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8,622,460 | https://it.wikipedia.org/wiki/Suicide_Squad%3A_Kill_the_Justice_League | Suicide Squad: Kill the Justice League | # Suicide Squad: Kill the Justice League
Suicide Squad: Kill the Justice League è un videogioco di avventura dinamica sviluppato da Rocksteady Studios, e verrà pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment per PlayStation 5, Xbox Series X/S e Microsoft Windows. Ambientato nell'universo di Batman: Arkham (chiamato Arkhamverse), le vicende del gioco si svolgono circa 5 anni dopo gli eventi di Batman: Arkham Knight (2015).
## Trama
### Premessa
Suicide Squad: Kill the Justice League è ambientato nell'universo della serie di videogiochi Batman: Arkham Cinque anni dopo gli eventi di Batman: Arkham Knight, la direttrice dell'agenzia governativa A.R.G.U.S. Amanda Waller crea una task force nota come Task Force X / Sucide Squad, composta dai detenuti dell'Arkham Asylum Harleen Quinzel / Harley Quinn, Digger Harkness / Capitan Boomerang, Floyd Lawton / Deadshot e Nanaue / Re Squalo, per una missione sotto copertura a Metropolis. Solo quando arrivano in città capiscono la gravità della situazione: Brainiac ha invaso la Terra e ha cominciato a fare il lavaggio del cervello ai suoi abitanti, inclusi i membri della Justice League Clark Kent / Superman, Barry Allen / Flash, John Stewart / Lanterna Verde e Bruce Wayne / Batman. Waller incarica la Task Force X di liberare la Justice League e fermare Brainiac prima che si impossessi di Metropolis e si muova per conquistare il mondo.
Nel corso della storia, la Suicide Squad interagisce anche con altri personaggi, fra i quali Diana Prince / Wonder Woman, unico membro della Justice League a non essere finita sotto il controllo di Brainiac, Rick Flag, un agente operativo della A.R.G.U.S. che lavora per Waller, Lex Luthor, un miliardario megalomane e arci-nemesi di Superman, e Edward Nigma / Enigmista, un supercattivo che sfida la squadra sottoponendola a varie prove sparse per la città. Altri personaggi che supportano la squadra sono Oswald Cobblepot / Pinguino, un signore del crimine di Gotham City e trafficante di armi che fornisce alla squadra armi contro i metaumani, Mikron O'Jeneus / Gizmo, un esperto di veicoli che sviluppa vari mezzi di trasporto per la squadra, Hack, un tecnico che monitora le bombe nel collo dei membri della squadra e fornisce loro potenziamenti, Hiro Okamura / Giocattolaio, un genio della meccanica che idolizza la Justice League, e infine Ivy, una versione reincarnata della Pamela Isley / Poison Ivy morta durante gli eventi di Arkham Knight e priva di ricordi della sua vita passata. Quattro altri membri della squadra giocabili verranno introdotti in futuro, fra i quali Joker, una versione alternativa dell'arci-nemesi di Batman morta nel finale di Batman: Arkham City.
### Storia
I detenuti dell'Arkham Asylum Deadshot, Boomerang, Harley Quinn e Re Squalo vengono liberati dalla loro prigionia da Amanda Waller dell'agenzia governativa A.R.G.U.S. e sono obbligati a unirsi alla sua Task Force X, la "Squadra Sucida", con delle micro-bombe che vengono impiantate nelle loro teste. Waller invia poi la Suicide Squad nella città di Metropolis, attualmente sotto assedio da parte di Brainiac. Poco dopo essere entrati in città, vengono attaccati da Lanterna Verde, al quale è stato fatto il lavaggio da Brainiac e che è divenuto un suo servitore. Questi spiega che l'attacco di Brainiac a Metropolis e solo l'inizio del suo piano di conquista della Terra. Flash interviene per salvare la Sucide Squad, ma viene ferito gravemente e catturato da un Batman anch'egli posseduto. La squadra si ritira allora nel vecchio quartier generale della Justice League e incontra Wonder Woman, ultimo membro della Justice League rimasto non sotto il controllo di Brainiac. Questa si rifiuta di collaborare con la Waller, credendo di poter salvare i suoi amici, e parte da sola. Waller ordina invece alla Suicide Squad si uccidere la Justice League posseduta per porre fine alla minaccia.
Waller invia la squadra in giro per Metropolis a recuperare armi e tecnologie che potranno aiutarli contro la Justice League, reclutando inoltre altri criminali come Hack, Gizmo, il Pinguino, Poison Ivy e il Giocattolaio. Cercano poi di catturare Lex Luthor per scoprire che cosa sa di tutta la situazione, ma questi viene ucciso da un ormai posseduto Flash, con la squadra che riesce a fuggire solo grazie al tempestivo intervento di Wonder Woman. Questa usa la sua frusta dorata su Flash per cercare un modo di fermare Brainiac, ma questi le risponde che l'unico modo per fermare la Justice League è ucciderne tutti i membri, per poi fuggire. Il Giocattolaio rifornisce la Suicide Squad con alcune tecnologie anti-Forza della velocità che era riuscito a recuperare da Luthor, che usano per uccidere Flash. Lanterna Verde sopraggiunge, obbligando la squadra a fuggire attraverso uno dei portali di Brainiac.
La Suicide Squad si ritrova allora su Terra-2, una Terra alternativa che è stata già distrutta da Brainiac. Lì incontrano anche una versione alternativa di Luthor, che rivela di aver collaborato con il Luthor di Terra-1 nel tentativo di prepararlo per l'invasione di Brainiac. Luthor-2 riesce a trasportare sé stesso e la Suicide Squad su Terra-1 e li avverte che Waller finirà per farli uccidere esattamente come quella del suo mondo natale ha fatto con le loro controparti. Ordina quindi alla squadra di entrare nel caveau segreto di Bruce Wayne, dove trovano Wonder Woman intenta a costruirsi uno scudo in kryptonite. Quando questa se ne va, Luthor recupera le batterie di Lanterna Gialla che Batman stava conservando come piano d'emergenza contro Lanterna Verde nel caso avesse dovuto affrontarlo e le consegna alla Suicide Squad. Rivela inoltre che Waller non ha alcuna intenzione di lasciarli liberi e che lascerà che Brainiac li uccida o li farà uccidere lei stessa. La Suicide Squad affronta allora Lanterna Verde e riesce a ucciderla, disabilitando temporaneamente lo scudo che proteggeva la nave volante di Brainiac.
Waller cerca di far bombardare Brainiac con armi nucleari, sacrificando la Suicide Squad, ma un Superman posseduto glielo impedisce. Wonder Woman e Superman si scontrano mentre la squadra cerca di scortare Waller al sicuro nel quartier generale della Justice League. Wonder Woman si vede costretta a trafiggere Superman con un frammento di kryptonite, ma questi sopravvive e la uccide, per poi andarsene. Luthor-2 teorizza allora che Brainiac abbia modificato il DNA di Superman per renderlo resistente alla kryptonite e suggerisce di catturare Batman perché possa progettare una contromisura. Il gruppo rinchiude Batman in uno dei suoi rifugi e riesce a catturarlo e a portarlo da Luthor, che sviluppa una kryptonite dorata per combattere Superman. Con Batman ormai inutile, Harley lo uccide per attirare Superman allo scoperto, permettendo così alla Suicide Squad di ucciderlo con le nuove armi.
Tuttavia, Brainiac li cattura, intendendo trasformarli in suoi servitori. Vengono fortunatamente salvati da Luthor-2, il quale rivela di aver scoperto dell'esistenza di ben tredici Brainiac di universi distinti che stanno collaborando per impossessarsi del multiverso. Waller e Luthor-2 trasportano la Suicide Squad da Brainiac, dove dopo un lungo scontro riescono a sconfiggerlo e sottometterlo, con Luthor-2 che estrae le informazioni dal suo cervello e lo uccide, arrestando l'invasione. La Suicide Squad si prepara allora ad affrontare i 12 Brainiac restanti sparsi per i vari universi.
## Modalità di gioco
Suicide Squad: Kill the Justice League è un videogioco di genere avventura dinamica open world ambientato a Metropolis. Il gioco presenta quattro personaggi giocabili: Harley Quinn, Deadshot, Capitan Boomerang e King shark. Sebbene si possa giocare da solo, il gioco presenta anche una modalità multiplayer cooperativa per quattro giocatori. Quando si gioca da soli, i giocatori possono passare da un personaggio all'altro a piacimento mentre gli altri personaggi sono controllati dall'intelligenza artificiale.
## Sviluppo
Un gioco "violento" sulla Suicide Squad è stato confermato per la prima volta dall'allora capo creativo della DC Comics, Geoff Johns nel luglio 2010. Nel febbraio 2012, ha spiegato che il gioco era in fase di sviluppo, aggiungendo che "A causa del concetto, si ha un gioco in cui uno qualsiasi dei personaggi principali può plausibilmente morire e non è un'acrobazia. Da questo potrebbe venire fuori una storia davvero interessante". La formazione della task force è stata anticipata alla fine di Batman: Arkham Origins, sviluppato da Warner Bros. Games Montréal, che presentava una scena post-credit in cui Amanda Waller chiede a Deathstroke di unirsi al suo team. Dopo l'uscita di Batman: Arkham Knight, ci sono state voci che suggerivano che WB Games Montréal stesse lavorando a un gioco sulla Suicide Squad, ma nessun annuncio ufficiale fu fatto dal team di sviluppo o dai piani alti della WarnerMedia o della DC Comics. Nel dicembre 2016, Jason Schreier di Kotaku ha rivelato che il titolo era stato cancellato e lo sviluppatore ha spostato l'attenzione sul proprio secondo progetto, un videogioco di Batman con protagonista Damian Wayne, in seguito ricominciato da zero e trasformato in quello che si è rivelato essere Gotham Knights.
Si diceva inizialmente che Rocksteady Studios, il creatore del franchise di Batman: Arkham, stesse lavorando a un gioco a tema Superman, che in seguito fu però cancellato. Il primo trailer del gioco è stato presentato in anteprima al DC FanDome il 22 agosto 2020. In seguito i creatori e la Warner hanno confermato che il titolo è ambientato nell'Arkhamverse ed è il seguito ufficiale di Batman: Arkham Knight.
## Distribuzione
La pubblicazione del titolo, inizialmente pianificata al 26 maggio 2023, è stata posticipata a data indefinita a causa della pessima accoglienza dei fan dopo i primi video di presentazione del videogioco al PlayStation State of Play nel febbraio 2023. Il 13 aprile 2023 RockSteady ha fissato la data di uscita al 2 febbraio 2024.
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6,725,558 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dominik_Szoboszlai | Dominik Szoboszlai | # Dominik Szoboszlai
Dominik Szoboszlai (AFI:; Székesfehérvár, 25 ottobre 2000) è un calciatore ungherese, centrocampista del Liverpool e della nazionale ungherese, della quale è Capitano.
## Caratteristiche tecniche
Trequartista classico, può essere schierato anche sulle fasce o mezzala; pur non essendo molto dinamico è dotato di buona tecnica e di un buon dribbling, oltre che grande abilità nei passaggi (sia nello stretto sia nei cambi di fronte) e nei calci piazzati grazie a delle notevoli qualità balistiche.
## Carriera
### Club
**Liefering e Salisburgo**
Esordisce tra i professionisti nella stagione 2017-2018 con il Liefering, club militante nella seconda divisione austriaca. Durante la seconda stagione riporta la rottura del crociato. Dopo 42 presenze e 16 reti, il 16 agosto 2019 passa al Salisburgo. Con il Salisburgo esordisce nella Bundesliga austriaca e a fine stagione conquista il double nazionale. L'anno successivo fa l'esordio nelle coppe europee, in Europa League, e vince un altro double. Nella stagione 2020-2021 esordisce anche in Champions League, segnando 4 gol in 8 presenze tra play-off e fase a gironi.
**Lipsia**
Il 17 dicembre 2020 viene ufficializzato il suo passaggio al RB Lipsia per 22 milioni di euro, con decorrenza dal 1º gennaio 2021; con il club tedesco firma un contratto di quattro anni e mezzo. Il 20 agosto 2021 fa il suo esordio in Bundesliga con la maglia dei Roten Bullen nel successo casalingo contro lo Stoccarda (4-0), mettendo a segno una doppietta. Il 7 dicembre dello stesso anno, in occasione della gara di UEFA Champions League vinta contro il Manchester City (2-1), mette a segno una rete che gli permette di diventare il calciatore ungherese con più reti realizzate nella massima competizione europea (5).
**Liverpool**
Il 2 luglio 2023 viene ufficializzato il suo passaggio dal Lipsia al Liverpool per 70 milioni di euro. Esordisce con i Reds il 13 agosto successivo, nella prima di campionato pareggiata contro il Chelsea. Il 3 settembre segna la sua prima rete con i nuovi colori, nella vittoria ad Anfield per 3-0 ai danni del Aston Villa.
### Nazionale
Esordisce nella nazionale ungherese il 21 marzo 2019 a 18 anni e mezzo nella sfida di qualificazione a Euro 2020 (persa 2-0) contro la Slovacchia. Sempre contro gli slovacchi, al ritorno, realizza la sua prima rete con la selezione magiara, che comunque ha perso 1-2.
Il 12 novembre 2020 durante i minuti finali di Ungheria-Islanda segna il gol che sancisce la qualificazione agli Europei 2020, non riuscendo tuttavia a parteciparvi a causa di un infortunio all'inguine. Fa il suo ritorno in nazionale il 3 settembre 2021, segnando la rete del definitivo 1-0 nella partita di Nations League contro la Turchia.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 29 gennaio 2024.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2017-2018 | Liefering | EL | 33 | 10 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 33 | 10 |
| 2018-2019 | Liefering | ZL | 9 | 6 | CA | - | - | - | - | - | - | - | - | 9 | 6 |
| Totale Liefering | Totale Liefering | Totale Liefering | 42 | 16 | | - | - | | - | - | | - | - | 42 | 16 |
| 2019-2020 | Salisburgo | BL | 28 | 9 | CA | 6 | 2 | UCL+UEL | 5+3 | 1+0 | - | - | - | 42 | 12 |
| 2020-2021 | Salisburgo | BL | 28 | 7 | CA | 5 | 3 | UCL | 8 | 4 | - | - | - | 41 | 14 |
| Totale Salisburgo | Totale Salisburgo | Totale Salisburgo | 56 | 16 | | 11 | 5 | | 16 | 5 | | - | - | 83 | 26 |
| 2021-2022 | RB Lipsia | BL | 31 | 6 | CG | 5 | 2 | UCL+UEL | 4+5 | 2+0 | - | - | - | 45 | 10 |
| 2022-2023 | RB Lipsia | BL | 31 | 6 | CG | 6 | 3 | UCL | 8 | 1 | SG | 1 | 0 | 46 | 10 |
| Totale RB Lipsia | Totale RB Lipsia | Totale RB Lipsia | 62 | 12 | | 11 | 5 | | 17 | 3 | | 1 | 0 | 91 | 20 |
| 2023-2024 | Liverpool | PL | 20 | 2 | FACup+CdL | 1+3 | 0+2 | UEL | 3 | 0 | - | - | - | 27 | 4 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 180 | 46 | | 26 | 12 | | 36 | 8 | | 1 | 0 | 243 | 66 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ungheria :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 21-3-2019 | Trnava | Slovacchia | 2 – 0 | Ungheria | Qual. Euro 2020 | - | 54’ |
| 24-3-2019 | Budapest | Ungheria | 2 – 1 | Croazia | Qual. Euro 2020 | - | 65’ |
| 8-6-2019 | Baku | Azerbaigian | 1 – 3 | Ungheria | Qual. Euro 2020 | - | 28’ 58’ |
| 11-6-2019 | Budapest | Ungheria | 1 – 0 | Galles | Qual. Euro 2020 | - | 83’ |
| 9-9-2019 | Budapest | Ungheria | 1 – 2 | Slovacchia | Qual. Euro 2020 | 1 | 6’ |
| 13-10-2019 | Budapest | Ungheria | 1 – 0 | Azerbaigian | Qual. Euro 2020 | - | 76’ |
| 15-11-2019 | Budapest | Ungheria | 1 – 2 | Uruguay | Amichevole | - | 68’ |
| 19-11-2019 | Cardiff | Galles | 2 – 0 | Ungheria | Qual. Euro 2020 | - | |
| 3-9-2020 | Sivas | Turchia | 0 – 1 | Ungheria | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | 1 | |
| 6-9-2020 | Budapest | Ungheria | 2 – 3 | Russia | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | - | 82’ |
| 12-11-2020 | Budapest | Ungheria | 2 – 1 | Islanda | Qual. Euro 2020 | 1 | |
| 15-11-2020 | Budapest | Ungheria | 1 – 1 | Serbia | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | - | 78’ |
| 2-9-2021 | Budapest | Ungheria | 0 – 4 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 5-9-2021 | Elbasan | Albania | 1 – 0 | Ungheria | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 8-9-2021 | Bucarest | Ungheria | 2 – 1 | Andorra | Qual. Mondiali 2022 | - | 46’ |
| 9-10-2021 | Budapest | Ungheria | 0 – 1 | Albania | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 12-10-2021 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Ungheria | Qual. Mondiali 2022 | - | 90’ 90+2’ |
| 12-11-2021 | Budapest | Ungheria | 4 – 0 | San Marino | Qual. Mondiali 2022 | 2 | 85’ |
| 24-3-2022 | Budapest | Ungheria | 0 – 1 | Serbia | Amichevole | - | |
| 29-3-2022 | Belfast | Irlanda del Nord | 0 – 1 | Ungheria | Amichevole | - | 65’ |
| 4-6-2022 | Budapest | Ungheria | 1 – 0 | Inghilterra | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | 1 | 82’ |
| 7-6-2022 | Cesena | Italia | 2 – 1 | Ungheria | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | - | |
| 11-6-2022 | Budapest | Ungheria | 1 – 1 | Germania | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | - | |
| 14-6-2022 | Wolverhampton | Inghilterra | 0 – 4 | Ungheria | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | - | 55’ |
| 23-9-2022 | Lipsia | Germania | 0 – 1 | Ungheria | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | - | 85’ |
| 26-9-2022 | Budapest | Ungheria | 0 – 2 | Italia | UEFA Nations League 2022-2023 - 1º turno | - | 85’ |
| 17-11-2022 | Lussemburgo | Lussemburgo | 2 – 2 | Ungheria | Amichevole | - | Cap. 87’ |
| 20-11-2022 | Budapest | Ungheria | 2 – 1 | Grecia | Amichevole | - | 46’ |
| 23-3-2023 | Budapest | Ungheria | 1 – 0 | Estonia | Amichevole | - | Cap. 58’ 76’ |
| 27-3-2023 | Budapest | Ungheria | 3 – 0 | Bulgaria | Qual. Euro 2024 | 1 | Cap. |
| 17-6-2023 | Podgorica | Montenegro | 0 – 0 | Ungheria | Qual. Euro 2024 | - | Cap. |
| 20-6-2023 | Budapest | Ungheria | 2 – 0 | Lituania | Qual. Euro 2024 | - | Cap. 89’ |
| 7-9-2023 | Belgrado | Serbia | 1 – 2 | Ungheria | Qual. Euro 2024 | - | Cap. |
| 10-9-2023 | Budapest | Ungheria | 1 – 1 | Rep. Ceca | Amichevole | - | Cap. |
| 14-10-2023 | Budapest | Ungheria | 2 – 1 | Serbia | Qual. Euro 2024 | - | cap. |
| 17-10-2023 | Kaunas | Lituania | 2 – 2 | Ungheria | Qual. Euro 2024 | 1 | cap. 56’ |
| 16-11-2023 | Sofia | Bulgaria | 2 – 2 | Ungheria | Qual. Euro 2024 | - | cap. |
| 19-11-2023 | Budapest | Ungheria | 3 – 1 | Montenegro | Qual. Euro 2024 | 2 | cap. 26’ |
| Totale | | Presenze | 38 | | Reti | 10 | |
## Palmarès
### Club
* Campionato austriaco: 3
Salisburgo: 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021
* Coppa d'Austria: 3
Salisburgo: 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021
* Coppa di Germania: 2
RB Lipsia: 2021-2022, 2022-2023
### Individuale
* Miglior giocatore della Fußball-Bundesliga: 1
2019-2020
* Miglior squadra della Fußball-Bundesliga: 1
2019-2020
* Calciatore ungherese dell'anno: 2
2020, 2022
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9,898,679 | https://it.wikipedia.org/wiki/My_Favourite_Stranger | My Favourite Stranger | # My Favourite Stranger
My Favourite Stranger è un singolo del gruppo musicale britannico Depeche Mode, pubblicato il 29 settembre 2023 come quinto estratto dal quindicesimo album in studio Memento mori.
## Descrizione
Si tratta di uno dei quattro brani dell'album scritti da Martin Gore insieme a Richard Butler degli Psychedelic Furs. Secondo quanto spiegato dal cantante Dave Gahan, il testo parla «dell'avere un'ombra, qualcuno che ti segue in ogni istante e ti dice delle cose. Ascolti la bugia o la verità? Un brano divertente e un po' rischioso».
## Video musicale
Il video, diretto da Anton Corbijn, è stato reso disponibile il 21 settembre 2023 attraverso il canale YouTube del duo. Girato interamente in bianco e nero, in esso viene mostrato un uomo vagare tra la foresta e le vie di una città; giunto nella sua abitazione, la persona si rivelerà essere una donna una volta tolto il cappello e i baffi finti.
## Tracce
* My Favourite Stranger (Boris Brejcha Remix) – 7:06
* My Favourite Stranger (Ela Minus Remix) – 3:48
* My Favourite Stranger (Long Island Sound Remix) – 4:46
* My Favourite Stranger (Sunken Cages Remix) – 4:20
* My Favourite Stranger (Al Wootton Remix) – 5:38
## Formazione
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Memento mori:
### Gruppo
* Dave Gahan – voce principale
* Martin Gore – chitarra, voce, sintetizzatore
### Altri musicisti
* Marta Salogni – programmazione aggiuntiva
* James Ford – sintetizzatore, programmazione, pianoforte, chitarra, basso e pedal steel guitar aggiuntivi, batteria, percussioni
* Davide Rossi – arrangiamento strumenti ad arco, violino, violoncello
* Luanne Homzy – violino
* Desiree Hazley – violino
### Produzione
* James Ford – produzione
* Marta Salogni – ingegneria del suono, missaggio
* Gregg White – assistenza tecnica (Shangri-La)
* Adrian Hierholzer – registrazione aggiuntiva della voce (Blanco Studio)
* Francine Perry – assistenza al missaggio
* Grace Banks – assistenza al missaggio
* Matt Colton – mastering
## Date di pubblicazione
| Paese | Data di pubblicazione | Formato | Note |
| - | - | - | - |
| Italia | 29 settembre 2023 | Airplay | |
| Mondo | 20 ottobre 2023 | Download digitale, streaming | |
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7,502,894 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nogometni_klub_Vara%C5%BEdin_%282012%29 | Nogometni klub Varaždin (2012) | # Nogometni klub Varaždin (2012)
Il Nogometni klub Varaždin è una società calcistica croata di Varaždin, succeditrice del NK Varteks Varaždin, storico club cittadino sciolto nel 2015. Milita nella Prva liga, la massima serie del campionato croato di calcio.
## Storia
Il club è il diretto successore del Nogometni Klub Varaždin, sodalizio fondato nel 1931 che ha assunto i nomi di Slavija, Tekstilac, Varteks e Varaždin. Fondato a causa delle difficoltà finanziarie e organizzative del suo predecessore, l'NK Varaždin puntò a dotarsi di una solida base finanziaria, liberandosi dai debiti e dai carichi pendenti, che ammontavano in totale a circa 40 milioni di kune. La città di Varaždin ha espresso l'intenzione di cedere lo stadio alla nuova squadra di terza divisione per un certo numero di anni.
Il nuovo club, chiamato NK Varaždin ŠN, fu fondato nel 2012 e iscritto ai campionati regionali della contea di Varaždin. Nel 2015 diventò campione regionale e fu promosso in quarta divisione. Nello stesso tempo il vecchio Varteks, ribattezzato VŠNK Varaždin, cessò di esistere e lasciò un posto libero in terza divisione: dato che nessuna compagine della quarta serie inoltrò richiesta di ripescaggio, questo vuoto fu colmato dal nuovo club, che cambiò il nome in NK Varaždin Varaždin e scalò due divisioni con effetto immediato.
Nella stagione 2018-2019 vinse il campionato di seconda divisione e fu promosso nella Prva liga, così da rappresentare Varaždin nella massima serie nazionale. Retrocesso nel 2020-2021, l'anno dopo ha riguadagnato la promozione in massima divisione.
## Palmarès
### Competizioni nazionali
* Druga hrvatska nogometna liga: 2
2018-2019, 2021-2022
### Competizioni giovanili
* Kup Hrvatske u nogometu za juniore: 1
2021-2022
### Altri piazzamenti
* Druga hrvatska nogometna liga:
Secondo posto: 2017-2018
## Organico
### Rosa 2023-2024
Aggiornata al 19 gennaio 2023.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Oliver Zelenika |
| 3 | D | Karlo Bručić |
| 5 | D | Lamine Ba |
| 6 | D | Ivan Nekić |
| 8 | C | Igor Postonjski |
| 9 | A | Domagoj Drožđek |
| 10 | C | Leon Belcar |
| 11 | A | Michele Šego |
| 12 | P | Josip Silić |
| 13 | A | Leonard Vuk |
| 14 | C | Karlo Lusavec |
| 15 | A | Lovro Banovec |
| 16 | A | Noa Vugrinec |
| 17 | C | Dimitar Mitrovski |
| 18 | D | Matija Kolarić |
| 19 | D | Marko Vukčević |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 20 | C | David Mistrafović |
| 22 | C | Agon Elezi |
| 23 | C | Marin Pilj |
| 24 | C | Mario Marina |
| 25 | D | Antonio Boršić |
| 26 | D | Luka Jelenić |
| 28 | D | Luka Škaričić |
| 29 | A | Niko Domjanić |
| 30 | A | Ante Vukušić |
| 32 | P | Filip Kirić |
| 33 | A | Andrea Capone |
| | D | Martin Pajić |
| | C | Rafa Pereira |
| | C | Jurica Poldrugač |
| | C | Nick Ocvirek |
|
1,516,924 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Ghiani | Sandro Ghiani | # Sandro Ghiani
Sandro Ghiani (Carbonia, 8 novembre 1953) è un attore, sceneggiatore, regista teatrale e scrittore italiano.
## Biografia
Sandro Ghiani è nato a Carbonia, nel sud-ovest della Sardegna; ha compiuto i suoi studi in seminario, nell'Istituto di Don Orione a Tortona, dove, con i primi spettacoli a livello amatoriale, ha scoperto la sua passione per la recitazione. Ha lavorato per il cinema, per la televisione, per la radio e per il teatro. Ha avuto anche esperienze come doppiatore per il cinema e la televisione.
Caratterista particolarmente attivo negli anni ottanta, i suoi ruoli più noti sono quelli del poliziotto sardo ingenuo in numerosi film a fianco di Lino Banfi, Diego Abatantuono, Adriano Celentano,
Renato Pozzetto, Jerry Calà e altri ancora.
## Filmografia
### Cinema
* Sturmtruppen, regia di Salvatore Samperi (1976)
* Von Buttiglione Sturmtruppenführer, regia di Mino Guerrini (1977)
* I peccati di una giovane moglie di campagna, regia di Alfredo Rizzo (1977)
* Zanna Bianca e il grande Kid, regia di Vito Bruschini (1978)
* Io zombo, tu zombi, lei zomba, regia di Nello Rossati (1979)
* La vedova del trullo, regia di Franco Bottari (1979)
* Liquirizia, regia di Salvatore Samperi (1979)
* Mani di velluto, regia di Castellano e Pipolo (1979)
* Una donna di notte, regia di Nello Rossati (1979)
* Fico d'India, regia di Steno (1980)
* Il bisbetico domato, regia di Castellano e Pipolo (1980)
* Mia moglie è una strega, regia di Castellano e Pipolo (1980)
* Un sacco bello, regia di Carlo Verdone (1980)
* White Pop Jesus, regia di Luigi Petrini (1980)
* Una vacanza bestiale, regia di Carlo Vanzina (1980)
* Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino (1980)
* Asso, regia di Castellano e Pipolo (1981)
* Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981)
* Teste di quoio, regia di Giorgio Capitani (1981)
* I carabbinieri, regia di Francesco Massaro (1981)
* Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)
* Passione d'amore, regia di Ettore Scola (1981)
* Pierino il fichissimo, regia di Alessandro Metz (1981)
* È forte un casino, regia di Alessandro Metz (1982)
* La sai l'ultima sui matti?, regia di Mariano Laurenti (1982)
* Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande, regia di Sergio Martino (1982)
* Sballato, gasato, completamente fuso, regia di Steno (1982)
* Spaghetti House, regia di Giulio Paradisi (1982)
* Viuuulentemente mia, regia di Carlo Vanzina (1982)
* Chewingum, regia di Biagio Proietti (1984)
* Un ragazzo e una ragazza, regia di Marco Risi (1984)
* Carabinieri si nasce, regia di Mariano Laurenti (1985)
* Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone, regia di Sergio Martino (1985)
* Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)
* Soldati - 365 all'alba, regia di Marco Risi (1987)
* Fiori di zucca, regia di Stefano Pomilia (1988)
* Tre colonne in cronaca, regia di Carlo Vanzina (1990)
* Ultrà, regia di Ricky Tognazzi (1991)
* Grazie al cielo, c'è Totò, regia di Stefano Pomilia (1991)
* Vacanze di Natale '91, regia di Enrico Oldoini (1991)
* Caino e Caino, regia di Alessandro Benvenuti (1993)
* Piccolo grande amore, regia di Carlo Vanzina (1993)
* La chance, regia di Aldo Lado (1994)
* Le nuove comiche, regia di Neri Parenti (1994)
* Vacanze di Natale '95, regia di Neri Parenti (1995)
* Ritorno a casa Gori, regia di Alessandro Benvenuti (1996)
* Volare!, regia di Vittorio De Sisti (1997)
* Artemisia. Passione estrema, regia di Agnès Merlet (1998)
* Sos Laribiancos - I dimenticati, regia di Piero Livi (1999)
* Zora la vampira, regia di Manetti Bros. (2000)
* Oggi sposi, regia di Luca Lucini (2009)
### Televisione
* Professione vacanze, regia di Vittorio De Sisti (1986)
* I ragazzi della 3ª C, regia di Claudio Risi - serie TV (1987-1989)
* Tutti in palestra, regia di Vittorio De Sisti (1989)
* Il vigile urbano, regia di Castellano e Pipolo - serie TV (1989-1990)
* Un commissario a Roma, regia di Luca Manfredi (1993)
* I ragazzi del muretto, stagione 2 regia di Paolo Poeti (1993)
* Dio vede e provvede, regia di Enrico Oldoini e Paolo Costella - serie TV (1996-1997)
* Anni '50, regia di Carlo Vanzina - miniserie TV (1998)
* Un medico in famiglia (1998)
* Non lasciamoci più, regia di Vittorio Sindoni (1999)
* La squadra - serie TV (2000)
* Un maresciallo in gondola, regia di Carlo Vanzina (2002)
* Benedetti dal Signore, regia di Francesco Massaro (2003)
* L'ultima frontiera - film TV (2005)
* Gino Bartali - L'intramontabile, regia di Alberto Negrin (2006)
* Don Matteo - serie TV, episodio Mai dire trenta (2009)
* Il mostro di Firenze, regia di Antonello Grimaldi - miniserie TV (2009)
* Squadra antimafia - Palermo oggi 2 - serie TV (2010) - episodio 2x05
* Il commissario Zagaria, regia di Antonello Grimaldi (2011)
### Webserie
* GiGi TV Show - 10 domande alla Commedia sexy all'italiana, regia di Luigi Addate (2022)
### Sceneggiature
* Pane e zucchero
* Vimini
* Ciao piccolina
* Messaggi d'amore
* Il volo di un angelo
* Un cuore grande così
* Classe IIB - sezione speciale
## Teatro
### Regista
* Mi ndi ollu andai
* Ripassi domani
* Non venite mangiati - in collaborazione con Mimmo Mancini
* Due cuori in... solitari
### Attore
* Telefonami. In teatro di Silvia Scola, regia di Nora Venturini (1998)
## Doppiatori italiani
* Sergio Di Giulio in Zucchero, miele e peperoncino
* Marcello Prando in Fico d'India
* Leo Gullotta in Il bisbetico domato
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5,913,868 | https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_De_Liberato | Luciano De Liberato | # Luciano De Liberato
Luciano De Liberato (Chieti, 6 settembre 1947) è un pittore italiano.
## Biografia
Ha seguito studi scientifici e svolto una decennale attività professionale nell'ambito dell'architettura e del design, interrotta per vocazione all'arte. Ha frequentato con discontinuità l'Accademia di belle arti di Brera e l'Accademia di belle arti dell'Aquila. Nel 1975 iniziò un percorso di ricerca sul segno che suscitò immediato interesse fra i critici e storici dell'arte Maurizio Fagiolo dell'Arco, Filiberto Menna, Enrico Crispolti, Lorenza Trucchi, Marcello Venturoli e Giuseppe Marchiori. Con le sue opere prime, vinse il Premio Lubiam nel 1975.
Nel 1980 fu “Segnalato Bolaffi” per la pittura. L'anno successivo fu inserito su Capital tra i giovani pittori emergenti.
Dal 1990 si è ritirato in isolamento nel suo studio nella provincia italiana.
Nel 2008, RAI 1, RAI 3, RAI Storia e Magazzini Einstein,hanno dedicato vari servizi al suo lavoro, in onda nei programmi Art News e The Making of, con l'esecuzione di un'opera in diretta.
Nel 2012 a New York la sua opera RED è stata usata come immagine del Lincoln Center Festival.
Dal 2011 ha deciso di chiudere tutti i rapporti con le gallerie italiane e lavorare solo in ambiti internazionali. Al suo attivo ha 50 mostre personali.
## Opere principali
### Mostre personali
* 1978, Roma, Studio Artivisive, a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco e Filiberto Menna
* 1983, Basilea, International Art Fair Art Basel (solo show Galleria Artivisive Roma)
* 1983, Bologna, Arte Fiera, (personale Galleria Artivisive Roma)
* 1984, Basilea, International Art Fair (solo show Galleria Artivisive Roma)Art Basel
* 1984, Rennes, Maison de la Culture, Galerie Andrè Malraux
* 1988/1983, Roma, Studio Artivisive di Sylvia Franchi
* 1994, Bologna, Arte Fiera, (personale Galleria Artivisive Roma)
* 1994, Roma, Galleria La Borgognona, mostra antologica
* 1999, Milano, Università Bocconi
* 2000, Pescara, Teatro monumento Gabriele D'Annunzio
* 2001, Cortina d'Ampezzo, Spazio Cultura “Nuovi itinerari” a cura di Milena Milani
* 2003/2002/2001/2000/1999, Roma,Galleria Andrè, Via Giulia
* 2011, Cesena, Palazzo del Ridotto, Pinacoteca d'Arte Moderna, Antologica
* 2012, New York, Lincoln Center
### Mostre collettive istituzionali, pubblicazioni
* 1975, Francavilla al Mare, XXIX Premio Michetti
* 1976, Francavilla al Mare, XXX Premio Michetti
* 1977, Francavilla al Mare, XXXI Premio Michetti
* 1980, Catologo Nazionale Bolaffi, volume II, Segnalati per la pittura
* 1983, Francavilla al Mare, XXXVI Premio Michetti
* 1987, Comune di Pescara
* 1987, L'Aquila Alternative Attuali, a cura di Enrico Crispolti
* 1998, Artivisive in progress, Roma, Storia dell'Arte, testi di Domenico Amoroso, Mirella Bentivoglio, Fabrizio Crisafulli, Ed.Christengraf
* 1999, Giuseppe Rosato, Quei giovani amici pittori Ed. Museo di Nocciano, saggistica
* 2002, Premio Termoli
* 2011, Sassoferrato, 61^ Rassegna internazionale d'arte G. B. Salvi, Mostra
* 2011, Pescara, Museo Aurum, Padiglione Italia Abruzzo, Biennale di Venezia
* 2013, XLVI Premio Vasto
* 2015, L'Aquila, Palazzo Fibbioni, The Making of, artisti al lavoro in tv
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4,997,032 | https://it.wikipedia.org/wiki/New_York_City_Football_Club | New York City Football Club | # New York City Football Club
Il New York City Football Club, noto semplicemente come New York City F.C., è una società calcistica statunitense con sede nella città di New York. Dal 2015 milita nella Major League Soccer e disputa le proprie partite casalinghe allo Yankee Stadium del Bronx, impianto da 47.422 posti a sedere.
Fondato nel 2013, il club è stato acquisito congiuntamente dalla holding del City Football Group e dalla squadra di baseball dei New York Yankees per una cifra complessiva di cento milioni di dollari; dopo che ne era stata annunciata l'ammissione come ventunesima franchigia della Major League Soccer, ha iniziato l'attività agonistica in tale lega a partire dalla stagione 2015, diventando quindi la prima squadra di calcio statunitense con sede nel territorio cittadino di New York e la seconda nella relativa area metropolitana dopo i New York Red Bulls (i quali hanno sede ad Harrison, nel New Jersey).
A livello nazionale, il club di New York ha vinto una MLS Cup (2021), mentre in campo internazionale ha conquistato una Campeones Cup (2022).
## Storia
Nel 2010 il commissioner della MLS Don Garber rese noto l'intento della lega di assegnare una seconda squadra all'area urbana di New York, mediante la creazione di un nuovo club che iniziasse le attività nel 2013.
Nell'agosto 2012 Garber raggiunse un accordo con la proprietà del Manchester City per patrocinare la fondazione della società: la ragione sociale New York City Football Club LLC venne registrata il 7 maggio 2013 e due settimane dopo fu annunciata ufficialmente la nascita della squadra. Il 22 maggio 2013 fu comunicato l'ingaggio di Claudio Reyna come direttore sportivo del club mentre l'11 dicembre quello di Jason Kreis come allenatore. Il primo giocatore ad essere messo sotto contratto fu David Villa il 2 giugno 2014. Il 24 luglio venne ufficializzato l'acquisto di Frank Lampard, che si aggregò alla squadra a partire dal 1º luglio 2015. Il 6 luglio 2015 venne ufficializzato l'arrivo a parametro zero di Andrea Pirlo, che firmò un contratto con il club di un anno e mezzo.
Il New York City FC debuttò in MLS l'8 marzo a Orlando, pareggiando 1 a 1 con l'altra debuttante davanti a 62.510 persone. La prima vittoria arrivò il 15 marzo al debutto casalingo allo Yankee Stadium per 2 a 0 sui New England Revolution davanti a 43.507 persone. La prima sconfitta si verificò il 28 marzo sempre in casa per 1 a 0 contro lo Sporting Kansas City. In questa stagione ci fu anche il debutto in MLS del derby di New York tra il City e i Red Bulls, che vide il City uscire sconfitto in tutti e tre gli incontri.
Il New York City FC chiuse la prima stagione della sua storia con 10 vittorie, 7 pareggi e 17 sconfitte, 49 gol fatti e 58 gol subiti, classificandosi 8º nella Eastern Conference con 37 punti e quindi non entrando nei playoff.
Il primo successo in campionato arrivò nella stagione 2021, battendo nella finale di MLS Cup i Portland Timbers ai tiri di rigore per 4-2, dopo 1-1 dei tempi supplementari. Nel 2022 arriva anche il secondo trofeo e primo internazionale, la Campeones Cup, conquistata battendo 2-0 i messicani dell'Atlas.
## Colori
Nonostante le dichiarazioni iniziali di Ferran Soriano, amministratore delegato del club, di voler perseguire una propria identità aziendale svincolata da altre realtà, quasi subito essa apparve altresì come un omaggio alle simbologie di Manchester City e N.Y. Yankees (ambedue coinvolte nell'operazione). In merito a siffatta rassomiglianza, il direttore sportivo newyorkese Claudio Reyna la definì coerente al progetto di sviluppo e crescita dell'intera Major League Soccer, passante anche attraverso l'adozione di modelli mutuati da realtà sportive statunitensi già affermate e da club calcistici europei di chiara fama.
Il colore distintivo del club è il celeste (in inglese sky blue), mutuato dal Manchester City, cui si affiancano il blu marino (navy blue) dei New York Yankees, il bianco (comune a entrambe le suddette società) e l'arancione (mutuato dalla bandiera civica di New York ed evocante le origini olandese della Grande Mela).
La prima divisa del club (celeste con finiture bianche) fu presentata in un evento pubblico a Hell's Kitchen il 13 novembre 2014, seguita undici giorni dopo dalla maglia di cortesia (nera con finiture celesti, scollo arancione e cinque righe diagonali tono-su-tono sul torso - rappresentanti i cinque borough cittadini).
Decisamente innovativa fu la seconda maglia introdotta nel 2016, color blu marino con finiture arancioni e decorata frontalmente da un disegno a cerchi concentrici color blu elettrico imperniato sullo stemma sociale (a celebrare allegoricamente, come affermato nelle note ufficiali, "l'energia della città di New York"; rimase invece invariata la prima divisa.
Il 7 gennaio 2017 il club andò a modificare la prima maglia, abbinando alla casacca celeste (su cui apparve il disegno della bandiera civica) pantaloni blu marino.
## Simboli
Allorché nel 2013 venne annunciata la costituzione del club, esso si dotò di un simbolo provvisorio, dal design estremamente semplice: un cerchio azzurro recante inscritto il nome New York City FC. Nei mesi successivi diversi soggetti, in modo autonomo, studiarono e pubblicarono on-line proposte personali per il design di logo e maglie; la società, pur non avendo alcuna correlazione con tali iniziative, le incoraggiò, ripubblicando alcuni bozzetti attraverso i propri canali di comunicazione.
Il 4 febbraio 2014 il club annunciò che avrebbe sottoposto la scelta del logo a un sondaggio popolare condotto on-line, la cui partenza (inizialmente fissata al 3 marzo) venne ritardata allorché il board dei New York Yankees chiese il ritiro di uno dei marchi proposti, giudicandolo troppo simile al proprio e dunque in violazione di copyright.
Il 10 marzo il club pubblicò dunque due proposte di logo, entrambe opera del grafico Rafael Esquer. Essi avevano in comune l'elemento dominante (il monogramma NYC con le tre lettere intrecciate tra loro) e lo schema cromatico (articolato sui già menzionati colori celeste, blu marino, bianco e arancione) Le differenze consistevano nella forma dei marchi proposti: uno era di forma circolare (e visibilmente collegato ai logotipi frattanto adottati dalle altre società calcistiche gestite dal City Football Group), l'altro a scudetto dal profilo elaborato ed elegante. Il 20 marzo il club annunciò che il logo circolare aveva ottenuto i maggiori consensi e lo adottò in via definitiva.
## Strutture
### Stadio
Prima ancora che la squadra fosse ufficialmente costituita si era pianificato di dotarla di un nuovo stadio costruito ad hoc a Flushing Meadows Park, nel borough newyorkese di Queens. A seguito del parere sfavorevole dato al riguardo da molti soggetti tra i quali la franchigia di baseball dei New York Mets (basati al vicino Citi Field) tale piano venne presto abbandonato.
Il club ipotizzò pertanto di costruirsi il proprio stadio nel Bronx, nella zona adiacente allo Yankee Stadium, puntando a completarlo entro il 2018.
In attesa che il progetto diventi esecutivo, dal 21 aprile 2014 il New York City FC ha eletto a campo casalingo proprio lo Yankee Stadium, storico campo casalingo dei New York Yankees (comproprietari del NYCFC). In occasione delle partite di calcio lo stadio - vocazionalmente dedicato al baseball - viene adeguato ricavando un rettangolo di gioco delle dimensioni di 101×64 m nel settore esterno del diamante, sostituendo inoltre con zolle erbose quelle sabbiose della parte superiore del settore interno. Tale soluzione è oggetto di polemiche: il campo che ne risulta è infatti il più piccolo tra quelli in uso della Major League Soccer e la tenuta del manto erboso (continuamente adattato ora al calcio, ora al baseball) non risulta ottimale: ciò rende gli spazi di manovra per le squadre particolarmente ridotti e le azioni difficoltose. In aggiunta gli spalti (la cui capienza viene ridotta rispetto alle partite di baseball), non essendo ottimizzati per la conformazione di un campo da calcio, non offrono una buona visibilità al pubblico.
## Società
### Organigramma
Di seguito viene elencato l'organigramma del club (aggiornato all'8 settembre 2020).
* Kali Franklin - Vicepresidente
* Fred Bunker - Vicepresidente finanziario
* Brad Sims - Amministratore delegato
### Sponsor
Di seguito viene elencata la cronologia degli sponsor del club.
* 2015- Adidas
## Allenatori e presidenti
Di seguito viene elencata la cronologia degli allenatori del club.
* 2013-2015 Jason Kreis
* 2016-2018 Patrick Vieira
* 2019 Domènec Torrent
* 2020-2021 Ronny Deila
* 2022 Ronny Deila (gen.-giu.)
Nick Cushing (giu.-) Ad Interim
Di seguito viene elencata la cronologia dei presidenti del club.
* 2013-2014 Tim Pernetti
* 2015-2016 Tom Glick
* 2017-2018 Jon Patricof
* 2019- Brad Sims
## Palmarès
### Competizioni nazionali
* Campionato MLS: 1
2021
### Altre competizioni
* Campeones Cup: 1
2022
## Statistiche e record
### Partecipazione ai campionati
Di seguito la partecipazione del New York City ai campionati.
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
| - | - | - | - | - | - |
| 1º | MLS | 8 | 2015 | 2022 | 8 |
Negli Stati Uniti non esiste un sistema di promozioni e retrocessioni fra le leghe, quindi la distinzione in livelli delle leghe va intesa in base all'importanza commerciale del campionato e alla ratifica da parte della federazione.
### Partecipazione alle coppe
Di seguito la partecipazione del New York City alle coppe:
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
| - | - | - | - | - |
| Lamar Hunt U.S. Open Cup | 5 | 2015 | 2019 | 5 |
| CONCACAF Champions League | 2 | 2020 | 2022 | 2 |
### Statistiche di squadra
Includendo la stagione 2022, il club ha partecipato ad otto campionati nazionali, tutti giocati in Major League Soccer; inoltre, a partire dal 2015, disputa anche la Lamar Hunt U.S. Open Cup.
Per quanto riguarda le coppe internazionali, il club ha ha partecipato a due edizioni della CONCACAF Champions League (2020 e 2022), il cui massimo traguardo raggiunto sono stati i quarti di finale nel 2022.
### Statistiche individuali
Il calciatore che detiene il record per il maggior numero di presenze con il club è Sean Johnson con 206 apparizioni; il miglior marcatore è invece David Villa con 80 reti.
* 206 Sean Johnson (2017-2022)
* 194 Maxi Morález (2017-2022)
* 193 Alexander Callens (2017-2022)
* 176 Maxime Chanot (2016-)
* 134 Valentín Castellanos (2018-2022)
* 80 David Villa (2015-2018)
* 59 Valentín Castellanos (2018-2022)
* 35 Maxi Morález (2017-2022)
* 29 Ismael Tajouri (2018-2021)
* 27 Héber (2019-2022)
## Tifoseria
### Storia
Il gruppo ufficiale di tifoseria organizzata del New York City FC, The Third Rail, nasce subito dopo la fondazione della nuova franchigia newyorkese. Essi operano come gruppo indipendente dal club, il quale però gli fornisce l'accesso esclusivo ad un settore dello Yankee Stadium. Il significato del nome del gruppo organizzato, letteralmente La Terza Rotaia, riflette il desiderio di infondere forza e coraggio ai giocatori in campo. Un altro importante gruppo organizzato è rappresentato dai "Templados" di ispirazione latino-americana. Gli appartenenti al gruppo sono facilmente identificabili in quanto indossano maglie arancioni sia in casa, sia in trasferta.
### Rivalità
La principale rivalità del City è quella del derby contro il N.Y. Red Bulls, fin dall'annuncio di una seconda franchigia nella città di New York la rivalità ebbe modo di accendersi. Il 12 luglio 2019, le tifoserie organizzate dei due club crearono una fondazione no profit che gestisse questo particolare evento con l’assegnazione di una coppa alla squadra vincitrice per ogni derby giocato. Il primo incontro risale al 15 maggio 2015 alla Red Bull Arena dove i Bulls vinsero il primo derby per 2-1; la prima vittoria del City si registra dopo quattro sconfitte: dopo la cocente sconfitta del 21 maggio 2016 in casa per 0-7, il 3 luglio successivo arriva la vittoria per 2-0 con le reti di Harrison e Villa.
## Organico
### Rosa 2023
Aggiornata al 18 febbraio 2023.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 4 | D | Maxime Chanot |
| 5 | D | Thiago Martins |
| 7 | C | Alfredo Morales |
| 8 | A | Thiago Andrade |
| 10 | C | Maxi Morález |
| 11 | A | Monsef Bakrar |
| 13 | P | Luis Barraza |
| 15 | C | James Sands |
| 17 | C | Matías Pellegrini |
| 18 | D | Christian McFarlane |
| 21 | A | Andres Jasson |
| 22 | D | Kevin O'Toole |
| 24 | D | Tayvon Gray |
| 25 | P | Cody Mizell |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 27 | C | Jonathan Jiménez |
| 30 | D | Samuel Owusu |
| 33 | C | Nico Benalcázar |
| 38 | C | Gabriel Pereira |
| 43 | A | Talles Magno |
| 55 | C | Keaton Parks |
| 80 | C | Justin Haak |
| | P | Matt Freese |
| | A | Gabriel Segal |
| | C | Malcolm Johnston |
| | D | Brian Cufré |
| | C | Máximo Carrizo |
| | D | Mitja Ilenic |
### Rosa 2022
Aggiornata al 14 marzo 2022.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Sean Johnson |
| 2 | D | Chris Gloster |
| 3 | D | Anton Tinnerholm |
| 4 | D | Maxime Chanot |
| 5 | D | Thiago Martins |
| 6 | D | Alexander Callens |
| 7 | C | Alfredo Morales |
| 8 | A | Thiago Andrade |
| 9 | A | Héber |
| 11 | A | Valentín Castellanos |
| 12 | D | Malte Amundsen |
| 13 | P | Luis Barraza |
| 17 | C | Matías Pellegrini |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 18 | D | Christian McFarlane |
| 20 | C | Santiago Rodríguez |
| 21 | A | Andres Jasson |
| 22 | D | Kevin O'Toole |
| 23 | C | Gedion Zelalem |
| 24 | D | Tayvon Gray |
| 25 | P | Cody Mizell |
| 26 | C | Nicolás Acevedo |
| 32 | D | Vuk Latinovich |
| 43 | A | Talles Magno |
| 55 | C | Keaton Parks |
| 80 | C | Justin Haak |
| | C | Máximo Carrizo |
### Rosa 2019
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Sean Johnson |
| 3 | D | Anton Tinnerholm |
| 4 | D | Maxime Chanot |
| 6 | D | Alexander Callens |
| 8 | C | Alexander Ring |
| 9 | A | Héber |
| 10 | C | Maxi Morález |
| 11 | C | Valentín Castellanos |
| 13 | P | Luis Barraza |
| 14 | C | Juan Pablo Torres |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 15 | C | Tony Rocha |
| 16 | C | James Sands |
| 18 | P | Jeff Caldwell |
| 20 | D | Guðmundur Þórarinsson |
| 22 | D | Rónald Matarrita |
| 23 | C | Gedion Zelalem |
| 25 | D | Joe Scally |
| 29 | C | Ismael Tajouri |
| 33 | D | Sebastien Ibeagha |
| 41 | P | Brad Stuver |
| 55 | C | Keaton Parks |
### Staff
Staff tecnico aggiornato all'8 settembre 2020.
* Allenatore: Nick Cushing (Ad Interim)
* Vice allenatore: Mehdi Ballouchy
* Vice allenatore: Kléberson
* Allenatore dei portieri: Rob Vartughian
* Preparatore atletico: Jake Roswell
* Coordinatore del settore giovanile: Jonathan D'Angelo
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51,581 | https://it.wikipedia.org/wiki/Bernardo | Bernardo | # Bernardo
Bernardo è un nome proprio di persona italiano maschile.
## Varianti
* Maschili: Berardo, Bennardo, Berniero
* Alterati: Bernardino
* Ipocoristici: Dino
* Femminili: Bernarda, Berniera
* Alterati: Bernardina, Bernardella, Bernardetta, Bernadetta, Bernardette, Bernadette
* Ipocoristici femminili: Bernina, Dina
### Varianti in altre lingue
* Asturiano: Bernaldo
* Basco: Beñat, Beiñat, Beñardo
* Alterati: Bernartin
* Femminili: Bernardatxo
* Catalano: Bernat, Bernard
* Alterati: Bernardí
* Femminili: Bernadeta, Bernardeta
* Ceco: Bernard
* Croato: Bernard
* Femminili: Bernarda
* Danese: Bernhard, Bernt
* Francese: Bernard
* Femminili: Bernadette, Bernardine
* Galiziano: Bernaldo
* Alterati: Bernardino
* Germanico: Bernhard, Bernhard, Berinhard
* Inglese: Bernard
* Ipocoristici: Barney, Bernie, Bern, Bunny
* Femminili: Bernadette, Bernadine
* Inglese antico: Beornheard
* Irlandese: Bearnard
* Norvegese: Bernhard, Bernt
* Olandese: Bernard, Bernd, Berndt
* Femminili: Berendina, Bernadette
* Polacco: Bernard
* Femminili: Bernadeta, Bernadetta
* Portoghese: Bernardo
* Alterati: Bernardino
* Sloveno: Bernard
* Femminili: Bernarda
* Spagnolo: Bernardo
* Alterati: Bernardino
* Femminili: Bernarda
* Alterati femminili: Bernardina, Bernardita
* Svedese: Bernhard, Bernt
* Tedesco: Bernhard, Bernhardt
* Ipocoristici: Bernd, Benno
* Femminili: Bernadette
* Ungherese: Bernát
* Femminili: Bernadett
## Origine e diffusione
Deriva da un nome germanico attestato in varie forme, quali Berinhard e Bernhard; è composto dagli elementi *berno- (o *beran-, bern, "orso") e hardhu (o hard, harti, "forte", "valoroso"), e il significato complessivo può essere interpretato come "forte/valoroso come un orso", "orso valoroso/forte".
Il nome, di tradizione francone, è documentato in Francia già nel VII secolo ed è presente anche in Italia sin dal Medioevo, dove ha mantenuto una buona diffusione grazie a vari santi così chiamati, soprattutto l'abate cistercense Bernardo di Chiaravalle e il predicatore francescano Bernardino da Siena; negli anni 1970 era ben attestato su tutto il territorio nazionale con circa ventimila occorrenze per Bernardo e tredicimila per Bernardino. Meno fortunata la regolare forma femminile Bernarda, che in Lombardia è usata da secoli per indicare i genitali femminili, spesso sostituita da varianti diminutive o vezzeggiative: tra queste vanno segnalate quelle del tipo Bernadett-, importate nell'Ottocento dalla Francia grazie al culto di santa Bernadette Soubirous, la veggente della Madonna di Lourdes; sempre negli anni settanta, si contavano in italia ottomila occorrenze delle forme femminili, di cui oltre seimila per Bernardina.
In Inghilterra venne introdotto dai Normanni, andando a rimpiazzare, e in parte a fondersi, con un nome imparentato inglese antico Beornheard.
## Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in memoria di più santi, tra i quali, alle date seguenti:
* 12 gennaio, san Bernardo da Corleone, religioso cappuccino
* 22 gennaio, san Bernardo, arcivescovo di Vienne
* 9 febbraio, beato Bernardino Caimi, fondatore del Sacro Monte di Varallo
* 12 marzo, san Bernardo di Carinola o di Capua, vescovo
* 14 aprile, san Bernardo di Tiron, monaco ed eremita
* 16 aprile (o 18 febbraio), santa Bernadette Soubirous, veggente di Lourdes
* 8 maggio, beato Bernardino de' Bustis, francescano
* 20 maggio, san Bernardino da Siena
* 15 giugno, san Bernardo di Mentone, confessore e fondatore di ospizi
* 2 luglio, san Bernardino Realino, sacerdote, patrono di Lecce
* 15 luglio, beato Bernardo II, margravio di Baden
* 20 agosto, san Bernardo di Chiaravalle, abate
* 20 o 21 agosto, san Bernardo Tolomei, fondatore degli Olivetani
* 22 agosto, beato Bernardo da Offida
* 14 ottobre, san Bernardo, confessore di Arpino
* 27 novembre, beato Bernardino da Fossa, francescano
* 4 dicembre, san Bernardo degli Uberti, cardinale e vescovo di Parma
## Persone
* Bernardo di Chiaravalle, monaco, abate e teologo francese
* Bernardo d'Italia, re dei Longobardi
* Bernardo Bertolucci, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano
* Bernardo Buontalenti, architetto, scultore, pittore, ingegnere militare e scenografo italiano
* Bernardo Clesio, cardinale italiano
* Bernardo Corradi, opinionista, dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano
* Bernardo Daddi, pittore italiano
* Bernardo Mattarella, politico italiano
* Bernardo Rossellino, architetto e scultore italiano
* Bernardo Silva, calciatore portoghese
* Bernardo Strozzi, pittore e religioso italiano
* Bernardo Tanucci, giurista e politico italiano
### Variante Bernardino
* Bernardino da Ucria, religioso e botanico italiano
* Bernardino Baldi, matematico e poeta italiano
* Bernardino Butinone, pittore italiano
* Bernardino Corio, storico italiano
* Bernardino Luini, pittore italiano
* Bernardino Machado, politico e diplomatico portoghese
* Bernardino Nogara, banchiere e ingegnere italiano
* Bernardino Ochino, teologo italiano
* Bernardino Poccetti, pittore italiano
* Bernardino Telesio filosofo e naturalista italiano
* Bernardino Zapponi, sceneggiatore italiano
### Variante Bernard
* Bernard Arnault, imprenditore francese
* Bernard Berenson, storico dell'arte statunitense
* Bernard Blier, attore francese
* Bernard Bolzano, matematico, filosofo, teologo, presbitero e logico boemo
* Bernard Haitink, direttore d'orchestra olandese
* Bernard Hinault, ciclista su strada francese
* Bernard Herrmann, compositore e direttore d'orchestra statunitense
* Bernard Law Montgomery, generale britannico
* Bernard le Bovier de Fontenelle, avvocato, scrittore e aforista francese
* George Bernard Shaw, scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese
* Bernard Thévenet, ciclista su strada, pistard e ciclocrossista francese
* Bernard Tomić, tennista australiano
### Variante Bernhard
* Bernhard Henrik Crusell, compositore, clarinettista e traduttore finlandese
* Bernhard Eisel, ciclista su strada austriaco
* Bernhard Horwitz, scacchista e compositore di scacchi tedesco naturalizzato britannico
* Bernhard Karlgren, linguista, filologo e sinologo svedese
* Bernhard Minetti, attore tedesco
* Bernhard Riemann, matematico e fisico tedesco
* Bernhard Romberg, violoncellista e compositore tedesco
* Bernhard von Bülow, politico e ambasciatore tedesco
* Bernhard van Lippe-Biesterfeld, principe consorte dei Paesi Bassi
* Bernhard Otto von Rehbinder, militare estone
* Bernhard Windscheid, giurista tedesco
### Variante Bernd
* Bernd Bransch, calciatore tedesco
* Bernd Fasching, pittore e scultore austriaco
* Bernd Hahn, slittinista tedesco
* Bernd Lange, politico tedesco
* Bernd Lohaus, scultore, pittore e disegnatore tedesco
* Bernd Rosemeyer, pilota automobilistico tedesco
* Bernd Schneider, pilota automobilistico tedesco
* Bernd Schuster, calciatore e allenatore di calcio tedesco
### Altre varianti maschili
* Bernat Amat de Cardona, visconte di Cardona
* Bernardetto de' Medici, nobile italiano
* Bernát Alexander, filosofo e scrittore ungherese
* Bernardin Gantin, cardinale e arcivescovo cattolico beninese
### Variante Bernadette
* Bernadette Chirac, politica francese
* Bernadette Flynn, danzatrice irlandese
* Bernadette Lafont, attrice e ballerina francese
* Bernadette Manca di Nissa, contralto italiano
* Bernadette Peters, attrice, cantante, doppiatrice e scrittrice statunitense
* Bernadette Schild, sciatrice alpina austriaca
* Bernadette Soubirous, mistica e religiosa francese
* Bernadette Zurbriggen, sciatrice alpina svizzera
### Altre varianti femminili
* Bernarda Fink, mezzosoprano argentino
* Bernardina Jabłońska, religiosa polacca
## Il nome nelle arti
* Bernardo è il servo muto di Zorro nei romanzi di Johnston McCulley e nelle opere derivate.
* Bernadette Rostenkowski è un personaggio della serie televisiva The Big Bang Theory.
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2,098,469 | https://it.wikipedia.org/wiki/William_Inge | William Inge | # William Inge
William Motter Inge (Independence, 3 maggio 1913 – Los Angeles, 10 giugno 1973) è stato un drammaturgo, sceneggiatore, scrittore e docente statunitense.
## Biografia
Dopo aver lavorato come insegnante, si avvicinò alla letteratura esordendo con una commedia intitolata Come back, little Sheba (Ritorna piccola Sheba, 1950) incentrata sulle delusioni e sui rimpianti.
Vinse nel 1953 il Premio Pulitzer per la sua opera teatrale Picnic, basata sul tema dell'eroe vagabondo e nel 1962 l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale per il film Splendore nell'erba.
Da ricordare anche Bus Stop (Fermata d'autobus, 1955) per l'approfondimento psicologico dei personaggi e The Dark at the Top of the Stairs (Il buio in cima alle scale, 1957) per la critica morale e sociale.
«Autore di tre commedie di grande successo - Picnic, Ritorna, piccola Sheba e Il buio in cima alle scale - bruciò, in brevissimo tempo, le sue riserve creative avviandosi repentinamente al declino, così come all'improvviso era balzato sull'altare della notorietà».
## Opere
### Prosa
* Torna, piccola Sheba (Come Back, Little Sheba, 1950)
* Picnic, (Picnic, 1953)
* Bus Stop, 1955
* Il buio in cima alle scale (The Dark at the Top of the Stairs, 1957)
* A Loss of Roses, 1959
* Summer Brave, 1962 (nuova versione di Picnic)
* Natural Affection, 1963
* Where's Daddy?, 1966
* The Last Pad, 1973
* Off the Main Road, 2015 (postumo)
### Romanzi
* Good Luck, Miss Wyckoff, Atlantic-Little, Brown, 1970
* My Son Is a Splendid Driver, Little Brown & Company, 1971
## Filmografia
* Torna, piccola Sheba (Come Back, Little Sheba), regia di Daniel Mann (1952) - soggetto
* Picnic (Picnic), regia di Joshua Logan (1955) - soggetto
* Fermata d'autobus (Bus Stop), regia di Joshua Logan (1956) - soggetto
* Il buio in cima alle scale (The Dark at the Top of the Stairs), regia di Delbert Mann (1960) - soggetto
* Splendore nell'erba (Splendor in the Grass), regia di Elia Kazan (1961) - soggetto e sceneggiatura
* E il vento disperse la nebbia (All Fall Down), regia di John Frankenheimer (1962) - sceneggiatura
* Donna d'estate (The Stripper), regia di Franklin J. Schaffner (1963) - soggetto
* Febbre sulla città (Bus Riley's Back in Town), regia di Harvey Hart (1965) - sceneggiatura
* Relazioni disperate (Good Luck, Miss Wyckoff), regia di Marvin J. Chomsky (1979) - soggetto
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8,145,890 | https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Modern_Family_%28undicesima_stagione%29 | Episodi di Modern Family (undicesima stagione) | # Episodi di Modern Family (undicesima stagione)
L'undicesima e ultima stagione della serie televisiva Modern Family è stata trasmessa sul canale statunitense ABC dal 25 settembre 2019 all'8 aprile 2020.
In Italia la stagione viene trasmessa sul canale satellitare Fox della piattaforma a pagamento di Sky dal 13 marzo al 29 maggio 2020. In chiaro viene trasmessa su TV8 dal 5 luglio 2021 tutti i giorni alle 05:40 circa.
| n° | Titolo originale | Titolo italiano | Prima TV USA | Prima TV Italia |
| - | - | - | - | - |
| 1 | New Kids on the Block | I nuovi arrivati | 25 settembre 2019 | 13 marzo 2020 |
| 2 | Snapped | Fuori di testa | 2 ottobre 2019 | 13 marzo 2020 |
| 3 | Perfect Pairs | Una coppia perfetta | 9 ottobre 2019 | 20 marzo 2020 |
| 4 | Pool Party | Festa in piscina | 16 ottobre 2019 | 20 marzo 2020 |
| 5 | The Last Halloween | L'ultimo Halloween | 30 ottobre 2019 | 27 marzo 2020 |
| 6 | A Game of Chicken | La mascotte | 6 novembre 2019 | 27 marzo 2020 |
| 7 | The Last Thanksgiving | L'ultimo Ringraziamento | 20 novembre 2019 | 3 aprile 2020 |
| 8 | Tree's a Crowd | L'albero parlante | 4 dicembre 2019 | 3 aprile 2020 |
| 9 | The Last Christmas | L'ultimo Natale | 11 dicembre 2019 | 10 aprile 2020 |
| 10 | The Prescott | Il Prescott | 8 gennaio 2020 | 10 aprile 2020 |
| 11 | Legacy | Eredità | 15 gennaio 2020 | 17 aprile 2020 |
| 12 | Dead on a Rival | Annienta il rivale | 22 gennaio 2020 | 17 aprile 2020 |
| 13 | Paris | Parigi | 12 febbraio 2020 | 15 maggio 2020 |
| 14 | Spuds | Ricordi | 19 febbraio 2020 | 15 maggio 2020 |
| 15 | Baby Steps | Il lavoro dei sogni | 18 marzo 2020 | 22 maggio 2020 |
| 16 | I'm Going to Miss This | Casa dolce casa | 1º aprile 2020 | 22 maggio 2020 |
| 17 | Finale Part 1 | Finale. 1ᵃ parte | 8 aprile 2020 | 29 maggio 2020 |
| 18 | Finale Part 2 | Finale. 2ᵃ parte | 8 aprile 2020 | 29 maggio 2020 |
## I nuovi arrivati
* Titolo originale: New Kids on the Block
* Diretto da: Gail Mancuso
* Scritto da: Paul Corrigan & Brad Walsh
### Trama
Alex si trova in Antartide per prendere parte a un progetto per rilevare la presenza di neutrini sotto al Polo Sud. Nonostante faccia buon viso a cattivo gioco, confessa a Mitchell di sentirsi molto sola e di voler tornare a casa; teme però di deludere Jay, che l’ha fortemente incoraggiata a partire.
Haley e Dylan danno un nome ai loro gemelli: Poppy e George, che dormono pochissimo. Haley segue scrupolosamente i suggerimenti di un libro sull’accudimento dei neonati e rifiuta ogni consiglio che Claire prova a darle. Alla fine, Phil porta Haley a fare un giro in macchina, riuscendo a farla addormentare in pochi minuti; intanto Claire riesce a fare addormentare i gemelli infrangendo le regole del libro e quando Haley lo scopre si infuria. Haley infine ammette di seguire alla lettera le regole del libro perché sente di non avere l'istinto materno e non sa come gestire i neonati, ma quando lei, Claire e Phil rimangono chiusi fuori di casa, scopre di essere una mamma pronta a tutto.
Jay gira uno spot per le cucce per cani; Gloria fa la voce di Stella in spagnolo e Manny è dispiaciuto per non essere stato scelto come regista. Jay confessa di averlo volutamente escluso perché Sherry, l’ex fidanzata di Manny, è la voce di Stella. Manny decide di assumere il ruolo di regista per provare a riconquistarla e Gloria decide di aiutarlo.
Cam organizza in casa un incontro con alcuni ragazzi a rischio della sua scuola e chiede a Mitchell di aiutarlo; tuttavia, quando Cam nota che una statuetta è scomparsa, sospetta subito che uno dei ragazzi l’abbia rubata. Mitchell è in realtà il responsabile: ha buttato la statuetta perché la detesta e confessa quando Cam inizia a inveire contro i ragazzi. A quel punto, Mitchell confessa e Cam rivela di avere trovato la statuetta nella spazzatura e di aver inscenato tutto solo per farlo confessare.
* Guest star: Hillary Anne Matthews (Sherry)
* Ascolti USA: 4.09 milioni
## Fuori di testa
* Titolo originale: Snapped
* Diretto da: Michael Spiller
* Scritto da: Elaine Ko
### Trama
Cam sorprende Mitchell con un frigo “smart”, con cui si può parlare per aggiornare la lista della spesa e tenere traccia dei propri impegni. Tuttavia il frigorifero, la cui intelligenza artificiale ha una voce femminile di nome Bridget, fa uno strano effetto sui due, che finiscono per parlare con lei dei loro problemi invece che fra di loro e finiscono per litigare per avere l’attenzione di Bridget, così decidono di portarlo a casa di Jay e Gloria.
Gloria è la migliore del corso di Phil, che però la sprona nel modo sbagliato, suscitando un’eccessiva competizione fra lei e un’altra ragazza del corso. Quando questa subisce un incidente, Phil sospetta che Gloria ne sia responsabile e inizia a indagare su di lei, suggestionato anche dalla serie tv su donne assassine che guarda la notte mentre dà il biberon ai gemelli. Gloria cerca di provare la sua innocenza e tramite il video di sorveglianza del parcheggio scopre che è proprio Phil l’involontario responsabile dell’incidente; quando prova a incontrarlo per mostrarglielo, Phil è convinto che voglia fargli del male e si dà alla fuga, ma alla fine chiariscono il malinteso.
Claire viene intervistata da un’importante intervista del settore e non vuole condividere questo momento con il resto della propria famiglia, così si finge malata per non avere nessuno intorno.
* Guest star: Amy Pietz (Janice)
* Ascolti USA: 4.32 milioni
## Una coppia perfetta
* Titolo originale: Perfect Pairs
* Diretto da: Iwona Sapienza
* Scritto da: Stephen Lloyd
### Trama
Cam e Mitchell affittano l'appartamento di sopra ad una coppia gay con una figlia. Mitch e Cam si sentono inferiori e vorrebbero mandarli via. Ci riuscirà Lily con un trucco.
Phil prepara un numero di magia per un evento annuale di agenti immobiliari ma ha paura di fallire.
Luke mente sulla sua età alla fidanzata Janice dicendole di avere 21 anni.
Arriva Sonia, la sorella di Gloria, con il suo nuovo fidanzato. Gloria crede che sia un cacciatore di dote e lo manda via. Quando scopre che in realtà è lui quello ricco cerca di farlo tornare, senza però riuscirci. Jay fa credere a Sonia che il giardiniere sia ricco, così la cognata esce con lui.
Claire vuole far colpo su un'immobiliarista famosa per fare affari insieme.
Per raggiungere i loro scopi, Claire, Alex, Luke e Phil usano i gemelli all'insaputa di Haley e Dylan per poi scoprire che un bottone del passeggino è una telecamera.
* Guest star: Stephanie Beatriz (Sonia), Christopher Gorham (Brad), Matthew Wilkas (Paul)
* Ascolti USA: 3.95 milioni
## Festa in piscina
* Titolo originale: Pool Party
* Diretto da: Abraham Higginbotham
* Scritto da: Abraham Higginbotham & Jon Pollack
### Trama
Lily non vuole andare ad una festa in piscina, organizzata dagli amici dei genitori, perché si vergogna a stare in costume. Mitch e Cam la convincono ad accompagnarli ma poi sono loro a sentirsi a disagio. Vinceranno le loro insicurezze insieme agli amici.
Gloria lavora con Phil che le dà il compito di scoprire chi ruba i suoi cartelli di vendita di una casa. Riuscirà nel suo compito utilizzando il localizzatore di Stella.
Claire vuole dimostrare ad Haley e ad Alex che è bello essere donne in carriera.
Jay si sente trascurato da Gloria.
* Guest star: Rob Riggle (Gil Thorpe), Christian Barillas (Ronaldo), Kevin Daniels (Longines)
* Ascolti USA: 4.21 milioni
## L'ultimo Halloween
* Titolo originale: The Last Halloween
* Diretto da: Fred Savage
* Scritto da: Danny Zuker
### Trama
Phil e Claire vanno al cinema per vedere "Non aprite quella porta" ma, siccome i biglietti sono finiti, si ritrovano a guardare un altro film horror che terrorizza Phil ma non Claire. Tornando a casa entrano a casa di una vicina e Phil, dopo un anno di lavoro, riesce a far spaventare Claire.
Mitch e Cam vanno ad una festa di Halloween organizzata da amici, ma poi si preoccupano per Lily che si trova ad un'altra festa con dei ragazzi più grandi.
Jay trova su Internet una barretta di cioccolata non più in commercio e vuole regalarla a Joe. Manny, per errore, la regala ad un gruppo di ragazzini che fanno dolcetto o scherzetto.
Gloria si sente vecchia.
Alex scopre di aver mandato delle sue foto hot ad un collega del fidanzato Bill credendo fosse quest'ultimo. Viene così lasciata da Bill.
Luke racconta alla sua fidanzata Janice di alcuni scherzi fatti in passato ad Halloween, scoprendo così di averli fatti alla stessa Janice rovinandole il matrimonio. Viene così lasciato da Janice.
* Guest star: Amy Pietz (Janice), Jimmy Tatro (Bill)
* Ascolti USA: 3.93 milioni
## La mascotte
* Titolo originale: A Game of Chicken
* Diretto da: Helena Lamb
* Scritto da: Vali Chandrasekaran
### Trama
Claire si sente oppressa dai problemi al lavoro e si licenzia.
Luke vuole lasciare la scuola per investire tempo e denaro in un'idea avuta con un suo amico conosciuto al club.
Cam, durante le partite, viene preso in giro dalla mascotte della sua squadra di football.
Mitch scopre che Can ha fatto domanda per un lavoro in Missouri.
Gloria fa da babysitter ai gemelli e vuole battezzarli in segreto. Quando Haley e Dylan la scoprono, le dicono che li faranno battezzare in futuro.
* Guest star:
* Ascolti USA: 3.95 milioni
## L'ultimo Ringraziamento
* Titolo originale: The Last Thanksgiving
* Diretto da: Eric Dean Seaton
* Scritto da: Jeffrey Richman
### Trama
Mitch e Cam si dividono per fare delle commissioni, ma per un errore Ronaldo capisce che si sono lasciati. Gli amici mandano molti messaggi a Cam ma non a Mitch ed egli ci resta molto male.
Mentre fanno volare il modellino dell'aeroplano con Dylan, Jay rivela a Phil che, anni prima, lo aveva colpito di proposito con un altro modellino. Phil ci resta male ma, parlandone con Cam, capisce che lo aveva fatto perché protettivo nei confronti dei figli.
Claire, parlando con Gloria, capisce che le manca lavorare, così Gloria ne approfitta per farle fare i lavori di casa.
Haley vorrebbe preparare la cena per tutti ma è un disastro. Chiede allora ad Alex di chiamare il ragazzo con cui esce che è un cuoco, che si rivelerà un presuntuoso bacchettone. Così Phil, proprio come Jay, lo colpirà con l'aereo mandandolo via. Sarà Claire a prendere in mano la situazione mettendo all'opera tutta la famiglia per preparare la cena del Ringraziamento.
* Guest star: Christian Barillas (Ronaldo), Kevin Daniels (Longines), Justin Elling (Kyle)
* Ascolti USA: 3.95 milioni
## L'albero parlante
* Titolo originale: Tree's a Crowd
* Diretto da: Julie Bowen
* Scritto da: Ryan Walls
### Trama
La madre di Dylan si trova a casa Dunphy e Jerry, l'ex marito della madre di Claire, passa a trovarli. Phil e Claire vorrebbero farli mettere insieme. Il piano sembra fallire quando Jerry vede in giardino l'albero della sua defunta moglie, ma poi Phil trova il modo di far credere a Jerry che l'albero approvi l'uscita con Farrah.
Mitch e Cam vorrebbero aiutare una coppia di ragazze lesbiche ad avere un bambino donando loro lo sperma. Quando le due accettano inizierà una "gara" su chi sia il donatore migliore. Quando se ne pentiranno scopriranno che le ragazze hanno già trovato un sostituto.
Manny è ancora depresso dopo la rottura con la sua ragazza Sherry. Jay gli presenta Brandy, una ragazza che lavora al lavaggio auto, mentre Gloria chiede a Luke di andare a parlare con Sherry. I due finiranno però col baciarsi.
* Guest star: Rachel Bay Jones (Farrah Marshall), Ed Begley Jr. (Jerry), Hillary Anne Matthews (Sherry)
* Ascolti USA: 3.82 milioni
## L'ultimo Natale
* Titolo originale: The Last Christmas
* Diretto da: Jeff Walker
* Scritto da: Abraham Higginbotham e Jon Pollack
### Trama
Mitch e Cam organizzano una cena di Natale a casa e invitano il resto della famiglia. Hailey e Mitch cercano di capire come mai Cam abbia acquistato un biglietto aereo per il Missouri. Gloria sta pensando di lasciare il lavoro con Phil parlando con altri agenti immobiliari. Claire evita suo padre che vuole trascinarla nella sua azienda di cucce per cani. Manny è arrabbiato ancora con Luke per aver baciato Sherry così architetta un piano per farli lasciare. Mentre tutti discutono ancora a tavola, Cam rivela il perché del biglietto per il Missouri riavvicinando anche gli altri. Si scopre che Jay voleva Claire nella sua nuova azienda perché gli mancava lavorare insieme a lei, mentre Gloria rivela a Phil la paura di rovinare il loro rapporto attraverso il lavoro come è successo per Claire e Jay.
* Guest star:
* Ascolti USA: 4.27 milioni
## Il Prescott
* Titolo originale: The Prescott
* Diretto da: Elaine Ko
* Scritto da: Elaine Ko
### Trama
Alex alloggia, grazie al suo nuovo lavoro, al Prescott, un hotel di lusso e tutti i familiari vanno a trovarla rubandole il codice cliente, così da poter accedere all'hotel indisturbati.
Phil fa il food blogger e approfitta dell'occasione per recensire il cibo al Prescott.
Jay va alla sala proiezioni per guardare un film senza Manny, ma poi va alla ricerca del food blogger che odia, senza sapere che sta cercando Phil.
Cam vuole incontrare David Beckham in hotel, mentre Mitch vorrebbe incontrare Victoria Beckham per ringraziarla dato che ad un concerto delle Spice Girl lo stesso Mitch ha deciso di rivelare di essere gay.
Manny e Luke vogliono rimorchiare delle donne nella palestra dell'hotel, ma per un errore vengono scambiati per gli insegnanti di bowling di David Beckham e Courtney Cox.
Claire va dal parrucchiere dell'hotel per cambiare colore ai capelli.
Gloria va nella piscina dell'albergo per combattere la sua paura degli scivoli d'acqua.
Dopo varie vicissitudini si incontrano tutti negli idromassaggi.
Alla fine, Alex riunisce tutta la famiglia e fa il resoconto delle spese sostenute per colpa loro.
* Guest star: Courteney Cox (se stessa), David Beckham (se stesso), Snoop Dogg (se stesso-voce), Stephen Merchant (Leslie Higgins)
* Ascolti USA: 6.39 milioni
## Eredità
* Titolo originale: Legacy
* Diretto da: Jason Kemp
* Scritto da: Jack Burditt e Christopher Lloyd
### Trama
Cam e Gloria aiutano Manny a conquistare una sua vecchia fiamma. Successivamente Gloria aiuta Cam a vendicarsi nei confronti di una vecchia conoscenza, mentre Cam aiuta Gloria a sconfiggere la rivale in affari e vendere la sua prima casa. Intanto Mitchell e Claire ripercorrono il proprio passato, mentre Phil passa una giornata con suo padre Frank. Jay invece cerca di vendere, insieme a Joe, delle nuove cucce per cani. La puntata termina con Phil che ricorda Frank al suo funerale, facendo intuire che la giornata trascorsa insieme fosse stata l'ultima.
* Guest star: Fred Willard (Frank Dunphy), Hayley Erin (Brenda Feldman)
* Ascolti USA: 3.84 milioni
## Annienta il rivale
* Titolo originale: Dead on a Rival
* Diretto da: Jason Winer
* Scritto da: Jeffrey Richman e Ryan Walls
### Trama
Alex cerca un assistente. Jay, che non vuole mandare via la sua assistente Margareth, la suggerisce ad Alex, la quale la assume. Margareth però vuole andare in pensione, ma non vuole deludere Jay.
Mitch e Cam ricevono la visita del vecchio proprietario della loro casa che è tornato lì per morire, ma cercano di convincerlo che c'è ancora molto per cui vivere.
Claire e Phil ricevono la visita di un loro vecchio amico, Kenneth, il quale vuole ringraziare Phil in un programma TV e offrirgli il volo dalla stazione spaziale per lasciare la terra, ma Phil non vuole andarci. Nel frattempo, offre a Claire un lavoro nella sua azienda. Si scoprirà poi che nemmeno Kenneth vuole partire per lo spazio.
Javier, ex marito di Gloria, va a trovare Manny per assistere ad un suo spettacolo e gli fa una proposta: farsi accompagnare dal figlio in una crociera di un anno; Gloria inizialmente non è d'accordo ma, dopo aver visto lo spettacolo, cambia idea.
* Guest star: Benjamin Bratt (Javier), Josh Gad (Kenneth)
* Ascolti USA: 3.50 milioni
## Parigi
* Titolo originale: Paris
* Diretto da: James Bagdonas
* Scritto da: Paul Corrigan e Brandon Walsh
### Trama
La famiglia va a Parigi perché Jay deve ricevere un premio ed è anche San Valentino.
Phil dice a Claire che non può andare per via del lavoro, in realtà le fa una sorpresa per fare il loro gioco di ruolo di San Valentino. Phil la aspetta ad un caffè e qui incontra un ragazzo che gli racconta che deve incontrare una donna con cui ha avuto una storia 30 anni prima. Quando Claire sta arrivando entrambi la chiamano. I tre passano del tempo insieme e Phil, dopo un iniziale fastidio nei confronti dell'uomo, lo rivaluta in quanto scopre essere un mago.
Mitch vorrebbe passare una giornata romantica con Cam ma questo vuole fare il pagliaccio per la città. Mitch cerca di passare per un francese mentre Cam scopre che c'è un pagliaccio uguale al suo Fitzbo. Dopo una colluttazione con il pagliaccio francese, Cam realizza che è stato lui a copiare il personaggio.
Si scopre che Jay non ha ricevuto il premio ma lo ritira per il suo ex socio. Per non ferirlo, Gloria dice a Manny di convincere gli organizzatori per dargli un premio, non riuscendoci. Quando Jay lo scopre se ne va a Notre Dame, appena distrutta dell'incendio. Claire lo trova e lo convince a ritirare ugualmente il premio.
* Guest star:
* Ascolti USA: 3.73 milioni
## Ricordi
* Titolo originale: Spuds
* Diretto da: Beth McCarthy-Miller
* Scritto da: Vali Chandrasekaran e Stephen Lloyd
### Trama
* Guest star:
* Ascolti USA: 3.28 milioni
## Il lavoro dei sogni
* Titolo originale: Baby Steps
* Diretto da: Trey Clinesmith
* Sceneggiatura di : Steven Levitan e Morgan Murphy
* Storia di : Abraham Higginbotham e Jon Pollack
### Trama
Mitch e Cam sono alle prese con la decisione di adottare un nuovo bambino, così chiedono aiuto a Gloria, che mostra loro un appartamento più grande. Alex incontra il suo ex professore Arvin che le offre un nuovo lavoro. Nel frattempo anche Claire deve affrontare un importante colloquio che però prende una piega abbastanza rocambolesca...
* Guest star: Chris Geere (Arvin Fennerman), Wendie Malick (Sig.ra Beckman)
* Ascolti USA: 4.33 milioni
## Casa dolce casa
* Titolo originale: I'm Going to Miss This
* Diretto da: Fred Savage
* Scritto da: Jack Burditt e Danny Zuker
### Trama
Mitch deve ancora abituarsi all'idea del trasloco, così si prende del tempo per salutare a modo suo la vecchia casa. Haley, Alex e Luke affrontano le conseguenze di un party organizzato quando i loro genitori erano fuori con i gemelli. Phil e Claire organizzano una caccia all'uovo pasquale e, stando a contatto con gli altri nonni presenti, riflettono sul loro ruolo genitoriale che sta venendo sempre più meno, prima di riscoprire con loro piacere di avere ancora un ruolo importante per i loro figli. Nasce il figlio adottivo di Mitch e Cam.
* Guest star:
* Ascolti USA: 4.33 milioni
## Finale. 1ᵃ parte
* Titolo originale: Finale Part 1
* Diretto da: Steven Levitan
* Scritto da: Steven Levitan, Abraham Higginbotham, Jon Pollack, Ryan Walls, Jeffrey Richman, Morgan Murphy e Stephen Lloyd
### Trama
Cam ottiene il lavoro che tanto desiderava in Missouri, e nonostante il nuovo inizio che stava preparando con Mitchell nel nuovo appartamento e con il nuovo arrivato in famiglia Rex, i due decidono di partire. Nel frattempo Phil e Claire vivono nel camper nel vialetto per evitare la confusione in casa, così danno un ultimatum ai ragazzi, ma finiranno per pentirsene quando a fine giornata vengono a sapere che hanno tutti deciso di andar via.
* Guest star: Chris Geere (Arvin Fennerman), Christian Barillas (Ronaldo), Elizabeth Banks (Sal)
* Ascolti USA: 7.37 milioni
## Finale. 2ᵃ parte
* Titolo originale: Finale Part 2
* Diretto da: Gail Mancuso
* Scritto da: Christopher Lloyd, Jack Burditt, Elaine Ko, Danny Zuker, Vali Chandrasekaran, Brad Walsh e Paul Corrigan
### Trama
Alex parte per la Svizzera con Arvin, con il quale comincia una relazione amorosa. Haley, Dylan e i gemelli si trasferiscono nell'appartamento che era di Mitch e Cam, mentre Luke è stato preso all'università. Anche Manny sta per partire per un viaggio di un anno intorno al mondo. Per Phil e Claire comincia una nuova fase, con la "luce sempre accesa nel portico", mentre Jay matura il suo lato più sensibile imparando lo spagnolo per Gloria e accettando finalmente di andare con lei in Colombia per incontrare la sua famiglia. I membri della famiglia Pritchett così si salutano uno ad uno e poi tutti insieme, chiudendo con un lungo e intenso abbraccio un meraviglioso ciclo avviato 11 anni prima.
* Guest star:
* Ascolti USA: 7.37 milioni
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213,766 | https://it.wikipedia.org/wiki/Neel_Jani | Neel Jani | # Neel Jani
Neel Jani (Rorschach, 8 dicembre 1983) è un pilota automobilistico svizzero, vincitore della 24 Ore di Le Mans 2016 con la Porsche 919 Hybrid e nello stesso anno si è laureato Campione del Mondo endurance, mentre nel 2022 ha vinto la 12 Ore di Sebring con la Cadillac DPi-V.R.
In monoposto ha vinto la stagione 2007 della A1 Grand Prix rappresentando la Svizzera.
## Carriera
### Inizi in Monoposto
Dopo aver ricevuto il primo kart a sei anni, ha vinto nel 2000 il campionato svizzero Formula Arcobaleno. Ha poi esordito nella Formula Renault in Francia proseguendo nelle varie categorie: Formula Renault 2000 in Italia, Formula Renault Europa, Formula Renault V6 (2º nel 2003). Nel 2005 ha partecipato al campionato iniziale della serie cadetta GP2 (erede della Formula 3000) cogliendo due vittorie ed arrivando 7º nella classifica finale. Alla fine della stagione ha iniziato la partecipazione alla prima edizione della neonata serie per squadre nazionali A1 Grand Prix gareggiando per la Svizzera.
È salito al volante di una Formula 1 per dei test con la Sauber nel 2003 e nel 2004, e per la Red Bull nel 2005. Nella stagione 2006 è stato terzo pilota per la Toro Rosso dopo essere stato considerato per lo stesso ruolo in Red Bull. Nel 2007 si è trasferito nella serie Champ Car basata negli Stati Uniti con la scuderia PKV Racing, sempre sponsorizzata dal marchio Red Bull. È giunto nono in classifica piloti, con due secondi posti come miglior risultato. Sempre nello stesso anno ha partecipato al campionato per nazioni A1 Grand Prix, vincendo il mondiale con la squadra svizzera.
### Endurance: La vittoria a Le Mans
Nel 2012 si unisce al team Rebellion Racing per competere nel nuovo Campionato del mondo endurance nella classe regina con la Lola B12/60 motorizzata Toyota. Inoltre, ha corso la seconda metà della stagione del Campionato mondiale FIA GT1 guidando la Ford GT.
Due anni dopo passa al team ufficiale della Porsche portando in pista 919 Hybrid. Ottiene la vittoria nella 6 Ore di San Paolo ed chiude terzo in classifica generale. L'anno seguente ottiene cinque secondi posti e la vittoria nella 6 Ore del Bahrain chiudendo ancora una volta al terzo posto in classifica. Il 19 giugno 2016 vince, insieme a Romain Dumas e Marc Lieb la 24 Ore di Le Mans al volante della 919 Hybrid, dopo che la Toyota TS050 Hybrid guidata da Kazuki Nakajima si è fermata al ultimo giro. Durante la stagione 2016 del WEC ottiene anche la vittoria della 6 Ore di Silverstone e diventa campione del Mondo Endurance con i suoi due compagni di team.
Nel 2017 rimane legato alla Porsche per un altro anno, ma non riesce a ottenere nessuna vittoria e l'anno seguente ritorna al team Rebellion Racing. Dopo la stagione con il team svizzero decide di lasciare il WEC per concentrarsi sulla Formula E.
### Formula E
Dalla stagione 2017-2018 partecipa al campionato di Formula E in seno alla Dragon Racing, affiancando Jérôme d'Ambrosio. Ma dopo i primi due eventi a Hong Kong decide di lasciare in modo brusco il team, concentrandosi sul WEC con la Rebellion Racing. Nel 2019 il pilota svizzero torna nella serie elettrica correndo per la Porsche Formula E Team. La stagione si dimostra molto complicata, il pilota riesce ad ottenere i punti solo nel penultimo appuntamento, l'E-Prix di Berlino dove chiude sesto. Per la stagione seguente viene sostituito da Pascal Wehrlein.
### Ritorno nel Endurance
Lascia la Formula E per il 2021 ritorna nel Campionato del mondo endurance correndo però nella classe GTE Pro e non con i prototipi. Il pilota svizzero in coppia con Kévin Estre ottiene tre vittorie e chiude secondo in classifica dietro la Ferrari di James Calado e Alessandro Pier Guidi. Nel 2022 prende parte alla 12 Ore di Sebring correndo con il prototipo della Cadillac, la DPi-V.R. In coppia con Earl Bamber e Alex Lynn ottiene la vittoria assoluta.
Nel inverno del 2023 corre l'Asian Le Mans Series in coppia con l'ex pilota di Formula 1, Nikita Mazepin. Nel resto del anno prende parte alla European Le Mans Series con il Duqueine Team. Jani nel giugno annuncia che esordirà alla 6 Ore di Monza con il prototipo Porsche 963 del team Proton Competition insieme a Gimmi Bruni e Harry Tincknell. Inoltre, nel 2023 viene scelto dal futuro team di Formula 1 dell'Audi come pilota al simulatore e collaudatore.
## Risultati
### GP2
| Stagione | Squadra | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | Punti | Pos |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2005 | Racing Engineering | IMO FEA 6 | IMO SPR 15 | CAT FEA 4 | CAT SPR 5 | MON FEA Rit | NÜR FEA 6 | NÜR SPR 13 | MAG FEA 5 | MAG SPR 4 | SIL FEA 5 | SIL SPR 6 | HOC FEA Rit | HOC SPR 22 | HUN FEA 1 | HUN SPR 4 | IST FEA Rit | IST SPR Rit | MNZ FEA 7 | MNZ SPR 1 | SPA FEA 16 | SPA SPR 18 | BHR FEA 16 | BHR SPR 13 | 48 | 7º |
| 2006 | Arden International | VAL FEA | VAL SPR | IMO FEA | IMO SPR | NÜR FEA | NÜR SPR | CAT FEA | CAT SPR | MON FEA | SIL FEA NC | SIL SPR Rit | MAG FEA 11 | MAG SPR 7 | HOC FEA | HOC SPR | HUN FEA | HUN SPR | IST FEA | IST SPR | MNZ FEA | MNZ SPR | | | 0 | 25º |
### A1 GP
| Stagione | Squadra | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | Punti | Pos |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2005–06 | Svizzera | GBR SPR 9 | GBR FEA Rit | GER SPR 2 | GER FEA 5 | POR SPR 3 | POR FEA 2 | AUS SPR 6 | AUS FEA 3 | MYS SPR 2 | MYS FEA 2 | UAE SPR 1 | UAE FEA Rit | RSA SPR 3 | RSA FEA 2 | IDN SPR 5 | IDN FEA 5 | MEX SPR 2 | MEX FEA 3 | USA SPR | USA FEA | CHN SPR | CHN FEA | 121 | 2º |
| 2006–07 | Svizzera | NED SPR | NED FEA | CZE SPR | CZE FEA | BEI SPR 9 | BEI FEA Rit | MYS SPR 1 | MYS FEA 4 | IDN SPR 10 | IDN FEA 8 | NZL SPR | NZL FEA | AUS SPR | AUS FEA | RSA SPR 5 | RSA FEA 4 | MEX SPR | MEX FEA | SHA SPR | SHA FEA | GBR SPR | GBR SPR | 50 | 8° |
| 2007–08 | Svizzera | NED SPR 5 | NED FEA 3 | CZE SPR 8 | CZE FEA 3 | MYS SPR 1 | MYS FEA 1 | ZHU SPR 2 | ZHU FEA 6 | NZL SPR Rit | NZL FEA 13 | AUS SPR 10 | AUS FEA 2 | RSA SPR 3 | RSA FEA 1 | MEX SPR 3 | MEX FEA 19 | SHA SPR 1 | SHA FEA 5 | GBR SPR 4 | GBR SPR 3 | | | 168 | 1º |
| 2008–09 | Svizzera | NED SPR 5 | NED FEA Rit | CHN SPR 4 | CHN FEA 4 | MYS SPR 1 | MYS FEA Rit | NZL SPR 2 | NZL FEA 1 | RSA SPR 3 | RSA FEA 1 | POR SPR 15 | POR FEA 1 | GBR SPR 8 | GBR SPR 3 | | | | | | | | | 95 | 2º |
### Formula 1
| 2006 | Scuderia | Vettura | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2006 | Toro Rosso | STR1 | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | TP | – | |
| Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
| Legenda | Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
### Champ Car
| Stagione | Squadra | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2007 | PKV Racing | LVG Rit | LBH 7 | HOU Rit | POR 12 | CLE 3 | MTT 6 | TOR 2 | EDM 9 | SJO 2 | ROA 10 | ZOL 8 | ASN 5 | SRF 8 | MXC 9 | 231 | 9° |
### 24 Ore di Le Mans
| Anno | Squadra | Squadra | Vettura | Classe | Giri | Pos. Assol. | Pos. di Classe |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2009 | Speedy Racing Team Sebah Automotive | Andrea Belicchi Nicolas Prost | Lola B08/60-Aston Martin | LMP1 | 342 | 14° | 12° |
| 2010 | Rebellion Racing | Nicolas Prost Marco Andretti | Lola B10/60-Rebellion | LMP1 | 175 | DNF | DNF |
| 2011 | Rebellion Racing | Nicolas Prost Jeroen Bleekemolen | Lola B10/60-Toyota | LMP1 | 338 | 6° | 6° |
| 2012 | Rebellion Racing | Nicolas Prost Nick Heidfeld | Lola B12/60-Toyota | LMP1 | 367 | 4° | 4° |
| 2013 | Rebellion Racing | Nicolas Prost Nick Heidfeld | Lola B12/60-Toyota | LMP1 | 275 | 39° | 7° |
| 2014 | Porsche Team | Marc Lieb Romain Dumas | Porsche 919 Hybrid | LMP1-H | 348 | 11° | 4° |
| 2015 | Porsche Team | Marc Lieb Romain Dumas | Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 391 | 5° | 5° |
| 2016 | Porsche Team | Romain Dumas Marc Lieb | Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 384 | 1° | 1° |
| 2017 | Porsche LMP Team | Nick Tandy André Lotterer | Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 318 | DNF | DNF |
| 2018 | Rebellion Racing | André Lotterer Bruno Senna | Rebellion R13-Gibson | LMP1 | 375 | 4° | 4° |
| 2019 | Rebellion Racing | André Lotterer Bruno Senna | Rebellion R13-Gibson | LMP1 | 376 | 4° | 4° |
| 2021 | Porsche GT Team | Kévin Estre Michael Christensen | Porsche 911 RSR-19 | GTE Pro | 344 | 22° | 3° |
| 2023 | Duqueine Team | René Binder Nico Pino | Oreca 07-Gibson | LMP2 | 327 | 11° | 3° |
### Risultati ELMS
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | LEC | SPA | ALG | HUG | SIL | | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2010 | Rebellion Racing | LMP1 | Lola B10/60 | 7 | Rit | 2 | 2 | 5 | | 52 | 7° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | LEC | SPA | IMO | SIL | EST | | Punti | Pos. |
| 2011 | Rebellion Racing | LMP1 | Lola B10/60 | 3 | 7 | 6 | Rit | 3 | | 37 | 3° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | BAR | LEC | ARA | SPA | POR | ALG | Punti | Pos. |
| 2023 | Duqueine Team | LMP2 | Oreca 07 | 1 | 2 | 5 | 6 | 5 | 5 | 79 | 4° |
| Legenda ||||||||||||
$^*$ Stagione in corso.
### Risultati nel WEC
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SEB | SPA | LMS | SIL | SÃO | BHR | FUJ | SHA | | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2012 | Rebellion Racing | LMP1 | Lola B12/60-Toyota | 17 | 4 | 3 | 6 | 4 | 4 | 4 | Rit | | 86,5 | 4° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | SÃO | COA | FUJ | SHA | BHR | | Punti | Pos. |
| 2013 | Rebellion Racing | LMP1 | Lola B12/60-Toyota | 5 | 5 | 25 | | | | | | | 21 | 16° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | COA | FUJ | SHA | BHR | SÃO | | Punti | Pos. |
| 2014 | Porsche Team | LMP1-H | Porsche 919 Hybrid | Rit | 4 | 5 | 4 | 4 | 3 | 2 | 1 | | 117 | 3° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | COA | FUJ | SHA | BHR | | Punti | Pos. |
| 2015 | Porsche Team | LMP1 | Porsche 919 Hybrid | 2 | 2 | 5 | 2 | 12 | 2 | 2 | 1 | | 138.5 | 3° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | MEX | COA | FUJ | SHA | BHR | Punti | Pos. |
| 2016 | Porsche Team | LMP1 | Porsche 919 Hybrid | 1 | 2 | 1 | 4 | 4 | 4 | 5 | 4 | 6 | 160 | 1° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | MEX | COA | FUJ | SHA | BHR | Punti | Pos. |
| 2017 | Porsche Team | LMP1 | Porsche 919 Hybrid | 3 | 4 | Rit | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 | 3 | 129 | 4° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SPA | LMS | SIL | FUJ | SHA | SEB | SPA | LMS | | Punti | Pos. |
| 2018-19 | Rebellion Racing | LMP1 | Rebellion R13 | DSQ | 4 | 2 | 3 | 4 | Rit | 5 | 4 | | 91 | 5° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SPA | ALG | MON | LMS | BHR | BHR | | | | Punti | Pos. |
| 2021 | Porsche Team | LMGTE Pro | Porsche 911 RSR-19 | 1 | 3 | 1 | 2 | 1 | 2 | | | | 166 | 2° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SEB | ALG | SPA | LMS | MON | FUJ | BHR | | | Punti | Pos. |
| 2023 | Proton Competition | Hypercar | Porsche 963 | | | | | Rit | 9 | 10 | | | 4 | 20° |
| Legenda |||||||||||||||
* Stagione in corso.
### Risultati in Formula E
| Stagione | Squadra | Vettura | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | Punti | Pos |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2017-18 | Dragon Racing | Spark-Penske EV-2 | HKG 18 | HKG 18 | MAR | SAN | MEX | PDE | ROM | PAR | BER | ZUR | NYC | NYC | 0 | 25º |
| 2019-20 | Porsche Formula E Team | Spark-Porsche 99x electric | DIR 17 | DIR 13 | SAN Rit | MEX 14 | MAR 18 | BER 11 | BER 15 | BER Rit | BER 19 | BER 6 | BER 15 | | 8 | 20º |
| Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto=Pole position Corsivo=Giro più veloce |
| Legenda | Solo prove/Terzo pilota | Non qualificato | Ritirato/Non class. | Squalificato | Non partito | Grassetto=Pole position Corsivo=Giro più veloce |
* G: Pilota col giro più veloce nel gruppo di qualifica.
* *: Fanboost
|
2,833,772 | https://it.wikipedia.org/wiki/Torneo_di_Wimbledon_1976 | Torneo di Wimbledon 1976 | # Torneo di Wimbledon 1976
Il Torneo di Wimbledon 1976 è stata la novantesima edizione del Torneo di Wimbledon e terza prova stagionale del Grande Slam per il 1976. Si è giocato sui campi in erba dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon a Londra in Gran Bretagna dal 21 giugno al 3 luglio 1976. Il torneo ha visto vincitore nel singolare maschile lo svedese Björn Borg che ha sconfitto in finale in 3 set il rumeno Ilie Năstase col punteggio di 6-4, 6-2, 9-7. Nel singolare femminile si è imposta la statunitense Chris Evert che ha battuto in finale in 3 set l'australiana Evonne Goolagong Cawley. Nel doppio maschile hanno trionfato Brian Gottfried e Raúl Ramírez, il doppio femminile è stato vinto dalla coppia formata da Chris Evert e Martina Navrátilová e nel doppio misto hanno vinto Françoise Dürr con Tony Roche.
## Risultati
### Singolare maschile
Björn Borg ha battuto in finale Ilie Năstase 6-4, 6-2, 9-7
### Singolare femminile
Chris Evert ha battuto in finale Evonne Goolagong Cawley 6-3, 4-6, 8-6
### Doppio maschile
Brian Gottfried / Raúl Ramírez hanno battuto in finale Ross Case / Geoff Masters 3-6, 6-3, 8-6, 2-6, 7-5
### Doppio femminile
Chris Evert / Martina Navrátilová hanno battuto in finale Billie Jean King / Betty Stöve 6-1, 3-6, 7-5
### Doppio misto
Françoise Dürr / Tony Roche hanno battuto in finale Rosemary Casals / Dick Stockton 6-3, 2-6, 7-5
## Junior
### Singolare ragazzi
Heinz Günthardt ha battuto in finale Peter Elter, 6-4, 7-5
### Singolare ragazze
Nataša Čmyreva ha battuto in finale Marise Kruger, 6-3, 2-6, 6-1
|
7,526,186 | https://it.wikipedia.org/wiki/Romain_Dumas | Romain Dumas | # Romain Dumas
Romain Dumas (Alès, 14 dicembre 1977) è un pilota automobilistico francese, impegnato sia in cose di durata (Endurance) che nei Rally.
Ha ottenuto due vittorie complessive alla 24 Ore di Le Mans del 2010 e del 2016, quattro alla 24 Ore del Nürburgring del 2007, 2008, 2009 e 2011, due alla 24 Ore di Spa 2003 e 2010 e una alla 12 Ore di Sebring del 2008. Nel 2016, ha vinto il Campionato del mondo endurance 2016 con la Porsche e i co piloti Marc Lieb e Neel Jani.
Nel mondo del rally ha vinto quattro edizioni della Pikes Peak International Hill Climb (2014, 2016, 2017 e 2018) e nel 2017 ha vinto il FIA R-GT Cup.
## Biografia
Nato ad Alès, Dumas ha iniziato con il karting nel 1992, nel 1996 ha partecipato al campionato francese di Formula Renault. Nel 1998, è entrato nel campionato francese di Formula 3.
Nel 2001 e nel 2002 ha gareggiato in Euro Formula 3000.
Nel dicembre 2002 ha effettuato un test in Formula 1 a bordo di una Renault R202 del Renault F1 Team sul circuito del Montmeló.
Dal 2001 ha partecipato a tutte le 24 Ore di Le Mans e dal 2004 ha gareggiato nella American Le Mans Series. Era un pilota ufficiale della Porsche per la Penske Racing, e anche guidato nel campionato FIA GT.
Nel 2007 ha vinto con il primo posto assoluto nella 24 Ore del Nürburgring.
Dumas, insieme a Timo Bernhard e Mike Rockenfeller, ha vinto la 24 Ore di Le Mans del 2010 con una Audi R15 TDI plus. Ha anche vinto la 24 Ore di Spa del 2010 con una Porsche 911 GT3 RSR.
Nel 2014, Romain Dumas ha vinto il Pikes Peak International Hill Climb con il prototipo Norma M20 "RD Limited" sviluppato appositamente per l'evento.
Dumas ha continuato come pilota Porsche LMP1 nel FIA WEC del 2016. Ha vinto la 6 Ore di Silverstone e la 24 Ore di Le Mans. Inoltre, ha ottenuto una seconda vittoria al Pikes Peak International Hill Climb con un prototipo Norma.
Nel 2017, ha vinto il Pikes Peak International Hill Climb per la terza volta, sempre con un prototipo Norma.
Nel 2018, Romain vinse nuovamente il Pikes Peak International Hill Climb, guidando un'auto elettrica, la Volkswagen ID R, e stabilendo il record di percorrenza del tracciato con un tempo di 7:57.148.
## Risultati nel Endurance
### Risultati Campionato del mondo endurance
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SEB | SPA | LMS | SIL | SÃO | BHR | FUJ | SHA | | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2012 | Audi Sport Team Joest | LMP1 | Audi R18 TDI | 2 | 1 | 4 | | | | | | | 67 | 6° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | SÃO | COA | FUJ | SHA | BHR | | Punti | Pos. |
| 2013 | Porsche Team Manthey | LMGTE Pro | Porsche 911 RSR | 4 | 5 | 1 | | | | | | | 72 | 10° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | COA | FUJ | SHA | BHR | SÃO | | Punti | Pos. |
| 2014 | Porsche Team | LMP1-H | Porsche 919 Hybrid | Rit | 4 | 5 | 4 | 4 | 3 | 2 | 1 | | 117 | 3° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | COA | FUJ | SHA | BHR | | Punti | Pos. |
| 2015 | Porsche Team | LMP1 | Porsche 919 Hybrid | 2 | 2 | 5 | 2 | 12 | 2 | 2 | 1 | | 138.5 | 3° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | MEX | COA | FUJ | SHA | BHR | Punti | Pos. |
| 2016 | Porsche Team | LMP1 | Porsche 919 Hybrid | 1 | 2 | 1 | 4 | 4 | 4 | 5 | 4 | 6 | 160 | 1° |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SIL | SPA | LMS | NÜR | MEX | COA | FUJ | SHA | BHR | Punti | Pos. |
| 2017 | Signatech Alpine Matmut | LMP2 | Alpine A470 | | | 5 | 5 | | | | | | 30 | 21º |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SPA | ALG | MON | LMS | BHR | BHR | | | | Punti | Pos. |
| 2021 | Glickenhaus Racing | Hypercar | 007 LMH | | 4 | 3 | 5 | | | | | | 53 | 4º |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SEB | SPA | LMS | MON | FUJ | BHR | | | | Punti | Pos. |
| 2022 | Glickenhaus Racing | Hypercar | 007 LMH | 3 | 3 | 3 | Rit | | | | | | 70 | 4º |
| Anno | Squadra | Classe | Vettura | SEB | ALG | SPA | LMS | MON | FUJ | BHR | | | Punti | Pos. |
| 2023 | Glickenhaus Racing | Hypercar | 007 LMH | Rit | 8 | 8 | 5 | 8 | | | | | 34 | 10° |
| Legenda |||||||||||||||
* Stagione in corso.
### Risultati 24 Ore di Le Mans
| Anno | Team | Co-piloti | Auto | Classe | Giri | Pos. | Class Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2001 | Freisinger Motorsport | Gunnar Jeannette Philippe Haezebrouck | Porsche 911 GT3-RS | GT | 282 | 7° | 2° |
| 2002 | Freisinger Motorsport | Sascha Maassen Jörg Bergmeister | Porsche 911 GT3-RS | GT | 321 | 17° | 2° |
| 2003 | Team Nasamax McNeil Engineering | Robbie Sterling Werner Lupberger | Reynard 01Q-Cosworth | LMP900 | 138 | DNF | DNF |
| 2004 | Freisinger Motorsport | Stéphane Ortelli Ralf Kelleners | Porsche 911 GT3-RSR | GT | 321 | 13th | 3° |
| 2005 | IMSA Performance | Raymond Narac Sébastien Dumez | Porsche 911 GT3-RS | GT2 | 322 | 15° | 4° |
| 2006 | IMSA Performance Matmut | Raymond Narac Luca Riccitelli | Porsche 911 GT3-RSR | GT2 | 211 | DNF | DNF |
| 2007 | Pescarolo Sport | Emmanuel Collard Jean-Christophe Boullion | Pescarolo 01-Judd | LMP1 | 358 | 3° | 3° |
| 2008 | Pescarolo Sport | Emmanuel Collard Jean-Christophe Boullion | Pescarolo 01-Judd | LMP1 | 238 | DNF | DNF |
| 2009 | Audi Sport Team Joest | Timo Bernhard Alexandre Prémat | Audi R15 TDI | LMP1 | 333 | 17° | 13° |
| 2010 | Audi Sport North America | Timo Bernhard Mike Rockenfeller | Audi R15 TDI plus | LMP1 | 397 | 1° | 1° |
| 2011 | Audi Sport Team Joest | Timo Bernhard Mike Rockenfeller | Audi R18 TDI | LMP1 | 116 | DNF | DNF |
| 2012 | Audi Sport Team Joest | Marc Gené Loïc Duval | Audi R18 ultra | LMP1 | 366 | 5° | 5° |
| 2013 | Porsche AG Team Manthey | Marc Lieb Richard Lietz | Porsche 911 RSR | GTE Pro | 315 | 15° | 1° |
| 2014 | Porsche Team | Marc Lieb Neel Jani | Porsche 919 Hybrid | LMP1-H | 348 | 11° | 4° |
| 2015 | Porsche Team | Marc Lieb Neel Jani | Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 391 | 5° | 5° |
| 2016 | Porsche Team | Marc Lieb Neel Jani | Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 384 | 1° | 1° |
| 2017 | Signatech Alpine Matmut | Gustavo Menezes Matt Rao | Alpine A470-Gibson | LMP2 | 351 | 10° | 8° |
| 2018 | Porsche GT Team | Timo Bernhard Sven Müller | Porsche 911 RSR | GTE Pro | 92 | DNF | DNF |
| 2019 | Duqueine Engineering | Nico Jamin Pierre Ragues | Oreca 07-Gibson | LMP2 | 363 | 12° | 7° |
| 2020 | Rebellion Racing | Nathanaël Berthon Louis Delétraz | Rebellion R13-Gibson | LMP1 | 381 | 4° | 4° |
| 2021 | Glickenhaus Racing | Ryan Briscoe Richard Westbrook | Glickenhaus 007 LMH | LMH | 364 | 5° | 5° |
| 2022 | Glickenhaus Racing | Luis Felipe Derani Olivier Pla | Glickenhaus 007 LMH | LMH | 370 | 4° | 4° |
### Risultati 24 Ore di Daytona
| Anno | Team | Co-piloti | Auto | Classe | Giri | Pos. | Class Pos. |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2002 | Freisinger Motorsport | Ni Amorim Stéphane Ortelli Hans Fertl | Porsche 996 GT3-RS | GT | 303 | 10° | 3° |
| 2005 | Brumos Racing | J.C. France Hurley Haywood Timo Bernhard Mike Rockenfeller | Fabcar FDSC/03-Porsche | DP | 432 | DNF | DNF |
| 2007 | Ruby Tuesday Championship Racing | Jörg Bergmeister Patrick Long | Crawford DP03-Porsche | DP | 615 | 18° | 12° |
| 2008 | The Racer's Group | Tim George Jr. Spencer Pumpelly Bryan Sellers Emmanuel Collard | Porsche 997 GT3 Cup | GT | 657 | 11° | 3° |
| 2009 | Penske Racing | Timo Bernhard Ryan Briscoe | Riley Mk. XX-Porsche | DP | 717 | 6° | 6° |
| 2010 | The Racer's Group | Timo Bernhard Tim George Jr. Bobby Labonte Spencer Pumpelly | Porsche 997 GT3 Cup | GT | 668 | 16° | 9° |
| 2013 | The Racer's Group | Emmanuel Collard Niclas Jönsson Tracy Krohn | Porsche 911 GT3 Cup | GT | 451 | DNF | DNF |
| 2018 | CORE Autosport | Jon Bennett Colin Braun Loïc Duval | Oreca 07-Gibson | P | 808 | 3° | 3° |
| 2019 | CORE Autosport | Jon Bennett Colin Braun Loïc Duval | Nissan DPi | DPi | 589 | 4° | 4° |
## Risultati nei Rally
### Risultati WRC
| 2012 | Scuderia | Vettura | | Punti | Pos. |
| - | - | - | - | - | - |
| 2012 | | Mini John Cooper Works WRC | 16 | 0 | |
| 2013 | Scuderia | Vettura | | Punti | Pos. |
| 2013 | | Ford Fiesta RS WRC | 10 | 1 | 31º |
| 2014 | Scuderia | Vettura | | Punti | Pos. |
| 2014 | | Porsche 997 GT3 RS 4.0 RGT | 19 | 0 | |
| 2015 | Scuderia | Vettura | | | | Punti | Pos. |
| 2015 | | Porsche 997 GT3 RS 4.0 RGT | 26 | 26 | Rit | 0 | |
| 2017 | Scuderia | Vettura | | | Punti | Pos. |
| 2017 | | Porsche 997 GT3 RS 4.0 RGT | 26 | 18 | 0 | |
| Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Ritirato | Squalificato | NP=Non partito C=Gara cancellata | Apice=Power stage |
### Risultati Rally Dakar
| Anno | Classe | Team | Veicolo | Pos. | TV |
| - | - | - | - | - | - |
| 2016 | Auto | RD Limited | Peugeot 2008 DKR | 20° | 0 |
| 2017 | Auto | RD Limited | Peugeot 3008 DKR | 8° | 0 |
| 2020 | Auto | RD Limited | RD Limited DXX | DNF | 0 |
| 2021 | Auto | Rebellion Motors | Rebellion DXX | DNF | 0 |
| 2022 | Auto | Rebellion Motors | Toyota Hilux Overdrive | DNF | 0 |
| 2023 | Auto | Rebellion Motors | Toyota Hilux | 22° | 0 |
| 2024 | Auto | Rebellion Motors | Toyota Hilux | 14° | 0 |
|
9,694,128 | https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Toombs | Robert Toombs | # Robert Toombs
Robert Augustus Toombs Jr. (Washington, 2 luglio 1810 – Washington, 15 dicembre 1885) è stato un politico e generale statunitense.
Uno dei politici di riferimento degli Stati Confederati d'America, gli è dedicata la contea di Toombs.
## Biografia
Rimasto orfano a cinque anni, passò un'infanzia travagliata, venendo ammesso all'università della Georgia a soli quattordici anni ma venendo espulso poco tempo dopo per aver giocato d'azzardo ed essere dedito all'alcolismo. Ammesso allora all'università della Virginia, divenne in seguito avvocato. Anche la sua vita amorosa fu sfortunata: sposato il suo amore giovanile Martha Julianna "Julia" DuBose nel 1830, ebbe tre figli, ma l'unico maschio Lawrence morì nel 1832 ad appena un anno d'età, mentre entrambe le figlie, Mary Louisa (1833-1855) e Sally (1835-1866), morirono giovani.
Oratore carismatico e popolare, dal 1837 fu coinvolto nella politica locale georgiana, finché nel 1844 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti col suo amico Alexander H. Stephens, anch'egli futura figura politica di riferimento sudista. Inizialmente sostenitore dell'indivisibilità dell'Unione (tanto che aderì al nordista Partito di Unione Costituzionale), col tempo divenne invece favorevole al diritto di secessione, soprattutto a partire dal fallimento dell'Unione Costituzionale e dalla sua elezione al Senato degli Stati Uniti nel 1853.
All'elezione di Abraham Lincoln a presidente degli Stati Uniti nel 1860 Toombs, assieme a molti altri, abbandonò il suo seggio al Senato e rientrò in Georgia, mettendosi a disposizione del governo secessionista. Toombs era uno dei favoriti per guidare la nuova nazione degli Stati Confederati d'America, ma i delegati gli preferirono Jefferson Davis, di cui divenne critico e oppositore. Nonostante ciò Davis lo nominò proprio Segretario di Stato il 25 febbraio 1861, in riconoscimento della sua popolarità tra i sudisti.
Toombs, a differenza di molti altri, voleva a tutti i costi evitare il conflitto armato, e fu tra coloro che non approvarono il bombardamento di Fort Sumter, evento scatenante della guerra di secessione americana. I crescenti disaccordi con Davis lo portarono alle dimissioni il 25 luglio successivo, dopo cinque mesi esatti da Segretario di Stato confederato. Ammesso nell'esercito confederato come brigadier generale, venne ferito alla battaglia di Antietam; vistasi negare la promozione a maggior generale, abbandonò l'esercito regolare nel 1863.
Durante le ultime fasi della guerra difese la Georgia assieme all'ex-alleato politico Howell Cobb, ma la vittoria finale dell'Unione lo costrinse a fuggire all'estero per evitare l'arresto. Andato in esilio prima a Cuba, poi in Francia, Regno Unito e infine in Canada, nel 1867 poté rientrare negli Stati Uniti dopo essere stato perdonato dal presidente Andrew Johnson (ma non dal Congresso, che non gli ridiede mai la cittadinanza americana e quindi i pieni diritti civili).
Riuscì a rifarsi una carriera come avvocato e oratore, riottenendo un certo peso politico quando il suo vecchio alleato Stephens divenne governatore della Georgia. Nel 1883 tuttavia morirono sia Stephens che la moglie Julia; Toombs cadde allora in depressione e smise di badare a sé stesso, morendo due anni più tardi.
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5,054,630 | https://it.wikipedia.org/wiki/Garage_Musmeci | Garage Musmeci | # Garage Musmeci
Il Garage Musmeci (dizione a cadenza siciliana) o Musumeci (cadenza italiana), è un palazzo di Catania situato in piazza Giovanni Bovio. Fu disegnato e costruito nel 1928 dall'architetto Francesco Fichera, attraverso uno schema linguistico caro al progettista che fondeva tradizione e modernità.
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9,820,901 | https://it.wikipedia.org/wiki/Fu%C3%9Fball-Club_St._Pauli_von_1910_2023-2024 | Fußball-Club St. Pauli von 1910 2023-2024 | # Fußball-Club St. Pauli von 1910 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Fußball-Club St. Pauli von 1910 nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Maglie e sponsor
Il fornitore tecnico per la stagione 2023-2024 è DIIY, una linea di forniture sportive prodotte dalla stessa squadra del Sankt Pauli. Lo sponsor ufficiale è Congstar.
| 1ª divisa | 2ª divisa |
| - | - |
## Organigramma societario
Consiglio di amministrazione
* Presidente: Oke Göttlich
* Ass. amministrazione: Carsten Rothenbach
* Membro comitato direttivo: Roger Hasenbein
Area tecnica
* Direttore sportivo: Andreas Bornemann
* Team manager: Jonas Wömmel
* Direttore scouting: Jan Sandmann
* Responsabile sett. giovanile: Benjamin Liedtke
* Allenatore: Fabian Hürzeler
* Allenatore in seconda: Peter Nemeth
* Preparatori atletici: Karim Rashwan, Thomas Barth
* Preparatori dei portieri: Marco Knoop, Matthäus Witt
* Analisi video: Ole Marschall, Sami Pierau
* Osservatori: Markus Ahlf, Rüdiger Kauf, Stefan Kühn, Xaver Hasun, Joachim Philipkowski
Area sanitaria
* Medici sociali: Sebastian Schneider, Volker Carrero
* Fisioterapisti: Dominik Körner, Alexander Blase, James Morgan
* Psicologo: Christian Spreckels
* Osteopata: Florian Lechner
## Rosa
Aggiornata al 27 gennaio 2024.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 2 | D | Manōlīs Saliakas |
| 3 | D | Karol Mets |
| 4 | D | David Nemeth |
| 5 | D | Hauke Wahl |
| 6 | A | Simon Zoller |
| 7 | C | Jackson Irvine (capitano) |
| 8 | C | Eric Smith |
| 9 | A | Maurides |
| 10 | C | Marcel Hartel |
| 11 | A | Johannes Eggestein |
| 14 | A | Etienne Amenyido |
| 15 | A | Danel Sinani |
| 16 | C | Carlo Boukhalfa |
| 17 | A | Dapo Afolayan |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 18 | A | Scott Banks |
| 19 | A | Andreas Albers |
| 21 | D | Lars Ritzka |
| 22 | P | Nikola Vasilj |
| 23 | D | Philipp Treu |
| 24 | C | Connor Metcalfe |
| 25 | D | Adam Dźwigała |
| 26 | A | Elias Saad |
| 28 | P | Sören Ahlers |
| 29 | C | Luca Gunther |
| 30 | P | Sascha Burchert |
| 36 | C | Aljoscha Kemlein |
| -- | C | Erik Ahlstrand |
| -- | D | Jakov Medić |
## Calciomercato
Dati aggiornati al 27 gennaio 2024.
### Sessione estiva
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Hauke Wahl | Holstein Kiel | definitivo (gratuito) |
| A | Danel Sinani | Norwich City | definitivo (gratuito) |
| D | Philipp Treu | Friburgo II | definitivo (gratuito) |
| A | Andreas Albers | Jahn Ratisbona | definitivo (gratuito) |
| A | Simon Zoller | Bochum | ? |
| A | Scott Banks | Crystal Palace | prestito |
| D | Karol Mets | Zurigo | definitivo |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Jakov Medić | Ajax | definitivo (3 milioni €) |
| D | Betim Fazliji | San Gallo | definitiva (450 mila €) |
| C | Aremu Afeez | Kaiserslautern | definitiva (400 mila €) |
| D | Leart Paqarada | Colonia | definitiva (gratuita) |
| C | Lukas Daschner | Bochum | definitiva (gratuita) |
| D | Jannes Wieckhoff | Heracles Almelo | definitiva (gratuita) |
| D | Marcel Beifus | Karlsruhe | definitiva (gratuita) |
| D | Lucas Zander | Sandhausen | definitiva (gratuita) |
| P | Dennis Smarsch | Duisburg | definitiva (gratuita) |
| A | David Otto | Sandhausen | definitiva (gratuita) |
| D | Karol Mets | Zurigo | fine prestito |
| A | Igor Matanović | Eintracht Francoforte | fine prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| C | Franz Roggow | Borussia Dortmund II | definitiva (gratuita) |
| D | Christopher Avevor | | svincolato |
### Sessione invernale
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| C | Aljoscha Kemlein | Union Berlino | prestito |
| C | Erik Ahlstrand | Halmstad | definitiva (650 mila €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
## Risultati
Dati aggiornati al 28 gennaio 2024.
### DFB-Pokal
**Primo turno**
Con la vittoria per 5-0 sul Delmenhorst, il St. Pauli ha ottenuto la qualificazione al secondo turno di DFB Pokal.
**Secondo turno**
Con la vittoria per 2-1 ai supplementari sullo Schalke 04, il St. Pauli si è qualificato agli ottavi di finale della Coppa di Germania.
## Statistiche
Dati aggiornati al 28 gennaio 2024.
### Statistiche di squadra
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| 2. Bundesliga | 39 | 10 | 5 | 5 | 0 | 20 | 7 | 9 | 5 | 4 | 0 | 15 | 9 | 19 | 10 | 9 | 0 | 35 | 16 | +19 |
| DFB-Pokal | - | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 2 | 2 | 0 | 0 | 9 | 1 | 2 | 2 | 0 | 0 | 11 | 2 | +9 |
| Totale | - | 11 | 6 | 5 | 0 | 22 | 8 | 11 | 7 | 4 | 0 | 24 | 10 | 21 | 12 | 9 | 0 | 46 | 18 | +28 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | T | C | T | C | T | C | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | C | T |
| Risultato | V | N | N | N | N | V | V | V | V | N | V | V | N | V | N | N | N | V | V |
| Posizione | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 6 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | |
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche individuali
| Giocatore | 2. Bundesliga | 2. Bundesliga | 2. Bundesliga | 2. Bundesliga | DFB-Pokal | DFB-Pokal | DFB-Pokal | DFB-Pokal | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Afolayan, D. D. Afolayan | 19 | 2 | 2 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 21 | 3 | 2 | 0 |
| Albers, A. A. Albers | 9 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 10 | 0 | 0 | 0 |
| Amenyido, E. E. Amenyido | 13 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 15 | 1 | 1 | 0 |
| Banks, S. S. Banks | 3 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 |
| Boukhalfa, C. C. Boukhalfa | 8 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 9 | 1 | 0 | 0 |
| Burchert, S. S. Burchert | 0 | 0 | 1 | 0 | 3 | -2 | 0 | 0 | 3 | -2 | 1 | 0 |
| Dźwigała, A. A. Dźwigała | 5 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 7 | 0 | 1 | 0 |
| Eggestein, J. J. Eggestein | 15 | 6 | 0 | 0 | 3 | 2 | 0 | 0 | 18 | 8 | 0 | 0 |
| Hartel, M. M. Hartel | 19 | 11 | 0 | 0 | 3 | 3 | 1 | 0 | 22 | 14 | 1 | 0 |
| Irvine, J. J. Irvine | 14 | 3 | 5 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 17 | 3 | 6 | 0 |
| Kemlein, A. A. Kemlein | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 |
| Maurides, Maurides | 4 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 |
| Metcalfe, C. C. Metcalfe | 17 | 2 | 4 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 20 | 2 | 4 | 0 |
| Mets, K. K. Mets | 17 | 0 | 1 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 20 | 0 | 1 | 1 |
| Nemeth, D. D. Nemeth | 3 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 2 | 0 |
| Ritzka, L. L. Ritzka | 17 | 1 | 1 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 19 | 1 | 2 | 0 |
| Saad, E. E. Saad | 19 | 4 | 4 | 0 | 3 | 2 | 1 | 0 | 22 | 6 | 5 | 0 |
| Saliakas, M. M. Saliakas | 18 | 1 | 2 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 21 | 1 | 2 | 0 |
| Sinani, D. D. Sinani | 6 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 8 | 0 | 1 | 0 |
| Smith, E. E. Smith | 17 | 1 | 4 | 0 | 3 | 1 | 1 | 0 | 20 | 2 | 5 | 0 |
| Treu, P. P. Treu | 18 | 1 | 1 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 21 | 1 | 1 | 0 |
| Vasilj, N. N. Vasilj | 19 | -16 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 19 | -16 | 1 | 0 |
| Wahl, H. H. Wahl | 19 | 0 | 2 | 0 | 3 | 1 | 0 | 0 | 22 | 1 | 2 | 0 |
| Zoller, S. S. Zoller | 3 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 1 | 0 | 5 | 1 | 1 | 0 |
| Medić, J. J. Medić | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
|
2,123,894 | https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_con_un_elemento | Campo con un elemento | # Campo con un elemento
Il campo con un elemento, in matematica, è un oggetto che dovrebbe comportarsi in modo simile a un campo finito composto da un singolo elemento, se tale campo potesse esistere. Tale oggetto è indicato con $\mathbb {F} _{1}$ e, in inglese, è conosciuto anche come F-un (Fun significa bizzarro, divertente) per le sue caratteristiche anomale. Il nome campo con un elemento e la notazione $\mathbb {F} _{1}$ sono solo indicativi, poiché non esiste un campo con un singolo elemento nell'algebra astratta classica. Invece $\mathbb {F} _{1}$ fa riferimento all'idea teorica secondo la quale dovrebbe esserci un modo per sostituire insiemi e operazioni, i tradizionali elementi costitutivi dell'algebra astratta, con altri oggetti più flessibili. Sono state proposte molte teorie per $\mathbb {F} _{1}$, ma non è chiaro quale di esse conferisca a $\mathbb {F} _{1}$ tutte le proprietà desiderate. In queste teorie non esiste ancora un campo con un singolo elemento. Esiste, invece, un oggetto simile a un campo, la cui caratteristica è avere un elemento.
L'oggetto $\mathbb {F} _{1}$ non può essere un campo, perché tutti i campi devono contenere due elementi distinti: l'elemento neutro additivo $0$ e quello moltiplicativo $1.$ Anche se questa restrizione fosse eliminata, l'anello con un elemento deve essere l'anello zero, che non si comporta come un campo finito. Invece, la maggior parte delle teorie proposte per $\mathbb {F} _{1}$ sostituisce l'intera algebra astratta. Oggetti matematici come spazi vettoriali e anelli dei polinomi possono essere riportati in queste nuove teorie definendo le loro proprietà astratte in modo analogo a quello classico. Ciò consente lo sviluppo dell'algebra commutativa e della geometria algebrica su nuove basi. Una delle caratteristiche peculiari delle teorie di $\mathbb {F} _{1}$ è la seguente: queste nuove basi consentono più oggetti rispetto all'algebra astratta classica, una delle quali si comporta come un campo di caratteristica uno.
La possibilità di studiare le proprietà di $\mathbb {F} _{1}$ fu originariamente suggerita nel 1956 da Jacques Tits,. Tits suggerì un'analogia tra simmetrie nella geometria proiettiva e combinatoria dei complessi simpliciali collegando $\mathbb {F} _{1}$ alla geometria non commutativa e ad una possibile dimostrazione dell'ipotesi di Riemann. Sono state proposte molte teorie di $\mathbb {F} _{1}$, ma non è chiaro quale di esse garantisca a $\mathbb {F} _{1}$ le proprietà necessarie.
## Storia
Nel 1957, Jacques Tits ha introdotto la teoria degli edifici, che mettono in relazione gruppi algebrici con complessi simpliciali astratti. Una delle ipotesi è una condizione di non banalità: se l'edificio è un complesso simpliciale astratto $n$-dimensionale, e se $k<n$, allora ogni $k$-duplex dell'edificio deve essere contenuto in almeno tre $n$ semplici. Ciò è analogo alla condizione della geometria proiettiva classica: una retta deve contenere almeno tre punti. Tuttavia, ci sono geometrie degeneri che soddisfano tutte le condizioni per essere una geometria proiettiva, tranne per il fatto che le rette ammettano solo due punti. Gli oggetti analoghi nella teoria degli edifici sono chiamati appartamenti. Gli appartamenti svolgono un ruolo così costituente nella teoria degli edifici che Tits ipotizzava l'esistenza di una teoria della geometria proiettiva in cui le geometrie degeneri avrebbero avuto la stessa importanza di quelle classiche. Questa geometria avrebbe avuto luogo, ha affermato, su un campo caratteristico. Usando questa analogia, è stato possibile descrivere alcune delle proprietà elementari di $\mathbb {F} _{1}$, ma non è stato possibile costruirlo.
