone ritorni. Vi rimarrà per circa undici anni, fino al giorno della sua morte. In una notte nevosa sentendo che non gli resta molto da vivere si reca per l'ultima volta alla stazione in attesa del suo padrone; nei suoi ultimi istanti ripensa ai bei momenti vissuti con il padrone e immagina che egli sia tornato e che lui possa finalmente rincontrarlo, dopodiché esala l'ultimo respiro. Il film ritorna quindi sulla classe di Ronnie che a racconto terminato è riuscito a commuovere tutta la classe. La scena finale ci mostra che anche Ronnie come suo nonno ha adottato un cucciolo di akita e che ha chiamato anche questo cucciolo con il nome di Hachi.Produzione e luoghiIl titolo di lavorazione è stato "Hachi", poi però la produzione ha scelto di chiamare il film "Hachiko: A Dog's Story". La maggior parte del film è stata girata a Bristol e Woonsocket, nel Rhode Island. Altre località usate per le riprese sono la University of Rhode Island di Kingston, lungo la Providence and Worcester Railroad e al Columbus Theater di Providence.DistribuzioneIl film è stato girato nel 2008, ma la prima proiezione è avvenuta soltanto il 13 giugno 2009 al Seattle International Film Festival. La distribuzione nelle sale è partita l'8 agosto in Giappone mentre negli Stati Uniti la pellicola è stata distribuita il 18 dicembre. In Italia è stato presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma 2009 e distribuito dalla Lucky Red il 30 dicembre 2009.Curiosità"Hachi" in giapponese significa "otto". Il cane viene chiamato così per via di una medaglietta di legno portata al collo nella quale è rappresentato il numero otto in caratteri giapponesi.Voci correlateNoteCollegamenti esterniFilm drammaticiHachiko: A Dog's Story
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Accio
Lucio Accio.BiografiaNacque da genitori liberti nel 170 a.C.; è incerto il luogo di nascita: potrebbe essere nato a Roma ed essersi trasferito successivamente a Pesaro in occasione di una "adscriptio novorum colonorum", oppure proprio a Pesaro, dove visse da giovane. Esordì come autore tragico nel 140 a Roma e le sue prime opere, pare, destarono invidia nell'allora più celebre letterato Pacuvio, più anziano di lui.Verso il 135 visitò Pergamo per poter meglio conoscere la cultura greca di quel periodo. Tornato a Roma divenne uno dei principali esponenti del "collegium poetarum" ("Corporazione dei poeti"), tanto da raggiungere una certa notorietà già attorno ai trent'anni.Attorno al 120 raggiunse definitivamente la fama proponendosi non solo come teatrante, come era invece ad esempio Plauto, ma come un grammatico che vive delle proprie opere. Fu quindi l'inizio di quel processo che ha portato il teatro ad essere considerato parte integrante della letteratura.Un curioso aneddoto a noi giunto riguarda la sua personalità orgogliosa, che lo spinse addirittura a richiedere che venisse eretta un'enorme statua a sua somiglianza nella sede del "collegium poetarum", nonostante la sua bassa statura; anche a causa di questi comportamenti si guadagnò gli attacchi di Caio Lucilio, il noto poeta satirico che era legato al Circolo degli Scipioni.Decise successivamente di creare attorno a sé una ristretta associazione di letterati scelti da lui stesso. Morì verosimilmente a Roma intorno all'85 a.C.OperePur essendo stato il più prolifico tragediografo della letteratura latina, di Accio non restano che frammenti: circa 750 versi e 44 titoli di cothurnate, tragedie ambientate in Grecia; fu autore anche di alcune praetexte, tragedie ad ambientazione romana.Una sua opera molto significativa è il "Brutus", una delle due tragedie latine. In questa opera l'autore narrava la vicenda di Lucio Giunio Bruto, capo della rivolta contro i Tarquini. Com'era tipico delle preteste, anche il "Brutus" aveva un legame celebrativo con il presente: un discendente di Bruto infatti trionfò sui Galleci dell'Iberia nel 136 a.C. Dell'opera rimane celebre il passaggio del sogno di Tarquinio il Superbo, premonizione sulla futura grandezza dell'Impero Romano e della sua caduta.Il "Decius" o "Aeneadae" trattava, forse, del nobile sacrificio di Publio Decio Mure alla battaglia di Sentino (295 a.C.). Il titolo "Aeneadae" sottolinea la discendenza dei Romani da Enea.Per quanto riguarda la forma dei suoi testi, Accio viene considerato uno scrittore abile nell'utilizzare i mezzi tecnici e stilistici più disparati, tra cui brilla la sua abilità nell'uso di assonanze e allitterazioni. Lucio Accio scrisse anche opere di filologia e di erudizione.Lucio Accio non fu soltanto tragediografo, come il rivale Pacuvio, ma anche poeta e filologo. Tuttavia poco sappiamo delle sue opere più erudite.Nei "Didascalica", un misto di prosa e versi, intendeva proporre probabilmente una serie di riforme ortografiche impostate secondo la la teoria dell'analogia, ossia la tendenza purista e conservatrice che propugnava una lingua modellata su quella dei classici.Sono citati un "Sotadicorum liber", gli "Annales" (in esametri) ed i "Pragmatica" che trattavano forse di questioni critico-letterarie.TragedieCothurnataePraetextaeAltre opereNoteBibliografiaAltri progettiPersonalità legate a Pesaro|Lucio AccioPersonalità legate a Roma|Accio, LucioLucius Accius
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http://it.wikipedia.org/wiki/L%27alba_dei_morti_dementi
L'alba dei morti dementi."L'alba dei morti dementi" è un film del 2004, diretto da Edgar Wright.Si tratta di una parodia dei film di zombi, mescolato alla commedia romantica (la "tag-line" della pellicola, infatti, è "Una commedia romantica. Con Zombi.").In particolare, a partire dal titolo, sia quello originale ("Shaun of the Dead") che quello italiano, il riferimento diretto sono i film del maestro del genere, George A. Romero, che a riguardo del film ha dichiarato "Penso che "L'alba dei morti dementi" sia una vera bomba. Mi è piaciuto moltissimo.", oltre a Sam Raimi.Tra i più grandi fan del film si sono espressi altri celebri registi come Quentin Tarantino ("Non è solo il miglior film di quest'anno, ma di ogni anno da ora in poi") e Peter Jackson ("Una nuova linfa per il genere "zombie". Il film più divertente dell'anno"), e lo scrittore horror Stephen King ("È un 10 sulla scala del divertimento, un film che diventerà un cult.").TramaShaun è un trentenne inglese che vive a Londra e passa la sua esistenza tra il lavoro in un negozio di elettrodomestici e le bevute in un pub, il "Winchester", con il suo migliore amico Ed, un obeso perdigiorno che si è piazzato a casa sua, senza peraltro collaborare nel pagamento dell'affitto. La fidanzata di Shaun, Liz, disprezza Ed e si sente trascurata da Shaun, che secondo lei dovrebbe dare una scossa alla sua vita e trovare una casa sua. Shaun ha anche dei problemi con il patrigno Philip, con cui non ha buoni rapporti. Shaun promette a Liz che la porterà a mangiare in uno splendido ristorante, ma si dimentica di prenotare in anticipo e inoltre Philip arriva al negozio dove lavora, ricordandogli che deve portare i fiori a sua madre Barbara (una dolce mamma, anche se un po' distratta, che Shaun adora, al contrario del patrigno) per la sua festa di compleanno. Quando Shaun torna a casa, si sorbisce poi le proteste di Pete, un altro coinquilino, relative a Ed, e si dimentica completamente dei suoi impegni. Quando se ne ricorda corre da Liz per farsi perdonare, ma Liz è troppo infuriata e lo lascia, con la gioia dei coinquilini di Liz, Dianne e David, che le avevano sempre consigliato di lasciarlo perdere.Shaun va con Ed al Winchester per consolarsi con il bere, e i due si sbronzano, mentre la radio e la televisione trasmettono frammentarie informazioni sui morti che sono risorti per divorare i vivi in tutto il paese, ma i due non ci fanno caso. Quando tornano a casa, fanno un baccano infernale ascoltando musica elettronica ad altissimo volume, svegliando Pete che sembra stranamente aggressivo e li tratta in malo modo, dicendogli poi che tornando a casa è stato morso da un tizio strano che era particolarmente aggressivo e la mano gli si è gonfiata. Quando Pete va a dormire, Shaun si addormenta sul divano e quando si sveglia la mattina trova Ed che gli dice che c'è una ragazza nel loro giardino. I due scendono e provano a parlare con la ragazza, che però li aggredisce e Shaun le dà una spinta, mandandola a infilzarsi in un palo metallico che sbuca dal terreno. Sotto i loro occhi stupefatti, la ragazza si rialza tirandosi su con un buco nel petto, come se niente fosse. I due decidono di rientrare in casa e accendono la Tv dove i telegiornali dicono che i morti di tutta la città si sono risvegliati e sono affamati di carne umana, e l'unico modo per ucciderli definitivamente è mozzargli la testa o sfondargli il cervello. I due escono e trovano un altro zombie insieme alla ragazza, allora iniziano a lanciargli contro ogni cosa che trovano in giardino, in una sequenza decisamente comica, ma senza risultato. Allora provano a tirargli contro dei dischi, dopo un'accurata selezione dei più brutti, ma neanche quello sortisce effetto. I due entrano nel capanno in giardino e afferrano una vanga e una mazza da cricket, e li tempestano di colpi finché non riescono ad ucciderli.Rientrano in casa e si accorgono che Pete non è uscito perché ha lasciato lì la sua auto, mentre il televisore dice che chiunque viene morso si trasforma in zombie. Shaun prova a salire e trova Pete, ormai zombie, nella doccia,che tenta di aggredirlo. Shaun lo rinchiude in bagno, poi insieme a Ed si dirige con l'auto di Pete verso la casa di Barbara per portarla in salvo, e quando arrivano lì capiscono che lei non si è resa neanche lontanamente conto di quanto sta accadendo. Barbara dice a Shaun che Phillip è stato morso, Shaun si dirige con la mazza verso la poltrona dove Philip siede, e mentre sta per colpirlo si rende conto con sollievo che non è uno zombie. Nonostante la riluttanza di Philip, salgono tutti in macchina, ma mentre sta salendo viene aggredito e morso alla gola da uno degli zombie, eliminato poi da Shaun che lo decapita con un colpo di mazza. Phillip è ferito, e il gruppo si dirige verso la casa di Liz per portarla via con loro. Liz è inizialmente riluttante, masiccome inaspettatamente Daiana appoggia Shaun, Liz si convince ad andare con loro, anche se David è convinto che dovrebbero restare in casa.Salgono allora tutti insieme in macchina, e si dirigono verso il luogo che Shaun ritiene più sicuro: il Winchester. Durante il viaggio, Shaun si accorge che Phillip è moribondo e cerca di tamponargli la ferita, ma è tutto inutile; Phillip muore, ma prima dice a Shaun che avrebbe voluto avere un rapporto migliore con lui, e che l'ha sempre considerato un bravo ragazzo. La macchina improvvisamente sbanda, e Philip diventa uno zombie all'interno dell'abitacolo, ma il gruppo riesce a fuggire indenne chiudendolo nell'auto con la sicura. I sei si dirigono verso il Winchester con molta difficoltà, e per riuscire a sfuggire agli zombie, si fingono zombie loro stessi, camminando con un'andatura ciondolante e emettendo versi lamentosi. Riescono a raggiungere il pub, ma gli zombie si accorgono di loro e allora Shaun si fa inseguire per allontanarli dal pub mentre gli altri entrano dentro. Quando Shaun torna il gruppo si rende conto che non hanno un piano preciso, e allora David inizia a litigare con Shaun su chi debba essere il leader del gruppo. La situazione si aggrava quando Barbara rivela di essere stata morsa anche lei, e improvvisamente muore; David vuole eliminarla, ma Shaun si oppone, però è comunque costretto ad ucciderla per evitare che diventi uno zombie e li uccida.David e Shaun ricominciano a litigare e, prima che possano riappacificarsi, gli zombie sfondano la vetrata e catturano David smembrandolo. Daiana si getta in suo aiuto, ma gli zombie la travolgono e sembra che la uccidano (anche se nei contenuti extra del DVD viene raccontano che lei riesce a scappare e rifugiarsi su un albero, nutrendosi della gamba del fidanzato). Anche Ed viene morso più volte, ma riesce a rifugiarsi nella cantina del pub con Shaun e Liz. La loro unica speranza è un montacarichi che li può condurre all'esterno, ma Ed preferisce essere lasciato lì, mentre Liz e Shaun, salgono all'esterno. Fuori trovano decine di zombie, ma prima che possano fare qualcosa decine di convgli militari sopraggiungono ed eliminano tutti i morti viventi. Shaun e Liz vengono quindi condotti finalmente in salvo.Le ultime scene mostrano una tv che reclama il pericolo dei morti viventi, costretti ora a stare in delle gabbie o incatenati al collo, posti su alcuni scivoli a pochi passi da una preda. Liz non si fa impressionare più di tanto ed è raggiunta dal fidanzato Shaun, che si siede sul divano e aspetta che Liz gli prepari un tè, poi va in giardino nello sgabuzzino e lì incomincia a giocare alla Playstation con Ed, che ormai zombie, cerca di mordere Shaun, che però lo calma e incomincia a giocare con lui.Cast e personaggiIl personaggio principale e protagonista del film. Un demotivato commesso di un negozio di elettrodomestici che vive una vita senza obiettivi incastrato in un lavoro senza sbocchi, con problemi con la madre Barbara, il suo patrigno Phillip e la sua ragazza Liz. Decide di fare qualcosa della sua vita e di sistemare le proprie relazioni sociali. È l'ultima persona che chiunque crederebbe un eroe ma il risorgere dei morti invece gli fornisce inaspettate responsabilità e prove da sostenere.Il migliore amico di Shaun, dal quale è inseparabile, Ed è un po' una cattiva influenza sul facilmente influenzabile Shaun; è uno spacciatore part-time di erba e un perdigiorno a tempo pieno, che sembra aver preso residenza fissa sul divano di Shaun e Pete, e la cui vita consiste di poco più di giocare a videogame e andare al pub con Shaun.La ragazza di Shaun, stufa della loro vita sociale che consiste interamente nell'andare (assieme a Ed, David e Dianne) al Winchester. Un'insegnante responsabile, vorrebbe che Shaun si creasse un po' di motivazione per poter fare qualcosa di se stesso, ma quando la sua irresponsabilità lo conduce a dimenticarsi di prenotare un posto per un importante anniversario, lo lascia.Coinquilino di Liz e ragazzo di Dianne. È evidente a tutti tranne che a lui stesso che David è infatuato di Liz. È infastidito da Shaun e lo insidia volentieri ad ogni opportunità. Un insopportabile so-tutto-io, David non è per nulla intelligente o buono come leader come pensa di essere.La ragazza di david, amica di Liz dai tempi della scuola. Un aspirante attrice (un'"attrice fallita" secondo Shaun), Dianne è scesa a patti col fatto che il suo ragazzo è innamorato di qualcun'altra. Vivace ma un po' sciocca, Dianne è gentile, amichevole e desiderosa di aiutare, ma il suo contributo produce spesso l'effetto opposto del voluto.La dolce e devota madre di Shaun, che lui adora. Chiama Shaun "pasticcio" (nella versione inglese lo chiama invece "pickle" - sottaceto) e cerca sempre di mediare tra il figlio e il marito. Barbara è piuttosto disorientata dagli eventi mano a mano che accadono.Il padrino serio e severo di Shaun, col quale Shaun ha un sacco di problemi (e risentimenti). È un uomo piuttosto distaccato e freddo, e si rammarica di non avere una stretta relazione col figliastro.L'altro coinquilino di Shaun, amico dai tempi del college. Pete è l'esatto opposto di Ed, un responsabile, serio e affidabile lavoratore che apparentemente ha più successo dei suoi pigri coinquilini. È sempre più scontento della presenza di Ed nell'appartamento, a causa della sua pigrizia ed egoismo e del fatto che non pulisca né contribuisca con soldi al mantenimento della casa, cerca quindi di spingere Shaun a tagliare i ponti con Ed e a concludere qualcosa nella sua vita.Collegamenti esterniNoteFilm commedia horror|Alba dei morti dementi, L'Film parodistici|Alba dei morti dementi, L'Film splatter|Alba dei morti viventi, L'Film di zombiShaun of the Dead
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http://www.tvblog.it/post/5404/ascolti-tv-i-dati-auditel-di-giovedi-7-giugno-2007/8
pubblicato: venerdì 08 giugno 2007 da ShareSuccesso per la prima puntata della replica de I Cesaroni che vince la serata. Superquark flop in prime time, va meglio Annozero di Michele Santoro. Sempre molto buono l’ascolto di C.S.I. nell’ultima puntata della stagione in prima tv. John Q prevale su Codice d’Onore. Access a Striscia, pomeriggio sempre a Canale 5, seconda serata ai telefilm di Italia 1.I Cesaroni confermano il successo anche in replica e, programmati a pochi mesi dalla messa in onda in prima tv, ottengono nei primi due episodi un ascolto pari a quello di pochi mesi fa, sufficiente a superare tutte le proposte concorrenti.La puntata di Annozero dedicata al caso Telecom totalizza quasi quattro milioni di telespettatori, classificandosi tra le più viste della stagione insieme a quella sul documentario BBC Sex Crimes and Vatican.Davvero deludente l’ascolto per la prima puntata di Superquark, decisamente non adatto al prime time in una stagione che non si può ancora considerare televisivamente “estiva”: il programma di Piero Angela ha sempre ottenuto grandi consensi in prima serata soprattutto a luglio e ad agosto quando chi resta in casa è effettivamente il pubblico che di solito è meno propenso alle uscite serali.C.S.I. Scena del Crimine e tutta la serata Crime chiudono ancora con un successo: a dir la verità Killer Instinct e The Inside proseguiranno dalla prossima settimana al venerdì dopo le repliche di C.S.I.:Miami (al mercoledì verrà spostata Ugly Betty). Ennesima scommessa vinta per una serata a tema che sicuramente verrà riproposta in autunno da Italia 1.La sfida film in replica tra Raitre e Rete 4 vede vincere la prima con il bel film John Q, con Denzel Washington, su Codice d’onore con Tom Cruise, Demi Moore e Jack Nicholson.Il pomeriggio di Canale 5 resta nettamente sopra quello di Raiuno, l’access va a Striscia La Notizia e la seconda serata a Killer Instinct.I dati:STRISCIA LA NOTIZIA Canale 5 6.441 28,11%AFFARI TUOI GOLD Rai 1 5.316 23,30%UN POSTO AL SOLE Rai 3 2.374 10,72%WALKER TEXAS RANGER - IL DIROTTAMENTO Italia 1 2.272 10,80%PILOTI - LA PERGAMENA Rai 2 1.412 7,44%POIROT - DELITTO ALL’ITALIANA Rete 4 1.092 5,05%8 1/2 La 7 391 1,69%I CESARONI - PROMESSI SPOSI Canale 5 4.579 18,98%ANNOZERO Rai 2 3.860 17,66%I CESARONI - NON CI VEDO CHIARO Canale 5 3.835 19,45%CSI:CRIME SCENE INVESTIGATION - LA TESTA MOZZATA Italia 1 3.281 13,62%SUPER QUARK Rai 1 3.327 14,80%CSI:CRIME SCENE INVESTIGATION - RAPTUS VIOLENTO Italia 1 3.124 13,63%JOHN Q. - CINEMA RAITRE Rai 3 2.553 10,94%CODICE D’ONORE (di Reiner R.) Rete 4 1.828 8,99%LAW & ORDER:I DUE VOLTI… - IL CASO MCBRIDE La 7 331 1,39%LAW & ORDER:I DUE VOLTI… - SORELLA ROSA La 7 319 1,68%BEAUTIFUL Canale 5 4.649 29,78%CENTO VETRINE Canale 5 3.893 26,19%DRAGON BALL WHAT’S MY DESTINY Italia 1 3.131 20,34%I SIMPSON Italia 1 2.767 20,06%VIVERE Canale 5 2.323 19,50%TEMPESTA D’AMORE Canale 5 2.182 26,30%LA SIGNORA IN GIALLO - IL SASSO NELLO STAGNO Rai 1 1.900 14,40%FORUM Rete 4 1.806 17,71%NARUTO Italia 1 1.722 11,03%ROSAMUNDE PILCHER - IL FALCO DI PANDORA - TANTE STORIE Canale 5 1.676 22,94%L’ITALIA SUL 2 - II PARTE Rai 2 1.653 19,34%STUDIO SPORT Italia 1 1.650 11,09%INCANTESIMO Rai 1 1.607 14,79%L’ITALIA SUL 2 - I PARTE Rai 2 1.586 11,79%IL COMMISSARIO REX - FUGA VERSO LA MORTE Rai 1 1.500 17,47%FORUM SESSIONE POMERIDIANA Rete 4 1.321 9,39%JULIA LA STRADA PER LA… Rai 1 1.246 8,64%CUORI TRA LE NUVOLE Canale 5 1.241 17,87%RICOMINCIO DA QUI Rai 2 1.235 16,60%BEVERLY HILLS 90210 - PICCOLE GRANDI SCELTE Italia 1 1.192 12,37%ORGOGLIO Rai 1 1.050 13,35%PIAZZA GRANDE Rai 2 988 14,09%STREGHE - STREGHE NEL PAESE DELLE… Rai 2 764 10,81%BALKO - UN’ INCHIESTA BOLLENTE Rete 4 759 8,68%IL VIGILE Rete 4 752 9,81%SENTIERI Rete 4 549 7,30%L’EREDITA’ Rai 1 5.897 33,95%L’EREDITA’ LA SFIDA DEI 6 Rai 1 3.586 28,18%1 CONTRO 100 Canale 5 3.102 21,62%1 CONTRO 100 I SOLDI O IL MURO Canale 5 1.936 19,17%WILL AND GRACE - IL NUOVO INQUILINO Italia 1 1.224 7,23%PILOTI - POLPETTE COL TAPPER Rai 2 1.144 6,20%PILOTI - L’AMICHETTO Rai 2 805 4,53%KILLER INSTINCT - LE COLPE DEI PADRI Italia 1 1.976 12,83%ROMANTICI EQUIVOCI - CINEMA 5 Canale 5 1.304 18,57%PORTA A PORTA Rai 1 1.509 19,51%THE INSIDE - LADRI DI CUORI Italia 1 1.152 14,87%PRIMO PIANO Rai 3 805 6,27%APPUNTAMENTO CON LA STORIA Rete 4 557 8,12%Articoli similiAscolti Tv Giovedì 2 settembre 2010: Il peccato e la vergogna con 5,7 mln (28,53%) batte Montalbano in replica. Il Tg La7 di Mentana vola all'8,38% del 03 set 2010Ascolti Tv Mercoledì 1 settembre 2010: esordio boom per Il peccato e la vergogna al 27,01% e 5,6 mln, I Promessi Sposi all'11%, record per Velone. I provini di X Factor 4 al 12% del 02 set 2010Ascolti Tv Martedì 31 agosto 2010: vince Un medico in famiglia 6 (17,21%, 21,33%) su Sbirri (17,45%). Tg La7 con Mentana tiene il 6,64%, Da Da Da vola a 6 mln del 01 set 2010Ascolti Tv Lunedì 30 agosto 2010: Boom per per il Tg La7 con Enrico Mentana al 7,3% e 1,5 mln. In prime time pareggio tra SuperQuark e Juno, bene Castle e Chuck del 31 ago 2010Ascolti Tv Domenica 29 agosto 2010: in 4,5 mln per la Moto GP (21,36% sugli ind., 24,63% sul target comm.le). Un medico in famiglia 6 al 13,7% e al 18,8%, F1 al 47,27% del 30 ago 201007/06/2007 ascolti tv, 7 giugno 2007 dati auditel, auditel, vincono cesaroniPagina 8 di 22 - Totale commenti: 1093« Precedenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Successivi »
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http://www.cineblog.it/tag/The+Happening
Tutto ha inizio all’improvviso. In pochi minuti migliaia di persone nel Nord America si uccidono senza ragione. Inizialmente si pensa ad un attacco terroristico di tipo chimico, ma così non è. I morti aumentano, i casi partono sempre dai parchi delle grandi città, la natura entra in conflitto con l’umanità, minacciata da una forza invisibile che corre come il vento, senza risparmiare nessuno. Elliot, la moglie Ama e la nipotina Jess fuggono da questa minaccia, capace di lasciare dietro di se solo morti e distruzione…E venne il giorno (The Happening) uscirà in Italia il 12 giugno. In molti aspettiamo con grande curiosità quest’ultima fatica di M. Night Shyamalan che vede protagonisti Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo e Ashlyn Sanchez.Shyamalan: Certamente i film degli anni ’50 e ’60 hanno avuto una grande influenza nella realizzazione di “E venne il giorno”. Ho preso molto, ad esempio, da “L’invasione degli ultracorpi”, non tanto nel contenuto, ma nel modo in cui le persone interagiscono con una realtà attorno a loro che non riconoscono più. Si ha paura insomma dal cambiamento dei comportamenti delle persone che conosciamo bene. Se le persone a noi familiari iniziano a comportarsi in maniera diversa dal normale, si ha paura perché non si ha più sotto controllo la realtà che ci circonda. Casualmente poi nella scelta della scena dei titoli iniziali, mi sono trovato a fare una citazione proprio al film “L’invasione degli ultracorpi”. Tra le tante scene che ho visionato, per caso ho scelto la stessa, quella delle nuvole. Questo vuol dire che ci sono immagini nel nostro inconscio che generano paura senza sapere il perché.Dopo un trailer che (giustamente) nulla spiega ma fa salire l’attesa per questo film, e dopo la prima gallery, ci si poteva sforzare un po’ di più con queste nuove immagini di E venne il giorno (titolo italiano di The Happening), il nuovo film di M. Night Shyamalan. Evidentemente si vogliono conservare le carte migliori per un periodo più vicino alla data di distribuzione del film, che avverrà negli USA e anche in Italia il 13 giugno.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Regione_di_Kigoma
Regione di Kigoma.La Regione di Kigoma è una delle 26 regioni amministrative della Tanzania, con capoluogo Kigoma, città di circa 131.000 abitanti, fondata dai belgi alla fine del XIX secolo. Essa confina a nord con la regione di Kagera, a est con quella di Rukwa, a ovest è bagnata dal lago Tanganica col quale delimita il confine di stato con la Repubblica Democratica del Congo, infine a Nord Ovest è confine di stato con il Burundi.EconomiaLe risorse principali sono la pesca e l'agricultura.Nel XX secolo la regione ha avuto un piccolo momento di prosperità grazie alla commercializzazione del sale prodotto ad Uvinza, in un impianto di cristallizzazione costruito da una ditta Italiana nei pressi del fiume Malagarasi. L'impianto, entrato in funzione nel 1985 utilizzava la salamoia estratta da pozzi artesiani costruiti nel periodo della colonizzazione tedesca, è ormai dismesso per la scarsa manutenzione.DistrettiLa regione è divisa amministrativamente in 4 distretti:NoteRegione di Kigoma|Regioni della TanzaniaKigoma Region
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http://it.wikipedia.org/wiki/Pedipalpi
Pedipalpi.Appendici sensoriali o prensili di cui sono dotati gli aracnidi. Corrispondono al secondo paio di arti. Possono avere forma di chela, come negli scorpioni, o essere simili agli altri arti, come nei ragni. Solitamente servono, insieme ai cheliceri (primo paio di appendici), per la presa dell'alimento.Funzione riproduttivaI pedipalpi svolgono una funzione essenziale nell'ambito dell'apparato riproduttivo dei ragni.Nel maschio, la parte estrema dei pedipalpi è leggermente diversificata per consentire l'introduzione dello sperma all'interno della femmina.Questo organo rassomiglia ad una specie di pipetta terminante con un'estremità aperta dalla quale fuoriesce lo sperma, una volta inserito il tubetto nell'apertura riproduttiva della femmina del ragno.I pedipalpi, però non sono collegati con i testicoli, quindi un'operazione preliminare che il ragno maschio deve effettuare, consiste nel riempire il tubetto, e per fare ciò, deve inserire una goccia di sperma su un filo, singolo o appartenente ad una tela, realizzato da lui, e quindi aspirarlo dentro la pipetta. Una volta eseguita anche questa procedura può iniziare la ricerca di una femmina ricettiva, attirato dai feromoni emessi da lei.È da sottolineare come l'organo sessuale, in alcune famiglie, si sia evoluto e prevede una struttura leggermente più complessa.NoteBibliografiaAracnidi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gyrotonic
Gyrotonic.Il Gyrotonic è una metodologia di allenamento ideale per sviluppare le potenzialità fisiche degli atleti, danzatori, e di tutti coloro che aspirino al benessere psico-fisico. Agisce simultaneamente su articolazioni, muscoli, tendini e legamenti per mezzo di movimenti tridimensionali, eseguiti in modo circolare, coinvolge tutto l'apparato muscolo-scheletrico, sotto un controllo costante, con resistenze variabili e senza limiti. Il gyrotonic aumenta la capacità funzionale della colonna vertebrale, rendendola meno predisposta agli infortuni, conferendo una postura corretta ed elegante. Riduce l'accumulazione di microtraumi da stress, e aumenta in maniera considerevole la flessibilità, la resistenza, la tonicità, la forza e l'agilità, portando enormi benefici alla vita di tutti i giorni. È un metodo adottato con successo anche nelle terapie di riabilitazione da medici e fisioterapisti. Inoltre è stato constatato che migliora la circolazione sanguigna e allevia i fastidi dell'artrosi. È rivolto agli sportivi, amanti del fitness, danzatori, bambini, neo-mamme e anziani.StoriaIl Gyrotonic fu inventato da Juliu Horvarth, ex-danzatore di origini ungheresi. A seguito di un infortunio al tendine d'Achille, Horvarth inventa un macchinario rivoluzionario dove poter eseguire una serie di esercizi volti a recuperare la funzionalità del suo corpo.AllenamentoGyrotonic
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http://www.lucacoscioni.it/un-sorriso-da-30-e-lode-il-giorno
<b>15 Settembre 2003</b> - MONZA - Da qui a un anno le malattie di legamenti, gengive, mascella e mandibola si potranno curare grazie a una semplice iniezione di cellule staminali. Si tratta di quelle indifferenziate, indirizzabili verso la trasformazione in cellule di ossa e tessuti diversi. E' l'ultima frontiera delle ricerche scientifiche condotte dalla clinica odontoiatrica del San Gerardo (diretta dal professor Marco Baldoni), appartenente alla facoltà di Medicina dell'università Bicocca. Nell'ambito dell'ingegneria tissutale, il Ministero della Ricerca e dell'istruzione scientifica ha approvato un progetto di sperimentazione della rigenerazione delle ossa della bocca, nei casi di malattie parodontali come la piorrea. Partner dell'iniziativa: la clinica odontoiatrica monzese (inserita nel dipartimento di neuroscienze e tecnologie biomediche, diretto dal professor Giovanni Tredici); il dipartimento di scienze odontostomatologiche dell'Università di Cagliari, diretto dal professor Vincenzo Piras e l'Università "La Sapienza" di Roma (la Clinica odontoiatrica diretta dal professor Giovanni Dolci).Il Ministero ha stanziato 4 miliardi di vecchie lire in tre anni per la ricerca condotta in tre fasi. La prima svolta dall'Università romana è quella preliminare in laboratorio sulle cavie, altri studi più mirati sugli animali sono ora in atto a Cagliari. Quando tutte le prove preliminari saranno completate e gli esperimenti avranno ottenuto il parere favorevole dei comitati etici del San Gerardo, della Regione e del Ministero, la clinica odontoiatrica monzese si occuperà della sperimentazione sull'uomo.«Ogni fase del lavoro deve essere rendicontata - sottolinea Marco Baldoni - dal punto di vista scientifico ed economico e nel 2004 dovremo portare i risultati completi sui pazienti».Per questo l'equipe monzese è tecnicamente pronta a partire. Mentre ai ratti vengono prelevate le cellule staminali dal midollo osseo per i pazienti basterà una piccolissima iniezione nella polpa dentaria, da cui saranno prelevate poche gocce di sangue con qualche migliaio di cellule staminali che verranno fatte moltiplicare in laboratorio e poi reiniettate dove l'osso si è assorbito e i denti, senza più sostegno, rischiano di cadere. Le cellule staminali si evolvono in tessuto osseo che si rigenera attorno al dente.«Sono soggetti alla cosidetta piorrea l'85 per cento dei pazienti oltre i 60 anni - spiega il professor Baldoni - ma il dentista vede i primi segni della malattia già dopo i 40 anni».Verranno scelti per la sperimentazione dai 50 ai 100 pazienti fra coloro che presentano chiaramente i segni di malattia parodontale che portano alla caduta dei denti. Oggi si blocca l'evoluzione della malattia, in seguito verrà stimolata la ricrescita dell'osso.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fabbrica
