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Qualche giorno fa su Repubblica il giornalista economico ed editorialista Ferdinando Giugliano ha scritto un articolo per spiegare quella che secondo lui è “una leggenda metropolitana che sta prendendo piede all’interno del mondo progressista italiano”, e cioè che “il Partito Democratico avrebbe perso le elezioni perché proporrebbe misure economiche ‘di destra’, a differenza del Movimento 5 Stelle, le cui politiche sarebbero finalmente ‘di sinistra’”. C’è una leggenda metropolitana che sta prendendo piede all’interno del mondo progressista italiano: il Partito democratico avrebbe perso le elezioni perché proporrebbe misure economiche “di destra”, a differenza del Movimento 5 Stelle, le cui politiche sarebbero finalmente “di sinistra”. Si tratta di una lettura confusa e approssimativa. Non vi è dubbio che il Pd debba ripensare e rafforzare le sue idee a sostegno dei più deboli. Tuttavia, a guidarlo non può essere l’offerta dei 5 Stelle, che ricalca un populismo economico vecchio stile e non un’agenda socialdemocratica moderna. […]
I programmi economici del M5S non sono di sinistra. Non a caso somigliano molto a quelli della Lega: e danneggiano i giovani, spiega Ferdinando Giugliano.
Twitter ha chiuso il suo primo trimestre del 2019 producendo ricavi per 787 milioni di dollari, con un aumento del 18 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il social network ha realizzato utili per 191 milioni di dollari. Entrambi i risultati sono al di sopra delle aspettative degli analisti e dimostrano come Twitter stia riuscendo a recuperare, sul piano economico, dopo anni complicati e di scarsa crescita. Il numero di utenti che utilizzano il social network continua invece a essere un problema: sono diminuiti di 6 milioni rispetto a un anno fa, stabilizzandosi intorno ai 330 milioni di utenti attivi al mese. C’è stato comunque un recupero rispetto al precedente trimestre, quando erano stati nove milioni in meno. Dopo anni di difficoltà, Twitter sta iniziando a produrre utili in modo più stabile, dando la possibilità alla società di concentrarsi nella ricerca di soluzioni per migliorare il prodotto, sia per quanto riguarda la semplificazione del modo in cui funziona sia per ridurre abusi e messaggi d’odio, un obiettivo a lungo promesso dalla società e finora mai raggiunto.
Con 787 milioni di dollari di ricavi nel primo trimestre, Twitter ha superato le aspettative degli analisti.
Gli Stati Uniti sono tra i principali consumatori di carne bovina al mondo e da alcune settimane il mercato delle carni è in agitazione, con i produttori che cercano di rassicurare i clienti, alla ricerca di garanzie e maggiore trasparenza, sulla genuinità dei loro prodotti. Nei primi giorni dello scorso marzo l’emittente televisiva ABC News ha mandato in onda una serie di servizi sull’utilizzo da parte dell’industria della carne bovina del cosiddetto pink slime (letteralmente “melma rosa”), una poltiglia a basso costo ottenuta con gli scarti di lavorazione delle carni bovine che viene poi aggiunta in percentuali variabili alla carne macinata – per aumentarne peso e volume – e venduta nei supermercati e nei ristoranti. Il sistema viene impiegato già da diversi anni ma l’esistenza del pink slime non era particolarmente nota, anche perché i produttori non sono obbligati a segnalare sulle confezioni la presenza dell’additivo. Pink slime In seguito alle preoccupazioni per la possibile presenza di Escherichia coli (E. coli) – un batterio che in alcuni sottotipi può essere particolarmente pericoloso per la salute, nella carne bovina – a metà anni Novanta la Beef Products Inc. (BPI) iniziò a sperimentare un sistema per disinfettare le carni utilizzando ammoniaca. La soluzione fu approvata dal ministero dell’Agricoltura statunitense nel 2001, stabilendo che il prodotto disinfettato in quel modo fosse commestibile anche per gli esseri umani.
Questa cosa si chiama “pink slime”. Negli Stati Uniti si discute e si litiga su un diffuso additivo per la carne macinata, fatto con scarti di bovini disinfettati con l'ammoniaca.
Fare congetture su come sarà il mondo dopo l’arrivo di un evento relativamente improbabile ma potenzialmente dirompente – come l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea o la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi – è il pane quotidiano degli opinionisti. In fondo la percezione è che questi “cigni neri” – cioè eventi inattesi con gravi ripercussioni – abbiano alte probabilità di verificarsi e in alcuni casi potrebbero essere già stati predisposti dei piani di emergenza. È però utile ricordare come Nassim Taleb, autore del saggio Il cigno nero, definì il concetto nel suo libro del 2007: Esistono due tipi di eventi rari: a) I cigni neri raccontati, ovvero quelli che fanno parte del dibattito pubblico e di cui è probabile sentire parlare in televisione, e b) i cigni neri di cui nessuno parla, perché sfuggono ai modelli e di cui ci si vergogna a parlare in pubblico, dal momento che non sembrano essere plausibili. Il fatto che nel primo caso la frequenza dei cigni neri sia sopravvalutata e nel secondo gravemente sottovalutata è del tutto compatibile con la natura umana.
La teoria del cigno nero e tutti noi. Più discutiamo di uno scenario improbabile – Trump che vince le elezioni, il Regno Unito che esce dall'UE – e più ci sembra plausibile (anche se non lo è).
Mercoledì 16 dicembre è uscito nei cinema italiani il settimo episodio della saga di Star Wars, intitolato Star Wars: Il risveglio della Forza. Il film era già stato proiettato in anteprima in tre cinema di Los Angeles alla presenza di alcuni i membri del cast e di molti critici, che ne hanno parlato molto bene. Negli Stati Uniti però il film uscirà nelle sale solo dal 18 dicembre. Qui trovate, tutte insieme, un po’ di cose da sapere su quest’ultimo episodio e in generale sulla saga di Star Wars, per arrivare preparati al cinema. Senza spoiler. Star Wars è una delle saghe di maggior successo nel cinema è composta da due trilogie: quella degli episodi IV, V e VI – la prima, uscita tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta – e quella degli episodi I, II e III, i cosiddetti prequels usciti tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. Nel 2012 la Disney ha comprato Lucas Film, la casa di produzione di George Lucas che deteneva i diritti di Star Wars, e si è impegnata a produrre una nuova trilogia: gli episodi VII, VIII e IX. Il regista di Star Wars: Il risveglio della Forza è J.J. Abrams, famoso tra le altre cose per essere il creatore della serie tv Lost.
Come arrivare preparati a “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Insomma, ci siamo: cose da sapere e su cui cliccare prima di andare a vedere il film più atteso dell'anno. Senza spoiler.
Adriano Sofri ha raccontato su Repubblica un pezzo poco conosciuto della riforma scolastica del governo di Matteo Renzi, soprannominata “La Buona Scuola” e approvata ieri dalla Camera (ora passerà al Senato). Sofri scrive che all’articolo 21 la riforma prevede che il governo assuma una “delega” per riformare l’istituto degli insegnanti di sostegno, quelli che cioè si occupano specificamente di alunni con difficoltà di varia natura. Secondo Sofri, il governo proverà a separare più nettamente le carriere degli insegnanti “di ruolo” da quelli di sostengo, e fare specializzare questi ultimi a trattare con studenti affetti da particolari malattie o condizioni. In questo modo, secondo alcuni, l’insegnante di sostegno diventerebbe però una specie di balia dai compiti para-sanitari: cosa che creerebbe maggiori difficoltà nell’inserimento degli alunni interessati dal sostegno nelle attività regolari della classe e della scuola, contribuendo alla loro esclusione. Nell’espressione “insegnante di sostegno”, c’è un’involontaria minorità, come di qualcuno che stia di rincalzo, aspettando di esser chiamato all’occorrenza al fianco di ragazzi a loro volta certificati da una minorità.
Il pezzo della riforma della scuola di cui non si parla. È quello sugli insegnanti di sostegno, che invece rischia di complicare le cose e il futuro di un sacco di ragazzi e famiglie.
Durante la seduta in Senato di mercoledì, i gruppi di Lega Nord e M5S hanno organizzato due vivaci e contemporanee proteste, negli scranni vicini gli uni agli altri: con magliette speciali, manette, e banconote finte. L’estensione delle agitazioni ha reso lunghe le operazioni di ristabilimento dell’ordine, guidate dal vicepresidente Calderoli (della Lega Nord) con severità ma a cui scappava da ridere. In precedenza il senatore Airola aveva abbandonato protestando un’aula semivuota per non avere avuto il permesso di parlare senza essersi iscritto.
Calderoli e le proteste di M5S e Lega in Senato. Il vicepresidente che guidava la seduta di oggi ha commentato con severità e divertimento insieme il "circo" allestito dai senatori dei due partiti.
