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Da lunedì 29 marzo la Calabria, la Toscana e la Valle d’Aosta passeranno da zona arancione a zona rossa, in base a un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il Lazio invece passerà dalla zona rossa alla zona arancione, ma solo martedì 30, giorno di scadenza dell’ordinanza attualmente in vigore. Tutte le altre regioni manterranno il colore della settimana precedente: nessuna sarà in zona gialla. Per quanto riguarda le regioni la cui permanenza in zona rossa sarebbe terminata martedì 30 – Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Puglia e Marche e provincia autonoma di Trento – Speranza ha firmato un’altra ordinanza che la proroga fino al 6 aprile. Le restrizioni valgono fino al 6 aprile, ma nei giorni delle festività di Pasqua – cioè sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile – tutte le regioni saranno considerate in zona rossa.
I nuovi colori delle regioni, da lunedì. Calabria, Toscana e Valle d’Aosta passeranno in zona rossa; anche il Lazio cambierà colore, ma solo martedì.
L’utente di Reddit “eavesdroppingyou” ha trovato un modo piuttosto semplice per aumentare lo spazio in memoria degli iPhone, senza dover cancellare app, foto o altre cose utili. L’utente ha scritto di avere un iPhone da 16 giga ma, come ha spiegato ieri anche Buzzfeed, il comodo trucchetto sembra funzionare su ogni tipo di iPhone e iPad. Per aumentare la memoria del proprio dispositivo Apple basta aprire iTunes e provare a scaricare un film a noleggio, meglio se un film in HD e meglio ancora se molto lungo: uno dei film della trilogia del Signore degli Anelli va benissimo, per capirci. La cosa fondamentale è che il film occupi più spazio di quanto ce ne sia libero sulla memoria del dispositivo. Provando a scaricare il film a noleggio, apparirà quindi un messaggio che spiega che lo spazio in memoria non è sufficiente. A quel punto si deve scegliere “Impostazioni”: l’iPhone riuscirà da solo a eliminare cose inutili dalla memoria facendo così spazio per il film (poi il film non lo si deve per forza scaricare, eh).
C’è un trucco strano per aumentare la memoria libera degli iPhone. Si può ripetere più volte e permette di guadagnare qualche centinaio di megabyte, senza dover cancellare cose importanti.
La notizia di oggi è la stessa per tutto il mondo: l’oceanica manifestazione al Cairo, in Egitto, arrivata al culmine di otto giorni di rivolte e proteste di massa. Questo non vuol dire che nel frattempo le cose siano rimaste ferme, quindi facciamo un punto della situazione, a fine giornata, delle cose che sono successe – e non sono successe: ci arriviamo – oggi in Italia. La perquisizione al Giornale L’abitazione di Anna Maria Greco, giornalista del Giornale, è stata perquisita questa mattina su disposizione della procura di Roma. La perquisizione fa riferimento al tristemente noto articolo su Ilda Boccassini e il procedimento disciplinare di cui era stata oggetto ventotto anni fa. Nell’inchiesta in questione è stato indagato il membro del CSM Matteo Brigandì, ex deputato della Lega, accusato di aver passato documenti interni del CSM alla giornalista che ha poi scritto l’articolo.
Cos’è successo mentre guardavamo l’Egitto. Parecchie cose, e tutte hanno a che fare col centrodestra: dalle indagini su Frattini alla confusione nel PdL, fino al caso Barbareschi.
Toys ‘R’ Us, la grande catena di negozi di giocattoli, ha avviato la procedura di fallimento negli Stati Uniti e in Canada dopo molti anni di crisi di vendite per via della concorrenza soprattutto di Amazon. Il fallimento riguarda solo le operazioni di Toys ‘R’ Us nel Nord America, dove la catena ha 64.000 dipendenti e 1.600 negozi: i negozi rimarranno comunque aperti mentre grazie alla procedura di fallimento la società proverà a ristrutturare i suoi debiti per non dover arrivare a una chiusura. La procedura di fallimento non riguarda i circa 250 negozi con il marchio Toys ‘R’ Us in Europa, Australia e quelli aperti in Asia.
La catena di negozi di giocattoli Toys ‘R’ Us ha avviato la procedura di fallimento negli Stati Uniti.
Per la prima volta siamo in grado di vedere simultaneamente l’intera superficie del Sole e della sua atmosfera. La NASA ha diffuso oggi le immagini raccolte dalle due sonde del Solar Terrestrial Relations Observatory (Stereo) che, mandate in orbita quattro anni fa, adesso si trovano sui lati opposti del Sole e con continuità trasmettono le immagini di entrambe le superfici. «È un grande momento per la fisica solare: la missione Stereo ha rivelato che il Sole è davvero una sfera di plasma incandescente e intessuta di intricati campi magnetici», ha detto Angelos Vourlidas, del gruppo di ricerca collegato alla missione Stereo. In passato non era possibile in alcun modo accorgersi in tempo dell’arrivo di una tempesta solare perché i primi segni di turbolenza potevano avere inizio nella parte del Sole in quel momento nascosta. Ora invece è possibile osservare l’attività del Sole a 360 gradi e capire se la sua attività è globale, con eruzioni che avvengono contemporaneamente sull’intera superficie solare, alimentandosi e rafforzandosi a vicenda.
Guarda che Sole. La NASA ha diffuso le prime immagini a 360 gradi del Sole: per la prima volta siamo in grado di osservarlo per intero.
Il prossimo 6 aprile inizierà il processo per Silvio Berlusconi, che dovrà rispondere del reati di prostituzione minorile e di concussione. Questo secondo reato riguarda l’ormai famosa telefonata effettuata dal Presdelcons alla Questura di Milano per chiedere il rilascio di Karima El Marough (Ruby), all’epoca minorenne, e ottenere il suo affidamento a Nicole Minetti. Berlusconi avrebbe abusato del proprio potere di pubblico ufficiale per ottenere un trattamento di riguardo di Ruby da parte di chi se ne stava occupando in Questura. Ma che cos’è di preciso il reato di concussione? La concussione è considerata dal Codice penale italiano come uno dei più gravi reati contro la pubblica amministrazione. Si tratta di un reato proprio, cioè un tipo di reato che può essere commesso soltanto da chi riveste una determinata qualifica o un particolare status. In questo senso possiamo dire che la concussione può essere commessa solamente da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un servizio pubblico, che proprio perché detiene quello status potrebbe cercare di trarne vantaggio personale o per persone che conosce.
Che cos’è la concussione. Se ne parla da mesi, ma qual è il reato di cui è accusato il PresdelCons?.
Venerdì 27 dicembre il consiglio dei ministri ha approva il cosiddetto “decreto milleproroghe”, un decreto legge che viene approvato alla fine dell’anno e in cui vengono, appunto, “prorogate” una serie di norme in scadenza. Come nelle altre occasioni, nel decreto finisce un po’ di tutto, compresi aumenti di tasse e altre norme che non sono vere e proprie proroghe, ma che è urgente approvare prima della fine di dicembre. È una “tradizione” legislativa che esiste solo in Italia e che è cominciata nel 1993, quando comparve per la prima volta sui giornali il soprannome “milleproroghe”. Il decreto “milleproroghe” approvato ieri ha avuto una storia travagliata. Il presidente del Consiglio Letta lo ha presentato nel corso di una conferenza stampa terminata alle 12.20. Come spesso accade in questi casi, non c’era un testo completo da poter esaminare: i tecnici del governo, infatti, erano ancora al lavoro sulla bozza definitiva. Il comunicato stampa ufficiale è stato pubblicato sul sito del governo 9 ore dopo la fine della conferenza stampa e conteneva diverse piccole novità rispetto a quanto annunciato da Letta in conferenza stampa (in particolare nuove tasse).
Cosa c’è nel decreto “milleproroghe”? un po' di tutto, naturalmente: dalla sospensione della "web tax" al blocco degli sfratti, dagli "affitti d'oro" ai resti del decreto salva-Roma, passando per la nuova "tassa di sbarco sulle isole minori".
Butcher Billy, direttore creativo, grafico e illustratore brasiliano, ha creato una serie di illustrazioni per unire le sue più grandi passioni, i fumetti e la musica. Le illustrazioni ritraggono alcuni dei musicisti più famosi del genere musicale noto come post-punk (popolare soprattutto a cavallo tra anni Settanta e Ottanta) come se fossero dei supereroi Marvel: ci sono Ian Curtis dei Joy Division in versione Spiderman e Batman, Morrissey degli Smiths ritratto come Superman e Hulk, Billy Idol come Thor e John Lydon come Wolverine. La serie completa e gli altri lavori di Butcher Billy si possono vedere su Twitter, sul suo Tumblr e sulla sua pagina di Behance. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Supereroi post-punk. Morrissey come Superman e Hulk, Ian Curtis dei Joy Division come Spiderman e Batman, eccetera.
“Cher” è un nome d’arte, e diventare famosa come Cherilyn Sarkisian LaPierre sarebbe stato molto più complicato. Si chiamava così quando naque a El Centro, in California, il 20 maggio del 1946: poi diventò una cantautrice (ha venduto oltre 100 milioni di dischi), un’attrice (ha vinto un Oscar), una produttrice e una presentatrice televisiva, anche. Una di quelle che – nell’abuso di queste espressioni – è diventata davvero un’icona pop e anche un’icona gay. La si ricorda con i capelli neri e lunghi, con la frangetta, con una parrucca rossa, bionda o riccia. E poi per i suoi concerti spettacolari, per l’ombelico scoperto e i vestiti trasparenti, per il trucco pesante e per i suoi travestimenti. Il padre di Cher si chiamava John Sarkisian ed era un rifugiato armeno che lavorava come camionista, la madre, Jakie Jean Crouch, voleva fare l’attrice: aveva origini cherokee, francesi e inglesi, si risposò diverse volte e Cher fu adottata, con la sorella, da uno dei nuovi mariti della madre, Gilbert LaPierre, prendendone il cognome. Da adolescente lasciò la scuola a causa di una grave forma di dislessia e a 16 anni andò a convivere con il cantante Sonny Bono che, a quel tempo, aveva 27 anni e lavorava per il celebre produttore discografico Phil Spector (si chiamava Salvatore, era nato a Detroit da genitori siciliani). Bono e Cher divennero amici, poi amanti, nel 1964 si sposarono, ebbero una figlia e crearono il duo Sonny & Cher: vendettero circa 40 milioni di dischi, registrano alcune canzoni anche in versione italiana e grazie al singolo “I Got You Babe” (quello della sveglia di “Ricomincio da capo”, tra le altre cose) diventarono famosi in tutto il mondo. Parteciparono come protagonisti a diversi show televisivi e dopo un lungo periodo di litigi e separazioni, nel 1975, divorziarono, tempestosamente. Sonny Bono divenne sindaco di Palm Springs in California e poi fu eletto al Congresso, Cher proseguì la sua carriera come solista e attrice.
E ha 70 anni pure Cher. Storie, foto e video di una che ne ha fatte tantissime, con diverse resurrezioni, non passando mai inosservata.
Negli ultimi giorni di campagna elettorale si è dibattuto molto di vaccini, un tema che negli ultimi anni è diventato molto divisivo ma di cui si parla spesso con ignoranza. Di recente hanno parlato di vaccini, e di cosa farebbero se fossero al governo, Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, e Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali; e gli altri partiti hanno reagito ribadendo la loro posizione, alcune delle quali note da tempo. Abbiamo raccolto e confrontato queste posizioni: in breve, la Lega e il Movimento 5 Stelle hanno posizioni simili, così come il Partito Democratico e Forza Italia (che però si presentano con coalizioni diverse). Le dichiarazioni di Grasso invece sono un po’ più confuse. In Italia circolano da tempo notizie false sull’efficacia dei vaccini, che da qualche tempo hanno portato ad un preoccupante aumento dei casi di morbillo. Le diffidenze sui vaccini derivano in primo luogo dalla convinzione che abbiano un legame con l’autismo, nata a causa di una delle più grandi e gravi frodi scientifiche dell’ultimo secolo.
La posizione di ciascun partito sui vaccini. L'obbligatorietà dei vaccini e il decreto Lorenzin sono diventati uno dei temi principali della campagna elettorale: proviamo a fare un po' d'ordine.
I Red Hot Chili Peppers, famosa band rock californiana, suoneranno domani a Roma e dopodomani a Milano: sono le uniche due tappe italiane del Getaway World Tour, che segue l’uscita del loro ultimo album The Gateway l’estate scorsa. Il tour è particolarmente grande e ricco di date: è iniziato a maggio 2016 e in tutto dovrebbe durare circa 18 mesi. Le tappe europee sono quasi tutte previste in festival musicali, ed è il caso anche nelle tappe italiane: a Roma i Red Hot Chili Peppers suoneranno al festival Postepay Rock in Roma, a Milano saranno invece al Milano Summer Festival. Il concerto del 20 luglio a Roma è sold out: i Red Hot Chili Peppers suonano all’ippodromo delle Capannelle, alla periferia della città (all’altezza del Grande Raccordo Anulare, per intenderci). Il concerto inizierà intorno alle 21.30 e sarà preceduto da quello dei Knower, un duo americano che fa musica elettronica. I cancelli apriranno alle 12.30 e l’organizzazione consiglia di arrivare presto, perché è prevista una grande affluenza. Ci sono diversi ingressi al festival, ma i biglietti si possono ritirare solo al Gate A: sono tutti segnati su questa mappa (e ci sono segnati anche i parcheggi).
Il concerto dei Red Hot Chili Peppers il 20 luglio a Roma, le cose da sapere. La band californiana suona al festival Postepay Rock: come arrivare, cosa non si può portare con se e altre informazioni utili.
Districarsi nella crisi economica che sta interessando l’Europa non è sempre semplice. Ci sono decine di diverse variabili in gioco, enormi quantità di denaro e strategie politiche da prendere in considerazione per avere un quadro completo, elementi che a volte ci sfuggono e ci impediscono di farci una corretta idea di che cosa sia la crisi del debito europeo. Sul sito della BBC hanno provato a rendere visibile una parte del problema, mostrando efficacemente in un grafico quali paesi europei hanno contratto maggiori debiti o crediti all’estero.
Chi possiede il debito di chi? un grafico interattivo della BBC spiega efficacemente dati e cifre sulla crisi.
I piloti della compagnia aerea irlandese Ryanair in Germania hanno deciso 4 ore di sciopero venerdì 22 dicembre per protestare contro il mancato riconoscimento da parte dell’azienda del loro sindacato. Il sindacato Vereinigung Cockpit, che ha organizzato lo sciopero, ha detto che un incontro che avrebbe dovuto tenersi mercoledì era stato cancellato senza preavviso dall’azienda, che non ha voluto riconoscere due dei rappresentanti del sindacato come interlocutori. Lo sciopero è iniziato alle 5 del mattino di oggi e terminerà alle 9, ora italiana.