Un'ispirazione separata per $\mathbb {F} _{1}$ è venuta dalla teoria dei numeri algebrica. La prova di Weil dell'ipotesi di Riemann per le curve su campi finiti è iniziata con una curva $C$ su un campo finito $\mathbb {F} _{k}$, ha preso il suo prodotto $C\times _{\mathbb {F} _{k}}C$ e quindi ne ha esaminato la diagonale. Se gli interi fossero una curva su un campo, la stessa dimostrazione proverebbe l'ipotesi di Riemann. Gli interi $\mathbb {Z}$ sono unidimensionali, il che suggerisce che possono essere una curva, ma non sono un'algebra su alcun campo. Una delle proprietà ipotizzate per $\mathbb {F} _{1}$ è che $\mathbb {Z}$ dovrebbe essere un'algebra su $\mathbb {F} _{1}$. Ciò consentirebbe di costruire il prodotto $\mathbb {Z} \times _{\mathbb {F} _{1}}\mathbb {Z}$ e si avrebbe la speranza che l'ipotesi di Riemann per $\mathbb {Z}$ possa essere dimostrata allo stesso modo dell'ipotesi di Riemann per una curva su un campo finito.
Un altro punto di vista viene dalla geometria di Arakelov, in cui le equazioni diofantee sono studiate usando strumenti dalla geometria complessa. La teoria prevede complicati confronti tra campi finiti e numeri complessi. Qui l'esistenza di $\mathbb {F} _{1}$ è utile per motivi tecnici.
Nel 1991, Alexander Smirnov aveva fatto alcuni passi verso la geometria algebrica su $\mathbb {F} _{1}$. Introdusse estensioni di $\mathbb {F} _{1}$ e le ha usate per gestire la retta proiettiva $P^{1}$ su $\mathbb {F} _{1}$. I numeri algebrici furono trattati come mappe di questo $P^{1}$ e furono suggerite delle approssimazioni congetturali alla formula di Riemann-Hurwitz per queste mappe. Queste approssimazioni implicarono asserzioni molto profonde come la congettura abc. Le estensioni di $\mathbb {F} _{1}$ in seguito furono indicate come $\mathbb {F} _{q}$ con $q=1^{n}$.
Nel 1993, Yuri Manin tenne una serie di lezioni sulle funzioni zeta in cui propose di sviluppare una teoria della geometria algebrica su $\mathbb {F} _{1}$. Suggerì che le funzioni zeta delle varietà su $\mathbb {F} _{1}$ avrebbero avuto descrizioni molto semplici, e propose una relazione tra la K-teoria di $\mathbb {F} _{1}$ e i gruppi di sfere omotopiche. Ciò ispirò diverse persone a tentare di costruire $\mathbb {F} _{1}$. Nel 2000, Zhu propose che $\mathbb {F} _{1}$ fosse uguale a $\mathbb {F} _{2}$, tranne per il fatto che, la somma di uno e uno, fosse uno invece che zero. Deitmar suggerì di trovare $\mathbb {F} _{1}$ dimenticando la struttura additiva di un anello e concentrandosi sulla moltiplicazione. Toën e Vaquié costruirono sulla teoria di Hakim degli schemi relativi e definirono $\mathbb {F} _{1}$ usando categorie monoidali simmetriche. La loro costruzione fu successivamente dimostrata equivalente a quella di Deitmar da Vezzani. Nikolaj Durov costruì $\mathbb {F} _{1}$ come monade algebrica commutativa. Soulé lo costruì usando algebre sui numeri complessi e funtori da categorie di determinati anelli. Borger usò la discesa per costruirlo dai campi finiti e dagli interi.
Alain Connes e Caterina Consani svilupparono le nozioni di Soulé e Deitmar "incollando" la categoria dei monoidi moltiplicativi e la categoria degli anelli per creare una nuova categoria ${\mathfrak {M}}{\mathfrak {R}}$ definendo quindi gli schemi su $\mathbb {F} _{1}$ come un particolare tipo di funtore rappresentabile ${\mathfrak {M}}{\mathfrak {R}}$. Usando questo, riuscirono a fornire una nozione di diverse costruzioni teoriche dei numeri su $\mathbb {F} _{1}$ come motivi ed estensioni di campo, oltre a costruire gruppi di Chevalley su $\mathbb {F} _{1^{2}}$. Insieme a Matilde Marcolli, Connes-Consani collegò anche $\mathbb {F} _{1}$ con la geometria non commutativa. È stato anche suggerito che potrebbero esserci delle connessioni con la congettura unica dei giochi nella teoria della complessità computazionale.
Lorscheid, insieme ad altri, ha recentemente raggiunto l'obiettivo originale di Tits di descrivere i gruppi Chevalley su $\mathbb {F} _{1}$ introducendo oggetti chiamati blueprint, che sono una generalizzazione simultanea di semianelli e monoidi. Questi sono usati per definire i cosiddetti schemi blu, uno dei quali è $\mathbb {F} _{1}$. Le idee di Lorscheid si discostano in qualche modo da altre idee di gruppi su $\mathbb {F} _{1}$, in quanto lo schema $\mathbb {F} _{1}$ non è esso stesso il gruppo di Weyl della sua estensione di base agli schemi normali. Lorscheid definisce innanzitutto la categoria Tits, una sottocategoria completa della categoria di schemi blu, e definisce l'estensione di Weyl, un funtore della categoria Tits a Set. Un modello Tits-Weyl di un gruppo algebrico ${\mathcal {G}}$ è uno schema blu $\mathbb {G}$ con un'operazione di gruppo che è un morfismo nella categoria Tits, la cui estensione di base è ${\mathcal {G}}$ e la cui estensione di Weyl è isomorfa al gruppo di Weyl ${\mathcal {G}}$.
La geometria di $\mathbb {F} _{1}$ è stata collegata alla geometria tropicale, per il fatto che i semianelli, in particolare, i semianelli tropicali, sorgono come quozienti di alcuni semianelli monoidi $N[\mathbb {A} ]$ di somme formali finite di elementi di un monoide $\mathbb {A}$, che è esso stesso un'algebra $\mathbb {F} _{1}$. Questa connessione è resa esplicita dall'uso dei progetti da parte di Lorscheid. I fratelli Giansiracusa hanno costruito una teoria degli schemi tropicali, per la quale la loro categoria di schemi tropicali è equivalente alla categoria degli schemi Toën-Vaquié $\mathbb {F} _{1}$. Questa categoria si integra fedelmente, ma non completamente, nella categoria degli schemi blu ed è una sottocategoria completa della categoria degli schemi Durov.
## Estensione di campo
Si possono definire le estensioni di campo del campo con un elemento come il gruppo di radici dell'unità, o con più dettaglio (con una struttura geometrica) come lo schema di gruppo delle radici dell'unità. Questo, anche se non naturalmente, è isomorfo rispetto al gruppo ciclico di ordine $n,$ con l'isomorfismo che dipende dalla scelta di una radice primitiva di unità:
$\mathbb {F} _{1^{n}}=\mu _{n}.$
Quindi uno spazio vettoriale di dimensione $d$ su $\mathbb {F} _{1^{n}}$ risulta essere un insieme finito di ordine $dn$ su cui le radici dell'unità agiscono liberamente, insieme a un punto base.
Da questo punto di vista il campo finito $\mathbb {F} _{q}$ è un'algebra su $\mathbb {F} _{1^{n}}$, di dimensione $d={\frac {q-1}{n}}$ per qualsiasi $n$ che è un fattore di $q-1$ (ad esempio $n=q-1$ o $n=1$). Ciò corrisponde al fatto che il gruppo delle unità di un campo finito $\mathbb {F} _{q}$ (che sono $q-1$ elementi diversi da zero) è un gruppo ciclico di ordine $q-1$, sul quale ogni gruppo ciclico di ordine che divide $q-1$ agisce liberamente (elevando a potenza), e l'elemento zero del campo è il punto base.
Allo stesso modo, i numeri reali $\mathbb {R}$ sono un'algebra su $\mathbb {F} _{1^{2}}$, di dimensione infinita, poiché i numeri reali contengono $\pm 1$, ma nessuna altra radice dell'unità, e i numeri complessi $\mathbb {C}$ sono un'algebra su $\mathbb {F} _{1^{n}}$ per ogni $n$, ancora di dimensione infinita, poiché il campo complesso comprende tutte le radici dell'unità.
Da questo punto di vista, qualsiasi fenomeno che dipende solo da un campo che ha radici dell'unità può essere visto come proveniente da $\mathbb {F} _{1}.$ Ad esempio, la trasformata di Fourier discreta (a valori complessi) e l'analoga trasformata in teoria dei numeri (a valori in $\mathbb {Z} /n\mathbb {Z}$).
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3,383,508 | https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_De_Simone | Marco De Simone | # Marco De Simone
Marco De Simone (Frattamaggiore, 9 gennaio 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
## Caratteristiche tecniche
Nato terzino, cambiò ruolo diventando stopper.
## Carriera
### Giocatore
**Gli inizi e la Serie A**
Nativo di Frattamaggiore, crebbe calcisticamente nella squadra locale, la Frattese, esordendo prima in Serie D nel 1979-1980 e poi in Serie C l'anno successivo. Nell'ottobre del 1981 venne acquistato dal Cagliari, militante in Serie A: De Simone giocò la sua prima gara in massima serie il 31 gennaio 1982, Napoli-Cagliari (1-0). Nella sua prima stagione tra i sardi marcò 5 presenze a cui se ne aggiunsero 6 nella stagione successiva, che vide il Cagliari retrocedere in Serie B. Nella serie cadetta il difensore campano ebbe molto più spazio, giocando 30 gare da titolare.
Nell'ottobre del 1984, dopo 2 ulteriori presenze con i rossoblù in Serie B, venne ingaggiato dal Napoli, dove giocò 16 partite: disputò la sua prima partita con la maglia partenopea in trasferta a Bergamo, il 28 ottobre 1984, gara persa per 1-0, dove esordì dal primo minuto. Con il Napoli rimase solo per la stagione 1984-1985, che la squadra chiuse all'ottavo posto finale.
**Gli anni in Sicilia**
Nel 1985 De Simone fu ceduto al Catania, in Serie B, dove in due stagioni giocò 62 gare da titolare: nella prima annata la squadra rimase nelle posizioni medio-basse della classifica, mentre nella seconda il club terminò penultimo e retrocedette in Serie C1. All'inizio della terza stagione con gli etnei (nella quale aveva già disputato 6 gare) venne ceduto nell'ottobre 1987 al Messina, nuovamente nella serie cadetta, squadra nella quale fu stopper titolare per tre stagioni. La formazione messinese rischiò la retrocessione nel 1989-1990, ma riuscì a conquistare la salvezza nella spareggio contro il Monza. De Simone, che fino a quel momento aveva giocato 80 gare mettendo a segno due 2, fu invece riserva nella stagione successiva, quando giocò 14 partite, ed anche nel 1991-1992, dato che non scese mai in campo con la formazione messinese.
**Gli ultimi anni di carriera**
Nel mercato di gennaio del 1992 passò al Giulianova, in Serie C2, dove giocò 16 gare, cambiando casacca nell'estate dello stesso anno per passare alla Sambenedettese, dove rimase solo per la stagione 1992-1993 disputando 14 partite. L'anno dopo venne acquistato dalla Juve Stabia, in Serie C1, squadra dove rimase per due campionati, marcando 3 reti in 62 presenze complessive: dopo due anni alla Nocerina (55 incontri, una rete), chiuse la carriera all'Albanova, in cui giocò 25 partite prima di ritirarsi dal calcio giocato, all'età di 35 anni.
In carriera ha totalizzato complessivamente 27 presenze in Serie A e 198 presenze e 2 reti in Serie B.
### Allenatore
Rimasto per qualche anno lontano dal mondo del calcio, divenne per un periodo responsabile del settore giovanile del Giugliano, mentre nel 2006 è stato allenatore del Capri, incarico dal quale venne rimosso nel settembre dello stesso anno. Tornò quindi a guidare il settore giovanile del Giugliano fino all'agosto 2007, quando fu promosso alla guida della prima squadra: l'esonero arrivò nel dicembre dello stesso anno, ma l'allenatore venne poi richiamato dopo qualche mese. In seguito, De Simone presentò ricorso alla FIGC denunciando il mancato pagamento del suo onorario: il Giugliano venne riconosciuto colpevole e condannato a pagare oltre 16.000 euro.
Nell'estate del 2008 diventa il nuovo allenatore dell'Ippogrifo Sarno, incarico lasciato dopo 10 giorni dall'annuncio dell'ingaggio, ufficialmente per problemi familiari. Poco divenne divenne osservatore per l'Udinese. Nel giugno 2010 ha frequentato il corso per il patentino di allenatore di Seconda Categoria, acquisendo l'abilitazione nel luglio dello stesso anno.
## Palmarès
### Giocatore
**Competizioni nazionali**
* Serie D: 1
Frattese: 1979-1980
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3,628,770 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dipartimento_di_Algeri | Dipartimento di Algeri | # Dipartimento di Algeri
Il Dipartimento di Algeri è un antico dipartimento francese che aveva sede in Algeria, venne costituito nel 1848 e sciolto nel 1962.
## Storia
L'Algeria, allora dominio francese, venne divisa in dipartimenti a partire dal 9 dicembre 1848 su modello dell'amministrazione che veniva usata nella madrepatria. Tre nuovi dipartimenti rimpiazzarono le vecchie divisioni operate dagli ottomani, i precedenti occupanti dell'Algeria. La principale città del dipartimento, Algeri, divenne anche la sede della prefettura.
## Grandezza e struttura
Il dipartimento copriva un'area di 54.861 km quadrati e comprendeva sei sotto-prefetture: Aumale, Blida, Médéa, Miliana, Chlef (città) e Tizi Ouzou. La regione del Sahara venne annessa nel 1950 e vi rimase fino al 10 dicembre 1957, anno in cui la regione divenne a sé stante.
## Religione
Un censimento del 1954 mostrò come la maggior parte della popolazione fosse musulmano, nonostante questo il 46% dei residenti della capitale si dichiarava non islamico, e probabilmente erano i residenti di origine europea.
## Riorganizzazione ed indipendenza
Il 26 gennaio 1956 visto l'aumento di popolazione fu decisa la realizzazione di altre tre sotto-prefetture che furono quelle di: Médéa, Chlef (città) e Tizi Ouzou. Il dipartimenti si allargò ulteriormente arrivando ad una popolazione di 1.078.806 abitanti e vennero quindi create altre due sotto-prefetture, quelle di Blida e di Dar El Beïda. Quando l'Algeria raggiunse l'indipendenza il dipartimento rimase in essere fino al 1968, anno in cui divenne la Provincia di Algeri.
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10,020,905 | https://it.wikipedia.org/wiki/It%27s_All_I_Can_Do | It's All I Can Do | # It's All I Can Do
It's All I Can Do è un brano del gruppo rock The Cars, estratto come secondo singolo dall'album Candy-O.
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8,327,685 | https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Fran%C3%A7ois_Croizier | Jean-François Croizier | # Jean-François Croizier
Jean-François Croizier (Billom, 2 novembre 1787 – Rodez, 2 aprile 1855) è stato un vescovo cattolico francese.
## Biografia
Abbandonò gli iniziali studi giuridici per entrare nel seminario di San Sulpizio e fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1817.
Si dedicò alla predicazione delle missioni popolari e in seguito fu nominato vicario generale della diocesi di Moulins.
Vescovo di Rodez dal 1842, i primi anni del suo episcopato furono segnati da un processo per diffamazione intentatogli dal giornale anticlericale Univers: la causa si concluse nel 1845 con la condanna del giornale.
Per l'istruzione dei ragazzi delle campagne dell'Aveyron, nel 1850 fondò la congregazione dei fratelli di San Giovanni, che nel 1854 furono uniti ai chierici di San Viatore.
Fondò un collegio a Saint-Affrique, affidato ai gesuiti, uno a Graves, gestito dai picpusiani, e uno a Rodez, retto dal clero secolare.
Morì durante un'epidemia di colera nel 1854.
## Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
* Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
* Papa Sisto IV
* Papa Giulio II
* Cardinale Raffaele Sansone Riario
* Papa Leone X
* Papa Paolo III
* Cardinale Francesco Pisani
* Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
* Papa Clemente VIII
* Cardinale Pietro Aldobrandini
* Cardinale Laudivio Zacchia
* Cardinale Antonio Barberini, O.F.M.Cap.
* Cardinale Nicolò Guidi di Bagno
* Arcivescovo François de Harlay de Champvallon
* Cardinale Louis-Antoine de Noailles
* Vescovo Jean-François Salgues de Valderies de Lescure
* Arcivescovo Louis-Jacques Chapt de Rastignac
* Arcivescovo Christophe de Beaumont du Repaire
* Cardinale César-Guillaume de la Luzerne
* Arcivescovo Gabriel Cortois de Pressigny
* Arcivescovo Hyacinthe-Louis de Quélen
* Vescovo Antoine de Pons de La Grange
* Vescovo Jean-François Croizier
La successione apostolica è:
* Vescovo Jean-Antoine-Marie Foulquier (1849)
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9,815,752 | https://it.wikipedia.org/wiki/Paris_Saint-Germain_Football_Club_2023-2024 | Paris Saint-Germain Football Club 2023-2024 | # Paris Saint-Germain Football Club 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Paris Saint-Germain Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Maglie e sponsor
Lo sponsor tecnico, per la stagione 2023-2024, è Nike; il Main Sponsor ufficiale è Qatar Airways, mentre lo sleeve sponsor è GOAT, una piattaforma online statunitense che offre scarpe da ginnastica, abbigliamento e accessori di lusso.
| Casa | Trasferta | Terza maglia |
| - | - | - |
## Organigramma societario
Area direttiva
* Presidente e direttore generale: Nasser Al-Khelaïfi
* Vice direttore generale: Jean-Claude Blanc
* Direttore sportivo: Luís Campos
* Vice direttore sportivo: Angelo Castellazzi
* Direttore della comunicazione: Jean-Martial Ribes
Area tecnica
* Allenatore: Luis Enrique
* Allenatore in seconda: Rafel Pol
* Assistente allenatore: Miguel D'Agostino
* Preparatori dei portieri: Toni Jiménez, Gianluca Spinelli
* Preparatori atletici: Sebastiano Pochettino, Nicolas Mayer
* Analisti video: Antoine Guillotin, Vincent Brunet, Clément Gonin
Area performance
* Coordinatore del dipartimento performance: Gian Nicola Bisciotti
* Dipartimento performance: Denis Lefebve, Ricardo Rosa, Ben Michael Simpson, Maxime Coulerot, Cristoforo Filetti
Area medica
* Responsabile dell'area medica: Christophe Baudot
* Medico sociale: Quentin Vincent
* Coordinatore fisioterapisti: Cyril Praud
* Fisioterapisti: Frédéric Mankowski, Joffrey Martin, Gaël Pasquer, Rafael Martini, Dario Forte, Diego Mantovani
* Podologo: Gaëlle Scalia
* Assistente medico: Sandrine Jarzaguet
## Rosa
Rosa e numerazione aggiornate al 1° gennaio 2024.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Keylor Navas |
| 2 | D | Achraf Hakimi |
| 3 | D | Presnel Kimpembe |
| 4 | C | Manuel Ugarte |
| 5 | D | Marquinhos (capitano) |
| 7 | A | Kylian Mbappé |
| 8 | C | Fabián Ruiz |
| 9 | A | Gonçalo Ramos |
| 10 | A | Ousmane Dembélé |
| 11 | A | Marco Asensio |
| 15 | C | Danilo Pereira |
| 16 | P | Sergio Rico |
| 17 | C | Vitinha |
| 19 | C | Lee Kang-in |
| 21 | D | Lucas Hernández |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 23 | A | Randal Kolo Muani |
| 25 | D | Nuno Mendes |
| 26 | D | Nordi Mukiele |
| 27 | C | Cher Ndour |
| 28 | C | Carlos Soler |
| 29 | A | Bradley Barcola |
| 30 | P | Alexandre Letellier |
| 33 | C | Warren Zaïre-Emery |
| 35 | D | Lucas Beraldo |
| 37 | D | Milan Škriniar |
| 38 | C | Ethan Mbappé |
| 44 | A | Hugo Ekitike |
| 80 | P | Arnau Tenas |
| 97 | D | Layvin Kurzawa |
| 99 | P | Gianluigi Donnarumma |
## Calciomercato
### Sessione estiva
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Milan Škriniar | | svincolato |
| A | Gonçalo Ramos | Benfica | prestito |
| A | Ousmane Dembélé | Barcellona | definitivo (50 milioni €) |
| D | Lucas Hernández | Bayern Monaco | definitivo (45 milioni €) |
| A | Bradley Barcola | Olympique Lione | definitivo (45 milioni €) |
| C | Manuel Ugarte | Sporting Lisbona | definitivo (60 milioni €) |
| C | Lee Kang-in | Maiorca | definitivo (22 milioni €) |
| C | Cher Ndour | | svincolato |
| C | Xavi Simons | PSV | definitivo (4 milioni €) |
| A | Marco Asensio | | svincolato |
| A | Hugo Ekitike | Stade Reims | definitivo (28,5 milioni €) |
| P | Arnau Tenas | Barcellona Atlètic | svincolato |
| A | Randal Kolo Muani | Eintracht Francoforte | definitivo (95 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| P | Keylor Navas | Nottingham Forest | fine prestito |
| D | Abdou Diallo | RB Lipsia | fine prestito |
| D | Colin Dagba | Strasburgo | fine prestito |
| D | Layvin Kurzawa | Fulham | fine prestito |
| C | Julian Draxler | Benfica | fine prestito |
| C | Edouard Michut | Sunderland | fine prestito |
| C | Ayman Kari | Lorient | fine prestito |
| C | Leandro Paredes | Juventus | fine prestito |
| C | Georginio Wijnaldum | Roma | fine prestito |
| A | Mauro Icardi | Galatasaray | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Sergio Ramos | | svincolato |
| D | El Chadaille Bitshiabu | RB Lipsia | definitivo (15 milioni €) |
| C | Xavi Simons | RB Lipsia | prestito |
| A | Neymar | Al-Hilal | definitivo (90 milioni €) |
| D | Abdou Diallo | Al-Arabi | definitivo (15 milioni €) |
| A | Lionel Messi | | svincolato |
| C | Marco Verratti | Al-Arabi | definitivo (45 milioni €) |
| C | Julian Draxler | Al-Ahli Doha | definitivo (9 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| C | Éric Junior Dina Ebimbe | Eintracht Francoforte | definitivo (6,5 milioni €) |
| C | Ayman Kari | Lorient | rinnovo prestito |
| C | Renato Sanches | Roma | prestito(1 milione €) con diritto di riscatto |
| C | Leandro Paredes | Roma | definitivo (2,5 milioni €) |
| C | Georginio Wijnaldum | Al-Ettifaq | definitivo (8 milioni €) |
| A | Mauro Icardi | Galatasaray | definitivo (10 milioni €) |
| D | Timothée Pembélé | Roma | definitivo |
| D | Colin Dagba | Auxerre | prestito |
### Sessione invernale
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Lucas Beraldo | San Paolo | definitivo (20 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| C | Cher Ndour | Braga prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
## Statistiche
### Statistiche di squadra
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Ligue 1 | 44 | 10 | 7 | 2 | 1 | 27 | 10 | 9 | 6 | 3 | 0 | 19 | 6 | 19 | 13 | 5 | 1 | 46 | 16 | +30 |
| Coppa di Francia | - | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 | 0 | 0 | 13 | 1 | 2 | 2 | 0 | 0 | 13 | 1 | +12 |
| Champions League | 8 | 3 | 2 | 1 | 0 | 6 | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 3 | 7 | 6 | 2 | 2 | 2 | 9 | 8 | +1 |
| Supercoppa di Francia | - | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 |
| Totale | - | 14 | 10 | 3 | 1 | 35 | 11 | 14 | 8 | 4 | 2 | 35 | 14 | 28 | 18 | 7 | 3 | 70 | 25 | +45 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | C | T | C | T | C | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T |
| Risultato | N | N | V | V | P | V | N | V | V | V | V | V | V | V | V | N | V | V | N | |
| Posizione | 9 | 12 | 8 | 2 | 5 | 3 | 5 | 3 | 3 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche dei giocatori
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
| Giocatore | Ligue 1 | Ligue 1 | Ligue 1 | Ligue 1 | Coppa di Francia | Coppa di Francia | Coppa di Francia | Coppa di Francia | Champions League | Champions League | Champions League | Champions League | Supercoppa di Francia | Supercoppa di Francia | Supercoppa di Francia | Supercoppa di Francia | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Asensio, M. M. Asensio | 7 | 3 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 12 | 4 | 0 | 0 |
| Barcola, B. B. Barcola | 15 | 2 | 3 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 20 | 2 | 3 | 1 |
| Beraldo, L. L. Beraldo | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 1 | 0 |
| Dembélé, O. O. Dembélé | 17 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 23 | 1 | 3 | 0 |
| Donnarumma, G. G. Donnarumma | 17 | -14 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | -8 | 1 | 0 | 1 | -0 | 0 | 0 | 24 | -22 | 1 | 1 |
| Ekitike, H. H. Ekitike | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Ruiz, F. F. Ruiz | 15 | 1 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 19 | 1 | 2 | 0 |
| Hakimi, A. A. Hakimi | 14 | 3 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | 1 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 21 | 4 | 3 | 0 |
| Lee, K-i. K-i. Lee | 10 | 1 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5 | 1 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 16 | 3 | 3 | 0 |
| Kolo Muani, R. R. Kolo Muani | 13 | 5 | 1 | 0 | 2 | 2 | 0 | 0 | 6 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 22 | 8 | 1 | 0 |
| Kurzawa, L. L. Kurzawa | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Hernández, L. L. Hernández | 18 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | 1 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 25 | 1 | 6 | 0 |
| Marquinhos , Marquinhos | 15 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 22 | 0 | 1 | 0 |
| Mayulu, S. S. Mayulu | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 |
| Mbappé, E. E. Mbappé | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 |
| Mbappé, K. K. Mbappé | 18 | 19 | 3 | 0 | 2 | 5 | 0 | 0 | 6 | 3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 27 | 28 | 3 | 0 |
| Mukiele, N. N. Mukiele | 7 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 10 | 0 | 1 | 0 |
| Navas, K. K. Navas | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | -1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | -1 | 0 | 0 |
| Ndour, C. C. Ndour | 3 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 1 | 1 | 0 |
| Pereira, D. D. Pereira | 14 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 18 | 0 | 1 | 0 |
| Ramos, G. G. Ramos | 14 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21 | 5 | 2 | 0 |
| Škriniar, M. M. Škriniar | 16 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | 1 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 23 | 1 | 3 | 0 |
| Soler, C. C. Soler | 15 | 1 | 1 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 18 | 1 | 1 | 0 |
| Tenas, A. A. Tenas | 3 | -2 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 3 | -2 | 0 | 0 |
| Ugarte, M. M. Ugarte | 14 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21 | 0 | 4 | 0 |
| Vitinha, Vitinha | 18 | 5 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 26 | 5 | 2 | 0 |
| Zaïre-Emery, W. W. Zaïre-Emery | 16 | 2 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 5 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 23 | 3 | 3 | 0 |
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1,092,117 | https://it.wikipedia.org/wiki/Classe_pr%C3%A9paratoire_aux_grandes_%C3%A9coles | Classe préparatoire aux grandes écoles | # Classe préparatoire aux grandes écoles
In Francia, le classes préparatoires aux grandes écoles (CPGE) sono dei corsi di insegnamento generalmente tenuti nei licei. Sono comunemente denominati classes prépas o semplicemente prépas e sono per la maggior parte pubblici. Gli studenti possono accedervi, dopo il liceo, se ammessi in base al loro percorso e rendimento scolastico e alle raccomandazioni e commenti degli insegnanti dell'ultimo anno di liceo.
Le prépas preparano in 2 anni (o in certi casi 3) gli studenti ai concorsi di ammissione delle Grandes écoles, cioè gli istituti di livello superiore caratterizzati da un'alta qualità di insegnamento, ma anche da una selezione all'ingresso (per esempio: ENA (7% di ammessi sul concorso), écoles normales supérieures (~20 % di ammessi), école polytechnique (~20 % di ammessi)).
Nell'anno scolastico 2006-2007 gli studenti ammessi alle classes préparatoires sono stati 74.790.
## Le CPGE ai giorni nostri
I concorsi di ammissione sono molto cambiati, se non altro perché il numero di "scuole di ingegneri" è considerevolmente aumentato: nel 2006, si contavano più di 180 écoles a carattere scientifico.
I concorsi di ammissione alle écoles più prestigiose continuano a essere estremamente selettivi; tuttavia, poiché uno studente può sostenere più concorsi di ammissione a varie écoles, relativamente pochi studenti non riescono a essere ammessi almeno in una école: ad esempio nel 2006, 18552 candidati su 23282 hanno ottenuto l'ammissione a una scuola, dopo i concorsi. Solo 13906 hanno accettato, mentre gli altri hanno preferito, per la maggior parte, proseguire con un anno supplementare di classe prépa per tentare l'ammissione a una école a loro più congeniale, e 1433 posti sono rimasti non aggiudicati.
Il sistema delle grandes écoles e delle CPGE è stato esportato anche in Cina, con la Scuola centrale di Pechino.
## I vari cursus possibili
### Cursus economico e commerciale
La CPGE economica e commerciale, chiamata prépa HEC o épice (spezia) in gergo scolastico, prepara ai concorsi delle Scuole superiori di management, di commercio e di gestione. Si differenzia in percorso scientifico (prima chiamato "percorso generale"), percorso economico e percorso tecnologico. Non esiste una preparazione specifica per gli studenti dei licei letterari, ma essi possono comunque accedere ai concorsi delle Scuole attraverso esami specifici che devono sostenere all'interno dei loro licei.
Ecco alcune necessarie precisazioni a proposito dei tre principali indirizzi possibili in prépa economica:
* l'indirizzo scientifico, preponderante, destinato agli allievi aventi un baccalaureato scientifico;
* l'indirizzo economico, destinato agli allievi aventi un baccalaureato economico;
* l'indirizzo tecnologico, destinato agli allievi aventi un baccalaureato STT;
* un quarto indirizzo, meno conosciuto, che è una prépa all'ENS Cachan, sezione D1 (diritto) o D2 (economia).
Nell'indirizzo scientifico delle CPGE economiche, le materie insegnate e, poi, presentate alle prove scritte dei concorsi sono la matematica, la storia-geografia, la geopolitica del mondo contemporaneo, la cultura generale (attraverso la filosofia e il francese), le lingue straniere (almeno due, di cui una è obbligatoriamente l'inglese) e il riassunto di testi. L'economia è soltanto opzionale, e si può scegliere di non essere sottoposti a un esame su questa materia ai concorsi.
Nell'indirizzo economico, le materie sono le stesse a eccezione della storia-geografia e della geopolitica, che vengono sostituite dall'analisi economica e storica delle società contemporanee (AEHSC). Nell'indirizzo tecnologico, gli esami di storia-geografia e di geopolitica sono sostituiti da un esame di economia e da uno di gestione e diritto.
All'orale, tutte le scuole sottopongono i candidati a due esami linguistici e a una discussione (ad eccezione di HEC Paris su quest'ultimo punto). Per entrare all'ESCP Business School bisogna anche superare un esame orale di matematica (o di analisi per l'indirizzo economico). A questo, HEC aggiunge un esame di cultura generale, uno di storia e un face à face (fra i candidati) per verificare l'attitudine a dirigere.
### Cursus letterario
Il cursus letterario prepara alle écoles normales supérieures (scuole normali superiori), alle école supérieure de commerce e di gestione, agli institut d'études politiques, e all'école nationale des chartes, tra le altre. Il primo anno è denominato "lettere superiori" (hypokhâgne nel gergo scolastico); il secondo è, invece, denominato "prima superiore" (khâgne nel gergo scolastico).
### Cursus scientifico
Il cursus scientifico è chiamato "taupe" (talpa), in gergo scolastico, per i matematici, i fisici e i chimici (poiché, similmente all'animale, gli studenti, detti "taupins" (talpini), non dovrebbero vedere spesso la luce del giorno; un'altra spiegazione è che la talpa prepara anche alla prestigiosa scuola Mines ParisTech e alla Agro-Paritech per i biologi. La CPGE scientifica prepara alle scuole di ingegneria, alle écoles normales supérieures e alle école nationale vétérinaire.
Gli indirizzi possibili, seguendo questo cursus, sono numerosi, sia il primo sia il secondo anno. Ecco i principali:
**Primo anno**
* MPSI: matematica, fisica e ingegneria. Materie principali: matematica e fisica.
* PCSI: fisica, chimica e ingegneria. Materie principali: come per l'indirizzo MPSI, ma con un po' meno di matematica e un po' più di chimica e di ingegneria.
* PTSI: fisica, tecnologia e ingegneria. Le tre discipline, a cui si aggiunge una forte dose di matematica, si spartiscono la totalità delle ore di lezione di questo indirizzo.
* TSI: tecnologia e scienze industriali. Accessibile dopo un baccalaureato tecnologico STI o STL.
* BCPST: biologia, chimica, fisica e scienze della Terra.
**Secondo anno**
* MP (Mathématiques Physique): matematica e fisica sono preponderanti (un po' meno di chimica che in PC)
* PC (Physique, Chimie): fisica e chimica sono preponderanti (un po' meno di matematica che in MP), ma anche dei TP (Travaux pratiques, lavori pratici) più lunghi che negli altri indirizzi: 4 ore alla settimana di TP di fisica o chimica.
* PSI (Physique sciences de l'ingénieur): fisica e ingegneria sono preponderanti (un po' meno di matematica che in MP, circa come in PC)
* PT (Physique et Technologie): l'ingegneria domina largamente.
* BCPST: secondo anno.
* TSI (Technologie et sciences industrielles): secondo anno.
* ATS (Classe préparatoire ATS): adattamento technicien supérieur (1 anno dopo un BTS o un DUT)
## Classifica delle classes préparatoires
Non esiste alcuna classifica ufficiale delle classes préparatoires in base agli allievi ammessi. Però, alcune riviste del settore scolastico (come, per esempio, il mensile L'Étudiant) stilano, ogni anno, una classifica. Anche se spesso criticate, queste classifiche sono determinanti nella scelta della prépa: infatti, è così possibile avere un'idea di quale sia la probabilità di superare il concorso della grande école voluta.
Ecco le classifiche stilate dal mensile L'Express:
* le migliori prépas per integrare HEC Paris
* le migliori prépas per integrare l'École polytechnique
* le migliori prépas letterarie, su lexpress.fr (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2007).
## Preparazione ai concorsi delle grandes écoles
Qualunque sia la specializzazione, questi corsi preparatori, come indica il loro nome, preparano gli studenti al superamento dei concorsi di ammissione delle grandes écoles di commercio, di ingegneria, delle écoles normales supérieures, le scuole militari, e così via.
Agli allievi è quindi richiesto uno studio intensivo (il soprannome dato ai corsi preparatori scientifici è indicativo) e piuttosto teorico, soprattutto nel percorso scientifico, paragonato ad altri percorsi scientifici non prépa. Oltre alle esercitazioni in classe (travaux dirigés, TD) e i compiti a casa (devoir à la maison, DM), gli allievi si preparano alla parte scritta dei concorsi eseguendo numerosi temi d'esame in classe (devoirs surveillés, DS) che in genere sono, a seconda anche dell'annata e del livello del corso, simulazioni di veri concorsi, interi o no (per esempio, possono essere degli esercizi presi da concorsi degli anni precedenti).
Gli allievi si preparano anche alle parti orali dei concorsi, grazie a interrogazioni orali ("colle", colles o khôlles in gergo scolastico) in cui gli esaminatori sono detti "incollatori", e possono essere scelti fra i professori dei corsi preparatori, dei corsi della scuola secondaria dell'istituto in cui i corsi preparatori sono tenuti o di un istituto vicino, tra gli ex studenti dell'istituto che sono entrati in una école, o ancora tra laureati delle università o studenti universitari.
## Gli sbocchi nelle grandes écoles
### Dopo una CPGE economica e commerciale
Fra le scuole più reputate alle quali accedono gli allievi delle prépas economiche, possiamo citare (in ordine alfabetico):
* Audencia (Nantes)
* le « Ecricome »: NEOMA Business School (Neoma BS), Kedge Business School (Kedge BS), Toulouse Business School (TBS), Institut commercial de Nancy (ICN)
* EDHEC (Lilla)
* Emlyon Business School (Lione)
* ESCP Business School
* ESSEC
* Grenoble École de management
* HEC Paris
* SKEMA Business School
* École normale supérieure de Cachan (ENS Cachan) (anche se non è una vera e propria business school)
* Istituti di studi politici
* Montpellier Business School
* INT Management (Évry)
* IECS-École de management di Strasburgo
### Dopo una CPGE letteraria
Fra le scuole più reputate alle quali accedono gli allievi delle prépas letterarie, possiamo citare (in ordine alfabetico):
* Grandes écoles
* École normale supérieure de Lyon a Lione (ex-Fontenay-St-Cloud) e ENS Ulm (rue d'Ulm a Parigi): storia, geografia, filosofia, lettere classiche o moderne, lingue e musica.
* Scuole di commercio (HEC, ESSEC, etc.) che aprono seppur difficilmente le loro porte ai khâgneux.
* Scuola militare ufficiali di Saint-Cyr, concorso di letteratura. Ci si può preparare a questo concorso nelle prépas dei lycées della difesa (nel gergo le corniches), come a Aix-en-Provence.
* École nationale des chartes, per diventare archivista-paleografo.
* Scuole di giornalismo (IFJ, etc.)
* Istituti di studi politici (IEP, detti « Sciences-Po »).
* Due scuole d'ingegneria: l'ENSAE e l'ENSAI per le prépas letterarie a indirizzo economico, dette « B/L »
* Certe CPGE letterarie preparano anche al concorso dell'ENS Cachan
* Università: gli allievi delle prépas letterarie sono solitamente iscritti parallelamente all'università. Ciò consiste in un'alternativa in caso di abbandono della prépa, e permette loro di ottenere un'equivalenza di diploma; possono così, se lo desiderano, ricongiungersi al terzo anno universitario. Sovente vi sono delle convenzioni fra prépas e università. La scelta dell'indirizzo all'università è spesso la conseguenza di quello per cui si è optato in khâgne (storia-geografia, lettere, lingue, filosofia, etc.).
La maggior parte degli alunni delle CPGE letterarie raggiunge l'università dato che i posti nelle grandes écoles sono molto rari e molto ambiti.
### Dopo una CPGE scientifica
Le prépas scientifiche preparano in due anni (talvolta anche tre) ai concorsi di ammissione delle grandes écoles scientifiche. Ogni scuola ha facoltà di scegliere in che modo organizzare il proprio concorso. Tuttavia, la maggior parte delle grandes écoles selezionano mediante una banque de notes: il concorso è il medesimo per i candidati le cui scuole che si sono accordate fra loro. Ma ogni scuola applica il proprio coefficiente per ogni prova d'esame. Così facendo, i candidati non sono costretti a fare decine di esami.
Nel 2006, 18.553 candidati hanno superato il concorso di almeno una grande école scientifica.
* Per gli indirizzi classici MP, PC, e PSI, i possibili concorsi per entrare nelle grandes écoles sono:
* il concorso delle écoles normales supérieures (ENS). Permette di accedere alle 3 ENS (ENS Ulm, ENS Lyon ed ENS Cachan). Questo concorso è gemellato con il concorso dell'École polytechnique dell'indirizzo PSI.
* il concorso dell'École polytechnique permette di accedere alla prestigiosa scuola omonima. È gemellato con il concorso dell'ESPCI dell'indirizzo PC.
* il concorso comune Mines-Ponts.
* il concorso comune Centrale-Supélec.
* i concorsi comuni polytechniques (CCP).
* i concorsi ENSAM-ESTP-EUCLIDE-ARCHIMEDE
* le scuole militari:
* École spéciale militaire de Saint-Cyr
* Scuola navale
* École de l'Air
* EOGN (École des officiers de la gendarmerie nationale)
* École nationale supérieure des ingénieurs des études et techniques d'armement (ENSIETA)
* Per l'indirizzo PT
* la Banque PT
* Per l'indirizzo TSI
* i concorsi comuni polytechniques (ENS Cachan, Ensi, Ismea, ...)
* il concorso comune Centrale-Supélec (Ecoles Centrales, Supélec, Ensam, ...)
* Per l'indirizzo ATS
* il concorso ATS riservato esclusivamente agli alunni di questo indirizzo
* la Banque d'épreuves DUT-BTS: concorso accessibile agli alunni del secondo anno di BTS o DUT o detentori di uno di questi due diplomi.
* Per l'indirizzo BCPST:
* i concorsi agronomici e veterinari
* la Banque d'épreuves Géologie Eau et Environnement
## Cicli preparatori integrati
Certe grandes écoles (d'ingegneria, ma anche commerciali) propongono un sistema di "cicli preparatori integrati" (spesso chiamati "classes préparatoires intégrées" per abuso di linguaggio), cioè un'ammissione dopo il baccalaureato per seguire un cursus di 5 anni. Si noti che, sovente, questo tipo di grandes écoles ammette anche gli studenti provenienti dalle prépas classiche.
Possiamo citare a titolo di esempi:
* Scuole d'ingegneri
* la fédération Gay-Lussac (FGL)
* l'Institut national des sciences appliquées (INSA)
* Scuole di commercio
* l'École des praticiens du commerce international (EPSCI)
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7,719,244 | https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_dal_futuro_condiviso | Comunità dal futuro condiviso | # Comunità dal futuro condiviso
La comunità umana dal futuro condiviso (cinese:人类命运共同体), ovvero "costruire una comunità umana dal futuro condiviso"(cinese:构建人类命运共同体, è un termine politico della Repubblica Popolare Cinese usato nei settori politico, diplomatico e della sicurezza. È stato avanzato nel rapporto di Hu Jintao al XVIII Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese nel 2012, ed è stato inserito nella prefazione della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese durante la revisione di essa nel 2018. L’espressione ufficiale mira a esprimere che la comunità umana dal futuro condiviso è un concetto di valore e un importante impegno della Cina per affrontare le varie correnti mondiali e far progredire l’umanità. Inoltre, la Cina sostiene di non cercare l’egemonismo globale, ma che il proprio obiettivo è “costruire una comunità umana dal futuro condiviso”.
Durante il dialogo di alto livello tra il Partito Comunista Cinese e i partiti politici mondiali del dicembre 2017, il segretario generale del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping ha detto: “La comunità umana dal futuro condiviso significa che il futuro di ogni nazione e di ogni paese è collegato, dobbiamo condividere sia la gioia sia il dolore e compiere sforzi comuni per costruire una famiglia armoniosa dove crescere insieme, e realizzare insieme il sogno di una vita migliore dei popoli dei diversi paesi.”
## Storia
Risalendo all’anno 2011, l’allora premier Wen Jiabao, in visita alle zone sinistrate dal sisma in Giappone, ha detto: “Davanti ai disastri naturali, il destino dell’umanità è lo stesso.” Nel rapporto del XVIII Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, il termine è stato espresso come “comunità umana dal futuro condiviso” ma, in modo flessibile, si può anche dire “comunità dal futuro condiviso, in cui ognuno ha in sé un po’ degli altri e viceversa”, “il tuo futuro comprende anche il mio”, “comunità dal futuro condiviso”, “coscienza della comunità dal futuro condiviso” o “comunità dagli interessi e dal futuro condivisi, dagli interessi comuni e dal collegamento di sicurezza”; il 28 settembre 2015, durante il 70º anniversario della fondazione dell’Onu, Xi Jinping ha rilasciato un discorso dal titolo “Creare insieme nuovi partner di cooperazione e win-win, costruire congiuntamente una comunità umana dal futuro condiviso”. L’espressione “comunità umana dal futuro condiviso” ha suscitato un’ampia attenzione e ha iniziato gradualmente a fissarsi.
Il 10 febbraio 2017, durante la 55ª riunione della Commissione per la Società e lo Sviluppo dell’Onu, è stata approvata all’umanimità la risoluzione sulla “dimensione sociale della nuova partnership per lo sviluppo africano”, e “la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso” è stata inserita per la prima volta in una risoluzione dell’Onu. Nell’ottobre 2017, la “creazione di una comunità umana dal futuro condiviso” è stata inserita nello Statuto del Partito Comunitsta Cinese e l’11 marzo 2018 nella prefazione della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese.
### Le strategie ufficiali connesse “Sogno cinese” e “Rinascita della nazione cinese”
“Il sogno cinese e il concetto di comunità umana dal futuro condiviso sono simili.” “Il sogno cinese è un punto di partenza della comunità umana dal futuro condiviso, la realizzazione della comunità umana dal futuro condiviso costituisce un canale per realizzare il sogno cinese.” “Realizzare la grande rinascita della nazione cinese durante il grande processo di promozione della costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso.” Tutte queste espressioni dimostrano il rapporto tra il sogno cinese e la rinascita della nazione cinese. Si può dire che, secondo l’espressione del Partito Comunista Cinese, la realizzazione della “comunità umana dal futuro condiviso” è un canale per realizzare il “sogno cinese” e la “rinascita della nazione cinese”, oppure che la realizzazione del sogno cinese costituisce un contributo alla creazione di una comunità umana dal futuro condiviso.
### Creare nuovi rapporti internazionali
Nel rapporto al XIX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, il segretario generale Xi Jinping ha detto chiaramente che “la diplomazia da grande paese con caratteristiche cinesi deve promuovere la creazione di nuovi rapporti internazionali e di una comunità umana dal futuro condiviso.” Con la promozione della Cina, “l’appello alla creazione di rapporti internazionali di nuovo tipo e di una comunità umana dal futuro condiviso” è anche stato inserito nella risoluzione del Consiglio dei Diritti umani dell’Onu. La Cina intende promuovere la creazione di rapporti internazionali di nuovo tipo e di una comunità umana dal futuro condiviso con la propria diplomazia da grande paese con caratteristiche cinesi. I rapporti internazionali di nuovo tipo e la comunità umana dal futuro condiviso sono anche considerate due parti della diplomazia da grande paese con caratteristiche cinesi, e un importante contenuto del pensiero di Xi Jinping.
### La sicurezza nazionale e internazionale
Basandosi sul concetto di comunità umana dal futuro condiviso, secondo il quale “l’umanità ha un’unica Terra, i vari paesi stanno nello stesso globo”, il nuovo concetto cinese di sicurezza nazionale presta attenzione ai problemi dei vari paesi, e mira a contribuire opzioni migliori per risolvere le contraddizioni. Durante il quarto summit della CICA del 21 maggio 2014, Xi Jinping ha avanzato un nuovo concetto di sicurezza dell’Asia, comprensivo del pensiero della comunità umana dal futuro condiviso e del concetto di “mondo di sicurezza comune”, e ha sottolineato la soluzione tramite il dialogo e l’importanza stessa dello sviluppo e della pace. Durante la conferenza di Internet di Wuzhen nel 2017, egli ha avanzato la concezione di “comunità dal futuro condiviso dello spazio online”, sottolineando che i vari paesi devono rispettare la sovranità della rete, promuovere la cooperazione nei controlli di sicurezza, l’uguaglianza e la giustizia. Inoltre, Xi Jinping ha avanzato il concetto di “comunità sicura”, opponendosi alla politica di grande potenza, all’egemonismo, all’unilateralismo, all’aggressione e alla cosiddetta “sicurezza assoluta”, ai giochi a somma zero e al pensiero da guerra fredda, e chiedendo di affrontare insieme le minacce convenzionali e non convenzionali.
Il 30 ottobre 2017, la prima commissione dell’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato due risoluzioni sulla prevenzione della corsa degli armamenti nello spazio esterno, che comprende l’espressione “creare una comunità umana dal futuro condiviso”.
## L’Iniziativa One Belt, One Road
L’Iniziativa One Belt, One Road è un’evidente pratica di creazione di una comunità umana dal futuro condiviso. Il 17 marzo 2017 il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione n.2344 sul problema afghano, nella quale è inserito il contenuto della creazione di una comunità umana dal futuro condiviso e del rafforzamento della cooperazione economica regionale tramite la costruzione di One Belt, One Road. I media ufficiali affermano che l’iniziativa cinese è un canale per realizzare una comunità umana dal futuro condiviso, e che il suo obiettivo finale è proprio questo. L’ex premier australiano Kevin Michael Rudd ritiene che la costruzione di One Belt, One Road favorisca la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso.
## Il problema dei diritti umani
La garanzia dei diritti umani costituisce un’importante componente della creazione di una comunità umana dal futuro condiviso. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ritiene: la parità di sovranità e di pace e di sicurezza sono importanti per la promozione e la tutela dei diritti umani; la Cina ha avuto buoni risultati nella garanzia dei diritti umani nel paese e nella promozione dello sviluppo dei diritti umani internazionali; il sogno dei diritti umani della Cina è il sogno della realizzazione della prosperità del paese e della felicità della popolazione, e anche il sogno della realizzazione dello sviluppo mondiale.
Nel marzo 2018, durante il Consiglio dei Diritti umani dell’Onu a Ginevra, è stata approvata la risoluzione cinese sulla promozione della cooperazione win-win nel settore dei diritti umani, che comprende anche la teoria della creazione di una comunità umana dal futuro condiviso; solo gli Stati Uniti si sono opposti alla risoluzione. Durante il primo Forum sui diritti umani Sud-Sud tenutosi a Pechino, la Cina ha illustrato il concetto dei diritti umani della parte cinese, sottolineando che la sicurezza è il maggiore dei diritti umani, e opponendosi a certi paesi che utilizzano il problema dei diritti umani per “punire altri paesi”.
## Promozione e feedback
Nel 2017, il mondo diplomatico della Repubblica Popolare Cinese ha iniziato a diffondere il concetto di “comunità umana dal futuro condiviso” nelle varie parti del mondo, presentandolo durante varie attività popolari e diplomatiche alle parti degli Stati Uniti, del Brasile, di Panama e della Corea del Sud. Nel 2011, la Cina ha pubblicato il libro bianco sull’emergenza pacifica della Cina, che comprende l’espressione della comunità dal futuro condiviso in cui ognuno ha in sé un po’ degli altri e viceversa, un’iniziativa volta anche a rispondere alla teoria della minaccia cinese. Molti ambasciatori cinesi e media ufficiali cinesi hanno citato più volte la “comunità umana dal futuro condiviso” per confutare la teoria della minaccia cinese.
## Dubbi e critiche
Secondo le analisi di alcuni esperti cinesi, oltre ai dubbi della teoria della minaccia cinese, la comunità umana dal futuro condiviso ha anche di fronte gli interrogativi del mondo esterno sulla capacità della Cina di promuovere continuamente lo sviluppo della comunità e sulla possibilità che la Cina si sottragga alla propria responsabilità internazionale in proposito.
Secondo lo studioso Jin Kai della “Rivista dei Diplomatici”, il concetto di comunità umana dal futuro condiviso è il simbolo dell'ingresso nella nuova epoca di Xi Jinping, e simboleggia la fiducia sempre crescente della Cina. Tuttavia, quanto ai rapporti tra la Cina e gli altri paesi, oltre ad alcune sfide comuni, sarà difficile per la Cina trovare una comunità dal punto di vista storico e sociale, e la comunità umana dal futuro condiviso non avrà un futuro brillante per la scarsità di riconoscimento collettivo e di standard unificati.
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8,705,381 | https://it.wikipedia.org/wiki/Shin_Jin-seo | Shin Jin-seo | # Shin Jin-seo
Shin Jin-seo (신진서;; 17 marzo 2000) è un goista sudcoreano, 9-dan professionista.
Ha conquistato 11 titoli internazionali, tra cui la Coppa Ing e la Coppa LG. Dal maggio 2018 è il goista con il punteggio Elo più alto e l'unico ad aver superato il 3800 punti.
## Carriera
Nel gennaio 2013, all'età di 12 anni, sconfisse Lee Chang-ho in un incontro tra nuove promesse e campioni. Quello stesso anno vinse la seconda edizione dello Yeongjae, un torneo riservato ai giovani giocatori.
Nel 2015 vinse la seconda edizione della Let’s Run Park Cup e la terza edizione della Shinin-Wang.
Nel 2016 raggiunse i quarti di finale della prestigiosa LG Cup.
Nel 2017 vinse la quarta edizione della Globis Cup (un torneo internazionale per giocatori sotto i 20 anni) e la Korean Baduk League come miglior giocatore della squadra Jungkwangjang. Arrivò secondo nella terza edizione della Coppa Limin, sconfitto in finale dal cinese Mi Yuting.
Il 2018 lo vide sconfitto nella prima Crown Haitai Cup (1-2 contro Park Jung-hwan), ottenere il terzo posto nella quinta Globis Cup, vincere la ventitreesima GS Caltex Cup (3-2 contro Lee Sedol), conquistare il secondo posto nella Korean Baduk League come miglior giocatore della Jungkwangjang, e infine arrivare secondo nella prima Tianfu cup (1-2 contro Chen Yaoye). Nel maggio di quell'anno raggiunse il primo posto nella classifica dei giocatori mondiali per punteggio Elo.
Nel gennaio 2019 fu sconfitto nella finale della quarta Coppa Bailing, 0-2 dal cinese Ke Jie; a giugno vinse la ventesima edizione della Maxim Cup, sconfiggendo per 2-1 Lee Dong-hoon, la ventiquattresima edizione della GS Caltex Cup (seconda vittoria consecutiva), sconfiggendo per 3-0 Kim Jin-seok, e la trentunesima edizione della Asian TV Cup, sconfiggendo il cinese Ding Hao. A ottobre 2019 perse il Ryongsang per 0-2 contro Park Jung-hwan. A dicembre vinse la Chinese A League con la Subo'er Hangzhou: nella finale fu decisiva la sua vittoria da capitano contro il cinese Ding Hao; nello stesso mese vinse anche la KBS Cup, sconfiggendo 2–1 Shin Min-jun.
Nel febbraio 2020 vinse la ventiquattresima edizione della prestigiosa LG cup, sconfiggendo Park Jung-hwan. A maggio divenne il primo goista a superare la soglia dei 3800 punti Elo. A giugno vinse per la terza volta consecutiva la GS Caltex Cup, sconfiggendo per 3-1 Kim Jin-seok, e la prima edizione del Supreme player, sconfiggendo per 3-0 Park Jung-hwan. A luglio vinse il Ryongsang, sconfiggendo per 2-0 Park. A novembre perse 0-2 la finale della Samsung Fire Cup contro il cinese Ke Jie e vinse per la seconda volta consecutiva la KBS Cup, sconfiggendo 2–0 An Sung-joon.
### 2021
A gennaio 2021 arrivò in finale della 13ª edizione della Chunlan Cup, che avrebbe disputato al professionista cinese Tang Weixing, numero 30 al mondo; si qualificò anche per la finale della 9ª edizione della Ing Cup, ma la finale contro il cinese Xie Ke 8d fu rimandata causa pandemia.
A febbraio sconfisse il cinese Ke Jie nella partita decisiva della Nongshim Cup, permettendo alla squadra coreana di vincere il titolo.
A marzo vinse la stagione 2020-21 della Korean Baduk League con la squadra Celltrion.
A luglio vinse la seconda edizione del titolo Supreme player, sconfiggendo 3-2 in finale Park Jung-hwan.
A inizio agosto vinse la quarantaseiesima edizione della GS Caltex Cup sconfiggendo per 3-2 Byun Sang-il. Pochi giorni dopo vinse per 2-1 la quarantaquattresima edizione del Myungin, sempre contro Byun Sang-il.
Sconfisse nuovamente Park Jung-hwan a settembre, per 2-1, nella finale della quarta edizione del Ryongsang, che vinse dunque per la seconda volta consecutiva. Nello stesso mese affrontò il cinese Tang Weixing nella finale della tredicesima edizione della Chunlan Cup, sconfiggendolo per 2-0 e conquistando il titolo.
A novembre fu sconfitto per 1-2 da Park Jung-hwan nella finale della ventiseiesima edizione della Samsung Fire Cup, mentre a dicembre vinse per la terza volta consecutiva la KBS Cup, sconfiggendo 2–0 Park Jung-hwan. Sempre a dicembre dovette concedere a Byun Sang-il la vittoria nella finale della competizione internazionale Kuksu Mountains International Baduk Championship.
### 2022
A gennaio vinse la Chinese A League con la Subo'er Hangzhou: nella finale fu decisiva la sua vittoria da capitano contro il cinese Ding Hao.
A febbraio sconfisse per 2-0 il cinese Yang Dingxin aggiudicandosi la ventiseiesima edizione della LG cup. Con la sua vittoria sul giapponese Ryō Ichiriki conquistò la Nongshim Cup per la squadra coreana.
A giugno sconfisse 3-1 Shin Min-jun nella finale della terza edizione del Supreme player (terza vittoria consecutiva).
A luglio vinse per 2-0 contro Kang Dongyun la finale della quinta edizione del Ryongsang (terza vittoria consecutiva).
Ad agosto vinse per contro Byun Sang-il la finale della competizione internazionale Kuksu Mountains International Baduk Championship; pochi giorni dopo sconfisse lo stesso Byun per 3-0 per aggiudicarsi la ventisettesima edizione della GS Caltex Cup (quinta vittoria consecutiva).
A ottobre perse per 0-2 contro Shin Min-jun la finale della quarantacinquesima edizione del Myungin. Nello stesso mese vinse la 27ª edizione della Samsung Fire Cup, sconfiggendo in finale la connazionale Choi Jeong per 2-0.
### 2023
A febbraio vinse la Chinese A League con la Subo'er Hangzhou: nella finale fu decisiva la sua vittoria da capitano contro il cinese Huang Yunsong. La sua vittoria nell'incontro decisivo contro il cinese Gu Zihao fu decisiva per aggiudicare alla squadra sudcoreana la vittoria nella 24ª edizione della Nongshim Cup. Due giorni dopo, la vittoria su Park Jung-hwan gli permise di conquistare la quarantunesima edizione della KBS Cup.
Ad aprile 2023 sconfisse Lee Won-young per 2-0, aggiudicandosi la ventiquattresima edizione della Maxim Cup.
A giugno perse per 1-2 la finale della Quzhou-Lanke Cup contro il cinese Gu Zihao. Nello stesso mese vinse la stagione 2022-23 della Korean Baduk League nella squadra della Kixx, ottenendo 28 vittorie e 2 sconfitte. Sconfisse Park Jung-hwan per 3-0 nella finale della quarta edizione del Supreme player: Shin Jin-seo ha quindi vinto le prime quattro edizioni della competizione.
A luglio 2023 sconfisse Shin Min-jun per 3-0 aggiudicandosi la seconda edizione della Coppa YK Gyeonggi, ma perse contro lo stesso Shin Min-jun la finale della competizione internazionale Kuksu Mountains International Baduk Championship.
Ad agosto 2023 sconfisse per 2-0 Xie Ke, aggiudicandosi la 9ª edizione della prestigiosa Ing Cup.
A settembre sconfisse per 2-0 Park Geun-ho, aggiudicandosi per la quarta volta consecutiva il Ryongsang. È stato selezionato come membro della squadra sudcoreana ai XIX Giochi asiatici, dove partecipa sia alla competizione maschile individuale sia a quella maschile a squadre. Nella competizione individuale, Shin ha vinto il suo girone di qualificazione con sei vittorie in sei incontri, sconfiggendo tra gli altri il cinese Yang Dingxin, il taiwanese Xu Haohong, e il giapponese Shibano Toramaru. Ai quarti di finale ha sconfitto il taiwanese Lai Junfu, ma in semifinale è stato sconfitto dal taiwanese Xu Haohong. Nella finale per la medaglia di bronzo, ha vinto contro il giapponese Ichiriki Ryo. Nel torneo preliminare, la squadra sudcoreana ha ottenuto sei vittorie in sei incontri; Shin ha vinto 6 incontri, tra cui quelli contro il taiwanese Wang Yuanjun, il cinese Ke Jie e il giapponese Sada Atsushi. Nella semifinale, la Corea del Sud ha vinto 5-0 contro il Giappone: Shin ha sconfitto nuovamente Sada Atsushi. Nella finale per la medaglia d'oro tra Cina e Corea del Sud, Shin ha vinto contro Yang Dingxin, la Corea del Sud ha superato la Cina per 4-1 e ha conquistato la medaglia d'oro, che garantisce ai vincitori l'esenzione dal servizio militare nelle forze armate sudcoreane.
A dicembre ha sconfitto per 2-0 Byun Sang-il nella finale della 46ª edizione del Myungin; per Shin si è trattata della terza finale su tre edizioni da quando il Myungin è stato ripristinato, e della seconda vittoria.
## Palmarès
Nazionali :
| Torneo | Vittorie | Finalista |
| - | - | - |
| Supreme Player | 4 (2020-2023) | |
| GS Caltex Cup | 5 (2018-2022) | |
| Myungin | 2 (2021, 2023) | 1 (2022) |
| Coppa YK Gyeonggi | 1 (2023) | |
| Ryongsang | 4 (2020-2023) | 1 (2019) |
| KBS Cup | 4 (2019-2021, 2023) | |
| Maxim Cup | 2 (2019, 2023) | |
| Crown Haitai Cup | | 1 (2018) |
| Shinin-Wang | 1 (2015) | |
| Korean Baduk League ‡ | 4 (2017, 2018, 2021, 2023) | 2 (2020, 2022) |
| Chinese A League ‡ | 3 (2019, 2022, 2023) | |
| Totale | 30 | 5 |
| Internazionali |||
| Ing Cup | 1 (2023) | |
| LG Cup | 2 (2020, 2022) | 1 (2019) |
| Samsung Fire Cup | 1 (2022) | 2 (2020, 2021) |
| Chunlan Cup | 1 (2021) | |
| Asian TV Cup | 1 (2019) | 2 (2016, 2017) |
| Coppa Bailing | | 1 (2019) |
| Globis Cup | 1 (2017) | |
| Coppa Limin | | 1 (2017) |
| Quzhou-Lanke Cup | | 1 (2023) |
| Kuksu Mountains | 1 (2022) | 2 (2021, 2023) |
| Nongshim Cup ‡ | 3 (2021-2023) | |
| Totale | 11 | 10 |
| Totale in carriera |||
| Totale | 41 | 15 |
‡ La Korean Baduk League, la Chinese A League e la Nongshim Cup sono tornei a squadre.
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7,953,803 | https://it.wikipedia.org/wiki/Fuori_dal_coro_%28programma_televisivo%29 | Fuori dal coro (programma televisivo) | # Fuori dal coro (programma televisivo)
Fuori dal coro è un programma televisivo italiano di genere talk show, politico e rotocalco, in onda su Rete 4 dal 24 settembre 2018 con la conduzione di Mario Giordano. Inizialmente trasmesso nella fascia preserale fino al 7 giugno 2019, dal 4 luglio dello stesso anno viene trasmesso in prima serata. Il programma è giunto alla sesta edizione e viene trasmesso in diretta dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese.
## Il programma
Il programma, ideato e condotto da Mario Giordano e curato da Enrico Parodi, è realizzato dalla testata giornalistica italiana Videonews e tratta le vicende legate alla politica, all'economia e alla cronaca, con l'ausilio di servizi e della presenza di ospiti in studio e in collegamento, pronti ad intervenire sulle varie tematiche.
Dal 2020 vengono realizzate varie coreografie da parte di alcuni collaboratori, mentre dal 2021, durante la terza edizione, il programma assume anche un carattere investigativo, trattando come argomento fisso l'occupazione abusiva di case.
Talvolta, dal 2020, sono presenti in studio figure di cartone, raffiguranti a volte individui appartenenti ad un certo ceto sociale o altre volte personaggi pubblici d'interesse per il programma (ad esempio, politici).
Le prime due edizioni del programma videro la presenza fissa, in collegamento video, della giornalista Luisella Costamagna, chiamata a dire la sua opinione su diverse questioni (durante la puntata del 27 marzo 2019 ci fu uno scontro acceso tra i due giornalisti sul tema della legge sulla legittima difesa); nella seconda edizione, però, i suoi interventi erano preregistrati e trasmessi all'interno del programma a discrezione del conduttore.
### Studi televisivi
| Studio televisivo | Edizioni | Edizioni | Edizioni | Edizioni | Edizioni | Edizioni | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| Studio televisivo | 1ª | 2ª | 3ª | 4ª | 5ª | 6ª | Totale |
| Studio 11 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | | | | | | | 1 |
| Studio 1 del Centro Safa Palatino, Roma | | | | | | | 2 |
| Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | | | | | | | 5 |
## Edizioni
| Edizione | Anno | Conduzione | Periodo | Periodo | Puntate | Regia | Studio | Studio |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Edizione | Anno | Conduzione | Inizio | Fine | Puntate | Regia | Studio | Studio |
| 1ª | 2018-2019 | Mario Giordano | 24 settembre 2018 | 7 giugno 2019 | 155 | Donato Pisani | Studio 11 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | Studio 11 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
| 1ª | 2019 | Mario Giordano | 4 luglio 2019 | 18 luglio 2019 | 3 | Donato Pisani | Studio 1 del Centro Safa Palatino, Roma | Studio 1 del Centro Safa Palatino, Roma |
| 2ª | 2019-2020 | Mario Giordano | 11 settembre 2019 | 23 giugno 2020 | 40 | Donato Pisani | Studio 1 del Centro Safa Palatino, Roma | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
| 3ª | 2020-2021 | Mario Giordano | 8 settembre 2020 | 8 giugno 2021 | 36 | Donato Pisani | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
| 4ª | 2021-2022 | Mario Giordano | 7 settembre 2021 | 24 maggio 2022 | 34 | Donato Pisani | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
| 5ª | 2022-2023 | Mario Giordano | 30 agosto 2022 | 30 maggio 2023 | 35 | Donato Pisani | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
| 6ª | 2023-2024 | Mario Giordano | 6 settembre 2023 | in corso | 21 | Donato Pisani | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese | Studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese |
### Prima edizione (2018-2019)
La prima edizione di Fuori dal coro, con la conduzione di Mario Giordano, è andata in onda su Rete 4 dal 24 settembre 2018 al 7 giugno 2019, ed era composta da puntate dalla durata di 20-25 minuti trasmesse dal lunedì al venerdì, dallo studio 11 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese.
Per varie proteste da parte del pubblico, secondo cui il programma durava troppo poco, dal 4 al 18 luglio 2019 sono state trasmesse in prima serata tre puntate speciali, sempre su Rete 4, realizzate presso lo studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma. Visti i buoni ascolti ottenuti da queste ultime, il programma è stato collocato nella fascia della prima serata per la stagione televisiva successiva.
### Seconda edizione (2019-2020)
La seconda edizione di Fuori dal coro, sempre con la conduzione di Mario Giordano, è andata in onda in prima serata su Rete 4 dall'11 settembre 2019 al 23 giugno 2020, dallo studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma. Il giorno di messa in onda è cambiato più volte: nell'estate del 2019 era stato collocato al giovedì, dall'11 settembre al 6 novembre dello stesso anno al mercoledì e nuovamente il 25 marzo ed il 1º aprile 2020, mentre dal 12 novembre 2019 al 23 giugno 2020 è stato spostato al martedì. In questa edizione il programma è andato in onda fino al 17 dicembre 2019, per poi tornare in onda dopo la pausa natalizia dal 7 gennaio al 23 giugno 2020. Dal 10 marzo al 23 giugno il programma è tornato ad andare in onda dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese, ed è andato in onda senza pubblico in studio a causa delle misure di contenimento della pandemia di COVID-19.
### Terza edizione (2020-2021)
La terza edizione di Fuori dal coro, sempre con la conduzione di Mario Giordano, è andata in onda ogni martedì in prima serata su Rete 4 dall'8 settembre 2020 all'8 giugno 2021, dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese. In questa edizione il programma è andato in onda fino all'8 dicembre 2020, per poi tornare in onda dopo la consueta pausa natalizia dal 12 gennaio all'8 giugno 2021. In questa edizione il programma è andato in onda senza pubblico in studio a causa delle misure di contenimento per la pandemia di COVID-19.
### Quarta edizione (2021-2022)
La quarta edizione di Fuori dal coro, sempre con la conduzione di Mario Giordano, è andata in onda ogni martedì in prima serata su Rete 4 dal 7 settembre 2021 al 24 maggio 2022, dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese. In questa edizione il programma è andato in onda fino al 7 dicembre 2021, per poi tornare dopo la consueta pausa natalizia dall'11 gennaio al 24 maggio 2022. Come nell'edizione precedente, anche in questa il programma è andato in onda senza pubblico in studio a causa delle misure di contenimento della pandemia di COVID-19.
### Quinta edizione (2022-2023)
La quinta edizione di Fuori dal coro, sempre con la conduzione di Mario Giordano, è andata in onda ogni martedì in prima serata su Rete 4 dal 30 agosto 2022 al 30 maggio 2023, sempre dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese. In questa edizione il programma è andato in onda fino al 29 novembre 2022, per poi tornare dopo la consueta pausa natalizia dal 10 gennaio al 30 maggio 2023. Da questa edizione il pubblico è stato nuovamente omesso.
### Sesta edizione (2023-2024)
La sesta edizione di Fuori dal coro, sempre con la conduzione di Mario Giordano, va in onda ogni mercoledì in prima serata su Rete 4 dal 6 settembre 2023, sempre dallo studio 5 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese. Da questa edizione, il programma ritorna alla serata del mercoledì, a causa dell'arrivo del nuovo programma È sempre Cartabianca con la conduzione di Bianca Berlinguer.
## Programmazione
| Edizione | Rete televisiva | Anno | Stagione | Orario | Durata | Programmazione | Programmazione | Programmazione | Programmazione | Programmazione | Programmazione | Programmazione | Collocazione |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Edizione | Rete televisiva | Anno | Stagione | Orario | Durata | L | M | M | G | V | S | D | Collocazione |
| 1ª | Rete 4 | 2018-2019 | autunno-primavera | 19:30-19:55 | 20-25 min | | | | | | | | Preserale |
| 1ª | Rete 4 | 2019 | estate | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
| 2ª | Rete 4 | 2019-2020 | estate-estate | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
| 3ª | Rete 4 | 2020-2021 | estate-primavera | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
| 4ª | Rete 4 | 2021-2022 | estate-primavera | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
| 5ª | Rete 4 | 2022-2023 | estate-primavera | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
| 6ª | Rete 4 | 2023-2024 | estate-primavera | 21:25-00:55 | 190 min | | | | | | | | Prima serata |
## Ospiti ricorrenti
Nel programma ci sono degli ospiti, alcuni dei quali VIP, che tornano più volte all'interno del programma o intervengono in video collegamento, tra i ricorrenti ci sono: Iva Zanicchi, Orietta Berti, Vittorio Feltri, Paolo Del Debbio, Rita dalla Chiesa, Nicola Porro, Maria Teresa Ruta, Enrica Bonaccorti.
## Sigla
La sigla del programma, fino al 27 ottobre 2020, era la seconda parte del brano Another Brick in the Wall, contenuto nell'album The Wall, del gruppo musicale britannico Pink Floyd. Dal 3 novembre 2020 all'8 giugno 2021 è stata sostituita dal brano Believer del gruppo musicale statunitense Imagine Dragons. Dalla quarta edizione è una versione della Haka.
## Controversie
Il programma ha ricevuto critiche a causa della diffusione, durante il programma, di notizie false senza contraddittorio o smentita, e in generale di disinformazione, riguardo vari argomenti, tra cui la somministrazione di vaccini, il cambiamento climatico e l'ambiente.
## Parodie
Nella stagione 2019-2020 del programma di Rai 2 Quelli che il calcio è stata presente una parodia del programma dal titolo Fuori dal coro oltre, con l'imitazione di Mario Giordano da parte del comico Ubaldo Pantani.
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6,339,485 | https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ardito | Giuseppe Ardito | # Giuseppe Ardito
Giuseppe Ardito (Chieti, 13 ottobre 1938 – Roma, 20 ottobre 2009) è stato un militare italiano, già comandante delle forze operative terrestri dell'Esercito Italiano.
## Biografia
Nel 1953 è stato ammesso alla scuola militare Nunziatella. Ha poi frequentato l'accademia militare di Modena, dove è uscito sottotenente dell'esercito. Nel 1979 è comandante 21º Gruppo artiglieria da campagna "Romagna" della Brigata meccanizzata "Trieste" fino al 1980, dal 1983 al 1984 è stato Vice Comandante della Brigata meccanizzata "Legnano", dal 1984 al 1987 è stato Addetto militare presso l'Ambasciata d'Italia a Bonn e ha comandato la Brigata motorizzata "Cremona" dal 1987 al 1989. Dall'ottobre 1990 al dicembre 1993 è stato Capo del II Reparto dello Stato maggiore dell'Esercito italiano, e dal dicembre 1993 al gennaio 1996 è stato comandante dell'Artiglieria contraerei dell'Esercito, e quindi Direttore generale degli armamenti terrestri.
Tenente generale, il 25 aprile 1997 viene nominato al vertice del Comando delle forze terrestri alleate del Sud Europa e in ottobre anche comandante delle forze operative terrestri dell'esercito. Ha lasciato entrambi i comandi il 13 ottobre 2001, per raggiunti limiti di età.
### Controversie giudiziarie
Venne processato nel 2000 dal tribunale militare di Verona dopo essere stato rinviato a giudizio con l'accusa di minaccia ad inferiore, ingiuria ad inferiore aggravata e diffamazione continuata e pluriaggravata, su denuncia della Procura Militare di Verona a seguito di testimonianze rese da persone informate sui fatti. Dopo un'ordinanza della Corte costituzionale per problematiche sorte in merito alla composizione del collegio giudicante, il processo riprende il 26 ottobre 2001, quando già Ardito aveva lasciato l'Esercito. L'esito del processo ha visto il Generale Ardito assolto dai reati di minaccia ad inferiore, ingiuria ad inferiore aggravata e diffamazione perché "i fatti non sussistono" e "persona non punibile ai sensi dell'art. 51 del C.P." (come da sentenza del 6 novembre 2001).
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7,708,200 | https://it.wikipedia.org/wiki/Tjay_De_Barr | Tjay De Barr | # Tjay De Barr
Andre Tjay De Barr (Gibilterra, 12 marzo 2000) è un calciatore gibilterriano, attaccante del Wycombe e della nazionale gibilterriana.
## Biografia
Anche suo cugino Ethan Jolley è un calciatore.
## Carriera
### Club
**Lincoln Red Imps ed Europa Point**
Nato a Gibilterra, De Barr cresce nelle giovanili del Lincoln Red Imps. Nel 2015 viene inserito in prima squadra e il 3 novembre 2016 fa il suo esordio tra i professionisti contro il Manchester 62 vincendo per 6-1. Il 27 gennaio 2017 si trasferisce in prestito all'Europa Point per aiutare la squadra neopromossa a raggiungere la salvezza. Fa il suo esordio il 13 febbraio successivo in Rock Cup contro il College 1975. Conclude la stagione con l'Europa Point con 11 presenze e 0 gol.
Al ritorno al Lincoln Red Imps, complice l'avvicendamento di Julio César Ribas nella panchina dei diavoli, trova maggiore spazio venendo impiegato più spesso. Il 24 settembre 2017 è protagonista della vittoria del Pepe Reyes Cup contro il Europa FC, nella quale trasforma il rigore vincente. Segna il suo primo gol con il Lincoln Red Imps, il 20 febbraio 2018 in Rock Cup contro il Glacis United.
**Europa FC**
Il 29 maggio 2018 si trasferisce ai rivali dell'Europa FC. Fa il suo esordio con l'Europa FC proprio contro il Lincoln Red Imps in Pepe Reyes Cup vincendo ai rigori dopo un suo autogol.
**Real Oviedo e ritorno al Lincoln**
Nel 2019 passa a titolo definitivo al club spagnolo del Real Oviedo, che lo aggrega alla formazione B. Debutta il 25 agosto, nella sconfitta di misura maturata contro il Penya Deportivo.
Dopo appena quattro presenze con il club iberico, ritorna in Gibilterra al Lincoln Red Imps, dopo due anni dall'ultima volta.
Nella prima stagione con i reds, si rivela uno degli uomini fondamentali per la vittoria del venticinquesimo titolo nazionale per il club, secondo personale, contribuendo con 3 gol in 20 gare.
La stagione seguente, il 13 luglio 2021, sigla la prima doppietta in una competizione europea in occasione della vittoria per 5-0 contro il Fola Esch, valida per il primo turno di Champions League.
**Wycombe e prestito all'Eastleigh**
Dopo appena una stagione si trasferisce nuovamente, stavolta al Wycombe con la quale firma, il 4 agosto 2021, un contratto annuale. Il 25 agosto 2021 all'esordio con il club in Carabao Cup contro lo Stevenage: segna una rete al 94' minuto, permettendo al proprio club di pareggiare e di andare ai calci di rigore, dove realizza anche il proprio rigore che permette ai chairboys di passare il turno.
A causa del poco spazio trovato tra le file del club, l'11 febbraio 2022, si trasferisce in prestito mensile all'Eastleigh; debuttando il giorno seguente in occasione del pareggio per 0-0 contro lo Yeovil Town. Dopo quattro giornate è però costretto a finire anzitempo la stagione, facendo ritorno al Wycombe, a causa di un infortunio.
Ritorna in campo nell'agosto 2022, subentrando nel corso del secondo tempo della gara di League One persa per 3-0 contro il Bolton. Il 29 dicembre 2022, nel finale di gara contro il Plymouth, in cui era subentrato nel secondo tempo al posto di Ali Al-Hamadi, è crollato a terra e, dopo aver ricevuto cure mediche in campo, è stato portato in ospedale dove è stato successivamente dimesso.
### Nazionale
Esordisce con la Gibilterra il 25 marzo 2018 nell'amichevole vinta 1-0 contro la Lettonia entrando nei minuti finali della gara; mentre segna il suo primo gol il 16 novembre 2018 in UEFA Nations League contro l'Armenia, diventando il più giovane marcatore della competizione, a 18 anni.
Si ripete in altre due occasioni: il 10 ottobre 2020, in cui segna il gol che consegna vittoria alla propria nazionale contro il Liechtenstein ed il 2 settembre 2021, dove segna l'unica rete della nazionale gibilterrina nella sconfitta per 3-1 contro la Lettonia grazie al quale raggiunge Lee Casciaro come miglior marcatore della nazionale.
## Statistiche
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Gibilterra :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 25-3-2018 | Gibilterra | Gibilterra | 1 – 0 | Lettonia | Amichevole | - | 86’ |
| 6-9-2018 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 2 | Macedonia | UEFA Nations League 2018-2019 - 1º turno | - | 40’ 80’ |
| 9-9-2018 | Vaduz | Liechtenstein | 2 – 0 | Gibilterra | UEFA Nations League 2018-2019 - 1º turno | - | 54’ 71’ |
| 16-10-2018 | Gibilterra | Gibilterra | 2 – 1 | Liechtenstein | UEFA Nations League 2018-2019 - 1º turno | - | 89’ |
| 16-11-2018 | Gibilterra | Gibilterra | 2 – 6 | Armenia | UEFA Nations League 2018-2019 - 1º turno | 1 | 66’ |
| 19-11-2018 | Skopje | Macedonia | 4 – 0 | Gibilterra | UEFA Nations League 2018-2019 - 1º turno | - | 81’ |
| 23-3-2019 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 1 | Irlanda | Qual. Euro 2020 | - | 90+2’ |
| 26-3-2019 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 1 | Estonia | Amichevole | - | 78’ 90’ |
| 7-6-2019 | Tbilisi | Georgia | 3 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2020 | - | |
| 10-6-2019 | Dublino | Irlanda | 2 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2020 | - | |
| 5-9-2019 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 6 | Danimarca | Qual. Euro 2020 | - | |
| 8-9-2019 | Sion | Svizzera | 4 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2020 | - | |
| 10-10-2019 | Pristina | Kosovo | 1 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 58’ |
| 15-10-2019 | Gibilterra | Gibilterra | 2 – 3 | Georgia | Qual. Euro 2020 | - | |
| 15-11-2019 | Copenaghen | Danimarca | 6 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2020 | - | 72’ |
| 18-11-2019 | Gibilterra | Gibilterra | 1 – 6 | Svizzera | Qual. Euro 2020 | - | 61’ |
| 7-10-2020 | Ta' Qali | Malta | 2 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 50’ |
| 10-10-2020 | Vaduz | Liechtenstein | 0 – 1 | Gibilterra | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | 1 | 23’ 72’ |
| 14-11-2020 | Serravalle | San Marino | 0 – 0 | Gibilterra | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | - | |
| 17-11-2020 | Gibilterra | Gibilterra | 1 – 1 | Liechtenstein | UEFA Nations League 2020-2021 - 1º turno | - | 46’ |
| 24-3-2021 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 3 | Norvegia | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 31-3-2021 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 7 | Paesi Bassi | Qual. Mondiali 2022 | - | 90+3’ |
| 4-6-2021 | Capodistria | Slovenia | 6 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 69’ |
| 7-6-2021 | Andorra la Vella | Andorra | 0 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 90+1’ |
| 1-9-2021 | Riga | Lettonia | 3 – 1 | Gibilterra | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 4-9-2021 | Gibilterra | Gibilterra | 0 – 3 | Turchia | Qual. Mondiali 2022 | - | 36’ 73’ |
| 13-11-2021 | Istanbul | Turchia | 6 – 0 | Gibilterra | Qual. Mondiali 2022 | - | 59’ |
| 16-11-2021 | Gibilterra | Gibilterra | 1 – 3 | Lettonia | Qual. Mondiali 2022 | - | 45’ |
| 16-11-2022 | Gibilterra | Gibilterra | 2 – 0 | Liechtenstein | Amichevole | - | 71’ |
| 19-11-2022 | Gibilterra | Gibilterra | 1 – 0 | Andorra | Amichevole | - | 87’ |
| 16-6-2023 | Faro | Gibilterra | 0 – 3 | Francia | Qual. Euro 2024 | - | 59’ |
| 19-6-2023 | Dublino | Irlanda | 3 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2024 | - | 46’ |
| 6-9-2023 | Ta' Qali | Malta | 1 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 36’ |
| 10-9-2023 | Atene | Grecia | 5 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2024 | - | |
| 11-10-2023 | Wrexham | Galles | 4 – 0 | Gibilterra | Amichevole | - | 24’ 71’ |
| 16-10-2023 | Faro | Gibilterra | 0 – 4 | Irlanda | Qual. Euro 2024 | - | 69’ |
| 18-11-2023 | Nizza | Francia | 14 – 0 | Gibilterra | Qual. Euro 2024 | - | 81’ |
| 21-11-2023 | Faro | Gibilterra | 0 – 6 | Paesi Bassi | Qual. Euro 2024 | - | 82’ |
| Totale | | Presenze (9º posto) | 38 | | Reti (2º posto) | 3 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Campionato gibilterriano: 1
Lincoln Red Imps: 2017-2018, 2020-2021
* Coppa di Gibilterra: 1
Lincoln Red Imps: 2020-2021
* Supercoppa di Gibilterra: 2
Lincoln Red Imps: 2017
Europa FC: 2018
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7,980,684 | https://it.wikipedia.org/wiki/Evelyn_Ashamallah | Evelyn Ashamallah | # Evelyn Ashamallah
Evelyn Ashamallah, (in arabo إيفيلين عشم الله, (1948), è una pittrice e artista egiziana.
## Biografia
Evelyn Ashamallah (in arabo: إيفيلين عشم الله) è una pittrice copta, nata a Dosouk, un villaggio vicino ad Alessandria d'Egitto nel 1948. Si laurea alla facoltà di Belle Arti dell'Università di Alessandria nel 1973. Dal 2000 al 2002 è stata la direttrice del Museo Egiziano di Arte Contemporanea del Cairo.
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3,709,542 | https://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Carnahan | Jean Carnahan | # Jean Carnahan
Jean Anne Carnahan, nata Carpenter (Washington, 20 dicembre 1933 – 30 gennaio 2024), è stata una politica statunitense, senatrice per lo stato del Missouri dal 2001 al 2002.
## Biografia
Laureata alla George Washington University, nel 1954 Jean Carpenter sposò Mel Carnahan, figlio di un deputato democratico. Qualche tempo dopo lo stesso Mel divenne attivo politicamente, fino ad essere eletto tesoriere di stato del Missouri nel 1980.
Nel 1993 Carnahan divenne governatore del Missouri e Jean intraprese varie attività benefiche, collaborando anche con alcune associazioni umanitarie.
Nel 2000 Mel si candidò al Senato, ma poche settimane prima delle elezioni perì in un incidente aereo insieme al figlio Randy e al consigliere Chris Sifford. La legge dello stato però impediva di rimuovere la candidatura dell'uomo sebbene fosse deceduto e c'era la seria probabilità che Carnahan vincesse; andando così le cose, il vicegovernatore Wilson (appena divenuto governatore a causa della morte di Carnahan) avrebbe dovuto dichiarare non valide le elezioni e quindi scegliere personalmente una persona per occupare il seggio. Wilson allora promise che se Carnahan avesse vinto, lui avrebbe dato il seggio senatoriale a Jean e alla fine la previsione si avverò.
La nomina provvisoria della donna scadde alla fine del 2002 e così vennero indette delle elezioni speciali per determinare la persona che avrebbe portato a compimento il mandato del defunto Carnahan. La vedova decise di candidarsi ma venne sconfitta dall'avversario repubblicano Jim Talent per un solo punto percentuale.
Dopo la fine del suo mandato, la Carnahan ha abbandonato la politica attiva e si è dedicata alla scrittura.
Dal marito Mel, Jean Carnahan ha avuto quattro figli: Roger (detto Randy, morto insieme a suo padre nell'incidente aereo), Russ (eletto deputato al Congresso nel 2005), Robin (eletta segretario di stato del Missouri nel 2004) e Tom (fondatore del Wind Capital Group, una società attiva nella costruzione di parchi eolici).
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2,455,402 | https://it.wikipedia.org/wiki/Radja_Nainggolan | Radja Nainggolan | # Radja Nainggolan
Radja Nainggolan (Anversa, 4 maggio 1988) è un calciatore belga, centrocampista del Bhayangkara.
## Biografia
Radja Nainggolan è nato ad Anversa, da madre fiamminga e padre batak, un'etnia dell'isola di Sumatra, in Indonesia.
Quando Radja era ancora un bambino, il padre abbandonò la famiglia lasciandola in condizioni precarie. Fu cresciuto dalla madre, alla quale era molto legato, che morì nel 2010. Parla quattro lingue: olandese, francese, inglese e italiano.
Si è sposato il 3 maggio 2011 con Claudia Lai, da cui ha avuto due figlie: Aysha (nata nel 2012) e Mailey (nata nel 2016). Nel giugno del 2013 visita per la prima volta l'Indonesia, venendo ricevuto dal ministro per le politiche giovanili e lo sport. Ha una sorella gemella, Riana, anch'essa calciatrice, nella stagione 2014-2015 in rosa con la Res Roma, e poi passata al calcio a 5.
## Caratteristiche tecniche
È un centrale di centrocampo molto dinamico, grintoso e duttile, spesso schierato come mezzala o come mediano davanti alla difesa. Dotato di corsa e forza fisica, le sue doti da incontrista e la sua propensione al sacrificio lo portano spesso a pressare gli avversari alla ricerca del recupero del pallone. Abile negli inserimenti offensivi e dotato di discreta tecnica, buona visione di gioco, fiuto del gol e un ottimo tiro dalla distanza di notevole potenza, è stato spesso anche impiegato come regista oppure in un ruolo più avanzato, come trequartista dietro le punte, in particolare alla Roma e all'Inter. Nainggolan è ricordato anche per le sue iconiche scivolate che gli permettevano di recuperare in modo pulito e rapido il pallone e far ripartire l'azione, dimostrando anche una spiccata attitudine e qualità difensiva. Nel corso della sua militanza nel Cagliari è stato soprannominato Ninja per il suo stile di gioco e per i suoi tratti somatici asiatici.
## Carriera
### Club
**Piacenza**
Cresce calcisticamente nelle giovanili del Tubantia Borgerout, società in cui comincia a giocare, insieme alla sorella, all'età di 5 anni. A dodici anni si trasferisce poi al vivaio del Germinal Beerschot dove rimane fino al 2005 quando, notato dal procuratore Alessandro Beltrami, passa al Piacenza, in quella stagione militante nella Serie B italiana. Proprio a Piacenza inizia la sua carriera professionistica, debuttando in prima squadra nel campionato 2005-2006, precisamente il 28 maggio 2006 in Piacenza-Arezzo (2-3). Rimane nelle giovanili della squadra emiliana anche nel campionato successivo, marcando una sola presenza nella stagione 2006-2007, prima di essere inserito stabilmente in prima squadra nel campionato seguente, in cui gioca 10 gare.
La stagione 2008-2009 vede Nainggolan diventare titolare della formazione piacentina, giocando 38 gare su 42 e siglando tre reti. A fine anno gli emiliani ottengono la salvezza. Titolare anche nella stagione seguente, con il club biancorosso totalizza 71 presenze e 4 reti in quattro stagioni e mezzo.
**Cagliari**
Il 27 gennaio 2010 passa al Cagliari in prestito con diritto di riscatto (in cambio, i sardi mandano a Piacenza Mikhail Sivakov), ed esordisce in Serie A il 7 febbraio 2010 in Inter-Cagliari 3-0. Dopo aver totalizzato sette presenze con i rossoblù, pur senza convincere (facendosi espellere dopo pochi minuti dall'ingresso in campo il 28 febbraio contro il Chievo), il 21 giugno 2010 il Cagliari annuncia l'acquisto della metà del suo cartellino. Nella prima parte della stagione 2010-2011 gioca da titolare per scelta dell'allenatore Pierpaolo Bisoli e a causa dell'assenza di Daniele Conti, disputando contro Palermo e Roma delle prestazioni positive che ne confermano il ruolo da titolare anche quando a Bisoli subentra Roberto Donadoni. Il 31 ottobre 2010, alla nona giornata di campionato, sigla il suo primo gol in Serie A contro il Bologna con un destro al volo con cui firma il 2-0 finale. Il 31 gennaio 2011, al termine della sessione invernale di calciomercato, il Cagliari riscatta la seconda metà del suo cartellino.
Le stagioni seguenti vedono confermare il buon rendimento del centrocampista belga, che risulta essere il giocatore che ha compiuto più contrasti vincenti nei massimi campionati europei tra le annate 2010-2011 e 2012-2013, con un totale di 298 tackle vinti. Le ottime prestazioni offerte in maglia rossoblù lo hanno reso particolarmente popolare tra i tifosi del Cagliari, che lo hanno inserito in un'ideale Top 11 comprendente i migliori giocatori della storia del club sardo.
**Roma**
Il 7 gennaio 2014 passa in prestito alla Roma per 3 milioni di euro, con opzione di riscatto della metà del cartellino da parte della società giallorossa fissato a 6 milioni.
Due giorni dopo esordisce con la maglia giallorossa giocando titolare nella partita di Coppa Italia contro la Sampdoria, vinta per 1-0. L'esordio in campionato avviene il 12 gennaio contro il Genoa (4-0). Il 22 febbraio 2014 nella trasferta a Bologna realizza la sua prima rete con la maglia della Roma (1-0). Il 19 aprile segna il suo secondo gol in maglia giallorossa, rete decisiva per la vittoria per 1-0 contro la Fiorentina con la quale la Roma si assicura l'ingresso alla successiva Champions League. A fine stagione la Roma esercita il diritto di riscatto sulla metà del cartellino.
Il 17 settembre 2014 debutta in Champions League durante il match giocato contro i russi del CSKA Mosca, partita terminata 5-1 per i capitolini. Nella stagione 2014-2015 si dimostra sin dall'inizio tra i più in forma della squadra, diventando una pedina fondamentale per la formazione di Rudi Garcia, e rivelandosi uno dei migliori giocatori del girone di andata della Serie A. Il 24 giugno 2015, dopo una trattativa durata mesi, viene ufficializzato il riscatto da parte dei giallorossi dell'altra metà del cartellino per 9 milioni di euro.
Nella stagione 2015-2016 è coinvolto anche lui nei problemi della squadra, ma dopo l'esonero di Garcia nel gennaio 2016 (alla 19ª giornata) e l'arrivo di Luciano Spalletti svolta la stagione della Roma e con essa quella del belga che, dopo essere stato spostato nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 dell'allenatore toscano con cui va a segno nelle prime 2 gare casalinghe della sua gestione contro Verona (1-1) e Frosinone (vinta 3-1 dai giallorossi). Termina la stagione con 6 goal all'attivo (ne aveva segnati 0 nel girone d'andata) contribuendo al raggiungimento del terzo posto della squadra. Tra queste reti vanno segnalate quelle contro Inter (1-1) e Napoli (1-0), entrambe determinanti per far sì che i giallorossi arrivassero al terzo posto.
Il 3 novembre 2016 segna il primo gol in carriera nelle coppe europee, il quarto giallorosso nella vittoria per 4-2 in trasferta contro l'Austria Vienna, match valido per la fase a gironi dell'Europa League 2016-2017. Il 4 dicembre 2016 chiude il derby di Roma contro la Lazio segnando il gol del 2-0 con un tiro da oltre 25 metri. Il 19 gennaio 2017 segna la sua prima doppietta in maglia giallorossa (e in carriera) nella gara valida per gli ottavi di Coppa Italia contro la Sampdoria vinta 4-0. Tra il 7 e il 26 febbraio realizza cinque gol in quattro partite di fila in campionato (tutte vinte) rispettivamente contro Fiorentina, Crotone, Torino e Inter (contro cui segna la sua prima doppietta in Serie A) raggiungendo i 12 gol stagionali, record in carriera. Termina la stagione con 53 presenze e 14 gol complessivi (di cui 11 in campionato).
L'anno successivo invece, con Eusebio Di Francesco in panchina, torna a giocare da mezzala nel suo 4-3-3. Durante la stagione non rende come in quella passata, e in gennaio viene pure escluso prima della gara contro l'Atalanta per motivi disciplinari. A fine anno, tra campionato e coppe, realizza complessivamente 42 gare e 6 reti, di cui 4 in campionato (tra queste va segnalata una nel derby vinto 2-1 contro la Lazio) mentre in Champions League realizza due gol (che rappresentano anche le sue prime reti in tale competizione) nella vittoria per 4-2 contro il Liverpool in semifinale, che tuttavia non permette ai giallorossi di passare il turno.
**Inter**
Il 26 giugno 2018 viene ingaggiato dall'Inter a titolo definitivo, a fronte di un corrispettivo fisso di 38 milioni di euro; nell'ambito dell'operazione Davide Santon e Nicolò Zaniolo si trasferiscono in giallorosso. Il giocatore belga firma un contratto quadriennale valido a partire dal 1º luglio successivo, scegliendo di indossare la maglia numero 14. All'Inter ritrova Luciano Spalletti, già suo allenatore ai tempi della Roma.
Sigla il suo primo gol in nerazzuro alla terza partita di campionato, nonché sua prima presenza, nella vittoria per 3-0 sul campo del Bologna. Il suo girone d'andata è molto travagliato in quanto è vittima di molteplici infortuni nel corso della stagione e il 23 dicembre 2018 viene escluso per motivi disciplinari in vista della sfida con il Napoli da giocare il giorno di Santo Stefano. Viene reintegrato in rosa il 29 dicembre seguente. Il 31 gennaio 2019 il suo errore sul dischetto, insieme a quello del compagno di squadra Lautaro Martínez, costa all'Inter l'eliminazione dalla Coppa Italia ai tiri di rigore, a opera della Lazio. Nel girone di ritorno si rende protagonista di prestazioni migliori rispetto al girone d'andata (nonostante avesse avuto ulteriori problemi fisici), e il 26 maggio 2019, all'ultima giornata di campionato, segna il gol decisivo nella vittoria per 2-1 contro l'Empoli che consente ai nerazzurri di qualificarsi alla successiva edizione di Champions League.
**Prestito al Cagliari**
All'inizio della stagione 2019-2020, con l'arrivo del nuovo allenatore Antonio Conte, il belga viene escluso dal club nerazzurro. Il 5 agosto 2019 viene quindi ceduto in prestito annuale al Cagliari, facendo così ritorno al club sardo dopo 5 anni. Il 20 ottobre ritorna al gol con la maglia rossoblù nel match casalingo contro la SPAL (2-0), siglando il provvisorio vantaggio del Cagliari con un destro al volo dai 30 metri sotto l'incrocio dei pali. Il 10 novembre, nella vittoria per 5-2 contro la Fiorentina, realizza un gol e fornisce 3 assist; in virtù delle ottime prestazioni offerte in avvio di stagione, viene premiato come migliore giocatore del mese di novembre dalla Lega Serie A. Il 16 luglio 2020, per via di una lesione al polpaccio della gamba destra riportata nella partita contro il Lecce (0-0), è costretto a concludere anzitempo la sua stagione al Cagliari con un bottino di 6 gol e 7 assist in 29 presenze complessive tra campionato e Coppa Italia.
**Ritorni all'Inter e al Cagliari**
Il 13 ottobre fa ritorno all'Inter, dove tuttavia trova poco spazio e il 1º gennaio 2021 fa ritorno al Cagliari nuovamente con la formula del prestito. Esordisce per la terza volta in Sardegna il 6 gennaio 2021 nella sconfitta casalinga contro il Benevento (1-2), mentre il 7 marzo torna al gol con la maglia rossoblù segnando la rete del definitivo 2-2 nella partita esterna contro la Sampdoria. A fine prestito fa ritorno all'Inter, con cui risolve il proprio contratto il 10 agosto 2021.
**Anversa**
Il 14 agosto 2021 fa ritorno in Belgio, firmando un biennale per l'Anversa, la squadra della sua città natale, seppur rivale del Beerschot (dove era cresciuto a livello calcistico). Una settimana dopo il suo arrivo gli viene ritirata la patente per guida in stato d'ebbrezza. Il 25 ottobre, segna il suo primo gol in occasione dell'incontro di Europa League contro l'Eintracht Francoforte, mentre il 5 dicembre decide con un gol il derby contro il Beerschot. Termina la stagione con 37 presenze totali e 3 gol, arrivando a disputare i play-off per il titolo, concludendo però al quarto e ultimo posto, che garantisce i preliminari di Conference League.
Incomincia la stagione successiva da titolare, andando a segno contro l'OH Lovanio alla terza giornata e fornendo un assist all'ottava contro il Cercle Bruges. Tuttavia, anche la seconda stagione ad Anversa è segnata da alcuni episodi extra-campo: il 12 ottobre 2022 viene arrestato per essersi messo alla guida con una patente non valida, in quanto non aveva sostenuto l'esame per il riottenimento della stessa dopo l'episodio dell'anno precedente; sei giorni dopo viene sospeso a tempo indeterminato dalla prima squadra per aver fumato una sigaretta elettronica in panchina durante il sopralluogo prima della partita contro lo Standard Liegi. Quindi, il 13 novembre seguente, il club belga decide di non reintegrare Nainggolan e comunica la volontà di collaborare al suo trasferimento in un altro club.
**SPAL**
Il 30 gennaio 2023 viene ingaggiato dalla SPAL, club di Serie B allenato da Daniele De Rossi, suo compagno di squadra ai tempi della Roma, con cui firma un contratto fino al termine della stagione, con un'opzione per un'ulteriore annata. Il successivo 4 febbraio, al debutto con la nuova maglia, subentra nel corso della sconfitta interna contro il Bari (3-4) fornendo un assist e andando a segno all'81'. Nel complesso gioca 10 partite di campionato con la squadra biancazzurra, che a fine stagione retrocede in Serie C. Terminato il contratto, resta svincolato.
**Bhayangkara**
Il 20 novembre 2023, Naiggolan si unisce da svincolato al Bhayangkara, squadra indonesiana militante nella BRI Liga 1, la massima divisione nazionale.
### Nazionale
Ha fatto parte della nazionale Under-21 del Belgio dal 2007 al 2010, con la quale ha disputato 13 gare e segnato un gol.
Esordisce in nazionale maggiore il 29 maggio 2009 nell'incontro contro il Cile valido per la Kirin Cup, terminato con il punteggio di 1-1. È stato richiamato nel novembre 2011, quando ha collezionato la seconda presenza in amichevole contro la Romania.
Nonostante le ottime prestazioni con la Roma non viene convocato per i Mondiali 2014. In precedenza (il 5 marzo dello stesso anno) aveva segnato la sua prima rete con la Nazionale nell'amichevole pareggiata per 2-2 contro la Costa d'Avorio.
Viene convocato per gli Europei 2016 in Francia, competizione in cui realizza due reti: la prima consente al Belgio di battere 1-0 la Svezia e di qualificarsi agli ottavi come seconda del girone; la seconda, nei quarti di finale contro il Galles, sblocca la gara, ma il Belgio verrà sconfitto 3-1 dai gallesi ed eliminato.
Nell'agosto 2017, dopo essere stato escluso dalle ultime convocazioni del commissario tecnico Roberto Martínez, considera la possibilità di lasciare la nazionale, salvo poi tornare sui suoi passi; nel mese di novembre torna a far parte della rosa belga. Il 27 marzo 2018 disputa la sua ultima partita con la maglia dei Diavoli Rossi in occasione della vittoria casalinga contro l'Arabia Saudita (4-0) poiché, dopo essere stato escluso dalla lista dei convocati per i Mondiali 2018 in Russia, annuncia ufficialmente il ritiro dalla nazionale.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 14 febbraio 2023.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2005-2006 | Piacenza | B | 1 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
| 2006-2007 | Piacenza | B | 1 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
| 2007-2008 | Piacenza | B | 10 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 0 |
| 2008-2009 | Piacenza | B | 38 | 3 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 39 | 3 |
| 2009-gen. 2010 | Piacenza | B | 21 | 1 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 22 | 1 |
| Totale Piacenza | Totale Piacenza | Totale Piacenza | 71 | 4 | | 3 | 0 | | - | - | | - | - | 74 | 4 |
| gen.-giu. 2010 | Cagliari | A | 7 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 7 | 0 |
| 2010-2011 | Cagliari | A | 36 | 2 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 38 | 2 |
| 2011-2012 | Cagliari | A | 37 | 1 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 39 | 1 |
| 2012-2013 | Cagliari | A | 34 | 2 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 35 | 2 |
| 2013-gen. 2014 | Cagliari | A | 17 | 2 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 18 | 2 |
| gen.-giu. 2014 | Roma | A | 17 | 2 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 20 | 2 |
| 2014-2015 | Roma | A | 35 | 5 | CI | 2 | 0 | UCL+UEL | 6+3 | 0 | - | - | - | 46 | 5 |
| 2015-2016 | Roma | A | 35 | 6 | CI | 0 | 0 | UCL | 7 | 0 | - | - | - | 42 | 6 |
| 2016-2017 | Roma | A | 37 | 11 | CI | 4 | 2 | UCL+UEL | 2+10 | 0+1 | - | - | - | 53 | 14 |
| 2017-2018 | Roma | A | 31 | 4 | CI | 0 | 0 | UCL | 11 | 2 | - | - | - | 42 | 6 |
| Totale Roma | Totale Roma | Totale Roma | 155 | 28 | | 9 | 2 | | 39 | 3 | | - | - | 203 | 33 |
| 2018-2019 | Inter | A | 29 | 6 | CI | 1 | 0 | UCL+UEL | 4+2 | 1+0 | - | - | - | 36 | 7 |
| 2019-2020 | Cagliari | A | 26 | 6 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 29 | 6 |
| 2020-gen. 2021 | Inter | A | 4 | 0 | CI | 0 | 0 | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 5 | 0 |
| Totale Inter | Totale Inter | Totale Inter | 33 | 6 | | 1 | 0 | | 7 | 1 | | - | - | 41 | 7 |
| gen.-giu. 2021 | Cagliari | A | 22 | 1 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 22 | 1 |
| Totale Cagliari | Totale Cagliari | Totale Cagliari | 179 | 14 | | 9 | 0 | | - | - | | - | - | 188 | 14 |
| 2021-2022 | Anversa | D1 | 27+5 | 2 | CB | 0 | 0 | UEL | 5 | 1 | - | - | - | 37 | 3 |
| 2022-gen. 2023 | Anversa | D1 | 12 | 1 | CB | 0 | 0 | UECL | 6 | 2 | - | - | - | 18 | 3 |
| Totale Anversa | Totale Anversa | Totale Anversa | 39+5 | 3 | | 0 | 0 | | 11 | 3 | | - | - | 55 | 6 |
| gen.-giu. 2023 | SPAL | B | 10 | 1 | CI | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
| nov.2023-2024 | Bhayangkara | L1 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 492 | 56 | | 22 | 2 | | 57 | 7 | | - | - | 571 | 65 |
### Presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Belgio :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 29-5-2009 | Chiba | Belgio | 1 – 1 | Cile | Kirin Cup | - | 74’ |
| 11-11-2011 | Liegi | Belgio | 2 – 1 | Romania | Amichevole | - | 79’ |
| 29-2-2012 | Candia | Grecia | 1 – 1 | Belgio | Amichevole | - | 82’ |
| 6-2-2013 | Bruges | Belgio | 2 – 1 | Slovacchia | Amichevole | - | 46’ 78’ |
| 5-3-2014 | Bruxelles | Belgio | 2 – 2 | Costa d'Avorio | Amichevole | 1 | 46’ |
| 4-9-2014 | Liegi | Belgio | 2 – 0 | Australia | Amichevole | - | 63’ |
| 10-10-2014 | Bruxelles | Belgio | 6 – 0 | Andorra | Qual. Euro 2016 | - | |
| 13-10-2014 | Zenica | Bosnia ed Erzegovina | 1 – 1 | Belgio | Qual. Euro 2016 | 1 | |
| 28-3-2015 | Bruxelles | Belgio | 5 – 0 | Cipro | Qual. Euro 2016 | - | |
| 31-3-2015 | Gerusalemme | Israele | 0 – 1 | Belgio | Qual. Euro 2016 | - | 86’ |
| 7-6-2015 | Saint-Denis | Francia | 3 – 4 | Belgio | Amichevole | 1 | |
| 12-6-2015 | Cardiff | Galles | 1 – 0 | Belgio | Qual. Euro 2016 | - | |
| 3-9-2015 | Bruxelles | Belgio | 3 – 1 | Bosnia ed Erzegovina | Qual. Euro 2016 | - | |
| 6-9-2015 | Nicosia | Cipro | 0 – 1 | Belgio | Qual. Euro 2016 | - | |
| 10-10-2015 | Andorra la Vella | Andorra | 1 – 4 | Belgio | Qual. Euro 2016 | 1 | |
| 13-10-2015 | Bruxelles | Belgio | 3 – 1 | Israele | Qual. Euro 2016 | - | |
| 13-11-2015 | Bruxelles | Belgio | 3 – 1 | Italia | Amichevole | - | |
| 29-3-2016 | Leiria | Portogallo | 2 – 1 | Belgio | Amichevole | - | |
| 5-6-2016 | Bruxelles | Belgio | 3 – 2 | Norvegia | Amichevole | - | |
| 13-6-2016 | Lione | Belgio | 0 – 2 | Italia | Euro 2016 - 1º turno | - | 62’ |
| 18-6-2016 | Bordeaux | Belgio | 3 – 0 | Irlanda | Euro 2016 - 1º turno | - | 57’ |
| 22-6-2016 | Nizza | Svezia | 0 – 1 | Belgio | Euro 2016 - 1º turno | 1 | |
| 26-6-2016 | Tolosa | Ungheria | 0 – 4 | Belgio | Euro 2016 - Ottavi di finale | - | |
| 1-7-2016 | Lilla | Galles | 3 – 1 | Belgio | Euro 2016 - Quarti di finale | 1 | |
| 1-9-2016 | Bruxelles | Belgio | 0 – 2 | Spagna | Amichevole | - | 46’ |
| 6-9-2016 | Nicosia | Cipro | 0 – 3 | Belgio | Qual. Mondiali 2018 | - | 84’ |
| 25-3-2017 | Bruxelles | Belgio | 1 – 1 | Grecia | Qual. Mondiali 2018 | - | |
| 28-3-2017 | Soči | Russia | 3 – 3 | Belgio | Amichevole | - | |
| 5-6-2017 | Bruxelles | Belgio | 2 – 1 | Rep. Ceca | Amichevole | - | 46’ |
| 27-3-2018 | Bruxelles | Belgio | 4 – 0 | Arabia Saudita | Amichevole | - | 59’ |
| Totale | | Presenze | 30 | | Reti | 6 | |
## Riconoscimenti
* È inserito nella Top 11 Rossoblù - I più forti di sempre, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori calciatori nella storia del Cagliari.
## Palmarès
### Individuale
* Gran Galà del calcio AIC: 4
Squadra dell'anno: 2015, 2016, 2017, 2018
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4,521,262 | https://it.wikipedia.org/wiki/Massime_di_Ptahhotep | Massime di Ptahhotep | # Massime di Ptahhotep
Le Massime di Ptahhotep o Istruzioni di Ptahhotep sono un antico testo letterario egizio attribuito a Ptahhotep, un visir di re Djedkara Isesi della V dinastia (ca. 3000-2500 a.C.). Si tratta di una raccolta di massime e consigli sulle relazioni umane, sul genere dei sebayt, diretti al proprio figlio. L'opera è giunta ai nostri giorni in diversi esemplari su papiro, compreso il Papiro Prisse che data dal Medio Regno ed è esposto nella Bibliothèque Nationale a Parigi. Esistono considerevoli differenze fra il contenuto del Papiro Prisse e due testi presenti al British Museum.
Nell'introduzione, l'autore spiega la ragione della scrittura delle istruzioni, e cioè l'aver raggiunto la vecchiaia e voler trasmettere la saggezza dei suoi antenati a mezzo delle sue parole, ascoltate dagli Dei. Le Massime sono precetti conformisti che decantano le virtù civili, come la verità, l'autocontrollo e la gentilezza verso i propri simili. Imparare ascoltando tutti e sapendo che la conoscenza umana non è mai perfetta sono i motivi conduttori. Evitare il conflitto aperto, ove possibile, non deve essere considerato debolezza. Dovrebbe essere perseguita la giustizia e, alla fine, saranno i comandamenti degli Dei a prevalere. Alcune delle massime fanno riferimento al proprio comportamento, quando in presenza dei potenti, come scegliere il giusto padrone e come servirlo. Altri insegnano il modo corretto di procedere attraverso l'apertura e la gentilezza. L'avidità è la base di ogni male e deve essere evitata, mentre la generosità verso la famiglia e gli amici, è lodevole. La scalata sociale deve essere accettata come dono degli Dei e può essere mantenuta accettando la precedenza dei propri superiori.
## Passaggi selezionati
Frasi prese da Christian Jacq, "The Living Wisdom of Ancient Egypt".
* "Grande è la legge. (Maat)." (p. 24)
* "Tutto dovrebbe essere condotto in modo rettilineo tale da potersi misurare con un filo a piombo." (p. 27)
* "L'ingiustizia esiste in abbondanza, ma il male non può mai avere la meglio nel lungo periodo." (p. 32)
* "Punire con principio, insegnare significativamente. L'atto di fermare il male porta alla creazione duratura della virtù." (p. 32)
* "La razza umana non compie nulla. È quello che Dio comanda che viene fatto." (p. 41)
* "Coloro che sono guidati da Dio non vanno sulla cattiva strada. Quelli ai quali Dio toglie la barca non possono attraversare." (p. 43)
* "Segui il tuo cuore per tutta la vita, non commettere eccessi rispetto a quanto è stato ordinato." (p. 66)
* "Se lavori duro, e se la crescita nei campi avviene come dovrebbe, è perché Dio ha posto abbondanza nelle tue mani." (p. 74)
* "Non fare pettegolezzi nel tuo vicinato, perché le persone rispettano il silenzio." (p. 74)
* "L'ascolto, beneficia l'ascoltatore." (p. 74)
* "Se colui che ascolta, ascolta completamente, comprende tutto." (p. 76)
* "Chi ascolta diventa il padrone di ciò che è redditizio." (p. 76)
* "Ascoltare è meglio di niente, così è nato l'amore perfetto." (p. 76)
* "Dio ama colui che ascolta e odia coloro che non ascoltano." (p. 76)
* "L'uomo ignorante che non ascolta, non apprende nulla. Egli equipara la conoscenza all'ignoranza, l'inutile al dannoso. Egli fa tutto ciò che è detestabile, così la gente si arrabbia con lui ogni giorno." (p. 77)
* "Una parola perfetta è nascosta più delle pietre preziose. Essa si trova nei pressi dei servi che lavorano al mulino di pietra." (p. 78)
* "Parla solo quando hai qualcosa da dire" (p. 79)
* "Quanto a voi, insegnate al vostro discepolo le parole della tradizione, in modo che possa fungere da modello per i figli dei potenti, che possono trovare in lui la comprensione e la giustizia di ogni cuore che parla a lui, dal momento che l'uomo non è nato saggio." (p. 85)
* "Una donna dal cuore felice porta equilibrio." (p. 107)
* "Ama tua moglie con passione." (p. 107)
* "A coloro che finiscono continuamente per farsi concupire dalle donne, nessuno dei loro piani avrà successo." (p. 108)
* "Meraviglioso il figlio che obbedisce a suo padre!" (p. 112)
* "Non biasimo quelli che sono senza figli, non li criticano per non averne, e non si vantano di averne." (p. 113)
* "Che il tuo cuore non sia mai inutile a causa di quello che sai. Prendi consiglio dall'ignorante così come dal saggio..." (p. 119)
* "Non porre fiducia nel tuo cuore unicamente all'accumulo di ricchezze, poiché tutto quello che hai è un dono di Dio." (p. 126)
* "Pensa di vivere in pace con quello che possiedi, e qualunque cosa gli Dei decidano di darti arriverà da sé." (p. 127)
* "Non ripetere una voce diffamatoria, non ascoltarla." (p. 139)
* "Chi ha un cuore grande ha un dono di Dio. Colui che obbedisce al suo stomaco obbedisce al nemico." (p. 140)
* "Coloro che sono guidati dagli Dei non possono perdersi. A coloro i quali essi vieteranno il passaggio non saranno in grado di attraversare il fiume della vita." (p. 143)
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3,444,283 | https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_San_Salvatore_Maggiore | Abbazia di San Salvatore Maggiore | # Abbazia di San Salvatore Maggiore
L'abbazia di San Salvatore Maggiore (in latino: abbatia Sancti Salvatoris Maioris) è stata un'abbazia benedettina, fondata nell'VIII secolo e soppressa nel XVII secolo, sorta sull'altopiano del monte Letenano, nella dorsale della catena dei rilievi che formano lo spartiacque tra i bacini del Salto e del Turano. Storicamente nell'Alta Sabina, nel territorio reatino, ai margini della regione del Cicolano, attualmente il complesso monumentale di San Salvatore Maggiore è nel territorio di Pratoianni, frazione del comune di Concerviano nella provincia di Rieti. Il centro abitato più vicino è il paese di Vaccareccia, frazione, anch'essa, del comune di Concerviano.
All'abbazia sono stati soggetti, per secoli, un cospicuo numero di castelli, ovvero di centri abitati, situati nel territorio ad essa più prossimo che costituirono un'unità amministrativa denominata, in seguito, la Signoria di San Salvatore Maggiore.
«Chi non si illumina pensando alle grandi abbazie del Lazio, per limitarci a quelle più vicine, Montecassino, Subiaco, Casamari, Farfa? Ma quella di San Salvatore Maggiore è ignorata dai più, non esistono note storiche recenti e bisogna cercare più a fondo, risalire nel tempo. Allora sì che si trova, non molto, ma certamente vengono alla luce dati e informazioni densi di significato e con riferimenti sensazionali. [...] I segni della vita che vi si è svolta, gli avvenimenti che vi sono accaduti, le impronte lasciate dalle persone che lo hanno abitato; qualcosa si vede, qualcosa si sa, qualcos'altro si intuisce, ma quanto ancora vi è celato?»
(Giuseppe Chisari e Carlo De Paolis, L'abbazia di San Salvatore Maggiore sul monte Letenano - Tra le abbazie del Lazio, Il Lunario Romano - F.lli Palombi Editori, Roma, 1988)
## Storia
L'archivio di San Salvatore Maggiore, se mai ve ne fu uno, è ormai scomparso e disperso. La storia dell'abbazia, dopo la sua soppressione, è stata parzialmente ricostruita tramite le notizie raccolte qua e là negli archivi di altre istituzioni, in particolare della vicina abbazia di Farfa, ove gli storici si sono imbattuti in nozioni e menzioni sporadiche e frammentarie circa il monastero. Le notizie raccolte sono tanto più preziose quanto più rare.
### Alto Medioevo
**Età Longobarda**
L'abbazia sorse sulle rovine di una preesistente villa romana, come testimoniato da materiali riutilizzati nella costruzione del complesso abbaziale tra i quali il più evidente e senz'altro la Lapide di Sesto Tadio, parte di un sarcofago utilizzato come vasca di un fontanile all'interno del complesso abbaziale. Altri indizi strutturali, evidenziati dai recenti restauri, confermano l'origine romana della costruzione. È probabile che la villa sulle cui vestigia venne edificata l'abbazia fosse proprio quella del senatore Tadio Nepote il cui cursus honorum fu descritto in maniera concisa e puntuale sulla sua epigrafe (CIL IX, 04119) dalla moglie Mulvia Placida e che tale villa rustica si trovasse nei pressi della Via Caecilia come avanzato alla fine dell'ottocento da Niccolò Persichetti.
La fondazione dell'abbazia avvenne nel 735 durante il regno longobardo di Liutprando ad opera di Lucerio da Moriana, compagno di Tommaso da Moriana, che nel 721 aveva rifondato l'abbazia di Farfa, alle pendici del monte Acuziano in Sabina. Lucerio era accompaganto da altri monaci franchi i quali, in quanto guargangi, ovvero stranieri nel regno dei longobardi, godevano di particolari privilegi che favorirono lo sviluppo del cenobio. La fondazione del monastero avvenne sul monte Letenano ad ottomila passi da Farfa e ad otto miglia da Rieti.
Già a partire dall'VIII secolo la fama di santità della vita dei monaci del Letenano si sparse rapidamente ed altrettanto rapidamente si accrebbero le donazioni ricevute dall'abbazia: oltre ai lasciti testamentari erano semplici privati a trasferire i loro beni al monastero così come nobili o uomini di stato ed alti ufficiali della corte longobarda di Spoleto o di quella papale di Roma che ricorrevano a donazioni per sollecitare il loro ingresso nella comunità monastica. L'abbazia vide così accrescere i propri beni che furono confermati già da papa Stefano III (752-757).
L'abbazia all'epoca era tanto potente che, sotto il regno di Desiderio (757-774), fu tra i protagonisti della congiura ordita ai danni dell'antipapa Costantino dal primicerio Cristoforo e dal figlio Sergio, sacellario papale, i quali, decisi ad invocare contro di lui l'aiuto di re Desiderio (757-774), onde rimuovere da loro ogni sospetto, simularono di voler abbandonare la politica e il mondo per ritirarsi a condurre vita penitente nel monastero del Salvatore.
**Età Carolingia**
Alla caduta di re Desiderio nel 774, Carlo Magno, già re dei franchi, si proclamò rex Francorum et Langobardorum. Il cambio di dominazione non pregiudicò la fama e e gli interessi materiali dei monastero, che dopo d'aver goduto la protezione dei sovrani longobardi passò a seguire la politica pontificia, tutta ispirata a favorire i Franchi, così che San Salvatore Maggiore, insieme con Farfa e Sant' Andrea sul Soratte, venne annoverato tra i monasteri regi nel nuovo regno carolingio.
Quando poi, nel natale dell'800, Carlo Magno in persona soggiornò a Farfa durante il suo viaggio a Roma per essere incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, l'abate di San Salvatore era lì insieme a quello di Farfa ad omaggiare l'imperatore il quale concesse alle due abbazie il titolo di abbazie imperiali ponendole di fatto, da allora, sotto la "defensio imperialis".
Ulteriore testimonianza della vicinanza del cenobio al favore imperiale è la corrispondenza intercorsa tra l'abate di San Salvatore ed Alcuino di York, il potente maestro di palazzo di Carlo Magno.
**IX secolo**
Anche dopo la morte di Carlo Magno l'abbazia accrebbe ancora il suo potere tanto che il Liber Pontificalis ricorda come Pasquale I (817-824) offrì al monastero ricchi doni:
«Fecit in monasterio Salvatoris Domini nostri lesu Christi sito in territorio Reatino vestem de Chrysoclavo cum historia qualiter idem Dominus noster lesus Christus cum Archangelis et Apostolis in coelo coruscat, mira pulchritudine, diversis ornatam margaritis. Item in jam dicto Monasterio ad ornatum sacri Altaris aliam obtulit vestem de fundato, habentes cruces de blatthin byzantea et perichysim de Chrysoclavo, mirifice ornatam.»
«Nel monastero del Salvatore nostro Signore Gesù Cristo, situato nel territorio di Rieti, [ il papa ] fece [ in dono ] un drappo di Chrysoclavus istoriato con nostro Signore Gesù Cristo in cielo in coro con gli Arcangeli e gli Apostoli, adornato con una meravigliosa bellezza e diverse perle. Allo stesso modo, in detto monastero, fu offerto un altro drappo per l'ornamento del sacro altare, fatto di tessuto di fondato, con croci di lino di Bisanzio e perichysium di Chrysoclavus, magnificamente decorato.»
(Ildefonso Schuster, Il monastero imperiale del Salvatore sul Monte Letenano, in "Archivio Società Romana Storia Patria", Roma, 1914. pag.19 (cfr. Liber Pontificalis, Ediz. Duchesne, II, 59))
Il fatto che il papa, in segno di omaggio, offrisse in dono due distinti drappi ricamati d'oro per gli altari, testimonia una volta di più del prestigio e del potere raggiunti nel IX secolo dal monastero e del fatto che, nel periodo di massimo splendore dell'abbazia, esistessero nel monastero addirittura due basiliche: una intitolata al Salvatore ed un'altra a San Pietro Apostolo.
Per aumentare ulteriormente l'importanza dell'abbazia anche gli abati di San Salvatore parteciparono, tra l'VIII ed il IX secolo, alla spoliazione dei cimiteri suburbani romani, ormai abbandonati, per assicurarsi delle preziose reliquie ottenendo la traslazione sul Letenano del corpo del martire Ippolito.
Il culto del beato Ippolito martire, antipapa e genio della chiesa, è una delle tante particolarità dei monaci del Letenano che, fedeli alle proprie origini franche e perciò considerando il loro rito speciale, quasi una gloria della loro badia che andava gelosamente conservata come una parte assai importante del patrimonio liturgico latino nel periodo pregregoriano, si rifiutavano ancora nel IX secolo di aderire al rito romano introdotto già da papa Gregorio Magno (590-604) tanto che Leone IV (847-855), propugnando l'assoluta uniformità rituale, in una lettera all'abate di San Salvatore Onorato, minacciò di scomunica l'intero monastero del Salvatore.
Il seguire regole indipendenti, fin dall'abbigliamento con un copricapo, una berretta, che gli valse il nome di berrettanti, insieme al loro tradizionale accordo con il potere civile, più volte, nei secoli a seguire, sarebbe valso ai monaci del Letenano continue accuse di insubordinazione e deviazionismo da parte dei pontefici.
Nel IX secolo la comunità di San Salvatore Maggiore, come quella di Farfa, continuò a godere di privilegi ducali, papali e imperiali, come dimostra quello concesso nell’872 da Ludovico II (855-875) il quale, dopo la sconfitta riportata a Benevento per causa del principe Adelchi, era ricorso al papa per ottenere la corona imperiale e con essa il diritto sul ducato beneventano. In visita a Farfa, durante la festività della Pentecoste, Ludovico II ricevette l'omaggio anche dell'abate Anastasio di San Salvatore e concesse a entrambe le abbazie privilegi e guarentigie, mantenne però l'obbligo delle abbazie al fodrum verso l'imperatore (tale obbligò verrà annullato dal successore di Ludovico II, Carlo il Calvo, ma dovette essere in seguito ripristinato tanto che se ne trova menzione, riguardo alle due abbazie sabine, ancora nell'XI secolo).
**X secolo**
**Distruzione ad opera dei Saraceni (891)**
Alla fine del IX secolo anche l'altopiano del Letenano, così come le vallate della Sabina, fu scosso dalle scorrerie dei predoni saraceni che nell'891 incendiarono e distrussero il complesso abbaziale. I mori si acquartierarono per decenni nel territorio dell'abbazia di San Salvatore e solo dopo la definitiva cacciata dalla Sabina ad opera degli armati reatini capitanati da Tachiprando nella battaglia di Trebula Mutuesca (914), prima della decisiva vittoria riportata da Giovanni X sul Garigliano (915) che pose fine alla minaccia dei Saraceni in Italia, l'abbazia venne ricostruita: la chiesa abbaziale di San Salvatore fu riconsacrata solo nel 974, ben cinquant'anni dopo quella di Farfa. Da allora i monaci di San Salvatore cominciarono a festeggiare annualmente, oltre alla data della prima consacrazione della basilica del Salvatore nel 735, il 17 Gennaio, anche quella della consacrazione dopo la sua ricostruzione del 974, il 4 luglio.
Si aprì allora un nuovo periodo di fervida ricostruzione e anche il monastero del Salvatore ricominciò a recuperare ed accrescere il proprio patrimonio, sotto l'intervento diretto, dell'imperatore Ottone II e di sua moglie Teofano (973-983), nipote dell'imperatore romano d'oriente.
### Basso Medioevo
**XI secolo**
**I rapporti con Farfa**
Già dall'VIII secolo il patrimonio del monastero di San Salvatore Maggiore, favorito dai gastaldi di Rieti, dai duchi di Spoleto e dai papi, contava proprietà nei dintorni dell'abbazia, sull'altopiano del Letenano, nel territorio detto delle "Plage", situato tra la Valle del fiume Salto e quella del fiume Turano in direzione di Rieti, nella piana reatina, in Sabina, nell'Abruzzo e nelle Marche.
Le donazioni all'abbazia di San Salvatore erano spesso in territori contigui alle donazioni fatte nello stesso periodo all'abbazia di Farfa tanto che non solo in Sabina i beni di San Salvatore e quelli di Farfa erano frastagliati ed intersecati tra loro. Non stupisce allora che nel regesto farfense si trovino dei documenti che testimonino degli accordi e, a parte rari casi di dispute nell'attribuzione di proprietà, le due comunità monastiche vissero per più secoli in assoluta concordia tanto da considerarsi come un'unica famiglia, memori della comune fondazione da parte degli stessi monaci franchi e tanto da scambiarsi visite reciproche se non addirittura favorire lo scambio di membri tra le due comunità.
L'apice delle relazioni tra Farfa e San Salvatore Maggiore si raggiunse tra la fine del IX e l'inizio del secolo X, sotto la guida degli abati Ugo I di Farfa e Landuino di San Salvatore come dimostrato dalle missive intercorse tra le guide dei due monasteri conservate negli archivi farfensi che documentano degli accordi e delle consuetudini tra i due monasteri ed i loro abati uniti da una vero e proprio rapporto di amicizia.
La cortesia da parte degli abati di San Salvatore verso quelli di Farfa in materia di possedimenti e attribuzioni di chiese, monasteri e dei relativi benefici non venne però estesa ai vescovi della diocesi di Sabina né a quelli della diocesi reatina. Negli archivi pontifici, in quelli della Sabina, dell'Abruzzo e delle Marche, ove si trovavano i possedimenti dell'abbazia, numerose sono le tracce delle dispute che gli abati di San Salvatore dovettero affrontare nei secoli per conservare ed accrescere i propri domini e non sempre l'abate di San Salvatore giocava il ruolo di difensore: capitava anche, infatti, che, in virtù dei privilegi loro concessi, gli abati cercassero di eludere i diritti dei vescovi nel territorio dei quali si trovavano i loro possedimenti.
**XI secolo**
**I rapporti con Farfa**
**Lo scriptorium di San Salvatore Maggiore**
Dalla corrispondenza tra le due abbazie si intuiscono molte informazioni come il fatto che l'archivio di Farfa doveva essere stato d'aiuto anche agli abati di San Salvatore per ricostruire la propria storia e forse per prevalere nelle dispute sul possedimento di beni in cui periodicamente erano coinvolti. Sebbene dell'archivio di San Salvatore si siano perse le tracce, questo non deve far pensare che i monaci del Letenano non coltivassero la scrittura al pari degli altri monasteri benedettini del loro tempo: tutt'altro. Altre fonti documentali, infatti, lasciano intendere come anche sul Letenano esistesse, almeno a partire dall'XI secolo, uno scriptorium e che i codici in esso prodotti avessero diffusione nelle chiese di Roma e negli altri monasteri della penisola se non del resto d'Europa come anche il fatto che addirittura i pontefici si valessero dello scriptorium del monastero di San Salvatore.
**XII secolo**
**Lotte tra papato ed impero**
Nel XII secolo si assistette nelle terre dell'abbazia, come nel resto d'Europa alle lotte tra impero e papato, conclusesi con il predominio di quest'ultimo dopo il concordato di Worms nel 1122.
L'esito dello scontro tra il partito papale e quello imperiale non poté non avere ripercussioni sull'abbazia di San Salvatore così come su quella di Farfa che dalla defensio imperialis passarono alla subiectio papalis. Il processo fu lungo e tormentato come tormentati furono per le abbazie gli anni a cavallo tra l'XI ed il XII secolo.
**XII secolo**
**Federico I Barbarossa (1155-1190) - I normanni e la definizione della linea di confine**
La situazione nelle terre dell'abbazia di San Salvatore Maggiore si complicò alla metà del XII secolo allorquando, da una parte la conquista normanna del meridione d'Italia giunse proprio alle porte del monastero, e dall'altra, l'elezione ad imperatore di Federico I Barbarossa (1155-1190) rinfocolò le speranze del partito imperiale.
Già nel 1155, durante la sua prima discesa a Roma, Federico I, volle trattare le due abbazie di Farfa e San Salvatore Maggiore come già prima d'allora gli imperatori avevano fatto ovvero domandando fedeltà in cambio di protezione. È possibile, dunque, che l'imperatore si sia rivolto all'abbazia di Farfa e a quella di San Salvatore Maggiore perché concedessero delle terre loro sottoposte a membri di famiglie nobili a lui fedeli: questi sarebbero quindi divenuti feudatari o almeno concessionari delle abbazie con lo scopo di militarizzare il territorio limitrofo alle abbazie, edificando tutta una serie di castra che dovevano contrastare eventuali incursioni normanne da sud e da est.