Nel 1997 la musica rock era soprattutto due cose, una più inglese e una più americana: da una parte c’era il britpop degli Oasis, dei Blur, dei Pulp e dei Suede, e dall’altra c’era l’onda lunga del grunge, inventato una decina di anni prima dai Nirvana, dai Pearl Jam, dai Soundgarden e dai Mudhoney. Il primo era una cosa nuova e molto tradizionale allo stesso tempo, che doveva moltissimo ai Beatles e faceva dell’orecchiabilità delle melodie uno dei suoi punti di forza. Il secondo era stata l’ultima grande novità del rock, legata come molte altre alla ribellione giovanile e alla frustrazione verso un modo di fare musica che appariva logoro, in quel caso l’hard rock degli anni Ottanta. Sia il britpop sia il grunge avevano al centro lo strumento più rappresentativo della musica rock: la chitarra elettrica. Era questo il contesto in cui, il 21 maggio di quell’anno, vent’anni fa, i Radiohead fecero uscire Ok Computer, il loro disco più famoso e venduto, considerato da molti l’ultimo ad aver cambiato la musica rock. Quando arrivarono i Radiohead, nel 1993 con il loro primo disco Pablo Honey, non sembrarono da subito qualcosa di rivoluzionario: mischiavano sapientemente schitarrate alla Sonic Youth a melodie che rimanevano appiccicate, e il loro cantante Thom Yorke si faceva notare per una gran voce che ricordava quella di Bono o di Michael Stipe dei REM. The Bends, che arrivò due anni dopo, ebbe molto più successo, facendo notare ai critici musicali quella band di Abingdon che al secondo disco aveva già imparato a unire canzoni in falsetto, chitarre acustiche e tastiere ai suoni grunge e incazzati di Pablo Honey. Yorke accompagnava il tutto con testi riflessivi e spesso poco comprensibili, ma ciononostante le canzoni sembravano fatte per essere suonate negli stadi. Il loro non era lo stesso campionato delle altre band che andavano nella prima metà degli anni Novanta, e la gente cominciò a capirlo.
“Ok Computer” cambiò delle cose, 20 anni fa. Il 21 maggio 1997 uscì il disco più famoso dei Radiohead, secondo molti l'ultimo ad aver fatto cambiare direzione al rock.
Giuseppe Calicchio, direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, uno dei più famosi centri di assistenza sanitaria per anziani di Milano, è indagato dalla procura di Milano per le ipotesi di reato di epidemia colposa e omicidio colposo. Nei giorni scorsi il Pio Albergo Trivulzio era finito al centro di diverse inchieste giornalistiche relative alla gestione dell’emergenza provocata dal coronvirus – gestione che secondo diverse testimonianze era stata piuttosto confusa. L’indagine ha l’obiettivo di verificare soprattutto eventuali carenze nei protocolli interni e dei dispositivi di sicurezza, come le mascherine. Leggi anche: Le morti sospette al Pio Albergo Trivulzio
Il direttore generale del Pio Albergo Trivulzio è indagato per epidemia colposa e omicidio colposo.
L’alta corte del Kerala ha accordato a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marinai italiani arrestati in India lo scorso febbraio, una licenza che permetterà loro di tornare in Italia per due settimane durante le feste, in cambio di una “garanzia” di oltre 800 mila euro. Dopo dovranno tornare in India, dove saranno processati per l’omicidio di due pescatori. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone trascorreranno il Natale a casa, con i loro cari. Lo ha stabilito l’Alta Corte del Kerala, chiamata questa mattina a pronunciarsi sulla richiesta presentata dai due marò, di una licenza per le festività natalizie. Il giudice dell’Alta Corte del Kerala ha disposto una licenza di due settimane per i marò, trattenuti in India da febbraio scorso, a partire dal momento in cui lasceranno il Paese. Per la licenza dovrà essere lasciata una garanzia finanziaria di 60 milioni di rupie, pari a oltre 826 mila euro.
I marinai arrestati in India torneranno in Italia. Il tribunale locale ha dato loro due settimane di licenza per le feste chiedendo una "garanzia" da oltre 800 mila euro, l'accusa di omicidio rimane.
Giovedì pomeriggio il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi comincerà le consultazioni con i partiti, attraverso le quali proverà a trovare una maggioranza disposta a sostenere un suo governo. Dopo aver incontrato i partiti più piccoli, venerdì vedrà i rappresentanti dei partiti di centrosinistra, poi Forza Italia e Fratelli d’Italia, e concluderà sabato mattina con la Lega e il Movimento 5 Stelle (qui il programma). Il centrodestra quindi si presenterà diviso alle consultazioni, a conferma del fatto che ci sono posizioni nettamente diverse: Forza Italia vuole sostenere Draghi, la Lega vuole prima ascoltarlo, Fratelli d’Italia invece ha già detto di no. La domanda principale, in ogni caso, è se quello di Draghi sarà un governo più tecnico, cioè composto da figure esterne alla politica, o almeno in parte politico, cioè con alcuni ministri espressione dei partiti che lo sosterranno. A seconda della risposta potrebbe cambiare la posizione di alcune forze politiche determinanti per la formazione di una maggioranza, e in particolare quella del Movimento 5 Stelle. Draghi dovrà convincere almeno un partito tra il M5S e la Lega di Matteo Salvini, preferibilmente a sostenere il governo, o al limite ad astenersi per abbassare la soglia necessaria per la fiducia in Parlamento.
M5S e Lega devono decidere se sostenere Draghi. I primi, dopo aver detto di no, ora sono sul forse; Salvini dice che prima vuole ascoltare.
L’espressione latina cupio dissolvi circola molto sui media italiani da domenica, a causa di una dichiarazione del presidente del Consiglio Enrico Letta. Nel corso di una visita a Malta, parlando della possibilità che il suo governo cada dopo la decadenza da senatore di Berlusconi e un’eventuale scissione del PdL, Letta ha detto: «continuo a non vedere quali alternative serie per il paese ci siano intorno al cupio dissolvi: non porta a nulla». Letta intendeva dire che un’eventuale sfiducia al governo da parte del PdL o della nuova Forza Italia sarebbe un gesto sostanzialmente autolesionista, per loro e per il paese. Letteralmente, infatti, cupio dissolvi significa «desidero ardentemente essere sciolto (dal corpo)» – cioè morire. L’espressione viene comunemente fatta risalire alla lettera di San Paolo di Tarso ai Filippesi, un libro del Nuovo Testamento databile attorno al 53 e il 62 dopo Cristo. Nella lettera, San Paolo scrive che nel corso della sua vita si è trovato di fronte alla scelta di «vivere nel corpo e lavorare con frutto» oppure di «essere sciolto dal corpo per essere con Cristo», cioè morire e raggiungere anzitempo Gesù Cristo nel cosiddetto “regno dei cieli” cristiano, secondo una divisione molto netta fra anima e corpo tipica della tradizione filosofica greca. Nel Medioevo la frase è stata molto dibattuta dai teologi cristiani, riguardo al complicato tema della giustificazione del suicidio: col tempo il significato più diffuso è stato il desiderio di uno stile di vita ascetico, distaccato dalla materialità del mondo, e poi l’annullamento volontario – e quindi autolesionistico – della propria persona.
Cosa vuol dire “cupio dissolvi”. Storia dell'espressione che Letta ha portato sulle prime pagine, che ha origini molto antiche e una nuova diffusione recente.
Il comune di Tolosa, in Francia, sta sperimentando un sistema che potrebbe cambiare la vita di molti automobilisti, riducendo o eliminando del tutto il tempo impiegato alla ricerca di un posto in cui parcheggiare la macchina. Il vicesindaco di Tolosa ha 37 anni, si chiama Alexandre Marciel e da due anni è responsabile dei trasporti della città: da qualche mese ha pensato di risolvere la questione non tanto costruendo nuovi parcheggi bensì ottimizzando tempi e spazi. La logica del sistema è simile a quella in funzione già oggi nei parcheggi di alcuni aeroporti e centri commerciali, che con delle indicazioni luminose guidano gli automobilisti verso i posti liberi risparmiando loro decine e decine di giri in attesa. Il sistema a Tolosa funzionerebbe però senza luci, bensì con i telefoni cellulari, ed è in fase di sperimentazione anche a Parigi e in alcune città degli Stati Uniti. Lo descrive questa settimana lo Spiegel.
Il parcheggio che trova te. A Tolosa si sperimenta un sistema che segnala i posti liberi agli automobilisti sui loro smartphone: ci guadagnano tutti.