Oggi i piloti di Ryanair in Germania fanno 4 ore di sciopero.
Lunedì scorso la polizia italiana ha compiuto un sequestro senza precedenti: in un hangar in provincia di Pavia, ha trovato un missile aria-aria lungo all’incirca tre metri e pesante quasi una tonnellata. Tre persone sono state arrestate per il possesso del missile: i due titolari della società proprietaria dell’hangar e l’uomo che stava cercando di vendere il missile. Nella casa di quest’ultimo, che nel 2001 si era candidato al Senato con il movimento neofascista Forza Nuova, sono state trovate numerose altre armi, oltre a vari cimeli nazisti. La storia ha immediatamente attirato molta attenzione e preoccupazione, in particolare per l’orientamento politico di almeno uno dei tre arrestati e per il timore che gruppi estremisti di destra abbiano iniziato ad “armarsi”, peraltro in modo così pesante. Inoltre la polizia ha parlato del coinvolgimento nel sequestro di gruppi di estremisti che hanno combattuto nel conflitto in Ucraina Orientale, e questo farebbe pensare che nella vicenda possa essere implicata anche la Russia. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ci ha messo del suo nel rendere il tutto ancora più oscuro, sostenendo che l’indagine sia partita grazie a una sua segnalazione e che in realtà i proprietari del missile volevano uccidere lui stesso.
La strana storia del missile, spiegata bene. Perché un gruppo di uomini di mezza età aveva nascosto un missile in un hangar vicino a Pavia? E cosa c'entrano Matteo Salvini, la Russia e l'Ucraina?.
La massiccia campagna di vaccinazioni condotta negli ultimi 30 anni ha permesso di eliminare quasi completamente la poliomielite, una malattia che ha condizionato l’esistenza dell’umanità per millenni con grandi epidemie che interessavano soprattutto i bambini e portavano a forme permanenti di paralisi. I vaccini sono stati essenziali per raggiungere questo risultato, ma in alcuni paesi l’impossibilità di fornire una copertura adeguata della popolazione ha portato a rari casi di poliomielite conseguente proprio alla vaccinazione. È una condizione che si verifica in un numero molto basso di pazienti, come vedremo proprio a causa della mancanza di un numero sufficiente di vaccinati in alcune aree del mondo, ma se ne parla sempre più di frequente, anche sulla base degli ultimi dati diffusi dalle autorità sanitarie internazionali. Nel 2017 i casi di poliomielite conseguente al vaccino hanno superato, per la prima volta, quelli dovuti alla versione selvaggia del virus. Il 2018 si sta concludendo con risultati simili: 98 casi accertati di polio da vaccino contro i 29 casi dovuti alla versione selvaggia del virus. Il dato non deve essere sottovalutato e dimostra come ci sia ancora da lavorare per eradicare la malattia, facendo i conti con le politiche sanitarie adottate finora.
I casi di poliomielite derivata dal vaccino. Sono estremamente rari, ma hanno iniziato a essere più frequenti di quelli dovuti al virus nella sua forma selvaggia: la soluzione sono comunque i vaccini.
Secondo lo studio Perils of perception dell’istituto britannico Ipsos Mori, nel 2015 gli italiani ritenevano che la percentuale di stranieri sul territorio italiano fosse vicina al 26 per cento. In realtà il dato era ed è tuttora molto più basso: al primo gennaio 2016 gli stranieri residenti erano poco più di cinque milioni, più o meno come gli abitanti del Veneto, e rappresentavano l’8,3 per cento della popolazione residente sul territorio nazionale.
Quanti sono gli stranieri che vivono in Italia. Meno di quelli che gli italiani pensano: dove sono e da dove vengono, in numeri.
Questa settimana al cinema esce The Equalizer – Il Vendicatore, adattamento cinematografico della serie televisiva degli anni Ottanta Un giustiziere a New York, con Denzel Washington che interpreta un ex agente della CIA impiegato in un supermercato che dopo aver conosciuto una prostituta decide di “rispolverare il suo istinto omicida”. I due volti di Gennaio, adattamento dell’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, è il primo film da regista di Hossein Amini (sceneggiatore di Drive, tra gli altri), con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac, e racconta la storia di una coppia di statunitensi in viaggio in Europa e in fuga dalla polizia e del loro rapporto con un ragazzo di origini americane conosciuto in Grecia. Class Enemy, diretto dal regista sloveno Rok Biček, racconta il difficile rapporto tra un professore di tedesco e la sua nuova classe, fino al suicidio di una studentessa. Amore, Cucina e Curry, diretto da Lasse Hallström e interpretato tra gli altri da Helen Mirren, racconta una sfida culinaria tra due ristoranti, gestiti da una famiglia indiana e da una famosa cuoca francese. Il regno d’inverno – Winter Sleep, diretto dal regista turco Nuri Bilge Ceylan, è il film vincitore della Palma d’oro all’ultimo festival del cinema di Cannes e racconta il difficile rapporto tra Aydin, gestore di un piccolo albergo nel centro dell’Anatolia, con la giovane moglie Nihal e sua sorella Necla. Escono infine il documentario Io sto con la sposa, una co-produzione tra Italia e Palestina, e il nuovo film di Paolo Ruffini Tutto molto bello.
I film del weekend. Il nuovo film con Denzel Washington, quello diretto dallo sceneggiatore di "Drive" e il vincitore della Palma d'oro a Cannes, tra gli altri: tutti i trailer.
Dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Monti, ieri sera, oggi è stata una giornata di attesa: delle prossime mosse dei partiti per le elezioni (soprattutto del PdL), ma anche della reazione dei mercati di domani, come ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E soprattutto ci sono state le analisi e il racconto da parte dei giornali: sul Corriere della Sera, il direttore Ferruccio De Bortoli ha raccontato le «le ore drammatiche nella vita di un Paese che mai avremmo voluto scrivere», e su Repubblica Eugenio Scalfari ha analizzato le mosse «anti Europa e anti Napolitano» del partito di Silvio Berlusconi, che ieri ha deciso di candidarsi per la sesta volta a presidente del Consiglio. Angelino Alfano, il segretario del partito, ha spiegato che il PdL voterà per l’approvazione della legge di Stabilità e il decreto sull’ILVA assicurando di non voler mandare il paese allo «sfascio» e spiegando che «nel concreto cambia poco perché si tratta di anticipare di qualche giorno le elezioni dai primi di marzo a febbraio». ***
Il giorno dopo. Alfano conferma che il PdL voterà l'approvazione della legge di Stabilità e il decreto sull'ILVA, mentre sul sito del partito è iniziata la campagna elettorale.
Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato un’accusa anonima di molestie sessuali contro Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC che si è dimesso ieri dopo l’esclusione della Nazionale italiana dai Mondiali del 2018. La testimone, una dirigente sportiva, ha raccontato al Corriere che durante un incontro di lavoro con Tavecchio lui l’ha molestata verbalmente e le ha chiesto di poterle toccare il seno. La donna ha detto di avere anche registrazioni e video delle molestie, che si sono verificate anche in altre occasioni: ha aggiunto che il suo avvocato sporgerà denuncia. «Ero entrata nel suo ufficio per parlare di calcio, di lavoro. Lui mi ha fatto entrare, mi ha fatta sedere alla sua scrivania, nella sede della Figc, a Roma. Non ho fatto nemmeno in tempo a dire “Presidente, come sta?” che lui, guardandomi dritta negli occhi, mi ha risposto: “Ti trovo in forma, si vede che scopi tanto”. E poi: “Fammi toccare le tette, vieni, dai”. Ero in imbarazzo. Ho provato a dirgli di smettere. Lui per tutta risposta ha chiuso le tende dello studio, per non correre il rischio di essere visto. L’ho respinto, sono riuscita a divincolarmi. Ed è solo un episodio. Gliene potrei raccontare molti altri. Le molestie che sono stata costretta a subire da Carlo Tavecchio sono accadute in tempi recenti».
Una donna ha accusato di molestie sessuali Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC.
Oggi Google dedica il suo doodle, l’immagine che compare di tanto in tanto al posto del logo nella homepage del motore di ricerca, al cantante e musicista statunitense Israel Kamakawiwo’ole, noto soprattutto per aver portato al successo nel 1993 le sue versioni delle canzoni “Over the Rainbow” e “What a Wonderful World”, suonate con l’ukulele. – Leggi anche: La storia della linguaccia dei Rolling Stones
Il doodle di Google dedicato a Israel Kamakawiwo’ole. Google celebra il musicista hawaiano famoso per aver portato al successo la versione di "Somewhere over the Rainbow" con l'ukulele: oggi avrebbe 61 anni.
Giorgio Napolitano è stato eletto per la seconda volta Presidente della Repubblica con 738 voti: il primo nella storia d’Italia. Napolitano è stato parlamentare dalla II alla XII legislatura, ovvero dal 1953 al 1996, saltando la IV. È stato iscritto ai Gruppi Universitari Fascisti, poi è stato un importante dirigente del Partito Comunista, ha recitato a teatro e ha scritto sonetti. Venne eletto diverse volte al parlamento europeo, è stato presidente della Camera, ministro degli Interni e senatore a vita. Nel 1956 approvò l’invasione sovietica dell’Ungheria e nel 1968 condannò quella della Cecoslovacchia. All’interno del PCI fu prima un riformista, poi capo della corrente cosiddetta dei “miglioristi” e nemico di Berlinguer: una vita intensa, anche prima di questi giorni. I primi anni e l’iscrizione al PCI Giorgio Napolitano è nato in una famiglia della buona borghesia napoletana tre anni dopo l’inizio del ventennio fascista. In gioventù ha studiato ed è cresciuto a Napoli in un ambiente intellettuale – tra i suoi amici di infanzia ci furono parecchi drammaturghi, registi e giornalisti. Fece parte di alcune associazioni giovanili fasciste, ma subito dopo la fine della guerra, nel 1945, si iscrisse al Partito Comunista.
Storia di Giorgio Napolitano. Che è stata parecchio intensa, anche prima di questi giorni: e foto del primo Presidente della Repubblica ad essere eletto per due volte.
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: mercoledì alle 18,30 Marianna Aprile intervista Ferdinando Scianna.
Cosa sarà, con Ferdinando Scianna. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, con un ospite al giorno.
Ogni anno quando arriva la primavera i pastori beduini palestinesi prendono le loro greggi, vanno in spiaggia e fanno fare loro il bagno. La cosa permette ai fotografi più fortunati di vedersi davanti un pastore che, in riva al mare, cerca di far fare il bagno a un membro del suo gregge non sempre così disponibile. L’acqua sembra invece fare molto piacere a un corvo fotografato a una fontanella di Ahmadabad, in India (da quelle parti in questi giorni sta facendo molto caldo) e in acqua ci sta benissimo anche il particolarmente fotogenico airone bianco maggiore fotografato a Pusztaszer, in Ungheria. Alle mucche di Degenfeld, nel sud della Germania, tocca invece la neve, anche se ormai è maggio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Animali marini. Tra le migliori foto di animali della settimana non ci sono pesci, ma almeno uno che in acqua non ci vorrebbe proprio andare.
Diffondendo i suoi risultati trimestrali, Disney ha comunicato che The Lone Ranger, il film su cui la società aveva puntato di più quest’estate, farà perdere alla compagnia tra i 160 e i 190 milioni di dollari. Il film è uscito alla fine di luglio e ha incassato nel primo fine settimana negli Stati Uniti appena 29 milioni di dollari, cifra considerata molto bassa per un prodotto che voleva essere un blockbuster. La notizia è stata data dalle maggiori riviste del settore, tra le quali Variety che parla di un vero e proprio disastro economico. The Lone Ranger infatti è costato 215 milioni di dollari esclusi i costi di promozione: ha incassato finora 176 milioni di dollari, di cui 87 negli Stati Uniti (per un film così costoso, anche andare in pari sarebbe stato considerato un fallimento). The Lone Ranger è diretto da Gore Verbinski e prodotto da Jerry Bruckheimer, il protagonista è Johnny Deep: praticamente lo stesso gruppo che ha realizzato la saga di successo dei Pirati dei Caraibi. Il soggetto del film riprende due personaggi molto famosi nella cultura popolare statunitense, cioè la coppia formata dal Cavaliere Solitario e da Tonto: nacque all’inizio degli anni Trenta alla radio per trasferirsi poi in televisione, sui fumetti e nei cartoni animati, guadagnando grande popolarità.
Il flop estivo di Disney. The Lone Ranger, il film con Jonny Depp che fa il cowboy, provocherà perdite per almeno 160 milioni di dollari.
L’ex presidente dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato assolto dal reato di associazione per delinquere dalla Corte d’Appello di Perugia, nel processo su quello che era conosciuto come scandalo “Sanitopoli”, che aveva causato nel 2008 le sue dimissioni. La Corte d’Appello ha ridotto la pena di Del Turco, confermando solo quella a 3 anni e 11 mesi per induzione indebita, dopo che la Cassazione aveva annullato la condanna per associazione a delinquere. In primo grado, Del Turco era stato condannato a nove anni e sei mesi, ma la pena era stata poi ridotta nella prima sentenza d’Appello a quattro anni e due mesi. Le accuse contro Del Turco erano di avere ricevuto tangenti per diversi milioni di euro, soprattutto in base alla testimonianza fatta da Vincenzo Angelini, importante imprenditore della sanità privata della regione.
L’ex presidente dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato assolto dal reato di associazione per delinquere.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Il nuovo Eataly a Roma. Aprirà il 21 giugno e con 500 dipendenti sarà il più grande negozio della catena, racconta Repubblica.
C’è stato un periodo in cui John Malkovich stava in quella creativa categoria di uomini-che-piacciono-tantissimo-alle-donne-e-gli-altri-uomini-non-se-ne-capacitano: tipo Harvey Keitel o Steven Tyler. Gli uomini tendono a pensare che alle donne piaccia solo Brad Pitt. E in quel periodo John Malkovich era uno degli attori più richiesti e visibili del grande cinema internazionale: nel 1984 al suo primo ruolo importante – in Le stagioni del cuore – fu candidato all’Oscar; e tra gli anni Ottanta e Novanta fu protagonista tra gli altri di Le relazioni pericolose (con cui ottenne la più grande fama internazionale), Il tè nel deserto, Uomini e topi, Nel centro del mirino (di nuovo nominato all’Oscar), e del memorabile titolo che lo celebrava Essere John Malkovich, nel 1999. Dopo ha avuto ruoli meno importanti e di successo, ma ha continuato a girare diversi film ogni anno. Adesso ha compiuto 60 anni (è nato il 9 dicembre 1953 a Christopher, Illinois, da genitori croati, editori di riviste): in mezzo, ha perso un sacco di soldi con la truffa di Bernie Madoff, ha salvato un uomo che rischiava di morire a Toronto, ha creato una società di abbigliamento e – chiedete in giro – continua a piacere un sacco alle donne, e gli uomini se ne sono fatti una ragione.