Fabbrica.Una fabbrica è un insieme di edifici destinati alla produzione industriale. Lo sviluppo tecnologico ha portato alla nascita di strutture sempre più automatizzate la cui massima espressione è la fabbrica automatica.Vi si trasformano generalmente le materie prime o semi-lavorate in prodotti finiti.Storia della fabbricaL'arsenale di Venezia fornisce il primo esempio di una fabbrica nel senso moderno del termine. Fondato nel 1104 a Venezia, varie centinaia di anni prima della rivoluzione industriale, forniva una produzione in serie di navi su linee di assemblaggio usando semilavorati. L'arsenale di Venezia produceva apparentemente una nave ogni giorno e all'apice impiegava 16.000 persone.A parte questo caso molti storici pensano che la prima fabbrica moderna sia la Soho Manufactory di Matthew Boulton, fondata nel 1761 a Birmingham. Altri pensano che sia l'industria della seta di John Lombe a Derby (1721) o la Cromford Mill di Richard Arkwright (1771).Impianti industrialiSociologia del lavoroFactory
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http://www.autoblog.it/post/8743/fiat-100-cavallilitro-per-il-19-jtd-twin-stage-turbo/9
Il 1.9 JTD Twin Stage deriva dal 1.9 JTD attualmente in produzione e sarà disponibile in due power-step, entrambi con coppia massima di 400 Nm a 2.000 giri/minuto e con potenze massime rispettivamente di 180 e 190 cavalli a 4.000 giri/minuto. Il primo sarà in produzione da luglio 2007, il secondo da giugno 2008.Oltre alla diversa tipologia di sovralimentazione, il motore 1.9 JTD Twin Stage Turbo beneficia di modifiche strutturali che hanno consentito agli ingegneri di FPT di aumentare la pressione di combustione nel cilindro fino a 180 bar e la temperatura dei gas di scarico fino a 800°.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Nonno_di_Panopoli
Nonno di Panopoli.Nato a Panopoli, in Egitto, è l'ultimo poeta della letteratura ellenistica. Vive in un periodo in cui la cultura cristiana si è ormai affermata, mentre quella pagana sta decadendo. Della sua vita sappiamo solo che, pagano di nascita, si converte alla religione cristiana.Ha scritto le "Dionisiache" ("Dionysiaca"), uno dei più lunghi poemi epici della letteratura mondiale: è diviso in 48 canti e si estende per circa 25.000 versi. Narra della vittoriosa spedizione del dio Dioniso in India contro il re Deriade; ma questa è preceduta dal lungo racconto della nascita del dio e della sua giovinezza. Dopo aver compiuto molte eroiche imprese, Dioniso raggiunge l'Olimpo. Qui termina il poema, che è una esaltazione della figura di Dioniso e delle sue azioni degne di memoria. Il poema si presenta come un insieme di episodi indipendenti, che si susseguono in modo dinamico l'un l'altro continuamente senza fermarsi; il poeta non possiede la misura e l'armonia, tipiche della cultura classica. Un pathos avvolge tutta l'opera. Come la vicenda, che presenta molti episodi, che suscitano molte emozioni, così la lingua richiama molti poeti classici: da Omero, ai lirici, ai tragici, ai poeti ellenistici; il metro usato è l'esametro.Dopo la conversione scrive un'altra opera in esametri, la "Parafrasi del Vangelo di Giovanni". Qui, pur seguendo fedelmente il testo originale, si ritrova l'elemento tipico del suo stile, la rappresentazione dinamica della vicenda in continuo movimento.Opere ispirate alle DionisiacheBibliografiaNonnus
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http://it.wikipedia.org/wiki/Filisto_di_Siracusa
Filisto di Siracusa.BiografiaFilisto nacque nel 430 a.C. a Siracusa e ricoprì importanti incarichi militari sotto Dionisio I e Dionisio II.Infatti, Dionisio I, del quale lo storiografo fu un forte sostenitore, gli affidò, per molti anni, il comando della guarnigione di stanza ad Ortigia. Ma nel 386 a.C. il nostro venne esiliato ad Adria e non è chiaro se tornò in patria sotto lo stesso Dionisio I o sotto Dionisio II.Fu proprio durante gli anni dell'esilio che, secondo Plutarco, Filisto avrebbe scritto la sua opera storica.Si suppone che la fossa Filistina, nei pressi di Adria (sede del suo esilio), abbia preso il nome da Filisto.Le ultime notizie di cui disponiamo sulla sua vita riguardano lo scontro decisivo con Dione del 356 a.C., a cui egli partecipò come generale di Dionisio II, scontro che terminò con una sconfitta per lo storiografo. Secondo Eforo di Cuma, dopo la sconfitta, il nostro si sarebbe tolto la vita; secondo Timeo, invece, sarebbe stato torturato ed ucciso dal nemico.Storia della Sicilia (Sikelikà)L'opera storica di Filisto, in quindici libri, di cui ci restano oggi soltanto pochi frammenti, iniziava con il mitico regno di Kokalos e giungeva fino al 363/2 a.C.I primi nove libri raccontavano gli eventi fino alla conquista di Akragas da parte dei Cartaginesi nel 406/5 a.C.; i quattro successivi riguardavano il regno di Dionisio I fino al 367/6 a.C.; gli ultimi due trattavano del regno di Dionisio II fino al 363/2 a.C.Dall'opera emerge una posizione fortemente filotirannica, che traspare anche dai frammenti giunti fino a noi.Severo il giudizio di Dionigi di Alicarnasso, che definisce Filisto un imitatore di Tucidide che non riesce ad eguagliare il suo modello. Più positivi, invece, i giudizi di Quintiliano e Cicerone, che ne apprezzano lo stile conciso.NoteBibliografiaPersonaggi della storia siracusanaPhilistus
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http://it.wikipedia.org/wiki/Numerazione_ufficiale_dei_comuni_svizzeri
Numerazione ufficiale dei comuni svizzeri.La numerazione ufficiale dei comuni svizzeri è uno strumento dell'Ufficio federale di statistica (OFS).Lista dei comuniL'elenco ufficiale dei comuni svizzeri è aggiornato dal Dipartimento federale dell'interno in virtú dell'articolo 6 dell'Ordinanza federale del 30 dicembre 1970 sui nomi di luogo, dei comuni e delle stazioni. Tale elenco funge da riferimento a livello federale per quanto concerne la determinazione, l'ortografia e il cambiamento di comuni e stazioni ed è ordinato per cantone e per distretto.L'elenco ufficiale può essere scaricato dall'apposita pagina web dell'Ufficio federale di statistica.Regole di numerazioneOltre all'ordinamento per cantone e per distretto, i comuni sono elencati in ordine alfabetico. Un numero incrementale è attribuito a ciascun comune, dato un certo numero di cifre vuote fra un distretto o cantone al successivo quale margine per un'eventuale modifica.Problemi attuali e soluzioniAl di là della sua struttura significativa, la numerazione attualmente in uso presenta vari problemi, in particolare in caso di modifica dell'elenco o nella possibilità di mantenere una traccia storica dello stato dei comuni. Una revisione completa del sistema di attribuzione dei numeri di comune, prevista nel 2007, dovrebbe consentire di risolvere questi problemi.Collegamenti esterniComuni svizzeri|Community Identification Number#Switzerland
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http://guide.supereva.it/chirurgia_estetica/interventi/2001/06/50195.shtml
Con il passare del tempo la pelle delle palpebre perde elasticità, diventa eccedente e scende verso il basso, i muscoli si rilassano e compaiono, sia a livello della palpebra inferiore che di quella superiore, delle antiestetiche protuberanze: le borse. Questi cambiamenti fanno apparire più vecchi e più stanchi di quanto non siamo e nei casi più importanti riducono l’apertura dell’occhio e limitano il campo visivo nella sua porzione esterna.I migliori candidati a questo intervento sono uomini e donne in buone condizioni di salute (non dimentichiamo che la chirurgia estetica deve essere realizzata solo in condizioni di assoluta sicurezza), emozionalmente e psicologicamente stabili e che hanno aspettative realistiche sugli effetti e sui risultati dell’intervento.
2,692,031
http://it.wikipedia.org/wiki/Selvicoltura_sistemica
Selvicoltura sistemica.La selvicoltura sistemica'", non-lineare, estensiva e in armonia con la natura, è la scienza sperimentale che ha per oggetto lo studio, la coltivazione e l’uso del bosco, un sistema biologico autopoietico, estremamente complesso, in grado di perpetuarsi autonomamente e capace di assolvere molteplici funzioni.Cenni storiciA partire dagli ultimi anni del secolo scorso lo sviluppo del pensiero ecologico ha dato luogo a un importante dibattito sui temi ambientali e ha generato una serie di movimenti culturali che, tra l’altro, hanno promosso la rivisitazione critica della «questione forestale». Il modo di guardare al bosco è cambiato: con il riconoscimento dei principi di sostenibilità, si è compreso che esso svolge un ruolo importante per rendere vivibile il presente e possibile il futuro.In questo quadro, la selvicoltura nel tempo ha spostato sempre più avanti i suoi confini. Dalla "selvicoltura finanziaria", si è passati a quella fitogeografica "su basi ecologiche", poi a quella "naturalistica", quindi a quella "su basi naturali", fino ad arrivare alla più moderna e attuale forma di selvicoltura, la "selvicoltura sistemica".La selvicoltura sistemica nasce in Italia all’inizio degli anni 90’ a opera del professor Orazio Ciancio, attuale Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, e della sua Scuola. In circa un ventennio questa teoria si caratterizza come una vera e propria rivoluzione scientifica per gli assiomi, i principi e le modalità operative che la differenziano in maniera sostanziale e definitiva dalle altre forme di selvicoltura.Nel 2008, con la Mozione Finale del III Congresso Nazionale di Selvicoltura, la selvicoltura sistemica viene ufficialmente riconosciuta come lo strumento per perseguire la gestione forestale sostenibile e la conservazione della biodiversità.Teorie e principiLa selvicoltura "ad litteram" significa coltivazione del bosco. Nella selvicoltura sistemica, la concezione guida è la consapevolezza che il bosco non è un insieme di alberi; è ben di più: è un "sistema biologico autopoietico", "estremamente complesso", che ha valore intrinseco e al quale sono attribuibili dei diritti, i diritti del bosco. Sul piano epistemologico questa constatazione comporta il superamento del paradigma riduzionistico, meccanicistico e deterministico che ha caratterizzato le Scienze forestali fino al secolo scorso.Il sistema di gestione basato sulla selvicoltura sistemica segue un approccio non lineare, in grado di fornire alternative poiché, non seguendo standard di riferimento, varia nel tempo e nello spazio, adattandosi alle diverse realtà. Un sistema di questo tipo comporta un orientamento colturale che tende alla conservazione o all’aumento della biodiversità e, quindi, alla disformità e alla disomogeneità; in altri termini, alla complessità strutturale del bosco.La biodiversità ha valore culturale e valore di uso poiché consente sia di valorizzare i «saperi locali», dei quali sono custodi le comunità che convivono con il bosco, sia di ricavare prodotti diversificati da vallata a vallata. Il legno è un prodotto importante e significativo, ma non rappresenta l’unico fine della gestione.La pianificazione forestale è ancorata alla "gestione sistemica". L’unità colturale è a livello di popolamento. Gli interventi sono mirati e discreti, in relazione alle necessità del popolamento e hanno l’obiettivo di partecipare attivamente ai processi evolutivi dell’ecosistema. La verifica degli effetti di «"feedback"», di «retroazione», agli interventi è un requisito essenziale della gestione. In fase di sintesi, le coordinate per le scelte operative non tengono in considerazione i comuni parametri come il turno o le classi di diametro. La gestione sistemica comporta il decentramento del controllo e la diversificazione colturale.La diversificazione colturale rende più complicato il controllo che, appunto per questo, è molto decentrato. I gestori, però, hanno il vantaggio, non trascurabile, di non doversi attenere a standard di riferimento. I piani di assestamento seguono criteri di elevata flessibilità. Lo studio del bosco diviene un prerequisito essenziale per la scelta e la prescrizione, caso per caso, degli interventi colturali. Di conseguenza, alla diversificazione colturale corrisponde anche la diversificazione dei prodotti.Il sistema forestale autopoietico è un sistema in grado di soddisfare le esigenze della società e di valorizzare la ricchezza di esperienze delle comunità locali. La gestione tende a conseguire l’efficienza funzionale dell’ecosistema e a orientare i "silvosistemi" verso l’equilibrio ambientale. La gestione sistemica è altamente sostenibile poiché esalta le potenzialità di erogazione dei molteplici servigi e prodotti del bosco. La produttività, la resa e il valore economico sono "dipendenti dall’ecosistema". La sostenibilità è indipendente dall’immissione di energia, lavoro e capitali. Ciò vuol dire che la produzione è legata a un basso livello di input esterni. E questo, poiché non incide in modo significativo sull’equilibrio dell’ecosistema, determina un’elevata stabilità ecologica, la capacità di conservare o aumentare la biodiversità, la ricchezza di alternative e un alto valore d’opzione.Finalità della selvicoltura sistemicaLimiti della selvicoltura sistemicaSono definiti dai criteri guida applicabili all’uso delle risorse rinnovabili. Secondo tali criteri, l’uso e il prelievo di prodotti: 1) non possono superare la velocità con la quale la risorsa bosco si rigenera; 2) non possono intaccare le potenzialità evolutive del sistema; 3) non devono ridurre la biodiversità.Modalità operative della selvicoltura sistemicaUnità colturale e trattamentoNella selvicoltura sistemica l’unità di gestione è a livello di popolamento. La selvicoltura sistemica prevede interventi a basso impatto ambientale, cioè interventi mirati a conservare e ad aumentare la biodiversità del sistema, assecondando la disomogeneità, la diversificazione strutturale e compositiva in modo da accrescere la capacità di autorganizzazione e di integrazione di tutti i suoi componenti, biotici e abiotici.Con la selvicoltura sistemica gli interventi colturali e di utilizzazione sono cauti, continui e capillari in funzione delle necessità dei vari popolamenti. I tagli di utilizzazione hanno il significato di vere e proprie cure colturali e caratterizzano l’attività dell’uomo che è uno tra i tanti componenti dell’ecosistema. Le operazioni colturali non seguono specifici schemi, ma si effettuano in relazione alle necessità del popolamento. La rinnovazione è naturale, continua e diffusa. Il bosco è disomogeneo e astrutturato. La mescolanza è spontanea.Ciclo colturaleLa selvicoltura sistemica prefigura boschi misti che non presentano una struttura definita nello spazio e nel tempo. Vale a dire, che non si caratterizzano né per la struttura coetanea né per quella disetanea né, tantomeno, per quella che comunemente è definita irregolare. Il motivo è evidente: l’irregolarità è alternativa alla regolarità. La selvicoltura sistemica non tende verso forme strutturali regolari e, di conseguenza, neppure verso quelle irregolari.Nella selvicoltura sistemica il ciclo di coltivazione è indefinito, basato su valutazioni di ordine biologico ed ecologico, quali la longevità della specie e le tendenze evolutive del sistema. Con la selvicoltura sistemica si tende ad assecondare l’autorganizzazione del bosco, senza dirigerlo verso una struttura prefissata. Il monitoraggio e il controllo costituiscono gli elementi essenziali per la verifica dei processi evolutivi.Ripresa e provvigioneCon la selvicoltura sistemica la ripresa è esclusivamente basata su criteri colturali. La gestione tende alla conservazione e all’aumento della complessità.Con la selvicoltura sistemica la provvigione non deve mai scendere al di sotto di un livello minimo a garanzia del funzionamento del sistema. Per popolamenti a prevalenza di specie a temperamento eliofilo la “"provvigione minimale"” è pari a 100-150 m3 per ettaro; per popolamento costituiti prevalentemente da specie a temperamento intermedio è di 200-250 m3 per ettaro; per popolamenti a prevalenza di specie che sopportano l’aduggiamento, comunemente definite sciafile, è di 300-350 m3 per ettaro. I valori prospettati sono indicativi e, comunque, di larga massima. Nell’unità colturale variano in funzione delle condizioni stazionali, compositive e strutturali e delle reali necessità dei singoli popolamenti per conservare e aumentare la biodiversità e la complessità.Selvicoltura
7,007,147
http://casalemonferrato.blogolandia.it/2009/06/05/apre-il-piccolo-spazio-interculturale-serydarth/
I volontari che approdano a Casale, a volte in seguito ad un naufragio, altre volte dopo un viaggio in prima classe, sono dei Viaggiatori (per viaggiatore non si intende un turista, né una persona che si sposta solo insieme ad un gruppo di connazionali), persone che marciano in avanti, seguendo una sorta di istinto che è generato dal subconscio e che viene amplificato e riconosciuto come conoscenza di sé.Il viaggiatore, non è condizionato dal passato, perché essendo in un ambiente nuovo e dinamico, non conosce nessuno che gli ricorda la sua storia. Le sensazioni che darà di sé stesso sono quelle legate al presente, nessuno ha un immagine impressa nell’inconscio di lui bambino, adolescente, o legata a dei fatti e comportamenti particolari.Allo stesso modo, riconosce nuove persone senza avere un filtro dettato dall’ambiente.Può in questo modo, nello stato di viaggio, togliersi la maschera che lui e altri gli hanno scolpito sul volto.Egli guarda avanti perché sa che sta camminando verso qualcosa. La sua libertà lo porta ad accettare ogni forma di cambiamento e ad affrontarli senza alcun timore, perché sa che in ogni momento può ritirarsi e proseguire avanti oppure dire no senza ferire alcuno. Il 12 giugno, alle ore 18.30 verrà inaugurato il “Piccolo Spazio Interculturale”, in Via Caccia 5 e verrà illustrato il progetto “Nausicaa – Intercultura ed Ospitalità a Casale Monferrato”.Saranno presenti Jasmin, volontaria Tedesca, Dora degli Stati Uniti, Yener del Costa Rica, e Jarrod dell’Australia. Associazione SerydarthCasale Monferrato (AL)
1,949,067
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Arrivabene
Giovanni Arrivabene.Figlio del conte Alessandro e di Adelaide Malaspina della Bastia, durante l'occupazione napoleonica fu costretto all'esilio insieme alla famiglia, ritenuta leale all'Austria.Di idee liberali, rientrato in Patria con la Restaurazione, fondò nei suoi possedimenti una scuola di mutuo insegnamento, frequentata da duecento fanciulli. L'impronta liberale suscitò i sospetti degli austriaci, che imposero la chiusura della scuola e arrestarono Arrivabene (1821).Rilasciato, si rifugiò dapprima in Svizzera, quindi in Belgio e infine a Londra, da dove seppe della sua condanna a morte e della confisca dei beni, che vennero revocate nel 1838.Prese parte ai moti del 1848 in Lombardia e, dopo la loro repressione, trovò nuovamente rifugio in Belgio, dove si dedicò ad opere benefiche.Nel 1859 rientrò in Patria e l'anno seguente fu nominato Senatore del Regno.Pubblicò volumi di economia e di storia e le "Memorie della mia vita".OnorificenzeNoteVoci correlateSenatori del Regno d'ItaliaPersonalità legate a Mantova
1,532,061
http://it.wikipedia.org/wiki/Engelberto_Maria_d%27Arenberg
Engelberto Maria d'Arenberg.Egli era nipote del Duca Prospero Luigi d'Arenberg (1785-1861), Feudatario del Ducato di Arenberg-Meppen, compreso nei territori dell'Hannover dal periodo post-napoleonico. Suo padre, Engelberto Augusto (1824-1875), era stato il suo predecessore al governo del Ducato.Engelberto Maria nacque nel Palazzo Egmont a Bruxelles situato tra il Castello di Heverlee a Löwen ed il Castello di Enghien a sud ovest di Bruxelles. Dal 1889 al 1893 fu Ufficiale dell'armata prussiana nel 4° Reggimento dei Corazzieri di Münster e dal 1893 al 1896 fu a capo del Reggimento di Corazzieri d'onore a Berlino. Durante la Grande Guerra ottenne il comando della VII^ armata dell'esercito tedesco.Nel 1903 si stabilì al Castello di Nordkirchen nella regione di Münster. Dal 1909 al 1912 fu parlamentare al parlamento imperiale come deputato della regione di Lüdinghausen-Warendorf-Beckum. Dal 1903 al 1918 il Duca fu anche membro del parlamento prussiano e dal 1917 al 1919 entrò a far parte del parlamento della provincia della Westfalia.Engelberto Maria, al disfacimento dell'Impero Tedesco, si dedicò all'industria fondando nel 1928 la Arenberg-Meppen GmbH.Dopo un breve soggiorno a Milano, si trasferì in seguitò a Losanna dove morì nel 1949.OnorificenzeBibliografia.Collegamenti esterniArenberg|Engelberto MariaStoria del Belgio
242,260
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_reale
Diritto reale.Il diritto reale'" è un diritto che ha per oggetto una cosa (in latino "res") e la segue indipendentemente dal suo proprietario. Caratteristiche peculiari dei diritti reali sono: l'assolutezza, cioè possono essere fatti valere "erga omnes", contro tutti, e non solo contro l'alienante; l'immediatezza del potere sulla cosa; tipicità, cioè sono stabiliti dalla legge e patrimonialità, in quanto il contenuto è prevalentemente economico.Nel nostro sistema giuridico sono a numero chiuso, e tra di essi spiccaaffiancato dai cosiddetti "diritti reali minori" (o "diritti reali su cosa altrui"), che a loro volta si distinguono in:ContenutoOgni diritto reale consiste di uno o più poteri che il suo titolare può esercitare sul bene oggetto del diritto e che, nel loro insieme, formano il cosiddetto contenuto del diritto.La proprietà è il diritto reale che consente la più ampia sfera di poteri che un soggetto possa esercitare su un bene; si concretizza in un insieme di poteri illimitatamente esercitabili entro i limiti e nei modi che la legge prevede.I diritti reali limitatiCon il diritto di proprietà possono coesistere, sulla medesima cosa, altri diritti, appartenenti a soggetti diversi del proprietario: questi assumono tradizionalmente il nome di diritti reali minori ("iura in re aliena").Rispetto alla proprietà gli altri diritti reali si presentano come diritti limitati o parziali, caratterizzati da un limitato contenuto che in alcuni casi si esaurisce in una sola facoltà.Sono inoltre diritti su cosa altrui, perché si esercitano su cose di cui altri è proprietario: coesistono, sulla cosa, con l’altrui diritto di proprietà, il cui contenuto viene a ridursi per permettere che la medesima cosa formi oggetto di altri diritti reali.Possono coesistere su una medesima cosa più diritti reali: ciascuno di esso ha un proprio contenuto, diverso dal contenuto degli altri.La natura di questi diritti come diritti reali si manifesta nel fatto che essi hanno per oggetto la cosa e permangono, in quanto diritti sulla cosa, nonostante il mutamento della persona del proprietario. Si suole dire che il diritto reale su cosa altrui ha diritto di seguito (o diritto di sequela): è un diritto sulla cosa opponibile a tutti i successivi proprietari (salvo che non abbiano acquistato la cosa a titolo originario).Quando il diritto è costituito su un bene immobile, la sua opponibilità ai terzi acquirenti è subordinata all’avvenuta trascrizione nei registri immobiliari. Il diritto non trascritto sarà tuttavia opponibile al terzo acquirente se menzionato nell’atto di trasferimento del bene: oggetto del trasferimento è in tal caso un bene gravato dal diritto reale altrui.I diritti reali su cosa altrui godono, come la proprietà, di una difesa in giudizio assoluta: il titolare può difenderli da sé, mediante l’azione confessoria, contro chiunque ne contesti l’esercizio.I diritti reali sono inoltre suscettibili di possesso e godono, a questo modo, di una protezione che non ha confronto con quella dei diritti personali di godimento: sono protetti non solo come diritti, ma anche come potere di fatto sulla cosa, difeso con le azioni possessorie; e l’esercizio del potere di fatto sulla cosa consente l’acquisto del diritto per usucapione.Quando un diritto reale sullo stesso bene spetta a più persone, si parla di comunione.PrescrizioneI diritti reali su cosa altrui, a differenza del diritto di proprietà, si estinguono per non uso: il termine di prescrizione ordinaria è di venti anni.TipicitàSecondo l'opinione tradizionale, i diritti reali nell'ordinamento giuridico italiano sono "tipici", il che significa che non se ne possono creare di diversi da quelli elencati e disciplinati tassativamente dalla legge.Per quest'orientamento la funzione caratteristica di ognuno di essi è fissata dalla legge e il titolo dal quale traggono origine può integrarne il contenuto, ma non piegarli ad assolvere una funzione diversa.Già da alcuni anni, nondimeno, questa affermazione è ampiamente contestata. La dottrina più attenta all'evoluzione della società e dei traffici economici afferma, al contrario, che nell'ordinamento ben possono aver ingresso diritti reali atipici. Paradigmatica è l'ipotesi del diritto di multiproprietà (anche nota come proprietà turnaria).Consolidazione e confusioneQuando, per una qualsiasi causa, il diritto reale su cosa altrui si estingue, il diritto del proprietario si riespande, assumendo automaticamente il carattere di piena proprietà: è la cosiddetta consolidazione (si parla, ad esempio, di consolidazione dell'usufrutto per alludere al fatto che, cessato l’usufrutto, il proprietario riacquista il godimento della cosa).La pratica corrente, nella sua disinvoltura, parla di "consolidamento" invece di "consolidazione" che è il termine corretto.La confusione si ha quando il proprietario diventa egli stesso titolare di un diritto minore sulla sua cosa. Opera anche in questo caso la consolidazione: il diritto minore si estingue e la proprietà diventa piena proprietà.L’azione confessoriaCon l’azione confessoria, che l’art. 1079 del codice civile regola con riferimento alle servitù, si mira ad ottenere il riconoscimento in giudizio del proprio diritto sulla cosa altrui contro chiunque, proprietario o no, ne contesti l’esercizio.Si mira anche ad ottenere la cessazione delle eventuali turbative o molestie (i comportamenti del proprietario o di terzi che impediscono l’esercizio del diritto) e, se necessario, la riduzione in pristino.Diritti reali di garanziaI diritti reali di garanzia sono invece pegno ed ipoteca, e servono a fornire una "garanzia" per un credito: il creditore titolare del diritto di garanzia si potrà così soddisfare in via preferenziale sul bene oggetto del diritto.Diritti reali|*
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lia_Corinaldi
Lia Corinaldi.Nel 1929 si laurea in Filosofia, con una tesi sul pensiero ebraico, presso l'Università di Torino.Iniziato l'insegnamento nel 1930 presso il Liceo Vincenzo Gioberti, nel 1938 è radiata dalle scuole pubbliche a seguito della promulgazione delle leggi razziali e costretta a proseguire la propria attività presso il Liceo ebraico di Torino, chiuso nel 1941.Militante antifascista presso i Gruppi di difesa della donna, iscritta nel 1943 al Partito Comunista Italiano, è rappresentante del partito nell'Organizzazione sanitaria clandestina e nel Comitato di Liberazione Nazionale scuola per il Piemonte.Dopo aver ripreso l'insegnamento a Torino, nel 1945, è responsabile della Commissione scuola del Pci torinese e dirigente sindacale della scuola.Responsabile regionale dell'Adssn (Associazione per la difesa e lo sviluppo della scuola nazionale) e dell'Associazione di difesa e sviluppo della scuola pubblica in Italia (Adesspi), contribuisce poi alla fondazione dell'Unione culturale di Torino, collabora con l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto) e milita nella Cgil scuola.
7,018,563
http://guide.supereva.it/creativita/interventi/2006/01/240848.shtml
Pubblicato il 20 gennaio 2006 in: Concorsi
7,810,974
http://www.tvblog.it/post/8536/tvblog-a-amici-per-il-soprannome-di-garrison
pubblicato: sabato 15 marzo 2008 da Malaparte15 mar 2008 - 18:23 - #1615 mar 2008 - 18:27 - #1715 mar 2008 - 18:28 - #1815 mar 2008 - 18:33 - #1915 mar 2008 - 18:34 - #20P.S (alla corrida non solo c’è Samantha nel coro, ma c’è anche Romina nel corpo di ballo).15 mar 2008 - 18:35 - #2115 mar 2008 - 18:42 - #2215 mar 2008 - 18:48 - #23disgrazia nn è un’insegnate,xkè un insegnante ha si il diritto di mettere in discussione un alunno,ma se vuole essere rispettata e giudicata professionale nn può rifiutarsi di fargli lezione.idem x palma.marco ha sbagliato i modi ma nn si parla più di ruoli in quanto lei ha deciso di nn insegnarli quindi il rapporto alunno insegnante è venuto meno x colpa di grazia.x quanto riguarda gli altri lei è stata la prima a dire ke i blu nn gli piacevano x le qualità umane (http://it.youtube.com/watch?v=XyaSHteD1VI ecco il link del filmato che si riferisce al lunedì dopo il sabato in cui c’è stata la divisione in squadre. nessuno dei blu aveva ancora detto nulla), a quel punto ha chiuso anche il rapporto insegnate alunno ke c’era con le altre cantanti dei blu. da ke mondo e mondo un insegnante nn dà giudizi sul lato umano. loro sbagliano,xkè nn si rendono conto che dagli autori a maria sono tutti pro-bianki. il succo del loro discorso era vero e nessuno ha potuto dire nulla,xò x tenere a galla quelle sottospecie di insegnati devono fare una demolizione dei blu!15 mar 2008 - 18:49 - #2415 mar 2008 - 18:50 - #2515 mar 2008 - 18:51 - #2615 mar 2008 - 18:53 - #2815 mar 2008 - 18:55 - #2915 mar 2008 - 18:55 - #3015 mar 2008 - 18:56 - #3115 mar 2008 - 18:58 - #3215 mar 2008 - 18:59 - #3315 mar 2008 - 18:59 - #34Pagina 1 di 3 - Totale commenti: 1251 2 3 Successivi »Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.