Con una seduta straordinaria che si è tenuta intorno alle due di notte del primo gennaio (le otto del mattino in Italia), il Senato degli Stati Uniti ha approvato un primo accordo per evitare il cosiddetto “fiscal cliff“, il baratro fiscale previsto per l’inizio dell’anno. Il provvedimento serve per evitare i tagli alla spesa per un totale di 607 miliardi di dollari nel 2013, che avrebbero influito principalmente sui servizi sociali, sulla difesa e sull’istruzione. Grazie all’accordo, che sarà discusso nel pomeriggio di oggi (in Italia sarà notte) dalla Camera dei Rappresentanti, si dovrebbe evitare anche un considerevole aumento generalizzato delle imposte. Grazie alla mediazione del vicepresidente, Joe Biden, il Senato ha approvato un aumento delle tasse per i più ricchi, con modalità e forme diverse da quelle inizialmente proposte dai democratici, unico modo per ottenere il voto dei repubblicani. (Che cos’è il “fiscal cliff”, spiegato bene)
Il primo accordo sul “fiscal cliff”. È stato approvato nella notte dal Senato degli Stati Uniti, ma serve ancora il voto della Camera per evitare i tagli mostruosi alla spesa pubblica.
Daniel Cuello, il giovane illustratore del progetto Lo stesso tipo per ogni film (una serie di illustrazioni che raffigurano la stessa persona vestita con abiti diversi, e ciascun abbigliamento è una citazione di un film diverso), ha realizzato la seconda parte di questo gioco con lo stesso buffo uomo-manichino come protagonista: questa volta, però, l’abbigliamento si riferisce ad alcune famose serie televisive. Cuello è un fumettista, illustratore e blogger di origini argentine che vive e lavora in Italia da molti anni. In passato alcuni suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre, a Udine e a Bologna, e utilizzati come copertine per alcune riviste o come fotogrammi nel montaggio di alcuni cortometraggi per il web. I lavori di Daniel Cuello si possono vedere sul suo blog, sulla sua pagina di Facebook e su Twitter. Nota: il titolo della serie tv citata in ciascun poster appare evidenziando col mouse la didascalia accanto all’immagine (cioè le risposte sono scritte in bianco su sfondo bianco)
Lo stesso tipo per ogni serie tv. Il nuovo progetto dell'illustratore Daniel Cuello: in cui bisogna indovinare un film a partire dall'abbigliamento di una specie di uomo-manichino.
I giornali di oggi, descrivendo e raccontando con maggiori spazi e informazioni la vicenda dell’arresto di Luigi Bisignani, aiutano a comprendere meglio la storia di cui parliamo, che sul Post avevamo accennato già all’inizio dello scorso marzo. Il punto di partenza è spiegare di nuovo chi è Bisignani ed è significativo che i quotidiani usino oggi molte definizioni: il Corriere della Sera dice “consulente”, Repubblica dice “faccendiere”, la Stampa dice “imprenditore”, il Giornale dice “lobbista”, l’Unità dice “potentissimo ex piduista”, il Tempo dice “negoziatore grande amico dei potenti”. Le accuse I pm di Napoli Henry John Woodcock e Francesco Curcio con il procuratore aggiunto Francesco Greco sostengono che Luigi Bisignani fosse al centro di “un’associazione mantenuta in vita allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della giustizia”. La procura aveva ipotizzato anche il reato di associazione segreta ma il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto non ci fossero sufficienti indizi per questa imputazione. Le accuse di reato relative a questa storia sono però molte e frastagliate.
Cosa sappiamo del caso Bisignani. Si comincia a capire qualcosa in più nell'inchiesta che ieri ha portato all'arresto di un personaggio misterioso e alla richiesta di arresto di un deputato PdL.
William Shatner, l’attore canadese 82enne che deve la sua fama soprattutto al personaggio del capitano Kirk nella serie Star Trek, ha pubblicato un altro disco, proseguendo una carriera musicale che lo appassiona da tempo, da quando si è inventato di averne una senza dover sapere cantare, limitandosi di fatto a recitare i testi nelle canzoni, con molti illustri musicisti come collaboratori. Il nuovo disco di chiama “Ponder the mistery”, che è anche il titolo della canzone di cui è stato diffuso un video, in cui suona – come in tutto il disco – il chitarrista Billy Sherwood, già degli Yes. Altri musicisti coinvolti nel progetto – con cospicue derive “prog rock”: «è la fantascienza della musica» – sono Al Di Meola, Rick Wakeman, Steve Vai e George Duke.
“Ponder the mistery”, il nuovo video di William Shatner. Che a 82 anni si è buttato sul prog rock, con fior di chitarristi.
I produttori di automobili considerano da sempre quello delle auto un mercato per uomini: sono gli uomini che guidano le auto e sono gli uomini che scelgono le auto. Quasi tutte le campagne di marketing sono mirate ai maschi così come è fatta di maschi la stragrande maggioranza dei venditori di automobili (negli Stati Uniti sono il 91 per cento). Questa situazione, però, sta cominciando a cambiare e i produttori di automobili hanno iniziato ad adeguarsi. Le statistiche dicono che ci sono sempre più donne guidatrici e che le loro opinioni influenzano sempre di più l’acquisto di un’automobile. In alcuni paesi questo cambiamento è più avanzato che in altri. Negli Stati Uniti le femmine con la patente hanno superato i maschi: 105 milioni contro 104. Se le tendenze non cambieranno, entro il 2016 prevarranno anche in Canada e nel Regno Unito. Negli Stati Uniti sta aumentando anche il numero di automobili acquistate dalle donne. Erano il 37 per cento del totale nel 2009 e sono passate al 39 per cento nel 2013 (molti di questi dati potete trovarli in questa ricerca realizzata dalla società di consulenza Frost & Sullivan). L’Italia, su questo fronte, è più indietro: nel 2013 413mila uomini hanno ottenuto la patente, contro soltanto 281 mila donne. Ma si tratta di una cifra in crescita stabile da diversi anni. Secondo altri dati, un po’ più vaghi, le donne sarebbero molto influenti anche negli acquisti di automobili compiuti da uomini. A luglio, l’amministratore delegato di Nissan ha dichiarato che le donne «influenzano il 60 per cento di tutti gli acquisti di auto». Secondo General Motors, questa percentuale è addirittura intorno al 90 per cento.
Vendere le automobili alle donne. È una cosa su cui il marketing del settore ha lavorato sempre poco, ma nuovi dati e crisi di vendite stanno cambiando le cose: a cominciare da Porsche.
Michele Salvati sul Corriere della Sera di oggi scrive che in Italia c’è un solo vero partito, il Partito Democratico, che però non ha una comunità d’intenti, e che l’assenza di un grande partito di destra democratica rappresenta un grosso problema del paese. Viviamo in un regime non di «partito unico», ma di «unico partito». Con tutti i suoi difetti, la sola organizzazione politica che assomiglia ai grandi partiti di un tempo è il Pd, radicato nella società sia a livello nazionale che a livello locale, con legami articolati nello Stato e nelle pubbliche amministrazioni, con diffuse capacità di reclutamento di quadri tecnici in grado di cooperare a funzioni di governo, con una connotazione ideologica sufficientemente chiara. I difetti (… un grande partito, non un vero partito) li vedremo subito, e sono profondi. Ma assai più grandi sono quelli delle altre organizzazioni politiche. Il fallimento della Seconda Repubblica, al di là delle politiche inadeguate che ha adottato, sta nel non essere riuscita a creare un secondo grande partito, un secondo stabilizzatore politico, dotato delle stesse caratteristiche del primo, così risolvendo un problema di fondo della nostra democrazia: l’assenza di un grande partito di destra democratica.
Quel che manca al PD. In un grande partito devi riconoscere gli altri come tuoi compagni, Renzi per primo, scrive Michele Salvati.
Riccardo Gazzaniga è un poliziotto che lavora nella caserma di Bolzaneto ed è uno scrittore che ha pubblicato con Einaudi il romanzo “A viso coperto”, in cui racconta lo scontro tra un gruppo di ultras del Genoa e una squadra di celerini. Su Repubblica di ieri Riccardo Gazzaniga, che con il suo libro ha vinto il Premio Calvino e che è stato intervistato anche da Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche, ha scritto un articolo a commento di un’inchiesta sulle armi in Italia in cui si dice che nel nostro paese ci sono dieci milioni di armi legali e che le richieste per avere una licenza sono raddoppiate rispetto al 2000, con la motivazione di una legittima difesa. Gazzaniga spiega il suo rapporto con la pistola d’ordinanza e tutte quelle situazioni in cui non servirebbe a nulla. Ricordo bene la prima volta che mi consegnarono la pistola d’ordinanza, alla fine del primo corso in Polizia. Aveva un suo strano fascino. Pesante, scura, un insieme di congegni perfetti, efficaci, micidiali. Era una Beretta, ovviamente, perché mezzo mondo usa pistole italiane, come la storica 92, nelle sue molteplici sigle e derivazioni. Armi che rappresentano un’eccellenza tutta nostra, perché non fanno quasi mai cilecca, risentono poco delle condizioni atmosferiche, non necessitano di grandi cure. I primi giorni la pulivo sempre, la mia Beretta.