Essere John Malkovich a 60 anni. Belle foto dell'uomo che piace alle donne, nato oggi nel 1953 in Illinois da genitori croati.
Il primo luogotenente Antonello Ciavarelli, delegato del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare (Cocer) della Guardia costiera italiana, ha dato un’intervista al Corriere della Sera sulla situazione in cui si trova da giorni la nave militare italiana Diciotti, che ha a bordo 177 migranti e a cui però il governo italiano non ha ancora dato autorizzazione ad attraccare. Quello della Diciotti è l’ultimo di una serie di “casi senza precedenti” che si stanno verificando da settimane nel Mediterraneo, da quando cioè il governo guidato da Giuseppe Conte ha cambiato le politiche relative al soccorso di migranti in mare (qui la storia completa del caso Diciotti). Nella sua intervista, Ciavarelli ha commentato soprattutto gli sviluppi degli ultimi giorni, per esempio le affermazioni di domenica del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha detto che il governo non autorizzerà l’attracco della Diciotti in un porto italiano finché gli altri paesi dell’Unione Europea non si impegneranno ad accogliere parte dei migranti che si trovano a bordo. Salvini ha minacciato che, in caso contrario, la Diciotti potrebbe riportare i migranti in Libia, da dove sono partiti: è una cosa che l’Italia non può fare, e per la quale è già stata condannata da un tribunale europeo, perché equivarrebbe a un respingimento, a non garantire la possibilità ai migranti di chiedere protezione internazionale, e perché sarebbe una violazione del concetto di “porto sicuro” (in Libia vengono compiute sistematiche violazioni dei diritti umani sui migranti).
Cosa pensa la Guardia costiera sul “caso Diciotti”. Il primo luogotenente Antonello Ciavarelli ha detto al Corriere che è «incomprensibile» e «imbarazzante» che il governo neghi l'ormeggio in Italia di una nave militare italiana.
Malgrado una carriera nel cinema cominciata ormai più di sessant’anni fa, di Joan Collins si sanno sostanzialmente tre cose: che è diventata famosa come non mai quando aveva quasi cinquant’anni facendo Alexis in Dynasty, che non ha mai infilato un film memorabile malgrado ne abbia fatti a decine (salveremmo, nella sua leggerezza, Missili in giardino), e che sua sorella è un’autrice di bestseller che ha venduto milioni e milioni di copie, Jackie Collins. Poi ultimamente si è messa a scrivere libri anche lei, con discreti successi di vendite, ma niente di fondamentale per la storia della letteratura. Quindi quel che resta è Alexis, il suo avere assomigliato molto a quel personaggio nella sua vita pubblica (cinque matrimoni compresi) e aver partecipato in qualche modo ai decenni storici di Hollywood. Ma è inglese, nata a Londra il 23 maggio 1933, e oggi compie ben ottant’anni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di 80 anni di Joan Collins. Che poi alla fine è Alexis di Dynasty: o vi ricordate uno dei suoi settanta film?.
La situazione a Napoli è “molto grave” e “sfiora la tragedia”, ha detto ieri l’assessore all’igiene urbana Paolo Giacomelli. Le ultime notizie dicono che in città ci sono ancora oltre 1500 tonnellate di rifiuti, 14000 nell’intera provincia. Le strade sono invase dai sacchetti: la richiesta del Comune di limitarsi a gettare l’umido e tenere a casa scatole, pacchi e pacchetti natalizi non sembra avuto grande effetto sulle abitudini dei napoletani. Quella di ieri, secondo Giacomelli, è stata “la giornata più nera”. Le cose non migliorano, insomma, anzi. Di mattina i camion carichi di rifiuti sono rimasti fermi, non riuscendo a scaricare da nessuna parte. “L’Ufficio flussi della Regione ci aveva garantito il conferimento di 400 tonnellate nell’impianto di Santa Maria Capua Vetere, ma la provincia di Caserta ci ha mandato via. Siamo quindi andati in fila a Caivano”. Lì le file dei camion sono durate oltre sette ore. In tutto sono state smaltite poche centinaia di tonnellate di rifiuti. La notte, poi, 150 persone, incappucciate e armate di spranghe, hanno bloccato nove autocompattatori in fila a Chiaiano. Ne hanno distrutti cinque, hanno messo in fuga gli autisti. Secondo l’amministratore delegato dell’Asìa, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, “non si tratta di cittadini” ma sarebbe invece “un raid organizzato” opera di “poteri forti” e “presenze che fanno avvertire la loro capacità di condizionamento”. La camorra non si nomina, ma il riferimento è chiaro. I comitati antidiscarica invece rivendicano l’azione e parlano di “protesta spontanea”.
Nel frattempo, a Napoli. La situazione "sfiora la tragedia": migliaia di tonnellate di rifiuti per le strade, attacchi ai camion e timore di incendi per Capodanno.
Secondo Kim Severson, la critica gastronomica del New York Times, in fatto di cibo il 2020 sarà un anno senza fronzoli, dominato da sobrietà e misura; si farà attenzione alla sostenibilità ambientale, si preferiranno ingredienti che fanno bene alla salute, si mangeranno meno carne e più prodotti a base vegetale. Queste grosse tendenze sono condivise dalla maggior parte degli esperti che hanno cercato di indovinare cosa mangeremo di più nel 2020 e come, mentre altre sono più confuse e contraddittorie: per qualcuno è arrivata la fine delle bacche di açai, del carbone vegetale, del seitan e dell’hummus, altri invece parlano del successo della cucina mediorientale e insistono sull’imporsi della kombucha, un tè fermentato proveniente dall’Oriente che, perlomeno in Europa, fatica ad attecchire. Di tutte queste congetture – raccolte in un esaustivo elenco dal sito Eater – alcune non si avvereranno mai, altre saranno alimentate dai giornali e dai social network che convinceranno molte persone ad assaggiarle e rilanciarle online, altre saranno una moda estremamente passeggera, soprattutto con i cibi che vengono bene nelle foto su Instagram, com’è accaduto con il cibo colorato, il latte di unicorno (latte di cocco colorato di blu dall’alga spirulina) o con i disegnini sulla schiuma del cappuccino.
Cosa mangeremo quest’anno. Secondo gli esperti di mode alimentari: carne impossibile, pancake soufflè, cibo blu e nippo-italiano.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Generazione Italia sfiducia Berlusconi (per scherzo). Una lettera al PresdelCons "considera conclusa negativamente l'esperienza di questo Governo": ma l'aveva scritta Bossi nel 1994.
Sabato mattina un’indagine che andava avanti da un anno su un’estesa rete di traffico di materiale pedopornografico ha portato a 50 perquisizioni, al sequestro di materiale per decine di terabyte e all’arresto di tre persone. L’indagine – che ha coinvolto 15 regioni italiane – è stata coordinata dalla procura di Torino e portata avanti dalla Polizia Postale di Torino e dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online, un organo operativo della sede centrale della Polizia Postale, a Roma. Le persone indagate sono accusate di detenzione, diffusione e produzione di materiale pedopornografico. Fabiola Silvestri, dirigente della Polizia Postale del Piemonte, ha spiegato al Corriere della Sera che per arrivare ai responsabili sono stati fatti dei «veri e propri pedinamenti virtuali», con l’obiettivo di individuare gli indirizzi IP delle connessioni e risalire così all’identità delle persone coinvolte.
C’è stata una grande operazione contro una rete di diffusione di materiale pedopornografico. L'hanno portata avanti varie sezioni della Polizia Postale e la procura di Torino e ha portato a decine di perquisizioni, sequestri e tre arresti.
Oggi, nel suo messaggio settimanale del sabato, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha riconosciuto che il sito HealthCare.gov, dedicato alla riforma sanitaria, “non sta funzionando come dovrebbe” e ha promesso che le cose miglioreranno nell’arco di qualche settimana. La frase di Obama è arrivata dopo giorni di forti proteste contro il malfunzionamento del sito, ampiamente riprese dai media americani e diventate “una ferita autoinflitta al risultato più importante del suo primo mandato”. Il primo ottobre 2013 Obama aveva lanciato il sito – che aveva subito già diversi rinvii – promettendo che comprare un’assicurazione sanitaria sarebbe diventato facile come “un biglietto aereo su Kayak o una TV su Amazon”. La promessa si è rivelata un po’ troppo ottimista e il caso di HealthCare.gov è diventato il simbolo principale dei guai della riforma sanitaria nei primi mesi della sua entrata in vigore.
Il sito della riforma sanitaria USA non funziona. E questo si sta rivelando un grave imbarazzo per Obama e il primo grande ostacolo alla realizzazione della riforma.
Lunedì il sito del New Yorker ha pubblicato la prima copertina in formato gif della rivista: disegnata dall’artista tedesco Christoph Niemann, raffigura il tipico taxi giallo newyorkese visto attraverso un finestrino bagnato dalla pioggia, con qualche goccia che scivola di tanto in tanto. Come ha spiegato l’autore: «Quando arrivai a New York per la prima volta, pioveva a dirotto. Forse è per questo che, nella mia testa, non c’è posto al mondo in cui è più bello rimanere imbottigliati nel traffico, in un giorno di pioggia».
La prima copertina gif del New Yorker. Raffigura un finestrino bagnato dalla pioggia, con qualche goccia che scivola di tanto in tanto.
Lo scorso 23 luglio è diventato legge il cosiddetto decreto “Sostegni bis”, col quale il governo Draghi ha aumentato le agevolazioni previste dal Fondo di garanzia per la prima casa, che fino a fine giugno 2022 permetteranno ai giovani con un reddito sotto una certa soglia di accedere più facilmente a un mutuo per l’acquisto di una prima casa. Come riportato dal Sole 24 Ore, diverse banche italiane hanno già adattato le proprie offerte di mutuo per permettere a questa categoria di clienti di fruire delle agevolazioni, concedendo mutui che arrivano a finanziare anche il 100 per cento del valore della casa, mentre altre sono in procinto di farlo. Le agevolazioni hanno principalmente la forma di una garanzia offerta dallo stato alle banche in modo da incoraggiarle a offrire mutui a persone che non sarebbero in grado di fornire le garanzie necessarie: in pratica, consente di avere accesso a un mutuo anche a chi normalmente non potrebbe permetterselo. Per offrire queste garanzie, nel 2013 era stato istituito dallo stato il Fondo di garanzia per la prima casa, rifinanziato a maggio 2021 con 540 milioni proprio dal decreto “Sostegni bis”. Il fondo in realtà non è rivolto solo ai giovani, ma le nuove regole prevedono garanzie maggiori per questa e altre categorie che lo stato vuole incoraggiare ad acquistare una casa.
Comprare casa sta diventando più facile per i giovani italiani. Grazie alle nuove agevolazioni del governo, che consentono di ottenere mutui a condizioni estremamente vantaggiose.
John Zorn è un musicista eclettico e ammiratissimo: ha 58 anni, è americano, suona il sassofono ma anche un sacco di altri strumenti, ha sempre fatto musica “contemporanea”, un po’ jazz e un po’ sperimentale e un po’ qualsiasi cosa: da solo, con i Naked City, e con altri musicisti illustri. Per Natale ha coinvolto Marc Ribot – altro creativo musicista che ne ha provate di tutte e con cui ha suonato in passato – e Mike Patton dei (già dei Faith No More) in un disco di standard natalizi, di quelli che ogni Natale ne escono a pacchi: ma questo, quasi tutto strumentale salvo il formidabile intervento di Patton, ha una sapienza in più senza essere dissacrante. L’anteprima di A dreamer’s Christmas è sul sito della radio americana NPR.
Il disco di Natale di John Zorn. Con Marc Ribot e Mike Patton, ovvero non l'ennesimo-disco-di-natale.
Paul Allen, conosciuto soprattutto per essere stato il cofondatore di Microsoft con Bill Gates nel 1975, ha annunciato di avere scoperto il luogo in cui si trova il relitto della Musashi, la nave da battaglia della marina imperiale del Giappone, una delle più grandi mai costruite nella storia delle navi da combattimento. Affondata nella Seconda guerra mondiale dagli statunitensi durante la battaglia del golfo di Leyte, nel mare delle Filippine, la Musashi si trova da circa 70 anni sul fondale e finora non era stato possibile rintracciare con certezza la sua posizione, nonostante in passato fossero state raccolte numerose testimonianze sulla sua fine durante la battaglia. Musashi La Musashi fu varata nell’agosto del 1942 ed era enorme: aveva una stazza di 73mila tonnellate a pieno carico e una lunghezza complessiva di 263 metri. Aveva 9 cannoni da 460 millimetri, 12 da 155 millimetri e 12 da 127 millimetri al momento del varo, poi la sua configurazione fu modificata con l’aggiunta di sistemi antiaerei più efficaci. Fu costruita in segreto a Nagasaki usando diverse soluzioni per mascherare il cantiere, in modo che gli Alleati non scoprissero che il Giappone si stava dotando di una nuova nave da guerra e con quelle dimensioni. Dopo il varo fu diretta nell’arcipelago di Truk (ora Chuuk, uno degli stati federati della Micronesia), la principale base dell’impero del Giappone nel sud del Pacifico. Per un paio di anni non fu utilizzata in grandi battaglie, ma nell’ottobre del 1944 divenne una delle principali risorse nella battaglia del golfo di Leyte. Il 24 ottobre fu attaccata da aerei statunitensi e in seguito dalle navi degli alleati, che la centrarono in diverse ondate con 17 bombe e 20 siluri. La nave si rovesciò e finì sott’acqua: si stima morirono circa 1000 delle 2.399 persone a bordo.
Il ritrovamento della Musashi. Paul Allen, il cofondatore di Microsoft, ha trovato dopo 8 anni di ricerche la grande nave da battaglia giapponese affondata nella Seconda guerra mondiale nel mare delle Filippine.