Già prima della morte dell'imperatore Barbarossa, nel 1185, la questione della definizione del confine meridionale delle terre imperiali avrebbe trovato la sua soluzione attraverso la diplomazia con un'accorta politica matrimoniale: l'unione tra Enrico VI, figlio del Barbarossa e Costanza d'Altavilla, figlia del re normanno Ruggero II. Proprio per l'importanza diplomatica che rivestiva in assenza dello sposo, accorso in Germania per la morte improvvisa della madre, il matrimonio venne celebrato per procura, a Rieti, prima città in territorio imperiale al di là del confine.
Con la morte dell'imperatore Barbarossa i piatti della bilancia tornarono a pendere dalla parte della curia papale per cui anche a San Salvatore, come a Farfa riprese il processo di riconoscimento del monastero come Romanae ecclesiae immediate subiectum.
Il patrimonio del monastero venne perciò, da allora in poi, confermato dai pontefici attraverso delle bolle papali a partire da quella del 1191, con cui il papa Celestino III pose San Salvatore Maggiore sotto la protezione papale, confermandone allo stesso tempo i beni: per la prima volta, si sanciva per intero il possesso dell'Abbazia sui luoghi ad essa immediatamente adiacenti ovvero su tutto il territorio tra il fiume Salto ed il fiume Turano, dal Fosso di Paganico (ndr. oggi il Fosso dell'Obìto) fino al Borgo di Rieti. Si trattava dei territori delle Plage, nucleo territoriale della Signoria di San Salvatore Maggiore, che, nei due secoli successivi, sarebbero stati mira delle conquiste dei potentati circostanti, dal Comune di Rieti, ai conti Mareri nel Cicolano, alle altre famiglie della nobiltà Romana, come gli Orsini ed i Savelli.
Già nel 1211 cominciarono a sorgere contrasti per l'elezione del nuovo abate per cui fu il papa Innocenzo III a dover intervenire ma i possedimenti del monastero rimasero al sicuro nel decennio seguente tanto che papa Onorio III nel 1221 confermò la bolla di Celestino III del 1191.
### Da Federico II all'Età Moderna (1220-1494)
**XIII secolo**
**Federico II (1220-1250)**
Con l'elezione ad imperatore di Federico II (1220-1250) si aprì una nuova fase turbolenta nella vita dell'abbazia che fu coinvolta negli scontri tra Federico II e Gregorio IX. Il papa ordinò nel 1239 la realizzazione di nuove difese nei castelli dell'abbazia: ciò non bastò ad arginare i disegni imperiali e, nel 1241, i territori dell'abbazia vennero occupati e l'abbazia ritornò temporaneamente sotto il controllo imperiale, amministrata da funzionari federiciani.
Nel 1249 papa Innocenzo IV da Lione prese provvedimenti per scacciare Federico II ma non ve ne fu bisogno: l'anno successivo, nel 1250, con la morte dell'imperatore svevo, l'abbazia tornò definitivamente sotto la subiectio papalis.
**XIII secolo**
**I primi conflitti con la diocesi ed il comune di Rieti (1253-1290)**
Dopo la morte di Federico II si aprì un conflitto di competenze con l’episcopato reatino per il controllo dei benefici sul territorio che l'abbazia amministrava già dall'XI secolo ma che, prima di allora, erano di competenza del vescovo di Rieti.
Fu il vescovo Tommaso di Rieti, nominato nel 1252, ad avviare, nel 1253, un processo contro l'abate di San Salvatore per l'attribuzione dei diritti e l'esercizio della giurisdizione ecclesiastica nei riguardi di alcune chiese e cappelle nel territorio dell'abbazia. Fu questo il principio di una serie di iniziative rivolte all'indebolimento del monastero. A partire dalla metà del XIII secolo l’abbazia fu investita da profondi sconvolgimenti sociali che provocarono continue tensioni tra i monaci ed i vassalli ad essi sottoposti, tanto che nel 1255 dovette intervenire lo stesso pontefice Alessandro IV (1254-1261) per costringere quest’ultimi a prestare atto di fedeltà al nuovo abate Gentileno, la cui elezione era stata approvata da Innocenzo IV (1243-1254); successivamente (1279), il pontefice Niccolò III (1277-1280) incaricò il vescovo di Spoleto di visitare il monastero e di procedere ad una riforma.
Nel 24 aprile 1281 Onorio IV confermò i beni del monastero insieme alla sua protezione su di esso ma ciò non bastò a placare la bramosia del Comune di Rieti che nel 1282 tentò di sottomettere il territorio della signoria abbaziale nel tentativo di ampliare il proprio districtus, spingendo alcuni castelli dell'abbazia a chiedere l’annessione alla città per liberarsi dagli obblighi feudali verso l'abate di San Salvatore, cui erano sottoposti, grazie alla cessazione del vincolo di fedeltà garantita dal comune urbano: così il 30 Giugno 1282 i castelli dell'abbazia fecero atto di sottomissione al Comune di Rieti verso il quale il monastero fu costretto ad assumere l’impegno di partecipare al parliamentum e di contribuire economicamente alla costruzione della nuova cinta muraria.
La posizione del monastero continuò ad indebolirsi: i rapporti tra i monaci del convento si deteriorarono al punto che in occasione dell'elezione dell'abate Egidio ci furono disordini e allora papa Onorio IV intervenne, l'11 marzo 1286, per ordinare ai monaci di consegnare il convento a Sabatino vescovo di Tivoli. Il problema trovò una soluzione drastica il 20 dicembre 1290 quando Niccolò IV (1288-1292) chiamò Filippo da S. Andrea del Soratte, ad assumere l'incarico di abate del Salvatore. In più il papa, tre giorni dopo, nominò il cardinale Matteo d'Acquasparta protettore del monastero, affinché intervenisse per tutelarne i diritti a richiesta dell'abate contro le pretese dei vassalli.
**XIV secolo**
**L'elezione di Bonus-Iohannes (1307)**
Gli abati, agli inizi del XIV secolo, si avvicendarono rapidamente tra contrasti e colpi di mano, finché nel 1306, i de Romania tentarono di imporre come abate un loro rappresentante, Francesco, che era già stato abate di Subiaco, ma Clemente V (1305-1314) non accolse la richiesta e nel 1307 nominò al suo posto il monaco Bonus Iohannes che era stato incaricato dagli altri monaci di recarsi a Poitiers, ove si trovava allora il papa, a perorare la causa di Francesco. Bonus-Iohannes ratificò un debito di 400 fiorini d'oro verso la camera apostolica ed il collegio dei cardinali e si impegno al pagamento, per il 1308, di altri 100 fiorini. Forse furono proprio le misure attuate per il recupero del debito del monastero nei domini dell'abbazia, insieme al malcontento dei de Romania, a scatenare la rivolta del 1308.
**XIV secolo**
**Rivolta dei castelli dell'abbazia - Attacco a San Salvatore Maggiore (1308)**
Tra il 10 gennaio, data dell'elezione ad abate del monaco Bongiovanni, ed il 4 marzo 1308, data dell'incarico a Pandolfo Savelli, un fatto senza precedenti scosse la vita dell'abbazia:
«Questo fatto (ndr. l'elezione di Bonus-Iohannes ) scatenò la furiosa reazione dei de Romania. Chiamati in aiuto i reatini e altri appartenenti alla aristocrazia rurale locale, (ndr. i de Romani e altri vassalli dell'abbazia) sferrarono un duro attacco contro il monastero. Dopo aver messo a ferro e fuoco i castelli e le terre della signoria, assediarono l’abate, i monaci, gli stipendiari e i vassalli asserragliati nelle strutture monastiche. Dopo due giorni di pressione – fractis muris – entrarono con la violenza all’interno, incendiando libri, paramenti sacri, privilegi, carte, istrumenti pubblici e saccheggiando frumento e altri beni. Giunta la notizia, il papa Clemente V, il 4 marzo 1308, incaricò il suo notaio Pandolfo Savelli per indurre alla ragione gli assalitori. Il 15 giugno 1310 il pontefice fu costretto a chiedere da Avignone l’intervento del re di Napoli, Roberto d’Angiò, in qualità di senatore dei romani, affinché i castelli, i villaggi, le terre e tutti i diritti usurpati fossero restituiti per il tramite dei suoi ufficiali all’abate di San Salvatore. In una seconda lettera il papa elencò scrupolosamente questi luoghi, ovvero Mirandella, Lutta, Vallecupola, Guaita, Rocca Vittiana, Poggio Vittiano, Longone, Insegne, Vaccareccia, Magnalardo, i villaggi degli Olmi, di San Benedetto e delle Grotti, Porcigliano – oggi Fassinoro – con il villaggio di Licignano, Cenciara, Rocca Ranieri, Concerviano, Pratoianni e Offeio.»
(Tersilio Leggio, La Sabina e il Reatino. Un mosaico di signorie rurali, in La signoria rurale nel Lazio tardomedievale, Universitalia, 2022, pag.130-131)
La crisi di San Salvatore Maggiore, tuttavia, proseguì inarrestabile durante il XIV secolo, tanto che nel 1373 il pontefice Gregorio XI incaricò l’abate di San Lorenzo fuori le Mura a Roma di visitare e riformare il monastero, in profonda decadenza morale e spirituale. Il tentativo di riforma, tuttavia, non ebbe esito favorevole.
**XIV secolo**
**L'avvento dei Mareri (seconda metà XIV secolo)**
Gli eventi del 1308 convinsero i monaci di San Salvatore a porsi, contro le mire della città di Rieti, degli Orsini e dei Savelli, sotto la protezione della potente famiglia dei conti Mareri di Petrella che, già dalla metà del XIV secolo, tentava di imporre la propria influenza nello Stato della Chiesa puntando ad occupare le cariche religiose più importanti del territorio.
Dal 1382, infatti, è attestata la presenza come abate a San Salvatore Maggiore di Ludovico di Lippo Mareri. Sotto il suo governo l'abbazia continuò a scontrarsi con Rieti e nel corso della soluzione di una lite venne redatto un atto, conservato negli archivi reatini, che fornisce un elenco dei castelli soggetti dell'abbazia nel 1385 che comprendevano: Mirandella, Vallecupola, Poggio Vittiano, Guaita, Rocca Vittiana, Longone, Pratoianni, Baccarecce, Antignano, San Silvestro, Rocca Ranieri, Porcigliano, Cenciara, Offeio, Capradosso, San Martino, Verano. Mancava, rispetto all'elenco nella lettera di Clemente V del 1310, Magnalardo, probabilmente ancora in possesso dei Savelli.
Tra il 1382 e il 1387 vi furono ancora continui scontri tra i paesi dell'abbazia e il castello di Guardiola, ancora soggetto al comune di Rieti.
**XIV secolo**
**Governo di Francesco Carbone (Tommacelli) - Commendatario di Farfa e San Salvatore Maggiore (1399-1405)**
Alla morte di Ludovico Mareri, risalente al 1393, nel pieno del Grande Scisma la carica di abate di San Salvatore Maggiore fu aspramente contesa, tanto che Rieti provò a intromettersi inviando un’ambasceria a Roma per ottenere che fosse nominato Giannadrea Alfani, abate di San Eleuterio a Rieti e canonico reatino, senza molti risultati. Un intervento parziale, carico di favoritismo, fu compiuto da Bonifacio IX, che alla fine del 1396 nominò il nipote Cecco di Giovannello (da allora noto come Francesco Carbone Tommacelli) amministratore dei monasteri di Farfa e San Salvatore Maggiore, riuniti nell'istituto della commenda nel 1399.
L’istituzione della commenda nel 1399 ad opera del pontefice Bonifacio IX, a beneficio del proprio nipote che la ritenne fino alla sua morte nel 1405, sebbene fu una misura allora temporanea, di fatto consegnò, di li a poco, il patrimonio dell’abbazia nelle mani degli abati commendatari e delle loro famiglie accentuando il declino di San Salvatore Maggiore. Cominciò una lunga decadenza per l'abbazia che si avviò con la secolarizzazione dei monaci, avviliti dalla miseria e visti dai commendatari solo come mezzo a difesa delle proprie rendite fiscali. Prima dell'abbazia di San Salvatore decaddero le sue dipendenze.}
**XV secolo**
La lotta per la carica di abate di San Salvatore, successivamente allo Scisma d'Occidente (1378-1418), si restrinse a Battista Orsini, di osservanza pisana, e Antonio Mareri, figlio di Cola IV di Lippo, di osservanza romana che dettero vita a un lungo contenzioso che chiuse il periodo di predominio territoriale delle famiglie locali, aprendo al subentro dei grandi baroni romani nel governo abbaziale.
«Si successero, con mire e ambizioni sempre identiche, nipoti e favoriti di papi e cardinali, gli Orsini, i Della Rovere, i Farnesi e i Barberini, nelle cui mani la badia coi cenobiti non ebbe nulla a guadagnare.»
(Schuster, Il monasterso del Salvatore sul monte Letenano, Roma, 1914, pag.49)
**XV secolo**
**Governo degli Orsini (1435-1503)**
Dopo un’iniziale prevalenza di Antonio Mareri, ricordato nelle sue attività di governo tra 1427 e 1429, subentrò Battista Orsini almeno dal 1434. L'abate Battista Orsini, morto in abbazia intorno al 1447, fu l'ultimo abate eletto dai monaci del Salvatore.
**XV secolo**
**Governo degli Orsini (1435-1503)**
**La commenda di San Salvatore Maggiore (1447-1494)**
Alla morte di Battista Orsini, Niccolò V istituì, come già fatto da Bonifacio IX, la commenda per l'abbazia di San Salvatore togliendo, di fatto, ai monaci, dopo sette secoli, il privilegio di poter eleggere in autonomia la propria guida avocando, invece, al pontefice la scelta sull'assegnazione della carica di "abate commendatario di San Salvatore Maggiore".
Il primo ad assumere la carica di abate commendatario di San Salvatore, dopo Francesco Carbone Tommacelli, fu Giovanni Berardi da Tagliacozzo, cardinale vescovo di Palestrina, legato agli Orsini, probabilmente nominato tra la fine del 1447 e gli inizi del 1448. Al momento della sua morte, risalente al 21 gennaio 1449, lo stesso giorno, al suo posto, fu nominato da Niccolò V, Latino Orsini, del ramo del Orsini di Bracciano, con la carica che comportava un reddito di 200 fiorini d’oro di camera. Consigliere di Sisto IV della Rovere, divenuto camerlengo nel 1471, nel 1477 Latino affidò la commenda a Giovanni Battista Orsini, del ramo degli Orsini di Monterotondo.
**XV secolo**
**Governo degli Orsini (1435-1503)**
**Gli eserciti mercenari nei territori dell'abbazia**
Durante tutto il XV secolo la penisola fu attraversata da eserciti di mercenari al soldo dei signori italiani e dei sovrani dei paesi europei.
Anche il territorio dell'abbazia fu interessato da questi eventi durante il governo degli abati Orsini. Nel 1460 quando sì combatté la guerra angioino-aragonese (1460-1464) ai confini dello stato pontificio tra il duca Giovanni d'Angiò ed il Re Ferdinando, alleato di papa Pio II e di Francesco Sforza duca di Milano: al soldo degli Angiò gli eserciti del capitano Jacopo Piccinino, di passaggio da Cittaducale a Monteleone Sabino, nel settembre 1460 attraversarono i territori dell'abbazia incendiando e depredando. Solo il 27 luglio 1461 con l'arrivo a Petrella Salto di Federico da Montefeltro, capitano generale dell'alleanza aragonese, i Mareri, passati nel capo degli angioini, rinunciarono alla guerra e la situazione tornò alla normalità nei domini dell'abbazia, come si premurò di comunicare Federico da Montefeltro allo Sforza in una lettera.
Trent'anni più tardi alla calata in Italia di Carlo VIII d'Angiò, re di Francia, che reclamava la corona del regno di Napoli, incoraggiato da Ludovico Sforza, trascinato alla guerra da Alfonso II, suo cognato e re di Napoli, i territori dell'abbazia vennero di nuovo coinvolti nella guerra: si ricorda nelle fonti il passaggio e la sosta all'abbazia di San Salvatore di 200 soldati di Carlo VIII dopo aver cercato di saccheggiare il 24 gennaio 1495 Grotti di Cittaducale.
Tutti i paesi dell'abbazia furono coinvolti in questi episodi bellici tanto che in questo periodo vennero definitivamente abbandonate le ville ovvero i centri isolati non fortificati che all'inizio del XV secolo ancora sorgevano nei pressi dei castelli dell'abbazia e facevano parte del loro territorio.
**XV secolo**
**Governo degli Orsini (1435-1503)**
**Unione della commenda di Farfa e San Salvatore Maggiore (1494)**
Papa Borgia, Alessandro VI (1492-1503), nel 1494, unì la commenda di San Salvatore Maggiore a quella di Farfa di cui era già investito, dal 1482, lo stesso Giovanni Battista Orsini che la ritenne fino al 1503 anno della sua morte in Castel Sant'Angelo per mano del principe Cesare Borgia dopo il coinvolgimento del cardinale nella congiura della Magione.
Dal 1494, di fatto, il governo delle due abbazie di Farfa e San Salvatore, seguì, fino al XVII secolo, lo stesso destino.
### Età Moderna
**XVI secolo**
**Governo dei della Rovere (1503-1513)**
La morte del papa Borgia, Alessandro VI nel 1503 e l'elezione al soglio di un nuovo papa della famiglia della Rovere, Giulio II, portarono quest'ultimo a favorire per la carica di abate commendatario di Farfa e San Salvatore Maggiore un suo nipote, Galeotto Franciotti della Rovere che ritenne la commenda dal 1505 per poi consegnarla nelle mani di suo fratello Sisto Gara della Rovere il quale rimase in carica fino al 1513. Durante il governo di quest'ultimo venne restaurato il monastero di Farfa così come vennero intraprese opere in quello di San Salvatore Maggiore: è dovuto a Giulio II il portale della cattedrale di San Salvatore, realizzato nel 1506 da Mastro Luca di Vallecupola e raffigurante le piastrelle con i 24 castelli dell'abbazia di San Salvator Maggiore (16 abitati e 6 diruti).
**XVI secolo**
**Governo degli Orsini d'Aragona (1513-1542)**
Alla morte di Sisto Gala dalla Rovere nel 1513, Giulio II affidò la commenda farfense a Gian Giordano Orsini condottiero sposo in seconde nozze di Felice della Rovere, figlia naturale del papa Giulio II. Il governo di Gian Giordano seppur breve fu segnato da diversi abusi.
Nel 1517 fu quindi papa de' Medici Leone X a conferire la commenda a Napoleone Orsini, figlio di Gian Giordano Orsini, in prime nozze, con Maria Cecilia d'Aragona, figlia naturale di Ferdinando I d'Aragona, Re di Napoli (1458-1494): matrimonio avvenuto grazie ai servigi del condottiero Gentile Virginio Orsini, signore di Bracciano e padre di Gian Giordano che, avendo combattuto al soldo del Re di Napoli, aveva ottenuto il privilegio di avere in sposa per il figlio una figlia del re e di far fregiare i loro eredi del titolo "d'Aragona" da aggiungere al proprio nome. I contrasti di Napoleone con i propri famigliari, specie con la matrigna, Felice della Rovere che voleva per il figlio Francesco la rendita mensile di 1000 ducati d'oro della commenda di Farfa, lo portarono alla morte nel 1533. Nel frattempo la commenda passò nel 1530 a Francesco Orsini d'Aragona (1530-1543), Vescovo di Tricarico fratello di Napoleone Orsini d'Aragona, figlio di Gian Giordano Orsini e Felice Della Rovere il quale fece un'ottima riuscita nel governo dell'abbazia.
**XVI secolo**
**Governo dei Farnese (1546-1589)**
Alla morte di Clemente VII de' Medici che aveva favorito gli Orsini nella commenda, salì al trono nel 1536 Paolo III Farnese che, nel solco della tradizione tracciata da quanti l'avevano preceduto, investì della commenda, nel 1546, il proprio nipote Ranuccio Farnese che ritenne la carica fino al 1563. Il cardinale Ranuccio Farnese, per rendere più confortevole il proprio soggiorno (e quello dei suoi successori) all’interno del complesso monastico di San Salvatore Maggiore, vi fece eseguire dei lavori di ampliamento e di ristrutturazione, quindi, nelle vesti d’Abate commendatario, donò la Croce Astile di Vallecupola, una croce processionale in lamina d’argento e listata in rame dorato opera della bottega di Jacopo del Duca (1520-1604) assistente di Michelangelo a Roma, alla chiesa arcipreturale di Santa Maria della Neve di Vallecupola e questo, in concomitanza della riconsacrazione, dopo gli ampliamenti apportati, alla chiesa, intorno al 1554, resisi necessari, essendo l’edificio divenuto angusto per una popolazione in crescita. Dopo essere stato insignito della cattedra episcopale di Bologna, il cardinale Ranuccio lasciò la commenda di Farfa e di San Salvatore Maggiore al fratello maggiore Alessandro Farnese, uomo di cultura e grande mecenate, iniziatore della collezione Farnese, il quale tenne la commenda sino alla sua morte nel 1589.
**XVII secolo**
La salita al soglio di Sisto V da Grottammare vide elevato alla commenda, come da consuetudine, suo nipote Alessandro Peretti di Montalto (1589-1623) che, a differenza di molti dei suoi predecessori alla commenda, si mosse per il corpo monastico di San Salvatore Maggiore.
**XVII secolo**
**Decadenza della disciplina monastica - Sinodo farfense del cardinale Alessandro Peretti (1604)**
La commenda, istituita definitivamente nel 1494, aveva avuto l'effetto di far decadere la disciplina monastica dei monaci del Letenano venendo a togliere loro di mano ogni ingerenza e responsabilità nel governo delle terre abbaziali:
«[....] i monaci vennero a rattrappirsi d'ozio e di noia entro quel vecchio edificio screpolato e cadente, senza alcun ideale elevato, senza alcuna prospettiva dinanzi a loro.»
(Ildefonso Schuster, Il monastero imperiale del Salvatore sul Monte Letenano, in "Archivio Società Romana Storia Patria", Roma 1914, pag.50)
Il 20 giugno 1604, durante il governo del cardinale Alessandro Peretti di Montalto, il vicario e visitatore generale della badia, Bernardino Manasse da Priferno, presiedette il Sinodo che si svolse a Farfa e ne pubblicò gli atti riservando ai monaci di San Salvatore ingiurie piuttosto volgari.
**XVII secolo**
**Incorporazione nella Congregazione Cassinese (1609)**
Nel 1609 lo zelante cardinale Alessandro Peretti di Montalto, caldo ammiratore della riforma di Farfa per opera della Congregazione Cassinese, tentò d'indurre i monaci di San Salvatore Maggiore ad accettare anch'essi un piano di riforma monacale. Paolo V Borghese, con un breve del 18 novembre 1614, incorporava così alla Congregazione Cassinese, oltre alla abbazia di San Salvator Maggiore, i priorati da essa dipendenti nelle Marche e a Roma.
**XVII secolo**
**Cacciata dei Cassinesi (1623)**
Nel 1623, Francesco Orsini, succeduto al cardinale di Montalto, fece revocare da Gregorio XV, l'atto pontificio, con cui Paolo V aveva introdotto a San Salvatore Maggiore i cassinesi, considerando l'atto lesivo dei suoi interessi poiché, in teoria, il Montalto aveva affidata la commenda all'Orsini, già dal 1620, sotto il pontificato di Paolo V Borghese. La revoca suscitò cosi una lite tra i commendatari di San Salvatore e la Congregazione Cassinese che durò per oltre una trentina d'anni.
Dopo cinque anni di governo, nel 1627, il commendatario Francesco Orsini entrò nella Compagnia di Gesù lasciando la commenda.
**XVII secolo**
**Governo dei Barberini (1627-1738)**
Venne così la volta, al governo della commenda, della potente famiglia, di origine toscana, dei Barberini. Papa Barberini, Urbano VIII, eletto al soglio nel 1623, come di consuetudine, scelse come commendatario per le due abbazie, suo nipote, il cardinale Francesco Barberini, che resse la commenda per oltre trent'anni, dal 1627 al 1660.
«[....] San Salvatore, che aveva retto all'impeto dei barbari, ora non poté reggere all'urto dei Barberini che avidamente agognavano alle sue spoglie.»
(Ildefonso Schuster, Il monastero di San Salvatore Maggiore del Letenano, Roma, 1914, pag.50)
**XVII secolo**
**Governo dei Barberini (1627-1738)**
**L'arazzeria dei Barberini a Roma e la lana della commenda di San Salvatore Maggiore**
Fu durante il governo dei Barberini che anche la lana degli ovini del territorio di San Salvatore Maggiore servì all'arazzeria dei Barberini istituita in Palazzo Barberini a Roma dal cardinale Francesco Barberini nel 1627 e attiva fino al 1683: gli arazzi ivi prodotti, realizzati su cartoni dei grandi artisti del barocco romano, quali Pietro da Cortona, Pietro Lucatelli, Antonio Gherardi, sono, oggi, tra quelli esposti nei Musei Vaticani nella galleria degli arazzi e, negli Stati Uniti, al Museum of Fine Arts di Boston e nella Cathedral of St. John the Divine a New York.
**XVII secolo**
**Governo dei Barberini (1627-1738)**
**Soppressione dell'abbazia (1629)**
Sotto il governo di Francesco Barberini suonò l'ultima ora per i monaci di San Salvatore i quali, dopo la cacciata dei cassinesi, erano stati affidati alle cure di vari priori rimasti in carica tre anni ognuno non riuscendo però a riformare la disciplina dei monaci del monastero che "usavano financo vesti poco diverse da quelle dei secolari. Il popolo li chiamava «berrettanti» dal largo berretto clericale che li distingueva, ma Urbano VIII ne aveva un concetto cosi triste, che li giudicava inadatti a qualsiasi riforma".
«Il commendatario ne voleva ad ogni costo le pingui rendite, e innanzi alle cupide brame del cardinal nepote convenne cedere, cosi che Urbano VIII con un tratto di penna soppresse l' abbazia con bolla del 1629. [...] Alla lite già lunghi anni pendente colla Congregazione Cassinese viene imposto il silenzio cosi che arbitrati, sentenze di Tribunali, decisioni rotali o pontificie, nulla insomma possa essere invocato contro l'onnipotente cardinal nepote, il quale dové ereditare senza disturbo d'alcun competitore tutta la potenza, i diritti e le ragioni dell'abbazia.»
(Ildefonso Schuster, Il monastero di San Salvatore Maggiore del Letenano, Roma, 1914, pag.53)
Fu così che, in forza della bolla Singulari diligentia, del 12 settembre 1629, Urbano VIII, su richiesta di suo nipote Francesco Barberini, soppresse, unendola all'abbazia di Farfa, l'antica abbazia di San Salvatore Maggiore: dopo quasi nove secoli i monaci furono costretti ad abbandonare l'edificio sul monte Letenano e così 34 monaci benedettini, per la maggior parte originari dei territori dell'abbazia, testimoni e custodi delle tradizioni religiose e civili del territorio vennero cacciati dal monastero, ridotti a clero secolare e forniti di una pensione annua di 10 scudi mentre i priorati dipendenti nelle diocesi di Fermo e di Montalto dovevano essere convertiti in altrettante collegiate canonicali, riservando alla diretta giurisdizione del commendatario le monache di Santa Vittoria, che altra volta dipendevano dal priore di quel cenobio.
La cupidigia dei Barberini verso i beni della Chiesa non si fermò alla commenda di Farfa e San Salvatore Maggiore. Anche il resto della Sabina divenne fonte di rendita per la famiglia romana: alla doppia commenda per il nipote Francesco Barberini Seniore, papa Urbano ottavo aggiunse anche il governatorato pontificio di Poggio Mirteto e delle altre torri e castelli, già separati dai monasteri di Farfa e di San Salvatore e fino a quel tempo soggetti alla Congregazione del Buon Governo e della Consulta.
**XVII secolo**
**Governo dei Barberini (1627-1738)**
**Istituzione del Seminario a Toffia (1629)**
La soppressione dell'abbazia nel 1629 per opera del pontefice Urbano VIII avveniva assecondando il desiderio dell’allora abate commendatario Francesco Barberini, che voleva farne la sede di un seminario: il cardinale Francesco Barberini, fu incaricato di utilizzare gli stabili e i beni del monastero per l’istituzione di un seminario e fu affiancato da un vicario foraneo che provvedesse all’amministrazione dei castelli dell'abbazia.
Di fatto il cardinale Barberini, istituì a Toffia un seminario, mettendo a frutto i beni stabili lasciati in eredità da don Marzio Ruffetti ed unì a esso le rendite di San Salvatore. Un breve d'Urbano VIII del 6 luglio 1637 approvò questo stato di cose.
Nel 1660 il cardinale Francesco Barberini Seniore cedette la commenda in favore del nipote, cardinale Carlo Barberini (1654-1703).
**XVII secolo**
**Governo dei Barberini (1627-1738)**
**Sinodo farfense del cardinale Carlo Barberini (1685)**
Carlo Barberini proclamò un sinodo a Farfa nel 1685 durante il quale venne nuovamente confermato dal cardinale e da tutta l'assemblea lo stato di cose ordinato precedentemente dal potente zio cardinale Francesco Barberini.
Il governo dei Barberini nella commenda terminò con Francesco Barberini Iuniore che prese possesso della commenda alla morte di Carlo nel 1703, per tenerla, per oltre trent'anni, fino alla propria morte, avvenuta nel 1738.
**XVIII secolo**
Alla morte di Benedetto XIII Orsini (1724-1730), con la salita al soglio del fiorentino papa Corsini, Clemente XII, nel 1730, assunse il titolo della commenda, il 26 Settembre 1738, per soli 15 giorni, suo nipote, il cardinale Giovanni Antonio Guadagni il quale la rimise in favore del cardinale, appena eletto, Domenico Passionei, "porporato insigne per dottrina e altre virtù, segretario dei brevi" legatissimo allo storico, abate Pier Luigi Galletti. Il cardinale Passionei ritenne la commenda per otto anni fino al 1746.
**XVIII secolo**
**Governo dei Lante Montefeltro della Rovere (1746-1817)**
Il bolognese papa Lambertini, Benedetto XIV (1740-1758), passò la commenda a Marcello Federico Lante (1746-1763), della famiglia pisana dei Lante Montefeltro della Rovere, figlio di Antonio Lante Montefeltro della Rovere, marchese di Rocca Sinibalda e barone di Antuni.
**XVIII secolo**
**Governo dei Lante Montefeltro della Rovere (1746-1817)**
**Trasferimento del seminario a San Salvatore (1746)**
Nel 1746 il cardinale Federico Marcello Lante decise di trasferire nel vecchio monastero di San Salvatore Maggiore, dopo opportuni interventi di restauro, il seminario che nel 1629 il cardinale Francesco Barberini aveva istituito a Toffia con parte delle rendite della appena soppressa Abbazia di San Salvatore Maggiore. Trovava così compimento l'intenzione di istituire un seminario a San Salvatore Maggiore che era stata l'idea, prima causa della dismissione dell'abbazia, più di un secolo prima.
**XVIII secolo**
**Governo dei Lante Montefeltro della Rovere (1746-1817)**
**Sinodo farfense del cardinale Antonio Lante della Rovere (1789)**
Nel 1769 al cardinale Federico Lante della Rovere successe il pronipote Antonio Lante Montefeltro della Rovere (1763-1817) che nel maggio del 1789, sotto Pio VI, promosse l'ultimo sinodo diocesano tenutosi nell'abbazia di Farfa per i territori sottoposti alla sua autorità.
**XVIII secolo**
**Governo dei Lante Montefeltro della Rovere (1746-1817)**
**Campagna d'Italia e Repubblica Romana (1796-1799)**
Alla fine del settecento, durante il governo del cardinale Antonio Lante Montefeltro della Rovere, furono gli eserciti della rivoluzione francese a portare scompiglio nella penisola italiana tanto che gli effetti della rivoluzione ebbero eco fin nei territori dell'abbazia. Nel 1796, in coincidenza della Campagna d'Italia del generale Bonaparte, fu indetta, nei territori dello Stato Pontificio, la leva generale: ogni paese dell'abbazia doveva fornire un soldato ogni 100 abitanti. Alcuni degli abitanti dei borghi del territorio dell'abbazia, fedeli al regime papale, provvidero anche a fornire dei beni propri per l'acquisto di armamenti per la campagna dell'esercito pontificio del 1796.
Durante la breve esperienza della Repubblica Romana, tra il 1798 e il 1799, che vide la cattura e morte in esilio di papa Pio VI, il territorio dell'abbazia fu assegnato al Dipartimento del Clitunno - Cantone di Castelvecchio. Dopo l'occupazione di Roma da parte dell'esercito borbonico il 30 settembre 1799, le terre delle Stato Pontificio tornarono sotto il controllo di Papa Pio VII eletto nel conclave del 1800 tenutosi a Venezia e rientrato a Roma nel giugno dello stesso anno.
**XIX secolo**
**Governo napoleonico (1809-1814)**
Dopo la nuova entrata dei francesi a Roma nel febbraio del 1809 e l'annessione di Lazio e Umbria all'Impero francese nel maggio del 1809, sotto il governo napoleonico, le terre dell'abbazia già nello Stato Pontificio, come il resto dell'Alta Sabina, furono incluse nel Dipartimento di Roma - Arrondissment di Rieti.
Nel 1809 i paesi dell'abbazia già nello Stato Pontificio facevano parte del Dipartimento del Tevere - Circondario di Rieti - Cantone di Monteleone.
Nel 1812 i paesi dell'abbazia già nello Stato Pontificio appartenevano alla Prefettura di Rieti - Percezione di Longone.
**XIX secolo**
**Governo della Camera Apostolica (1814-1860)**
Al termine del periodo napoleonico, già nel 1814 le terre abbaziali tornarono sotto il governo della Camera Apostolica. Nel 1816 il governo dei domini papali fu tuttavia riorganizzato e i territori dell'abbazia confluirono nell'allora creata Delegazione Apostolica di Rieti.
Nel 1817 i paesi dell'abbazia già nello Stato Pontificio divennero "appodiati" (frazioni) di Belmonte e Rocca Sinibalda.
Nell'Ottocento si avvicendarono alla commenda, col titolo di "Abate commendatario di Farfa e di San Salvatore Maggiore" altri alti prelati della curia romana quali Luigi Ercolani (1818-1825), creato cardinale nel 1816 da Pio VII, il cardinale Belisario Cristaldi (1826-1831), già rettore de' La Sapienza (1817-1828), il cardinale Giacomo Giustiniani (1832-1833) ed infine il cardinale Luigi Lambruschini (1834-1841), cardinal segretario di Stato dal 1836 al 1846.
Il 22 novembre 1850 Pio IX, rientrando dall'esilio di Gaeta e Napoli dopo la parentesi della Seconda Repubblica Romana, promulgò un editto sul governo delle province e sull'amministrazione provinciale, modificando ancora l'assetto territoriale dello Stato della Chiesa.
Nel 1853, con la creazione dei comuni di Longone e Concerviano, i paesi dell'abbazia già nello Stato Pontificio divennero quindi "appodiati" (frazioni) di Longone, Concerviano e Rocca Sinibalda in una suddivisione che rimarrà, più o meno invariata, dopo l'Unità d'Italia, con l'annessione delle legazioni di Marche ed Umbria al Regno d'Italia nel dicembre del 1860.
**XIX secolo**
**Governo della Camera Apostolica (1814-1860)**
**Trasferimento del seminario a Toffia e smembramento dei territori delle abbazie (1841)**
Fu il cardinale Lambruschini nel 1841, considerando eccessivo l'isolamento in cui si trovava il seminario di San Salvatore a rispetto del 1738, data in cui vi era stato spostato da Toffia, a motivazione anche del degrado del complesso, a decidere di spostare nuovamente il seminario prima a Toffia e poi a Poggio Moiano.
Con bolla di Gregorio XVI del 24 novembre 1841 vennero, poi, smembrati i territori delle due abbazie di Farfa e di San Salvatore Maggiore: alcune delle terre vennero restituite alla diocesi di Rieti, a cui appartenevano prima dell'attribuzione all'abbazia nullius diocesis, cioè non sottoposta ad alcuna diocesi, di San Salvatore Maggiore, altre vennero attribuite all'appena costituita diocesi di Poggio Mirteto. Il titolo di abate di San Salvatore Maggiore passava al titolare della Cattedra di Poggio Mirteto.
**XIX secolo**
**Governo della Camera Apostolica (1814-1860)**
**Residenza estiva dei seminari di Poggio Mirteto e Rieti (1841-1960)**
Già dal 1839, prima dello spostamento del seminario a Toffia nel 1841, l’abbazia fu affidata dal cardinale Lambruschini ai Padri Passionisti di San Paolo della Croce in forza di una convenzione del 5 novembre 1836 che prevedeva la cessione alla loro congregazione della chiesa del Salvatore, dell'abbazia, dell’orto, del molino e di alcuni terreni adiacenti all'abbazia. I passionisti operarono, come i monaci dell'abbazia prima di loro, nei castelli limitrofi e addirittura a Rieti ove il vescovo Curoli li chiamava a dare esercizi spirituali ai religiosi e agli alunni del seminario di Rieti alcuni dei quali venivano, già da allora, inviati in ritiro presso il monastero del Salvatore in preparazione dell'assunzione degli ordini sacri.
Anche i Passionisti per la l'isolamento del luogo, per l'asprezza delle strade e degli inverni e, non ultimo, a causa dell'oneroso mantenimento del vasto fabbricato decisero di abbandonare San Salvatore restituendo ogni cosa il 20 luglio 1854 al vescovo di Poggio Mirteto.
Nel 1855, il fabbricato dell'abbazia, già in rovina, fu così ceduto di nuovo al vescovo di Poggio Mirteto Grispini che dalla Congregazione dei Vescovi ottenne di cedere San Salvatore Maggiore al seminario di Poggio Mirteto affinché fosse usato per la villeggiatura autunnale dei suoi alunni. Nel 1880 l’uso del fabbricato venne concesso da papa Leone XIII anche al vescovo di Rieti per la villeggiatura estiva degli alunni del seminario di Rieti e così il vescovo di Rieti, il domenicano Egidio Mauri, concordò con Angelo Rossi, vescovo di Poggio Mirteto, la concessione in enfiteusi perpetua, di un’ala del complesso abbaziale che fu utilizzato, dopo opportuni lavori di ristrutturazione, come casa di villeggiatura per i seminaristi delle due diocesi contermini. Il 17 agosto 1881 i primi seminaristi da Rieti raggiungevano il monastero del Salvatore.
**XX secolo**
Prima del 1914 il complesso dell'abbazia fu visitato dall'allora priore dell'abbazia di San Paolo fuori le mura a Roma Ildefonso Schuster che, pubblicandone la storia in un articolo, ne descrisse, con amarezza, lo stato di abbandono.
Il 13 gennaio 1915 anche il complesso dell'abbazia di San Salvatore subì gravi lesioni, come molti edifici nei castelli del territorio abbaziale, a causa del terremoto della Marsica.
**XX secolo**
**In Altis Sabinae Montibus (1925)**
Nel 1925, la costituzione apostolica di papa Pio XI In altis Sabinae montibus riunì alla diocesi di Rieti le parrocchie di Roccaranieri, di San Silvestro e di Cenciara, e quelle di Pratoianni, Vaccareccia, Longone, Vallecupola, Rocca Vittiana, Poggio Vittiano e Varco che erano state annesse, in precedenza, nel 1841, alla appena creata diocesi di Poggio Mirteto. Lo stesso documento decise la nomina del vescovo di Rieti, in luogo del vescovo di Poggio Mirteto, come stabilito nel 1841, ad abate perpetuo di San Salvatore Maggiore con tutti i beni e diritti pertinenti all’abbazia, eccettuati i canoni e i censi che continuarono ad essere attribuiti al Seminario di Poggio Mirteto.
Dopo il terremoto di Avezzano del 1915, per interessamento del parroco di Longone Sabino Don Sisto Fiori che, a lungo, con estrema passione, si prodigò per il recupero dell'abbazia, tramite l'intercessione del Vescovo di Rieti Massimo Rinaldi, con il patrocinio del cardinale Gaetano De Lai, negli anni tra 1926 e il 1932, l’abbazia venne restaurata, con lavori mal condotti e tecnicamente scorretti, ad opera del Genio Civile; successivamente, nel 1950, essa divenne residenza estiva dei Salesiani, cui si devono preziosi interventi di manutenzione. Nel 1960 il complesso abbaziale venne definitivamente abbandonato rimanendo privo di una funzione stabile pur continuando a rappresentare un riferimento per gli abitanti del territorio circostante che continuarono a celebrare matrimoni nella chiesa di San Salvatore Maggiore fin oltre il 1960.
**XX secolo**
**L'abbandono ed il saccheggio (1960-1986)**
Lasciata in balia dei predoni, l'abbazia venne spogliata di molti dei beni architettonici in essa contenuti: di numerosi fregi, iscrizioni, dipinti e lapidi marmoree una volta all'interno dell'abbazia non rimane che qualche rara foto scattata da chi visitò l'abbazia nella seconda metà del novecento.
**XX secolo**
**L'acquisizione dei ruderi dell'abbazia da parte del Comune di Concerviano (1986)**
Il 27 febbraio 1979 il vescovo di Poggio Mirteto, Marco Caliaro, e il vescovo di Rieti, Dino Trabalzini, provvidero alla vendita, per 3.400.000 lire, dei ruderi dell’abbazia e di alcuni terreni nelle pertinenze del complesso, per un totale di 7800 mq, ad un privato, il ventenne romano Guglielmo Crudelini, all'epoca della compravendita studente universitario. Pochi anni dopo, il 13 maggio 1986, a seguito della prematura scomparsa del Crudelini, la famiglia del giovane cedette i ruderi ed i terreni acquisiti al Comune di Concerviano, allora sotto la guida del sindaco Damiano Buzzi, che li acquistò con lo svincolo di fondi assegnati da finanziamento regionale alla Comunità montana del Salto-Cicolano, di cui il comune di Concerviano faceva parte, pagando 50.000.000 di lire.
**XXI secolo**
**Il restauro (1990-2014)**
Nel 1985 Mons. Giovanni Fallani, allora presidente della Pontificia Commissione Centrale per l'Arte Sacra in Italia, il quale aveva conosciuto in età giovanile l'abbazia come seminario estivo, segnalò lo stato di profondo degrado in cui versava l'abbazia con la richiesta dell'interessamento da parte della Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma. Il prof. Giovanni Carbonara propose a Donatella Fiorani, allora studentessa, come lavoro di tesi di laurea in consolidamento degli edifici storici e in restauro dei monumenti, l'indagine ed il rilievo dell'abbazia prima della sua definitiva scomparsa. I risultati della tesi, discussi nel 1987 in un convegno presso il Palazzo della Cancelleria, su iniziativa della Pontificia Commissione, furono conosciuti ed apprezzati dall'allora sindaco di Concerviano, Damiano Buzzi che si adoperò per trovare, presso la Regione Lazio, i finanziamenti che permettessero l'avvio di un primo cantiere onde poi procedere per lotti e finanziamenti successivi. Alla giovane architetto Donatella Fiorani furono affiancati l'architetto Giancarlo Palmerio, professore alla Sapienza, e l'architetto Amedeo Riccini, come amministratore, espressione della comunità locale oltre all'archeologo Stefano Coccia, responsabile dell'indagine archeologica stratigrafica. Seguirono anni di cantieri con interventi di consolidamento, innovativi ed anticipatori, interventi di reintegrazione muraria con materiali tradizionali e moderni, opere di miglioramento antisismico. Il complesso è stato, necessariamente, ampliamente reintegrato, molto per aggiunta e pochissimo per sottrazione, ponendo in evidenza la complessa stratificazione storica. I restauri, finanziati a partire dal 1989, interessarono prima la chiesa abbaziale (1990-1992) quindi il resto del complesso monastico in due fasi distinte (1993-2006 quindi, dopo qualche anno di intervallo, fino al 2014).
Il restauro è stato occasione di studio ed ha permesso, anche grazie alle indagini stratigrafiche, di ampliare le conoscenze sull'origine dell'abbazia.
**XXI secolo**
**Il presente**
Attualmente di proprietà del comune di Concerviano, il complesso, finalmente restaurato, viene, saltuariamente, reso visitabile e fruibile dal comune di Concerviano, per lo svolgersi di visite, mostre, convegni e spettacoli musicali e teatrali.
## I possedimenti dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore
Fin dalla sua fondazione nell'VIII secolo, l'abbazia di San Salvatore Maggiore, favorita dai gastaldi di Rieti e dai duchi di Spoleto raccolse le donazioni di quanti, nobili di origine romana o longobarda, le affidavano i propri beni accrescendo così i propri possedimenti. Nei secoli successivi le proprietà dell'abbazia vennero più volte riconosciute dall'autorità imperiale e pontificia.
### La Signoria di San Salvatore Maggiore
Il patrimonio del monastero si concentrava, per lo più, nei dintorni dell'abbazia, sull'altopiano del monte Letenano, nel territorio detto delle Plage, situato tra la Valle del fiume Salto e quella del fiume Turano dal fosso di Paganico (fosso dell'Obìto) fino al borgo di Rieti. Questa era la parte più rilevante del patrimonio abbaziale che, per secoli, costituì una solida unità amministrativa definita in seguito la Signoria di San Salvatore Maggiore.
**I castelli dell'abbazia di San Salvatore Maggiore**
A partire dal XII secolo, compaiono più volte nei documenti degli elenchi degli abitati soggetti all'Abbazia di San Salvatore Maggiore. Questi elenchi, nei secoli, videro scomparire alcuni dei nomi che si riferivano a realtà ormai non più esistenti o a castelli diruti. Altri nomi comparvero in alcuni degli elenchi per poi scomparire nei decenni seguenti a seguito di acquisizioni e cessioni di proprietà da parte dell'abbazia. La maggior parte di questi abitati, però, situati nei pressi dell'abbazia, costituiva il nucleo dell'unità territoriale dell'abbazia e, per secoli, questi paesi rimasero associati all'abbazia di San Salvatore Maggiore anche dopo la soppressione dell'abbazia stessa nel XVII secolo.
Ancora nel XVII secolo erano ricordati nel Catalogus Oppidorum, Castellorum et Villarum sub iurisdictione Abbatiali, enumerati in ordine alfabetico, come i sedici castelli "in Corpore Abbatiae Sancti Salvatoris Maioris" i paesi di:
* Arx Raneriae - Roccaranieri
* Arx Vittiani - Rocca Vittiana
* Capradoxum - Capradosso
* Castrum Sancti Silvestri - San Silvestro
* Castrum Sacti Martini - San Martino
* Censuaria - Cenciara
* Concervianum - Concerviano
* Longonum - Longone
* Magnilarium - Magnalardo
* Offedium - Offeio
* Podium Vittianum - Poggio Vittiano
* Porcilianum - Fassinoro (già Porcigliano)
* Pratum Iohannis - Pratoianni
* Vaccaricia - Vaccareccia
* Vallis Cupula - Vallecupola
* Varcum - Varco Sabino
### Altre proprietà dell'abbazia
Oltre che nel territorio circostante, il monastero contava proprietà anche a Rieti, nella piana reatina, in Sabina, nell'Abruzzo e nelle Marche, inoltre i monaci del Letenano erano titolari a Roma della chiesa di San Salvatore in Campo e della vicina chiesa di San Martino nel rione Arenula.
## Cronotassi degli abati
### Abati di San Salvatore Maggiore (735-1399)
Serie di abati di San Salvatore Maggiore riportata da Ildefonso Schuster, Il monastero imperiale del Salvatore sul monte Letenano, p. 63:
* Adroaldo † (documentato dal 772 al 775)
* Usualdo † (documentato nel 794)
* Leufo † (documentato nell'817)
* Onorato † (documentato tra l'847 e l'855)
* Anastasio † (documentato nell'872)
* Landuino † (documentato dal 1001 al 1017)
* Perenesio † (documentato nel 1049)
* Pietro † (documentato nel 1057)
* Adenolfo † (documentato nel 1124)
* Ranuzio † (documentato nel 1221)
* Egidio † (documentato nel 1286)
* Filippo † (documentato nel 1290)
* Pietro II † (documentato tra il 1290 e il 1306)
* Cambio † (documentato nel 1306)
* Bono (o Giovanni) † (documentato nel 1307)
### Abati commendatari di San Salvatore Maggiore (1399-1841)
Serie degli abati commendatari di San Salvator Maggiore:
* Francesco Carbone (Tommacelli) (1399-1405): nipote di Bonifacio IX (1389-1404).
* Giovanni Berardi da Tagliacozzo (1447-1449): cardinale vescovo di Palestrina.
**Orsini (1449-1503)**
* Latino Orsini (1449-1477): cardinale camerlengo e consigliere di Sisto IV (treccani) - a Farfa (1476-1477).
* Giovanni Battista Orsini (1477-1503 ) figlio di Lorenzo da Monterotondo - abate commendatario a Farfa (1486-1503): protonotaro apostolico, commissionò gli statuti dell'abbazia. Morto in Castel Sant'Angelo avvelenato per mandato di Cesare Borgia.
**Della Rovere (1505-1513)**
* Galeotto Franciotti della Rovere (1505-1508): nipote di Giulio II (1503-1513).
* Sisto Gara della Rovere (1508-1513): nipote di Giulio II.
**Orsini d'Aragona (1513-1542)**
* Gian Giordano Orsini (1513-1516): marito, in seconde nozze (1506), di Felice Della Rovere, figlia naturale di papa Giulio II.
* Napoleone Orsini d'Aragona (1517-1530): vescovo di Spoleto, figlio di Gian Giordano Orsini avuto da questi dalle prime nozze con Maria Cecilia d'Aragona, figlia naturale di Ferdinando I d'Aragona, Re di Napoli (1458-1494).
* Francesco Orsini d'Aragona (1530-1543): vescovo di Tricarico, fratello di Napoleone Orsini d'Aragona, figlio di Gian Giordano Orsini e Felice Della Rovere.
**Farnese (1546-1589)**
* Ranuccio Farnese (1546-1563): nipote di Paolo III. Dipinto da Tiziano nel ritratto di Ranuccio Farnese (1542)
* Alessandro Farnese (1563-1589): fratello di Ranuccio, nipote di Paolo III, celebre mecenate e collezionista di opere d'arte. Soprattutto a lui si deve la raccolta della Collezione Farnese. Immortalato da Tiziano nel Ritratto del cardinale Alessandro Farnese (1545-1546).
* Alessandro Peretti di Montalto (1589-1623): nipote di Sisto V, ordinò il sinodo del 1604.
* Francesco Orsini (1623-1627): entrato nella Compagnia di Gesù nel 1627.
**Barberini (1627-1738)**
* Francesco Barberini Seniore (1627-1654): nipote di Urbano VIII, ebbe Luca Olstenio (dal 1636) e Gabriel Naudé (dal 1641) come bibliotecari al suo servizio. Membro della Congregazione del Sant'Uffizio (di cui fu segretario per 46 anni) fece parte del collegio giudicante nel processo a Galileo Galilei nel 1633. Promosse la creazione dell'arazzeria dei Barberini a Roma, prima arazzeria nella capitale.
* Carlo Barberini (1654-1703): nipote di Francesco, promosse il sinodo del 1685.
* Francesco Barberini Iuniore (1704-1738)
* Giovanni Antonio Guadagni (1654-1703): nipote di Clemente XIII.
* Domenico Passionei (1738-1746): legatissimo all'abate Pier Luigi Galletti , storico, autore della perizia che smascherò i falsari Serafini nel 1762.
**Lante Montefeltro della Rovere (1746-1817)**
* Marcello Federico Lante (1746-1763): signore di Rocca Sinibalda.
* Antonio Lante (1763-1817): pronipote di Federico.
* Luigi Ercolani (1818-1825): creato cardinale da Pio VII.
* Belisario Cristaldi (1826-1831)
* Giacomo Giustiniani (1832-1833)
* Luigi Lambruschini (1834-1841): cardinal Segretario di Stato dal 1836 al 1846.
## Il complesso abbaziale
### Posizione geografica
L’abbazia di San Salvatore Maggiore, sorge, isolata, su di un pianoro situato sull'altopiano del Letenano, ad 821 m s.l.m., nel territorio montuoso che divide la Valle del Salto da quella del Turano. Il complesso abbaziale si trova nel comune di Concerviano poco distante dall'abitato di Vaccareccia a nord-ovest, da cui la divide la valle scavata dal Fosso di Fonte che si origina da una sorgente prossima all'abbazia, detta la Fonte del Cardinale, e da quello di Pratoianni, poco più distante, verso nord-est.
### La struttura del complesso abbaziale
L'abbazia si presenta come una costruzione imponente di quattro corpi di fabbrica, la chiesa e tre edifici, sviluppati con fasi costruttive e connotazioni architettoniche diverse, che hanno, nel tempo, ricoperto funzioni diverse. I corpi di fabbrica hanno la consueta disposizione monasteriale attorno ad un cortile quadrato di 50×50 metri:
* la chiesa abbaziale: a sud, sviluppandosi lungo l'asse est-ovest è a navata unica, con cappelle laterali e presbiterio rialzato. Sul fianco destro si trova un'imponente torre campanaria.
* l'ala est: annessa alla chiesa abbaziale da cui si accedeva tramite un ingresso su un lato del transetto è, insieme alla chiesa, la parte più antica del complesso. Accoglieva, in origine, gli spazi comuni, come il refettorio, il capitolo, le cucine e gli ambienti del dormitorio monastico e dello xenodochio. Lungo il corridoio che porta al refettorio, accanto alle cucine, sulla parete verso est, un fontanile convogliava le acque della vicina fonte; a mo' di vasca vi si può ancora scorgere la lapide di Sesto Tadio.
* l’ala nord, in direzione dell'abitato di Pratoianni, nata con funzioni fortificatorie, di ricovero e di deposito, nel rinascimento all'epoca dell'abate Ranuccio Farnese, venne destinata a residenza dell'abbate commendatario e della sua corte.
* l’ala ovest, in direzione dell'abitato di Vaccareccia, di origine più tarda, ha avuto funzioni amministrative e di rappresentanza, quali curia e tribunale, e una parte più moderna, nata in fase post conventuale, nel XVIII secolo, destinata a cappella e a dormitorio per i seminaristi.
### La vicenda costruttiva del complesso abbaziale
La chiesa e l'ala est datano all'VIII secolo, probabilmente sui resti di una villa romana del I-II sec.d.C. Vennero ampliate tra l'VIII ed il IX secolo per poi essere ricostruite, dopo la devastazione dei saraceni dell'891, nel X secolo quindi di nuovo ampliate e trasformate più volte tra l'XI ed il XIII secolo a mezzo di continui lavori di riadattamento e ricostruzione che ebbero luogo anche in seguito, a causa di eventi eccezionali, come l'assedio del 1308 e danni accidentali.
Con l’istituzione della commenda, verso la fine del XVI secolo, il complesso cominciò a trasformarsi in fortilizio e il cardinale Ranuccio Farnese fece riadattare l’intera ala nord come propria residenza, aumentando lo spessore del corpo di fabbrica e realizzando il nuovo prospetto verso il cortile.
Interventi di riadattamento più limitati sono poi dovuti al cardinale Francesco Barberini nel XVII secolo.
L’abbandono dei monaci a seguito dell'abolizione dell'abbazia benedettina nel 1629 e la nuova destinazione a sede del seminario diocesano nel 1746, provocò l’ultima grande trasformazione del complesso, che nel XVIII secolo aggiunse un nuovo corpo di fabbrica nell’ala ovest e fu riadattato per la nuova funzione di seminario cui fu destinato fino al 1841.
I padri passionisti, cui il monastero fu affidato dal 1839 al 1854, limitarono la rovina con interventi di manutenzione quindi, affidato alla diocesi di Poggio Mirteto, dal 1855 al 1880 l'edificio venne usato come residenza per le ferie autunnali dei seminaristi di Poggio Mirteto. Quando nel 1880 fu adattato a residenza estiva dei seminari di Rieti e Poggio Mirteto si provvide di nuovo a qualche lavoro di manutenzione. Lesionato dal terremoto di Avezzano del 1915, il complesso venne interessato da un intervento del Genio Civile, negli anni trenta, che causò un vero e proprio scempio delle strutture, vetuste, ma ancora resistenti, comportando numerosi crolli e distruzioni, soprattutto nell'ala est, quella di più antica costruzione.
Dagli inizi del novecento si consumò un degrado sempre più evidente e un’accelerata distruzione, mitigata solo da qualche intervento dovuto ai Salesiani a cui il complesso venne affidato tra il 1950 ed il 1960.
Dagli anni sessanta sino alla metà degli anni ottanta, il monastero fu completamente abbandonato a sé stesso, vittima di crolli e saccheggi che lo resero un rudere fino all’intervento del Comune di Concerviano, guidato dal sindaco Damiano Buzzi, che lo acquistò nel 1986 e che successivamente si prodigò per avviarne la valorizzazione e il restauro cominciando dalla chiesa per poi passare all'ala est e quindi a quella nord e a quella ad ovest.
### La chiesa abbaziale del Salvatore
La chiesa, che in un’incisione del sec. XVII di Francesco Bufalini contenuta nel Synodus dioecesana insignium abbatiarum S. Mariae Farfensis et S. Salvatoris Maioris Ord. S. Benedicti del 1685, figura preceduta da un portico aperto da cinque archi (uno centrale di dimensioni maggiori e quattro più piccoli disposti in coppia alle due estremità), presenta oggi una facciata barocca su cui si apre un semplice portale; sul fianco destro, in prossimità del transetto, si erge la massiccia torre campanaria, a pianta quadrata. Nell’interno, a navata unica con cappelle laterali, sono visibili tracce di affreschi medievali; la zona presbiteriale, probabilmente riferibile alla costruzione medievale (secc. X-XI), risulta fortemente rialzata rispetto al piano della navata.
Nel sinodo farfense del 1685 la chiesa di San Salvatore Maggiore é cosi descritta:
«Ecclesia monasterio contigua, antiqua et magnifica structura, constat unica longa nave cum quinque ab uno, et sex ab altero latere capellis decenter fornicatis. Altare maius in extrema Ecclesia pavimento celsiore elevata, religiose et speciose ornatum eminet; post quod est chorus cum antiqua sede abbatiali et reliquo monastico choragio; a cornu epistolae est sacrarium supellectile sacra et Sanctorum Reliquiis aliunde ditatum. In hac ecclesia praefati presbyteri Sacra quotidie celebrant et Sacramenta Poenitentia et SS. Eucharistiae Fidelibus eo praecipue ad solemniora anni festa ex Abbatiae Castellis confluentibus ministrant.»
«La chiesa adiacente al monastero è un'antica e magnifica struttura, composta da un'unica lunga navata con cinque cappelle su un lato e sei sull'altro, elegantemente arcuate. L'altare maggiore, elevato su un piano superiore al pavimento della chiesa, spicca con la sua sacralità e il suo splendore. Subito dopo si trova il coro con un antico seggio abbaziale e il resto del coro monastico. Sul lato destro si trova il sacello, arricchito di suppellettili sacre e ricco di reliquie dei Santi provenienti da altre fonti. In questa chiesa, i predetti sacerdoti celebrano quotidianamente i Sacramenti e amministrano i Sacramenti della Penitenza e della Santissima Eucaristia ai fedeli, soprattutto durante le solennità annuali, a coloro che affluiscono dai Castelli dell'Abbazia.»
(Synodus dioecesana insignium abbatiarum S. Mariae Farfensis et S. Salvatoris Maioris Ord. S. Benedicti, Roma, Tipografia Barberini, 1686, p. 1059.)
Nei secoli successivi, seguendo le sorti del resto dell'abbazia, anche la chiesa cadde in rovina. Lo Schuster, a seguito della sua visita all'inizio del novecento, così descrive lo stato della chiesa e dell'abbazia:
«[....] di tante ricchezze oggi San Salvatore non ha più nulla;[....] l'antica cattedrale della badia é tutta deturpata e quasi chiusa al culto. Dell' altare maggiore vagamente adorno, del coro e della cattedra marmorea dell'abbate in fondo all'abside, ricordati anche dal Marocco, non esiste quasi più nulla; le preziose reliquie e le suppellettili sacre sono andate disperse da lunghi anni, l'archivio (che però non riguarda altro che la diocesi e comincia solo col secolo XV) è stato incorporato con quello farfense, nella Curia vescovile di Poggio Mirteto.»
(Ildefonso Schuster, Il monastero imperiale di San Salvatore Maggiore sul Monte Letenano, Roma, 1914, pag.59)
### I dintorni dell'abbazia
Poco a monte dell'abbazia una copiosa fonte d'acqua, detta Fonte del Cardinale, genera un torrente che, dopo aver attraversato la gola sotto il paese di Vaccareccia, ove si trovava la mola del paese, prende il nome di Rio di Fonte ed affluisce alla sinistra del fiume Salto a valle della diga artificiale formante il Lago del Salto presso la località di Bivio Concerviano nel comune di Concerviano. Presso quella stessa fonte, nelle pertinenze del monastero si trovava il mulino del monastero.
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82,415 | https://it.wikipedia.org/wiki/Rosalind_Franklin | Rosalind Franklin | # Rosalind Franklin
Rosalind Elsie Franklin (Londra, 25 luglio 1920 – Londra, 16 aprile 1958) è stata una chimica, biochimica e cristallografa britannica, il cui lavoro è stato fondamentale per la comprensione delle strutture molecolari del DNA e dell'RNA. Grazie alla Foto 51, scattata da Raymond Gosling, uno specializzando che lavorava sotto la sua supervisione, Watson e Crick poterono elaborare il modello chimico della molecola del DNA. Questi ultimi, tuttavia, si appropriarono del lavoro scientifico della Franklin senza attribuirle i dovuti meriti. La sua pubblicazione, infatti, anziché essere considerata pioneristica per la scoperta della struttura del DNA, venne accreditata come ancillare a quella dei due scienziati.
## Biografia
Rosalind Franklin nacque a Kensington il 25 luglio 1920 e morì a Chelsea il 16 aprile 1958. È stata una chimica e cristallografa a raggi X che ha dato contributi fondamentali per la comprensione della struttura molecolare di DNA, RNA, virus, carbone e grafite. La scoperta della struttura del DNA ha aiutato gli scienziati a capire come funzionasse l'ereditarietà delle informazioni genetiche. Franklin è meglio conosciuta per il suo lavoro sulle immagini di diffrazione a raggi X del DNA che ha portato alla scoperta della doppia elica del DNA. I suoi dati, secondo Francis Crick, sono stati effettivamente utilizzati per formulare l'ipotesi di Crick e James Dewey Watson nel 1953 riguardante la struttura del DNA. Inoltre, i suoi progetti inediti mostravano che aveva di fatto individuato la generale B-forma dell'elica del DNA. Tuttavia il suo lavoro è stato pubblicato terzo nella serie dei tre articoli Nature articles, preceduto da quelli di Watson e Crick, e il suo contributo appare come un sostegno alla loro tesi. Per tali ricerche, Wilkins, Watson e Crick hanno ricevuto il premio Nobel, ma il lavoro della Franklin non ha avuto grandi riconoscimenti durante la sua vita. Dopo aver terminato la sua parte di lavoro del DNA, Franklin ha condotto un lavoro pionieristico sul virus del mosaico del tabacco e sul virus della poliomielite. Morì a 37 anni per le complicazioni derivanti da un cancro ovarico. Dopo la morte ha ricevuto molti riconoscimenti da grandi istituzioni scientifiche.
### L'infanzia e gli studi
Rosalind Franklin nacque in un'Inghilterra edoardiana che, suddivisa in classi, collocava la gerarchia dei Franklin nella ricca borghesia composta da editori e banchieri. Secondogenita e unica figlia femmina, a fronte di altri tre figli maschi, di Ellis e Muriel Waley Franklin, Rosalind era parte di una famiglia, i Franklin, proveniente da una stirpe di studiosi e di capi ebrei, che rappresentava l'archetipo dell'ebreo integrato. Il padre Ellis lavorava alla Keyser, la banca di cui il nonno di Rosalind era uno dei soci anziani, e mandava avanti un'attività di beneficenza al Working Men's College. La madre Muriel, seguendo il marito nelle sue iniziative e nei frequenti viaggi per il mondo, gestiva gli affari di casa. La sua infanzia trascorse in modo ben organizzato tra la scuola, il parco, gli animali da compagnia, le festività, le giornate di attività fisica e i fine settimana in campagna nella casa del nonno.
Nel 1929 tutto cambiò: stava per arrivare un nuovo fratellino e Rosalind fu mandata in collegio all'età di nove anni, poiché si ritenne che l'aria salutare del Canale della Manica le avrebbe giovato. La scuola che Ellis e Muriel scelsero si trovava a Bexhill, sulla costa del Sussex, una zona piena di alberghi, collegi e campi da golf, nella convinzione che la costa potesse offrire un ambiente più sano del fumo e delle ciminiere di Londra alla loro figlia maggiore, la quale non si abbandonò alle emozioni e si impegnò nel lavoro intellettuale e manuale, in cui mostrò grande abilità di coordinazione. Fu nella Lindores School for Young Ladies che Rosalind Franklin si appassionò alla geometria, alla geografia, agli sport, ma soprattutto alla scienza, materia nella quale si forzava di essere la migliore della classe. Gli ultimi anni della sua carriera scolastica furono segnati dalla concomitante ascesa al potere in Germania di Adolf Hitler.
Nel gennaio del 1932, all'età di undici anni, Rosalind Franklin entrò a metà dell'anno alla St Paul, una scuola diurna nella zona occidentale di Londra composta da due istituti, uno maschile e uno femminile, nota per il suo rigore accademico, eccellente per una ragazza competitiva, ma non adatta per le ragazze timide e modeste come lei. Problemi con gli insegnanti, passione per la scienza, lo sport, i lavori da cucito e angoscia per i voti: lo schema del collegio risultò identico anche alla St Paul. Ma il suo pessimismo era infondato: vinse una borsa di studio della Senior Foundation, come era accaduto con la Junior, e la mantenne per tutto il tempo che trascorse alla St Paul. Vinse anche il premio di latino nel 1936. Dopo aver ottenuto il diploma di istruzione primaria, iniziò a frequentare la scuola superiore, dove poté concentrarsi sulle discipline che più la interessavano: chimica, fisica e matematica, pura e applicata. A sedici anni aveva infatti le idee già molto chiare, tanto che si può presumere si fosse già resa conto di ciò che Albert Einstein aveva faticosamente imparato a proprie spese: la scienza solleva in maniera distaccata, e senza lagne e mugugni, dalla valle di lacrime alle sfere della pace.
### L'esperienza universitaria a Cambridge
Gli ultimi suoi anni di scuola furono turbati dall'ascesa al potere in Europa di Hitler, che ebbe delle conseguenze anche su Londra. Dopo l'annessione dell'Austria nel marzo 1938, quando i nazionalsocialisti austriaci sollecitarono l'invasione dei tedeschi nel loro paese, il rivolo dei rifugiati ebrei in Inghilterra si trasformò in un fiume in piena. In quell'occasione fu testimone della comunione di intenti fra i suoi genitori, che si gettarono nell'opera di assistenza ai rifugiati. In questo clima si rese conto di essere stanca della scuola e che sarebbe valsa la pena di sostenere gli esami di ammissione in fisica e chimica. Entrò a 18 anni al Newnham college di Cambridge. Così, mentre il 30 settembre 1938 l'Inghilterra e la Germania hitleriana stipulavano il patto di Monaco e si cominciavano a scavare le prime trincee e a costruire i primi rifugi antiaerei, Rosalind lasciava Londra per Cambridge, una cittadina universitaria chiusa nel suo mondo, meno influenzata dalle vicende politiche.
La reputazione di cui Cambridge godeva sottopose Rosalind a uno studio intenso e le permise di accogliere con entusiasmo gli stimoli dell'ambiente universitario. Dopo essersi unita alla società matematica degli archimediani, ebbe modo di ascoltare i più grandi nomi della scienza di Cambridge, fra cui J.J. Thomson e J.B.S. Haldane, e partecipò a una riunione dell'Association of Scientific Workers, il cui presidente era Lawrence Bragg che, all'epoca, aveva condiviso il premio Nobel con il padre per aver utilizzato la diffrazione dei raggi X per determinare la struttura dei cristalli. Rosalind Franklin desiderava ardentemente acquisire quelle nozioni e quelle tecniche che avrebbero in seguito costituito la base di ogni sua attività lavorativa professionale. Nel 1938 il suo nemico fu il fascismo. Politicamente orientata a sinistra, scelse una via di mezzo tra i pacifisti e i comunisti.
Nelle settimane che seguirono la Notte dei cristalli (9-10 novembre 1938) Rosalind Franklin si irritò profondamente per l'indifferenza di Cambridge. Dopo il 24 agosto del 1939, data del patto di non aggressione nazisovietico, dopo una vacanza in Norvegia, Rosalind Franklin tornò in Inghilterra per frequentare il secondo anno a Cambridge. Dopo Bragg, negli anni trenta la cristallografia fu ulteriormente sviluppata a Cambridge da John Desmond Bernal, che perfezionò la classificazione dei gruppi spaziali, relativa alle 230 strutture in cui sono organizzati i sette sistemi noti di cristalli. Imparò a dedurre la struttura atomica dei cristalli e a individuare facilmente gli angoli migliori dai quali inviare i raggi X per ottenere un'efficiente diffrazione.
Nell'ottobre del 1940 Rosalind Franklin iniziò il suo ultimo e terzo anno in una posizione più solida di quanto avrebbe mai pensato. Avendo ottenuto il massimo dei voti nella prima parte degli esami, anche se il college fosse stato costretto a chiudere per gli sviluppi negativi della guerra, si sarebbe trovata in possesso di credenziali sufficienti per poter lavorare come chimico di guerra, dal momento che la seconda guerra mondiale stava producendo cambiamenti irreversibili nell'atteggiamento generale nei confronti delle donne e del lavoro. L'esperienza di Cambridge terminò con il conseguimento della laurea nel 1941, anche se non con il massimo dei voti.
### British Coal Utilisation Research Association
Tra il 1941 e il 1942 lavorò per Ronald Norrish. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò alla British Coal Utilisation Research Association a Kingston upon Thames dall'agosto 1942, studiando la porosità del carbone. La sua attività contribuì a farle sorgere l'idea di fibre di carbonio molto resistenti, che fu poi la base del suo dottorato di ricerca del 1945 in chimica fisica - "The physical chemistry of solid organic colloids with special reference to coal and related materials" (La chimica fisica dei colloidi organici solidi con particolare riferimento al carbone e altri materiali connessi).
### Laboratoire central des services chimiques de l'État
Dopo la fine della guerra Franklin accettò un impiego a Parigi, offertole da Jacques Mering. Per quattro anni lavorò nella capitale francese, nel Laboratoire Central des Services Chimiques de l'Etat, per specializzarsi nella tecnica della diffrazione dei raggi X, un metodo usato per analizzare molecole di grandi dimensioni. È in Francia che incontrò Vittorio Luzzati, cristallografo esperto di raggi X, con il quale entrò in sintonia e che le diede contributi per la pubblicazione nel 1950 di un importante articolo, intitolato Interpretazione dei diagrammi diffusi a raggi X del carbonio, su Acta Cryst, la più importante rivista scientifica del momento. Nel marzo dello stesso anno si concesse una breve visita a Londra per andare a trovare un suo vecchio conoscente, il chimico John Coulson, al King's College.
Egli la presentò al direttore dei dipartimenti di fisica e biofisica, il professor John Randall che le promise di farla lavorare nel suo gruppo grazie a una borsa di studio triennale. Lì, secondo il responsabile delle borse di studio, avrebbe lavorato usando la diffrazione dei raggi x per studiare le proteine in soluzione e i cambiamenti strutturali che accompagnano la denaturazione delle proteine stesse. Se ne andò a Natale del 1950, dopo essere diventata una esperta sulla struttura del carbone e del carbonio. Si trasferì, quindi, al Wheatstone Physics Laboratory (unità di ricerca in biofisica), del King's College di Londra, diretto da Maurice Wilkins.
### Il King's College di Londra
Nel gennaio 1951 Franklin iniziò a lavorare come ricercatrice associata al King's College di Londra diretto da Maurice Wilkins e nell'Unità di Biofisica del Medical Research Council (MRC), diretta da John Randall. Anche se in origine avrebbe dovuto lavorare sulla diffrazione a raggi X di proteine in soluzione, entrò invece a far parte di quel gruppo di ricercatori del King's che si occupavano di analizzare la struttura di certe fibre biologiche, ossia quelle sul DNA, acido desossiribonucleico, la componente principale dei cromosomi e quindi dei geni. È in questo campo che lavorò con un suo studente, Raymond Gosling, e con Maurice Wilkins, coetaneo e specializzato in biofisica, con il quale non riuscì ad entrare in sintonia. La ricercatrice infatti era convinta di essere entrata al King's grazie alle precedenti esperienze e ai suoi personali successi e riteneva di dover condurre in autonomia le sue ricerche anche in quella nuova sede. Il collega Maurice invece, che aveva cominciato prima di lei, pensava che la neo arrivata fosse stata chiamata per affiancarlo e aiutarlo nel ruolo di ‘assistente esperta’.
Questa scarsa chiarezza nella definizione dei ruoli aveva portato i due ricercatori a non parlarsi. La vita di Rosalind Franklin, in questo periodo, risultò tutt'altro che felice: i rapporti umani con i colleghi erano difficili a causa del suo forte temperamento e della sua difficoltà ad aprirsi con le persone. Rivalità e ambizioni si scontravano contro un diffuso maschilismo che tendeva al separatismo fra uomini e donne e alla pretesa di un comportamento ancillare da parte di queste ultime nei confronti degli scienziati maschi. Rosalind Franklin, invece, era una donna determinata, sofisticata e, in particolare, di origine ebrea, inserita in un bigotto mondo londinese che contrastava con la spensieratezza e la libertà offertale negli anni trascorsi a Parigi. I suoi studi le permisero comunque di mettere a punto una tecnica innovativa che utilizzava i raggi X per fotografare i costituenti di tutti i materiali viventi e non viventi. Il dispositivo consisteva in una microcamera capace di produrre fotografie ad alta definizione dei singoli filamenti di DNA.
Nel frattempo, nel maggio del 1951, Wilkins sostituì Randall in un convegno tenutosi alla Stazione Zoologica Anton Dohrn a Napoli. Lì il biofisico cercò di chiarire al pubblico internazionale ivi riunito il motivo per cui al King' s College i ricercatori si stavano dedicando così intensamente allo studio degli acidi nucleici. "Quando la materia vivente viene cristallizzata -disse- è possibile osservare la disposizione delle molecole che la compongono, e questo può portare alla comprensione della struttura del gene". Tra il pubblico riunitosi in quella occasione c'era anche James Watson, dottore a soli 23 anni, il cui intento, insieme a Francis Crick con il quale lavorava presso il laboratorio Cavendish retto da Lawrence Bragg, era quello di capire in che modo il gene svolgeva il suo compito nella replicazione e che a breve avrebbe ostacolato tutto il gruppo del King's.
### La prima importante scoperta: le forme A e B del DNA
Il lavoro assiduo e proficuo permise a Franklin di partecipare nel giugno del 1951 al secondo congresso di Stoccolma, nel quale poté assistere al resoconto di una scoperta trionfale da parte del fisico Pauling: l'alfa elica, la più importante struttura regolare presente nelle proteine, che permette alle catene di formare degli angoli. Questo incontro la spronò a effettuare ricerche più approfondite sviluppando immagini sempre più nitide del DNA dalle quali riuscì ad ottenere la sua prima importante scoperta in questo campo: esistevano due forme di DNA. Quando era idratata la fibra diventava lunga e più sottile, bagnata o paracristallina (forma B); quando invece veniva messa a contatto con un agente disidratante, asciutta, cristallina, riprendeva la sua forma iniziale (forma A).
Questo risultato fu essenziale per la grande scoperta che attendeva gli scienziati. La sua abilità nell'allestire i preparati chimici, e nell'analisi ai raggi X, aveva fornito la prima chiara immagine del DNA che John Desmond Bernal definì "tra le più belle fotografie a raggi X di qualsiasi sostanza mai scattate", nella forma che la molecola assume quando si apre per replicarsi. Il lavoro sul DNA fu successivamente diviso tra Franklin e Wilkins: la prima analizzò la forma 'A', mentre il secondo studiò la forma 'B'. Entro la fine del 1951 era stata generalmente accettata al King's College che la forma 'B' del DNA fosse una spirale, ma si dubitava fortemente che la forma 'A' del DNA avesse una struttura ad elica.
### Rapporto tra Franklin, Watson e Crick e la foto numero 51
Le scoperte di Rosalind Franklin, a sua insaputa, furono rivelate da Wilkins, con il quale aveva praticamente chiuso ogni tipo di rapporto, a Crick e Watson. I due cercarono di carpirgli qualche notizia approfittando soprattutto del fatto che, per quanto ne sapeva Wilkins, nessuno al Cavendish stava lavorando con il DNA. È nel novembre del 1951 che i due diedero vita a un primo modello di DNA tenendo conto dei suggerimenti dati da Wilkins e dalle riflessioni della giovane Rosalind, la quale però fu pronta a rilevare un grossolano errore: dov'era l'acqua? Gli ioni sodio che essi avevano erroneamente collocato all'esterno sarebbero stati inclusi in guaine d'acqua, e perciò non avrebbero potuto essere disponibili per formare il legame. In seguito a questo fiasco, cercò di studiare al meglio il DNA e lo poté fare grazie alla foto scattata tra il 1º e il 2 maggio, chiamata foto numero 51: essa mostrava una vera e propria X, formata da strisce nere simili al manto di una tigre che si irradiavano al centro della periferia. Era una delle immagini più nitide ottenute e mostrava indiscutibilmente un'elica. In base a ciò, all'analisi del riscoperto epistolario della scienziata e sulla base di interviste ai protagonisti della storia della scoperta della struttura del DNA, si è venuta a formare l'ipotesi che fu proprio Franklin l'effettiva scopritrice della morfologia a elica del DNA.
### L'eroina mancata della scoperta del DNA
Nonostante i suoi successi e i suoi intensi studi Rosalind decise nel giugno dello stesso anno di lasciare il King's per trasferirsi al Birkbeck College, presso il laboratorio di cristallografia del professor Bernal, nel quale Wilkins continuò a lavorare da solo e poté attribuirsi i meriti di una grande scoperta. Anche un altro scienziato, classe 1901, lavorava alla stessa ricerca, Linus Pauling e faceva sapere di essere oramai arrivato alla soluzione dell'enigma del DNA (ma non era vero, perché il suo modello ipotizzava erroneamente una tripla elica). Occorreva fare presto, se si voleva arrivare primi. Intanto James Dewey Watson prese contatti con Wilkins, il quale gli mostrò delle copie di fotografie in parte scattate dalla Franklin (che lui aveva riprodotto di nascosto), in particolare la foto numero 51, ottenuta però da Raymond Gosling.
Il lavoro di Rosalind fu pubblicato in una serie di articoli dedicati all'argomento delle sue ricerche, ma fu il terzo della serie, preceduto da quelli di Francis Crick e James Dewey Watson, che avevano utilizzato i dati da lei ottenuti per formulare l'ipotesi riguardante la struttura del DNA nel 1953. Francis Crick, Maurice Wilkins e James Dewey Watson ricevettero l'ambito premio Nobel, mentre il lavoro di Rosalind Franklin non ottenne grandi riconoscimenti durante la sua vita.
Intanto Rosalind Franklin continuò le ricerche ottenendo ulteriori importanti risultati: aveva trovato il modo per spiegare i rapporti di Erwin Chargaff, dichiarando che le citosine e le guanine erano intercambiabili, così come anche le adenine e le timine. Questa intercambiabilità le fece intuire che, per spiegare la specificità biologica del DNA, potessero esistere infinite varietà di sequenze nucleotidiche. Nel corso di due anni, lavorando in isolamento, fatta eccezione per Gosling, in un campo per lei ancora nuovo, Rosalind Franklin era giunta vicina a trovare la risposta alla domanda scientifica. Aveva inoltre fornito, inconsapevolmente, dati essenziali a coloro che ebbero in seguito due brillanti lampi di genio - disponendo in senso antiparallelo catene e paia di basi - e che risolsero il problema. Il 25 aprile del 1953 fu pubblicato sulla rivista Nature l'articolo dei due ricercatori del Cavendish, Watson e Crick, che anticiparono pertanto il King's College, e dello stesso Wilkins. Oltre a A structure for deoxyribose nucleic acid, comparvero sulla rivista anche altri due articoli: uno di Wilkins e dei suoi collaboratori Stokes e Wilson e un altro della Franklin e del suo migliore studente Gosling, con il quale tre mesi più tardi pubblicò una conferma dell'elica nella forma in A.
### Il Birkbeck, i viaggi, e la malattia della giovane Franklin
Incurante della poca riconoscenza dimostratale e mostrando stima nei confronti di Watson e Crick, Rosalind Franklin decise di fare un viaggio in Israele per poi recarsi al Birkbeck, presso il quale cominciò a concentrarsi sul virus del mosaico del tabacco (TMV), una ricerca volta a comprendere il meccanismo dell'infezione virale durante il quale il virus inietta se stesso nella cellula ospite. Nonostante la sua riservatezza, asprezza e diffidenza, per la prima volta Rosalind Franklin riuscì a stringere buoni rapporti con i suoi neo colleghi tra cui Klug, Arthur Holmes, James Watt e Caspar, con i quali scoprì che l'analisi della struttura del TMV mostrava delle subunità proteiche disposte, attorno al foro centrale, nelle quali era incastrato l'RNA, che si presentava avvolto al suo solco centrale come un filo arrotolato.
A parte la preoccupazione per gli ingenti finanziamenti che servivano al suo lavoro, Rosalind Franklin era al culmine della sua carriera, e se ne compiaceva. Piovevano inviti ovunque, e la sua rete di contatti era ampia, per non parlare del flusso continuo di articoli e di un lungo ciclo di conferenze per tutto l'anno del 1956. Fu però proprio durante un viaggio in America che la scienziata fu colpita da forti dolori al basso ventre; all'inizio di settembre fu ricoverata allo University College Hospital per l'analisi di una massa addominale. L'operazione del 4 settembre rivelò, come il professor J. Nixon aveva previsto durante una visita, un referto istologico infausto, con presenza di due tumori. Nixon definì le dimensioni del tumore all'ovaio destro simili a quelle di una palla da croquet, aggiungendo che il tumore all'ovaio sinistro era grande quanto una palla da tennis.
Dopo essersi sottoposta all'operazione, preoccupata di trascurare il suo lavoro, continuò a recarsi in laboratorio per preparare campioni, asciugare i suoi gel, trasformarli in cristalli per la macchina fotografica a raggi X e confrontare i dati ottenuti da diverse varietà. Pubblicò con costanza: nel 1956 aveva pubblicato sette lavori, mentre nel 1957 erano in fase di stesura sei articoli che riguardavano principalmente i virus, tra cui la poliomielite. La lotta con la malattia terminò il 16 aprile del 1958. La sua morte fu annunciata sul Times, sul New York Times, oltre che su Nature.
### Il necrologio di Bernal
L'ammirazione che J.D. Bernal aveva sempre nutrito per Rosalind Franklin fu espressa in un necrologio che fu pubblicato sul Times il 19 aprile. Bernal scrisse: "Come scienziata, Miss Franklin si è distinta per l'estrema chiarezza e per l'eccellenza con cui ha svolto il suo lavoro in ogni campo al quale si è dedicata. Le sue fotografie sono fra le più belle immagini ai raggi X mai ottenute di una sostanza". E, affrontando il tema del merito per la scoperta della doppia elica del DNA, disse: "In questa stretta collaborazione fra gli istituti di Cambridge e Londra, è difficile individuare tutti i contributi forniti dai singoli ricercatori, ma ciò con cui Miss Franklin contribuì fu la tecnica di preparazione e di acquisizione dei diffrattogrammi ai raggi X delle due forme idratate dell'acido desossiribonucleico, nonché l'applicazione dei metodi analitici basati sulle funzioni di Patterson con cui dimostrò che la struttura veniva descritta meglio da una doppia elica di nucleotidi, nella quale gli atomi di fosforo giacciono all'esterno".
### Dopo la morte
Nell'autobiografia di Watson La doppia elica, pubblicata nel 1968 e scritta dopo il conseguimento del Nobel nel 1962 assieme a Crick e Wilkins, Franklin viene descritta come “la terribile e bisbetica Rosy”, una donna non attraente e dal carattere pessimo, molto gelosa del proprio lavoro, che trattava gli uomini come ragazzini cattivi e che vestiva da liceale. Questo fatto evidenzia l'esistenza di screzi tra i due scienziati. Mary Ellmann, il cui libro Riflessioni sulle donne fu pubblicato nello stesso anno del testo di Watson, contribuì a fondare la critica letteraria femminista, accusò La doppia elica di misoginia. In The Yale Review derise la pretesa di rappresentare "lo scienziato come essere umano, alle prese con i geni al mattino e con le donne la sera", e commentò con sarcasmo che "l'unica contraddizione in questo equilibrio perfetto è costituita da Rosalind Franklin, la donna capace di studiare il DNA come un uomo. Perché mai non si è accontentata di fare l'assistente di Wilkins (e, per suo tramite, di Crick e Watson)?".
Nei decenni successivi, il mito dell'eroina trattata ingiustamente si è esteso, alimentato dalla sua precoce morte. Rosalind Franklin è diventata il simbolo della posizione di inferiorità delle donne nel pantheon della scienza fino a qualche tempo fa. Quindici anni dopo la sua pubblicazione, Watson stava ancora giustificando le proprie azioni come, ad esempio, quando scrisse: "Come sapete, le leggende narrano che io e Francis abbiamo rubato la struttura ai ricercatori del King's. Mi avevano mostrato il difrattogramma ottenuto ai raggi X da Rosalind Franklin: wow! Era un'elica! Ed ecco che un mese dopo avevamo la struttura; Wilkins non avrebbe mai dovuto mostrarmi la foto".
## Pubblicazioni
* Rosalind E. Franklin, Influence of the Bonding Electrons on the Scattering of X-Rays by Carbon, «Nature» 165, 71-72 (14 gennaio 1950)
* Rosalind E. Franklin, R. G. Gosling, Molecular Configuration in Sodium Thymonucleate, «Nature» 171, 740-741 (25 aprile 1953)
* Rosalind E. Franklin, R. G. Gosling, Evidence for 2-Chain Helix in Crystalline Structure of Sodium Deoxyribonucleate, «Nature» 172, 156-157,(25 luglio 1953)
* Rosalind E. Franklin, Structure of Tobacco Mosaic Virus, «Nature» 175, 379-381 (26 Feb 1955)
* Rosalind E. Franklin, Barry Commoner, Abnormal Protein Associated with Tobacco Mosaic Virus: X-Ray Diffraction by an Abnormal Protein (B8) associated with Tobacco Mosaic Virus, «Nature» 175, 1076-1077 (18 giugno 1955)
* Rosalind E. Franklin, Homogeneous and Heterogeneous Graphitization of Carbon, «Nature» 177, 239-239 (4 febbraio 1956)
* Rosalind E. Franklin, Structure of Tobacco Mosaic Virus: Location of the Ribonucleic Acid in the Tobacco Mosaic Virus Particle, «Nature» 177, 928-930 (19 maggio 1956)
* A. Klug, J. T. Finch, Rosalind E. Franklin, Structure of Turnip Yellow Mosaic Virus, «Nature» 179, 683-684 (30 marzo 1957)
* J. D. Watt, Rosalind E. Franklin, Changes in the Structure of Carbon during Oxidation, «Nature» 180, 1190-1191 (30 novembre 1957)
* P.J.F. Harris, Rosalind Franklin's work on coal, carbon, and graphite, «Interdisciplinary Science Reviews» 26, 3, 204-210 (marzo 2001)
* D.H. Bangham and Rosalind E.Franklin (1946), Thermal Expansion of Coals and Carbonised Coals, "Thermal expansion of coals and carbonised coals", Transactions of the Faraday Society 48: 289–295, doi: 10.1039/TF946420B289, retrieved 14 January 2011 from The Rosalind Franklin Papers, in "Profiles in Science", at National Library of Medicine
* R.E. Franklin (1950), "On the structure of carbon", Journal de Chimie Physique et de Physico-Chimie Biologique 47 (5,6): 573–575, retrieved 14 January 2011 Per National Library of Medicine above. Citation count 16. Note: this journal ceased publication in 1999
* R.E. Franklin (1950), "A rapid approximate method for correcting the low-angle scattering measurements for the influence of the finite height of the X-ray beam", Acta Crystallographica 3 (2): 158–159, doi: 10.1107/S0365110X50000343 Citation count 15
* R.E. Franklin (1950), "Influence of the bonding electrons on the scattering of X-rays by carbon", Nature 165 (4185): 71–72, doi: 10.1038/165071a0 citation count 1
* R.E. Franklin (1951), "Crystallite growth in graphitizing and non-graphitizing carbons", Proceedings of the Royal Society, A 209 (1097): 196–218, doi: 10.1098/rspa.1951.0197 Citation count 513. Downloadable free from doi site, or alternatively from The Rosalind Franklin Papers collection at National Library of Medicine
* R.E. Franklin and R.G. Gosling (April 25, 1953), "Molecular Configuration in Sodium Thymonucleate", Nature 171 (4356): 740–741, doi: 10.1038/171740a0, PMID 13054694, retrieved 15 January 2011 Reprint also available at Resonance Classics
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1,085,798 | https://it.wikipedia.org/wiki/Bianca_di_Monferrato | Bianca di Monferrato | # Bianca di Monferrato
Bianca dei Paleologi di Monferrato (Casale Monferrato, inizi di luglio 1472 – Torino, 30 marzo 1519) fu moglie di Carlo I di Savoia.
## Biografia
### Infanzia e fidanzamento
Figlia del marchese Guglielmo VIII Paleologo e della sua seconda moglie Elisabetta Maria Sforza, Bianca nacque subito prima del 14 luglio 1472 e rimase orfana di madre a due mesi di vita; perse il padre all'età di undici anni.
Sotto la tutela dello zio Bonifacio III venne promessa in sposa al duca Carlo I di Savoia, che tramite questa unione ambiva ad impossessarsi del Monferrato di cui riteneva ormai prossima l'estinzione della dinastia dei Paleologi.
### Matrimonio
Le nozze furono celebrate nel castello di Casale per procura il 1º aprile 1485, con Carlo rappresentato da Antonio de la Forest, suo ciambellano di fiducia. Il matrimonio fu infatti effettivamente consumato soltanto un mese dopo, in quanto si dovette attendere la dispensa papale vista la consanguineità degli sposi.
Il marito però morì prematuramente nel 1490 a Pinerolo e alla guida del ducato fu posto il loro figlio maschio ancora infante, Carlo Giovanni Amedeo di Savoia, spesso ricordato come Carlo II, di appena due anni.
### Reggenza
Dal 1490 al 1496 a causa della giovanissima età del figlio Bianca fu quindi reggente dello Stato Sabaudo, titolo conferitole dall'Assemblea degli Stati Generali riunitasi a Pinerolo dopo la morte del coniuge. Ella chiamò a corte il vescovo francese di Mondovì Antoine Champion affidandogli la carica di cancelliere e si servì pure dell'esperto Sebastiano Ferrero, feudatario piemontese, nominandolo consigliere di Stato e tesoriere generale. Dotata di un carattere forte e combattivo, Bianca, che a soli diciott'anni dovette entrare in politica, si trovò a contrastare i parenti, in particolare l'ambizioso zio del marito Filippo di Bresse, che rivendicavano ciascuno i propri diritti di successione.
Anche a livello internazionale, Bianca di Monferrato dette prova di abilità: seppe mantenere lo Stato indipendente e riuscì a destreggiarsi tra il potente e ingombrante regno di Francia e il bellicoso ducato di Milano nel riportare la pace in Piemonte dopo le guerre temporaneamente vittoriose intraprese dal defunto sposo col Marchesato di Saluzzo. Dovette restituire al combattivo marchese Ludovico II il Saluzzese appena conquistato da Carlo I. Rifiutò però di seguire il consiglio di suo zio Ludovico il Moro di trasferire la capitale a Vercelli.
Conferì al cugino Carlo VIII di Francia, che vantava pretese di ingerenza nei territori sabaudi, il permesso di attraversare il Piemonte per giungere nel napoletano (1494), accogliendolo trionfalmente a Torino in occasione del suo passaggio con le truppe e donandogli perfino i suoi gioielli.
### Ultimi anni e morte
Morto ancora bambino Carlo II nel 1496, Bianca cedette alle pressioni dell'intrigante Filippo di Bresse il quale riuscì finalmente a diventare Duca, anche se solo per un breve periodo (1496-1497). Bianca lasciò il potere e si ritirò a vita privata con la seconda figlia, Iolanda di Savoia, che aveva sposato a nove anni il figlio di Filippo (divenuto duca nel 1497) morendo prematuramente anch'essa nel 1499 all'età di dodici anni. Dopo quell'ennesimo lutto Bianca andò allora a passare gli ultimi anni della sua vita nel castello di Carignano (suo possedimento e che verrà demolito nel 1820), ricevendo persino visite da due re di Francia, Luigi XII (1502 e 1507) e Francesco I (1515), che la omaggiarono e ne richiesero i consigli politici. Amante delle feste e soprattutto dei tornei cavallereschi, ne organizzò a Carignano uno in cui giostrò il famoso condottiero francese Pierre Terrail detto il Baiardo.
Oggi è inumata nel presbiterio della chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Carignano, in piazza don Bosco.
## Ascendenza
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | Teodoro II del Monferrato | Giovanni II del Monferrato |
| | | | Teodoro II del Monferrato | Elisabetta di Maiorca |
| | | Giovanni Giacomo del Monferrato | Teodoro II del Monferrato | Elisabetta di Maiorca |
| | | Giovanni Giacomo del Monferrato | Giovanna di Bar | Roberto I di Bar |
| | | | Giovanna di Bar | Maria di Valois |
| | Guglielmo VIII del Monferrato | | Giovanna di Bar | Maria di Valois |
| | Guglielmo VIII del Monferrato | | Amedeo VII di Savoia | Amedeo VI di Savoia |
| | | | Amedeo VII di Savoia | Bona di Borbone |
| | | Giovanna di Savoia | Amedeo VII di Savoia | Bona di Borbone |
| | | Giovanna di Savoia | Bona di Berry | Giovanni di Valois |
| | | | Bona di Berry | Giovanna d'Armagnac |
| Giovanna del Monferrato | | | Bona di Berry | Giovanna d'Armagnac |
| Giovanna del Monferrato | | | Giacomo Attendolo | Giovanni Attendolo |
| | | | Giacomo Attendolo | Elisa Petraccini |
| | | Francesco Sforza | Giacomo Attendolo | Elisa Petraccini |
| | | Francesco Sforza | Lucia Terzani | … |
| | | | Lucia Terzani | … |
| | Elisabetta Maria Sforza | | Lucia Terzani | … |
| | Elisabetta Maria Sforza | | Filippo Maria Visconti | Gian Galeazzo Visconti |
| | | | Filippo Maria Visconti | Caterina Visconti |
| | | Bianca Maria Visconti | Filippo Maria Visconti | Caterina Visconti |
| | | Bianca Maria Visconti | Agnese del Maino | Ambrogio del Maino |
| | | | Agnese del Maino | … |
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5,530,468 | https://it.wikipedia.org/wiki/Saturns_Pattern | Saturns Pattern | # Saturns Pattern
Saturns Pattern è il dodicesimo album in studio da solista del musicista britannico Paul Weller, pubblicato nel 2015.
## Tracce
* White Sky – 4:56
* Saturns Pattern – 3:24
* Going My Way – 4:15
* Long Time – 2:12
* Pick It Up – 6:16
* I'm Where I Should Be – 3:26
* Phoenix – 5:56
* In the Car... – 4:44
* These City Streets – 8:24
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10,020,901 | https://it.wikipedia.org/wiki/Let%27s_Go_%28The_Cars%29 | Let's Go (The Cars) | # Let's Go (The Cars)
Let's Go è un brano del gruppo rock The Cars, estratto come primo singolo dall'album Candy-O.
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260,019 | https://it.wikipedia.org/wiki/Rossini%C3%A8re | Rossinière | # Rossinière
Rossinière (toponimo francese; in tedesco Russeneire, desueto) è un comune svizzero di 544 abitanti del Canton Vaud, nel distretto della Riviera-Pays-d'Enhaut.
## Monumenti e luoghi d'interesse
* Chiesa riformata di Santa Maria Maddalena, attestata dal 1316 e ricostruita nel 1645;
* Torre fortificata;
* Grand Chalet, eretto nel 1752-1756;
* Diga di Rossinière, eretta nel 1973.
## Società
### Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella:
Abitanti censiti
## Cultura
A Rossinière è ambientato il libro per ragazzi Tesori tra la neve (Treasures of the snow) di Patricia Saint John, nonché la serie animata giapponese Sui monti con Annette, tratta dal medesimo libro. Si parla di questo paese nel libro di Emanuele Trevi "il libro della gioia perpetua"
## Economia
Rossinière è una località di villeggiatura e una stazione sciistica.
## Infrastrutture e trasporti
Rossinière è servito dalle stazioni di Rossinière e di La Tine sulla ferrovia Montreux-Oberland Bernese.
## Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
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1,095,568 | https://it.wikipedia.org/wiki/Simul_stabunt_vel_simul_cadent | Simul stabunt vel simul cadent | # Simul stabunt vel simul cadent
L'espressione latina simul stabunt vel simul cadent significa "insieme staranno oppure insieme cadranno". È attualmente usata, in diritto, per indicare i casi nei quali il venir meno di una situazione ha, per conseguenza, la fine contemporanea di un'altra e viceversa.
Il primo uso diffuso sui media, che rese familiare l'espressione anche ai non giuristi, fu in occasione di una delle prime crisi tra l'Italia fascista e il Vaticano a proposito del Concordato da poco sottoscritto. Si attribuisce la frase a papa Pio XI che avrebbe affermato che la messa in discussione del Concordato avrebbe travolto gli interi patti Lateranensi e fatto riaprire la questione romana.
La locuzione latina ebbe un momento di popolarità quando fu pronunciata, in una versione corrotta (simul stabunt vel simul cadunt), da Claudio Martelli, in un discorso parlamentare del 1988. L'errore, corretto al volo da Alessandro Natta ("Cadent, Martelli, cadent!"), ebbe uno strascico in una successiva interrogazione parlamentare.
## Diritto costituzionale italiano
I costituzionalisti italiani contemporanei, in particolare quelli specializzati nello studio del diritto regionale, applicano spesso questa espressione al meccanismo previsto dall'articolo 126, terzo comma, della Costituzione italiana, come modificato dalla legge costituzionale n. 1/1999.
Per la citata norma costituzionale la rimozione, l'impedimento permanente, la morte o le dimissioni del presidente della Giunta regionale (nei casi in cui il Presidente della Giunta sia stato eletto con suffragio universale diretto) comporta, senza la necessità di ulteriori atti, le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio regionale. Allo stesso modo, l'approvazione, da parte del Consiglio (a maggioranza assoluta dei suoi componenti) di una mozione motivata di sfiducia nei confronti del presidente della Giunta ovvero le dimissioni contemporanee della maggioranza dei consiglieri regionali comportano l'obbligo di dimissioni per la Giunta e per il presidente e lo scioglimento dell'assemblea regionale. La Corte costituzionale ha adoperato l'espressione simul stabunt simul cadent nella sentenza 13 gennaio 2004, n. 2, concernente un progetto di statuto della Regione Calabria (peraltro respinto).
Analoghi meccanismi presiedono, fin dal 1993, all'ordinamento delle amministrazioni provinciali e comunali.
## Diritto commerciale italiano
Nel Codice civile italiano è consentita la validità di una clausola siffatta, inserita nello statuto delle società per azioni, che preveda la decadenza dell'intero consiglio di amministrazione alla cessazione di anche uno degli amministratori, perlopiù affinché siano sempre rispettati gli equilibri in termini di composizione del consiglio di amministrazione. Saranno dunque gli amministratori non cessati, o in caso di efficacia immediata della clausola, i sindaci, a convocare l'assemblea in sede ordinaria per l'elezione dei nuovi amministratori.
## Varianti e abbreviazioni
L'espressione è rintracciabile anche nelle seguenti varianti e abbreviazioni:
* Aut simul stabunt aut simul cadent;
* Simul stabunt aut simul cadent;
* Simul stabunt, simul cadent;
* Simul simul.
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250,825 | https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Santanch%C3%A8 | Daniela Santanchè | # Daniela Santanchè
Daniela Garnero, già coniugata Santanchè (Cuneo, 7 aprile 1961), è una politica e imprenditrice italiana, dal 22 ottobre 2022 ministro del turismo nel governo Meloni.
È stata deputata della Camera dal 2001 al 2008, eletta nelle liste di Alleanza Nazionale, si è candidata a Premier per la lista La Destra - Fiamma Tricolore nel 2008 non risultando eletta, è stata sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma di governo del governo Berlusconi IV dal 1º marzo 2010 al 16 novembre 2011, ed è infine stata rieletta in Parlamento nel 2013 con Il Popolo della Libertà, aderendo a Forza Italia nel novembre dello stesso anno. Nel dicembre 2017 è passata a Fratelli d'Italia.
## Biografia
Figlia di Ottavio Garnero (1931-2012), imprenditore cuneese titolare di un'agenzia di spedizioni (la Unione Corrieri Cuneesi), e di Delfina Chiapello (nata il 23 settembre 1935), ha una sorella maggiore, Fiorella (nata il 9 marzo 1959), ed un fratello minore, Massimo (nato il 12 ottobre 1964). Terminato il liceo, si trasferisce a Torino per frequentare il corso di laurea in scienze politiche.
### Attività imprenditoriale
Laureatasi in scienze politiche all'Università di Torino, nel 1983 fonda una società di marketing. Nel 1990, fonda la Dani Comunicazione Srl, società nel settore delle pubbliche relazioni e organizzazione di eventi. Tra il 1992 e il 1993, partecipa a un corso di formazione imprenditoriale della SDA Bocconi.
Daniela Santanché è presidente di "Visibilia Pubblicità", fondata nel 2007, diventata poi "Visibilia Editore" e "Visibilia Concessionaria" nel 2019 e quotata in Borsa, e concessionaria della raccolta pubblicitaria dei quotidiani Il Giornale e, fino al 2010, di Libero e Il Riformista e anche dell'Ordine di Como (fino al giugno 2012), di alcuni giornali a distribuzione gratuita (Metro D-News e Io Spio) e del complesso The Space Cinema (dal 2012 al 2013).
Stringe un accordo con Google assicurandosi i budget della comunicazione on-line delle piccole e medie imprese italiane (PMI).
Vende poi il 40% di "Visibilia Pubblicità" all'ex compagno Canio Mazzaro per 900 000 euro, ricambiando poi il favore nel 2013 con l'acquisizione, tramite la sua "D1 Partecipazioni", del 14,91% della sua Bioera (gruppo di aziende specializzate in prodotti biologici, cosmesi e prodotti alimentari) dalla "First Capital" diventandone presidente del CdA nel 2012. Insieme a Mazzaro ha gestito fino al giugno del 2022 "Ki Group SpA", azienda leader nel settore del biologico che è stata acquistata nel 2006 da Bioera e diventata poi "Ki Group srl" e successivamente "Verde Bio", nel cui consiglio di amministrazione sedeva Paolo Cirino Pomicino, ex ministro che le presentò Silvio Berlusconi, oltre a diversi famigliari. Con Mazzaro, sempre tramite la Bioera, nel 2014 aveva acquistato anche la "Unopiù", azienda di Soriano nel Cimino leader nel settore dell'arredamento di lusso per esterni.
Nel febbraio 2014, "Visibilia Editore", di cui è presidente e di cui possiede il 75,9% mentre Paola Ferrari ha il 5,4% (mentre possiede il 33% della holding principale), ha acquistato le testate Ciak e PC Professionale dalla Mondadori. Attraverso "Dani Comunicazione" è stata in società con Flavio Briatore nella discoteca Billionaire di Porto Cervo, cedendogli sempre nello stesso mese il suo 10% per 400.000 euro. Decide però di rimanere socia del Twiga di Forte dei Marmi sempre con la stessa quota nella "Mammamia Srl". Liquidata la sua "Dani Comunicazione" dopo più di 20 anni, in estate la holding lussemburghese "Laridel Participations" di Briatore le vende il 10% della "Invest srl", con sede ad Arzachena, per 150 000 euro. La "Invest srl" si sta occupando di costruire un residence di lusso in un'area della cittadina sarda che vale 6 milioni di euro.
Nel novembre 2015, ha rilevato dal gruppo "PRS Editore" i settimanali, Novella 2000 e Visto, ai quali era stata vicina, nel 2013, quando erano di proprietà di RCS. Il 26 luglio 2017 ha annunciato la messa in liquidazione di Visibilia Magazine, casa editrice di Novella 2000 e Visto.
Dopo la nomina a Ministro del turismo nel Governo Meloni, cede per 2,8 milioni di euro la sua quota del 22% del Twiga per metà alla "Majestas sarl", società lussemburghese controllata da Briatore, e per l'altra metà a "Thor srl" e "Modi srl", due società controllate dall'attuale compagno Dimitri Kunz, che già possedeva il 22% della "Twiga srl", della quale è l’amministratore insieme al cognato di Briatore. Al compagno la Santanchè lascia anche la guida di "Visibilia"; le sue quote verranno poi cedute a Luca Reale Ruffino che nel marzo del 2023 diventerà presidente del CdA di "Visibilia Editore". Tuttavia ad aprile la Santanchè tramite la sua "Immobiliare Dani srl" costituisce la "Ldd Sas", partecipata insieme al compagno Kunz e al figlio Lorenzo Mazzaro, che si occupa della gestione del Twiga e di ripianare i debiti di "Visibilia" grazie al 3,5% del fatturato annuo della "Twiga srl".
Nell'estate del 2023 l'ex socia Paola Ferrari, tramite la sua "Alevi srl", acquista il 25% della "Visibilia Concessionaria" dalla "Immobiliaria Dani" della Santanché per 200.000 euro.
## Carriera politica
### Gli inizi a Milano
Entra in politica inizialmente come collaboratrice personale di Ignazio La Russa nel 1995, iscrivendosi ad Alleanza Nazionale (AN) di Gianfranco Fini. In quota AN è consulente per la giunta del comune di Milano guidata da Gabriele Albertini, e nel giugno del 1999 viene eletta consigliere provinciale a Milano.
### Deputata di Alleanza Nazionale
* Daniela Santanché e Diego Zarneri alla fondazione del Movimento per l'Italia (MPI)
Nel 2000 contatta Antonio Di Pietro manifestando l'intenzione di creare un movimento politico con lui contro le ideologie politiche manifestate dal partito politico di Silvio Berlusconi, tuttavia abbandona l'idea quando nel 2001 si candida per la Camera dei deputati nella quota bloccata del proporzionale (circoscrizione Lombardia 3): pur non eletta, ottiene il seggio subentrando alla dimissionaria collega di partito Viviana Beccalossi, che resta assessore regionale.
Dal 2003 al giugno 2004 è assessore comunale di Ragalna, in provincia di Catania, dove si occupa di sport e grandi eventi. Si ricandida alle elezioni amministrative del 2004 come consigliere della provincia di Milano nel collegio di Milano-Centro Storico, ma non è eletta.
Nel 2005 diviene capo dipartimento delle pari opportunità di AN; destano critiche il gesto del dito medio rivolto ad alcuni giovani contestatori della riforma Moratti e la proposta di una porno-tax, un'imposta sul consumo di materiale pornografico. Nello stesso anno è relatrice della Legge finanziaria.
Alle elezioni politiche del 2006 viene ricandidata alla Camera, tra le liste di Alleanza Nazionale nella circoscrizione Lombardia 3 in seconda posizione dietro a Gianfranco Fini, venendo rieletta deputata.
Nel gennaio 2007, a seguito di una polemica televisiva con l'imam di Segrate sul velo, le viene assegnata la scorta dalla prefettura di Milano. Nel 2007 Gianfranco Fini la rimuove da responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito, nominando al suo posto Barbara Saltamartini: Santanché entra in rottura con i vertici di AN.
### Candidata Premier per "La Destra"
Il 10 novembre 2007, esce da Alleanza Nazionale e aderisce a La Destra di Francesco Storace, divenendone la portavoce del partito, e poi, il 10 febbraio 2008, la candidata alla Presidenza del Consiglio in occasione delle imminenti elezioni politiche anticipate dell'alleanza La Destra-Fiamma Tricolore. La rottura avviene perché si dichiara contraria alla «destra sbiadita», preferendo «i colori accesi e una destra chiara».
Alle elezioni del 2008, la lista La Destra-Fiamma Tricolore guidata dalla Santanché (candidata nella circoscrizione Lombardia 3) ottiene il 2,4% alla Camera e il 2,1% al Senato e non elegge nessun parlamentare, non avendo superato gli sbarramenti elettorali del 4% alla Camera e dell'8% al Senato. Aveva dichiarato nel 2007, di voler devolvere in beneficenza il proprio stipendio da parlamentare.
Dopo le elezioni del 2008, si apre una frattura tra Storace, che spinge per una linea critica de La Destra verso il PdL, e Santanché, che invece spinge per un chiaro affiancamento. Già, il 1º giugno 2008, definiva il proprio partito «la destra leale a Berlusconi», ma la divisione emerge chiaramente in occasione della Conferenza programmatica de La Destra che ha luogo a Orvieto dal 19 al 21 luglio. Dalla conferenza, il partito esce spaccato in attesa del congresso nazionale. Il 22 agosto 2008, presenta una propria mozione alternativa a quella di Storace.
Tuttavia, al Congresso di novembre 2008, non ci arriverà, perché il 27 settembre 2008 si dimette da portavoce de La Destra e con «una cinquantina di dirigenti nazionali, regionali e provinciali» lascia il partito perché, sostiene, «non si può restare confinati in un'area di estremismo extraparlamentare e di vago nostalgismo».
### Movimento per l'Italia
Il 22 novembre 2008, nasce ufficialmente il Movimento per l'Italia (MpI) e viene presentato al pubblico con una convention all'hotel Sheraton di Roma in cui intervengono la stessa Santanché, il coordinatore del PdL Denis Verdini e il giovane vice segretario del movimento, Diego Zarneri. Alle elezioni amministrative del 2009, il Movimento per l'Italia si presenta in poche realtà, ma sempre alleato del centrodestra. Infine, il 24 febbraio 2010, il MpI confluisce definitivamente nel Popolo della Libertà.
### Adesione al PdL e nomina a Sottosegretario
Il 1º marzo 2010 è stata nominata dal Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma di governo nel governo Berlusconi IV, nomina che ha suscitato polemiche all'interno del centro-destra. Resta in carica fino al 16 novembre 2011.
Con le dimissioni di Berlusconi, Santanché, non essendo parlamentare e non avendo cariche nel PdL, resta senza incarichi politici e istituzionali.
### Deputata PdL e Forza Italia
Con le elezioni politiche del 2013, viene candidata come capolista del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lombardia 3 e viene eletta per la terza volta deputato. Il 27 marzo 2013, viene nominata da Silvio Berlusconi responsabile del settore organizzazione del PdL subentrando a Maurizio Lupi.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia. Il 20 gennaio 2014, il presidente Berlusconi la nomina Responsabile per la raccolta fondi della nuova Forza Italia.
Secondo il sito Openpolis.it, come parlamentare, è al 623º posto su 630 nella classifica per l'indice di produttività (26,71% di presenze e 73,29% di assenze).
Il 16 dicembre 2016 fonda il movimento "Noi Repubblicani - Popolo Sovrano".
### Ingresso in FdI ed elezione al Senato
Il 3 dicembre 2017 lascia Forza Italia e aderisce a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, partecipando poi al II congresso nazionale del partito a Trieste. In vista delle elezioni politiche del 2018 viene candidata al Senato, scelta dalla coalizione di centro-destra come candidata all’uninominale nel collegio Lombardia - 17 (Cremona), venendo eletta senatrice con il 48,12% dei voti, battendo la candidata del centro-sinistra Valentina Lombardi (23,19%) e quello del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli (22,23%).
Si candida poi alle elezioni europee del 2019 nella Circoscrizione Italia nord-occidentale, ma si piazza in quinta posizione con 7.878 preferenze senza essere eletta.
### Ministro del turismo
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidata al Senato nel collegio uninominale Lombardia - 11 (Cremona), sostenuta dalla coalizione di centro-destra in quota Fratelli d'Italia, oltreché nei collegi plurinominali per Fratelli d'Italia come capolista in Lombardia - 03, Piemonte - 01 e Lazio - 01 e in seconda posizione nel Lombardia - 02 e Toscana - 01. Viene eletta nell'uninominale con il 52,17% dei voti, superando nettamente più del doppio rispetto al principale candidato del centro-sinistra l'economista Carlo Cottarelli (27,37%).
Dopo la vittoria della coalizione di centro-destra alle elezioni, visti i positivi risultati elettorali di Fratelli d'Italia, e il successivo incarico di formare un governo affidato a Giorgia Meloni, il 21 ottobre 2022 Santanchè è stata indicata come Ministro del turismo. Il giorno successivo ha giurato dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come Ministro del turismo nel governo Meloni.
Nel 2023 il Ministero da lei guidato promuove una campagna pubblicitaria per la promozione del turismo in Italia denominata Open To Meraviglia, gestita dal gruppo Armando Testa, caratterizzata dall'uso della Venere raffigurata da Sandro Botticelli nel dipinto Nascita di Venere, in veste di virtual influencer. La campagna pubblicitaria è stata da più parti fortemente criticata per l'uso della Venere, secondo i critici banalizzata in veste di una turista in minigonna che mangia la pizza e che posa in sella ad una bicicletta. Sono state rivolte inoltre anche altre critiche alla campagna, tra cui l'uso di immagini non girate in Italia e l'utilizzo di traduzioni automatiche per le versioni del sito in lingue straniere.
Nel luglio del 2023 alla trasmissione Report su Rai 3, viene presentato un servizio sulla società Visibilia e viene tirata in ballo Daniela Santachè. In seguito al dibattito pubblico che ne è scaturito, viene proposta una mozione di sfiducia al Senato dal Movimento 5 Stelle il 26 luglio 2023 la quale è stata respinta con 67 sì e 111 no.
Nel novembre del 2023 si dimette da coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia.
## Vita privata
Nel 1982, all'età di 21 anni, sposa Paolo Santanchè, chirurgo estetico, ed è impiegata con compiti amministrativi nella società del marito.
Nel 1995 si separa dal marito, di cui mantiene il cognome a seguito di un accordo giudiziale, venendo conosciuta ancora oggi con tale cognome, e si lega sentimentalmente all'ingegnere Canio Giovanni Mazzaro, imprenditore farmaceutico potentino, da cui ha un figlio: Lorenzo (1996). Secondo la stampa, dopo la separazione con Mazzaro, è stata legata all'uomo d'affari Luigi Bisignani.
Dal 2007 al 2016 ha avuto una relazione con il giornalista Alessandro Sallusti, direttore dei quotidiani Libero, L'Ordine di Como e Il Giornale. Il suo attuale compagno, Dimitri Kunz, è in società con lei diventando consigliere nel CdA di Visibilia Editore.
## Opere
* La donna negata. Dall'infibulazione alla liberazione, prefazione di Umberto Veronesi, postfazione di Omar Camiletti, Venezia, Marsilio Editori, 2006, ISBN 978-88-317-8959-2.
* Le donne violate. La donna negata e oltre, prefazione di Vittorio Feltri, Venezia, Marsilio Editori, 2008, ISBN 978-88-317-9446-6.
* (con Vittorio Feltri), Sesso, potere e intercettazioni ai tempi del Cav, Milano, I libri di Libero, 2008, SBN IT\ICCU\MIL\0765086.
* Sono una donna sono la Santa, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2016, ISBN 978-88-918-0730-4.
## Vicende giudiziarie
### Sit-in nel Ramadan
Il 20 settembre 2009, a Milano, organizza un sit-in alla cerimonia di chiusura del Ramadan, dove è anche presente un nutrito gruppo di forze dell'ordine in assetto antisommossa; secondo una versione, Daniela Santanchè avrebbe tentato di strappare il velo di dosso ad alcune donne, suscitando la reazione dei presenti. L'interessata sostiene invece di aver solo chiesto alla polizia di far rispettare la legge Italiana che prevede il divieto di circolare a volto coperto e di non esser mai entrata in contatto con altre donne. In seguito Santanchè dichiarerà di essere stata aggredita e presa a pugni, versione smentita dai presenti; la Santanchè si è successivamente recata al pronto soccorso, dove i medici le hanno riscontrato contusioni toraciche estese con prognosi di 20 giorni. Secondo altre fonti, in realtà non sarebbe mai stata aggredita. In un breve filmato pubblicato da PeaceReporter si vedono i tentativi della Santanchè di superare il cordone delle forze dell'ordine, mentre non si nota nessuna aggressione a carico della parlamentare. Il 18 novembre 2013 il pubblico ministero della procura di Milano contesta alla Santanché il reato di manifestazione illecita e chiede la condanna a un mese di arresto e 100 euro di multa. Duemila euro di multa invece sono stati chiesti per una persona accusata di lesioni alla parlamentare. Il 2 dicembre 2013 la Santanchè viene condannata a quattro giorni di arresto e 100 euro di ammenda convertiti in 1100 euro di ammenda. Il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena.
### Pignoramento
Nell'agosto 2017 i giornali danno conto di un atto di pignoramento immobiliare risalente a febbraio da parte della Banca di Caraglio del Cuneese per un credito non onorato; poco tempo dopo la Santanché avrebbe liquidato "Visibilia Magazine", la società costituita per rilevare «Novella 2000» e «Visto». In realtà, come dichiarato da lei stessa, il pignoramento riguarda un debito di una società della quale è estranea e lei avrebbe rinunciato all'immobile ipotecato che le era giunto in eredità.
## Nella cultura di massa
Compare come personaggio nel film Il trasformista (2002) ed è citata in numerosi brani musicali, principalmente di genere rap, come Paradiso italiano (2011) di Marracash, Io non sono partito (2012) di J-Ax, Non c'è due senza trash (2014) di Fedez e Oh fra!!! (2017) di Maruego, citata da Fabri Fibra.
|
9,851,375 | https://it.wikipedia.org/wiki/Zonske_lige_1967-1968 | Zonske lige 1967-1968 | # Zonske lige 1967-1968
Le Zonske lige 1967-1968 (Leghe di zona 1967-1968) furono la 22ª edizione della terza divisione jugoslava.
In questa edizione vi fu un alto numero di promozioni dato il passaggio della seconda divisione da due a quattro gironi.
## Slovenia
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| SLOVENSKA LIGA (detta anche SLOVENAČKA LIGA) |||||||||||
| | 1. | ŽNK Lubiana | 33 | 22 | 14 | 5 | 3 | 65 | 29 | +36 |
| | 2. | Mura | 31 | 22 | 13 | 5 | 4 | 65 | 34 | +31 |
| | 3. | Kladivar Celje | 26 | 22 | 8 | 10 | 4 | 35 | 23 | +12 |
| | 4. | Slavija Vevče | 24 | 22 | 9 | 6 | 7 | 37 | 30 | +7 |
| | 5. | Triglav | 24 | 22 | 8 | 8 | 6 | 31 | 37 | −6 |
| | 6. | Koper | 22 | 22 | 7 | 8 | 7 | 32 | 33 | −1 |
| | 7. | Gorica | 21 | 22 | 7 | 7 | 8 | 33 | 33 | 0 |
| | 8. | Železničar Maribor | 19 | 22 | 7 | 5 | 10 | 41 | 56 | −15 |
| | 9. | Rudar Trbovlje | 18 | 22 | 7 | 4 | 11 | 42 | 53 | −11 |
| | 10. | Kovinar Maribor | 17 | 22 | 4 | 9 | 9 | 27 | 42 | −15 |
| | 11. | Svoboda | 17 | 22 | 6 | 5 | 11 | 35 | 52 | −17 |
| | 12. | Hrastnik | 12 | 22 | 4 | 4 | 14 | 26 | 59 | −33 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
## Croazia
| Squadra 1 | Totale | Squadra 2 | Andata | Ritorno |
| - | - | - | - | - |
| SEMIFINALI | SEMIFINALI | SEMIFINALI | | |
| Orijent | 3–3 (6-4 dtr) | Metalac Zagabria | 2–1 | 1–2 |
| Dinamo Vinkovci | 3–2 | Zara | 0–0 | 3–2 |
| FINALE | FINALE | FINALE | | |
| Dinamo Vinkovci | 7–3 | Orijent | 5–2 | 2–1 |
### Rijeka-Istria
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| RIJEČKO-ISTARSKA ZONA (detta anche RIJEČKO-PULSKA ZONA) |||||||||||
| | 1. | Orijent | 50 | 30 | 22 | 6 | 2 | 95 | 26 | +69 |
| | 2. | Istria | 39 | 30 | 17 | 5 | 8 | 70 | 40 | +30 |
| | 3. | Rudar Labin | 36 | 30 | 15 | 6 | 9 | 74 | 57 | +17 |
| | 4. | Nehaj Senj | 35 | 30 | 13 | 9 | 8 | 92 | 66 | +26 |
| | 5. | Crikvenica | 33 | 30 | 16 | 1 | 13 | 49 | 55 | −6 |
| | 6. | Goranin Delnice | 32 | 30 | 14 | 4 | 12 | 59 | 70 | −11 |
| | 7. | Buje | 31 | 30 | 13 | 5 | 12 | 58 | 52 | +6 |
| | 8. | Grobničan Čavle | 30 | 30 | 13 | 4 | 13 | 53 | 49 | +4 |
| | 9. | Lokomotiva Rijeka | 29 | 30 | 12 | 5 | 13 | 64 | 61 | +3 |
| | 10. | Vinodol | 28 | 30 | 11 | 6 | 13 | 62 | 85 | −23 |
| | 11. | Jadran Parenzo | 26 | 30 | 10 | 6 | 14 | 63 | 58 | +5 |
| | 12. | Rovigno | 26 | 30 | 11 | 4 | 15 | 51 | 55 | −4 |
| | 13. | Opatija | 26 | 30 | 10 | 6 | 14 | 51 | 57 | −6 |
| | 14. | Naprijed Hreljin | 26 | 30 | 10 | 6 | 14 | 48 | 60 | −12 |
| | 15. | Vodnjan | 20 | 30 | 5 | 10 | 15 | 31 | 70 | −39 |
| | 16. | Rikard Benčić Rijeka | 13 | 30 | 5 | 3 | 22 | 43 | 106 | −64 |
| Fonte: HRnogomet |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
### Zagabria
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| ZAGREBAČKA ZONA |||||||||||
| | 1. | Metalac Zagabria | 40 | 26 | 18 | 4 | 4 | 63 | 23 | +40 |
| | 2. | Jedinstvo Zagabria | 33 | 26 | 14 | 5 | 7 | 60 | 27 | +33 |
| | 3. | Sloga Čakovec | 31 | 26 | 12 | 7 | 7 | 51 | 47 | +4 |
| | 4. | Karlovac | 30 | 26 | 12 | 6 | 8 | 51 | 41 | +10 |
| | 5. | MTČ Čakovec | 27 | 26 | 9 | 9 | 8 | 41 | 43 | −2 |
| | 6. | Sljeme Sesvete | 25 | 26 | 10 | 5 | 11 | 54 | 45 | +9 |
| | 7. | Samobor | 25 | 26 | 11 | 3 | 12 | 47 | 60 | −13 |
| | 8. | Segesta | 24 | 26 | 11 | 2 | 13 | 59 | 46 | +13 |
| | 9. | Rudeš | 24 | 26 | 9 | 6 | 11 | 37 | 36 | +1 |
| | 10. | Oroteks Oroslavje | 24 | 26 | 8 | 8 | 10 | 45 | 53 | −8 |
| | 11. | Slaven Koprivnica | 23 | 26 | 8 | 7 | 11 | 34 | 50 | −16 |
| | 12. | Gavrilović Petrinja | 23 | 26 | 8 | 7 | 11 | 34 | 60 | −26 |
| | 13. | Končar Zagabria | 22 | 26 | 9 | 4 | 13 | 30 | 41 | −11 |
| | 14. | Metalac Sisak | 15 | 26 | 5 | 5 | 16 | 33 | 54 | −21 |
| Fonte: HRnogomet |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
### Slavonia
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| SLAVONSKA ZONA |||||||||||
| | 1. | Dinamo Vinkovci | 45 | 28 | 19 | 7 | 2 | 94 | 29 | +65 |
| | 2. | Jovalija Valpovo | 45 | 28 | 22 | 1 | 6 | 82 | 33 | +49 |
| | 3. | Lokomotiva Vinkovci | 35 | 28 | 16 | 3 | 9 | 48 | 41 | +7 |
| | 4. | Premium Bosanski Brod | 31 | 28 | 11 | 9 | 8 | 56 | 43 | +13 |
| | 5. | Jedinstvo Đakovo | 30 | 28 | 13 | 4 | 11 | 60 | 44 | +16 |
| | 6. | Metalac Osijek | 29 | 28 | 11 | 7 | 10 | 69 | 43 | +26 |
| | 7. | Slavonija Požega | 29 | 28 | 13 | 3 | 12 | 63 | 60 | +3 |
| | 8. | Sloga Borovo | 29 | 28 | 13 | 3 | 12 | 52 | 56 | −4 |
| | 9. | Graničar Županja | 28 | 28 | 12 | 4 | 12 | 45 | 44 | +1 |
| | 10. | Spačva Vinkovci | 28 | 28 | 10 | 8 | 10 | 46 | 47 | −1 |
| | 11. | Šparta Beli Manastir | 23 | 28 | 10 | 3 | 15 | 45 | 52 | −7 |
| | 12. | Željezničar Slavonski Brod | 22 | 28 | 8 | 6 | 14 | 53 | 64 | −11 |
| | 13. | Olimpija Osijek | 22 | 28 | 8 | 6 | 14 | 40 | 53 | −13 |
| | 14. | Jedinstvo Čepin | 17 | 28 | 7 | 3 | 18 | 57 | 95 | −38 |
| | 15. | Radnički Vukovar | 7 | 28 | 3 | 1 | 24 | 28 | 138 | −110 |
| Fonte: HRnogomet |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
### Dalmazia
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| DALMATINSKA ZONA |||||||||||
| | 1. | Zara | 36 | 26 | 14 | 8 | 4 | 66 | 23 | +43 |
| | 2. | Slaven Trogir | 35 | 26 | 16 | 3 | 7 | 66 | 35 | +31 |
| | 3. | Jadran Kaštel Sućurac | 29 | 26 | 13 | 3 | 10 | 39 | 47 | −8 |
| | 4. | Zmaj Makarska | 28 | 26 | 12 | 4 | 10 | 56 | 55 | +1 |
| | 5. | Neretva Metković | 27 | 26 | 10 | 7 | 9 | 41 | 31 | +10 |
| | 6. | DOŠK Drniš | 27 | 26 | 11 | 5 | 10 | 43 | 45 | −2 |
| | 7. | Dinara Knin | 27 | 26 | 11 | 5 | 10 | 41 | 48 | −7 |
| | 8. | Sloga Mravince | 25 | 26 | 8 | 9 | 9 | 36 | 34 | +2 |
| | 9. | Omladinac Vranjic | 25 | 26 | 10 | 5 | 11 | 36 | 35 | +1 |
| | 10. | GOŠK K. Gomilica | 25 | 26 | 7 | 11 | 8 | 28 | 30 | −2 |
| | 11. | Junak Sinj | 24 | 26 | 10 | 4 | 12 | 48 | 54 | −6 |
| | 12. | Orkan Dugi Rat | 23 | 26 | 7 | 9 | 10 | 36 | 50 | −14 |
| | 13. | Dubrovnik | 19 | 26 | 6 | 7 | 13 | 36 | 56 | −20 |
| | 14. | Troglav | 16 | 26 | 6 | 4 | 16 | 28 | 51 | −23 |
| Fonte: HRnogomet |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
## Bosnia Erzegovina
### Banja Luka
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| BANJALUČKA ZONA (detta anche KRAJIŠKA ZONA) |||||||||||
| | 1. | BSK Banja Luka | 44 | 28 | 20 | 4 | 4 | 93 | 30 | +63 |
| | 2. | Jedinstvo Bihać | 39 | 28 | 16 | 7 | 5 | 62 | 35 | +37 |
| | 3. | OFK Prijedor | 36 | 28 | 15 | 6 | 7 | 54 | 31 | +23 |
| | 4. | Borac Dubica | 36 | 28 | 17 | 2 | 9 | 67 | 51 | +16 |
| | 5. | Sloboda B. Novi | 35 | 28 | 15 | 5 | 8 | 62 | 41 | +21 |
| | 6. | Željezničar Banja Luka | 33 | 28 | 14 | 5 | 9 | 57 | 45 | +12 |
| | 7. | Iskra Bugojno | 30 | 28 | 12 | 6 | 10 | 57 | 43 | +14 |
| | 8. | Podgrmeč | 29 | 28 | 10 | 9 | 9 | 65 | 53 | +12 |
| | 9. | Sloboda Mrkonjić Grad | 27 | 28 | 10 | 7 | 11 | 38 | 49 | −11 |
| | 10. | Elektrobosna Jajce | 25 | 28 | 11 | 3 | 14 | 49 | 51 | −2 |
| | 11. | Bratstvo Bosanska Krupa | 23 | 28 | 9 | 5 | 14 | 46 | 70 | −24 |
| | 12. | Sloga Gornji Podgradci | 21 | 28 | 8 | 5 | 15 | 44 | 72 | −28 |
| | 13. | Šator Glamoč | 15 | 28 | 6 | 3 | 19 | 40 | 80 | −40 |
| | 14. | Tekstilac Bihać | 13 | 28 | 5 | 3 | 20 | 24 | 67 | −43 |
| | 15. | Bratstvo Ključ (−4) | 10 | 28 | 4 | 6 | 18 | 23 | 63 | −40 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Note:
Il torneo avrebbe dovuto avere 16 partecipanti, ma, prima dell'inizio del torneo, lo Sloga Donji Vakuf si è spostato nella Federazione di Zenica. Stessa cosa fatta dall'Iskra Bugojno alla conclusione del torneo.