Perché non porto una pistola. Riccardo Gazzaniga, poliziotto e scrittore, spiega perché i luoghi comuni sull'utilità delle armi sono quasi sempre luoghi comuni.
Shea Serrano e Jason Concepcion, due giornalisti del magazine americano di cultura pop Grantland, hanno scritto un lungo articolo sui film incentrati sulla lotta o che in generale contengono almeno una scazzottata – tema del quale sembrano intendersene molto. Serrano e Concepcion hanno poi assegnato diversi premi ipotetici, come quello per la migliore scena di combattimento di un personaggio contro tutti, quello per i migliori “urli” fatti durante una scena, e così via. I premi sono moltissimi, ed è compresa un’estesa classifica dei migliori personaggi-lottatori nel cinema recente: ne riportiamo i cinque più notevoli, per i quali Serrano e Concepion hanno scelto di indicare un film a testa, prendendo anche un po’ in giro se stessi e la loro passione per questo genere di film. 1. Miglior combattimento “uno contro tutti” Secondo Concepcion, la migliore scena dell'”uno contro tutti” è contenuta in The Protector – La legge del Muay Thai, un film thailandese del 2005 uscito in Italia nel 2007. È uno dei film più famosi di cui è protagonista Tony Jaa, attore thailandese 38enne esperto di arti marziali che ha fatto molti film dove mostra le sue abilità fisiche (Jaa avrà una parte anche in Furious 7, il settimo film della saga cinematografica di Fast & Furious che uscirà negli Stati Uniti nell’aprile del 2015). In The Protector, in particolare, Concepcion cita “la scena dell’hotel”, un lungo piano sequenza di quasi quattro minuti in cui Jaa combatte contro decine di persone che lo attaccano una dopo l’altra. Concepcion spiega che per girare la scena ci sono voluti cinque tentativi e in generale un mese di lavoro.
Le migliori scene dei film di lotta. Le hanno scelte due giornalisti di Grantland, assegnando dei premi per la migliore scena "uno contro tutti" e per il migliore urlo/grugnito/dolore durante un combattimento.
Ci sono quelli che ogni gennaio aprono un documento Excel, su cui annotano diligentemente quale regalo fare ad ogni amico e parente per il Natale successivo. A ottobre li comprano. E poi ci sono quelli che il pomeriggio del 24 dicembre, nel panico delle ultime ore, si trovano in un negozio pieno di gente a comprare i soliti calzini. Puntualmente, negli istanti prima di essere travolti da una famiglia con nonni e carrelli al seguito, si maledicono e si promettono: «L’anno prossimo i regali li compro in anticipo, su internet». Puntualmente, si ritrovano il 24 dicembre dell’anno dopo a essere travolti dalla stessa famiglia, che nel frattempo ha un bambino in più. Visto che i primi sono supereroi e i supereroi se la cavano benissimo da soli, e visto che quelli della seconda categoria – gli umani, insomma – sono la grande maggioranza, il Post ha pensato a un piano di compromesso per cercare di salvarli. Un regalo di Natale al giorno: per un mese, fino al 24 dicembre, vi suggeriamo un oggetto che si possa acquistare facilmente online e senza aspettare troppo. Uno solo al giorno, per non impegnarvi troppo: se può funzionare per qualcuno che conoscete, cliccate, comprate, e risolto. Se no, riproviamo il giorno dopo: non chiuderà la pratica-regali, ma speriamo di aiutarvi a smaltirne una parte. E se nel frattempo imbarchiamo qualcuno della mozione Flanagin, anche meglio.
Un regalo di Natale al giorno: –14. Diciotto libri letti e approvati – oppure fortemente desiderati – dalla redazione del Post.
Sappiamo che una delle prime misure adottate dalla comunità internazionale nei confronti del regime di Gheddafi è stato il congelamento dei suoi beni all’estero, la stessa cosa era avvenuta con Egitto e Tunisia. Gli istituti di credito che hanno ricevuto l’ordine di bloccare i conti correnti non hanno vita facile in questi giorni, spiegano Deborah Ball e Cassel Bryan-Low sul Wall Street Journal. La ricerca dei giusti conti da bloccare non è semplice perché non ci sono regole fisse per traslitterare i nomi e i cognomi dall’arabo alle altre lingue come l’inglese. I casi di omonimia o di persone che compaiono sugli elenchi con il loro nome traslitterato in modo diverso sono molto frequenti e non consentono la rapida identificazione delle persone i cui conti vanno bloccati. Per le banche, identificare e chiudere i conti dei funzionari o delle singole persone sulle liste delle sanzioni è, nel migliore dei casi, difficile. I conti possono essere gestiti attraverso società offshore. I singoli usano spesso prestanome per gestire i loro conti. Mettendo insieme le informazioni, per gli individui con nomi in arabo, le liste delle sanzioni offrono solo alcune varianti della trascrizione. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti propone 12 diversi modi per scrivere Muammar Gheddafi, ma per i linguisti ci sono almeno 100 altri modi per trascrivere il cognome.
Si fa presto a dire “Gheddafi”. Il Wall Street Journal racconta il problema delle banche che devono bloccare i conti dei dittatori ma non sanno traslitterare i loro nomi.
La cantante americana Lady Gaga ha annunciato una serie di 74 concerti al teatro del Park MGM, un parco di Las Vegas di proprietà dell’hotel e casinò Metro-Goldwyn-Mayer: cominceranno nel dicembre del 2018 e secondo i media americani frutteranno alla cantante circa 75 milioni di dollari. Lady Gaga ha detto: «È sempre stato il mio sogno suonare a Las Vegas. Metterò il cuore sul palco ogni singola sera». Las Vegas ospita molti concerti “fissi” di cantanti e popstar americane, che si esibiscono sera dopo sera nello stesso posto per i turisti. Di solito però le residency a Las Vegas, come vengono chiamate queste formule, sono fatte da cantanti a fine carriera, mentre Lady Gaga è considerata una delle popstar più di successo del momento. Negli ultimi anni hanno tenuto residency a Las Vegas tra gli altri Celine Dion, Elton John, Jennifer Lopez, i Backstreet Boys, Rod Stewart e Britney Spears. Soprattutto la residency di Britney Spears – anche lei molto giovane – ha avuto molto successo e ha contribuito ad attirare un pubblico più giovane e moderno.
Lady Gaga ha annunciato una serie di 74 concerti a Las Vegas.
Howard Hughes morì in volo il 5 aprile di quarant’anni fa e dire in una sola parola chi fosse è piuttosto complicato: un imprenditore, un regista, un filantropo, un aviatore, un produttore cinematografico, un progettista di aeroplani. Fu un uomo eccentrico e molto ricco, su questo sono tutti d’accordo, a cui furono anche dedicati dei film: Edward Dmytryk lo raccontò in L’uomo che non sapeva amare e Martin Scorsese in Aviator, tra gli altri. Stan Lee, leggendario autore di fumetti Marvel, ha detto di essersi ispirato a lui per creare il personaggio di Tony Stark, l’imprenditore esuberante, geniale, donnaiolo e instabile che diventa Iron Man. La data e il luogo di nascita di Howard Hughes non si conoscono con certezza: Humble o Houston in Texas, il 24 settembre o il 24 dicembre (come aveva dichiarato lui stesso) del 1905. Suo padre era Howard R. Hughes Sr., imprenditore di successo che nel 1909 brevettò una particolare trivella che permetteva le perforazioni per la ricerca del petrolio in luoghi prima inaccessibili. La madre proveniva da una ricca famiglia di Dallas e lo zio era il famoso scrittore, sceneggiatore e regista Rupert Hughes. Fin da bambino Howard Hughes dimostrò interesse per la scienza, la tecnologia e per il golf, e prese la sua prima lezione di volo a 14 anni. Dopo la morte del padre, nel 1924, ereditò il 75 per cento della compagnia petrolifera Hughes Tool Company. Si ritirò dall’università, si sposò, si trasferì a Los Angeles e dopo quattro anni divorziò.
Quarant’anni fa morì Howard Hughes. Trovare una parola sola per definire lui e la sua vita è impossibile: un indizio è che il personaggio di Tony Stark è ispirato a lui.
Alla vigilia della caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e quando ormai era chiaro che la dittatura comunista della DDR sarebbe crollata, i capi della Stasi, la polizia segreta della Repubblica Democratica Tedesca, ordinarono la sistematica distruzione di tutti i documenti e i dossier raccolti a partire dal 1950. Una montagna di fogli di carta furono stracciati e raccolti in sacchi di plastica pronti per essere bruciati dai dipendenti della Stasi guidati da Erik Mielke. E quando i trita-carte si surriscaldarono proseguirono strappando con le mani i documenti. Ma non fecero in tempo: nessuno riuscì ad organizzare i camion che avrebbero dovuto trasportare i sacchi nel luogo in cui dovevano essere definitivamente distrutti. Erano 16 mila pacchi contenenti circa 600 milioni di pezzetti di carta scritti su entrambi i lati.