Il 26 settembre dello scorso anno Jimi Heselden, il proprietario della società che produce gli avveniristici monopattini-scooter Segway morì cadendo in un dirupo mentre stava usando uno dei suoi apparecchi lungo il fiume Wharfe, in Inghilterra. La notizia fece il giro del mondo per la sua drammaticità letteraria: una delle perplessità su Segway era sempre stata quella sulla sua sicurezza. A molti mesi di distanza, una indagine sembra aver chiarito cosa successe: Heselden fece una manovra per far passare un uomo che stava portando a passeggio un cane, finendo così fuori strada e cadendo rovinosamente da una altezza di dodici metri. Sean Christie era l’uomo a passeggio con il proprio cane e ha raccontato che quel 26 settembre si trovava nella zona e avvistò Heselden in lontananza con un prototipo di un nuovo Segway. Christie notò che l’uomo stava indietreggiando e immaginò fosse un gesto di cortesia per farlo passare con il suo cane lungo lo stretto sentiero. Poco dopo, però, Heselden sparì dalla sua vista, Christie si avvicinò e vide l’uomo riverso a terra lungo il fiume.
Il proprietario di Segway morì per far spazio a un cane. Jimi Heselden cadde da un dirupo sul suo Segway mentre faceva manovra su uno stretto sentiero.
Il primo maggio, giorno della Festa del lavoro, è stato anche il giorno del tradizionale concerto organizzato dai maggiori sindacati italiani in piazza San Giovanni, a Roma. Il concerto è iniziato alle 15 con migliaia di persone presenti, è proseguito fino alle 24 ed è stato condotto da Clementino e Camila Raznovich. Raznovich ha iniziato ricordando Portella della Ginestra, «dove 70 anni fa 11 persone vennero uccise perché manifestavano per i propri diritti», «le mondine, che tra le prime lottarono per un salario più equo e dignitoso» e i lavoratori delle fabbriche «che ottennero le 40 ore lavorative e il sabato di riposo». Dopo aver parlato del caporalato e dei «giovani che lottano perché il precariato non sia una condizione immutabile», il “concertone” è cominciato con gli Après la Classe. Ma c’erano anche Teresa De Sio, Marina Rei, Le luci della centrale elettrica, Levante, Lo Stato Sociale, Francesco Gabbani, Brunori Sas, Motta, gli Ex-Otago e molti altri ancora. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del concerto del primo maggio a Roma. Ex-Otago, Marina Rei, Le luci della centrale elettrica, Levante, Lo Stato Sociale, Francesco Gabbani, Brunori Sas e molti altri ancora.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che riferirà in Senato sul caso Lega-Russia il prossimo 24 luglio. Il caso è iniziato quando il sito americano Buzzfeed ha pubblicato un audio in cui si sente un collaboratore di Salvini, Gianluca Savoini, parlare in un hotel di Mosca con alcune persone di lingua russa di finanziamenti illegali alla Lega. Il fatto che l’incontro fosse avvenuto era stato anticipato qualche mese prima dall’Espresso. Sul caso sta indagando la procura di Milano. Conte ha dato la sua disponibilità a riferire sul caso per un’ora, tra le 16.30 e le 17.30. Non è ancora chiaro quale forma prenderà la sua relazione, che consisterà probabilmente in un intervento seguito dai commenti dei parlamentari e quindi da una conclusione di Conte. Sui dettagli dell’intervento la presidenza del Consiglio si accorderà direttamente con quella del Senato.
Giuseppe Conte riferirà in Senato sul caso Lega-Russia il prossimo 24 luglio.
Da qualche anno grazie a Instagram possiamo farci un’idea delle mode vacanziere guardando le fotografie di amici e influencer: ad esempio c’è stato l’anno in cui sembrava che tutti andassero in Islanda, quello in cui il Portogallo andava per la maggiore e un altro in cui non si capiva come mai un sacco di gente fosse in Indonesia. Quest’anno, con tutto quello che è successo, c’è una tendenza a scoprire o riscoprire l’Italia. In particolare, nelle ultime settimane moltissime persone – compresa Chiara Ferragni, di cui si è molto discusso – stanno visitando città d’arte solitamente affollate dai turisti stranieri, approfittando della maggiore calma e delle temperature più basse rispetto agli ultimi lugli. Nelle città d’arte della Toscana alle visite culturali più classiche si possono associare anche giri per gallerie, musei e giardini dove vedere opere d’arte contemporanea. Infatti oltre al suo straordinario patrimonio storico-artistico rinascimentale, celebrato e riconosciuto in tutto il mondo, la Toscana ospita numerose espressioni artistiche e architettoniche degli ultimi decenni, nelle sue città e non solo. Abbiamo messo insieme una guida per trovarle, per chi sta organizzando gite culturali estive o passerà le ferie tra la Versilia e l’Argentario.
In Toscana c’è anche l’arte contemporanea. Le meraviglie rinascimentali le sappiamo tutti: ma è anche una terra di collezionisti e istituzioni attente alle nuove sensibilità, da apprezzare tra musei e giardini.
Immaginando che l’affluenza nei cinema il 31 dicembre non sia altissima, è arrivato quel momento in cui si può fare il bilancio dei film che hanno incassato di più in Italia e nel mondo. Le classifiche sono in parte sovrapponibili, anche per via dell’assenza di titoli italiani capaci di sbancare al botteghino, come si dice: tipo quello di Checco Zalone che sta uscendo ora e che potremmo vedere nella lista del prossimo anno, per capirsi. Ma anche sui film stranieri – leggi: statunitensi – le classifiche sono un po’ diverse, e le differenze dicono qualcosa sui gusti degli italiani. Nel mondo I dati arrivano da Box Office Mojo, il sito più attendibile per quanto riguarda gli incassi cinematografici. I film che hanno superato il miliardo di dollari di incassi sono otto, il doppio rispetto all’anno scorso, e il più visto si è avvicinato addirittura ai tre (e infatti è il film che ha incassato di più nella storia, secondo la maggior parte delle stime).
I film che hanno incassato di più nel 2019. Certi ampiamente prevedibili, altri inattesi se guardavate da un'altra parte: in Italia e nel mondo.
È stato presentato a Roma il film “Viva la libertà”, che esce nei cinema giovedì prossimo e a cui molti attribuiscono visibili legami con l’attualità italiana. Così lo racconta il Messaggero: Nel bel mezzo di una campagna elettorale arroventata, piomba nelle sale il 14 febbraio Viva la libertà, un film destinato ad accendere il dibattito. Diretto da Roberto Andò e ispirato a Il trono vuoto, premiatissimo romanzo d’esordio del regista (Bompiani), è una favola politica e punta tutto su Toni Servillo felicemente impegnato in una sfida spericolata: interpretare il doppio ruolo di se stesso e del proprio gemello. Di peso il resto del cast: Valerio Mastandrea, Michela Cescon, Valeria Bruni Tedeschi, Anna Bonaiuto. Il tema? Servillo, segretario del maggiore partito di opposizione, mentre i sondaggi lo danno in caduta libera decide di sparire e raggiunge in Francia un’ex fiamma. In preda al panico, il suo staff decide di rimpiazzarlo in gran segreto con il fratello gemello, un filosofo eccentrico e geniale appena dimesso dal manicomio. Con effetti sorprendenti sia sulla vita privata del desaparecido sia sui sondaggi… Non ci vuole molto per riconoscere, anche se non viene mai nominato, il Pd nel partito d’opposizione. Ma Andò, che ammette di «avere a cuore la sinistra» e si augura la sua vittoria il 24 febbraio, vola alto e non teme le strumentalizzazioni: «Questo film», spiega, «evita di far riferimento alla cronaca politica e tantomeno rappresenta una denuncia.
Il trailer di “Viva la libertà”. Il film in cui un partito che somiglia molto al PD prende il 66% alle elezioni, per una strana ragione.
Lorenzo Cuocolo su LaVoce.info ha messo insieme sette punti per spiegare quali sono i limiti del governo uscente di Mario Monti, in attesa dell’insediamento del nuovo. Che cosa vuol dire, insomma, la formula “disbrigo degli affari correnti”. La continuità Fino a che non verrà nominato il nuovo Governo, rimarrà in carica il Governo Monti. L’eventuale incarico (esplorativo o meno) che darà il Presidente della Repubblica non farà cessare il Governo Monti. Solo quando (e se) l’incaricato scioglierà positivamente la riserva, il Presidente della Repubblica firmerà i decreti di nomina del nuovo Governo e, contestualmente, il decreto di accettazione delle dimissioni del Governo Monti. Vi è, pertanto, continuità: il paese non resta mai senza un esecutivo in carica.
Come finisce un governo. Che cosa sono gli "affari correnti"? Fino a quando Monti resterà a Palazzo Chigi? E che si intende per "autolimiti"?.
Aggiornamento di giovedì 23 febbraio: il governo si è impegnato formalmente il governo si è impegnato formalmente ad abolire, con una successiva norma, l’emendamento del “milleproroghe” che impedirebbe alle compagnie di autobus low cost come Flixbus e Megabus di operare in Italia. ***
L’emendamento contro gli autobus low cost. È stato inserito nel decreto "milleproroghe" e serve a bloccare i servizi come FlixBus, che permettono di fare lunghi viaggi spendendo pochi euro.
Usiamo la carta igienica ogni giorno, a casa, al lavoro, a scuola, e negli ultimi anni in Giappone le vendite di questo strumento del bagno sono cresciute: nonostante la popolazione del Giappone abbia raggiunto il suo picco nel 2008 e sia in costante declino dal 2011. Ma perché l’uso della carta igienica sta aumentando, se stanno diminuendo le persone che dovrebbero usarla? La popolazione del Giappone lo scorso anno era di 127 milioni di persone, un milione in meno del 2009. Inoltre, in Giappone, lo scorso anno c’è stata una diminuzione della spesa per gli acquisti in seguito all’aumento delle tasse sul consumo. Ma il numero di rotoli di carta igienica venduti nel 2014 sono stati 5 miliardi, mezzo miliardo in più del 2008.
Il florido mercato della carta igienica in Giappone. La stampa locale cerca di capire perché diminuisce la popolazione, scendono i consumi ma salgono le vendite della carta igienica.
È morto Alexei Leonov, il primo uomo a fare una passeggiata spaziale: aveva 85 anni. Leonov era nato a Listvyanka, in Russia, e divenne uno dei più famosi cosmonauti quando nel 1965 compì un’attività extraveicolare (“passeggiata spaziale”) durante la missione Voskhod 2. Rimase all’esterno della capsula spaziale per 12 minuti e 9 secondi. Dopo la carriera da cosmonauta si dedicò a molte cose diverse: nel 2004 scrisse un libro insieme all’astronauta americano David Scott sulle conseguenze che ebbe la Guerra fredda sulla ricerca spaziale.
È morto Alexei Leonov, il primo uomo a fare una passeggiata spaziale: aveva 85 anni.
Mercoledì, il comune di Milano ha ordinato alle aziende noleggiano monopattini elettrici in città di rimuovere i propri mezzi dalle strade entro tre giorni. L’assessora alla Sicurezza e vicesindaca Anna Scavuzzo e l’assessore alla Mobilità Marco Granelli hanno inviato una lettera alle società per dire che i monopattini non potranno essere più noleggiati finché non saranno installati i cartelli previsti dal decreto del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli emesso il 4 giugno. Sarà inoltre necessario che le aziende che vogliono continuare ad operare a Milano partecipino a un bando: finora hanno operato a Milano senza permessi da parte del comune. Le regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici sono entrate in vigore a Milano il 27 luglio: per il momento la circolazione di monopattini e altri “micro-veicoli di mobilità elettrica” sarà permessa solo nelle aree pedonali, cioè i parchi e le piazze destinate esclusivamente ai pedoni, a patto che la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri all’ora. Helbiz, la prima società che ha portato i monopattini in affitto a Milano, è arrivata nell’ottobre del 2018, ma da allora se ne sono aggiunte circa altre dieci, comprese Bird e Lime, le due più importanti società al mondo di noleggio di monopattini elettrici. La loro diffusione e il loro utilizzo in città è tuttavia al centro di molte discussioni, per le difficoltà di regolarne l’uso.
Il comune di Milano ha ordinato alle società che noleggiano monopattini elettrici di rimuoverli dalle strade.
Quarant’anni fa, trentotto minuti dopo la mezzanotte del 23 dicembre 1978, il volo Alitalia 4128, partito da Roma Fiumicino, finì in mare a pochi chilometri dalla pista d’atterraggio di Punta Raisi, l’aeroporto di Palermo verso cui era diretto. Nell’impatto con l’acqua, l’aereo si spezzò in due. C’erano a bordo 129 persone, 108 delle quali morirono. La responsabilità dell’incidente fu attribuita a un errore dei piloti nelle procedure di avvicinamento alla pista. Secondo le ricostruzioni, i piloti finirono troppo presto vicino al mare, a una quota troppo bassa. La maggior parte dei passeggeri morì nell’impatto; altri morirono annegati o assiderati. I passeggeri che si salvarono furono invece recuperati da alcune barche arrivate sul posto. L’aereo non sarebbe tra l’altro dovuto arrivare di notte: atterrò a quell’ora perché aveva avuto alcune ore di ritardo alla partenza da Fiumicino.
L’incidente aereo di Punta Raisi, quarant’anni fa. Poco dopo la mezzanotte un aereo diretto all'aeroporto di Palermo finì in mare: c'erano a bordo 129 persone, 108 delle quali morirono.
Giovedì la Corte di Cassazione ha emesso una discussa sentenza sulla cannabis light, cioè sulla cosiddetta “erba legale” che ormai da un po’ di tempo è venduta in tabaccherie, bar e negozi specializzati in tutta Italia. La Cassazione, in breve, ha stabilito che è illegale la vendita di «foglie, inflorescenze, olio, resina» di cannabis, a meno che «siano in concreto privi di efficacia drogante». È una sentenza che ne ribalta un’altra risalente ad appena quattro mesi fa e apparentemente anche una legge, e che ha creato sconcerto in un settore che dà lavoro a diverse migliaia di persone in Italia. Ma la verità è che non è ancora chiaro che effetti avrà la sentenza, e per ora ha soltanto aggiunto confusione a un tema già piuttosto intricato. La sentenza, in pratica, dice che la vendita dei derivati della cannabis più diffusi non è regolata dalla legge 242 del 2016, com’era in precedenza: salvo che nei casi in cui questi derivati non abbiano effetti droganti. In questo caso, sembra dire la stessa sentenza, si possono ancora vendere. Questo limite, almeno finché non verranno depositate le motivazioni della sentenza, è però soggetto a interpretazioni. Il principio alla base della cannabis legale, infatti, è proprio che non ha un effetto drogante: attualmente, per legge, non può superare lo 0,6 per cento di THC, il principio attivo che dà alla marijuana l’effetto psicotico. Questo livello molto basso fa sì che la cannabis legale non abbia l’effetto drogante della marijuana tradizionale, e anzi: secondo molti, e sicuramente secondo chi la vende, non ne ha alcuno.
E ora cosa succede ai negozi di cannabis light? la sentenza della Cassazione che sembra proibirne la vendita ha creato un bel po' di confusione: la risposta breve è che non si sa, e per ora probabilmente niente.