### Tuzla
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TUZLANSKA ZONA (detta anche BOSANSKO SJEVEROISTOČNA ZONA) |||||||||||
| | 1. | Jedinstvo Brčko | 38 | 26 | 17 | 4 | 5 | 59 | 28 | +31 |
| | 2. | Sloga Doboj | 35 | 26 | 15 | 5 | 6 | 52 | 26 | +26 |
| | 3. | Natron Maglaj | 31 | 26 | 13 | 5 | 8 | 63 | 37 | +26 |
| | 4. | Jedinstvo Odžak | 31 | 26 | 13 | 5 | 8 | 50 | 34 | +16 |
| | 5. | Tekstilac Derventa | 28 | 26 | 11 | 6 | 9 | 35 | 47 | −12 |
| | 6. | Zvijezda Gradačac | 27 | 26 | 11 | 5 | 10 | 34 | 51 | −17 |
| | 7. | Mramor | 26 | 26 | 8 | 10 | 8 | 56 | 49 | +7 |
| | 8. | TOŠK Tešanj | 24 | 26 | 9 | 6 | 11 | 49 | 44 | +5 |
| | 9. | Slaven Živinice | 24 | 26 | 10 | 4 | 12 | 32 | 42 | −10 |
| | 10. | Modriča | 23 | 26 | 11 | 1 | 14 | 48 | 49 | −1 |
| | 11. | Budućnost Banovići | 23 | 26 | 8 | 7 | 11 | 33 | 44 | −11 |
| | 12. | Rudar Bukinje | 21 | 26 | 7 | 7 | 12 | 34 | 52 | −18 |
| | 13. | Borac Šamac | 19 | 26 | 6 | 7 | 13 | 39 | 46 | −13 |
| | 14. | Lokomotiva Brčko | 14 | 26 | 6 | 2 | 18 | 30 | 72 | −42 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
### Sarajevo-Zenica
| | Pos. | Squadra |
| - | - | - |
| SARAJEVSKO-ZENIČKA ZONA |||||||||||
| | 1. | Bosna Sarajevo |
| | 2. | Pofalički Sarajevo |
| | 3. | ZSK Zenica |
| | 4. | |
| | 5. | |
| | 6. | |
| | 7. | |
| | 8. | |
| | 9. | |
| | 10. | |
| | 11. | |
| | 12. | |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
### Erzegovina
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| HERCEGOVAČKA ZONA |||||||||||
| | 1. | GOŠK Dubrovnik | 35 | 20 | 15 | 5 | 0 | 57 | 21 | +36 |
| | 2. | Borac Čapljina | 29 | 20 | 14 | 1 | 5 | 54 | 22 | +32 |
| | 3. | Iskra Stolac | 24 | 20 | 12 | 0 | 8 | 44 | 38 | +6 |
| | 4. | Hercegovac Bileća | 23 | 20 | 10 | 3 | 7 | 31 | 26 | +5 |
| | 5. | Lokomotiva Mostar | 21 | 20 | 9 | 3 | 8 | 51 | 34 | +17 |
| | 6. | Budućnost Duvno | 19 | 20 | 8 | 3 | 9 | 35 | 34 | +1 |
| | 7. | Neretvanac Opuzen | 17 | 20 | 7 | 3 | 10 | 32 | 43 | −11 |
| | 8. | Igman Konjic | 15 | 20 | 6 | 3 | 11 | 36 | 37 | −1 |
| | 9. | Sloga Ljubuški | 14 | 20 | 7 | 0 | 13 | 29 | 71 | −42 |
| | 10. | Mladost Lištica | 13 | 20 | 6 | 1 | 13 | 20 | 47 | −27 |
| | 11. | Poštar Mostar | 9 | 20 | 4 | 1 | 15 | 42 | 49 | −7 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Partecipa agli spareggi-promozione in Druga liga.
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Note:
L'Igman Konjic ha iniziato la stagione come Željezničar.
## Serbia
### Nord
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| SRPSKA LIGA SEVER |||||||||||
| | 1. | Novi Sad | 46 | 30 | 19 | 8 | 3 | 61 | 23 | +38 |
| | 2. | Radnički Belgrado | 43 | 30 | 17 | 9 | 4 | 73 | 27 | +46 |
| | 3. | Dinamo Pančevo | 39 | 30 | 17 | 5 | 8 | 58 | 24 | +34 |
| | 4. | Zvezda Subotica | 35 | 30 | 13 | 9 | 8 | 51 | 35 | +16 |
| | 5. | Prva iskra Barič | 34 | 30 | 12 | 8 | 10 | 41 | 38 | +3 |
| | 6. | Jedinstvo Zemun | 32 | 30 | 12 | 8 | 10 | 57 | 51 | +6 |
| | 7. | ŽAK Kikinda | 31 | 30 | 10 | 11 | 9 | 36 | 34 | +2 |
| | 8. | Sloven Ruma | 30 | 30 | 11 | 8 | 11 | 31 | 36 | −5 |
| | 9. | Slavija Novi Sad | 30 | 30 | 10 | 10 | 10 | 45 | 56 | −11 |
| | 10. | Hajduk Kula | 29 | 30 | 11 | 7 | 12 | 45 | 46 | −1 |
| | 11. | BAK Bela Crkva | 29 | 30 | 9 | 11 | 10 | 49 | 54 | −5 |
| | 12. | Odred Kikinda | 27 | 30 | 9 | 9 | 12 | 44 | 47 | −3 |
| | 13. | IM Rakovica Belgrado | 24 | 30 | 9 | 6 | 15 | 41 | 44 | −3 |
| | 14. | Tekstilac Odžaci | 23 | 30 | 7 | 9 | 14 | 49 | 82 | −33 |
| | 15. | Kombinat Vrbas | 17 | 30 | 6 | 5 | 19 | 34 | 79 | −45 |
| | 16. | Radnički S. Mitrovica | 13 | 30 | 4 | 5 | 21 | 36 | 72 | −36 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Passa in Vojvođanska liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Note:
Il Novi Sad viene promosso direttamente.
Radnički Belgrado e Dinamo Pančevo promosse dopo le qualificazioni.
### Sud
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| SRPSKA LIGA JUG |||||||||||
| | 1. | Mladost S. Palanka | 41 | 30 | 16 | 9 | 5 | 57 | 36 | +21 |
| | 2. | EI Mladost Niš | 37 | 30 | 16 | 5 | 9 | 42 | 25 | +17 |
| | 3. | Napredak Kruševac | 35 | 30 | 13 | 9 | 8 | 57 | 29 | +28 |
| | 4. | Železničar Niš | 35 | 30 | 14 | 7 | 9 | 58 | 42 | +16 |
| | 5. | Dubočica Leskovac | 32 | 30 | 13 | 6 | 11 | 57 | 48 | +9 |
| | 6. | Metalac Valjevo | 30 | 30 | 11 | 8 | 11 | 46 | 38 | +8 |
| | 7. | Radnički Pirot | 30 | 30 | 11 | 8 | 11 | 48 | 43 | +5 |
| | 8. | Mačva Šabac | 29 | 30 | 10 | 9 | 11 | 41 | 50 | −9 |
| | 9. | Jedinstvo Paraćin | 29 | 30 | 13 | 3 | 14 | 46 | 41 | +5 |
| | 10. | Buducnost Peć | 29 | 30 | 12 | 5 | 13 | 38 | 56 | −18 |
| | 11. | Obilić | 28 | 30 | 12 | 4 | 14 | 52 | 55 | −3 |
| | 12. | Mladenovac | 28 | 30 | 9 | 10 | 11 | 36 | 39 | −3 |
| | 13. | Dinamo Vranje | 28 | 30 | 10 | 8 | 12 | 37 | 51 | −14 |
| | 14. | Timok | 25 | 30 | 7 | 11 | 12 | 44 | 46 | −2 |
| | 15. | Novi Pazar | 24 | 30 | 8 | 8 | 14 | 35 | 51 | −16 |
| | 16. | Jedinstvo Ub | 20 | 30 | 7 | 6 | 17 | 38 | 67 | −29 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Passa in Srpska liga Nord 1968-1969.
Passa in Kosovska liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Note:
Le prime 5 classificate vengono promosse in Druga liga Est 1968-1969.
Buducnost Peć promosso come rappresentante del Kosovo.
## Montenegro
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| CRNOGORSKA LIGA |||||||||||
| | 1. | OFK Titograd | 37 | 22 | 18 | 1 | 3 | 67 | 17 | +50 |
| | 2. | Čelik Nikšić | 34 | 22 | 16 | 2 | 4 | 59 | 24 | +35 |
| | 3. | Jedinstvo Bijelo Polje | 24 | 22 | 11 | 2 | 9 | 60 | 35 | +25 |
| | 4. | Mornar | 23 | 22 | 9 | 5 | 8 | 53 | 37 | +16 |
| | 5. | Ivangrad | 23 | 22 | 9 | 5 | 8 | 38 | 35 | +3 |
| | 6. | Iskra Danilovgrad | 22 | 22 | 8 | 6 | 8 | 40 | 39 | +1 |
| | 7. | Bokelj | 21 | 22 | 9 | 3 | 10 | 40 | 36 | +4 |
| | 8. | Rudar Pljevlja | 21 | 22 | 8 | 5 | 9 | 34 | 42 | −8 |
| | 9. | Tara Titograd | 19 | 22 | 6 | 7 | 9 | 33 | 44 | −11 |
| | 10. | Dečić | 17 | 22 | 8 | 1 | 13 | 44 | 53 | −9 |
| | 11. | Ibar | 13 | 22 | 6 | 1 | 15 | 39 | 88 | −49 |
| | 12. | Spuž | 10 | 22 | 4 | 2 | 16 | 24 | 81 | −57 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
## Macedonia
| | Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| MAKEDONSKA LIGA |||||||||||
| | 1. | Rabotnički | 38 | 26 | 16 | 6 | 4 | 73 | 28 | +45 |
| | 2. | Tikveš Kavadarci | 31 | 26 | 14 | 3 | 9 | 49 | 36 | +13 |
| | 3. | BSK Bitola | 27 | 26 | 11 | 5 | 10 | 37 | 33 | +4 |
| | 4. | Teteks | 27 | 26 | 10 | 7 | 9 | 34 | 41 | −7 |
| | 5. | Belasica | 26 | 26 | 11 | 4 | 11 | 55 | 43 | +12 |
| | 6. | Balkan Skopje | 26 | 26 | 11 | 4 | 11 | 51 | 41 | +10 |
| | 7. | MIK Skopje | 26 | 26 | 10 | 6 | 10 | 50 | 42 | +8 |
| | 8. | Ljuboten Tetovo | 25 | 26 | 10 | 5 | 11 | 39 | 41 | −2 |
| | 9. | Mavrovo Gostivar | 25 | 26 | 11 | 3 | 12 | 36 | 47 | −11 |
| | 10. | Vardar Negotino | 24 | 26 | 10 | 4 | 12 | 54 | 44 | +10 |
| | 11. | Borec | 24 | 26 | 11 | 2 | 13 | 40 | 51 | −11 |
| | 12. | Ohrid | 24 | 26 | 10 | 4 | 12 | 36 | 54 | −18 |
| | 13. | KSK Kumanovo | 21 | 26 | 8 | 5 | 13 | 39 | 78 | −39 |
| | 14. | Karaorman | 20 | 26 | 9 | 2 | 15 | 40 | 54 | −14 |
| Fonte: sportsport.ba |||||||||||
Legenda:
Promossa in Druga Liga 1968-1969.
Retrocessa nella divisione inferiore.
Regolamento:
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
|
8,527,340 | https://it.wikipedia.org/wiki/Honda_City_%281996%29 | Honda City (1996) | # Honda City (1996)
La terza generazione di Honda City è una berlina compatta prodotta dalla casa automobilistica giapponese Honda dal 1996 al 2006. Realizzata per i mercati emergenti dell’area ASEAN, era derivata dalla Honda Civic.
## Storia
La terza serie della Honda City in realtà condivide solo la denominazione con i due predecessori. Debutta nel 1996 la vettura non è altro che una Honda Civic (EF) in versione low cost progettata per i mercati emergenti asiatici con soluzioni più economiche, estetica rivista e motorizzazioni dalle cilindrate più piccole rispetto alla Civic. Di conseguenza, il prezzo di listino era molto più basso. Nota con il nome in codice SX8 durante la fase progettuale, la City aveva gli stessi fanali anteriori e posteriori della Civic contemporanea ma un interno differente con molti elementi condivisi con il restante della produzione Honda ma con plastiche rigide e di qualità più bassa, i paraurti erano specifici e realizzati in tre pezzi per facilitarne l’assemblaggio nelle varie fabbriche in quanto venivano spediti dal Giappone.
Il telaio EF conservava la stessa architettura della Civic e le stesse sospensioni MacPherson all’anteriore e al posteriore ma il passo era accorciato, la gamma motori si componeva degli affidabili propulsori della famiglia D nelle cilindrate da 1.3 e 1.5 litri eroganti 95 e 105 cavalli. Il cambio era un manuale a 5 rapporti oppure un automatico a 4 rapporti.
La produzione iniziò nel nuovo stabilimento ad Ayutthaya, in Tailandia, nell'aprile 1996 e oltre il 70% di componenti era prodotto localmente. La City segnò anche l'ingresso di Honda nel mercato indiano nel 1998 dove iniziò ad essere prodotta localmente e divenne rapidamente un successo. Successivamente venne assemblata anche in Indonesia, Malesia, Pakistan, Filippine e Taiwan.
### Restyling 2000
Alla fine del 1999 è stato presentato un restyling e in molti mercati venne posta in vendita all'inizio del ribattezzata City Type-Z. Vennero cambiati i fanali anteriori e posteriori ora in un unico pezzo (simili a quelli della Accord) e vennero aggiornati gli interni con plastiche di qualità migliore e nuovo volante a quattro razze e inserti in finto alluminio nella plancia, inoltre debuttarono nuovi paraurti realizzati in un pezzo singolo sia anteriori che posteriori. Nel 2001 la gamma motori si arricchì del propulsore Honda V-TEC da 1,5 litri quattro cilindri da 115 cavalli che affiancò gli altri due motori 1.3 e 1.5.
Nel 2002 esce di produzione sostituita dalla nuova generazione derivata dalla Honda Jazz con una carrozzeria molto più sviluppata in altezza (essendo la Jazz una piccola monovolume).
|
939,358 | https://it.wikipedia.org/wiki/Il_maresciallo_Rocca | Il maresciallo Rocca | # Il maresciallo Rocca
Il maresciallo Rocca è stata una serie televisiva italiana, prodotta dalla Rai e dalla Solaris Cinematografica e trasmessa in prima visione assoluta dal 16 gennaio 1996 al 23 ottobre 2005 sulle reti Rai.
Il protagonista è Gigi Proietti. La serie, ideata da Laura Toscano, è basata su un soggetto della stessa Toscano e di Franco Marotta. È composta da cinque stagioni: la prima andò in onda originariamente su Rai Due, le successive su Rai Uno.
Ai tempi della prima visione, questa serie risultò essere una tra le produzioni televisive di maggiore audience.
## Storia sulla produzione
### 1995: concezione e creazione
La serie venne creata nel 1995 dai romanzi gialli di Laura Toscano e Franco Marotta, che raccontano le storie del maresciallo Giovanni Rocca, ambientate a Viterbo. È prodotta dalla Solaris Cinematografica di Adriano e Guglielmo Ariè, in collaborazione con la Rai. Il protagonista è interpretato da Gigi Proietti, affiancato da Stefania Sandrelli nel ruolo della farmacista Margherita, Sergio Fiorentini nel ruolo del brigadiere Alfio Cacciapuoti, Francesca Rinaldi, Angelo Sorino e Francesco Lodolo che interpretano i figli del maresciallo, Mattia Sbragia nel ruolo del sostituto procuratore Mannino, Roberto Accornero nei panni del capitano Aloisi, Paolo Gasparini nel ruolo dell'appuntato Michele Banti e Massimiliano Virgilii nei panni del carabiniere Carmelo Russo. Laura Toscano, ideatrice e sceneggiatrice della serie, rivela che "Il maresciallo Rocca è una serie diversa dalle altre. Qui ogni giorno si ha a che fare con rapimenti, omicidi, traffico di droga, insomma può succedere di tutto". La regia è affidata a Giorgio Capitani e Lodovico Gasparini. La colonna sonora e le musiche sono realizzate da Guido e Maurizio De Angelis.
Il maresciallo Rocca rappresenta il primo ruolo realmente impegnato di Gigi Proietti sul piccolo schermo: l'attore, infatti, negli ultimi anni si era dedicato prevalentemente al teatro e solo di recente aveva ripreso a girare miniserie televisive o serial di breve durata. Questo è anche il motivo dell'iniziale indecisione di Proietti: «Non so, ero indeciso, non corrispondeva alla mia immagine e alla mia età, in fondo non sono più un ragazzino» commentò l'attore. Fu inoltre una delle primissime fiction d'impronta seriale incentrate sul corpo dell'Arma dei Carabinieri, fino ad allora trasposta, sia al cinema che in televisione, prevalentemente in chiave comico-demenziale.
### 1996: l'esordio e il grande successo
Agli inizi di luglio 1995 cominciarono le riprese della prima stagione della serie, formata da otto episodi, della durata di 90 minuti ciascuna. La regia è di Giorgio Capitani per i primi cinque episodi, mentre negli ultimi tre è affidata a Lodovico Gasparini. In questa prima stagione presero parte diverse guest-star, tra cui Nino Castelnuovo, Angelo Nicotra, Tosca D'Aquino, Orso Maria Guerrini, Valeria Fabrizi, Ettore Bassi, Anita Zagaria, Maria Fiore, Andrea Tidona ed Emilio De Marchi. La prima stagione venne trasmessa in prima visione su Raidue dal 16 gennaio al 23 marzo 1996 a partire dalle 20:40.
Il primo episodio, Una morte annunciata, venne seguito da circa 8,7 milioni di spettatori e il 30% di share, un successo clamoroso per la seconda rete Rai. Le successive puntate videro gli spettatori crescere di puntata in puntata, riuscendo già dalla seconda a sfondare il muro dei 10 milioni di spettatori. Un primo record si raggiunse nella puntata del 13 febbraio 1996 quando il quinto episodio ottenne 12.028.000 spettatori e il 40,38% di share; gli ascolti vertiginosi spinsero la Rai a rinviare la puntata successiva prevista per il 20 febbraio, in modo da non rischiare di togliere spettatori alla prima serata del Festival di Sanremo. Tornò in onda martedì 27 febbraio siglando un nuovo record d'ascolti: 13.721.000 spettatori con punte del 52% di share. Il record assoluto della stagione arriverà però nell'ultima puntata del 12 marzo 1996 quando la serie ottenne ben 15.585.000 spettatori e il 50,27% di share nell'ultimo episodio, La vendetta rendendo il maresciallo Rocca la fiction più seguita dai tempi de La piovra. L'episodio centrale della stagione è il quinto, Morire d'amore, dove trova la morte Antonio Fait (interpretato da Daniele Petruccioli) uno degli uomini migliori di Rocca. Grazie allo straordinario successo, la serie vinse molti riconoscimenti: al Premio Regia Televisiva la fiction ottenne ben cinque premi, nelle categorie Miglior Fiction, Grandi ascolti, Programma innovativo. Inoltre il 7 maggio 1996 vinse il Telegatto come trasmissione dell'anno, ritirato da Gigi Proietti e Stefania Sandrelli.
Nel febbraio 1996, fece scalpore una polemica da parte di Striscia la notizia: l'inviato della trasmissione Stefano Salvi rilevò un presunto caso di pubblicità occulta all'interno della fiction relativo ad una nota casa automobilistica. Le accuse vennero rapidamente smentite dalla Solaris Cinematografica, casa di produzione del telefilm, e dallo stesso Proietti durante un'intervista alla trasmissione di Antonio Ricci; successivamente, l'Antitrust assolse a pieno titolo la fiction.
### 1997-1998: il passaggio a Raiuno
La fiction venne replicata per la prima volta nel settembre 1996 sempre su Rai 2: il dato di ascolto fu formidabile anche in replica, con 6 milioni di spettatori e il 22,82% alla prima replica, mentre le restanti ottennero una media di 5,6 milioni di spettatori. Questi ascolti così alti portarono la Rai e la Solaris ad avviare la produzione di una seconda stagione (che dovevano iniziare nel marzo 1997, ma lo rinviarono perché Gigi Proietti era impegnato nella serie sempre prodotta dalla Solaris e andata in onda su Canale 5, L'avvocato Porta) Le riprese iniziarono nel settembre 1997 e durarono fino a gennaio 1998. Questa seconda stagione, costituita da quattro episodi, venne promossa da Raidue all'ammiraglia Raiuno (rete su cui proseguirà fino alla fine) e trasmessa a partire dal 22 marzo 1998.
In questa stagione furono molti i colpi di scena: nel primo episodio Margherita viene accusata dell'omicidio dell'ex marito, mentre nel successivo la donna e Rocca si sposano dopo mille peripezie, ma sono costretti a rimandare la loro luna di miele a causa di un omicidio avvenuto alle terme. Inoltre nell'ultimo episodio un serial killer, il professor Aleppi (Nicola Di Pinto) uccide la sorella di Banti, uno degli uomini migliori di Rocca, e tenta di uccidere sua figlia Daniela, salvata poi dal padre. La figura del professor Aleppi sarà centrale anche in altri episodi successivi (tra cui l'ultimo della quinta stagione in cui appariranno i suoi Ex Allievi). Nell'ultimo episodio inoltre, Margherita e il maresciallo decidono di adottare il figlio della prima vittima del killer, Tommy.
Questa seconda stagione bissò il successo della precedente, con una media di ascolti tra i 10 e i 12 milioni di spettatori a sera. Anche le successive repliche della stagione, sempre su Rai 1, andate in onda prima nella primavera dello stesso anno e poi nella primavera del 1999 ebbero un buon riscontro di audience; la serie ottenne inoltre il plauso dell'intero corpo dell'Arma dei carabinieri.
### 1999-2001: un successo senza fine
La terza stagione della fiction venne annunciata nell'autunno 1998, con Proietti e la Sandrelli che confermarono la loro volontà di tornare, insieme alla produzione; le riprese sarebbero dovute partire nel marzo 1999, ma a causa del conseguente successo della fiction Commesse, interpretata da Sabrina Ferilli, Nancy Brilli e Veronica Pivetti, la Rai decise di accantonare momentaneamente la produzione della fiction. Successivamente, a causa di lunghe diatribe tra la Rai, la produzione della serie e lo stesso Gigi Proietti, portate avanti per tutto l'autunno 1999 (dopo le riprese del sequel dell'avvocato Porta con il titolo Avvocato Porta - Le Nuove storie), la stessa Rai decise di rinviare la produzione della seconda stagione di Commesse, per far spazio alle riprese della terza stagione de Il maresciallo Rocca.
Le riprese cominciarono il 15 settembre 2000 e terminarono a gennaio 2001. Al cast avrebbe dovuto aggiungersi Fiorenzo Fiorentini (già compagno di scena di Proietti nella serie L'avvocato Porta nel ruolo del vicino di casa, il sig. Costanzo), nei panni del padre del maresciallo ma alla fine il suo ruolo venne cancellato dalla sceneggiatura. I primi due episodi furono diretti da Giorgio Capitani, che aveva già diretto le prime due stagioni, mentre gli altri due furono diretti da José María Sánchez. La terza stagione, trasmessa a partire dal 4 marzo 2001 e composta sempre da quattro episodi, vide come episodio centrale quello della morte di Margherita, il personaggio interpretato da Stefania Sandrelli, intitolato Crudele destino. Quest'evento determinante venne appreso dal pubblico solo dopo la messa in onda dell'episodio, lasciando di stucco i telespettatori. La stessa Stefania Sandrelli, in un intervento sul Corriere della Sera, rivelò successivamente di aver deciso di abbandonare Il maresciallo Rocca per dedicarsi alla serie televisiva Il bello delle donne in onda su Canale 5.
Le musiche, nella terza stagione, non sono dei fratelli De Angelis ma sono curate nei primi due episodi da Natale Massara e negli ultimi due da Pino Donaggio.
Questo e molti altri fattori permisero ascolti molto alti: tra gli 8 e i 9 milioni di telespettatori a sera, con punte di oltre 12 e del 40% di share. Nell'estate del 2001 vennero trasmesse le repliche delle prime tre stagioni finora prodotte, tutte trasmesse su Rai 1. Voci di quell'estate affermavano che, per il continuo successo della serie anche in replica, gli sceneggiatori Laura Toscano e Franco Marotta stessero pensando ad uno spin-off della serie, idea poi accantonata.
### 2002-2004: l'arrivo di Veronica Pivetti
Dal 18 ottobre 2002 partirono le riprese della quarta stagione della fiction, che vide l'entrata nel cast di Veronica Pivetti nel ruolo di Francesca Mariani, nuova compagna di Rocca verso la fine della stagione. I 6 episodi che componevano la stagione andarono in onda, dopo diversi rinvii, a partire dal 26 ottobre 2003 fino al 10 novembre. Questa quarta stagione venne annunciata nel 2002 da Proietti come la chiusura definitiva della fiction.
In questa stagione tornarono ad essere utilizzati i temi musicali dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis.
Anche in questa stagione ci furono eventi che stravolsero la vita del maresciallo: oltre alla relazione con Francesca, Rocca organizza il matrimonio di Daniela col poliziotto Marco, Roberto decide di aprire un pub, Giacomo, dopo essersi sposato ed aver avuto un figlio, scopre che il suocero, ricco imprenditore, vende carne macellata clandestinamente e Rocca sarà occupato anche in questo caso, poiché il figlio deciderà di andare via di casa; in seguito il maresciallo riuscirà a farli riappacificare e, nell'ultima puntata, dichiarerà finalmente il suo amore a Francesca. Tra le guest-star di questa stagione sono da ricordare Ugo Fangareggi, Andrea Tidona che era già apparso nell'ultimo episodio della prima, e Luigi Maria Burruano.
Nonostante la lunga pausa TV (due stagioni televisive e quasi tre anni cronologici), il numero di telespettatori addirittura salì rispetto alla terza stagione; al debutto ottenne circa 10,3 milioni di spettatori, e le restanti oscillarono tra i 9 e i 10 milioni a sera. Anche molti critici, come Aldo Grasso elogiarono questa quarta stagione, definendola una delle più belle, al pari della prima.
### 2004-2005: la controversa quinta stagione
Con il termine della quarta stagione, Gigi Proietti, i creatori Toscano e Marotta, e la Solaris considerarono conclusa l'esperienza televisiva del maresciallo Rocca: in particolare la Toscano considerò il successo della quarta stagione una dignitosa fine per una serie così popolare. Tuttavia la Rai si rese disponibile alla possibilità di proseguire la serie, mentre nel cast solo Veronica Pivetti e pochi altri attori minori si mostrarono interessati a riprendere i loro ruoli.
Dopo diversi tentennamenti e lunghe trattative portati avanti per tutto il 2004, la Solaris visti anche i considerevoli ascolti delle repliche in onda in estate, nell'ottobre 2004 cedette alle continue richieste della Rai e avviò la produzione della quinta stagione. La prima tranche di riprese si svolse a dicembre 2004, mentre le restanti si svolsero da febbraio 2005; rispetto alle altre stagioni, l'impianto della quinta ha avuto un risvolto più comico. Durante le riprese, Laura Toscano rivelò: "«il rischio che ci si ripeta tutti un po' c'è. Ma Rocca è un personaggio consolidato nell'immaginario; l'ultima stagione ha avuto una media di oltre 10 milioni di spettatori. Rocca ha una marcia in più che è Proietti, un attore talmente grande da aver saputo creare un'alchimia col personaggio»".
I sei episodi della quinta stagione andarono in onda a partire dal 3 ottobre fino al 23 ottobre 2005: gli ascolti rimasero sempre molto alti (circa 7 milioni di telespettatori a sera, con punte di oltre 9), anche se in calo rispetto alla stagione precedente. Tra le new entry ci furono Bettina Giovannini nei panni del tenente Natalina Solimeni, Corrado Tedeschi in quelli del maresciallo Andrea Di Carmine.
### 2007-2008: la miniserie di due puntate
Durante il 2006 si discusse a lungo sulla possibilità di nuovi progetti con protagonista il maresciallo Rocca. Sia la Rai che la Solaris, alla luce anche dei considerevoli ascolti che la serie aveva registrato, proposero a Laura Toscano di creare una nuova linea narrativa per concludere in maniera definitiva le avventure del personaggio, vista anche la disponibilità di Gigi Proietti e del resto del cast a riprendere i loro ruoli.
Il 16 marzo 2007 venne ufficialmente annunciata la produzione di una miniserie in due puntate dal titolo Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia tratta dall'omonimo romanzo della Toscano in cui vengono narrate le origini del protagonista. Ad affiancare il protagonista arrivò Giancarlo Giannini, nei panni di Benedetto, l'amico d'infanzia del maresciallo. Le riprese si svolsero tra agosto e settembre 2007 riconfermando tutto il cast originale, con l'ingresso anche di Caterina Vertova nei panni di un ex amore del maresciallo. La miniserie viene trasmessa il 3 e 4 marzo 2008 in prima serata su Rai 1: la serie ha mantenuto lo stesso successo delle precedenti stagioni, superando persino l'agguerrita concorrenza di Canale 5 che ha proposto il Grande Fratello (programma di punta della rete) ed il seguitissimo telefilm statunitense Dr. House - Medical Division.
### 2008-2014: le ipotesi di un ritorno
Prima della messa in onda dell'ultima miniserie, la Solaris Cinematografica in più occasioni sottolineò che tale serie sarebbe stata l'ultima, anche per la volontà degli autori di dedicarsi ad altri progetti. Dopo il successo di ascolti della miniserie però, Gigi Proietti rivelò che gli sarebbe piaciuto vestire ancora i panni del maresciallo Rocca. Il 10 marzo 2008 tuttavia l'ideatrice Laura Toscano confermò la volontà di chiudere definitivamente con la fiction e che non ci sarebbero più state altre produzioni della serie: «Sono felicissima, ma non mi interessa più continuare: per me è l'ultimo, voglio fare altro» commenterà. In un'intervista del 18 dicembre 2008 l'allora direttore di Rai 1 Fabrizio Del Noce disse: «Se Gigi Proietti vorrà rifarlo noi siamo pronti, ne saremmo entusiasti».
Negli anni successivi infatti Gigi Proietti ribadì, in varie interviste, che sarebbe stato disponibile a riprendere il suo ruolo. Dopo la scomparsa della creatrice Laura Toscano nel 2009, in un'intervista al quotidiano dell'Arma dei carabinieri che gli chiedeva se fosse ancora interessato a riproporre il personaggio, Proietti rivelò «Sì, vestirei ancora la divisa del maresciallo, ma ci vorrebbe un’idea nuova, e non è facile trovare quella giusta. Oltretutto ci ha lasciato la nostra autrice, Laura Toscano...».
In un'intervista alla trasmissione Porta a Porta del 29 gennaio 2014, Gigi Proietti ribadì che avrebbe ripreso il ruolo solo nel caso si fosse trovata un'idea originale che tuttavia non si trovò e Proietti sarebbe diventato protagonista di un telefilm simile Una pallottola nel cuore. Alla morte dell'attore, avvenuta il 2 novembre 2020, tramontano definitivamente le tante ipotesi sul possibile ritorno del personaggio.
### Le repliche
La serie è stata più volte replicata su diversi canali. Raidue trasmise le repliche della prima stagione nell'estate 1996, mentre Raiuno dopo l'approdo della serie sulla rete ammiraglia, trasmise spesso le puntate delle prime tre stagioni nel suo palinsesto estivo verso la fine degli anni novanta e la prima metà degli anni 2000. All'inizio del 2004, il neonato canale digitale Rai Doc replicò la prima stagione, ma poi la trasmissione della serie fu interrotta perché si preferì trasferire le repliche di tutte le stagioni sul canale a pagamento RaiSat Premium, repliche che proseguirono fino al 2009, anno in cui cessò la partership tra RaiSat e Sky. Nell'estate 2009 le repliche sono approdate in day-time su Raiuno. Dal 2011 a 2013 la serie è stata interamente replicata su Rai Premium (canale diventato gratuito nel 2009). Nel 2012, visto il successo delle repliche la serie è stata promossa nuovamente su Rai1 che ne ha ritrasmesso la quarta e la quinta stagione sempre in day-time. Dall'autunno 2014 la serie è nuovamente replicata su Rai Premium, periodicamente in varie fasce orarie. In occasione della morte di Gigi Proietti, RaiPlay ha aggiunto l'intera serie nella propria library, includendo anche la miniserie con Vertova e Giannini, miniserie erroneamente classificata come sesta stagione della serie.
Nel mese di luglio 2021, a pochi mesi dalla scomparsa di Gigi Proietti, Rai 3 ha deciso di riproporre in replica la serie, a partire dalla prima stagione.
## Episodi
| Stagione | Episodi | Prima TV |
| - | - | - |
| Prima stagione | 8 | 1996 |
| Seconda stagione | 4 | 1998 |
| Terza stagione | 4 | 2001 |
| Quarta stagione | 6 | 2003 |
| Quinta stagione | 6 | 2005 |
## Trama
### Prima stagione
Giovanni Rocca è un maresciallo dei carabinieri che lavora in una caserma di Viterbo, vedovo da molti anni e con tre figli: Giacomo, Daniela e Roberto. Le sue indagini coinvolgono spesso la sua famiglia ma, grazie al suo intuito, il maresciallo fiuta sempre la pista giusta, riuscendo a proteggere i suoi cari e assicurando i criminali alla giustizia. L'episodio che segnerà profondamente la prima stagione sarà la morte prematura del carabiniere Antonio Fait uno degli uomini migliori di Rocca, ucciso da una banda di trafficanti di droga. Non manca però l'amore: il maresciallo, infatti, comincia una relazione con la farmacista Margherita, dividendosi fra lei, la famiglia e il lavoro.
### Seconda stagione
Anche in questa stagione il maresciallo deve bilanciare famiglia e lavoro, e non è semplice quando Margherita, a pochi giorni dalle nozze, viene arrestata per l'omicidio del suo ex marito o quando la loro luna di miele viene interrotta da un omicidio avvenuto alle terme. Inoltre il maresciallo deve affrontare un serial killer che uccide giovani ragazze: la prima è una ragazza madre, la seconda è la sorella dell'appuntato Banti. Fortunatamente il maresciallo interviene appena in tempo per impedire al killer di uccidere sua figlia Daniela. Rocca deve poi cedere alla voglia di maternità di Margherita e i due ottengono la custodia di Tommy, il neonato figlio della prima vittima del killer. Altro lieto evento in casa Rocca quando la fidanzata di Giacomo scopre di essere incinta.
### Terza stagione
In questa stagione il maresciallo è alle prese con Giacomo, insicuro sulla scelta del matrimonio, e con il padre naturale di Tommy, che estorce denaro a Margherita in cambio del bambino. Inoltre Margherita è gelosa della vicinanza di Rocca alla dottoressa Ascari, nuova sostituta procuratrice e per rabbonirla, il maresciallo le promette il viaggio di nozze che non hanno avuto. La mattina della partenza, però, un boss nemico di Rocca posiziona una bomba sulla sua auto, in cui è appena salita Margherita, e la macchina salta in aria davanti agli occhi del maresciallo. Il boss verrà poi catturato da Rocca.
### Quarta stagione
Sono passati tre anni dalla morte di Margherita, ma le ferite sono sempre aperte per il maresciallo, che comunque organizza il matrimonio di Daniela. A scuola da Tommy poi incontra la maestra Francesca, figlia del suo maresciallo di quand'era giovane. La donna ha sempre avuto un debole per lui e questa è una buona occasione per riprendere a fargli il filo. Roberto apre un pub grazie a un prestito del padre, Giacomo litiga con i genitori della moglie dopo aver scoperto che il ricco suocero vende carne macellata clandestinamente e Daniela vive con Marco tra amore e piccoli litigi. Alla fine Rocca dichiara finalmente il suo amore a Francesca, che sta per sposare un altro, ma molla tutto per il maresciallo.
### Quinta stagione
In questa stagione il maresciallo avvia una amicizia con la dottoressa Solimeni, un medico legale. Francesca ne sarà gelosissima e per ripicca anche lei si rende molto disponibile con un nuovo maresciallo. Daniela partorisce la piccola Alice, Giacomo decide finalmente che cosa fare nella vita, scegliendo di diventare carabiniere come suo padre, e Roberto decide invece di diventare prete. Il maresciallo, chiusa la storia con la Solimeni, si rompe una gamba in un incidente domestico e si trasferisce da Francesca, anche lei tornata single. Alla fine Rocca e Francesca si sposano, non prima però di un altro incidente domestico, in cui stavolta sarà lei a rompersi una gamba.
## Controversie
Nel febbraio 1996 la trasmissione Striscia la notizia rilevò un presunto caso di pubblicità occulta all'interno della fiction relativo ad una nota casa automobilistica. Le accuse vennero rapidamente smentite dalla Solaris Cinematografica, casa di produzione del telefilm, e dallo stesso Proietti durante un'intervista alla trasmissione di Antonio Ricci; successivamente, l'Antitrust assolse a pieno titolo la fiction.
## Fumetti
Nel dicembre del 2006 la figura del maresciallo è stata trasposta a fumetti sulla rivista Il Carabiniere. Gli episodi, scritti da Minna Conti e disegnati da Gloria e Fiammetta Foresta Martin, vedevano Rocca impegnato nella risoluzione di enigmi, di impostazione simile a quelli de La Settimana Enigmistica.
## Colonna sonora
La colonna sonora della serie è stata realizzata da Guido e Maurizio De Angelis, celebri con lo pseudonimo Oliver Onions, e pubblicata in CD nel 1998 dall'etichetta Mi Casa Su Casa e distribuita dalla Warner Music Italy.
## Personaggi e interpreti
* Gigi Proietti è il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Giovanni Rocca, protagonista della serie.
* Stefania Sandrelli è la farmacista Margherita Rizzo, seconda moglie di Rocca (dalla prima alla terza stagione).
* Veronica Pivetti è la maestra Francesca Mariani, amica di lunga data di Rocca e sua terza moglie (quarta e quinta stagione; miniserie conclusiva).
* Sergio Fiorentini è il brigadiere Alfio Cacciapuoti, il miglior amico di Rocca e suo collaboratore.
* Mattia Sbragia è Gennaro Mannino, prima sostituto procuratore e poi procuratore capo di Viterbo, eterno rivale-amico di Rocca.
* Paolo Gasparini è Michele Banti, prima Appuntato scelto e poi Brigadiere.
* Francesca Rinaldi è Daniela Rocca, figlia secondogenita di Rocca.
* Massimiliano Virgilii è Carmelo Russo, prima carabiniere poi appuntato scelto.
* Maurizio Rapotec è il carabiniere Giulio Antonangeli.
* Francesco Lodolo è Roberto Rocca, figlio terzogenito di Rocca.
* Angelo Sorino è Giacomo Rocca, figlio primogenito di Rocca; nel corso della quinta stagione diventa tenente dei Carabinieri.
* Maurizio Aiello è Marco Sallustri, prima agente e poi ispettore di Polizia; nella quarta stagione sposa Daniela e diventa quindi genero di Rocca.
* Roberto Accornero è Daniele Aloisi, prima capitano e poi maggiore, il diretto superiore di Rocca (in tutte le stagioni tranne che nella terza).
* Daniele Petruccioli è il carabiniere scelto Antonio Fait (prima stagione) e il carabiniere scelto Andrea Fait (dalla terza alla quinta stagione; miniserie conclusiva), fratello gemello del primo.
* Massimiliano Pazzaglia è Stefano Alfano, prima brigadiere (sostituisce temporaneamente Cacciapuoti tra la fine della prima stagione e l'inizio della seconda) e poi maresciallo alla sezione della Scientifica.
* Valerio Vinciarelli è Tommaso Rocca (nato Bastiani), figlio adottivo di Giovanni Rocca (dalla terza alla quinta stagione; miniserie conclusiva).
* Ruben Rigillo è il carabiniere Sergio Castrilli (dalla prima alla terza stagione).
* Marco Amati è il carabiniere Pittaruga (quarta e quinta stagione).
* Gabriele Corsi è il carabiniere Michele Falcetti (dalla prima alla terza stagione).
* Silvia Pasero è Antonella Massimini; all'inizio della terza stagione diventa la moglie di Giacomo, e quindi nuora di Rocca (dalla terza alla quinta stagione; miniserie conclusiva).
* Luigi Montini è Morissi, informatore di Rocca e poi anche di Marco.
* Ennio Girolami è Cesare Massimini, imprenditore locale e consuocero di Rocca (dalla terza alla quinta stagione).
* Antonio Ianniello è il carabiniere Ardigò (quarta stagione).
* Bettina Giovannini è il tenente Natalina Solimeni, della sezione Scientifica (quinta stagione), ha una breve relazione con Rocca.
* Pierluigi Telese è il carabiniere Di Bitonto (quinta stagione).
* Augusto Zucchi è il Commissario Carovita, diretto superiore di Marco (quinta stagione).
* Alberto Molinari è il capitano De Santis, il diretto superiore di Rocca in sostituzione temporanea di Aloisi (terza stagione).
* Daniela Scarlatti è il sostituto procuratore Lucia Ascari, assistente di Mannino (terza stagione).
* Olimpia Di Nardo è la signora Massimini, consuocera di Rocca (terza e quarta stagione).
* Corrado Tedeschi è il maresciallo del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico Andrea Di Carmine, ha una breve relazione romantica e amichevole con Francesca (quinta stagione).
## Riconoscimenti
* 1996 - Premio Regia Televisiva
* Premio della giuria categoria Miglior Fiction
* Premio della giuria categoria Grandi ascolti
* Premio del pubblico categoria Miglior fiction
* Premio del pubblico categoria Grandi ascolti
* Premio del pubblico categoria Programma innovativo
* 1996 - Telegatto
* Premio categoria Miglior trasmissione dell'anno
* 2001 - Premio Regia Televisiva
* Premio categoria Top 10
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4,282,623 | https://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Slam_Dunk | Personaggi di Slam Dunk | # Personaggi di Slam Dunk
Questa voce contiene l'elenco dei principali personaggi del manga e anime Slam Dunk di Takehiko Inoue.
## Shohoku
Tra le squadre più valenti della prefettura di Kanagawa, soprattutto per merito della loro attuale formazione titolare, a dispetto degli umili risultati degli anni precedenti. Ciò che rende temibile lo Shohoku è l'affinità di gioco tra i singoli giocatori, i quali sono molto preparati sia dal punto di vista tecnico che da quello atletico, inoltre riescono a condurre il gioco grazie all'ottima percentuale di rimbalzi conquistati durante il match. La squadra, mantenendo una buona continuità di gioco, anche quando si lascia distanziare dagli avversari, riesce sempre a raggiungere la rimonta e poi il vantaggio. L'unica debolezza dello Shohoku è l’assenza di un roster profondo, che costringe quasi sempre i titolari a disputare tutta la partita. Questo punto debole si vedrà soprattutto al campionato nazionale dove la squadra, esausta per la partita contro il Sannoh e priva di un Sakuragi infortunato, perde mestamente al turno successivo e viene eliminata.
### Titolari
**Takenori Akagi**
Takenori Akagi (赤木 剛憲) è il centro nonché capitano della squadra di pallacanestro dello Shohoku, è il fratello maggiore di Haruko. Può sembrare freddo ma in realtà nutre grande fiducia nei suoi compagni e li incoraggia sempre, tenendo molto a loro; il suo sogno è sempre stato vincere il campionato nazionale, ma non ha mai avuto una squadra competitiva fino all'arrivo di Hanamichi e gli altri. Si impegna sempre molto, sia nel basket sia nello studio, dal momento che nel suo anno da matricola era più o meno allo stesso livello di Hanamichi infatti al suo primo anno di liceo, pur essendo grande e grosso, era scarso nei fondamentali e nei tiri liberi, bravo unicamente nel schiacciare, sebbene negli anni ha migliorato la sua tecnica nel tiro libero, avendo a sua volta aiutato Hanamichi a perfezionare la sua, oltre a insegnargli l'importanza del rimbalzo. È indubbiamente il difensore più forte dello Shohoku, forte delle sue poderose stoppate. È famoso soprattutto per la sua schiacciata a due mani chiamata "Schiacciata del Gorilla": infatti fin dal loro primo incontro Hanamichi lo aveva soprannominato il "Gorilla" per la stazza, le fattezze del viso e per la sua incredibile forza fisica, anche se poi si scoprirà che qualche anno prima il nomignolo era stato tuttavia inventato da Mitsui. È il giocatore più alto dello Shohoku (197 cm mentre quando era una matricola era alto "soltanto" 193 cm) e assieme a Rukawa viene inserito nel "Kanagawa Best Five". È una persona dal temperamento forte, fiero e audace che si impegna sempre a mantenere la disciplina nella squadra, sottopone i suoi compagni di squadra a duri allenamenti, a volte tende a perdere le staffe diventando violento con i suoi compagni, anche perché esasperato dalla loro immaturità, in modo particolare Hanamichi è quasi sempre vittima del comportamento aggressivo di Akagi quando lo fa arrabbiare. Nella prefettura di Kanagawa è complessivamente il miglior centro, ma durante i campionati nazionali si dimostra nettamente inferiore a Masashi Kawata del Sannoh. È ispirato all'ex giocatore NBA Patrick Ewing.
**Ryota Miyagi**
Ryota Miyagi (宮城 リョータ) è il playmaker della squadra, studente del secondo anno, compensa la bassa statura (168 cm) con un gioco molto agile che mette in difficoltà gli avversari; è anche dotato di un'incredibile velocità, che gli consente di superare agilmente in dribbling i difensori. In precedenza era un teppista e finì in ospedale dopo una violenta rissa con Mitsui, in quel periodo suo acerrimo nemico; una volta ristabilitosi torna subito nella squadra di basket. Gioca a pallacanestro soprattutto per Ayako, di cui è follemente innamorato: inizialmente lui e Hanamichi si odiano a vicenda perché Miyagi crede che lui sia innamorato di lei ma, dopo essersi chiariti, i due diverranno grandi amici, avendo in comune anche il fatto di essere entrambi sfigati con le ragazze (anche se Miyagi ha subìto meno delusioni di Hanamichi). Anche se rispetto a Sakuragi lui è più giudizioso, non si fa problemi a ricorrere alla violenza quando viene provocato. Sviluppa un bel rapporto anche con Mitsui. Potenzialmente è uno dei playmaker più forti del Giappone, ma per molto tempo non è stato capace di mettersi in mostra nei campionati scolastici, addirittura non è riconosciuto nemmeno tra i più forti di Kanagawa, ma quando la squadra di basket dello Shohoku inizia a rivaleggiare a livello nazionale Miyagi si rivela perfettamente in grado di mettere in seria difficoltà anche i playmaker che in apparenza sembravano più preparati di lui. Come viene fatto notare da Mitsui, nonostante la sua bassa statura, sa saltare molto bene. I suoi passaggi sono veloci e precisi, ma è anche un buon cestista. Dopo il ritiro di Akagi, diventa il nuovo capitano.
**Hisashi Mitsui**
Hisashi Mitsui (三井 寿) era il miglior giocatore dell'anno alle scuole medie e grande promessa a livello nazionale. Studente del terzo anno, alto 184 cm, quando era al primo anno era alto 176 cm, di ruolo è una guardia tiratrice. Dopo un infortunio il primo anno allo Shohoku Mitsui abbandona la squadra non tanto per la gravità dell'incidente quanto per l'emarginazione da parte dei suoi compagni, che si affidavano solamente ad Akagi (con il quale viveva un forte dualismo in modo molto simile a Sakuragi e Rukawa). La lontananza dal campo lo rende un teppista e in un tafferuglio con Miyagi perde alcuni denti. Furioso verso i suoi vecchi compagni, Mitsui decide di punire la sua ex squadra scatenando una rissa in palestra durante la quale viene atterrato senza difficoltà da Mito, intervenuto con gli altri compagni per aiutare Hanamichi, ma grazie all'intervento dell'allenatore Anzai, che Mitsui stima molto, decide di ricominciare da zero. Giocatore da sempre poliedrico, insieme a Jin del Kainan è probabilmente il giocatore più abile nel tiro da tre punti di tutta la prefettura di Kanagawa. Il suo punto debole è la scarsa resistenza, dovuta ai due anni di inattività, comunque come viene messo in evidenza nelle partite contro lo Shoyo e il Sannoh, il suo livello di concentrazione è tale da poter mettere a segno i suoi tiri liberi anche quando è esausto. Ha avuto proposte dai licei con le squadre di pallacanestro più forti della prefettura di Kanagawa tra cui si può citare il Ryonan, ma la grande stima per Anzai portò Mitsui a scegliere il semi-sconosciuto Shohoku; prima dell'infortunio aveva il difetto, come Rukawa, di essere un po' troppo individualista, anche se diversamente da quest'ultimo era molto più amichevole e carismatico.
### Sostituti
**Kiminobu Kogure**
Kiminobu Kogure (木暮 公延) è il vice-capitano della squadra, studente del terzo, alto 178 cm. Lui e Akagi usano due approcci molto diversi, infatti Kogure preferisce essere più gentile e tollerante nei riguardi dei propri compagni, rispetta Akagi pur ritenendolo a volte un po' troppo severo. Lui e Akagi sono amici fin da quando studiavano nella stessa scuola media, già a quel tempo giocavano insieme nella squadra di basket dell'istituto, ma al contrario di Akagi per lui era molto più difficile gestire l'intensità degli allenamenti, come Kogure ha ammesso lui ha iniziato a giocare a basket perché in qualche modo desiderava diventare più forte. Quando lui e Akagi si sono iscritti allo Shohoku come matricole Kogure era felice di giocare al fianco di Mitsui dato che quest'ultimo era già un campione affermato. Di fatto è una persona innocua ma ha molta forza di carattere, ne è la conferma che è stato lui a convincere Mitsui a tornare in squadra dopo aver avuto il coraggio di affrontarlo dato che il suo amico aveva preso una cattiva strada. Tra le riserve della squadra è quello che viene impiegato più volte in partita spesso sostituendo Hanamichi e, in rari casi, Mitsui. Anche se non è forte come Mitsui la sua tecnica nell'esecuzione del tiro dalla media-lunga distanza non ha nulla da invidiare alla sua. Assieme a Hikoichi, Haruko e ad Anzai è l'unico che sin dall'inizio ha fiducia nelle capacità di Hanamichi. È il più maturo della squadra e i suoi pregi sono la calma e la riflessività, che contribuiscono nel tenere a bada le teste calde del team (Sakuragi in primis).
**Yasuharu Yasuda**
Yasuharu Yasuda (安田 靖春) è un ragazzo gentile, ama la squadra e farebbe di tutto per proteggerla. Alto 165 cm. Quasi sempre è costretto ad assistere ai match dalla panchina data la forza della formazione titolare, nei rari casi in cui lo si vede in azione dà comunque prova di avere una buona tecnica di base. È molto amico di Miyagi.
**Satoru Kakuta**
Ala, alto 180 cm, sostituisce Hanamichi e Rukawa in rari casi. Non dotato di grandi capacità, non è all'altezza di Sakuragi infatti anche in allenamento non può reggere il passo con la sua forza. Di tutti i giocatori dello Shohoku è quello che pare più impressionato dal talento di Hanamichi non concependo come faccia a essere così forte pur praticando il basket da soli pochi mesi.
**Tetsushi Shiozaki**
Tetsushi Shiozaki (潮崎哲士) gioca nel ruolo di guardia, alto 170 cm, ma con il rientro in squadra di Mitsui viene messo in panchina. Infatti per quasi tutta la serie lo si vede solo nel ruolo di sostenitore morale facendo il tifo per i suoi compagni.
**Kentarou Ishii, Satoru Sasaoka e Toki Kuwata**
Riserve iscritte al primo anno che non scendono mai in campo ma si limitano a sostenere i compagni dalla panchina.
**Ayako**
Ayako (彩子) è una studentessa del secondo anno, è la manager e vice-allenatrice dello Shohoku. Bella e tenace, è lei a insegnare i fondamentali a Hanamichi, cosa che egli detesta così come la sua abitudine di chiamarlo con il suo nome completo. Miyagi ne è molto innamorato ma la ragazza, pur sostenendolo e incoraggiandolo durante le partite, non sembra ricambiarne il sentimento.
**Mitsuyoshi Anzai**
Mitsuyoshi Anzai (安西光義) è l'allenatore dello Shohoku. È una figura molto amata (e in passato temuta) e rispettata dai suoi allievi e anche dagli allenatori delle altre squadre. La sua corporatura, tozza e tutt'altro che sportiva, potrebbe ingannare ma in passato è stato un grande campione di basket, giocando anche come titolare nella nazionale giapponese; in seguito divenne un allenatore universitario, uno dei più preparati di tutto il paese, particolarmente noto per la sua severità, tanto da meritarsi i nomignoli di "diavolo dai capelli bianchi" e "schiavista del basket". La morte di un suo precedente allievo, Ryuji Yazawa, lo scioccò al punto da portarlo ad abbandonare l'ambito universitario e i metodi austeri, trasformandosi in un uomo mite, bonario e anche molto paziente (visti i continui fastidi che gli procura Hanamichi), meritandosi il soprannome di "Buddha dai capelli bianchi". Partecipa poco alla preparazione della sua squadra e affida spesso il suo compito ad Akagi e Ayako; tuttavia risulterà fondamentale nella maturazione di Rukawa, Mitsui e, soprattutto, di Sakuragi, che gli salva la vita dopo che subisce un attacco di cuore in palestra. Al contrario dei coach delle altre squadre non si spazientisce mai durante le partite, mantenendo sempre la calma anche nei momenti più duri. Effettivamente soltanto quando vede giocare Hanamichi e Rukawa riesce a emozionarsi, perdendo la sua compostezza davanti al talento dei due. In tutta la serie Sakuragi è stato l'unico giocatore dello Shohoku a cui ha dato delle lezioni private, insegnandogli a perfezionare la sua tecnica nel tiro libero dalla lunga distanza. In una gag ricorrente Sakuragi gli strattona o gli schiaffeggia la pappagorgia.
### Altri studenti
la Banda di Sakuragi (桜木軍団, Sakuragi Gundan) è composta dagli amici del protagonista sin dai tempi delle medie, sono iscritti come lui al primo anno di liceo. Nonostante lo prendano continuamente in giro per la sua sfortuna con le ragazze e per le sue papere durante gli allenamenti e le partite, sono sempre pronti ad aiutarlo nei momenti di bisogno. Nonostante l'aspetto più comico che serio sono tutti molto famigerati in città per essere estremamente forti, tanto che insieme a Hanamichi mettono al tappeto Mitsui e i suoi compagni senza fatica.
* Yohei Mito (水戸 洋平): è il componente della banda più saggio e legato a Hanamichi, è indubbiamente il suo miglior amico anche se pure lui non esita a prenderlo in giro. Conosce Hanamichi meglio di chiunque altro, è un ragazzo di valore, cosa di cui Miyagi si rende subito conto al loro primo incontro.
* Yuji Ohkusu (大楠 雄二): ha un temperamento aggressivo e violento ed è sempre il primo ad accettare le provocazioni di altri teppisti, come tutti i suoi amici, malgrado non si astenga dal prendere in giro Sakuragi, lo sostiene sempre venendo a vedere tutte le sue partite.
* Chuichirou Noma (野間 忠一郎): molto fedele ai suoi amici, non esita mai a gettarsi nella mischia per aiutarli. Benché sia una matricola del liceo, dall'aspetto appare più grande. È coraggioso e non si lascia intimorire, infatti anche quando Tetsuo e i suoi amici lo avevano picchiato per sapere dove si trovava il club di pallacanestro, non ha proferito parola.
* Nozomi Takamiya (高宮 望): è il personaggio più comico del gruppo poiché pensa solo a mangiare e a scherzare, ma è molto fedele ai suoi amici. Viene spesso preso in giro dagli altri per via del suo peso. Ha le labbra carnose e porta sempre gli occhiali da sole.
**Haruko Akagi**
Haruko Akagi (赤木 晴子) è la sorella minore di Takenori, a differenza del fratello è molto carina, nonché una ragazza dolce e sensibile ma anche molto ingenua. Matricola del primo anno, Hanamichi è innamorato pazzo di lei, ma Haruko non si accorge dei suoi sentimenti e ha solo occhi per Rukawa, il quale però non la considera minimamente. Anche lei è appassionata di basket e insegnerà alcune regole e tattiche a Sakuragi, il quale non dà retta a nessuno tranne che a lei; è stata proprio Haruko a convincerlo a iscriversi al club di pallacanestro del liceo. Assiste sempre alle partite dello Shohoku, ha una grande stima per suo fratello. Durante la partita contro il Sannoh, Sakuragi le confessa che ama veramente la pallacanestro, e indirettamente le dichiara anche i suoi sentimenti per lei, lasciandola senza parole, rimane infatti il dubbio sul fatto che forse, senza che nemmeno lei se ne rendesse conto, Haruko possa ricambiare il suo amore.
**Fuji**
Amica intima di Haruko, è molto timida e silenziosa. All'inizio la avverte delle voci che circolano su Hanamichi riguardanti il suo carattere rissoso, ma successivamente anche lei sosterrà il protagonista e lo Shohoku.
**Matsui**
Un'altra amica di Haruko. Anche lei assiste a ogni incontro dello Shohoku e spesso pizzica la sua amica con battute spinte sulla sua ossessione per Rukawa.
**Mari Kawai**
Iscritta al secondo anno, appare unicamente nell'anime, si occupa del giornale della scuola. Decide di fare un'intervista a Rukawa (il quale, per tutta risposta, la manda a quel paese) nonostante lo trovi un maleducato, salvo poi innamorarsene vedendolo in azione durante il campo estivo con lo Josei di Shizuoka. Con lei sono sempre presenti due assistenti, i quali subiscono continuamente le sue angherie.
**Tatsuhiko Aota**
Conosciuto come "uomo del judo", è molto forte e ha vinto in molte occasioni il titolo nazionale nella sua disciplina. È un amico/rivale di Akagi fin dai tempi delle elementari. Stupefatto dalla prestanza fisica di Hanamichi, lo vuole costringere a entrare nel suo club di judo, prima con la forza, poi tentando di corromperlo con delle foto di Haruko da bambina (anche Aota è innamorato della ragazza). Hanamichi non rinuncia al basket, ma Aota non si dà per vinto e lo tormenterà sempre con la sua proposta.
**Norio Hatta**
Norio Hotta (堀田 徳男) è uno studente del terzo anno, è a capo dei teppisti del liceo Shohoku. Hatta e Mitsui sono molto amici. Inizialmente un bullo pieno di sé forte nel combattimento corpo a corpo, sebbene Rukawa riesca a mettere al tappeto senza troppa difficoltà sia lui sia i suoi amici. Cambia i suoi atteggiamenti dopo la rissa in palestra con la squadra di basket. Lui e i suoi amici diverranno grandi sostenitori di Mitsui e Sakuragi durante le partite.
**Le fan di Rukawa**
Inizialmente sono un trio di studentesse anonime innamorate di Rukawa che lo seguono durante i suoi allenamenti con lo Shohoku; dopo la partita contro lo Shoyo, tuttavia, il loro numero aumenta a dismisura e sostengono il loro idolo in ogni incontro della sua squadra con tanto di costumino e pon pon sebbene non ricevano mai una risposta dal diretto interessato. Hanamichi ha più volte scontri fisici con loro in quanto non sopporta che urlino il nome del suo odiato rivale.
## Personaggi di altri team significativi
### Ryonan
Una delle squadre più competitive della prefettura di Kanagawa, sia in attacco che in difesa hanno un gioco molto efficace, tra le loro file hanno ottimi finalizzatori, che sfruttano al meglio le loro capacità nella zona sotto canestro, inoltre proprio come lo Shohoku i migliori tra i titolari sanno eseguire bene la schiacciata. La buona preparazione della squadra è dovuta anche ai duri allenamenti a cui si sottopongono per temprare al meglio le loro abilità. Il Ryonan, grazie a un roster profondo e ad alcuni dei migliori della prefettura e a livello nazionale, dimostra di essere praticamente allo stesso livello del Kainan, infatti nella sfida diretta viene sconfitto solamente ai tempi supplementari. A pesare sulla sconfitta è stata anche l’espulsione del capitano Uozumi, che ha fatto perdere alla squadra molta della sua forza offensiva. Taoka desiderava rendere più efficiente la squadra tentando di inserirvi tre elementi del quintetto base dello Shohoku (Mitsui, Miyagi e Rukawa) che aveva corteggiato affinché optassero per il Ryonan una volta concluse le scuole medie; mentre i primi due rifiutarono perché desideravano essere allenati da Anzai, il motivo del no di Rukawa fu la sua enorme pigrizia: il liceo Shohoku era infatti quello più vicino a casa sua.
* Jun Uozumi - Jun Uozumi (魚住純) è il capitano del Ryonan, studente del terzo anno, è dotato di un fisico massiccio e di un'elevata statura (202 cm mentre quando era una matricola era alto soltanto 199 cm, per 90 kg). Si è allenato molto duramente per poter competere con Akagi, il suo maggior avversario. Nonostante i forti attriti sportivi, ha un rapporto di profondo rispetto reciproco con Akagi. Anche se può sembrare una persona arrogante, è in realtà un giocatore leale e fortemente attaccato alla maglia. Hanamichi lo soprannomina "Scimmione" per la somiglianza fisica con Akagi e anche "Buzzurro". All'inizio non è stato facile per lui adattarsi agli intensi allenamenti della squadra, ma Taoka ha sempre avuto fiducia nel suo latente potenziale. Ha un carattere aggressivo che lo porta a contestare le decisioni arbitrali. Di ruolo è un centro, il suo stile è identico a quello di Akagi, incentrato principalmente sulla forza fisica, in difesa riesce a catturare il rimbalzo facendo uso dello screen out e nelle sue corde ha delle potenti stoppate, vanta anche delle vigorose schiacciate; al contrario di Akagi non é abile nei tiri liberi, inoltre non sapendo controllare la sua forza spesso commette troppi falli, ma in compenso si è rivelato in vari casi un buon regista. Lascia la squadra senza aspettare la fine dell'anno per diventare un cuoco nel ristorante di ramen della famiglia come promesso al padre. Tiene ad Akagi, lo conferma il fatto che gli ha dato il suo sostegno quando era in crisi durante la partita tra lo Shohoku e il Sannoh.
* Akira Sendo - Akira Sendo (仙道 彰) è il giocatore più forte del Ryonan, sebbene il capitano sia Uozumi, Sendo è l'indiscusso trascinatore della squadra: i suoi compagni lo considerano infatti il vero punto di riferimento in campo e un modello da imitare. Studente del secondo anno (190 cm per 79 kg). Al pari di Maki è indubbiamente il giocatore più forte della prefettura di Kanagawa, nonché uno dei più forti dell'intero panorama nazionale. È un tipo distaccato e di poche parole come Rukawa, che lo considera il suo rivale principale. Sendo tuttavia, a differenza di Rukawa, si dimostra molto più solidale con i compagni di squadra, mostra sempre un sorriso gentile. Prende le cose alla leggera, anche per questo Taoka è severo con lui, nel tempo libero gli piace pescare. Il suo gioco versatile gli permette di ricoprire ogni posizione in campo, ma il suo ruolo principale è quello di ala piccola. Secondariamente è in grado di giocare in modo eccellente anche da playmaker, sebbene venga ritenuto sprecato per tale posizione vista la sua altezza, è comunque capace di controllare il ritmo della partita con i suoi precisi passaggi. Padroneggia le mosse più semplici e quelle più sofisticate, possiede velocità, dribbling e un ottimo cambio di passo, i suoi tiri liberi sono impeccabili, tutte queste capacità fanno di lui un ottimo tweener. Grazie al suo atletismo può eseguire delle strepitose schiacciate anche quando è ben marcato. Nonostante sia un ottimo attaccante, sa lasciare spazio anche agli altri giocatori. Sembra che esista un parallelismo tra lui e Sakuragi, quasi involontariamente non sono capaci di giocare a pieno regime davanti ad avversari deboli, infatti quando Sendo non si sente stimolato fatica a impiegare tutta la sua forza, inoltre quando il Ryonan ha il controllo della partita inizialmente lui preferisce un gioco più trattenuto: solo davanti ad avversari molto forti, o quando la partita diventa difficile, sfodera tutto il suo talento. Viene inserito anche lui nel "Kanagawa Best Five". Di tutti i rivali di Sakuragi è l'unico a non trovarlo fastidioso, al contrario l'esuberanza di Hanamichi lo diverte. Sendo considera Hanamichi e Rukawa due degni rivali, anche Taoka ha notato che davanti ai due Sendo diventa insolitamente competitivo. Quando Rukawa si allena con Sendo per migliorare la sua tecnica quest'ultimo gli fa notare che il suo problema è la sua riluttanza a coinvolgere anche gli altri giocatori in attacco, da ciò si evince che nonostante il suo talento Sendo sopra ogni cosa dà importanza al lavoro collettivo. Diventa capitano del Ryonan quando Uozumi lascia la squadra.
* Kicchou Fukuda - Kicchou Fukuda (福田 吉兆) è uno dei giocatori più forti del Ryonan, probabilmente l'attaccante più capace dopo Sendo. Studente del secondo anno (188 cm per 80 kg) Taoka lo mise sottopressione al punto che Fukuda lo aggredì venendo allontanato per un po' dalla squadra. Tra lui e Hanamichi si viene a instaurare un'accesa rivalità, a detta di Sendo sono molto simili dato che entrambi sono aggressivi e imparano velocemente. In sua assenza Sendo è costretto a ricoprire il suo ruolo, ma quando Fukuda gioca da titolare Sendo può giocare nella sua posizione naturale, ovvero quella di playmaker. Fukuda è un grande atleta, anche grazie al suo movimento senza palla e al suo buon senso della posizione, è quello che più tra tutti riesce a beneficiare degli assist di Sendo per poi andare a cenestro. I suoi layup sono spettacolari, affidabile anche nel tiro libero dalla corta distanza, inoltre può eseguire anche l'alley-oop. Quando Sendo è costretto a marcare l'avversario più forte della squadra rivale, è Fukuda la seconda scelta come principale attaccante. Non è però molto forte in difesa. Vede in Sendo un buon compagno di squadra, ma anche un avversario. È una persona orgogliosa e sensibile, e anche se non lo dà a vedere, ha bisogno del sostegno della squadra e del pubblico.
* Tomoyuki Uekusa - Tomoyuki Uekusa (植草智之) è uno studente del secondo anno (170 cm per 62 kg). Gioca come playmaker, ma a volte ricopre il ruolo di ala piccola al posto di Sendo quando è quest'ultimo a prendere tale posizione. Uekusa quando gioca preferisce evitare (almeno quando la squadra è in vantaggio) attacchi troppo avventati incoraggiando i compagni a un gioco più pacato.
* Hiroaki Koshino - Hiroaki Koshino (越野宏明) è uno studente del secondo anno (174 cm per 62 kg) giocatore dalle discrete qualità nel ruolo di guardia tiratrice, il più delle volte appare come una persona calma, ma può innervosirsi davanti ad atteggiamenti infantili e sconvenienti, anche per questo sembra non sopportare Sakuragi.
* Ryoji Ikegami - Ryoji Ikegami (池上 良治) è il vice-capitano del Ryonan, studente del terzo anno e un buon amico di Uozumi, effettivamente quando entrambi erano due matricole e Uozumi faticava a trovare il giusto ritmo negli allenamento, Ikegami era l'unico in squadra che mostrava un po' di gentilezza nei suoi riguardi. È in difesa che sfrutta principalmente le sue capacità di giocatore, infatti contro il Kainan si occupa lu di arginare Jin ed è sempre lui a rubare la palla a Maki che permette a Sendo di pareggiare il risultato a pochi secondi dalla fine. Contro lo Shohoku, invece, si occupa di marcare Mitsui, riuscendo a neutralizzarlo quasi completamente. Lui e Uozumi lasciano insieme la squadra.
* Sugadaira - Centro di riserva della squadra, fa quasi sempre da panchinaro, non può nemmeno lontanamente competere con il suo capitano Uozumi, il quale è più forte e più scattante di lui, infatti Sugadaira entra in campo solo quando Uozumi viene esonerato dal gioco.
* Hikoichi Aida - Hikoichi Aida (相田 彦一) è un giocatore di riserva che non viene mai schierato in campo, studia con molta attenzione lo stile di gioco degli avversari del Ryonan, prendendo una lunga e meticolosa serie di appunti. Ha una grande stima per Sakuragi e Rukawa. È molto logorroico e nessuno lo sopporta, specialmente Taoka che spesso lo prende a pugni.
* Moichi Taoka - È da più di 10 anni che ricopre il ruolo di allenatore della squadra di basket del Ryonan, severo con i suoi giocatori, ha 41 anni. Sembra un uomo serio, ma in realtà è infantile e cede facilmente alle provocazioni, è insofferente nei confronti dell'irriverenza di Hanamichi, ma ne riconosce le straordinarie capacità: Hanamichi è praticamente il suo punto debole, infatti Taoka è abile nel decidere le strategie leggendo le partite prevedendo le dinamiche di evoluzione del match, ma paradossalmente l'inesperienza di Hanamichi che lo porta a un gioco imprevedibile e fuori dagli schemi, rappresenta per Taoka un'incognita capace di disorientarlo. Il suo team titolare, se fosse riuscito a reclutare i tre giocatori che desiderava oltre Sendo, sarebbe stato composto da: Uozumi, Sendo, Rukawa, Mitsui e Miyagi.
### Miuradai
Non è una squadra particolarmente forte, decisamente più debole se paragonata alle squadre più competitive della prefettura di Kanagawa non potendo competere con lo Shohoku e il Kainan. Non possiede giocatori di talento, i quali hanno dimostrato di avere poca competenza, oltre a non avere nemmeno un buon senso strategico, più che altro i giocatori sono propensi alla provocazione degli avversari affinché commettano fallo, altre volte usano mosse scorrette per fermare l'offensiva avversaria.
* Kengo Murasame - Centro e capitano della squadra, è un tipo presuntuoso, prova ostilità contro il Kainan da cui in passato è stato battuto. Non è bravo nel valutare gli avversari, inoltre è falloso, e incita i suoi avversari a commettere ammonizioni. Nel manga viene messo al tappeto da Sakuragi che inavvertitamente lo aveva colpito alla testa con il pallone nel vano tentativo di eseguire una schiacciata, nell'anime invece è stato Naito a subire il colpo.
* Tetsuya Naito - Ala grande. Ex giocatore di rugby, apparso solo nella serie animata, ha iniziato a giocare a basket da poco: difatti ha una tecnica mediocre, ma compensa con la sua forza e la sua stazza (196 cm per 155 kg) per sfinire gli avversari; è anche molto veloce, infatti corre i cento metri in undici secondi. Viene usato dall'allenatore del Miuradai come arma segreta e all'inizio sembra proprio esserlo, salvo poi essere umiliato da Rukawa che mette a nudo tutti i suoi difetti. A quattro minuti dalla fine dell'incontro riceve una pallonata in testa da Hanamichi, il quale sbaglia uno slam dunk prendendolo in pieno e facendolo svenire (nel manga è stato Murasama la "vittima" di questo incidente). Tale azione gli costerà l'espulsione.
* Araki - Guardia. È un giocatore di scarse qualità, sia in attacco che in difesa non è in grado di imporre il suo gioco, infatti davanti ad avversari molto forti lui e la sua squadra perdono facilmente il controllo del flusso del match
* Miyamoto - Playmaker. È un atleta decisamente mediocre, in effetti in linea con il resto dei giocatori del Miuradai è un elemento di basso livello, non è un giocatore temibile incapace di impensierire i suoi avversari, specialmente quando si rivelano forti.
### Tsukubu
Quarta squadra affrontata dallo Shohoku nel campionato della prefettura di Kanagawa, apparsa brevemente nel manga avrà più spazio nel secondo OAV l'anno precedente era arrivata tra le prime otto squadre senza tuttavia andare oltre. Possiede un buon tiratore da tre, grazie alla cui abilità è riuscito a portarsi in vantaggio per alcuni minuti a inizio partita, ma quando lo Shohoku ha imposto il suo gioco non è più riuscito a contrastarlo, nemmeno con una serie di falli intenzionali e provocazioni (che portano Hanamichi a commettere cinque falli e venire espulso un'altra volta). Lo Tsukubu perde la partita per 111-79, venendo quindi eliminato dal campionato al quarto turno. Il loro allenatore, il giovane Kawasaki, è stato un allievo di Anzai in passato.
* Koichiro Nango - Koichirou Rango (南郷 洸一郎) è un centro molto abile con la specialità dei rimbalzi. Appare solo nella serie anima. Si innamora a prima vista di Haruko e sfida Sakuragi a giocarsi il suo amore durante la partita in una sfida di rimbalzi: vincerà Hanamichi, che ne conquisterà ben ventidue, raggiungendo il record di rimbalzi in una partita per un giocatore liceale (comunque non realizzerà un nuovo primato: nel salto per conquistare il ventitreesimo colpisce Nango, commettendo il suo quinto fallo e venendo espulso per la quarta volta consecutiva).
* Tomokazu Godai - Guardia, è il capitano della squadra, apparso nell'anime, ha avuto pure una breve apparizione nel manga. Alle scuole medie era amico di Akagi e Kogure, ma alle superiori decise di iscriversi al liceo Tsukubu. Al primo anno decise di lasciare il basket, salvo ripensarci grazie al suo coach. Vista la sua potenza fisica ed elevazione decise di perfezionarsi nei tiri da tre, diventando un ottimo tiratore: è infatti lui a realizzare la serie di canestri che porterà la squadra in vantaggio sullo Shohoku a inizio partita. A dieci minuti dalla fine commette fallo intenzionale su Sakuragi, ferendolo a un occhio, e venendo espulso.
### Shoyo
È una delle squadre più forti della prefettura di Kanagawa, usano un gioco semplice limitandosi a un attacco aggressivo, tramite passaggi non troppo elaborati sfruttano bene la loro forza offensiva dalla corta-media distanza, oltre ad avere un buon gioco difensivo nel quale prediligono la doppia marcatura contro il giocatore avversario che ha il possesso palla. Uno dei punti di forza dello Shoyo è l'altezza media dei propri giocatori, la maggiore di tutta la prefettura (quasi tutti i titolari superano i 190 cm di altezza). La squadra non ha un vero allenatore, in quanto è Fujima (il capitano) a dirigere il gioco dalla panchina quando non gioca come titolare.
* Kenji Fujima - Kenji Fujima (藤真健司) è il capitano, ma è anche l'allenatore della squadra. Studente del terzo anno, non gioca quasi mai da titolare e preferisce rimanere in panchina, osservando con molta attenzione il gioco dei suoi avversari ed entrando in campo solamente in casi estremi. In veste di allenatore appare come un individuo calmo e silenzioso, ma quando entra in campo si trasforma in un'altra persona mettendo in seria difficoltà gli avversari con il suo gioco estremamente veloce. Considera Maki del Kainan, che l'ha sempre sconfitto fin dal loro contemporaneo esordio, il suo rivale diretto. Riscuote un discreto successo con le ragazze. È un giocatore talentuoso, un playmaker che, nonostante la sua statura non proprio elevata (178 cm) è dotato di un'ottima tecnica e riesce a trasmettere sicurezza e determinazione alla squadra, è mancino, bravo nei passaggi, e ha una padronanza tale del tiro libero in sospensione da poter tirare prima ancora di aver raggiunto la massima altezza nel salto, infatti quando attacca è difficile prevedere i suoi tempi di reazione. Miyagi lo reputa un degno avversario. Quando guarda una partita dagli spalti si rivela un ottimo osservatore, valutando e interpretando bene le capacità e le intenzioni dei giocatori.
* Toru Hanagata - Toru Hanagata (花形透) è il vice-capitano e pivot dello Shoyo, studente del terzo anno, è il vero trascinatore della squadra, giocatore molto preparato e un valido aiuto per Fujima. È forte quanto Akagi e Uozumi, ma diversamente da loro attacca con una tecnica più raffinata, ha un eccellente tiro libero tale da poter fare canestro anche in fade-away, però è meno bravo di loro in difesa, e nel rimbalzo non è all'altezza di Hanamichi (benché sia più alto di lui di nove centimetri Hanamichi sa saltare meglio). È l'unico della sua squadra a saper effettuare la schiacciata. Molto orgoglioso della forza dello Shoyo, è un ragazzo un po' altezzoso, ma con senso di sacrificio. Ha una buona considerazione di Sakuragi, ritenendolo un buon giocatore.
* Kazushi Hasegawa - Kazushi Hasegawa (長谷川一志) è uno studente del terzo anno, è un po' presuntuoso, si è allenato duramente per ottenere una posizione di rilievo nello Shoyo, abile nel marcare da solo l'avversario creandogli problemi nella sua zona di tiro, in questo modo permette alla quadra di applicare lo schema difensivo box-and-one. Lui e Mitsui giocarono l'uno contro l'altro ai tempi in cui frequentavano le scuole medie e Mitsui lo sconfisse facilmente. Nel match con lo Shohoku mette in grave crisi Mitsui ma, nel momento più critico, quest'ultimo sfodera tutto il suo talento e riesce a realizzare quattro tiri da tre punti consecutivi, permettendo allo Shohoku di rimontare.
* Shouichi Takano - Studente del terzo anno, non ha una buona tecnica nel tiro libero, inoltre essendo incauto risulta piuttosto facile rubargli palla. Quando individua una debolezza nel suo avversario, non si fa scrupoli a sfruttare le insicurezze del suo rivale per ottenere un vantaggio, pur essendo comunque un giocatore leale.
* Taku Ito - Gioca nel ruolo di playmaker, è il titolare ma non certo per abilità, ma solo perché il capitano Fujima pur essendo un playmaker più bravo di lui, preferisce guardare il gioco dalla panchina, ma quando la squadra avversaria si rivela ostica, Fujima viene preferito a lui. In ogni casi Ito ha una tecnica di gioco abbastanza buona. Tra i titolari è l'unico studente del secondo anno.
* Mitsuru Nagano - È uno dei principali difensori dello Shoyo, ma non è un giocatore particolarmente temibile, principalmente quando i suoi avversari in attacco usano degli schemi veloci o elaborati, la difesa di Nagano risultata facile da eludere.
### Takezono
Questa squadra (apparsa solo nell'anime e citata brevemente nel manga) non ha mai avuto la possibilità di andare avanti nel campionato della prefettura, ma grazie a Oda riescono ad arrivare tra le prime otto squadre. Vengono pesantemente sconfitti dal Kainan (il punteggio finale è 78-150), che schiera perfino tre riserve: gli unici titolari a entrare in campo sono infatti Jin e Muto.
* Tatsumasa Oda - Oda Tatsumasa (小田 竜政) è apparso solo nell'anime sebbene sia stato indirettamente menzionato nel primo capitolo del manga. È il realizzatore della squadra, gioca come centro, è fidanzato di Yohko, l'ultima ragazza che rifiutò il corteggiamento di Hanamichi. Ha frequentato la stessa scuola media della sua ragazza e Sakuragi, la Wako. Quando lo Shohoku organizzò un'amichevole con la sua squadra, tra i due si è riaccesa la rivalità sopita a causa del passato da teppista di Hanamichi, che porta Oda ad accusarlo di essere un insulto per i veri amanti dello sport. La partita si conclude a favore dello Shohoku (88-70) e grazie alla determinazione di Hanamichi Oda ricorda il vero spirito del basket. Tre mesi più tardi il Takezono partecipa al campionato della prefettura, ma durante una delle ultime partite Oda subisce un grave infortunio alla caviglia, proprio a pochi giorni dalla partita più importante, quella contro il Kainan. Hanamichi lo sostiene nonostante tutto e disputa un'ottima partita, ma il Kainan ottiene comunque una vittoria schiacciante.
**Altri studenti**
* Yohko Shimamura - Yoko Shimamura (島村 葉子) è un personaggio dell'anime, sebbene abbia fatto il suo esordio nel primo capitolo del manga (il nome del personaggio tuttavia viene citato solo nell'anime) è stata la 50° ragazza a scaricare Hanamichi alle scuole medie poiché innamorata di Oda, membro della squadra di basket del loro istituto. Studentessa del primo anno. Effettivamente il motivo per cui Sakuragi all'inizio odiava il basket era dovuto al fatto che Yohko preferì Oda a lui.
### Kainan
Considerata la squadra più forte della prefettura di Kanagawa e una delle più forti di tutto il Giappone, ha partecipato per ben sedici anni consecutivi al campionato nazionale, uscendo sconfitta in semifinale nell'ultima edizione contro i futuri campioni del Sannoh. Il loro gioco è molto efficace in attacco, ma la loro vera specialità è la velocità con cui reagiscono al contropiede avversario rientrando subito in difesa. Il programma di allenamento del Kainan è molto duro, solo coloro che sono capaci di superare le difficili prove in allenamento (talmente ardue da spingere molte matricole ad abbandonare) possono ottenere un posto in squadra. Questo ha tuttavia permesso ai suoi giocatori di sviluppare una notevole resistenza sotto sforzo, cosa che viene evidenziata nella vittoria contro il Ryonan, dove il Kainan non effettua nemmeno una sostituzione, benché la partita fosse proseguita fino ai supplementari. I duri allenamenti hanno permesso al Kainan di avere anche un roster completo: non solo dispone di un quintetto titolare composto da alcuni dei migliori giocatori della prefettura e a livello nazionale, ma anche di tante ottime riserve, che permettono ai titolari di rifiatare nelle partite meno difficili (lo dimostra la facile vittoria contro il Takezato di Oda, nonostante la presenza di ben tre riserve in campo). Mentre osservano la partita dello Shohoku contro il Sannoh e come i giocatori di quest'ultima mettano in crisi lo Shohoku con la loro difesa estremamente aggressiva, i giocatori del Kainan affermano che lo Shohoku non avrebbe avuto un simile problema se avessero una preparazione atletica simile alla loro. Il Kainan arriverà secondo al campionato nazionale interscolastico, perdendo in finale probabilmente contro il Meihou.
* Shinichi Maki - Shinichi Maki (牧 紳一) è il capitano della squadra, studente del terzo anno (184 cm per 79 kg), insieme a Sendoh del Ryonan è visto da tutti come il giocatore più forte della prefettura di Kanagawa, oltre a essere inserito nella "Kanagawa Best Five" è stato nominato MVP. Esigente e severo con i suoi compagni, ma sa apprezzare le loro capacità, specialmente quando fanno un buon lavoro, anche per questo lo ammirano e lo apprezzano. Rispetta molto Akagi, non si dà tante arie, cosa che lo differenzia da molti altri campioni del torneo. Oltre a essere tecnicamente preparatissimo, è anche una persona riflessiva che analizza e interpreta bene le situazioni comportandosi di conseguenza. È di ruolo un point guard, decisamente più forte di Miyagi essendo fisicamente più prestante, più veloce e sa imporsi molto meglio di lui, lo stesso Miyagi afferma che Maki sa giocare bene sia in attacco che in difesa grazie alla sua abilità di sfruttare a suo vantaggio le distrazioni dei suoi avversari. Quando attacca è quasi immarcabile, una delle sue abilità è quella di segnare sotto canestro mettendo i giocatori avversari nella posizione di dover commettere fallo in difesa in modo che gli vengano concessi dei tiri liberi di penalità che riesce sempre a mettere a segno grazie alla sua precisione di tiro. Il suo unico punto debole è la difesa un po' troppo fallosa, pronto a tutto pur di vincere, anche a usare mosse al limite del lecito. Nel tempo libero pratica il surf, motivo della sua carnagione abbronzata.
* Soichiro Jin - Soichiro Jin (神 宗一郎) studente del secondo anno (189 cm per 71 kg), è il giocatore più temibile del Kainan dopo Maki. È una shooting guard ed è probabilmente il migliore di tutta la prefettura nel suo ruolo, infatti viene inserito nel "Kanagawa Best Five". Per via della sua altezza inizialmente puntava a giocare come centro, ma non essendo particolarmente forte fisicamente e non essendo nemmeno dotato di una gran velocità ha deciso di specializzarsi nel ruolo di guardia, diventando il miglior tiratore da tre punti insieme a Mitsui dello Shohoku. Quando esegue il suo tiro dalla lunga distanza riesce a fare canestro con una tale precisione che il pallone non tocca nemmeno il ferro, a detta di Ayako, quando tira è come se tutto il gioco si fermasse. La sua abilità è frutto della sua tenacia e della dura preparazione a cui si sottopone giornalmente, con un minimo di 500 tiri al giorno, cosa che lo differenzia totalmente da Mitsui, che è diventato abilissimo nella tripla grazie al suo talento naturale. È il giocatore con la media realizzativa più alta di tutta la prefettura. Sul volto ha sempre un'espressione cordiale e gentile. Lui e Fukuda frequentavano la stessa scuola media.
* Nobunaga Kiyota - Nobunaga Kiyota (清田 信長) matricola del primo anno (178 cm per 65 kg), caratterialmente è il personaggio più simile a Hanamichi (spaccone e arrogante) anche se è meno irruente di lui. A causa della sua presunzione, Kiyota fa molte figuracce e viene prontamente punito da Maki, tanto che quest'ultimo diventa manesco alle volte, effettivamente il rapporto tra i due è simile a quello che Hanamichi ha con Akagi, anche se quello tra Kiyota e Maki è decisamente più amichevole. Proprio perché lui e Hanamichi sono molto simili litigano sempre, viene soprannominato da Hanamichi "La scimmia del Kainan" e "Nobu-Scimmia". Quando gioca porta sempre una fascia sulla fronte di colore viola. E' una delle migliori matricole della prefettura e ha il desiderio di vincere il titolo di miglior matricola del campionato liceale, motivo per cui odia Rukawa, in quanto molto talentuoso e possibile ostacolo per la realizzazione di quel sogno. Nonostante sia una matricola è uno dei migliori giocatori del Kainan: i suoi punti di forza sono la velocità e agilità, che gli permettono di essere un ottimo realizzatore anche sotto canestro, pur non disponendo di una grande forza fisica. E' dotato anche di una straordinaria elevazione che gli permette, nonostante l'altezza non elevata, di eseguire delle schiacciate portentose, aiutato anche dalle sue eccezionali doti acrobatiche. Non è molto abile in difesa e nel tiro libero, ma è dotato di un'enorme resistenza fisica (frutto delle sue doti naturali e dell'allenamento estremamente duro a cui è stato sottoposto dal coach Takato), che gli permettono col tempo di migliorare le sue prestazioni difensive, approfittando della stanchezza degli avversari. A modo suo rispetta Sakuragi e Rukawa, lo dimostra il fatto che farà il tifo per loro quando giocheranno contro il Sannoh.
* Kazuma Takasago - Studente del terzo anno (191 cm per 80 kg) somiglia molto ad Akagi, sia per il viso che per il fisico (Hanamichi durante la partita tra lo Shohoku e il Kainan arriva a confonderli). Di ruolo è un centro, è considerato tra i più forti della prefettura, sebbene sia complessivamente inferiore ad Akagi, Uozumi e Hanagata. Forte sia in attacco che in difesa grazie anche alla sua fisicità, è anche un ottimo rimbalzista (sebbene Hanamichi lo metta più volte in difficoltà), inoltre è particolarmente bravo nell'andare a caccia di falli, facendo perdere equilibrio nella struttura del gioco avversario.
* Tadashi Muto - Studente del terzo anno (184 cm per 75 kg), è un titolare ma rispetto agli altri elementi del quintetto non è molto dotato, infatti non dà un grande contributo nelle dinamiche del match. Rimane comunque un ottimo giocatore, dotato di un buon bagaglio tecnico e discreto sia in difesa che in attacco. Fa grande uso del trash-talking.
* Yoshinori Miyamasu - Yoshinori Miyawasu (宮益 義範) studente del terzo anno, è il giocate meno dotato fisicamente del Kainan (160 centimetri per 42 kg). Nonostante tutto è riuscito a rimanere nel team "sopravvivendo" ai duri allenamenti della squadra, per questo è molto stimato dai suoi compagni, in particolare dal capitano Maki. Di ruolo guardia, sebbene nel complesso sia probabilmente il giocatore più debole del team dimostra di essere un grandissimo tiratore, tanto che Takato ritiene che in quella dote sia inferiore solamente a Jin. Dimostra di essere anche abile nel trash-talking. Miyawasu mette in mostra la sua abilità come tiratore in particolare nella partita contro lo Shohoku, dove viene sottovalutato dagli avversari (in particolare da Hanamichi) e approfitta della scarsa marcatura per mettere a segno numerosi canestri (anche da tre punti).
* Riki Takato - È l'allenatore e ha 40 anni. Capace di intuire velocemente i punti deboli avversari e di agire prontamente cambiando tattica nel corso della partita in modo da sfruttarli al meglio, raramente si agita, in effetti ha molta fiducia nei suoi giocatori. Lui e Taoka si conoscono dai tempi del liceo, praticavano entrambi la pallacanestro e Takato si riferisca a Taoka tuttora chiamandolo senpai. Takato non crede nel puro talento, pur riconoscendolo, infatti per lui la forza di un campione può essere temprata solo col duro lavoro. Osserva con i suoi giocatori la partita tra lo Shohoku ed il Sannoh e afferma chiaramente che, malgrado avessero ancora un vantaggio di oltre dieci punti, se il coach Domoto non avesse preso immediate contromisure per fermare Sakuragi il Sannoh sarebbe stato sconfitto. Porta sempre con sé un sensu.
### Ryokufu
Liceo privato della prefettura di Kanagawa, è dotato di un'ottima squadra, apparsa soltanto nel terzo OAV. Fujisawa, il vicepreside, organizza un'amichevole con lo Shohoku di Anzai, in gioventù suo maestro. La partita risulterà dura per lo Shohoku, con il morale basso per la sconfitta subita pochissimi giorni prima dal Kainan, e senza Akagi, che con la caviglia infortunata non può disputare l'incontro (giocherà comunque negli ultimi 10 minuti, sostituendo Kogure che aveva perso conoscenza), ma riesce comunque a vincere, anche se di un solo punto (75-74).
* Hiragi Nadaka - Pivot. Secondo lui lo Shohoku non è un granché ed è dispiaciuto per Akagi, credendolo l'unico giocatore davvero forte della squadra. Insieme a Okita costituisce la principale coppia di realizzatori del Ryokufu.
* Tetsuya Tozuka - Ala grande. È un abile difensore, ma non molto resistente. Viene messo a marcare Hanamichi, ma rimane presto senza fiato con tutti gli scatti che si susseguono nel corso della partita, mentre Hanamichi resiste senza difficoltà.
* Michael Okita - Ala piccola. È il capitano della squadra. Nativo degli Stati Uniti, è una delle possibili scelte per il draft NBA. La sua amica Eri lo ha portato in Giappone e iscritto al liceo privato Ryokufu con lo scopo di vincere il campionato nazionale, tuttavia la bravura e l'estro di Okita non basterano alla squadra che perde l'incontro. Dopo questa sconfitta, decide di tornare in America per allenarsi più duramente.
* Ichiro Katsumi - Guardia. È il tiratore della squadra, ai livelli di Mitsui. Un tempo era suo amico, quando andava alle medie, e non c'erano paragoni tra i due. Invece, con il tempo, Ichiro ha continuato a migliorare sempre di più, fino a diventare un cecchino come Mitsui, che un tempo era per lui irraggiungibile.
* Yoichi Ebina - Playmaker. Ottimo giocatore sia in attacco sia in difesa.
* Gemelli Tsurumi - Entrano nel secondo tempo per movimentare il gioco. Si confondono tra di loro e avanzano insieme, spostandosi bruscamente per passare o segnare su azioni rapidissime. Ma iniziano presto a diventare prevedibili, e il vantaggio che avevano consegnato alla squadra viene rapidamente azzerato.
* Eri Fujisawa - Figlia del vicepreside del liceo privato Ryokufu, è impegnata come talent scout del club di basket. Grazie alla sua personalità e al suo carisma è rispettata dai giocatori anche molto più dell'allenatore.
### Aiwa
L'Aiwa è stata la miglior squadra della prefettura di Aichi per molti anni, ma nel campionato prefettizio attuale si è classificata 2ª a causa della sconfitta contro il Meihou (il punteggio è 74-68). Durante il campionato nazionale sconfigge lo Shohoku al terzo turno (decimato e stanco per la partita contro il Sannoh del giorno prima, nonché privo di Sakuragi che è partito negli Stati Uniti per guarire la schiena infortunatasi nel corso del match col Sannoh). Poiché inserita nella parte sinistra del tabellone (dove c'è anche il Kainan), l'Aiwa sicuramente non giungerà in finale poiché viene rivelato che sarà il Kainan a finirci.
* Dai Moroboshi - Dai Moroboshi (諸星 大) è un playmaker e il capitano dell'Aiwa. Lui e Maki si conoscono bene, tant'è che il capitano del Kainan lo reputa un grandissimo giocatore. Non a caso è ritenuto il migliore della sua prefettura (da qui il soprannome di "stella di Aichi"). Tuttavia le sue abilità non sono mai state mostrate nel manga, mentre invece nell'anime dà sfoggio delle sue qualità nel match contro il Meihou, dove nonostante un infortunio iniziale riesce poi a tornare in campo e a guidare la sua squadra a una clamorosa rimonta, che però non si compie pienamente. È considerato l'unico in tutto il paese in grado di contrastare efficacemente Sawakita del Sannoh, ma lui stesso dubita di poterci riuscire.
### Daiei
È la prima squadra della prefettura di Osaka, dopo aver battuto il Toyotama (61-73). Al campionato nazionale, vince senza il minimo sforzo la prima partita del torneo.
* Atsushi Tsuchiya - Atsushi Tsuchiya (土屋 淳) è il capitano del liceo Daiei, nonché miglior realizzatore della squadra, a detta di Hikoichi, ha uno stile di gioco molto simile a quello di Akira Sendo. Nonostante tutto non lo si è mai visto in azione, le sue abilità sono sconosciute, ma si presume facilmente che sia uno dei giocatori più forti di Osaka.
### Meihou
Il Meihou è diventata la miglior squadra della prefettura di Aichi, sconfiggendo l'Aiwa alle finali per 74-68. È molto probabile che il Meihou sia la squadra vincitrice del campionato nazionale, in quanto il torneo è vinto dalla squadra della "super-matricola".
* Hiroshi Morishige - Centro. Nonostante sia solo una matricola, la sua stazza (199 cm per 100 kg) e la sua potenza fisica gli permettono di schiacciare senza problemi, travolgendo i suoi marcatori. Grazie a questa sua dote, benché la sua tecnica risulti decisamente essenziale, è comunque efficace. Adora guardare appeso al canestro i difensori a terra dopo una schiacciata; ciò però gli costa una serie di falli tecnici. Hanamichi lo considera il suo rivale più temibile dopo Rukawa.
### Toyotama
Proveniente dalla prefettura di Osaka di cui è una delle più forti, in cui è stato per anni il team numero uno, il Toyotama è un'ottima squadra, che basa il suo gioco sulla tecnica del run and gun, cioè un ritmo altissimo e una serie di attacchi molto veloci allo scopo di accumulare punti non a caso, quasi tutte le sue partite nel corso del campionato prefettizio si sono concluse con punteggi elevatissimi, questo però porta la squadra a rimanere scoperta in difesa anche perché la loro filosofia di gioco si basa su questo (impiegare le loro forze nell'80% in attacco e solo nel 20% in difesa) per ovviare questa mancanza praticando un gioco molto duro ai limiti del regolamento con mosse fallose, e provocando sistematicamente gli avversari. La squadra vanta dei buoni tiratori liberi.
* Tsuyoshi Minami - È il capitano della squadra, studente del terzo anno, alto 184 cm gioca nel ruolo di small forward. Minami è un giocatore completo, dotato sia in fase di passaggio sia di tiro, inoltre la sua tripla è micidiale, qualità che lo rendono il miglior realizzatore della prefettura di Osaka, il suo stile di gioco è paragonabile a quello del swingman. Legatissimo all'allenatore Kitano, Minami è disposto a tutto pur di portare la sua squadra alla vittoria, compreso andare oltre i limiti del regolamento: è infatti soprannominato "Ace Killer", perché autore di gravi falli (gomitate) che di fatto eliminano dal gioco il miglior giocatore avversario; a farne la spese saranno Fujima dello Shoyo e Rukawa, colpito all'occhio, anche se poi Minami gli dà un unguento per aiutarlo a guarire a prova del fatto che in fondo è un bravo ragazzo. I suoi genitori gestiscono una farmacia. Nonostante le apparenze è una persona emotiva, tanto che nei momenti di maggior tensione il suo gioco cala nel rendimento.
* Minori Kishimoto - Altro elemento di punta del Toyotama, Kishimoto è entrato in squadra assieme all'amico d'infanzia Minami perché affascinato fin da piccolo dalla tecnica del run and gun e dalla figura dell'allenatore Kitano. Studente del terzo anno alto 188 cm gioca nel ruolo di power forward, giocatore fortissimo in chiave offensiva, è il secondo miglior realizzatore di Osaka, pure in difesa si rivela un giocatore competente. Di carattere arrogante e collerico, odia essere sottovalutato, tanto da diventare quasi violento. Tra lui e Sakuragi si instaura subito una vicendevole antipatia.
* Daijiro Itakura - Playmaker, studente del secondo anno, alto 183 cm. È uno dei tiratori più pericolosi, soprattutto da tre, qualità che lo rende il terzo miglior realizzatore di Osaka dietro Minami e Kishimoto. Come quest'ultimo è molto arrogante e pronto alla rissa, e non esita a provocare ripetutamente il suo avversario diretto.
* Kyohei Yajima - Ricopre il ruolo di guardia tiratrice, studente del terzo anno, alto 184 cm. ma il suo contributo in campo è praticamente minimo, infatti non è all'altezza dei migliori finalizzatori della sua squadra, ovvero Minami, Kishimoto e Itakura dato che il gioco offensivo del Toyotama è solo sulle loro spalle.
* Mitsuaki Iwata - Gioca nel ruolo di centro, studente del terzo anno alto 190 cm. Non è dotato di grandi abilità come difensore, possiede una tecnica di gioco decisamente approssimativa, tra lui e Akagi non ci sono termini di paragone, oltre al fatto che è un po' insicuro.
* Teruo - Amico d'infanzia di Hikoichi, con cui condivide la passione per il basket. Separati dall'iscrizione a due diverse scuole (Toyotama e Ryonan). Teruo lo tratterà in seguito con grande arroganza e sufficienza, spalleggiato da Kishimoto, che deriderà apertamente Sendo, scatenando le ire di Hikoichi.
* Kanehira - È l'allenatore della squadra, ha preso il posto di Kitano Jiei, il quale era ritenuto ormai troppo vecchio per il suo lavoro. Kanehira è un uomo autoritario dal temperamento impaziente e violento, non è una persona cattiva ma non è in grado di tenere il gruppo unito.
### Sannoh
La squadra liceale della prefettura di Akita ritenuta la più forte di tutto il Giappone, vincitrice del titolo per tre anni consecutivi, nella quale militano ottime individualità. Peculiarità del Sannoh sono un gioco velocissimo e il pressing a zona, che riescono a indebolire la squadra avversaria nel giro di pochi istanti. I giocatori sanno cogliere bene le debolezze degli avversari e usarle a loro favore, hanno un buon gioco difensivo, inoltre i giocatori sotto canestro sanno usare bene le loro abilità di attaccanti, comunque in fase di attacco sanno rendersi pericolosi da ogni parte del campo. I titolari del Sannoh si allenano giocando anche contro atleti più grandi di loro.
* Kazunori Fukatsu - Kazunari Fukatsu (深津一成 ) è il capitano, è un playmaker fortissimo, alto 180 cm, è un buon difensore ed è dotato di un'incredibile velocità che gli torna utile nel dribbling, che rende molto difficile il gioco all'avversario. È anche un buon tiratore libero, ma preferisce decisamente il ruolo di assist-man, grazie ai suoi passaggi riesce a lanciare facilmente Sawakita in attacco, persino Maki non può competere con lui. Personaggio alquanto particolare, alla fine di ogni frase pronuncia la parola "tin".
* Masashi Kawata - Masashi Kawata (河田雅史) è un giocatore che si potrebbe definire quasi perfetto, alto 190 cm possiede una massiccia muscolatura e una tecnica ineccepibile che, unita alla sua elevazione di salto e a un'incredibile forza fisica, gli permettono di eseguire delle potentissime schiacciate, è definito il miglior centro di tutto il Giappone, infatti Akagi pur riuscendo a metterlo un po' in difficoltà, non è in grado di rivaleggiare con lui, Kawata è l'unico che sia riuscito a metterlo in crisi, è capace di stoppare facilmente anche due giocatori del calibro di Sakuragi e Rukawa. Quando era una matricola non era molto alto, prima di diventare un centro aveva ricoperto vari ruoli, e ciò gli ha consentito di sviluppare in principio altre abilità, quali velocità e agilità, non tipiche di un centro, che adesso, unite alla sua forza e alla sua possente stazza, fanno di lui un atleta dalla forza portentosa, tra l'altro gli basta solo guardare i movimenti del suo avversario per capire quali sono le sue intenzioni. Tuttavia è un arrogante pieno di sé e tende a insultare gli avversari. Inoltre è molto severo con il fratello minore Mikio e il suo collega Sawakita, il quale viene spesso malmenato da Kawata per via delle sue battute e del suo maggior successo con le ragazze. Possiede però un ottimo senso analitico, è stato il primo a intuire la pericolosità di Sakuragi quando quest'ultimo ha eseguito una schiacciata saltando dalla foul line capendo subito che sul piano della prestanza fisica è persino superiore a Sawakita. Si dimostra anche una persona buona in fondo: è infatti l'unico a notare l'infortunio alla schiena di Sakuragi, e gli consiglia di lasciare il campo perché, se fosse rimasto, avrebbe rischiato di gettare al vento una brillante carriera. A seguito di questo lo avverte che se deciderà di giocare la scelta sarà stata sua, quindi lui non si sarebbe trattenuto e avrebbe giocato come sempre, infatti lui prende il gioco con la massima serietà, non mostrando pietà agli avversari.
* Eiji Sawakita - Eiji Sawakita (沢北 栄治) è il trascinatore del team, un atleta dalle qualità davvero eccelse e considerato il più forte in assoluto del Giappone dato che tra i giocatori del liceo e dell'università nessuno può reggere il passo con lui. Frequenta il secondo anno (l'anno precedente, da matricola, fece un campionato strepitoso e trascinò la squadra alla vittoria finale) delle superiori, al termine delle quali andrà negli Stati Uniti e tentare una carriera nella NBA. Pratica questo sport sin dall'infanzia e fu allenato dal padre, un grande estimatore della disciplina. Si potrebbe definire l'alter ego di Rukawa: bravo ma individualista, egocentrico e venerato dal pubblico femminile, inoltre è anche l'unico giocatore che alle medie ha battuto a ripetizione Sendo, rivale di Rukawa. Una cosa che lo rende superiore all'asso dello Shohoku è l'abilità nel trovare i punti deboli dei suoi avversari (ad esempio nota che Rukawa non protegge al meglio la palla quando fa una finta). I suoi dribbling sono molto veloci, e possiede un'ottima esplosività nello scatto, ha perfezionato la sua tecnica giocando in America. Oltre a eseguire un'ottima schiacciata, i suoi tiri liberi sono di una precisione invidiabile, ma la sua arma migliore sono e i suoi perfetti tear drop. Gioca in maniera ineccepibile pure in difesa dato che la sua marcatura non ha aperture. Come viene però fatto notare da Hanamichi anche se Eiji teoricamente è inarrestabile nel one-on-one Sakuragi capisce che questo è il suo principale punto debole dato che se deve considerare più possibilità anziché una sola, Sawakita non riesce a concentrarsi al massimo. Sawakita supera più volte Rukawa dimostrandosi superiore, ma il confronto con Sawakita gli permetterà di evolvere il suo gioco imparando a non fare affidamento solo sulla sua tecnica individuale rievocando le parole di Sendo ("Se ci fosse un torneo di one-on-one probabilmente tu vinceresti. Ma in una partita quello è solo uno dei tanti modi per arrivare a canestro. Finché non capirai questo non mi batterai mai in una partita.") Rukawa infatti quando inizia a sfruttare pienamente anche la forza dei suoi compagni riesce a mettere in crisi Sawakita, che non sapendo più se Rukawa avrebbe passato la palla o giocato l'uno contro uno inizia a perdere lucidità. Malgrado ciò, Sawakita fino alla fine si dimostra formidabile, riuscendo a riportare in vantaggio il Sannoh segnando su una doppia marcatura di Rukawa ed Akagi, ma all'ultimo secondo Rukawa riesce ad eludere la sua stoppata servendo Sakuragi, lasciato libero da Masashi, per il canestro decisivo. Al termine dell'anno scolastico parte per l'America.
* Masahiro Nobe - Masahiro Nobe (野辺将広) è un giocatore capace, dotato di molta forza fisica e di un'incredibile elevazione. La sua specialità è il rimbalzo, tanto da poter persino competere con Hanamichi pur non essendo abile come lui, lo stesso Nobe afferma che Hanamichi è l'unico oltre a Masashi a superarlo nel rimbalzo. Ha quasi sempre un'espressione seria, ma può arrivare a innervosirsi davanti agli imprevisti.
* Mikio Kawata - Mikio Kawata (河田美紀男) è il fratello minore di Masashi, frequenta il primo anno. Non è eccezionale dal punto di vista tecnico (infatti sa tirare solo sotto canestro), ma grazie alla sua stazza riesce a posizionarsi sotto l'obiettivo senza difficoltà, anche se per via della sua mole non è molto veloce. Mikio oltre ad avere un fisico roccioso detiene il primato di giocatore più alto di tutto il campionato (la sua statura è di ben 210 cm 130 kg) oltre a essere l'unico giocatore in tutto il manga che può vantarsi di essere il più alto della propria squadra pur non ricoprendo la posizione di centro. Mikio è molto diverso da suo fratello, essendo umile e insicuro oltre a distrarsi facilmente, e viene spesso ripreso bruscamente da Masashi. Secondo l'allenatore del Meihou è uno dei pochi che potrebbe mettere in difficoltà Morishige. Nel match contro lo Shohoku inizialmente crea problemi a Sakuragi per via della sua mole, ma in breve tempo Hanamichi riesce a sopraffarlo, lo stesso vale per Akagi quando Mikio e Masashi si scambiano le marcature per ordine del coach.
* Minoru Matsumoto - Possiede una buona tecnica nell'esecuzione del tiro libero (tanto che anche Mitsui elogia la sua bravura) seppur lontana dall'essere perfetta. Quando attacca si muove con semplicità, il suo dribbling è talmente veloce che, come viene fatto notare da Akagi, non dà tempo all'avversario di reagire.
* Satoshi Ichinokura - Giocatore che tecnicamente non è molto preparato, infatti viene impiegato principalmente per marcare l'avversario, possiede una grande resistenza, che praticamente è la sua sola qualità, sembra che Ichinokura metta alla prova la propria resistenza non tanto per impegno ma per testardaggine. Sa riconoscere il valore di un avversario quando ha davanti a sé un forte rivale.
* Goro Domoto - Goro Domoto (堂本 五郎) è l'allenatore, non è una persona superba, infatti benché il Sannoh sia ritenuto virtualmente imbattibile, non lascia nulla al caso, per lui è indispensabile non sottovalutare mai l'avversario e per questo sprona i suoi giocatori ad allenarsi al meglio in ogni circostanza e a guardare ripetutamente i filmati delle squadre avversarie per essere preparati ad ogni evenienza. Contrariamente ad altri allenatori come Takato o Taoka lui non si arrabbia, nemmeno quando la partita diventa difficile. Quando il Sannoh viene battuto dallo Shohoku, Domoto afferma che grazie a questa sconfitta i suoi giocatori potranno trarre insegnamento per migliorare ancora in futuro.
## Altri personaggi
* Yayoi Aida - Yayoi Aida (相田 弥生) è la sorella maggiore di Hikoichi Aida del Ryonan, è una giornalista sportiva. Esegue la sua professione con il massimo della caparbietà, seguendo con attenzione gli incontri salienti del torneo, supportata dal suo collega Nakamura. Tifa per il Ryonan per la presenza di suo fratello ma, in particolare, per la presenza di Sendo, per il quale ha un debole.
* Tetsuo - Teppista amico di Mitsui, eccezionale nel combattimento corpo a corpo. Durante la rissa in palestra, prende a botte Rukawa e Hanamichi, anche se quest'ultimo riuscirà ad avere la meglio. In seguito, Tetsuo diverrà un altro sostenitore di Mitsui e un grande amico di Sakuragi e della sua banda. Esce con la moto sempre senza casco e, a causa di ciò, viene sempre inseguito dalla polizia.
* Ryu - È il più cattivo dei teppisti della gang di Mitsui. Nella rissa in palestra colpisce vigliaccamente Rukawa alle spalle, sbattendogli in testa lo spazzolone per pulire il parquet. Viene sconfitto facilmente in uno scontro uno contro uno da Yuji Okusu. Dopo il cambiamento di Mitsui e l'abbandono di Tetsuo e Hotta, Ryu (solo nell'anime) diviene il capo della banda, e decide di punire il suo ex capo Tetsuo facendosi aiutare dai suoi amici, l'arrivo casuale di Mitsui aumenta la collera di Ryu che decide di spezzargli entrambe le mani in modo che non possa giocare mai più ma l'intervento di Hanamichi e della sua banda interrompe la sentenza, venendo messo di nuovo knock-out da Okusu, Mitsui e il rossino raggiungono la palestra per disputare la partita contro il Takahata.
* Kito - Amico d'infanzia di Ryu, apparso solo nella serie animata, e nuovo membro della sua banda. A differenza degli altri predilige stendere subito gli avversari con qualsiasi mezzo, ad esempio quando colpisce da dietro Tetsuo con una spranga di ferro o quando cerca di colpire Hanamichi mentre è distratto con un casco da moto. Comunque fisicamente è inferiore a Testuo, che nonostante i colpi subiti da dietro, riesce comunque a sollevarlo e a scagliarlo contro una parete senza difficoltà. È stato in prigione per un tempo indeterminato, durante il quale ha ucciso due detenuti. Dopo l'arrivo della banda di Hanamichi si unisce a loro e sconfigge senza difficoltà Kito in uno scontro uno contro uno.
* Sugiyama - Capitano della squadra di basket dell'università Shintai, definita la migliore di tutto il Giappone a livello universitario. Osservando la partita dello Shohoku contro il Ryonan afferma che Akagi è il miglior Pivot della prefettura di Kanagawa (preferendolo a Hanagata dello Shoyo, Takasago del Kainan e Uozumi del Ryonan), e pertanto si reca a casa sua col suo coach per chiedergli di entrare nella loro scuola e squadra l'anno prossimo. La lettera che Haruko spedisce a Hanamichi in America afferma che, nonostante la grande opportunità, alla fine del campionato nazionale Takenori ha deciso di rifiutare la proposta, optando per un'università meno prestigiosa.
* Ryuji Yazawa - ex-allievo di Anzai fino a 15 anni prima gli eventi del manga. L'allenatore mirava a renderlo il più forte del Giappone. Yazawa non sopportava i suoi modi inflessibili, in particolare la sua fissazione riguardo ai fondamentali; decise così di partire in America, credendo di poter migliorare la sua tecnica ed esprimere appieno le sue capacità. Anzai non ebbe più notizie del ragazzo, tranne un video in cui viene mostrato durante una partita in piena difficoltà per lacune tecniche e per mancanza di affiatamento con i suoi compagni di squadra. Cinque anni dopo, l'allenatore venne a sapere che il suo allievo era morto in un incidente stradale sotto effetto di droghe, ad appena 24 anni. Mentre visitava la sua tomba, la madre gli consegnò una lettera scritta dal ragazzo quattro anni prima e a lui indirizzata, ma mai spedita, in cui chiese scusa al suo coach manifestando pentimento per la sua scelta affrettata di partire. Anzai rimase a tal punto sconvolto dall'accaduto che abbandonò l'ambito universitario e i metodi austeri, trasformandosi in un uomo mite, bonario e molto paziente. Stando ad Anzai, Yazawa aveva un talento prodigioso e afferma di aver infine trovato due ragazzi con un talento persino superiore al suo: Rukawa e Sakuragi.
* Kitano Jiei - Ex allenatore della squadra del Toyotama, era molto apprezzato da Minami e Kishimoto. I suoi superiori lo hanno sollevato dal suo incarico, non molto contenti del fatto che, sotto la sua guida, il Toyotama fosse solo tra le più forti di Osaka ma non tra le migliori del paese, dato che desideravano più attenzione mediatica per il loro istituto, infatti Jiei è stato rimpiazzato da Kanehira. Attualmente allena una squadra di pallacanestro in una scuola elementare, ma pur non essendo più il mentore di Minami, è ancora una figura di supporto per lui.
* Tetsu Sawakita - È il padre di Eiji, è stato lui a insegnargli le basi del basket, addirittura il primo regalo che fece al figlio fu un pallone da pallacanestro, comprò anche una casa più grande con tanto di giardino per consentire al figlio di allenarsi meglio. Testu è molto orgoglioso di Eiji, è stato proprio per merito dei suoi insegnamenti che il figlio si è trasformato in un talento precoce, avendo praticato per anni il basket sotto la guida del padre quando Eiji frequentò le scuole medie potendo per la prima volta giocare in un vero club di basket era già più forte dei suoi coetanei. Tetsu capisce suo figlio meglio di chiunque altro, comprendendo ogni suo stato d'animo.
* Ichiro Mizutawa - Capitano della squadra di basket della scuola media Tomigaoka, la stessa frequentata da Rukawa. Lui e sua sorella Akane sono apparsi soltanto nel quarto OAV. Il suo sogno è vincere il campionato nazionale col suo senpai Kaede, e per questo ha deciso di iscriversi allo Shohoku. Sfortunatamente contrae dei forti dolori al ginocchio, avviso di una malattia incurabile che gli impedirà per sempre di giocare a basket; il suo medico gli consiglia di smettere subito per non velocizzare il processo, ma egli si rifiuta. Sua sorella maggiore riesce a organizzare una partita per realizzare il sogno di Ichiro: giocare con Rukawa. Le squadre vengono così composte: Rossi (Sakuragi, Mitsui, Miyagi, Yasuda, Shiozaki) e Bianchi (Akagi, Kogure, Kuwata, Mizutawa, Rukawa). Rukawa però si rifiuta di giocare con "un ragazzino", quindi Mizutawa e Shiozaki fanno cambio. Nonostante l'handicap Ichiro dà il meglio di sé, dimostrando di essere al livello del suo senpai. La partita si conclude con un pareggio (78-78). Ichiro può smettere di giocare senza rimpianti, e accetta la proposta di diventare, l'anno prossimo, il secondo manager dello Shohoku.
* Akane Mizutawa - Sorella maggiore di Ichiro. Si confida con Haruko (sua amica) sulle condizioni del fratello e questa, commossa, convince Takenori a organizzare una partita con squadre composte da giocatori dello Shohoku più Ichiro.
* Dr. T - Personaggio super deformed indipendente dall'opera che rappresenta l'autore del fumetto (la "T" si riferisce appunto a "Takehiko"). Appare qualche volta con lo scopo di spiegare le regole del basket. Indossa sempre un berretto rosso girato e la maglia n.23 dei Chicago Bulls (cioè quella di Michael Jordan), e spesso è mostrato utilizzare un pallone degli Harlem Globetrotters.
## Altri team
* Kadono - Seconda squadra affrontata dallo Shohoku nel torneo di Kanagawa. Non è molto forte, infatti subisce una sconfitta clamorosa (24-160). Hanamichi entra in campo a due minuti dall'inizio, ma viene espulso anche in questa partita; in questo match ottiene la sua espulsione più rapida (circa 4 minuti), che gli varrà i soprannomi di "re delle espulsioni" e "re dei falli".
* Takahata - Terza squadra affrontata dallo Shohoku nel torneo di Kanagawa. Neanche questa squadra è molto forte, venendo sconfitta clamorosamente (103-59). Anche in questa partita Hanamichi viene espulso.
* Takezato - Insieme a Kainan, Shohoku e Ryonan, è una delle quattro squadre giunte alle finali del torneo di Kanagawa. Tuttavia si rivelerà decisamente inferiore alle altre, perdendo tutti gli incontri: contro il Ryonan per 117-64 (con Sendo e Uozumi non schierati fino alla fine della partita), contro lo Shohoku per 120-81 (con Akagi e Sakuragi in panchina, il primo perché infortunato e il secondo per non mostrare al Ryonan di aver imparato a tirare da sotto canestro in soli tre giorni), e contro il Kainan per 98-51.
* Shohoku-B - Non è un team vero e proprio, ma un quintetto composto da quattro giocatori dello Shohoku (Sakuragi, Mitsui, Miyagi, Yasuda) più Ichiro Mizutawa. Disputerà un'amichevole contro un altro team composto da giocatori dello Shohoku (Akagi, Kogure, Kuwata, Shiozaki, Rukawa), detto Shohoku-A, per realizzare il sogno di Ichiro di giocare col suo senpai Kaede almeno una volta. La partita terminerà con un pareggio (78-78), grazie a una schiacciata di Hanamichi realizzata negli ultimi secondi.
* Shoyo/Ryonan - Non è un team vero e proprio, bensì uno improvvisato dietro insistenza di Sakuragi, che voleva mostrare a tutti la sua nuova tecnica, il "tiro dell'allenamento" (niente più che un tiro in sospensione, imparato perfettamente in una sola settimana sotto la guida di Anzai, mentre il resto della squadra era fuori per uno stage con lo Josei). La squadra è composta da tre giocatori dello Shoyo (Fujima, Hanagata, Hasegawa) e quattro del Ryonan (Fukuda, Ikegami, Uozumi, Sendo). Lo Shohoku sconfigge questa fortissima combinazione (76-74) anche grazie ai grandissimi miglioramenti di Hanamichi, che segna 4 punti con tiri in sospensione e 2 con una schiacciata all'ultimo secondo, grazie alla quale lo Shoyo/Ryonan viene battuto.
* Yokotama - Squadra proveniente dalla prefettura di Hyōgo. Al primo turno del torneo nazionale si scontra con l'Aiwa, venendo sconfitta (il punteggio è 103-58).
* Tomifusa - Squadra sconfitta al primo turno del torneo nazionale dal Daiei (il punteggio è 81-48).
* Haraguchi - Squadra sconfitta al primo turno del torneo nazionale dallo Josei (il punteggio è 79-34).
* Hori - Proveniente dalla prefettura di Fukuoka. Team appena menzionato nel manga, si sa che al torneo nazionale ha sconfitto il Machida al primo turno per 74-40.
* Machida - Proveniente dalla prefettura di Aomori. Team appena menzionato nel manga, si sa che al torneo nazionale è stato sconfitto al primo turno dall'Hori per 74-40.
* Uruyasu - Team appena menzionato nel manga, si sa che al torneo nazionale ha sconfitto lo Yuki al primo turno per 93-58.
* Yuki - Team appena menzionato nel manga, si sa che al torneo nazionale è stato sconfitto al primo turno dall'Uruyasu per 93-58.
* Mamiyanishi - Squadra proveniente dalla prefettura di Iwate. Si scontra col Kainan al secondo turno del torneo nazionale, venendo sconfitta per 104-49.
* Hakuta - Squadra proveniente dalla prefettura di Fukuoka. È una delle cinque squadre qualificate direttamente al secondo turno.
* Rakuan - Squadra proveniente dalla prefettura di Kyoto. È una delle cinque squadre qualificate direttamente al secondo turno.
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1,598,740 | https://it.wikipedia.org/wiki/Copywriter | Copywriter | # Copywriter
Il copywriter o redattore pubblicitario è il professionista esperto in copywriting, cioè la persona che scrive tutte le parole della pubblicità (testi per annunci stampa, affissione, radiocomunicati e telecomunicati, e così via). Lavora all'interno di un'agenzia pubblicitaria e insieme al direttore artistico forma la coppia creativa. Il copywriter e il direttore artistico sono coordinati da un direttore creativo che può, a sua volta, essere o un copywriter o un direttore artistico di maggiore esperienza. Con l'avvento di Internet il ruolo del copywriter nel mondo della comunicazione si è ulteriormente specializzato, trovando ampio spazio autonomo nel processo di content management.
## Copywriter e direttore artistico nella pubblicità classica
In un'agenzia di pubblicità classica il copywriter e il direttore artistico lavorano sempre insieme, integrando le parole e le immagini della comunicazione pubblicitaria. Entrambi elaborano idee creative a partire da una strategia creativa. Questa viene solitamente prodotta all'interno dell'agenzia, dal reparto strategico (se c'è) o dal reparto account, e risponde al brief (il complesso delle informazioni sul prodotto, il suo mercato, i suoi concorrenti, il suo posizionamento, il suo pubblico, i suoi obiettivi di comunicazione) che il reparto marketing dell'azienda cliente ha formulato. A volte è il copywriter stesso a formulare una proposta strategica (copy strategy) a partire dal brief del cliente, o a dettagliare la strategia creativa prodotta dall'agenzia. Il cuore di una strategia creativa, e di una copy strategy, è il concept: l'idea distintiva e originale che promuove il prodotto rispondendo alle richieste espresse nel brief.
Ciascuna campagna pubblicitaria viene progettata dalla coppia creativa a partire dal concept, e declinata sul mezzo o sui media pianificati per raggiungere nel modo più conveniente il segmento di pubblico a cui la comunicazione è diretta. Se si tratta di una campagna in uscita sulla stampa quotidiana o periodica, o in affissione, la coppia creativa produce bozze delle pagine o dei manifesti. Se si tratta di televisione, si produce generalmente uno storyboard che dettaglia lo sviluppo audio e video del telecomunicato. A volte, per trasmettere in modo più semplice e sintetico lo spirito del telecomunicato, si preferisce presentare un semplice script accompagnato da una o più immagini-chiave. I materiali progettati dalla coppia creativa, dopo essere stati sottoposti al giudizio del direttore creativo, vengono presentati al cliente dall'account. Il cliente, a sua volta può approvare le proposte, respingerle, o chiedere approfondimenti e modifiche. Le campagne pubblicitarie sono solitamente il frutto di una lunga mediazione tra le parti (cliente da un lato, agenzia e creativi dall'altro).
## Il ruolo tradizionale del copywriter
«La pubblicità si basa sulla comunicazione. E non importa che sia fatta di immagini o di parole purché sia semplice. Checché ne possiate pensare chiunque può scrivere un buon testo lungo. Pensate al vostro lavoro non come a quello di chi scrive parole, ma di chi le evita. Non state scrivendo un romanzo o un poema.»
(Peter Barry)
«In media la gente legge l'headline 5 volte più spesso che non la body-copy. Quando hai scritto il tuo headline hai già speso 80 centesimi del tuo dollaro. (David Ogilvy)»
Il copywriter è la persona che, al servizio dell'agenzia o dell'azienda, come dipendente o come libero professionista, è chiamato a interpretare, attraverso la parola scritta, le strategie, le volontà e le azioni della committenza. Il copywriter elabora il concept creando il titolo, tagline (detti anche endline o payoff) e body-copy. Rispettivamente il titolo di un annuncio, il titolo che accompagna il marchio del produttore o il marchio del prodotto stesso e il testo dell'annuncio stesso.
Il copywriter svolge anche altre funzioni che non necessariamente richiedono la presenza del direttore artistico. Ad esempio:
* elabora la strategia di comunicazione
* scrive i testi dei discorsi 'ufficiali' di politici o imprenditori
* inventa nomi per nuovi prodotti o produttori (denominazione)
* redige comunicati stampa
* scrive i testi di pubblicazioni varie come pieghevoli, monografie istituzionali o di prodotto
* scrive i dialoghi degli spot pubblicitari
Il tono e lo stile scelto si adatta sia rispetto al mezzo scelto (TV, stampa, internet, un discorso davanti a una platea, eccetera) sia rispetto alle caratteristiche dell'utente finale (al quale fa riferimento la pubblicità). Questo può cambiare notevolmente da un contesto all'altro: può essere l'elettore di un partito oppure il suo detrattore, l'utente di un sistema informatico oppure una lavandaia, una casalinga, uno studente, eccetera. Una persona che voglia diventare copywriter deve conoscere e usare perfettamente la grammatica della lingua usata, nonché le tecniche di scrittura dei diversi lessici in uso settoriale: divulgativo, retorico, scientifico, eccetera. Più un copywriter è qualificato, più riuscirà a modulare il messaggio cambiando stile e ritmo a seconda del mezzo e del target di riferimento.
## Il ruolo del copywriter nella creazione dei contenuti in rete
In linea di massima oggi si privilegia uno stile estremamente sintetico ma anche più specifico e modulato nei contenuti. Questa tendenza è stata fortemente incentivata dalla sempre maggiore importanza che ha assunto internet, mezzo che propone titoli e descrizioni dettagliate secondo le aree semantiche d'interesse, correlate ai fini SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing). Fare SEO copywriting significa persuadere: sia i motori di ricerca che gli utenti. Portare grandi quantità di visitatori al sito è il sogno di chiunque, ma se tutto questo traffico non venisse mantenuto e convertito in clienti paganti, immediatamente o in un periodo di tempo più lungo, gli sforzi sarebbero del tutto inutili. L'uso della lingua inglese, solitamente più sintetica di quella italiana, è lo standard di riferimento. La ricchezza di contenuti di un sito, l'ampiezza delle risposte mirate ai target di riferimento concorrono ad una positiva esperienza di navigazione. Il coinvolgimento dell'utente nella navigazione di un sito è una delle più importanti misure utilizzati dai motori di ricerca per determinare la graduatoria nelle pagine SERP (Search Engine result Page). A questo proposito concorre grandemente la qualità (e l'originalità) dei contenuti scritti, per la strategica importanza dei valori semantici in essi espressi.
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5,181,966 | https://it.wikipedia.org/wiki/Ronnie_Gene_Blevins | Ronnie Gene Blevins | # Ronnie Gene Blevins
Ronnie Gene Bleviens (contea di Harris, 20 giugno 1977) è un attore statunitense.
## Filmografia parziale
### Cinema
* A.I. - Intelligenza artificiale (A.I. Artificial Intelligence), regia di Steven Spielberg (2001) (non accreditato)
* Better Luck Tomorrow, regia di Justin Lin (2002)
* Il cavaliere oscuro - Il ritorno (The Dark Knight Rises), regia di Christopher Nolan (2012)
* 7 psicopatici (Seven Psychopaths), regia di Martin McDonagh (2012)
* Jobs, regia di Joshua Michael Stern (2013)
* Samuel Bleak, regia di Dustin Dugas Schuetter (2013)
* Past God, regia di Nick McCallum (2013)
* To Hell with a Bullet, regia di Vick Wright (2013)
* Joe, regia di David Gordon Green (2013)
* The Hunted, regia di Josh Stewart (2013)
* Savaged, regia di Michael S. Ojeda (2013)
* Small Time, regia di Joel Surnow (2014)
* Suburban Gothic, regia di Richard Bates Jr. (2014)
* The Perfect Guy, regia di David M. Rosenthal (2015)
* Il segreto della sirena (A Mermaid's Tale), regia di Dustin Rikert (2016)
* Il giustiziere della notte - Death Wish (Death Wish), regia di Eli Roth (2018)
* The Conjuring - Per ordine del diavolo (The Conjuring: The Devil Made Me Do It), regia di Michael Chaves (2021)
* Emancipation - Oltre la libertà (Emancipation), regia di Antoine Fuqua (2022)
### Televisione
* Over There - serie TV, episodio 1x09 (2005)
* Californication - serie TV, episodio 1x09 (2007)
* Lincoln Heights - Ritorno a casa (Lincoln Heights) - serie TV, episodio 2x08 (2007)
* E.R. - Medici in prima linea (ER) - serie TV, episodio 14x06 (2007)
* Febbre d'amore (The Young and the Restless) - serial TV, puntata 8897 (2008)
* The Cleaner - serie TV, episodio 1x06 (2008)
* Sons of Anarchy - serie TV, episodio 1x08 (2008)
* The Shield - serie TV, episodio 7x09 (2008)
* NCIS - Unità anticrimine (NCIS) - serie TV, episodio 6x19 (2009)
* CSI - Scena del crimine (CSI: Crime Scene Investigation) - serie TV, episodio 9x23 (2009)
* Saving Grace - serie TV, episodio 3x08 (2009)
* Curb Your Enthusiasm - serie TV, episodio 7x06 (2009)
* Numb3rs - serie TV, episodio 6x07 (2009)
* The Forgotten - serie TV, episodio 1x17 (2010)
* True Blood - serie TV, episodi 3x07-3x09 (2010)
* Medium - serie TV, episodi 7x02-7x04 (2010)
* Lie to Me - serie TV, episodio 3x05 (2010)
* Law & Order: LA - serie TV, episodio 1x06 (2010)
* Southland - serie TV, episodi 1x01-1x02-3x08 (2009-2011)
* Justified - serie TV, episodio 2x06 (2011)
* CSI: NY - serie TV, episodio 7x20 (2011)
* Hawaii Five-0 - serie TV, episodio 2x08 (2011)
* The Mentalist - serie TV, episodio 4x12 (2012)
* Vegas - serie TV, episodio 1x09 (2012)
* Intelligence - serie TV, episodio 1x02 (2014)
* Shameless - serie TV, episodio 4x10 (2014)
* Criminal Minds - serie TV, episodio 9x20 (2014)
* Agents of S.H.I.E.L.D. - serie TV, episodio 2x05 (2014)
* Kingdom - serie TV, 4 episodi (2014)
* Scorpion - serie TV, episodio 1x11 (2014)
* True Detective - serie TV, episodi 2x01-2x02-2x03 (2015)
* Murder in the First - serie TV, episodio 2x07 (2015)
* Rush Hour - serie TV, episodio 1x11 (2016)
* Bones - serie TV, episodio 12x09 (2017)
* Twin Peaks - serie TV, episodio 1x06 (2017)
* MacGyver - serie TV, episodio 2x02 (2017)
* Code Black - serie TV, episodio 3x05 (2017)
* Westworld - Dove tutto è concesso (Westworld) - serie TV, episodi 2x06-2x07 (2018)
* Tulsa King - serie TV (2022-in corso)
## Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Ronnie Gene Blevins è stato doppiato da:
* Leonardo Graziano ne Il giustiziere della Notte, Death Wish
* Andrea Lavagnino in The Conjuring - Per ordine del Diavolo, Law & Order: Organized Crime
* Patrizio Prata in Birth Rite
* Alessandro Messina in CSI: NY
* Alessandro Budroni in The Mentalist
* Alberto Bognanni in Criminal Minds
* Andrea Moretti in Code Black
* Roberto Certomà in Tulsa King
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7,552,158 | https://it.wikipedia.org/wiki/Operatori_di_telefonia_mobile_in_Italia | Operatori di telefonia mobile in Italia | # Operatori di telefonia mobile in Italia
Gli operatori di telefonia mobile in Italia si dividono in operatori possessori della rete (MNO) e operatori virtuali (MVNO).