454,937
http://it.wikipedia.org/wiki/Amperora
Amperora.L'ampere-ora (simbolo: Ah), è un'unità di misura pratica della carica elettrica. È principalmente utilizzata per misurare il tempo in cui una batteria si esaurirà (o, nel caso delle batterie ricaricabili, dopo quanto tempo verrà completamente caricata). Un "ampere-ora" equivale a 3600 coulomb ed indica l'ammontare di carica elettrica che attraversa le estremità della batteria quando fornisce un ampere di corrente per un'ora.In ogni caso, la carica della batteria disponibile dipenderà dalla velocità con cui si scaricherà la batteria. Se la batteria verrà scaricata piuttosto velocemente, la capacità totale sarà minore rispetto a quella teorica. Quindi, ad esempio, una batteria da 100 Ah è capace di fornire una corrente di 20 A per oltre 5 ore ma non durerà esattamente 2 ore se dovrà fornire una corrente di 50 A. In generale, più alto sarà il valore dell'ampere-ora, più la batteria durerà nel tempo.L'energia "E" disponibile in una batteria può essere espressa:Nonostante possa sembrare strano, gli ampereora misurano la carica, e possono essere paragonati ai litri, mentre gli ampere misurano il flusso, e possono essere paragonati ai litri/secondo. Questo perché nel primo caso, l'unità derivata è il frutto di una moltiplicazione (A*h, cioè ampere moltiplicato ore), mentre nel secondo è il frutto di una divisione (L/s, cioè litri diviso secondi)Voci correlateUnità di misura SI derivateUnità di carica elettricaAmpere-hour
32,877
http://it.wikipedia.org/wiki/Lanusei
Lanusei.Lanusei'" (in sardo "Lanusè") è un comune di 5.699 abitanti capoluogo (con Tortolì) della Provincia dell'Ogliastra, sede vescovile (Diocesi di Lanusei) e di Tribunale.L'importanza storica della presenza del clero nel paese è dovuta in primo luogo alla presenza dei Salesiani che a Lanusei edificarono la prima loro casa della Sardegna il 14 giugno 1902. La Diocesi di Lanusei (o "di Ogliastra") comprende anche comuni non rientranti nella Provincia di Nuoro, come Villaputzu in provincia di Cagliari.A Lanusei è presente uno degli osservatori astronomici pubblici più grandi d'Italia l'Osservatorio Astronomico F. Caliumi, posto sul monte Armidda a circa 1100 m.È il più piccolo capoluogo di provincia italiano.Geografia fisica.Conta 5.699 abitanti distribuiti in 2086 famiglie (fontiISTAT 31/03/09).Lanusei è il secondo centro più importante e popoloso di tutta la provincia dopo Tortolì.I confini geografici del territorio di Lanusei sono:StoriaLe originiLe testimonianze storiche relative al primo borgo risalgono al XII secolo. A questo periodo risale la documentazione ecclesiastica l’unica in cui sia citato il centro ogliastrino.La vita del borgo risale a parecchi secoli addietro essendo l’area abitata fin dal periodo preistorico.Numerose sono le tracce relative al periodo neolitico (scarti di lavorazione e alcune punte di freccia in ossidiana) ancora maggiore la documentazione relativa al successivo periodo nuragico.La zona maggiormente interessante è quella detta Seleni posta in posizione dominate rispetto alla città. Si tratta di un altipiano oggi opportunamente attrezzato e aperto ai flussi turistici.Numerosi sono gli studiosi che hanno visitato il territorio, alcuni di questi (La Marmora, Spano, Mackenzie e Usai) hanno provveduto ad annotare le loro impressioni.Gli scavi nell'area sono iniziati nel 1837 per poi proseguire, con alterne fortune, fino ai primi decenni del secolo scorso.Nel 1956 viene individuata una tomba dei giganti.Successivamente, nel 1964, torna alla luce una seconda tomba.I dati raccolti parlano di una zona montana densamente abitata con insediamenti sparsi e variamente dislocati.La presenza delle due tombe dei giganti la cui datazione oscilla tra il XIV (Tomba I) e il XII secolo (Tomba II) dimostra che l'area di Seleni visse, durante il periodo nuragico, un momento florido con una popolazione stanziale abbastanza numerosa. Entrambe i monumenti, sottoposti a regolari scavi, sono oggi visitabili.Dal medioevo all'età modernaLa documentazione storica che parla di Lanusei in epoca medievale (VIII - XIV secolo) è scarsa e lacunosa.I documenti ritrovati sono tutti di natura giuridica e riportano notizie di pagamenti e tributi.Nonostante le raccomandazioni, Lanusei ottemperò all'invito soltanto nel 1611.In quella occasione fu soppresso il convento dei francescani destinato, a partire dal 1872, ad ospitare il carcere giudiziario.A causa di quella legge ben 334 case religiose venivano soppresse per un totale di 5456 religiosi. Da Roma arrivo la "scomunica maggiore" (che può essere annullata solo dal Papa) per tutti "gli autori, i fautori, gli esecutori della legge".Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseImmagine 3D del restauro della CattedraleArchitetture civiliSocietàEvoluzione demograficaCulturaIstruzioneMuseiCinemaPersonalità legate a LanuseiEventiAmministrazioneGalleria fotograficaAltri progettiCollegamenti esterniLanusei|Comuni della provincia dell'OgliastraLanusei
543,459
http://it.wikipedia.org/wiki/Aston_Martin_Vanquish
Aston Martin Vanquish.L'Aston Martin Vanquish è uno dei più recenti modelli della casa automobilistica inglese prodotta a partire dal 2001 e rimasta in produzione fino al 2007 (l'ultima edizione fu la versione S'") quando è stata sostituita dalla Aston Martin DBS V12.Il motore rappresenta in assoluto la vera anima di questa coupé, infatti giungendo alle prestazioni massime con i suoi dodici cilindri di 6.0 litri fa segnare ben 520 cavalli a 7.000 giri e una coppia massima di 577 Nm a 5.800 giri, grazie a un attento lavoro di revisione la Vanquish (autolimitata) raggiunge i 321 h ed è capace di scattare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi.La Vanquish nei mediaAnche questo modello di Aston Martin ha avuto l'onore di essere utilizzata in campo cinematografico nella serie di film di James Bond e più precisamente nella pellicola del 2002 "Agente 007 - La morte può attendere".Questo modello di macchina è guidata anche da Jacob Black dopo averla ricevuta in prestito da Edward Cullen nel romanzo Breaking Dawn di Stephenie Meyer.Altri progettiCollegamenti esterniAutomobili Aston Martin|VanquishAston Martin Vanquish
7,808,552
http://www.tvblog.it/post/4447/grande-fratello-7-fuori-dominic-rubio-albarca/1
pubblicato: giovedì 15 febbraio 2007 da ShareEccoci arrivati alla quinta puntata del reality show prodotto da Endemol Italia e trasmesso in Italia su Canale 5, Grande Fratello. La puntata di questa sera era annunciata piena di colpi di scena con buste particolari e stanze nuove da presentare e così è stato: del resto con la concorrenza della fiction o si inventano cose nuove oppure…Ma andiamo con ordine. Alle 21:13 è stata mostrata una ripresa della famigerata Stanza degli Orrori, una sorta di Casa Stregata di Pozzettiana memoria con tanto di finte ragnatele, pipistrelli di gomma, fulmini, saette e persino una teca piena di serpenti veri. Un concorrente dovrà soggiornarvi con un altro a sua scelta. Rabbrividiamo…BRRR.Oltre a questa succosa anticipazione, Alessia Marcuzzi ha comunicato la novità di due buste strane: una per l’immunità e una per la nomination d’ufficio.Altra novità della serata, la Suite, un Giardino dell’Eden con tanto di palme e sabbia caraibica: unico neo, la presenza di Man Lo, la cinesina del GF6. Ma non doveva essere un Paradiso Terrestre? Ve lo immaginate tutto il giorno una che ripete SI SI SI NO NO NO??Innanzitutto viene svelato ai ragazzi ciò che si era capito sin da subito e cioè che Sonja e Massimo non sono fidanzati. Per aver perso questa sfida con il Grande Fratello, Sonja è stata mandata nella Stanza “teribbbile”: poverina! Riuscirà a non farsi prendere dalla paura di ragni, serpenti e tutto il resto? La penitenza consiste in una prova di coraggio altrimenti c’è l’eliminazione immediata. La ragazza inizialmente accetta ma poi, alla vista dei serpenti, si fa prendere dall’ansia e dalla paura ed esce dalla stanza. Sembra tutto finito per lei ma ecco che viene fuori la magnanimità degli autori: le viene concessa una seconda possibiltà a patto che Massimo porti a termine il proprio compito: prendere un oggetto luminoso direttamente dentro la teca. La prova riesce. Alla vista del rosso ingegnere i serpenti sembravano ipnotizzati o addormentati. Lo avranno sentito parlare??Alle 21:52 si è chiuso il televoto. A uscire dalla Casa del Grande Fratello stasera è stata come previsto da molti, Dominic con ben il 92% delle non-preferenze. Un plebiscito assoluto!E’ il momento delle due buste di prima, una gialla e una azzurra. Maschi e femmine sono divisi e le ragazze devono dare i nomi di due uomini della Casa; i due “prescelti” sceglieranno una delle due buste. Le donne della Casa scelgono Massimo e Francesco.Massimo sceglie la busta gialla, Francesco quella azzurra: la prima assegna all’ingegnere romano l’immunità mentre per il veronese iron-man o petto arriva la sentenza: dovrà scegliere un concorrente uomo da mandare in nomination direttamente. La scelta del ragazzo ricade su Raniero: il Principe non la prende benissimo anche se cela i propri veri sentimenti dietro ad un’indifferenza in cui non crede nessuno.Iniziano le nomination: le ragazze sono immuni, essendo in minoranza rispetto ai maschietti della Casa.Finalmente qualcosa di piacevole. Per i due innamorati/odiati Guendalina e Milo ecco arrivare un bel regalo: il soggiorno all’interno della Suite-Paradiso Terrestre. Ne vedremo delle belle? Accadrà quello che non è ancora successo tra i due? Aspettiamoci divertenti parodie e riprese da parte della mitica Gialappa’s Band in Mai Dire Grande Fratello!Milo entra nel Giardino dell’Eden e si agghinda con un abito di classe (si fa per dire) fornito direttamente dalla produzione. In realtà trattasi di calzamaglia color nudo con tanto di foglia di fico ad altezza pudenda..Come reagirà Guendalina??Il ristoratore romano si nasconde tra le palme e inizia a chiamare la sua bella: lei resta sbigottita nel sentire la voce di Milo e poi lo raggiunge nell’Eden. Non sembra per nulla contenta del regalo a lei assegnato anzi, dopo averlo visto seminudo, si mette quasi a piangere dalla disperazione…La prova della settimana è a coppie e a staffetta: attraversamento di una gabbia formata da elastici e poi ricerca di 2 bottiglie all’interno di 2 sacchi della spazzatura. La prova viene superata e i ragazzi avranno a disposizione 20 Euro a testa di budget per la spesa di tutta la settimana.Intanto nella Suite arrivano le danzatrici del ventre, tra cui si scorge Man Lo, concorrente del Grande Fratello 6.I nominati della settimana risultano Gabriele, Alfredo e il sopraccitato Raniero. La busta del migliore della prova indica il nome di Francesco, al quale arriverà una sorpresa nell’arco della settimana.Restano pertanto in nomination Raniero, Gabriele e Alfredo. Chi uscirà giovedì prossimo?Pagina 1 di 2 - Totale commenti: 901 2 Successivi »
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gasterosteidae
Gasterosteidae.I Gasterosteidae'", noti in italiano con il nome di "'spinarelli'" ed in inglese come "'sticklebacks'" o "'tubenoses'", sono una famiglia di pesci ossei di mare e d'acqua dolce dell'ordine Gasterosteiformes.Distribuzone e habitatI gasterosteidi sono diffusi nell'emisfero boreale, fin oltre il Circolo Polare Artico.Vivono nella maggioranza dei casi in acque dolci, molte specie però sono altamente eurialine e preferiscono le acque salmastre. Alcune specie però sono marine e non entrano mai in acqua dolce, in tal caso sono strettamente costiere e spesso si incontrano tra le alghe.DescrizioneLa caratteristica precipua dei membri di questa famiglia è la presenza di alcuni raggi liberi e spinosi anteriormente alla pinna dorsale, il cui numero è carattere di importanza tassonomica per la determinazione dei generi. La pinna dorsale e la pinna anale (che porta anch'essa una spina) sono simmetriche ed uguali. La pinna caudale è triangolare o arrotondata. Le pinne ventrali hanno una spina ciascuna. Le scaglie sono assenti ma sui fianchi sono presenti degli scudetti ossei la cui presenza e disposizione sono importanti per la determinazione delle specie.La colorazione è di solito bruna o verdastra spesso variegata, molto mimetica e poco vistosa. Fanno eccezione i maschi nel periodo della fregola che mostrano in molte specie una colorazione vivace rossa o nera.Si tratta di piccoli pesci che raramente superano i 10 cm. La specie più grande è "Spinachia spinachia", marina, che può sperare i 20 cm.AlimentazioneSi cibano di piccoli organismi sia planctonici che bentonici.RiproduzioneL'interessante comportamento riproduttivo di questi pesci è studiato da molto tempo dagli etologi. Il maschio costruisce un nido di alghe cementate da una sostanza collosa prodotta dai reni del pesce e qui attira la femmina con una danza nuziale. Appena questa ha deposto la uova il partner le feconda e subito dopo la scaccia. Uova ed avannotti sono sorvegliati dal mschio.AcquariofiliaMolte specie si possono allevare facilmente in acquario dove si possono anche riprodurre.TassonomiaLa tassonomia di questa famiglia è attualmente in revisione, soprattutto per quanto riguarda i membri del genere "Gasterosteus" a cui appartengono tutti gli esemplari italiani. La loro attribuzione in toto alla specie "Gasterosteus aculeatus" è probabilmente ingiustificata.GeneriBibliografiaCoollegamenti esterniGasterosteiformes
2,264,079
http://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Rinkel
Andreas Rinkel.Ordinato sacerdote nel 1914, Rinkel fu dal 1920 parroco di Enkhuizen, poi, tra il 1929 e il 1937, di Amersfoort; dal 1948 fu professore di teologia dogmatica e liturgia presso il seminariovetro-cattolico. Il 6 aprile 1937 fu nominato arcivescovo di Utrecht. In quanto tale, egli fu attivo nel dialogo ecumenico. Così rafforzò i legami con la Chiesa anglicana, si batté per l'unificazione con la Chiesa ortodossa e contribuì alla creazione di un dialogo ufficiale con la Chiesa cattolica. Nel 1939 ricevette la Laurea honoris causa presso l'Università di Berna, e nel 1966 ottenne lo stesso titolo al Seminario Teologico generale di New York. Nel 1961 consacrò Vilim Huzjak vescovo della Chiesa vetero-cattolica croata. Il 15 dicembre 1968 consacrò Augustin Podolák vescovo per la Cecoslovacchia. Rassegnò le dimissioni l'8 novembre 1970.Nel corso degli anni diversi compose diverse messe e scrisse molti canti. Diverse composizioni furono inserite nel canzoniere vetero-cattolico (1990/2007) e sono tuttora usate dalla Chiesa olandese.Successione apostolicaCHIESA ROMANO-CATTOLICA OLANDESE DEL CLERO VETERO EPISCOPALECollegamenti esterniArcivescovi vetero-cattolici
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http://it.wikipedia.org/wiki/Francis_Patrick_Keough
Francis Patrick Keough.BiografiaFrancis Patrick Keough nacque a New Britain, nel Connecticut, il 30 dicembre 1890, figlio secondogenito di Patrick Keough, immigrato irlandese nativo di Sixmilebridge, e di Margaret Ryan. Suo padre Patrick, morì quando Francis aveva appena cinque anni ed assieme al fratello egli venne cresciuto dalla madre.Francis frequentò la scuola parrocchiale di Santa Maria a New Britain, e intraprese la carriera ecclesiastica al Seminario di san Tommaso di Hartford. Nel 1911, egli venne inviato al Seminario di Saint Sulpice a Issy-les-Moulineaux, in Francia. I suoi studi vennero interrotti dalla Prima guerra mondiale, ma concluse i suoi studi teologici al Seminario di San Bernardo a Rochester e venne ordinato sacerdote a Hartford il 10 giugno 1916].Egli venne inviato come parroco alla chiesa di Santa Rosa a Meriden, nel Connecticut, e successivamente divenne segretario privato del vescovo di Hartford John Joseph Nilan.Il 22 maggio 1934 Keough venne nominato Vescovo di Providence e consacrato dal delegato apostolico, l'arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani, consacrante con l'arcivescovo John Gregory Murray di Saint Paul e il vescovo James Edwin Cassidy di Fall River.Il 29 novembre 1947, venne nominato Arcivescovo di Baltimora, installandosi formalmente il 24 febbraio 1948.Durante il suo episcopato, costruì a Baltimora la Cattedrale di Maria Nostra Signora, che venne completata nel 1959, e dove lo stesso Keough fu sepolto alla sua morte, nel 1961.Genealogia episcopale e successione apostolicaCollegamenti esterniFrancis Patrick Keough
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http://www.cineblog.it/post/18654/primo-trailer-per-a-christmas-carol-di-robert-zemeckis
Primo trailer internazionale per A Christmas Carol di Robert Zemeckis, a pochi giorni dal primo spot tv, da noi già mostratovi. Un trailer che sinceramente non fa altro che aumentare i dubbi nei confronti di una tecnica, il motion capture, tanto amata da Zemeckis quanto palesemente tanto ancora imperfetta, almeno dal punto di vista dell’impatto puramente visivo.In arrivo nei cinema il prossimo 26 novembre, il film potrà contare sulle voci e i “volti” di Jim Carrey, Gary Oldman, Robin Wright Penn, Colin Firth, Cary Elwes, Bob Hoskins e Molly C. Quinn, con Zemeckis chiamato a recuperare terreno dopo il deludente Beowulf. Ma voi che ne dite… ce la farà?Si è incaponito con questa tecnica e non la lascia, il fatto è che, sia polar express che beowolf avevano una trama debole. Quest’ultimo è l’ennesima trasposizione della storia di natale…non se ne può più…oramai manca la versione dei pokemon e l’hanno fatta tutti….zio paperone, muppets, bill murray e via dicendo…BASTACome ho già detto l’altra volta, rimango della mia idea che il motion capture trovi la sua massima espressione solo in una proiezione 3D. Concordo con voi che invece visto così risulti scialbo e visivamente imperfetto. Comunque l’unica critica che per ora mi sento di rivolgere a questo film è per lo Scrooge di Jim Carrey: lo trovo veramente brutto, al limite tra l’orrido e lo schifoso, fa quasi paura! Va bene che è un vecchiaccio cattivo ma così è veramente troppola performance capture è da migliorare e questo si vede… ma io più che un film lo vedo come un cartone animato e non mi dispiace affatto… per quanto riguarda zemeckis ha fatto una scelta… non fa più capolavori come ritorno al futuro o forrest gump (coi quali ha dimostrato le sue doti di regista) ma ha puntato su una tecnologia che potrebbe essere il futuro del cinema… ed è una decisione che trovo più che rispettabile… comunque questo film ha tutte le carte in regola per fare bene e chissà che magari anche qualcun altro non inizi a sviluppare la tecnica… che più competizione c’è meglio è e prima si ottengono i risultati…Il trailer in 3d, paragonato agli altri trailer di pellicole 3d pronte all’uscita è una spanna superiore con il cristallo di ghiaccio che vola tra e sul pubblico quasi fosse una novella piuma di Forest Gamp. Gli effetti 3d superano per efficacia (per quanto visto nei pochi minuti d’anteprima) l’uso fattone in Avatar, che forse per la prolungata gestione realizzativa, corre il rischi di vedersi superato da altri film di pronta uscita.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_delle_Caminate
Rocca delle Caminate.La Rocca delle Caminate'" è un castello situato su una collina, a circa 400 metri di altezza, nel comune di Meldola, a 4 km di distanza da Predappio. La sua fama deriva dal fatto di essere stata residenza estiva di Benito Mussolini negli anni trenta.StoriaProbabilmente eretta sui resti di un fortilizio romano, le prime attestazioni del "Castrum Caminate", nominato anche "Caminatari" o "Montis Tetti" sono del 997 quando risultava soggetto ad Ambrone delle Caminate. Nel 1120 era in possesso dei Belmonti i quali, ribellatisi all'autorità imperiale, furono costretti a fuggire quando Corrado II venne a distruggere il castello. Ricostruito l'anno seguente da Guglielmo Belmonti, fu nuovamente preso e distrutto dai forlivesi nel 1212. L'anno successivo, gli stessi forlivesi provvidero a ricostruirlo. Rinaldo Belmonte riuscì ad approfittare di una situazione favorevole, e riuscì a riconquistarlo nel 1235. Non potendo tollerare tale oltraggio, una successiva spedizione di forlivesi, aiutati da faentini, portò alla conquista e all'ennesima distruzione della rocca.Nuovamente ricostruito nel 1248, il castello fu, nel 1380, affidato ad Sinibaldo Ordelaffi che ne fece migliorare le fortificazioni. Così migliorato, nel 1387 Sinibaldo riuscì a resister all'attacco portato da Giovanni Ordelaffi che aveva intenzione di spodestare il proprio fratello dalla signoria di Forlì.Ritornato ancora in possesso dei Belmonti, nel 1395 fu assediato da Francesco Ordelaffi che riuscì ad espugnarlo.Nel 1407 ne era proprietario il Comune di Forlì il quale lo perse per opera dei Malatesti e da questi fu reso ai Belmonti; Belmonte Belmonti lo restituì nuovamente ai Malatesti che nel 1417 lo cedettero a Carlo di Montealboddo.Nel 1424, per ordine dei Visconti, Angelo della Pergola riuscì ad occupare la rocca, ma per breve periodo, perché già nel 1433 le fonti descrivono come la fortezza fosse proprietà di Antonio Ordelaffi. Nel 1435 l'Ordelaffi ne perdeva il possesso nuovamente per mano di Angelo della Pergola, assoldato direttamente dalla Santa Sede. Lo Stato Pontificio decise di affidarlo ai Belmonti i quali però lo persero nel giro di breve tempo per oprea dei forlivesi che, nel 1438, lo persero per opera di Roberto Malatesti. Passo quindi nel 1441 a Domenico Malatesti e nel 1468 a Pino III Ordelaffi che decise di raderlo al suolo. Passata sotto dominio francese nel 1494, ne fu di seguito decisa la riedificazione e i Forlivesi lo tennero fino al 1503, anno durante il quale fu conquistato da Venezia. Il dominio veneziano non fu mai accettato di buon grado da nessuna delle parti che lottavano per il suo possesso e nel 1508 passò definitivamente sotto la sovranità della Santa Sede che la affidò ai conti Pio di Carpi.A fine '500 fu possesso degli Aldobrandini, Pamphili per essere poi, a fine ottocento, proprietà, per enfiteusi, della famiglia Baccarini di Forlì.Una forte scossa di terremoto nel 1870 lo danneggiò gravemente mentre l'incuria e l'abbandono dei 50 anni successivi ne peggiorarono le condizioni.Negli anni fra il 1924 e il 1927, la rocca fu oggetto di un radicale restauro finanziato da un "prestito littorio", ovvero una sottoscrizione indetta fra i cittadini della Romagna, per poi essere donata a Benito Mussolini che la elesse sua residenza estiva. Sulla torre, riedificata, venne installato un faro che emetteva un fascio di luce tricolore con una potenza di 8000 candele, visibile a oltre 60 km di distanza, ad indicare la presenza del Duce all'interno della rocca.Durante la repubblica sociale di Salò fu luogo di inenunciabili torture verso i partigiani. In quelle circostanze vi perse la vita Antonio Carini (detto "Orsi"), morto il 13 marzo 1944.Della fortezza originaria databile all'XI secolo non restanno che le fondamenta e qualche muro, mentre della fortezza ricostruita dai forlivesi all'inizio del '500 restano i bastioni ed alcuni camminamenti. La riedificazione voluta negli anni '20, avvenuta arbitrariamente e senza rispettare l'innesto delle strutture precedenti, ne ha stravolto la struttura origiaria e ne ha fatto perdere le peculiarità che comunque manteneva anche dopo i danni arrecati dal terremoto.L'origine del nomeSono state fatte due ipotesi sull'origine del nome dato alla Rocca. Secondo la prima, le "Caminate" sarebbero i cammini di ronda che contornavano le mura dell'antico fortilizio; secondo un'altra ipotesi, invece, il nome deriverebbe dall'elevato numero di stanze "caminate", cioè provviste di camino, quindi riscaldate.La Rocca oggiOggi la Rocca è di proprietà della provincia di Forlì-Cesena. Vi si tengono ogni anno un palio rievocativo delle lotte fra le famiglie Belmonti, Malatesta e Ordelaffi e una rassegna di arti medioevali (tiro con l'arco, falconeria, scherma medioevale). È inoltre sede di arrivo dell'annuale cronoscalata automobilistica Predappio-Rocca delle Caminate, valida per la Coppa Italia Montagna Nord.NoteBibliografiaCollegamenti esterniCastelli della provincia di Forlì-Cesena
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http://it.wikipedia.org/wiki/William_Faulkner
William Faulkner.Le opere di William Faulkner sono caratterizzate da una scrittura densa di "pathos" e di grande spessore psicologico, da periodi lunghi e sinuosi e da una cura meticolosa nella scelta dello stile e del linguaggio. Nella pratica stilistica, fu considerato il rivale di Ernest Hemingway, che gli si oppone con il suo stile conciso e minimalista. È stato ritenuto forse l'unico vero scrittore modernista statunitense degli anni trenta: Faulkner si allaccia alla tradizione sperimentale di scrittori europei quali James Joyce, Virginia Woolf, e Marcel Proust, ed è noto per l'uso di strumenti espressivi innovativi: il "flusso di coscienza", narrazioni elaborate da punti di vista multipli e salti temporali nella cronologia del racconto.BiografiaFaulkner nacque William Falkner (senza la "u": uno dei primi editori scrisse per errore il nome di Falkner come "Faulkner" e l'autore decise di mantenere quel cognome) a New Albany, nel Mississippi a cinquanta chilometri da Oxford, figlio di Murry Falkner e Maud Butler.Murry Falkner si era recato a New Albany per lavorare nella ferrovia del padre, il nonno dello scrittore, che era stata ereditata da suo padre, il Vecchio colonnello, bisnonno dello scrittore, che l'aveva fondata nel 1868 chiamando il tronco ferroviario "Ripley Ship Island and Kentucky".Quando il giovane William nacque il padre era capostazione a New Albany e in seguito, nominato amministratore della compagnia, si trasferì con la famiglia dapprima a Ripley e il 24 settembre 1902, quando la ferrovia venne venduta dal padre, a Oxford dove si interessò di allevamento, divenne rappresentante della "Standard Oil", di un frantoio di semi di cotone, di una fabbrica di ghiaccio e di una ditta di ferramenta, fino ad ottenere, nel 1918, la carica di segretario e amministratore dell'Università.Gli anni dell'infanziaAd Oxford i Faulkner erano andati a vivere vicino ai genitori materni e paterni, accanto alla casa della famiglia Oldham che avevano una figlia di nome Estelle che diventerà la compagna di giochi del piccolo William, il suo primo amore e infine sua moglie.L'infanzia del piccolo William fu lieta e le esperienze fatte nell'ambiente del profondo Sud aiutarono il formarsi del suo mondo fantastico.Egli trascorreva molto tempo con il padre accanto ai recinti dei cavalli e quando ebbe l'età per cavalcarlo gli venne regalato un pony. Sempre con il padre esplorava la natura, girando per i boschi e osservando con occhio sempre più attento l'impoverimento dovuto allo sfruttamento economico.Iniziò allora l'interesse per gli ex schiavi negri che vedeva umiliati per la discriminazione razziale e soprattutto incominciò l'amore per tutti i miti e le leggende della sua terra alla quale lo scrittore si accostò ascoltando le storie della famiglia e in particolare del suo bisnonno, William Clark Falkner.La nascita della tradizione letteraria di famigliaIl bisnonnoIl bisnonno era stato una figura importante nella storia dello stato: era giunto nel Mississippi, nella contea di Tippah a Ripley nel 1839, dopo essere fuggito da casa a soli 14 anni per raggiungere uno zio che lo aveva fatto in seguito studiare legge, aveva combattuto durante la guerra civile nell'esercito dei confederati con il grado di colonnello e guidato nel 1871 la battaglia di Manassan, chiamata dai nordisti di Bull Run, costruito una ferrovia, e dato il proprio nome, Falkner, ad una città della vicina contea.Si era sposato, aveva visto morire la moglie in seguito al parto del primogenito John, il nonno di William, aveva partecipato ad alcuni duelli, si era risposato con una compagna d'infanzia dalla quale aveva avuto tre figli e due figlie e da queste vicende il pronipote scrittore avrebbe poi costruito la saga e la leggenda della sua famiglia.Ebbero inoltre importanza per la carriera del pronipote le sue opere, fra cui molti romanzi, che diedero vita ad una tradizione letteraria familiare.Il Vecchio colonnello aveva infatti scritto un romanzo, dal titolo "The White Rose of Memphis", che era uscito dapprima a puntate sul giornale di Repley e in seguito diventato un vero bestseller, nel quale raccontava le sue avventure. Nel 1882 aveva pubblicato un altro romanzo ambientato a New York e nel 1884 le sue impressioni in seguito ad un viaggio fatto in Europa dove raccontava che in Italia si era fatto scolpire una statua che sarà poi messa davanti alla sua tomba, di fronte alla ferrovia.Questa storia sarà poi narrata da Faulkner non solo nel suo romanzo "Sartoris", dove l'ispirazione per il personaggio di John Sartoris deriverà proprio dalla figura del bisnonno, ma anche in altri racconti, sia in quelli raccolti in "The Unvanquished", sia in molti altri.Data la peculiarità sociale e storica del sud degli Stati Uniti, è comprensibile che il giovane Faulkner sia stato influenzato ed abbia attinto dalla storia della propria famiglia e della sua regione. Il Mississippi ha segnato il suo "sense of humor", il suo sentire la tragica contrapposizione tra neri e bianchi, le sue caratterizzazioni nitide dei personaggi tipici ed i suoi temi ricorrenti, come l'idea che dietro l'apparenza di sempliciotti e di eterni bravi ragazzi, si potessero scovare menti brillanti e fuori dal comune.Faulkner stesso raccontava un aneddoto spiritoso al quale faceva risalire la sua decisione di scrivere. Raccontava che da giovane si ubriacava, la sera, con i suoi amici. Tra questi c'era l'allora già noto scrittore Sherwood Anderson. Osservandolo, Faulkner pensò: "“Bel mestiere scrivere. La mattina lavori, il pomeriggio correggi un po' e prima di cena sei libero di andare ad ubriacarti con gli amici”". Comunicò quindi ad Anderson che aveva deciso di diventare uno scrittore anche lui. Da quella sera, per un mese, Anderson disertò le riunioni etiliche. Alla fine del mese la moglie di Sherwood Anderson bussò alla porta di Faulkner e gli disse: "“Sherwood dice che se giuri di non parlargli mai di letteratura ti farà pubblicare dal suo editore. Non ne può più di stare tappato in casa per paura di incontrare un altro scrittore”". Faulkner era un burlone, ovviamente, e si divertiva a colorire questo aneddoto, ma il suo primo romanzo fu effettivamente pubblicato dall'editore di Sherwood Anderson.Il nonnoIl nonno di William, il Giovane Colonnello, era un tipo facile al litigio e piuttosto arrogante con una reputazione di grande bevitore.Aveva fondato nel 1912 laBanca di Oxford che era poi fallita e ne aveva fondata una tutta sua, la "First National" dalla quale però aveva in seguito ritirato il suo denaro per trasportarlo nella banca rivale perché non era stato rinominato amministratore.Il padreDal padre William ereditò invece solamente il nome: egli era un uomo tranquillo e viveva da sudista decaduto. Insieme ai fratelli e la nutrice negra William bambino trascorreva il tempo nei boschi a prendere le uova degli uccelli dai nidi o a scovare le vecchie reliquie di guerra disseminate ovunque dai soldati durante la guerra civile e alla domenica andava a messa con i fratelli o passava il tempo, nei giorni di cattivo tempo, a giocare in una stanza che essi stessi avevano dipinto di rosso.Era una esistenza felice ma tranquilla a contatto con le donne negre che lavoravano in casa come domestiche, con il cocchiere negro che gli insegnò a guidare il calesse, con le ex cuoche ed ex lavandaie che, insieme al padre, andava a trovare nelle loro abitazioni. Saranno questi personaggi a diventare i protagonisti di molti dei suoi racconti e dei suoi libri dove egli molte volte descrisse i personaggi senza cambiarne neppure il nome.Gli anni della adolescenzaDurante il periodo dell'adolescenza, che trascorse serenamente, iniziò il suo interesse per le arti e scrisse le sue prime poesie. Nel 1915 abbandonò la scuola e per due anni studiò da autodidatta e venne assunto nella banca del nonno.Il corso all'aeronautica britannicaNel 1918, Estelle, della quale il giovane era innamorato, annunciò il suo fidanzamento con un altro e Faulkner lasciò il lavoro presso la banca per trasferirsi a Oxford dove lavorò per un breve periodo di tempo in una libreria. In seguito cercò di entrare nell'aeronautica ma non venne accettato sia perché non aveva frequentato l'Università, sia per la statura troppo bassa. Provò allora con l'aeronautica britannica e a Toronto iniziò l' 8 luglio di quell'anno un corso di aggiornamento che gli valse, il 22 dicembre, il brevetto di sottotenente ad honorem.I primi scrittiNell'inverno del 1918-1919 pubblicò i suoi primi racconti sul giornale "Eagle" di Oxford e il 6 agosto 1919 la sua prima poesia, intitolata "L'après-midi d'un faune", sul "New Republic".L'estate del 1919 Faulkner la trascorse come istruttore di golf presso il campus dell'università e a settembre venne ammesso a un corso per ex combattenti. Seguì per alcuni trimestri i corsi di francese, di spagnolo e di letteratura inglese, senza però mai conseguire la laurea, e pubblicò qualche poesia sul giornale "The Mississippian" dell'università.Gli anni a New YorkNel novembre del '19 andò a New York a trovare un amico che abitava in una camera in affitto di Elizabeth Prall, futura moglie di Sherwood Anderson, che dirigeva la libreria di Scribner e accettò di lavorare in essa come commesso. Il 3 dicembre del 1921 ritornò ad Oxford e a marzo del 1922 ottenne un posto presso l'ufficio postale dell'università dove lavorava il padre, ma siccome lo stipendio era basso, egli si inventò i lavori più disparati: fondò una società d'assicurazione, la "Bluebird Insurance Company", che assicurava gli studenti dalle bocciature, ma che fu messa in seguito fuori legge dall'università stessa, organizzò un gruppo di Boy scouts e accompagnava i ragazzi nei boschi per studiare storia naturale.Nell'ottobre del 1924 lasciò il posto presso l'ufficio postale e a dicembre di quell'anno uscì, a spese di Phil Stone che era stato il suo precettore, una raccolta di poesie in 1.000 copie dal titolo "The Marble Faun" della quale riuscì a venderne solamente una cinquantina.Un anno a New OrleansA gennaio del 1925 si recò a New Orleans per incontrare Sherwood Anderson con l'intenzione di partire poi da lì per l'Europa ma, essendo stato rimandato il viaggio di sei mesi, iniziò a collaborare alla rivista "The Double Dealer" e all'edizione della domenica del "Times-Picayune" che lo pagava dieci dollari alla settimana.A marzo arrivò Sherwood con Joseph Conrad che era tra gli scrittori più apprezzati da Faulkner e sotto il suo influsso incominciò a scrivere prosa. In poche settimane scrisse "The Soldier's Pay" (La paga del soldato) che, grazie alla raccomandazione di Sherwood presso il suo editore, "Boni & Living", uscirà nel 1926 ottenendo poco successo e poca vendita. Nello stesso anno vide le stampe una raccolta di caricature di personaggi celebri di New Orleans, "Sherwood Anderson and Other Famous Creoles", che aveva scritto in collaborazione con William Spratling e che gli costò la perdita dell'amicizia con Sherwood.Il ritorno a OxfordVerso la fine del 1925 Faulkner ritornò a Oxford e durante la primavera del 1926 fece l'istruttore di golf mentre nel periodo estivo lavorò dapprima presso una segheria e in seguito sui battelli da pesca."Mosquitos" (Zanzare)Nel 1927 venne pubblicato il romanzo "Mosquitoes" che descriveva in modo satirico la società letteraria di New Orleans. Il libro non ebbe alcun successo e l'editore, "Boni & Liveright" che già aveva pubblicato "Soldier's Pay", sospese il contratto con il quale si era impegnato a pubblicare altri tre libri dell'autore.Il matrimonio con EstelleFaulkner senza scoraggiarsi continuò a scrivere e intanto cercava di guadagnarsi da vivere facendo lavori disparati e saltuari, come l'imbianchino e il falegname fino a quando nel 1927 la sua mai dimenticata Estelle divorziò e ritornò a casa con due figli e Faulkner la sposò e sarà Estelle la sua prima e unica moglie che lo sosterrà con fiducia fino alla fine dei suoi giorni.Tra i lavori saltuari dell'estate del 1929, prima che uscisse Sartoris, ci fu quello di fuochista alla centrale elettrica dell'Università ma Faulkner, durante gli orari di minor lavoro, di solito tra la mezzanotte e le quattro del mattino continuava instancabilmente a scrivere."Sartoris"Nel 1929 uscì "Sartoris", nell'edizione "Harcourt, Brace", il primo romanzo ambientato nella mitica "Yoknapatawpha County" che era la fedele riproduzione della vera Contea "Lafayette" dove Faulkner trascorse quasi tutto l'arco della sua vita.La storia narrata nel romanzo è quella del bisnonno e del nonno dell'autore e darà inizio al filone faulkneriano con la ricostruzione immaginaria ma in fondo realistica della storia del Sud ottocentesco.Conobbe in questa occasione lo scrittore James Silver, diventato in seguito professore presso l'Università del Mississippi, che gli aveva portato da leggere la sua tesi di Laurea sulla guerra civile e ne divenne grande amico."The Sound and the Fury" (L'urlo e il furore)Nell'ottobre di quell'anno (1929) uscì anche "The Sound and the Fury" (L'urlo e il furore) che narra il dramma di una vecchia famiglia del Sud, i Compson, una volta ricca e ora in decadenza. Il romanzo, pur essendo considerato dallo stesso autore il suo migliore, non ebbe successo e rimane ancor oggi una tra le sue opere più difficili."As I Lay Dying" (Mentre morivo)Nel 1930 venne poi pubblicato "As I Lay Dying" (Mentre morivo), ma, come già era accaduto per "L'urlo e il furore", il libro non accolse alcun consenso."Sanctuary" (Santuario)In questi anni Faulkner, nel tentativo di guadagnare, ebbe l'idea di "Santuario", un romanzo dal valore sensazionale, scritto in uno stile che anticipa il pulp e che venne pubblicato nel 1931 portandogli finalmente il successo e mettendo fine in gran parte ai problemi economici. In "Santuario" Faulkner affronta, in modo incredibilmente attuale, i temi della corruzione e del male con un tono definito gotico. Il libro produsse a Oxford un notevole scandalo e come scrive Fernanda Pivano "Amici e parenti lessero il libro di nascosto, avvolgendolo in carte pesanti mentre lo portavano dal negozio di MacReed a casa, e subito andando a protestare dall'autore. Era fin troppo evidente, oltre tutto, che l'autore mostrava di conoscere un po' troppo da vicino gli ambienti che in quegli Anni Rosa sembravano malfamati: i contrabbandieri di alcool, i bordelli, le maîtresses"."Ma intanto Faulkner, grazie agli introiti dovuti dalle vendite del romanzo, poté restaurare la casa che aveva acquistato nel 1930 rendendola alla fine una bella palazzina in stile coloniale a due piani.La casa era stata costruita nel 1836 da un piantatore irlandese, ereditata poi dalla famiglia Anderson che la usava come fattoria e nel suo frutteto William e i fratelli rubavano la frutta quando andavano a fare una nuotata nello stagno del bosco.Essa era senza collegamento elettrico e non possedeva l'acqua ma aveva un pascolo discretamente vasto che avrebbe potuto diventare un galoppatoio e un campo da tennis facilmente trasformabile in un'ampia spianata. Tutto questo fu reso infatti possibile con i guadagni ricavati dalle vendite di "Sanctuary".Il lavoro a HollywoodCon l'uscita di "Santuario" arrivarono anche le proposte di collaborazione con Hollywood dove Faulkner lavorò per i vent'anni successivi, alternando il suo tempo tra la città del cinema e Okford con un ritmo di vita tranquillo e poco appariscente. Gli era intanto nata una bambina che venne chiamata Alabama ma che morì dopo soli cinque giorni, perdita che fu in parte ricompensata dalla nascita di una seconda figlia battezzata Jill.In questo periodo scrisse e pubblicò alcuni romanzi, come "Luce d'agosto" nel 1932, "Assalonne, Assalonne!" nel 1936, "Gli invitti" nel 1938 tutti considerati, insieme a "L'urlo e il furore" e "Mentre morivo", dei capolavori oltre alla sua prima raccolta "Queste 13", che comprende alcuni dei suoi racconti più conosciuti, come "Una rosa per Emily", "Foglie rosse" e "Settembre secco", pubblicata nel 1931.Il successo fu però provvisorio e tra il 1931 e il 1945 la sua opera passò quasi inosservata in America mentre la sua fama era maggiore in Europa e soprattutto in Francia, dove Faulkner ebbe l'appoggio di Gide, Malraux e Sartre.Dopo queste opere, Faulkner ha scritto cose di forza meno incisiva come "The wild palms" ("Palme selvagge") nel 1939; "Go down, Moses" (Scendi Mosè) nel 1942, curata da Malcolm Cowley ("The portable Faulkner", 1947).Nel 1946, grazie al critico Malcom Cowley che divulgò la sua difficile prosa inserendolo in una antologia da lui curata "The Portable Faulkner" pubblicata per la Viking Press, l'opera di Faukner venne rilanciata.Nel 1948 Faulkner pubblicò il romanzo "Intruder in the Dust" e nel 1949 una raccolta di racconti gialli intitolata Knight's Gambit dove il protagonista era Gavin Stevens (apparso anche in "Luce d'agosto" e in "Scendi, Mosè"), un detective ed avvocato, profondo conoscitore della vita e delle abitudini degli abitanti della contea di Yoknapatawpha.Molti dei suoi racconti e dei suoi romanzi hanno per teatro l'immaginaria contea di Yoknapatawpha, per descrivere la quale si è ispirato alla contea reale, quasi identica in termini geografici, di Lafayette nel Mississippi, il cui capoluogo è la sua città natale, Oxford. Yoknapatawpha è il suo marchio di fabbrica ed è considerata una delle più monumentali creazioni di fantasia nella storia della letteratura.Nel 1949 gli venne assegnato il premio Nobel, annunciato il 10 novembre 1950 e consegnato il 10 dicembre 1950Nel 1951 scrisse "Requiem per una monaca", una commedia in tre atti preceduta da lunghi prologhi senza dialogo. Di fatto lo scritto era per metà un'opera narrativa e per metà un'opera teatrale, con le due parti alternate tra di loro. Lo stesso Faulkner, interrogato in proposito dai giornalisti, dichiarò che quella era semplicemente "la forma che riteneva più congeniale alla storia che voleva raccontare". Da "Requiem per una monaca", che integrava parti drammatiche, e la cui introduzione consisteva in un'unica frase, che si prolungava per almeno due pagine, venne tratta, ad opera di Albert Camus, una versione teatrale in francese nel 1956.Nel 1954 pubblicò il romanzo allegorico "A Fable", (Una Favola) che gli fece ottenere il Premio Pulitzer, nel 1957 "The Town" e nel 1959 "The Mansion" con i quali concludeva la trilogia di "The Hamlet" scritto nel 1940.L'ultima parte della sua vita fu segnata da un grave problema di alcolismo. Questo non gli impedì di presenziare all'assegnazione del Premio Nobel per la letteratura e di pronunciare uno dei discorsi più significativi mai ascoltati in tale occasione. Faulkner decise di devolvere il proprio premio per la costituzione di un fondo che avesse come scopo quello di aiutare ed incoraggiare nuovi talenti letterari, il Premio Faulkner.Morì a sessantaquattro anni, il 16 luglio 1962, ad Oxford, Mississippi.La vecchia casa di Oxford è stata donata all'università del Mississippi in ricordo dello scrittore e con l'intento di fornire alloggio per gli studenti di giornalismo.OpereProduzioni teatraliSceneggiature cinematograficheFilmografiaNoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniRealismo magicoVincitori del National Book AwardVincitori del Premio PulitzerWilliam Faulkner
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http://it.wikipedia.org/wiki/FIBA_EuroBasket_1973
FIBA EuroBasket 1973.Il 18° Campionato Europeo Maschile di Pallacanestro FIBA'" (noto anche come "'FIBA EuroBasket 1973) si è tenuto dal 27 settembre al 6 ottobre 1973 in Spagna.I Campionati europei maschili di pallacanestro sono una manifestazione biennale tra le squadre nazionali organizzata dalla FIBA Europe.PartecipantiPartecipano dodici nazionali divise in due gruppi da sei squadre.Prima faseLa vincente di ogni gara si aggiudica due punti, la perdente uno. Le prime due accedono alle semifinali, la terza e la quarta alle semifinali per i posti dal quinto all' ottavo e le ultime due si disputano i posti dal nono al dodicesimo.Gruppo AGruppo BFase FinaleTorneo primo postoTorneo quinto postoTorneo nono postoSemifinali 9° 12° postoSemifinali 5° 8° postoSemifinaliFinale 11° postoFinale 9° postoFinale 7° postoFinale 5° postoFinale 3° postoFinaleClassifica FinaleFormazione Campione d'EuropaPremi individualiVoci correlateCollegamenti esterniEuroBasket|1973EuroBasket 1973
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http://it.wikipedia.org/wiki/William_Charles_Macready
William Charles Macready.BiografiaDopo aver frequetanto la Rugby School desiderava andare ad Oxford, ma dal 1809 dovette aiutare suo padre per i lavori teatrali. Il 7 giugno 1810 ci fu la sua prima partcepazione ad uno spettacolo teatrale: interpretò Romeo al Birmingham. Fu attore al Royal Opera House (all'epoca chiamato "Covent Garden") dal 16 settembre 1816 (la prima partecipazione fu un adattamento di un'opera di Ambrose Philips), Fra le tante altre interpretazioni si segnala quella del 1829 dove fu Othello al Warwick.Fu attore e poi impresario che intraprese la via del palco solo come ripiego, rivelandosi poi ottimo attore più che gestore. A Macready va il merito di aver compreso l'importanza dell'unità teatrale secondo la quale tutto l'ensemble artistico e tecnico del teatro doveva cooperare e lavorare assieme per il raggiungimento del miglior risultato possibile. Istituì severe prove d'insieme e viene considerato tra gli antesignani della figura del regista teatrale moderno. Dal punto di vista del lavoro scenico, perseguì l'ideale della correttezza filologica dei costumi di scena e del recupero degli originali testi shakespeariani, eliminando dalle sue rappresentazioni ogni edulcorazione o adattamento degli originali.NoteWilliam Charles Macready
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http://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Sand
José Sand.CarrieraClubSand iniziò la carriera nel River Plate, dove rimase un anno prima di trasferirsi al Colón de Santa Fe. L'anno seguente andò a giocare in seconda divisione argentina con la maglia dell'Independiente Rivadavia. Le sue peregrinazioni continuarono anche negli anni seguenti: nel 2001 giocò al Vitória, nel 2002 ai Defensores de Belgrano, nel 2003 di nuovo al River prima di essere ceduto nel 2005 al Banfield.Nel 2006 tornò nuovamente al Colón, prima di firmare nel 2007 per il Lanús. Il rendimento con la nuova maglia è elevato: 15 gol nell'Apertura 2007, decisivi per la conquista del titolo, ed altri 7 nel Clausura 2008, per un totale di 22 gol stagionali. Identico il rendimento nell'Apertura 2008, nel quale realizza 15 gol in 18 partite.Nel Clausura 2009 mantiene i medesimi ritmi: con la quaterna rifilata all'Independiente il 6 aprile 2009 si porta a quota otto reti in altrettante partite. Con uno score di 50 gol in 67 partite, nell'agosto 2009 lascia il Lanús per trasferirsi all'Al-Ain, negli Emirati Arabi.NazionaleHa esordito nella Nazionale maggiore argentina il 15 ottobre 2008 nel match contro il Cile, valido per le qualificazioni al Mondiale 2010.PalmarèsClubCollegamenti esterniJosé Sand
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http://it.wikipedia.org/wiki/Thrice
Thrice.Thrice'" è il nome di una band post-hardcore formatasi nel 1998 ad Irvine (CA, USA) da quattro compagni conosciutisi al liceo e facendo skating. Ispirato dallo stile degli At the Drive-In, il gruppo ha mantenuto una lineup costante nel corso degli anni ed ha pubblicato 7 album studio, oltre a numerosi EP e singoli.StoriaGli iniziDustin Kensrue (cantante e chitarrista) e Teppei Teranishi (chitarrista) si conobbero a scuola e perché, in precedenza, avevano suonato in un'altra band dal nome sconosciuto. Nel momento in cui decisero di fondare un altro gruppo, Teppei reclutò il suo amico con cui era solito andare in skate Eddie Breckenridge per suonare il basso, il quale a sua volta coinvolse suo fratello Riley alla batteria. I quattro scelserò il nome Thrice, come rivelato solo nel 2006, un po' per disperazione e un po' per scherzo.Nel 1999, la band pubblicò un EP autoprodotto, intitolato "First Impressions", registrato in soli due giorni negli "A-Room Studios" con Brian Tochilin. Di questo album vennero stampate solo 1.000 copie, che vennero vendute personalmente dai componenti. Lavorando insieme al bassista dei Death by Stereo Paul Miner, i quattro registrarono 12 nuove tracce, che nell'aprile del 2000 entrarono a far parte del secondo album "Identity Crisis", pubblicato dall'etichetta Greenflag Records. Una parte degli introiti dalla vendita del disco furono donate dalla band ad un'associazione di beneficenza locale chiamata "Crittenton Services for Children and Families". Il successo locale pose l'attenzione delle etichette discografice Hopeless Records e Sub City Records sui Thrice. Nel 2001, Louis Posen (fondatore dell'etichetta) siglò un accordo con la band, che prevedeva anche la ripubblicazione dell'album "Identity Crisis", e l'inizio di una serie di tour con i Samiam, cui seguirono concerti con le band Midtown and Hot Rod Circuit."The Illusion of Safety"I Thrice rientrarono in studio col produttore Brian McTernan per registrare l'album di debutto con la nuova etichetta Hopeless Records/Sub City Records, intitolato "The Illusion of Safety". Il disco venne rilasciato nel febbraio 2002 e venne seguito da un tour intenso. Ancora una volta, i componenti decisero di devolvere parte degli entroiti in beneficenza, questa volta all'associazione no-profit di Los Angeles "A Place Called Home"; a quest'operazione si unì anche la casa discograficaL'album ricevette numerose recensioni positive suscitando l'interesse di alcune major sulla band; questo portò in breve tempo alla sottoscrizione di un accordo con la Island Records (etichetta facente parte della Universal Music Group) che prevedeva anche a carico della nuova "label" la devoluzione di parte degli introiti in beneficenza come fatto fino ad allora dalla Hopeless Records. Nell'autunno del 2002, la band iniziò un tour con i Hot Water Music ed i Coheed and Cambria prima di tornare in sala d'incisione."The Artist in the Ambulance"Nel 2003, il gruppo rilasciò il suo debutto con la nuova etichetta Island Records, "The Artist in the Ambulance". Il titolo richiama la rivista "Burn Collector" di Al Burian e riflette il desiderio della band di contribuire sempre di più in favore della società tramite le proprie donazioni. Infatti, anche in questo caso una parte del ricavato dalla vendita del disco venne devoluto in beneficenza, alla "Syrentha Savio Endowment".Dall'album furono estratti due singoli, "All That's Left" e "Stare at the Sun". Entrambi i brani ed i relativi video ricevettero scarsi spazi dai mass-media, e per questo motivo la band si impegnò ancora di più nei concerti, aprendo un tour nell'autunno dello stesso anno insieme alla band post-hardcore Thursday ed ai Coheed and Cambria, che ebbe il tutto esaurito negli USA. A questo tour ne fece seguito un altro (denominato "Honda Civic Tour") con Dashboard Confessional, The Get Up Kids, e Hot Water Music.Nel 2004, la band continuò nei concerti a supporto dell'album "The Artist in the Ambulance". All'inizio dello stesso anno, la Island Records pubblicò un disco promozionale (che conteneva una versione alternativa dello stesso disco) che diverrà la base per "If We Could Only See Us Now", un CD/DVD relativo all'intera carriera dei Thrice. Il CD/DVD, il cui titolo che prende spunto dal brano "So Strange I Remember You", conteneva nel CD alcuni brani dal vivo eseguiti all'Apple Store ed alcune B-sides e venne lanciato durante il Vans Warped Tour dello stesso anno."Vheissu"La band spese gran parte della prima metà del 2005 lavorando col produttore Steve Osborne al proprio quarto album studio. Il risultato fu la pubblicazione di "Vheissu", avvenuta il 17 ottobre 2005 unitamente al lancio del brano "Image of the Invisible" come primo singolo. Nel disco, il cui titolo prese spunto dal romanzo di Thomas Pynchon "V.", vennero utilizzati un numero decisamente maggiore di strumenti, compresi archi, elettronica, e una Fender Rhodes. Gran parte dei testi dell'album contengono riferimenti a tematiche blibliche, o comunque astratte e religiose. Anche per "Vheissu" la band decise di devolvere parte dei ricavati in beneficenza, in questo caso ad un progetto in favore di bambini non privilegiati chiamato "826 Valencia".I Thrice iniziarono un lungo tour a supporto del nuovo lavoro, tra cui spicca la partecipazione al "Taste of Chaos" tour e la performance allo show Jimmy Kimmel Live. Nell'aprile 2006, la band rilasciò un EP "Red Sky" come secondo singolo estratto dall'album.. Il video del brano venne diretto da Tim Hope, che precedentemente aveva lavorato per Coldplay and Jimmy Eat World. Invece di optare per un tradizionale singolo, i Thrice decisero di pubblicare un EP, che conteneva il brano estratto dall'album unitamente ad altri sei brani, tra cui due inediti e quattro dal vivo."The Alchemy Index"Nel settembre 2006, la band annunciò sul proprio sito ufficiale la programmata pubblicazione di un nuovo album (intitolato successivamente come "The Alchemy Index"). Il disco venne concepito come una serie di quattro diversi EP, che dovevano rappresentare i quattro elementali: terra, aria, fuoco e acqua. Il gruppo mantenne un blog intitolato come "Alchemy Index" durante tutto il periodo di registrazione.Durante questo periodo venne anche annunciato la separazione dall'etichetta Island Records, a causa di alcune divergenze artistiche in particolare sulle future iniziative da intraprendere. Un accordo venne sottoscritto con la Vagrant Records il 9 agosto 2007.Il 12 ottobre 2007, i Thrice rilasciarono i primi due brani dall'album "The Alchemy Index" attraverso il proprio sito su MySpace ricevendo commenti da gran parte dei fans. L'album "The Alchemy Index Vols. I & II" venne rilasciato di lì a breve il 16 ottobre 2007 e vendette 28.000 copie nella prima settimana, debuttando alla posizione 24 nella classifica Billboard 200 chart, e giunse alla quinta posizione nella classifica degli album più venduti su iTunes. Per promuovere il nuovo disco, la band iniziò un tour insieme a band come mewithoutYou e Brand New, seguito da alcune esibizioni in Canada insieme a bands come Say Anything and Attack in Black. La seconda parte del progetto, "The Alchemy Index Vols. III & IV", venne ufficialmente pubblicata il 15 aprile 2008. Il 15 settembre 2009 esce il nuovo album di studio della band, "Beggars", pubblicato dalla Vagrant come i due precedenti.FormazioneDiscografiaAlbum studioAlbum dal vivoEPSingoliApparizioni in compilationNoteCollegamenti esterniThrice
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http://it.wikipedia.org/wiki/Guy_Evans
Guy Evans.Conosciuto principalmente per la sua partecipazione al gruppo di rock progressivo dei Van der Graaf Generator, Evans ha collaborato con altri musicisti e molto spesso proprio con gli altri membri dei VdGG, come sull'album The Long Hello.Mentre frequentava l'Università di Warwick (1965-68), Evans suonava in un gruppo universitario chiamato "The New Economic Model". Il gruppo suonava principalmente musica soul americana nelle feste da ballo universitarie, ma si esibì anche come gruppo spalla a band del calibro dei Pink Floyd e dei Move (c'è una foto di Evans con i New Economic Model nel libro di Phil Smart e Jim Christopulos sulla storia dei VdGG).Dopo aver inciso nel 1969 due singoli con i "Misunderstood", inizia la sua collaborazione con i VdGG, fino al secondo scioglimento nel 1978. Dopo varie collaborazioni, Evans ha suonato fin dal 2002 con i Subterraneas ed attualmente suona con gli Echo City, un gruppo che utilizza e costruisce "terreni di gioco sonori", costruzioni all'aperto che possono essere usate per fare musica, soprattutto per bambini disabili. Ha quindi preso parte alla terza riunione dei VdGG del 2005, con i quali ancora collabora.DiscografiaCome membro di un gruppoDa solistaCon David Jackson e Life of Riley:CollaborazioniCon Charlie and The Wide Boys:Con Didier Malherbe e Yan Emerich:Con David Jackson e Hugh Banton:Con Anthony Phillips e Harry Williamson:NoteCollegamenti esterniGuy Evans
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ignazio_Thaon_di_Revel
Ignazio Thaon di Revel.BiografiaUomo di stato e militare, era figlio del viceré di Sardegna Carlo Thaon di Sant'Andrea; divenne Governatore provvisorio di Asti nel 1797, comandante di Genova (1816) ed a sua volta, Viceré di Sardegna.Nel 1821 divenne luogotenente generale del Regno. Succedette al fratello nel governatorato di Torino.In seguito fu Ministro di Stato all'Aja, maresciallo di Savoia, vice Presidente annuale del Consiglio di Stato.Venne anche insignito del Gran Cordone SS. Maurizio e Lazzaro, commendatore del Merito Militare di Savoia e il 15 agosto 1820 divenne cavaliere dell' Ordine Supremo SS. Annunziata.Thaon si distinse anche per le sue doti di eccellente latinista.Il 25 settembre 1814, gli venne accordato il titolo di conte di Pralungo ed il 31 dicembre 1812 fu autorizzato a provvedersi di un titolo imperiale.Sposò Sabina, dei conti Spitalieri di Cessole ed ebbe nove figli, tra cui:NoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiGovernatori di AstiPersonalità legate a Torino
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http://it.wikipedia.org/wiki/Coralba
Coralba."'Coralba"' è il titolo di una miniserie televisiva italiana in forma di sceneggiato prodotta dalla Chiara Films Internazionali per la RAI e trasmessa in cinque puntate dall'11 gennaio al 25 gennaio 1970 sull'allora Programma nazionale.Il soggetto della "detective novel" fu ideato da Biagio Proietti che ne ha curato anche la sceneggiatura insieme al regista Daniele D'Anza ed a Belisario Randone.TramaIl medico veneziano Marco Danon (Brazzi), reduce da un infortunio professionale, fonda con due soci ad Amburgo un'industria farmaceutica il cui prodotto più noto porta il nome di "Coralba". L'uomo vive tranquillo con la sua famiglia, costituito dalla moglie (l'attrice Lagrange) e dalla figlia di primo letto (impersonata da Mita Medici) quando improvvisamente il passato riaffiora e il medico viene fatto oggetto di un ricatto per un episodio riguardante il suo passato: una vicenda che coinvolgerà tutta la sua famiglia e che solo un colpo di scena finale riuscirà a risolvere felicemente.CastIl "cast" comprendeva attori che non comparivano in tutte le puntate:NoteCollegamenti esterniMiniserie televisive italianeMiniserie televisive poliziescheMiniserie televisive gialleFiction Rai