Il 21 maggio è stato assegnato il Man Booker International Prize, il più importante premio letterario dedicato alla narrativa tradotta in inglese nel Regno Unito, e per la prima volta ha vinto un romanzo scritto in arabo. Si intitola Celestial Bodies ed è stato scritto dalla scrittrice dell’Oman Jokha Alharthi: è la prima autrice donna del suo paese un cui libro viene tradotto in inglese. Insieme al riconoscimento Alharthi ha vinto 25mila sterline (28mila euro) e la stessa cifra è stata vinta da Marilyn Booth, la studiosa americana che ha tradotto Celestial Bodies in inglese. Il romanzo racconta le storie di tre sorelle, una che si sposa con un uomo ricco dopo una delusione d’amore, una che si sposa per dovere e la terza che aspetta un uomo emigrato in Canada. Il Man Booker International Prize esiste dal 2005. Fino al 2015 veniva assegnato ogni due anni all’opera omnia di un autore scritta in inglese o disponibile in inglese, ma dal 2016 è diventato annuale e ogni anno viene scelta una singola opera, scritta in una lingua diversa dall’inglese e tradotta. Il concorso vuole infatti valorizzare e sostenere la letteratura straniera e dare importanza anche al lavoro dei traduttori. È il corrispettivo internazionale del Man Booker Prize, consegnato al miglior romanzo pubblicato nel Regno Unito durante l’anno, che deve essere scritto originariamente in inglese; quest’anno lo ha vinto Milkman della scrittrice nordirlandese Anna Burns.
Il Man Booker Prize International è stato vinto da un romanzo scritto in arabo. Si intitola "Celestial Bodies" e la sua autrice, Jokha Alharthi, è la prima scrittrice dell'Oman a essere tradotta in inglese.
Da ieri si parla molto del desametasone, un farmaco antinfiammatorio steroideo che avrebbe dato risultati promettenti in una sperimentazione clinica per trattare i casi gravi di COVID-19, la malattia causata dal coronavirus (SARS-CoV-2). I risultati sono stati annunciati nel Regno Unito, con toni piuttosto entusiastici da parte del governo, e sono stati accolti con interesse da medici e ricercatori che da mesi sono al lavoro per migliorare i trattamenti contro la malattia. Altri hanno invece criticato la scelta dei ricercatori di diffondere un comunicato stampa, invece della ricerca vera e propria con dati e altre informazioni sulle loro esperienze con il desametasone: solo un’analisi dello studio e una sua revisione scientifica potranno infatti offrire elementi concreti per capire se il farmaco sia utile, e in che misura. Antinfiammatori steroidei Il desametasone fu sintetizzato per la prima volta alla fine degli anni Cinquanta e impiegato in medicina a partire dai primi anni Sessanta. È un farmaco economico e facile da reperire, utilizzato soprattutto per trattare malattie come l’artrite reumatoide, l’asma, alcuni tipi di allergie gravi e patologie croniche che interessano l’apparato respiratorio. Il desametasone fa parte degli antinfiammatori steroidei (cortisonici), che agiscono bloccando l’attività di varie sostanze sfruttate dal sistema immunitario per innescare i processi infiammatori (attraverso i quali offre protezione dagli agenti esterni) o per modificare l’attività dei globuli bianchi, che si occupano di attaccare ed eliminare gli agenti infettivi come virus e batteri.
Una notizia incoraggiante contro la COVID-19. Le cose da sapere sulla sperimentazione con desametasone, un comune antinfiammatorio steroideo che ha dato risultati promettenti nel trattamento dei malati gravi.
Negli ultimi giorni diversi dirigenti del Partito Democratico – ma non quelli considerati più vicini all’ex segretario Matteo Renzi – hanno detto che per il partito sarebbe sbagliato “ritirarsi sull’Aventino”. È una specie di espressione in codice del linguaggio politico italiano, una delle tante: in questo contesto, significa in sostanza che chi la pronuncia sarebbe favorevole a uscire dall’attuale situazione politica, in cui non esiste una chiara maggioranza parlamentare, sostenendo un governo appoggiato da tutti i partiti, soprattutto se la richiesta arrivasse dal presidente della Repubblica. Ma vediamo meglio perché si usa questa espressione. “Ritirarsi sull’Aventino” nel gergo della politica italiana significa isolarsi dalle altre forze politiche e non accettare compromessi in nome della difesa della propria posizione ideologica. Non farlo, invece, indica una propensione all’accordo e alla mediazione, in genere motivata dalla necessità di un bene superiore. “Ritirarsi sull’Aventino” è un’espressione che è circolata ciclicamente nella politica italiana, soprattutto negli ultimi due decenni. L’origine di questa inflazionata espressione ha una storia affascinante, che si perde nella leggenda della Repubblica romana e passa per il momento più delicato della storia del ventennio fascista.
Ma cosa significa “Aventino”? storia e significato di un'espressione gergale della politica italiana che ciclicamente torna attuale, come in questi giorni.
Atlantia, la società che controlla tra le altre cose l’autostrada A10 dove si trovava il ponte Morandi, sta perdendo il 25 per cento alla borsa di Milano (qui trovate la quotazione aggiornata in diretta). Atlantia controlla al 100 per cento Autostrade per l’Italia, che a sua volta ha in concessione l’autostrada A10. Il governo ha annunciato che intende revocare la concessione «senza attendere i tempi della giustizia penale». Non è chiaro se e come il governo riuscirà nel suo intento, ma nel frattempo in molti si stanno liberando delle azioni della società in loro possesso. Atlantia è controllata dalla famiglia Benetton, che ha ottenuto le concessioni autostradali nel 1999 acquistandole dall’IRI (una società pubblica). Atlantia ha in concessione circa la metà dell’intera rete autostradale italiana. Le condizioni a cui fu effettuato l’acquisto e i successivi accordi tra la famiglia Benetton e i vari governi che si sono succeduti negli anni sono stato speso criticati, perché accusati di essere troppo generosi nei confronti della famiglia.
Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, sta perdendo il 25 per cento in borsa.
Il deputato Marco Rizzone è stato espulso dal Movimento 5 Stelle. La notizia è stata data il 18 settembre in un post scriptum a un post riguardante il referendum costituzionale pubblicato sul blog del movimento. Nel post scriptum si informa che Rizzone è stato espulso il 14 settembre. Rizzone era stato uno dei tre parlamentari che avevano fatto richiesta e ottenuto il bonus da 600 euro previsto dal governo a sostegno dei lavoratori autonomi durante la crisi conseguente all’emergenza del coronavirus. Per aver richiesto e ottenuto il bonus, il 13 agosto 2020 Rizzone era stato deferito dai vertici del suo partito al Collegio dei probiviri del M5S che avevano deciso per la sua sospensione.
Il deputato Marco Rizzone è stato espulso dal M5S per aver ricevuto il bonus da 600 euro.
Joel Meyerowitz è un fotografo statunitense conosciuto per essere stato tra i primi a utilizzare e valorizzare la fotografia a colori. Una nuova mostra alla galleria Beetles+Huxley di Londra espone i suoi lavori realizzati tra il 1963 e il 1978: cioè dai primi scatti in bianco e nero per le strade di New York con Garry Winogrand e Tony Ray-Jones, alle foto del suo primo libro, Cape Light, insieme a fotografie scattate in Florida, in New Mexico e nel suo viaggio in Europa del 1966, tra Francia, Spagna e Grecia.
Quando arrivò la fotografia a colori. Una mostra a Londra sul grande fotografo statunitense Joel Meyerowitz, che fu tra i primi ad abbandonare il bianco e nero.
La maggior parte delle persone associa i sandali Birkenstock ai turisti tedeschi o a certe “controculture” statunitensi, ma l’azienda tedesca che li produce ha una storia che comincia molto più indietro nel tempo: la racconta Rebecca Mead sul New Yorker, spiegando che già nel 1774 i registri della parrocchia di Langen-Bergheim, una cittadina vicina a Francoforte sul Meno, riportavano il nome di un certo Johann Adam Birkenstock che di mestiere faceva il calzolaio. Alla fine del diciannovesimo secolo, un discendente di Johann Adam chiamato Konrad aprì due negozi di calzature a Francoforte: al tempo le suole delle scarpe erano tipicamente piatte, mentre l’idea innovativa di Konrad fu di creare un plantare sagomato che avvolgesse e supportasse il piede. All’inizio del ventesimo secolo, con la produzione di scarpe che diventava sempre più industrializzata, Konrad sviluppò delle solette di gomma flessibile che potessero essere inserite all’interno di qualsiasi calzatura commerciale per creare un confortevole Fussbett, letteralmente un “letto per il piede”. Questa immagine ha accompagnato l’azienda nel corso della sua evoluzione: le prime scatole di Birkenstock, infatti, avevano all’esterno il disegno del piede di un gigante poggiato su un letto e ancora oggi il plantare sagomato del marchio si chiama internazionalmente “Soft Footbed“.
Storia e futuro di Birkenstock. Il New Yorker racconta gli arditi progetti e gli aneddoti della società tedesca che fa le scarpe celebri per quanto sono comode e quanto sono brutte.
In questi ultimi giorni è stata raccontata da diversi giornali la notizia che Sergio Landi, ex segretario del Partito Comunista Italiano a Livorno e tra i fondatori del Partito Democratico della città, ha accettato l’incarico di responsabile di una commissione che si occuperà di sindacati e associazioni di categoria per la Lega Nord. Livorno è una città molto importante per la storia della sinistra italiana, di cui si è parlato molto dopo l’elezione a sindaco di Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle, nel 2014: il primo sindaco di Livorno non di sinistra. Dal PCI al M5S Livorno è la città dove nel 1921 si svolse il primo Congresso del Partito Comunista d’Italia, in seguito alla scissione del Partito Socialista Italiano. Fu lì che nacque il Partito Comunista Italiano (PCI) con il nome di Partito Comunista d’Italia, e fu lì che dal secondo dopoguerra hanno governato ininterrottamente giunte di sinistra e centro-sinistra. Nel 2014 Filippo Nogarin, che al primo turno aveva preso il 19 per cento dei voti, aveva ottenuto al secondo turno il 53 per cento dei voti, dopo aver ricevuto il sostegno ufficiale della Lega Nord, di Fratelli d’Italia-AN e di una lista di estrema sinistra rimasta esclusa dal ballottaggio. Il M5S aveva vinto grazie al sostegno di altri partiti ma sostanzialmente anche grazie alla crisi del PD cittadino.
La svolta dell’ex capo del PCI a Livorno. Una storia politica piccola ma forse esemplare: Sergio Landi, importante politico della sinistra livornese, è passato con la Lega Nord.
La società editrice Edizioni Salernitane srl ha deciso di sospendere la pubblicazione del quotidiano La Città di Salerno e di licenziare tutti i dipendenti. La decisione è arrivata il 12 febbraio e i giornalisti, tornati al lavoro dopo cinque giorni di sciopero, hanno trovato le porte della redazione chiuse. Lo sciopero era stato indetto in seguito al licenziamento di quattro dei tredici dipendenti del giornale, tra cui due membri del comitato di redazione (Cdr, l’organo che rappresenta i giornalisti all’interno di un giornale). In una nota della società si legge che «i soci di Edizioni Salernitane considerando che sono di fatto impraticabili accordi credibili, perseguibili e duraturi per la riduzione dei costi della società e in particolare la riduzione del costo del lavoro (che rappresenta circa il 70% dei costi totali) a seguito dell’impossibilità di interloquire in modo civile e costruttivo con le rappresentanze sindacali, venute meno le condizioni per un riequilibrio delle passività aziendali e il raggiungimento dello scopo sociale, hanno deliberato lo scioglimento della società nominando come liquidatore Giuseppe Carriero, già direttore amministrativo, dando ampio mandato per una eventuale trattativa per la cessione della società».
Il quotidiano “La Città di Salerno” ha sospeso le pubblicazioni e licenziato tutti i giornalisti.
I primi tre film della saga cinematografica di Star Wars sono usciti fra il 1977 e il 1983, e si intitolano rispettivamente Una nuova speranza, L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. Fra il 1999 e il 2005 è uscita una nuova trilogia che fa da prequel alla prima: i film sono La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith. La terza trilogia, il cui primo film si chiama Il risveglio della forza e uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre, sarà ambientata circa trent’anni dopo la fine degli avvenimenti mostrati nel Ritorno dello Jedi. ***
Perché i fan di Star Wars odiano gli ultimi tre film. Perché sono brutti, prima di tutto: e per altre ragioni legate ai personaggi e alla trama inconsistente che non ha niente di epico come nei film originali.
L’amministratore delegato di Yahoo Scott Thompson si è dimesso ieri «per motivi personali», come si legge nella dichiarazione ufficiale dell’azienda, ma oggi il Wall Street Journal riporta la notizia che ad aver influenzato la sua decisione Thompson sarebbe stato un cancro che gli è stato diagnosticato. La notizia della malattia e delle dimissioni di Thompson – dice l’articolo – sarebbero arrivate mentre era ancora in corso l’inchiesta interna di Yahoo sulla delicata questione della sua laurea: Thompson, nei curricula online pubblicati dalle società per cui aveva lavorato, risultava infatti laureato in Scienze informatiche allo Stone Hill College di Easton, in Massachusetts. Ma Thompson, nella stessa università, sarebbe invece laureato in Economia.
Le traversie di Yahoo, in breve. A partire da Scott Thompson, che si è dimesso ieri, a causa di un "errore" nel suo curriculum o forse di un cancro.
Come era stato anticipato nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato ha dato il proprio parere negativo al regolamento che il ministero dell’Economia aveva elaborato per estendere l’applicazione dell’IMU agli enti non commerciali, e quindi anche a quelli della Chiesa non utilizzati esclusivamente per attività di culto. Nella sentenza resa nota, il Consiglio spiega che «non è demandato al Ministero di dare generale attuazione alla nuova disciplina dell’esenzione IMU per gli immobili degli enti non commerciali». In pratica il Consiglio dice che il ministero dell’Economia è andato oltre i poteri previsti dalla legge e che quindi il suo regolamento per come è fatto non è applicabile. L’IMU per la Chiesa All’inizio dell’anno il governo Monti approvò la cosiddetta legge sulle liberalizzazioni, il cui articolo 91-bis si occupa delle “Norme sull’esenzione dell’imposta comunale sugli immobili degli enti non commerciali”. Semplificando, il decreto dice che i proprietari degli immobili con utilizzo di tipo misto, in parte commerciale e in parte non commerciale, sono tenuti a pagare l’IMU solamente nella parte in cui è svolta attività commerciale. Uno degli obiettivi del provvedimento era quello di ottenere un sistema più chiaro e trasparente per il pagamento dell’imposta, evitando che alcuni immobili fossero completamente esentati perché in una parte di essi viene svolta – per esempio – attività di culto.