## Operatori possessori della rete (MNO)
### Attualmente attivi
| Operatore | Gruppo | Avvio commerciale | MNC | Prefissi | Note |
| - | - | - | - | - | - |
| Fastweb | Swisscom | Settembre 2008 | 08 | 373-7, 375-(5-6-7-8) | A Fastweb è stata riconosciuta dal MISE la licenza MNO nel 2019, dopo un accordo con Wind Tre per lo sviluppo del 5G. Attualmente opera su rete TIM per i clienti abilitati solo al 4G, mentre per quelli abilitati al 5G opera su rete Wind Tre. |
| Iliad Italia | Iliad | 29 maggio 2018 | 50 | 351-(3-4-5-6-7-8-9), 352-(0-2) | Roaming (2G) e ran sharing (3G/4G, e 5G attraverso Zefiro Net) su rete Wind Tre nelle zone non coperte dalla rete proprietaria. |
| Rete Ferroviaria Italiana | Ferrovie dello Stato Italiane | 25 ottobre 2004 | 30 | 313 | Infrastruttura attiva sulle reti ferroviarie e volta principalmente a uso interno. Alcuni operatori telefonici possono appoggiarsi all’infrastruttura di RFI. |
| TIM | Telecom Italia | 1º aprile 1995 | 01 | 330, 331, 333, 334, 335, 336, 337, 338, 339, 360, 366, 368 | |
| Vodafone Italia | Vodafone | 7 dicembre 1995 | 10 | 340, 342, 344, 345, 346, 347, 348, 349 | |
| Wind Tre | CK Hutchison Holdings | 31 dicembre 2016 | 88 e 99 | 320, 322, 323, 324, 327, 328, 329, 380, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 397 | |
### Non più attivi
| Operatore | Gruppo | Avvio commerciale | Chiusura | MNC | Prefissi | Note |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 3 Italia | CK Hutchison Holdings | 3 marzo 2003 | 31 dicembre 2016 | 99 | 390, 391, 392, 393, 397 | |
| Blu | Wind | 15 maggio 2000 | 8 ottobre 2002 | 98 | 380, 388, 389 | |
| SIP | IRI | 1º ottobre 1992 | 27 luglio 1994 | 01 | 0330, 0335, 0337, 0360, 0367, 0368 | I prefissi telefonici sono del vecchio standard di telefonia mobile TACS |
| Wind | VimpelCom | 1º marzo 1999 | 31 dicembre 2016 | 88 | 320, 322, 323, 324, 327, 328, 329 | |
## Operatori virtuali (MVNO)
### Attualmente attivi
| Operatore | Gruppo | Rete di appoggio | Enabler | Tipo | Avvio commerciale | MNC | Prefissi | Note | VoLTE |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1Mobile | Carrefour | Vodafone | Effortel | ESP MVNO | 7 giugno 2007 | | 377-3, 379-3 | | Si |
| BT Enìa | BT Italia | TIM | | Full MVNO | 1999 | 34 | 377-7 (Vodafone) 371-0 (TIM, Full MVNO) | Esclusivamente clienti aziendali | |
| BT Mobile | BT Italia | TIM | | Full MVNO | 4 dicembre 2007 | 34 | 377-7 (Vodafone) 371-0 (TIM, Full MVNO) | Esclusivamente clienti aziendali. | |
| CoopVoce | Coop Italia | TIM | | Full MVNO | 1 giugno 2007 | 53 | 370-3 (ESP MVNO) 353-4 (Full MVNO) | | Si |
| Daily Telecom Mobile | Daily Telecom Media | Vodafone | Effortel | ESP MVNO | 31 gennaio 2008 | | 377-8 | | Si |
| Digi Mobil Italia | Digi Communications | Vodafone | | Full MVNO | 2010 | 36 | 373 (Tre) 353-3 (TIM, Full MVNO) | | Si |
| elimobile | Élite Mobile | Wind Tre | | ESP MVNO | 2022 | | 324 | | |
| Elsynet | Elsy | Wind Tre | | | 2008 | | | Esclusivamente clienti aziendali | |
| eMobile24 | Ciao Mobile | Vodafone | Noitel | ATR MVNO | 2021 | | | | |
| Enegan Mobile | Enegan | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | 2020 | 54 | 376 | Esclusivamente clienti aziendali | |
| Feder Mobile | Feder | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | 15 luglio 2021 | 54 | 376-0 | | |
| Green Mobile | Green Telecomunicazioni | Wind Tre | | ESP MVNO | 2011 | | 371-0, 373 | | |
| GlobalNet Mobile | GlobalNet Italia | Vodafone | Noitel | ATR | 1 Settembre 2022 | | 376-1 | Esclusivamente clienti aziendali | |
| ho. | Vodafone | Vodafone | | ESP MVNO | 25 giugno 2018 | 51 | 377-0, 379-1, 379-2 | | Si |
| Kena Mobile | Telecom Italia | TIM | | Full MVNO | 30 marzo 2017 | 07 | 350-(0-1-5) | | Si |
| Lycamobile | Lyca Group | Vodafone | | Full MVNO | 15 giugno 2009 | 35 | 373 (Tre) 350-9 351-(0-1-2) (Vodafone, Full MVNO) | | Si |
| Noitel | IRIDEOS | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | 10 dicembre 2012 | 54 | 350-0 376-(0-1) (da luglio 2019) | | Si |
| NTmobile | Nexus Telecom | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | 2016 | 54 | 350-5 (fino a luglio 2019) 376-(0-1) (da luglio 2019) | | Si |
| Optima Mobile | Optima Italia | Vodafone | Effortel | ESP MVNO | 10 luglio 2017 | | 373, 377-0 | | Si |
| PosteMobile | Poste Italiane | Vodafone | | Full MVNO | 26 novembre 2007 | 33 | 377-(1-2-4-6-9) (Vodafone 2007-2014) 371-(1-3-4-5-6-7) (Wind 2014-2021, Vodafone 2021- Full MVNO) | | Si |
| Rabona Mobile | Rabona | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | 2017 | 54 | 350-(5-7) (fino a luglio 2019) 376-(0-1) (da luglio 2019) | | Si |
| Si, Pronto!?! | Rabona | Vodafone | Rabona | ATR MVNO | 19 novembre 2019 | | 376-(0-1) | | |
| SiJa Mobile | Gruppo Hoila | Vodafone | Plintron | ATR MVNO | 2019 | 54 | | | Si |
| spusu | Mass Response | Wind Tre | | Full MVNO | 15 giugno 2020 | 56 | 378-0 | | |
| Tiscali Mobile | Tiscali | TIM | | ESP MVNO | 25 marzo 2009 | | 370-1 | | Si |
| Very Mobile | CK Hutchison Holdings | Wind Tre | | Marchio commerciale | 24 febbraio 2020 | 88 | 320, 324, 327, 328, 329, 380, 388, 389 | | Si |
| Vianova | Quinta | TIM | | Full MVNO | 5 marzo 2018 | 49 | 378-3 | Esclusivamente clienti aziendali | |
| Withu Mobile | Europe Energy | Vodafone | Plintron | ESP MVNO | giugno 2019 | 54 | 376-0 | | |
### Non più attivi
| Operatore | Gruppo | Rete di appoggio | Enabler | Tipo | Anno inizio | Chiusura | MNC | Prefissi |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 50&Più Net | 50&Più | 3 (UMTS), TIM (GSM) | | | 2009 | 2012 | | 373 |
| A-Mobile | Auchan | Wind | | ATR MVNO | 2008 | 2016 | | 380, 388, 389 |
| Alpha Telecom | Alpha Technologies | 3 (UMTS), TIM (GSM) | | | 2012 | 2014 | | 373 |
| BIP Mobile | BIP | 3 (UMTS), TIM (GSM) | Telogic | ATR MVNO | 2012 | 2014 | | 373-(0-5) |
| Bladna Mobile | Arabia Mobile Services | Vodafone | | | 2011 | 2013 | | 377-61 |
| Conad INSIM | Conad | Vodafone (2008/2009), 3 (2009/2010) | | | 2008 | 2010 | | 377-9 |
| DigiTel Italia | DigiTel | 3 (UMTS), TIM (GSM) | | | 2008 | 2015 | | 390, 391, 392, 393, 397 |
| Enelmia | Enel | Wind | | | 2009 | 2009 | 42 | 320 |
| ERG Mobile | TotalErg | Vodafone | Effortel | ESP MVNO | 2009 | 2019 | | 377-5 |
| Extratel Mobile | Extratel | TIM | BT Italia | ATR MVNO | 2008 | 2018 | | 371-0 |
| Italiacom Mobile | Italiacom | 3 (UMTS), TIM (GSM) | | | 2012 | 2012 | | 373 |
| Linkem Mobile | Linkem | TIM | Noverca | | 2014 | 2017 | | 350 |
| MTV Mobile | MTV | TIM | | | 2008 | 2012 | | 331, 366 |
| Nòverca | Gruppo Acotel | TIM | | Full MVNO | 2009 | 2015 | 07 | 350-5, 370-7 |
| Phonup Mobile | Phonup | TIM | Noitel | ATR MVNO | 2016 | 2018 | | 350-0 |
| Ringo Mobile | ICS Group | TIM | Noverca | ATR MVNO | 2015 | 2018 | | 350-5 |
| SIMPiù | DigiTel Italia | TIM | | ESP MVNO | 2016 | 2018 | | 350-0 |
| Smart Pinoy | PLDT | 3 (UMTS), TIM (GSM) | | | 2008 | 2010 | | 373 |
| SunMobile | Mediacare | TIM | BT Italia | ATR MVNO | 2015 | 2020 | | 371-0 |
| Taza Mobile Italia | Burraq Group | Vodafone | UNO Mobile | ATR MVNO | 2018 | 2019 | | 377-3 |
| Telepass Mobile | Telepass | Wind | | | 2008 | 2010 | | |
| Terrecablate Mobile | Terrecablate | TIM | Noverca | ATR MVNO | 2012 | 2014 | | 381, 370-7, 350-5 |
| UniMobile | UniData | Wind | | ATR MVNO | 2014 | 2017 | | |
| Vistream | Gruppo Teleogic | 3 (UMTS), TIM (GSM) | Telogic | | 2011 | 2013 | | 373 |
## Appartenenza dei prefissi
Alle origini della telefonia mobile i prefissi telefonici dei cellulari italiani furono assegnati con criteri precisi e prestabiliti che servivano a identificare l'operatore e il tipo di utente. Dal 2002, con l'introduzione della portabilità del numero mobile, il prefisso non ha più avuto tale valore informativo. Per ovviare alla problematica, in seguito dell'attuazione del piano di numerazione nazionale, la delibera 26/08/CIR dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha introdotto il prefisso 456 per tutti gli operatori, che, anteposto al numero di telefono di un utente, consente di sapere se il numero in questione è gestito dallo stesso operatore di chi effettua l'interrogazione.
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4,225,717 | https://it.wikipedia.org/wiki/Hatfield_House | Hatfield House | # Hatfield House
Hatfield House è una villa di campagna che sorge in un grande parco, il Great Park, a est della cittadina di Hatfield, nell'Hertfordshire, in Inghilterra. L'edificio attuale, di architettura giacobiana, venne costruito nel 1611 da Robert Cecil, I conte di Salisbury e primo ministro del re Giacomo I d'Inghilterra ed è da allora la dimora della famiglia Cecil. Si tratta di un notevole esempio di architettura giacobiana ed è attualmente abitato da Robert Gascoyne-Cecil, VII marchese di Salisbury. La casa è aperta al pubblico.
## Storia
Sul medesimo sito, in precedenza, sorgeva il palazzo reale di Hatfield. Solo una parte di esso è ancora esistente, a poca distanza dall'attuale costruzione. Questo palazzo più antico fu la casa d'infanzia e la residenza preferita della regina Elisabetta I d'Inghilterra. Costruito nel 1497 dal vescovo di Ely, il ministro di Enrico VII John Morton, si componeva di quattro ali a quadrato intorno ad un cortile centrale.
Il palazzo venne requisito da Enrico VIII insieme ad altre proprietà della chiesa. I figli di Enrico VIII, Edoardo ed Elisabetta, trascorsero la loro giovinezza a Hatfield Palace. Sua figlia maggiore Maria I d'Inghilterra visse lì tra il 1533 e il 1536, quando venne mandata a servire la principessa Elisabetta, come punizione per aver rifiutato di riconoscere il matrimonio tra suo padre e Anna Bolena e di sottostare alle riforme religiose voluto dal genitore e sovrano.
Nel 1548, quando aveva solo 15 anni, Elisabetta venne sospettata di aver illegalmente stretto patti matrimoniali con Thomas Seymour; la casa e i domestici vennero tolti dall'agente di Edoardo VI Robert Tyrwhit, ed ella venne lì interrogata. Elisabetta difese la sua condotta in modo brillante ed orgoglioso mentre Seymour venne condannato a morte nel 1549 per numerosi altri crimini contro la corona. Dopo due mesi di prigionia nella Torre di Londra ordinati dalla regina Maria, Elisabetta tornò a Hatfield.
Si dice che la quercia della regina Elisabetta che sorge sui terreni della proprietà sia il luogo in cui alla principessa venne annunciato che, in conseguenza della morte della sorella, era diventata regina. Tuttavia, questa circostanza è poco probabile visto che Maria morì nel mese di novembre. Subito dopo, appunto nel novembre del 1558, Elisabetta tenne il suo primo Consiglio di stato nella Sala Principale del palazzo.
## La Sala Principale nel 1840
Al successore di Elisabetta, Giacomo I, non piaceva molto il palazzo e così lo diede al suo (e precedentemente della stessa Elisabetta) primo ministro Robert Cecil, primo conte di Salisbury, in cambio di Theobalds House, che era la dimora della famiglia Cecil.
Cecil demolì tre ali del palazzo reale (quella posteriore e le due laterali) nel 1608 e usò i mattoni per costruire l'attuale struttura.
Un discendente di Robert Cecil, Robert Gascoyne-Cecil, terzo Marchese di Salisbury, fu tre volte primo ministro durante gli ultimi anni di regno della regina Vittoria. La città di Salisbury (ora Harare) nella colonia di Rhodesia (ora Zimbabwe) venne fondata in quel tempo e prese nome dal marchese. Egli divenne famoso anche per aver spesso messo membri della sua famiglia all'interno del governo mentre era primo ministro. Dato che di nome faceva Robert, questa abitudine diede origine all'espressione 'Bob's your uncle' (che sta a significare più o meno "va tutto bene, tutto sarà un successo").
Hatfield House rappresenta una popolare attrazione turistica in quanto presenta molti oggetti legati alla regina Elisabetta I, inclusi alcuni guanti ed un paio di calze di seta, che si ritengono i primi in Inghilterra.
La libreria dispone di un rotolo di pergamena lungo 22 piedi (6,7 m), che mostra l'albero genealogico della regina Elisabetta con antenati che risalgono ad Adamo ed Eva. La sala di marmo ospita il "Ritratto dell'Arcobaleno" di Elisabetta I.
Le stanze di Stato ospitano molti importanti dipinti, mobili, arazzi e armature. La grande scala in legno riccamente intagliata e la preziosa vetrata colorata nella cappella privata sono le caratteristiche giacobiane della casa.
## I giardini
I giardini, che si estendono per 42 acri (170 000 m²), risalgono al XVII secolo e vennero progettati da John Tradescant il vecchio.
Tradescant visitò l'Europa e ne riportò alberi e piante che non erano mai stati coltivati in Inghilterra. I giardini includono frutteti, fontane, piante profumate, parterre d'acqua, terrazzi, orticelli di odori e un labirinto. Vennero abbandonati all'incuria nel XVIII secolo, ma in periodo vittoriano iniziò un restauro che continua ancora oggi sotto la tutela dei marchesi di Salisbury. Durante la prima guerra mondiale, il luogo fu usato per testare i primi carri armati britannici. Un'area fu scavata con trincee e crateri e ricoperta con filo spinato per rappresentare la terra di nessuno e le linee tedesche sul fronte occidentale.
Per commemorare questo fatto, l'unico carrarmato Mark I superstite fu installato a Hatfield dal 1919 fino al 1970, prima di essere trasferito al The Tank Museum di Bovington.
## Set cinematografico
La villa è stata utilizzata anche nel mondo del cinema (es. per il film Batman del 1989) e dei videogiochi. Compare come Croft Manor, residenza della lady e archeologa Lara Croft nei film Lara Croft: Tomb Raider (2001) e Tomb Raider - La culla della vita (2003) e nei videogiochi Tomb Raider: Legend (2006), Tomb Raider: Anniversary (2007), Tomb Raider: Underworld (2008) e Rise of the Tomb Raider (2015); in quest'ultimo caso, viene mostrato dal lato posteriore e in penombra).
Fu utilizzata nella prima stagione della serie tv The Crown come residenza della regina Maria di Teck. Apparsa anche nella pellicola Mortdecai, nel 2018 la villa viene utilizzata come location per il film di Yorgos Lanthimos La favorita, nel 2019 come set per il video musicale del singolo Sucker dei Jonas Brothers.
Nel 2020 viene utilizzata per alcune scene del film Enola Holmes di Harry Bradbeer e per la serie televisiva Bridgerton.
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239,942 | https://it.wikipedia.org/wiki/Porcile_%28film%29 | Porcile (film) | # Porcile (film)
Porcile è un film del 1969 diretto da Pier Paolo Pasolini. Il film, fortemente criticato, è suddiviso in due parti che si uniscono durante l'intreccio e che vogliono denunciare il potere e l'influenza negativa che hanno alcuni genitori nei confronti dei figli. Per l'incipit di ciascun episodio vengono riprese e lette delle lapidi nelle quali si parla della disobbedienza dei figli verso i genitori e delle tragiche e severe conseguenze.
## Trama
Due episodi paralleli: nel primo la storia di una famiglia borghese tedesca capeggiata da un padre nazista il cui figlio viene divorato dai maiali con cui è solito accoppiarsi, nel secondo la storia di un giovane affamato che vaga in una desolata landa vulcanica (girato sull'Etna) ove diverrà cannibale e al quale si aggiungeranno altri individui: verranno in seguito tutti condannati ad essere sbranati dai cani randagi.
### Episodio di Julian
Durante il 1967, in una villa della Germania a Godesberg, il rampollo Julian conduce un'esistenza piatta e priva di ideali, confinato in un mondo tutto suo, senza accorgersi che sta soffocando il sentimento d'amore della sua amica Ida. Il padre Herr Klotz cerca di convincere il figlio ad affrettarsi per le nozze con la ragazza, ma questi è irremovibile, perché nasconde un perverso segreto: la zoofilia. Infatti in ogni momento, quando ha un po' di libertà, Julian entra nella stalla e si concede ai maiali con rapporti anali.
La situazione familiare si aggrava ancora di più quando il povero Julian cade in uno stato di trance allungandosi su una poltrona, rimanendo indifferente a tutto quello che gli accade intorno. Nel frattempo alla villa giungono due uomini, uno dei quali, Guenther, presenta a Klotz il signor Herdhitze, suo rivale e vecchio compagno d'armi. Klotz è inizialmente tentato di ricattare Herdhitze dopo aver sentito da Guenther alcuni macabri retroscena circa alcuni corpi di ebrei che Herdhitze avrebbe conservato per condurre esperimenti discutibili. Herdhitze sopraggiunge nella villa di Klotz proponendogli di entrare in società. L'uomo rifiuta ma poi è costretto a ripensarci a causa della rivelazione di Herdhitze, informato degli scabrosi rapporti di Julian con i porci.
Mentre tutto ciò sta succedendo, Julian si riprende e si decide una volta per tutte ad avere una discussione chiara e precisa con Ida, rivelandole le sue idee riguardo all'amore, pur non parlandole dei suoi rapporti. Dopodiché, mentre Ida abbandona la villa per sposarsi con un altro e mentre Klotz e Herdhitze formano una compagnia, Julian si dirige al porcile, facendosi divorare dai suini. La fine di Julian non viene mostrata ma raccontata in un dialogo fra Herdhitze e il giardiniere della villa, Maracchione. E visto che di Julian non è rimasto niente, Herdhitze chiede il silenzio su questa vicenda.
### Episodio del cannibale
La vicenda è ambientata nel 1500 sulle pendici dell'Etna in Sicilia, ed è totalmente muto fino alla battuta finale del protagonista. Un uomo si aggira uccidendo e mangiando insetti e piccoli animali, provando piacere e dolore allo stesso tempo. Fugge da guarnigioni di soldati, temendo di poter essere visto e si avvicina solo a cadaveri. Ben presto l'uomo comincia a non essere più soddisfatto di mangiare carne animale e vuole sperimentare la carne umana; e poco tempo dopo, vedendo la stessa guarnigione che aveva visto all'inizio del film, riesce ad attirare un soldato per poterlo uccidere. Dopo questo primo atto di cannibalismo, all'uomo si aggiungono altre persone fra cui alcune donne.
Dopo altre carneficine, la notizia delle loro scorribande giunge in un villaggio. Ben presto, i cannibali vengono circondati e catturati dagli abitanti. Poi vengono eretti dei pali ai quali verranno legati i cannibali: questi saranno infine lentamente divorati dai cani randagi.
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4,069,511 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sarah_Rice | Sarah Rice | # Sarah Rice
Sarah Rice (Okinawa, 5 marzo 1955 – 6 gennaio 2024) è stata un'attrice teatrale e soprano statunitense.
## Biografia
Sarah Rice nacque in Giappone, dove il padre, membro dell'United States Air Force, era di stanza. Quando la bambina non aveva neanche un anno, la famiglia si trasferì in Arizona, dove, all'età di diciotto anni, Rice vinse un concorso di canto a Phoenix. Grazie alla vincita si trasferì a New York nei primi anni settanta ed esordì nell'Off-Broadway in un adattamento musicale de L'avaro di Molière, a cui seguì il ruolo della protagonista nel musical The Fantastiks. Nel 1976 recitò a Buffalo nel musical di Stephen Sondheim A Little Night Music, nel ruolo della giovane Anne.
Nel 1979 fece il suo debutto a Broadway in un altro musical di Sondheim, la prima assoluta di Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Streeet, in cui recitò con Angela Lansbury; vinse il Theatre World Award per la sua interpretazione nel ruolo di Joanna e cantò il ruolo anche nell'incisione discografica del musical, premiata con il Grammy Award. Successivamente continuò a recitare in musical, opere e operette nel circuito regionali degli Stati Uniti. Nel 1986 fu Ofelia nell'Amleto ad Atlanta, mentre nel 1987 esordì sulle scene italiane, cantando in un tributo a Leonard Bernstein al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Nel 1989 fu Sylvienne ne La vedova allegra alla Dallas Opera in occasione dell'ultima tournée statunitense di Joan Sutherland, sotto la direzione musicale di Richard Bonynge. Nella stessa stagione cantò come Cunegonda nell'operetta di Bernstein Candide al Guthrie Theater di Minneapolis.
Morì di cancro nel gennaio 2024 all'età di 68 anni.
## Vita privata
Fu sposata con il suo manager John Hiller.
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2,398,026 | https://it.wikipedia.org/wiki/Walk_on_the_Wild_Side%3A_The_Best_of_Lou_Reed | Walk on the Wild Side: The Best of Lou Reed | # Walk on the Wild Side: The Best of Lou Reed
Walk on the Wild Side: The Best of Lou Reed è la prima raccolta di canzoni di Lou Reed. Contiene Nowhere At All, una canzone precedentemente disponibile solo come b-side del singolo Charley's Girl del 1976, brano tratto dall'album Coney Island Baby. Il disco venne pubblicato dalla RCA Records dopo il termine del contratto che legava Reed alla casa discografica nel 1976. È stato ripubblicato su compact disc il 25 ottobre del 1990.
In copertina compaiono diverse polaroid di Lou Reed in compagnia di Rachel, il travestito con cui il musicista ebbe una intensa e lunga relazione durante gli anni settanta.
## Tracce
* Satellite of Love – 3:40
* Wild Child – 4:37
* I Love You – 2:18
* How Do You Think It Feels – 3:08
* New York Telephone Conversation – 1:32
* Walk on the Wild Side – 4:13
* Sweet Jane (live) – 4:29
* White Light, White Heat (live) – 5:01
* Sally Can't Dance – 2:53
* Nowhere At All – 3:11
* Coney Island Baby – 6:36
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2,157,706 | https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89cole_pratique_des_hautes_%C3%A9tudes | École pratique des hautes études | # École pratique des hautes études
L'École pratique des hautes études (EPHE) è un'istituzione pubblica a carattere scientifico (grand établissement), inserita nel sistema francese di insegnamento superiore. Il suo fine istituzionale è quello di «formare alla pratica della ricerca fondamentale ed applicata».
Fondata nel 1868, l'EPHE si compone oggi di tre sezioni - Scienze della vita e della terra, Scienze storiche e filologiche, Scienze religiose - e dell'Istituto Europeo di Scienze delle religioni. È un'istituzione extra moenia, ospitata in varie università, istituti e centri di ricerca dislocati a Parigi - principalmente - ma anche in altre città della Francia, come Montpellier, Bordeaux, Marsiglia, Lione, Grenoble e Digione. La Scuola fa capo al Ministero competente sull'insegnamento superiore.
## Storia dell'EPHE
La scuola fu creata con decreto imperiale del 31 luglio 1868 su iniziativa di Victor Duruy, allora Ministro della pubblica istruzione, con lo scopo non solo di migliorare i mezzi di ricerca nelle università ma, ancor di più, di farne uno strumento privilegiato di formazione per tutti. La creazione di questa istituzione doveva dunque accompagnarsi a una riorganizzazione dei laboratori universitari secondo un doppio sistema di laboratori di insegnamento e laboratori di ricerca: i primi servivano a diffondere le scienze, gli altri ad assicurarne il progresso. Era un'epoca in cui i laboratori francesi cominciavano ad essere surclassati da quelli in funzione negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito, una circostanza che convinse l'imperatore Luigi Napoleone. Alla sua creazione, l'École pratique des hautes études fu divisa in quattro sezioni:
* Matematiche (I sezione), sotto la direzione di Joseph-Alfred Serret, Charles Briot et Victor Puiseux
* Fisica e chimica (II sezione), sotto la direzione di Antoine-Jérôme Balard, Charles Adolphe Würtz e Jules Jamin
* Scienze naturali e fisiologia (III sezione), sotto la direzione di Henri Milne Edwards, Joseph Decaisne et Claude Bernard
* Scienze storiche e filologiche (IV sezione)
L'École pratique des hautes études è concepita come una sovrastruttura amministrativa incaricata di distribuire dei fondi per la formazione e la ricerca avanzata. Essendo quindi una istituzione priva di sede propria, viene contemporaneamente lanciato un piano di accrescimento della Sorbona, del Museo nazionale di storia naturale di Francia e della Facoltà di medicina di Parigi, con lo scopo di fare spazio ai nuovi laboratori. La creazione dell'École pratique des hautes études s'ispirava al principio di mettere al primo posto i meriti derivanti da lavori concreti e dalla ricerca dottorale. Tuttavia, invece di agire direttamente sulle università, il potere creava un'istituzione supplementare con lo scopo di «Far avanzare la scienza, con un istituto di giovani d'élite, studiosi riconosciuti, che possiedono la vocazione per la scienza pura, e aspirano al titolo di scienziati». La nuova istituzione deve permettere di formare dei veri e propri insegnanti per l'università, fino ad allora provenienti principalmente dall'insegnamento secondario.
Alla sua apertura, sono 400 le persone che si candidano per l'accesso ai corsi liberi: 264 candidati sono infine ammessi alla frequenza, 37 nella I sezione, 75 nella II, 94 nella III, e 68 nella IV. La scuola, ai suoi esordi, propose 42 corsi, che divennero 60 dal 1872, di cui 15 nelle province. Nel 1872 si contano 20 laboratori di ricerca a Parigi, 8 in provincia, e 36 «laboratori» d'insegnamento a Parigi e 5 in provincia.
Nel 1869, con decreto del 30 gennaio, viene aggiunta alla scuola una nuova sezione di Scienze economiche, la VI, poi ribattezzata nel 1947 come «Scienze economiche e sociali». Nel 1886 fu aggiunta all'EPHE la sezione V di Scienze religiose.
Nel 1975, la sezione VI (Scienze economiche e sociali) viene resa autonoma, dando vita all'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS). Le prime due sezioni furono soppresse nel 1986 e annesse alle università e al CNRS.
La scuola, quindi, comprende attualmente tre sezioni e un istituto:
* Scienze delle vita e della terra (ex III sezione).
* Scienze storiche e filologiche (ex IV sezione).
* Scienze religiose (ex V sezione)
* L'Institut européen en sciences des religions (Istituto europeo di scienze delle religioni).
Le scienze umane sono insegnate a Parigi, nella sede della Sorbona. Le scienze della vita e della terra sono ripartite nell'insieme delle università che accolgono i laboratori. Dall'inizio degli anni 2000, la presidenza della scuola è insediata a Parigi, al numero 46 di rue de Lille. Da luglio 2008 l'EPHE fa parte delle istituzioni coinvolte nel progetto del Campus Condorcet, ubicato a nord di Parigi.
## Formazione
L'EPHE è un'istituzione di formazione superiore di rinomanza internazionale la cui missione originaria è di formare, mediante pratica diretta, alla ricerca di base e applicata in scienze della vita e della terra, in scienze storiche e filologiche, e in scienze religiose. La scuola raccoglie 240 figure di "insegnanti-ricercatori" (Enseignants-chercheurs) - 170 direttori di studi e 70 maîtres de conférences (assimilabili agli associati) legati a delle équipe, oltre che una trentina di titolari di un incarico di Allocation de recherche. Concepita come luogo privilegiato per l'avviamento e la formazione alla pratica della ricerca, di alto livello, l'EPHE si appoggia a un certo numero di Unità miste di ricerca legate al CNRS, a delle università, o a grandi organismi specializzati come l'Institut national de la santé et de la recherche médicale (INSERM) o l'Institut national de la recherche agronomique (INRA). All'inizio dei corsi nel 2006, l'EPHE accoglieva 3200 studenti e uditori iscritti, di cui il 32% è costituito da studenti stranieri.
Gli insegnamenti sono impartiti da ricercatori di alto livello scientifico. I corsi e i seminari sono accessibili a tutti, in particolare tanto quanto agli uditori liberi. L'istituto s'inscrive nell'ambito della Riforma LMD, nel contesto del processo di Bologna, dopo l'inizio dei corsi 2004. L'EPHE conferisce i suoi propri titoli (diplôme de l'EPHE, diplôme post-doctoral de l'EPHE), oltre che diplomi nazionali di secondo e terzo ciclo (master e dottorato); attribuisce inoltre l'abilitazione a direttore di ricerca (Habilitation à diriger des recherches - HDR).
L'EPHE intrattiene intensi interscambi con università e istituzioni di ricerca di varie parti del mondo, dando in particolare priorità alla cooperazione con i paesi del bacino del Mediterraneo e dell'Asia.
## Internazionalizzazione
L'EPHE è da sempre un'istituzione a vocazione internazionale ed europea. Nel 2018 ha attivato una convenzione con l'Università degli Studi della Basilicata, sede di Matera, per promuovere un corso di Laurea magistrale internazionale in Archeologia e Storia dell'Arte. Tale convenzione è stata creata successivamente ad intensi interscambi costituiti durante le missione archeologiche nel territorio di Policoro. Tali ricerche furono dirette dall'archeologo francese Stéphane Verger e dall'archeologo italiano Massimo Osanna.
## Presidi
* 1886-1900: Albert Réville
* 1990-1994: Monique Adolphe
* 1994-1998: Bruno Neveu
* 1998-2002: Jean Baubérot
* 2002-2006: Marie-Françoise Courel
* 2006-2010: Jean-Claude Waquet
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494,722 | https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Ayala | Roberto Ayala | # Roberto Ayala
Roberto Fabián Ayala (Paraná, 14 aprile 1973) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore, assistente di Lionel Scaloni nella nazionale argentina.
È soprannominato "El piraña".
## Carriera
### Club
Dopo gli esordi nel Ferro Carril Oeste, Ayala si trasferisce al River Plate, col quale disputa un campionato da protagonista.
Viene acquistato dal Parma nel 1995 per 5 miliardi e girato in prestito al Napoli. Dopo il primo campionato, i partenopei riscattano l'intero cartellino e nelle successive due stagioni conquista la fascia di capitano e una maglia da titolare nella sua Nazionale. Nell'estate del 1998 viene ceduto al Milan per ben 18 miliardi di lire ma il rendimento in rossonero non è dei migliori; vince comunque uno Scudetto ma con poche presenze in due stagioni.
È quindi acquistato dal Valencia di Héctor Cúper, allenatore col quale disputa una finale di Champions League contro il Bayern Monaco, persa 4-5 ai rigori. Con il Valencia (sotto la guida di Rafa Benítez) vince due campionati spagnoli, una Coppa UEFA e una Supercoppa UEFA.
Nel febbraio 2007 annuncia che l'estate successiva, a fronte di un tardivo rinnovo da parte del Valencia, passerà al Villareal. Tuttavia, prima ancora di allenarsi con la nuova squadra, si svincola pagando una penale di 6 milioni di euro raggiungendo il Real Saragozza.
Il 23 gennaio 2010, la società iberica comunica di aver raggiunto un accordo con il giocatore per la risoluzione del contratto in essere. Passa al Racing Club il 3 febbraio 2010 e il 31 dicembre si ritira all'età di 37 anni dopo aver rifiutato un'offerta per un anno da parte dell'Huracan.
### Nazionale
Ayala ha disputato i Mondiali 1998 da titolare con la maglia albiceleste dell'Argentina.
Fu convocato anche per i Mondiali 2002, ma non riuscì a disputare nessuna partita per colpa di un infortunio muscolare, patito nel finale del riscaldamento previo al debutto contro la Nigeria (vittoria sudamericana per 1-0). Il difensore del Valencia, per questo incontro, figurava in distinta come titolare e capitano. Nonostante Ayala, a tempo di record, avesse recuperato per gli eventuali ottavi di finale, l'Argentina fu eliminata nel girone eliminatorio dopo aver successivamente perso per 1-0 contro l'Inghilterra e aver pareggiato contro la Svezia per 1-1. Due anni dopo con la nazionale albiceleste vinse da capitano la medaglia d'oro alle olimpiadi di Atene 2004, dopo l'argento conquistato ad Atlanta otto anni prima. Con l'arrivo di José Pekerman nella panchina argentina perse la fascia di capitano in favore di Juan Pablo Sorín.
Ha partecipato al Mondiale 2006 in Germania segnando il gol del momentaneo vantaggio contro i padroni di casa nei quarti. Ha poi sbagliato uno dei due rigori nella serie finale della medesima partita, facendosi parare il tiro da Jens Lehmann subendo così l'eliminazione dal torneo. Dopo la coppa del mondo è succeduto a Juan Pablo Sorín come capitano della Nazionale argentina.
Ha disputato la Coppa America 2007, ultima esperienza prima di annunciare il ritiro dalla Nazionale. L'Argentina arrivò in finale e perse per 3-0 contro il Brasile. Ayala fu autore di uno sfortunato autogol che portò i brasiliani sul 2-0.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1991-1992 | Ferro Carril | PD | 18 | 0 | | | | | | | 18+ | 0+ |
| 1992-1993 | Ferro Carril | PD | 36 | 0 | | | | | | | 36+ | 0+ |
| 1993-1994 | Ferro Carril | PD | 18 | 1 | | | | | | | 18+ | 1+ |
| Totale Ferro Carril | Totale Ferro Carril | Totale Ferro Carril | 72 | 1 | | | | | | | 72+ | 1+ |
| 1993-1994 | River Plate | PD | 16 | 0 | | | | | | | 16+ | 0+ |
| 1994-1995 | River Plate | PD | 24 | 0 | | | | | | | 24+ | 0+ |
| Totale River Plate | Totale River Plate | Totale River Plate | 40 | 0 | | | | | | | 40+ | 0+ |
| 1995-1996 | Napoli | A | 29 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | 30 | 0 |
| 1996-1997 | Napoli | A | 30 | 1 | CI | 6 | 0 | - | - | - | 36 | 1 |
| 1997-1998 | Napoli | A | 28 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | 30 | 0 |
| Totale Napoli | Totale Napoli | Totale Napoli | 87 | 1 | | 9 | 0 | | | | 96 | 1 |
| 1998-1999 | Milan | A | 11 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | 13 | 0 |
| 1999-2000 | Milan | A | 13 | 0 | CI | 3 | 0 | UCL | 6 | 0 | 22 | 0 |
| Totale Milan | Totale Milan | Totale Milan | 24 | 0 | | 5 | 0 | | 6 | 0 | 35 | 0 |
| 2000-2001 | Valencia | PD | 28 | 1 | CR | 0 | 0 | UCL | 9 | 2 | 37 | 3 |
| 2001-2002 | Valencia | PD | 30 | 2 | CR | 0 | 0 | CU | 7 | 0 | 37 | 2 |
| 2002-2003 | Valencia | PD | 31 | 1 | CR+SS | 0+2 | 0 | UCL | 12 | 0 | 45 | 1 |
| 2003-2004 | Valencia | PD | 30 | 1 | CR | 2 | 0 | CU | 10 | 0 | 42 | 1 |
| 2004-2005 | Valencia | PD | 17 | 0 | CR | 0 | 0 | | | | 17 | 0 |
| 2005-2006 | Valencia | PD | 23 | 2 | CR | 0 | 0 | Int | 6 | 0 | 29 | 2 |
| 2006-2007 | Valencia | PD | 29 | 2 | CR | 2 | 0 | UCL | 8 | 1 | 39 | 3 |
| Totale Valencia | Totale Valencia | Totale Valencia | 188 | 9 | | 6 | 0 | | 52 | 3 | 246 | 12 |
| 2007-2008 | Real Saragozza | PD | 33 | 1 | CR | 4 | 0 | CU | 2 | 0 | 39 | 1 |
| 2008-2009 | Real Saragozza | SD | 26 | 3 | CR | 0 | 0 | - | - | - | 26 | 3 |
| 2009-2010 | Real Saragozza | PD | 13 | 0 | CR | 1 | 0 | - | - | - | 14 | 0 |
| Totale Real Saragozza | Totale Real Saragozza | Totale Real Saragozza | 72 | 4 | | 5 | 0 | | 2 | 0 | 79 | 4 |
| feb.-dic. 2010 | Racing Club | PD | 16 | 0 | | | | | | | 16+ | 0+ |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 499 | 15 | | 25 | 0 | | 60 | 3 | 584+ | 18+ |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 16-11-1994 | Santiago del Cile | Cile | 0 – 3 | Argentina | Amichevole | - | |
| 21-12-1994 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Romania | Amichevole | - | |
| 27-12-1994 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Jugoslavia | Amichevole | - | |
| 8-1-1995 | Riyad | Giappone | 1 – 5 | Argentina | Coppa re Fahd 1995 - 1º turno | - | |
| 10-1-1995 | Riyad | Nigeria | 0 – 0 | Argentina | Coppa re Fahd 1995 - 1º turno | - | 64’ |
| 13-1-1995 | Riyad | Argentina | 0 – 2 | Danimarca | Coppa re Fahd 1995 - 1º turno | - | |
| 14-2-1995 | Mendoza | Argentina | 4 – 1 | Bulgaria | Amichevole | - | |
| 13-5-1995 | Johannesburg | Sudafrica | 1 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 31-5-1995 | Córdoba | Argentina | 1 – 0 | Perù | Amichevole | - | 42’ |
| 22-6-1995 | Mendoza | Argentina | 6 – 0 | Slovacchia | Amichevole | - | |
| 30-6-1995 | Quilmes | Argentina | 2 – 0 | Australia | Amichevole | - | |
| 8-7-1995 | Paysandú | Argentina | 2 – 1 | Bolivia | Coppa America 1995 - 1º turno | - | |
| 11-7-1995 | Paysandú | Argentina | 4 – 0 | Cile | Coppa America 1995 - 1º turno | - | 59’ |
| 14-7-1995 | Paysandú | Stati Uniti | 3 – 0 | Argentina | Coppa America 1995 - 1º turno | - | |
| 17-7-1995 | Rivera | Brasile | 2 – 2 dts (4 – 2 dtr) | Argentina | Coppa America 1995 - Quarti di finale | - | 63’ |
| 20-9-1995 | Madrid | Spagna | 2 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 21-12-1995 | Mendoza | Argentina | 6 – 0 | Venezuela | Amichevole | - | |
| 24-4-1996 | Buenos Aires | Argentina | 3 – 1 | Bolivia | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 2-6-1996 | Quito | Ecuador | 2 – 0 | Argentina | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 7-7-1996 | Lima | Perù | 0 – 0 | Argentina | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 1-9-1996 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 1 | Paraguay | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 9-10-1996 | San Cristóbal | Venezuela | 2 – 5 | Argentina | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 15-12-1996 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 1 | Cile | Qual. Mondiali 1998 | - | 59’ |
| 30-4-1997 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 1 | Ecuador | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 8-6-1997 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Perù | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 6-7-1997 | Asunción | Paraguay | 2 – 1 | Argentina | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 20-7-1997 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Venezuela | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 10-9-1997 | Santiago del Cile | Cile | 1 – 2 | Argentina | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 12-10-1997 | Buenos Aires | Argentina | 0 – 0 | Uruguay | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 16-11-1997 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 1 | Colombia | Qual. Mondiali 1998 | - | |
| 19-2-1998 | Mendoza | Argentina | 2 – 1 | Romania | Amichevole | 1 | |
| 24-2-1998 | Mar del Plata | Argentina | 3 – 1 | Jugoslavia | Amichevole | - | |
| 10-3-1998 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Bulgaria | Amichevole | - | 77’ |
| 22-4-1998 | Dublino | Irlanda | 0 – 2 | Argentina | Amichevole | - | |
| 29-4-1998 | Rio de Janeiro | Brasile | 0 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 14-5-1998 | Córdoba | Argentina | 5 – 0 | Bosnia ed Erzegovina | Amichevole | - | |
| 19-5-1998 | Mendoza | Argentina | 1 – 0 | Cile | Amichevole | - | 71’ |
| 25-5-1998 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Sudafrica | Amichevole | - | |
| 14-6-1998 | Tolosa | Argentina | 1 – 0 | Giappone | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 21-6-1998 | Parigi | Argentina | 5 – 0 | Giamaica | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 26-6-1998 | Bordeaux | Argentina | 1 – 0 | Croazia | Mondiali 1998 - 1º turno | - | 35’ |
| 30-6-1998 | Saint-Étienne | Argentina | 2 – 2 dts (4 – 3 dtr) | Inghilterra | Mondiali 1998 - Ottavi di finale | - | |
| 4-7-1998 | Marsiglia | Paesi Bassi | 2 – 1 | Argentina | Mondiali 1998 - Quarti di finale | - | |
| 31-3-1999 | Amsterdam | Paesi Bassi | 1 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 9-6-1999 | Chicago | Argentina | 2 – 2 | Messico | Amichevole | - | |
| 13-6-1999 | Washington | Stati Uniti | 1 – 0 | Argentina | Amichevole | - | |
| 26-6-1999 | Buenos Aires | Argentina | 0 – 0 | Lituania | Amichevole | - | |
| 1-7-1999 | Luque | Argentina | 3 – 1 | Ecuador | Coppa America 1999 - 1º turno | - | |
| 4-7-1999 | Luque | Colombia | 3 – 0 | Argentina | Coppa America 1999 - 1º turno | - | |
| 7-7-1999 | Luque | Argentina | 2 – 0 | Uruguay | Coppa America 1999 - 1º turno | - | |
| 11-7-1999 | Ciudad del Este | Brasile | 2 – 1 | Argentina | Coppa America 1999 - Quarti di finale | - | |
| 4-9-1999 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Brasile | Amichevole | - | |
| 7-9-1999 | Porto Alegre | Brasile | 4 – 2 | Argentina | Amichevole | 1 | |
| 13-10-1999 | Córdoba | Argentina | 2 – 1 | Colombia | Amichevole | - | |
| 17-11-1999 | Siviglia | Spagna | 0 – 2 | Argentina | Amichevole | - | |
| 23-2-2000 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Argentina | Amichevole | - | 90’ |
| 29-3-2000 | Buenos Aires | Argentina | 4 – 1 | Cile | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 26-4-2000 | Maracaibo | Venezuela | 0 – 4 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | 1 | |
| 4-6-2000 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Bolivia | Qual. Mondiali 2002 | - | 57’ |
| 29-6-2000 | Bogotà | Colombia | 1 – 3 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 19-7-2000 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Ecuador | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 26-7-2000 | San Paolo | Brasile | 3 – 1 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 16-8-2000 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 1 | Paraguay | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 3-9-2000 | Lima | Perù | 1 – 2 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 8-10-2000 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 1 | Uruguay | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 15-11-2000 | Santiago del Cile | Cile | 0 – 2 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | 55’ |
| 28-2-2001 | Roma | Italia | 1 – 2 | Argentina | Amichevole | - | 81’ |
| 25-4-2001 | La Paz | Bolivia | 3 – 3 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 3-6-2001 | Buenos Aires | Argentina | 3 – 0 | Colombia | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 15-8-2001 | Quito | Ecuador | 0 – 2 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 5-9-2001 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 1 | Brasile | Qual. Mondiali 2002 | - | 2’ (aut.) |
| 7-10-2001 | Asunción | Paraguay | 2 – 2 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 8-11-2001 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Perù | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 14-11-2001 | Montevideo | Uruguay | 1 – 1 | Argentina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 20-11-2002 | Saitama | Giappone | 0 – 2 | Argentina | Amichevole | - | |
| 12-2-2003 | Amsterdam | Paesi Bassi | 1 – 0 | Argentina | Amichevole | - | |
| 20-8-2003 | Firenze | Argentina | 3 – 2 | Uruguay | Amichevole | - | |
| 6-9-2003 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 2 | Cile | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 9-9-2003 | Caracas | Venezuela | 0 – 3 | Argentina | Qual. Mondiali 2006 | - | 79’ |
| 15-11-2003 | Buenos Aires | Argentina | 3 – 0 | Bolivia | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 19-11-2003 | Barranquilla | Colombia | 1 – 1 | Argentina | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 30-3-2004 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Ecuador | Qual. Mondiali 2006 | - | 51’ |
| 28-4-2004 | Casablanca | Marocco | 0 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 6-6-2004 | Buenos Aires | Argentina | 0 – 0 | Paraguay | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 27-6-2004 | Miami | Argentina | 0 – 2 | Colombia | Amichevole | - | |
| 30-6-2004 | East Rutherford | Argentina | 2 – 1 | Perù | Amichevole | - | |
| 7-7-2004 | Chiclayo | Argentina | 6 – 1 | Ecuador | Coppa America 2004 - 1º turno | - | |
| 10-7-2004 | Chiclayo | Argentina | 0 – 1 | Messico | Coppa America 2004 - 1º turno | - | |
| 13-7-2004 | Piura | Argentina | 4 – 1 | Uruguay | Coppa America 2004 - 1º turno | 1 | 74’ |
| 17-7-2004 | Chiclayo | Perù | 0 – 1 | Argentina | Coppa America 2004 - Quarti di finale | - | 26’, 81’ |
| 25-7-2004 | Lima | Argentina | 2 – 2 dts (2 – 4 dtr) | Brasile | Coppa America 2004 - Finale | - | |
| 30-3-2005 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Colombia | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 8-6-2005 | Buenos Aires | Argentina | 3 – 1 | Brasile | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 17-8-2005 | Budapest | Ungheria | 1 – 2 | Argentina | Amichevole | - | |
| 3-9-2005 | Asunción | Paraguay | 1 – 0 | Argentina | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 9-10-2005 | Buenos Aires | Argentina | 2 – 0 | Perù | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 12-10-2005 | Montevideo | Uruguay | 1 – 0 | Argentina | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 12-11-2005 | Ginevra | Argentina | 2 – 3 | Inghilterra | Amichevole | 1 | 75’ |
| 16-11-2005 | Doha | Qatar | 0 – 3 | Argentina | Amichevole | 1 | |
| 30-5-2006 | Salerno | Argentina | 2 – 0 | Angola | Amichevole | - | |
| 10-6-2006 | Amburgo | Argentina | 2 – 1 | Costa d'Avorio | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 16-6-2006 | Gelsenkirchen | Argentina | 6 – 0 | Serbia e Montenegro | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 21-6-2006 | Francoforte sul Meno | Paesi Bassi | 0 – 0 | Argentina | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 24-6-2006 | Lipsia | Argentina | 2 – 1 dts | Messico | Mondiali 2006 - Ottavi di finale | - | |
| 30-6-2006 | Berlino | Germania | 1 – 1 dts (4 – 2 dtr) | Argentina | Mondiali 2006 - Quarti di finale | 1 | |
| 11-10-2006 | Murcia | Spagna | 2 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 7-2-2007 | Saint-Denis | Francia | 0 – 1 | Argentina | Amichevole | - | 20’ |
| 2-6-2007 | Basilea | Svizzera | 1 – 1 | Argentina | Amichevole | - | 83’ |
| 5-6-2007 | Barcellona | Argentina | 4 – 3 | Algeria | Amichevole | - | |
| 28-6-2007 | Maracaibo | Argentina | 4 – 1 | Stati Uniti | Coppa America 2007 - 1º turno | - | |
| 2-7-2007 | Maracaibo | Argentina | 4 – 2 | Colombia | Coppa America 2007 - 1º turno | - | |
| 5-7-2007 | Barquisimeto | Argentina | 1 – 0 | Paraguay | Coppa America 2007 - 1º turno | - | 85’ |
| 8-7-2007 | Barquisimeto | Argentina | 4 – 0 | Perù | Coppa America 2007 - Quarti di finale | - | 15’ |
| 11-7-2007 | Puerto Ordaz | Messico | 0 – 3 | Argentina | Coppa America 2007 - Semifinale | - | |
| 15-7-2007 | Maracaibo | Brasile | 3 – 0 | Argentina | Coppa America 2007 - Finale | - | 40’ (aut.) |
| Totale | | Presenze (5º posto) | 115 | | Reti | 7 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Campionato argentino: 1
River Plate: Apertura 1994
* Campionato italiano: 1
Milan: 1998-1999
* Campionato spagnolo: 2
Valencia: 2001-2002, 2003-2004
**Competizioni internazionali**
* Coppa UEFA: 1
Valencia: 2003-2004
* Supercoppa UEFA: 1
Valencia: 2004
### Nazionale
* Giochi panamericani: 1
1995
* Argento olimpico: 1
Atlanta 1996
* Oro olimpico: 1
Atene 2004
### Individuale
* Equipo Ideal de América: 1
1994
|
6,060,435 | https://it.wikipedia.org/wiki/Le_strabilianti_imprese_di_Fantomius_ladro_gentiluomo | Le strabilianti imprese di Fantomius ladro gentiluomo | # Le strabilianti imprese di Fantomius ladro gentiluomo
Le strabilianti imprese di Fantomius ladro gentiluomo è una serie di storie a fumetti, scritta e disegnata da Marco Gervasio, pubblicata sul settimanale Topolino a partire dal 13 novembre 2012.
## Le storie
### Serie originale
| nº | Titolo | Data di pubblicazione | Volume Topolino |
| - | - | - | - |
| 1 | Il monte rosa | 13 novembre 2012 | Topolino 2972 |
| 2 | L'evasione di Fantomius | 20 novembre 2012 | Topolino 2973 |
| 3 | Fantomius a bordo | 27 novembre 2012 | Topolino 2974 |
| 4 | Brutfagor | 4 dicembre 2012 | Topolino 2975 |
| 5 | Silenzio in sala | 16 aprile 2013 | Topolino 2994 |
| 6 | La maledizione del Faraone | 5 febbraio 2014 | Topolino 3036 |
| 7 | L'ottava meraviglia del mondo | 12 febbraio 2014 | Topolino 3037 |
| 8 | Fantomius sulla neve | 25 febbraio 2014 | Topolino 3039 |
| 9 | La maschera di Fu Man Etchù | 8 ottobre 2014 | Topolino 3072 |
| 10 | Il bottino dei Baskerville | 15 ottobre 2014 | Topolino 3073 |
| 11 | Il tesoro del Doge | 5 novembre 2014 | Topolino 3075 |
| 12 | Il nobile dietro la maschera | 10 giugno 2015 | Topolino 3107 |
| 13 | Gli anelli di Cagliostro | 17 giugno 2015 | Topolino 3108 |
| 14 | Il tesoro di Francis Drake | 20 gennaio 2016 | Topolino 3139 |
| 15 | Fantomius d'Egitto | 10 febbraio 2016 | Topolino 3142 |
| 16 | Il ladro e il miliardario | 2 marzo 2016 | Topolino 3145 |
| 17 | Dolly Paprika (prima parte) | 8 febbraio 2017 | Topolino 3194 |
| 18 | Dolly Paprika (seconda parte) | 8 febbraio 2017 | Topolino 3194 |
| 19 | Notre Duck | 31 maggio 2017 | Topolino 3210 |
| 20 | Senza maschera | 13 settembre 2017 | Topolino 3225 |
| 21 | La sfida di Fantomius | 6 dicembre 2017 | Topolino 3237 |
| 22 | La notte delle gemme | 15 agosto 2018 | Topolino 3273 |
| 23 | I due vendicatori (prima parte) | 29 agosto 2018 | Topolino 3275 |
| 24 | I due vendicatori (seconda parte) | 29 agosto 2018 | Topolino 3275 |
| 25 | La settima arte | 3 ottobre 2018 | Topolino 3280 |
| 26 | Sulle tracce di Copernico | 26 giugno 2019 | Topolino 3318 |
| 27 | Fantomius torna a casa | 25 dicembre 2019 | Topolino 3344 |
| 28 | La luce di Zeus | 6 maggio 2020 | Topolino 3363 |
| 29 | L'inizio e la fine: prologo | 30 dicembre 2020 | Topolino 3398 |
| 30 | L'inizio e la fine | 13 gennaio 2021 | Topolino 3399 |
| 31 | Furto nel futuro | 20 gennaio 2021 | Topolino 3400 |
| 32 | Distopia | 27 gennaio 2021 | Topolino 3401 |
| 33 | La fine... e l'inizio | 3 febbraio 2021 | Topolino 3402 |
| 34 | La notte di Fantomius (prima parte) | 27 aprile 2022 | Topolino 3466 |
| 35 | La notte di Fantomius (seconda parte) | 4 maggio 2022 | Topolino 3467 |
| 36 | L'alba di Fantomius (prima parte) | 18 maggio 2022 | Topolino 3469 |
| 37 | L'alba di Fantomius (seconda parte) | 25 maggio 2022 | Topolino 3470 |
| 38 | Fantomius torna a colpire | 27 settembre 2023 | Topolino 3540 |
### Serie spin-off
| nº | Titolo | Data di pubblicazione | Volume Topolino |
| - | - | - | - |
| 1 | La notte della confraternita | 26 agosto 2020 | Topolino 3379 |
| 2 | Il lato oscuro | 2 settembre 2020 | Topolino 3380 |
| 3 | La festa d'inverno | 9 settembre 2020 | Topolino 3381 |
| 4 | La regata | 16 settembre 2020 | Topolino 3382 |
| 5 | Il libro degli errori | 23 settembre 2020 | Topolino 3383 |
| 6 | Il mistero del lato oscuro | 25 agosto 2021 | Topolino 3431 |
| 7 | La biblioteca perduta | 1 settembre 2021 | Topolino 3432 |
| 8 | Il segreto di Famedoro | 8 settembre 2021 | Topolino 3433 |
| 9 | La notte del vandalo | 5 ottobre 2022 | Topolino 3489 |
| 10 | Il sogno di Beth | 5 ottobre 2022 | Topolino 3489 |
## Personaggi
### Personaggi principali
* Lord Lamont John Quackett/Fantomius: è un leggendario ladro gentiluomo creato da Guido Martina nel 1969. I suoi diari, hanno ispirato Paperino a creare il suo alter ego Paperinik. La sua identità segreta è quella di Lord Lamont John Quackett, ricco nobilpapero dell'alta società paperopolese stanco della vita mondana e dell'inettitudine dei suoi pari.
* Dolly Duck/Dolly Paprika: è la compagna di vita e di imprese di Fantomius creata da Martina nel 1970. Sotto la maschera si nasconde Dolly Duck membro dell'esclusiva crema cittadina, di cui, al pari di John Quackett, è molto insofferente.
* Copernico Pitagorico: è un brillante inventore, aiutante della tenebrosa coppia nonché bisnonno di Archimede. Nella serie Fantomius si scontra più volte con un misterioso nemico dall'aspetto molto simile a quello dell'inventore che si rivela essere suo fratello gemello cattivo, di nome Cartesio Pitagorico.
* Commissario Alcmeone Pinko: è il comandante della polizia di Paperopoli che si ostina a cercare di catturare il ladro mascherato, ma ogni volta viene battuto. Nemico giurato di Fantomius.
* Adelaide Pinko: è la moglie del commissario, molto amica di Dolly Duck e affascinata da Lord Quackett.
### Personaggi secondari
* Jen Yu/Lady Senape: è una ladra mascherata, ex-compagna d'avventure di Fantomius e suo antico amore.
* Paper Holmes: è un investigatore di Londra che si trasferisce a Paperopoli per cercare di catturare Fantomius. Parodia del celebre investigatore Sherlock Holmes.
* Il Dottor Duckson: è il compagno d'avventure di Paper Holmes. Parodia del Dottor Watson.
* Hercule Paperot: è un investigatore belga molto famoso in Europa che si trasferisce a Paperopoli per cercare di catturare Fantomius.
* Tom Ducket: è il compagno di stanza di John.
* Beth Ducket: è la sorella di Tom, studentessa in un college femminile.
* Annabelle, detta Belle: è un'amica di Beth e fidanzata di Tom, dopo una breve infatuazione per Bill Bullet.
* Il rettore di Paperbridge: Di idee democratiche e per questo combattuto dalla confraternita dei mascherati.
* Il professor Gruff: è il docente di filosofia, le sue teorie sulla duplicità dell'animo umano avranno una profonda influenza su John.
### Antagonisti
* Cuordipietra Famedoro: è un miliardario sudafricano, rivale di Paperon de' Paperoni e nemico di Fantomius.
* Cartesio Pitagorico: è il fratello gemello cattivo di Copernico Pitagorico, e antenato di Archimede.
* Il professor Krimen: è il docente di latino; è a capo della confraternita dei mascherati, che, sotto la sua guida, è passata da semplice associazione studentesca a una vera e propria scuola per criminali.
* Bill Bullet, detto Bill Bull: è un membro della confraternita dei mascherati.
* Il dottor Fu Man Etchù: è un criminale cinese che soffre perennemente di raffreddore, e vuole soggiogare i farmacisti di tutto il mondo per obbligarli a non somministrare più rimedi antiallergici, in modo che tutti soffrano di raffreddore come lui. Parodia di Fu Manchu.
* Carl Denquack: è un regista poco affidabile che rappresenta Gong come l'ottava meraviglia del mondo. Parodia di Carl Denham.
## Accoglienza
La serie è stata candidata come "Miglior serie dal tratto non realistico" al Premio Attilio Micheluzzi del Napoli Comicon del 2016, del 2017 e del 2018 e come "Miglior serie breve" al Premio Gran Guinigi del Lucca Comics and Games nel 2013.
## Ristampe
### Fantomius
**Definitive Collection**
A partire dall'ottobre 2014 Panini Comics ha cominciato a riproporre la saga di Fantomius nella collana Disney Definitive Collection, in volumi monografici che raccolgono quattro storie l'uno.
| Volume collana | Titolo | Puntate | Data di uscita |
| - | - | - | - |
| 1 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 1 | 4 | 15 ottobre 2014 |
| 5 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 2 | 4 | 15 giugno 2015 |
| 9 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 3 | 4 | 15 febbraio 2016 |
| 12 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 4 | 4 | 15 agosto 2016 |
| 23 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 5 | 4 | 15 dicembre 2017 |
| 29 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 6 | 4 | 15 settembre 2018 |
| 33 special | Paperinik e il segreto di Fantomius (prequel) | 4 | 6 aprile 2020 |
| 35 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 7 | 4 | 15 aprile 2021 |
| 37 | Fantomius - ladro gentiluomo - volume 8 | 5 | 12 maggio 2023 |
Ad aprile 2021 viene pubblicato il cofanetto contenente i primi 6 volumi con nuove copertine inedite. I volumi sono disponibili anche singolarmente.
**Topolino Limited De Luxe Edition**
| Volume collana | Titolo | Data di uscita |
| - | - | - |
| 17 | Le strabilianti papere di Fantomius | 12 marzo 2018 |
**Topolino Extra**
| Volume collana | Titolo | Data di uscita |
| - | - | - |
| 11 | Fantomius - L'inizio e la fine | 25 agosto 2022 |
| 16 | Fantomius - La notte e l'alba | 29 giugno 2023 |
### Paperbridge
**Le Serie Imperdibili**
| Volume collana | Titolo | Data di uscita |
| - | - | - |
| 9 | Paperbridge - Le origini di Fantomius | 25 maggio 2023 |
| 10 | Paperbridge - Le origini di Fantomius | 27 luglio 2023 |
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102,353 | https://it.wikipedia.org/wiki/Brock_Lesnar | Brock Lesnar | # Brock Lesnar
Brock Edward Lesnar (Webster, 12 luglio 1977) è un wrestler ed ex artista marziale misto statunitense sotto contratto con la WWE.
Nell'ottobre del 2000 firmò un contratto quadriennale con la World Wrestling Federation e venne inizialmente inviato nel territorio di sviluppo dell'Ohio Valley Wrestling, dove vinse per tre volte l'OVW Southern Tag Team Championship in coppia con Shelton Benjamin. Dopo aver debuttato nel roster principale nel marzo del 2002, vinse il WWE Championship a SummerSlam contro The Rock, diventando il più giovane campione mondiale nella storia della WWE (25 anni e 50 giorni); vinse inoltre il King of the Ring 2002 e la Royal Rumble 2003 e 2022. Lasciò la WWE nel marzo del 2004, dopo aver perso un match contro Goldberg a WrestleMania XX, per cercare di intraprendere una carriera nel football americano. Nell'aprile del 2012 fece ritorno in WWE dopo otto anni di assenza, esibendosi principalmente come part-timer. Il 6 aprile 2014, a WrestleMania XXX, terminò la striscia di imbattibilità a WrestleMania di The Undertaker, che durava da 23 anni, mentre tra il 2 aprile 2017 al 19 agosto 2018 detenne lo Universal Championship per un regno di 503 giorni. Il 29 gennaio 2022 Brock Lesnar ha vinto il royal rumble match. Nell'agosto del 2006 firmò un contratto annuale con la K-1 Hero's per perseguire una carriera nelle arti marziali miste; il 2 giugno 2007 disputò il suo primo match ufficiale, sconfiggendo Min Soo Kim per sottomissione. Nel mese di ottobre firmò con la Ultimate Fighting Championship, perdendo al debutto contro Frank Mir. Il 15 novembre 2008, a UFC 91, sconfisse il pluri-campione Randy Couture conquistando lo UFC Heavyweight Championship. Nell'ottobre del 2009 si prese una pausa a causa di una diverticolite e tornò il 3 luglio 2010, a UFC 116, dove sconfisse il campione Shane Carwin unificando il titolo dei pesi massimi. Si ritirò dalle arti marziali miste nel gennaio del 2012, un mese dopo aver perso un match contro Alistair Overeem. Il 9 luglio 2016 tornò nell'ottagono in occasione di UFC 200, vincendo per decisione unanime contro Mark Hunt; l'esito dell'incontro venne però convertito in no contest a causa della positività di Lesnar ai test antidoping.
Brock Lesnar è l'unico atleta della storia ad aver vinto un titolo mondiale nelle arti marziali miste, nel wrestling professionistico e nel wrestling collegiale: il suo palmarès include infatti sette WWE Championship, un UFC Heavyweight Championship ed un NCAA Division I Heavyweight Championship; in carriera ha inoltre conquistato anche tre volte il WWE Universal Championship e una volta l'IWGP Heavyweight Championship.
## Carriera nel wrestling
### Ohio Valley Wrestling (2000–2002)
Nel 2000 Brock Lesnar venne messo sotto contratto la World Wrestling Federation e trasferito nel territorio di sviluppo della Ohio Valley Wrestling, dove diede vita ad una coppia nota con il nome di Minnesota Stretching Crew insieme al suo ex compagno di college Shelton Benjamin; il duo vinse l'OVW Southern Tag Team Championship in tre diverse occasioni.
### World Wrestling Entertainment (2002–2004)
**WWE Champion (2002–2003)**
Lesnar fece il suo debutto il 18 marzo 2002 a Raw come heel, accompagnato da Paul Heyman, attaccando Al Snow, Maven e Spike Dudley durante un match valevole per l'Hardcore Championship. Con l'avvento della prima brand extension, Lesnar fu assegnato al roster di Raw. Iniziò una rivalità con gli Hardy Boyz e il 21 aprile a Backlash sconfisse Jeff Hardy per KO tecnico. La notte successiva a Raw sconfisse Matt Hardy allo stesso modo. La rivalità si concluse il 19 maggio a Judgment Day dove Lesnar e Heyman sconfissero gli Hardy Boyz.
Nel giugno del 2002 Brock Lesnar vinse il torneo King of the Ring 2002 sconfiggendo in finale Rob Van Dam; ciò gli permise di ottenere un'opportunità titolata al WWE Championship. Il 25 agosto 2002, a SummerSlam, sconfisse il campione The Rock, conquistando il titolo e diventando il più giovane campione mondiale nella storia della WWE per l'epoca (record poi superato da Randy Orton nel 2004, ma da world heavyweight champion). Secondo quanto stabilito dalla federazione, il WWE Championship doveva essere difeso in entrambi i roster, tuttavia il General manager di SmackDown!, Stephanie McMahon, annunciò che per contratto il campione avrebbe potuto combattere soltanto nello show da lei gestito. Nell'autunno del 2002 Lesnar iniziò una breve faida con The Undertaker: i due si affrontarono al pay-per-view Unforgiven in un match terminato in no contest, mentre il mese successivo combatterono in un Hell in a Cell match vinto da Lesnar, il quale trasformò in una F-5 un tentativo di Tombstone Piledriver. Grazie a questo incontro nella gabbia contro Taker, Lesnar riuscì a dimostrare di essere definitivamente all'altezza del titolo mondiale e di poter tener testa alle leggende e alle superstar più affermate della federazione. In seguito Lesnar perse il titolo il 17 novembre, a Survivor Series, contro Big Show, venendo tradito dal suo manager Paul Heyman; nelle settimane successive passò gradualmente tra le file dei face.
Il 19 gennaio 2003, a Royal Rumble, Brock Lesnar sfidò nuovamente Big Show, che nel frattempo aveva perso il WWE Championship contro Kurt Angle ad Armageddon, in un match con in palio la possibilità di partecipare al Royal Rumble match: l'incontro fu vinto da Lesnar, che quindi prese parte alla rissa reale con il numero 29 e la vinse eliminando per ultimo The Undertaker. Il 30 marzo, nel main event di WrestleMania XIX, riconquistò il WWE Championship sconfiggendo Kurt Angle dopo aver eseguito tre F-5; durante l'incontro Lesnar, a causa di un scivolamento sulla terza corda, eseguì malamente una Shooting Star Press, atterrando sul collo e rischiando così una paralisi, ma fortunatamente ne uscì con un leggero e guaribile trauma cranico. Nei mesi successivi difese il titolo contro John Cena a Backlash e contro Big Show a Judgment Day in uno Stretcher match. Il 27 luglio, a Vengeance, perse il titolo in favore del rientrane Kurt Angle in un Triple Threat match al quale prese parte anche Show. Pur di riconquistare il titolo, Lesnar tradì Angle alleandosi con Vince McMahon, effettuando un turn-heel. Nella rivincita, tenutasi a SummerSlam, per la prima volta in carriera, Lesnar perse per sottomissione cedendo alla Ankle Lock, nonostante le interferenze di Vince McMahon. Riconquistò il WWE Championship durante la puntata di SmackDown! del 18 settembre in un 60-Minutes Iron Man match per 5 a 4, incontro che è tutt'oggi riconosciuto tra i migliori nella storia dello show. A No Mercy, grazie all'interferenza di McMahon, difese il titolo in un biker chain match contro The Undertaker. Dopo che in autunno Paul Heyman tornò in WWE come General Manager di SmackDown!, Lesnar si alleò nuovamente con lui. Il 16 novembre, a Survivor Series, il Team Lesnar (Brock Lesnar, A-Train, Big Show, Matt Morgan e Nathan Jones) venne sconfitto dal Team Angle (Kurt Angle, Bradshaw, Chris Benoit, Hardcore Holly e John Cena).
**Faida con Goldberg (2003–2004)**
Alle Survivor Series 2003, dopo aver perso il match contro il Team Angle (Kurt Angle, Bradshaw, Chris Benoit, Hardcore Holly e John Cena), Brock Lesnar incontrò per la prima volta Bill Goldberg, appartenente al roster di Raw, durante un'intervista nel backstage in cui affermò che avrebbe potuto battere chiunque; ciò portò Goldberg ad interrompere il segmento, presentandosi a Lesnar e stringendogli la mano prima di andarsene con uno sguardo intimidatorio. In passato i due erano stati spesso paragonati per via del loro fisico possente e delle loro strisce di imbattibilità nel mondo del wrestling professionistico, ma non si erano mai affrontati in un match ufficiale.
A fine 2003 Lesnar iniziò una breve faida con Hardcore Holly, il quale voleva vendicarsi per aver subìto un infortunio al collo nel settembre del 2002 (legit). Il 25 gennaio 2004, a Royal Rumble, Lesnar sconfisse Holly in un match valevole per il WWE Championship e, la stessa sera, entrò irregolarmente nel Royal Rumble match per colpire Goldberg con una F-5, permettendo la sua eliminazione per mano di Kurt Angle.
Nella puntata di SmackDown! del 29 gennaio 2004 Eddie Guerrero vinse uno speciale 15-Men Royal Rumble match, eliminando per ultimo Kurt Angle, e divenne il primo sfidante al WWE Championship di Brock Lesnar. Il 15 febbraio, a No Way Out, Lesnar venne sconfitto da Guerrero a causa dell'interferenza di Bill Goldberg e perse il titolo dopo 150 giorni di regno. Quattro giorni dopo, a SmackDown!, sfidò Goldberg per un match a WrestleMania XX; tuttavia nelle settimane antecedenti al pay-per-view emersero delle voci secondo le quali entrambi i wrestler non volevano rinnovare il proprio contratto in scadenza con la WWE e avrebbero lasciato la federazione alla fine del mese. Il 14 marzo, a WrestleMania XX, Lesnar venne sconfitto da Goldberg in un match molto contestato dal pubblico presente all'arena, del tutto a conoscenza della situazione contrattuale dei due wrestler.
Il 31 marzo 2004, sul sito WWE.com, venne ufficializzato l'abbandono di Brock Lesnar e Bill Goldberg dalla WWE.
### New Japan Pro-Wrestling (2005–2006)
Nel settembre del 2005 firmò un contratto con la New Japan Pro-Wrestling, federazione giapponese. L'8 ottobre sfidò l'IWGP World Heavyweight Champion Kazuyuki Fujita e Masahiro Chono in un Triple Threat match, vincendo l'incontro e conquistando così il titolo.
Il 15 luglio 2006, tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale, la New Japan Pro-Wrestling comunicò di aver revocato il titolo a Brock Lesnar per motivi legati al permesso di soggiorno e di aver rescisso consensualmente il suo contratto. Nei mesi successivi si scoprì, però, che i reali motivi dell'allontanamento di Lesnar erano legati ad alcune incomprensioni tra il wrestler statunitense e la dirigenza riguardanti la prosecuzione del rapporto di lavoro tra le due parti.
Benché non fosse più l'IWGP World Heavyweight Champion, Lesnar continuò a possedere fisicamente la cintura. Il 29 giugno 2007, nel corso del primo show della neonata Inoki Genome Federation svoltosi a Tokyo, Lesnar perse il titolo contro Kurt Angle, suo ex rivale in WWE.
### Ritorno in WWE (2012–presente)
**Faida con Triple H (2012–2013)**
Nell'ottobre del 2011 Brock Lesnar è stato inserito nel videogioco WWE '12, sviluppato da Yuke's Future Media e pubblicato da THQ su licenza della WWE. Lesnar si è accordato verbalmente con la WWE nel mese di dicembre, poco dopo la sua ultima sconfitta contro Alistair Overeem nella Ultimate Fighting Championship, e ha firmato un contratto ufficiale nel marzo del 2012.
Nella puntata di Raw SuperShow del 2 aprile 2012, il giorno dopo WrestleMania XXVIII, Brock Lesnar ha fatto il suo ritorno in WWE dopo otto anni dal suo ultimo match, confrontandosi con John Cena e attaccandolo con la sua F-5. La settimana successiva il General Manager di Raw SuperShow, John Laurinaitis, ha rivelato di aver messo sotto contratto Lesnar per riportare la legittimità in WWE e per farlo diventare il "nuovo volto della federazione"; ha poi annunciato un Extreme Rules match tra Lesnar e Cena previsto per Extreme Rules. Al pay-per-view Lesnar ha dominato per quasi tutto l'incontro, ma è stato sconfitto dopo aver subìto un'Attitude Adjustement sui gradoni d'acciaio. Il giorno dopo, a Raw SuperShow, il direttore operativo della WWE, Triple H, ha rifiutato di cedere alle richieste contrattuali irragionevoli di Lesnar (tra cui un jet privato e la rinomina di Raw SuperShow in suo onore), che per tutta risposta lo ha attaccato e gli ha rotto il braccio con la sua Kimura lock (kayfabe). La settimana successiva Paul Heyman ha fatto il suo ritorno in WWE dopo sei anni, presentandosi come rappresentante legale di Lesnar, e ha affermato che il suo assistito avrebbe lasciato la federazione dopo un solo mese di permanenza; ha poi lanciato una querela ai danni della WWE per violazione del contratto (kayfabe). Il 17 giugno, a No Way Out, Triple H ha sfidato apertamente Lesnar ad un match da disputarsi a SummerSlam, ma Heyman ha rifiutato; tuttavia il 23 luglio, nella 1000ª puntata di Raw, Stephanie McMahon ha provocato Heyman fino a fargli accettare la sfida. Il 19 agosto, a SummerSlam, Lesnar ha sconfitto Triple H per sottomissione in un No-Disqualification match. Il giorno dopo, a Raw SuperShow, si è incoronato come nuovo King of Kings ed ha affermato di voler lasciare la WWE poiché ormai aveva raggiunto tutti i traguardi possibili nella federazione di Stamford.
Brock Lesnar è tornato nella puntata di Raw SuperShow del 28 gennaio 2013, confrontandosi con Vince McMahon, che era a pochi secondi dal licenziare Paul Heyman; nonostante le suppliche di Heyman, Lesnar ha colpito McMahon con la sua F-5, rompendogli il bacino (kayfabe); la settimana successiva, durante il Miz TV, Vickie Guerrero ha dichiarato di aver fatto firmare a Lesnar un nuovo contratto per impressionare McMahon. Nella puntata di Raw del 25 febbraio Lesnar ha tentato ancora una volta di attaccare McMahon, per poi lanciarsi contro il rientrante Triple H, con il quale ha avuto una rissa fuori dal ring. La settimana successiva, Triple H ha lanciato una sfida a Lesnar, chiedendo un rematch con lui a WrestleMania 29, che Lesnar ha accettato, ma solo dopo che Triple H ha firmato un contratto e Lesnar ha scelto la stipulazione, rivelatasi essere un No Holds Barred con la carriera di Triple H in palio. A Wrestlemania 29 Lesnar non è riuscito a sconfiggere Triple H il quale ha vinto il match, anche grazie al aiuto di Shawn Michaels. Nella puntata di Raw del 15 aprile, Lesnar ha attaccato la 3MB (Heath Slater, Drew McIntyre e Jinder Mahal) prima che Heyman sfidasse Triple H ad affrontare Lesnar in uno Steel Cage match a Extreme Rules, che Triple H ha accettato solo la settimana successiva per il semplice fatto che avrebbe potuto ricominciare a combattere. Lesnar ha sconfitto Triple H nella gabbia dopo essere stato aiutato varie volte da Heyman in modo decisivo e posto fine alla loro faida il 19 maggio a Extreme Rules.
**Faida con The Undertaker (2013–2014)**
Brock Lesnar è tornato nella puntata di Raw del 17 giugno 2013, attaccando l'altro cliente di Paul Heyman, CM Punk, con la sua F-5. Nonostante le accuse di Punk, Heyman ha sostenuto di non essere a conoscenza dei piani di Lesnar; tuttavia il 14 luglio, a Money in the Bank, il manager ha tradito Punk e il giorno dopo lo ha attaccato insieme a Lesnar. La settimana successiva a Raw, Punk ha sfidato Lesnar a un match a SummerSlam, accettato da Heyman a nome di Lesnar. Nella puntata di Raw del 5 agosto, Lesnar ha attaccato Punk. Lesnar ha sconfitto Punk in un No Disqualification match a SummerSlam.
Nella puntata di Raw del 30 dicembre 2013, Lesnar è tornato con Paul Heyman per annunciare le sue intenzioni di sfidare il vincitore dell'imminente match per il WWE World Heavyweight Championship tra Randy Orton e John Cena alla Royal Rumble. Lesnar ha poi sfidato qualunque wrestler che volesse provare a fermarlo, ciò ha portato Mark Henry a rispondere alla sfida. Ne è seguita una rissa, che è finita con l'esecuzione da parte di Lesnar di una F-5 per Henry. La settimana seguente a Raw, Henry ha sfidato nuovamente Lesnar, che però gli ha dislocato il gomito (kayfabe) con la Kimura lock. Big Show è poi venuto fuori e ha affrontato Lesnar. Ci fu un breve scontro fisico tra i due, iniziando una faida che si è conclusa alla Royal Rumble quando Lesnar ha sconfitto Big Show dopo averlo attaccato con una sedia d'acciaio prima che il match iniziasse.
Nella puntata di Raw del 24 febbraio, Heyman ha dichiarato che Lesnar aveva chiesto un match per il WWE World Heavyweight Championship, ricevendo invece un contratto aperto per affrontare chiunque volesse a WrestleMania XXX; Heyman ha detto che Lesnar si sentiva insultato da questo e che non sarebbe apparso a WrestleMania. The Undertaker ha poi fatto il suo ritorno e ha eseguito una chokeslam su Lesnar attraverso un tavolo, sancendo il loro match a WrestleMania. Lesnar ha sconfitto The Undertaker dopo aver eseguito tre F-5 e ha posto fine alla sua striscia di imbattibilità a WrestleMania sul 21-1, un evento che è stato descritto da Sports Illustrated come "il risultato più scioccante nella storia del wrestling".
**WWE World Heavyweight Champion (2014–2015)**
Nella puntata di Raw del 21 luglio 2014 Triple H ha annunciato che Brock Lesnar avrebbe affrontato John Cena a SummerSlam per il WWE World Heavyweight Championship. Il 17 agosto, a SummerSlam, Lesnar ha sconfitto Cena in un match dominato dall'inizio alla fine (ha eseguito sedici German suplex e due F-5 sul suo avversario), diventando il nuovo campione mondiale. Due giorni dopo, a Main Event, Triple H ha annunciato che Cena aveva invocato la sua clausola di rivincita per Night of Champions. Qui Lesnar ha perso per squalifica a causa dell'interferenza di Seth Rollins (con la sconfitta per squalifica il titolo rimane al suo detentore), il quale ha attaccato Cena per poi cercare di incassare invano il Money in the Bank. Lesnar è tornato nella puntata di Raw del 15 dicembre, intervenendo nel main-event tra Cena e Rollins e aiutando quest'ultimo ad ottenere la vittoria. Il 12 gennaio 2015 ha subìto il Curb Stomp di Rollins durante la loro firma del contratto per il Triple Threat match a Royal Rumble che includeva anche Cena. Il 25 gennaio, a Royal Rumble, Lesnar ha mantenuto il WWE World Heavyweight Championship schienando Rollins dopo una F-5; quella stessa sera Roman Reigns ha vinto il Royal Rumble match, diventando il primo sfidante di Lesnar per il titolo a WrestleMania 31.
Durante il mese di febbraio è stato riconosciuto dalla WWE che il contratto di Brock Lesnar sarebbe scaduto dopo WrestleMania 31; questo fatto ha ricordato a molti la situazione verificatasi nel 2004 nelle settimane precedenti a WrestleMania XX. Il 29 marzo 2015, a WrestleMania 31, Lesnar ha dominato il match contro Roman Reigns, tuttavia è stato interrotto da Seth Rollins che ha incassato con successo il Money in the Bank schienando Reigns e vincendo il WWE World Heavyweight Championship. La sera dopo, a Raw, Lesnar si è visto rifiutare la propria richiesta di rivincita da Stephanie McMahon e si è sfogato attaccando i telecronisti John "Bradshaw" Layfield e Michael Cole; per questo motivo è stato sospeso a tempo indeterminato dalla WWE (kayfabe).
**Varie faide (2015–2016)**
Brock Lesnar è tornato nella puntata di Raw del 15 giugno 2015, quando è stato scelto dall'Authority come avversario di Seth Rollins per il WWE World Heavyweight Championship a Battleground. Nella settimana successiva Lesnar si è stabilito come babyface dopo aver chiesto scusa a John "Bradshaw" Layfield e Michael Cole per averli attaccati alcuni mesi prima; quella stessa sera è stato attaccato da Kane, Jamie Noble e Joey Mercury, per poi subire il Pedigree di Rollins. Il 4 luglio, a The Beast in the East a Tokyo (Giappone), Lesnar ha affrontato Kofi Kingston, ottenendo la vittoria in pochi minuti. Il 19 luglio, a Battleground, ha dominato il match contro Rollins ma durante lo schienamento è stato attaccato dal rientrante The Undertaker, che lo ha messo al tappeto dopo due Tombstone Piledriver; ciò ha portato alla vittoria di Lesnar per squalifica, pertanto Rollins ha mantenuto il titolo. La sera dopo, a Raw, The Undertaker ha spiegato di non aver attaccato Lesnar per la conclusione della Streak ma per il fatto che lui e il suo manager, Paul Heyman, si erano costantemente vantati di ciò nel corso dell'anno precedente; una rivincita di WrestleMania XXX è stata sancita per il 23 agosto a SummerSlam, dove Lesnar ha perso contro The Undertaker per TKO dopo un finale controverso (The Undertaker ha colpito Lesnar con un colpo basso e lo ha poi intrappolato nella Hell's Gate). Il match conclusivo tra i due è avvenuto il 25 ottobre, ad Hell in a Cell, in un Hell in a Cell match in cui Lesnar ha vinto dopo aver eseguito un colpo basso e tre F-5.
Brock Lesnar ha fatto il suo ritorno il 24 gennaio 2016, alla Royal Rumble, entrando con il numero 23 e venendo eliminato da Bray Wyatt con l'aiuto del resto della Wyatt Family. La sera dopo, a Raw, Stephanie McMahon ha annunciato che il main-event di Fastlane sarebbe stato un Triple Threat match tra Lesnar, Dean Ambrose e Roman Reigns per decretare il primo sfidante al WWE World Heavyweight Championship di Triple H a WrestleMania 32. Nella puntata di SmackDown del 19 febbraio Lesnar è tornato nello show blu per la prima volta dal 2004, attaccando Ambrose e Reigns durante il loro match contro i Dudley Boyz. A Fastlane Lesnar non è riuscito a vincere il match poiché Reigns ha schienato Ambrose dopo la Spear. La sera dopo, a Raw, Lesnar ha attaccato Ambrose nel parcheggio, effettuando un turn-heel, ed ha accettato la sfida ad un No-Holds Barred per WrestleMania 32. Qui Lesnar ha sconfitto Ambrose dopo aver eseguito la sua F-5 su una pila di sedie.
Nella puntata di SmackDown del 7 luglio è stato annunciato che Brock Lesnar avrebbe affrontato il rientrante Randy Orton a SummerSlam. Il 19 luglio, in seguito alla seconda Brand Extension nella storia della WWE, Lesnar è stato assegnato al roster di Raw. Nelle settimane successive Lesnar e Orton si sono attaccati a sorpresa nei rispettivi roster. Il 21 agosto, a SummerSlam, Lesnar ha sconfitto Orton per TKO dopo che il medico ufficiale ha richiesto l'interruzione dell'incontro a causa di una profonda ferita sulla fronte dovuta ad una gomitata; ciònonostante Lesnar ha continuato a infierire sul suo avversario mentre era circondato dai medici, colpendo con una F-5 anche Shane McMahon, il quale era intervenuto per difendere Orton. Per via del suo atteggiamento, Lesnar è stato punito con 500 dollari di multa da parte della WWE (kayfabe).
**Faida con Goldberg (2016–2017)**
Nell'ottobre del 2016 il manager di Brock Lesnar, Paul Heyman, ha rivolto una sfida nei confronti di Bill Goldberg in modo da cancellare l'unica macchia nella carriera di The Beast (la sconfitta patita più di dodici anni prima a WrestleMania XX). Tuttavia il 20 novembre, a Survivor Series, Lesnar è stato sconfitto da Goldberg in soli 84 secondi a seguito di due Spear ed una Jackhammer. Il 29 gennaio 2017 Lesnar ha partecipato al Royal Rumble match dell'omonimo pay-per-view, entrando con il numero 26 e venendo eliminato da Goldberg dopo circa cinque minuti di permanenza sul ring; durante l'incontro Lesnar aveva eliminato Dean Ambrose, Enzo Amore e Dolph Ziggler.
Il 2 aprile 2017, a WrestleMania 33, Brock Lesnar ha sconfitto Goldberg in circa cinque minuti, conquistando il WWE Universal Championship per la prima volta in carriera; per lui si è trattato del quinto titolo mondiale in WWE.
**Regni titolati (2017–2020)**
Il 9 luglio 2017, a Great Balls of Fire, Brock Lesnar ha difeso con successo il titolo contro Samoa Joe. Il 20 agosto, a SummerSlam, ha schienato Roman Reigns per mantenere il titolo in un Fatal 4-Way match che includeva anche Braun Strowman e Joe. Il 24 settembre, a No Mercy, ha sconfitto Strowman, mantenendo nuovamente il titolo. Il 19 novembre, a Survivor Series, ha affrontato il campione mondiale del roster di SmackDown, il WWE Champion AJ Styles, vincendo al termine di un match molto combattuto.
Il 28 gennaio 2018, a Royal Rumble, Lesnar ha difeso con successo il titolo in un Triple Threat match contro Strowman e Kane; durante questo incontro, diversi fan notarono che Lesnar e Strowman, per alcuni istanti, si fronteggiarono in maniera un po' troppo eccessiva l'uno verso l'altro: una ginocchiata troppo affondata di Strowman sul capo di Lesnar provocò un'immediata e violenta reazione da parte dell'ex campione UFC, che gli restituì l'offesa con due pugni in pieno volto. Al termine del match e fuori dal kayfabe, i due ebbero un'accesa discussione nel backstage proprio per quanto accaduto, tensioni in seguito placate grazie all'intervento dei dirigenti WWE i quali, riconoscendo Strowman come artefice dei fatti (anche se il tutto avvenuto in maniera accidentale), invitarono il suddetto a scusarsi con Lesnar.
L'8 aprile, a WrestleMania 34, ha difeso con successo il titolo contro Roman Reigns in un match dominato dall'inizio alla fine. Il 27 aprile, a Greatest Royal Rumble, ha sconfitto nuovamente Reigns in uno Steel Cage match controverso, uscendo dalla gabbia dopo essere stato colpito dalla Spear, sebbene i piedi del suo avversario avessero toccato terra prima dei suoi.
Il 19 agosto, a SummerSlam, Lesnar ha perso il titolo contro Roman Reigns a causa della distrazione di Braun Strowman, terminando così il suo regno dopo 503 giorni. Il 16 settembre, a Hell in a Cell, Lesnar è intervenuto durante il main-event del pay-per-view, attaccando sia Reigns che Strowman con la F-5 e facendo terminare l'incontro in no-contest. Successivamente è stato comunicato che il 2 novembre, a Crown Jewel, Lesnar avrebbe affrontato Strowman per l'Universal Championship, che era stato reso vacante in seguito alla pausa di Reigns per la leucemia; a Crown Jewel Lesnar ha riconquistato il titolo sconfiggendo Strowman in uno squash di tre minuti, grazie anche all'intervento di Baron Corbin. Il 18 novembre, a Survivor Series, ha sconfitto il campione mondiale del roster di SmackDown, il WWE Champion Daniel Bryan. Il 27 gennaio 2019, a Royal Rumble, Lesnar ha difeso con successo il titolo contro Finn Bálor. Il 7 aprile, a WrestleMania 35, ha perso il WWE Universal Championship contro Seth Rollins dopo 156 giorni di regno.
Il 19 maggio 2019, a Money in the Bank, Brock Lesnar si è inserito all'ultimo momento nel Money in the Bank Ladder match che comprendeva anche Ali, Andrade, Baron Corbin, Drew McIntyre, Finn Bálor, Randy Orton e Ricochet, conquistando la valigetta per la prima volta in carriera. Il 14 luglio, ad Extreme Rules, Lesnar ha incassato il Money in the Bank su Seth Rollins, conquistando l'Universal Championship per la terza volta. L'11 agosto, a SummerSlam, Lesnar ha perso il titolo contro Seth Rollins dopo soli 27 giorni di regno.
Brock Lesnar è tornato nella puntata speciale SmackDown del 17 settembre 2019, dove ha sfidato ad un match titolato il WWE Champion Kofi Kingston per la puntata del 4 ottobre, quando lo show sarebbe passato a Fox (facendo presagire un suo definitivo passaggio nello show dopo il Draft). Kingston accetta la sfida, e subito dopo viene colpito da una F-5 da Lesnar. Il 4 ottobre, nella puntata speciale SmackDown 20th Anniversary, Lesnar ha sconfitto Kingston in appena dieci secondi conquistando il WWE Championship per la quinta volta e passando così nel roster di SmackDown (poi il 14 ottobre durante il Draft è stato riconfermato a SmackDown). Il 31 ottobre, a Crown Jewel, Lesnar ha difeso con successo il titolo contro Cain Velasquez. Lesnar ha successivamente iniziato una faida con Rey Mysterio e suo figlio Dominick, attuando dei pestaggi nei confronti di entrambi. Nella puntata di SmackDown del 1º novembre Lesnar, a seguito di un attacco vendicativo con una sedia d'acciaio subito da Mysterio, tramite il suo manager Paul Heyman, ha annunciato di volersi trasferire a Raw, portando di conseguenza con sé il WWE Championship. Il 24 novembre, a Survivor Series, Lesnar ha difeso con successo il titolo contro Rey Mysterio in un No Holds Barred No Disqualification match. Il 26 gennaio, alla Royal Rumble, Lesnar, seppur detentore del WWE Championship, ha partecipato al match omonimo entrando col numero 1 ma, dopo aver eliminato ben 13 wrestler, è stato eliminato da Drew McIntyre, vincitore poi della contesa. Il 27 febbraio, a Super ShowDown, Lesnar ha difeso con successo il titolo contro Ricochet in appena due minuti. Il 26 marzo, nella seconda serata di WrestleMania 36, Lesnar ha perso il titolo contro Drew McIntyre dopo 184 giorni di regno.
**Faida con Roman Reigns (2021–2022)**
Ritornò il 21 agosto 2021 nel finale di SummerSlam confrontandosi con l'Universal Champion Roman Reigns, dopo che questi ha difeso con successo il titolo contro John Cena, attaccando poi quest'ultimo con una F-5. Nella puntata di SmackDown del 10 settembre ebbe un confronto con tutta la fazione di Reigns, al termine dei quali attaccò lo stesso Reigns e gli Usos. Il 21 ottobre, a Crown Jewel, affrontò Reigns per l'Universal Championship ma venne sconfitto a causa dell'intervento degli Usos. Il 22 ottobre, dopo aver attaccato brutalmente ancora una volta Reigns e gli Usos, venne sospeso a tempo indeterminato da Adam Pearce (kayfabe), ma ciò nonostante, colpì lo stesso Pearce con due F-5.
Tornò dalla sospensione il 3 dicembre attaccando Sami Zayn, favorendo la sua sconfitta nel match titolato contro Roman Reigns. Il 1º gennaio 2022, a Day 1, vista la indisponibilità di Roman Reigns a causa della positività al Covid-19, fu inserito nel Fatal 5-Way match per il WWE Championship che comprendeva anche il campione Big E, Bobby Lashley, Kevin Owens e Seth Rollins dove prevalse, vincendo per la sesta volta il titolo. Il 29 gennaio, alla Royal Rumble, Lesnar perse il titolo contro Bobby Lashley a causa dell'intervento di Roman Reigns dopo 28 giorni di regno; poco dopo, tuttavia, Lesnar partecipò al Royal Rumble match entrando a sorpresa col numero 30, vincendo la contesa eliminando per ultimo Drew McIntyre e qualificandlsi in un match titolato a WrestleMania 38. Il 19 febbraio, ad Elimination Chamber, vinse il WWE Championship per la settima volta nell'omonimo match che comprendeva Bobby Lashley, AJ Styles, Austin Theory, Riddle e Seth Rollins. Il 3 aprile, nella seconda serata di WrestleMania 38, Lesnar, detentore del WWE Championship, perse il titolo contro Roman Reigns dopo 43 giorni di regno.
**Faida con Bobby Lashley e Cody Rhodes (2022–2023)**
Affrontò Bobby Lashley, con cui aveva iniziato una rivalità facendogli perdere lo United States Championship contro Seth Rollins, il 5 novembre, a Crown Jewel, uscendone vincitore.
Il 28 gennaio, alla Royal Rumble, partecipò all'incontro omonimo entrando col numero 12 ma venne eliminato da Lashley. Si scontrò poi nuovamente con Lashley il 18 febbraio, ad Elimination Chamber, perdendo per squalifica.
Venne poi sfidato da Omos su provocazione del manager di questi, MVP, e il 2 aprile, a WrestleMania 39, fu Lesnar a prevalere. Nella puntata di Raw del 3 aprile 2023 Cody Rhodes sfidò Roman Reigns ad un rematch di WrestleMania 39 per l'Undisputed WWE Universal Championship, ma quest'ultimo rifiutò, acconsentendo poi di lottare solamente in un incontro di coppia; più avanti nella serata il partner misterioso di Rhodes nel match contro Reigns e Solo Sikoa si rivelò essere Lesnar, il quale, poco prima che iniziasse l'incontro, attaccò il suo compagno. Questo diede il via a una faida tra i due che iniziò il 6 maggio a Backlash, dove fu Rhodes a prevalere. Nella puntata di Raw dell'8 maggio Rhodes partecipò al torneo per l'assegnazione del World Heavyweight Championship ma perse un triple threat match in favore di Finn Bálor, e che comprendeva anche The Miz, a causa dell'interferenza di Lesnar, che lo attaccò impedendogli di vincere l'incontro. Il 27 maggio, a Night of Champions, fu Lesnar a prevalere per KO tecnico. L'incontro finale tra Rhodes e Lesnar si tenne il 5 agosto, a SummerSlam, match che vide prevalere Rhodes, con Lesnar che accettò sportivamente la sconfitta.
## Carriera nel football americano
Nel 2004, una volta scaduto il suo contratto con la WWE, tentò di perseguire una carriera nella National Football League, nonostante non giocasse più a football americano dai tempi del liceo.
Nel mese di marzo prese parte alla Scouting Combine della NFL, ma il 17 aprile si infortunò alla mascella e alla mano sinistra in seguito ad un incidente stradale; ciònonostante, diverse squadre della lega espressero interesse ad ingaggiarlo, tanto che l'11 giugno firmò con i Minnesota Vikings. A partire da fine luglio, giocò diverse partite della preseason, ma con scarsi risultati, e fu quindi svincolato il 30 agosto. Successivamente ricevette un invito dai Vikings per partecipare alla NFL Europa, ma rifiutò a causa del suo desiderio di rimanere negli Stati Uniti con la famiglia.
## Carriera nelle arti marziali miste
### K-1 Hero's (2006–2007)
Il 28 aprile 2006 Lesnar apparve sul ring al termine del match di K-1 Hero's a Las Vegas e annunciò di aver firmato un contratto con la K-1/Hero's; all'epoca si allenava alla Minnesota Martial Arts Academy con Greg Nelson (allenatore del campione dei pesi leggeri UFC Sean Sherk) e con il primo assistente di lotta dell'Università del Minnesota Marty Morgan.
Il suo primo incontro si tenne il 2 giugno 2007 allo show "K-1 Dynamite!! USA" contro il sudcoreano Min Soo Kim, medaglia d'argento nel Judo alle Olimpiadi di Atlanta; Lesnar vinse con estrema facilità in poco più di un minuto.
### Ultimate Fighting Championship (2007–2012)
Il 21 ottobre 2007 venne reso pubblico l'accordo tra Lesnar e la Ultimate Fighting Championship. Disputò il suo primo match il 2 febbraio 2008 contro l'ex campione Frank Mir: nonostante abbia dimostrato una preparazione più che buona, Lesnar perse il match per sottomissione pagando un'ingenuità dovuta all'inesperienza.
Il 9 agosto 2008 batté Heath Herring per decisione unanime all'evento UFC 87: Seek and Destroy svoltosi a Minneapolis. In occasione di UFC 91 Lesnar sconfisse Randy Couture divenendo UFC Heavyweight Champion. L'11 luglio 2009 si scontrò nuovamente con Frank Mir per prendersi la sua rivincita, che non tardò ad arrivare: Lesnar vinse per KO tecnico e unificò i titoli di campione dei pesi massimi ad interim e normale. Il 3 luglio 2010, dopo aver rischiato nell'ultimo anno di dover porre fine alla sua carriera a causa della diverticolite, sconfisse Shane Carwin al secondo round per sottomissione tramite strangolamento, difendendo per la seconda volta il proprio titolo.
Il 23 ottobre 2010 Lesnar venne sconfitto da Cain Velasquez a UFC 121 dopo poco più di quattro minuti del primo round per KO tecnico, cedendogli il titolo. Lesnar venne selezionato come allenatore per la tredicesima edizione del reality show The Ultimate Fighter (dove allenò il futuro campione UFC ad interim Tony Ferguson) opposto a Junior dos Santos. Come da tradizione del programma i due avrebbero dovuto incontrarsi al pay-per-view successivo alla fine della messa in onda della stagione del reality, per la precisione all'evento UFC 131, ma a causa di un riacuttizzarsi della diverticolite Lesnar è stato costretto a rinunciare al match per sottoporsi ad un intervento chirurgico, venendo sostituito da Shane Carwin.
Tornò sull'ottagono il 30 dicembre 2011 contro Alistair Overeem per una gara eliminatoria dove il vincitore avrebbe affrontato il campione in carica Junior dos Santos: Lesnar perse per KO tecnico alla prima ripresa; successivamente alla sconfitta dichiarò ufficialmente che la sua carriera nelle MMA era arrivata al capolinea con la seguente dichiarazione:
«Giù il cappello di fronte ad Alistair Overeem. Ho passato due anni molto difficili a causa del mio problema di salute. Vi sto annunciando ufficialmente che questa è stata l'ultima volta in cui mi avete visto nell'ottagono. Brock Lesnar si ritira ufficialmente. Avevo promesso a mia moglie e ai miei figli che se avessi vinto questo incontro avrei combattuto un ultimo match per il titolo per poi lasciare, ma se avessi perso... Siete stati tutti grandi ragazzi!»
(Brock Lesnar annuncia il ritiro dalle arti marziali miste)
In seguito al suo ritiro e a quello del campione dei pesi massimi Bellator Cole Konrad nel 2012, il campo di allenamento Death Clutch da lui fondato venne chiuso.
Le speculazioni su un possibile ritorno di Lesnar nelle MMA sono durate tre anni fino al 2015: nei primi mesi dell'anno Lesnar ha iniziato ad allenarsi per un ritorno nella UFC e ha affermato che gli è stato offerto un contratto dieci volte maggiore di quello che aveva ottenuto nella sua precedente esperienza nelle MMA. Dopo due mesi di allenamento, tuttavia, Lesnar ha deciso di firmare un rinnovo di contratto con la WWE e ha ufficialmente chiuso la porta ad un ritorno nelle MMA, affermando che mentre si allenava si sentiva "fisicamente alla grande, ma mancava qualcosa mentalmente".
### Ritorno in UFC (2016–2017)
Il 4 giugno 2016, durante l'evento UFC 199, è stato annunciato il ritorno di Brock Lesnar nella federazione di Dana White per un incontro con Mark Hunt a UFC 200.
Il 9 luglio Lesnar affrontò, al suo ritorno nell'ottagono, il samoano Mark Hunt e per la prima volta nella sua carriera rappresentò il Canada. Lesnar vinse l'incontro per decisione unanime, approcciandosi al suo avversario molto cautamente per evitare colpi pericolosi da parte di Hunt, successivamente mise a segno tre takedown e una volta al tappeto dominò l'intero incontro rimanendo in una posizione dominante ed effettuando un feroce ground and pound. Con questo successo divenne uno dei due soli lottatori, insieme a Jim Miller, a partecipare e trionfare nei due storici eventi della compagnia, ossia UFC 100 e UFC 200. Lesnar guadagnò inoltre la borsa più grande della storia dell'UFC, pari a 2.5 milioni di dollari, record precedentemente appartenuto all'irlandese Conor McGregor.
Il 14 luglio l'agenzia statunitense anti-doping (USADA) riceve i risultati di un test effettuato il 28 giugno precedente e informa Lesnar di una possibile violazione: dopo soli cinque giorni da UFC 200, quindi, un secondo possibile caso doping (dopo quello di Jon Jones) si abbatte sulla UFC. Sulla questione sorgono immediatamente molte illazioni (alcuni parlano di farmaci contro l'asma, altri che definiscono Lesnar addirittura un criminale); Mark Hunt, qualche giorno dopo la diffusione della notizia, chiese la metà della borsa che Lesnar aveva percepito per poi alzare la richiesta all'intero compenso e al ribaltamento del risultato, minacciando la UFC di rescindere dal contratto in caso contrario. Il 15 dicembre 2016 la USADA conferma che Lesnar è risultato positivo a due potenti anti-estrogeni, il clomifene e l'idrossi-clomifene, e pertanto è stato squalificato fino a luglio 2017, multato di 250.000 dollari (il 10% della borsa percepita) e il risultato dell'incontro è stato modificato in No-Contest. Nei primi giorni del gennaio 2017 l'agenzia conferma la squalifica.
## Risultati nelle arti marziali miste
| Risultato | Record | Avversario | Metodo | Evento | Data | Round | Tempo | Città | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| No contest | 5-3 (1) | Mark Hunt | No-contest | UFC 200 | 9 luglio 2016 | — | — | Las Vegas | Brock Lesnar è risultato positivo ad un test anti-doping |
| Sconfitta | 5-3 | Alistair Overeem | KO Tecnico (calcio al corpo e pugni) | UFC 141 | 30 dicembre 2011 | 1 | 2:26 | Las Vegas | |
| Sconfitta | 5-2 | Cain Velasquez | KO Tecnico (pugni) | UFC 121 | 23 ottobre 2010 | 1 | 4:12 | Anaheim | Perde lo UFC Heavyweight Championship |
| Vittoria | 5-1 | Shane Carwin | Sottomissione (arm-triangle choke) | UFC 116 | 3 luglio 2010 | 2 | 2:58 | Las Vegas | |
| Vittoria | 4-1 | Frank Mir | KO (pugni) | UFC 100 | 11 luglio 2009 | 2 | 1:48 | Las Vegas | |
| Vittoria | 3-1 | Randy Couture | KO Tecnico (pugni) | UFC 91 | 15 novembre 2008 | 2 | 3:07 | Las Vegas | Vince lo UFC Heavyweight Championship |
| Vittoria | 2-1 | Heath Herring | Decisione (unanime) | UFC 87 | 9 agosto 2008 | 3 | 5:00 | Minneapolis | |
| Sconfitta | 1-1 | Frank Mir | Sottomissione (kneebar) | UFC 81 | 2 febbraio 2008 | 1 | 1:30 | Las Vegas | Debutto in UFC |
| Vittoria | 1-0 | Min-Soo Kim | KO Tecnico (sottomissione ai pugni) | Dynamite!! | 2 giugno 2007 | 1 | 1:09 | Los Angeles | |
## Vita privata
Il 6 maggio 2006 Lesnar ha sposato Rena Greek, meglio conosciuta come Sable: i due risiedono in una fattoria a Maryfield, nella provincia canadese del Saskatchewan, e hanno due figli, Turk (2009) e Duke (2010). Con la sua ex fidanzata Nicole McClain ha avuto due gemelli nel 2002, Mya Lynn e Luke, ed è inoltre il patrigno della figlia maggiore della Greek, nata da un precedente matrimonio.
Lesnar è una persona particolarmente riservata, che spesso ha espresso il suo disprezzo per i media: partecipa infatti molto raramente ad interviste ed evita domande relative alla sua vita privata. È un sostenitore del Partito repubblicano e membro della National Rifle Association of America, tanto che nel maggio 2011 si è presentato all'incontro annuale della NRA per discutere della sua passione per la caccia e del suo ruolo di portavoce della Fusion Ammunition Company. È un grande fan dei Winnipeg Jets e tutti e tre i suoi figli maschi giocano ad hockey su ghiaccio.
Ha rivelato che durante i suoi primi anni in WWE era divenuto dipendente da alcol e antidolorifici, arrivando a bere una bottiglia di vodka al giorno e prendendo centinaia di pillole di Vicodin al mese tanto che più volte ha affermato di non ricordarsi nulla di quello che ha vissuto fra il 2002 e il 2004.
## Personaggio
Al suo debutto in WWE, avvenuto nel marzo del 2002, Brock Lesnar si presentò come un atleta grosso e potente, ma capace anche di manovre tecniche e acrobatiche. Durante la sua prima esperienza in WWE, quando era costantemente nel main event degli show televisivi, veniva indicato come una potenziale stella del wrestling professionistico, ma nel marzo del 2004 decise di abbandonare la federazione per cercare nuove strade. Così si dedicò al Football Americano, entrò nella NFL, la lega più famosa al mondo di questo sport, e si arruolò nella squadra dei Minnesota Vikings. Dopo aver avuto un discreto successo nel Football, ritornò al Wrestling professionistico nella NJPW in Giappone, la più grande federazione di Wrestling nel paese del Sol Levante, gestita e creata da Antonio Inoki. Dopo diversi anni di dominazione incontrastata nella lega (Lesnar divenne Campione del Mondo dei Pesi Massimi), decise di voler addentrarsi nel mondo delle arti marziali miste, diventando il Campione Mondiale UFC sconfiggendo Randy Couture. Nel suo ritorno in WWE nell'aprile del 2012, Lesnar adottò una gimmick derivante dalla sua esperienza nelle MMA, combattendo in maniera più dura.
A partire dall'autunno del 2017 un gran numero di fan e addetti ai lavori iniziò a criticarlo, dicendo che il suo personaggio ispirato alle arti marziali miste avesse ormai "saltato lo squalo" e che i suoi incontri fossero diventati troppo brevi e ripetitivi. Nel corso del 2018 venne criticato anche per via dei lunghi periodi di assenza e i pochi match combattuti durante il suo regno da Universal Champion (difese il titolo in sette occasioni in quasi un anno e mezzo di regno).
### Mosse finali
* Brock Lock (Over the shoulder single leg boston crab) – 2002–2004
* F–5 (Fireman's carry overhead 180º spinning facebuster) – 2002–presente
* Kimura lock – 2012–presente
### Soprannomi
* "The Alpha Man"
* "The Anomaly"
* "The Beast"
* "The Beast Incarnate"
* "The Conqueror"
* "Mr. Beast in the Bank"
* "Mr. Money in the Bank"
* "The Next Big Thing"
* "The One in 21–1"
### Musiche d'ingresso
* Ohio Valley Wrestling
* Take a Look Around dei Limp Bizkit (11 ottobre 2000–1º aprile 2002)
* World Wrestling Federation/Entertainment
* Enforcer di Jim Johnston (8 aprile 2002–3 giugno 2002)
* Next Big Thing di Jim Johnston (10 giugno 2002–14 marzo 2004; 2 aprile 2012–20 agosto 2012)
* Next Big Thing V2 di Jim Johnston (27 agosto 2012–presente)
* Ultimate Fighting Championship
* Shout At The Devil dei Motley Crue (K-1/Dynamite!! USA, UFC 81, UFC 87)
* Nickel Sized Hail di Sonny Ledfurd (UFC 141)
* Enter Sandman dei Metallica (UFC 91, UFC 100, UFC 116, UFC 121, UFC 200)
## Titoli e riconoscimenti
### Arti marziali miste
* Inside Fights
* Biggest Draw (2008)
* Rookie of the Year (2008)
* Sherdog Awards
* Beatdown of the Year (2009)
* Spike Guys' Choice Awards
* Most Dangerous Man (2009)
* Sports Illustrated
* Top Newcomer of the Year (2008)
* Ultimate Fighting Championship
* UFC Heavyweight Championship (1)
* Submission of the Night (1)
* World MMA Awards
* Breakthrough Fighter of the Year (2009)
* Wrestling Observer Newsletter
* Best Box Office Draw (2008–2010)
* MMA Most Valuable Fighter (2008–2010)
### Wrestling collegiale
* Big Ten Conference
* Big Ten Conference Championship (2)
* 1º nella classifica dei pesi massimi (2000)
* National Collegiate Athletic Association
* NCAA Division I Heavyweight Championship (1)
* National Junior College Athletic Association
* Junior College National Championship (1)
* NJCAA All-American (1997, 1998)
### Wrestling professionistico
* Guinness World Record
* Record mondiale per essere stato il più giovane a vincere il WWE Championship a 25 anni e 44 giorni (2002)
* New Japan Pro-Wrestling
* IWGP Heavyweight Championship (1)
* Ohio Valley Wrestling
* OVW Southern Tag Team Championship (3) – con Shelton Benjamin
* Pro Wrestling Illustrated
* Most Improved Wrestler (2002)
* Wrestler of the Year (2002, 2014)
* Feud of the Year (2003) - vs. Kurt Angle
* Match of the Year (2003) - vs. Kurt Angle
* Feud of the Year (2015) - vs. The Undertaker
* 1º tra i 500 migliori wrestler singoli nella PWI 500 (2003)
* WWE
* WWE Championship (7)
* WWE Universal Championship (3)
* King of the Ring (edizione 2002)
* Royal Rumble (edizione 2003, edizione 2022)
* Money in the Bank (edizione 2019)
* Slammy Award/Year–End Award (6)
* OMG Shocking Moment of the Year (edizione 2014) - Per aver terminato la striscia di imbattibilità di The Undertaker a WrestleMania XXX
* Hashtag of the Year (edizione 2015) - #SuplexCity
* Match of the Year (edizione 2015) - vs. The Undertaker
* Rivalry of the Year (edizione 2015) - vs. The Undertaker
* "Tell Me You Didn't Just Say That" Moment of the Year (edizione 2015) - Suplex City
* Hottest Rivalry of the Year (edizione 2018) - vs. Roman Reigns
* Wrestling Observer Newsletter
* Best Wrestling Maneuver (2002) - F-5
* Most Improved Wrestler (2002, 2003)
* Best Brawler (2003)
* Feud of the Year (2003) - vs. Kurt Angle
* Wrestling Observer Newsletter Hall of Fame (2015)
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1,197,891 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_nizzardo | Dialetto nizzardo | # Dialetto nizzardo
Il nizzardo (nome nativo: niçard o nissart; in francese: niçois) è il dialetto storicamente parlato nella città di Nizza e nel Paese nizzardo, oggi compreso nel dipartimento francese delle Alpi Marittime.
L'affiliazione del nizzardo è dibattuta: esso è generalmente considerato un dialetto del provenzale, esso stesso un dialetto occitano, mentre alcuni studiosi sostengono che il dialetto storico parlato a Nizza fosse più strettamente correlato alla lingua ligure.
## Caratteristiche
Il dialetto nizzardo è legato all'occitano, di cui viene talvolta indicato come dialetto o variante locale. Per le sue particolarità fonetiche, il nizzardo non è oggi definibile come una variante del ligure, sebbene parlate liguri caratterizzino le vicine Monaco e Mentone, e, secondo alcuni studiosi, anticamente lo era.
Infatti molti studiosi, come il tedesco Werner Forner, il francese Jean-Philippe Dalbera e l'italiana Giulia Petracco Sicardi, concordano sul fatto che il dialetto nizzardo possiede delle caratteristiche fonetiche, lessicali e morfologiche che sono comuni alla lingua ligure. Lo studioso francese Bernard Cerquiglini indica nel suo libro Les Langues de France l'esistenza di una minoranza che parla la lingua ligure a Tenda, Roccabruna e Mentone.
Queste minoranze sono un retaggio della lingua ligure medioevale, il cui areale originario comprendeva anche Nizza e la sua regione. Pare che almeno fino all'XI sec., quando iniziarono le pressioni angioine sul comune di Nizza, la parlata locale non differisse affatto dalle vicine parlate liguri del Ponente (soprattutto nella loro fase pregenovese), per poi trasformarsi con una pesante opera di provenzalizzazione proseguita fino al XIV, e poi sostituita con la francesizzazione, dopo l'annessione alla Francia del 1860, per rompere maggiormente i legami storici, culturali e linguistici con l'Italia.
## Controversie
Prima di l'Annessione della contea di Nizza alla Francia nel 1860, tutti i testi storici e gli archivi della città sono stati scritti o in lingua ligure (romanze), o in italiano. L'antico ligure (da non confondere con il ligure romanzo, con il quale condivide solo parte dell'area geografica) era, d'altra parte, parlato tra i fiumi Varo e Magra, corrispondente agli antichi regni liguri dell'antichità, e questa lingua era probabilmente di origine non indoeuropea. Tuttavia, scomparve completamente con l'arrivo del latino durante l'unificazione romana della penisola italiana. Durante l'Italia romana, Nizza faceva parte delle Alpi Marittime, per questo il suo vescovato (originariament con sede nel'oggi quartiere orientale di Cimiez) fu storicamente suffraganeo di Embrun.
La geografia di Strabone, dal libro 2, capitolo 5, sezione 28:
«Le Alpi sono abitate da molte nazioni, tutte celtiche ad eccezione dei Liguri, che, pur essendo di razza diversa, le somigliano molto nel modo di vivere. Essi [i Liguri] abitano quella parte delle Alpi che è prossima agli Appennini, e anche parte degli Appennini stessi. Quest'ultimo crinale montuoso attraversa tutta la lunghezza dell'Italia da nord a sud e termina allo stretto di Sicilia.»
(Strabone, I secolo a.C..)
Quest'area corrisponde quindi all'attuale regione della Liguria così come all'ex contea di Nizza che potrebbe ora essere paragonata alle Alpi Marittime. In tal modo, Strabone dichiara chiaramente che questi due popoli sono distinti. Inoltre, questa zona popolata da Liguri corrisponderà anche all'antica regione storica della Liguria, vale a dire la Regio IX Liguria. Nell'antichità i Liguri sono quindi cantonati tra i fiumi Varo, Po e Magra. Che corrisponde molto da vicino alla Liguria contemporanea. Nei suoi scritti Strabone non fa menzione di Liguri o Celto-Liguri nel sud della Francia.
Da notare anche che Giuseppe Garibaldi, principale fautore dell'Unità d'Italia, era nizzardo, e voleva collegare Nizza alla Liguria e all'Italia. L'intera popolazione di Nizza prima degli anni '60 aveva cognomi italiani.
Dopo l'annessione francese di Nizza, furono organizzate furiose rivolte da parte della popolazione nizzarda che pretendeva l'attaccamento al nuovo Regno d'Italia. Il presidente francese Adolphe Thiers risponderà violentemente a queste rivolte inviando l'esercito contro la popolazione con arresti e deportazioni a Cayenne provocando la rabbia del governo italiano e un esodo di massa dei nizzardi. Ci sarà un gran numero di morti, parleremo dei Vespri di Nizza. Le lingue occitana, italiana e ligure saranno bandite in tutte le amministrazioni, scuole e giornali da sostituire con il francese.
Questa annessione provocherà l'indignazione di Giuseppe Garibaldi:
«Non riconosco a nessun potere sulla terra il diritto di alienare la nazionalità di un popolo indipendente e protesto contro le violenze compiute a Nizza con la corruzione e la forza bruta, riservando a me e ai miei concittadini il diritto di rivendicare la mia patria, affinché i diritti delle nazioni non sono solo una parola vuota.»
(Giuseppe Garibaldi, 1860.)
Ultimamente il consiglio regionale della Provenza ha abdicato al tentativo di vedere nel nizzardo un dialetto provenzale, riconoscendogli piena autonomia, nell'ambito delle parlate occitaniche.
Alcuni nizzardi, invece, non si riconoscono quale occitani, e notevoli sono, di fatto le differenze tra nizzardo e resto dell'occitano, anche per la forte influenza del ligure sul lessico di Nizza, tanto che la si potrebbe definire una lingua ponte tra i dialetti liguri e i dialetti occitani. Difficile è anche stabilire precisi confini, giacché il ligure, il piemontese occidentale e l'occitano (soprattutto nella sua variante alpina-occidentale) hanno oltre il 90% di affinità linguistica.
## Coniugazioni verbali
### Prima coniugazione
Verbo cantar (it. cantare).
| Indicativo | Indicativo | Indicativo | Indicativo | Congiuntivo | Congiuntivo | Condizionale |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Presente | Imperfetto | Perfetto (Passato remoto) | Futuro | Presente | Imperfetto | Condizionale |
| canti | cantavi | cantèri | canterai | canti | cantèssi | canterii |
| cantes | cantaves | cantères | canteràs | cantes | cantèsses | canteries |
| canta | cantava | cantèt | canterà | cante | cantèsse | canteria |
| cantam | cantavam | canteriam | canterem | cantem | cantessiam | canteriavam |
| cantatz | cantavatz | canteriatz | canteretz | cantetz | cantessiatz | canteriavatz |
| cantan | cantavan | cantèron | canteràn | cantan | cantèsson | canterian |
### Seconda coniugazione
Verbo vender (it. vendere).
| Indicativo | Indicativo | Indicativo | Indicativo | Congiuntivo | Congiuntivo | Condizionale |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Presente | Imperfetto | Perfetto (Passato remoto) | Futuro | Presente | Imperfetto | Condizionale |
| vendi | vendii | vendèri | venderai | vendi | vendèssi | venderii |
| vendes | vendies | vendères | venderàs | vendes | vendèsses | venderies |
| vende | vendia | vendèt | venderà | vende | vendèsse | venderia |
| vendèm | vendiavam | venderiam | venderem | vendem | vendessiam | venderiavam |
| vendètz | vendiavatz | venderiatz | venderetz | vendetz | vendessiatz | venderiavatz |
| vendon | vendian | vendèron | venderàn | vendon | vendèsson | venderian |
Verbo conóisser (it. conoscere).
| Indicativo | Indicativo | Indicativo | Indicativo | Congiuntivo | Congiuntivo | Condizionale |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Presente | Imperfetto | Perfetto | Futuro | Presente | Imperfetto | Condizionale |
| conoissi | conoissii | conoissèri | conoisserai | conoissi | conoissèssi | conoisserii |
| conoisses | conoissies | conoissères | conoisseràs | conoisses | conoissèsses | conoisseries |
| conoisse | conoissia | conoissèt | conoisserà | conoisse | conoissèsse | conoisseria |
| conoissèm | conoissiavam | conoisseriam | conoisserem | conoissem | conoissessiam | conoisseriavam |
| conoissètz | conoissiavatz | conoisseriatz | conoisseretz | conoissetz | conoissessiatz | conoisseriavatz |
| conoisson | conoissian | conoissèron | conoisseràn | conoisson | conoissèsson | conoisserian |
### Terza coniugazione
Verbo sentir (it. sentire).
| Indicativo | Indicativo | Indicativo | Indicativo | Congiuntivo | Congiuntivo | Condizionale |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Presente | Imperfetto | Perfetto (Passato remoto) | Futuro | Presente | Imperfetto | Condizionale |
| senti | sentii | sentèri | senterai | senti | sentèssi | senterii |
| sentes | senties | sentères | senteràs | sentes | sentèsses | senteries |
| sente | sentia | sentèt | senterà | sente | sentèsse | senteria |
| sentèm | sentiavam | senteriam | senterem | sentem | sentessiam | senteriavam |
| sentètz | sentiavatz | senteriatz | senteretz | sentetz | sentessiatz | senteriavatz |
| senton | sentian | sentèron | senteràn | senton | sentèsson | senterian |
Verbo incoativo, come finir (it. finire).
| Indicativo | Indicativo | Indicativo | Indicativo | Congiuntivo | Congiuntivo | Condizionale |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Presente | Imperfetto | Perfetto (Passato remoto) | Futuro | Presente | Imperfetto | Condizionale |
| finissi | finissii | finissèri | finisserai | finissi | finissèssi | finisserii |
| finisses | finissies | finissères | finisseràs | finisses | finissèsses | finisseries |
| finisse | finissia | finissèt | finisserà | finisse | finissèsse | finisseria |
| finissèm | finissiavam | finisseriam | finisserem | finissem | finissessiam | finisseriavam |
| finissètz | finissiavatz | finisseriatz | finisseretz | finissetz | finissessiatz | finisseriavatz |
| finisson | finissian | finissèron | finisseràn | finisson | finissèsson | finisserian |
## Esempi
### La parabola del Figliuol prodigo in Nizzardo
Un hòme avìa doi enfants. E lo plus jòve d'ellos diguèt au paire: "Paire, donatz-mi la part dei bens que mi tocca!" e li divisèt li sieus sostanças. E pau de jòrs après l'enfant mendre, mes ensem tot seu que li venìa, s'en anèt en un paìs ben luènh, e aquì dissipèt tot lo sieu en vivent de libertin. E cora auguèt tot manjat, li siguèt una gran carestìa en aqueu paìs, e eu commencèt a sentir lo besòn. E s'anèt mettre au servici d'un particulier d'aqueu paìs, lo qual lo mandèt en una sieu campanha per guardar de puòrcs. E aurìa vogut s'emplir lo ventre de li gruchas que manjavan li puòrcs, e degun non nhien donava. Ma, revengut en eu, diguèt: "Quantos servitors en la maion de mon paire an de pan en abondança, e ieu aisì muòri dau fam! M'auserai e aureai da mon paire e li dirai: Paire, ai pecat contra lo ciel e contra de vos; Non mèriti plus lo nom de vuòstre enfant: tractatz-mi coma un dei vuòstres servitors". S'ausèt e s'en anèt da son paire: era encora luènh, cora son paire lo veguèt e n'auguèt compassion; li corrèt au rescuòntre, li sautèt al cuòl e lo bachièt. E l'enfant li diguèt: "Paire, ai pecat contra lo ciel e contra de vos, non mèriti plus lo nom de vuòstre enfant". Lo paire diguèt ai servitors: "Vito, sortetz lo plus bei abilhament, vestetz-lo, mettetz-li l'aneu au det e causatz-lo! E menatz lo vedeu gras e tuatz-lo, mangen e faguen un gran past! Perquè aquesto mieu enfant era muòrt e es tornat en vida; s'era perdut e s'es retrovat". E commenceron lo gran past. L'enfant mage era à la campanha, e au retorn, en s'avesinant de maion, sentèt la mùsica e li danças. E sonèt un dei servitors, qui demandèt seu qu'era tot acho. E aquesto li diguèt: "Vuòstre fraire es vengut e vuòstre paire a tuat lo vedeu gras, perquè li es retornat à sauvament".br> N'en siguèt endinhat e non volìa intrar. Per acho so paire, essent sortit fuòra, commencèt à lo pregar. Ma eu, en respondent, diguèt à son paire: "Li a jà tantos an que ieu vos sièrvi e non ai jamai mancat ai vuòstre comand, e non m'avetz mai donat un cabrit per lo m'anar manjar embe i mieu amic. Ma ahora qu'es vengut aquesto vuòstre enfant qu'a devorat li sieus sostanças embe de fremas de marrida vida, avetz tuat per eu lo vedeu gras". Ma lo paire li diguèt: "Mon fieu, tu sies tojòrs emb ieu, e tot seu qu'ai t'apparten; calià ben faire un gran past e si rallegrar perquè aquesto tieu fraire era muòrt e es tornat en vida; s'era perdut e s'es retrovat". Giovenale Vegezzi-Ruscalla, La nazionalità di Nizza: ragionamento, 1860, pagg. 29-30
### Una novella del Boccaccio in Nizzardo
Dio donca que ai temps dau premier rei de Chipri, après la conquista facha de la Tèrra Santa da Gottifré de Bolhon, arrivèt que ona nòbla frema de Gasconha anèt en pelegrinatge au Sepulcre, dedont en retornant, arrivada que foguèt a Chipri, siguèt da quauques òmes scelerats villanament outragiada. E si lamentant d'acquò sença minga de consolacion, ella pensèt de s'en anar planher dau rei; ma li foghet dich per quaucun que aurìa perdut la fatiga, perquè éu era d'ona vita tant libertina e tant pau de buòn que, non pas de vendicar li ontas dei autres amb justìcia, ansi on nùmero infinti d'aquellis fachos en éu, amb ona viltat desonoranta, nen sopportava; talament que quossigue que auguesse quauque resentiment, l'esfogava en li faguent quauque onta o despièch vergonhós. Sentent acquò la frema, desperada per la vendetta, per si consolar on pau de la siéu pena, pensèt de voler puènhe la viltat d'aquéu rei; e anant si pluerant davant d'éu, diguèt: "Miéu sinhor, iéu non veni a la tiéu presença per vendetta qu'aspèri de l'injúria que m'es estada facha ma, per soddisfacion d'aquesta injúria, ti pregui que mi muòstres come tu sòffres aquellis que iéu senti quei ti son fachos, a fin que lis emparant da tu, iéu pòsqui amb pasiença soportar la miéva; la quala, Diéu sau, se lo podèissi faire, volontier tei donerei, perquè tu lis sabes tant ben portar!". Lo rei, que fin allora era stat long e pigre, coma se si revilhèisse dau suòn, en commençant da l'injúria commessa vers aquella frema, la quala vendiquèt severament, devenguèt on persecutor saverissimo de cadun que faguesse, d'allora en avant, qauqua rem còntra l'onor de le siéu corona. Giovanni Papanti, Parlari italiani in Certaldo, 1875, pagg. 624-625
## Gli appellativi del nizzardo
Nella loro lingua materna, gli abitanti di Nizza (Nissa/Niça) si designano con l'etnonimo niçard, niçarda (grafia classica) o nissart nissarda/niçart niçarda (grafia mistraliana). Quale che sia la grafia utilizzata, si pronuncia in tutti i casi.
Nella forma maschile, la [t] è il risultato di una desonorizzazione di una d in finale. L'aggiunta facoltativa di un suono [e] finale d'appoggio, dopo [t] finale, è una particolarità della fonetica nizzarda (ma questa [e] non ha un valore fonologico e non è indicata nell'ortografia, che sia classica o mistraliana).
Esistono innumerevoli alternative grafiche a causa delle difficoltà di adottare una norma linguistica stabile: con -ç- o -ss-, con -d o -t (vedi -te).
In francese, per qualificare gli abitanti di Nizza l'etnonimo abituale è niçois. Nissart, di utilizzo crescente in francese, e più di rado niçard, si usano per designare tutto ciò che riguarda le tradizioni e la gente che parla la lingua di Nizza e della Contea di Nizza, in una forma di rinascita di questa cultura.
## Norme, grafia e standardizzazione
Il nizzardo può utilizzare due norme, ciascuna suddivisa però internamente in sottonorme:
* la norma classica, che privilegia le tradizioni autoctone della lingua. È stata sviluppata da Robert Lafont (Phonétique et graphie du provençal, 1951; L'ortografia occitana, lo provençau, 1972), successivamente da Jean-Pierre Baquié (Empari lo niçard, 1984) ed è di competenza del Conselh de la Lenga Occitana. In questa norma il suono [u] è scritto o, come nella grafia tradizionale del lombardo occidentale o del piemontese. Nei dittonghi, è invece scritto u. Es.: nòu, 'nove'.
* la norma mistraliana, più vicina alle consuetudini del francese. L'utilizzo di quest'ultima è legato al contesto storico, ovvero all'annessione della Contea di Nizza alla Francia nel 1860. È stata regolata in principio dal Félibrige (ma esiste anche una Acadèmia Nissarda). Il suono [u] è scritto ou, come anche il suono [w]. Es.: bouon, 'buono'. Le autorità francesi hanno cercato di imporre questa norma, anche per ridurre la distanza dal francese, e poter definire il nizzardo un patois del provenzale, spegnendo così i sentimenti particolaristici, quando non apertamente indipendentisti e antifrancesi della popolazione della contea di Nizza.
Sono esistite norme grafiche "italianizzanti" in passato, durante l'appartenenza ultrasecolare di Nizza e della sua Contea al Ducato di Savoia prima ed al Regno di Sardegna poi, fino al 1860, ma vennero fatte abbandonare dopo la cessione alla Francia nel 1860.
Fu Giuseppe Rosalindo Rancher, grande autore classico nizzardo, a porre nel 1830 la questione della grafia nell'opera "La Nemaida", molto prima di Mistral, con una scelta considerata "italianizzante", poiché all'epoca Nizza apparteneva al Regno di Sardegna.
La prima completa grammatica della lingua nizzarda si deve a Giuseppe Miceu nel 1840, con la sua "Grammatica nissarda", un'eccellente opera che raffigura lo stato della lingua nizzarda precedentemente alla sua francesizzazione, avvenuta dopo l'annessione della città alla Francia.
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6,721,086 | https://it.wikipedia.org/wiki/Moris_%28Messico%29 | Moris (Messico) | # Moris (Messico)
Moris è un comune del Messico, situato nello stato di Chihuahua, il cui capoluogo è la località omonima.
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2,574,606 | https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_de_L%C3%A9noncourt | Robert de Lénoncourt | # Robert de Lénoncourt
Robert de Lénoncourt (Lenoncourt, 1490 circa – La Charité-sur-Loire, 4 febbraio 1561) fu un arcivescovo e cardinale francese.
Era figlio di Thierry de Lenoncourt, barone di Vignory, e di Jeanne de Villé, proveniente da una nobile famiglia di militari. Fu nipote d'un altro Robert de Lenoncourt, arcivescovo di Reims e zio del cardinale Philippe de Lénoncourt.
## Biografia
Laureato in utroque iure fu eletto vescovo di Châlons il 10 maggio 1535. Nel concistoro del 20 dicembre 1538 fu creato cardinale: il 19 marzo 1540 ricevette la berretta cardinalizia e il 7 ottobre dello stesso anno il titolo di Sant'Anastasia. Fu anche promosso pari di Francia. Il 10 ottobre 1547 optò per il titolo di Sant'Apollinare.
Si dimise dal governo pastorale della diocesi di Châlons a favore del nipote Philippe de Lénoncourt il 30 maggio 1550, rimanendone amministratore apostolico fino alla consacrazione del nipote.
Il 22 aprile 1551 divenne amministratore apostolico della diocesi di Metz, da cui si dimetterà il 16 dicembre 1555. L'11 dicembre 1555 optò per il titolo di Santa Cecilia.
Il 23 marzo 1556 fu eletto arcivescovo di Embrun e il 4 ottobre dello stesso anno divenne amministratore apostolico della diocesi di Auxerre. Il 7 febbraio 1560 si dimise da entrambi gli incarichi e accettò quello di amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Arles, nomina che probabilmente gli era già nota qualche mese prima, perché nel dicembre del 1559 ospitò nel castello di Salon, proprietà degli arcivescovi di Arles, la principessa Margherita di Savoia figlia di Emanuele Filiberto.
Il 13 marzo 1560 optò per l'ordine dei cardinali vescovi ed ebbe la sede suburbicaria di Sabina. Sempre nello stesso anno divenne amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Tolosa.