Le vite degli altri, a pezzetti. Grazie a un nuovo software, i tecnici tedeschi stanno riuscendo a riattaccare i frammenti dei documenti della Stasi distrutti alla caduta del Muro.
Molti dei padiglioni di Expo sono stati realizzati da famosi architetti per stupire e incuriosire i visitatori, con forme e colori particolari: c’è la struttura a dune degli Emirati Arabi Uniti realizzata dall’inglese Norman Foster – l’architetto del grattacielo di Londra a forma di cetriolo “The Gherkin” – il padiglione dell’impresa cinese Vanke disegnato dall’americano Daniel Libeskind – autore del museo ebraico di Berlino e delle nuove residenze di CityLife a Milano – o il padiglione del Kuwait dell’italiano Italo Rota. L’azienda italiana Quotus, che produce quaderni e taccuini, ha realizzato dei video in cui il disegnatore Fabio Tidili tratteggia a matita alcuni dei padiglioni di Expo. Attualmente ci sono otto padiglioni ricreati su carta – Uruguay, Regno Unito, Monaco, Germania, Messico, Cina, Slovenia, Estonia – ma i video continueranno a essere caricati durante il periodo di Expo.
I padiglioni di Expo disegnati. Un modo diverso per scoprire la forma delle strutture che si alternano lungo il Decumano.
La Rai ha annunciato lunedì che avvierà un’indagine interna sul caso delle minacce ricevute da Francesco Emilio Borrelli, consigliere della Regione Campania eletto con i Verdi, dopo una puntata del programma “Realiti” andata in onda lo scorso 5 giugno. Durante la puntata del 5 giugno, Borrelli aveva criticato molto lo stile di vita e le abitudini di diversi cantanti neomelodici, che nelle loro canzoni elogiano spesso violenza e azioni criminali. In risposta, il cantante neomelodico catanese Nico Pandetta aveva pubblicato un video su Facebook in cui minacciava Borrelli, agitando una pistola d’oro. Borrelli aveva detto: «L’autore dell’intimidazione, Nico Pandetta, è un neomelodico catanese, che ha trascorso quasi 10 anni in prigione e che non si vergogna dei reati che ha commesso e che anzi omaggia in alcune canzoni uno zio che è recluso in carcere al 41 bis. Questo video conferma che questi soggetti non raccontano uno spaccato sociale ma sono organici sia nei metodi che nei trascorsi alla criminalità organizzata. L’intimidazione non mi fa paura. Abbiamo segnalato il video alla Procura della Repubblica».
La Rai avvierà un’indagine interna sul caso delle minacce ricevute da un consigliere della Regione Campania dopo il programma di Rai 2 “Realiti”.
Gli ultimi dati sulle vendite di motociclette Harley-Davidson in Nord America hanno indicato l’ennesimo calo per la storica azienda di Milwaukee: le vendite sono diminuite per l’ottavo quadrimestre consecutivo. Dal 2014 a oggi l’azienda è passata da circa 260 mila unità vendute in tutto il mondo in un anno a circa 210 mila. Una delle conseguenze è che cinque anni fa un’azione di Harley-Davidson alla borsa di New York costava 72,68 dollari; oggi ne vale poco più di 36. Solo nell’ultimo anno il prezzo delle sue azioni è calato del 21 per cento. Le cause delle difficoltà di Harley-Davidson sono note da tempo, e recentemente se ne sono aggiunte altre che hanno complicato ulteriormente la sua posizione. L’azienda fa molta fatica a rivolgersi alle ultime generazioni, alle donne e ai non bianchi (immaginate la persona-tipo sopra una Harley-Davidson: ecco). Il grosso delle vendite nordamericane è tenuto ancora in piedi dai nati fra il 1945 e il 1964, i cosiddetti baby-boomer. Lo scorso maggio, poi, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio dai paesi europei, il secondo mercato principale dell’azienda. L’Unione Europea ha risposto a sua volta con una serie di dazi sui prodotti americani che hanno coinvolto anche le Harley-Davidson. Lo stesso è successo in Cina, paese coinvolto in una “guerra commerciale” con gli Stati Uniti, con una conseguente diminuzione dei profitti.
Si vendono sempre meno Harley-Davidson. Immaginate la persona-tipo sopra una Harley Davidson e avrete un'idea del problema (ma c'entrano anche i dazi, il dollaro e forse in parte Donald Trump).
Da ieri in Italia è in vigore una nuova norma che regola la circolazione dei monopattini elettrici e li equipara quasi in tutto ai velocipedi, cioè alle biciclette. La nuova norma è contenuta nella legge di bilancio entrata in vigore il primo gennaio e sostituisce il precedente decreto Toninelli, emanato dall’ex ministro dei Trasporti l’estate scorsa, che limitava molto la circolazione dei mezzi cosiddetti “di micromobilità”, come appunto i monopattini elettrici. Il vecchio e criticato decreto, che lasciava i comuni autonomi nella modalità di applicazione delle norme, aveva portato alla rimozione e poi a una forte limitazione dei monopattini elettrici a noleggio a Milano, a diverse multe anche molto alte in alcune città e in generale aveva aperto un dibattito politico sulla conciliazione tra mobilità sostenibile e sicurezza stradale. La nuova norma non si dilunga quanto quella precedente su tutti gli aspetti che regolano la circolazione dei monopattini, ed è anzi piuttosto sintetica: in sostanza, dice che per i monopattini elettrici restano invariati i limiti di potenza (che non deve essere superiore ai 500 watt) e velocità (che non deve superare i 20 chilometri all’ora) già indicati nel decreto Toninelli, e che per tutto il resto valgono le regole che valgono per i ciclisti.
I monopattini elettrici possono circolare come le bici. Lo dice una nuova norma appena entrata in vigore, purché rispettino il limite di velocità di 20 chilometri orari.
La casa editrice “Edizioni E/O” chiuderà il 2015 con un fatturato di 20 milioni di euro, più del doppio che negli anni scorsi. Circa 12 milioni sono stati ricavati in Italia grazie a libri italiani: ma ben 8 si devono alle vendite in Gran Bretagna e Stati Uniti dei libri pubblicati da “Europa Editions”, la casa editrice con base a New York creata da E/O nel 2005. Per questo risultato è stato decisivo il successo all’estero dei libri di Elena Ferrante, lo pseudonimo con cui sono firmati i quattro romanzi del ciclo iniziato nel 2011 con L’amica geniale, che nell’edizione in inglese hanno già venduto 500 mila copie. Ma il successo all’estero della casa editrice è anche il risultato di scelte piuttosto insolite compiute da E/O negli anni passati e di una pratica editoriale che per certi versi appare molto tradizionale, ma per altri è unica al mondo. E/O ha oggi dimensioni economiche vicine a quelle di case editrici più grandi e conosciute, come Adelphi e Sellerio, con una struttura di 25 persone in Italia e 15 in America e una produzione paragonabile: le novità all’anno sono una cinquantina in Italia, e una trentina in America. La prima cosa notevole è che E/O pubblica in due continenti e due lingue: o addirittura in tre se si considera “Sharq/Gharb”, una casa editrice in lingua araba di E/O che negli anni scorsi ha pubblicato una decina di libri. La seconda è che in questo momento la casa editrice si ritrova un sacco di soldi da spendere e un sacco di decisioni da prendere per immaginare che cosa diventare nei prossimi anni. All’ultima Fiera di Francoforte E/O ha vinto due aste a cui hanno preso parte case editrici molto più grandi, ed è un fatto insolito, acquistando i diritti per Boussole di Mathias Énard, che ha appena vinto il Prix Goncourt, il più importante premio letterario francese, e quelli di un ciclo di quattro romanzi gialli di Michel Bussi, un altro scrittore francese, già pubblicato senza successo da Mondadori nel 2014, ma che è uno degli autori più venduti in Francia degli ultimi anni e un bestseller anche in Inghilterra. Ma dice anche Sandro Ferri, il proprietario e fondatore di E/O: «Abbiamo fatto sapere agli agenti che potevamo spendere di più, ma le risposte sono state abbastanza tiepide. La verità è che, nonostante la fusione Mondadori Rizzoli e i vari sommovimenti che genera, non mi sembra che ci siano molti autori da andare a pescare».
La storia di E/O. Come ha fatto una piccola casa editrice romana ad arrivare a gestire il successo dei libri di Elena Ferrante anche negli Stati Uniti.
Domenica sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha partecipato a un incontro organizzato dal sito di notizie Affari Italiani a Ceglie, in provincia di Brindisi, e tra le altre cose ha parlato del vaccino per la COVID-19. Conte ha detto di sperare che il vaccino sia disponibile entro l’anno, anche se secondo le previsioni degli esperti potrebbe essere disponibile per tutti solo nella seconda metà del 2021. Poi, alla domanda «Sarà reso obbligatorio?», ha risposto: No, non ritengo debba essere reso obbligatorio ma sicuramente sarà messo a disposizione della popolazione.