Cosa succede con l’IMU e la Chiesa. Perché il Consiglio di Stato ha bloccato l'applicazione dell'imposta sugli enti non commerciali, e che cosa dovrebbe fare adesso il governo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 495 casi positivi da coronavirus e 21 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 2.775 (58 in meno di ieri), di cui 385 nei reparti di terapia intensiva (4 in meno di ieri) e 2.390 negli altri reparti (54 in meno di ieri). Sono stati analizzati 39.309 tamponi molecolari e 42.443 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 1,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,1 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 870 e i morti 17. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (85), Lombardia (83), Emilia-Romagna (81), Lazio (71) e Toscana (45).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 21 giugno.
Lo zoo di San Diego, in California, ha pubblicato un video che mostra un ippopotamo, di nome Funani, mentre insegna a nuotare al suo piccolo, nato lunedì scorso. La notizia è stata data martedì; non si conosce ancora il nome del cucciolo, che resterà con la madre per circa otto mesi. Funani pesa 1.600 chili e ha partorito undici piccoli dal 1989, di cui cinque nello zoo californiano. Il padre dell’ultimo nato si chiama Otis, ed è stato portato a San Diego dallo zoo di Los Angeles nel 2009 appositamente per farlo accoppiare con Funani.
Il piccolo di ippopotamo che impara a nuotare. È nato due giorni fa nello zoo di San Diego, in California, e la madre gli sta insegnando come si fa.
Ieri è stato diffuso il primo trailer di Solo, il secondo spin-off della saga di Star Wars dopo Rogue One. Sono film ambientati nello stesso universo della saga, ma paralleli alla storia principale. Solo racconterà la vita di Han Solo, il personaggio che nei film della saga principale è interpretato da Harrison Ford; nel nuovo film invece sarà impersonato da Alden Ehrenreich, che forse avete visto in Blue Jasmin e Ave, Cesare!. Nel cast principale ci sono anche Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover e Phoebe Waller-Bridge. Mentre Rogue One è stato molto apprezzato dai critici, su Solo circola un po’ di scetticismo: nel pieno della produzione i due registi originali, Phil Lord e Chris Miller, sono stati licenziati e sostituiti con Ron Howard. Si dice che da allora il film abbia preso una direzione completamente diversa, e nessuno sa bene cosa aspettarsi. Per ora abbiamo fra le mani solamente questo minuto e mezzo, che abbiamo cercato di analizzare scena per scena. Il film uscirà nei cinema italiani il 25 maggio.
Il trailer del film su Han Solo, spiegato. Il secondo spinoff di Star Wars analizzato scena per scena, fra nuovi misteriosi cattivi e vecchie conoscenze.
Pierre Boulez, compositore e direttore d’orchestra francese, è morto martedì 5 gennaio nella sua casa di a Baden-Baden, in Germania. La notizia è stata diffusa con un comunicato della famiglia alla Filarmonica di Parigi, il 6 gennaio. Boulez aveva 90 anni e si era trasferito nella città termale di Baden-Baden da qualche anno. Era malato da e non aveva potuto presenziare diverse celebrazioni organizzate per il suo compleanno, lo scorso 26 marzo. Boulez era nato nel 1925 a Montrbison, una paese dalla Loira, in Francia. Aveva fatto parte di un gruppo di giovanissimi compositori che avevano avuto molto successo nel Dopoguerra rivoluzionando il mondo della musica classica. Nel 1960 raggiunse una grande popolarità come direttore d’orchestra: diresse la Concertgebouw in Amsterdam, la Berlin Philharmonic e la Cleveland Orchestra; fu direttore della BBC Orchestra dal 1971 al 1975 e contemporaneamente direttore della New York Philarmonic Orchestra dal 1971 al 1977. Si dedicò molto a fare conoscere e valorizzare Debussy, Mahler, Stravinsky e Bartók. Il suo stile nella direzione dell’orchestra era unico, non usava mai la bacchetta ma dirigeva usando solo le mani.
È morto Pierre Boulez. Aveva 90 anni, ed è stato uno dei più importanti compositori e direttori d'orchestra contemporanei.
Diverse persone continuano a risultare positive al coronavirus anche settimane dopo essere guarite dalla COVID-19. Silvio Berlusconi, per esempio, è risultato negativo a un secondo tampone per la ricerca del coronavirus solo di recente, dopo che a inizio settembre era stato ricoverato in ospedale a causa della malattia: era guarito, ma continuava a essere positivo. Questa circostanza può confondere un po’ le idee, come diversi altri aspetti legati alle tempistiche del contagio, dello sviluppo dei sintomi e della guarigione. Per provare a fare un poco di chiarezza, il New York Times ha preparato una guida con le cose essenziali da sapere, accompagnate da alcuni grafici che aiutano a farsi meglio un’idea di termini e circostanze che sentiamo ormai ripetere da mesi.
Un’infezione da coronavirus raccontata coi grafici. Quanto ci vuole ad ammalarsi, per quanto si è contagiosi e dopo quanto si guarisce, raccontato da una semplice guida del New York Times.
21.00. Mario Monti intende dimettersi da presidente del Consiglio appena approvate le leggi di stabilità e di bilancio: lo dice la nota diffusa dal Quirinale subito dopo l’incontro con Giorgio Napolitano. Secondo Monti, la decisione del PdL di astenersi nei confronti del governo “costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione”. ***
Una giornata in attesa. Monti vede Napolitano, Berlusconi dice di tornare per vincere e che non è stato possibile trovare un altro leader per il PdL.
Nei prossimi giorni nei cinema degli Stati Uniti ci saranno due film dedicati al giornalismo, che raccontano due storie vere: il primo – nei cinema da alcuni giorni – è Truth di James Vanderbilt; il secondo – che uscirà il 6 novembre – è Spotlight di Thomas McCarthy. Truth e Spotlight usciranno in Italia nel gennaio e nel febbraio del 2016 e sono entrambi tra i film che si pensa possano competere per qualche premio Oscar, soprattutto Spotlight. Oltre che per le loro qualità cinematografiche, dei film si parla anche per le storie che raccontano: Spotlight – che in Italia diventerà Il caso Spotlight – parla di un’inchiesta del Boston Globe che, nei primi anni del 2001, scoprì molti casi di pedofilia – e tentativi di copertura di quei casi – all’interno della diocesi cattolica di Boston. Truth racconta invece fatti avvenuti nel 2004, negli ultimi mesi della campagna presidenziale poi vinta da George W. Bush. In quei mesi un programma del canale televisivo CBS trasmise un servizio che metteva in discussione il fatto che Bush, che era in corsa per ottenere un secondo mandato, aveva davvero fatto parte della Texas Air National Guard – il corpo d’aviazione del Texas – durante la guerra del Vietnam, negli anni Settanta, come lui aveva raccontato.
Due nuovi film sul giornalismo. Escono negli Stati Uniti in questi giorni, in Italia all'inizio del 2016: raccontano entrambi storie vere dei primi anni Duemila.
Questa notte il Partito Democratico ha approvato i nomi delle persone che candiderà alle elezioni politiche il prossimo 4 marzo. La riunione era inizialmente programmata alle 10.30 di venerdì mattina nella sede romana del partito ma è stata rinviata più volte per le tensioni sulla lista finale ed è finita attorno alle quattro di notte. Si è parlato di disaccordi e tensioni, e per questo motivo molti quotidiani oggi hanno definito la seduta notturna del PD come “la notte dei lunghi coltelli”, anche se l’espressione ha un’origine piuttosto cruenta. Con “la notte dei lunghi coltelli” si intende di solito il nome che venne dato alla notte tra il 29 e il 30 giugno del 1934, in cui il capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco Adolf Hitler iniziò a sbarazzarsi dei suoi avversari politici, sia interni al partito sia all’esterno, in varie città della Germania fra cui Monaco e Berlino. In quella notte le Schutzstaffel di Heinrich Himmler, l’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco nota come SS, fecero irruzione in un albergo nella località termale di Bad Wiessee, in Baviera, dove era in corso un raduno delle Sturmabteilung — le SA — il primo e più vecchio gruppo paramilitare del Partito Nazionalsocialista. Le persone presenti a quella riunione, quasi un centinaio, vennero imprigionate e uccise. In quella data, e per i giorni immediatamente successivi, si stima che Hitler uccise e imprigionò più di mille avversari politici.
Da dove arriva l’espressione “la notte dei lunghi coltelli”. La stanno usando molti giornali per descrivere l'agitata sessione notturna del PD: ha un'origine piuttosto cruenta.
A James Gunn gli aneddoti di Hollywood piacciono molto, e ci pensa qualche secondo prima di decidere se raccontare una vecchia storia che gira tra i veterani dell’intrattenimento americano. Una leggenda metropolitana che sopravvive da decenni: è vero che le ultime parole di Walt Disney – scritte o pronunciate – furono “Kurt Russell”? Adesso che Russell è finalmente tornato negli studios della Disney per recitare in Guardiani della Galassia Vol. 2 (nei cinema italiani dal 25 aprile), sembra arrivato il momento opportuno per chiedere al regista del film cosa sappia della storia che riguarda l’attore del suo nuovo film. «Non so se alimentare la disinformazione o raccontare la verità», ha scherzato Gunn, «da narratore, mi sento anche io in debito con questa storia meravigliosa, ma alla fine vince sempre la verità».
La leggenda sulle ultime parole scritte da Walt Disney. Si dice che furono "Kurt Russell", che ai tempi era un giovane e promettente attore a cui Disney si era un po' affezionato.
Il questore di Macerata Vincenzo Vuono è stato trasferito a Roma, e al suo posto è stato nominato Antonio Pignataro, che era direttore della II sezione della Direzione Antidroga. Il trasferimento di Vuono è stato descritto come «un normale avvicendamento» nell’ambito di «un più ampio movimento di dirigenti e prefetti», dice il Corriere della Sera citando fonti del Dipartimento del Ministero dell’Interno che si occupa di Pubblica Sicurezza: Vuono si era però insediato meno di tre mesi fa, il 20 novembre, e sempre il Corriere scrive che «fonti della Questura fanno sapere che il cambio sarà operativo da subito e che serviva un “cambio di passo” dopo gli ultimi avvenimenti». Negli ultimi giorni a Macerata ci sono state agitazioni intorno alle manifestazioni organizzate in seguito all’attentato dello scorso 3 febbraio, nel quale il 28enne neofascista Luca Traini aveva sparato a caso su persone non bianche per strada, ferendone almeno sei. Il questore aveva deciso di vietare tutte le manifestazioni, dopo quelle annunciate dai partiti neofascisti CasaPound e Forza Nuova, per evitare «divisioni o possibili violenze». In seguito aveva però deciso di autorizzare il corteo antifascista di sabato, a cui hanno partecipato ventimila persone e che si è svolto in modo pacifico.
Il questore di Macerata Vincenzo Vuono è stato trasferito a Roma, al suo posto è stato nominato Antonio Pignataro.
La nave Ocean Viking, gestita dalle ong SOS Mediterranée e Medici senza frontiere, ha attraccato mercoledì mattina a Taranto, dove farà sbarcare i 176 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo in due diverse operazioni. Tra loro ci sono 12 donne (quattro delle quali incinte), e 33 minori di cui 23 non accompagnati. Nella notte tra martedì e mercoledì, invece, erano attraccate a Lampedusa tre motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che ieri avevano soccorso un barcone in difficoltà, prendendo a bordo 180 migranti. Oggi, infine, cominceranno le operazioni per recuperare i corpi dei 12 migranti morti nel naufragio di una barca affondata lunedì 7 ottobre a pochi chilometri dalla costa di Lampedusa.
La nave Ocean Viking ha attraccato a Taranto, dove farà sbarcare i 176 migranti soccorsi nei giorni scorsi.
La rivista Forbes ha pubblicato anche quest’anno la classifica Hollywood’s Most Overpaid Actors, la lista degli attori di Hollywood che nel 2014 sono stati pagati troppo in proporzione al ritorno economico ottenuto dalle case di produzione dei film a cui hanno partecipato. Il metodo con cui è stato compilato l’elenco mette in rapporto tre variabili: i compensi di ciascun attore tratti dalla Celebrity 100 List; gli incassi degli ultimi tre film in cui hanno avuto un ruolo da protagonista; il bilancio finale delle pellicole. Usando questi dati è stato calcolato quanto la casa di produzione ha guadagnato per ogni dollaro pagato all’attore. Non sono stati considerati i film di animazione, i film che hanno avuto una distribuzione molto piccola (cioè inferiore alle 2000 sale), e i film in cui questi attori hanno fatto solo delle brevi comparse. Il vincitore del 2014 è lo stesso del 2013: ma ci sono diverse sorprese. foto: Kevin Winter/Getty Images
Gli attori americani pagati troppo. In relazione agli incassi dei loro ultimi tre film, secondo Forbes: c'è una sola donna, e il primo classificato è lo stesso dello scorso anno.
La maggior parte dei testi che leggiamo sui libri di carta e su Internet è strutturata in un modo ben preciso: circa quindici parole per riga (sul computer: su smartphone e tablet sono meno) in caratteri neri su pagina bianca, da sinistra a destra. Non è stato però sempre così, il modo in cui scriviamo e leggiamo è cambiato molto nel tempo e anche ora non è lo stesso in tutto il mondo: dalle iscrizioni su pietra senza punteggiatura alle pergamene, dall’alto verso il basso o da destra verso sinistra, come nel cinese e nel giapponese. Il formato a cui siamo abituati si è sviluppato al tempo della carta stampata e per consuetudine non è stato cambiato quando siamo passati a leggere la maggior parte del tempo su computer e smartphone (fatta eccezione per alcune sperimentazioni). Secondo molti sarebbe utile adeguare il modo in cui strutturiamo il testo ai nuovi formati, sfruttando le tecnologie che mettono a disposizione per facilitare la lettura, in particolare per chi ha più difficoltà come le persone dislessiche o affette da sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Tra le tante sperimentazioni in corso, il giornalista James Hamblin racconta sulla rivista Atlantic come funziona BeeLine Reader, un sistema che facilita la lettura su schermo, nato nel 2013. Durante la lettura, gli occhi si spostano da sinistra a destra seguendo la successione delle parole, per poi tornare indietro e ricominciare a leggere sempre da sinistra la riga successiva: il movimento che compiono è chiamato “saccade di ritorno”. Questo movimento permette al cervello un momento di pausa per analizzare le informazioni lette, ma è anche un momento dispersivo: lo sguardo della maggior parte delle persone, per esempio, non trova subito la prima parola della riga successiva ma cade sulla seconda o sulla terza, perdendo tempo nel ritrovare la parola giusta. Secondo Nick Lum, l’ideatore del sistema di BeeLine, un modo per guidare correttamente il movimento degli occhi è colorare le righe di diversi colori.