Robert de Lénoncourt partecipò ai conclavi che elessero Giulio III (1549-1550), Marcello II (1555), Paolo IV (1555) e Pio IV (1559).
Nell'aprile 1552 il vescovato di Metz passò sotto la "protezione" francese insieme a quelli di Verdun e di Toul (i "tre vescovati" che fino allora avevano fatto parte del Sacro Romano Impero). La città, difesa dal duca di Guisa fu invano assediata da Carlo V.
Robert de Lenoncourt morì al priorato di La Charité-sur-Loire e vi fu sepolto. L'anno successivo gli Ugonotti occuparono la città e disseppellirono i resti del cardinale, bruciandoli o gettandoli nella Loira.
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3,029,528 | https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_dei_Giovani_Comunisti_%28Romania%29 | Unione dei Giovani Comunisti (Romania) | # Unione dei Giovani Comunisti (Romania)
L'Unione dei Giovani Comunisti (in romeno Uniunea Tineretului Comunist), sigla UTC, era un'organizzazione per i giovani dopo i 14 anni fondata dal Partito Comunista Rumeno.
Fu fondata nel 1922. Durante il periodo della Repubblica Popolare di Romania era chiamata Uniunea Tineretului Muncitor (sigla UTM), cioè Unione dei Giovani Lavoratori.
Nel 1966 contava 2.250.000 di membri, circa il 11,78% dell'intera popolazione.
Tra i suoi presidenti figura anche Nicu Ceaușescu.
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6,085,139 | https://it.wikipedia.org/wiki/%D0%9B%D0%B0%D0%B1%D0%B8%D1%80%D0%B8%D0%BD%D1%82_%D0%BE%D1%82%D1%80%D0%B0%D0%B6%D0%B5%D0%BD%D0%B8%D0%B9 | Лабиринт отражений | # Лабиринт отражений
Лабиринт отражений (letteralmente "labirinto di riflessioni") è un romanzo di fantascienza dello scrittore Sergej Luk'janenko pubblicato dalla casa editrice "AST" nel 1997. Questa è la prima parte di una trilogia omonima di genere cyberpunk ambientata nella città virtuale Deeptown.
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3,750,632 | https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Molesini | Andrea Molesini | # Andrea Molesini
Andrea Molesini (Venezia, 28 dicembre 1954) è uno scrittore, poeta, traduttore italiano, vincitore del premio Supercampiello del 2011.
## Biografia
Andrea Molesini vive a Venezia, dove è nato. Ha insegnato Letterature comparate all'Università di Padova. Con il romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna (Sellerio 2010), tradotto nei paesi di lingua inglese, francese, tedesca, spagnola, olandese, norvegese, slovena, danese, serba-croata e ungherese, nel 2011 ha vinto il Premio Campiello, il Premio Comisso, il Premio Città di Cuneo Primo Romanzo, il Premio Latisana. Nel 1999 vinse il Premio Andersen alla carriera e nel 2008 il Premio Monselice per la Traduzione letteraria. Nel maggio 2013 Sellerio pubblica il suo secondo romanzo, La primavera del lupo, tradotto in francese e tedesco. Nel 2014, presso Sellerio esce Presagio, tradotto in francese. Nel 2016 Rizzoli pubblica il suo quarto romanzo, La solitudine dell'assassino, e nel 2019 esce il quinto romanzo, Dove un'ombra sconsolata mi cerca, presso Sellerio. Il 27 maggio 2021 è uscito, sempre presso Sellerio, il suo sesto romanzo, Il rogo della Repubblica, ispirato a una storia vera avvenuta a Venezia nel 1480: un processo che condusse al rogo tre ebrei ingiustamente accusati d'infanticidio.
## Opere
### Narrativa
* Non tutti i bastardi sono di Vienna, Palermo, Sellerio, 2010.
* La primavera del lupo, Collana La memoria n.925, Palermo, Sellerio, 2013, ISBN 978-88-389-3054-6. [Le printemps du loup, Paris, Calmann-Lévy, 2014; Livre de Poche, 2015]
* Presagio, Collana La memoria n.961, Palermo, Sellerio, 2014, ISBN 978-88-389-3195-6. [Paris, Calmann-Lévy, 2016; Livre de Poche, 2019]
* La solitudine dell'assassino, Milano, Rizzoli, 2016, ISBN 978-88-586-8591-4; Milano, BUR, 2018, ISBN 978-88-170-9860-1.
* Dove un'ombra sconsolata mi cerca, Collana La memoria n.1132, Palermo, Sellerio, 2019, ISBN 978-88-389-3921-1.
* Il rogo della Repubblica, Collana La memoria n.1198, Palermo, Sellerio, 2021, ISBN 978-88-389-4197-9.
* Non si uccide di martedì, Collana La memoria n.1278, Palermo, Sellerio, 2023, ISBN 978-88-389-4567-0.
### Poesia
* Storie del ritorno, Cittadella, Amadeus, 1997.
* Forgetting to Question the Owl, Cittadella, Amadeus, 1998.
* Tarme d'estate, Milano, Mondadori, 1999.
* L'isola nera, Venezia, Supernova, 2000.
* 39 poesie, Venezia, Cafoscarina, 2004.
* Chi naviga, chi resta, Gorizia, Braitan, 2006.
* Dal diario del tradurre, Bologna, In forma di parole, 2007.
### Narrativa per ragazzi
* La casa delle cose rovesce, Roma, Edizioni di San Marco, 1987.
* Quando ai veneziani crebbe la coda, Milano, Mondadori, 1989; ed. aggiornata, Milano, BUR, 2016.
* All'ombra del lungo camino, Milano, Mondadori, 1990; ed. aggiornata, Milano, BUR, 2017.
* Aznif e la strega maldestra, Milano, Mondadori, 1991; ed. aggiornata, Milano, BUR, 2016.
* Il Matto e l'Ippopota, Milano, Mondadori, 1992.
* Tutto il tempo del mondo, Milano, Mondadori, 1992; ed. riveduta, Milano, Mondadori, 1998.
* Nonna Vudù e la congiura delle zie, Milano, Mondadori, 1994; ed. aggiornata, Milano, BUR, 2016.
* Finferli Caldi, Milano, Mondadori, 1997; ed. aggiornata, Milano, BUR, 2016.
* Polvere innamorata, Milano, Mondadori, 1998.
* L'avventura di Ulisse, Milano, Mondadori, 1999.
* Aquila Spenta, Milano, Mondadori, 2000.
### Saggistica
* Nero latte dell'alba…. Libri che raccontano lo Sterminio, Milano, Mondadori, 1993; Milano, Mondadori, 2001.
* Manuale del giovane poeta, Milano, Mondadori, 1998.
* Specchi & destini. Quaderno di recensioni, Venezia, Cafoscarina, 2004.
* On That Invisible Line. Five Lectures, Venezia, Cafoscarina, 2006.
* L'occhio rapace. Interventi critici, Venezia, Cafoscarina, 2009, 2013.
* Exploring the Past to Question the Present, Venezia, Cafoscarina, 2015.
* Così belle da innamorare le stelle, Milano, BUR, 2018.
### Curatela e traduzione (con saggio critico)
* Ezra Pound, Cathay, Milano, Unicopli, 1983.
* Ezra Pound, La muraglia infinita, Cittadella, Amadeus, 1989.
* Ezra Pound, Gaudier-Brzeska, Milano, Guerini e Associati, 1989.
* William Faulkner, L'Albero dei desideri, Milano, Mondadori, 1998.
* Chaim Potok, L'albero di qui, Milano, Mondadori, 1999.
* Josif Aleksandrovič Brodskij, Discovery, Milano, Mondadori, 1999.
* Ted Hughes, La borsetta della sirena, Milano, Mondadori, 2000.
* Derek Walcott, Prima luce, Milano, Adelphi, 2001.
* Charles Simić, Hotel Insonnia, Milano, Adelphi, 2002.
* Derek Walcott, Omeros, Milano, Adelphi, 2003; Ed. riveduta e aggiornata, Milano, Adelphi, 2008.
* Sharon Creech, Amo quel cane, Milano, Mondadori, 2004.
* Derek Walcott, Il levriero di Tiepolo, Milano, Adelphi, 2005.
### Traduzioni dall'inglese
* George Lucas, Willow, Milano, Mondadori, 1988.
* Russell Hoban, Mostri, Milano, Mondadori, 1990.
* Tony Ross, La coperta fortunata, Milano, Mondadori, 1990.
* Jeanne Willis, La lunga giacca blu, Milano, Mondadori, 1990.
* David McKee, Elmer, Milano, Mondadori, 1990.
* Natalie Babbit, Nelli, Milano, Mondadori, 1990.
* Barry Cole, Il libro delle puzze, Milano, Mondadori, 1990.
* Derek Walcott, The Bounty. Tre poesie inedite, Pescara, Ediars, 2000.
### Traduzioni dal francese
* Michel Gay, Palpalù, Milano, Mondadori, 1990.
* Jacques Prévert, Il teatro della luna, Milano, Mondadori, 1998.
* Charles Perrault, Cenerentola, Pordenone, C'era una volta, 2000.
## Premi e riconoscimenti
* Premio Campiello 2011 per il libro Non tutti i bastardi sono di Vienna.
* Premio Comisso 2011.
* Premio Città di Cuneo Primo Romanzo 2011.
* Premio Latisana per il Nord-Est 2011.
* Premio Andersen 1990 per il libro Quando ai veneziani crebbe la coda (1989).
* Premio Andersen alla carriera 1999.
* Premio Monselice per la traduzione letteraria 2008.
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440,260 | https://it.wikipedia.org/wiki/A_Beautiful_Lie | A Beautiful Lie | # A Beautiful Lie
A Beautiful Lie è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Thirty Seconds to Mars, pubblicato il 16 agosto 2005 dalla Virgin Records.
L'album non segue l'approccio potente e cerebrale di quello precedente, lasciando spazio a suoni più sfumati e tematiche più personali e drammatiche. Il titolo è stato concepito dal frontman Jared Leto, il quale ha detto di essere affascinato dalla profonda contraddizione intrinseca della natura del mondo.
L'album ha venduto più di 4.000.000 di copie in tutto il mondo. Nell'agosto 2006 l'album è stato certificato disco d'oro dalla RIAA, per poi essere certificato disco di platino nel dicembre dello stesso anno sempre dalla RIAA per aver venduto oltre un milione di copie.
## Registrazione
«A Beautiful Lie è stato scritto dal punto di vista di qualcuno che è al crocevia della sua vita e si domanda cosa fare. È una raccolta di pensieri, idee, tematiche e concetti di particolari periodi della vita che sei costretto ad affrontare. Devi vincere delle sfide per diventare quello che realmente sei. Questo è A Beautiful Lie.»
(Jared Leto, 2008)
A Beautiful Lie fu registrato in cinque diversi studi in tre continenti in un periodo di tre anni dovuto agli impegni cinematografici di Jared Leto. La traccia titolo dell'album, così come tre altre canzoni, fu composta a Città del Capo in Sudafrica dove Leto concepì il titolo dell'album. Prima di questo, l'album sarebbe stato pubblicato sotto il titolo di The Battle of One.
## Stile musicale
A Beautiful Lie è stato accostato dalla critica musicale principalmente a generi come rock ed emo. Lo stile del disco si discosta sensibilmente da quello del precedente album della band, andando a toccare temi più riflessivi ed emotivi e avvicinandosi a uno stile più mainstream, avvicinandosi all'arena rock. Tuttavia rimangono le influenze nu metal di 30 Seconds to Mars in alcuni brani e forti attitudini all'hard rock.
## Pubblicazione
Visto che A Beautiful Lie venne messo in rete cinque mesi prima della sua uscita ufficiale, il gruppo decise di includere due tracce aggiuntive: Battle of One (brano inizialmente deciso come traccia titolo dell'album) e Hunter (una cover di Björk). Per promuovere meglio l'album, sono stati inseriti dei "golden passes" in un certo numero di copie, che garantiscono ai loro possessori l'accesso gratis ai concerti dei Thirty Seconds to Mars e l'accesso al backstage.
### Ristampe
Il 21 novembre 2006 venne pubblicata l'edizione deluxe dell'album, la quale contiene la bonus track The Kill (Rebirth), ovvero una re-incisione di The Kill, e un DVD che rappresenta la loro vittoria agli MTV Video Music Awards, i making of dei videoclip per i singoli estratti dall'album ed alcuni concerti di MTV 2 registrati durante il Welcome to the Universe Tour. Di fronte alla produzione dell'edizione deluxe, il gruppo richiese i nomi dei membri del fan club Echelon per poterli ringraziare per il loro appoggio; di conseguenza, la cover interiore dell'edizione presenta un vasto elenco di nomi. Inoltre, la copertina di questa versione contiene un'immagine olografica: la "Mithra" ed i "Trinity".
Una ristampa dell'edizione deluxe fu pubblicata il 26 novembre 2007, come anticipazione del singolo A Beautiful Lie. Questa edizione, oltre alle tracce della precedente, contiene anche una versione acustica di A Beautiful Lie registrata al NRJ. Il DVD differisce da quello precedente, e sono presenti brani eseguiti dal vivo a MTV 2. Si divide in due capitoli; il primo, intitolato Initium, contiene i video e le dietro le quinte di From Yesterday e The Kill, ed un'intervista al gruppo. Assente nel DVD, ma presente nel booklet, c'è il dietro le quinte di A Beautiful Lie. Il secondo capitolo, "MTV2's All That Rocks", contiene Attack, The Kill e The Fantasy registrate dal vivo al CBGB.
Nel corso del 2007 l'edizione regolare dell'album fu pubblicato anche in Europa e segue il loro esteso tour europeo. Grazie al tour, il gruppo riuscì ad affermarsi al pubblico europeo, riuscendo a registrare il tutto esaurito nei concerti, fino ad arrivare a conquistare il disco di platino nel Regno Unito e in Italia. Sempre nello stesso anno, in Irlanda, è stata pubblicata un'ulteriore versione del disco, contenente The Kill (Rebirth) e una versione acustica di A Beautiful Lie registrata in una sessione radiofonica.
## Tracce
Testi e musiche di Jared Leto, eccetto dove indicato.
* Attack – 3:09
* A Beautiful Lie – 4:04
* The Kill – 3:51
* Was It a Dream? – 4:15
* The Fantasy – 4:29
* Savior – 3:23 (Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević, Matt Wachter)
* From Yesterday – 4:05 (Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević, Matt Wachter)
* The Story – 3:53
* R-Evolve – 3:58
* A Modern Myth – 14:10 – include la traccia fantasma Praying for a Riot
### Tracce bonus nelle edizioni australiana, europea, giapponese e deluxe
* Battle of One – 2:47 (Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević, Matt Wachter)
* Hunter – 3:54 (Björk) – originariamente interpretata da Björk
### Traccia bonus nelle edizioni australiana e giapponese
* Was It a Dream? (Acoustic) – 4:26
### Tracce bonus nell'edizione brasiliana
* The Kill (Rebirth) – 3:59
* The Kill (feat. Pitty) (Acoustic) – 3:45
### Tracce bonus nell'edizione irlandese
* The Kill (Rebirth) – 3:59
* A Beautiful Lie (Acoustic) – 3:40
### Traccia bonus nell'edizione di iTunes
* Attack (Live) – 5:03
### Deluxe Edition
**DVD bonus**
* The Kill
* The Making of The Kill
* The International Music Feed Interview
* Attack (MTV2's Greatest Moments 2006)
* The Kill (MTV2's Greatest Moments 2006)
* The Fantasy (Fan-generated take)
* T-Minus Rock Interview
* Red Carpet Arrival (MTV Video Music Awards)
* MTV2 Award Acceptance Speech
* MTV2 $2Bill Internet Promo
* MTV2 $2Bill Pre-Sale Tour Promo
* MTV2 $2Bill Ticket Sale Tour Promo
**Traccia bonus nel CD**
* The Kill (Rebirth) – 3:59
* A Beautiful Lie (Acoustic) – 3:40
**DVD presente nella ristampa della Deluxe Edition**
* Initium
* The Kill
* The Making of The Kill
* From Yesterday
* From Yesterday - Behind the Scenes
* A Beautiful Lie - Behind the Scenes
* The International Music Feed interview
* MTV2's All That Rocks
* Attack (MTV2's Greatest Moments 2006)
* The Kill (MTV2's Greatest Moments 2006)
* The Fantasy (Fan-Generated Take)
## Formazione
### Gruppo
* Jared Leto – voce, chitarra
* Tomo Miličević – chitarra, violino, tastiera, sintetizzatore, programmazione
* Matt Wachter – basso, tastiera, sintetizzatore
* Shannon Leto – batteria, percussioni
### Altri musicisti
* Oliver Goldstein – sintetizzatore (tracce 1, 6 e 7)
* Matt Serletic – tastiera (traccia 3)
* Steve Dress – basso (traccia 10)
* Caroline Campbell, Neel Hammond – violini (traccia 10)
* Miguel Atwood-Ferguson – viola (traccia 10)
* Vanessa Freebairn-Smith – violoncello (traccia 10)
### Produzione
* Josh Abraham, Thirty Seconds to Mars – produzione
* Tom Lord-Alge – missaggio (traccia 1)
* Femio Hernandez – assistenza missaggio (traccia 1)
* Brian Gardner – mastering presso i Bernie Grundam Mastering
* Irving Azoff Management – gestione
* Gary Stiffelman (Ziffren), Brittenham, Branca & Fischer – legali
* Dian Vaughn (Loring Ward) – gestione commercio
* John Marx, John Branigan (William Morris) – booking negli Stati Uniti d'America
* Mike Greek (Creative Artists Agency UK Ltd) – booking internazionale
* Sean Mosher-Smith, Thirty Seconds to Mars – direzione creativa e design
* Olaf Heine – fotografia
## Classifiche
### Classifiche settimanali
| Classifica (2006) | Posizione massima |
| - | - |
| Stati Uniti | 36 |
| Classifica (2007) | Posizione massima |
| Australia | 20 |
| Austria | 10 |
| Belgio (Vallonia) | 96 |
| Finlandia | 15 |
| Francia | 87 |
| Germania | 30 |
| Grecia | 40 |
| Italia | 11 |
| Messico | 20 |
| Nuova Zelanda | 20 |
| Paesi Bassi | 31 |
| Portogallo | 23 |
| Regno Unito | 38 |
| Svizzera | 49 |
### Classifiche di fine anno
| Classifica (2006) | Posizione massima |
| - | - |
| Stati Uniti | 184 |
| Classifica (2007) | Posizione massima |
| Austria | 72 |
| Italia | 63 |
| Stati Uniti | 84 |
| Stati Uniti (rock) | 20 |
## Date di pubblicazione
| Paese | Data di pubblicazione | Etichetta | Formato | Edizione |
| - | - | - | - | - |
| Stati Uniti d'America | 16 agosto 2005 | Immortal, Virgin | Enhanced CD | Standard |
| Mondo | 30 agosto 2005 | Immortal, Virgin | CD, LP | Standard |
| Giappone | 12 dicembre 2005 | Toshiba EMI | CD | Standard |
| Italia | 14 febbraio 2007 | EMI | CD, download digitale | Standard |
| Austria | 15 febbraio 2007 | EMI | CD, download digitale | Standard |
| Germania | 15 febbraio 2007 | EMI | CD, download digitale | Standard |
| Paesi Bassi | 16 febbraio 2007 | EMI | CD, download digitale | Standard |
| Europa | 16 febbraio 2007 | Virgin | CD | Standard |
| Regno Unito | 26 febbraio 2007 | Virgin | CD, LP, download digitale | Standard |
| Nuova Zelanda | 27 marzo 2007 | Virgin | CD | Deluxe Edition |
| Mondo | 21 novembre 2006 | Immortal, Virgin, EMI, MTV2 | CD+DVD | Deluxe Edition |
| Mondo | 26 novembre 2007 | Immortal, Virgin, EMI, MTV2 | CD+DVD | Deluxe Edition (Ristampa) |
| Giappone | 27 febbraio 2008 | Toshiba EMI | CD+DVD | Japanese Limited Edition |
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6,332,869 | https://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_dell%27antico_Egitto | Letteratura dell'antico Egitto | # Letteratura dell'antico Egitto
La letteratura dell'antico Egitto fu scritta in lingua egizia a partire dal periodo faraonico dell'antico Egitto fino alla fine della dominazione romana. Rappresenta il corpus più antico della letteratura egizia. Insieme alla letteratura sumera, è considerata la letteratura più antica del mondo.
La scrittura dell'antico Egitto, sia quella geroglifica che quella ieratica, comparve per la prima volta nel tardo V millennio a.C., durante l'ultima fase dell'Egitto preistorico. A partire dall'Antico Regno (dal XXVI secolo a.C. al XXII secolo a.C.), le opere letterarie comprendevano testi funerari, epistole, inni, poesie e testi autobiografici commemorativi che riportano le carriere di funzionari amministrativi di primo piano. Una letteratura egizia narrativa fu creata solo dagli inizi del Medio Regno (dal XXI secolo a.C. al XVII secolo a.C.). Questa fu una "rivoluzione dei media", che secondo Richard B. Parkinson, fu il risultato dell'ascesa di una classe intellettuale di scribi, di una nuova sensibilità culturale dell'individuo, di un livello di alfabetizzazione senza precedenti e di un accesso tradizionale ai documenti scritti. Tuttavia, il grado di alfabetizzazione era minore dell'uno percento di tutta la popolazione. L'istituzione della letteratura era dunque una pratica d'élite monopolizzata da una classe di scribi legata alle cariche di governo e alla corte reale del faraone. Comunque, tra gli studiosi moderni non si riscontra un consenso netto sulla dipendenza della letteratura antica egizia dall'ordine sociopolitico delle corti reali.
Il medio egiziano – lingua parlata nel Medio Regno – divenne un linguaggio classico durante il Nuovo Regno (dal XVI secolo a.C. fino all'XI secolo a.C.) quando il linguaggio vernacolare noto come neo-egiziano apparve per la prima volta in scrittura. Gli scribi del Nuovo Regno canonizzarono e copiarono molti testi letterari scritti in medio egiziano. Alcuni generi della letteratura del Medio Regno, come gli "ammaestramenti" e le storie narrative, sono rimaste popolari nel Nuovo Regno, anche se il genere dei testi profetici non è stato ripreso fino al periodo tolemaico (dal IV secolo a.C. al I secolo a.C.). Le composizioni di genere narrativo di Medio Regno comprendono Le avventure di Sinuhe, il Racconto del naufrago e L'Oasita eloquente, mentre gli ammaestramenti comprendono Gli insegnamenti di Amenemhat e Gli insegnamenti lealisti. Nel periodo del Nuovo Regno, la scrittura di graffiti commemorativi sui templi sacri e sulle pareti delle tombe fiorì come un genere unico di letteratura.
Il riconoscimento dei legittimi autori delle opere era importante solo per alcuni generi. Per il genere "ammaestramenti", venivano infatti utilizzati degli pseudonimi e i testi venivano falsamente attribuiti a figure storiche di rilievo.
La letteratura dell'antico Egitto è stata conservata su un'ampia varietà di mezzi di comunicazione, quali rotoli di papiro, ostraka di calcare o di ceramica, tavolette di legno per la scrittura, edifici monumentali in pietra e sarcofagi. I testi conservati e scoperti dagli archeologi rappresentano una piccola parte del patrimonio scritto degli antichi Egizi. L'area della pianura alluvionale del Nilo è poco rappresentata poiché l'ambiente umido è inadatto alla conservazione dei papiri e delle iscrizioni in inchiostro. D'altra parte, depositi nascosti di letteratura, sepolti per migliaia di anni, sono stati scoperti in insediamenti ai confini aridi e desertici della civiltà egizia.
## Scritture, mezzi di comunicazione e lingue
### Geroglifici, ieratico e demotico
Nel Periodo Predinastico, alla fine del IV millennio a.C., i geroglifici egizi e la loro forma corsiva, lo ieratico erano scritture ben consolidate. I geroglifici egizi erano illustrazioni artistiche di oggetti naturali. Per esempio, il geroglifico per chiavistello, pronunciato se, produceva il suono s; quando questo geroglifico era combinato con un altro o più geroglifici, produceva una combinazione di suoni che poteva rappresentare concetti astratti come tristezza, felicità, bellezza e malvagità. La Tavoletta di Narmer, datata al 3100 a.C. circa, nell'ultima fase del Periodo Predinastico, combina i geroglifici per pesce gatto e scalpello per produrre il nome del re Narmer.
Gli Egizi chiamavano i loro geroglifici "parole divine", e riservavano il loro utilizzo a scopi importanti, come comunicare con le divinità e gli spiriti dei morti tramite testi funerari. Ogni parola geroglifica rappresentava un oggetto specifico e incarnava l'essenza di tale oggetto, riconoscendolo come creato dalla divinità e appartenente all'universo più grande. Tramite atti rituali sacerdotali, come bruciare incenso, il sacerdote permetteva agli spiriti e alle divinità di leggere i geroglifici che decoravano le superfici dei templi. Nei testi funerari a partire dalla XII dinastia, gli Egizi credevano che sfigurare, e anche omettere certi geroglifici, recasse conseguenze, buone o cattive, per il proprietario deceduto di una tomba il cui spirito faceva affidamento sui testi come fonte di nutrimento nella vita dopo la morte. Mutilare il geroglifico di un serpente velenoso o di un altro animale pericoloso eliminava una potenziale minaccia. Tuttavia, rimuovere ogni geroglifico rappresentate il nome di una persona deceduta avrebbe deprivato la sua anima dell'abilità di leggere i testi funerari e l'avrebbe condannata a un'esistenza inanimata.
Lo ieratico è una forma corsiva semplificata dei geroglifici egizi. Come i geroglifici, lo ieratico era usato nei testi sacri e religiosi. Nel I millennio a.C., lo ieratico divenne la scrittura prevalentemente usata nei testi funerari e nei papiri dei templi. Mentre la scrittura dei geroglifici richiedeva la massima precisione e attenzione, il corsivo ieratico poteva essere scritto molto più velocemente ed era dunque più pratico per la tenuta dei registri da parte degli scribi. Il suo scopo principale era quello di servire da scrittura stenografica per scritti meno formali come lettere private, documenti legali, poemi, registri di tasse, testi medici, trattati matematici e insegnamenti. Lo ieratico poteva essere scritto in due stili differenti: uno era più calligrafico e solitamente riservati a registri governativi e manoscritti letterari, l'altro era usato per resoconti informali e lettere.
Nella metà del I millennio a.C. i geroglifici e lo ieratico erano usati per scritti reali, monumentali, religiosi e funerari, mentre una nuova scrittura, anche più corsiva, era utilizzata per la scrittura informale e quotidiana: il Demotico. L'ultima scrittura adottata dagli Egizi fu l'alfabeto copto, una versione modificata dell'alfabeto greco. Il Copto diventò la scrittura comune nel IV secolo d.C. quando il Cristianesimo divenne la religione di stato tramite l'Impero Romano; i geroglifici vennero abbandonati in quanto immagini idolatriche di una tradizione pagana, inadatte per scrivere il canone biblico.
### Strumenti di scrittura e materiali
La letteratura egizia era prodotta su una varietà di mezzi di comunicazione. Insieme allo scalpello, necessario per le iscrizioni su pietra, il principale strumento di scrittura degli antichi Egizi era il calamo, una canna modellata in uno stelo con un'estremità simile ad una spazzola. Con pigmenti di carbone nero e ocra rossa, il calamo era usato per scrivere su rotoli di papiro - un materiale sottile creato dal battere insieme strisce di midollo dalla pianta di Cyperus papyrus - così come su piccoli frammenti di vasi di ceramica o calcare conosciuti come ostraka. Si pensa che i rotoli di papiro fossero merci moderatamente costose, poiché molti sono palinsesti, manoscritti il cui contenuto originale è stato cancellato per fare spazio a nuovi lavori scritti. Questo, insieme alla pratica di strappare pezzi di documenti di papiro più grandi per scrivere lettere più piccole, suggerisce che vi fossero carenze stagionali causate dalla stagione di crescita limitata del Cyperus papyrus. Ciò spiega anche l'uso frequente di ostraka e di scaglie di calcare come mezzo di scrittura per testi più brevi. Oltre alla pietra, gli ostraka di ceramica e i papiri, i mezzi di scrittura includevano anche il legno, l'avorio e il gesso.
Nel periodo romano dell'Egitto, il tradizionale calamaio egizio fu rimpiazzato dal principale strumento di scrittura del mondo greco-romano: un calamaio più corto e spesso con un pennino. Allo stesso modo, gli originali pigmenti egizi furono abbandonati in favore degli inchiostri greci a base di piombo. L'adozione degli strumenti di scrittura greco-romani influenzò la grafia egizia, poiche i segni ieratici divennero più distanziati, ebbero svolazzi più curvi e maggiore precisione angolare.
### Conservazione del materiale scritto
Le tombe egizie sotterranee nel deserto forniscono probabilmente l'ambiente più protettivo per la conservazione di documenti di papiro. Per esempio, ci sono molti papiri funerari del Libro dei Morti ben conservati posizionati nelle tombe per fungere da guida per l'aldilà per le anime dei proprietari deceduti delle tombe. Tuttavia, posizionare papiri non religiosi nelle camere di sepoltura era consueto solo alla fine del Medio Regno e nella prima metà del Nuovo Regno. Così, la maggior parte di papiri letterari ben conservati sono datati a questo periodo.
La maggior parte degli insediamenti nell'antico Egitto era situati sul sedimento della pianura alluvionale del Nilo. Questo ambiente umido era sfavorevole per la conservazione a lungo termine dei documenti di papiro. Gli archeologi hanno scoperto una più grande quantità di documenti di papiro in insediamenti nel deserto su terra elevata rispetto alla pianura alluvionale, e in insediamenti che mancavano di lavori di irrigazione, come Elefantina, El-Lahun e El-Hiba.
Anche le scritte su mezzi più stabili sono state perse in vari modi. Le pietre con iscrizioni erano frequentemente riutilizzate come materiale da costruzione, e gli ostraka di ceramica necessitavano di un ambiente secco per assicurare la conservazione di inchiostro sulle loro superfici. Mentre i rotoli di papiro venivano solitamente depositate in scatole per la loro custodia, gli ostraka venivano spesso abbandonati in vaste fosse; una di queste fu scoperta per caso nel villaggio di era Ramesside Deir el-Medina, ed ha fornito la maggior parte delle lettere su ostraka conosciute. I documenti trovati in questo sito includono lettere, inni, racconti immaginari, ricette, ricevute di affari e testamenti.
### Egizio Antico, Medio e Tardo e Demotico
Nonostante la scrittura apparve per la prima volta alla fine del IV millennio a.C., era usata solo per trasmettere nomi corti ed etichette; strisce connesse di testo non apparvero prima del 2600 a.C. circa, all'inizio dell'Antico Regno. Questo sviluppo segnò l'inizio della prima fase conosciuta della lingua egizia: l'Egizio Antico.. L'Egizio Antico rimase una lingua parlata fino al 2100 a.C. circa, quando, durante l'inizio del Medio Regno, si evolse nel Egizio Medio. Mentre l'Egizio Medio era strettamente collegato all'Egizio Antico, l'Egizio Tardo era significativamente diverso nella struttura grammaticale. Probabilmente l'Egizio Tardo apparve come lingua vernacolare già nel 1600 a.C., ma non fu usata come lingua scritta fino al 1300 a.C. circa durante il Periodo Amarniano del Nuovo Regno. L'Egizio Tardo si evolse nel Demotico nel VII secolo a.C., e nonostante il Demotico rimase una lingua parlata fino V secolo d.C., fu gradualmente rimpiazzata dal Copto dal I secolo d.C.
Lo ieratico fu usato insieme ai geroglifici per la scrittura nell'Egizio Antico e Medio, diventando la forma principale di scrittura nell'Egizio Tardo. Dal Nuovo Regno e nel resto della storia egizia, l'Egizio Medio divenne una lingua classica che era di solito riservata per leggere e scrivere i geroglifici e la lingua parlata per forme di letteratura più esaltate, come registri storici, autobiografie commemorative, inni e incantesimi funerari. Tuttavia, la letteratura del Medio Regno scritta in Egizio Medio fu anche riscritta in ieratico durante periodi più tardi.
## Le funzioni letterarie: sociali, religiose ed educative
Nella Storia egizia, leggere e scrivere erano i principali requisiti per servire in un incarico pubblico, nonostante gli ufficiali del governo fossero assistiti quotidianamente nel loro lavoro da un gruppo sociale colto di élite noto come scribi. Come evidenziato dal Papiro Anastasi I del Periodo Ramesside, agli scribi poteva essere anche richiesto "...di organizzare lo scavo di un lago e la costruzione di una rampa di mattoni, stabilire il numero di uomini necessari per trasportare un obelisco e di organizzare l'approvvigionamento per una missione militare". Oltre ai lavori governativi, i servizi degli scribi sono stati spesso ricercati dagli analfabeti per scrivere lettere, atti di vendita e documenti legali. Si pensa che le persone che sapevano leggere e scrivere comprendessero solo l'1% della popolazione, mentre i rimanenti erano contadini, mandriani, artigiani e altri lavoratori, così come mercanti che richiedevano l'assistenza di scribi come segretari. Lo status privilegiato dello scriba sui lavoratori analfabeti era il tema di un popolare testo di insegnamenti del Periodo Ramesside La satira dei mestieri, dove venivano criticati lavori umili e indesiderabili, per esempio il vasaio, il pescatore, il lavandaio e il soldato, e veniva lodata la professione dello scriba. Una simile opinione avvilente nei confronti degli analfabeti è espressa negli Insegnamenti di Khety del Medio Regno, che sono usati per rinforzare la posizione elevata dello scriba nella gerarchia sociale.
La classe degli scribi era il gruppo sociale responsabile di conservare, trasmettere e canonizzare i classici letterari, e di scrivere nuovi componimenti. Opere classiche, come Le avventure di Sinuhe e gli Insegnamenti di Amenemhat, erano copiate dagli scolari come esercizi pedagogici per la scrittura e per istillare i valori etici e morali necessari che distinguevano la classe sociale degli scribi. I libri sapienziali del genere degli "insegnamenti" rappresentano la maggior parte dei testi pedagogici scritti sugli ostraka durante il Medio Regno; i testi di narrativa, come Le avventure di Sinuhe e Re Neferkara e il generale Sasenet vennero copiati raramente come esercizi scolastici fino al Nuovo Regno. William Kelly Simpson descrive i racconti narrativi come Sinuhe e Il racconto del naufrago come "...istruzioni o insegnamenti nelle vesti di narrative", poiché i protagonisti di queste storie rappresentano i valori del tempo, come l'amore per la casa o la fiducia in se stessi.
Ci sono alcuni casi conosciuti dove uomini fuori dalla professione di scriba erano istruiti e avevano accesso alla letteratura classica. Menna, un disegnatore, che lavorava a Deir el-Medina durante la XX dinastia, citava passaggi dalle narrative del Medio Regno come L'oasita eloquente e Il racconto del naufrago in una lettera di rimprovero al suo figlio disobbediente. Un contemporaneo ramesside di Menna, Hori, lo scriba autore della lettera satirica nel Papiro Anastasi I, ammonì il suo destinatario per aver citato le Istruzioni di Hordjedef nella maniera indecorosa di una persona non scriba e semi-istruita. Fischer-Elfert descrive ulteriormente questo affronto di un dilettante alla letteratura ortodossa:
Cosa può essere rivelato dall'attacco di Hori sul modo in cui alcuni scribi ramessidi si sentivano obbligati a dimostrare la loro maggiore o minore conoscenza con la letteratura antica è il concetto che queste opere venerabili dovevano essere conosciute per intero e non dovevano essere abusate come fonti per detti popolari estratti deliberatamente dal passato. I classici del tempo dovevano essere memorizzati completamente e compresi a fondo prima di essere citati.
Ci sono prove limitate ma solide nella letteratura e nell'arte egizia della pratica della lettura orale dei testi al pubblico. La parola per "recitare" (šdj) era spesso associata con biografie, lettere, e incantesimi. La parola "cantare" (ḥsj) era usata per le canzoni di lode, le canzoni d'amore, i lamenti funerari, e alcuni incantesimi. Discorsi come la Profezia di Neferti suggeriscono che i componimenti fossero destinati alla lettura orale tra gli incontri di élite. Nel breve ciclo di storie in demotico del I millennio a.C. incentrato sulle gesta di Petiese, le storie iniziano con la frase "La voce che è davanti al Faraone", il che indica che un oratore e un pubblico erano coinvolti nella lettura del testo. Un pubblico immaginario di alti ufficiali governativi e membri della corte reale è citato in alcuni testi, ma potrebbe essere stato coinvolto un pubblico più ampio e non istruito. Per esempio, una stele funeraria di Sesostri I (1971–1926 a.C.C) menziona esplicitamente persone che si sarebbero riunite ed avrebbero ascoltato uno scriba che avrebbe recitato ad alta voce le iscrizioni della stele.
La letteratura aveva anche scopi religiosi. Iniziando con i Testi delle Piramidi dell'Antico Regno, opere di letteratura funeraria scritte sulle pareti delle tombe, e più tardi sui sarcofagi, e sui papiri posti nelle tombe, erano ideati per proteggere e nutrire le anime nell'aldilà. Ciò includeva l'uso di incantesimi, magie, e inni lirici. Copie di testi letterari non funerari trovati in tombe non regali suggeriscono che il defunto potesse intrattenersi nell'aldilà leggendo questi testi di insegnamenti e storie di narrativa.
Nonostante la produzione letteraria fosse prevalentemente un'attività di scribi maschi, si pensa che alcune opere fossero state scritte da donne. Per esempio, sono stati trovati vari riferimenti a donne che scrivono lettere e lettere private mandate e ricevute da donne. Tuttavia, Edward F. Wente afferma che, anche con riferimenti espliciti a donne che leggono lettere, è possibile che le donne incaricassero altri per scrivere i documenti.
## Datazione, ambientazione e autore
Richard B. Parkinson e Ludwig D. Morenz scrivono che la letteratura egizia - definita strettamente come belles-lettres ("bella scrittura") — non fu registrata in forma scritta fino all'inizio della XII dinastia del Medio Regno. I testi dell'Antico Regno servivano principalmente a conservare i culti divini, proteggere le anime nell'aldilà, e per documenti di uso pratico nella vita quotidiana. Fino al Medio Regno i testi non vennero scritti per scopo di intrattenimento e per curiosità intellettuale. Parkinson e Morenz ipotizzano anche che le opere scritte del Medio Regno fossero trascrizioni della letteratura orale dell'Antico Regno. Si sa che alcune poesie orali furono conservati in scritti più tardi; per esempio, le canzoni dei portatori di lettighe furono conservate in versi scritti nelle iscrizioni di tombe dell'Antico Regno.
Datare i testi con il metodo della paleografia, lo studio della grafia, è problematico a causa degli stili diversi di scrittura ieratica. L'uso dell'ortografia, anche lo studio dei sistemi di scrittura e dell'uso di simboli è problematico, poiche alcuni autori di testi potrebbero aver copiato lo stile caratteristico di un archetipo più antico. Racconti immaginari venivano spesso inseriti in ambientazioni storiche remote, e l'uso di ambientazioni contemporanee fu un fenomeno relativamente recente. Lo stile di un testo fornisce poco aiuto nel determinare la data esatta della sua composizione, poiché il genere e la scelta dell'autore potrebbero riguardare maggiormente lo stato d'animo di un testo piuttosto che l'era in cui è stato scritto. Per esempio, gli autori del Medio Regno potevano ambientare testi sapienziali immaginari nell'età d'oro dell'Antico Regno, o potevano scrivere racconti immaginari ambientati in un'età caotica rappresentante la vita più problematica nel Primo Periodo Intermedio. Altri testi immaginari sono ambientati in illo tempore (cioè in un tempo indeterminabile) e spesso contengono temi senza tempo.
Parkinson scrive che quasi tutti i testi letterari erano pseudonimi, e spesso attribuiti falsamente a famosi protagonisti della storia più antica, come re e visir. Solo i generi letterari degli "insegnamenti" e delle "lamentazioni/discorsi" contengono opere attribuite ad autori storici; i testi nel genere dei racconti narrativi non furono mai attribuiti a personaggi storici famosi. John W. Tait afferma che durante il Periodo Classico dell'Egitto, "Gli scribi egizi costruivano la loro opinione personale della storia del ruolo degli scribi e degli autori dei testi", ma durante Periodo Tardo, questo ruolo invece fu mantenuto dall'élite religiosa dei templi.
Ci sono poche eccezioni alla regola dello pseudonimo. Gli autori reali di alcuni testi insegnamento del Periodo Ramesside erano riconosciuti, ma questi casi sono rari, localizzati, e non caratterizzano le opere tradizionali. Coloro che scrivevano lettere private e talvolta di esempio erano riconosciuti come gli autori originali. Le lettere private potevano essere usate nei tribunali come testimonianze, poiché la grafia unica di una persona poteva essere identificata come autentica. Le lettere private ricevute o scritte dal faraone venivano talvolta incise in geroglifico su monumenti di pietra per celebrare il potere del re, mentre i decreti del re iscritti su stele erano spesso resi pubblici.
## Generi letterari e temi
Gli egittologi moderni classificano i testi egizi in generi letterari, per esempio "lamentazioni/discorsi" e racconti narrativi. L'unico genere di letteratura chiamata come tale dagli antichi egizi era il genere degli "insegnamenti" o "sebayt". Parkinson afferma che i titoli di un'opera, la sua dichiarazione di apertura, o le parole chiave trovate nel corpo del testo dovrebbero essere usate come indicatori del suo genere particolare. Solo il genere dei racconti narrativi impiegava la prosa, ma molte delle opere di quel genere, così come quelle di altri generi, erano scritte in versi. la maggior parte dei versi egizi erano scritti in forma di distici, ma talvolta venivano usaate anche le terzine e le quartine.
### Istruzioni e insegnamenti
Il genere delle "istruzioni" o "insegnamenti", così come il genere dei "discorsi riflessivi", può essere raggruppato nel corpo più grande della letteratura sapienziale dell'antico vicino Oriente. Il genere è di natura didattica e si pensa che abbia formato parte del programma di educazione degli scribi nel Medio Regno. Tuttavia, i testi di insegnamenti incorporavano spesso elementi di narrativa che potevano istruire così come intrattenere. Parkinson afferma che ci sono prove che i testi di insegnamento non fossero originariamente creati per l'uso nell'educazione degli scribi, ma a scopi ideologici. Ad esempio, Adolf Erman (1854–1937) scrive che le istruzioni immaginarie date da Amenemhat I (1991–1962 a.C.) ai suoi figli "...superano di gran lunga i confini della filosofia scolastica, an non c'è niente a che fare con la scuola in un grande avviso ai suoi figli ad essere leali al re". Mentre la letteratura narrativa, rappresentata in opere come "L'oasita eloquente", enfatizzano l'eroe individuale che sfida la società e i suoi ideali, al contrario i testi di insegnamenti sottolineano la necessità di aderire ai dogmi accettati dalla società.
Le parole chiave trovate nei testi di insegnamenti includono "conoscere" (rḫ) e "insegnare" (sbꜣ). Questi testi di solito adottano la struttura formulare del titolo di "le istruzioni di X fatte per Y", dove "X" può essere rappresentato da una figura autoritaria (come un visir o un re) che fornisce guida morale a suo figlio o ai suoi figli. È spesso difficile determinare quanti indirizzi immaginari sono coinvolti in questi insegnamenti, poiche alcuni testi passano da singolare a plurale quando si riferiscono al loro pubblico.
Esempi del genere degli "insegnamenti" includono le Massime di Ptahhotep, le Istruzioni di Kagemni, Gli Insegnamenti al re Merykara, le Istruzioni di Amenemhat, le Istruzioni di Djedefhor, gli Insegnamenti lealisti, l'Insegnamento di Ankhsheshonq e le Istruzioni di Amenemope. I testi di insegnamenti sopravvissuti dal Medio Regno erano scritti su manoscritti di papiro. Non è sopravvissuto nessun ostrakon educazionale dal Medio Regno. La prima tavoletta da scrivere di uno scolaro, con una copia di testi di insegnamenti (Massime di Ptahhotep), è datata alla XVIII dinastia. Le Massime di Ptahhotep e le Istruzioni di Kagemni sono trovate entrambe nel Papiro Prisse, che è stato scritto durante la XII dinastia del Medio Regno. Gli interi Insegnamenti Lealisti sopravvivono solo in manoscritti dal Nuovo Regno, nonostante l'intera prima metà sia conservata su una stele biografica nel Medio Regno che commemora l'ufficiale della XII dinastia Sehetepibra. Gli insegnamenti al re Merykara, le Istruzioni di Amenemhat, e le Istruzioni di Djedefhor sono opere autentiche del Medio Regno, ma sopravvivono solo su copie più tarde del Nuovo Regno. Le Istruzioni di Amenemope sono una composizione del Nuovo Regno.
### Racconti narrativi e storie
Il genere dei "Racconti" e delle "storie" è probabilmente il genere meno rappresentato dalla letteratura sopravvissuta del Medio Regno e dell'Egizio Medio. Nelle tarda letteratura egizia, i racconti e le storie comprendono la maggior parte delle opere letterarie sopravvissute datate dal Periodo Ramesside del Nuovo Regno al Periodo Tardo. Le maggiori opere narrative del Medio Regno comprendono le Storie della Corte del Re Cheope, Re Neferkara e il generale Sisene, L'oasita eloquente, le Avventure di Sinuhe e il Racconto del naufrago. Tra le storie del Nuovo Regno vi sono la Disputa di Apopi e Seqenenra, La presa di Joppa, la Storia del principe condannato, la Storia dei due fratelli, e Il viaggio di Unamon. Le storie del I millennio a.C. scritte in Demotico includono la storia della Stele della carestia (ambientata nell'Antico Regno, nonostante sia stata scritta durante la Dinastia Tolemaica) e i brevi cicli di storie del periodo greco e romano che trasformano figure storiche famose come Khaemwaset (XIX dinastia) e Inaros (Periodo Persiano dell'Egitto) in eroi immaginari e leggendari. Ciò è in contrasto con molte storie scritte in tardo egizio, i cui autori spesso sceglievano divinità come protagonisti e luoghi mitologici come ambientazioni.
Parkinson definisce i racconti come "...narrazioni immaginarie, non commemorative e non funzionali" che spesso usano la parola chiave "narrare" (sdd). Egli lo descrive come il genere con meno limiti precisi, poiché i racconti spesso incorporano elementi di altri generi letterari. Per esempio, Morenz descrive la sezione di apertura del racconto Le avventure di Sinuhe come una "...presentazione funeraria di se stesso" che parodia la tipica autobiografia trovata sulle stele funerarie commemorative. L'autobiografia è per un messaggero il cui servizio è iniziato sotto Amenemhat I. Simpson afferma che la morte di Amenemhat I nel rapporto dato da suo figlio, coreggente, e successore Sesostri I (1971–1926 a.C.) all'esercito all'inizio delle Avventure di Sinuhe sia "...eccellente propaganda". Morenz descrive Il racconto del naufrago come un rapporto i spedizione e un mito di letteratura di viaggio. Simpson nota che il metodo letterario della "storia in una storia" nel Racconto del naufrago potrebbe fornire "...il più antico esempio di una cronaca narrativa di una cava". Con l'ambientazione di un'isola magica del deserto, e un personaggio che è un serpente parlante, Il racconto del naufrago potrebbe anche essere classificato come una fiaba. Mentre storie come Le avventure di Sinuhe, La presa di Joppa e Il principe condannato contengono rappresentazioni immaginarie di Egizi all'estero, Il viaggio di Unamon è più probabilmente basato su un vero resoconto di un egizio che ha viaggiato a Biblo in Fenicia per ottenere legno di cedro per costruire una nave durante il regno di Ramses XI.
I racconti narrativi e le storie sono più spesso trovate su papiri, ma testi parziali e talvolta completi sono trovati sugli ostraka. Ad esempio, Le avventure di Sinuhe sono trovate su cinque papiri composti durante la XII e la XIII dinastia. Questo testo fu copiato più tardi molte volte su ostraka durante la XIX e la XX dinastia, con un ostrakon contenente il testo completo su entrambi i lati.
### Lamentazioni, discorsi, dialoghi e profezie
Il genere del Medio Regno dei testi profetici, conosciuto anche come "lamentazioni", "discorsi", "dialoghi", e "letteratura apocalittica", include opere come le Lamentazioni di Ipuwer, la Profezia di Neferti, e il Dialogo di un uomo con il suo ba. Questo genere non aveva nessun precedente conosciuto nell'Antico Regno e nessuna composizione originale conosciuta fu prodotta nel Nuovo Regno. Tuttavia, opere come la Profezia di Neferti erano spesso copiate durante il Periodo Ramesside del Nuovo Regno, quando questo genere del Medio Regno fu canonizzato ma interrotto. La letteratura profetica egizia subì una rinascita durante il periodo greco e romano con opere come la Cronaca Demotica, l'Oracolo dell'Agnello, l'Oracolo del Vasaio, e due testi profetici che si concentrano su Nectanebo II (r. 360–343 BC) come protagonista. Insieme ai testi di insegnamenti, questi discorsi riflessivi (parola chiave mdt) sono raggruppati nella categoria della letteratura sapienziale del vicino Oriente antico.
Nei testi del Medio Regno, i temi collegati includono una visione pessimistica, descrizioni di cambiamento sociale e religioso, e grande disordine sulla terra, prendendo la formula di versi "prima-ora". Nonostante questi testi siano solitamente descritti come "lamentazioni", la Profezia di Neferti divaga da questo modello, fornendo una soluzione positiva a un mondo problematico. Nonostante sopravviva solo copie più tarde dalla XVIII dinastia in poi, Parkinson afferma che, a causa di ovvi contenuti politici, la Profezia di Neferti sia stata scritta originariamente durante o subito dopo il regno di Amenemhat I. Simpson la chiama "...un lampante volantino politico ideato per supportare il nuovo regime" della XII dinastia fondata da Amenemhat, che usurpò il trono di Mentuhotep IV della XI dinastia. Nel discorso narrativo, Snefru (2613–2589 a.C.) della IV dinastia convoca a corte il saggio e sacerdote lettore Neferti. Neferti intrattiene il re con profezie, predicendo che la terra entrerà in un'era caotica, alludendo al Primo periodo intermedio, solo per essere riportata alla sua antica gloria da un giusto re — Ameny — che gli Egizi avrebbero presto riconosciuto come Amenemhat I. Un modello simile di un mondo tumultuoso trasformato in un'età d'oro da un re salvatore fu adottato dall'Oracolo dell'Agnello e dall'Oracolo del Vasaio, nonostante il loro pubblico vivesse sotto il dominio romano, il salvatore doveva ancora arrivare.
Nonostante fossero state scritte durante la XII dinastia, le Lamentazioni di Ipuwer sopravvivono solo da un papiro della XIX dinastia. Tuttavia, il Dialogo di un uomo con il suo ba è trovato su un papiro originale della XII dinastia, il Papiro di Berlino 3024. Questi due testi somigliano ad altri discorsi nello stile, nel tono, e nel tema, nonostante siano unici in quanto ai pubblici immaginari vengono dati dei ruoli molto attivi nello scambio del dialogo. Nelle Lamentazioni di Ipuwer, un saggio si rivolge a un re anonimo ed ai suoi funzionari, descrivendo lo stato miserabile della terra, per il quale incolpa l'incapacità del re di sostenere i valori regali. Ciò può sembrare o un avvertimento ai re o una legittimazione della dinastia corrente, confrontandola con il periodo apparentemente turbolento che la precedette. Nel Dialogo di un uomo con il suo ba, un uomo racconta a un pubblico una conversazione con il suo ba (una parte dell'Anima egizia) in cui riflette se continuare a vivere nella disperazione o se cercare la morte come una fuga dalla sofferenza.
### Poemi, canzoni, inni e testi funerari
Le stele funerarie furono prodotte per la prima volta all'inizio dell'Antico Regno. Trovate di solito nelle mastabe, combinavano i rilievi con iscrizioni riportanti il nome del defunto, i loro titoli ufficiali (se vi sono), e invocazioni.
Si pensava che i poemi funerari proteggessero l'anima del re nella morte. I Testi delle Piramidi sono il primo esempio letteratura religiosa sopravvissuta che incorpori versi poetici. Questi testi non appaiono nelle tombe o nelle piramidi prima del regno di Unis (2375–2345 a.C.), la cui piramide fu costruita a Saqqara. I Testi delle Piramidi riguardano prevalentemente la protezione e il nutrimento dell'anima del sovrano nell'aldilà. Questo scopo col tempo incluse la protezione sia del sovrano sia dei suoi subordinati nell'aldilà. Una varietà di tradizioni testuali si evolse dagli originali Testi delle Piramidi: i Testi dei sarcofagi del Medio Regno, il cosiddetto Libro dei Morti, le Litanie di Ra, e il Libro dell'Amduat, scritti su papiri dal Nuovo Regno alla fine della civiltà egizia.
I poemi erano anche scritti per celebrare il potere del re. Per esempio, nel Grande tempio di Amon a Karnak, Thutmose III (1479–1425 a.C.) della XVIII dinastia eresse una stele che commemorava le sue vittorie militari in cui gli dei benedicevano Thutmose in versi poetici e gli assicuravano vittorie sui suoi nemici. Oltre alle stele, dei poemi sono stati trovati su tavolette di legno per la scrittura usate dagli scolari. Oltre alla glorificazione dei re, i poemi erano scritti per onorare varie divinità, e anche il Nilo.
Gli inni e le canzoni rimanenti dalle tombe dell'Antico Regno includono gli inni del saluto del mattino agli dei nei loro templi. Un ciclo di canzoni del Medio Regno dedicato a Sesostri III (1878–1839 a.C.) è stato scoperto a el-Lahun. Erman ritiene che queste siano canzoni laiche usate per salutare il faraone a Menfi, mentre Simpson ritiene che siano di natura religiosa ma afferma che la divisione tra canzoni religiose e laiche non è molto netta. Il Canto dell'arpista, il cui testo è stato trovato in una tomba del Medio Regno e nel Papiro Harris 500 del Nuovo Regno, doveva essere cantato per gli ospiti a cena nei banchetti formali.
Durante il regno di Akhenaton (1353–1336 a.C.), il Grande Inno ad Aton — conservato nelle tombe di Amarna, compresa la tomba di Ay — era dedicato ad Aton, la divinità del disco solare a cui era dato il patrocinio esclusivo durante il suo regno. Simpson compara le parole di questa composizione e la sequenza di idee a quelle del Salmo 104.
È stato conservato un solo inno poetico nella scrittura demotica. Tuttavia, ci sono molto esempi rimanenti di inni egizi del Periodo Tardo scritti in geroglifici sulle pareti dei templi.
Non ci sono canzoni d'amore egizie datate prima del Nuovo Regno, essendo queste scritte in egizio tardo, nonostante si pensa che esse siano esistite anche in tempi precedenti. Erman compara le canzoni d'amore al Cantico dei cantici, citando le denominazioni di "sorella" e "fratello" che gli amanti usavano per parlarsi.
### Lettere private, lettere modello, ed epistole
Le lettere modello e le epistole egizie sono raggruppate in un solo genere letterario. Rotoli di papiro sigillati con timbri di fango venivano usati per lettere a lunga distanza, mentre venivano spesso usati ostraka per scrivere lettere più corte, non confidenziali, inviate a destinatari vicini. Lettere di corrispondenza reale o ufficiale, originariamente scritte in ieratico, venivano talvolta scritte su pietra in geroglifico. I vari testi scritti da scolare su tavolette di legno includono le lettere modello Lettere private potevano essere usate come lettere modello per gli scolari per essere copiate, comprese lettere scritte dai loro insegnanti o dalle loro famiglie. Tuttavia, queste lettere modello erano raramente incluse nei manoscritti educativi; erano invece usate lettere di finzione trovate in numerosi manoscritti. La formula epistolare comune usata in queste lettere modello era "L'ufficiale A. dice allo scriba B".
Le lettere private più antiche su papiro sono state trovate in un tempio funerario datato al regno di Djedkara Isesi (2414–2375 a.C.) della V dinastia. Più lettere sono datate alla VI dinastia, il sottogenere delle epistole iniziò. Il testo educativo Kemi, datato alla XI dinastia, contiene una lista di saluti epistolari, una narrazione con un finale in forma di lettera e terminologia adatta per l'uso in biografie commemorative. Si è notato che anche altre lettere dell'inizio del Medio Regno usavano formule epistolare simili a quelle della Kemit. I Papiri di Heqanakht, scritti da un proprietario terriero, sono datati alla Xi dinastia e rappresentano alcune delle lettere conosciute più lunghe che sono state scritte nell'Antico Egitto.
Durante la fine del Medio Regno, può essere visto una più grande standardizzazione della formula epistolare, ad esempio in una serie di lettere modello prese da dispacci mandati alla Fortezza di Semna in Nubia durante il regno di Amenemhat III (1860–1814 a.C.). Anche epistole venivano scritte durante tutte le tre dinastie del Nuovo Regno. Mentre le lettere ai morti sono strate scritte sin dall'Antico Regno, la scrittura di lettere di preghiere in forma epistolare alle divinità iniziò nel Periodo Ramesside, diventando molto popolare durante il periodo persiano e tolemaico.
L'epistola delle Lettere satiriche del Papiro Anastasi I, scritte durante la XIX dinastia era un testo pedagogico e didattico copiato su numerosi ostraka dagli scolari. Wente descrive la versatilità di questa epistola, che conteneva "...saluti opportuni con auguri per questa vita e la prossima, la composizione retorica, l'interpretazione di aforismi della letteratura sapienziale, l'applicazione della matematica a problemi di ingegneria, il calcolo di provviste per un esercito, e la geografia dell'Asia occidentale". Inoltre, Wente la chiama un "...trattato polemico" che sconsiglia l'apprendimento dei termini per luoghi, professioni, e cose; ad esempio, non è accettabile conoscere sono i nomi dei luoghi dell'Asia occidentale, ma anche è importante conoscere anche importanti dettagli sulla sua topografia e sulle sue strade. Per facilitare l'insegnamento, il testo adopera sarcasmo ed ironia.
### Testi biografici e autobiografici
Catherine Parke scrive che le più antiche iscrizioni commemorative appartengono all'antico Egitto e sono datate al III millennio a.C. Scrive: "Nell'antico Egitto i resoconti formulari delle vite dei faraoni lodavano la continuità del potere dinastico. Anche se tipicamente scritti in prima persona, queste dichiarazioni sono pubbliche, testimonianze generali, non discorsi personali." Aggiunge che come in queste antiche iscrizioni, il bisogno umano di "...celebrare, commemorare, e immortalare, l'impulso della vita contro la morte", è nello scopo delle biografie scritte oggi.
Olivier Perdu afferma che le biografie non esistevano nell'antico Egitto, e che la scrittura commemorativa debba essere considerata autobiografica. Edward L. Greenstein non è d'accordo con la terminologia di Perdu, affermando che il mondo antico non produceva "autobiografie" nel significato moderno, e che queste debbano essere distinte dai testi autobiografici del mondo antico. Tuttavia, sia Perdu che Greenstein sostengono che le autobiografie del Vicino Oriente antico non debbano essere equiparate al concetto moderno di autobiografia.
Jennifer Koosed spiega che non c'è un consenso uniforme tra gli studiosi riguardo all'esistenza o meno di biografie e autobiografie nel mondo antico. Una delle maggiori argomentazioni contro questa teoria è che il concetto di individualità non esisteva fino al Rinascimento europeo, il che spinge Koosed a scrivere "...così l'autobiografia è resa un prodotto della civiltà europea: sant'Agostino generò Rousseau, che generò Henry Adams, e così via". Koosed sostiene che l'uso della prima persona nei testi funerari commemorativi dell'antico Egitto non debba essere preso letteralmente poiché l'ipotetico autore è già morto. I testi funerari dovrebbero essere considerati biografici invece che autobiografici. Koosed avverte che il termine biografia riferito a questi testi è problematico, poiché inoltre questi descrivono spesso le esperienze della persona defunta nel viaggiare attraverso l'aldilà.
Iniziando con le stele funerarie degli ufficiali della fine della III dinastia, veniva aggiunta una piccola quantità di dettagli biografici accanto ai titoli del defunto. Tuttavia, non fu fino alla VI dinastia che le narrazioni della vita e della carriera degli ufficiali del governo vennero scritte. Le biografie nelle tombe divennero più dettagliate durante il Medio Regno, e includevano informazioni riguardo alla famiglia del defunto. La grande maggioranza di testi autobiografici è dedicata a funzionari e scribi, ma durante il Nuovo Regno alcune furono dedicate a ufficiali militari e soldati. Testi autobiografici del periodo tardo pongono un'enfasi maggiore al cercare l'aiuto delle divinità piuttosto che ad agire giustamente per avere successo nella vita. Mentre i primi testi autobiografici trattavano esclusivamente della celebrazione di vite di successo, i testi autobiografici del Periodo Tardo includono lamenti per morti premature, simili agli epitaffi dell'antica Grecia.
### Decreti, cronache, liste reali e narrazioni storiche
Gli storici moderni considerano che alcuni testi biografici — o autobiografici — siano importanti documenti storici. Ad esempio, le steli biografiche di generali militari nelle cappelle delle tombe costruite sotto Thutmose III forniscono la gran parte delle informazioni conosciute riguardo alle guerre in Siria e in Palestina. Tuttavia, anche gli annali di Thutmose III, scolpiti nelle pareti di vari monumenti costruiti durante il suo regno, come quelli a Karnak, conservano informazioni riguardi queste campagne militari. Gli annali di Ramses II (1279–1213 a.C.), che raccontano la Battaglia di Qadeš contro gli Ittiti includono, per la prima volta nella letteratura egizia, un poema epico narrativo, distinto da tutta la poesia precedente, che serviva a celebrare ed istruire.
Altri documenti utili per indagare sulla storia egizia sono le antiche liste reali trovate in laconiche cronache, come la Pietra di Palermo della V dinastia. Questi documenti legittimavano la rivendicazione della sovranità del faraone contemporaneo. Attraverso la storia egizia, decreti reali raccontavano le gesta dei faraoni regnanti. Ad esempio, il faraone nubiano Piankhy (752–721 a.C.), fondatore della XXV dinastia, fece erigere una stele scritta in egizio medio che descrive con sfumature insolite e immagini vivide le sue campagne militari di successo.
Uno storico egizio, conosciuto con il suo nome greco di Manetone (III secolo a.C. circa), fu il primo a scrivere storia completa dell'Egitto. Manetone fu attivo durante il regno di Tolomeo II (283–246 a.C.) e usò le Storie del grevo Erodoto (484 a.C.–425 a.C. circa) come sua principale fonte di ispirazione per una storia dell'Egitto scritta in greco. Tuttavia, le fonti principali dell'opera di Manetone furono le liste reali delle precedenti dinastie egizie.
### Graffiti di tombe e templi
Fischer-Elfert distingue la scrittura dei graffiti egizi come un genere letterario. Durante il Nuovo Regno, gli scribi che visitavano luoghi antichi spesso lasciavano messaggi di graffiti sulle pareti dei templi funerari e delle piramidi, spesso in commemorazione di queste strutture. Gli studiosi moderni non considerano questi scribi meri turisti, ma pellegrini che visitavano luoghi sacri dove i centri di culto inattivi potevano essere usati per comunicare con gli dei. C'è prova da un ostrakon educativo trovato nella tomba di Senenmut (TT71) che la scrittura formulare di graffiti era praticata nelle scuole di scribi. In un messaggio di greffiti, lasciato nel tempio funerario di Thutmose III aa Deir el-Bahari, un detto modificato dalle Massime di Ptahhotep è incorporato in una preghiera scritta sulla parete del tempio. Gli scribi spesso scrivevano i loro graffiti in gruppi separati per distinguere i propri da quelli degli altri. Questo portò alla competizione tra gli scribi, che spesso denigravano la qualità dei graffiti scritti da altri.
## Eredità, traduzione e interpretazione
Dopo che i Copti si convertirono al cristianesimo nei primi secoli d.C., la loro letteratura copta cristiana divenne separata dalle tradizioni letterarie faraoniche ed ellenistiche. Tuttavia, gli studiosi ipotizzano che la letteratura egizia, forse in forma orale, influenzò la letteratura greca e araba. Sono tracciati dei parallelismi tra i soldati egizi che entrarono di nascosto a Joppa nascosti in ceste per conquistare la città nella storia La presa di Joppa e i greci micenei che entrano di nascosto a Troia nel Cavallo di Troia. La Presa di Joppa è stata anche equiparata alla storia araba di Alì Babà nelle Mille e una notte. È stato ipotizzato che Sindbad il marinaio possa essere stato ispirato dal Racconto del naufrago. Alcune opere egizie sono state commentate da studiosi nel mondo antico. Ad esempio, lo storico romano-ebraico Flavio Giuseppe (37 d.C.-100 d.C. circa) citò e commentò i testi storici di Manetone.
L'iscrizione geroglifica conosciuta incisa più recentemente dell'antico Egitto si trova in un tempio a File, datata precisamente al 394 d.C., durante il regno di Teodosio I (379–395 d.C.). Nel IV secolo d.C., l'egizio-ellenico Orapollo compilò uno studio di quasi duemila geroglifici egizi e fornì la sua interpretazione dei loro significati, nonostante la sua comprensione fosse limitata e fosse ignaro dell'uso fonetico di ogni geroglifico. Questo studio fu apparentemente perso fino al 1415, quando l'italiano Cristoforo Buondelmonti lo acquisì sull'isola di Andro. Athanasius Kircher (1601–1680) fu il primo in Europa a rendersi conto che il Copto era un diretto discendente linguistico dell'antico egizio. Nel suo Oedipus Aegyptiacus, egli fece il primo sforzo concertato europeo di interpretare il significato dei geroglifici egizi, sebbene fosse basato su deduzioni simboliche.
Non fu fino al 1799, con la scoperta napoleonica di un'iscrizione trilingue (geroglifico, demotico e greco) sulla Stele di Rosetta, che gli studiosi moderni furono capaci di tradurre la letteratura dell'antico Egitto. Il primo grande sforzo per tradurre i geroglifici della Stele di Rosetta fu fatto da Jean-François Champollion (1790–1832) nel 1822. I primi sforzi di traduzione della letteratura egizia durante il XIX secolo furono tentativi per confermare gli eventi biblici.
Prima del 1970, l'opinione generale degli studiosi era che la letteratura dell'antico Egitto — nonostante condividesse delle similitudini con moderne categorie letterarie — non era un discorso indipendente, ininfluenzato dall'ordine sociopolitico antico. Tuttavia, dal 1970 in poi, un numero crescente di storici e di studiosi di letteratura hanno dubitato di questa teoria. Mentre gli studiosi prima del 1970 trattavano le opere letterarie egizie come fonti storiche che riflettevano accuratamente le condizioni di questa antica società, gli studiosi ora mettono in guardia contro questo approccio. Gli studiosi usano sempre di più un approccio ermeneutico multiforme per lo studio delle singole opere letterarie, in cui non solo lo stile e il contenuto, ma anche il contesto culturale, storico e sociale dell'opera sono tenuti in conto. Le singole opere possono poi essere usate come casi di studio per ricostruire le caratteristiche principali del discorso letterario egizio.
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9,587,304 | https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Maria_di_Lagorara | Santa Maria di Lagorara | # Santa Maria di Lagorara
Santa Maria di Lagorara (conosciuta anche come Santa Maria o Santa Maria di Maissana) è una frazione di circa 90 ab. del comune di Maissana, lungo la strada provinciale 52.
## Geografia fisica
### Territorio
Il territorio del paese è situato nell'alta val di Vara lungo la sponda destra del fiume Vara, vicino alla frazione Campore, ai piedi della rocca di Lagorara. Il paese si sviluppa attorno ad un "caruggio" che lo attraversa completamente, ed è costeggiato da una viabilità carrozzabile interna che parte dalle rampe di accesso, lungo la SP 52, e termina in località "Carmo", situata alle pendici della rocca di Crapenello.
## Storia
Il paese, insieme al comune di cui fa parte, nel 1923 è passato dalla Provincia di Genova alla Provincia della Spezia. Negli anni '60 del '900, la maggior parte della popolazione residente era occupata nella vicina Sestri Levante.
A partire dagli anni '60 del XX secolo, il paese è stato caratterizzato da un crescente spopolamento che ha visto molti residenti della zona trasferirsi in centri abitati più grandi nelle vicinanze. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un progressivo ripopolamento del paese e, più in generale, della zona.
## Monumenti e luoghi d'interesse
### Architetture religiose
Nel paese vi è un unico edificio religioso: la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, risalente al 1200. La chiesa è composta da una grande navata centrale e due piccole navate laterali. All'interno vi sono 6 altari:
* L'altare maggiore, che è stato spostato infondo all'abside negli anni '60 a seguito delle nuove indicazioni post-conciliari (con contestuale rimozione del coro ligneo e delle balaustre);
* Il nuovo altare maggiore, costituito da un semitronco rimosso dall'antico albero presente sul sagrato e da una mensa in legno, inaugurato nel 2015;
* 4 altari laterali, ognuno sovrastato dalle statue lignee di S.Rocco (patrono del paese), N.S. del Rosario, S. Giuseppe e S. Pietro.
Nell'abside, all'interno di una teca, è custodita la statua raffigurante L'Assunzione della Vergine Maria, alla quale è dedicata la Chiesa. La statua è stata recentemente oggetto di restauro, concluso nel 2022.
Al suo interno presenta degli affreschi del 1952 eseguiti da Cesare Donati ed è dotata di un organo a canne con trasmissione meccanica, restaurato l'ultima volta nel 1995. Conserva inoltre, nella torre campanaria, il più grande concerto di campane della val di Vara, costituito da 5 bronzi in Do diesis, di cui il peso della sola campana maggiore è di circa 15 quintali.
### Siti Archeologici
Nei pressi del paese si trova il sito archeologico di Valle Lagorara, visitato ogni anno da scolaresche e appassionati. Nel centro del paese vi è un fabbricato dedicato all'accoglienza di visitatori.
## Festività ed Eventi
Il fulcro della vita del paese è rappresentato dalle feste patronali, nel mese di agosto, al termine delle quali viene organizzata una serata conclusiva con cena e ballo nella locale struttura posta all'interno dell'area verde comunale. Durante l’arco dell’anno, inoltre, vengono festeggiate altre ricorrenze religiose (la comunità festeggia i santi presenti nella Chiesa parrocchiale con una giornata ad ognuno dedicata, ove viene celebrata la S. Messa e cantati i Vespri tradizionalmente in lingua latina dalla cantoria locale) e vengono svolti numerosi eventi di promozioni sociale, quali, ad esempio, pranzi di comunità e serate danzanti. Queste sono le maggiori festività celebrate durante l’anno:
* N.S. del Rosario (1ª domenica di Ottobre)
* San Giuseppe (19 Marzo)
* San Pietro e Paolo (29 Giugno)
* N.S. Assunta (15 Agosto)
* San Rocco (16 Agosto)
* Scioglimento del voto a S. Rocco (17 Agosto)
Recentemente, per volontà dei paesani, è nata l'Associazione "Santa Maia de Laguea-A.P.S.", che svolge funzioni di promozione sociale e organizza numerosi eventi durante l'anno, per far conoscere il territorio e contribuire al mantenimento delle tradizioni. L'associazione collabora strettamente con la Parrocchia per organizzare anche le feste religiose e gli eventi ad esse connessi.
## Economia
Il paese è sempre stato sede di numerose attività commerciali, dalla ricezione turistico/alberghiera all'attività agricola passando per numerosissime differenti attività artigiane. Oggi, nel territorio hanno sede un' impresa edile e alcuni ditte specializzate, oltre a numerose aziende agricole. L'attività alberghiero-ristorativa e di vendita di generi alimentari è garantita, oggi, dal noto Albergo-ristorante "Mafun".
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8,494,799 | https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Gordone | Charles Gordone | # Charles Gordone
Charles Gordone, all'anagrafe Charles Edward Fleming (Cleveland, 12 ottobre 1925 – College Station, 16 novembre 1995) è stato un drammaturgo e attore statunitense.È stato il primo scrittore afroamericano a vincere il Premio Pulitzer per la drammaturgia.
## Biografia
Dopo aver servito nella United States Air Force durante gli anni quaranta, negli anni cinquanta e sessanta di affermò come attore e regista sulle scene di New York, recitando accanto ad importanti attore del calibro di James Earl Jones, Maya Angelou e Cicely Tyson. Nel 1964 fece il suo debutto come drammaturgo con la pièce A Little More Light Around the Place, ottenendo il suo maggior successo nel 1970 con il dramma No Place to Be Somebody, per cui vinse il Premio Pulitzer per la drammaturgia. Nel corso della sua vita fu autore di una decina di opere teatrali.
Nel 1948 si sposò con Juanita Barton, da cui ebbe i due figli Stephen Gordone e Judy Ann Riser. Dopo il divorzio, Gordone si risposò con Jeanne Warner, da cui ebbe la figlia Leah-Carla Gordone. Durante gli anni di matrimonio con la moglie, Gordone ebbe una relazione con l'arista Nancy Meadows, da cui ebbe il figlio David Brent Gordone.
## Filmografia
### Cinema
* Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart), regia di Alan Parker (1987)
### Doppiatore
* Heavy Traffic, regia di Ralph Bakshi (1973)
* Coonskin, regia di Ralph Bakshi (1975)
* Wizards, regia di Ralph Bakshi (1977)
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104,056 | https://it.wikipedia.org/wiki/Scandinavia | Scandinavia | # Scandinavia
La Scandinavia è una regione geografica e storico-culturale dell'Europa settentrionale. Include la Norvegia e la Svezia, alle quali si aggiungono - in senso più ampio - la Danimarca, l'Islanda, le Fær Øer per ragioni culturali e la Finlandia per somiglianze geologiche, economiche e socioculturali.
Il coronimo è in particolare utilizzato per riferirsi:
* alla Penisola scandinava (Svezia, Norvegia e Finlandia settentrionale);
* alla Fennoscandia
* ai Paesi nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Isole Fær Øer, territori per circa due secoli aggregati in un'unificazione politica nota come Unione di Kalmar).
I paesi scandinavi sono identificabili dalle loro bandiere, ciascuna delle quali comprende una croce scandinava. La bandiera della Scandinavia unita è stata rappresentata da una croce scandinava di colore rosso su campo giallo.
## Descrizione
Per una prassi entrata in uso nella metà del XIX secolo con il nome Scandinavia si intende la regione culturale comprendente Danimarca, Norvegia, Svezia (con ovviamente annesse anche le Isole Åland e parte della Finlandia, facenti parte a tutti gli effetti del regno). Questi paesi si riconoscono reciprocamente come Paesi scandinavi. Infatti il forte legame culturale e linguistico tra Danimarca, Norvegia, Svezia oltre in senso lato anche Finlandia e Islanda arrivò a portare per un periodo anche ad una unione politica della Scandinavia stessa. Lo stato scandinavo geograficamente comprendeva, oltre a Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, anche Islanda, Groenlandia e Isole Fær Øer. Questa unificazione politica della Scandinavia è nota nelle lingue scandinave come Kalmarunionen ed è stato uno stato politicamente unitario per circa due secoli (dal 1397 al 1523)
Il termine viene tuttavia utilizzato, a seconda delle culture, per indicare regioni più vaste:
* nei paesi di lingua tedesca, oltre ai paesi che geograficamente appartengono alla penisola scandinava (Svezia e Norvegia e parte della Finlandia), il termine include anche la Danimarca.
* nei paesi di lingua inglese la Scandinavia comprende: Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda e Danimarca, compresa la Groenlandia (in questo alcuni ritengono che paesi nordici sia una dicitura che prediligono).
Da un punto di vista linguistico, etnico e culturale, in ogni caso, territori come l'Islanda e le isole Fær Øer sono anch'essi strettamente connessi alla Scandinavia per via della comune discendenza norrena. Anche la Finlandia, che per secoli è stata parte del Regno di Svezia, comprende questa discendenza norrena e rappresenta parte della popolazione: infatti nonostante la maggioranza dei finlandesi abbia un'origine linguistica ugro-finnica, la Finlandia rimane comunque legalmente uno Stato bilingue dove svedese e finlandese hanno lo stesso valore legale. Alcuni recenti studi genetici hanno dimostrato l'appartenenza del popolo finlandese ai popoli scandinavi e ha quindi portato a considerare che l'influenza ugro-finnica di questo popolo sia principalmente per la lingua, con l'eccezione dei sami. Secondo alcuni linguisti il termine Scandinavia ha origine dal nome della dea nordica Skaði, che era considerata la protettrice dell'inverno, della neve e della caccia. La regione aveva in latino il nome di Scandia.
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2,308,071 | https://it.wikipedia.org/wiki/David_Ogilvy%2C_XIII_conte_di_Airlie | David Ogilvy, XIII conte di Airlie | # David Ogilvy, XIII conte di Airlie
David George Coke Patrick Ogilvy, XIII conte di Airlie (Londra, 17 maggio 1926 – Londra, 26 giugno 2023), è stato un nobile scozzese.
## Primi anni di vita e formazione
David George Coke Patrick Ogilvy nacque a Westminster, Londra, il 17 maggio 1926. Era il figlio maggiore di David Ogilvy, XII conte di Airlie, (1893-1968) e di sua moglie lady Alexandra Marie Bridget Coke (1891–1984), figlia di Thomas Coke, III conte di Leicester. Re Giorgio V era il suo padrino. Suo fratello minore era l'on. sir Angus Ogilvy, marito della principessa Alexandra di Kent. Prestò servizio come paggio di suo padre all'incoronazione del re Giorgio VI e della regina Elisabetta tenutasi all'abbazia di Westminster il 12 maggio 1937. Dopo la morte della regina Elisabetta II, sua amica d'infanzia, avvenuta l'8 settembre 2022, fu l'ultimo sopravvissuto tra i partecipanti a quella cerimonia.
Venne educato all'Eton College. Prestò servizio nelle Guardie Scozzesi in Germania, Malesia e Austria dal 1945. Nel 1946 venne nominato aiutante di campo del comandante in capo e alto commissario per l'Austria. Lasciò l'esercito nel 1950 per frequentare il Royal Agricultural College di Cirencester, nel Gloucestershire, per saperne di più sulla gestione delle proprietà terriere. Gestì due tenute per un totale 69 000 acri (280 km²): il castello di Cortachy e il castello di Airlie. Possedeva anche una casa in Sloane Court West a Chelsea, Londra, dove viveva al momento della sua morte.
## Carriera
### Nelle banche
Nel 1953, l'allora lord Ogilvy iniziò una carriera nel settore bancario venendo assunto da J. Henry Schroder & Co. Venne nominato amministratore della società nel 1961, presidente di Henry Schroder Wagg & Co. nel 1973 e poi di Schroders plc nel 1977.
Il 28 dicembre 1968, alla morte del padre, gli succedette nel titolo. Nel 1972 venne inserito nella International Best Dressed Hall of Fame List.
### Nella Casa reale
Nel 1984, lord Airlie si dimise da Schroder per assumere l'incarico di lord cimabellano della Casa reale, il più alto ufficio della Casa reale. Prestò giuramento nel Consiglio privato e venne nominato cavaliere di gran croce dell'Ordine reale vittoriano. In qualità di lord cancelliere, era anche cancelliere di quest'ordine. Stava seguendo le orme del suo defunto padre, che aveva prestato servizio come lord ciambellano della famiglia della regina madre Elisabetta.
Sotto lord Airlie, il ruolo cerimoniale e non esecutivo del lord ciambellano fu modificato in quello di amministratore delegato. Lord Airlie avviò i cambiamenti nei primi anni '90 sotto gli auspici di "The Way Ahead Group". In base a questi piani la regina accettò di pagare le tasse, promosse una maggiore trasparenza per il sussidio pubblico della monarchia e pose una maggiore enfasi sulle pubbliche relazioni. Nel 1986, elaborò un rapporto di 1393 pagine raccomandando 188 modifiche per rendere più fluide le operazioni della Casa reale.
Il 29 novembre 1985, venne nominato cavaliere dell'Ordine del Cardo, il più importante ordine cavalleresco della Scozia. Nel 1987 divenne presidente della General Accident Fire and Life Assurance plc. Il 19 ottobre 1989 venne nominato lord luogotenente di Angus; era vice luogotenente dal 29 novembre 1964.
Il mandato di Airlie come lord ciambellano vide tempi di turbolenza per la monarchia, l'annus horribilis della regina Elisabetta II, con l'incendio del castello di Windsor del 1992 e le separazioni e i successivi divorzi del principe e della principessa di Galles e del duca e della duchessa di York. Rimase in carica fino al 1997 e al suo ritiro fu insignito della Royal Victorian Chain e nominato lord-in-waiting.
## Ultimi anni
La casa ancestrale di lord Airlie a Tayside era il castello di Cortachy, vicino all'antico borgo di Kirriemuir, nell'Angus. Il castello è la casa di famiglia da più di 500 anni. Tuttavia, nel 2014, lord e lady Airlie lasciarono la residenza e il loro figlio maggiore, che ora gestisce la proprietà, sta valutando il futuro del castello. Il 13 novembre 2007, dopo la morte di John Scott, IX duca di Buccleuch, lord Airlie venne nominato cancelliere dell'Ordine del Cardo. Mantenne questo ufficio fino alla sua morte.
Quando nel 1994 venne istituita l'Università di Abertay Dundee, Airlie ne divenne il primo cancelliere. Dal 1973 al 1988 fu inoltre il capitano generale della Royal Company of Archers, The Queen's Bodyguard for Scotland, un'unità cerimoniale che funge da guardia del corpo del sovrano in Scozia, e quindi gold stick per la Scozia.
Nel settembre del 2022, lord Airlie partecipò al funerale di Stato della regina Elisabetta II. Nel maggio successivo presenziò all'incoronazione di re Carlo III e della regina Camilla. Lo scrittore Hugo Vickers sottolineò che lord Airlie era l'ultimo uomo sopravvissuto a partecipare a tre incoronazioni: nel 1937, nel 1953 e nel 2023.
Lord Airlie morì nella sua casa di Londra, il 26 giugno 2023, all'età di 97 anni. Le esequie si tennero nel castello di Cortachy il 6 luglio. Su sua richiesta presenziarono scout e capi scout della Scozia. Lord Airlie era infatti presidente degli scout scozzesi. Gli associati locali e i loro leader del distretto di Angus Nord si allinearono lungo la strada mentre la sua bara veniva trasportata nel suo ultimo luogo di riposo, il locale cimitero di famiglia a Cortachy.
## Vita privata
Il 23 ottobre 1952 sposò Virginia Fortune Ryan, figlia dell'imprenditore americano John Barry Ryan e di sua moglie Margaret, figlia del finanziere Otto Kahn. Il matrimonio si è svolto nella chiesa di Santa Margherita a Westminster, alla presenza della regina madre Elizabeth Bowes-Lyon e della principessa Margaret, contessa di Snowdon. La coppia ebbe sei figli e undici nipoti:
* Lady Doune Mabell Ogilvy (nata 13 agosto 1953). Sposò Hereward Wake il 15 aprile 1977 e divorziarono nel luglio del 1995. Hanno quattro figli:
* John Hereward Wake (nato il 6 ottobre 1978);
* Henry Wake (nato nel 1980);
* Thom Wake (1984 - 1985);
* Laura Katherine Wake (nata nel 1986).
* Lady Jane Fortune Margaret Ogilvy (nata il 24 giugno 1955). Sposata con Francois Nairac il 30 agosto 1980. Hanno due figlie:
* Jessica Doune Nairac (nata nel 1985);
* Annabel Lydia Nairac (nata nel 1988).
* David John Ogilvy, XIV conte di Airlie (9 marzo 1958). Sposata con l'on. Geraldine Harmsworth (figlia di Vere Harold Esmond Harmsworth, III visconte Rothermere) nel 1981 e divorziato nel 1990. Hanno avuto una figlia. Nel 1991 si è risposato con Taka King. Hanno tre figli.
* On. Augusta Amadeus Caroline Ogilvy (nata il 3 dicembre 1981);
* On. David Huxley Ogilvy (nato l'11 dicembre 1991);
* On. Joseph Skene Ogilvy (nato il 21 marzo 1995);
* On. Michael Móir Ogilvy (nato il 20 gennaio 1997).
* On. Bruce Patrick Mark Ogilvy (nato il 7 aprile 1959)
* Lady Elizabeth Clementina Ogilvy (nata il 4 giugno 1965). Sposata con Jonathan Baring. Hanno un figlio:
* Samuel Fortune Patrick Baring (nato il 30 gennaio 1995).
* On. Patrick Alexander Ogilvy (nato il 24 marzo 1971).
Sua moglie, la contessa di Airlie, era lady of the Bedchamber della regina Elisabetta II dal 1º gennaio 1973, seguendo le orme di sua nonna, Mabell, contessa di Airlie, che ricoprì lo stesso incarico con la regina Maria di Teck. È stata la prima americana ad essere nominata dama di compagnia.
## Nella cultura popolare
Lord Airlie fu interpretato dall'attore Douglas Reith nel film del 2006 The Queen - La regina nella sua veste di lord ciambellano che pianifica il funerale di Diana, principessa del Galles. Fu interpretato dall'attore Martin Turner nella quinta stagione di The Crown in cui venne rappresentato mentre gestiva il divorzio del principe e della principessa del Galles.
## Antenati
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | David Ogilvy, X conte di Airlie | David Ogilvy, IX conte di Airlie |
| | | | David Ogilvy, X conte di Airlie | Clementina Drummond |
| | | David Ogilvy, XI conte di Airlie | David Ogilvy, X conte di Airlie | Clementina Drummond |
| | | David Ogilvy, XI conte di Airlie | Henrietta Blanche Stanley | Edward Stanley, II barone Stanley |
| | | | Henrietta Blanche Stanley | Henrietta Maria Dillon |
| | David Ogilvy, XII conte di Airlie | | Henrietta Blanche Stanley | Henrietta Maria Dillon |
| | David Ogilvy, XII conte di Airlie | | Arthur Gore, V conte di Arran | Philip Gore, IV conte di Arran |
| | | | Arthur Gore, V conte di Arran | Elizabeth Marianne Napier |
| | | Mabell Gore | Arthur Gore, V conte di Arran | Elizabeth Marianne Napier |
| | | Mabell Gore | Edith Jocelyn | Robert Jocelyn, visconte Jocelyn |
| | | | Edith Jocelyn | Frances Cowper |
| David Ogilvy | | | Edith Jocelyn | Frances Cowper |
| David Ogilvy | | | Thomas Coke, II conte di Leicester | Thomas Coke, I conte di Leicester |
| | | | Thomas Coke, II conte di Leicester | Lady Anne Amelia Keppel |
| | | Thomas Coke, III conte di Leicester | Thomas Coke, II conte di Leicester | Lady Anne Amelia Keppel |
| | | Thomas Coke, III conte di Leicester | Juliana Whitbread | Samuel Whitbread |
| | | | Juliana Whitbread | Julia Trevor |
| | Lady Alexandra Coke | | Juliana Whitbread | Julia Trevor |
| | Lady Alexandra Coke | | Luke White, II barone Annaly | Henry White, I barone Annaly |
| | | | Luke White, II barone Annaly | Ellen Dempster |
| | | Alice Emily White | Luke White, II barone Annaly | Ellen Dempster |
| | | Alice Emily White | Emily Stuart | James Stuart |
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2,657,107 | https://it.wikipedia.org/wiki/MARPAT | MARPAT | # MARPAT
Il MARPAT (MARine PATtern) è un particolare tipo di schema mimetico digitale in uso presso il Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Questo schema è stato introdotto a partire del 2003 con la nuova uniforme Marine Corps Combat Utility Uniform (MCCUU), che sostituisce la precedente Camouflage Utility Uniform.
Il Corpo dei Marine ha brevettato la colorazione MARPAT e le specifiche di fabbricazione delle uniformi e degli accessori che lo utilizzano; lo stesso nome "MARPAT" è un marchio registrato ed il logo del Corpo dei Marine è nascosto all'interno della trama per garantire l'originalità del prodotto. Si è molto dibattuto sulla somiglianza di questo pattern con il CaDPat (Canadian Disprutive Pattern), anch'esso digitale. Mentre il Corpo dei Marine continua a rivendicarne l'originalità, molte ricerche hanno dimostrato come la Digital MARPAT sia essenzialmente una CaDPat con colori differenti. Il MARPAT è stato creato basandosi sulle combinazioni di forme e colori presenti in mimetiche già esistenti, come la Tigerstripe e il Rhodesian Brushstroke.
## Disponibilità
Legalmente parlando al momento attuale i capi MARPAT sono acquistabili ed indossabili solamente da Marines in servizio attivo o facenti parte della riserva; non è inoltre autorizzata la vendita dei cosiddetti surplus. La grossa richiesta da parte di appassionati e collezionisti ha creato però un mercato di nuovo ed usato di varia provenienza che, pur non essendo autorizzato, non è al momento perseguito.
## Schema ed usi
Prima che fosse utilizzata dai suoi Marines, il Corpo utilizzava lo schema Woodland, abbastanza generale ed utilizzato in quasi tutti gli ambiti di guerra in cui le forze armate statunitensi fossero inviate ad operare. Durante lo sviluppo di un nuovo tipo di mimetismo nei primi anni 2000, i Marines statunitensi valutarono oltre 100 tipi di camuffamenti esistenti, e giudicarono il CaDPat come uno dei tre migliori schemi precedentemente sviluppati, insieme al Rhodesian Brushstroke e al Tigerstripe. Nessuno di questi tre modelli fu adottato, tuttavia il MARPAT attualmente in uso mette insieme elementi di tutte e tre le mimetiche. Da quando è stata introdotta la nuova uniforme da combattimento, i Marines hanno avuto ed hanno tuttora molti vantaggi nel mimetismo. Le colorazioni principali con cui sono fabbricate le mimetiche sono tre:
* Woodland MARPAT: tipica da "Woodland", viene utilizzata in ambienti boschivi e di più o meno fitta vegetazione;
* Desert MARPAT: colorazione sempre di tre colori mescolati tra loro, dal sabbia al giallo chiaro, è perfetta per mimetizzarsi in ambienti desertici e con alto tasso di terreno non occupato. Utilizzata al posto della vecchia mimetica con due colori a chiazze ben distinte tra loro;
* Urban MARPAT: di colorazione della trama che varia dal blu scuro ad uno più chiaro e a macchie di celeste, per confondersi al meglio con l'ambiente urbano. Mai utilizzata in combattimento. Questa mimetica è utilizzata principalmente dai membri dell'U.S. NAVY.
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2,784,611 | https://it.wikipedia.org/wiki/Jon_Kortajarena | Jon Kortajarena | # Jon Kortajarena
Jon Kortajarena Redruello (Bilbao, 19 maggio 1985) è un supermodello e attore spagnolo.
È stato uomo immagine di Just Cavalli, Bally, Etro, Trussardi e Tom Ford.
## Biografia
Ha intrapreso il suo viaggio nel mondo della moda su suggerimento dell'amico Eduardo Sayas che lo ha convinto ad andare a Barcellona per incontrare alcuni clienti.
Ha fatto il suo debutto nel 2004 per Emporio Armani e John Galliano nelle sfilate della settimana della moda di Milano e Parigi. Nello stesso anno, è diventato il volto della campagna pubblicitaria per la collezione primavera di Roberto Cavalli per marchio Just Cavalli, sotto la direzione artistica di Ellen von Unwerth.
In breve tempo è diventato uno dei modelli più ricercati. Ha sfilato da Milano a Parigi sulle passerelle delle più importanti case d'alta moda: Bottega Veneta, Dolce & Gabbana, Salvatore Ferragamo, Giorgio Armani, John Galliano, e Chanel.
Nel 2007 ha firmato un contratto con il marchio Guess?.
Il 26 giugno 2009, la rivista Forbes lo ha collocato all'ottavo posto nella classifica dedicata ai modelli maschili di maggior successo al mondo.
Nel dicembre 2009 si è classificato al quarto posto nella Top 50 dei migliori modelli internazionali maschili stilata da models.com.
Nel 2009 ha recitato per Tom Ford in A Single Man. Nel lungometraggio d'esordio dello stilista ha vestito i panni di Carlos, un affascinante omosessuale spagnolo da poco arrivato negli Stati Uniti d'America.
Nel 2012 e nel 2015 ha partecipato a due videoclip di Madonna, rispettivamente Girl Gone Wild e Bitch I'm Madonna.
Nel 2016 ha recitato nel film Andròn: The Black Labyrinth di Francesco Cinquemani, insieme ad Alec Baldwin, e ha preso parte al videoclip di Fergie, M.I.L.F. $.
Nel 2017 ha interpretato il ruolo di Felix Cordova nella serie televisiva Quantico, trasmessa da ABC. Nello stesso anno ha recitato nel primo lungometraggio di Eduardo Casanova, intitolato Pelle. Nel 2018 interpreta l'investigatore Marcos Eguía nella serie TV Le verità nascoste.. Nel 2019 veste i panni del primo ufficiale Nicolás Vazquez nella serie tv spagnola Alto mare prodotta da Netflix.
## Filmografia
### Cinema
* A Single Man, regia di Tom Ford (2009)
* Andròn: The Black Labyrinth, regia di Francesco Cinquemani (2015)
* Acantilado, regia di Helena Taberna (2016)
* Pelle (Pieles), regia di Eduardo Casanova (2017)
* Double Dutchess: Seeing Double, the Visual Experience, regia di Bruno Ilogti, Rich Lee e Chris Marrs Piliero (2017)
* The Aspern Papers (2018), regia di Julien Landais
* Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga (2020)
### Televisione
* Quantico - serie tv, 5 episodi (2017)
* Le verità nascoste (La verdad) - serie tv (2018)
* Alto mare - serie tv (2019-2020)
* Loop (Tales from the Loop) – serie TV, 1 episodio (2020)
### Videografia
* Girl Gone Wild - Madonna (2012)
* Bitch I'm Madonna - Madonna (2015)
* M.I.L.F. $ - Fergie (2016)
* Wolves - Kanye West (2016)
## Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Jon Kortajarena
* Jacopo Venturiero in Alto Mare
* Daniele Raffaeli in Quantico
* Emanuele Ruzza ne Le verità nascoste
* Jacopo Venturiero in Alto Mare
* Giacomo Bartoccioli in Loop
## Agenzie
* PMA - Amburgo
* UNIQUE DENMARK - Copenaghen
* Success Models - Parigi
* Wilhelmina Models - New York
* Ulla Models - Amsterdam
* IMM Bruxelles - Bruxelles
* WHY NOT Models - Milano
* NEXT Model Management - Vienna
* View Model Management - Barcellona
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2,599,811 | https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_ideale_%28dipinto%29 | Città ideale (dipinto) | # Città ideale (dipinto)
La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È presente in tre dipinti, i cui autori sono tuttora ignoti, identificati per la città in cui sono esposti. Le tre tavole, simili ma al tempo stesso diverse, sono ispirate al concetto di Copia et Varietas teorizzato da Leon Battista Alberti ed estremamente popolare nell'arte rinascimentale della seconda metà del Quattrocento.
## La Città ideale di Urbino
La Veduta di città ideale è un dipinto tempera su tavola (67,5x239,5 cm) databile tra il 1470 e il 1490 e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino.
L'opera, una delle immagini simbolo del Rinascimento italiano, vide sicuramente la luce alla raffinata corte urbinate del duca Federico da Montefeltro ed è stata alternamente attribuita a molti degli artisti che vi gravitarono attorno: tra i nomi proposti ci sono Piero della Francesca, Luciano Laurana, Donato Bramante e Francesco di Giorgio Martini. Altri studiosi sono propensi ad attribuire l'opera all'ambiente della Firenze laurenziana ed alla riflessione in corso intorno all'opera di Vitruvio, individuando l'autore in Giuliano da Sangallo e nella sua scuola, arrivando a ipotizzare una collaborazione di Botticelli. Non mancano attribuzioni anche a Leon Battista Alberti, del quale sarebbe l'unica prova pittorica, o a Melozzo da Forlì: quest'ultima attribuzione sarebbe confermata anche dalle dimensioni stesse del quadro, che risultano ben rispondenti alla sua simbologia numerica se misurate in once forlivesi. La prima probabile menzione dell'opera è oltre un secolo dopo l'esecuzione, in un inventario del 1599, con l'attribuzione a Fra Carnevale.
### Descrizione e stile
L'opera mostra una vasta piazza in prospettiva lineare centrica. Al centro spicca un grande edificio circolare, che ha un carattere di edificio pubblico, religioso come chiarisce la croce sulla sommità. Esso è rialzato di alcuni gradini e circondato da colonne corinzie addossate alla parete, con tre portali sugli assi visibili, composti con protiri a timpano ad arco. Oltre un cornicione si trova un secondo piano di forma analoga, ma dimensioni più piccole, con finestrelle quadrate e una finestra classicheggiante con timpano triangolare sull'asse centrale. Sopra una seconda cornice si trova la copertura conica con fasce bicrome, che culmina nella lanterna. Le pareti sono animate da specchiature in marmo bicolore (bianco e verde serpentino), che riproducono rettangoli regolari, che ricordano il romanico fiorentino (come il paramento esterno del Battistero di San Giovanni).
Al piano inferiore la fascia più bassa delle pareti è decorata dal motivo che imita l'opus reticulatum romano, già usato da Leon Battista Alberti a palazzo Rucellai di Firenze (1446-1451). Il tempio a pianta centrale, figura da sempre ritenuta "perfetta" perché in sé chiusa e conchiusa, divenne proprio in quegli anni uno dei campi di ricerca più studiati in Italia centrale, usato spesso anche in pittura per la creazione di sfondi architettonici: fra gli esempi più celebri c'è l'edificio ottagonale dello Sposalizio della Vergine di Perugino, rielaborato poi in un edificio a pianta esadecagonale da Raffaello nel suo dipinto con lo stesso soggetto. Gli edifici a pianta centrale, che tutto racchiudono all'interno di sé, lasciando un vuoto ideale e universale al di fuori, ben si prestavano a rappresentare il concetto filosofico di utopia.
Attorno a quest'edificio si apre una vasta piazza la cui intelaiatura prospettica è ben definita dalla lastricatura geometrica. Il modello di assoluta perfezione della città rinascimentale, è infatti legato alla concezione di "scacchiera", dove il pavimento delle strade, con l'intersecarsi di marmi policromi, riflette e amplifica la struttura della città in cui gli edifici, proprio come i pezzi di una scacchiera, sono ordinati e collocati a intervalli di spazio regolari e prestabiliti secondo canoni di assoluta perfezione. Due pozzi a base ottagonale con gradinate sono posti in maniera perfettamente simmetrica alle due estremità laterali in primo piano.
Gli edifici sono di dimensioni regolari e non superano mai i tre piani. Quelli di sinistra hanno tutti carattere civile e tra questi spicca il primo, che ha una complessa struttura di logge architravate, vero saggio di maestria nella prospettiva. Sul lato destro si ritrovano edifici civili con portici, simili per volume a quelli di sinistra, ma diversi per concezione e decorazione architettonica, tra cui spicca quello in primo piano che ha un paramento col motivo arco-pilastri-semicolonna ripreso dall'architettura romana (Colosseo, Teatro di Marcello). Su questo lato, in fondo, si trova l'unica notazione a un edificio religioso, una chiesa dalla facciata austera e classicheggiante.
Nello spazio urbano gli edifici sono serrati e non sono previsti spazi verdi: la natura occhieggia soltanto dalle colline sul lontano sfondo. Non vi è traccia di figura umana e solo qualche dettaglio (come le piante ai davanzali) fa supporre che le architetture siano abitate.
Elemento unificatore di tutta la rappresentazione è la luce, chiara e cristallina, con ombre diafane e poco marcate. I toni dei colori sono tutti intonati alle varie sfumature del bianco, dell'azzurro e del blu verdastro del marmo serpentino, con l'aggiunta del colore bruno nelle decorazioni in pietra di alcuni edifici. Il cielo, come nell'arte nordica, digrada in toni sempre più chiari di azzurro, evidenziando la parte centrale del dipinto e contribuendo a quell'atmosfera eterea e rarefatta che dà un tono così ideale al dipinto.
## La Città ideale di Baltimora
Alla Walters Art Museum di Baltimora esiste un'altra Veduta di città ideale realizzata con colori ad olio e tempera su tavola (80,33x219,8 cm), che si ritiene essere stata realizzata dallo stesso autore della tavola urbinate e che forse anticamente ne faceva un pendant.
### Descrizione e stile
Anche in questo caso si ha una veduta, sviluppata prevalentemente in orizzontale, di una piazza rinascimentale ideale. In quel caso però si insiste più sulla presenza di singoli monumenti che sull'impianto di insieme. Il lato frontale della piazza infatti è occupato da ben tre monumenti classici: un anfiteatro (riproduzione in scala del Colosseo), un arco di trionfo trifornice come l'Arco di Costantino (in posizione avanzata e con una veduta di torre dal fornice centrale) e un edificio a pianta centrale (una rielaborazione del Battistero di Firenze, che all'epoca era creduto ancora il tempio romano di Marte riconvertito in chiesa). I lati sono chiusi da due palazzi pressoché simmetrici, simili per volumetria ma diversi nella decorazione, mentre la piazza vera e propria è ribassata di alcuni gradini, decorata da quattro colonne onorarie con statue simboliche sulla sommità e da una fontana al centro. Le statue sono le Virtù del buon governatore e fra di esse si riconoscono la Giustizia, con la spada, e la Liberalità, con la cornucopia.Contrariamente alle altre due tavolette, alcune figurette umane passeggiano al centro della piazza, ma la loro autenticità è dubbia in quanto sono dipinte sopra lo strato finale della scena architettonica.
Per la minore sintesi e la costruzione prospettica di base meno profonda e articolata, questa seconda tavola è datata a un periodo immediatamente anteriore alla Città ideale di Urbino, verso il 1470-1480.
## La Città ideale di Berlino
Una terza Veduta di città ideale, realizzata con colori ad olio su legno di pioppo e forse più tarda (1477 circa, 124x234 cm), si trova a Berlino, nella Gemäldegalerie.
### Descrizione e stile
La tavola si differenzia per diversi aspetti dalle altre due. I colori appaiono dominati da una tavolozza meno luminosa con bruni spenti, gialli e grigi. La veduta è colta da una loggia, da cui si dipanano in profondità le direttrici prospettiche evidenziate dal reticolato del pavimento dal disegno semplificato, che conducono lo sguardo in profondità verso un attivo porto. Anche in questo caso appare chiaro l'intento celebrativo del buon governo, che assicura prosperità economica al territorio.
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9,809,711 | https://it.wikipedia.org/wiki/Jordan_Hawkins | Jordan Hawkins | # Jordan Hawkins
Jordan Dorrell Hawkins (Gaithersburg, 29 aprile 2002) è un cestista statunitense, professionista nella NBA con i New Orleans Pelicans.
## Carriera
Dopo aver trascorso due stagioni con gli UConn Huskies, con cui ha vinto un titolo NCAA, nel 2023 si dichiara per il Draft NBA, venendo selezionato con la quattordicesima scelta assoluta dai New Orleans Pelicans.
## Statistiche
### College
| Anno | Squadra | PG | PT | MP | TC% | 3P% | TL% | RP | AP | PRP | SP | PP |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2021-2022 | UConn Huskies | 27 | 4 | 14,7 | 35,3 | 33,3 | 82,1 | 2,0 | 0,5 | 0,3 | 0,3 | 5,8 |
| 2022-2023 | UConn Huskies | 37 | 37 | 29,4 | 40,9 | 38,8 | 88,7 | 3,8 | 1,3 | 0,7 | 0,5 | 16,2 |
| Carriera | Carriera | 64 | 41 | 23,2 | 39,6 | 37,6 | 87,2 | 3,0 | 1,0 | 0,5 | 0,4 | 11,8 |
## Palmarès
* Campionato NCAA: 1
UConn Huskies: 2023
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2,410,672 | https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_collinare_Vigne_%26_Vini | Comunità collinare Vigne & Vini | # Comunità collinare Vigne & Vini
La Comunità collinare Vigne & Vini è un'unione comunale situata in provincia di Asti, nella zona dell'alto Monferrato astigiano. È composta da 12 comuni; la sede si trova ad Incisa Scapaccino.
## Elenco comuni della Comunità collinare Vigne e Vini
* Bruno
* Calamandrana
* Castelletto Molina
* Castelnuovo Belbo
* Cortiglione
* Fontanile
* Incisa Scapaccino
* Maranzana
* Mombaruzzo
* Nizza Monferrato
* Quaranti
* Vaglio Serra
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1,656,767 | https://it.wikipedia.org/wiki/Upton_Sinclair | Upton Sinclair | # Upton Sinclair
Upton Beall Sinclair (Baltimora, 20 settembre 1878 – Bound Brook, 25 novembre 1968) è stato uno scrittore, saggista, giornalista, drammaturgo e attivista statunitense.
## Biografia
Cresciuto in un ambiente colto e raffinato ma in mezzo a costanti ristrettezze economiche, fu spinto fin dalla giovinezza verso ideali socialisti. Come narratore ottenne un clamoroso successo fin dall'inizio con il romanzo La giungla (The Jungle 1906), sulla scandalosa condizione dei lavoratori ai mercati di bestiame di Chicago. Il libro, che fu definito da Jack London "la Capanna dello zio Tom degli schiavi salariati", fu recensito da Churchill e per esso Shaw ebbe parole di viva ammirazione. La giungla viene inoltre ricordato per aver contribuito all'attuazione del Pure Food and Drug Act (1906), una legge sulla purezza di alimenti e medicinali.
Unendo la sua attività di romanziere a quella di scrittore di pamphlet politici e di appassionato assertore del socialismo, Sinclair affrontò tutti gli aspetti negativi della società americana in saggi, romanzi e racconti di robusta vena narrativa: una produzione che occupa circa 90 volumi. Nel 1927 scrisse il romanzo Oil! (Petrolio!) da cui, nel 2007, è stato tratto il film Il petroliere. Durante la crisi del 1930 fu candidato democratico alla carica di governatore della California.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale iniziò il suo ciclo più ambizioso di romanzi, nei quali si propose di ripercorrere la storia degli avvenimenti mondiali dal 1915, seguendo le vicende del personaggio di Lanny Budd: il ciclo si aprì con Fine del mondo (World's End, del 1940) e si chiuse con Return of Lanny Budd (Il ritorno di Lanny Budd, del 1953). Nel 1943 vinse il Premio Pulitzer per il romanzo uscito l'anno prima, Dragon's Teeth (I denti del drago). Nel 1960 pubblicò anche una sua autobiografia, My Lifetime in Letters (La mia vita nelle lettere). Alla sua morte, la salma venne tumulata nel cimitero di Rock Creek, a Washington.
## Opere
* Courtmartialed - Condannato dalla corte marziale, del 1898
* Saved By the Enemy - Salvato dal nemico, del 1898
* The Fighting Squadron - del 1898
* A Prisoner of Morro - Il prigioniero di Morro, del 1898
* A Soldier Monk - La scimmia soldato, del 1898
* A Gauntlet of Fire - del 1899
* Holding the Fort - del 1899
* A Soldier's Pledge - del 1899
* Wolves of the Navy - del 1899
* Springtime and Harvest - del 1901
* The Journal of Arthur Stirling - Il giornale di Arthur Sterling, del 1903
* Off For West Point - del 1903
* From Port to Port - del 1903
* On Guard - del 1903
* A Strange Cruise - del 1903
* The West Point Rivals - del 1903
* A West Point Treasure - del 1903
* A Cadet's Honor - del 1903
* Cliff, the Naval Cadet - Cliff, il cadetto navale, del 1903
* The Cruise of the Training Ship - del 1903
* Prince Hagan - Il principe Hagan, del 1903
* Manassas - romanzo del 1904
* A Captain of Industry - Un capitano d'industria, del 1906
* The Jungle - (1906), La giungla, 1983, Mondadori, Milano, saggio denuncia sull'industria delle carni e insaccati
* The Millennium - Il Millennio, dramma in quattro atti, del 1907
* The Overman - del 1907
* The Industrial Republic - La repubblica industriale, del 1907
* The Metropolis - La Metropoli, del 1908
* The Money Changers - I cambiavalute, del 1908
* Samuel The Seeker - del 1909
* Good Health and How We Won It - del 1909
* The Machine - La macchina, romanzo del 1911
* King Coal - del 1917
* The Profits of Religion - I profitti della religione, del 1917
* Jimmie Higgins - del 1919
* The Brass Check - del 1919
* 100% - The Story of a Patriot - 100%, la storia di un patriota, del 1920 (traduzione italiana di Arturo Caroti, Milano, Edizioni dell'Avanti, 1921)
* The Spy - La spia, del 1920
* They Call Me Carpenter - del 1922
* The Goose-step: A Study of American Education - del 1923
* The Millennium - Il Millennio, del 1924
* The Goslings - del 1924
* Singing Jailbirds (in quattro atti) - del 1924
* Mammonart - del 1925
* Money Writes! - del 1927
* Oil! - Petrolio!, del 1927
* Boston - del 1928
* Mountain City - del 1930
* Mental Radio - del 1930
* Roman Holiday - del 1931
* The Wet Parade - del 1931
* American Outpost - del 1932
* Upton Sinclair presents William Fox - Upton Sinclair presenta William Fox, del 1933
* The Epic Plan for California - Il Super Piano per la California, del 1934
* I, Candidate For Governor: And How I Got Licked - del 1935
* Co-op: a Novel of Living Together - del 1936
* No Pasaran!: A Novel of the Battle of Madrid - Non passeranno: un racconto sulla battaglia di Madrid, del 1937
* The Gnomobile- del 1937
* The Flivver King - del 1937
* Damaged Goods romanzo sul tema di un'opera teatrale di Eugène Brieux; nel 1937 ne fu tratto un film
* Little Steel - 1938
* Our Lady - del 1938
* Letters to a Millionaire - Lettera ad un milionario, del 1939
* Fine del mondo (World's End) - del 1940
* Between Two Worlds - Fra due mondi, del 1941
* I denti del drago (Dragon's Teeth) - del 1942
* Wide Is the Gate - del 1943
* The Presidential Agent - del 1944
* Dragon Harvest - del 1945
* A World to Win - del 1946
* A Presidential Mission - del 1947
* One Clear Call - del 1948
* O Shepherd, Speak! - del 1949
* Schenk Stefan! - del 1951
* The Return of Lanny Budd - del 1953
* The Cup of Fury - del 1956
* What Didymus Did - del 1954 (edizione inglese) / It Happened to Didymus - del 1958 (edizione statunitense)
* The Autobiography of Upton Sinclair - del 1962, scritta con l'aiuto di Maeve Elizabeth Flynn III
## Filmografia
### Sceneggiatore
* The Jungle, regia di George Irving, Jack Pratt e Augustus E. Thomas (1914)
### Produttore
* The Jungle, regia di George Irving, Jack Pratt e Augustus E. Thomas - produttore esecutivo (1914)
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6,091,101 | https://it.wikipedia.org/wiki/Commissariato_generale_per_le_onoranze_ai_caduti_in_guerra | Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra | # Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra
Il Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra (in sigla ONORCADUTI) è la struttura del Ministero della difesa del Governo italiano che ha il compito di gestire, manutenere, custodire i sepolcreti e le zone monumentali, in Italia ed all'estero, nei quali sono custodite le spoglie dei caduti italiani (in guerra e nelle missioni di pace) e, limitatamente al territorio nazionale, anche quelle degli ex nemici ed alleati (previ accordi con i relativi governi). In più, si occupa di ricercare, recuperare, rimpatriare i caduti italiani non ancora individuati, dando o ricevendo notizie dai congiunti.
## Storia
L'ente nasce con regio decreto 24 giugno 1919 come "Commissione nazionale per le onoranze ai militari d'Italia e dei paesi alleati morti in guerra", con a capo Armando Diaz, per la gestione dei cimiteri di guerra e delle sepolture dei caduti, in Italia o all'estero.
Con Legge 877/31 viene istituita la figura del commissario di Governo a capo di una apposita commissione (poi soppressa nel 1935, con l'arrivo del commissario generale straordinario), che risponde direttamente al presidente del Consiglio dei ministri.
Dal 1951 assume l'attuale denominazione e viene posto presso le dipendenze del dicastero della Difesa, con il compito di censire e dare sepoltura ai militari, militarizzati e civili deceduti in conseguenza della guerra dal 24 maggio 1915 al 31 ottobre 1920, dal 10 giugno 1940 al 15 aprile 1946, nonché i militari e i civili deceduti in prigionia o in internamento dopo il 10 giugno 1940, i partigiani e i patrioti deceduti in conseguenza della lotta di liberazione dopo l’8 settembre 1943, i civili deceduti dopo l’8 settembre 1943 quali ostaggi o per atti di rappresaglia, i marittimi mercantili deceduti per fatto di guerra dal 10 giugno 1940 al 15 aprile 1946. Con l'avvento del 1985 le sue competenze passano anche ai Caduti nelle colonie italiane d'Africa (dal 1889), nel Dodecaneso (tra il 1911 ed il 1913) e nella Guerra di Spagna. Con la legge 3/03 sono inclusi anche gli italiani periti durante il Risorgimento (a decorrere dal 4 marzo 1848) e nel corso di missioni di pace. Non solo: Onorcaduti si fa carico anche delle salme dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana e di eserciti stranieri (siano ex nemici o alleati) a cui non abbiano provveduto le nazioni di appartenenza, previo accordo con quest'ultima.
## Attività
Onorcaduti non si occupa solamente della custodia e della conservazione di sepolcreti e monumenti, divulga e dirama le notizie sulle sepolture ai famigliari delle vittime, alle associazioni di reduci e combattenti, anche perché ancora oggi, si interfaccia con gli enti omonimi esteri, alla ricerca di informazioni sui caduti italiani, provvedendo, nel caso, alla loro traslazione in patria.
Inoltre, ha creato una banca dati, consultabile gratuitamente e dal web, in cui sono racchiusi i nomi di tutti i caduti ed i dispersi della prima e della seconda guerra mondiale. Laddove possibile, ne sono indicate anche data e luogo di nascita, di morte e di sepoltura.
## Sacrari militari
* Sacrario militare di Redipuglia
* Sacrario militare di Asiago
* Sacrario militare del monte Grappa
* Sacrario militare di Castel Dante, Rovereto (caduti nella guerra 1915-1918)
* Sacrario militare delle Fosse Ardeatine
* Sacrario militare di Mignano Monte Lungo
* Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari
* Sacrario militare italiano di El Alamein
A queste strutture, che rispondono al vice commissario generale, si aggiungono altri 1.300 sepolcreti circa, di cui 120 ubicati all'estero: alcuni sono di proprietà dell'Agenzia del demanio, altri di amministrazioni locali o religiose che concedono ad Onorcaduti il diritto d'uso per la gestione, la manutenzione degli immobili e la loro fruibilità da parte del pubblico. Tali operazioni vengono espletate mediante la stipula di convenzioni con gli enti proprietari o con le associazioni di reduci e combattenti, in cambio di un contributo economico annuo da Onorcaduti (mediamente 6.000 euro).
Impiega 200 persone. In totale, nei suoi cimiteri ospita 970.000 caduti.
## Costo
L'ente nel 2014 ha avuto un budget di 1.2 milioni di euro, nonostante si ritenga che il fabbisogno reale si aggiri attorno ai 6/7 milioni di euro.
## Fonti
* Senato della Repubblica
* Manuale di polizia mortuaria. La disciplina nazionale e regionale di Scolaro Sereno - Maggioli
* Avvenire.it
* Onorcaduti sul sito del Ministero della difesa
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8,801,075 | https://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Barber%C3%A1 | Rita Barberá | # Rita Barberá
María Rita Barberá Nolla (Valencia, 16 luglio 1948 – Madrid, 23 novembre 2016) è stata una politica spagnola, sindaco di Valencia dal 1991 al 2015.
## Biografia
Figlia di Carmen Nolla Forcada e del giornalista José Barberá Armelles, Rita Barberá nacque a Valencia. Studiò scienze politiche all'Università di Valencia e scienze dell'informazione all'Università Complutense di Madrid. Lavorò come giornalista per il quotidiano Levante-EMV.
Militante di Alianza Popular, nel 1983 divenne deputata presso le Corti Valenciane; alle elezioni del 1987 fu capolista per la circoscrizione elettorale di Valencia, nonché candidata proposta dal suo partito per la presidenza della Generalitat Valenciana. Nel luglio del 1991, nonostante la vittoria del PSOE alle elezioni municipali di maggio, Rita Barberá venne eletta sindaco della città di Valencia. Nelle successive cinque tornate elettorali fu sempre rieletta con la maggioranza assoluta e restò in carica fino al 2015, quando il Partito Popolare perse la maggioranza. Un mese dopo la sconfitta ottenne un seggio al Senato di Spagna per designazione delle Corti Valenciane.
Tra il 1995 e il 2003, in quanto sindaca di Valencia, fu anche presidente della Federación Española de Municipios y Provincias, prima rappresentante del Partito Popolare a rivestire l'incarico.
Sia nelle elezioni del 2008 che in quelle del 2011 le venne proposto di presentarsi come capolista del Partito Popolare per la circoscrizione valenziana al Congresso dei Deputati, ma in entrambe le occasioni rifiutò l'offerta.
Sotto la sua lunga amministrazione, si verificarono alcuni importanti eventi nella storia della città: l'avvio della linea ferroviaria ad alta velocità, l'ampliamento del porto, del Jardí del Túria e della Metrovalencia, l'inaugurazione della Ciutat de les Arts i les Ciències, due edizioni consecutive dell'America's Cup (2007 e 2010).
Il nome di Rita Barberá, tuttavia, venne accostato anche ad alcuni dei principali scandali spagnoli aventi come tema la corruzione, ad esempio il Caso Gürtel, sebbene spesso solo in veste di testimone. Verso la fine del suo mandato però venne fatta oggetto di indagini finalizzate a comparire di fronte al Tribunale supremo. Nel 2015 il partito rivale Compromís creò un sito web denominato Ritaleaks in cui accusava pubblicamente Rita Barberá di aver sperperato fondi pubblici in spese di viaggio, pranzi e atti di rappresentanza. Il caso Ritaleaks ebbe una grande eco mediatica e fu uno dei principali argomenti della campagna elettorale per le municipali, tanto che la stessa sindaca si vide costretta a giustificarsi pubblicamente e ribatté che lo scandalo era stato creato ad arte in base ad un accordo tra Compromís e la rete televisiva La Sexta. In seguito alle indagini preliminari, la documentazione relativa venne inviata nel maggio del 2016 al Tribunale supremo, che tuttavia archiviò il caso non rinvenendo comportamenti criminosi nelle azioni denunciate da Compromís.
Sempre nel 2016, venne aperto un fascicolo contro di lei e altre 54 persone nell'ambito di un'indagine su un presunto riciclaggio di denaro, che prese il nome di Caso Taula. Nel mese di settembre il Tribunale supremo accolse la richiesta di apertura di un procedimento penale nei suoi confronti e in seguito al rinvio a giudizio, il Partito Popolare le chiese di dimettersi dalla carica di senatrice; lei, di contro, abbandonò il partito aderendo al gruppo misto per mantenere il seggio. La Barberá tuttavia non ebbe tempo di vedere conclusa la propria vicenda legale in quanto, due giorni dopo aver testimoniato in aula al processo che la vedeva coinvolta, subì un infarto nell'hotel di Madrid in cui si era trasferita per poter partecipare ai lavori parlamentari. Rita Barberá morì a seguito di una sindrome da disfunzione multiorgano conseguente alla cirrosi epatica di cui soffriva.
Esponenti del centrodestra dipinsero Rita Barberá come una martire del giustizialismo e sostennero che la sua morte improvvisa fosse da attribuire alle vicende giudiziarie che le avevano danneggiato l'esistenza; fece altresì scalpore la scelta degli esponenti di Podemos di uscire dall'aula parlamentare durante il minuto di silenzio per commemorarla.
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8,141,356 | https://it.wikipedia.org/wiki/Who_Censored_Roger_Rabbit%3F | Who Censored Roger Rabbit? | # Who Censored Roger Rabbit?
Who Censored Roger Rabbit? (letteralmente Chi ha censurato Roger Rabbit?) è un romanzo giallo del 1981 scritto da Gary K. Wolf. È stato adattato nel ben più noto film Chi ha incastrato Roger Rabbit del 1988.
## Trama
Eddie Valiant è un detective privato che viene assunto da Roger Rabbit, un personaggio secondario dei fumetti dalle fattezze di un coniglio antropomorfo, il quale lo incarica di scoprire perché i suoi datori di lavoro, i Fratelli DeGreasy (Rocco e Dominic), proprietari di un sindacato di cartoni animati, si sono rimangiati la promessa di dare a Roger una propria striscia fumettistica, probabilmente scegliendo di vendere il suo contratto a un acquirente misterioso. Valiant investiga e giunge alla conclusione che non esiste alcun acquirente misterioso: Roger è rimasto delegato a un ruolo di personaggio secondario per la sua mancanza di talento. Poco tempo dopo, Roger viene ucciso a casa sua. Il suo fumetto, trovato sulla scena del crimine, indica che l'omicidio è servito per censurare il coniglio, che apparentemente aveva scoperto la fonte del suo successo. La ricerca di Valiant per l'assassino lo porta a investigare su un certo numero di sospettati: Jessica Rabbit, vedova infedele di Roger, l'ex collega di Roger, Baby Herman e la fotografa di Roger, Carol Masters. Eddie si incontra poi con un doppelgänger di Roger, in quanto i personaggi animati possono creare dei doppioni temporanei di loro stessi da usare come controfigura, e gli promette di risolvere il caso. Allo stesso tempo anche l'ex capo del coniglio, Rocco DeGreasy, è stato assassinato e diversi testimoni indicano Roger come l'assassino essendo stato visto fuggire dalla scena del crimine.
Durante le indagini di Eddie, i principali sospettati gli chiedono di cercare una teiera in cambio di una ricompensa. Valiant trova l'oggetto, che era in possesso di Roger, e lo dà a Dominic solo per scoprire che in realtà è una lampada contenente un Genio animato, il quale uccide Dominic. Il Genio gli spiega che i millenni durante cui ha vissuto in solitudine lo hanno reso amareggiato, e ammette di essere stato lui a sparare a Roger: infatti il Genio può essere controllato mediante una canzone per bambini che Roger cantava abitualmente e, così facendo, espresse senza saperlo il desiderio di avere successo e sposare Jessica. Quando Roger involontariamente invocò il Genio nuovamente, assistette alla sua apparizione e quindi il Genio lo uccise per non lasciare tracce. Valiant obbliga la creatura ad esprimere un suo desiderio tenendo la sua lampada sopra una vasca per pesci pieno di acqua salata, unico punto debole del Genio; il detective desidera una prova che testimoni l'innocenza di Roger, e ottiene una lettera falsa di Dominic in cui confessa gli omicidi di Roger e Rocco, assieme al proprio suicidio. Non fidandosi a lasciare andare il Genio e sapendo che nessuno gli crederebbe al riguardo, Eddie lascia cadere la lampada nella vasca e l'acqua salata dissolve il Genio nel nulla.
Con il caso risolto, ora resta solo da scoprire chi abbia davvero ucciso Rocco DeGreasy; Eddie conclude quindi che l'assassino non è altri che il Roger Rabbit originale, il quale ha creato il suo doppelganger come alibi e ha ucciso Rocco come vendetta per avergli rubato Jessica. Intendeva incastrare Valiant mettendo l'arma del delitto nel suo ufficio, ma è stato ucciso dal Genio dopo averlo convocato accidentalmente. Il doppelganger di Roger conferma la verità e afferma che lo ha pianificato per giorni; tuttavia, dopo che ha ripulito il suo nome e ha fatto amicizia con lui nonostante le sue azioni, elogia Eddie e lo saluta amichevolmente prima di scomparire.
## Differenze rispetto al film
Il romanzo è ambientato in un mondo in cui i personaggi dei fumetti esistono realmente e sono considerati delle celebrità; quando comunicano, i personaggi emettono dalle loro bocche dei "fumetti" (balloon) su cui si può leggere quanto stanno dicendo, sebbene alcuni di loro siano in grado di comprimerli nelle loro bocche per non farli uscire. Viene anche fatto accenno a diverse discriminazioni che i personaggi subiscono da parte degli umani. Nel film si parla invece di personaggi di cartoni animati, i quali vivono in una città chiamata Cartoonia; essi sono pressoché invincibili e si possono uccidere solo con un acido chiamato "salamoia". Nel romanzo, invece, i personaggi hanno l'abitudine di creare dei cloni da usare come controfigure per le scene più rischiose. Tali cloni solitamente durano poche ore, ma Roger ne crea uno che dura due giorni anche dopo la sua morte.
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1,215,027 | https://it.wikipedia.org/wiki/Grindav%C3%ADk | Grindavík | # Grindavík
Grindavík è un comune islandese della regione di Suðurnes.
A breve distanza dal paese si trova la stazione termale geotermica della Laguna Blu, le cui caldissime acque provengono dalla vicina centrale elettrica di Svartsengi.
Grindavík è inoltre luogo natale dello scrittore islandese Guðbergur Bergsson.
Il paese è gemellato con la cittadina inglese di Penistone e con quella di Rovaniemi, in Finlandia.
La maggior parte dei circa 2.700 abitanti è impiegata nell'industria ittica. Qui è presente infatti uno dei pochi porti dell'isola.
Sulla vita del paese e i suoi abitanti è stato realizzato nel 2020 il documentario Lobster Soup, di Pepe Andreu e Rafael Moles. Nel documentario compaiono anche lo scrittore Guðbergur Bergsson e il pugile Friðrik Áskell Clausen. Un intero capitolo è dedicato alla Laguna Blu.
Nel novembre 2023, nel mezzo di una crescente e grave attività sismica, è stato dichiarato lo stato di emergenza e la città è stata evacuata. Il 14 gennaio 2024 è iniziata l'eruzione del vicino vulcano e il paese è stato di nuovo completamente evacuato.
## Storia
La Landnámabók menziona che, intorno al 934, i due coloni vichinghi Molda-Gnúpur Hrólfsson e Þórir Haustmyrkur Vígbýðsson arrivarono nella zona di Reykjanes: Þórir si stabilì a Selvogure, mentre Krísuvík e Molda-Gnúpur a Grindavík.
I figli di Moldar-Gnúpur fondarono tre insediamenti: Þórkötlustaðarhverfi, Járngerðarstaðarhverfi e Staðarhverfi. L'insediamento moderno di Grindavík è situato principalmente in quello che era Járngerðarstaðarhverfi.
La città è stata un'importante stazione di pesca fin dal Medioevo. Nel XIII secolo i suoi diritti di pesca erano di proprietà del vescovo di Skálholt, che riceveva il pagamento in cataste di merluzzo salato. Fu teatro di feroci controversie tra pescatori inglesi e mercanti tedeschi nel XVI secolo, che portarono 280 tedeschi a prendere d'assalto la nave di John Breye (noto anche come John the Broad) nel 1532 e uccidere 15 persone, incluso lo stessp John. Gli inglesi furono successivamente espulsi dall'Islanda.
Nel giugno del 1627, Grindavík venne saccheggiata dai corsari barbareschi in un evento noto come i rapimenti turchi. Furono presi dodici islandesi e tre danesi, insieme a due navi, e i prigionieri prelevati da altri insediamenti islandesi furono trasportati in schiavitù a Salé, in Marocco.
Le origini del comune possono essere fatte risalire alla decisione di Einar Einarsson di trasferirsi lì per costruire e gestire un negozio nel 1897. A quel tempo, la popolazione contava circa 360 abitanti. La pesca è stata per secoli un elemento cruciale per la sopravvivenza della popolazione di Grindavík, ma le battute di pesca erano spesso pericolose. Spesso gli uomini si perdevano in mare e la pesca non era sempre stabile. Tuttavia, quando nel 1939 fu creato a Hópið un punto di accesso più sicuro alla terraferma, le condizioni della pesca cambiarono radicalmente. Dal 1950 cominciò a verificarsi un serio sviluppo nel settore della pesca. Grindavík è stata dichiarata comune nel 1974.
## Sport
Grindavík è la città della squadra di calcio Knattspyrnudeild Ungmennafélag Grindavíkur meglio noto come UMF Grindavík che milita nella 1. Deild (seconda Liga islandese).
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2,818,487 | https://it.wikipedia.org/wiki/PDF-XChange_Viewer | PDF-XChange Viewer | # PDF-XChange Viewer
PDF-XChange Viewer è un lettore PDF per Windows, in parte freeware ed in parte proprietario.
## Caratteristiche principali
Il lettore in versione base, distribuito sotto licenza freeware, include caratteristiche avanzate oltre a quelle di visualizzazione base, quali scrivere sopra ad un PDF, evidenziare le righe di un testo, mettere note e timbri, disegnare (sia forme preimpostate, sia a mano libera), salvare una o più pagine in formato JPEG. È inoltre possibile cercare stringhe di testo all'interno del file aperto o sui principali motori di ricerca online, compresa Wikipedia, direttamente dalla barra degli strumenti del programma.
I file PDF che sono assegnati in modo predefinito a questo programma, hanno come propria icona l'anteprima della loro pagina iniziale, senza dover sbloccare funzioni avanzate di Windows.
PDF-XChange Viewer lavora bene anche sull'emulatore Wine per Linux, divenendo così un software valido per le annotazioni sui file PDF anche fuori dall'ambiente Windows .
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5,451,773 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dive_du_Sud | Dive du Sud | # Dive du Sud
La Dive du Sud è un fiume francese che scorre nella regione del Poitou-Charentes ed attraversa i dipartimenti di Deux-Sèvres e della Vienne, con un percorso di 43,9 km, al termine del quale sfocia nel fiume Clain, a sua volta affluente della Vienne.
## Geografia
La Dive du Sud nasce a Saint-Coutant, località sita a una dozzina di chilometri a est di Melle ed a quattro chilometri a sud di Lezay, ad un'altezza di circa 170 m s.l.m.
Il fiume, dopo una certa esitazione a prendere una direzione definitiva, raggiunge il territorio di Lezay e si volge in direzione est/ovest, quindi, a partire da Couhé, assume una direzione nor-est e la mantiene fino a Voulon, ove si unisce al Clain, sulla sua riva destra.
## Affluenti
* Le Chaboussant (a Lezay), circa 3 km, corso d'acqua perenne. Notevole per la sua configurazione naturale e selvaggia; confluisce nella Dive sulla sua riva sinistra, nella località detta La Fourche a Villeneuve, nel territorio del comune di Lezay
* Le Fontou (a Payré); circa 3 km, corso d'acqua perenne, confluisce nella Dive sulla sua riva sinistra
* La Bouleure (a Voulon), 37,8 km, corso d'acqua ad andamento stagionale, confluisce nella Dive dalla sua destra orografica. Ha un affluente, La Bonvent
## Comuni attraversati
### Dipartemento dei Deux-Sèvres
* Saint-Coutant
* Sainte-Soline
* Lezay
* Vançais
* Rom
### Dipartimento della Vienne
* Couhé
* Châtillon
* Payré
* Voulon
## Idrologia
La Dive perde più del 50% delle sue acque (100% nei periodi di magra) tra Lezay e Rom a vantaggio della Sèvre Niortaise.