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http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Barberini_%28cardinale_1690%29
Francesco Barberini (cardinale 1690).BiografiaNato a Roma il 12 novembre 1662, era il pronipote di un omonimo cardinale.Papa Alessandro VIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 13 novembre 1690 e ricevette la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria il 27 novembre dello stesso anno.Nel 1704 fu nominato abate commendatario di Farfa e Subiaco.Il 6 maggio 1715 optò per l'ordine dei presbiteri e ricevette il titolo di San Bernardo alle Terme Diocleziane.Fu ordinato presbitero il 15 settembre 1715.L'11 maggio 1718 optò per il titolo di Santa Prassede.Il 3 marzo 1721 optò per l'ordine dei vescovi e ebbe la sede suburbicaria di Palestrina. Il 16 marzo dello stesso anno fu ordinato vescovo dal cardinale Fabrizio Paolucci.Il 22 giugno 1726 fu nominato prefetto della Congregazione per i Vescovi e per i Regolari.Il 1º luglio 1726 optò per le sedi suburbicarie di Ostia e Velletri.Morì a Roma il 17 agosto 1738 all'età di 75 anni e fu sepolto nella chiesa di Sant'Andrea della Valle e in seguito trasferito nella chiesa di Santa Rosalia a Palestrina.Genealogia episcopale e successione apostolicaFontiCardinali nominati da Alessandro VIII|Barberini, FrancescoBarberini|Francesco
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http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Battisti
Eugenio Battisti.BiografiaLaureatosi in filosofia a Torino, i suoi studi hanno spaziato verso molteplici campi. Allievo di Lionello Venturi, si è dedicato allo studio del Rinascimento con numerosi saggi, dal fondamentale "L'Antirinascimento" del (1962) alle monografie sulle grandi personalità dell'arte, da "Giotto" (1960) a "Filippo Brunelleschi" (1976). Non ha per questo tralasciato l'attività di critico militante dedicandosi anche in prima persona all'organizzazione di numerose esposizioni d'arte contemporanea.I suoi primi interessi si rivolgono al teatro. Dagli anni cinquanta inizia a occuparsi di critica d'arte e di architettura.Nei primi anni sessanta insegna Storia dell'Arte presso l'Università di Genova.Qui si inserisce nell'ambiente culturale e fonda, nel dicembre del 1963, il " Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea": si tratta di un'esposizione costituita dalle donazione gratuite di un centinaio di artisti. La sede è dapprima il ridotto del Piccolo Teatro e quindi si sposta, nel 1964, al Teatro del Falcone.Nello stesso periodo fonda la rivista "Marcatrè", il cui primo numero esce nel novembre 1963 per i tipi dell'editore Vittone di Genova. Legata agli ambienti del Gruppo 63, la rivista ha una cadenza mensile ed è divisa in settori, letteratura, architettura, musica ecc. Del comitato direttivo fanno parte, tra gli altri, il critico d'arte Gillo Dorfles, il poeta Edoardo Sanguineti, il semiologo Umberto Eco, lo storico dell'architettura Paolo Portoghesi, e il critico d'arte Enrico Crispolti.Ben presto l'esperienza accademica genovese di Eugenio Battisti si interrompe e con essa anche i suoi progetti nel capoluogo ligure: la collezione del Museo d'Arte Contemporanea viene trasferita alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino e, con il sesto numero, nel maggio 1964, "Marcatré " passa all'editore Milanese Lerici.Continua la sua attività di storico dell'arte e dell'architettura tra l'Europa e gli Stati Uniti, insegnando presso: la Pennsylvania State University, la University of North Carolina, Le Università di Reggio Calabria, Milano, Firenze e, quindi, presso l'Università di Tor Vergata a Roma, dove diventa ordinario di Storia dell'Architettura.Nel 1987 è ideatore del progetto Critic Art Data, per la compilazione di una banca dati di cataloghi di mostre di arte contemporanea.Dopo la sua morte gli viene intitolato il "Museo dell'Industria e del Lavoro" di Brescia, quale riconoscimento alla sua attività di studioso della modernità in generale e come iniziatore, in Italia, degli studi di archeologia industriale in particolare.Bibliografia essenziale di Eugenio BattistiCollegamenti esterniCritici d'arte italianiPersonalità legate all'Università di GenovaPersonalità legate all'Università Tor VergataPersonalità legate a TorinoStorici dell'architettura italiani
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mu_isamaa%2C_mu_%C3%B5nn_ja_r%C3%B5%C3%B5m
Mu isamaa, mu õnn ja rõõm.Mu isamaa, mu õnn ja rõõm'" ("Mia terra natia, mio orgoglio e gioia") è l'inno nazionale dell'Estonia.Il testo è stato scritto da Johann Voldemar Jannsen su una melodia composta nel 1848 da Fredrik Pacius, che è la stessa dell'inno nazionale della Finlandia "Maamme". La canzone fu eseguita per la prima volta in pubblico come composizione corale nel 1869 e diventò presto un simbolo del movimento patriottico estone.Il brano fu adottato come inno nazionale dell'Estonia nel 1920. Fu abbandonato nel periodo sovietico, e sostituito dal 1945 al 1990 da "Eesti Nõukogude Sotsialistliku Vabariigi Hümnfu" ("inno della repubblica socialista sovietica estone"). "Mu isamaa, mu õnn ja rõõm" fu ripristinato come inno nazionale dell'Estonia nel 1990 dopo la riconquistata indipendenza.NotaAl di fuori dell'Estonia il titolo del brano è a volte scritto, incorrettamente, senza segni diacritici, cioè "Mu isamaa, mu onn ja room". La maggior parte degli estoni lo riconosce lo stesso, ma trova buffa questa grafia scorretta perché altera completamente il significato: mentre "õnn ja rõõm" significa "orgoglio e gioia", "onn ja room" può essere tradotto come "piccola capanna e strisciare".Altri progettiCollegamenti esterniInni nazionaliCultura dell'EstoniaMu isamaa, mu õnn ja rõõm
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http://aversa.blogolandia.it/2010/06/26/aversa-10-milioni-in-5-anni-il-pizzo-blu-lo-pagano-gli-aversani/
Questo è un dettaglio del contratto firmato dal Sindaco Ciaramella il 22/07/2009, contratto dal quale non si sfugge, quindi la smettesse di prenderci in giro annunciando modifiche che non potranno mai essere accolte, ma anche se si riuscisse a spuntare l’eliminazione della sosta di domenica i problemi per noi cittadini aumenterebbero, infatti la socità per rientrare nel budget dei 10 milioni aumenterebbe il numero delle auto rimosse.Facciamo due conti per meglio chiarire di cosa stiamo parlando, la ICARO che gestiva in precedenza le aree di sosta aveva circa 12 dipendenti, costi di gestione abbastanza ridotti, non aveva installato parchimetri che hanno un costo di 5.000/6.000 euro l’uno oltre alla manutenzione, pagava un fitto per le aree in concessione di 80.000 euro l’anno, gestendo circa 900 stalli, con un’incasso medio annuale di 800.000 euro, 4 milioni in 5 anni.La nuova società di gestione cosidetta ATI è formata da 3 società, ICARO, SMART PROJECT, CONSORZIO URBANIA VIVERE LA CITTA’, deve gestire circa 1.695 stalli a pagamento che se tutto va bene dovrebbero fruttare 1.500.000 euro l’anno, sui ricavi deve fornire il 18% al Comune di Aversa, ha il doppio dei dipendenti della ICARO, 2 carri attrezzi, ha installato 55 parchimetri per un valore di 330.000 euro, ha un grosso capannone dove custodire i veicoli, paga un fitto di 285.000 euro per le aree in concessione.In questi ultimi 8 mesi i comitato anti strisce blu ha sempre denunciato documenti alla mano le irregolarità contenute in questo piano parcheggi, mentre il Sindaco Ciaramella ha continuato a dire solo bugie, parole mai confermate da nessun documento, tant’è che in 8 mesi di polemiche e rivolte di comitati civici e consiglieri “dissidenti” non è stata accolta ancora nessuna richiesta e nessuna potrà mai essere accolta.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_451_%28film%29
Fahrenheit 451 (film)."'Fahrenheit 451"' è un film del 1966 diretto da François Truffaut, tratto dall'omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury.Per la prima volta Truffaut si cimenta col colore e con una produzione straniera che gli garantisce un budget elevato. Il risultato è un film destinato al mercato internazionale, distribuito dalla Universal, da cui traspare l'interesse del regista per il cinema di Alfred Hitchcock, rimarcato dalla presenza della musica di Bernard Herrmann.Film predittivo, al pari di "1984", di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione ad una ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, a meno che non siano come da normativa, non stampati, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti.Girato dal 12 gennaio al 22 aprile 1966 nei Pinewood Studios e nei dintorni di Londra, fu proiettato in pubblico per la prima volta il 16 settembre 1966.TramaIl film inizia con una pattuglia di pompieri dall'aspetto futuribile che esce dalla caserma e si dirige verso un appartamento. L'uomo che lo abitava riceve una telefonata che lo esorta di scappare. I pompieri entrano ed il primo libro che trovano è Don Chisciotte nascosto in una lumiera. Durante la perquisizione trovano molti altri libri, specialmente all'interno di un finto televisore. Dopo averli accumulati in cortile li incendiano con un lanciafiamme.Il protagonista, Montag, fa parte della pattuglia e mentre rientra gli viene comunicato che è in vista una promozione. Lui è taciturno e il capitano lo apprezza proprio per questo. Tornato a casa comunica la novità alla moglie ma lei è molto presa dalla televisione, la sua "famiglia", e dalle sue pillole.Si capisce quindi che la società ha abolito i libri perché, come spiega poi il capitano, rendono la vita triste: la filosofia cambia come la moda delle gonne lunghe e corte, dando agli uomini il libero arbitrio o la vita predestinata; i romanzi invece fanno credere che le vite immaginarie dei protagonisti possano essere vissute anche dai lettori causando frustrazione. Bruciando tutto invece gli uomini saranno veramente uguali e felici.Una vicina di casa cerca di far conoscere al protagonista il mondo della lettura, e gli chiede se ha mai letto qualcuno dei libri che ha bruciato. La curiosità lo spinge a provare, e il primo libro che legge è David Copperfield di Charles Dickens al quale seguiranno molti altri fino a diventare una vera mania.Cercherà di combattere il sistema ma verrà tradito dalla moglie ed obbligato ad usare il lanciafiamme contro i propri libri. Prima di tutto indirizza il lanciafiamme verso il proprio letto e verso la tv; poi, incitato dal capitano, verso i libri (si notano Moby Dick e Franz Kafka); cerca di salvare un libro ma il capitano se ne accorge e gli punta la pistola contro, ma Montag con il lanciafiamme lo uccide. Inizia così la sua fuga da ricercato ed alla fine si unirà agli uomini libro.Differenze tra il romanzo e il filmIl film segue abbastanza fedelmente l'omonimo romanzo di Bradbury. La sceneggiatura è in massima parte la trasposizione dei dialoghi del libro.L'adattamento cinematografico ha però indotto dei cambiamenti; in primo luogo, scompare nel film il personaggio di Faber, l'anziano professore che aiuta Montag a ribellarsi. Questo personaggio viene sostituito dalla figura di Clarisse, che nel film acquista un rilievo maggiore rispetto al libro.Clarisse, infatti, nel romanzo compare solo all'inizio e poi viene data per morta (ma di questo non si ha la certezza), è minorenne (dichiara di avere 17 anni).Nel film, invece, Clarisse diventa maggiorenne (dichiara 20 anni), ed è una professoressa; inoltre nel film è accentuata l'attrazione tra lei e Montag, anche se i due non vivono, per quanto si veda, una storia d'amore vera e propria.In secondo luogo, mancano nel film, per esigenze di sintesi, alcune peripezie relative alla fuga di Montag braccato dalla polizia, di certo irrilevanti dal punto di vista della comprensione della storia, ma che nel libro aggiungono suspense alla narrazione.Il finale, poi, è totalmente diverso. Nel film, Montag e Clarisse si ritrovano finalmente nella città degli uomini-libro, dove ci sono uomini che imparano a memoria i libri per trasmetterli alle generazioni future, e dove probabilmente, si presume, essi vivranno una storia d'amore.Nel libro, come già detto, Clarisse compare solo all'inizio. Montag scappa dalla città e raggiunge gli uomini-libro presso la ferrovia abbandonata, dalla quale vede un fatto sconvolgente: il bombardamento atomico della città. Montag si mette poi in cammino con gli altri in direzione della città distrutta.Un'altra importante differenza: omettendo tutta la parte relativa alla guerra, scompare anche il discorso finale tra il protagonista e il ribelle Granger, che contiene quello che è considerato da alcuni il passo fondamentale del libro, in cui il suddetto ribelle dice a Montag "Incontreremo una gran quantità di persone sole e sofferenti nei prossimi giorni, nei mesi e negli anni a venire. E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". Ecco dove alla lunga avremo vinto noi."Senza questo passo (la frase "noi ricordiamo" era addirittura in corsivo originalmente…) l'intero significato dell'opera può risultare stravolto: nel film gli uomini-libro possono apparire come dei poveri pazzi, destinati a scomparire col tempo (anche se proprio nella scena finale si intuisce che non sarà affatto così, ma che anzi questi custodi dell'umana conoscenza sembrano in numero sempre crescente), nel libro, invece, come sottolinea Granger, non potranno che essere vincitori, "fino a quando le tenebre di un nuovo Medio Evo non ci costringeranno a ricominciare tutto da capo".Il numero 451 corrisponde alla temperatura (indicativa) di autocombustione della carta nella scala Fahrenheit ed è stato scelto simbolicamente per rappresentare il numero di appartenenza della squadra dei Militi del fuoco. Ciò è spiegato esplicitamente nel film, mentre nel libro omonimo tale particolare viene solo accennato.NoteSpunti per altre pellicoleNel 2010 i fratelli Hughes nel film "Codice Genesi" ("The Book of Eli") con Denzel Washington riprendono il tema della pericolosità nella cultura in un futuro prossimo per il pianeta (in quel caso addirittura postatomico) e anche in quel film i libri vengono bruciati per impedire di essere tramanadati ed il protagonista del film Eli (appunto Denzel Washington) alla fine detta a memoria "La Bibbia" alla stessa maniera di quanto avviene anche nel finale di "Fahrenheit 451".Voci correlateAltri progettiCollegamenti esterniFilm drammaticiFilm di fantascienzaFilm politiciFilm tratti da opere di narrativaFilm diretti da François TruffautFahrenheit 451 (1966 film)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Joi_Ito
Joi Ito.Ito è Vice Presidente della divisione "International Business and Mobile Devices" della Technorati, Presidente di Six Apart Japan, e presidente di Creative Commons e Socialtext. Ito è inoltre fondatore e CEO della società di venture capital Neoteny Co., Ltd. Nell'ottobre del 2004, è stato nominato nel consiglio di amministrazione dell'ICANN con un mandato di tre anni a decorrere dal dicembre 2004.Ito ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo ruolo di imprenditore focalizzato su Internet e le compagnie tecnologiche, ed ha fondato, tra le altre, PSINet Japan, Digital Garage e Infoseek Japan. Mantiene un blog, un wiki, un canale IRC e contribuisce al Tokyo Metroblog.Ito è nato a Kyōto, Giappone, e si è trasferito con la famiglia nel Michigan (Stati Uniti) all'età di quattro anni. A 14 anni fa ritorno in Giappone, quando la madre diventa presidente della sussidiaria giapponese della Energy Conversion Devices, Inc.Ito ritorna negli USA per frequentare il corso di informatica alla Tufts University di Boston, dove incontra tra gli altri Pierre Omidyar, in seguito fondatore di eBay. Trovando il suo corso di studi troppo rigido e ritenendo che "studiare informatica a scuola era stupido", Ito abbandona la Tufts per frequentare l'Università di Chicago come studente di fisica. Abbandona anche qui avendo scoperto, a suo parere, che il programma era più orientato verso la produzione di ingegneri pratici e non verso l'insegnamento della fisica con lo scopo di formare una comprensione intuitiva della scienza. Ito sta tentando, nuovamente, di istruirsi e frequenta la scuola di specializzazione post-laurea in "International Corporate Strategy" ("Strategie Aziendali Internazionali") dell'Università Hitotsubashi, come candidato per il Dottorato in "Business Administration", concentrandosi sull'economia della condivisione.Ito si è fatto portavoce della democrazia emergente e dell'economia della condivisione.Vive attualmente nella Prefettura di Chiba, in Giappone, con la sua compagna Mizuka.La sorella di Ito, Mizuko, è una "antropologa culturale che studia l'uso della tecnologia dei media, in particolare il modo in cui i media digitali stanno cambiando relazioni, identità e comunità" all'"Annenberg Center for Communication" dell'University of Southern California.Collegamenti esterniCreative CommonsJoi Ito
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http://it.wikipedia.org/wiki/P.S._I_love_you_%28romanzo%29
P.S. I love you (romanzo)."'P.S. I love you"' è il primo romanzo di Cecelia Ahern, pubblicato nel 2004.TramaÈ la storia di Holly e Gerry, una coppia giovane e felice fino a quando improvvisamente Gerry si ammala e muore. Holly, ancora ventinovenne, si ritrova già vedova e con un senso di vuoto nella sua vita. È arrabbiata perché si sente tradita da Gerry, proprio lui che le aveva promesso di starle accanto per il resto della sua esistenza. Ma Gerry non ha dimenticato la promessa fatta mentre era in vita e trova il modo di farle avere una lettera ogni mese, con un messaggio che le possa essere d'aiuto per ritornare a vivere anche senza di lui, e alla fine di ogni messaggio non dimentica mai di ricordarle una cosa: P.S. I love you! Pian piano Holly impara che deve continuare a vivere anche senza Gerry, che rimarrà per sempre nel suo cuore.Dal romanzo è stato tratto un film, "P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo", uscito nei cinema italiani il 1º febbraio 2008 e che vede protagonisti Hilary Swank e Gerard Butler.EdizioniCollegamenti esterniRomanzi sentimentaliPS, I Love You
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http://www.soldiblog.it/post/1328/scuola-italiana-bocciatura-senza-appello
In Italia la spessa annuale per gli studenti della scuola primaria e secondaria e’ decisamente superiore alla media Ocse (v. articolo), raggiungendo i 7.390 dollari per persona per la primaria e 7.843 dollari per la secondaria contro 5.832 e 7.276 dollari rispettivamente. Pertanto, calcola l’Ocse, l’Italia investe 99.778 dollari a studente per gli studi primari e secondari, ponendosi all’ottavo posto tra i 30 Paesi dell’Organizzazione e il 22% oltre la media Ocse (81.485 dollari). La maggiore parte delle risorse nella scuola primaria e secondaria - sottolinea il rapporto - viene spesa nel “fornire lunghe ore di istruzione in classi che hanno un rapporto studenti/insegnanti” tra i piu’ bassi dell’area ocse (secondo solo all’Ungheria).Visto dalla parte della cattedra, il quadro non e’ migliore. Continuano ad essere bassi i salari degli insegnanti in base agli standard Ocse: nella secondaria di primo grado (la ex-scuola media) un professore con 15 anni di esperienza guadagnava 31.917 dollari l’anno nel 2005 contro 40.322 dollari della media Ocse. In media gli stipendi sono del 20% inferiori alla media e ci vogliono 35 anni per un insegnante italiano per raggiungere il top del salario contro i 24 anni degli altri Paesi. In parte questo e’ compensato dal numero di ore di lavoro relativamente basso: 735 ore nella scuola primaria e 601 nella scuola secondaria di primo grado (ex-scuola media) contro 803 e 797 rispettivamente.La critica si assomma ad un malcontento popolare già diffusamente radicato per l’indifferenza in cui sono stati relegati gli insegnanti di sostegno e i problemi di integrazione di giovani stranieri e disabili. Nell’anno scolastico 2006-2007 i docenti erano più di 80 mila per 168.887 ragazzi disabili. Questi ultimi, alla riapertura del 2007-2008 sono diventati 169.345, ma gli insegnanti di sostegno sono, ad oggi, poco più di 68 mila. Come saranno colmati i 12 mila posti mancanti? Questi calcoli sono stati divulgati dalla Cisl scuola, il cui segretario Francesco Scrima dice: «Anche se è ancora presto per avere i dati definitivi, è scandaloso tagliare sui diritti di questi ragazzi con problemi».
272,353
http://it.wikipedia.org/wiki/Gyanendra_del_Nepal
Gyanendra del Nepal.Ha regnato una prima volta dal novembre 1950 al gennaio 1951 e nuovamente dal 4 giugno 2001 al 28 maggio 2008. Ha ottenuto il trono per la seconda volta in seguito alla morte del nipote Dipendra, il quale è stato a sua volta re per soli tre giorni nonostante fosse entrato in coma, per un tentativo di suicidio, in seguito alla strage da lui perpetrata contro il padre Birendra ed altri membri della famiglia reale.Nel febbraio 2005 re Gyanendra ha sciolto il governo ed esercitato il potere esecutivo fino all'aprile 2006, quando il movimento democratico lo ha costretto a concedere il ritorno alla democrazia multipartitica. Con l'entrata in vigore della Costituzione provvisoria del Nepal (2007) la figura del monarca è stata svuotata sia del potere politico che di quello militare e religioso, per cui le funzioni del capo dello Stato sono state provvisoriamente esercitate fino al 2008 dal Primo ministro in attesa delle elezioni per l'Assemblea Costituente nepalese.Nel dicembre 2007 il Parlamento ha approvato la trasformazione del Nepal in Repubblica, che è avvenuta il 28 maggio 2008.Cenni biograficiFiglio secondogenito del re Mahendra e della regina Indra, è anche il fratello minore del defunto Birendra, il sovrano assassinato nel 2001.Durante l'esilio in India del nonno Tribhuvan e del resto della famiglia per ragioni politiche, Gyanendra è stato dichiarato re all'età di soli tre anni nel novembre 1950 pur non essendo riconosciuto tale dalla Comunità internazionale. Nel gennaio 1951 Tribhuvan è stato riconfermato nella sua carica, con la conseguente deposizione di Gyanendra.Ha studiato a Cambridge (Inghilterra), Darjeeling (India) e nel 1969 si è laureato alla Tribhuvan University di Kathmandu. Ha sposato Komal Rajya Lakshmi Devi il 1º maggio 1970 ed hanno avuto due figli: il principe ereditario Paras (nato il 30 dicembre 1971) e la principessa Prerana (nata il 20 febbraio 1978).Successione al tronoIl 1º giugno 2001, durante una congiura di palazzo, sono stati assassinati il re Birendra, la regina Aishwarya ed altri numerosi parenti ad opera, secondo le cronache ufficiali, del loro primogenito Dipendra. Gyanendra non era presente, mentre la moglie Komal ed il figlio Paras sono stati tra le poche personalità della famiglia reale uscite quasi illese dal massacro. In seguito alla morte di Dipendra, avvenuta dopo un'agonia di tre giorni per un tentativo di suicidio, Gyanendra è risultato il primo nella linea di successione dinastica, ed è stato insediato il 4 giugno 2001 durante una cerimonia sobria, dato il clima di lutto.RegnoTra il 2002 ed il 2005 Gyanendra ha scelto e poi licenziato diversi capi dell'Esecutivo ed infine, dopo i crescenti disaccordi con il primo ministro Deuba principalmente a causa dell'insuccesso nelle trattative con la guerriglia maoista, il 1º febbraio 2005 ha sciolto il governo, dichiarato lo Stato d'emergenza, soppresso alcune libertà costituzionali e formato un Consiglio dei ministri composto da persone di sua stretta fiducia (fra loro il Console Onorario d'Italia, Ravi Bhakta Shrestha). Il pretesto giuridico è consistito nell'applicazione dei poteri straordinari derivanti dall'art.115 della Costituzione del 1990 ora abrogata, che prevedeva la possibilità da parte del Sovrano della sospensione "pro tempore" dei seguenti articoli: 12 (libertà personale, di opinione, di espressione, di riunione e associazione), 13 (diritto di stampa e pubblicazione), 15 (diritto contro la detenzione preventiva), 16 (diritto all’informazione), 17 (diritto alla proprietà), 22 (diritto alla privacy) e 23 (diritto alla protezione Costituzionale).Gyanendra aveva promesso in un discorso che la "pace e la democrazia effettiva" sarebbero state ripristinate "entro tre anni", mentre le organizzazioni internazionali esprimevano preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giornalisti e degli attivisti per i diritti umani. Nell'ottobre 2005 aveva auspicato per l'anno 2007 lo svolgimento delle elezioni politiche, pur non godendo dell'appoggio dei principali partiti, dai quali era visto come un autocrate e dittatore. Pushpa Kamal Dahal, capo dei guerriglieri del partito maoista, aveva già allora ipotizzato l'instaurazione di un sistema repubblicano entro il 2011.Nell'aprile del 2006 i dimostranti dei sette partiti d'opposizione avevano manifestato e scioperato a Kathmandu contro il governo diretto di re Gyanendra, il quale aveva a sua volta risposto dichiarando la legge marziale ed il coprifuoco. Questi eventi hanno sortito la condanna e le pressioni diplomatiche di altri stati quali l'India e gli Stati Uniti perché il sovrano effettuasse delle concessioni o abdicasse. Dopo alcune settimane di scontri, il 21 aprile 2006 Gyanendra ha rinunciato al potere esecutivo.I partiti d'opposizione sono stati invitati a designare un nuovo primo ministro, e la scelta è caduta sul veterano Girija Prasad Koirala, che ha formato un governo provvisorio di unità nazionale.Gyanendra Shah, cittadino ordinarioTra il 2006 ed il 2007 i poteri del Sovrano sono stati tutti revocati dal governo provvisorio, compresi quelli di veto sulle leggi. Il re esautorato, dopo aver lasciato il palazzo reale di Narayanhiti (Kathmandu) per una residenza privata, ha mantenuto temporaneamente solo il trono e la corona. Il 28 dicembre 2007 il Parlamento nepalese ha approvato a grande maggioranza una risoluzione per l'abolizione della monarchia, aprendo la strada alla proclamazione della Repubblica Federale Democratica, avvenuta il 28 maggio 2008.Gyanendra Shah vive ora da privato cittadino nella tenuta di Nagarjuna, un complesso situato nei boschi a nord di Kathmandu, che costituiva il ritiro estivo dei monarchi nepalesi prima della nazionalizzazione da parte del governo. All'ex re ed alla sua consorte è stato concesso solo l'uso degli edifici principali, e non di tutta l'area circostante costituita da 15000 "ropani" (ca. 7631 Km2) di foresta.Dalla proclamazione della repubblica, dopo una breve dichiarazione alla stampa nella quale riassumeva i suoi anni di regno e declinava ogni coinvolgimento nel massacro reale del 2001, Gyanendra ha vissuto in assoluta riservatezza, rompendo il riserbo soltanto riguardo alla crisi del tempio di Pashupatinath, manifestando serie preoccupazioni per il processo di secolarizzazione messo in atto dal partito maoista.Visita in IndiaDal 25 febbraio al 25 marzo 2009, Gyanendra ha effettuato la sua prima visita all'estero dalla sua deposizione. L'occasione del lungo soggiorno in India è stata offerta dal matrimonio della principessa Manjari di Kalahandi con il nobile Anant Vijay Singh, appartenente ad una famiglia reale di Bhopal. Gyanendra, che è stato accolto all'aeroporto di Bhopal dal ministro di Stato per i lavori pubblici del Madhya Pradesh, Narendra Singh, ha avuto modo di incontrare i maggiori politici indiani.Si ritiene che l'oggetto principale degli incontri sia stato il problema della secolarizzazione in Nepal. Tuttavia, per il governo maoista, il soggiorno indiano di Gyanendra, avvenuta in contemporanea con quello di esponenti del partito del congresso nepalese, è in realtà volto a destabilizzare la neonata repubblica. In effetti, il 19 marzo 2009 Gyanendra è stato ricevuto dal presidente del Congresso Sonia Gandhi, che qualche giorno prima non aveva accordato udienza all'ex primo ministro e presidente del Partito del Congresso Nepalese Girija Prasad Koirala.La contemporanea presenza in India di Gyanendra e di Koirala ha sollevato timori di complotto negli ambienti maoisti.Tra i numerosi politici incontrati, Gyanendra ha avuto un colloquio Lal Krishna Advani, a capo del Partito del Popolo Indiano.OnorificenzeAltri progettiNoteRe del NepalShahGyanendra of Nepal
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http://it.wikipedia.org/wiki/Andrej_%C4%8Cmil