I colori aiutano a leggere meglio? per esempio guidano il movimento degli occhi tra una riga e all'altra e aiutano a trovare più rapidamente la parola giusta.
Le emoji esistono da poco più di venti anni, ma hanno iniziato a diffondersi nella forma che conosciamo oggi e a diventare una parte integrante delle conversazioni scritte via smartphone o computer solo a partire dal 2011, quando Apple le integrò per prima nella tastiera virtuale del sistema operativo degli iPhone. Oggi le emoji sono diventate un modo universale per aggiungere sfumature e sentimenti alle conversazioni scritte che le parole e la punteggiatura non riescono a dare, riuscendo in parte a colmare la distanza tra la comunicazione verbale e quella non verbale. Ma cosa succede se la loro enorme diffusione fa sì che molti bambini inizino a usarle ancor prima di imparare a leggere e scrivere. Se lo è chiesta su Wired Gretchen McCulloch, un’esperta di linguistica, a partire da una domanda posta su Twitter da Lulu Miller, una giornalista del network radiofonico statunitense NPR. Miller diceva di aver scoperto che una bambina di 10 anni del suo quartiere si scambiava messaggi con una bambina di 5 anni, che non sapeva né leggere né scrivere, utilizzando solamente le emoji. Aveva chiesto poi se ci fossero ricerche sul tema di qualche studioso, ricevendo le attenzioni di McCulloch. In mancanza di studi sul tema, questa ha deciso di avviarne uno con un sondaggio in cui ha chiesto ai suoi follower su Twitter se fossero a conoscenza di bambini che scrivevano usando le emoji in età prescolare, quali erano le emoji più utilizzate e in che occasioni lo facevano.
I bambini che comunicano con le emoji prima di saper leggere e scrivere. Capita sempre più spesso che le utilizzino già in età prescolare: potrebbe cambiare il modo in cui apprendono il linguaggio.
Quest’estate Amazon ha messo in vendita un nuovo modello di e-reader, il Nuovo Kindle Oasis. Il New York Times ha pubblicato una recensione piuttosto positiva intitolata “È il momento perfetto per comprare un e-reader”, ma né il New York Times né i principali giornali online che si occupano di tecnologia dicono che l’Oasis sia il miglior e-reader da acquistare: in sintesi perché, anche se funziona benissimo e rende la lettura molto piacevole, costa 250 euro. Il suo ottimo schermo, sostengono, non è così tanto diverso da quello di e-reader più economici al punto da giustificare più di 100 euro di differenza di costo. Abbiamo comunque provato a nostra volta il Kindle Oasis per capire bene cosa lo renda diverso dagli altri e-reader e lo abbiamo confrontato con due e-reader dei due principali concorrenti dei Kindle in Italia: il Kobo Forma di Rakuten, l’e-reader venduto nelle librerie Mondadori, e il Tolino Shine 3, che invece viene venduto su IBS e nelle librerie Libraccio.
Com’è il nuovo Kindle. Il Kindle Oasis è il più avanzato e-reader di Amazon ed è piuttosto costoso: lo abbiamo messo a confronto con i suoi concorrenti.
A testa alta (La Tête haute) è un film francese di Emmanuelle Bercot, la regista di Gli infedeli, del 2012. Il film, che ha nel cast l’attrice francese Catherine Deneuve, uscirà in Italia il 19 novembre e racconta la storia di Malony, un ragazzo abbandonato dalla madre a 6 anni e della sua difficile vita tra istituti e tribunali minorili. Nel film Malony – ormai adolescente – incontra persone che riescono ad aiutarlo, e tra loro c’è Yann, un educatore a cui Malony viene affidato. A testa alta è stato il film fuori concorso che ha aperto l’ultimo Festival di Cannes; Bercot ha spiegato da dove è nata l’idea alla base della storia: «La mia idea iniziale era realizzare un film sul sistema di sostegno che ruota intorno ai bambini, ma quando ho avuto quest’ idea conoscevo molto poco quel mondo. Sono stati gli anni di ricerca che ho condotto prima di iniziare le riprese che mi hanno permesso di capire quanto questi operatori fossero motivati, di conoscere la loro abnegazione, pazienza e capacità di non mollare mai». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Una scena di “A testa alta”. È il film con Catherine Deneuve che ha aperto l'ultimo Festival di Cannes, uscirà il 19 novembre: racconta la storia di un ragazzo problematico e di chi cerca di aiutarlo.
Non è una cosa molto comune, ma potrebbe esservi capitato di notare somiglianze tra la tappezzeria di un locale, i sedili dell’autobus e quel maglione fantasia che avete visto in una vetrina o avete da un po’ nell’armadio. Al fotografo britannico Joseph Ford dev’essere venuta più o meno così l’ispirazione per la serie Knitted camouflage, in cui fa posare i suoi modelli in contesti molto diversi ma sempre indossando dei maglioni che si mimetizzano perfettamente con lo sfondo, che sia una pista di atletica o una siepe. Per realizzare le sue immagini con maglioni mimetici collabora con una sua amica, Nina Dodd, che realizza a mano i capi usati per le foto. I maglioni vengono commissionati da Ford dopo che ha scelto i luoghi in cui ambientare il set e la scelta avviene in modo abbastanza casuale, girovagando per le città. Allo stesso modo avviene anche la selezione dei modelli: chiedendo a persone incontrate per caso se hanno voglia di prestarsi. La realizzazione del set e dei capi è invece molto più meticolosa: per ciascuna immagine è necessaria mezza giornata di lavoro, tra aggiustamenti di luce e postura dei modelli; per non parlare dei capi, che richiedono a Dodd circa 40 ore. Il lavoro di Ford si può seguire attraverso i suoi canali social: su Instagram, Twitter e Facebook.
Maglioni mimetici per invisibilità urbana. Nella serie "Knitted camouflage" del fotografo britannico Joseph Ford.
Quando nell’aprile del 2008 Facebook superò per la prima volta il numero di visitatori mensili di MySpace, Rupert Murdoch capì che il suo social network acquistato per 580 milioni di dollari tre anni prima non era più un affare così promettente. Da allora, Facebook ha continuato a crescere a ritmi vertiginosi arrivando a superare i 500 milioni di iscritti, mentre MySpace non è riuscito a mantenere il passo, registrando una crescita molto più bassa e un numero complessivo di utenti che non supera i 130 milioni. Per sopravvivere e tentare la strada del rilancio, i responsabili del sito web hanno deciso di riorganizzare completamente MySpace, trasformandolo da social network a centro online per l’intrattenimento. MySpace non è più in concorrenza con Facebook, spiegano i dirigenti della società, e cercherà semmai di essere complementare al social network creato da Mark Zuckerberg. L’idea è quella di offrire in maniera più ordinata e ricca ciò che gli iscritti al sito hanno sempre cercato e condiviso sulle pagine dei loro profili: musica, video, giochi, commenti sui film e sulle serie televisive. L’impostazione grafica dell’intero portale è stata rivista per apparire meno confusa e orientare meglio la navigazione degli utenti. Gli annunci pubblicitari sono meno invasivi, le diverse sezioni disponibili su MySpace sono chiaramente distinguibili e le stesse impostazioni grafiche dei profili potranno essere ripulite dagli utenti.
MySpace ha messo ordine!. Abbandonati bruttezza e caos tradizionali, la nuova versione cambia strada.
Tra oggi e domani il nuovo governo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenterà alle Camere, prima al Senato e poi alla Camera dei deputati, per chiedere la fiducia. Il voto della fiducia è un passaggio previsto dalla Costituzione italiana, fondamentale perché un governo dimostri di avere una maggioranza parlamentare che lo supporti e possa quindi cominciare a operare con pieni poteri. La procedura è cominciata oggi alle 12, quando Giuseppe Conte ha tenuto il suo discorso programmatico al Senato (qui il liveblog del Post). Dopo il discorso è iniziato un dibattito – tra gli iscritti a parlare c’è l’ex segretario del PD Matteo Renzi – mentre il voto finale è previsto per le 19.30. In serata, Conte depositerà il suo discorso alla Camera, dove chiederà la fiducia domani. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.0';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Il governo Conte chiede la fiducia. Oggi al Senato, domani alla Camera: il primo voto arriverà nel tardo pomeriggio e non dovrebbero esserci sorprese.
Dallo scorso 27 dicembre in Italia è iniziata la somministrazione del vaccino contro il coronavirus al personale sanitario e agli ospiti delle case di cura. Dopo la primissima distribuzione di 9.750 dosi, una quantità definita “simbolica”, il 30 dicembre Pfizer ha consegnato la prima partita da 469.950 dosi prevista per l’Italia dal contratto firmato con l’Unione Europea. Da quel giorno le regioni, che in Italia gestiscono la sanità, hanno avuto a disposizione una quantità di vaccini sufficiente a iniziare la campagna vaccinale negli ospedali e nelle case di cura per proteggere le persone più a rischio contagio. L’arrivo del vaccino era molto atteso in Italia e nel resto del mondo, perché al momento è considerato il modo più efficace per fermare la pandemia da coronavirus: da mesi era noto che le autorità sanitarie si sarebbero espresse sulla sua autorizzazione alla fine del 2020, e che quindi fosse necessario farsi trovare pronti. Va da sé che più velocemente viene condotta la campagna vaccinale e più rallenterà la diffusione del virus, salvando molte vite e permettendo all’economia di risollevarsi. Avere a disposizione un vaccino in tempi così rapidi non era scontato: nel corso degli ultimi mesi sono stati eseguiti molti test e controlli per garantire la sicurezza, e i dati raccolti sono stati valutati da tutte le autorità che si occupano di sicurezza dei farmaci. Alcune regioni hanno cominciato subito a utilizzare le dosi consegnate da Pfizer, altre hanno aspettato qualche giorno, altre ancora inizieranno la campagna vaccinale tra oggi e il 7 gennaio.
Perché le vaccinazioni vanno a rilento. In molte regioni la campagna vaccinale è partita piano per diverse ragioni: operatori sanitari in ferie, difficoltà nel trovare le siringhe giuste, problemi organizzativi.
Il Corriere della Sera, prova a metterci della cautela, consapevole che la materia dell’inchiesta cosiddetta “sull’eolico” sia di una potenza tale che non c’è bisogno di enfatizzarla, anzi semmai di essere prudenti. Il fondo in prima pagina di Massimo Franco addirittura sottolinea che le emergenze dell’inchiesta sono sì “intrecci inquietanti”, ma che rischiano di “schiacciare o velare anche quanto di buono, poco o tanto che sia, il governo cerca di fare”. L’indulgenza di Franco nei confronti del partito di maggioranza relativa sembra però più di facciata che altro. Non è ancora chiaro a quale categoria appartenga Verdini: se di vittima delle congiure e del cinismo altrui, o di artefice della propria disgrazia giudiziaria
Altro che Noemi. Cosentino, Dell'Utri, Verdini: il punto sul più grosso scandalo che travolge la maggioranza (e ce ne sono stati).
C’è una generale quiete tra le foto di animali scelte questa settimana dal Post: un leone si riposa, uno scimpanzé tiene in bocca una noce e un cavallo è immerso nel vapore acqueo trasudato dal suo stesso corpo dopo un allenamento. Di quell’animale con le orecchie all’insù e il sedere striato è probabile che non abbiate mai sentito parlare: si chiama okapi, proviene dall’Africa centrale e nonostante somigli vagamente a una zebra, il suo parente più prossimo è la giraffa. Tutte informazioni che vi saranno molto utili quando avrete esaurito gli argomenti di conversazione al cenone o al pranzo di Natale. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly beasts. Suricati infreddoliti, pavoni bianchi e un animale che probabilmente non avete mai visto, tra le foto animalesche scelte questa settimana.
Il governo ha messo la fiducia al Senato sull’approvazione della nuova legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum“. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha detto che il governo pone la questione di fiducia su cinque votazioni. Poco prima, il Senato aveva respinto le pregiudiziali di incostituzionalità, il primo passo che porta alla discussione in aula. La legge elettorale dovrebbe essere approvata definitivamente dal Senato nei prossimi giorni. La Camera aveva già approvato il Rosatellum lo scorso 12 ottobre. In caso di approvazione anche da parte del Senato, la legge entrerà in vigore. Come funziona il “Rosatellum”: tutte le cose da sapere
Al Senato il governo ha messo la fiducia sulla legge elettorale.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 16.974 casi positivi da coronavirus e 380 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 29.004 (855 in meno di ieri), di cui 3.417 nei reparti di terapia intensiva (73 in meno di ieri) e 25.587 negli altri reparti (782 in meno di ieri). Sono stati analizzati 186.053 tamponi molecolari e 133.580 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,7 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,5 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 16.168 e i morti 469. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.722), Campania (2.224), Puglia (1.867), Sicilia (1.450), Lazio (1.330).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 15 aprile.
La polizia postale ha individuato l’hacker che ad agosto dell’anno scorso violò la piattaforma Rousseau del M5S, quella che serve agli iscritti al Movimento per votare candidati e proposte politiche. È un trentenne veneto di cui non è stato diffuso il nome. Al momento è indagato per accesso abusivo a sistema informatico, e nei suoi confronti è stato emesso un decreto di perquisizione e ispezione informatica. L’hacker si faceva chiamare Evariste Gal0is e aveva violato il sito pochi giorni dopo il lancio di una nuova versione da parte della Casaleggio Associati, la società che gestisce il sito. Aveva scoperto una falla grazie alla quale poteva accedere ai dati sensibili degli iscritti pur non avendo privilegi da amministratore. Subito dopo la scoperta aveva scritto alla Casaleggio Associati, che gli aveva risposto di avere risolto il problema. A suo parere però la falla era ancora presente, ma a quel punto la conversazione con la Casaleggio Associati si era interrotta.
La polizia postale ha individuato l’hacker che violò la piattaforma Rousseau del M5S.