Questa zona di perdite importanti corrisponde sensibilmente al passaggio del letto del corso d'acqua dalle marne spugnose e impermeabili dell'Oxfordiano medio ai calcari carsici, e dunque permeabili, del Calloviano medio.
Così il bacino idrologico della Dive du sud, e dunque del Clain, è meno esteso del suo bacino topografico, a vantaggio della Sèvre-Niortaise.
Essa ritrova una portata perenne a partire dalla città di Couhé, beneficiando probabilmente delle acque sotterranee provenienti dalle perdite del suo principale affluente, la Bouleure, distante qualche chilometro solamente a sud e a est.
La portata della Dive du Sud è stata osservata per 9 anni (periodo 1996-2008) a Voulon, al livello della confluenza con il Clain. La superficie così studiata è di 558 $km^2,$ la totalità del bacino versante del corso d'acqua.
Nella parte a monte del bacino fino al comune di Rom (Deux-Sèvres), la Dive du Sud perde più del 50% delle sue acque nel sottosuolo. L'acqua della sua rete sotterranea alimenta la Sèvre Niortaise, ma questa proporzione sale fino al 100% nei periodi di magra, quando il fiume scompare del tutto.
La portata del fiume a Voulon è di 2.60 $m^3/sec.$
La Dive du Sud presenta importanti fluttuazioni stagionali di portata. Le acque di piena si verificano in inverno ed all'inizio della primavera e si caratterizzano con portate mensili medie da 3,96 a 6.93 $m^3/sec$ da dicembre a marzo inclusi (con un massimo molto netto a gennaio). A partire dal mese d'aprile, la portata diminuisce progressivamente fino alla fase di magra che si verifica fra agosto ed ottobre, comportando una diminuzione della portata mensile con una punta minima di 0.40 $m^3/sec$ nel mese di agosto.
Le piene sono generalmente moderate. La serie dei QIX non è ancora stata calcolata, essendo troppo breve la durata delle osservazioni della portata del fiume.
La portata istantanea massima registrata a Voulon è stata di 24.7 $m^3/sec$ il 14 gennaio 2004 mentre la portata giornaliera massima è stata di 24 $m^3/sec$ il giorno successivo (15 gennaio 2004).
La Dive du Sud è un fiume povero di acque. La quantità di acqua pluviale del suo bacino è di 147 mm annui, che costituisce meno della media generale del territorio francese (circa 320 mm). Essa è altresì ampiamente inferiore alla media del bacino della Loira (245 mm). La portata specifica è di 4,65 litri al secondo per chilometro quadrato di bacino.
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2,759,614 | https://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_NCIS_-_Unit%C3%A0_anticrimine | Personaggi di NCIS - Unità anticrimine | # Personaggi di NCIS - Unità anticrimine
Questa voce contiene un elenco dei personaggi presenti nella serie televisiva NCIS - Unità anticrimine.
## Personaggi principali
| Personaggio | Interprete | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione | Stagione |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Personaggio | Interprete | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
| Leroy Jethro Gibbs | Mark Harmon | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Anthony DiNozzo | Michael Weatherly | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Caitlin Todd | Sasha Alexander | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Abigail Sciuto | Pauley Perrette | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Donald Mallard | David McCallum | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Timothy McGee | Sean Murray | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Ziva David | Cote de Pablo | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Jennifer Shepard | Lauren Holly | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Leon Vance | Rocky Carroll | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Jimmy Palmer | Brian Dietzen | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Eleanor Bishop | Emily Wickersham | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Nicholas Torres | Wilmer Valderrama | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Alexandra Quinn | Jennifer Esposito | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Clayton Reeves | Duane Henry | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Jacqueline Sloane | Maria Bello | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Kasie Hines | Diona Reasonover | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Jessica Knight | Katrina Law | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Alden Parker | Gary Cole | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
* Legenda: nel cast principale; nel cast ricorrente; apparizione guest; non presente nel cast.
### Agente speciale supervisore Leroy Jethro Gibbs
È interpretato da Mark Harmon e doppiato da Angelo Maggi.
È nato il 21 novembre 1954.
Capo della squadra ed ex tiratore scelto col grado di sergente artigliere del Corpo dei Marines, è un investigatore con esperienza che riesce sempre a risolvere i casi che gli vengono affidati grazie al suo intuito e al passato nei Marines. È intelligente, ma cupo, razionale e di poche parole. Dai modi spesso bruschi, soprattutto con i sottoposti (che però considera la sua famiglia), dimostra una scarsa pazienza nei confronti della burocrazia che spesso scavalca: i suoi ordini hanno per il resto della squadra forse più valore di quelli del direttore dell'NCIS.
Benché della sua vita personale si parli poco (si saprà molto di più nelle due puntate finali della terza stagione), ama costruire barche nel suo seminterrato e bere del buon bourbon (al termine della quarta stagione sono già tre quelle terminate), e ha tre ex-mogli, tutte con i capelli rossi, che ha sposato nella speranza di rivivere l'idillio del primo matrimonio con Shannon, uccisa da un criminale di cui era stata testimone. Nell'attentato ha perso anche la vita la sua unica figlia Kelly.
Lungo lo scorrere delle diverse stagioni il personaggio si evolve: nella puntata pilota dello spin-off lo troviamo molto loquace e pronto alla facile battuta mentre, durante tutta la serie, si mantiene sempre molto riservato e di lui si capisce molto attraverso lo sguardo o frasi quasi impercettibili. Nella prima stagione è lui che nota e assume l'agente Todd durante l'indagine sull'Air Force One. Sempre durante la prima stagione, nell'episodio La bestia nera, incomincia la sua personale avversione e ossessione per Ari, un uomo che si introduce di nascosto nel laboratorio dell'NCIS e ferisce l'assistente medico legale Gerald. Gibbs crede sia un terrorista e, da allora, cerca in tutti i modi di identificarlo e, per molti episodi, una delle immagini salienti della stagione è il volto di Ari che scorre sul database dell'NCIS in attesa di essere identificato. La prima stagione si concluderà con la rivelazione che Ari non è altro che un agente del Mossad, servizio segreto israeliano, che fa l'infiltrato nelle cellule del terrorismo islamico. Gibbs non ne è convinto e la seconda stagione è spesso attraversata da momenti in cui il nome del terrorista salta fuori dalla bocca di Gibbs come una minaccia, qualcosa che ancora si deve ben capire. Sarà proprio Ari a uccidere, nell'ultimo episodio della seconda stagione, l'agente Todd e sarà la sorellastra di Ari, Ziva David, a uccidere il fratellastro nella prima puntata della terza stagione. Gibbs si dimette dall'NCIS al termine della terza stagione in seguito a un attentato terroristico che non ha potuto sventare e che lo ha mandato in coma. Proprio in questa condizione, in forma di ricordi confusi, si scoprirà una parte del suo passato, in riferimento all'omicidio della moglie e della figlia. Ad aiutare Gibbs a ricordare è stato l'ex agente NIS (agenzia precursore dell'NCIS) Mike Franks, il quale era l'ex mentore di Gibbs anni prima. Nella quarta stagione Gibbs (con barba e capelli lunghi che poi taglierà, rimanendo con i baffi che scompariranno dopo poche puntate), tornerà perché Ziva chiede il suo aiuto, accusata di spionaggio e dell'omicidio dall'agente Sax dell'FBI, dopo essere diventata una fuggitiva dall'NCIS, dal Mossad e da suo padre (direttore del Mossad, Eli David). Gibbs l'aiuta e in seguito rientra a far parte della squadra grazie al direttore Shepard che non aveva inoltrato le sue dimissioni, ma si era limitata a metterlo in vacanza usando le ferie precedentemente accumulate. Rientrato nei ranghi intraprende una relazione con un tenente-colonnello del CID, Holly Mann (da notare che non ha i capelli rossi), con cui collabora l'NCIS.
La sua decisione e talvolta il suo atteggiamento burbero nascondono in realtà una persona sensibile e attenta alla salute di ciascun membro della squadra. Lo stesso Ducky, che lo conosce da quindici anni, ammette che Gibbs in passato aveva lo stesso carattere che ha Tony adesso. Si evidenzia nelle due serie come il personaggio cambi atteggiamento soprattutto dopo la morte dell'Agente Speciale Kate Todd uccisa dal terrorista Ari. Da qui Gibbs diventa più aggressivo e più carismatico, ma sempre più protettivo nei confronti della sua squadra fidandosi sempre più di Ziva, Tony e McGee e trattando Abby come una figlia. E in un episodio Gibbs confiderà al dottor Mallard di avere avuto una figlia. Per Gibbs la cosa più importante in un team è fidarsi l'uno dell'altro e inoltre ha anche molte regole che ha scritto su consiglio della sua defunta prima moglie Shannon (alla fine del secondo episodio della sesta stagione c'è un flashback del primo incontro tra Gibbs e Shannon). Durante gli interrogatori è solito a fare il duro e incutere paura ai sospettati facendoli sempre confessare. È sempre protettivo nei confronti del suo team e ha paura di perdere degli agenti come è successo in precedenza (Pacci, Kate, direttore Shepard, Dorneget, Reeves, Mike Franks) e quando succede ha dei momenti di debolezza e rabbia (vuole vendicare la morte degli agenti, come ha fatto con l'assassinio di Shannon e Kelly, cioè uccidendo l'assassino). Nella diciottesima stagione viene sospeso a tempo indeterminato dall'incarico di agente perché ha picchiato a sangue un sospettato; da quel momento mette in dubbio il suo ritorno all'NCIS, nonostante l'indagine su di lui venga chiusa per "mancanza di prove" e nell'ultimo episodio della stagione lo si vede saltare in aria mentre fa un giro in un lago sulla barca che ha costruito e che ha chiamato "regola 91", ossia "se decidi di cambiare strada, non tornare indietro". Nella diciannovesima stagione si scopre che Gibbs è vivo per miracolo e, aiutato dall'agente FBI Alden Parker, cattura colui che ha messo la bomba sulla sua barca. Deciso a stabilirsi in Alaska (dove il caso lo ha portato) perché sente di aver trovato quella pace che non provava dalla morte di Shannon e Kelly, Gibbs lascia così definitivamente l'NCIS. Lo sostituirà l'agente Parker, ormai licenziato dall'FBI.
### Agente speciale Anthony "Tony" DiNozzo
È interpretato da Michael Weatherly e doppiato da Alessandro Quarta.
È nato il 19 luglio 1971.
Prima di approdare all'NCIS era un detective della squadra omicidi di Baltimora. È laureato in "Educazione fisica" ed è un appassionato di cinema; ha una particolare preferenza per la serie TV Magnum, P.I. Ama il lavoro sul campo, mentre in ufficio spesso giocherella con il "Pivello" McGee o sonnecchia. Ha un debole per le belle donne ed è molto attraente. Apparentemente superficiale, al momento giusto sa dimostrare una certa sensibilità e intuito. Avrà una storia con l'agente speciale Paula Cassidy. Di origine italiana e figlio unico di un magnate della finanza, è stato diseredato (stesso destino capitato all'attore che lo interpreta). Del suo passato si sa ben poco, tranne che è la causa del suo atteggiamento da Peter Pan. Più avanti nella serie si capirà che Gibbs e DiNozzo hanno un carattere molto simile e che Gibbs è diventato quello che è a causa delle tragedie nella sua vita privata. Quando DiNozzo si trova a dover sostituire Gibbs, si comporta nello stesso identico modo del suo mentore, "scappellotti" e frasi prese da film comprese. All'inizio della quarta stagione gli viene assegnato dal direttore Shepard l'incarico sotto copertura di intrecciare una relazione amorosa con Jeanne Benoit, figlia del noto trafficante d'armi "La Grenouille", della quale però si innamora sul serio. Alla fine della quinta stagione viene mandato via dal team, dal nuovo direttore Vance, per non aver protetto il direttore Shepard, morta in una sparatoria. Verrà imbarcato su una portaerei, ma tornerà definitivamente nel team nel secondo episodio della sesta stagione. Alla fine della tredicesima stagione decide di abbandonare l'NCIS poiché ha avuto una figlia con Ziva mentre quest'ultima è apparentemente morta. Viene in seguito sostituito da Nick Torres.
### Agente speciale Timothy "Tim" McGee
È interpretato da Sean Murray e doppiato da Fabrizio Vidale.
È nato il 13 settembre 1978.
Fa il suo esordio nella puntata numero 7 della prima stagione, Salvate le balene. Insicuro e timido, oltre a investigare nei vari casi, spesso collabora con Abby in laboratorio in qualità di esperto informatico: ha studiato con successo Ingegneria Biomedica al MIT e alla John Hopkins. McGee e Abby intrattengono un rapporto di stretta amicizia e complicità, che all'inizio della seconda stagione sembra nascondere qualcosa di più; nell'episodio Una terribile sorella della quarta stagione McGee ignorando le regole dell'NCIS mette in pericolo la sua carriera quando la sorella Sarah (interpretata da Troian, la figlia del produttore Donald P. Bellisario) si presenta da lui insanguinata e principale sospettata di un assassinio. Passa pochissimo tempo davanti alla TV, investendo il suo tempo libero in un gioco di ruolo online dove interpreta il personaggio di "Signore degli Elfi". Nella quarta stagione si scopre che il "pivello" è diventato uno scrittore di successo con lo pseudonimo di Tom E. Gemcity, scrivendo un romanzo ispirato liberamente alle avventure della squadra NCIS. Nell'episodio Articolo da copertina, la vita dei componenti della squadra è in pericolo proprio per il romanzo di McGee, poiché un fanatico pensa che la storia sia vera e cerca di uccidere Abby, alla quale McGee si era ispirato per rappresentare un amore finito male. Nello stesso episodio, quando Gibbs e DiNozzo si recano nell'ufficio dell'editore, si fermano a osservare le foto degli scrittori prodotti dall'editore stesso, tra cui il nostro McGee; a fianco della sua foto è posizionata quella di un altro scrittore che nella realtà è il produttore Donald P. Bellisario.
Apparentemente timido, in realtà oltre ad Abby, ha collezionato altre relazioni nel corso della serie (una simpatia per una testimone che ha studiato anch'essa al MIT, una notte passata con una delle ex mogli di Gibbs, una donna che poi cerca di ucciderlo e un'altra con manie di molestie), anche se tutte le sue storie sono poi finite male e durante lo stesso episodio; quindi la principale relazione delle serie resta per gran parte della serie proprio con la simpatica analista forense. Nell'undicesima stagione incomincia una relazione con l'agente Delilah Fielding, con la quale arriva a convolare a nozze nella quattordicesima stagione, scoprendo inoltre che presto diverranno genitori di due gemelli. Da quando DiNozzo lascia l'NCIS, McGee acquista il ruolo di agente più anziano (dopo Gibbs ovviamente), diventa più sicuro di sè e approfondisce il suo rapporto di fiducia con Gibbs.
### Agente speciale Ziva David
È interpretata da Cote de Pablo e doppiata da Francesca Fiorentini.
È nata il 12 novembre 1982.
È un'agente del servizio segreto israeliano Mossad che viene inviata all'NCIS per cercare di dissuadere Gibbs dall'uccidere quello che era considerato "la talpa in Al-Qaeda" Ari Haswari, che uccise l'agente speciale della NCIS Kate Todd, all'inizio della terza stagione. Ari si scoprirà poi essere il fratellastro di Ziva, e sarà lei stessa a ucciderlo quando egli ammette di essere un terrorista di Hamas, salvando così la vita a Gibbs. Viene assegnata all'NCIS come agente di collegamento in sostituzione di Kate. Chiede lei di essere distaccata dal Mossad perché deve capire se credere o meno alle cose che il fratello le ha detto sul loro padre, il Vice direttore del Mossad. In ordine di tempo è l'ultima arrivata nella serie. Anche se Gibbs non lo fa capire, la stima molto. Sua sorella Tali è morta in un attacco suicida di Hamas quando aveva sedici anni. È molto legata all'agente DiNozzo, forse prova qualcosa di più, lo si vede nella puntata Anime gemelle dove per parlare con Tony gli si appoggia al braccio come se fosse la fidanzata, oppure quando DiNozzo parlava con la fidanzata Jeanne, Ziva sembrava gelosa. Nella quarta stagione prende una cotta per un tenente che muore a causa di un avvelenamento, non riuscendo a darsi pace per i sentimenti provati. In seguito alla morte del direttore Shepard viene allontanata dall'NCIS, ma vi farà ritorno dopo quattro mesi. Ziva lascia il team all'inizio dell'undicesima stagione, dopo la morte del padre, per rimanere in Israele e viene sostituita da Eleanor Bishop. Durante la tredicesima stagione Ziva è apparentemente morta a causa di un incendio alla sua fattoria, e ha lasciato una figlia, sua e di Tony, di nome Tali. Alla fine della sedicesima stagione si scopre che in realtà è ancora viva e una terrorista di Hamas la vuole morta, quindi chiede aiuto a Gibbs e alla sua squadra. Dopo aver sgominato l'organizzazione terroristica con l'aiuto di quest'ultimo e del team, Ziva parte per Parigi per riunirsi con Tony e Tali.
### Caitlin "Kate" Todd
È interpretata da Sasha Alexander e doppiata da Antonella Baldini.
È nata il 17 maggio 1973.
Caitlin "Kate" Todd, ex agente speciale del Secret Service, in servizio sull'Air Force One, l'aereo presidenziale, viene arruolata nell'NCIS al termine del primo episodio della prima stagione. È la profiler del gruppo. Disegna di persona gli identikit che le vengono richiesti e traccia il profilo psicologico dei criminali. Spesso rimprovera Tony per il suo carattere infantile. Viene uccisa nel ventitreesimo episodio della seconda stagione dal terrorista Ari Haswari. Nella terza stagione viene sostituita da Ziva David ma compare nei pensieri dei colleghi McGee, Tony e Gibbs per i primi due episodi. Fino alla nona stagione non sono mancati episodi speciali, in cui viene ricordata o immaginata dai suoi amici e colleghi. In un episodio il team dell'NCIS conoscerà perfino la sorella di Kate. Appare inoltre nel quattordicesimo episodio della nona stagione, quando Gibbs immagina cosa sarebbe potuto accadere se Kate si fosse salvata e la vede in sala parto con una bambina appena avuta con DiNozzo.
### Abigail "Abby" Sciuto
È interpretata da Pauley Perrette e doppiata da Patrizia Burul.
È nata il 27 marzo 1972.
È una criminologa/tecnica forense del laboratorio di analisi. È competente in ogni branca del suo lavoro, nonostante la giovanissima età, ed è anche molto esperta in informatica. Aveva un ottimo rapporto con l'agente speciale Kate Todd ed è la preferita di Gibbs (come dimostrato in varie puntate). Ama i rave party e dormire in una bara. Ha apparentemente un flirt con l'agente speciale McGee; tuttavia una volta quest'ultimo, preso in trappola da Tony, ha ammesso che c'è stato qualche cosa di più. Ha avuto una relazione con uno scienziato affetto da nanismo. È una goth e ha sempre la battuta pronta. Veste sempre di nero, ama le minigonne e sulle sue magliette ci sono spesso rappresentati dei teschi, in più ha numerosi tatuaggi su tutto il corpo il più grande è una croce sulla schiena inoltre è dipendente dal caffè. Tende spesso ad ascoltare musica metal o rock ad alto volume mentre lavora. Ha un peluche a forma di ippopotamo di nome Bert che emette peti quando viene abbracciato. Durante la quindicesima stagione invita a cena Clayton Reeves però dopo il pasto vengono attaccati da un killer che spara loro uccidendo Clayton ma non Abby la quale, dopo essere sopravvissuta, annuncia ai suoi colleghi che ha intenzione di abbandonare la squadra trasferendosi in Inghilterra. Viene in seguito sostituita da Kasie Hines.
### Dott. Donald "Ducky" Mallard
È interpretato da David McCallum e doppiato da Ambrogio Colombo.
È nato il 19 settembre 1933.
È il medico legale del gruppo, molto stimato dai colleghi. Spesso durante le autopsie si perde in digressioni, alcune interessanti, altre tanto noiose che alla fine rimangono ad ascoltarlo solo i suoi "pazienti"; è comunque molto bravo nel suo lavoro e la sua fama sconfina dall'NCIS. Vive con la madre malata di Alzheimer. In un episodio viene rapito da un uomo condannato grazie alle prove scoperte dal dottore sul corpo delle sue vittime. Come l'attore che lo interpreta, anche Ducky ha origini scozzesi. Resta molto amareggiato quando scopre che il suo amico Jethro gli ha nascosto il suo primo matrimonio con Shannon e la successiva morte della stessa e della figlia Kelly. Finirà per andare in pensione durante la sedicesima stagione.
### Jimmy Palmer
È interpretato da Brian Dietzen e doppiato da Giorgio Milana.
È nato il 14 novembre 1977.
È il secondo assistente di Ducky (il primo è stato Gerald) e spesso si deve sorbire i discorsi del Dottor Mallard e i suoi rimproveri, in quanto inesperto. Si affeziona moltissimo a Ducky, considerandolo come una sorta di secondo padre, sentimento ricambiato dal suo mentore che lo tratta spesso come un figlio. Durante la quarta stagione intraprende una relazione tanto clandestina quanto goffa con l'Agente Lee, nuova aggiunta della squadra in attesa del ritorno definitivo di Gibbs al comando, cui lui metterà fine in quanto si sentiva usato dalla donna. Si fidanza e si sposa nelle stagioni successive con la sua fidanzata Breena, una ragazza molto bella e intelligente, e i due hanno anche una figlia. Dopo aver rivelato di aver superato, e col massimo dei voti, l'esame di medico legale, il neo Dottor Palmer viene messo più volte a sostituire Ducky, impegnato con altre attività oltre l'NCIS. Quando Ducky ha l'ennesima riprova di aver insegnato a Jimmy tutto ciò che sa e di non essere più necessario come sua guida, Palmer prende ufficialmente il posto di Ducky dopo che quest'ultimo si ritira da medico legale responsabile dell'NCIS.
### Jennifer "Jenny" Shepard
È interpretata da Lauren Holly e doppiata da Emanuela Rossi.
È il nuovo direttore dell'NCIS dall'inizio della terza stagione. Ha avuto una storia d'amore con Gibbs quando entrambi erano agenti sul campo a Marsiglia, a Parigi, a Positano, a Sofia (Bulgaria) e in Repubblica Ceca. Ha aiutato Gibbs a uscire dal coma nel quale era entrato in seguito a un'esplosione nell'episodio 3x23, Attentato. È una donna dal carattere deciso ed è determinata a mantenere l'autorità su Gibbs. Negli episodi i due fanno spesso riferimento al loro passato insieme. È una donna brillante ed estremamente intelligente. Si scopre nella serie che Gibbs le ha chiesto di sposarlo.
Nella puntata 4x03, Jenny offre a DiNozzo il controllo del team di Rota in Spagna. Per tutta la quarta stagione è ossessionata da un trafficante d'armi chiamato "la Grenouille", tanto da utilizzare l'agente DiNozzo per alcune missioni di cui neanche Gibbs è stato messo a conoscenza. Il direttore porterà avanti la sua crociata personale contro il trafficante, che considera responsabile del suicidio di suo padre, e quando la Grenouille muore lei è la principale sospettata, ma non sarà mai formalmente incriminata o arrestata per mancanza di prove. Morirà nel penultimo episodio della quinta stagione (Judgment day) in seguito a uno scontro a fuoco. Durante la quinta stagione si sono fatti sfuggevoli riferimenti a un malessere di cui il Direttore soffriva, del quale solo Ducky sembrava esserne a conoscenza. Dopo la sua morte, Ducky rivela a Gibbs che era affetta da una malattia incurabile non meglio identificata (forse la malattia di Huntington), ed è molto probabilmente questa la ragione per cui ella aveva respinto la sua proposta. In seguito viene sostituita da Leon Vance. Ricompare in episodi successivi in brevi flash back. Le motivazioni del suo abbandono sono discordanti: da un lato viene detto che è per motivi di salute, dall'altro per la trama.
### Leon Vance
È interpretato da Rocky Carroll e doppiato da Saverio Indrio.
È nato l’8 luglio 1963.
Vice direttore dell'NCIS fino alla puntata 5x19 (Judgment Day). Fa la sua comparsa nell'episodio 5x14 (Internal Affairs), quando assume provvisoriamente il comando dell'NCIS durante le indagini sulla morte di "La Grenouille", periodo nel quale il direttore Shepard viene sospesa. Diventerà il nuovo direttore dell'NCIS nell'episodio 5x19 in seguito alla morte di Jenny. Come prima cosa scioglierà la squadra, rimandando Ziva al Mossad, assegnando DiNozzo alla nave militare Ronald Reagan, trasferendo McGee al reparto crimini informatici, sotto il comando dell'ufficiale Hollsworth e assegna una nuova squadra a Gibbs, il quale per molto tempo non si fiderà di lui a causa di tale azione, sebbene fosse mirata a scoprire quale fosse la talpa all'interno dell'agenzia. Leon è un direttore severo ed è molto dotato nell'instaurare proficue relazioni con persone influenti, tra le quali spicca l'amicizia di lunga data con Eli David, direttore del Mossad. Le sue doti diplomatiche gli permettono di proteggere efficacemente gli agenti da eventuali ripercussioni con altre agenzie. Egli stesso è dotato di ottime doti investigative.
Sebbene il rapporto con Gibbs sia alquanto conflittuale nei primi anni a causa dei diversi modi di agire (Gibbs più spregiudicato e Vance più ligio alle regole), tra i due si instaura infine un rapporto di grande stima e fiducia reciproca, così come con i membri della squadra del suo agente migliore, per la cui salvaguardia è pronto ad agire tempestivamente, anche a costo di infrangere le regole, proprio come farebbe Gibbs. Marito e padre di due figli, rimarrà vedovo dopo la morte di sua moglie, uccisa durante una cena il cui bersaglio era Eli David (che morirà a propria volta durante l'attacco). Nonostante ardue difficoltà iniziali a seguito del lutto, Vance riuscirà a conciliare i suoi impegni lavorativi col suo ruolo di padre vedovo, riuscendo a svolgere entrambi al meglio.
### Agente speciale Eleanor "Ellie" Bishop
È interpretata da Emily Wickersham e doppiata da Valentina Favazza.
È nata a Hinton, in Oklahoma, il 30 settembre 1985; è la più giovane di quattro figli nati da un padre di cui non viene mai detto il nome e da Barbara Bishop. I tre fratelli maggiori si chiamano George, John e Robert.
Dopo essersi laureata, si è unita alla NSA dove ha incontrato Jake Malloy che sposerà qualche tempo dopo.
Durante il suo periodo alla NSA, Bishop scoprì le attività del terrorista Benham Parsa e iniziò a lavorare a tal punto che sviluppò un'ossessione per lui. Questo suo comportamento ha destato la preoccupazione i suoi superiori che successivamente l'hanno tolta dal caso.
Successivamente Eleanor "Ellie" Bishop si unisce al team dell'NCIS, dopo che aveva predetto una falla nella sicurezza diversi anni prima, per aiutarli a risolvere il caso. Successivamente diventa membro fisso del team come sostituta dell'agente Ziva David.
Per alcuni aspetti somiglia all'Agente speciale Kate Todd, morta in missione, poiché come lei è in grado di tracciare un profilo psicologico dei criminali e di disegnare un identikit. Non molto tempo dopo il suo ingresso nell'NCIS si separerà da Jake in seguito della scoperta dell'infedeltà del marito.
Dopo la separazione dal marito Bishop inizierà a frequentare Qasim Naasir un giovane afgano conosciuto durante un'indagine e che da lì in poi lavorerà come interprete per l'NSA. Qasim chiederà a Bishop di sposarla. Viene ucciso nel corso di un’indagine davanti a lei.
È una ragazza che studia le mosse dei criminali che la squadra cerca di catturare, una perfezionista che lavora sodo per migliorare in ogni aspetto del proprio lavoro e una gran golosona, spesso i colleghi si impressionano di come riesca a mangiare molto più di ognuno di loro senza ingrassare minimamente. Dopo aver aiutato Ziva a tornare alla propria vita insieme al resto della squadra, quest'ultima la informa che, quando si sentirà pronta, la mentore della stessa Ziva ha già accettato di addestrarla come fece con lei.
### Nicholas "Nick" Torres
È interpretato da Wilmer Valderrama e doppiato da Stefano Crescentini.
È nato il 4 febbraio 1984.
Agente dell'NCIS sotto copertura e creduto morto, in realtà aveva incominciato una relazione seria con la figlia del boss mafioso argentino Silva per farlo arrestare. Riuscito nel suo intento, si unirà alla squadra occupando il posto che DiNozzo ha lasciato vuoto. È un playboy appassionato di motori e musica cui piace l'azione e seguire l'istinto quando indaga, lasciando spesso le parti più analitiche del lavoro ai suoi colleghi, ma il suo spirito di osservazione e il suo intuito si rivelano spesso molto utili anche in quell'ambito. A causa dei molti anni trascorsi sotto copertura è abituato ad agire autonomamente e questo gli rende difficile integrarsi nel lavoro di squadra all'inizio e seguire le direttive di Gibbs, ma in breve tempo entra in sintonia con tutti. Torres ha una grande quantità di denaro risparmiato, non avendo potuto spendere per anni il suo stipendio mentre era sotto copertura, al punto che McGee afferma che ha già accumulato abbastanza soldi da permettersi di fare la bella vita quando andrà in pensione. Sente una chiara attrazione verso Ellie, infatti più volte ne appare geloso, ma non riesce mai a farsi avanti con la sua collega e nessun altro sembra aver notato i suoi sentimenti, a parte Ziva.
### Alexandra "Alex" Quinn
È interpretata da Jennifer Esposito e doppiata da Laura Romano.
È nata l’11 aprile 1973.
Agente che addestra le reclute dell'NCIS. Non riuscendo a trovare un agente che vada bene a Gibbs, Quinn entra temporaneamente nella squadra e sceglie Torres. Gibbs poi decide di assumerla come nuovo membro. Lascerà la squadra alla fine della quattordicesima stagione per assistere la madre malata e verrà sostituita da Jacqueline Sloane.
### Clayton Reeves
È interpretato da Duane Henry e doppiato da Riccardo Scarafoni.
È nato il 18 marzo 1985.
Apparso negli ultimi due episodi della stagione 13 come agente dell'MI6 di Londra per arrestare Trent Kort, nella stagione successiva verrà trasferito all'NCIS per una rischiosa missione sotto copertura. Diventa grande amico di Bishop e Torres e un valido elemento di supporto occasionale per la squadra. Durante la quindicesima stagione verrà ucciso da un killer che gli spara durante una cena con Abby e la sua morte colpirà fortemente la squadra, oltre a spingere la scienziata a lasciare l'NCIS per occuparsi dell'apertura e gestione di una fondazione di beneficenza intitolata alla madre di Reeves, il sogno che quest'ultimo non ha potuto realizzare.
### Jacqueline "Jack" Sloane
È interpretata da Maria Bello e doppiata da Claudia Catani.
È nata il 18 aprile 1967.
È la nuova psicologa forense dell'NCIS che entra a far parte della squadra nella quindicesima stagione dopo che Quinn lascia l'agenzia. Abile nel tracciare i profili, Gibbs si avvale spesso del suo aiuto sia per lavoro sia per problemi personali e il legame tra i due diviene presto molto saldo e con sfumature che lascino intendere che ci sia qualcosa di più. Jack lascia la squadra nella diciottesima stagione, decidendo di restare in Afghanistan per combattere il terrorismo dopo una missione con Gibbs. Durante il discorso di addio, quest'ultimo la interrompe con un bacio, che segna la loro separazione e l'addio alla squadra.
### Kasie Hines
È interpretata da Diona Reasonover e doppiata da Giulia Franceschetti.
È nata il 22 settembre 1992.
È la nuova assistente di Ducky Mallard, conosciuta alla scuola di medicina, che appare nella quindicesima stagione. Appena arrivata all'NCIS fa amicizia con tutti tranne con Abby, con la quale inizialmente ha un rapporto molto teso. Tuttavia alla fine Kasie le rivela che andava in tilt quando la vedeva, poiché era una sua fan, e le due così diventano amiche, finendo per collaborare insieme. Alla fine della quindicesima stagione finisce per diventare la nuova specialista forense dopo che Abby lascia l'agenzia. Dopo alcuni mesi di prova, Vance la assume definitivamente.
## Personaggi secondari
### Agente speciale dell'FBI "Tobias C. Fornell"
Agente Speciale dell'FBI, collabora con Gibbs in alcune indagini. Nell'episodio 2x05, Il cimitero, viene ingiustamente accusato di legami con la mafia e finge il suicidio in combutta con Gibbs. Nonostante in pubblico i due mostrino reciproco astio, in realtà sono buoni amici da prima che Fornell sposasse una delle ex mogli di Gibbs. Tobias e Gibbs sono soliti discutere e scambiarsi consigli all'interno dell'ascensore della sede dell'NCIS, bloccandolo. Durante la serie, Tobias e l'ex moglie Diane si riavvicinano e, con la benedizione di Gibbs, sono sul punto di risposarsi quando la donna viene uccisa da un criminale russo che voleva colpire gli affetti di Gibbs. Fornell e Gibbs compiranno la loro vendetta e Tobias si concentrerà sulla figlia per superare il lutto. La figlia di Fornell chiama "zio" l'agente Gibbs, perché sa che i due sono amici fraterni. Nella sedicesima stagione scopre che sua figlia Emily, al college, ha iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti e, a seguito di un'overdose che per poco non la uccide, fa il possibile per starle accanto e aiutarla a superare la dipendenza. Malgrado la figlia sembri finalmente riuscita a superare la dipendenza, Tobias nella diciottesima stagione deve affrontare il lutto anche per la morte di Emily per overdose a seguito di una ricaduta. È nato il 15 luglio 1956.
È interpretato da Joe Spano. Nella versione italiana è doppiato nelle prime stagioni da Ennio Coltorti, dalla terza stagione in poi da Gerolamo Alchieri.
### Direttore Tom Morrow
È il direttore dell'NCIS nelle prime due stagioni. Lascia il posto al Direttore Shepard per trasferirsi in un nuovo ruolo dirigenziale nella Sicurezza Nazionale. Dalla decima stagione torna saltuariamente ad aiutare la squadra. Morirà nella tredicesima ucciso da Trent Kort.
È interpretato da Alan Dale. Nella versione italiana è doppiato da Stefano De Sando nelle prime due stagioni e da Paolo Buglioni dalla terza alla tredicesima.
### Gerald Jackson
È stato il primo assistente di Ducky. Ha abbandonato temporaneamente il lavoro all'NCIS a seguito del colpo di pistola inflittogli da Ari Haswari a una spalla.
È interpretato da Pancho Demmings ed è doppiato nella versione italiana da Carlo Scipioni.
### Tenente Faith Coleman
Il tenente del JAG (Judge Advocate General) Faith Coleman (interpretata da Alicia Coppola) è un avvocato militare ed è l'ufficiale di collegamento tra l'NCIS e l'ufficio del Segretario della Marina.
### Dr.ssa Jeanne Benoit
Nella quarta stagione viene introdotta la nuova ragazza di Tony, la Dr.ssa Jeanne Benoit. Nell'ultimo episodio della quarta stagione, Angel of Death, si scopre che il padre di Jeanne è in realtà un contrabbandiere di armi francese, "La Grenouille", e che il fidanzamento era una missione assegnata a DiNozzo dal direttore Shepard. Ricompare anni dopo e l'NCIS salverà il marito, medico volontario rapito in Sudan; sembra ancora provare sentimenti per Tony, ma i due si lasciano da amici.
È interpretata da Scottie Thompson ed è doppiata nella versione italiana da Chiara Colizzi.
### Cynthia Sumner
È la segretaria personale del Direttore Shepard.
È interpretata da Stephanie Mello.
### Victoria Mallard
È la madre del dottor Mallard. Abita insieme con il figlio in una grande casa, e con i suoi quattro cani Corgi. La signora Mallard soffre di Alzheimer e a causa dei comportamenti dovuti alla malattia risulta essere un personaggio molto divertente. Viene ricoverata in una casa di riposo e muore nella settima stagione.
È interpretata da Nina Foch.
### Agente Speciale Paula Cassidy
È un'Agente speciale dell'NCIS che ha avuto una relazione con Tony. Compare la prima volta nella puntata "Minima sicurezza", nella prima stagione. Nell'episodio 19 Scrupoli della quarta stagione, si butta addosso a un terrorista per salvare Gibbs e la sua squadra rimanendo uccisa.
È interpretata da Jessica Steen e nella versione italiana è doppiata da Roberta Greganti.
### Agente speciale Christopher Pacci
È un Agente speciale dell'NCIS durante la prima stagione. Viene ucciso nella puntata Un bacio speciale durante l'indagine di un difficile caso, per il quale Pacci aveva chiesto un aiuto a Gibbs, il quale però era impegnato in un'altra indagine.
### Ex agente del NIS Mike Franks
È stato il mentore di Gibbs appena entrato al NIS (vecchio nome dell'NCIS). Fa la sua prima apparizione nell'ultimo episodio della terza stagione per aiutare Gibbs a ritrovare la memoria. Nella quarta stagione ha collaborato ad alcune indagini dell'NCIS. Nell'ultima puntata della quinta stagione, Judgement Day (Il giorno del giudizio), Franks vola a Los Angeles in soccorso del direttore Shepard (su richiesta di quest'ultima), occupata a porre fine a una vecchia faccenda rimasta in sospeso per circa un decennio, nella quale era coinvolto anche Gibbs (che inizialmente viene tenuto all'oscuro di tutto). In seguito alla morte del direttore, nella stessa puntata, Franks racconta a Gibbs l'accaduto e, per pagare il suo debito d'onore con Jenny (sentendosi in parte responsabile per la sua morte), lo aiuta a chiudere una volta per tutte quella faccenda e gli salva addirittura la vita. In un altro episodio si scopre che aveva un figlio (un marine vittima di omicidio) da cui ha avuto una nipotina; Franks prenderà a vivere con sé la nuora e la nipote (che hanno origine irachena) e le due diventeranno come di famiglia per Gibbs. Nella penultima puntata dell'ottava stagione - Il canto del cigno - viene ucciso, davanti alla casa di Gibbs, dal "Killer dei porti" (K.D.P., acronimo col quale viene chiamato dal team NCIS che indaga sui suoi crimini). Si viene a sapere, in una lettera inviata a Gibbs da Franks qualche tempo prima, che Franks era ammalato di cancro ai polmoni, dovuto al suo vizio di fumare, e che gli rimanevano pochi mesi da vivere. Gibbs, come ultimo gesto di amicizia nei confronti del suo ex-collega e mentore, gli decorerà la bara con dei tasselli in legno ricreanti dei motivi floreali. In alcuni episodi Gibbs rivede Franks in sogno.
È interpretato da Muse Watson. Il doppiatore italiano è Michele Kalamera.
### Agente Michelle Lee
È la nuova aggiunta della squadra in attesa del ritorno definitivo di Gibbs al comando, preso temporaneamente da DiNozzo. Intraprende una goffa relazione con l'assistente di Ducky Sig. Palmer. Nella sesta stagione prende il posto di Ziva. È un'esperta di leggi civili e penali. Lascia l'NCIS per tornare al suo lavoro di avvocato alla fine del primo episodio della sesta stagione. Alla fine dello stesso episodio, si scoprirà essere lei la talpa e non Brent Langer, che è stata lei stessa a uccidere. Muore nella nona puntata della stagione (L'ostaggio). In realtà è stata costretta a diventare una talpa sotto ricatto, poiché sua sorella è stata rapita e tenuta sotto sequestro. Quest'ultima verrà salvata dalla squadra di Gibbs poco prima che lei muoia.
È interpretata da Liza Lapira e in Italia è doppiata da Perla Liberatori.
### Agente Speciale Brent Langer
Ha una carriera decennale come agente dell'FBI, viene raccomandato e referenziato per la sua assunzione da Gibbs verso la fine della quinta stagione. Ha già lavorato in un'operazione combinata di NCIS e FBI. Si unisce alla squadra per sostituire l'agente DiNozzo nel primo episodio della sesta stagione. Muore a fine episodio.
È interpretato da Jonathan LaPaglia e in Italia ha la voce di Francesco Prando.
### Agente Speciale Daniel Keating
Tecnico informatico che sostituirà McGee nella squadra di Gibbs, ha già esperienza nella risoluzione di cyber-crimini. Si unirà alla squadra nella prima puntata della sesta stagione e la lascerà alla fine dello stesso episodio.
È interpretato da Jonathan Magnum.
### Tenente colonnello del C.I.D. Holly Mann
Per un periodo è stata la nuova fiamma di Gibbs, simpatica a ben pochi per i suoi modi bruschi, molto simili a quelli dello stesso Gibbs. Dopo alcuni mesi di frequentazione, lascerà Gibbs dopo aver capito che quest'ultimo non è ancora riuscito a superare la morte di Shannon e Kelly.
È interpretata da Susanna Thompson, doppiata in Italia da Anna Cugini.
### La Grenouille
Soprannome di Renè Benoit. È un trafficante d'armi a cui il direttore Shepard sta dando la caccia da tutta la vita. Nell'ultimo episodio della quarta stagione, L'angelo della morte, Tony tenta di avvicinarlo attraverso la sua nuova ragazza Jeanne che risulta esserne la figlia. Nel primo episodio della quinta stagione incontra la Shepard dicendo di voler collaborare con la marina dando loro informazioni su tutti i trafficanti suoi nemici, i quali hanno preso di mira sua figlia. Jenny è sicura che sia stato lui a uccidere il padre, considerato morto suicida, ma La Grenouille afferma che si uccise per il rimorso di aver accettato una tangente dallo stesso trafficante d'armi. La donna non gli crede e lo caccia via, contravvenendo ai suoi doveri. Viene ucciso al porto dalla Shepard quella stessa sera.
È interpretato da Armand Assante.
### Ari Haswari
Terrorista dal padre israeliano (lo stesso di Ziva) e madre palestinese, fa la sua comparsa nell'episodio 1x16, Bestia nera, in cui tiene in ostaggio Ducky, Gerald e Kate. Ricompare in puntate successive, senza mai dare a intendere se sia un vero terrorista o un infiltrato. Nell'ultima puntata della seconda stagione uccide Kate e, mentre tenta con Gibbs, a sua volta viene colpito a morte da Ziva.
Viene interpretato da Rudolf Martin. È doppiato nella versione italiana da Francesco Bulckaen.
### Trent Kort
Spietato e subdolo agente sul campo della CIA, non si fa scrupoli nell'uccidere i sospettati, nel mentire ai membri delle altre agenzie e nell'inquinare le prove dei casi allo scopo di trarre dei benefici per sé stesso e per i superiori per i quali lavora. Nella serie viene chiaramente dipinto come un antagonista, e ha un rapporto di odio reciproco con tutti i membri dell'NCIS, in particolare con Tony DiNozzo che lo stesso Kort tentò di uccidere durante la quinta stagione della serie; nonostante ciò lui e Gibbs si aiutano reciprocamente per la risoluzione di diversi casi e per ottenere informazioni segrete riguardanti vari protagonisti della serie. Nella tredicesima stagione, la squadra gli dà la caccia quando scoprono che è lui il responsabile della presunta morte di Ziva, anni dopo rivelatasi ancora viva; nel tentativo di fuggire, viene circondato e ucciso a colpi di pistola da Tony, Gibbs, Bishop e McGee.
Viene interpretato da David Dayan Fisher e doppiato in italiano da Alberto Angrisano.
### Delilah Fielding
Analista, crittografa ed esperta di cyber-terrorismo del dipartimento della difesa. Nell'undicesima stagione si fidanza con McGee. Ragazza bella, molto intelligente e scaltra, altrettanto capace di McGee per quanto riguarda i computer. Rimane paralizzata nel corso di un attentato terroristico ad opera di Benham Parsa e faticherà molto per riprendersi, ma grazie alla vicinanza della famiglia e di McGee riesce a superare l'accaduto, riuscendo anche ad ottenere due promozioni, dimostrando a tutti, compresa se stessa, di essere ancora utile. Alla fine dell’undicesima stagione accetta un posto da analista senior e si trasferisce a Dubai, tornando a Washington alla fine della dodicesima in seguito alla promozione a caposquadra. Delilah è benvoluta da tutti i colleghi e amici di McGee, solo Abby, a causa dei suoi trascorsi con Tim, impiegherà un po' di tempo a fidarsi, per poi però incoraggiare lo stesso McGee nel capire che Delilah sia la migliore fidanzata che abbia mai avuto. Bishop in particolare sembra avere un debole per lei, non perdendo mai occasione di sottolineare le sue qualità. Nella quattordicesima stagione McGee le chiede di sposarlo e lei accetta. I due iniziano a pianificare le nozze per l’estate successiva, ma poi decidono di anticiparle quando Delilah scopre di essere incinta. Nella quindicesima stagione dà alla luce due gemelli, un maschio e una femmina, John e Morgan. È nata il 21 maggio 1986.
Viene interpretata da Margo Harshman e doppiata in italiano da Chiara Gioncardi
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9,378,745 | https://it.wikipedia.org/wiki/Alfonso_Dionisio | Alfonso Dionisio | # Alfonso Dionisio
Alfonso Dionisio (Portogallo, 1260 – Portogallo, 24 aprile 1310) è stato un nobile portoghese.
## Biografia
Alfonso Dionisio era figlio illegittimo del re Alfonso III del Portogallo e di Marina Peres di Enxara, come affermato in un documento del 1278 con il quale donò un feudo a Vila Pouca nel distretto di Torres Vedras.. Sua madre era probabilmente originaria di Enxara, situata nelle vicinanza di Mafra. Sposò Maria Pais Ribeira, che, a causa della morte dei suoi fratelli senza eredi, divenne la quindicesima dama ed erede della Casa di Sousa e quella di Aboim.
Da questo matrimonio sono nati i seguenti figli:
* Pedro Alfonso de Sousa, un uomo ricco alla corte di suo cugino re Alfonso IV del Portogallo, sposò Elvira Anes da Nóvoa;
* Rodrigo Alfonso de Sousa, signore di Arraiolos e Pavia, sposato con Violante Ponço Briteiros;
* Diogo Alfonso de Sousa (m. 13 novembre 1344) signore di Mafra ed Ericeira, sposato con Violante Lopes Pacheco;
* García Mendes de Sousa, priore di Santa María da Alcáçovas a Santarén;
* Gonzalo Mendes de Sousa, non si sa se si sia sposato o abbia avuto figli.
## Ascendenza
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | Sancho I del Portogallo | Alfonso I del Portogallo |
| | | | Sancho I del Portogallo | Mafalda di Savoia |
| | | Alfonso II del Portogallo | Sancho I del Portogallo | Mafalda di Savoia |
| | | Alfonso II del Portogallo | Dolce di Barcellona | Raimondo Berengario IV di Barcellona |
| | | | Dolce di Barcellona | Petronilla d'Aragona |
| | Alfonso III del Portogallo | | Dolce di Barcellona | Petronilla d'Aragona |
| | Alfonso III del Portogallo | | Alfonso VIII di Castiglia | Sancho III di Castiglia |
| | | | Alfonso VIII di Castiglia | Bianca di Navarra |
| | | Urraca di Castiglia | Alfonso VIII di Castiglia | Bianca di Navarra |
| | | Urraca di Castiglia | Eleonora d'Inghilterra | Enrico II d'Inghilterra |
| | | | Eleonora d'Inghilterra | Eleonora d'Aquitania |
| Alfonso Dionisio del Portogallo | | | Eleonora d'Inghilterra | Eleonora d'Aquitania |
| Alfonso Dionisio del Portogallo | | | … | … |
| | Marina Peres de Enxara | | … | … |
| | Marina Peres de Enxara | | … | … |
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9,229,994 | https://it.wikipedia.org/wiki/Cloyes-les-Trois-Rivi%C3%A8res | Cloyes-les-Trois-Rivières | # Cloyes-les-Trois-Rivières
Cloyes-les-Trois-Rivières è un comune francese di recente costituzione. Esso è infatti stato creato il 1º gennaio 2017 incorporando i comuni di Autheuil, Charray, Cloyes-sur-le-Loir, Douy, La Ferté-Villeneuil, Le Mée, Montigny-le-Gannelon, Romilly-sur-Aigre e Saint-Hilaire-sur-Yerre, che ne sono divenuti comuni delegati.
Si trova nella regione Centro-Valle della Loira, dipartimento Eure-et-Loir, Arrondissement di Châteaudun.
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1,055,981 | https://it.wikipedia.org/wiki/Bumblefoot | Bumblefoot | # Bumblefoot
Bumblefoot, pseudonimo di Ronald Jay Blumenthal (New York, 25 settembre 1969), è un chitarrista, cantante e produttore discografico statunitense.
## Carriera musicale
Iniziò ad esibirsi usando il suo vero nome, Ron Thal; in seguito ha adottato il soprannome "Bumblefoot" dal nome in inglese dell'infezione fungina, che ha scoperto di avere mentre aiutava sua moglie agli esami di veterinaria. La Vigier Guitars ha anche realizzato per Ron la "Vigier Bumblefoot Guitar", a forma di piede e disegnata come un bombo con ali decorative. La chitarra fu presentata a Bumblefoot nel 1998, ad una riunione NAMM a Los Angeles.
Ron si è unito ai Guns N' Roses a metà del 2006, sostituendo alla chitarra Buckethead. Con il gruppo ha debuttato all'Hammerstein Ballroom a New York, il 12 maggio 2006. Da allora sono stati insieme in tour in Europa e Nord America, e si esibiranno anche in Giappone, Sud America ed Oceania. Bumblefoot ha suonato le parti di chitarra solista in Chinese Democracy, nonostante l'album sia in produzione dal 1994, molto prima che Ron entrasse nel gruppo. L'album è stato pubblicato ufficialmente il 23 novembre 2008.
Dal 2015 fa parte del supergruppo Art of Anarchy. Due anni più tardi è cofondatore di un altro supergruppo, i Sons of Apollo, composto anche dal batterista Mike Portnoy, il bassista Billy Sheehan, il tastierista Derek Sherinian e il cantante Jeff Scott Soto.
## Chitarre
Bumblefoot usa soprattutto la Bumblefoot Guitar, realizzata dall'azienda francese Vigier, inoltre si avvale di modelli Excalibur e Surfreter, ma anche la B.B.F.S.C.G. (Bumblefoot Swiss Cheese Guitar). Di recente è stato rilasciato un altro modello esclusivo per Ron, con plettri e cavi già usati sulla Swiss Cheese.
## Discografia
### Da solista
* 2001 - 9.11
* 2002 - Uncool
* 2003 – Forgotten Anthology
* 2005 – Normal
* 2008 – Abnormal
* 2015 - Little Brother is Watching
* 2024 - Insanium (in uscita)
### Con la Ron Thal Band
* 1995 – The Adventures of Bumblefoot
* 1997 – Hermit
* 1998 – Hands
### Con i Guns N' Roses
* 2008 – Chinese Democracy
### Con gli Art of Anarchy
* 2015 – Art of Anarchy
* 2017 – The Madness
### Con i Sons of Apollo
* 2017 – Psychotic Symphony
* 2020 – MMXX
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2,681,006 | https://it.wikipedia.org/wiki/14._Panzer-Division | 14. Panzer-Division | # 14. Panzer-Division
La 14. Panzer-Division era una divisione corazzata della Wehrmacht impiegata in combattimento durante la seconda guerra mondiale. La divisione, reclutata in Sassonia, si distinse per coraggio e valore in tutte le campagne a cui prese parte. Completamente distrutta durante la battaglia di Stalingrado, venne ricostituita nell'aprile 1943, partecipando fino alla fine alle durissime battaglie del fronte orientale.
Ufficiali famosi della 14. Panzer-Division furono Wilhelm Langkeit, Werner Mummert, Martin Unrein, Friedrich Kühn, Ferdinand Heim e Bernhard Sauvant.
## Storia
TEATRI OPERATIVI DELLA 14. PANZER-DIVISION :
| Luogo | Periodo |
| - | - |
| Germania | ago 1940 - mar 1941 |
| Ungheria | mar 1941 - apr 1941 |
| Jugoslavia | apr 1941 - mag 1941 |
| Germania | mag 1941 - giu 1941 |
| Fronte orientale, settore sud | giu 1941 - gen 1943 |
| Francia | apr 1943 - ott 1943 |
| Fronte orientale, settore sud | ott 1943 - lug 1944 |
| Retrovie in Romania | lug 1944 - set 1944 |
| Fronte orientale, settore nord | set 1944 - apr 1945 |
### Le origini con la 4. Infanterie-Division
Le origini della 14. Panzer-Division risiedono nella 4. Infanterie-Division (4ª Divisione di fanteria), creata a Dresda il 1º ottobre 1934 sotto il nome di Artillerieführer IV, tenuto fino al 15 ottobre 1935, e guidata da Erich Raschick.
Il 10 novembre 1938 comandante dell'unità divenne il generalleutnant Erik Hansen, con il quale aveva già compiuto l'occupazione della Cecoslovacchia. Quando scoppiò la seconda guerra mondiale la divisione si trovava in Alta Slesia, e da qui prese parte alla campagna di Polonia inquadrata nella 10ª Armata. La sua avanzata coprì le città di Lubliniec, Kielce e Annopol, fermandosi solo alla fine delle ostilità mentre stava dirigendo per Wieprz. Nel dicembre del 1939 fu trasferita in Germania e, dopo qualche cambio di organico, entrò nella campagna di Francia inizialmente posta nella riserva militare del Gruppo d'armate A, ma già nel giugno 1940 iniziò una nuova avanzata (con la 6ª Armata) che le fece raggiungere Sedan passando per Sankt Vith, Bastogne, Bapaume e Péronne. I combattimenti proseguirono a Barleux, Étalon e Canly fino oltre la Senna e la Loira, arrestandosi nel Cher il 16 giugno.
Alla fine di luglio l'unità venne rimpatriata a Königsbrück, e poco dopo fu convertita nella 14. Panzer-Division.
### Prime campagne della divisione corazzata
La 14. Panzer-Division venne costituita il 15 agosto 1940 a Dresda, in Sassonia, attraverso la meccanizzazione della 4. Infanterie-Division con l'inserimento del 36. Panzer-Regiment, proveniente dalla 4. Panzer-Division. Dopo la fase organizzativa la formazione venne assegnata, nel marzo 1941, alla 11ª Armata, per essere subito dopo trasferita in Ungheria per partecipare all'operazione Marita, la prevista invasione della Jugoslavia e della Grecia. Durante la campagna, la divisione, assegnata ora al XXXXVI. Panzerkorps della 2ª Armata e forte di 45 Panzer II, 51 Panzer III, 20 Panzer IV e 8 Panzerbefehlswagen (carri comando disarmati), diede notevole prova di slancio e valore, marciando fulmineamente su Zagabria e quindi su Sarajevo e Ragusa di Dalmazia, travolgendo facilmente le sporadiche resistenze nemiche.
Dopo la breve e vittoriosa campagna, la 14. Panzer-Division (equipaggiata con 45 Panzer II, 71 Panzer III e 20 Panzer IV) venne rapidamente rischierata nel settore meridionale del fronte orientale per l'imminente operazione Barbarossa. Inquadrata ora nel III Panzerkorps (Panzergruppe 1 del generale von Kleist) insieme alla 13. Panzer-Division, si distinse nuovamente nella fase iniziale della gigantesca campagna, marciando audacemente su Žytomyr (in questa fase respinse numerosi contrattacchi delle riserve corazzate sovietiche nella regione di Luc'k, rivendicando la distruzione di un ingente numero di mezzi nemici), poi su Kremenčuk sul Dnepr e proseguendo fino a Rostov sul Don (la "porta" del Caucaso). In questa regione la divisione subì un primo scacco: contrattaccata dalle forze sovietiche, venne messa in difficoltà e dovette ripiegare, insieme agli altri reparti tedeschi, sul fiume Mius, abbandonando Rostov nel novembre 1941. La divisione avrebbe trascorso il resto della terribile campagna invernale 1941-42 con continui interventi di tamponamento tattico di fronte agli incessanti attacchi del nemico.
### Stalingrado
Durante la primavera 1942, la 14. Panzer-Division venne completamente riequipaggiata con panzer ultimo modello in vista dell'operazione Blu, la nuova offensiva tedesca nel settore meridionale del fronte sovietico. Nel maggio dello stesso anno la divisione dovette intervenire (sempre inquadrata nel III Panzerkorps, 1ª Armata corazzata del generale von Kleist) per affrontare l'imprevista offensiva dell'Armata Rossa che porterà alla seconda battaglia di Char'kov: la divisione avrebbe condotto una nuova avanzata lampo, tagliando fuori numerose armate sovietiche e contribuendo in modo decisivo (insieme alla 16. Panzer-Division) alla schiacciante vittoria tedesca.
Dopo il brillante successo, la 14. Panzer-Division prese parte alla marcia verso il Caucaso, tornando di nuovo nella regione di Rostov prima di essere assegnata alla 4ª Armata corazzata del generale Hoth e sorprendentemente dirottata a nord verso la città di Stalingrado, già attaccata da ovest dalla 6ª Armata del generale Friedrich Paulus. In questa città si sarebbe segnato il destino degli uomini e dei mezzi corazzati della divisione: l'esperta formazione venne coinvolta nei combattimenti urbani e progressivamente dissanguata. In particolare, partecipò come elemento di sfondamento al furioso attacco del 14 ottobre 1942 nel settore della fabbrica di trattori "Ottobre Rosso": avrebbe ottenuto un successo locale pagato però a caro prezzo. Ormai a corto di uomini e mezzi, dopo i duri scontri nelle rovine della città, la 14. Panzer-Division venne in parte ritirata dal fronte e riportata (tranne alcuni battaglioni di panzergrenadier) a ovest del Don per ricostituirsi e formare, insieme alla 22. Panzer-Division e alla 1ª divisione corazzata rumena, inquadrate nel XXXXVIII Panzerkorps, la riserva strategica mobile in vista di un possibile attacco invernale sovietico dalle teste di ponte di Serafimovič e Kletskaja.
L'operazione Urano scattata il 19 novembre 1942 avrebbe colto di sorpresa la divisione (fornita di 29 Panzer III, 7 Panzer IV e 5 carri comando disarmati) che venne subito assegnata di rinforzo al l'XI Corpo d'armata tedesco. Raggruppata a Vercne Buzinovka, cercò di contrattaccare con le sue forze limitate verso ovest ma, nonostante una coraggiosa resistenza dal 19 al 21 novembre di fronte alle superiori forze sovietiche, subì pesanti perdite contro il 3º Corpo di cavalleria della Guardia e il 22 novembre dovette ripiegare abbandonando Vercne Buzinovka. La 14. Panzer-Division venne infine respinta a est del Don e quindi rimase accerchiata insieme a tutta la 6ª Armata del generale Paulus.
Durante i due mesi dell'assedio del kessel, i resti della 14. Panzer-Division, in cui erano stati raggruppati i pochi carri armati rimasti, vennero costantemente impiegati come riserva mobile centrale per cercare di contenere gli attacchi più pericolosi del nemico. La situazione divenne disperata e la divisione sarebbe stata totalmente distrutta, come tutte le forze accerchiate, al termine dell'ultima battaglia (2 febbraio 1943).
Uno degli ufficiali della divisione corazzata (Heinrich Gerlach, che partecipò direttamente alla battaglia e trascorse lunghi anni di prigionia in Russia) avrebbe descritto con grande efficacia nel suo romanzo L'armata tradita il tragico destino della 14. Panzer-Division e delle altre truppe tedesche accerchiate senza scampo nella sacca di Stalingrado.
### La ricostituzione
Nel quadro del programma hitleriano di immediata ricostituzione della 6ª Armata e delle divisioni distrutte a Stalingrado (motivato anche da ragioni di propaganda bellica), la nuova 14. Panzer-Division venne organizzata già nell'aprile 1943 in Bretagna, nella regione di Nantes-Angers. Dopo alcuni mesi di addestramento e formazione, la divisione corazzata venne di nuovo inviata sul fronte orientale nel novembre 1943 per partecipare ai tentativi della Wehrmacht di frenare la grande offensiva sovietica sul Dnepr, avendo in dotazione 49 Panzer IV, 44 Sturmgeschütz III, 9 carri comando e 7 carri lanciafiamme; assegnata al XXXX Panzerkorps (insieme alla 24. Panzer-Division, altra formazione "risorta" dopo Stalingrado) raggiunse subito buoni risultati a Krivoy Rog respingendo la 5ª Armata corazzata della Guardia sovietica. Durante la durissima campagna invernale 1943-44 la 14. Panzer-Division venne nuovamente portata ai limiti della sua efficienza; prese parte infatti ai terribili combattimenti di Kropyvnyc'kyj e Čerkasy (tentativi di sbloccare le truppe tedesche accerchiate nella sacca di Korsun') e quindi all'estenuante ritirata combattendo verso la Romania, attraversando il Prut e il Dniestr, in mezzo al fango del disgelo primaverile e esposta ai pesanti attacchi delle armate corazzate sovietiche in avanzata. Durante queste battaglie la divisione corazzata si batté valorosamente ma subì gravi perdite e venne praticamente decimata.
I vertici militari tedeschi optarono per il ritiro del reparto dal fronte di Iași, dove era schierata nella primavera 1944 e riportata nelle retrovie per essere riorganizzata e riequipaggiata (prima di questa decisione alla divisione restavano solo tre cannoni d'assalto e un Panzer IV operativo). L'esito catastrofico per i tedeschi dell'operazione Bagration costrinse l'Alto comando a gettare in combattimento di nuovo la divisione ancora incompleta. Impegnata ora nel settore nord del fronte orientale, contribuì valorosamente a frenare l'avanzata sovietica verso il Baltico e partecipò a vari contrattacchi di alleggerimento, grazie anche ai 79 Panzer V Panther arrivati in estate. Ma la spinta sovietica riprese nell'ottobre 1944 e questa volta riuscì a isolare il Gruppo d'armate Nord (con ben 26 divisioni, tra cui la 14. Panzer-division) in Curlandia, dove le forze tedesche si sarebbero battute accanitamente fino alla capitolazione finale del maggio 1945.
### La fine
La 14. Panzer-Division costituì, insieme alla 12. Panzer-Division, l'elemento corazzato delle forze tedesche isolate in Curlandia e contribuì validamente ai vari successi difensivi che permisero di prolungare per mesi la resistenza nella sacca. Di fronte alla catastrofe sull'Oder e all'invasione della Germania Orientale da parte dell'Armata Rossa, il comando tedesco decise di evacuare via mare la 14. Panzer-Division per impiegarla in difesa della Prussia e della Pomerania. La situazione ormai compromessa permise di attuare tale piano solo in parte, mentre il grosso degli uomini avrebbe tristemente terminato la sua tormentata vicenda bellica arrendendosi l'8 maggio 1945 a Liepāja, finendo in gran parte prigioniero dei russi.
## Ordine di battaglia
Formazione originaria (1940-1943)
* Stabs (Quartier generale)
* 14. Schützen-Brigade (14ª brigata di fanteria meccanizzata)
* 103. Schützen-Regiment (103º reggimento di fanteria meccanizzata)
* 108. Schützen-Regiment
* 64. Kradschützen-Bataillon (64º battaglione motociclisti)
* 36. Panzer-Regiment (36º reggimento corazzato)
* 4. Panzer-Artillerie-Regiment (4º reggimento di artiglieria corazzato)
* 4. Panzerjäger-Abteilung (4º battaglione cacciacarri)
* 40. Panzer-Aufklärung-Abteilung (40º battaglione da ricognizione corazzato)
* 13. Pionier-Bataillon (13º battaglione del genio militare)
* 4. Nachrichten-Abteilung (4º battaglione trasmissioni)
* 4. Feldersatz-Bataillon (4º battaglione rimpiazzi)
* Unità di servizi e supporto
Seconda formazione (1943)
* Stabs
* 103. Panzergrenadier-Regiment (103º reggimento panzergrenadier)
* 108. Panzergrenadier-Regiment
* 36. Panzer-Regiment
* 64. Kradschützen-Bataillon
* 4. Panzer-Artillerie-Regiment
* 276. Heeres-Flak-Abteilung (276º distaccamento FlaK dell'esercito) - dal maggio 1942.
* 4. Panzerjäger-Abteilung
* 13. Pionier-Bataillon
* 4. Panzer-Nachrichten-Abteilung (4º battaglione trasmissioni corazzato)
* 4. Feldersatz-Bataillon
* Unità di servizi e supporto
Dati tratti da:
## Decorazioni
Cinque uomini della 14. Panzer-Division si fregiarono della spilla d'oro per il combattimento corpo a corpo, altri 149 ricevettero la Croce Tedesca d'oro e 8 quella d'argento, 44 la spilla d'onore dell'esercito e 56 la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, di cui 5 con Fronde di Quercia e una con Fronde di Quercia e Spade. Il maggiore Bernhard Sauvant fu l'unico ad essere insignito dell'Ordine di Michele il Coraggioso il 15 giugno 1943.
## Comandanti
Prima formazione
| Nome | Grado | Inizio | Fine |
| - | - | - | - |
| Erick-Oskar Hansen | Generalleutnant | 15 agosto 1940 | 30 settembre 1940 |
| Heinrich von Prittwitz und Gaffron | Generalmajor | 1º ottobre 1940 | 21 marzo 1941 |
| Friedrich Kühn | Generalmajor | 22 marzo 1941 | 30 giugno 1941 |
| Ferdinand Heim | Generalmajor | 1º luglio 1942 | 1º novembre 1942 |
| Hans Freiherr von Falkenstein | Oberst | 1º ottobre 1942 | 1º novembre 1942 |
| Johannes Baeßler | Generalmajor | 1º novembre 1942 | 26 novembre 1942 |
| Martin Lattmann | Oberst | 26 novembre 1942 | 31 dicembre 1942 |
| Martin Lattmann | Generalmajor | 1º gennaio 1943 | ignota |
| Günther Ludwig | Oberst | ignoto | 30 gennaio 1943 |
Seconda formazione
| Nome | Grado | Inizio | Fine | Note |
| - | - | - | - | - |
| Friedrich Sieberg | Oberst | 1º aprile 1943 | 31 maggio 1943 | |
| Friedrich Sieberg | Generalmajor | 1º giugno 1943 | 29 ottobre 1943 | ferito a Kryvyj Rih morto il 3 novembre 1943 |
| Karl-Max Grässel | Oberst | 29 ottobre 1943 | 31 ottobre 1943 | |
| Martin Unrein | Oberst | 1º novembre 1943 | 31 dicembre 1943 | |
| Martin Unrein | Generalmajor | 1º gennaio 1944 | 1º luglio 1944 | |
| Martin Unrein | Generalleutnant | 1º luglio 1944 | 31 agosto 1944 | lasciò il comando per malattia |
| Werner Mummert | Oberst | 1º settembre 1944 | 4 settembre 1944 | |
| Oskar Munzel | Oberst | 5 settembre 1944 | 24 novembre 1944 | |
| Martin Unrein | Generalleutnant | 25 novembre 1944 | 31 gennaio 1945 | |
| Friedrich-Wilhelm Jürgen | Oberst | 1º febbraio 1945 | 23 febbraio 1945 | |
| Karl Gräßel | Oberst | 24 febbraio 1945 | 19 marzo 1945 | |
| Walter Palm | Oberst | 20 marzo 1945 | 8 maggio 1945 | |
Dati tratti da:Unità della Wehrmacht okh.it
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8,629,522 | https://it.wikipedia.org/wiki/Gustavo_Leigh | Gustavo Leigh | # Gustavo Leigh
Gustavo Leigh Guzmán (Santiago del Cile, 19 settembre 1920 – Santiago del Cile, 29 settembre 1999) è stato un generale cileno, fu rappresentante della Forza aerea del Cile durante il Colpo di Stato in Cile del 1973, e per un breve periodo nella Giunta militare cilena, nel 1978 fu espulso dalle forze armate cilene dalla giunta militare.
## Biografia
Leigh nacque a Santiago del Cile, figlio del colonnello dell'Esercito cileno Hernán Leigh Bañados e di Laura Guzmán Cea. Dopo una brillante carriera da pilota, il presidente Salvador Allende lo nominò comandante in capo della Forza aerea del Cile (aeronautica militare del Cile) il 17 agosto 1973, non tenendo in conto il principio dell'anzianità di servizio. Nonostante questa promozione, fu uno dei primi ufficiali delle Forze armate cilene a firmare il documento abbozzato dall'ammiraglio José Toribio Merino per deporre proprio Allende.
Leigh emerse come uno dei membri più radicali nella giunta militare cilena. Appena quattro ore dopo il golpe che aveva deposto Allende, giurò che i militari avrebbero "eradicato il cancro marxista dalla loro patria, fino alle estreme conseguenze". Fu proprio su suo ordine che la forza aerea cilena bombardò e danneggio gravemente il palazzo presidenziale, per stroncare la resistenza di Allende e del suo piccolo gruppo di sostenitori. In seguito rispose alle critiche per aver bombardato la Moneda con queste parole "fu una misura dura da prendere, ma credetemi per quanto vi dico, fu una misura che salvò molte vite, poiché il presidente Allende aveva deciso di morire nella Moneda".
In seguito scattò una dura repressione degli attivisti di sinistra, e la forza aerea di Leigh si guadagnò una reputazione per essere implacabile con i dissidenti. Leigh difese la scelta del colpo di stato, argomentando che la guerra civile tra cileni sarebbe stata inevitabile. Quando il presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter criticò la guida militare in Cile nel 1977, Leigh disse queste parole "Lui (Carter) è un ipocrita. Condanna il Cile, ma allo stesso tempo vuole rapporti più stretti con la Cuba di Castro, che è guidata da un regime autoritario da 18 anni".
Leigh fece purgare la forza aerea da ufficiali con simpatie di sinistra come il generale Alberto Bachelet (padre di Michelle Bachelet, futura presidente del Cile) e chiamò ripetutamente tutti i cileni a denunciare gli attivisti di sinistra alle autorità militari. Ciò nonostante entrò in conflitto con il generale Augusto Pinochet, il leader della giunta militare a causa della sua riluttanza a specificare una data per il ritorno della democrazia. Leigh si oppose strenuamente al potere crescente di Pinochet nella giunta militare. Nel 1978, quando Pinochet indisse un voto per far sì che i cileni rigettassero la condanna delle Nazioni Unite per la violazione dei diritti umani da parte del regime militare, Leigh criticò tale scelta per essere tipica "di governi, in cui il potere e nelle mani di un singolo dittatore". Pinochet si convinse che Leigh volesse spodestarlo alla guida del paese. "Pinochet credette sempre che fossi interessato a prendere il potere contro di lui, qualcosa che non era mai entrato nella mia mente", una frase pronunciata da Leigh durante una delle sue ultime interviste televisive.
Il generale Leigh era uno strenuo sostenitore dell'intervento statale nell'economia. Era grandemente influenzato dal modello economico egiziano lanciato da Anwar al-Sadat (era un amico di Hosni Mubarak, il comandante dell'aeronautica egiziana dal 1971) un'economia mista basata sui principi del libero mercato ma con una forte presenza dello stato nell'industria pesante e una forte regolazione statale sugli importi stranieri e sul mercato finanziario di speculazione. Per questi suoi pensieri economici ebbe diversi scontri con la politica di economia di libero mercato propugnata dai cosiddetti Chicago Boys che erano sostenuti dagli Stati Uniti e da Pinochet in persona. Leigh si oppose strenuamente a qualsiasi disinvestimento o privatizzazione dell'industria mineraria di proprietà statale, la Codelco. Questa sua opposizione causò il suo allontanamento il 24 luglio 1978, in un decreto firmato dai più alti membri della giunta militare.
La giunta militare scelse Fernando Matthei come suo successore. Nonostante le sue forti differenze con il generale Pinochet, si oppose fermamente all'arresto di quest'ultimo nel 1998 tacciandolo come violazione della sovranità cilena.
Leigh venne detenuto da un giudice che investigò sul suo ruolo nella sparizione di 12 capi comunisti, ma la Suprema corte del Cile ordinò il suo rilascio in virtù della legge di amnistia.
Il 21 marzo 1990 membri del gruppo guerrigliero di sinistra del Fronte Patriottico Manuel Rodríguez, fecero irruzione nel suo ufficio aprendo il fuoco contro di lui. Cinque proiettili colpirono il suo corpo. Oltre che alla perdità di un occhio, fu in grado di effettuare un completo recupero.
Morì il 29 settembre 1999 all'età di 79 anni nell'ospedale della forza aerea di Santiago del Cile a causa di problemi cardiovascolari.
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2,220,950 | https://it.wikipedia.org/wiki/Skip_Beat%21 | Skip Beat! | # Skip Beat!
Skip Beat! (スキップ・ビート!, Sukippu Bīto!) è un manga shōjo nato dalla penna di Yoshiki Nakamura. La storia ha inizio con la scoperta da parte della protagonista, Kyouko Mogami, che il suo migliore amico Fuwa Shotarou, aspirante pop idol, seguito da Kyouko fino a Tokyo per sostenerlo nella sua ricerca di celebrità, in realtà convive con lei solo per farsi mantenere e sfruttarla come cameriera. Furiosa e con il cuore spezzato, decide di vendicarsi diventando una star più grande di lui. In Giappone, il manga viene pubblicato sulla rivista Hana to Yume della casa editrice Hakusensha dal 2002. In Italia la serie viene pubblicata da Magic Press a partire da aprile 2021.
Nello stesso anno, la Marine Entertainment ha prodotto un drama-CD che copre l'intero primo volume, dal capitolo 1 al 5.
Una versione animata della serie è stata trasmessa settimanalmente dal 5 ottobre 2008 al 29 marzo 2009 in contemporanea con Singapore in versione sottotitolata.
Ne è stato tratto un drama taiwanese in 15 puntate dallo stesso titolo e mandato in onda da dicembre 2011 ad aprile 2012.
## Trama
Skip Beat! ruota essenzialmente intorno a Kyouko Mogami, una sedicenne malinconica ma che sa essere estremamente comica innamorata di Shotaro, suo amico d'infanzia, che crudelmente tradita da quest'ultimo decide di vendicarsi. In passato la ragazza passava molto tempo nell'albergo dei genitori di Shotaro dove ha imparato a gestire una casa, ad accogliere i clienti e molti lavori tipicamente femminili (cucire, cucinare, la cerimonia tradizionale del tè). Shotaro, non avendo la minima intenzione di ereditare l'albergo di famiglia decise di trasferirsi a Tokyo per intraprendere la carriera musicale. Sho, così come viene chiamato dai suoi fan, chiede a Kyouko di lasciare la scuola e la sua vita per seguirlo e sostenerlo. Arrivati a Tokyo inizia per Kyouko una vita estremamente frugale, non spendendo mai soldi per sé stessa e facendo qualunque cosa per aiutare Sho, che nel frattempo si piazza settimo nella classifica dei personaggi dello spettacolo più importanti.
Nonostante ciò, a quanto pare Sho non partecipa affatto a spese quali il cibo o l'affitto, vivendo totalmente alle spalle di Kyouko. Ad ogni modo, un giorno, portandogli il pranzo direttamente nel palazzo della compagnia per la quale Sho lavora, Kyouko ascolta per sbaglio una conversazione fra Sho e la sua manager, nella quale lui le confessa quanto Kyouko sia una ragazza noiosa e banale e di come lui se ne stia approfittando, degenerando in un dialogo dalle finalità chiaramente seduttive nei confronti della manager stessa quando in tutti quegli anni mai si era permesso anche solo di abbracciare Kyouko.
Differentemente dalle normali eroine da manga shōjo, Kyouko non versa una sola lacrima quando apprende che Sho la considera nient'altro che una casalinga. Il vaso di pandora è scoperchiato, e tutti quegli anni di totale fedeltà e sacrificio esplodono in faccia a Sho sotto forma di una dichiarazione di guerra. Furente, Kyouko cerca di saltare addosso a Sho, ma viene subito portata fuori dalla sicurezza.
Sho le dice arrogantemente che se lei vuole vendetta l'unica strada è diventare una star migliore di lui. E allora Kyouko cambierà il suo aspetto tingendosi i capelli ed inizierà il suo percorso nel mondo dello show-business, entrando dopo varie peripezie nella compagnia del rivale di Sho (Tsuruga Ren), la "L.M.E.".
Proprio questo percorso sarà il centro della storia, le difficoltà che dovrà affrontare per farsi strada in un mondo molto difficile e le persone che di volta in volta l'aiuteranno o la ostacoleranno in questa strada, le prime amicizie e il primo, vero, amore.
## Personaggi
### Kyōko Mogami (最上 キョーコ, Mogami Kyōko)
Doppiata da: Marina Inoue (anime)
Al posto di rimanere a casa e frequentare la scuola superiore a Kyoto, Kyouko viaggia col suo amico d'infanzia Fuwa Sho sino a Tokyo per aiutarlo a diventare un idol. Quando scopre che l'unico motivo per il quale Sho l'ha invitata a seguirlo è per farne una cameriera, il suo cuore e la sua innocenza vengono distrutti. Più vendicativa che depressa giura di vendicarsi. Sho asserisce che l'unico modo per farlo sarebbe sconfiggerlo nello show-business, così questo è ciò che decide di fare.
Dopo aver cambiato colore e taglio di capelli inizia la difficile missione di entrare a far parte dell'agenzia rivale quella di Sho, (Akatoki Agency), la L.M.E.
Alla fine delle audizioni il presidente della L.M.E capisce che lei soffre della mancanza di qualcosa molto importante per chi vuole lavorare nello show-business: l'amore, sia verso il lavoro stesso che verso il pubblico e senza di esso non potrà andare lontano in quel mondo. Comunque, nonostante il fallimento, Kyouko porta a termine un interessante, impressionante provino così da procurarsi una seconda possibilità.
Viene così fondata alla L.M.E la sezione "Love Me". Lory, l'eccentrico presidente dell'agenzia, fa un patto con Kyouko: se completerà i lavori che le verranno affidati e lo farà con tutto il cuore soddisfacendo i clienti che glieli affideranno (soddisfazione determinata con un vero e proprio punteggio che i clienti attribuiscono allo svolgimento delle mansioni stampandolo con un timbro su un diario), allora le sarà garantito, quando avrà accumulato abbastanza punti, il debutto nel mondo dello spettacolo.
Kyouko si dimostra un'attrice certamente non raffinata ma spontanea ed originale, in grado di impressionare i Talent Scout con il suo talento e le sue improvvisazioni. Nei suoi primi lavori le saranno utili le abilità imparate lavorando nell'albergo dei genitori di Sho, come cucinare, camminare appropriatamente ed eseguire una perfetta cerimonia del tè, quando le verrà chiesto di interpretare una benestante e rifinita signorina.
Sebbene sia una ragazza appassionata e una testa calda, Kyouko dimostra un'incredibile professionalità e disciplina quando si tratta di recitare, sino al punto di mettere il lavoro davanti alla salute. Quando costretta ad eseguire una cerimonia del tè con Ren, è in grado di mantenere un'espressione serena recitando la sua parte inginocchiata nonostante si sia gravemente distorta una caviglia. Nonostante il dolore si rifiutò di alzarsi o fermarsi sino a quando la scena fosse completa. Grazie a questa sua prova sia il regista che il cast furono enormemente colpiti dalla sua forza e determinazione. Più avanti nel manga, Shuheu (Kuu), padre di Ren, dirà di lei che è un tipo di attrice pericolosa, proprio come Ren. La sua prima apparizione nel mondo dello spettacolo avviene per la pubblicità di una bibita e il suo primo ruolo importante sarà Mio, l'antagonista nel dramma televisivo Dark Moon.
Quando è sola nella sua stanza, viene spesso mostrata nell'atto di spiegare in che modo lei voglia rivalersi sui due uomini che rendono la sua vita miserabile rivolta ad un'enorme poster di Sho e una piccola foto di Ren, la grandezza delle immagini è evidentemente proporzionale al rancore che Kyouko prova per i due. Inoltre usa portare con sé diverse bambole di Sho e Ren che usa per sfogare la rabbia e compiere maledizioni. Le bambole, incredibilmente molto dettagliate, sono realizzate a mano da Kyouko. Esse rappresentano Sho e Ren in varie espressioni di paura, angoscia e sottomissione. Quando i rapporti con Ren miglioreranno, capiterà spesso che lei consulti la "bambola Ren" in momenti di stress.
Uno dei suoi primi lavori sarà nei panni di "Bo", un personaggio dalle fattezze di pollo. Interpretando questo personaggio in costume, potendo così nascondere la sua identità, parlerà diverse volte con Ren, aiutandolo a sfogare i propri problemi, cosa che non riesce a fare con persone di sua conoscenza. Lavorando per la sezione Love Me, Kyouko stringerà amicizia con Kanae, soprannominata Moko, che rappresenta per lei la prima vera amica, poiché in passato tutte le ragazze la odiavano perché invidiose del suo rapporto con Sho. Kyouko non sembra inoltre avere un buon rapporto con i genitori. Sua madre, Saeba, era una donna severa e distante che non esitò a lasciarla presso i genitori di Sho quando aveva sei anni. Gli effetti di questa difficile infanzia si vedono nel corso della serie, specialmente mentre recita. Riguardo al padre di Kyouko invece non si sa nulla.
Kyouko sviluppa nel corso della serie una evidente cotta per Ren, fraintesa per rispetto e spesse volte persino negata visto che lei non vuole assolutamente innamorarsi di nuovo. Questo aspetto viene fuori specialmente dopo la scena in cui "Katsuki" (interpretato da Ren) guarda intensamente la ragazza di cui è innamorato nel drama e Kyouko riconosce quelle sguardo e quel sorriso nell'espressione vista sul suo volto la notte in cui hanno provato una scena del drama a casa di Ren, giungendo alla conclusione che lui forse non la odia come credeva. Kyouko inoltre non sa che Ren altri non è che Corn, il suo "principe delle favole", cioè un bambino con cui le era capitato di giocare da piccola, che assecondava le sue fantasie su favole e principesse e con cui lei poteva piangere per il comportamento di sua madre.
### Ren Tsuruga (敦賀 蓮, Tsuruga Ren)
Doppiato da: Katsuyuki Konishi (anime)
Ren è, almeno in apparenza, una star incredibilmente gentile ed educata, ma gli capita spesso di mostrare i suoi veri colori quando ha a che fare con Kyouko. Inizialmente non era affatto contento di lei e del motivo per cui lavora nel mondo dello spettacolo, ma con il tempo il suo comportamento nei suoi confronti si fa più gentile in special modo quando capisce che Kyouko non vuole più diventare attrice per vendetta, ma per scoprire se stessa.
Nonostante spesso la prenda in giro, Ren è innamorato di Kyouko, tanto che a volte non osa stare da solo con lei per il bisogno crescente che sente di stringerla a sé, come quando recitano i fratelli Heel (lei con il complesso nei riguardi del fratello, deve stargli sempre vicino, e lui con una smisurata voglia di viziare la sorellina). Quando nel dodicesimo volume Kyouko cade da una sedia Ren l'afferra e non riesce a non abbracciarla intensamente, perdendo il controllo e mostrando i suoi veri sentimenti, cosa che non gli era mai successa. Questo episodio gli permetterà inoltre di riuscire a recitare perfettamente il ruolo di "Katsuki" per il quale stava avendo enormi difficoltà, visto che pur avendo frequentato molte donne, a causa della distanza che ha sempre tenuto dagli altri, non si è mai innamorato prima. Un altro episodio di perdita del controllo lo troviamo nel capitolo 98-99, quando Reino, lo stalker, dice a Kyouko che Corn potrebbe essere morto; non volendo vedere Kyouko piangere non riesce a trattenersi dall'abbracciarla e consolarla dicendole che Corn sta bene. Questi sentimenti lo portano conseguentemente a covare un odio viscerale per Sho, sia per quello che ha fatto a Kyouko che per il legame che ancora li unisce. Alcune persone intorno a lui hanno iniziato ad accorgersi di questi sentimenti, ad esempio il manager di Ren, Yashiro che cerca di spronarlo a farsi avanti ed il presidente della L.M.E. Takarada.
All'età di 20 anni pare che Ren abbia passato una larga parte della sua vita all'estero, in America. Infatti è proprio lì che ha iniziato la sua carriera di attore. Questa parte della sua storia però è ancora avvolta nel mistero, pare infatti che sia stato licenziato molte volte fatto in profondo contrasto con l'immagine di attore disciplinato che è ora. Questo passato è nascosto al pubblico e il nome Tsuruga Ren è uno pseudonimo, egli è in realtà il figlio di un attore molto famoso chiamato Kuu mentre sua madre è una straniera di nome Julie, ed il suo vero nome è Kuon Hizuri (nome storpiato in Corn dalla piccola Kyouko). Della sua vita familiare sappiamo anche che nell'adolescenza sentiva molta pressione da parte dei genitori al punto da scappare dall'America in Giappone. Sembra inoltre che abbia nella coscienza un tragico incidente di macchina, che costò la vita a un uomo e segnando per sempre la memoria di Ren.
### Shō Fuwa (不破 尚, Fuwa Shō)
Doppiato da: Mamoru Miyano (anime)
Il vero nome di Shō sarebbe Shotaro (松太郎, Shōtarō) ma lo tiene segreto perché lo considera decisamente antiquato. Sho incarna la star arrogante ed egocentrica ed è inoltre un ragazzo spietato.
Non ha mostrato alcuno scrupolo nell'ingannare Kyouko portandola a Tokyo con sé in qualità di "schiavetta", e mostra ancor meno scrupoli nell'essere stato estremamente crudele con lei quando scopre la verità. Quando alla fine scopre che Kyouko lavora alla L.M.E rimane estremamente sorpreso della sua trasformazione, al punto da rendersi conto di provare per lei ben più oltre di quanto pensasse all'inizio, come nel capitolo 82 quando le porta di persona una crema per le escoriazioni per il taglio che le ha provocato in viso, scusandosi sinceramente. Questi sentimenti diventano ancora più evidenti quando, durante le riprese di Dark Moon, lo stalker di Kyouko, Reino, annuncia la sua intenzione di portargliela via, così come già aveva fatto con la musica. Quando Reino si spinge sino a molestarla nel bosco, Sho interverrà salvandola indicando Kyouko come la "sua" donna. Questo naturalmente senza che lei lo abbia sentito.
Nonostante il suo pessimo carattere, Sho è dotato di un senso dello humor che tiene ben nascosto, per poi esplodere in privato in risate convulse ripensando per esempio agli errori di pronuncia di Kyouko. In accordo con quanto afferma lei stessa una volta, Sho ama i programmi comici sin da quando era bambino.
Sebbene la maggior parte di questi comportamenti non mostrino altro che un forte sentimento di possessività nei confronti di Kyouko, la quale è stata, così come afferma durante la serie, "cosa" sua sin dall'infanzia, con l'andare della storia Sho inizia a sviluppare un lato più dolce nei suoi confronti rendendosi conto di non provare più solo dei sentimenti di possessività ma qualcosa di più romantico. Quando scopre che anche Tsuruga Ren, il suo acerrimo rivale nello show-business, è innamorato di lei, si infurierà moltissimo.
Sho è inoltre un ragazzo che non può evitare di flirtare con le belle ragazze essendo di fatto molto superficiale, ama le donne più grandi, prosperose ed estremamente femminili.
### Lory Takarada (ローリィ宝田, Rōri Takarada)
Doppiato da: Kōji Ishii (anime)
Il presidente della L.M.E.
### Kanae Kotonami (琴南 奏江, Kotonami Kanae)
Doppiata da: Risa Hayamizu (anime)
Soprannominata Moko, è la prima vera amica di Kyoko.
### Yukihito Yashiro (社 倖一, Yashiro Yukihito)
Doppiato da: Masahito Kawanago (anime)
Il manager di Ren.
### Maria Takarada (宝田 マリア, Takarada Maria)
Doppiata da: Hiromi Konno (anime)
La nipote del presidente della L.M.E.
## Media
### Manga
Il manga, scritto e disegnato da Yoshiki Nakamura, viene serializzato dal 7 febbraio 2002 sulla rivista Hana to yume edita da Hakusensha. I vari capitoli vengono raccolti in volumi tankōbon dal 19 luglio 2002.
In Italia la serie viene pubblicata da Magic Press a partire dal 15 aprile 2021.
**Volumi**
| Nº | Data di prima pubblicazione | Data di prima pubblicazione | Data di prima pubblicazione | Data di prima pubblicazione |
| - | - | - | - | - |
| Nº | Giapponese | Giapponese | Italiano | Italiano |
| 1 | 19 luglio 2002 | ISBN 978-4-592-17821-7 | 15 aprile 2021 | ISBN 978-88-6913-722-8 |
| 2 | 19 novembre 2002 | ISBN 978-4-592-17822-4 | 13 maggio 2021 | ISBN 978-88-6913-732-7 |
| 3 | 19 marzo 2003 | ISBN 978-4-592-17823-1 | 10 giugno 2021 | ISBN 978-88-6913-739-6 |
| 4 | 18 luglio 2003 | ISBN 978-4-592-17824-8 | 8 luglio 2021 | ISBN 978-88-6913-748-8 |
| 5 | 17 novembre 2003 | ISBN 978-4-592-17825-5 | 12 agosto 2021 | ISBN 978-88-6913-760-0 |
| 6 | 19 febbraio 2004 | ISBN 978-4-592-17826-2 | 9 settembre 2021 | ISBN 978-88-6913-766-2 |
| 7 | 16 luglio 2004 | ISBN 978-4-592-17827-9 | 25 ottobre 2021 | ISBN 978-88-6913-776-1 |
| 8 | 19 ottobre 2004 | ISBN 978-4-592-17828-6 | 11 novembre 2021 | ISBN 978-88-6913-784-6 |
| 9 | 18 febbraio 2005 | ISBN 978-4-592-17829-3 | 9 dicembre 2021 | ISBN 978-88-6913-794-5 |
| 10 | 17 giugno 2005 | ISBN 978-4-592-17830-9 | 13 gennaio 2022 | ISBN 978-88-6913-803-4 |
| 11 | 19 ottobre 2005 | ISBN 978-4-592-17831-6 | 10 febbraio 2022 | ISBN 978-88-6913-812-6 |
| 12 | 17 febbraio 2006 | ISBN 978-4-592-17832-3 | 10 marzo 2022 | ISBN 978-88-6913-818-8 |
| 13 | 19 giugno 2006 | ISBN 978-4-592-17833-0 | 14 aprile 2022 | ISBN 978-88-6913-824-9 |
| 14 | 19 ottobre 2006 | ISBN 978-4-592-17834-7 | 30 maggio 2022 | ISBN 978-88-6913-830-0 |
| 15 | 19 febbraio 2007 | ISBN 978-4-592-17835-4 | 23 giugno 2022 | ISBN 978-88-6913-840-9 |
| 16 | 19 giugno 2007 | ISBN 978-4-592-17836-1 | 21 luglio 2022 | ISBN 978-88-6913-847-8 |
| 17 | 19 ottobre 2007 | ISBN 978-4-592-17837-8 | 4 agosto 2022 | ISBN 978-88-6913-864-5 |
| 18 | 19 febbraio 2008 | ISBN 978-4-592-17838-5 | 15 settembre 2022 | ISBN 978-88-6913-871-3 |
| 19 | 17 luglio 2008 | ISBN 978-4-592-17839-2 | 20 ottobre 2022 | ISBN 978-88-6913-877-5 |
| 20 | 17 ottobre 2008 | ISBN 978-4-592-17840-8 | 30 novembre 2022 | ISBN 978-88-6913-889-8 |
| 21 | 19 febbraio 2009 | ISBN 978-4-592-18611-3 | 22 dicembre 2022 | ISBN 978-88-6913-895-9 |
| 22 | 19 giugno 2009 | ISBN 978-4-592-18612-0 | 19 gennaio 2023 | ISBN 978-88-6913-906-2 |
| 23 | 19 ottobre 2009 | ISBN 978-4-592-18613-7 | 16 febbraio 2023 | ISBN 978-88-6913-910-9 |
| 24 | 19 febbraio 2010 | ISBN 978-4-592-18614-4 | 16 marzo 2023 | ISBN 978-88-6913-919-2 |
| 25 | 18 giugno 2010 | ISBN 978-4-592-18615-1 | 20 aprile 2023 | ISBN 978-88-6913-934-5 |
| 26 | 19 ottobre 2010 | ISBN 978-4-592-18616-8 | 11 maggio 2023 | ISBN 978-88-6913-937-6 |
| 27 | 18 febbraio 2011 | ISBN 978-4-592-18617-5 | 8 giugno 2023 | ISBN 978-88-6913-949-9 |
| 28 | 20 giugno 2011 | ISBN 978-4-592-18618-2 | 13 luglio 2023 | ISBN 978-88-6913-959-8 |
| 29 | 18 novembre 2011 | ISBN 978-4-592-18619-9 | 3 agosto 2023 | ISBN 978-88-6913-964-2 |
| 30 | 19 marzo 2012 | ISBN 978-4-592-18620-5 | 7 settembre 2023 | ISBN 978-88-6913-970-3 |
| 31 | 20 settembre 2012 | ISBN 978-4-592-19491-0 | 5 ottobre 2023 | ISBN 978-88-6913-984-0 |
| 32 | 19 marzo 2013 | ISBN 978-4-592-19492-7 | 9 novembre 2023 | ISBN 978-88-6913-203-2 |
| 33 | 20 settembre 2013 | ISBN 978-4-592-19493-4 | 14 dicembre 2023 | ISBN 978-88-6913-214-8 |
| 34 | 20 marzo 2014 | ISBN 978-4-592-19494-1 | 11 gennaio 2024 | ISBN 978-88-6913-226-1 |
| 35 | 19 settembre 2014 | ISBN 978-4-592-19495-8 | — | — |
| 36 | 20 marzo 2015 | ISBN 978-4-592-19496-5 | — | — |
| 37 | 18 settembre 2015 | ISBN 978-4-592-19497-2 | — | — |
| 38 | 18 marzo 2016 | ISBN 978-4-592-19498-9 | — | — |
| 39 | 20 settembre 2016 | ISBN 978-4-592-19499-6 | — | — |
| 40 | 20 marzo 2017 | ISBN 978-4-592-19500-9 (ed. regolare) ISBN 978-4-592-10571-8 (ed. limitata) | — | — |
| 41 | 20 ottobre 2017 | ISBN 978-4-592-21641-4 | — | — |
| 42 | 18 marzo 2018 | ISBN 978-4-592-21642-1 | — | — |
| 43 | 18 gennaio 2019 | ISBN 978-4-592-21643-8 | — | — |
| 44 | 20 settembre 2019 | ISBN 978-4-592-21644-5 (ed. regolare) ISBN 978-4-592-10615-9 (ed. limitata) | — | — |
| 45 | 20 maggio 2020 | ISBN 978-4-592-21645-2 | — | — |
| 46 | 20 gennaio 2021 | ISBN 978-4-592-21646-9 | — | — |
| 47 | 17 settembre 2021 | ISBN 978-4-592-21647-6 | — | — |
| 48 | 20 giugno 2022 | ISBN 978-4-592-21648-3 (ed. regolare) ISBN 978-4-592-10631-9 (ed. limitata) | — | — |
| 49 | 20 marzo 2023 | ISBN 978-4-592-21649-0 | — | — |
**Altre pubblicazioni**
| Nº | Titolo italiano (traduzione letterale) Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Data di prima pubblicazione | Data di prima pubblicazione |
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| Nº | Titolo italiano (traduzione letterale) Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| 1 | Skip Beat! Fan Book ~Love Me!~ 「スキップ・ビート!ファンブック ~LOVE ME!~」 - Sukippu bīto! Fan bukku ~ LOVE ME!~ | 19 marzo 2009 ISBN 978-4-592-18697-7 |
### Anime
Un adattamento anime diretto da Kiyoko Sayama e prodotto dallo studio d'animazione Hal Film Maker, è stato trasmesso in Giappone dal 5 ottobre 2008 al 29 marzo 2009 su TV Tokyo per un totale di venticinque episodi. La sigla d'apertura che copre gli episodi dal numero 1 al 19 è Dream Star mentre per quelli dal 20 al 25 è Renaissance; entrambe vennero cantate dal duo The Generous. Le sigle di chiusura invece sono in ordine: Namida del gruppo 2Backka (ep. 1-19), Eien (永遠) di Yūsaku Kiyama (ep. 20-24) e Dream Star dei The Generous.
**Episodi**
| Nº | Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda |
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| Nº | Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| STAGE.01 | 「そして箱は開けられた」 - Soshite hako wa akerareta | 5 ottobre 2008 |
| STAGE.02 | 「戦慄の」 - Senritsu no utage | 12 ottobre 2008 |
| STAGE.03 | 「欠けてる気持ち」 - Kaketeru kimochi | 19 ottobre 2008 |
| STAGE.04 | 「再会の迷宮」 - Saikai no rabirinsu | 26 ottobre 2008 |
| STAGE.05 | 「危険地帯」 - Kiken chitai | 2 novembre 2008 |
| STAGE.06 | 「舞踏会への招待状」 - Butōkai e no shōtaijō | 9 novembre 2008 |
| STAGE.07 | 「プリンセス革命」 - Purinsesu kakumei | 16 novembre 2008 |
| STAGE.08 | 「一蓮托生」 - Ichirentakushou | 23 novembre 2008 |
| STAGE.09 | 「天使の言霊」 - Tenshi no kotodama | 30 novembre 2008 |
| STAGE.10 | 「てのひらのブルー」 - Te no hira no BLUE | 7 dicembre 2008 |
| STAGE.11 | 「嵐の素顔」 - Arashi no sugao | 14 dicembre 2008 |
| STAGE.12 | 「開いた傷口」 - Hiraita kizuguchi | 21 dicembre 2008 |
| STAGE.13 | 「バトルガール」 - Batoru gāru | 28 dicembre 2008 |
| STAGE.14 | 「秘密のスタンプ帳」 - Himitsu no sutanpu chou | 11 gennaio 2009 |
| STAGE.15 | 「地雷原と一緒」 - Jiraigen to issho | 18 gennaio 2009 |
| STAGE.16 | 「嫌い×嫌い」 - Kirai X kirai | 25 gennaio 2009 |
| STAGE.17 | 「運命のDATE」 - Unmei no DATE | 1º febbraio 2009 |
| STAGE.18 | 「罪は天使のように」 - Tsumi wa tenshi no youni | 8 febbraio 2009 |
| STAGE.19 | 「最期の儀式」 - Saigo no gishiki | 15 febbraio 2009 |
| STAGE.20 | 「月の誘い」 - Tsuki no sasoi | 22 febbraio 2009 |
| STAGE.21 | 「資格を持つ者」 - Shikaku o motsu mono | 1º marzo 2009 |
| STAGE.22 | 「世界が壊れた日」 - Sekai ga kowareta nichi | 8 marzo 2009 |
| STAGE.23 | 「ひかれた引き金」 - Hikareta hikigane | 15 marzo 2009 |
| STAGE.24 | 「そのコンタクトは許される」 - Sono kontakuto wa yurusareru | 22 marzo 2009 |
| STAGE.25 | 「そして扉は開かれる」 - Soshite tobira wa akareru | 29 marzo 2009 |
### Videogioco
Un videogioco per la PlayStation 2 è stato commercializzato con lo stesso nome il 28 maggio 2009.
La canzone di apertura di questo gioco è Blow Wind di Smily Spinosa. Il gioco si svolge dopo l'anime di Skip Beat!, dove il personaggio principale, Kyoko Mogami, deve scegliere il suo prossimo lavoro e sviluppare le sue relazioni con gli altri.
### Drama
Del manga Skip Beat è in fase di produzione un drama taiwanese dal titolo Extravagant Challenge (華麗的挑戰, Hua Li De Tiao Zhan).
I personaggi principali saranno interpretati da Ivy Chen (Kyouko Mogami), Lee Donghae (Fuwa Shotarou) e Choi Siwon (Ren Tsuruga); gli ultimi due sono membri della Kpop Band Super Junior.
## Accoglienza
Liz Adler di CBR.com ha classificato Kyōko Mogami come la nona protagonista più amata degli shōjo.
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1,729,286 | https://it.wikipedia.org/wiki/Riacho_de_Santo_Ant%C3%B4nio | Riacho de Santo Antônio | # Riacho de Santo Antônio
Riacho de Santo Antônio è un comune del Brasile nello Stato del Paraíba, parte della mesoregione di Borborema e della microregione del Cariri Oriental.
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1,460,694 | https://it.wikipedia.org/wiki/Diotima | Diotima | # Diotima
Diotima di Mantinea (in greco antico: Διοτίμα, Diotíma; Mantinea, V secolo a.C. – ...) è una figura magistrale e sapienziale di donna che Platone nel Simposio introduce come maestra di Socrate sul concetto dell'Eros.
## La Maestra dell'Eros
Nel dialogo platonico, Socrate tratteggia la figura di Diotima come quella di una veggente o sacerdotessa che rese edotto, lui giovane, sulla filosofia dell'Eros. Socrate aggiunge anche che Diotima riuscì a ottenere che gli Dei posponessero di dieci anni la pestilenza che avrebbe colpito Atene.
Il logos pronunciato da Socrate durante il convito in onore di Agatone, modellato sull'insegnamento di Diotima, prende le mosse da quanto detto immediatamente prima da Aristofane, con la sua esposizione del mito dell'androgino, riguardante l'inadeguatezza e l'insufficienza che l'eros è in grado di svelare.
### Natura dell'eros
L'insegnamento maieutico di Diotima, come espresso dal discorso socratico, si focalizza sui profili teleologici dell'indagine conoscitiva circa la natura dell'eros.
Eros, infatti, non ha natura divina né mortale ma consiste in un'entità demonica, generata dall'unione di Pòros (la Ricchezza) e Penìa (la Povertà). Questa genesi accidentale simboleggia l'indole contraddittoria di Eros, nella cui natura convivono le tensioni che nascono dal bisogno e dalla mancanza (Penìa). Esse si compongono con la situazione di felicità connessa all'aspirazione a conoscere la bellezza, una condizione, quest'ultima, destinata, però, a rimanere uno stato di felicità solo potenziale: infatti, il possesso della bellezza, precluso agli esseri umani, è prerogativa esclusiva della natura pienamente divina; ma aspirare alla conoscenza, senza poterla possedere, è nella natura stessa della ricerca filosofica e rivela il senso, nell'ottica del sapere di non sapere, per cui l'eros, il cui oggetto è la sapienza, è da considerarsi filosofo.
### Teoria dell'eros
La teoria dell'eros di Diotima unifica e racchiude gli aspetti accidentali e accessori messi in luce dagli altri simposiasti e risolve la gerarchia delle diverse gradazioni ed espressioni che l'eros può assumere, riassumendola nell'idea iperuranica della bellezza in sé, eterna, sovrana, immutabile e intangibile al divenire. L'aspirazione alla bellezza è il fine stesso dell'esistenza e della felicità che deriva dalla ricerca del bene. Il logos socratico, e l'insegnamento di Diotima, giungono alle soglie della kalokagathia e del percorso che conduce alla bellezza. Ma a questo punto del dialogo non rimane spazio per altro. Entra in scena la vita esterna, e il compassato convito è destabilizzato dall'irrompere dionisiaco del komos di Alcibiade. La discussione sul difficile percorso che conduce alla bellezza è solo rimandata e si compirà nel Fedro.
### Amore platonico
Ma è qui da ricordare la riflessione di chi, con fine annotazione, sottolinea come l'irruzione esterna dia lo spunto a Platone per l'esposizione della sua concezione di amore, servendosi delle parole e dell'agire scomposto dell'ebbro Alcibiade e grazie al ribaltamento del rapporto omoerotico implicato dalla sua dichiarazione d'amore per Socrate: qui, infatti, la tensione erotica che si esprime proviene dall'eromenos (il giovane e bello) e si rivolge all'erastès (l'anziano e brutto), realizzando l'antitesi della norma convenzionale della pederastia greca, che vuole la tensione indirizzata in senso opposto. Ma se è permesso un simile rovesciamento delle convenzioni, è solo perché, a questo punto del dialogo, ci si trova immersi nell'ottica della perfetta intellettualizzazione del rapporto erotico: l'invaghimento puramente intellettuale del giovane per il Bello in sé.
## La storicità di Diotima
Poiché la nostra unica fonte è Platone, non possiamo essere certi se si trattasse di un personaggio storico o invece di una creazione letteraria. Occorre tuttavia notare che i personaggi nominati nei dialoghi platonici hanno quasi sempre trovato una corrispondenza nella vita reale della società ateniese del tempo.
Si è spesso ritenuto, da parte degli studiosi del XIX e XX secolo, che la figura di Diotima adombrasse in realtà quella di Aspasia, dapprima concubina e poi moglie di Pericle, tanto egli era colpito dall'intelligenza e dall'arguzia della donna milesia. La questione non è ancora del tutto risolta ma qualche studioso ha argomentato, in maniera convincente, la storicità della figura di Diotima.
### Iconografia
La sua figura è forse riconoscibile in una scena da un rilievo frammentario conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Atene, databile alla seconda metà del V secolo a.C., nel quale è effigiata una sacerdotessa che procede verso sinistra, raffigurata di tre quarti, recando un oggetto nella mano sinistra (forse il fegato divinatorio). Il bassorilievo è completamente mutilo della testa della donna, di parte del braccio destro, e di quasi tutto l'albero che chiude sulla sinistra la scena (una palma).
Alcuni studiosi hanno proposto la sua identificazione in una figura femminile (più probabilmente Aspasia di Mileto) raffigurata in compagnia di Socrate, su un rilievo bronzeo conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, qualora si interpreti come benda sacerdotale l'oggetto da lei recato in mano.
## Calchi nominali e pseudonimi
La suggestione che emana dalla sua figura ha fatto sì che il suo nome, analogamente a quanto successo per quello di Aspasia, sia stato spesso usato come pseudonimo o attribuito a progetti artistici o filosofici, riviste, saggi, ecc.
* La scrittrice polacca Jadwiga Łuszczewska (1834-1908) usò il nome d'arte Diotima (Deotyma).
* Friedrich Hölderlin usò il nome d'arte Diotima come pseudonimo dietro cui celare l'identità della scrittrice Susette Borkenstein Gontard (1769-1802), che lo aveva ispirato alla scrittura del romanzo Hyperion. In quest'opera epistolare, l'Io narrante è Hyperion, un eroe che si batte per la libertà di una Grecia oppressa dalla dominazione turca. Egli indirizza la sua corrispondenza agli amici Diotima e Bellarmin.
* Luigi Nono ne usò il nome come parte di un titolo in una delle sue più importanti composizioni, Fragmente-Stille, an Diotima, per quartetto d'archi, includendovi citazioni tratte dalle lettere di Hyperion a Diotima, dell'opera di Hölderlin.
* Diotima è il soprannome dato da Ulrich a Hermine, una delle protagoniste femminili de L'uomo senza qualità di Robert Musil.
* In suo onore è stato chiamato con il suo nome l'asteroide 423 Diotima, scoperto il 7 dicembre del 1896.
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131,658 | https://it.wikipedia.org/wiki/Willa_Cather | Willa Cather | # Willa Cather
Willa Sibert Cather (Winchester, 7 dicembre 1873 – New York, 24 aprile 1947) è stata una scrittrice statunitense.
## Biografia
Nacque in Virginia, ma presto si trasferì con la famiglia a Red Cloud, in Nebraska.
Dopo l'Università, insegnò alla scuola superiore di Pittsburgh e scrisse per un giornale locale, facendo pratica di critica teatrale.
Dal 1906 lavorò per il McClure's Magazine a New York dove visse sei anni, per poi dedicarsi totalmente alla scrittura; nel 1923 il romanzo One of Ours le valse il premio Pulitzer.
Si trasferì in Europa e soggiornò a lungo in Francia, ad Avignone.
Tre sono i gruppi creativi che contraddistinsero la Cather: il primo consistette soprattutto di romanzi, come ad esempio O Pioneers, dedicati all'esistenza impegnativa e semplice dei contadini svedesi, polacchi e boemi emigrati negli Stati Uniti e residenti nelle praterie del West; il secondo comprese storie e romanzi brevi, quali Youth and the Bright Medusa, nei quali apparve più evidente la derivazione delle grandi scuole letterarie francesi, inglesi e russe; il terzo raggruppamento subì l'influenza della cultura francese, basti pensare a Shadows on the Rock.
Cather fu, di fondo, una scrittrice connessa alla tradizione, perciò i suoi testi apparvero già "classici" ai suoi contemporanei e si caratterizzano per lo stile grave ma piano e per il richiamo nostalgico a un tempo "bucolico virgiliano".
Cather, come ha sottolineato Goffredo Fofi, in un suo recente articolo sul quotidiano Avvenire, fu tra gli autori più importanti nella formazione narrativa di Truman Capote.
La salma di Cather venne inumata a Jaffrey (New Hampshire), cittadina che ella aveva visitato la prima volta con Isabella McClung. Sulla lapide sta scritto:
«THE TRUTH AND CHARITY OF HER GREAT SPIRIT WILL LIVE ON IN THE WORK WHICH IS HER ENDURING GIFT TO HER COUNTRY AND ALL ITS PEOPLE. "...that is happiness; to be dissolved into something complete and great." From My Antonia»
«WILLA CATHER Dicembre 7, 1873 – Aprile 24, 1947 LA VERITÀ E CARITÀ DEL SUO GRANDE SPIRITO VIVRANNO NELLE OPERE CHE SONO IL SUO DURATURO DONO AL SUO PAESE ED A TUTTO IL SUO POPOLO …questa è la felicità; dissolversi in qualcosa di completo e grande. Da "My Antonia"»
## Opere
### Romanzi
* Alexander's Bridge, 1912
* O Pioneers, 1913
* Il gelso bianco, trad. di Arjo, SAS, Torino 1953.
* Pionieri, Mattioli 1885, Fidenza 2013 trad. di Nicola Manuppelli, Mattioli 1885, Fidenza, 2013, ISBN 978-88-6261-332-3.
* The Song of the Lark, 1915
* My Ántonia, 1918
* La mia Antonia, trad. di Jole Jannelli Pinna Pintor, Collana I coralli, Einaudi, Torino, 1947; La Tartaruga, Milano, 1986. Roma, Elliot, 2016.
* La mia Antonia, trad. di Gabriele Baldini, Longanesi, Milano 1947.
* One of Ours, 1922
* Uno dei nostri, trad. di A. Ph., Mondadori, Milano, 1955.
* Uno dei nostri, trad. di A. M. Paci, Elliott, Roma, 2014.
* A Lost Lady, 1923
* Una signora perduta, in Destini oscuri: romanzi e racconti, trad. di Maria Gallone e Fluffy Mella Mazzucato, Mondadori, Milano 1956.
* Una signora perduta, trad. Eva Kampmann, Adelphi, Milano, 1990.
* The Professor's House, 1925
* La casa del professore, trad. Fluffy Mella Mazzucato, Mondadori, Milano, 1950.
* La casa del professore, trad. di Monica Pareschi, Varese, Giano 2003; Neri Pozza, Vicenza, 2009.
* My Mortal Enemy, 1926
* Il mio mortale nemico, trad. Livia Agnini, Jandi Sapi, Milano-Roma, 1944.
* Il mio mortale nemico, trad. di Maria Gallone, Mondadori, Milano, 1946.
* trad. di Barbara Lanati, Anabasi, Milano, 1993.
* Il mio mortale nemico, trad. Monica Pareschi, Adelphi, Milano, 2006.
* Death comes for the Archbishop, 1927
* La morte viene per l'arcivescovo, trad. Alessandra Scalero, Mondadori, Milano 1936.
* trad. di G. Scocchera, Varese, Giano 2004; Neri Pozza, Vicenza, 2008.
* Shadows on the Rock, 1931
* Ombre sulla rocca, trad. G. De Negri, Istituto di Propaganda Libraria, Milano 1935; IPL, Milano, 1970.
* Ombre sulla rocca, trad. G. De Negri riveduta e aggiornata, Landscape Books, Roma, 2018
* Lucy Gayheart, 1935
* in Destini oscuri: romanzi e racconti, trad. Maria Gallone e Fluffy Mella Mazzucato, Mondadori, Milano, 1956.
* Shappira and the Slave Girl, 1940
### Racconti
* The Troll Garden, 1905
* Youth and the Bright Medusa, 1920
* Obscure Destinies, 1932 (in Destini oscuri: romanzi e racconti, trad. di Maria Gallone e Fluffy Mella Mazzucato, Mondadori, Milano 1956)
* La bellezza di un tempo e altri racconti, trad. di Domenico Scarpa, Sellerio, Palermo, 1994
* Sulla via dei gabbiani e altri racconti, trad. di Lucia Ferrero, La Tartaruga, Milano 2000
* I racconti di Pittsburgh, Mattioli 1885, Fidenza 2016 traduzione di Nicola Manuppelli ISBN 978-88-6261-511-2
### Saggi
* Not Under Forty, 1936 (La nipote di Flaubert, trad. di Monica Pareschi, Adelphi, Milano 2005)
### Versi
* April Twilights, 1903
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1,570,856 | https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%81ngel_Albino_Corzo_%28Messico%29 | Ángel Albino Corzo (Messico) | # Ángel Albino Corzo (Messico)
Angel Albino Corzo è uno dei 118 comuni dello stato del Chiapas, Messico; si estende per un'area di 1.749,81 km² con una popolazione di 28.883 abitanti secondo il censimento del 2005. Confina a nord e a ovest con il comune La Concordia, a est con Chicomuselo e a sud con il comune di Siltepec e con quello di Mapastepec.
## Storia
Le sue origine sono abbastanza recenti e risalgo al 1925 quando ci fu il primo insediamento di contadini provenienti dai paese vicini come Montecristo de Guerrero; nel 1933 viene creato il comune di Angel Albino Corzo con Jaltenango de la Paz come capoluogo; dopo alcuni cambiamenti di nome, finalmente nel 1980 durante il governo di Don Juan Sabines Gutiérrez, il comune torna alla sua corrente denominazione. Dal 1983, in seguito alla divisione del Sistema de Planeación, è ubicata nella regione economica IV: Frailesca.
## Località principali
A capo del comune c'è la città di Jaltenango de la Paz con 9.594 abitanti; tra le altre località citiamo:
* Nueva Palestina con 3.152 abitanti
* Querétaro con 2.046 abitanti
* Francisco I. Madero con 1.574 abitanti
## Fonte
* INEGI: Instituto Nacional de Estadística, Geografía e Informática
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2,757,211 | https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Mazzini | Giuseppe Mazzini | # Giuseppe Mazzini
Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano. Esponente di punta del patriottismo risorgimentale, le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla formazione dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte poiché egli fu convinto sostenitore dell'istituzione repubblicana contro la monarchia sabauda.
Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato.
## Biografia
### Famiglia e giovinezza
«Gl'istinti repubblicani di mia madre m'insegnarono a cercare nel mio simile l'uomo, non il ricco o il potente; e l'inconscia semplice virtù paterna m'avvezzò ad ammirare, più che la boriosa atteggiata mezza-sapienza, la tacita inavvertita virtù di sagrificio ch'è spesso in voi.»
(Giuseppe Mazzini, Agli operai italiani)
Mazzini nacque a Genova, allora capoluogo dell'omonimo dipartimento francese costituito il 13 giugno del 1805 da parte del regime di Napoleone Bonaparte, il 22 giugno del 1805, terzogenito di quattro figli (tre femmine e un maschio). Il padre, Giacomo Mazzini (1767-1848), fu medico e docente universitario d'anatomia originario di Chiavari, una cittadina del Tigullio (all'epoca capoluogo del dipartimento francese degli Appennini, successivamente parte della provincia di Genova), figura politicamente attiva nella scena pubblica locale, sia durante l'epoca della precedente Repubblica Ligure, sia, in tempi successivi, dell'Impero napoleonico. Alla madre, Maria Drago (1774-1852), una fervente giansenista originaria di Pegli (un comune autonomo, accorpato nel comune di Genova nel 1926), Mazzini fu molto legato per tutta la vita. Affettuosamente chiamato "Pippo" dalla famiglia, una volta terminati gli studi superiori presso il cittadino Liceo classico Cristoforo Colombo, a 18 anni si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università degli Studi di Genova, come voleva suo padre, ma – stando a un racconto della madre – vi rinunciò dopo essere svenuto al primo esperimento di necroscopia.
Si iscrisse allora a giurisprudenza, dove si segnalò per la sua ribellione ai regolamenti di stampo religioso che imponevano di andare a messa e di confessarsi; a 25 anni fu arrestato perché, proprio in chiesa, si rifiutò di lasciare il posto ai cadetti del Collegio Reale d'Austria. Lo appassionava la letteratura: si innamorò delle letture di Goethe, Shakespeare e Foscolo (pur senza condividerne la filosofia materialista), restando così colpito dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis da volersi vestire sempre di nero, in segno di lutto per la patria oppressa.
La passione per la letteratura, insieme a quella per la musica (era un abile suonatore di chitarra), la ebbe per tutta la vita: oltre agli autori citati, lesse Dante, Schiller, Alfieri, i grandi poeti romantici come Lord Byron, Shelley, Keats, Wordsworth, Coleridge e i narratori come Alexandre Dumas padre e le sorelle Brontë.
Cominciò a esercitare la professione nello studio di un avvocato, ma l'attività che più lo impegnava era quella di giornalista presso l'Indicatore genovese, sul quale Mazzini iniziò a pubblicare recensioni di libri patriottici. La censura lasciò fare per un po', ma poi soppresse il giornale. Nel 1826, scrisse il primo saggio letterario, Dell'amor patrio di Dante, pubblicato poi nel 1837. Il 6 aprile del 1827 ottenne la laurea in diritto civile e in diritto canonico (in utroque iure). Nello stesso anno entrò nella Carboneria, della quale divenne segretario a Valtellina.
### Attività cospirativa
«Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. Giunsi a mettere d'accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome: Giuseppe Mazzini.»
(Klemens von Metternich, Memorie ed. Bonacci, 1991)
Nel 1821, ebbe il suo trauma rivelatore: al passaggio a Genova dei Federati piemontesi reduci dal loro tentativo di rivolta, nel giovane Mazzini si affacciò per la prima volta il pensiero «che si poteva, e quindi si doveva, lottare per la libertà della Patria». Per la sua attività cospirativa fu arrestato su ordine di Carlo Felice di Savoia e detenuto a Savona nella fortezza del Priamar per un breve periodo, tra il novembre 1830 e il gennaio 1831. Durante la detenzione ideò e formulò il programma di un nuovo movimento politico chiamato Giovine Italia che, dopo essere stato liberato per mancanza di prove, presentò e organizzò nel 1831 a Marsiglia, dove fu costretto a rifugiarsi in esilio.
I motti dell'associazione erano Dio e popolo e Unione, Forza e Libertà e il suo scopo era l'unione degli stati italiani in un'unica repubblica con un governo centrale quale sola condizione possibile per la liberazione del popolo italiano dagli invasori stranieri. Il progetto federalista, infatti, secondo Mazzini, poiché senza unità non c'è forza, avrebbe fatto dell'Italia una nazione debole, naturalmente destinata a essere soggetta ai potenti stati unitari a lei vicini; il federalismo inoltre avrebbe reso inefficace il progetto risorgimentale, facendo rinascere quelle rivalità municipali, ancora vive, che avevano caratterizzato la peggiore storia dell'Italia medioevale.
L'obiettivo repubblicano e unitario avrebbe dovuto essere raggiunto con un'insurrezione popolare condotta attraverso una guerra per bande. Durante l'esilio in Francia, Mazzini ebbe una relazione con la nobildonna mazziniana e repubblicana Giuditta Bellerio Sidoli, vedova di Giovanni Sidoli, giovane e ricco patriota di Montecchio Emilia, che aveva sposato all'età di 16 anni. Giuditta aveva condiviso con il marito la fede politica che, portandolo a cospirare contro la corte estense, aveva costretto la coppia a esiliarsi in Svizzera. Nel 1829, Giovanni, colpito da una grave malattia polmonare, morì a Montpellier.
Poiché la vedova non aveva ricevuto alcuna condanna, ritornò a Reggio Emilia presso la famiglia del marito con i suoi quattro figli, Maria, Elvira, Corinna e Achille. Dopo il fallimento dei moti del 1831 Giuditta dovette fuggire in Francia, dove conobbe Mazzini, cui si legò sentimentalmente. Nel 1832, nacque Joseph Démosthène Adolphe Aristide Bellerio Sidoli detto Adolphe (secondo Bruno Gatta, quasi sicuramente figlio di Mazzini) che, lasciato dalla madre in affidamento, morì a soli tre anni nel 1835.
Dopo il vano tentativo del 1831 di portare dalla parte liberale il nuovo re Carlo Alberto di Savoia con la celebre lettera firmata "un italiano", il 26 ottobre 1833, insieme a Pasquale Berghini e Domenico Barberis, Mazzini fu condannato in contumacia a "morte ignominiosa" dal Consiglio Divisionario di Guerra, presieduto dal maggior generale Saluzzo Lamanta. La condanna venne poi revocata nel 1848, quando Carlo Alberto decise di concedere un'amnistia generale.
Rifugiatosi nel 1834 nella cittadina svizzera di Grenchen, nel canton Soletta, vi rimase sino a quando fu arrestato dalla polizia cantonale, che gli ingiunse di lasciare la Confederazione entro 24 ore. Per impedirne l'allontanamento, l'assemblea dei cittadini di Grenchen conferì al giovane profugo la cittadinanza con 122 voti a favore e 22 contrari, invalidata però dal governo cantonale. Mazzini, nascostosi nel frattempo, fu scoperto e dovette lasciare la Svizzera assieme ad altri esuli, tra i quali Agostino e Giovanni Ruffini.
Nel 1837, cominciò il lungo soggiorno a Londra (che, con alcune interruzioni, come nel 1849, durò fino al 1868), dove Mazzini raccolse attorno a sé esuli italiani e persone favorevoli al repubblicanesimo in Italia, dedicandosi, per vivere, all'attività di insegnante dei figli degli italiani; qui conobbe e frequentò anche diverse personalità inglesi, tra cui Mary Shelley (vedova del poeta P.B. Shelley), Anne Isabella Milbanke (vedova di Lord Byron, idolo di gioventù di Mazzini), il filosofo ed economista John Stuart Mill, Thomas Carlyle e sua moglie Jane Welsh, lo scrittore Charles Dickens, che finanziò la sua scuola. Il poeta decadente Algernon Swinburne gli dedicò Ode a Mazzini. Nello stesso quartiere di Mazzini visse anche Karl Marx.
Durante il soggiorno londinese Mazzini ebbe una lunga relazione di amicizia con la famiglia Crauford, documentata da copiosa corrispondenza epistolare dal 1850 al 1872. Sempre a Londra ebbe rapporti con la famiglia di William Henry Ashurst e con il genero di questi, il politico britannico James Stansfeld, la cui consorte Caroline Ashurst Stansfeld era sostenitrice della "Society of the Friends of Italy". Per la causa dell'unificazione italiana Mazzini collaborò anche con il secolarista George Holyoake.
Fondò poi altri movimenti politici per la liberazione e l'unificazione di vari stati europei: la Giovine Germania, la Giovine Polonia e, infine, la Giovine Europa. Quest'ultima, fondata nell'aprile 1834 a Berna in accordo con altri rivoluzionari stranieri, aveva tra i suoi principi ispiratori la costituzione degli Stati Uniti d'Europa. In questa occasione Mazzini estese dunque il desiderio di libertà del popolo italiano (che si sarebbe attuato con la repubblica) a tutte le nazioni europee. L'associazione rivoluzionaria europea aveva come scopo specifico l'agire dal basso in modo comune e, usando strumenti insurrezionali e democratici, realizzare nei singoli stati una coscienza nazionale e rivoluzionaria. Sulla scia della Giovine Europa Mazzini nel 1866 fondò anche l'Alleanza Repubblicana Universale.
Il movimento della Giovine Europa ebbe anche un forte ruolo di promozione dei diritti della donna, come testimonia l'opera di numerose mazziniane, tra cui la citata Bellerio Sidoli, ma anche Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Giorgina Saffi, moglie di Aurelio Saffi, uno dei più stretti collaboratori di Mazzini e suo erede per quanto riguarda il mazzinianesimo politico. Mazzini continuò a perseguire il suo obiettivo dall'esilio e tra le avversità con inflessibile costanza, convinto che questo fosse il destino dell'Italia e che nessuno avrebbe potuto cambiarlo. Tuttavia, nonostante la sua perseveranza, l'importanza delle sue azioni fu più ideologica che pratica. Una delle sue più tenaci e abili collaboratrici fu Jessie M. White, tanto che lui la soprannominò "Hurricane Jessie" o, all'italiana, "Miss Uragano". Lei lo aveva conosciuto a Londra nel 1856 e per lui aveva scritto articoli, compiuto conferenze e organizzato raccolte fondi. Inoltre nel 1857 per lui viaggiò a Genova (ove conobbe il futuro marito Alberto Mario, il principale patriota polesano, e con lui partecipò al moto che avrebbe dovuto sostenere la fallita insurrezione di Sapri) e poi, con il marito, in Scozia e negli Stati Uniti (1858-1859).
Dopo il fallimento dei moti del 1848, durante i quali Mazzini era stato a capo della breve Repubblica Romana insieme ad Aurelio Saffi e Carlo Armellini, i nazionalisti italiani cominciarono a vedere nel re del Regno di Sardegna e nel suo primo ministro Camillo Benso conte di Cavour le guide del movimento di riunificazione. Ciò volle dire separare l'unificazione dell'Italia dalla riforma sociale e politica invocata da Mazzini. Cavour fu abile nello stringere un'alleanza con la Francia e nel condurre una serie di guerre che portarono alla nascita dello stato italiano tra il 1859 e il 1861, ma la natura politica della nuova compagine statale era ben lontana dalla repubblica mazziniana.
A Londra, nel 1850, per reagire alla caduta della Repubblica Romana e in continuità con essa, Mazzini fondò il Comitato Centrale Democratico Europeo e il Comitato Nazionale Italiano, lanciando il Prestito Nazionale Italiano, le cui cartelle portavano appunto lo stemma della Repubblica Romana del 1849 e l'intitolazione del prestito «diretto unicamente ad affrettare l'indipendenza e l'unità d'Italia». A garanzia del prestito le cartelle recavano la firma degli ex triumviri Mazzini, Saffi e, in assenza dell'irreperibile Armellini, Mattia Montecchi. La diffusione delle cartelle nel Lombardo-Veneto ebbe come immediata conseguenza la ripresa dell'attività cospirativa e rivoluzionaria, soprattutto a Mantova.
### Dopo l'Unità e ultimi anni
Nell'autunno del 1861, già fisicamente assai debole, ricevette la visita di Jessie White e del marito Alberto Mario, che si prese cura di lui.
Il 25 febbraio 1866 Messina fu chiamata al voto per eleggere i suoi deputati al nuovo parlamento di Firenze. Mazzini era candidato nel secondo collegio, ma non poté fare campagna elettorale perché esule a Londra. Pendevano sul suo capo due condanne a morte: una inflitta dal tribunale di Genova per i moti del 1857 (il 19 novembre 1857, in primo grado, il 20 marzo 1858 in appello); un'analoga condanna a morte era stata inflitta dal tribunale di Parigi per complicità nell'attentato di Felice Orsini contro Napoleone III. Inaspettatamente, Mazzini vinse con larga messe di voti (446). Il 24 marzo, dopo due giorni di discussione, la Camera annullava l'elezione in virtù delle condanne precedenti.
Due mesi dopo gli elettori del secondo collegio di Messina tornarono alle urne: vinse di nuovo Mazzini. La Camera, dopo una nuova discussione, il 18 giugno riannullò l'elezione. Il 18 novembre Mazzini viene rieletto una terza volta; dalla Camera, questa volta, arrivò la convalida. Mazzini, tuttavia, anche nel caso fosse giunta un'amnistia o una grazia, decise di rifiutare la carica per non dover giurare fedeltà allo Statuto Albertino, la costituzione dei monarchi sabaudi. Egli infatti non accettò mai la monarchia e continuò a lottare per gli ideali repubblicani.
Nel 1868 lasciò Londra e si stabilì in Svizzera, a Lugano. Due anni dopo furono amnistiate le due condanne a morte inflitte al tempo del Regno di Sardegna: Mazzini quindi poté rientrare in Italia e, una volta tornato, si dedicò subito all'organizzazione di moti popolari in appoggio alla conquista dello Stato Pontificio. L'11 agosto partì in nave per la Sicilia, ma il 14, all'arrivo nel porto di Palermo, fu tratto in arresto (per la quarta volta nella sua vita) e recluso nel carcere militare di Gaeta.
Nel febbraio 1871, partito da Basilea e in viaggio per il passo del San Gottardo, conobbe in una carrozza Friedrich Nietzsche, allora poco conosciuto filologo e docente. Questo incontro sarà testimoniato dallo stesso Nietzsche anni dopo.
Costretto di nuovo all'esilio, riuscì a rientrare in Italia sotto il falso nome di Giorgio Brown (forse un riferimento a John Brown) a Pisa, il 7 febbraio del 1872. Qui, malato già da tempo, visse nascosto nell'abitazione di Pellegrino Rosselli, antenato dei fratelli Rosselli e zio della moglie di Ernesto Nathan, fino al giorno della sua morte, avvenuta il 10 marzo dello stesso anno, quando la polizia stava ormai per arrestarlo nuovamente.
**Traversie della salma**
La notizia della sua morte si diffuse rapidamente, commuovendo l'Italia; il suo corpo fu imbalsamato dallo scienziato Paolo Gorini, appositamente fatto accorrere da Lodi su incarico di Agostino Bertani: Gorini disinfettò la salma per permetterne l'esposizione. Una folla immensa partecipò ai funerali, svoltisi nella città toscana il pomeriggio del 14 marzo, accompagnando il feretro al treno in partenza per Genova, dove venne sepolto al cimitero monumentale di Staglieno.
Le esequie furono accompagnate dalla musica della storica Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo. Successivamente Gorini ricominciò a lavorare sul corpo di Mazzini, onde pietrificarlo secondo la sua tecnica di mummificazione; terminò il lavoro l'anno dopo, senza tuttavia ottenere il risultato sperato, non avendo potuto utilizzare lo speciale procedimento da lui inventato, ma consentendo la conservazione. Nel 1946 avvenne la ricognizione della mummia, che fu sistemata ed esposta brevemente al pubblico in occasione della nascita della Repubblica Italiana; da allora riposa nuovamente nel sarcofago del mausoleo.
**Mausoleo**
Benché sia incerta l'affiliazione di Mazzini alla Massoneria, fu l'associazione stessa a commissionare il mausoleo all'architetto mazziniano Gaetano Vittorino Grasso, che lo realizzò in stile neoclassico, adornandolo con alcuni simboli massonici.