Il vaccino per il coronavirus non sarà obbligatorio, dice Conte. «Non ritengo debba essere reso obbligatorio ma sicuramente sarà messo a disposizione della popolazione».
Lunedì 21 gennaio, ci sarà uno sciopero generale dei trasporti della durata di quattro ore in tutta Italia. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa-Cisal e Fast Confsal contro “le proposte europee di nuove norme sui tempi di guida e di riposo per il personale dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza”. Allo sciopero hanno aderito i lavoratori di molte città, con orari e modalità diverse, ma non sarà coinvolto il trasporto ferroviario. Lo sciopero a Roma A Roma non sciopereranno i lavoratori di Atac, la principale azienda dei trasporti della città, che hanno già scioperato lo scorso 17 gennaio (l’Autorità di garanzia per gli scioperi prevede che debba trascorrere un periodo di 20 giorni tra uno sciopero e l’altro). Sciopereranno invece i lavoratori di Cotral, che gestisce i collegamenti tra le periferie e il centro di Roma. Lo sciopero durerà dalle 8:30 alle 12:30.
Le cose da sapere sullo sciopero dei trasporti di lunedì. Durerà quattro ore e riguarderà i mezzi pubblici di diverse città.
Oggi la Camera ha votato la fiducia al governo sulla conversione in legge del cosiddetto “decreto milleproroghe”, che era stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso luglio. Il decreto milleproroghe è una norma – approvata per prassi ogni anno – il cui scopo principale è rinviare scadenze di legge vicine al termine, e che di solito finisce con il contenere un po’ di tutto. Quest’anno, per esempio, contiene tra le altre cose una disposizione che di fatto elimina per l’anno scolastico in corso il divieto di iscrizione all’asilo e alla scuola dell’infanzia per i bambini non vaccinati. Il primo “decreto milleproroghe” fu approvato nel 2005, durante il secondo governo Berlusconi, con lo scopo di rimandare l’entrata in vigore di alcune disposizioni e di allungare una serie di termini e altre scadenze che sarebbero giunte a compimento alla fine dell’anno. Da allora è diventato una specie di tradizione, anche col cambiamento dei governi, e una sua nuova versione viene approvata ogni anno.
Ma cos’è, poi, un “decreto milleproroghe”? è la controversa norma approvata ogni anno che serve a rimandare scadenze e termini, e dentro cui finisce puntualmente di tutto: quest'anno anche la legge sui vaccini a scuola.
Durante le registrazioni della trasmissione Porta a Porta, Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e leader del Movimento 5 Stelle, ha detto che il testo del decreto fiscale approvato lunedì sera dal governo era stato manipolato: un’accusa enorme e grave. Di Maio ha sostenuto che il decreto sarebbe arrivato al Quirinale in una versione diversa da quella uscita due giorni fa dal Consiglio dei ministri. Poco dopo però il Quirinale ha smentito di avere anche solo ricevuto il testo del decreto: non è chiaro quindi a quale testo si riferisse Di Maio. In riferimento a numerose richieste da parte degli organi di stampa, l’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica precisa che il testo del decreto legge in materia #fiscale per la firma del Presidente della Repubblica non è ancora pervenuto al #Quirinale
L’abbaglio di Di Maio sul decreto fiscale. Il leader del M5S ha sostenuto che il testo del decreto legge fosse arrivato a Mattarella in una versione manipolata, il Quirinale ha smentito di averlo anche solo ricevuto.
“A seminar la buona pianta” è un festival dedicato all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e al rapporto che abbiamo con le piante, organizzato dal 2012 (con la sponsorizzazione ufficiale di Aboca, una grande azienda toscana di erboristica), sotto la direzione della giornalista Giovanna Zucconi. Il festival declina in modi inventivi il tema delle piante e questa edizione si aprirà con un reading di brani dedicati alle piante tenuto dall’attore Fabrizio Gifuni all’Orto botanico di Brera. Gli eventi di sabato si svolgeranno alla Fondazione Feltrinelli e ruoteranno attorno agli aspetti finanziari ed economici dell’ecologia e della cura dell’ambiente: ci saranno incontri con Stefano Massini, drammaturgo e autore di Lehman Trilogy, e Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia insieme a Michele Serra; la proiezione del documentario Before the Flood – Punto di non ritorno del regista Fisher Stevens e con Leonardo DiCaprio, dedicato al cambiamento climatico. La serata si concluderà con lo scrittore indiano Amitav Ghosh e con uno spettacolo del meteorologo Luca Mercalli insieme alla Banda Osiris. Domenica il sindaco di Milano Giuseppe Sala inaugurerà la “Passeggiata botanica” lungo il Naviglio grande, e poi l’attrice Lella Costa leggerà un monologo scritto da Michele Serra e dedicato ai Navigli e alle acque di Milano. Il festival sarà concluso da un dialogo tra Giovanna Zucconi e il musicista Vasco Brondi delle Luci della centrale elettrica, dedicato all’ultimo disco del gruppo, Terra. Il programma del Festival, a cui si partecipa gratuitamente fino a esaurimento posti, si trova interamente qui.
La nuova edizione di “A seminar la buona pianta” sarà a Milano dal 29 settembre all’1 ottobre. È un festival dedicato al nostro rapporto con l'ambiente e le piante: ci saranno tra gli altri Fabrizio Gifuni e Vasco Brondi.
Aggiornamento delle 16 – Anche la quattordicesima votazione per eleggere due giudici della Corte Costituzionale è andata a vuoto: non si è raggiunto il quorum. Sono stati eletti invece i due nuovi membri del Consiglio Superiore della Magistratura: sono Pierantonio Zanettin (area Forza Italia) e Paola balducci (area SEL). ***
E i giudici della Corte Costituzionale? per la quattordicesima volta la votazione del Parlamento è andata a vuoto: come siamo arrivati a questo punto?.
Durante un Consiglio dei ministri convocato a sorpresa lunedì sera alle 21, il governo ha deciso di intervenire per salvare Carige, la banca genovese da tempo in crisi. Il Consiglio dei ministri si è concluso rapidamente, senza conferenza stampa ma con la pubblicazione di un laconico comunicato. Il salvataggio, ha spiegato il governo, avverrà offrendo garanzie pubbliche sulle future emissioni di obbligazioni da parte di Carige e su un’eventuale richiesta di ulteriore liquidità a Banca d’Italia. Il comunicato ipotizza anche la possibilità di una nazionalizzazione della banca tramite una cosiddetta “ricapitalizzazione precauzionale”. Significa che se la banca chiederà in futuro soldi in prestito ai mercati o alla Banca d’Italia, lo stato metterà una garanzia pubblica su quei prestiti e li rimborserà se Carige non dovesse riuscire a farlo. Non è ancora chiaro se la decisione del governo sia solo prudenziale o se gli amministratori della banca abbiano già in programma emissioni di obbligazioni nelle prossime settimane. Lo stato interverrà ancora più direttamente se la banca dovesse trovarsi a corto di capitale. In quel caso entrerà direttamente nell’azionariato della banca tramite una “ricapitalizzazione” diventandone con ogni probabilità il controllore.
Il governo salverà Banca Carige. L'annuncio è arrivato a sorpresa ieri sera: saranno usati i fondi del "decreto salvabanche" del governo Gentiloni e non si esclude la possibilità di una nazionalizzazione.
È entrato in vigore lo scorso 7 marzo 2015 il D.Lgs. 23/2015, cioè uno dei principali decreti applicativi che fanno parte del cosiddetto “Jobs Act”, la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all’inizio di dicembre. In particolare, il decreto descrive il funzionamento del “contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti” e modifica le norme che regolano i licenziamenti individuali e collettivi di operai, impiegati e quadri assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del decreto, anche nei casi di conversione del contratto a tempo determinato o dell’apprendistato in contratto a tempo indeterminato. Si crea così un sistema molto articolato, anche in ragione del fatto che l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che si occupa di fatto dei licenziamenti illegittimi per certe categorie di lavoratori e lavoratrici, rimane in vigore per i contratti stipulati in precedenza. Il decreto in pratica esclude, per i licenziamenti economici, la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; prevede un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio; limita il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e particolari casi di licenziamento disciplinare ingiustificato; prevedere termini certi per l’impugnazione del licenziamento.
Come cambiano i licenziamenti. Un importante decreto attuativo del Jobs Act è entrato in vigore pochi giorni fa, e riguarda tutti gli assunti da adesso in poi.