In seguito ai gravi incidenti capitati a due suoi voli di linea a pochi mesi di distanza uno dall’altro, la compagnia aerea Malaysia Airlines è in una fase di grave crisi, che secondo diversi analisti minaccia la sua stessa possibilità di sopravvivere o di tornare in attivo nei prossimi anni. L’8 marzo scorso il volo MH370 con 239 persone a bordo ha smesso di comunicare a terra e da allora non è stato possibile trovare i resti dell’aereo, probabilmente precipitato nell’Oceano Indiano dopo essere andato fuori dalla rotta prevista tra Kuala Lumpur (Malesia) e Pechino (Cina). Il 17 luglio il volo MH17 della stessa compagnia aerea è stato abbattuto in volo da un missile mentre stava sorvolando l’Ucraina diretto da Amsterdam (Paesi Bassi) a Kuala Lumpur (Malesia) con 298 persone a bordo. Nonostante la compagnia aerea non sia responsabile per questo ultimo incidente e non siano note cause e responsabilità per la sparizione del volo MH370, molti viaggiatori da settimane preferiscono scegliere altre compagnie aeree, disertando i voli Malaysia. Il sito di notizie australiano News.com.au spiega che sui social network i pochi passeggeri che scelgono di volare ugualmente con Malaysia Airlines pubblicano di frequente fotografie che mostrano aeroplani quasi completamente vuoti.
Malaysia Airlines è nei guai. La compagnia aerea diventata famosa per i due drammatici incidenti di quest'anno ha pochi clienti - come mostrano anche le foto online - e rischia di non sopravvivere.
Negli ultimi giorni siamo tornati a parlare molto della mancanza di distanziamento fisico a bordo degli aeroplani, dove a differenza di altri mezzi di trasporto – come alcuni treni e autobus – è previsto che le compagnie aeree possano riempire tutti i sedili, senza lasciarne vuoti per aumentare le distanze. Gli ultimi sviluppi sulla capacità del coronavirus di trasmettersi nell’aria negli ambienti chiusi e le polemiche, in Italia, sul divieto da poco rimosso per l’utilizzo delle cappelliere, hanno portato a chiedersi se si possa volare senza troppi rischi di contagio, in una stagione in cui a chi prende l’aereo per lavoro si aggiungono i tanti che si spostano per turismo. Trasporti e prevenzione In Italia – come in buona parte del resto dei paesi interessati dalla pandemia – viene richiesto di non accomodarsi su tutti i sedili su mezzi di trasporto come treni, metropolitane, autobus e traghetti. Sui treni ad alta velocità, per esempio, è stata adottata una disposizione a scacchiera, in modo che ogni passeggero si trovi a circa un metro di distanza dagli altri, pratica che può contribuire a ridurre i rischi del contagio (sui treni regionali le cose sono ben più complesse e precarie). A chi viaggia viene inoltre richiesto di indossare sempre la mascherina come ulteriore precauzione, soprattutto per le circostanze in cui non si può garantire la distanza di sicurezza, per esempio mentre ci si sposta nei corridoi.
È sicuro viaggiare in aereo? "Sicuro" è una parola grossa, di questi tempi, ma cerchiamo di capire cosa dicono ricerche ed esperti, e perché non è previsto che alcuni sedili restino vuoti.
«Le case dei coreani del sud hanno un accesso a Internet migliore del nostro» ha spiegato a fine gennaio Barack Obama durante il discorso sullo Stato dell’Unione. In effetti la Corea del Sud è uno dei paesi con la media più alta di connessioni a banda larga del mondo ed entro la fine del 2012 potrebbe diventare il paese meglio collegato alla Rete. Il progetto prevede di portare in tutte le case una connessione a un gigabit al secondo, che consentirebbe di scaricare un film in alta definizione in un minuto circa. Il nuovo traguardo renderebbe le connessioni sudcoreane 200 volte più veloci di quelle statunitensi e 300 volte di quelle italiane (la cui media a oggi è di circa 3,3 megabit per secondo). Il governo ha già avviato una prima sperimentazione collegando cinquemila abitazioni al nuovo sistema, che consente di far passare una maggiore quantità di dati. Ogni cliente paga 30mila won (19,50 euro) al mese di abbonamento.
Internet superstraveloce, in Corea del Sud. Il progetto per portare la connessioni a un gigabit al secondo entro i prossimi due anni.
Adriano Sofri commenta oggi su Repubblica la nomina di Enrico Bondi a commissario straordinario per il risanamento dell’ILVA di Taranto, e lo fa raccontando molte storie sui problemi dello stabilimento, attraverso le parole degli operai tra stratificazioni di materiali tossici e rifiuti non smaltiti. «Bondi? È come prendere il centravanti della squadra avversaria e farlo arbitro». «Sai quei film western, dove arriva il castigamatti, e il vecchio che fabbrica le bare si frega le mani. Solo che Bondi fa tutte e due le parti». «Si sono ripresi tutto, il comando, e i miliardi».
Le storie dell’ILVA di Taranto. Adriano Sofri tra incidenti, materiali tossici, rifiuti non smaltiti: «chiunque sia il commissario deve fermare gli impianti e bonificare», dicono gli operai.
Brick Lane è una delle strade di Londra più famose e visitate dai turisti, soprattutto negli ultimi anni: si trova nell’East End, la zona nord-orientale della città, ed è soprannominata “BanglaTown” perché abitata soprattutto da immigrati provenienti dal Bangladesh, stabilitisi da anni nella zona con le loro famiglie. Il quartiere è conosciuto per le sue curry houses, i ristoranti di cucina indiana (è probabilmente il posto migliore di Londra dove mangiarla) e dagli anni Novanta per la sua street art: ci si trovano opere di Banksy, C215, Stik, ROA e altri importanti artisti di strada. Negli ultimi anni nella zona è in corso un processo di “gentrificazione”, cioè lo spostamento di fasce più agiate della popolazione in quartieri economici ma alla moda, che sta cambiando moltissimo la sua identità. Brick Lane e le zone circostanti sono state sempre abitate soprattutto da immigrati: nel Seicento erano gli ugonotti, i protestanti scappati dalla Francia; nell’Ottocento sono arrivati irlandesi ed ebrei ashkenaziti; nel Novecento i bengalesi. Dagli anni Novanta anche molti artisti e studenti si sono trasferiti nella zona, attirati soprattutto dai prezzi bassi degli affitti. Negli ultimi anni è in corso un processo di gentrificazione e il quartiere – come molti altri prima di lui – rischia secondo alcuni di essere stravolto: persone che lo abitano da decenni dovranno lasciare le loro case a causa degli affitti sempre più alti e per lo stesso motivo chiuderanno molte curry houses. Il processo è in corso da tempo: il famoso mercato di Petticoat Lane ha un terzo delle bancarelle di 15 anni fa mentre quello di Spitalfields, conosciuto per i suoi artigiani, è occupato quasi solo da grandi catene. Ora però, racconta Sitala Peek di BBC, il cambiamento di Brick Lane rischia di essere accelerato da un’associazione no profit, la EastendHomes.
Brick Lane sta cambiando. Un nuovo progetto immobiliare fa discutere del futuro di una delle strade più popolari di Londra.
Francesco Bonami, il critico d’arte italiano più importante del mondo, curatore della biennale del Whitney Museum e grande divulgatore dell’arte contemporanea incline alla polemica (si chiamerà “critico” per qualche ragione, no?), ha scritto un nuovo libro che esce oggi per Mondadori: “Si crede Picasso“. Sottotitolo: “Come distinguere un vero artista contemporaneo da uno che non lo è”. Il Post ne anticipa il capitolo introduttivo. Anche se alcuni non lo ammetteranno mai, tutti gli artisti vorrebbero essere Picasso. Perché proprio Picasso? Semplice, perché è stato tutto quello che un artista può desiderare: bravo, ricco, famoso, affascinante, socievole, prolifico, popolare, inconfondibile. Ma più che altro Picasso è stato un vero artista. infatti, per quanto possa sembrare strano, esistono anche artisti falsi che però sembrano veri.
Artisti senza lo scolapasta in testa. Distinguere l'arte contemporanea dalle bufale: è il nuovo libro di Francesco Bonami.
Nel 2015 in Italia ci sono stati più di 170mila incidenti stradali, che hanno causato la morte di oltre 3.400 persone e il ferimento di 246mila, con un costo sociale stimato dal ministero dei Trasporti intorno ai 17,5 miliardi di euro. La maggior parte degli incidenti è stata causata dal mancato rispetto del codice della strada, a partire dalla violazione dei limiti di velocità e dall’utilizzo di cellulari alla guida, la cosiddetta “guida distratta”. Stabilire con certezza quanti incidenti stradali siano stati causati dall’uso degli smartphone mentre si guida è molto difficile, ma un dato dell’ISTAT aiuta comunque a comprendere l’estensione del fenomeno: rispetto al 2014, nel 2015 c’è stato un aumento del 20 per cento delle sanzioni da parte della Polizia Stradale per “l’uso improprio di telefoni cellulari” a bordo dei veicoli. Dati simili sono stati registrati in altri paesi europei e le cose non vanno meglio negli Stati Uniti, dove si discute da tempo sull’opportunità di introdurre nuove soluzioni tecnologiche per rendere inutilizzabili i cellulari mentre si sta guidando. La causa in Texas Il tema è stato risollevato di recente dal New York Times con un lungo articolo in cui viene analizzato lo scarso interesse, da parte dei produttori e degli operatori, ad applicare nuovi sistemi per ridurre il fenomeno della guida distratta, intervenendo sul modo in cui funzionano gli smartphone e le reti cellulari. Il tema è tornato di attualità in seguito a una causa avviata in Texas contro Apple, accusata di non avere fatto abbastanza per disincentivare l’uso dei suoi iPhone mentre si sta guidando. La vicenda è legata a un incidente stradale avvenuto su un’autostrada texana nel 2013: una donna stava guidando sul suo pick-up e intanto controllava gli ultimi messaggi arrivati sul suo iPhone, senza accorgersi di avere davanti un veicolo contro cui andò a sbattere, causando la morte di due persone e la paralisi di un bambino.
Perché i cellulari non si bloccano da soli in auto? migliaia di persone muoiono ogni anno in incidenti stradali per guida distratta: dove non arrivano i divieti potrebbe arrivare la tecnologia.
Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei del governo Renzi e, dallo scorso agosto, consulente del primo ministro francese Edouard Philippe, ha deciso di dimettersi perché sospettato di aver lavorato contemporaneamente anche per il governo maltese di Joseph Muscat.
Sandro Gozi si è dimesso dall’incarico di consulente del primo ministro francese Edouard Philippe.
Il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, ha detto di essere preoccupato dalla «deriva di ultradestra a livello europeo» della Lega, il partito guidato da Matteo Salvini con cui è alleato di governo. Di Maio ha ricordato che alcune forze che formeranno l’alleanza europea della Lega negano l’Olocausto, spiegando che il M5S invece non ne farà parte. Noi con la Lega lavoriamo benissimo quando si tratta di fatti concreti, per aiutare gli italiani. (…) Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega che addirittura in alcuni casi negano l’Olocausto. (…) Quindi il mio dovere come capo politico del M5S è dire che quelle cose non mi appartengono, e infatti noi creeremo un gruppo autonomo e indipendente al Parlamento Europeo con altri movimenti civici come il nostro in Europa e non staremo assolutamente con queste ultradestre.
Di Maio è preoccupato per la “deriva di ultradestra” della Lega. Quella a livello europeo, dice citando gli alleati del partito di Salvini che negano l'Olocausto.
Sono giorni in cui molti di noi consultano compulsivamente le notizie e fanno fatica, anche quando vorrebbero, a leggere cose che non parlino dell’epidemia da coronavirus. E quindi ecco qua. Ronaldinho è in carcere in Paraguay
7 cose che sono successe di cui forse non ci siamo accorti. Notizie e storie veloci passate inosservate in questi giorni particolari: Ronaldinho è in carcere e qualcuno ha camminato sul cratere di un vulcano attivo, per esempio.
Apple ha annullato la presentazione in anteprima mondiale del film The Banker, in programma per mercoledì sera all’AFI Festival, a Hollywood. Il film dovrebbe uscire al cinema il 6 dicembre, per poi arrivare a gennaio su Apple TV+, il nuovo servizio di streaming di film e serie tv di Apple. Si ispira alla storia vera di un uomo nero, Bernard Garrett (interpretato da Anthony Mackie), che insieme al suo socio in affari Joe Morris (interpretato da Samuel L. Jackson) negli anni Cinquanta avviò un’attività bancaria, grazie all’aiuto di un uomo bianco che fece da prestanome. In un comunicato Apple ha detto di aver deciso di cancellare la presentazione dopo che la scorsa settimana «alcune preoccupazioni riguardanti il film sono state portate alla nostra attenzione», senza però specificare di cosa si tratti. Secondo quanto scritto dall’Hollywood Reporter, le accuse riguarderebbero il figlio di Garrett, Bernard Garrett Jr., accusato dalla sua sorellastra Cynthia Garrett di molestie sessuali: i fatti risalirebbero agli anni Settanta. La donna, che aveva raccontato di aver subito abusi da un parente già in un libro autopubblicato nel 2016, avrebbe contattato Apple chiedendo di cancellare la pubblicazione del film. Il padre, secondo quanto detto dalla donna ad Apple, non sarebbe stato a conoscenza delle molestie all’epoca dei fatti. Né Apple, né Garrett Jr., che è anche tra i produttori del film, hanno commentato queste indiscrezioni.
Apple ha annullato l’anteprima mondiale del film “The Banker”. Il motivo sarebbero le accuse di molestie sessuali nei confronti del figlio del protagonista del film.
Google sta investendo molte risorse su Glass, il suo progetto per realizzare un sistema che mostri informazioni e notifiche direttamente sulle lenti degli occhiali, da sole e da vista, senza la necessità di dovere controllare costantemente lo schermo del proprio smartphone. Glass non è ancora in vendita e Google sta lavorando per migliorare le sue funzioni e realizzarne una versione definitiva. Tuttavia alcune migliaia di persone hanno potuto acquistare una prima versione degli occhiali, nell’ambito di un progetto che si chiama Explorer e che serve proprio per sperimentare sistemi e soluzioni per migliorare Glass. Grazie alle informazioni fornite dalla comunità di Explorer, gli sviluppatori di Google hanno già realizzato diverse modifiche e stanno lavorando per capire come rendere il più intuitivo possibile l’utilizzo del dispositivo. L’idea è realizzare occhiali che diano informazioni stradali, aggiornamenti sui messaggi ricevuti, la possibilità di cercare al volo cose su Internet e di scattare fotografie e video, da un punto di vista molto personale come quello verso cui punta il proprio sguardo. E proprio questa funzione è quella che fino a ora ha suscitato più dubbi e critiche, perché secondo i detrattori consentirà un giorno a chi indossa Glass di realizzare video e scattare foto delle persone che stanno loro intorno senza che queste ne siano consapevoli.
Cosa puoi fare e cosa non devi fare con Google Glass. I consigli di Google per chi usa i suoi occhiali: meglio non riprendere la gente senza dirglielo e non fare gli scontrosi.