Andrej Čmil.CarrieraNato nell'allora repubblica sovietica dell'Ucraina, iniziò l'attività sportiva in Moldavia e, poco prima dello scioglimento dell'URSS, fu ingaggiato dalla squadra italiana Alfa Lum nel 1989.Specialista delle classiche, ha nel suo palmarès il Giro delle Fiandre (2000) e, con passaporto moldavo, un secondo posto alla Gand-Wevelgem (1997), la Parigi-Tours (sempre 1997) e soprattutto la Parigi-Roubaix, prima sua vittoria nella rimossa Coppa del mondo di ciclismo su strada, nel 1994. Ha vinto anche la Milano-Sanremo nel 1999 (da belga), anticipando con una azione da "finisseur" nell'ultimo chilometro tutto il resto del gruppo.Ha vinto la classifica generale della Coppa del mondo nel 1999 e sfiorato il successo nel Mondiale del 2000, venendo ripreso a poche centinaia di metri dal traguardo.Si è ritirato dalle competizioni nel 2002, quando, durante la preparazione per le "classiche", in seguito ad una brutta caduta nella Tre Giorni di La Panne e anche in conseguenza della sua età (39 anni), decise di lasciare l'attività agonistica.È stato direttore sportivo nella squadra belga Chocolade Jacques, mentre nel 2009 è stato team manager del Team Katusha.Nel 2006 è stato nominato Ministro dello sport in Moldavia.PalmarèsAltri successiPiazzamenti nei grandi giriPiazzamenti nelle competizioni mondialiRiconoscimentiCollegamenti esterniCiclisti su strada sovieticiCiclisti su strada ucrainiCiclisti su strada moldaviCiclisti su strada russiVincitori della Milano-SanremoVincitori della Parigi-RoubaixVincitori del Giro delle FiandreAndrei Tchmil
2,263,855
http://it.wikipedia.org/wiki/Orbita_halo
Orbita halo.Un'orbita halo è un'orbita periodica tridimensionale percorribile da un terzo corpo in prossimità dei punti di Lagrange L1, L2 o L3 di altri due corpi. Costituisce una soluzione al problema dei tre corpi nel caso semplificato in cui il terzo corpo abbia massa trascurabile rispetto agli altri.Un corpo posto su un'orbita halo non è fisicamente orbitante attorno al punto di Lagrange (poiché questo è unicamente un punto di equilibrio privo di massa) ma segue una traiettoria chiusa posta in prossimità di esso. La traiettoria, dalla forma vagamente circolare, è il frutto di una complicata interazione tra l'attrazione gravitazionale esercitata dai due corpi principali del sistema e la forza centripeta cui è soggetto il terzo corpo. Per ogni punto di Lagrange esistono numerose coppie di orbite halo, simmetriche rispetto al piano dell'orbita dei due corpi principali.Un'orbita halo è un caso particolare delle orbite di Lissajous in cui la frequenza della componente del movimento sul piano eguaglia quella del movimento extra-planare.Origine del nomeIl nome è stato suggerito dalla forma ad "aureola" ("halo" in inglese) delle orbite quando osservate in un piano perpendicolare all'asse dei due corpi prinicipali.. Il termine venne coniato da Robert Farquar che lo usò nel 1968 nella sua tesi di dottorato in cui per primo studiò queste orbite valutandone le possibilità di utilizzo per un satellite come ponte per le telecomunicazioni tra la Terra e la faccia nascosta della Luna.L'uso del termine non tradotto, affermatosi anche in lingua italiana, porta ad utilizzare anche le grafie, linguisticamente errate, "orbita Halo" (che sarebbe ammessa in caso di nome proprio) e "orbita HALO" (che sarebbe ammessa in caso di acronimo).UtilizziIn astronautica da un punto di vista pratico le orbite halo tendono ad essere instabili e richiedono piccole manovre correttive periodiche, tuttavia offrono altri vantaggi. In generale costituiscono zone di parcheggio energeticamente economiche tra i due corpi.Inoltre le orbite in prossimità di L2, ovvero all'esterno del corpo più piccolo, mettono il satellite, nel caso Sole-Terra, in una zona schermata dalle radiazioni solari agevolando ad esempio le osservazioni astronomiche e, nel caso Terra-Luna in orbite che permettono la visione contemporanea della Terra e della faccia nascosta della Luna.La prima missione ad usare un'orbita halo è stata ISEE-3, lanciata nel 1978, posizionatasi nel punto L1 del sistema Sole-Terra. La successiva missione a farne uso fu SOHO nel 1996, anch'essa nel punto L1 del sistema Sole-Terra.Voci correlateNoteOrbiteHalo orbit
1,522,972
http://it.wikipedia.org/wiki/Ennio_Chiggio
Ennio Chiggio.Compie studi tecnici e poi artistici a Venezia ove frequenta con discontinuità l’Accademia e la Facoltà di Architettura.Durante gli studi nel 1957 inizia a dipingere adoperando piccoli addensamenti grafici informali a china nera su carta e composizioni a tempera con campi cromatici contornati da segni neri su cartoncino. In quel periodo i suoi interessi cambiano e si sviluppano rapidamente, visitando le mostre organizzate a Venezia e Milano nelle gallerie private e nelle istituzioni come Palazzo Grassi e la Biennale, La Triennale o attraverso la lettura di riviste come SeleArte, Le Arti, Arte Oggi ed i primi libri d’arte delle editrici internazionali pubblicati in Italia.Nel 1958-59 frequenta un gruppo di giovani artisti padovani che seguono i corsi liberi presso lo studio del Prof. Travaglia, docente aperto alle ultime tendenze dell’arte contemporanea e dell’architettura. Alcuni di questi allievi fondano nel 1959 a Padova il Gruppo Enne a cui Chiggio si unisce. Dapprima è un gruppo allargato di giovani che cerca di seguire gli avvenimenti artistici locali ed in qualche maniera presenziare ai vari concorsi per opere d’arte negli appalti pubblici. Queste prime esigenze, che sottintendevano anche problemi più sostanziali, vengono progressivamente alla luce, si precisano gli obiettivi e quindi più tardi il gruppo si restringe a cinque elementi; si supera la gestualità informale per aderire a composizioni formali più strutturate in senso costruttivista con una più spiccata attenzione alla psicologia della forma. Tali scelte vengono stimolate da Massironi e Biasi tramite le esposizioni organizzate a Padova con le modalità operative degli artisti Motus e dagli incontri con Castellani e Manzoni a Milano presso Azimut. Chiggio influenzato positivamente da tali strutture visive inizia ad operare su spazi sequenziali e ripetitivi sviluppando la componente fenomenica dell’atto artistico.Dalla fondazione del Gruppo Enne fino al 1964, fortemente motivato dall’operare collettivo, agisce all’interno delle ricerche visuali di gruppo anche durante il periodo di assenza per prestare servizio militare, informato da Biasi e Costa sulle attività di gruppo attraverso una copiosa corrispondenza. Al rientro a Padova, definisce sempre con maggiore precisione l’ambito operativo costruendo “oggetti” ottenuti dalla piegatura e taglio di cartoncini neri, come struttura materiale percettiva in grado di superare l’aleatorietà pittorica del quadro informale. Le attività all’interno del gruppo si fanno più intense e si sviluppa la coscienza di opere-oggetto capaci di modificare l’apprendimento e la fruizione artistica secondo le teorie della forma, dell’informazione e della meccanica quantistica; in questo momento risultano fondamentali nell’approccio alla conoscenza le letture dei saggi di John Dewey.Il gruppo, già intorno al 1961, definisce i propri oggetti visuali come “Opera Aperta”, secondo la definizione data da Umberto Eco, e con sempre maggiore precisione pone gli enunciati dell'Arte Programmata e cinetica; in quegli anni vengono precisandosi con l’apporto degli storici dell’Arte Giulio Carlo Argan e Umbro Apollonio i presupposti del fare collettivo. In quel periodo gli interessi individuali di Chiggio aprono anche alle problematiche della poesia visiva, al concretismo fotografico e alla musica sperimentale che verranno presentati nella mostra personale presso lo studio Enne come le tre raccolte di elaborati visivi poetici e l’Album fotografico Muralia. Questi interessi, che accomunano anche gli altri membri del collettivo, portarono poi alle famose mostre tematico-didattiche presso lo studio Enne, così necessarie sul piano epistemico di ricerca e su cui molto impegno fu speso.Il netto rifiuto della individualità per esaltare il processo creativo collettivo troverà sempre difficoltà ad attuarsi, sebbene Chiggio fu sempre convinto sostenitore di una progettualità di gruppo che si dovesse presentare all’esterno anonima; molte opere infatti, prodotte dal 1960 al 1965, furono eseguite individualmente ma vennero concepite all’interno della formula collettiva e con tale atteggiamento furono inviate alle varie manifestazioni. Oggetti presenti tuttora in musei internazionali, per ragioni di mercato e istituzionali, per negligenza anche, compaiono con i nomi degli esecutori, interpretati come ideatori singoli. Si vuole qui ricordare che in modo molto affrettato, alla stesura del libro sul Gruppo curato da Italo Mussa, si dette ulteriore consistenza a tale atteggiamento contraddittorio, mentre il regolamento di gestione economica del sodalizio prevedeva una gestione collettiva.Chiggio ritiene molto importanti, per la sua formazione artistica, gli scambi di informazioni con gli artisti internazionali confluiti nelle Nuove Tendenze e il clima irripetibile degli incontri con il critico Matko Mestrovic avvenuti a Padova e poi anche a Zagabria. Almir Mavignier conosciuto nelle Nuove Tendenze e frequentato assieme a Toni Costa durante i soggiorni patavini, si fa mediatore Thomas Maldonado per la mostra del gruppo allo Studio F di Ulm. In quell’occasione gli Enne visitano la Hochschüle für Gestaltung e le ricerche percettive di gruppo sono ritenute così importanti per la didattica della comunicazione visuale della scuola ulmiana che si ritenne possibile aprire uno spazio permanente di ricerca in quella sede.Negli stessi anni, durante la frequentazione alla Facoltà di Venezia come studenti, i lavori degli Enne interessano anche il Prof. Carlo Scarpa che inoltra al C.N.R. una richiesta di finanziamento per l’apertura di una struttura laboratoriale presso l’Istituto di Architettura di Venezia, di cui Chiggio cura la redazione epistolare. Analoga situazione si prospetta presso la Facoltà di Lettere di Padova con il Prof. Umbro Apollonio in appoggio alla sua cattedra di Arte Contemporea appena costituita. Tali procedure didattiche fortemente volute da Chiggio e dagli Enne non trovano però attuazione dato il clima culturale di quegli anni non disponibile, in ambito didattico, alle confluenze tra accademico e privato.Proseguendo gli interessi che si erano già manifestati durante la mostra sulla musica sperimentale presso lo studio Enne a cura di Silvano Bussotti, nel 1964 Chiggio fonda con Teresa Rampazzi il Gruppo di fonologia sperimentale NPS (Nuove Proposte Sonore) per la produzione di oggetti sonori (Musica elettronica). Apre uno studio attrezzato con apparati per la produzione di eventi sonori sintetici di cui cura anche l’aspetto teorico e il sistema di notazione. Alcuni oggetti di Chiggio/NPS fanno da spazio sonoro sia nella sezione del Gruppo Enne alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964 e sia alla retrospettiva al Museo d’Arte Moderna di Lodz del 1967. Questa attività mette Chiggio e gli altri componenti del NPS in contatto con altri famosi laboratori di musica d’avanguardia europei con i quali esegue audizioni di eventi musicali fino al 1977. La simbiosi tra ricerche visive e sonore si manifesta anche nei contatti con i componenti degli studi sperimentali italiani S2FM di Firenze affiancati alle mostre curate da Lara Vinca Masini e con lo studio SMET a Torino e le opere visuali di Antonio Calderara che in seguito esporrà anche presso lo Studio Enne, infine con Vittorio Gelmetti a Roma e la sua molteplice interdisciplinearità. Dopo una breve interruzione, pur seguendo le esperienze di Pietro Grossi e della Computer Music al CNUCE di Firenze, continua a interessarsi di tape e computer music attraverso i lavori del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova in cui operano Vidolin, De Poli e Rampazzi, compagni dell’avventura NPS. Continua la ricerca musicale individualmente approdando, oggi, alla Computer Music su Personal Computer, eseguendo colonne sonore e oggetti sintetici.Nel 1967 dopo lo scioglimento del gruppo Enne partecipa ancora ad alcune attività collettive e collabora con gli altri Enne alla retrospettiva storica presso il Museo d’Arte Moderna di Lodz voluta dal direttore Ryszard Stanislasky. La mostra servì per fare il punto sulla continuità della ricerca; ciò si mostrò proficuo ed in grado di superare le molte contraddizioni che avevano appesantito inutilmente i rapporti interpersonali dalla lettera di scioglimento del gruppo del ‘64.Dopo il ‘67 Chiggio sente l’esigenza di superare la produzione di oggetti limitati alla sola fruizione ottico-percettiva per coinvolgere la cinesi corporea e le varie fenomenologie del corpo. Questo atteggiamento è condiviso dagli Enne che si trovano ancora una volta riuniti in una metodologia collettiva. Negli anni ’70 vengono progettati molti ambienti di cui vi è traccia nel proprio archivio e ciò viene ulteriormente esplicitato dalle attenzioni che Chiggio e Massironi mostrano nella progettazione, costruzione e nel cantiere di due ambienti: la fontana Aquatronic alla Mostra del Marmo di Carrara e Intosoft al Museo di Vienna.Nel 1972 quattro componenti del gruppo di cui Chiggio si fa portavoce, Biasi, pur interessato, in quel momento segue maggiormente le vicende dell’oggetto visivo, continuano la ricerca ambientale uniti dagli interessi per la radicalità del design nella opera collettiva “Infodesign”. Tale avvenimento approda nella mostra Eurodomus avvenuta a Torino e curata da Giò Ponti.Tra gli anni 1970 e ‘80 il lavoro collettivo si diversifica e Chiggio prosegue la propria ricerca individuale facendo confluire le sue indagini percettive in strutture definite dalle alternanze dei campi Bianco-Rosso, capaci di modulare qualsiasi superficie attraverso scansioni destabilizzanti il solido formale percepito. Queste opere sono eseguite con tempere su carta, serigrafie su vari supporti, fustelle su cartoncino e con strutture cinetiche.Nel 1980 Chiggio che aveva iniziato il suo insegnamento presso l’Accademia di Venezia nel 1978, approfondisce ulteriormente le proprie ricerche in ambito semiologico intorno agli enunciati dell’Arte, indagando i comportamenti delle avanguardie storiche. Continuando la significativa esperienza di aprire punti di incontro e laboratori, apre a Padova con Giulia Laverda, la galleria TOT, per la quale cura le mostre sulle tendenze radicali del design contemporaneo come Ultramobile, Memphis, Alchimia, Gufram, oltre che le installazioni e ricerche concettuali sulla performatività del linguaggio ludico del gruppo TATA fondato assieme agli architetti Baruffi, De Santi, Rigo, Pavan, Zambon, agli artisti Garner, Pardini e al critico d’arte Ernesto Luciano Francalanci, con cui si unisce in un lungo sodalizio sia didattico che critico. Tale attività inizia con la pubblicazione del volume “Del Ludico” edito da Mazzotta e prosegue con una serie di libri oggetto prodotta dalle Edizioni Tot. L’esperienza collettiva dei Ludici si conclude nel 1988. Di questo operare si sono occupati lo storico Ernesto L. Francalanci docente a Venezia ed Annamaria Sandonà dell’Università di Padova.Fin dai primi anni del suo operare artistico Chiggio affianca la ricerca visuale con altre attività produttive nel tentativo non solo di supplire al vuoto economico prodotto dall’ostinato rifiuto di partecipare alla “kermesse” del mercato artistico, ma anche profondamente motivato dalla coscienza dei limiti di un operare artistico autoreferenziale. Dal 1964 al 1977, come professionista, apre uno studio di design che opera in Italia e all'estero nei settori elettromeccanico, arredamento, illuminazione, occhialeria e nel settore della prefabbricazione leggera (Premio SMAU per l'orologio di controllo della Solari). Collabora attivamente alla definizione della figura professionale del designer presso l’Associazione Disegno Industriale di Milano facendo parte nel 1973 del consiglio direttivo e rappresentando il design italiano al Convegno Internazionale ICSID di Kyoto con Enzo Mari.Dal 1975 al 1991 svolge la direzione artistica per imprese italiane ed estere. Di particolare interesse sono le iniziative per la Nikol Internazionale, produttrice di sistemi abitativi ambientali. In questo ambito cura assieme a Manfredo Massironi, una cartella di serigrafie Nikol Art contenente opere serigrafiche dei componenti italiani delle Nuove Tendenze. Tra 1986 e 1990 per Dino Gavina, noto industriale del mobile, personalità attenta ai vari momenti dell’arte d’avanguardia e fondatore del Centro Duchamp, Chiggio cura la comunicazione d’immagine della Simon-Gavina e gli incontri culturali del Centro dedicati a Man Ray, Joyce, Duchamp, Campana e Colli.Rilevanti per Chiggio sono state le esperienze avute nel 1985 con Barbara Nerozzi, direttrice della rivista Gran Bazar, per cui progetta la veste grafica; nel 1989 e 1990, per il Centro Andrea Palladio di Vicenza, imposta l’immagine coordinata dei corsi di progettazione “Architettando la città storica” curati da Sergio Los.Negli interessi allargati per le modalità del comportamento artistico, in qualità di fashion designer, sollecitato da Dino Gavina, rilancia per la Schiaparelli Mode di Parigi, nel 1991, il prestigioso marchio degli anni ’50 con la riedizione di abiti d’artista (Cocteau, Man Ray, Dalì, Vertès, Bérard, Van Dongen, Giacometti, Fini) curandone un’opera monografica.All’attività di ricerca visiva, Chiggio affianca una tendenza speculativa intorno ai processi di teoria e prassi confluiti in elaborati testuali. È curatore nel 1974 con Paolo Deganello della rivista “Quaderni del Progetto”, che analizza gli ambiti professionali del progettista, pubblica tra 1987-88 alcuni saggi e dispense sul design e la monografia sulla industria produttrice di moto Laverda nel 1988; data la sua conoscenza operativa degli esponenti del Radical Design cura nel 1986, per le Edizioni Electa, il volume sul gruppo radicale torinese Studio 65.Dal 1978 al 1989 svolge attività teorica come docente di Progettazione ed Estetica industriale all’Accademia di Belle Arti di Venezia e come visiting professor presso le Università di Venezia, Firenze e Padova. L’esperienza accumulata in ambito semiologico negli anni di insegnamento, lo portano a coordinare tra il 1978-81 i Seminari sulla Immagine riprodotta e l’Illustrazione presso Lucca Comics. Diviene editor dei primi Annuari dell’Illustrazione Italiana per l’editrice Q.Nel 1996 apre a Padova il laboratorio multimediale “Embtool” dove attua ricerche eidomatiche con attenzione al video digitale. In tale struttura esegue documentari e cortometraggi sull’architettura e sull’arte con la collaborazione di Alberta Ziche.Nel 1999 progetta catalogo (Skira edizioni) e allestimento della mostra “MIR” per il Museo di Bolzano a cura di Ernesto L. Francalanci e Roberto Masiero. Nel 2003 è curatore con Virginia Baradel e Roberto Masiero della mostra “La Grande Svolta” presso il Palazzo della Ragione di Padova per la quale si occupa inoltre del coordinamento d’immagine.Per quanto riguarda l’elenco delle mostre individuali e collettive fino al 1976 si può fare riferimento a quanto presente nel libro di Italo Mussa sul Gruppo Enne. Dopo tale data valgono le date ed i riferimenti di tutte le manifestazioni dedicate al gruppo.
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http://it.wikipedia.org/wiki/PalaVerde
PalaVerde.Il PalaVerde è il palazzetto dello sport dove giocano le squadre della Sisley Volley (pallavolo) e della Benetton Basket (pallacanestro).Situato a Villorba, in provincia di Treviso, fu costruito nel 1983. È interrato per metà della sua altezza e contiene 5.124 posti a sedere, che aumentano di circa mille unità durante i concerti, nei quali gli spettatori possono occupare anche l'area di gioco. È formato, internamente, da tre anelli: uno al piano inferiore, l'altro al pian terreno ed il terzo al piano superiore. È un palazzetto polivalente, poiché, oltre ad incontri a carattere sportivo, può ospitare concerti, partite di tennis, saggi di danza e manifestazioni di altro tipo.È dotato di sei spogliatoi per atleti, oltre a quelli per giudici, arbitri e tre camerini. Inoltre, all'interno della struttura, si possono trovare un'infermeria, una sala di muscolazione, una sala per il controllo antidoping, una segreteria e una regia segnapunti; quest'ultima si occupa, in particolare, della gestione del tabellone segnapunti che sovrasta il campo e dei quattro maxi-schermi posti ai vertici degli angoli della struttura. Non mancano infine una sala stampa, dotata di linee telefoniche, fax, telescrivente e televisione, e una sala per le interviste.All'esterno è presente un ampio parcheggio che può ospitare oltre tremila automobili.Concerti ospitatiNoteVoci correlateCollegamenti esterniArene di pallacanestro in Italia|VerdePalazzetti dello sport|VerdeProvincia di TrevisoPalaverde
7,121,545
http://italy.indymedia.org/news/2005/06/809385_comment.php?theme=2
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50Ogni tanto fa bene soffermarsi ad ascoltare le voci che arrivano da lontano,voci ignoranti e faziose di pezzettini da novanta del mondo culturale europeo e, nel mio caso, soprattutto italiano.Fa bene ascoltare perche' il rischio di confondersi davanti a tanta ignominia e'grande e allora corre l'obbligo di incamerare, digerire ed espellere le tossineche le innumerevoli notizie, notiziole e opinioni con cui bombardano ogni giornoIsraele e gli ebrei, provocano.Bisogna espellerle per non rimanerne soffocati e non provare un senso di maloredi fronte all'odio, all'indifferenza e all'incomprensione del mondo.Noi, qui in Israele, assistiamo ogni giorno al bombardamento di Sderot e altrivillaggi e citta' israeliane vicino alla striscia di Gaza, ogni giorno sventiamodecine di attentati alla faccia della tregua, ascoltiamo le minacce deglihezbollah, restiamo allibiti alle dichiarazioni di Abu Abbas che dice di voleretutto Israele, non gli basta certo quello di cui ci priveremo in agosto.Noi, in un'ultimo, estremo tentativo di pace, porteremo via dalle loro case inostri fratelli per dare altra terra a loro, ai nostri nemici giurati, a quelliche ci vorrebbero vedere tutti morti, alle canaglie che vogliono la distruzionedi Israele.Non gli basta.Gli daremo terre che non gli appartengono ma vogliono tutto, vogliono Israele,non si vergognano a dirlo e i loro amici non si vergognano ad ascoltarlo!Noi, che stiamo vivendo da cinque anni uno dei periodi piu' tragici dellanostra storia, dobbiamo avere anche la disgrazia di sentire i vari SergioRomano, Maurizio Blondet, Gianni Vattimo, tanto per nominare gli ultimipezzettini da novanta del mondo cultural-bolscevico-antisemita italiano ,diffamare e delegittimare Israele sui giornali e alla televisione.E' logico e umano che ogni tanto si senta un senso di mancamento, di nausea , disoffocamento.Manca l'aria a leggere la storia di Israele versione Sergio Romano, ci si sentesoffocare ai deliri antigiudaici di Maurizio Blondet, viene la nauseanell'apprendere che Gianni Vattimo, il filosofo, ha firmato il documentonazista degli studenti di Torino per impedire a esponenti di Israele di parlarenelle universita'.Razzismo: parola di moda.Si e' razzisti sempre.Se si critica il fondamentalismo islamico si e' razzisti, se si contesta agliimam filoterroristi il diritto di restare in Italia si e' razzisti.Se si fa notare che sono arabi gli assassini delle popolazioni del Darfur si e'razzisti, se si dice che i palestinesi usano i loro figli per la propagandaantisraeliana si e' razzisti.Non si e' razzisti invece quando si dice che Israele non ha diritto di esistere,non si e' razzisti quando si nega a Israele il diritto a difendersi,non si e' razzisti quando non si riconosce agli ebrei il diritto di avere unloro stato,non si e' razzisti quando si impedisce agli israeliani di entrare nelleuniversita',non si e' razzisti quando si organizza e si firma il boicottaggio di Israele ,non si e' razzisti quando si licenziano accademici ebrei israeliani,non si e' razzisti quando si aggrediscono gli ebrei israeliani che hanno ilcoraggio di dichiararsi tali, molti di loro, per poter vivere senza insulti eaggressioni, cercano di diventare trasparenti confondendosi con gli altri....In questi casi, quando si da addosso a Israele e agli ebrei, il razzismo sitrasforma in "critica legittima della politica di Israele".Manca l'aria!Si soffoca quando si legge che una buona percentuale di italiani ritiene che gliebrei parlino troppo di Shoa'.Quegli stessi italiani non protestano ne' si annoiano quando gli raccontanodelle disgrazie dei poveri palestinesi a causa della nascita di Israele, solotre anni dopo la fine dell'Olocausto e l'uscita dei sopravvissuti ebrei daicampi della morte.Come si commuovono gli italiani ai racconti del povero arabo che conserva lechiavi della sua ex casa di Jaffa, in cui , se voleva, poteva tranquillamenterestare come tanti sono rimasti! Sono passati quasi 60 anni ma quelle storieturbano gli italiani fino alle lacrime e allo sdegno contro i perfidi ebrei.Come si annoiano invece a sentir parlare dell'Olocausto!Manca l'aria! Si, manca l'aria. Si soffoca!Se qualcuno infine, per equilibrare il piatto della bilancia, raccontadell'espulsione degli ebrei dai paesi arabi, dell'assassinio di famiglie intere, dei patrimoni rubati, della fuga drammatica verso Israele....allora fannofinta di non sentire.I piu' assumono un'aria annoiata e non rispondono, altri, quelli della stessagenia dei pezzettini da novanta, quelli dicono "gli sta bene, se la sono voluta,hanno rubato la terra agli arabi".Si soffoca.Poi si leggono le notizie e notiziole sui giornali, lanci ANSA del tuttofaziosi e scopriamo che " kamikaze" ebrei vogliono ammazzare Sharon. Nonesistono ancora, per fortuna, kamikaze ebrei, non sono mai esistiti e lanotizia e' stata chiaramente distorta ma l'uso sfacciato della propagandasuggerisce che sia bene parlarne, anche ipoteticamente, per far entrare nellatesta dei lettori la convinzione che i kamikaze non sono mica solo arabi,caspita, potrebbero diventarlo anche gli ebrei, eh eh, chi puo' negareun'ipotesi ?E allora scriviamolo prima che succeda, no?L'ANSA sta facendo da anni un inqualificabile lavoro di disinformazione, peggio,di mala informazione, distorce le notizie e le diffonde a tutti i media chenaturalmente si guardano bene dal verificarle.Una pulce nell'orecchio in piu' non fa mica male alla salute, anzi, un po' diodio in piu' contro Israele, puo' solo favorire le canaglie, gli assassini, ilpopolo che non c'e' e di cui il mondo intero ha preso le difese per attaccareIsraele.Forza! Mettiamo notizie inesistenti contro Israele, pubblichiamo fotografiefuorvianti e menzognere, parliamo della cronaca nera per dimostrare che "anchela'" ci sono delinquenti. E poi inventiamo , inventiamo, la fantasia non cimanca quando vogliamo demonizzare il paese piu' odiato del mondo.Confondere le idee, impedire che il lettore sappia che ogni giorno vengonofermati ragazzini arabi pieni di esplosivo pronti a farsi saltare in Israele,oppure che l'ANP ha condannato a morte decine di dissidenti, fucilati in piazza,o ancora che il caos e l'anarchia regnano sovrane nei territori, oppure cheEuropa, USA , Giappone e paesi arabi continuano a ricoprire i capi dell'ANP disoldi.Fiumi di soldi, miliardi di soldi e loro, le canaglie , non sanno aprire nemmenouna fabbrichetta, nemmeno un'infermeria.Israele gli deve costruire anche la ferrovia e consegnargliela su un piattod'argento.E giu' soldi, vagonate di soldi e nessuno che protesti , no, nessuno si ribellase gli levano tasse dal portafoglio per mandare soldi agli inetti.E chi lo fa notare e' razzista!Nessuno si scandalizza in Italia se il rappresentante dell'OLP vive datrent'anni a Roma mantenuto dallo stato italiano. Trent'anni! Non e' maisuccesso che uno, sempre la stessa persona, rappresenti un qualcosa pertrenta lunghi anni pesando sulle spalle del Paese ospitante.Silenzio, e' un palestinese, tutto gli e' dovuto.Protestano invece gli italiani se qualcuno parla di Shoa'.Uffa che barba, sti ebrei, non sanno parlare d'altro. Che barba, che noia!Si, manca l'aria , si soffoca, viene voglia di vomitare.Quando, anni fa, parlavo di antisemitismo la gente mi rideva in faccia, anchegli amici. "Antisemitismo? ma se non esiste!" dicevano. "ti fai le seghementali, siete malati di vittimismo voi ebrei" aggiungevano.Oggi tutto il mondo occidentale parla di antisemitismo, si mette in guardia lagente di buona volonta', si prendono provvedimenti, camminare per le straded'Europa e' pericoloso soprattutto per chi oltre a essere ebreo e' ancheisraeliano o solo sionista.L'estrema sinistra e' malata di antigiudaismo, i delinquenti studenti nazisti diTorino hanno augurato a Daniela Santus di saltare per aria in un autobusisraeliano. La destra estrema e' malata di antisemitismo. Molti di noi, ebrei,sionisti o israeliani, ricevono simpatiche email con la scritta SIEG HEIL!Tutti sono malati di antiisraelismo, non conoscono la storia di Israelestravolta dalla propaganda araba cosi' cara agli europei, molti nemmeno sannodove Israele si trovi ma odiano questo Paese con tutta l'anima.E in mezzo ci sono le personcine per bene, i moderati, quelli che non siinteressano di politica, quelli che sollevano gli occhi al cielo sbuffando"uffa sempre a parlare di Shoa', sti ebrei".Si soffoca, ci si sente mancare, viene da vomitare!