La toponomastica di Roma offre sempre spunti affascinanti, grazie a un connubio unico tra retaggio latino, conformazione fisica del territorio e storia millenaria: per esempio i nomi dei quartieri – di cui avevamo parlato qui – contengono spesso tracce del passato che poi col tempo si sono corrotte e hanno cambiato forma, dando origine a nomi come Ponte Mammolo, Regola o Grottaperfetta. Ma possiamo trovare decine di altri esempi anche nei nomi delle vie e dei vicoli di Roma, buffi, indecifrabili e spesso con una storia difficile da ricostruire: è il caso di Via dei Quattro Venti e di Via Titta Scarpetta, per esempio. Qui di seguito abbiamo raccolto solo alcuni dei nomi di vie romane più particolari: se ve ne vengono in mente altri, scriveteli nei commenti (aperti solo agli abbonati al Post).
I nomi più belli delle vie di Roma. I vicoli e le strade della capitale hanno storie affascinanti quanto i loro nomi: da Largo del Pallaro a Via delle Botteghe Oscure, passando per il controverso Viale dei Quattro Venti.
I candidati al ballottaggio delle elezioni per il sindaco di Milano Stefano Parisi (candidato del centrodestra) e Giuseppe Sala (del centrosinistra) questa sera faranno un dibattito televisivo. Il dibattito sarà ospitato e trasmesso dalle 21 su Sky Tg24. Il confronto sarà condotto dal giornalista Gianluca Semprini, e il format sarà lo stesso del dibattito dello scorso 30 maggio, a cui aveva partecipato anche Roberto Corrado, candidato dal Movimento 5 stelle. I candidati avranno al massimo un minuto e mezzo per rispondere alle domande e due possibilità di replica da 30 secondi per ciascuno; dovranno poi rispondere a una domanda posta da un simpatizzante dell’avversario, e infine potranno fare un appello finale. Il dibattito si potrà vedere anche in streaming, sul sito di Sky Tg 24. Al primo turno delle elezioni, domenica 5 maggio, Giuseppe Sala è arrivato primo con 224.156 voti, il 41,70 per cento, seguito a poca distanza da Stefano Parisi che ha ottenuto 219.218 voti (il 40,78 per cento). Corrado era molto staccato, con il 10,06 per cento e 52.376 voti.
Il dibattito tra i candidati a sindaco di Milano Stefano Parisi e Giuseppe Sala, in tv. Lo organizza e trasmette Sky Tg24, questa sera dalle 21.
Ai funerali dell’attrice Mariangela Melato, morta venerdì mattina, i suoi amici e cari avevano invitato a parlare la vicepresidente del Senato Emma Bonino, ma successivamente le è stato detto che il sacerdote della Chiesa degli Artisti aveva chiesto che il suo intervento si tenesse fuori dalla chiesa, durante la cerimonia di sabato. Su questa richiesta sono nate domenica diverse polemiche: questo è il discorso di Emma Bonino fuori dalla chiesa.
Emma Bonino su Mariangela Melato. Il video dell'intervento al funerale dell'attrice, tenuto fuori dalla chiesa su richiesta del parroco.
Una pagina a pagamento sull’Unità di oggi esprime stima e solidarietà a Massimo D’Alema, auspicandone la sua partecipazione al futuro eventuale governo di centrosinistra. L’annuncio è firmato da 700 persone, quasi tutti dirigenti e amministratori locali del PD nel meridione d’Italia. (si ingrandisce con un clic)
La pagina per D’Alema sull’Unità. Comprata e firmata da 700 persone, con dichiarazioni di stima e solidarietà e l'invito a far parte del prossimo governo.
Da qualche anno, più o meno da quando sono apparsi gli ebook, il mondo della scrittura e della lettura è attraversato da due correnti che in buona parte si sovrappongono, ma che non sembra siano per nulla convergenti. La parte comune, dove queste correnti si sovrappongono, è evidentemente il libro. Ma intorno e oltre al libro, gli obiettivi, le strategie, le azioni editoriali, di marketing e commerciali e le discussioni hanno preso strade diverse. Tutte, in qualche modo, necessarie. Da un lato gli editori, l’industria del libro, che è interessata al mantenimento o alla crescita controllata e inerziale della struttura esistente del mercato, della produzione e della vendita del libro come lo conosciamo. Dall’altra, chi ritiene prioritari i cambiamenti che il contesto digitale e la tecnologia hanno indotto e indurranno nella nostra esperienza dello scrivere e del leggere.
Perché due Saloni del libro sono una buona idea. Secondo Marco Ferrario – fondatore di BookRepublic – è un'occasione per parlare da un lato di editoria, dall'altro di come cambia il modo di leggere e scrivere.
Nonostante le parziali smentite della procura di Roma, i giornali di oggi continuano a seguire da vicino il presunto utilizzo di fondi neri da parte di Finmeccanica per ottenere nuovi appalti e commesse. Le indagini si ricollegano all’inchiesta sul riciclaggio che portò agli arresti dell’imprenditore Gennaro Mokbel e l’ex senatore PDL Nicola di Girolamo. I magistrati vogliono capire la natura dei rapporti tra l’affarista romano e uno dei principali consulenti di Finmeccanica, Lorenzo Cola, molto vicino al presidente Pierfrancesco Guarguaglini. Stando agli ultimi dettagli forniti da Repubblica, nel 2007 Mokbel avrebbe investito otto milioni di euro in una operazione estero su estero in una partecipata di Finmeccanica, la Digint. Per verificare le transazioni, il pubblico ministero ha avviato alcune rogatorie negli Stati Uniti e in Europa.
Ancora su Finmeccanica. Nonostante la smentita della procura i giornali continuano a raccontare di fondi neri, appalti e insider trading.
Con la giornata di oggi, a Venezia, si chiudono le proiezioni dei film in concorso, e si cominciano a fare pronostici per i premi. L’ultimo film presentato è stato Texas Killing Field, di Ami Canaan Mann, accompagnata alla Mostra dal padre (e produttore), il regista Michael Mann, ma non dagli attori del suo film. Per la sezione “Settimana della critica”, poi, è stato presentato Missione di Pace, di Francesco Lagi, un film ambientato tra i militari italiani nei Balcani con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher e Filippo Timi, ma per il resto è stato un giorno abbastanza povero di grandi nomi. Domani verranno annunciati i vincitori e le voci dicono soprattutto Polanski, ma i candidati con delle chances sono molti (e non italiani, anche se un premio al film di Gipi è molto auspicato da queste parti): intanto il primo premio della Mostra è stato consegnato oggi da Bernardo Bertolucci a Marco Bellocchio, il Leone d’Oro alla Carriera. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’ultimo giorno di Venezia, e ora scommesse. Chi vince? Uno straniero, dicono i pronostici, e noi poi siamo di partissima. Intanto un Leone d'Oro lo hanno già dato.
Bradley Welsh, attore di T2 Trainspotting, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Edimburgo, in Scozia. Welsh aveva 42 anni ed è stato trovato ieri sera intorno alle 20 quando era già gravemente ferito. La polizia ha detto che è morto poco dopo l’arrivo degli agenti sul posto e che sta indagando, Welsh dirigeva una palestra di boxe e a 17 anni era stato campione di pesi leggeri della Amateur Boxing Association of England. Non aveva avuto particolari esperienze nella recitazione ma era comunque stato chiamato a interpretare Mr. Doyle, un boss criminale, nel sequel di Trainspotting diretto da Danny Boyle, Nel 2009 Welsh aveva preso parte anche a una puntata di Danny Dyer’s Deadliest Men, una serie documentario sugli uomini più pericolosi del Regno Unito. Welsh ha lo stesso cognome di Irvine Welsh – l’autore dei libri da cui sono tratti i film di Trainspotting – ma non è imparentato con lui. I due però erano amici. Bradley John Welsh, my heart is broken. Goodbye my amazing and beautiful friend. Thanks for making me a better person and helping me to see the world in a kinder and wiser way. ? pic.twitter.com/3duKqBxvxO
Bradley Welsh, che aveva recitato in “T2 Trainspotting”, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
Sulla prima pagina del Corriere della Sera di oggi c’è un articolo che ha a che fare con Paola Muraro, assessore all’Ambiente del comune di Roma e responsabile della gestione dei rifiuti della giunta di Virginia Raggi. Da mesi Muraro è oggetto di molte discussioni per via di un’inchiesta giudiziaria sul suo lavoro risalente a quando era consulente del comune di Roma, e di polemiche successive per il modo in cui Raggi ha gestito la notizia della stessa inchiesta. Il Corriere ha raccontato alcune novità sull’intera storia, mentre la situazione per la giunta Raggi continua a essere abbastanza precaria: mercoledì si è dimesso dal suo incarico anche Stefano Fermante, ragioniere generale del comune di Roma. Dall’inizio, in breve I principali giornali italiani cominciarono a parlare di Paola Muraro a fine luglio, collegandola a un’indagine dei Carabinieri relativa ad alcune presunte truffe avvenute nella gestione dei rifiuti di AMA, la società municipalizzata del comune di Roma che si occupa della rimozione della spazzatura in città. Prima di diventare assessore all’Ambiente della giunta Raggi, infatti, Muraro era stata per dodici anni consulente di AMA. Negli stessi giorni il PD cominciò a chiedere le dimissioni di Muraro dalla giunta Raggi, perché – diceva il PD – la procura di Roma aveva avviato un’indagine che riguardava alcuni impianti per il trattamento di rifiuti che l’assessore era tenuta a controllare quando lavorava come consulente. Alcuni giornalisti chiesero a Muraro se lei avesse ricevuto comunicazione da parte della procura di essere direttamente sotto indagine. Muraro rispose di no.