Il sepolcro reca all'esterno la scritta "Giuseppe Mazzini"; all'interno sono presenti numerose bandiere tricolori repubblicane e iscrizioni lasciate da gruppi mazziniani o da personalità come Carducci. Sulla lapide è scolpita la scritta "Giuseppe Mazzini. Un Italiano", che era la firma da lui apposta nella lettera a Carlo Alberto, e l'epitaffio:
«Il corpo a Genova, il nome ai secoli, l'anima all'umanità»
**Affiliazione massonica**
La principale obbedienza italiana, l'unica attiva all'epoca del Mazzini in Italia, il Grande Oriente d'Italia, indica l'appartenenza di Giuseppe Mazzini all'Ordine Massonico. La Massoneria ebbe un'incisiva penetrazione ed influenza nella società italiana, e Mazzini se ne avvalse per avere conoscenze ed appoggi politici per la "sua" "società segreta": la Giovine Italia.
Indro Montanelli affermò che Giuseppe Mazzini fu un massone. Dello stesso parere è Massimo Della Campa, che in una "Nota su Mazzini" fa riferimento al libro dell'ex-Gran Maestro del grande Oriente d'Italia Giordano Gamberini, Mille volti di massoni (Ed. Erasmo, Roma, 1976), che a p. 119 scrive a proposito di Mazzini:
«Iniziato nel 1834 a Genova , secondo G. Fazzari e F. Borsari (Luce e concordia, 1° giugno 1886, dispense 3 e 4, pag. 23, colonna III). Ricevette dal Fr. Passano il 32° grado del R.S.A.A., necessario per corrispondere in Carboneria al livello di Vendita Suprema, nelle carceri di Savona. Con decreto del S. C. di Palermo il 18 giugno 1866 ricevette l'aumento di luce al 33° grado e la qualifica di membro onorario del medesimo Supremo Consiglio. Fu membro onorario delle LL. Lincoln di Lodi e Stella d'Italia di Genova. Scrivendo a Logge, Corpi rituali e Fratelli usò sempre i segni massonici. [...] Nessun contemporaneo mise mai in dubbio l'appartenenza di Mazzini alla Massoneria.»
Mazzini ebbe sempre a smentire la sua partecipazione all'associazione segreta massonica; in una lettera del 12 giugno 1867 indirizzata al massone Federico Campanella, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del Rito scozzese antico ed accettato di Palermo, egli indicò la restituzione delle carte che questi gli aveva fatto recapitare, e scrisse:
«La Massoneria accettando da anni e anni ogni uomo, senza dichiarazioni d'opinioni politiche, s'è fatta assolutamente inutile a ogni scopo nazionale. Per farne qualche cosa bisognerebbe prima una misura d'eliminazione ed una di revisione delle file, poi una formula nazionale o politica per l'iniziazione... Chi vuol intendere intenda.»
Giuseppe Mazzini fu comunque, ed innegabilmente, un carbonaro, e la Carboneria fu sempre ben distinta dalla Massoneria.
## Pensiero politico
«La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo»
(Giuseppe Mazzini, Ai giovani d'Italia)
Per comprendere a pieno la dottrina politica di Mazzini bisogna rifarsi al pensiero religioso che ispira il periodo della Restaurazione seguito alla caduta dell'impero napoleonico.
### Idee diffuse in Europa all'epoca di Mazzini
**Nuova concezione romantica della storia**
Nasceva allora una nuova concezione della storia che smentiva quella degli illuministi basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. Le vicende della Rivoluzione francese e il periodo napoleonico avevano dimostrato che gli uomini si propongono di perseguire alti e nobili fini che s'infrangono dinanzi alla realtà storica. Il secolo dei lumi era infatti tramontato nelle stragi del Terrore e il sogno di libertà nella tirannide napoleonica che, mirando alla realizzazione di un'Europa al di sopra delle singole nazioni, aveva determinato invece la ribellione dei singoli popoli proprio in nome del loro sentimento di nazionalità.
Secondo questa visione romantica dunque la storia non è guidata dagli uomini ma è Dio che agisce nella storia; esisterebbe dunque una Provvidenza divina che s'incarica di perseguire fini al di là di quelli che gli uomini si propongono di conseguire con la loro meschina ragione. Da questa concezione romantica della storia, intesa come opera della volontà divina si promanano due visioni contrapposte: una è la prospettiva reazionaria che vede nell'intervento di Dio nella storia una sorta di avvento di un'apocalisse che metta fine alla storia degli uomini.
Napoleone I è stato, con le sue continue guerre, l'Anticristo di questa apocalisse: Dio segnerà la fine della storia malvagia e falsamente progressiva e allora agli uomini non rimarrà che volgersi al passato per preservare e conservare quanto di buono era stato realizzato. Si cercherà dunque in ogni modo di cancellare tutto ciò che è accaduto dalla Rivoluzione a Napoleone restaurando il passato.
La concezione reazionaria contro cui Mazzini combatté strenuamente assume un aspetto politico-religioso che troviamo nel pensiero di François-René de Chateaubriand che nel Génie du christianisme (Genio del Cristianesimo) attaccava le dottrine illuministiche prendendo le difese del cristianesimo e soprattutto nell'ideologia mistica teocratica di Joseph de Maistre, che arriva nell'opera Du pape (Il papa) (1819) al punto di auspicare un ritorno dell'alleanza tra il trono e l'altare riproponendo il modello delle comunità medioevali protette dalla religione tradizionale contro le insidie del liberalismo e del razionalismo.
Un'altra prospettiva, che nasce paradossalmente dalla stessa concezione della storia guidata dalla divinità, è quella che potremo definire liberale che vede nell'azione divina una volontà diretta, nonostante tutto, al bene degli uomini escludendo che nei tempi nuovi ci sia una sorta di vendetta di Dio che voglia far espiare agli uomini la loro presunzione di creatori di storia. È questa una visione provvidenziale, dinamica della storia che troviamo in Saint Simon con la concezione di un nuovo cristianesimo per una nuova società o in Lamennais che vede nel cattolicesimo una forza rigeneratrice della vita sociale. Una concezione progressiva quindi che è presente in Italia nell'opera letteraria di Alessandro Manzoni e nel pensiero politico di Gioberti con il progetto neoguelfo e nell'ideologia mazziniana.
**Concezione mazziniana**
«Costituire [...] l'Italia in Nazione Una, Indipendente, Libera, Repubblicana»
(G. Mazzini, Istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia)
**Dio e popolo**
«Noi cademmo come partito politico. Dobbiamo risorgere come partito religioso. L'elemento religioso è universale, immortale: universalizza e collega. Ogni grande rivoluzione ne serba impronta, e lo rivela nella propria origine o nel fine che si propone. Per esso si fonda l'associazione. Iniziatori d'un nuovo mondo, noi dobbiamo fondare l'unità morale, il cattolicismo Umanitario.»
Il pensiero politico mazziniano deve dunque essere collocato in questa temperie di romanticismo politico-religioso che dominò in Europa dopo la rivoluzione del 1830 ma che era già presente nei contrasti al Congresso di Vienna tra gli ideologi che proponevano un puro e semplice ritorno al passato prerivoluzionario e i cosiddetti politici che pensavano che bisognasse operare un compromesso con l'età trascorsa.
Alcuni storici hanno fatto risalire la concezione religiosa di Mazzini all'educazione ricevuta dalla madre fervente giansenista (almeno fino agli anni '40 fa spesso riferimenti biblici ed evangelici) o a una vicinanza ideale col protestantesimo e le chiese riformate ma, secondo altri, la visione religiosa di Mazzini non coinciderebbe con quella di nessuna religione rivelata.
Il personale concetto mazziniano di Dio, che per alcuni tratti è avvicinabile al deismo settecentesco, con evidenti influssi della religiosità civica e preromantica di Rousseau, per altri versi al Dio panteistico degli stoici, è alla base di una religiosità che tuttavia esige la laicità dello Stato (questo nonostante la dichiarata contraddizione poiché se, come egli crede, politica e religione coincidono, non avrebbe senso separare la sua concezione teologica da quella politica), intesa come separazione tra Stato e Chiesa cattolica, e l'assenza di intermediari tra Dio e il popolo: per ciò e per il ruolo avuto nella storia umana e italiana, Mazzini definì il Papato "la base d'ogni autorità tirannica".
Un altro influsso sulla concezione religiosa mazziniana è stato visto nella considerazione che egli ebbe per la religione civile di ispirazione romana e per l'ammirazione verso la "Prima Roma", antica e pagana, che passando per la Seconda (cristiana e medievale), avrebbe preparato il campo alla Terza Roma futura; un mito questo, romantico-neoclassico, che sarà fatto proprio da Carducci e poi dal fascismo, con il filosofo Berto Ricci (1905-1941), e dalla massoneria con l'esoterista Arturo Reghini (1878-1946) e avvicina il mazzinianesimo anche al culto massonico del Grande Architetto dell'Universo e al culto dell'Essere Supremo praticato nella Francia rivoluzionaria del 1794 (l'espressione "doveri dell'uomo", titolo della celebre opera mazziniana del 1860, compare ufficialmente nella legge istitutiva del culto di ispirazione rousseauiana, votata durante la Rivoluzione francese per volontà di Robespierre nel maggio 1794: «il solo culto che si conviene all'Essere Supremo è la pratica dei doveri dell'uomo») e da alcuni giacobini italiani del 1796-99.
In realtà Mazzini rifiuta non solo l'ateismo (è questa una delle divisioni ideologico-teoriche che egli ebbe con altri repubblicani come Pisacane) e il materialismo («...L'ateismo, il materialismo non hanno, sopprimendo Dio, una legge morale superiore per tutti e sorgente del Dovere per tutti...»), ma anche il trascendente, in favore dell'immanente: egli crede nella reincarnazione per poter migliorare di continuo il mondo e migliorare sé stessi. Una concezione questa tratta probabilmente da Platone o dalle religioni orientali come l'induismo e il buddismo, religioni alle quali Mazzini si era interessato.
**Dio e popolo**
**Giuseppe Mazzini e Gioacchino da Fiore**
Come altri patrioti, letterati rivoluzionari delle società segrete francesi, inglesi e italiane Mazzini vide nell'abate calabrese Gioacchino da Fiore (circa 1130-1202), l'autore di una profezia riguardante l'avvento della Terza Età o Età dello Spirito Santo quando sarebbe sorta la Terza Italia che sarebbe rinata, libera dalle dominazioni straniere, come la nazione che avrebbe esercitato un primato sulle altre per la presenza della Chiesa cattolica: tema questo poi ripreso da Vincenzo Gioberti nel suo Primato morale e civile degli Italiani.
Mazzini ebbe grande interesse per Gioacchino tanto da volergli dedicare un trattato rimasto inedito Joachino, appunti per uno studio storico sull'abate Gioacchino, che considerava un suo precursore per gli ideali sociali e politici da realizzare tramite un'unità spirituale e storica.
**Religione civile**
La sua è stata anche definita una religione civile dove la politica svolgeva il ruolo della fede e dove la divinità si incarna in modo panteista nell'Universo e nell'Umanità stessa, che attua la Legge che nel Progresso si rivela. Egli afferma di credere «che Dio è Dio, e l'Umanità è il suo Profeta», che «il Popolo» è «immagine di Dio sulla terra» e vi è «un Dio solo, autore di quanto esiste, Pensiero vivente, assoluto, del quale il nostro mondo è raggio e l'Universo una incarnazione». Per lui non conta che la sua intima credenza sia razionale o no, come il Dio di Voltaire e Newton che è invocato come la causa prima dell'ordine naturale, poiché «Dio esiste. Noi non dobbiamo né vogliamo provarvelo: tentarlo, ci sembrerebbe bestemmia, come negarlo, follia. Dio esiste, perché noi esistiamo» anche se, specifica, «l'universo lo manifesta con l'ordine, con l'armonia, con l'intelligenza dei suoi moti e delle sue leggi».
Mazzini era altresì convinto che fosse ormai presente nella storia un nuovo ordinamento divino nel quale la lotta per raggiungere l'unità nazionale assumeva un significato provvidenziale. «Operare nel mondo significava per il Mazzini collaborare all'azione che Dio svolgeva, riconoscere ed accettare la missione che uomini e popoli ricevono da Dio». Per questo bisogna «mettere al centro della propria vita il dovere, senza speranza di premio, senza calcoli di utilità». Quello di Mazzini era un progetto politico, ma mosso da un imperativo religioso che nessuna sconfitta, nessuna avversità avrebbe potuto indebolire. «Raggiunta questa tensione di fede, l'ordine logico e comune degli avvenimenti veniva capovolto; la disfatta non provocava l'abbattimento, il successo degli avversari non si consolidava in ordine stabile.».
La storia dell'umanità dunque sarebbe una progressiva rivelazione della Provvidenza divina che, di tappa in tappa, si dirige verso la meta predisposta da Dio.
Esaurito il compito del Cristianesimo, chiusasi l'era della Rivoluzione francese ora occorreva che i popoli prendessero l'iniziativa per «procedere concordi verso la meta fissata al progresso umano». Ogni singolo individuo, come la collettività, tutti devono attuare la missione che Dio ha loro affidato e che attraverso la formazione ed educazione del popolo stesso, reso consapevole della sua missione, si realizzerà attraverso due fasi: Patria e Umanità.
**Patria e umanità**
Senza una patria libera nessun popolo può realizzarsi né compiere la missione che Dio gli ha affidato; il secondo obiettivo sarà l'Umanità che si realizzerà nell'associazione dei liberi popoli sulla base della comune civiltà europea attraverso quello che Mazzini chiama il banchetto delle Nazioni sorelle. Un obiettivo dunque ben diverso da quella confederazione europea immaginata da Napoleone dove la Francia avrebbe esercitato il suo primato egemonico di Grande Nation.
La futura unità europea non si realizzerà attraverso una gara di nazionalismi ma attraverso una nobile emulazione dei liberi popoli per costruire una nuova libertà. Il processo di costruzione europea, secondo Mazzini, doveva svolgersi prima di tutto attraverso l'affermazione delle nazionalità oppresse, come quelle facenti parte dell'Impero asburgico, e poi anche di quelle che non avevano ancora raggiunto la loro unità nazionale.
**Iniziativa italiana**
In questo processo unitario europeo spetta all'Italia un'alta missione: quella di riaprire, conquistando la sua libertà, la via al processo evolutivo dell'Umanità: la redenzione nazionale italiana apparirà improvvisa come una creazione divina al di fuori di ogni inutile e inefficace metodo graduale politico diplomatico di tipo cavouriano. L'iniziativa italiana che avverrà sulla base della fraternità tra i popoli e non rivendicando alcuna egemonia, come aveva fatto la Francia, consisterà quindi nel dare l'esempio per una lotta che porterà alla sconfitta delle due colonne portanti della reazione, di quella politica dell'Impero Asburgico e di quella spirituale della Chiesa cattolica. Raggiunti gli obiettivi primari dell'unità e della Repubblica attraverso l'educazione e l'insurrezione del popolo, espressi dalla formula di Pensiero ed azione, l'Italia darà quindi il via a questo processo di unificazione sempre più vasta per la creazione di una terza civiltà formata dall'associazione di liberi popoli.
## Funzione della politica
La politica è scontro tra libertà e dispotismo e tra queste due forze non è possibile trovare un compromesso: si sta svolgendo una guerra di principi che non ammette transazioni; Mazzini esorta la popolazione a non accontentarsi delle riforme che erano degli accomodamenti gestiti dall'alto: non radicavano, cioè, nello spirito del tempo quella libertà e quell'uguaglianza di cui il popolo aveva bisogno.
La logica della politica è logica di democrazia e libertà, non accettabili dalle forze reazionarie; contro di esse è necessaria una brusca rottura rivoluzionaria: alla testa del popolo vi dovrà essere la classe colta (che non può più sopportare il giogo dell'oppressione) e i giovani (che non possono più accettare le anticaglie dell'antico regime). Questa rivoluzione deve portare alla Repubblica, la quale garantirà l'istruzione popolare.
La rivoluzione, che è anche pedagogico strumento di formazione di virtù personali e collettive, deve iniziare per ondate, accendendo focolai di rivolta che incitino il popolo inconsapevole a prendere le armi. Una volta scoppiata la rivoluzione si dovrà costituire un potere dittatoriale (inteso come potere straordinario alla maniera dell'Antica Roma, non come tirannide) che gestisca temporaneamente la fase post-rivoluzionaria. Il governo verrà restituito al popolo non appena il fine della rivoluzione verrà raggiunto, il prima possibile.
La Giovane Italia deve educare alla gestione della cosa pubblica, ad essere buoni cittadini, non è, perciò, esclusivamente uno strumento di organizzazione rivoluzionaria. Il popolo deve avere diritti e doveri, mentre la Rivoluzione Francese si è concentrata esclusivamente sui diritti individuali: fermandosi ai diritti dell'individuo aveva dato vita ad una società egoista; l'utile per una società non va mai considerato secondo il bene di un singolo soggetto ma secondo il bene collettivo. Mazzini non crede nell'eguaglianza predicata dal marxismo e al sogno della proprietà comune sostituisce il principio dell'associazionismo, che è comunque un superamento dell'egoismo individuale.
## Questione sociale
Mazzini affrontò la questione sociale negli scritti più tardi, ad esempio nei Doveri dell'uomo (1860). Egli rifiuta il marxismo, convinto com'è che per spingere il popolo alla rivoluzione sia prioritario indicargli l'obiettivo dell'unità, della repubblica e della democrazia. Mazzini fu tra i primi a considerare la grave questione sociale presente che era soprattutto in Italia la questione contadina, come gli indicava Carlo Pisacane, ma egli pensava che questa dovesse essere affrontata e risolta solo dopo il raggiungimento dell'unità nazionale e non attraverso lo scontro delle classi, ma con una loro collaborazione (interclassismo), da raggiungersi però organizzando l'associazionismo e il mutualismo fra gli operai, il soggetto più debole.
Un programma il suo di solidarietà nazionale che se non contemplava l'autonomia culturale e politica del proletariato non si rivolse solo al ceto medio cittadino, agli intellettuali, agli studenti, fra i quali raccolse i consensi più ampi, ma anche agli artigiani e ai settori più consapevoli dei propri diritti fra gli operai.
Mazzini criticò il marxismo e fu da Karl Marx biasimato per gli aspetti dottrinali idealistici e per gli atteggiamenti profetici che egli assumeva nel suo ruolo di educatore religioso e politico del popolo. Marx, risentito per gli attacchi di Mazzini al comunismo, da lui definito con il termine inglese «dictatorship» (ossia «dittatura»), lo definì in alcuni articoli «teopompo» (cioè «inviato di Dio») e «papa della chiesa democratica», dandogli anche sprezzantemente del «vecchio somaro» e paragonandolo a Pietro l'Eremita. Forte sarà il contrasto tra Marx e l'inviato personale di Mazzini (oltre che con Garibaldi che ne prese le difese) alla Prima Internazionale.
Mazzini criticava i socialisti per il proclamato internazionalismo dei loro tempi, venato di anarchismo e di forte negazionismo, per l'attenzione da essi rivolta verso gli interessi di una sola classe: il proletariato. Inoltre egli definiva arbitrario e impossibile a pretendere l'abolizione della proprietà privata: così si sarebbe dato un colpo mortale all'economia che non avrebbe premiato più i migliori. La critica maggiore era rivolta contro il rischio che le ideologie socialiste portassero a una negazione dell'individuo e della libertà: egli previde con lungimiranza quello che avverrà con la Rivoluzione d'ottobre del 1917 in Russia, cioè la formazione di una nuova classe di padroni politici e lo schiacciamento dell'individuo nella macchina industriale del socialismo reale.
Da queste critiche ne venne la valutazione negativa di Mazzini sulla rivolta che portò alla Comune di Parigi del 1871. Mentre per Marx e Michail Bakunin quello della Comune era stato un primo tentativo di distruggere lo stato accentratore borghese realizzando dal basso un nuovo tipo di stato, Mazzini, legato al concetto di Stato-nazione romantico, invece criticò la Comune vedendo in essa la fine della nazione, la minaccia di uno smembramento della Francia. Per salvaguardare l'economia e allo stesso tempo per tutelare i più poveri, Mazzini punta su una forma di lavoro cooperativo: l'operaio dovrà guardare oltre una lotta basata solo sul salario ma promuovere spazi via via crescenti di economia sociale con elementi di «piena responsabilità e proprietà sull'impresa».
Mazzini puntava sul superamento in senso sociale e democratico del capitalismo imprenditoriale classico, anticipando in questo sia le teorie distribuzioniste sia le teorie che esaltano il valore dell'associazione tra i produttori. In Doveri dell'uomo scrisse:
«Non bisogna abolire la proprietà perché oggi è di pochi; bisogna aprire la via perché i molti possano acquistarla. Bisogna richiamarla al principio che la renda legittima, facendo sì che solo il lavoro possa produrla.»
La sua influenza sulla prima fase del movimento operaio fu per questo molto importante e anche il fascismo, in particolare la sua corrente repubblicana e socializzatrice, si ispirerà al pensiero economico mazziniano come terza via corporativa tra il modello capitalista e quello marxista. La stessa visione idealista nazionale del Fascismo, come la sua missione per una nuova civilizazione mediterranea fanno sì che lo stesso Mussolini parlerà del Fascismo come del mazzinianesimo del XX Secolo; nella stessa "Dottrina del fascismo", testo ufficiale dell'ideologia fascista, si sottolineava tale legame (G. Belardelli, Mazzini, Bologna 2010, pp. 33 e sgg).
## Cospirazioni e fallimento dei moti mazziniani
I moti mazziniani, ispirati ad un'ideologia repubblicana e antimonarchica furono considerati sovversivi e quindi perseguitati da tutte le monarchie italiane dell'epoca. Per i governi costituiti i mazziniani altro non erano che terroristi e come tali furono sempre condannati.
«Trovai tutti persuasi che la Giovine Italia era pazzia; pazzia le sette, pazzie il cospirare, pazzie le rivoluzioncine fatte sino a quel giorno, senza capo né coda.»
(Massimo d'Azeglio, Degli ultimi casi di Romagna)
### Giovine Italia (1831)
«Su queste classi [...] così fortemente interessate al mantenimento dell'ordine sociale le dottrine sovversive della Giovine Italia non hanno presa. Perciò ad eccezione dei giovani presso i quali l'esperienza non ha ancora modificate le dottrine assorbite nell'atmosfera eccitante della scuola, si può affermare che non esiste in Italia se non un piccolissimo numero di persone seriamente disposte a mettere in pratica i principi esaltati di una setta inasprita dalla sventura.»
(Camillo Benso conte di Cavour)
Nel 1831, Mazzini si trovava a Marsiglia in esilio dopo l'arresto e il processo subito l'anno prima in Piemonte a causa della sua affiliazione alla Carboneria. Non potendosi provare la sua colpevolezza infatti la polizia sabauda lo costrinse a scegliere tra il confino in un paesino del Piemonte e l'esilio. Mazzini preferì affrontare l'esilio e nel febbraio del 1831 passò in Svizzera, da qui a Lione e infine a Marsiglia. Qui entrò in contatto con i gruppi di Filippo Buonarroti e col movimento sansimoniano allora diffuso in Francia.
Con questi si avviò un'analisi del fallimento dei moti nei ducati e nelle Legazioni pontificie del 1831. Si concordò sul fatto che le sette carbonare avevano fallito innanzitutto per la contraddittorietà dei loro programmi e per l'eterogeneità delle classi che ne facevano parte. Non si era riusciti poi a mettere in atto un collegamento più ampio delle insurrezioni per le ristrettezze provinciali dei progetti politici, com'era accaduto nei moti di Torino del 1821 quand'era fallito ogni tentativo di collegamento con i fratelli lombardi. Infine bisognava desistere, come nel 1821, dal ricercare l'appoggio dei principi e, come nei moti del 1830|'30-1831|31, dei francesi.
Con la fondazione della Giovine Italia nel 1831 il movimento insurrezionale andava organizzato su precisi obiettivi politici: indipendenza, unità, libertà. Occorreva poi una grande mobilitazione popolare poiché la liberazione italiana non si poteva conseguire attraverso l'azione di pochi settari ma con la partecipazione delle masse. Rinunciare infine ad ogni concorso esterno per la rivoluzione: «La Giovine Italia è decisa a giovarsi degli eventi stranieri, ma non a farne dipendere l'ora e il carattere dell'insurrezione».
Gli strumenti per raggiungere queste mete erano l'educazione e l'insurrezione. Quindi bisognava che la Giovane Italia perdesse il più possibile il carattere di segretezza, conservando quanto necessario a difendersi dalle polizie, ma acquistasse quello di società di propaganda, un'«associazione tendente anzitutto a uno scopo di insurrezione, ma essenzialmente educatrice fino a quel giorno e dopo quel giorno». - anche attraverso il giornale La Giovine Italia, fondato nel 1832 - del messaggio politico della indipendenza, dell'unità e della repubblica.
Negli anni 1833 e 1834, durante il periodo dei processi in Piemonte e il fallimento della spedizione di Savoia, l'associazione scomparve per quattro anni, ricomparendo solo nel 1838 in Inghilterra. Dieci anni dopo, il 5 maggio 1848, l'associazione fu definitivamente sciolta da Mazzini, che fondò al suo posto l'Associazione Nazionale Italiana.
### Fallimento del moto in Savoia (1833)
Entusiastiche adesioni al programma della Giovane Italia si ebbero soprattutto tra i giovani in Liguria, in Piemonte, in Emilia e in Toscana che si misero subito alla prova organizzando negli anni 1833 e 1834 una serie di insurrezioni che si conclusero tutte con arresti, carcere e condanne a morte. Nel 1833, organizza il suo primo tentativo insurrezionale che aveva come focolai rivoluzionari Chambéry, Torino, Alessandria e Genova dove contava vaste adesioni nell'ambiente militare.
Prima ancora che l'insurrezione iniziasse la polizia sabauda a causa di una rissa avvenuta fra i soldati in Savoia, scoprì e arrestò molti dei congiurati, che furono duramente perseguiti poiché appartenenti a quell'esercito sulla cui fedeltà Carlo Alberto aveva fondato la sicurezza del suo potere. Fra i condannati figuravano i fratelli Giovanni e Jacopo Ruffini, amico personale di Mazzini e capo della Giovine Italia di Genova, l'avvocato Andrea Vochieri e l'abate torinese Vincenzo Gioberti. Tutti subirono un processo dal tribunale militare, e dodici furono condannati a morte, fra questi anche il Vochieri, mentre Jacopo Ruffini pur di non tradire si uccise in carcere mentre altri riuscirono a salvarsi con la fuga.
### Tentativo d'invasione della Savoia e moto di Genova (1834)
Il fallimento del primo moto non fermò Mazzini, convinto che era il momento opportuno e che il popolo lo avrebbe seguito. Si trovava a Ginevra, quando assieme ad altri italiani e alcuni polacchi, organizzava un'azione militare contro lo stato dei Savoia. A capo della rivolta aveva messo il generale Gerolamo Ramorino, che aveva già preso parte ai moti del 1821, questa scelta però si rivelò un fallimento, perché il Ramorino si era giocato i soldi raccolti per l'insurrezione e di conseguenza rimandava continuamente la spedizione, tanto che quando il 2 febbraio 1834, si decise a passare con le sue truppe il confine con la Savoia, la polizia, ormai allertata da tempo, disperse i volontari con molta facilità.
Nello stesso tempo doveva scoppiare una rivolta a Genova, sotto la guida di Giuseppe Garibaldi, che si era arruolato nella marina da guerra sarda per svolgere propaganda rivoluzionaria tra gli equipaggi. Quando giunse sul luogo dove avrebbe dovuto iniziare l'insurrezione però, non trovò nessuno, e così rimasto solo, dovette fuggire. Fece appena in tempo a salvarsi dalla condanna a morte emanata contro di lui, salendo su una nave in partenza per l'America del Sud dove continuerà a combattere per la libertà dei popoli.
Mazzini, invece, poiché aveva personalmente preso parte alla spedizione con Ramorino, fu espulso dalla Svizzera e dovette cercare rifugio in Inghilterra. Lì continuò la propria azione politica attraverso discorsi pubblici, lettere e scritti su giornali e riviste, aiutando a distanza gli italiani a mantenere il desiderio di unità e indipendenza. Anche se l'insuccesso dei moti fu assoluto, dopo questi eventi la linea politica di Carlo Alberto mutò, temendo che reazioni eccessive potessero diventare pericolose per la monarchia.
**Tempesta del dubbio (1836)**
«La vita mi pesa, ma credo sia debito di ciascun uomo di non gettarla, se non virilmente o in modo che rechi testimonianza della propria credenza.»
(Giuseppe Mazzini, lettera di risposta ad Angelo Usiglio, Londra, 1837)
Altri tentativi pure falliti si ebbero a Palermo, in Abruzzo, nella Lombardia austriaca, in Toscana. Il fallimento di tanti generosi sforzi e l'altissimo prezzo di sangue pagato fecero attraversare a Mazzini quella che egli chiamò la tempesta del dubbio, una fase di depressione, in cui, come in gioventù, come ricorda nelle Note autobiografiche, pensò anche al suicidio, da cui uscì religiosamente convinto ancora una volta della validità dei propri ideali politici e morali. Dall'esilio di Londra (1837), dopo essere stato espulso dalla Svizzera, riprese quindi il suo apostolato insurrezionale. Nello stesso periodo esce il saggio La filosofia della musica sulla rivista L'italiano pubblicata a Parigi.
### Fratelli Bandiera (1844)
Nobili, figli dell'ammiraglio Francesco Bandiera e, a loro volta, ufficiali della Marina da guerra austriaca, aderirono alle idee mazziniane e fondarono una loro società segreta, l'Esperia e con essa tentarono di effettuare una sollevazione popolare nel Sud Italia.
Il 13 giugno 1844, i fratelli Emilio e Attilio Bandiera partirono da Corfù (dove avevano una base allestita con l'ausilio del barese Vito Infante) alla volta della Calabria seguiti da 17 compagni, dal brigante calabrese Giuseppe Meluso e dal corso Pietro Boccheciampe. Il 15 marzo dello stesso anno era loro giunta infatti la notizia dello scoppio di una rivolta a Cosenza che essi credevano condotta nel nome di Mazzini. In realtà non solo la ribellione non aveva alcuna motivazione patriottica ma era già stata domata dall'esercito borbonico.
Il 16 giugno 1844 quando sbarcarono alla foce del fiume Neto, vicino a Crotone, appresero che la rivolta era già stata repressa nel sangue e al momento non era in corso alcuna ribellione all'autorità del re. Il Boccheciampe, appresa la notizia che non c'era alcuna sommossa a cui partecipare, sparì e andò al posto di polizia di Crotone per denunciare i compagni. I due fratelli vollero lo stesso continuare l'impresa e partirono per la Sila.
Subito iniziarono le ricerche dei rivoltosi ad opera delle guardie civiche borboniche, aiutate da comuni cittadini che credevano i mazziniani dei briganti; dopo alcuni scontri a fuoco, vennero catturati (meno il brigante Giuseppe Meluso, buon conoscitore dei luoghi, che riuscì a sfuggire alla cattura) e portati a Cosenza, dove i fratelli Bandiera con altri 7 compagni vennero fucilati nel Vallone di Rovito il 25 luglio 1844.
Il re Ferdinando II ringraziò la popolazione locale per il grande attaccamento dimostrato alla Corona e la premiò concedendo medaglie d'oro e d'argento e pensioni generose. «Mazzini, colpito da tanta fermezza e da tanta sventura, restò commosso da quell'efferata barbarie e celebrò la memoria di quei martiri in un opuscolo uscito a Parigi nel 1845». Mazzini vedendo nel loro sacrificio la realizzazione dei propri ideali così scriveva in un opuscolo a loro dedicato:
«Il martirio non è sterile mai. Il martirio per un'Idea è la più alta formula che l'Io umano possa raggiungere per esprimere la propria missione; e quando un giusto sorge di mezzo a' suoi fratelli giacenti ed esclama - ecco: questo è il vero, e io, morendo, l'adoro - uno spirito di nuova vita si trasfonde per tutta l'umanità [...]. I sagrificati di Cosenza hanno insegnato a noi tutti che l'uomo deve vivere e morire per le proprie credenze: hanno provato al mondo che gl'Italiani sanno morire: hanno convalidato per tutta l'Europa l'opinione che una Italia sarà. [...] Voi potete uccidere pochi uomini, ma non l'Idea. L'Idea è immortale.»
### Repubblica Romana (1849)
Dopo i moti del 1848-49, Mazzini fu a capo, con Aurelio Saffi e Carlo Armellini della Repubblica Romana, soppressa dalla reazione francese nel 1849. Fu l'ultima rivolta a cui Mazzini prese parte direttamente.
### Moto di Milano (1853) e sollevazione in Valtellina (1854)
Ispirato al mazzinianesimo e alle ideologie socialiste fu il moto di Milano del 1853, a cui tuttavia Mazzini non prese parte, e che fallì; analoga sorte ebbe la rivolta in Valtellina dell'anno seguente. Dopo il fallimento dell'insurrezione in Valtellina nel 1854, Giuseppe Mazzini fuggì a Zurigo, dove alcuni amici lo aiutarono a prendere dimora segretamente nella tenuta di Wangensbach a Küsnacht. Nel moto milanese si mise in luce Felice Orsini, che di lì a poco avrebbe rotto con Mazzini e organizzato l'attentato a Napoleone III, fermamente condannato dal genovese poiché risoltosi in una strage di cittadini innocenti.
### Spedizione di Sapri (1857)
Il piano originale, secondo il metodo insurrezionale mazziniano, prevedeva di accendere un focolaio di rivolta in Sicilia dove era molto diffuso il malcontento contro i Borboni, e da lì estenderla a tutto il Mezzogiorno d'Italia. Successivamente invece si pensò più opportuno partendo dal porto di Genova di sbarcare a Ponza per liberare alcuni prigionieri politici lì rinchiusi, per rinforzare le file della spedizione e infine dirigersi a Sapri, che posta al confine tra Campania e Basilicata, era ritenuta un punto strategico ideale per attendere dei rinforzi e marciare su Napoli.
Il 25 giugno 1857 Carlo Pisacane s'imbarcò con altri ventiquattro sovversivi, tra cui Giovanni Nicotera e Giovan Battista Falcone, sul piroscafo di linea Cagliari, della Società Rubattino, diretto a Tunisi. Il 26 giugno sbarcò a Ponza dove, sventolando il tricolore, riuscì agevolmente a liberare 323 detenuti, poche decine dei quali per reati politici per il resto delinquenti comuni, aggregandoli quasi tutti alla spedizione. Il 28, il Cagliari ripartì carico di detenuti comuni e delle armi sottratte al presidio borbonico. La sera i congiurati sbarcarono a Sapri, ma non trovarono ad accoglierli quelle masse rivoltose che si attendevano. Anzi furono affrontati dalle falci dei contadini ai quali le autorità borboniche avevano per tempo annunziato lo sbarco di una banda di ergastolani evasi dall'isola di Ponza.
Il 1º luglio, a Padula vennero circondati e 25 di loro furono massacrati dai contadini. Gli altri, per un totale di 150, vennero catturati e consegnati ai gendarmi. Pisacane, con Nicotera, Falcone e gli ultimi superstiti, riuscirono a fuggire a Sanza dove furono ancora aggrediti dalla popolazione: perirono in 83; Pisacane e Falcone si suicidarono con le loro pistole, mentre quelli scampati all'ira popolare furono poi processati nel gennaio del 1858. Condannati a morte, furono graziati dal Re, che tramutò la pena in ergastolo.
La spedizione avrebbe anche dovuto venir supportata da una sollevazione a Genova, da attuarsi la notte tra il 28 e il 29 giugno, la quale però fallì per l'esiguità dei partecipanti e la confusione delle direttive: lo stesso Mazzini dispose rompete le righe. A Livorno invece il 30 giugno i repubblicani, comandati da Marino Giurovich, tentarono l'insurrezione: male armati e forse anche traditi, gli insorti furono sconfitti in breve, e caddero in 16, di cui sette fucilati per la strada appena fatti prigionieri dalle guardie del Granduca.
**Senso dell'impresa**
Pur essendo quella di Sapri un'impresa tipicamente mazziniana, condotta «senza speranza di premio», in effetti essa rispondeva alle idee politiche di Pisacane che si era allontanato dalla dottrina del Maestro per accostarsi a un socialismo libertario espresso dalla formula "Libertà e associazione". Contrariamente a Mazzini che riguardo alla questione sociale proponeva una soluzione interclassista solo dopo aver risolto il problema unitario, Pisacane pensava infatti che per arrivare ad una rivoluzione patriottica unitaria e nazionale occorresse prima risolvere la questione contadina che era quella della riforma agraria. Come lasciò scritto nel suo testamento politico in appendice al Saggio sulla rivoluzione, «profonda mia convinzione di essere la propaganda dell'idea una chimera e l'istruzione popolare un'assurdità. Le idee nascono dai fatti e non questi da quelle, ed il popolo non sarà libero perché sarà istrutto, ma sarà ben tosto istrutto quando sarà libero».
Vicino agli ideali mazziniani era Pisacane invece quando aggiungeva nello stesso scritto che quand'anche la rivolta fallisse «ogni mia ricompensa io la troverò nel fondo della mia coscienza e nell'animo di questi cari e generosi amici... che se il nostro sacrificio non apporta alcun bene all'Italia, sarà almeno una gloria per essa aver prodotto figli che vollero immolarsi al suo avvenire». La spedizione fallita ebbe in effetti il merito di riproporre all'opinione pubblica italiana la questione napoletana, la liberazione cioè del Mezzogiorno italiano dal malgoverno borbonico che il politico inglese William Ewart Gladstone definiva «negazione di Dio eretta a sistema di governo». Infine il tentativo di Pisacane sembrava riproporre la possibilità di un'alternativa democratico-popolare come soluzione al problema italiano: era un segnale d'allarme che costituì per il governo di Vittorio Emanuele II uno stimolo ad affrettare i tempi dell'azione per realizzare la soluzione diplomatico militare dell'unità italiana.
### Appoggio a Garibaldi e ultimi tentativi
Mazzini appoggiò moralmente la spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, che egli considerava una valida opposizione a Cavour. Dopo l'Unità riprese la lotta repubblicana, ma le persecuzioni della polizia sabauda e le condizioni di salute limitarono i suoi ultimi tentativi.
## Controversie
### Conflitto con Cavour
Giuseppe Mazzini, che dopo la sua attività cospirativa degli anni 1827-1830 fu esiliato dal governo piemontese a Ginevra, fu uno strenuo oppositore della guerra di Crimea, che costò un'ingente perdita di soldati al regno sardo. Egli rivolse un appello ai militari in partenza per il conflitto:
«Quindicimila tra voi stanno per essere deportati in Crimea. Non uno forse tra voi rivedrà la propria famiglia. Voi non avrete onore di battaglie. Morrete, senza gloria, senza aureola, di splendidi fatti da tramandarsi per voi, conforto ultimo ai vostri cari. Morrete per colpa di governi e capi stranieri. Per servire un falso disegno straniero, l'ossa vostre biancheggeranno calpestate dal cavallo del cosacco, su terre lontane, né alcuno dei vostri potrà raccoglierle e piangervi sopra. Per questo io vi chiamo, col dolore dell'anima, "deportati".»
(Giuseppe Mazzini)
Quando nel 1858, Napoleone III scampò all'attentato teso da Felice Orsini e Giovanni Andrea Pieri, il governo di Torino incolpò Mazzini (Cavour lo avrebbe definito "il capo di un'orda di fanatici assassini" oltreché "un nemico pericoloso quanto l'Austria"), poiché i due attentatori avevano militato nel suo Partito d'Azione. Secondo Denis Mack Smith, Cavour aveva in passato finanziato i due rivoluzionari a causa della loro rottura con Mazzini e, dopo l'attentato a Napoleone III e la conseguente condanna dei due, alla vedova di Orsini fu assicurata una pensione.
Cavour al riguardo fece anche pressioni politiche sulla magistratura per far giudicare e condannare la stampa radicale. Egli, inoltre, favorì l'agenzia Stefani con fondi segreti sebbene lo Statuto vietasse privilegi e monopoli ai privati. Così l'agenzia Stefani, forte delle solide relazioni con Cavour divenne, secondo il saggista Gigi Di Fiore, un fondamentale strumento governativo per il controllo mediatico nel Regno di Sardegna. Mazzini, intanto, oltre ad aver condannato il gesto di Orsini e Pieri, espose un attacco nei confronti del primo ministro, pubblicato sul giornale Italia del popolo:
«Voi avete inaugurato in Piemonte un fatale dualismo, avete corrotto la nostra gioventù, sostituendo una politica di menzogne e di artifici alla serena politica di colui che desidera risorgere. Tra voi e noi, signore, un abisso ci separa. Noi rappresentiamo l'Italia, voi la vecchia sospettosa ambizione monarchica. Noi desideriamo soprattutto l'unità nazionale, voi l'ingrandimento territoriale.»
(Giuseppe Mazzini)
### Timori di Mazzini per la cessione della Sardegna
Mazzini temeva che Cavour, dopo la cessione della Savoia e di Nizza, potesse cedere anche la Sardegna, una delle cosiddette “tre Irlande”, sulla base di altri supposti accordi segreti di Cavour con la Francia, in cambio di una definitiva unificazione italiana, accordi che preoccupavano anche l’Inghilterra, la quale era intervenuta presso Cavour per avere rassicurazioni sul fatto che non sarebbe stato ceduto altro territorio italiano alla Francia:
«Il 22 maggio 1860, Lord John Russell commentava a Sir James Hudson, in Torino, di dire al Conte di Cavour, che il Governo inglese, informato di un disegno per la cessione della Sardegna alla Francia, protestava e chiedeva promessa formale di non cedere territorio italiano. Il dispaccio era comunicato il 26 a Cavour.»
(da Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, per cura della Commissione editrice degli scritti di Giuseppe Mazzini, Roma, 1884, vol. XIII)
Riguardo alla cessione della Sardegna alla Francia, Mazzini affermava anche:
«[...] [L]'opposizione minacciosa dell’Inghilterra e la nostra, possono renderlo praticamente impossibile.»
(da Scritti editi ed inediti di Giuseppe Mazzini, per cura della Commissione editrice degli scritti di Giuseppe Mazzini, Roma, 1884, vol. XIII)
Alcune affermazioni di Giovanni Battista Tuveri, esponente del cattolicesimo federalista, deputato per due volte al Parlamento Subalpino e amico di Mazzini, confermano la possibilità di accordi segreti relativi alla cessione della Sardegna alla Francia per una definitiva unificazione del resto della penisola:
«Vicino a Mazzini ed a Cattaneo, ma con una propria originalità di pensiero, il Tuveri fu sempre fedele alle sue convinzioni federaliste o, in mancanza di meglio, autonomiste, né esitò ad impegnarsi nell'azione pratica quando nel 1860-61 circolò insistente la voce che Cavour, dopo Nizza e la Savoia, intendesse cedere alla Francia anche la Sardegna.»
Anche il giornale britannico "The Illustrated London News" del 27 luglio 1861 citava l'inopportunità di cedere la Sardegna alla Francia, commento che aveva suscitato reazioni nella stampa francese e fatto suggerire altre ipotesi.
## Ruolo storico di Mazzini
Mazzini suscitò «continuamente energie, affascinò per quarant'anni ogni ondata di gioventù [...] e intanto gli anziani gli sfuggivano». Quasi tutti i grandi personaggi del Risorgimento aderirono al mazzinianesimo ma pochi vi restarono. Il contenuto religioso profetico del pensiero del Maestro, in un certo modo rivelatore di una nuova fede, imbrigliava l'azione politica. Mazzini infatti non aveva «la duttilità e la mutevolezza necessaria per dominare e imprigionare razionalmente le forze». Per questo occorreva una capacità di compromesso politico propria dell'uomo di governo come fu Cavour; «[i]l compito di Mazzini fu invece quello di creare l'"animus"». Quando sembrava che il problema italiano non avesse via d'uscita «ecco per opera sua la gioventù italiana sacrificarsi in una suprema protesta. I sacrifici parevano sterili», ma invece risvegliavano l'opinione pubblica italiana e europea. La tragedia della Giovine Italia «impose il problema italiano a una sempre più vasta sfera d'Italiani: che reagì sì con un programma più moderato ma infine entrò in azione e quegli stessi ex mazziniani che avevano rinnegato il Maestro aderendo al moderatismo riformista alla fine dovettero abbandonare ogni progetto federalista e acconsentire all'entusiasmo popolare suscitato dalle idee mazziniane di un riordinamento unitario italiano».
Le idee politiche di Mazzini furono alla base della nascita del Partito Repubblicano Italiano nel 1895. Tramite la Costituzione della Repubblica Romana, ispirata al mazzinianesimo e considerata un modello per molto tempo, fu uno dei pensatori le cui idee furono alla base della Costituzione Italiana del 1948. Inoltre ebbe una grande influenza anche fuori dall'Italia: politici occidentali come Thomas Woodrow Wilson (con i suoi Quattordici Punti) e David Lloyd George e molti leader post-coloniali tra i quali Gandhi, Golda Meir, David Ben-Gurion, Nehru e Sun Yat-sen consideravano Mazzini il proprio maestro e il testo mazziniano Dei doveri dell'uomo come la propria "Bibbia" morale, etica e politica.
### Mazzini conteso tra fascismo e antifascismo
L'eredità ideale e politica del pensiero di Giuseppe Mazzini è stata a lungo oggetto di dibattito tra opposte interpretazioni, in particolare durante il Fascismo e la Resistenza. Già nel settembre 1922, prima dell'avvento del fascismo, il cinquantenario della sua morte fu celebrato con una serie di francobolli. In seguito, nel Ventennio fascista Mazzini fu oggetto di citazioni in libri, articoli, discorsi, fino al punto d'essere considerato una sorta di precursore del regime di Mussolini. Secondo un appunto diaristico (intitolato "Ripresa mazziniana") di Giuseppe Bottai, però, l'utilizzo che ne fece Mussolini fu sempre strumentale.
La popolarità di Mazzini durante il periodo fascista è dovuta anche ai numerosi repubblicani che confluirono nei Fasci di combattimento, iniziando il loro percorso di avvicinamento a Mussolini durante la battaglia interventista, soprattutto nelle aree dove maggiore era la presenza del PRI, cioè in Romagna e nelle Marche. Nel 1917, sulle pagine de L'Iniziativa, l'organo di stampa del PRI, si guardava a Mussolini come al «magnifico bardo del nostro interventismo».
Particolare fu il caso di Bologna, città in cui i repubblicani Pietro Nenni, Guido e Mario Bergamo presero parte attivamente nel 1919 alla fondazione del primo Fascio di combattimento emiliano per poi abbandonarlo poco dopo diventando avversari del fascismo. Tra i più famosi repubblicani che aderirono al fascismo vi furono Italo Balbo (che si era laureato con una tesi su "Il pensiero economico e sociale di Mazzini" e del quale lo storico Claudio Segrè ha scritto: «Balbo, prima di aderire al Fascismo nel '21, esitò a lasciare i repubblicani fino all'ultimo momento e considerò la possibilità di mantenere la doppia iscrizione»), Curzio Malaparte e Berto Ricci, che nel fascismo vedeva la perfetta sintesi fra «la Monarchia di Dante e il Concilio di Mazzini».
L'intellettuale mazziniano Delio Cantimori, nella prima fase del suo percorso politico che lo portò prima ad aderire al fascismo poi al comunismo, considerava il fascismo «compimento della rivoluzione nazionale iniziatasi con il Risorgimento, che doveva riuscire dove il processo risorgimentale e il cinquantennio successivo avevano fallito: nell'inserimento e nell'integrazione delle masse nello stato nazionale, nella creazione di una più vera democrazia, ben diversa dal "parlamentarismo" e lontana dall'"affarismo", dal "particolarismo", dall'"inerzia" che avevano caratterizzato l'Italia liberale». Inizialmente la tesi delle origini risorgimentali del fascismo fu fatta propria anche dai comunisti: nel 1931 Palmiro Togliatti, polemizzando con il movimento Giustizia e Libertà e il suo fondatore Carlo Rosselli, in un articolo su Lo Stato operaio criticò il Risorgimento e indicò in Mazzini un precursore del fascismo:
«La tradizione del Risorgimento vive quindi nel fascismo, ed è stata da esso sviluppata fino all'estremo. Mazzini, se fosse vivo, plaudirebbe alle dottrine corporative, né ripudierebbe i discorsi di Mussolini su "la funzione dell'Italia nel mondo". La rivoluzione antifascista non potrà essere che una rivoluzione "contro il Risorgimento", contro la sua ideologia, contro la sua politica, contro la soluzione che esso ha dato al problema della unità dello Stato e a tutti i problemi della vita nazionale.»
La stessa posizione fu assunta nel 1933 da Giorgio Amendola, durante il confino a Ponza, nel primo di due corsi sul Risorgimento tenuti per i confinati, per poi rivedere tale impostazione nel secondo corso, dopo la svolta unitaria del 1934 (che segnò l'inizio della politica del fronte popolare con la conclusione di un "patto d'unità d'azione" con i socialisti), allorché insistette sulle origini risorgimentali del movimento operaio.
I fascisti, inoltre, rivendicavano una continuità con il pensiero mazziniano anche riguardo all'idea di patria, alla concezione spirituale della vita, all'importanza dell'educazione di massa come strumento per creare un "uomo nuovo" e a una dottrina economica ispirata alla collaborazione tra le classi sociali. Lo storico Massimo Baioni scrive a proposito della contemporanea celebrazione nel 1932 del 50º anniversario della morte di Garibaldi e del decennale della Marcia su Roma: «Le principali manifestazioni del 1932 sembravano confermare il nesso tra il bisogno di presentare il fascismo come erede delle migliori tradizioni nazionali e la volontà non meno forte ad enfatizzarne le componenti moderne, che avrebbero dovuto distinguerlo come originale esperimento politico e sociale».
Negli anni della Resistenza (1944-1945) la situazione si complica maggiormente: il fascismo della Repubblica Sociale Italiana "intensificò naturalmente i richiami a Mazzini: ad esempio la data del giuramento della Guardia nazionale repubblicana venne fissata il 9 febbraio, giorno della proclamazione, quasi un secolo prima, della Repubblica romana che aveva avuto alla sua testa il «triumviro» Mazzini", ma anche gli antifascisti, in particolare i partigiani di Giustizia e Libertà di Carlo Rosselli, iniziano a richiamarsi sempre più apertamente al rivoluzionario genovese. Proprio Rosselli scrisse nel 1931 a uno studioso inglese: «Agiamo nello spirito di Mazzini, e sentiamo profondamente la continuità ideale fra la lotta dei nostri antenati per la libertà e quella di oggi».
A seguito della caduta del fascismo e dell'armistizio di Cassibile, a partire dal 1943 la lotta contro il nazifascismo vide la partecipazione dei repubblicani (il cui partito era stato sciolto dal Regime nel 1926) anche attraverso la formazione di proprie unità partigiane denominate Brigate Mazzini. Anche un comandante partigiano, proposto per la medaglia d'oro al valor militare, Manrico Ducceschi, ispirò la sua azione all'ideologia mazziniana adottando in onore di Mazzini il nome di battaglia di "Pippo", lo stesso pseudonimo usato dal patriota genovese.
## Opere
* Atto di fratellanza della Giovane Europa (1834), in Giuseppe Mazzini, Edizione nazionale degli scritti., Imola, s.e., 1908, vol. 4, pag. 3.
* Dei doveri dell'uomo. Fede e avvenire, a cura di Paolo Rossi; Ugo Mursia Editore, 2008. ISBN 978-88-425-4172-1.
* Doveri dell'Uomo 2011 Editori Riuniti university press - Roma ISBN 978-88-6473-039-4.
* Pensieri sulla democrazia in Europa, trad. a cura di Salvo Mastellone, Feltrinelli, Milano, 2010, ISBN 978-88-07-82176-9.
* Andrea Tugnoli (a cura di), La pittura moderna in Italia, Bologna, CLUEB, 1993, SBN IT\ICCU\UBO\0069218.
### Edizione nazionale delle opere
* Scritti editi ed inediti (Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini), Cooperativa Tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola 1906-1943, voll. 94 (tutti i 94 volumi si trovano digitalizzati su Internet Archive) ad es. qui il vol. 1
### Antologia di scritti
* Dal Risorgimento all'Europa Mursia ISBN 9788842548447
## Periodici diretti da Giuseppe Mazzini
* L'apostolato popolare
* Il nuovo conciliatore
* L'educatore
* Pensiero ed azione
* Le Proscrit. Journal de la République Universelle
* Il tribuno
## Monumenti e opere intitolate a Mazzini
* Monumento a Giuseppe Mazzini (Firenze)
* Stazione di Bologna Mazzini
## Filmografia
* Viva l'Italia di Roberto Rossellini (1961). Film incentrato sulla spedizione dei Mille.
* Giuseppe Mazzini, sceneggiato RAI, regia di Pino Passalacqua (1972).
* Il generale, sceneggiato RAI, regia di Luigi Magni (1987). Mazzini è interpretato da Flavio Bucci.
* Noi credevamo di Mario Martone (2010). Mazzini è interpretato da Toni Servillo.
* Anita Garibaldi, miniserie di Rai 1 (2012); interpretato da Alessandro Lombardo.
* L'alba della libertà, cortometraggio, regia di Emanuela Morozzi (2012).
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2,082,700 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montmorency | Montmorency | # Montmorency
## Geografia
### Francia
* Montmorency – comune francese del dipartimento della Val-d'Oise
* Montmorency-Beaufort – comune francese del dipartimento dell'Aube
* Soisy-sous-Montmorency – comune francese del dipartimento della Val-d'Oise
### Canada
* fiume Montmorency – affluente della riva nord del fiume San Lorenzo
* Montmorency – circoscrizione elettorale del Québec
* Montmorency—Charlevoix—Haute-Côte-Nord – circoscrizione elettorale federale del Canada
## Altro
* Casato di Montmorency – famiglia della nobiltà francese
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4,482,833 | https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_a_Singapore | Diritti LGBT a Singapore | # Diritti LGBT a Singapore
A Singapore i diritti LGBT non sono presenti, tuttavia l'attività sessuale tra maschi è legale, mentre come spesso è accaduto in altri paesi non è mai stata introdotta alcuna criminalizzazione verso gli atti sessuali tra donne.
## Legislazione e codice penale
Il codice penale che criminalizza gli atti omosessuali è stato adottato interamente da Singapore nel 1956 da quello precedente vigente durante il dominio coloniale inglese.
Dopo la revisione della legislazione nel 2007, sia il sesso orale che il sesso anale sono stati legalizzati per le coppie eterosessuali e lesbiche; nonostante ciò la Sezione 377a che tratta degli "atti osceni tra uomini consenzienti" è rimasta però in vigore.
Prima del 2003 agli omosessuali è stato impedito d'assumere posizioni di rilievo all'interno di "impieghi sensibili" all'interno della pubblica amministrazione.
Gli omosessuali e gli uomini effeminati in genere vengono utilizzati all'interno delle forze armate seguendo i dettami di una direttiva riguardante la manodopera.
## Governo
Nel 2006 il ministero dello sport e della gioventù ha concesso un'ingente somma ad un'organizzazione affiliata al movimento dei cosiddetti ex-gay con l'intento di "promuovere la salute ed il benessere generale".
Il 29 novembre 2022 Singapore ha abrogato la legge che condannava al carcere coloro che si sarebbero macchiati del "reato" di sodomia. Nel 2022, le autorità hanno dichiarato che la Sezione 377 verrà abrogata molto presto, tuttavia hanno affermato ancora la contrarietà a qualsiasi possibilità di un'approvazione dei matrimoni gay.
Nel suo discorso conclusivo al termine del dibattito per l'abrogazione anche della Sezione 377, il primo ministro Lee Hsien Loong ha affermato prima del voto in parlamento che il paese è fondamentalmente costituito da una società conservatrice e che la famiglia ne è l'elemento basilare.
## Nel cinema
* 1995: Bugis Street
* 2005: Be with Me
* 2004: Rice Rhapsody
* 2007: Pleasure Factory
* 2021: Solos
## Tabella riassuntiva
| Attività sessuale omosessuale legale | (29 novembre 2022) |
| - | - |
| Uguale età del consenso | (29 novembre 2022) |
| Leggi contro la discriminazione nei luoghi di lavoro | |
| Legislazione anti-discriminazione nell'uso di beni e servizi | |
| Leggi anti-discriminatorie in tutte le altre aree (inclusa la discriminazione indiretta e i crimini d'odio) | |
| Leggi contro le espressioni d'odio | |
| Matrimonio omosessuale | |
| Riconoscimento tramite unione civile delle coppie dello stesso sesso | |
| Adozione del figlio del partner da parte di coppie dello stesso sesso | |
| Adozione da parte di coppie dello stesso sesso | |
| Possibilità per gay e lesbiche di servire apertamente nelle forze armate | |
| Diritto di cambiare genere legalmente | |
| Accesso alla fecondazione in vitro per le coppie lesbiche | |
| Maternità surrogata per le coppie gay | |
| Possibilità di donazione del sangue per gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini | |
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8,003,363 | https://it.wikipedia.org/wiki/Ronwen_Williams | Ronwen Williams | # Ronwen Williams
Ronwen Willams (Port Elizabeth, 21 gennaio 1992) è un calciatore sudafricano, portiere del M. Sundowns e della nazionale sudafricana.
## Statistiche
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Sudafrica :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5-3-2014 | Johannesburg | Sudafrica | 0 – 5 | Brasile | Amichevole | -5 | |
| 30-5-2014 | Auckland | Nuova Zelanda | 0 – 0 | Sudafrica | Amichevole | - | |
| 15-11-2016 | Maputo | Mozambico | 1 – 1 | Sudafrica | Amichevole | -1 | |
| 13-6-2017 | Moruleng | Sudafrica | 1 – 2 | Zambia | Amichevole | -2 | 46’ |
| 1-9-2017 | Praia | Capo Verde | 2 – 1 | Sudafrica | Qual. Mondiali 2018 | -2 | |
| 20-11-2018 | Durban | Sudafrica | 1 – 1 | Paraguay | Amichevole | - | 46’ |
| 15-6-2019 | Dubai | Sudafrica | 0 – 0 | Ghana | Amichevole | - | 60’ |
| 24-6-2019 | Eliopoli | Costa d'Avorio | 1 – 0 | Sudafrica | Coppa d'Africa 2019 - 1º turno | -1 | |
| 1-7-2019 | Eliopoli | Sudafrica | 0 – 1 | Marocco | Coppa d'Africa 2019 - 1º turno | -1 | |
| 6-7-2019 | Il Cairo | Egitto | 0 – 1 | Sudafrica | Coppa d'Africa 2019 - Ottavi di finale | - | |
| 10-7-2019 | Il Cairo | Nigeria | 2 – 1 | Sudafrica | Coppa d'Africa 2019 - Quarti di finale | -2 | |
| 13-10-2019 | Port Elizabeth | Sudafrica | 2 – 1 | Mali | Amichevole | -1 | 46’ |
| 14-11-2019 | Cape Coast | Ghana | 2 – 0 | Sudafrica | Qual. Coppa d'Africa 2021 | -2 | |
| 17-11-2019 | Soweto | Sudafrica | 1 – 0 | Sudan | Qual. Coppa d'Africa 2021 | - | |
| 8-10-2020 | Durban | Sudafrica | 1 – 1 | Namibia | Amichevole | -1 | 73’ |
| 13-11-2020 | Johannesburg | Sudafrica | 2 – 0 | São Tomé e Príncipe | Qual. Coppa d'Africa 2021 | - | |
| 16-11-2020 | Port Elizabeth | São Tomé e Príncipe | 2 – 4 | Sudafrica | Qual. Coppa d'Africa 2021 | -2 | |
| 25-3-2021 | Johannesburg | Sudafrica | 1 – 1 | Ghana | Qual. Coppa d'Africa 2021 | -1 | |
| 28-3-2021 | Omdurman | Sudan | 2 – 0 | Sudafrica | Qual. Coppa d'Africa 2021 | -2 | |
| 10-6-2021 | Soweto | Sudafrica | 3 – 2 | Uganda | Amichevole | -2 | Cap. |
| 3-9-2021 | Harare | Zimbabwe | 0 – 0 | Sudafrica | Qual. Mondiali 2022 | - | Cap. |
| 6-9-2021 | Johannesburg | Sudafrica | 1 – 0 | Ghana | Qual. Mondiali 2022 | - | Cap. |
| 9-10-2021 | Bahir Dar | Etiopia | 1 – 3 | Sudafrica | Qual. Mondiali 2022 | -1 | Cap. 82’ |
| 12-10-2021 | Durban | Sudafrica | 1 – 0 | Etiopia | Qual. Mondiali 2022 | - | Cap. |
| 11-11-2021 | Durban | Sudafrica | 1 – 0 | Zimbabwe | Qual. Mondiali 2022 | - | Cap. |
| 14-11-2021 | Kumasi | Ghana | 1 – 0 | Sudafrica | Qual. Mondiali 2022 | - | Cap. |
| 29-3-2022 | Villeneuve-d'Ascq | Francia | 5 – 0 | Sudafrica | Amichevole | -5 | Cap. |
| 9-6-2022 | Rabat | Marocco | 2 – 1 | Sudafrica | Qual. Coppa d'Africa 2023 | -2 | Cap. 81’ |
| 24-9-2022 | Johannesburg | Sudafrica | 4 – 0 | Sierra Leone | Amichevole | - | Cap. 79’ |
| 17-11-2022 | Durban | Sudafrica | 2 – 1 | Mozambico | Amichevole | -1 | |
| 20-11-2022 | Durban | Sudafrica | 1 – 1 | Angola | Amichevole | -1 | |
| 24-3-2023 | Soweto | Sudafrica | 2 – 2 | Liberia | Qual. Coppa d'Africa 2023 | -2 | Cap. |
| 29-3-2023 | Monrovia | Liberia | 1 – 2 | Sudafrica | Qual. Coppa d'Africa 2023 | -1 | Cap. |
| 17-6-2023 | Durban | Sudafrica | 2 – 1 | Marocco | Qual. Coppa d'Africa 2023 | -1 | Cap. |
| 17-10-2023 | Abidjan | Costa d'Avorio | 1 – 1 | Sudafrica | Amichevole | -1 | |
| 18-11-2023 | Durban | Sudafrica | 2 – 1 | Benin | Qual. Mondiali 2026 | -1 | Cap. |
| 21-11-2023 | Butare | Ruanda | 2 – 0 | Sudafrica | Qual. Mondiali 2026 | -2 | Cap. |
| 16-1-2024 | Korhogo | Mali | 2 – 0 | Sudafrica | Coppa d'Africa 2023 - 1° turno | -2 | Cap. |
| 21-1-2024 | Korhogo | Sudafrica | 4 – 0 | Namibia | Coppa d'Africa 2023 - 1° turno | - | Cap. |
| 24-1-2024 | Korhogo | Sudafrica | 0 – 0 | Tunisia | Coppa d'Africa 2023 - 1° turno | - | Cap. |
| Totale | | Presenze | 39 | | Reti | -45 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Nedbank Cup: 3
SuperSport United: 2012, 2016, 2017
* Coppa di Lega sudafricana: 1
SuperSport United: 2014
* Coppa MTN 8: 1
SuperSport United: 2017
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890,380 | https://it.wikipedia.org/wiki/Jamie_Carragher | Jamie Carragher | # Jamie Carragher
James Lee Duncan Carragher, detto Jamie (Bootle, 28 gennaio 1978), è un ex calciatore e commentatore sportivo inglese, di ruolo difensore.
È primatista di presenze (150) con la maglia del Liverpool nelle competizioni calcistiche europee, il nono della storia delle competizioni europee.
Ha raggiunto quota 700 presenze con la maglia del Liverpool in occasione dell'andata del preliminare di Europa League contro il Gomel in data 2 agosto 2012 ed è attualmente secondo per numero di presenze complessive nel club in partite ufficiali dietro al solo Ian Callaghan, mentre è il giocatore con più presenze con la maglia dei Reds nelle coppe europee.
## Caratteristiche tecniche
Dopo avere iniziato la propria carriera nelle giovanili da seconda punta e poi da attaccante, è stato poi spostato nel ruolo di difensore centrale, che ha ricoperto per tutta l'attività agonistica. Considerato uno dei migliori difensori inglesi della sua generazione, aveva una personalità da leader. Si faceva notare per i tackle irruenti che effettuava in partita, oltre che per la lettura del gioco avversario che gli permetteva di giocare d'anticipo e la concentrazione che aveva durante i 90 minuti. Poteva essere adattato anche da centrocampista davanti alla difesa, oltre che da terzino su entrambe le fasce.
## Carriera
### Club
Carragher entra a far parte delle giovanili del Liverpool ancora teenager, nonostante fosse un tifoso dei rivali cittadini dell'Everton. Nelle giovanili del Liverpool vince la FA Youth Cup nel 1996 in una squadra che aveva al suo interno anche Michael Owen.
Nell'ottobre 1996 firma il suo primo contratto da professionista e tre mesi dopo esordisce in prima squadra nella semifinale della League Cup contro il Middlesbrough, entrando a sostituire Rob Jones. Poco dopo fa il suo debutto anche in Premier League entrando dalla panchina nella partita contro il West Ham. La partita successiva contro l'Aston Villa lo vede titolare e segna il primo gol.
A partire dalla stagione seguente Carragher si guadagna un posto fisso in prima squadra, e nel 1998-1999 ottiene la prima convocazione in Nazionale. Durante questi primi anni Carragher viene utilizzato in tutti i ruoli della difesa.
Nel gennaio 2002, nel pareggio in FA Cup contro l'Arsenal, dagli spalti venne lanciata una moneta, e Carragher dopo averla raccolta decide di rilanciarla fra i tifosi. Per questo gesto si guadagna un cartellino rosso e tre giornate di squalifica, oltre ad una nota di biasimo dalla Football Association. A maggio poi un infortunio al ginocchio sinistro lo costringe ad un'operazione negli Stati Uniti che gli impedisce di prender parte ai Mondiali di calcio di Giappone e Corea 2002 e che lo tiene fuori anche i primi mesi della stagione successiva.
Nell'estate del 2003 l'acquisto di Steve Finnan sembra debba costargli la perdita del posto da titolare. Alla quinta giornata di Premier, un tackle di Lucas Neill del Blackburn gli costa una gamba rotta e sei mesi di infortunio. Nella seconda parte della stagione Carragher torna comunque titolare e gioca altre 17 partite in Premiership.
Nella stagione 2004-2005 il nuovo manager Rafael Benítez lo sposta nel ruolo di difensore centrale dove forma coppia con Sami Hyypiä. In questa stagione vince la UEFA Champions League.
L'8 luglio 2005 firma un nuovo contratto di quattro anni con il Liverpool, assieme al compagno Steven Gerrard. Le stagioni seguenti lo vedono sempre titolare, schierato come centrale al fianco di Hyypiä o del nuovo arrivato della stagione 2006-2007 Daniel Agger.
Il 7 febbraio 2013, nel corso della sua diciassettesima stagione da professionista con la maglia dei Reds, annuncia il suo ritiro a fine stagione. Gioca la sua ultima gara il 19 maggio 2013 in occasione dell'ultima giornata in cui i Reds hanno battuto 1-0 il QPR, e dove il pubblico di Anfield gli ha fatto un tributo per l'occasione.
Tra campionato e coppe vante 737 presenze con la maglia dei Reds.
### Nazionale
Esordisce in Nazionale Under-21 nel 1996 come centrocampista arretrato, diventando in breve il capitano della squadra. Con 27 presenze detiene il record di partite giocate con l'Under-21.
Il suo esordio in Nazionale maggiore avviene il 28 aprile 1999, entrando dalla panchina nella partita contro l'Ungheria. Il suo debutto da titolare è rinviato invece al 2001 a White Hart Lane contro i Paesi Bassi, dove riceve anche il suo primo cartellino giallo con la casacca britannica al minuto 44. A causa di un infortunio al ginocchio sinistro ha perso i Mondiali del 2002, mentre per i Campionati europei di calcio 2004 viene convocato senza giocare alcuna partita.
Partecipa anche ai Mondiali del 2006 e fa il suo esordio da titolare contro Trinidad & Tobago. Nei quarti di finale contro il Portogallo sostituisce Aaron Lennon nel secondo tempo supplementare ed è uno dei tre giocatori inglesi che si fanno parare il rigore da Ricardo Pereira; nell'occasione Carragher fu costretto a tirare il rigore due volte, dato che al primo tentativo, nella cui occasione era anche riuscito a segnare, aveva tirato prima che l'arbitro fischiasse.
Dopo 3 anni di assenza dalle convocazioni, viene chiamato dal CT Fabio Capello per i Mondiali 2010, manifestazione in cui disputa due gare nella fase a gironi contro gli Stati Uniti e l'Algeria; la gara contro i nordafricani è stata l'ultima con la maglia dei tre leoni per Carragher, visto che dopo la competizione iridata (dove gli inglesi sono stati eliminati agli ottavi dalla Germania) ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale.
Con la selezione inglese ha disputato 38 partite senza mai andare a segno.
## Dopo il ritiro
Una volta appesi gli scarpini al chiodo diventa opinionista di Sky e Paramount +.
Vive a Crosby, cittadina che si trova poco fuori Liverpool, la cui squadra, il Marine FC che milita in ottava divisione, viene sostenuta da Carragher con la sua JC23 Foundation in qualità di sponsor sulle divise ufficiali per la partita con il Tottenham di FA Cup del 10 gennaio 2021.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1996-1997 | Liverpool | PL | 2 | 1 | FACup+CdL | 0+1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 3 | 1 |
| 1997-1998 | Liverpool | PL | 20 | 0 | FACup+CdL | 0+2 | 0 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 23 | 0 |
| 1998-1999 | Liverpool | PL | 34 | 1 | FACup+CdL | 2+2 | 0 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 44 | 1 |
| 1999-2000 | Liverpool | PL | 36 | 0 | FACup+CdL | 2+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 40 | 0 |
| 2000-2001 | Liverpool | PL | 34 | 0 | FACup+CdL | 6+6 | 0 | CU | 12 | 0 | - | - | - | 58 | 0 |
| 2001-2002 | Liverpool | PL | 33 | 0 | FACup+CdL | 2+1 | 0 | UCL | 15 | 0 | CS+SU | 1+1 | 0 | 53 | 0 |
| 2002-2003 | Liverpool | PL | 35 | 0 | FACup+CdL | 3+5 | 0 | UCL+CU | 11 | 0 | CS | 0 | 0 | 54 | 0 |
| 2003-2004 | Liverpool | PL | 22 | 0 | FACup+CdL | 3+0 | 0 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 29 | 0 |
| 2004-2005 | Liverpool | PL | 38 | 0 | FACup+CdL | 0+3 | 0 | UCL | 15 | 0 | - | - | - | 56 | 0 |
| 2005-2006 | Liverpool | PL | 36 | 0 | FACup+CdL | 6+0 | 0 | UCL | 12 | 1 | SU+Cmc | 1+2 | 0 | 57 | 1 |
| 2006-2007 | Liverpool | PL | 35 | 1 | FACup+CdL | 1+1 | 0 | UCL | 13 | 0 | CS | 1 | 0 | 51 | 1 |
| 2007-2008 | Liverpool | PL | 35 | 0 | FACup+CdL | 4+3 | 0 | UCL | 13 | 0 | - | - | - | 55 | 0 |
| 2008-2009 | Liverpool | PL | 38 | 1 | FACup+CdL | 3+1 | 0 | UCL | 12 | 0 | - | - | - | 54 | 1 |
| 2009-2010 | Liverpool | PL | 37 | 0 | FACup+CdL | 2+1 | 0 | UCL+UEL | 13 | 0 | - | - | - | 53 | 0 |
| 2010-2011 | Liverpool | PL | 28 | 0 | FACup+CdL | 0 | 0 | UEL | 10 | 0 | - | - | - | 38 | 0 |
| 2011-2012 | Liverpool | PL | 21 | 0 | FACup+CdL | 5+5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 0 |
| 2012-2013 | Liverpool | PL | 24 | 0 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | UEL | 11 | 0 | - | - | - | 38 | 0 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 508 | 4 | | 75 | 0 | | 148 | 1 | | 6 | 0 | 737 | 5 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 28-4-1999 | Budapest | Ungheria | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | 62’ |
| 15-11-2000 | Torino | Italia | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | 25’ |
| 25-5-2001 | Derby | Inghilterra | 4 – 0 | Messico | Amichevole | - | 46’ |
| 15-8-2001 | Londra | Inghilterra | 0 – 2 | Paesi Bassi | Amichevole | - | 44’ |
| 1-9-2001 | Monaco di Baviera | Germania | 1 – 5 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2002 | - | 83’ |
| 5-9-2001 | Newcastle upon Tyne | Inghilterra | 2 – 0 | Albania | Qual. Mondiali 2002 | - | 83’ |
| 10-11-2001 | Manchester | Inghilterra | 1 – 1 | Svezia | Amichevole | - | 86’ |
| 17-4-2002 | Liverpool | Inghilterra | 4 – 0 | Paraguay | Amichevole | - | 69’ |
| 3-6-2003 | Leicester | Inghilterra | 2 – 1 | Serbia e Montenegro | Amichevole | - | 61’ |
| 18-2-2004 | Loulé | Portogallo | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | 86’ |
| 31-3-2004 | Göteborg | Svezia | 1 – 0 | Inghilterra | 100º ann. Federazione Svedese | - | |
| 5-6-2004 | Manchester | Inghilterra | 6 – 1 | Islanda | FA Summer Tournament | - | 85’ |
| 18-8-2004 | Newcastle upon Tyne | Inghilterra | 3 – 0 | Ucraina | Amichevole | - | 61’ |
| 4-9-2004 | Vienna | Austria | 2 – 2 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | 82’ |
| 8-9-2004 | Chorzów | Polonia | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | 32’ |
| 17-11-2004 | Madrid | Spagna | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | 62’ |
| 9-2-2005 | Birmingham | Inghilterra | 0 – 0 | Paesi Bassi | Amichevole | - | |
| 17-8-2005 | Copenaghen | Danimarca | 4 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | 46’ |
| 3-9-2005 | Cardiff | Galles | 0 – 1 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 7-9-2005 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 0 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 8-10-2005 | Manchester | Inghilterra | 1 – 0 | Austria | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 12-10-2005 | Manchester | Inghilterra | 2 – 1 | Polonia | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 1-3-2006 | Liverpool | Inghilterra | 2 – 1 | Uruguay | Amichevole | - | 32’ 88’ |
| 30-5-2006 | Manchester | Inghilterra | 3 – 1 | Ungheria | Amichevole | - | |
| 3-6-2006 | Manchester | Inghilterra | 6 – 0 | Giamaica | Amichevole | - | |
| 15-6-2006 | Norimberga | Trinidad e Tobago | 0 – 2 | Inghilterra | Mondiali 2006 - 1º turno | - | 58’ |
| 20-6-2006 | Colonia | Svezia | 2 – 2 | Inghilterra | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 25-6-2006 | Stoccarda | Ecuador | 0 – 1 | Inghilterra | Mondiali 2006 - Ottavi di finale | - | 77’ 82’ |
| 1-7-2006 | Gelsenkirchen | Inghilterra | 0 – 0 dts (1 – 3 dtr) | Portogallo | Mondiali 2006 - Quarti di finale | - | 119’ |
| 16-8-2006 | Manchester | Inghilterra | 4 – 0 | Grecia | Amichevole | - | 79’ |
| 11-10-2006 | Zagabria | Croazia | 2 – 0 | Inghilterra | Qual. Euro 2008 | - | 73’ |
| 7-2-2007 | Manchester | Inghilterra | 0 – 1 | Spagna | Amichevole | - | 64’ |
| 24-3-2007 | Ramat Gan | Israele | 0 – 0 | Inghilterra | Qual. Euro 2008 | - | 13’ |
| 1-6-2007 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
| 24-5-2010 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Messico | Amichevole | - | 46’ |
| 30-5-2010 | Graz | Giappone | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | 46’ |
| 12-6-2010 | Phokeng | Stati Uniti | 1 – 1 | Inghilterra | Mondiali 2010 - 1º turno | - | 46’ 59’ |
| 18-6-2010 | Città del Capo | Algeria | 0 – 0 | Inghilterra | Mondiali 2010 - 1º turno | - | 58’ |
| Totale | | Presenze | 38 | | Reti | 0 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Coppa d'Inghilterra: 2
Liverpool: 2000-2001, 2005-2006
* Coppa di Lega inglese: 3
Liverpool: 2000-2001, 2002-2003, 2011-2012
* Charity/Community Shield: 2
Liverpool: 2001, 2006
**Competizioni internazionali**
* Coppa UEFA: 1
Liverpool: 2000-2001
* Supercoppa UEFA: 2
Liverpool: 2001, 2005
* UEFA Champions League: 1
Liverpool: 2004-2005
**Competizioni giovanili**
* FA Youth Cup: 1
Liverpool: 1995-1996
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6,526,848 | https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%BDarko_Mulja%C4%8Di%C4%87 | Žarko Muljačić | # Žarko Muljačić
Žarko Muljačić (Spalato, 2 ottobre 1922 – Zagabria, 6 agosto 2009) è stato un linguista, glottologo e italianista jugoslavo.
## Biografia
Muljačić studiò presso l'Università di Zagabria con Petar Skok e Mirko Deanović. Dal 1947 al 1950 insegnò presso alcune scuole superiori di Pola e Spalato, dal 1950 al 1953 fu archivista a Ragusa, per poi essere nominato assistente presso l'Università di Zagabria. Conseguì il dottorato di ricerca nel 1955 con Mirko Deanović dell'Università di Zagabria con la dissertazione Tomo Basiljević-Baselji predstavnik prosvjećenja u Dubrovniku (pubblicata a Belgrado il 1958), e l'abilitazione nel 1960 con l'opera Dalmatski Elementi u mletački pisanim dubrovačkim dokumentima 14 st. Prilog raguzejskoj dijakronoj fonologiji i dalmatsko-mletačkoj konvergencij.
Dal 1956 Muljačić insegnò presso la facoltà di nuova Filosofia di Zara, di nuova costituzione (poi divenuta Università di Zara), fino al 1961 come docente, poi come professore associato fino al 1965, e, infine, come professore di Linguistica italiana fino al 1972 (ricoprendo la carica di preside di facoltà dal 1964 al 1966). Dal 1973 al 1988 Muljačić fu docente presso l'Università libera di Berlino ovest. Dal 1977 fu socio corrispondente dell'Accademia jugoslava delle scienze e delle arti (poi divenuta Accademia croata delle Scienze e delle Arti dopo la dissoluzione della Repubblica socialista federale e l'indipendenza del paese).
Nel 1983 ricevette il Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, nella sezione Storia della lingua italiana.
Nel 2004, il presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, gli conferì il titolo onorifico di grande ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.
## Opere
* Opća fonologija i fonologija suvremenoga talijanskog jezika, Zagabria, 1964.
* Fonologia generale e fonologia della lingua italiana, Bologna, 1969.
* Introduzione allo studio della lingua italiana, Torino, 1971.
* Fonologia della lingua italiana, Bologna, 1972.
* Fonologia generale, Bologna, 1973.
* Scaffale italiano. Avviamento bibliografico allo studio della lingua italiana, Firenze, 1991.
* Putovanja Alberta Fortisa po Hrvatskoj i Sloveniji (1765—1791), Spalato, 1996.
* (curatore), L’italiano e le sue varietà linguistiche, Aarau, 1998.
* Das Dalmatische. Studien zu einer untergegangenen Sprache, Colonia, 2000.
* Problemi manjinskih jezika u romanskim državama u Europi, Fiume, 2007.
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1,192,245 | https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_30 | Zona 30 | # Zona 30
La zona 30 è una forma di intervento urbanistico per la moderazione del traffico nella viabilità urbana, applicata tramite la riduzione del limite di velocità, generalmente per i veicoli a motore.
In Italia è stata introdotta nel 1995, all'interno delle direttive per la redazione dei Piani Urbani del Traffico (PUT).
## Descrizione e posizioni
Una Zona 30 è un'area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale per tali zone.
### Benefici
Generalmente, tale misura è ritenuta favorevole, vista la della minore velocità consentita che ridurrebbe la fase di accelerazione dei veicoli, per:
* Una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni;
* La riduzione dello inquinamento atmosferico, come misurato in un esperimento condotto a Madrid, dove si è rilevata una diminuzione del consumo di benzina (-15%) e delle emissioni inquinanti (-27% ossidi di azoto, -20% monossido di carbonio, -22% polveri sottili);
* La riduzione dell’acustico, come misurato in un esperimento condotto a Graz, dove si è rilevata una diminuzione compresa tra i 2 ed i 2,5 dB. In presenza di siepi e di alberi sul ciglio della strada, poi, la rumorosità diminuisce ulteriormente;
* L’aumento della sicurezza stradale: difatti, abbassando la velocità dai 50 ai 30 km/h, si riduce, secondo gli studi, di oltre la metà lo spazio di arresto e si aumenta il raggio del cono visivo di chi conduce il veicolo, come rilevato in un esperimento condotto a Londra tra il 1986 ed il 2006 dove, nelle cosiddette zone 20 (20 miglia orarie equivalgono a circa 32 km/h), si è registrata una diminuzione del 42% del numero totale di incidenti e del 46% di quelli che hanno provocato morti o feriti gravi;
* Un minore o pari consumo di carburante, come rilevato dallo studio "Speed Limits: A review of evidence" della RAC Foundation (Royal Automobile Club), con cui si è asserito che le differenze delle emissioni e dei consumi con il limite a 30 km/h (20 mph) ed il limite a 48 km/h (30 mph) sono insignificanti; anzi a 48 km/h alcune emissioni e i consumi sono leggermente minori.
### Criticità
Sulle zone 30, tuttavia, sono state mosse anche delle critiche: Nello specifico, si è portati a pensare che una diminuzione a 30 km/h del limite di velocità porti a un aumento consistente dei tempi di viaggio. In realtà, a causa di fattori come il traffico cittadino, i semafori, gli attraversamenti pedonali, la presenza di pedoni e ciclisti, i passaggi a livello e la ricerca di parcheggio, i tempi di percorrenza aumentano solo di poco. Nel sopracitato studio condotto a Madrid, si è difatti misurata una velocità media di 16,1 km/h nelle zone 30 e di 16,2 km/h nelle zone 50.
Altre critiche mosse verso questo tipo di limitazione sono quella di essere:
* Una misura di ripiego al potenziamento ed alla rimodulazione dei trasporti pubblici e delle infrastrutture per la mobilità sostenibile ed mobilità urbana (come le corsie preferenziali), così come alla manutenzione stradale ed alla razionalizzazione vera e propria (dossi);
* Una misura generante congestione, 'falsa sicurezza' e confusione tra i conducenti dei vari mezzi e gli altri utenti della strada, così come una pericolosa abitudine in altri contesti differenti (come sulle altre strade che non applicano la limitazione);
* Una misura di ripiego ad eventuali maggiori controlli stradali o a controlli più efficienti, nonché costosa, specie per la segnaletica e le campagne informative;
* Una misura eccessivamente sanzionatoria, sia per la poca tolleranza (solitamente, di massimo 5 km/h o 3 mph) che per l’ingiustificata generalità, che distoglierebbe dal vero intento di punire i pirati della strada, che per le metodologie (anche pecuniarie) usate;
* Una misura danneggiativa, a lungo andare, dei mezzi di trasporto stradali, specie per quanto riguarda parti sensibili come la cinghia di trasmissione.
## Realizzazione, uso, segnaletica ed esempi
Le Zone 30 si possono realizzare in qualsiasi città, purché nelle strade adiacenti il limite di velocità sia di 50 chilometri orari. Qualora, tuttavia, si abbiano strade con velocità di percorrenza di 70+ km/h, occorre prevedere zone con velocità intermedie di 50 km/h.
Nelle Zone 30, poi, il progetto deve anche prevedere interventi che favoriscano pedoni e ciclisti, come la riduzione dello spazio per la circolazione delle auto a favore di quello riservato alle piste ciclabili e ai percorsi pedonali, l’aumento dei trasporti pubblici e la creazione di aree adibite a scopi sociali.
Per ridurre la velocità dei veicoli, poi, si possono usare rallentatori ottici e/o acustici, dossi, rialzi agli incroci, cuscini berlinesi, rotatorie e isole spartitraffico, senza creare ostacoli ai mezzi di soccorso.
### Uso ed esempi
Le zone 30 sono molto utilizzate in nazioni come la Germania, nella quale già intorno al 1980 era autorizzata la loro sperimentazione per mezzo di finanziamenti (attualmente, tra le varie, la più famosa ad averne capillarmente è Monaco di Baviera); anche in Austria (Graz, la prima in assoluto), Francia (Nantes, Grenoble, Lille, Lione, Tolosa), Svizzera (Zurigo), Belgio (Bruxelles), Spagna (Madrid, Barcellona, Bilbao, Valencia), Canada (Toronto), Regno Unito (Londra, Edimburgo), Paesi Bassi (Amsterdam) e Finlandia (Helsinki).
Addirittura, dal 2021, Spagna e Galles hanno deciso di adottare tale misura in tutto il loro territorio, eccetto alcune specifiche aree.
Altre città poi, come ad esempio Parigi, hanno limitazioni più contenute e circoscritte.
### In Italia: Bologna "Città 30"
Nel maggio del 2023, a Bologna, viene avanzata l'idea di stabilire un limite di velocità nelle aree urbane a 30 km/h, con eccezioni previste per le strade ad alto flusso di traffico, dove il limite può essere innalzato a 50 km/h. Nel piano, inoltre, sono anche previste diverse zone, più ristrette, con limite a 10 km/h.
L'innovativa proposta, che prevede l'idealistica applicazione delle stesse regole a livello nazionale, riceve presto il sostegno istituzionale della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna e di numerose organizzazioni attive nei settori dell'ambiente e della sicurezza stradale. Per la prima volta nella storia legislativa italiana, dunque, viene formulata una definizione normativa del concetto di "Città 30", includendo in essa l'implementazione di un limite massimo di velocità di 30 km/h su tutte le strade urbane, l'aggiornamento dell'infrastruttura stradale per favorire la moderazione del traffico e della velocità, l'intensificazione dei controlli per garantire il rispetto delle norme comportamentali sulla strada, e l'avvio di campagne di educazione, informazione e comunicazione rivolte alla popolazione locale e a tutti gli utenti della strada.
Sempre a Bologna, l'implementazione della "Città 30" viene presto contestata dalle opposizioni in consiglio comunale ed accolta con fastidio da parte della cittadinanza. Il dissenso viene in parte contenuto con periodici annunci del rinvio delle sanzioni, ritardate di alcuni mesi rispetto all'entrata in vigore dei limiti.
Il 16 gennaio 2024, dopo l’annuncio della fine del periodo transitorio, entra ufficialmente in vigore la nuova limitazione nella quasi totalità della città, divenendo così la prima grande città italiana (ma la seconda dopo Olbia, in Sardegna) ad attuare tali limitazioni.
### Esempio di segnaletica
I cartelli stradali utilizzati in Francia e scorci di zone 30 in altri paesi:
* Ingresso nella Zona 30
* Uscita da una Zona 30
* Zona 20 km/h a Stoccarda (Germania)
* All'interno di una zona 30
* Serpentina di rallentamento in zona 30
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1,685,114 | https://it.wikipedia.org/wiki/Boanerghes | Boanerghes | # Boanerghes
La parola aramaica Boanerghes (Βοανηργες in caratteri greci) significa "Figli del tuono" ed è il titolo che, nel Vangelo secondo Marco, Gesù attribuisce a due dei suoi discepoli:
* « Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali Gesù diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono. » (Marco 3,17)
L'espressione non ricompare in altri versetti biblici; tuttavia, essa potrebbe derivare da un brano dell'evangelista Luca, il quale riferisce il rifiuto di alcuni samaritani di accogliere Gesù.
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8,440,737 | https://it.wikipedia.org/wiki/Honda_Jade | Honda Jade | # Honda Jade
La Honda Jade (in giapponese: Je ン ダ ・ ジ ェ イ ド, Honda Jeido) è una vettura prodotta dalla casa automobilistica giapponese Honda dal 2013.
## Descrizione
Anticipata dall concept car Honda Concept S e presentata al salone di Shanghai 2013, la Jade è una monovolume compatta introdotta per la prima volta sul mercato cinese nel settembre 2013, dove viene prodotto dalla joint venture Dongfeng Honda.
La Jade si basa sulla piattaforma della Civic di nona generazione ed è disponibile in due versioni a 5 o 6 posti. La Jade è stata sviluppata principalmente pensando al mercato cinese, ma da febbraio 2015 è stata venduta anche in Giappone.
Ci sono due livelli di allestimento (EXi o VTi) e due tipologie di trasmissioni (5AT o CVT). I motori sono due benzina a quattro cilindri: un 1.8 VTEC aspirato e un 1.5 turbo.
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2,397,242 | https://it.wikipedia.org/wiki/Fermo | Fermo | # Fermo
Fermo ascolta è un comune italiano di 35 701 abitanti, capoluogo della provincia omonima nelle Marche. Sede arcivescovile, ha il centro che dista circa 6 chilometri dal mare Adriatico.
## Geografia fisica
Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.), così denominato probabilmente perché di formazione prevalentemente arenacea (in latino sabŭlum = sabbia).
Il Colle Sàbulo è dominato dalla mole della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.
«situata in un colle di aere saluberrimo, di amenità singolare nel cuor del Piceno, presso al seno Adriatico, non lungi dai monti Appennini»
(Bolla di papa Sisto V del 24 maggio 1584 per l'elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana)
La città si presenta divisa in due parti: la parte storica, cresciuta attorno e sulla sommità del colle Sabulo, rimasta quasi intatta nei secoli con il suo aspetto medioevale, e una parte nuova.
«Io amo molto Fermo, ... la sorella carnale di Urbino, più bionda, più pingue e di carattere più aperto e dolce ...»
(Paolo Volponi)
### Territorio
Il territorio di Fermo è delimitato a sud dal fosso San Biagio e dal crinale che attraversa la località Madonna Bruna, e a nord dal fiume Tenna, con diverse aree oltre il fiume (per esempio Campiglione e Villa San Claudio).
Fermo ha 3 km di litorale a sud di Porto San Giorgio (località Marina Palmense) e 4 km di litorale a nord (località Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso).
Alcune aree comunali sono exclave: Boara (0,3 km², confinante a nord con Montegiorgio, a sud con Belmonte Piceno e Grottazzolina, e a est con Magliano di Tenna) e Gabbiano (5 km², confinante a nord con Mogliano e Francavilla d'Ete, a sud con Massa Fermana e a est con Montegiorgio; sul lato di Mogliano, questa isola geografica confina con la provincia di Macerata).
Il territorio è punteggiato di abitazioni, secondo l'uso dell'economia agraria mezzadrile, che prevedeva la presenza di una famiglia colonica su ogni appezzamento di terreno anche se formato da pochi ettari.
### Clima
La posizione ne caratterizza la tipologia di clima temperato caldo mediterraneo.
## Origini del nome
Il suo nome sembra derivare dall'aggettivo latino firmus, con il senso di “fedele” oppure “dai certi confini”. Altre ipotesi indicano una provenienza dal sabino Perwom ovvero dall'etrusco Permu, con il significato di “storto”, da porre in relazione con la pianta iniziale della città.
## Storia
Scavi archeologici condotti a Fermo, in due distinte aree (contrada Mossa e contrada Misericordia), hanno restituito materiale funerario risalente sino ai secoli IX-VIII a.C., appartenente alla tipologia proto-etrusca, tanto che gli studiosi hanno definito l'area di Fermo un'isola culturale villanoviana. Colonia romana nel 264 a.C., Firmum Picenum in latino partecipa a varie campagne di guerra, e i suoi abitanti nel 90 a.C. ottengono la cittadinanza romana. Annessa al regno longobardo, e poi al regno dei Franchi. Divenne il centro e il capoluogo della Marca fermana, un'ampia area che si estendeva dal Musone a oltre Vasto (Chieti) e dagli Appennini al mare.
«...come un tempo veniva chiamato Fermo Piceno, così in altri tempi la Marca fu detta Fermana, essendo Fermo la prima Città che in questa provincia esistesse»
(Bolla di Sisto V del 24 maggio 1584 per l'elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana)
Libero comune alla fine del XII secolo, conobbe successivamente l'avvicendamento di diverse signorie. Nel periodo napoleonico fu capoluogo del Dipartimento del Tronto (uno dei tre dipartimenti in cui erano divise le Marche) e in cui erano comprese anche Ascoli e inizialmente anche Camerino. Gli altri dipartimenti erano quelli del Metauro con capoluogo Ancona e del Musone con capoluogo Macerata.
Nel 2004, con la legge 147, è stata istituita la provincia di Fermo, non ereditata dal Regno d'Italia nel 1860, quando il decreto Minghetti, mai convertito in legge, unì il territorio della preesistente delegazione pontificia a quello della delegazione di Ascoli, in un'unica provincia con capoluogo Ascoli Piceno.
Il territorio circostante, corrispondente più o meno alla Provincia di Fermo, è chiamato "Il Fermano", mentre fino alla metà del Novecento esso era chiamato correntemente "La Fermana", probabilmente derivando dall'antica denominazione della Marca Fermana.
### Simboli
«Inquartato: nel primo e nel quarto di rosso, alla croce pomata d'argento; nel secondo e nel terzo d'oro, all'aquila di nero, coronata dello stesso; il tutto timbrato da un elmo di famiglia nobile con svolazzi d'oro sormontato da un braccio attraversante in palo uscente da una corona di marchese, vestito di bianco e tenente con la mano un globo rosso. Sotto lo scudo, il motto nella lista bifida d'oro a lettere maiuscole rosse: "FIRMVM FIRMA ROMANORVM COLONIA".»
Lo stemma di Fermo è uno scudo, diviso in quattro parti: due di esse contengono un'aquila, due una croce.
Il motto della città è Firmum firmae fidei romanorum colonia (tradotto dal latino, significa Fermo, colonia romana di ferma fede). Romanorum Colonia (Colonia dei Romani in latino); è un onore guadagnato dalla città grazie alla fedeltà assicurata ai Romani nella prima e nella seconda guerra punica. Dal 1336 la città di Fermo era talmente potente che correva il detto: Quando Fermo vuol fermare, tutta la Marca fa tremare.
### Ricorrenze
La ricorrenza di maggior rilievo di Fermo è la festività di Maria Assunta, celebrata il 15 agosto. In tale periodo si svolge il Palio.
**Il Palio dell'Assunta**
A partire dal 1982 si corre, ogni 15 agosto, la Cavalcata dell'Assunta in edizione moderna.
## Monumenti e luoghi di interesse
### Architetture religiose
**Cattedrale**
* Duomo di Fermo - L'edificio religioso, dedicato a Maria Assunta in cielo, si eleva nella parte più alta della città, presentandosi con il suo prospetto asimmetrico di stile gotico sul piazzale del Girfalco (punto panoramico). Accanto alla cattedrale ha sede il Museo diocesano.
**Chiese nel centro storico di Fermo**
* Chiesa del Carmine, con annesso convento e antico Palazzo del Monte di Pietà, fu fatta erigere all'inizio del XIV secolo in corso Cefalonia. Le venne attribuito il nome di "Santa Maria Novella della Carità", fu poi dedicata alla Madonna del Carmine. Fu costruita in stile gotico, della quale rimane solo la facciata del monte di pietà con il portale di Marino di Marco Cedrino. Radicali cambiamenti furono apportati nel corso degli anni: nel 1688 venne ampliata, e ammodernata definitivamente nel 1794 dall'architetto Pietro Augustoni. La facciata, di stile romanico, è in laterizio e lesene in travertino. All'interno appare molto spaziosa: è divisa in tre navate divise da possenti colonne e da archi a tutto sesto. L'abside è occupata da un padiglione ligneo decorato e dorato di età barocca nel quale è inserito il dipinto raffigurante la Natività del pittore Giovan Battista Gaulli. In chiesa è anche una Madonna con Bambino in trono tra Sant'Alberto degli Abati, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Lucia e San Girolamo di Antonio Solario, del 1502 circa.
* Chiesa di San Girolamo, appartenente al monastero delle Cappuccine, in via Leopardi, ai margini delle antiche mura della città.
* Chiesa della Pietà, già sede della parrocchia di San Matteo, in corso Cefalonia.
* Chiesa delle Clarisse (intitolata alla Visitazione), con annesso convento di clausura, in via Lattanzio Firmiano.
* Chiesa della Madonna del Pianto, in via Garibaldi.
* Chiesa della Madonna delle Grazie, nel largo omonimo.
* Chiesa di San Domenico, in prossimità di Piazza del Popolo.
* Chiesa di San Francesco in largo Mora; fu costruita sul lato orientale della città tra il 1240 e il 1425 (completamento del campanile); la facciata fu modificata nel Settecento, mentre il portale è datato 1604; l'interno, di imponenti proporzioni e restituito al primitivo aspetto dai restauri del Novecento, è costituito da tre navate divise da sei grandi pilastri e dall'abside poligonale; nella cappella laterale, dedicata al Santissimo Sacramento, si trova la tomba di Lodovico Euffreducci del 1527, attribuita ad Andrea Sansovino; il complesso comprende il convento dei frati minori conventuali
* Chiesa di San Filippo, chiusa dagli anni venti del secolo scorso ed in attesa dei restauri; l'ex Convento dei Filippini è ora sede del Palazzo di Giustizia.
* Chiesa di San Martino (già Sant'Ignazio), gesuitica, ha all'interno due altari (quello di Santa Francesca Romana e quello della Presentazione della Vergine) disegnati da Andrea Pozzo e realizzati a partire dal 1701. Questi altari costituiscono le uniche opere architettoniche conosciute di Pozzo nelle Marche.
* Chiesa di San Michele Arcangelo, già sede di Insigne Collegiata e di parrocchia, in via Bertacchini.
* Chiesa di San Pietro, già sede di parrocchia, in via Lattanzio Firmiano.
* Chiesa di San Rocco, in piazza del Popolo, sotto la parte trecentesca del loggiato.
* Chiesa di Sant'Agostino, con annesso ex convento, in via Montani. È famosa per avere al suo interno una spina della corona posta sul capo di Gesù prima di essere crocefisso. La spina è racchiusa in un reliquiario molto prezioso per i materiali e le tecniche di costruzione. Si pensa che il reliquiario sia stato commissionato da fra Agostino Rogeroli a Venezia e sia poi giunto a Fermo..
* Chiesa di Santa Caterina, con annesso convento dei Canonici Regolari Lateranensi, in via Brunforte.
* Chiesa di Santa Lucia, sede di parrocchia, in via Marconi.
* Chiesa di San Zenone, la più antica della città pervenuta fino a noi, in largo Fogliani.
* Santuario della Misericordia con annesso convento degli Agostiniani Scalzi, in via Augusto Murri.
* Oratorio di Santa Monica, in largo Alvaro Valentini.
**Altre chiese nella città di Fermo**
* Chiesa di Cristo Amore misericordioso, nel nuovo quartiere di Santa Petronilla.
* Chiesa della Madonna del Ferro, nella zona occidentale della città.
* Chiesa San Lorenzo del Convento dei Cappuccini, che ha all'altare maggiore una pala di Federico Zuccari con il Martirio di San Lorenzo, firmata F. Z. e datata 1602, in cui il modello di uguale soggetto di Tiziano viene svolto nel senso di una nitida, ordinata e simmetrica composizione, con stesure pittoriche spesso abbozzate o compendiarie, forse per l'incompiutezza del dipinto dovuta probabilmente alla riduzione del compenso per il pittore da parte dei committenti.
* Chiesa di Sant'Alessandro, presso il Seminario arcivescovile al quartiere Tirassegno.
* Chiesa di Sant'Antonio di Padova, quartiere Viale Trento/Villa Vitali.
* Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nella zona Borgo Diaz/Cappuccini.
**Altre chiese nel territorio di Fermo**
* Chiesa dell'Immacolata Concezione, a Ponte Ete.
* Chiesa dei Sacri Cuori, nell'omonima contrada.
* Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata, a Campiglione.
* Chiesa di San Giovanni Battista, a Torre di Palme.
* Chiesa di San Giovanni Bosco, a Molini di Tenna.
* Chiesa di San Girolamo, nell'omonima contrada.
* Chiesa di San Giuseppe artigiano, a Marina Palmense.
* Chiesa di San Marco alle Paludi, nell'omonima località.
* Chiesa di San Norberto vescovo, a Lido di Fermo.
* Chiesa di Santa Maria, a Capodarco.
* Chiesa di Santa Maria a Mare, nell'omonima località.
* Chiesa di San Tommaso di Canterbury, a Lido San Tommaso.
* Chiesa del SS. Crocefisso, a Monte Rinaldo.
* Chiesa di S. Sauro, a Lido di Fermo.
### Fontane storiche
Diverse sono le fontane storiche presenti a Fermo:
* Fonte di San Francesco di Paola, all'incrocio tra viale Trento e via Zeppilli;
* Fonte Fallera (XIV secolo), nell'omonima contrada;
* Fontana dell'Episcopio (1690), realizzata all'epoca dell'arcivescovo Ginetti, in Via Leopardi; Fontana dell'Episcopato, Fermo
* Fontana Catalani (1735), in Via Recanati;
* Fontana Spinucci (1813) non più funzionante, in Via Rialto;
* Fontana di Porta San Francesco (progetto del 1894); quest'ultima fu aperta in occasione della inaugurazione dell'acquedotto del Polesio (22 agosto 1896) che portava l'acqua a Fermo; l'acquedotto fu poi incrementato nel 1951 dalla conduttura di Pescara di Arquata del Tronto e nel 1981 dell'acqua di Foce di Montemonaco;
* Fontana del Duomo (1927), al piazzale del Girfalco.
### Parchi
Un'area verde è collocata presso il Girfalco o Girone, nel punto più alto del colle Sabulo, ove sono presenti il Duomo, la Villa Vinci (dal XVI secolo al 1820 convento dei Cappuccini) e il Parco della Rimembranza (dedicato ai caduti della Grande guerra), con diversi punti panoramici. Un altro parco pubblico si trova all'interno di Villa Vitali, struttura di proprietà comunale in viale Trento. Di più recente istituzione un'ampia area attrezzata, denominata Parco della Mentuccia.
### Architetture civili
* Complesso Porta San Francesco-Torretta Oraria, dell'architetto fermano Giovanni Battista Carducci
* Area del Teatro romano, sul lato settentrionale della sommità del colle sabulo
* Palazzo dell'Università, in piazza del Popolo (sede della biblioteca civica Romolo Spezioli)
* Palazzo Azzolino, in Corso Cefalonia, dell'architetto Sangallo il Giovane
* Palazzo Euffreducci, ora sede del liceo Annibal Caro
* Palazzo Fogliani, in largo Fogliani
* Palazzo Vinci, in largo Ostilio Ricci
* Palazzo Vinci-Gigliucci, sul Girfalco
* Palazzo Vitali-Rosati, in corso Cefalonia
* Palazzo Bulgarini, in Corso Cavour
* Palazzo Paccaroni, in Corso Cavour
* Palazzo Maggiori, in Corso Cavour
* Palazzo Sassatelli, in Corso Cavour, residenza anche del prefetto di Fermo, è una delle maggiori opere di Pietro Augustoni nelle Marche
* Torre Matteucci, in corso Cefalonia
* Villa Vitali, a viale Trento
* Villa Mancini, prossimità Cappuccini
**Cisterne romane**
Le cisterne romane sono un'opera edilizia ipogea di età augustea, della superficie di circa 2 000 metri quadrati divise in trenta camere poste su tre file parallele, realizzate allo scopo di accumulare acqua. Lo stato di conservazione è ottimo e sono visitabili.
**Piazza del Popolo**
La piazza del Popolo, racchiusa tra due ampie file di logge, è il salotto della città. Sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Priori, sede di rappresentanza del Comune e della pinacoteca comunale. Al suo interno si trova la Sala del mappamondo.
**Teatro dell'Aquila**
Il Teatro dell'Aquila, con una capienza di circa 1 000 posti, 124 palchi in cinque ordini e circa 350 metri quadrati di palcoscenico, si colloca tra i più imponenti teatri del Settecento delle Marche e dell'Italia centrale.
### Architetture militari
Il centro storico di Fermo è delimitato da una cinta muraria quattrocentesca, di epoca sforzesca, in parte ancora visibile, munita di torri rompitratta e porte di accesso; le porte della cinta storica dedicate a Sant'Antonio, Santa Caterina e San Giuliano sono ancora presenti, mentre gli ingressi alla città corrispondenti a Porta San Francesco (detta anche "Porta marina") e Porta San Marco sono state eliminate nell'Ottocento a seguito dell'intervento urbanistico di Giovanni Battista Carducci che ha realizzato la nuova Porta San Francesco a pochi metri di distanza dalla vecchia e Porta Santa Lucia.
Il castello di Fermo, invece, è stato abbattuto alla fine del Quattrocento dalla furia popolare che lo vedeva strumento di potere degli Sforza, poi cacciati dalla città. Il castello sorgeva sulla cima del Colla Sabulo, ove c'è la spianata del Girfalco, che ospita un parco pubblico accanto alla Cattedrale.
### Statue
La statua più significativa è quella in onore di Sisto V, vescovo di Fermo, sulla loggia centrale del palazzo dei Priori, opera di Accursio Baldi. Altre statue sono dedicate ad Annibal Caro (nel cortile del Teatro dell'Aquila) e a Giacomo Leopardi (nella via omonima), entrambe donate dal benefattore conte Lorenzo Maggiori. All'inizio della strada che conduce in Piazza del Popolo è stato eretto un monumento dedicato al Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.
### Sepolcri monumentali
* Beato Adamo Adami (?-1285), religioso, nella chiesa di San Francesco
* Giovanni Visconti d'Oleggio (circa 1304-1366), governatore di Fermo, nel Duomo
* Giovanni Bertacchini (circa 1430-1484), giureconsulto, in San Domenico
* Lodovico Euffreducci (1497-1520), signore di Fermo, in San Francesco
* Saporoso Matteucci (1515–1578), condottiero, nel Duomo (cenotafio ricomposto)
* Teodoro Adami (?-6 luglio 1648), ucciso nella rivolta del 1648, in San Domenico
* Beato Antonio Grassi (1592-1671), religioso, nella Chiesa del Carmine
* Pompeo Azzolino (?-1706), nobile fermano, erede di Decio Azzolino juniore e di Cristina di Svezia, nella Chiesa del Carmine (lapide)
* Abate Giuseppe Colucci (Penna San Giovanni 1752 - Fermo 1809), scrittore, nel Duomo
* Chiara Spinucci (1741-1792), consorte di Francesco Saverio di Sassonia, nel Duomo
* Giuseppe Fracassetti (1802-1883), scrittore, nel cimitero civico
### Punti panoramici
Dal Girfalco o Girone, il punto più in alto della collina, si apre una ampia vista di 180° verso il litorale, a nord verso Macerata e a sud verso Monterubbiano. In particolari condizioni di visibilità si possono scorgere i rilievi della Croazia. Altri straordinari panorami si godono da Torre di Palme, frazione di Fermo, a sud della città e a picco sul mare.
### Sottosuolo
Nel sottosuolo di Fermo è presente una vasta rete di cunicoli, pozzi e cisterne, alcuni dei quali di epoca romana e medioevale, con funzione di opera di protezione del suolo mediante drenaggio/captazione delle acque.
### Siti archeologici
Nella periferia di Fermo sono state individuate e parzialmente scavate tre grandi necropoli: in contrada Mossa verso est, in contrada Misericordia e Solfonara verso ovest. L'epoca di riferimento più significativa di queste necropoli è quella proto-villanoviana (dal IX al VII secolo a.C.). Le aree sono state ricoperte, ed i reperti sono in gran parte esposti al Museo archeologico nazionale di Ancona ed in parte nella sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni", in deposito presso il Palazzo dei Priori.
### Aree naturali
* Bosco di Cugnolo, in prossimità di Torre di Palme: situato nell'omonima contrada è un raro esempio di macchia mediterranea intatta del litorale Adriatico. Si estende per circa 5 ettari ed è una delle Aree Floristiche Protette della Regione Marche. Si può visitare tramite un sentiero attrezzato con un percorso ad anello che tocca anche la Grotta degli Amanti e Ville settecentesche.
## Società
### Evoluzione demografica
Abitanti censiti
### Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti erano 3 818. Le maggiori nazionalità erano le seguenti:
* Romania: 829
* Albania: 407
* Marocco: 394
* Cina: 312
* Pakistan: 210
### Lingue e dialetti
Il dialetto fermano appartiene nettamente all'area centrale delle Marche, comprendente la fascia trasversale dai monti al mare Camerino-Macerata-Fermo, ed è individuato sotto la denominazione di dialetto maceratese-fermano-camerte con un'area di riferimento di circa 500 000 persone.
### Religione
Fermo, insieme a Pesaro e Ancona, è una delle tre sedi metropolitane della Chiesa cattolica nelle Marche (45 in tutta Italia). Dal 1585 al 1907, sia pure con qualche eccezione (per esempio Giannotto Gualterio nel Seicento e Alessandro Borgia nel Settecento), l'arcivescovo di Fermo era nel contempo cardinale.
L'Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, ha sede centrale ad Ancona e sede distaccata a Fermo; conferisce:
* il grado di Baccellierato in Teologia, equivalente a una laurea di primo livello;
* il grado di Licenza in Teologia sacramentaria, equivalente a una laurea specialistica.
A Fermo vengono pubblicati:
* il settimanale diocesano La Voce delle Marche;
* la rivista specializzata quadrimestrale Firmana: quaderni di teologia e pastorale.
* il bollettino dell'Archivio Storico Diocesano Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo, che ha superato ormai i venti anni di attività (vd sotto alla voce "Archivi");
Fermo, inoltre, ha un suo seminario.
### Musica
**Pueri Cantores della Cattedrale di Fermo**
Bababoom Festival a Marina Palmense - Fermo
### Istituzioni, enti e associazioni
Sede provinciale C.O.N.I (Comitato Olimpico Nazionale Italiano)
Sede della Sezione diagnostica dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Associazione Culturale Bababoom
### Strutture ospedaliere e di assistenza
Sono presenti le seguenti strutture:
* Ospedale civile Augusto Murri facente parte della Zona territoriale 11 dell'Azienda Sanitaria Unica regionale delle Marche. Inaugurato nel 1934, ampliato negli anni '50, '70 e infine '90-2000. Dovrebbe essere sostituito in futuro da un nuovo ospedale di rete in zona Campiglione.
* Ex Villa Maria, presidio ospedaliero facente parte dell'INRCA - Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - IRCCS)
* Clinica privata convenzionata Villa Verde
* Casa di riposo Marchese Monsignani Sassatelli (con 120 posti)
Dall'unità d'Italia al 1978 Fermo ospitò l'ospedale psichiatrico provinciale. Fino agli anni settanta a Fermo hanno avuto sede un orfanotrofio e un brefotrofio (intitolati a Matteo Mattei), originati da opere pie, e che negli ultimi anni sono stati gestiti dalle amministrazioni provinciali di Ascoli e Macerata assieme.
## Cultura
«Firmana Civitas, antiquitate, nobilitate ac literarum armorum rerumque gestarum gloria, celebris atque insignis, a qua et universam Piceni regionem, Marchiam Firmanam denominatam fuisse legitur»
«La Città di Fermo, celebre e insigne per antichità, per nobiltà, per gloria delle lettere, delle armi, dei fatti, delle gesta, dalla quale anche l'intera Regione Picena si scelse che fosse denominata Marca Fermana...»
(Formula del diploma di laurea rilasciato dall'Università di Fermo dal 1585 al 1826)
### Istruzione
La città di Fermo è stata sede di studi superiori, sin dall'istituzione dell'Università a opera di Lotario I (825) con il capitolare emanato nel palazzo Reale di Corteolona, frequentata da studenti provenienti da tutta l'Italia, in particolare dall'area centrale, ma anche dal vicino Abruzzo, nonché da nuclei di studenti dell'Illiria e dalla Germania. A Fermo furono presenti anche strutture per l'accoglienza degli studenti: il Collegio di Propaganda Fide (Collegio illirico, poi Chiesa dei Padri oratoriani, poi diventato Palazzo del tribunale); il Collegio della Sapienza Marziale (l'area del collegio è occupata dal nuovo edificio della scuola elementare Sapienza); il Collegio Fontevecchia (ex convento dei domenicani).
**L'Università nella storia**
Il 25 maggio dell'anno 825 l'imperatore Lotario I promulga il capitolare di Corteolona che costituì le scuole imperiali, oltre a Pavia capitale del Regno d'Italia, anche Fermo ebbe la scuola pubblica di diritto, di retorica e arti liberali, scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi ed ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano Teodosio I; dalla sede di Fermo dipendevano tutti gli studenti del Ducato di Spoleto, ducato vastissimo che comprendeva Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo spingendosi fino al ducato di Benevento..
Nel 1398 il papa Bonifacio IX promosse la Schola a Studium Generale, cioè a Università. Nel 1585 il papa Sisto V ampliò e potenziò l'Università fermana; essa opererà fino al 1826 quando, mancando alla città le risorse sufficienti per mantenerla, venne chiusa con decreto della Congregazione degli Studi.
Essa ebbe docenti illustri, ma soprattutto dottori fermani; il suo bacino di utenza copriva un'ampia area circostante, e non mancarono scolari originari di località ben distanti, come quelli austriaci di Graz.
L'Università si avvalse della concessione di Sisto V per poter nominare con subcollazione conti palatini e cavalieri della Militia Aurata.
### Biblioteche e archivi
**Biblioteca civica Romolo Spezioli**
Il patrimonio della biblioteca consta di:
* 127 codici manoscritti
* 3 000 manoscritti
* 350 000 volumi e opuscoli
* 681 incunaboli
* 15 000 edizioni del Cinquecento
La qualità e la quantità del patrimonio librario pongono questa struttura tra le prime venti biblioteche civiche italiane.
**Biblioteca del seminario arcivescovile**
Ricca di 45 000 volumi.
**Altre biblioteche**
* Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica “G. B. Pergolesi”
* Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali
* Biblioteca del Liceo Ginnasio “Annibal Caro”
* Biblioteca dell'Archivio di Stato di Fermo
* Biblioteca dell'Archivio Storico Arcivescovile
* Biblioteca dell'Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti”
* Biblioteca dell'Istituto Tecnico Industriale Statale “G. e M. Montani”
* Biblioteca della Facoltà di Ingegneria sede di Fermo
* Biblioteca della Società Dante Alighieri Comitato di Fermo
* Biblioteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso
* Biblioteca dello Studio Firmano dall'Antica Università
* Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea
* Biblioteca Ragazzi Villa Vitali (Sezione distaccata della Biblioteca Civica)
* Biblioteca Benedettina del Monastero San Giuliano
* Biblioteca del Centro Comunitario “Gesù Risorto”
* Biblioteca del Convento dei Cappuccini
* Biblioteca del Convento della Madonna della Misericordia
A Fermo è operante, inoltre, il BUC - Biblioteca Università Conservatorio - Machinery, struttura polivalente per chi frequenta le istituzioni culturali della città, con indirizzo essenziale di emeroteca nonché punto di prelievo per la biblioteca Spezioli e di richiesta per il prestito interbibliotecario.
**Archivio di Stato**
Fermo è sede dell'Archivio di Stato di Fermo.
**Archivi diocesani**
L'archivio storico dell'arcidiocesi conserva i documenti di gran parte delle parrocchie in cui era divisa la città. La direzione dell'archivio cura la pubblicazione semestrale della rivista specialistica Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo.
### Scuole
* Il liceo classico "Annibal Caro" è il diretto successore del liceo voluto all'epoca della dominazione napoleonica.
* Il liceo scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" funzionante a Fermo dagli anni quaranta del Novecento.
* L'Istituto tecnico industriale statale "Montani", con annesso convitto, frequentato da studenti provenienti da tutta Italia, è uno dei primi istituiti in Italia, formatore di generazioni di tecnici, ingegneri, militari e imprenditori.
* Istituto d'arte "Umberto Preziotti", nella nuova sede del polo scolastico.
* Istituto professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "Ostilio Ricci" (nei locali del convento di Santa Marta, ove ha funzionato il Convitto Nazionale intitolato a Giuseppe Sacconi, chiuso negli anni settanta del Novecento).
* Istituto tecnico commerciale, per geometri e per turismo "Giovan Battista Carducci"–"Galileo Galilei", è l'unica scuola superiore ad indirizzo economico del territorio, con più di mille studenti.
* Il Liceo classico "Paolo VI" (1976-2011) fondato dal vescovo emerito Cleto Bellucci fu un liceo ginnasio paritario chiuso per mancanza di fondi.
### Università
Fermo è stata sede fino al 2013 della Facoltà di Beni culturali, facente parte dell'Università degli Studi di Macerata (questo, come aveva riportato la stessa università, era un "segno di riconoscimento per l'importanza storica della città, fra i comuni più grandi e ricchi delle Marche, sede universitaria fino al 1800 e, dal 2009, capoluogo di provincia").
A Fermo hanno sede i seguenti corsi di laurea che compongono l'offerta formativa dell'Università Politecnica delle Marche:
* Facoltà di Ingegneria
* Corso di laurea di primo livello triennale in Ingegneria gestionale
* Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale
* Facoltà di Medicina e Chirurgia
* Corso di laurea di primo livello triennale in Infermieristica
I corsi di ingegneria e medicina hanno sede presso l'edificio comunale di via Brunforte, la ex Casa della Missione, realizzata nel Settecento per ospitarvi i missionari della Congregazione della Missione.
Fermo è sede del Conservatorio statale di musica "G. B. Pergolesi", con 39 corsi di studio.
### Musei
Oltre ai musei, a Fermo sono visitabili le seguenti strutture:
* le Cisterne romane
* il Teatro dell'Aquila
**Pinacoteca civica**
La Pinacoteca civica, allestita presso il Palazzo dei Priori, conserva opere di Rubens, Giovanni Lanfranco e Jacobello del Fiore; all'interno della stessa struttura è ospitata la sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni".
Gli interni del Palazzo dei Priori comprendono la Sala dei ritratti, la Sala consiliare decorata da Pio Panfili nel 1762, le sale di rappresentanza del Comune e Sala del mappamondo, la parte più antica della biblioteca.
**Museo diocesano**
Il Museo diocesano, dal 2004 situato accanto al Duomo di Fermo, raccoglie testimonianze artistiche provenienti dell'arcidiocesi di Fermo. La prima sala contiene un messale del XIII secolo, il Messale de Firmonibus miniato nel 1436 da Giovanni di Ugolino da Milano. La sala dell'argenteria comprende un calice di arte gotica, un servizio pontificale appartenuto al cardinale Cesare Brancadoro, l'ostensorio del cardinale Filippo de Angelis e un tempietto in lapislazzuli. Protagonista delle sale dei paramenti è la casula di San Tommaso Becket. Il museo contiene, inoltre, dipinti del Crivelli, del Pomarancio, di Francesco Hayez, di Luigi Fontana e di fra Martino Angeli.
**Musei scientifici di Villa Vitali**
* Musei scientifici di Villa Vitali
* Museo polare etnografico Silvio Zavatti, unico museo polare artico in Italia
* Museo di scienze naturali Tommaso Salvadori
* La meteorite
* Collezione di macchine fotografiche
* Museo della pipa
### Media
**Radio TV**
A Fermo è operante ininterrottamente dal 2 luglio 1976 l'emittente radiofonica Radio Fermo Uno, di natura commerciale e di ispirazione cattolica con palinsesto generalista, gestita dalla Cooperativa sociale "Romolo Murri". Pochi giorni prima (maggio 1976) alcuni volontari fondando Radio Città Campagna, emittente di natura informativa e di ispirazione politica (comunista), che ha cessato l'attività l'8 giugno 1984 dopo essere arrivata ad avere un pool di oltre duecento collaboratori, avere contribuito ad organizzare a Fermo concerti di Guccini, Bertoli, Finardi e aver attivato a Fermo nel 1982 uno dei primi terminali dell'agenzia ADN Kronos. Nel 1983 nasce Radio Orizzonte, di natura commerciale e generalista, di ispirazione politica di centrosinistra; cessa le trasmissioni pochi anni dopo. Verso la metà degli anni '80 gli agenti commerciali Stefano e Fabio Castori trasferiscono a Fermo Radio Onda, nata qualche anno prima nella vicina Monterubbiano, che cessa le trasmissioni alcuni anni più tardi. I medesimi gestiscono la web radio Radio Italian Cup. Da citare anche l'esperienza artigianale di Radio Idea, gestita da alcuni ragazzi nel doposcuola per breve tempo nella metà degli anni '80. Fermo TV è l'emittente tv con sede in città che trasmette dal 2012 con diffusione regionale nelle Marche sul canale 75 DTT, dal 2021 si espande in Umbria con il doppio marchio Centro Italia Tv, sempre gestita da Media Promo Agency.
**Stampa**
A Fermo ci sono redazioni locali con proprie edizioni per i quotidiani Il Resto del Carlino (aperta dal 1998) e Corriere Adriatico (aperta dal 1983). Pagina di cronaca locale nella edizione locale del quotidiano Il Messaggero di Roma che ha avuto in città una redazione dal 1970 al 1981. Negli anni '70 fino ai primi anni '80 aveva in città un piccolo ufficio di corrispondenza anche l'altro quotidiano romano Il Tempo. Sono state aperte anche le redazioni della Gazzetta del Fermano (circuito delle Gazzette di Longarini) dal 1989 al 1993, del Corriere del Fermano (appartenente al Corriere dell'Umbria) dal 1998 al 2000 e de La Nuova Fermo (appartenente ad un circuito di giornali locali del Gruppo editoriale L'Espresso) per pochi mesi tra il 1998 e il 1999. A Fermo si pubblica il periodico mensile di attualità locale Corriere News, la pubblicazione annuale Guida per l'informazione sociale e vi è la sede e la redazione della pubblicazione di informazione musicale Music Club. L'8 maggio 1892 esce il primo numero de La Voce delle Marche, periodico di informazione e cultura della Diocesi di Fermo.
## Geografia antropica
### Nuclei abitati
Camera, Cantagallo, Casabianca, Cartiera di Tenna, Concerie, Contrada Boara, Ete Palazzina, Faleriense, Gabbiano, Girola, Madonnetta d'Ete, Marina Palmense, Moie, Molini Tenna, Montesecco, Montone, Parete, Pompeiana, Ponte Ete Vivo, Sacri Cuori, Salette, Salvano, San Biagio, San Girolamo, San Lorenzo, San Marco, San Michele, Lido San Tommaso, Villa San Claudio
### Urbanistica
Il capoluogo si sviluppa quasi interamente su un'area collinare, caratterizzata da un piccolo spazio superiore pianeggiante corrispondente all'arce romano. Il centro storico, cinto da mura quattrocentesche, è rimasto identico a quello del Settecento, con alcuni non significativi rifacimenti di singoli strutture; unico intervento urbanistico degno di nota è quello compiuto nella seconda metà dell'Ottocento dall'architetto fermano Giovanni Battista Carducci, consistente nella realizzazione di un tratto di strada di facile accesso per la piazza: via Roma, con la tipica prospettiva sull'edificio ornamentale detto Torretta, e la cosiddetta Strada nuova, sono il risultato di complicate operazioni di esproprio e di incisivi interventi sul tessuto urbanistico dell'area orientale e meridionale della città.
La parte nuova della città si è sviluppata lungo le direttrici delle numerose colline che si dipartono dal centro, in alcuni grandi quartieri fuori dal centro (Viale Trento, Santa Caterina, Cappuccini, Tirassegno, Santa Petronilla) ed esterni (Campiglione), e ha conosciuto una forte crescita demografica, soprattutto nei suoi quartieri marittimi (Lido San Tommaso, in misura minore Marina Palmense), potenziati dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli anni novanta.
### Suddivisioni storiche
Le contrade storiche in cui è diviso il capoluogo sono:
* Campolege
* Castello
* Fiorenza
* Pila
* San Bartolomeo
* San Martino
A tali contrade sono da aggiungere le frazioni storiche di:
* Torre di Palme
* Capodarco.
Nella suddivisione dell'edizione moderna della Cavalcata dell'Assunta sono state inserite le contrade di Campiglione e Molini-Girola.
### Frazioni
* Capodarco, sede di delegazione comunale.
* Torre di Palme (comune autonomo fino al 1877), sede di delegazione comunale.
* Campiglione, frazione riconosciuta solo di recente nello Statuto comunale di Fermo, perché cresciuta demograficamente ed economicamente negli ultimi vent'anni.
* Boara, exclave
* Gabbiano, altra exclave
* Lido di Fermo
### Quartieri
* Santa Caterina
* Santa Petronilla
* San Giuliano
* Cappuccini Carcera
* Rione Murato
* Tirassegno
* Tre Archi
## Economia
L'area intorno a Fermo è attiva economicamente in due distretti industriali manifatturieri:
* distretto calzaturiero;
* distretto del cappello.
### Agricoltura
L'agricoltura è stata la principale fonte di reddito sino agli anni sessanta del Novecento. Molto diffusa la produzione di salumi derivati dalla lavorazione di carne di maiale con la presenza sul territorio di alcuni salumifici.
### Industria
Fermo si trova all'interno di un distretto industriale dedicato alla produzione di calzature.
### Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come l'arte del merletto rinomata in tutta Italia, oltreché la lavorazione del rame, finalizzata alla realizzazione di una vasta gamma di prodotti, che spazia dal vasellame alle anfore.
### Turismo
La vocazione turistica del territorio è stata indirizzata, oltre che sulla ricettività alberghiera, sul campeggio. Nelle aree del territorio di Fermo a sud (Marina Palmense) ed a nord (Lido di Fermo) insiste la maggiore concentrazione, per estensione, di camping di tutte le Marche meridionali. Sulla costa esiste un tratto di pista ciclabile facente parte della realizzanda Ciclovia Adriatica che, una volta completata, andrà a collegare tutte le località della costa adriatica.
## Infrastrutture e trasporti
La città è collegata all'autostrada A14 attraverso il casello di Fermo-Porto San Giorgio (prossimità di Santa Maria a Mare) e verso nord con quello di Porto Sant'Elpidio.
### Strade
Fermo si trova sul percorso della ex Strada statale 210 ora Strada provinciale 239 Fermana-Faleriense, che da Porto San Giorgio raggiunge gli Appennini ad Amandola.
Il territorio comunale è attraversato dalla Strada statale 16 Adriatica, a nord e sud di Porto San Giorgio, in corrispondenza delle località Marina Palmense a sud, e di Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso a nord.
Un tratto della Dorsale Marche-Abruzzo-Molise, è detta anche Mezzina e collega l'interno della provincia di Ancona fino a quello di Ascoli Piceno, passando per la città di Fermo.
### Ferrovie
A Porto San Giorgio è presente una stazione ferroviaria denominata Porto San Giorgio-Fermo, posta sulla ferrovia Adriatica.
Sino al 1956 Fermo era servita dalla ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, a scartamento ridotto, costruita dalla FAA (Ferrovie Adriatico-Appennino, odierna Sangritana) inaugurata nel 1908 con trazione a vapore, elettrificata nel 1928, cessata per obsolescenza nel 1956 e Fermo aveva la sua stazione ferroviaria. È stata sostituita da filovia nel solo tratto Fermo-Porto S. Giorgio fino al 1977, e da autoservizio nei restanti percorsi.
### Mobilità urbana
Sono disponibili linee di trasporto urbano da e per Porto San Giorgio (ogni 20 minuti nelle ore diurne); extraurbano con i centri costieri e interni, Macerata e Ascoli. Collegamenti dedicati al pendolarismo giornaliero degli studenti che, provenendo dai paesi, frequentano gli istituti superiori.
In passato Fermo era collegata a Porto San Giorgio da una linea filoviaria.
## Amministrazione
### Gemellaggi
Fermo è gemellata con:
* Bahía Blanca, dall'8 agosto 1990
* Ansbach, dal 15 giugno 2006
* León, dal 9 maggio 2000
* Berat, dal 9 maggio 2006
### Altre informazioni amministrative
È comune capofila e sede dell'Area Vasta 4 di Fermo dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche. Il 15 giugno 1986 i cittadini di Fermo e quelli di Porto San Giorgio vennero chiamati ad esprimere il loro Si o No al referendum consultivo per l'unificazione di Fermo e Porto San Giorgio, proposto dal fermano Abramo Mori. I cittadini fermani si espressero per il Si il 70,61% degli elettori, mentre a Porto San Giorgio il 92% si espresse per il No. Prevalsero in totale i No per 871 voti.
## Sport
### Calcio
* La Fermana, ritirata dai campionati e fallita nel 2006, è la squadra cittadina di calcio che ha ottenuto il miglior piazzamento, conquistando la Serie B disputata nel 1999-2000.
La Fermana, dopo la mancata iscrizione nel 2006 nel campionato di Serie C2, è ripartita dal campionato di Prima Categoria e, dopo tre stagioni, è salita al campionato di Eccellenza dopo essere stata prima in Promozione. Si è successivamente fusa con il Montegranaro e ha formato la squadra dell'F.C. Fermana, che ha vinto il campionato Serie D, conquistando la promozione in Lega Pro. Altre squadre sono la Futura 96 (squadra calcistica della frazione di Capodarco) che gioca nel campionato di Promozione, la Palmense, che gioca in Promozione, Santa Caterina, Fermo (Seconda Categoria), Firmum Azzurra, Tirassegno e Molini (Terza Categoria), quest'ultima squadra della frazione Molini di Tenna. Inoltre, la squadra di calcio del Monturano Campiglione Calcio, che gioca in Promozione, rappresenta sia la frazione Campiglione che il vicino paese di Monte Urano.
### Calcio a 5
* La squadra principale è la Eagles Fermo C5 che gioca in Serie C1 regionale, l'altra squadra è invece il Fermo Calcio a 5 che gioca in Serie C2 (insieme alla squadra del Futsal Campiglione che rappresenta la frazione di Campiglione), ma sono presenti anche altre squadre di Serie D.
### Pallavolo
* L'associazione sportiva "Don Celso Pallavolo", nata nel 1992, opera nel settore maschile e femminile, contando circa duecento atleti.
* La Scuola di Pallavolo Fermana, nata nel 2013, svolge attività di Pallavolo giovanile maschile e femminile ed è stata la prima società marchigiana ad attivare il Settore Sitting Volley, la disciplina Paralimpica che permette di giocare insieme normodotati e persone con disabilità. Attualmente ha sia una squadra maschile che una squadra femminile entrambe nel massimo campionato italiano. Nel 2017 ha conquistato la medaglia di bronzo al Campionato Italiano Assoluto Maschile.
### Atletica leggera
* A Fermo, presso la pista comunale di atletica, ha sede la A.S.D. Sport Atletica Fermo, un tempo nota con il nome di Società Atletica Fermo, fondata nel 1946.
### Basket - Ginnastica
* La Società Victoria opera da diversi anni presso la palestra ex-CONI, ottenendo notevoli risultati nei settori della ginnastica artistica ed attrezzistica e nella pallacanestro.
### Rugby
* Amatori Rugby Fermo 1935
### Pallanuoto
* Fermo Nuoto e Pallanuoto
### Impianti sportivi
* Stadio Bruno Recchioni (9.500 posti), intitolato al fermano Bruno Recchioni, militare dell'esercito italiano, martire di Cefalonia
* Pista Comunale di atletica leggera
* Palestra ex-CONI
* Piscina comunale
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