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http://it.wikipedia.org/wiki/Neotis_denhami
Neotis denhami.L'otarda di Denham, od otarda di Stanley'", "Neotis denhami"', è un grosso uccello della famiglia delle otarde. Nidifica in gran parte dell'Africa sub-sahariana. È una specie di terreni aperti, comprese terre coltivate, prati, pianure allagate e fynbos incendiati. È stanziale, ma in inverno alcune popolazioni isolate si spostano ad altitudini inferiori.L'otarda di Denham è lunga 84–116 cm ed il maschio è molto più grande della femmina. Il dorso è bruno, più scuro nel maschio, e le regioni inferiori sono bianche. Il collo è grigio pallido, la nuca è arancione e la testa presenta delle strisce nere sulla sommità. Le lunghe zampe sono giallo pallido. Le ali sono chiazzate di bruno, bianco e nero; in volo i maschi mostrano ali più bianche delle femmine e dei giovani.Durante il corteggiamento il maschio gonfia la gola, che appare come una palla ricoperta di piume bianche. Questa specie è solitamente silenziosa.L'otarda di Denham si nutre di insetti, piccoli vertebrati e vegetali. Ha subito un notevole calo della popolazione in gran parte, se non in tutto, il suo areale. La caccia è la causa principale del suo declino nel Sahel ed in Africa occidentale, ma in Africa orientale e meridionale costituisce una minaccia peggiore la conversione delle praterie in campi coltivati.Il nome comune di questa specie commemora un esploratore, il maggiore Dixon Denham, ed un naturalista, Edward Smith-Stanley, 13° Conte di Derby, inglesi.BibliografiaCollegamenti esterniOtididaeSpecie di uccelliStanley Bustard
2,701,801
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_baschira
Lingua baschira.La lingua baschira'" o "'baškira'" (in baschiro: Башҡорт теле "Başqort tele") appartiene al gruppo delle lingue turche, ed è la lingua parlato dai Baschiri, una minoranza di origine asiatica stanziata in Russia, principalmente nella repubblica di Baschiria (Baškortostan), dove è lingua ufficiale. Secondo il censimento del 2002, circa 1.379.000 di Russi erano di lingua madre baschira.Vi sono consistenti gruppi che la parlano anche in Kazakistan ed in Uzbekistan.Alfabeto e dialettiDopo l'invasione della Russia da parte dei Mongoli, le lingue kipčake iniziarono a divenire comuni, essendo questo il gruppo linguistico parlato dalla maggioranza delle tribù che componevano l'Orda d'oro.La moderna lingua baschira, molto simile al tataro, trae origine dal gruppo di lingue kipčake. Oggi la lingua ha molti dialetti, similmente al tataro. In passato, il baschiro usava il ciagatai come lingua scritta. Verso la fine del XIX secolo quest'ultima è stato rimpiazzato dal tataro, che è rimasto in uso fino al 1923.Sia il ciagatai che il tataro erano scritti usando una variante della scrittura araba.Nel 1923 un sistema di scrittura, sempre basato sull'alfabeto arabo, fu creato specificatamente per il baschiro. Nello stesso periodo, sotto l'influenza tatara, prese forma una lingua letteraria baschira, inizialmente utilizzando un arabo modificato, che poi, dal 1930, venne rimpiazzato da un alfabeto basato su quello latino, a sua volta sostituito, nell'inverno 1938 da un alfabeto cirillico adattato; in particolare sono state aggiunte le seguenti lettere:Schwa (cirillico), Ө (cirillico), Ү (cirillico), Ajn (cirillico), Qa (cirillico), Ng (cirillico), Dhe (cirillico), Ҫ (cirillico), Һ (cirillico).BibliografiaNoteCollegamenti esterniLingue turche|BaschiraLingue della Russia|BaschiraBashkir language
7,119,285
http://italy.indymedia.org/news/2004/08/596393_comment.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50Anche l'uomo d'Acciaio del cinema, il Vendicatore per eccellenza, l'implacabile Terminator del grande schermo, è stato, nell'infanzia, un bambino fragile, spaventato, alla mercé degli adulti. Anzi, peggio: una vittima di veri e propri abusi fisici da parte del padre, severo e fanatico ex ufficiale nazista, pronto a picchiarlo con violenza inaudita pur di piegargli la volontà.La confessione - inaspettata - arriva dal superdivo e attuale governatore della California, Arnold Schwarzenegger. Che, in una lunga intervista di copertina al periodico Fortune, tra una chiacchiera politica e l'altra, rivela particolari poco noti del suo passato. Con dettagli che fanno scalpore: pensare che lui - l'ex campione di culturismo, il protagonista di mille pellicole d'azione - possa essere stato, anche se da piccolo, indifeso e maltrattato, fa comunque un certo effetto. E spiega, forse, anche la genesi della sua volontà di ferro, la decisione di abbandonare il proprio paese, l'Austria, per cercare fortuna altrove.Ma veniamo alla parole di Schwarzy, che squarciano il velo sul lato oscuro della sua giovinezza. "Mio padre - dichiara il governatore della California - era autore di quello che ora viene definito child abuse", ovvero violenza fisica sui bambini. Un comportamento continuo quello del genitore, Gustav, ufficiale nazista ai tempi della Seconda Guerra mondiale: "Mi strappava i capelli, mi picchiava con la cinghia". Il tutto con una forza e un accanimento notevoli, pur di "conformare" i comportamenti del figlio al rigido codice dell'epoca.Gesti inaccettabili, secondo chi allora ne fu vittima. Ma che, come ricorda lo stesso Schwarzenegger, non erano affatto rari, a quel tempo, nel suo paese: gli stessi abusi, spiega, erano subiti "dal bambino della porta accanto, e da quello della porta ancora successiva. Molti di loro erano gravemente maltrattati dai loro genitori: un effetto della mentalità austriaco-tedesca".La differenza rispetto ai suoi coetanei, come sottolinea l'attore-governatore, è nella reazione: gli altri subivano passivamente, lui no. E dunque se lo scopo del padre era quello di "spezzare la mia volontà", l'obiettivo non è stato certo raggiunto: "Io ero l'unico che non mi sono mai conformato, e la cui volontà non si è mai fatta piegare". Anzi, parte proprio dal clima di violenza respirato in famiglia il suo desiderio di evadere: "Diventai un ribelle, decisi di andarmene: volevo diventare ricco. Diventare qualcuno".E, in effetti, il giovane Arnold mantenne le promesse: coltivò la sua forza fisica con cura maniacale, e a 21 anni emigrò negli Stati Uniti. Diventando - lui, austriaco - perfetta incarnazione del sogno americano: prima campione di culturismo, poi protagonista di pellicole di serie B, poi divo consacrato da pellicole sfonda-botteghino (su tutte la saga Terminator), poi ancora governatore della California. Insomma, un concentrato di muscoli di ferro e volontà d'acciaio. Forse per cacciar via le immagini di un bimbo impaurito vittima del suo papà.(4 agosto 2004)
2,394,625
http://it.wikipedia.org/wiki/Comitato_Interministeriale_per_il_Credito_e_il_Risparmio
Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio.Il Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio'" ("'CICR) è un organismo facente capo al Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano al quale il Testo Unico Bancario (Decreto legislativo n. 385 del 1 settembre 1993) attribuisce compiti di alta vigilanza sul credito e sulla tutela del risparmio.Il comitato interviene sulla regolamentazione dell'attività degli istituti di credito e degli intermediari finanziari, deliberando i criteri che regolano l'attività di vigilanza della Banca d'Italia, su proposta della Banca d'Italia stessa, e sulla trasparenza delle condizioni contenute nei contratti per servizi bancari e finanziari, ancora su proposta della Banca d'Italia d'intesa con la Consob.Il comitato interviene inoltre sulle emissioni obbligazionarie delle Regioni a statuto ordinario e della Valle d'Aosta, per i quali rilascia un cosiddetto "parere conforme".ComposizioneIl CICR è composto da 5 ministri:Alle riunioni del comitato è prevista la partecipazione del Governatore della Banca d'Italia, il quale però non ha diritto di voto, mentre è facoltà del presidente convocare altri Ministri o presidenti di altre Autorità di vigilanza che possono essere competenti sugli argomenti di cui è prevista la trattazione.Collegamenti esterniPubblica amministrazione italiana
1,191,982
http://it.wikipedia.org/wiki/Flame_Ionization_Detector
Flame Ionization Detector.Schema di un lame Ionization Detector (FID)Il Flame Ionization Detector'" (FID) uno strumento di misurazione utilizzato per il rilevamento gascromotagrafico degli idrocarburi (come il butano o l'esano). Ha un range di rilevamento lineare di 6 - 7 ordini di grandezza (106-107), con un limite inferiore di rilevamento pari a meno di un picogrammo. Il FID è lo strumento gascromatografico che ha avuto maggior successo per il rilevamento dei composti organici.Limiti nello strumentoLo strumento permette di rilevare solo i composti che possono bruciare, altri componenti possono essere ionizzati attraverso il passaggio lungo la fiamma, ma non possono produrre un segnale sufficientemente intenso, tale da essere rilevato dall'antenna dello strumento. Non sempre questo fatto costituisce uno svantaggio, in certi casi, come per l'analisi dei gas di scarico, lo strumento può rilevare degli idrocarburi incombusti, ma non l'azoto (così come altri gas permanenti, come l'acqua o l'anidride carbonica).Per le molecole che contengono solo carbonio ed idrogeno, lo strumento risponde in modo corretto, ma la presenza di altri atomi nelle molecole, come l'ossigeno, riduce la sensibilità dello strumento.Ad esempio la sensibilità verso il metano (CH4) è eccellente, ma quella relativa alla formaldeide (CH2O) è più bassa.Essendo il FID un rivelatore distruttivo, deve essere utilizzato in fondo alla catena di rilevazione strumentale.Utilizzo dello strumento per il controllo dei fumiPer la sua semplicità e compattezza, il FID sarebbe lo strumento ideale per l'analisi in campo dei fumi, ma essendo del tutto insensibile ad una parte dei composti comunemente presenti in tali tipi di scarichi, come l'acqua (H2O), il monossido di carbonio (CO), l'anidride carbonica (CO2) e gli ossidi di azoto (NOx), può essere utilizzato solo per rilevare la componente di idrocarburi eventualmente presenti come residui di combustione. L'analisi di tali idrocarburi serve a determinare il Carbonio Organico Totale (TOC).Principio di funzionamentoCome il nome lascia intuire, lo strumento sfrutta la presenza di ioni nella fiamma. La sorgente degli ioni è data dall'idrogeno introdotto nella fiamma. Spesso viene introdotto anche dell'ossigeno al fine di aumentare la sensibilità dello strumento. La fiamma risultante dalla combustione di idrogeno in aria (eventualmente l'aria può essere sostituita con ossigeno puro) pirolizza i composti organici producendo atomi caricati positivamente (cationi) ed elettroni.Al fine di determinare tali ioni due elettrodi sono disposti lungo il percorso della fiamma, il primo, caricato positivamente, è posto all'uscita del bruciatore (il quale è una sorta di " becco di bunsen", l'altro, caricato negativamente, è posizionato lungo la fiamma (questo elettrodo è normalmente un cilindro cavo od un pezzo angolare di platino). I cationi prodotti dall'elevato calore della fiamma vengono attratti dall'elettrodo negativo ricco di elettroni. Nel momento dell'incontro del catione con l'elettrodo negativo, questi gli cede gli elettroni mancanti generando una debole corrente tra i due elettrodi. La corrente viene rilevata tramite un sensibile amperometro e quindi visualizzata su di un display.BibliografiaTecniche analiticheFlame ionization detector
755,260
http://it.wikipedia.org/wiki/Galvanostegia
Galvanostegia.La galvanostegia'" è una tecnica, usata per di più in ambito industriale, che permette di ricoprire un metallo non prezioso con uno prezioso o più nobile (o passivabile) sfruttando la deposizione elettrolitica. Questo processo viene solitamente sfruttato per proteggere strutture metalliche dalla corrosione, ma può anche avere scopo decorativo.Esecuzione praticaLa galvanostegia viene normalmente effettuata nel modo seguente.In una vasca, che costituisce il cosiddetto "bagno galvanico", contenente una soluzione acquosa del sale del metallo da depositare, sono immersi due elettrodi: il catodo è costituito dall'oggetto da ricoprire, mentre l'anodo può essere costituito dal metallo che deve essere depositato, da un altro metallo inerte o da grafite. A questi due elettrodi viene imposta una differenza di potenziale mediante un generatore di corrente. In tali condizioni i cationi del metallo da depositare si muoveranno verso il catodo (caricato negativamente), mentre gli anioni si muoveranno verso l'anodo (caricato positivamente).Ai due elettrodi si hanno i seguenti fenomeni:Sul catodo si depositano quindi i cationi, che acquistano elettroni all'anodo e si trasformano in atomi metallici. In tal modo il catodo viene lentamente ricoperto da un sottile strato metallico mentre l'anodo, quando è "sacrificale", viene lentamente consumato rilasciando ioni in soluzione. In relazione allo strato metallico che si intende depositare, che solitamente è di decine di micron o meno, per un determinato valore di densità di corrente (espressa in A/dm2) alla quale lavora il bagno e conoscendo la velocità di deposizione, basta impostare il tempo necessario per formare un deposito dello spessore desiderato. Alcuni bagni, come quelli utilizzati per il deposito di metalli nobili quali l'argento o l'oro, utilizzano anche una soluzione di ioni cianuro e per tale motivo sono detti "bagni al cianuro". Questo tipo di bagni richiede, per legge, operatori abilitati all'utilizzo del cianuro, abilitazione riconosciuta tramite concessione di un patentino rinnovabile. Rodio, nichel, rame, cromo e zinco sono altri metalli che vengono comunemente utilizzati in galvanostegia.Voci correlateElettrochimicaTecnologie chimicheProcessi industrialiElectroplating
2,080,015
http://it.wikipedia.org/wiki/Nazionale_di_pallavolo_femminile_della_Thailandia
Nazionale di pallavolo femminile della Thailandia.La nazionale di pallavolo femminile della Thailandia'" è una squadra asiatica composta dalle migliori giocatrici di pallavolo della Thailandia. La squadra è sotto l'egida della "Federazione Thailandese di Pallavolo (The Amateur Volleyball Association of Thailand)". Al 25 agosto 2008 la Thailandia è al 19° posto nel ranking mondiale.StoriaLa nazionale thailandese è diventata negli ultimi anni una delle squadre più apprezzate del panorama asiatico partecipando sia ai mondiali che al World Grand Prix, anche se in queste competizione è stata sempre sopraffata dalla supremazia delle potenze mondiali del volley. Tra i risultati più ragguardevoli due terzi posti nel campionato continentale. Nel 2009 vince per la prima volta, contro ogni pronostico il campionato asiatico ed oceaniano, battendo in finale la favorita Cina per 3 - 1: si tratta della prima medaglia d'oro per la nazionale thailandese.Partecipazioni e posizionamentiCampionati olimpiciLa nazionale di pallavolo femminile della Thailandia non ha mai partecipato alle Olimpiadi.Campionati mondialiCampionati asiatici ed oceanianiWorld Grand PrixCoppa del MondoGrand Champions CupVoci correlateNazionali di pallavolo asiatiche ed oceaniane|ThailandiaThailand women's national volleyball team
7,315,578
http://www.blogapuntate.it/post/584/un-posto-al-sole-puntata-del-27-giugno-roberto-ferri-butta-la-maschera
Riassunto episodio numero 2615: ehi fans di Un Posto al Sole, non ci avevate creduto alla redenzione di Roberto Ferri vero? Già. Vi ricordate? Lui aveva chiesto a Marina (Nina Soldano) di andare a vivere con lui. Lei ieri era all’inizio titubante, aveva paura, ma poi lui la convince. Sul divano le fa tutto un discorso importante e romantico e lei, spalmata sui cuscini, ci crede. E accetta.Alla Terrazza intanto Andrea (Davide Devenuto) è in preda a dolori allucinanti ad un dente ma, terrorizzato, non vuole proprio andare dal dentista. Ma… all’improvviso arriva Giorgia (la dentista) con il piccolo Andreino a trovare Michele e Rossella. Andrea ha uno choc. Andreino è uguale a lui da piccolo. E la paura del dentista si intensifica.Giovanna (Clotilde Sabatino) si reca a casa di Katya perché vuole vederci chiaro. E’ preoccupata. La donna però la tratta male. Giovanna trova in casa una nuova televisione e, naturalmente, si chiede dove abbia racimolato i soldi. Katya la manda via perché non vuole polizia tra i piedi.Andrea non vuole davvero andare dal dentista ma Viola (Ilenia Lazzarin) lo ricatta. Se non vai mi metto in sciopero. Niente sesso. Andrea, scoraggiato, accetta. Andrà da Giorgia e Viola lo accompagna.Giovanna, tornata a casa da Franco, gli spiega che non possono andare in vacanza perché ha del lavoro urgente. Lui reagisce stizzito.Mentre Marina sta traslocando da Ferri (Riccardo Polizzy Carbonelli) riceve una telefonata sul cellulare. E’ Debora Scacchi (Marta Iacopini), la padrona della misteriosa Villa. La invita ad una serata particolare ma Marina rifiuta. In fondo ora ha Roberto no? Marina non sa però che con Debora c’è Roberto. A letto insieme. Ferri spiega alla donna che vuole distruggere Marina. Per lei prova un odio così profondo che “vuole distruggerla lentamente”. Perché è colpa sua se ha perso tutto e tutti. Ora vuole farla soffrire fino alla morte.Foto presa da Unpostoalsole.rai.itAlisa - Segui il tuo cuore: Video puntata del 3 settembre del 04 set 2010Tempesta D'Amore: Puntata del 3 settembre - La sofferenza di Sandra - Video del 04 set 2010Beautiful puntata del 3 settembre 2010: Chi è davvero Sandy Sommers? del 04 set 2010Alisa - Segui il tuo cuore: Video puntata del 2 settembre del 03 set 2010Sentieri – puntata dell’1 settembre: Lizzie paga la cauzione a Jonathan mentre Tammy si confida con Marina del 03 set 2010clotilde sabatino, davide devenuto, ilenia lazzarin, marta iacopini, nina soldano, riassunto, riccardo polizzy carbonelli, un posto al soleRegistrati per riservare il tuo nickname preferito su tutti i blog di Blogo e per caricare il tuo avatar. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Direzioni_Territoriali_dell%27Economia_e_delle_Finanze
Direzioni Territoriali dell'Economia e delle Finanze.Le Direzioni Territoriali dell'Economia e delle Finanze'", anche DTEF, fino al 2 aprile 2008 denominate "Direzioni Provinciali dei Servizi Vari" già Direzioni Provinciali del Tesoro sono organi periferici del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro, e sono presenti in ogni provincia.FunzioniIl compito principale di questo Ufficio è l'erogazione degli stipendi ai dipendenti del comparto Stato, Scuola, Istituti di Alta Formazione e Agenzie.Fino al 1998 le Direzioni Provinciali dei Servizi Vari erogavano pensioni ai dipendenti pubblici. Il servizio viene reso ora dall'INPDAPOrganizzazioneLe Direzioni Territoriali dell'Economia e delle Finanze sono diffuse su tutto il territorio nazionale e sono organizzate in sedi regionali e uffici provinciali. Esse sono:La gestione dei depositi definitivi di pertinenza della Cassa Depositi e PrestitiLa Cassa Depositi e Prestiti fu istituita nel 1863 allo scopo di ricevere e amministrare i depositi effettuati da privati, enti o amministrazioni, volontariamente o in base a disposizioni di legge o regolamenti o prescritti da un’attività giudiziaria o amministrativa, nonché concedereprestiti a lunga scadenza agli enti pubblici per la realizzazione di beni strutturali.Fino al 30 giugno 1983 è stata strutturata come Direzione Generale del Ministero del Tesoro, dal 1º luglio 1983, con legge 13 maggio 1983, n. 97 fu trasformata in Ente Autonomo con proprio bilancio ed organizzazione autonoma, con la contestuale soppressione della Direzione Generale.Con Decreto legge n. 269 del 30 settembre 2003, convertito, con modificazioni, nella legge n. 326 del 24 novembre 2003, la Cassa è stata trasformata in Società per azioni.Con il deposito della somma presso la Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato sui conti di cassa, si realizza il contratto di deposito che ha caratteristiche analoghe a quelle previste dall’art. 1773 del Codice Civile, per il quale la Cassa assume la figura giuridica di terza depositaria e il proprietario del deposito quello di depositante a l’Amministrazione a favore della quale il deposito viene effettuato, di ente cauzionato.Tipologie dei DepositiI depositi definitivi si distinguono in volontari ed obbligatori. I primi, ormai desueti, erano effettuati, senza vincolo alcuno, quale impiego di capitali.I depositi obbligatori. Prescritti da leggi o regolamenti amministrativi o da disposizioni giudiziarie, possono essere cauzionali, amministrativi e giudiziali.I depositi cauzionali sono effettuati a titolo di garanzia da imprenditori per la fornitura di beni o servizi alla Pubblica Amministrazione in genere, da affittuari di beni patrimoniali dello Stato a garanzia del pagamento del canone e comunque, da terzi, in esecuzione di dettati normativi.I depositi amministrativi riguardano, invece, le indennità sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità ordinate da una Pubblica Amministrazione.I depositi giudiziari sono costituiti o con valori la cui proprietà è contestata in giudizio, o da somme derivanti da espropriazioni forzate mobiliari o immobiliari o per darne esecuzione a provvedimento dell’autorità giudiziaria.I depositi. Oggi costituibili solo in contanti, qualunque sia la loro natura, possono essere fruttiferi se di importo pari o superiore ad € 250,00 o infruttiferi se di importo inferiore.I tassi d’interesse su base annua sono pari all’1,50% per i depositi amministrativi e giudiziari e all’1,75% per i cauzionali. Vengono computati, considerando l’anno finanziario (360 giorni) e decorrono dal 31° giorno dopo quello del versamento.Operazioni sui depositi definitiviLe operazioni di deposito si sviluppano in tre fasi:La prima fase, quella dell’iscrizione, inizia con la compilazione, dal parte del depositante, del modello unificato che si compone di una parte descrittiva e da una parte dove vengono indicati i valori che si versano. La compilazione ed il versamento si effettuano presso la Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato.La dichiarazione di deposito è soggetta ad imposta di bollo.Sono esenti da imposta di bollo i depositi costituiti da amministrazioni governative nell’interesse dello Stato e i depositi amministrativi costituiti in seguito ad espropri per pubblica utilità.L’originale del modello viene trasmesso dalla Sezione di Tesoreria alla Direzione Provinciale dei Servizi Vari competente mentre all’interessato la stessa sezione rilascia la quietanza attestante il versamento effettuato.La DPSV costituisce un fascicolo, intestato al deposito, numerato progressivamente e nel quale verranno inseriti tutti gli atti inerenti il deposito; provvede all’emissione della polizza, soggetta all’imposta di bollo ed iscrive il deposito nel programma SVILDEP.Gestione degli interessi sui depositiIl deposito in contanti, fino a 249,99 € non dà luogo ad interessi, mentre, per importi pari o superiori ad € 250,00 si opera nel seguente modo:Restituzione dei depositiCessate le motivazioni che hanno portato alla costituzione del deposito ed accertata l’inesistenza di legali impedimenti si procede alla restituzione del deposito.Il depositante presenta alla DPSV presso la quale è giacente il deposito, una domanda in bollo, contenente tutte le indicazioni del deposito e le modalità di riscossione.Per quanto riguarda i depositi amministrativi e giudiziari, la restituzione avviene in base a provvedimenti dell’autorità che ne ha disposto la costituzione o, in caso di depositi costituiti per espropri di pubblica utilità, dal giudice che nel dispositivo deve chiaramente indicate tutte le generalità e i codici fiscali dei soggetti a favore dei quali si darà corso alla restituzione.Operazioni di incameramentoSi possono avere due tipi di incameramento: il primo richiesto dall’Ente cauzionato nel caso in cui il depositante non abbia tenuto fede alle condizioni per cui era stato costituito il deposito stesso e il relativo importo viene, dalla DPSV, fatto affluire nelle casse dell’Ente. Il secondo è disposto dalla Cassa e allo scopo di eliminare dalle scritture contabili e patrimoniali quei depositi di modesto importo.Le pensioni privilegiate tabellariSono pensioni concesse ai militari di truppa ed ai graduati che abbiano contratto un’infermità durante il servizio di leva. Non vengono liquidate in base alla paga percepita, ma sulla base di apposite tabelle stabilite per legge.Le pensioni privilegiate tabellari sono classificate in otto categorie a seconda delle infermità o lesioni contratte.legislazioneSono disciplinate dal T.U. delle pensioni n. 70 del 21 febbraio 1895 e successivi.La più importante riforma, si è avuta con l’entrata in vigore del T.U. sulle pensioni ordinarie con D.P.R. 1092/93.Nel corso degli anni gli importi tabellari sono stati via via aumentati.Con la legge n. 9/80 si è provveduto ad unificare le tabelle a seguito dell’eliminazione della distinzione per grado rivestito.Dal 1/1/1979 il conteggio degli arretrati avviene con procedura automatizzata.Dal 1/1/1989 non vengono più applicate le ritenute assistenziali.assegni accessori sulle pensioni privilegiate tabellariOltre agli importi tabellari, vengono erogati ai titolari degli assegni altri importi accessori.Indennità di caroviveriIntrodotta dal 1º gennaio 1919 fino a tutto il 31 dicembre 1975, non compete al titolare che presta opera retribuita alle dipendenze dello Stato, Amministrazioni Pubbliche ed Enti Pubblici.Tredicesima mensilitàOpera dal 1º gennaio 1953 sulle voci pensioni e caroviveri. La tredicesima non compete al titolare che presta opera retribuita alle dipendenze dello Stato, Amministrazioni Pubbliche ed Enti Pubblici.Indennità integrativa specialeOpera dal 1º luglio 1959. Nel caso di titolare di più pensioni l'indennità integrativa speciale spetta una sola volta.Per il pensionato che presta opera lavorativa, l’indennità integrativa speciale compete se il pensionato presta opera retribuita alle dipendenze di privati. Non compete al titolare che presta opera retribuita alle dipendenze dello Stato, Amministrazioni Pubbliche ed Enti Pubblici. Dal 1º gennaio 1979 non compete a chi presta opera retribuita salvo che per l’integrazione al minimo INPS.Assegni accessori su pensioni tabellari privilegiate di 1^ categoriaAi titolari di trattamento privilegiato di I CTG spettano gli stessi assegni accessori alle stesse condizioni come per i titolari di pensione di guerra di I CTG.Le pensioni di guerraIl trattamento economico (pensione, assegno o invalidità) di guerra costituisce un atto risarcitorio di riconoscimento e di solidarietà dello Stato nei confronti di coloro che, a causa della guerra, abbiano subito menomazioni nell’integrità fisica o la perdita di un congiunto.La gestione delle Spese FisseL’ordinazione della spesa da parte dello Stato può essere effettuata in diversi modi:Il ruolo di spesa fissa è pertanto una modalità di ordinazione della spesa da parte dello Stato che si effettua proprio per quelle spese ricorrenti nel tempo, quindi fisse e continuative.Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi, la questione è regolata dal DPR 138/86 che autorizza la DPSV ad aprire le partite, e ad effettuare su di essa tutte le variazioni stipendiali che si rendano necessarie sulla base di provvedimenti autorizzativi emessi dall’ordinatore primario di spesa.La partita di spesa fissa, è un documento amministrativo contabile che descrive la posizione giuridica ed economica del relativo titolare, e riporta i pagamenti eseguiti.Tale supporto cartaceo riveste un’importanza notevole non può essere oggetto di scarto d’archivio.il conguaglio contributivoL’art. 2, comma 10 della L. 335/95 prevede che la disposizione contenuta nel precedente comma 9, relativa ai criteri di determinazione della base contributiva e pensionabile, operi solo per la parte eccedente la quota di maggiorazione del 18%. Pertanto, sulla indennità accessorie che, dal 1º gennaio 1996, fanno parte della base pensionabile, la ritenuta ai fini pensionistici viene effettuata sulla sola quota dell’ammontare complessivo delle indennità stesse che ecceda la predetta maggiorazione del 18%.Il conguaglio contributivo di fine anno viene effettuato contestualmente al conguaglio fiscale. Eventuali debiti contributivi scaturiti dal conguaglio, vengono recuperati in quattro rate mensili che riducono l’imponibile fiscale, mentre il credito viene rimborsato in unica soluzione e si somma all’imponibile fiscale.Il contenzioso in materia di spese fisse stipendialiNon vi è alcuna norma che disciplini l’irripetibilità delle somme indebitamente erogate dalla pubblica amministrazione e riscosse in buona fede dall’amministrato a titolo di stipendio. La sola norma che faccia riferimento alla buona fede del percipiente è contenuta nell’art. 206 del DPR 1092/73 non è estendibile agli stipendi in quanto la norma tratta di provvedimenti definitivi di concessione o liquidazione di pensioni.Il diritto dello Stato al recupero dei crediti erariali è soggetto a prescrizione decennale prevista dall’art. 2946 del C.C.Alle DPSV è demandato il compito di recuperare il credito erariale risultato sul ruolo di spesa fissa ai sensi dell’art. 3 – comma 1 – del DPR 1544/1955.La DPSV è tenuta a dare l’avvio del procedimento ai sensi dell’art. 7 della legge 241/90.Il provvedimento deve indicare le norme che disciplinano il recupero dei crediti erariali:Va precisato che al Dirigente della DPSV spetta la discrezionalità di concedere la dilazione dell’indebito, non essendo la stessa azione un mero atto dovuto nei confronti del richiedente. All’accoglimento della domanda di dilazione del debitore, segue l’emissione di una “determinazione direttoriale”.Recupero credito erariale su ruolo di spesa fissa chiuso, a cura del servizio entrate tesoro.Trascorsi 30 giorni dalla data di avvenuta notifica dell’interessato del provvedimento di recupero credito erariale su Ruolo di Spesa Fissa chiuso, il Servizio Spese Fisse segnalerà con modello 32 – in duplice copia – al servizio Entrate Tesoro Sede, di procedere coattivamente ai sensi del R.D. 639/1910.Contro i provvedimenti emessi dalla DPSV è ammesso il ricorso dell’intestatario di Ruolo di Spesa Fissa al giudice ordinario in funzione del giudice del lavoro.L’art. 45 – comma 17 – del D. Lgs. N. 80/1998, ha attribuito al Giudice Ordinario, in funzione del Giudice del Lavoro, le controversie relative a questioni attinenti al periodo di rapporto di lavoro successivo al 30 giugno 1998.Tentativo obbligatorio di conciliazioneIl tentativo obbligatorio di conciliazione costituisce condizione di procedibilità dell’azione dinanzi al Giudice Ordinario, come previsto dall’art. 412 bis del codice di procedura civile. Si prevede infatti che le controversie individuali debbano essere trattate attraverso un tentativo di conciliazione, secondo procedure stabilite dai contratti e dinnanzi a un collegio di conciliazione istituito presso la Direzione provinciale del lavoro (DPL).Il collegio è composto dal direttore della DPL, da un rappresentante dell’Amministrazione e da un rappresentante del lavoratore.La domanda giudiziale diventa procedibile trascorsi 90 giorni dalla promozione del tentativo di conciliazione.Se è stato promosso ricorso giudiziale senza aver esperito preventivamente il tentativo obbligatorio di conciliazione, il Giudice Ordinario sospende il giudizio e fissa alle parti il termine perentorio di 60 giorni per promuovere il tentativo di conciliazione.Decorsi 90 giorni dal tentativo di riconciliazione, la parte ricorrente può impugnare il provvedimento dinanzi al Giudice Ordinario in funzione del Giudice del Lavoro.Se la conciliazione riesce, viene redatto un processo verbale sottoscritto dalle parti e dai componenti del collegio di conciliazione. Il verbale costituisce titolo esecutivo.Se non si raggiunte l’accordo tra le parti, il collegio di conciliazione formula una proposta per la bonaria definizione della controversia. Se la stessa non viene accettata, sono riassunti i termini per l’opposizione e nel verbale vengono espresse le valutazioni espresse dalle parti.Entro il termine di 180 giorni dalla data di mancata conciliazione, il titolare di Ruolo di Spesa Fissa può adire il giudice ordinario in funzione del Giudice del Lavoro.In caso di mancata proposizione entro i 180 giorni dalla data del verbale di mancata conciliazione presso la Direzione provinciale del lavoro, il giudice dichiara d’ufficio l’estinzione del procedimento con formale emissione di un Decreto.PrescrizioneLa prescrizione è regolata dall'art. 2946 del Codice Civile ed dall'art. 624 delle Istruzioni Generali sui Servizi del Tesoro).Il diritto dello Stato al recupero dei crediti erariali è soggetto a prescrizione decennale.La prescrizione inizia il suo corso dalla data di notifica dell’atto al dipendente pubblico.La prescrizione deve essere esplicita ed eccepita dal debitore.La prescrizione non può essere rilevata d’ufficio (art. 2938 C.C.)Se il debitore eccepisce la prescrizione in via amministrativa, la D.P.S.V. deve tenerne conto al fine del recupero del credito erariale.Il pagamento del debito prescritto – anche se non costituisce un dovere giuridico – rappresenta un obbligo morale sicché il debitore che paga spontaneamente il suo debito non può farsi restituire quanto ha pagato (art. 2940 del C.C.).Le Commissioni Mediche di VerificaAi sensi dell’art. 38 della Costituzione, assicurare ai cittadini non in grado di svolgere attività lavorativa, un livello minimo di sussistenza economica.Tale fine si realizza attraverso l’erogazione di trattamenti economici a soggetti riconosciuti invalidi.I soggetti che possono accedere a tale diritto sono:Competente a pronunciarsi definitivamente è la Commissione Medica di Verifica sulla base di giudizi formulati dalle Commissioni Sanitarie delle A.S.L.Furono istituite il 6 settembre 1989, in applicazione del D.M. del Tesoro del 6 luglio 1989, nell’ambito di ciascuna Provincia, le Commissioni Mediche di Periferiche per le pensioni di guerra e l’invalidità civile, già commissioni mediche del Tesoro.Dal 1998 sono divenute Commissioni Mediche di Verifica.La CMV è presieduta da un Presidente nominato dal Tesoro, che coordina con legalità e regolarità l’attività della CMV e dei suoi membri, stabilendo altresì i turni delle sedute ed il numero di visite da effettuare.L’incarico di medico convenzionato della CMV è incompatibile con l’incarico contemporaneo di componente di Commissione medica dell’ASL.La Commissione Medica di Verifica controlla sia i verbali relativi alle domande tendenti ad ottenere la pensione, l’assegno o l’indennità di indennità civile, sia i verbali relativi alle domande tendenti ad ottenere benefici diversi (collocamento obbligatorio, assegnazione di protesi, esenzione del ticket, ecc).La CMV può conformarsi ai pareri espressi dalla Commissione Sanitaria della ASL e quindi restituire il verbale, entro 60 giorni con l’apposizione del proprio timbro. In caso di non accettazione del parere, in seduta collegiale, può comunicare la sospensione della procedura richiedendo ulteriori accertamenti sanitari all’ASL competente o può convocare l’interessato a visita diretta dalla quale potrà essere emesso un verbale di cui sarà inviata copia all’interessato e una copia conforme alla Commissione Medica dell’Asl.Ricorsi contro il giudizio della Commissione medica dell’ASL o CMV nonché contro i provvedimenti di concessione o di diniego emessi dal Direttore della DPSV.Le verificheSono disciplinate dalla legge 291/88 - art. 3 – dal D.M. 293/89, dalla Legge 425/96. Hanno il fine di accertare la permanenza dei requisiti sanitari che hanno dato luogo al beneficio economico.Vengono disposte dal Direttore Generale della Direzione Centrale degli Uffici Locali e Servizi del Tesoro attraverso l’operato dei giudici convenzionati della CMV a livello periferico, o dalla Commissione Medica Superiore, a livello Centrale.Si realizzano attraverso piani ordinari annuali, predisposti dal Direttore Generale della alla Direzione Centrale degli Uffici Locali e Servizi del Tesoro e piani straordinari, previsti dalla legge 425/96.Elementi necessario per attuare i suddetti piani sono:Il nuovo sistema di accertamento prevede una verifica dei requisiti socio-economici attraverso una verifica incrociata con le banche dati di Finanze e INPS.L’accertamento della permanenza dei requisiti sanitari avviene attraverso visita diretta dell’interessato.Al termine della visita, i medici redigono un verbale da intendersi definitivo, in quanto non deve essere sottoposto, come in precedenza, a visto preventivo della Commissione Medica Superiore.Qualora sia riscontrata la permanenza dei requisiti, il verbale viene conservato agli atti della Commissione Medica di Verifica, altrimenti, in caso contrario, il verbale deve essere tempestivamente trasmesso alla Direzione Centrale degli Uffici Locali e Servizi del Tesoro per la valutazione del Comitato Sanitario per l’omogeneizzazione e uniformità del giudizio medico-legale, giudizio al quale la CMV potrà adeguarsi o dissentire rendendo in quest’ultimo caso definitivo il proprio giudizio.Il provvedimento di revoca emanato dal Direttore Centrale del Tesoro è preceduto dalla sospensione cautelativa dei pagamenti disposta dal Direttore della DPSV con relativa comunicazione all’INPS che dovrà subito sospendere i pagamenti. La alla Direzione Centrale degli Uffici Locali e Servizi del Tesoro, entro 90 giorni provvederà alla revoca del beneficio stesso con decorrenza dalla data della visita di verifica ai sensi della legge 425/96.I decreti di revoca possono essere impugnati in sede giurisdizionale, presentando ricorso al giudice ordinario, Sezione del Lavoro del Tribunale Territorialmente competente.Integrazione all’attività delle CMVIn applicazione del DPR 377/99, in seguito al decentramento di adempimenti in materia pensionistica di guerra, la CMV viene ad occuparsi anche degli accertamenti del requisito di invalidità riguardanti gli orfani maggiorenni inabili di titolare di pensioni di guerra, dell’aggravamento della patologia che ha dato luogo alla concessione di pensione diretta di guerra per dar modo alla DPSV di procedere all’emissione del decreto concessivo di trattamento di tabella G o di tabella N.Contro i provvedimenti emessi dalla DPSV è ammesso ricorso gerarchico in sede amministrativa entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento al alla Direzione Centrale degli Uffici Locali e Servizi del Tesoro oppure ricorso in sede giurisdizionale alla Corte dei Conti Regionale, entro il termine di cinque anni dalla notifica del provvedimento.La legge finanziaria del 2002 ha conferito alla CMV di pronunciarsi sull’idoneità di servizio del personale della Scuola.Collegamenti esterniDiritto del lavoroDiritto previdenzialeEnti ed istituzioni dell'economia e del commercioAmministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro
98,118
http://it.wikipedia.org/wiki/Barracuda_945
Barracuda 945.Barracuda 945 (novel)"'Barracuda 945"' è un romanzo di Patrick Robinson del 2003.TramaRay Kerman, maggiore del SAS, lo Special Air Service britannico, è una delle voci più autorevoli dell'Occidente in merito alle tattiche di guerriglia e infiltrazione e conosce ogni tipo di arma. Cresciuto nella società inglese, nella quale i genitori iraniani si sono integrati perfettamente, porta in realtà in sé, inconsapevolmente, l'eredità delle sue origini: la madre lo ha infatti segretamente istruito alla religione islamica. Durante un'esercitazione in Israele il suo senso di appartenenza al mondo islamico si rivela nel momento in cui, per istinto, salva una donna palestinese minacciata dall'esercito israeliano e se ne innamora. Dopo l'episodio il maggiore sparisce e se ne perdono le tracce. Segnali preoccupanti rivelano che potrebbe aver scelto di utilizzare le sue preziose competenze al servizio di Hamas, il movimento integralista islamico per la liberazione della Palestina. Sono dunque in pericolo le strategie degli eserciti occidentali utilizzate fino ad allora e la marina statunitense si deve confrontare con il micidiale sottomarino "invisibile", il Barracuda 945, di cui Kerman è entrato in possesso.EdizioniRomanzi inglesiRomanzi techno-thrillerBarracuda 945 (novel)
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http://www.tvblog.it/post/17288/pomeriggio-5-fabrizio-corona-insulta-e-minaccia-barbara-durso-video/2
Pomeriggio 5 - Fabrizio Corona insulta e minaccia Barbara D'Urso (Video)pubblicato: lunedì 14 dicembre 2009 da Gabriele CapassoUn Fabrizio Corona letteralmente fuori di sé è intervenuto in collegamento telefonico con Pomeriggio 5: sono volate minacce e urla contro Barbara D’Urso. Dopo l’invito rifiutato a Domenica 5, che aveva causato la reprimenda della conduttrice “sono altri gli uomini d’onore e di parola“, oggi in studio a Pomeriggio 5 invito per Beatrice Baratto, la giornalista del Secolo XIX che ieri aveva telefonicamente parlato di un presunto ricatto che subito da Corona: soldi in cambio di comparsate televisive ed un lavoro in una rivista di gossip.La D’Urso, inutile negarlo, vuole a tutti i costi l’intervento di Corona e lo “provoca”: “Se Fabrizio chiama e vuole replicare questo spazio è aperto per lui…anche se, insomma, quando dovrebbe non c’è“, segue applauso entusiasta del pubblico. E allora ecco spuntare Corona, una furia, urla e inveisce contro la conduttrice factotum di Canale 5. Un fiume in piena di accuse e recriminazioni:Volevi un grande share? Te lo faccio fare adesso, così andrai su tutte le televisioni d’Italia. Ti devi vergognare Barbara D’Urso perché lavoro non lo sai fare, non sei stata e non sarai mai una giornalista. Se tu fossi una giornalista non avresti mandato in onda mio figlio, senza il mio permesso, e lì non vi ho querelato…ai tempi tutto quello che hai fatto fare alla mia ex moglie sfruttando la mia questione personale per i tuoi interessi facendo l’amica che non sei, e neanche amica di mio padre. Secondo, questa signora falsa e bugiarda (ndr Beatrice Baratto) ha detto, quando ti ha telefonato, ha detto che 2 giorni fa aveva fatto una denuncia…dove cazzo è la denuncia? Tu la dovevi chiamare se ti portava la denuncia e la denuncia non ce l’ha…e tu non dovevi portarla, è una questione di deontologia professionale…[…]…e tu alla mia assistente, perché non sono venuto, perché dopo quello che è successo a Matrix non era giusto venire, hai detto “se non viene lo rovino”, come stai cercando di fare. Ti devi vergognare e oggi io comincio contro di te e contro quella cazzo di rete una guerra che te lo ricordi per tutta la vita e ti porterò via tanti di quei soldi che altro quelli che mi dovevi dare…Articoli similiNuovi telefilm: The River, I, P.I ed un drama politico per Abc, Lancaster di Sam Raimi per Cbs e (forse) Sandman del 03 set 2010Buffy: la Oceanic Airlines compare nel fumetto, Nicholas Brendon in Private Practice 4 del 03 set 2010Quentin Tarantino e il padre Tony: Chiambretti tenta la carrambata del 03 set 2010Futurama: il 100esimo episodio in onda su Comedy Central Usa - due clip in anteprima del 02 set 2010Lie to me 3, se ne va...(spoiler), arriva Monique Curnen del 02 set 2010CategorieArgomenti Similibeatrice baratto, fabrizio corona, fabrizio corona pomeriggio 5, lite fabrizio corona, pomeriggio 5, telefonata fabrizio corona, urla e insulti barbara d'ursoGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)14 dic 2009 - 20:36 - #5114 dic 2009 - 20:39 - #5214 dic 2009 - 20:39 - #53LESA MAESTA’14 dic 2009 - 20:40 - #5414 dic 2009 - 20:40 - #55Io non capisco una cosa. Trash o non trash, quello che volete, va bene.La domanda che faccio è questa: come si fa a difendere Fabrizio Corona? E’ INDIFENDIBILE! Ok che la D’Urso sta strumentalizzando la cosa (con molta poca disinvoltura) e ok che la D’Urso sta cadendo in un baratro di risse tv un po’ cheap, lo concedo. Ma come si faccia a dire che Corona abbia ragione proprio mi sfugge. Si parla di una persona che a Matrix, per pararsi il culo, ha usato come punto a proprio vantaggio di essersi presentato civilmente in tribunale, in giacca e cravatta, come se solo per il fatto di disturbarsi a comportarsi in maniera consona alla situazione si meritasse la ola. Come si fa a difendere una persona del genere?14 dic 2009 - 20:40 - #5614 dic 2009 - 20:41 - #5714 dic 2009 - 20:42 - #5814 dic 2009 - 20:42 - #5914 dic 2009 - 20:43 - #60Billy-Belial14 dic 2009 - 20:44 - #61Questo lo capite o no?14 dic 2009 - 20:44 - #6214 dic 2009 - 20:45 - #6314 dic 2009 - 20:48 - #64Il programma della D’Urso è, tra tutti i programmi spazzatura del pomeriggio, in assoluto il più ributtante.14 dic 2009 - 20:51 - #6514 dic 2009 - 20:53 - #6614 dic 2009 - 20:54 - #6714 dic 2009 - 20:55 - #68BASTA D’URSO IN TV MA ANCHE CORONA14 dic 2009 - 20:56 - #6914 dic 2009 - 20:59 - #7014 dic 2009 - 21:02 - #7114 dic 2009 - 21:03 - #7214 dic 2009 - 21:03 - #7314 dic 2009 - 21:04 - #7414 dic 2009 - 21:06 - #75La D’Urso è una signora???VERGOGNOSA DONNA!!14 dic 2009 - 21:07 - #7614 dic 2009 - 21:10 - #7714 dic 2009 - 21:11 - #7814 dic 2009 - 21:30 - #7914 dic 2009 - 21:32 - #8014 dic 2009 - 21:38 - #8114 dic 2009 - 21:41 - #8214 dic 2009 - 21:43 - #8314 dic 2009 - 21:43 - #8414 dic 2009 - 21:44 - #8514 dic 2009 - 21:55 - #8614 dic 2009 - 21:59 - #8714 dic 2009 - 22:02 - #8814 dic 2009 - 22:04 - #8914 dic 2009 - 22:07 - #9014 dic 2009 - 22:07 - #9114 dic 2009 - 22:12 - #92MI DISSOCIO!!!!!!!!!!!!!!14 dic 2009 - 22:13 - #93Cmq sia ciò nn toglie che Corona è un essere immondo che nn merita di esistere (mediaticamente) io faccio il mio piccolo x qnt posso, cioè cerco di nn seguire nulla che lo riguarda e nn guardare programmi che ne parlano…. Ma finchè i rotocalchi (Rai, Mediaset… TUTTI!) ospiteranno la sua presenza e le sue gesta lui nn potrà che sgiazzarci…. purtroppo la gente vuole qst, CHE SCHIFO!E nn lo dice uno che si guarda solo quark o Voyager, lo dice uno che stasera si vedrà il GF, che oggi pomeriggio si è gustato Uomini & Donne e che nn vede l’ora inizi iol serale di Amici! X far capire che chi segue un certo tipo di Tv (nn solo quel tipo ovviamente) nn segue necessariamente certi xsonaggi OSCENI come Corona!14 dic 2009 - 22:14 - #9414 dic 2009 - 22:17 - #9514 dic 2009 - 22:17 - #9614 dic 2009 - 22:20 - #97Chi è causa del suo mal..Pagina 2 di 4 - Totale commenti: 158« Precedenti 1 2 3 4 Successivi »L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. 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http://it.wikipedia.org/wiki/Generi_cinematografici
Generi cinematografici.I generi cinematografici'" costituiscono una convenzione che permette di classificare le diverse opere cinematografiche in base ad alcuni temi o caratteristiche ricorrenti. I generi cinematografici hanno una grande importanza per l'industria cinematografica, perché il genere crea particolari orizzonti di aspettative nello spettatore e orienta le sue scelte.Origine e funzione dei generiSin dalla sua nascita, la settima arte è stata caratterizzata dalla proliferazione di opere eterogenee. Questo ha portato ben presto all'organizzazione della produzione filmica entro alcuni filoni, noti come "generi", basati sulla ricorrenza di elementi riconoscibili all'interno dei singoli film che li compongono. Queste "convenzioni di genere" contribuiscono a dare a certi tipi di film un'identità comune.La tipologizzazione è un fenomeno dovuto allo strutturarsi dell'offerta, da parte dell'industria del cinema, in base ai gusti del pubblico e alla risposta di mercato. Il riconoscimento dei generi, delle sue convenzioni, permette infatti allo spettatore di decidere se guardare o meno un determinato film. "A tutti i livelli del processo di produzione e fruizione dei film, quindi, i generi aiutano ad assicurare che la maggior parte dei membri di una società condivida almeno delle nozioni generali sui molti film che si contendono la nostra attenzione" (Bordwell e Thompson).Il successo commerciale di un'opera porta al tentativo di ripeterlo, riproponendo al pubblico - a volte in maniera pedissequa - alcuni degli elementi che si ritiene possano aver contribuito a determinarlo. "Il pubblico si aspetta che i film di genere offrano qualcosa di familiare, ma pretende anche che si presentino delle novità. Il cineasta può inserire qualcosa di discretamente o radicalmente diverso, ma comunque si richiamerà alla tradizione. Il gioco della convenzione e dell'innovazione, della familiarità e della novità è essenziale per i film di genere" (Bordwell e Thompson). In pratica, un film di genere deve promettere una novità basata però su qualcosa di familiare, ed è proprio questa familiarità con le convenzioni di genere che porta alla riuscita (drammatica e/o commerciale) di una pellicola, e quindi alla sua imitazione.La duplicazione porta ad un accumulo di opere che seguono una certa tipologia, accomunate cioè da alcuni elementi, a un "canone". Quando il canone comincia a diventare ripetitivo, banalizzato e noioso, quando cioè il pubblico comincia a non reagire più come prima a causa dell'assuefazione, la tipologia si modifica: il "genere" conosce così una "evoluzione". Dal genere derivano altri generi, oppure si creano dei "sottogeneri".Nella ricerca dell'affezione del pubblico, i generi tendono anche ad evolversi seguendo le diverse tendenze sociali, arrivando anche a dar voce a quello che è formalmente riconosciuto come il sentire comune. Ecco allora i film di propaganda bellica girati durante la seconda guerra mondiale, o i film di fantascienza intrisi dalla paura del nucleare che fecero seguito al termine del conflitto, o anche l'evoluzione stilistica delle commedie giovanili in relazione al cambiamento della generazione che si trovano a rappresentare. Questo tipo di evoluzione è uno dei fattori principali che porta al cambiamento di popolarità di un genere nel corso del tempo: la capacità di adattare le proprie convenzioni alla società (e al pubblico) alle quali vengono proposte.Teorie critiche del genere cinematograficoNella teoria cinematografica come nella teoria letteraria, il genere è uno degli aspetti più analizzati e sui quali si è più scritto. Un genere può variare con il tempo, la cultura, il momento socio-politico, ecc. perciò è una definizione aperta; ne consegue quindi che si discute ancora per definirlo, nonostante alcuni teorici cinematografici abbiano contribuito molto alla teoria del genere.José Javier Marzal nel testo "Melodrama y géneros cinematográficos" (1996) segnala l'origine etimologica della parola “genus” dal latino: lignaggio, stirpe, vincolo familiare o sanguineo. Marzal parla di identità generica che permette il riconoscimento strutturale attraverso un'attività regolamentata, dipendente dalla competenza del lettore, che si sostiene su certe convezioni e che il pubblico interiorizza come competenza di lettura nell'apparizione reiterata.Jean-Louis Leutrat in "La noción de género" si collega alla teoria della ricezione di Hans Robert Hauss, ed incorpora questo aspetto nella definizione. È il pubblico che partecipa alla costruzione del genere nello stesso modo in cui il genere suscita aspettativa nel pubblico. Il genere gioca tra la ripetizione delle regole e la differenza degli elementi superficiali che comporta la novità d'ogni film. Citando John Cawelti, esso è l'equilibrio tra l'invenzione e la convenzione.È sulle riflessioni di Antonio Costa e Francesco Casetti che si trova l'aspetto del cinema come industria culturale, nella quale il sistema di generi è una parte costitutiva insieme al sistema di studio ed allo star system.In "Saper vedere il cinema", Antonio Costa spiega che la classificazione del film in generi è uno degli aspetti fondamentali dell'istituzione cinematografica. L'etichetta del genere orienta il semplice spettatore su che cosa aspettarsi da un certo film. Sostiene anche in linea con gli altri autori che il sistema di generi cinematografici può essere studiato nella costante e nell'invariabilità che rimangono sempre, aldilà delle variazione superficiali. Egli propone tre livelli:Per Francesco Casetti, in "Teoria del cinema" (1994), il genere è un dispositivo essenziale per comprendere il cinema come arte industriale e popolare; è un modo di leggere il nuovo attraverso il conosciuto, attraverso le regole condivise tra chi fa il film e chi lo contempla; uno usa forme comunicative già stabilite e l'altro ha un sistema proprio di aspettative. Casetti fa riferimento a Stuart Kaminsky per parlare del genere come attualizzazione del mito; i generi cinematografici sarebbero un modo di incarnare gli archetipi. Cita anche Thomas Schatz, il quale, spiega il genere sia come leggi linguistiche che funzionano come canone sia come funzione d'economia narrativa: ad esempio quando si classifica un film come western fa riferimento a tanti altri concetti che non sono necessari esplicitare.Thomas Sobchack e Vivian Sobchack stabiliscono due elementi fondamentali per definire un genere cinematografico:Stuart Kaminsky, già citato in precedenza nelle considerazioni di Francesco Casetti, sostiene anche che se i film di genere durano nel tempo è perché questi si occupano d'aspetti fondamentali della vita umana, delle interazioni sociali e psicologiche; sono una forma meno rigida di dare risposte mitiche all'esistenza. Tra l'altro sostiene che l'analisi del genere cinematografico deve identificare gli elementi a cui gli spettatori sono più sensibili, quello che fa diventare popolare un genere cinematografico. Secondo l'autore, lo studio dei generi non implica giudizi di qualità, bensì un modo di comprendere per valorizzarlo; quanto più popolare un film, più attenzione merita come manifestazione di genere. Non condivide la contrapposizione che spesso si fa tra cinema d'autore e cinema di genere e che solitamente privilegia uno sull'altro. Kaminsky dà grande importanza ad avere un metodo sistematico d'analisi. Uno studio dei generi non definisce il genere di modo prescrittivo, cerca piuttosto d'individuare un modello ed analizzarlo per capire il suo significato.Un altro approccio differente ma che completa gli sviluppi della teoria critica sui generi cinematografici è quello proposto da Ricky Altman. Da una parte questiona la teoria tradizionale dello studio del genere, quella legata principalmente alle categorie tassonomiche; dall'altra inserisce la riflessione sul genere cinematografico nell'ambito della comunità sociale che li recepisce e dell'istituzioni che li produce; inoltre rivaluta il ruolo della critica cinematografica in questo processo. Lui sostiene che nel gioco del genere, ogni soggetto (produzione, ricezione e critica) mette in atto meccanismi differenti di definizione del genere. La produzione attua la “generificazione”: formule di successo vengono serializzate; il pubblico crea i meccanismi di riconoscimento; la critica promuove la rigenerificazione che rilegge il sistema di generi e riscrive la memoria sociale dei generi. Un'altra linea d'analisi che Altman propone è l'asse semantico/sintattico; l'aspetto semantico fa riferimento agli elementi tematici del film (ambienti, personaggi, situazioni), l'aspetto sintattico si concentra sull'organizzazione di quegli elementi. Sia uno che l'altro, sono necessari per considerare un film come parte d'un determinato genere. Per Altman il genere cinematografico esiste quando diversi film condividono elementi sintattici e semantici; collega fortemente l'aspetto produttivo con l'aspetto di consumo che riconosce i generi dal momento in cui gli spettatori si scoprono accomunati attraverso un insieme di film.Una preoccupazione del cinema di genere, nell'ambito della costruzione del linguaggio cinematografico e del rinforzamento del modello classico, era occultare il dispositivo dell'enunciazione. Negli anni cinquanta, periodo della Nouvelle Vague francese ed altre cinematografie nazionali forti, il cinema rivede il suo modo narrativo evidenziando il dispositivo e lasciando visibile quello che sarà chiamato il cinema d'autore. Il genere e il cinema d'autore funzionano mutuamente come limite e la permeabilità d'entrambi ha donato alla storia del cinema registi come Alfred Hitchcock o Vincent Minelli.Classificazione dei generi cinematograficiNessun organo ufficiale, né in Italia né in nessun altro paese del mondo, ha mai provveduto a stilare una classificazione dei "generi cinematografici" principali. Questo perché "un genere è più facile da riconoscere che da definire" e quindi "la maggior parte degli accademici oggi sono d'accordo nell'affermare che nessun genere si può identificare in maniera rigida".In generale, i generi cinematografici "possono essere classificati sulla base di caratteristiche narrative, iconiche e linguistiche". I generi narrativi sono definiti in particolar modo dal tipo di storia che raccontano e dal tono con cui la raccontano (dramma, commedia, avventura...); i generi iconici sono invece definiti soprattutto dalle immagini che vediamo sullo schermo più che dall'aspetto narrativo, con trucco, scenografie e ambienti a caratterizzare la pellicola (il western, la fantascienza...); infine, i film che fanno del linguaggio cinematografico particolare la loro caratteristica principale (come il musical) fanno parte della terza categoria.Il cinema popolare di molte nazioni ha prodotto nel tempo generi cinematografici particolari tipici di quel Paese e mai frequentati da altre cinematografie. È il caso italiano degli spaghetti western e delle commedie sexy, ma anche del tedesco "Heimatfilme" (il racconto della vita di paese) e dei film mitologici indiani.In ogni caso, difficilmente un film apparterrà ad un solo genere, ma semmai avrà argomenti che sconfineranno in più di un genere. Un esempio può essere il film "The Hurricane" principalmente è un biografico, ma i biografici sono il più delle volte anche drammatici; trattando di pugilato ovviamente appartiene anche al genere sportivo; ma ci sono molte scene in prigione quindi appartiene anche al sottogenere "prison movie". Trattando anche l'argomento della pena di morte, può essere incluso anche nella lista dei film che sviscerano questo tema.Ricerca di un metodo per la classificazione dei generi cinematograficiDi seguito prendiamo in esame quattro diverse classificazioni, la prima quella del sito che è il sito italiano di critica cinematografica più visitato, e che affianca alle recensioni originali quelle dei dizionari di cinema di Morandini e Farinotti e quelle presentate in una rassegna stampa specifica; la seconda quella del "Dizionario dei film Morandini" così come viene stampato annualmente dall'editore Zanichelli; la terza quella del sito web della televisione digitale specialistica "Coming Soon Television" e la quarta ed ultima quella della rivista mensile specializzata "Best Movie".Tra queste quattro classificazioni, solo 15 generi sono ad esse comuni. La maggior parte dei film è riconducibile ad almeno uno di essi, ma può essere anche l'unione di più di essi.I sottogeneriLe quattro liste prese in esame riportano tuttavia altri suggerimenti, possiamo quindi stilare una lista anche per i seguenti 13 "sottogeneri":Altre denominazioniEsistono poi delle "etichette" e denominazioni, create per lo più dagli storici del cinema, che servono per identificare una particolare matrice culturale o estetica o anche una particolare struttura del film. Ecco quindi il cinema dei telefoni bianchi, quello espressionista, il film a episodi, quello di arti marziali, il cinema d'autore, il musicarello, il poliziottesco e tanti altri.Altri termini frequenti, ma non riferiti ad un filone particolare, sono "remake", "sequel", "prequel" e "spin-off", tratti dalla lingua inglese e usati per identificare un film basato o ispirato, in tutto o in parte, ad un film esistente.Terminologia statunitenseNegli Stati Uniti d'America oltre alla categorizzazione di genere, estremamente simile a quella riportata più sopra, si usa descrivere un film anche attraverso altre sue caratteristiche principali, specificando in questo modo quali possono essere gli aspetti più di richiamo della pellicola nei confronti del pubblico e cosa il pubblico vedrà esattamente.Un film può quindi essere definito come "family movie" quando si tratta di una pellicola adatta a tutta la famiglia, o come "all star movie" quando tutti i membri del cast sono attori di primo piano, ma anche semplicemente come "foreign movie" quando appartiene ad una qualsiasi cinematografia diversa da quella statunitense.Queste indicazioni, però, possono riguardare anche aspetti della trama che vanno al di là della semplice appartenenza ad un genere. Un "caper movie" (o "heist movie") è un film la cui trama gira interamente attorno ad un furto che i protagonisti devono commettere; un "buddy movie" racconta la forte amicizia tra due o più personaggi; uno "slasher" è un film horror o thriller in cui l'assassino colpisce sempre con armi da taglio.Allo stesso modo, l'etichetta può riguardare i modi di produzione della pellicola quando questi influiscono fortemente sul risultato finale. Ecco quindi il "film di serie B" ("B-movie"), girato in fretta e senza cura dei particolari; il "no-budget movie", girato quasi totalmente senza fondi e quindi con la maggior parte delle persone (professionisti o meno) che hanno lavorato gratis; il "film indipendente" ("independent film"), girato esternamente all'industria cinematografica principale e quindi anche al di fuori dei regolamenti sindacali nazionali; e l'"instant movie", che si propone di raccontare fatti di cronaca avvenuti poco tempo prima della realizzazione del film.Nel mondo della critica cinematografica, si possono talvolta incontrare termini "misti" per indicare dei film in cui c'è una commistione di più generi. Ad esempio: un "docu-fiction" è un documentario con elementi sceneggiati utili alla ricostruzione di un evento o di una storia reale; un "horror fantascientifico" o "fanta-horror" è un film che presenta allo stesso tempo elementi dell'orrore e fantascientifici; un "thriller giudiziario" ("legal thriller") è un thriller con scene ambientate in un'aula di tribunale o con degli avvocati per protagonisti.NoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniGeneri cinematografici|Liste di cinemaFilm genre
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Il brasiliano è rimasto per più di quattro ore sotto i ferri, ma l’intervento è riuscito alla perfezione. Ora il paulista della Ferrari è pronto ad affrontare le gare, almeno sul piano clinico. E’ però necessaria una fase di recupero, fatta di allenamenti progressivi, per guadagnare il giusto stato di forma. Massa ne è consapevole e guarda già alla prossima stagione, anche se gli piacerebbe tornare prima al volante della “rossa”.Ha fatto le valige e se ne è andata: dopo ventiquattro anni di matrimonio - seppure con ventotto anni di differenza di età e venticinque centimetri di differenza di altezza a vantaggio di lei - Slavica Ecclestone, moglie del nostro ben noto Bernie avrebbe lasciato la magione coniugale di Chelsea (10 milioni di sterline, pari a quasi 12 milioni euro, il valore sul mercato immobiliare) lo stesso fine settimana nel quale Lewis Hamilton si è laureato campione del Mondo.La ex signora Ecclestone si sarebbe trasferita in un appartamento sul Tamigi (di proprietà del fidanzato della figlia diciannovenne Petra) in attesa del divorzio. Anche se la notizia è ancora tutta da confermare, visto che Bernie avrebbe dichiarato che avrebbe motivato la fuga della moglie dalla casa coniugale con il fatto che nel palazzo a fianco stanno facendo dei lavori di ristrutturazione e il rumore sarebbe quindi impossibile da sopportare.Possibile? Improbabile? A breve di sicuro si saprà tutta la verità, ma intanto la stampa mondiale, capeggiata dal britannico Daily Mail e subito ripresa da tutti siti online del mondo, specula su quello che potrebbe essere uno dei divorzi più costosi della storia.Divertente e anche fin troppo realistico il filmato che sta spopolando in rete e che propone Riccardo Patrese al volante di una Honda Civic Type-R intento a portare a spasso sua moglie per un curioso “Hot lap” in famiglia. Che in realtà pare essere più uno strazio che un piacere per la sua dolce consorte.
7,005,842
http://blog.yachtandsail.it/tag/diego+negri
Alle 15.00 finalmente lo start ufficiale con un vento di 200 gradi e 8,5 nodi. Alla 1° boa di bolina si sono susseguiti una serie di passaggi con gli equipaggi agguerriti e vicinissimi, al passaggio di poppa primi gli statunitensi Mendelblatt e Von Schwarz, secondi i brasiliani Scheidt e Prada e terzi gli italiani Negri e Voltolini. Alla successiva bolina Scheidt e Prada hanno ripreso la posizione sugli altri e sono passati di misura al traguardo, davanti a Mendelblatt e Von Schwarz e terzi Negri e Voltolini.