Le novità su Paola Muraro. Il Corriere della Sera oggi racconta delle cose che – se confermate – aggraverebbero la posizione dell'attuale assessore all'Ambiente di Roma.
La festa di Vanity Fair si tiene da anni dopo la cerimonia degli Oscar, e anche quest’anno ci sono passati – dopo un cambio abito – molti degli attori, registi e ospiti che erano alla premiazione. Ora che avrete visto chi ha vinto cosa, quali sono stati i momenti memorabili, le foto più belle e quelle dal red carpet, questa è un’altra occasione per commentare abiti e scelte stilistiche degli invitati. Ritroverete Scarlett Johansson, Laura Dern, Greta Gerwig, Charlize Theron, oltre a Chiara Ferragni con Fedez, Emily Ratajkowski, Kim Kardashian e Donatella Versace. Leggi anche: Le foto più belle degli Oscar
La festa di Vanity Fair, dopo gli Oscar. Dove vanno i protagonisti e gli ospiti della cerimonia, dopo un rapido cambio d'abito.
Il 5 febbraio è stata approvata in Senato una nuova legge sui libri che stabilisce che le case editrici non potranno più fare sconti superiori al 20 per cento sul prezzo di copertina. La legge non è ancora stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale e dunque non è ancora entrata in vigore: Einaudi e Bompiani, case editrici dei gruppi Mondadori e Giunti, rispettivamente, ne hanno approfittato per fare, probabilmente per l’ultima volta, un mese di sconti del 25 per cento, a partire dal 15 febbraio e fino al 15 marzo. Quella di Bompiani sono su tutto il catalogo, compresi gli ultimi libri pubblicati, quelli di Einaudi sono sui tascabili. Per chi volesse sfruttare quest’ultima occasione di pagarli così poco – e non usati – abbiamo messo insieme una lista di suggerimenti. Se nessuno fa al caso vostro qui c’è la lista che avevamo fatto la scorsa estate; qui una di due anni fa.
10 libri di Einaudi, in sconto. C'è il 25 per cento su tutti i tascabili: per i lettori "fortissimi" è l'ultima occasione di pagarli così poco, prima dell'entrata in vigore della nuova legge sugli sconti.
Alan Rickman è morto a Londra a 69 anni, era malato di cancro. Rickman era uno dei più importanti attori britannici contemporanei: aveva recitato molto sia in teatro che nel cinema, era diventato estremamente popolare dopo avere interpretato il ruolo del professor Severus Piton nei film della saga di Harry Potter. Nel 1991 vinse un BAFTA, i più importanti premi per il cinema britannico, per la sua interpretazione in Robin Hood, il principe dei ladri. Nel 1996 vinse un Golden Globe e un Emmy Award per la parte di Rasputin in Rasputin – il demone nero. Nel 2011 vinse un MTV Award per l’ultimo di Harry Potter. Ma non vinse mai un Oscar. Rickman era nato a Londra nel 1946. Aveva iniziato a recitare a scuola ma non era diventato subito un attore professionista: aveva aperto una società di design a Soho. A 26 anni era entrato alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, una delle più rispettate scuole di teatro britanniche.
La morte di Alan Rickman. Aveva 69 anni ed era malato di cancro: è stato uno dei più importanti attori britannici, ultimamente era famoso per aver fatto Piton nella saga di Harry Potter.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 25.735 casi positivi da coronavirus e 386 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 30.222 (195 in più di ieri), di cui 3.364 nei reparti di terapia intensiva (31 in più di ieri) e 26.858 negli altri reparti (164 in più di ieri). Sono stati analizzati 205.552 tamponi molecolari e 159.270 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 12,0 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,7 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 24.907 e i morti 423. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (5.518), Emilia-Romagna (3.188), Piemonte (2.997), Lazio (2.188) e Campania (1.997).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 19 marzo.
È stata appena inaugurata all’Osservatorio della Fondazione Prada, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la mostra “The Black Image Corporation”, che continuerà fino al 14 gennaio 2019 e che potrebbe interessare agli appassionate d’arte, di giornalismo, moda e fotografia, oltre che del mondo afroamericano in generale. Espone infatti una selezione di arredi e archivi fotografici del settimanale Jet e del mensile Ebony, le due riviste che dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta plasmarono l’identità e la cultura afroamericana. La selezione è stata curata dall’artista di Chicago Theaster Gates – sul Post ne avevamo già parlato qui: si occupa soprattutto di social practice, una forma d’arte sociale che cerca di coinvolgere le persone comuni, e ha realizzato molti progetti di riqualificazione dei quartieri poveri attraverso installazioni d’arte e interventi urbani. Anche questo progetto è a metà strada tra l’arte e la salvaguardia di un pezzo di cultura e storia nera che rischia di scomparire. Le due riviste erano pubblicate dalla Johnson Publishing Company: fondata nel 1942 da John H. Johnson a Chicago, entrò in crisi negli anni Novanta finendo per vendere i diritti di pubblicazione, e poi l’archivio fotografico e gli stessi arredi. Quando Ebony e Jet vennero fondate però, rispettivamente nel 1945 e nel 1951, diventarono il corrispettivo nero di Life, la più importante rivista di fotogiornalismo al mondo, e di Reader’s Digest, dedicata ai temi sociali e di attualità: «erano lette da sette milioni di persone – ha spiegato Gates all’inaugurazione della mostra – erano come i cornflakes». Fuori dagli Stati Uniti però queste immagini «non sono mai state viste, per questo ho deciso di celebrarle. L’erede di John Johnson voleva vendere l’archivio fotografico per 25 milioni di dollari, ma io volevo dimostrare che potevano trovare nuova vita in un museo, se rappresentate bene. Quindi ho chiesto il permesso di portarle in Europa, in un certo senso ho fatto da cheerleader a questo archivio».
Le foto di Ebony e Jet in mostra a Milano. L'Osservatorio della Fondazione Prada espone alcune dei 4 milioni di immagini dell'archivio delle due più importanti riviste afroamericane di sempre.
Due persone sono morte dopo che il piccolo aereo su cui stavano viaggiando si è schiantato a Caorle, in provincia di Venezia. Secondo le prime informazioni, una delle due persone a bordo morte nell’impatto era un istruttore di volo. Il piccolo aereo era un Sia Marchetti Sf 260. Non sono ancora noti i motivi dello schianto. #Venezia Alle 13.45, i @emergenzavvf sono intervenuti per un #incidente #aereo appena fuori l’elisuperficie di #Caorle: deceduti i due occupanti del velivolo. Sul anche posto il @SUEM_Veneto: ma il medico ha potuto solo dichiarare la morte degli uomini a bordo del monomotore. pic.twitter.com/bUJ7TYR4m2
Due persone sono morte nella caduta di un piccolo aereo a Caorle, in provincia di Venezia.
La direzione nazionale del Partito Democratico si è tenuta lunedì per discutere di riforme, compresa quella del Senato che è arrivata in aula tra molte contestazioni senza essere prima esaminata dalla commissione Affari costituzionali. La riunione si è conclusa a fine pomeriggio con l’approvazione all’unanimità della relazione del segretario Matteo Renzi, ma al voto non ha partecipato la minoranza dissidente nei confronti della riforma del Senato, in particolare sulla non elettività dei senatori. La questione rimane ancora confusa, con accenni ad aperture da entrambe le parti che però si mescolano a bluff e strategie dialettiche. A fine riunione, in effetti, Bersani ha detto di avere percepito aperture significative da parte di Renzi, il quale però non aveva definito chiaramente in cosa si concretizzerebbero queste aperture. Anzi, Renzi ha avvertito di ritenere molto ardita l’eventuale scelta del presidente del Senato Grasso di aprire la ridiscussione sull’articolo 2. La maggioranza del PD è favorevole alla riforma, vuole sveltire i tempi di approvazione ed evitare l’ostruzionismo dell’opposizione: ma 28 senatori del partito hanno firmato nelle scorse settimane degli emendamenti per modificarne il testo, in particolare per quanto riguarda l’articolo 2, sull’elettività o la non elettività diretta dei componenti del nuovo Senato. «Adesso i voti sono diventati un po’ pleonastici. Andiamo alla sostanza: mi pare che Renzi abbia fatto un’apertura significativa». Così Pier Luigi Bersani appena arrivato alla Festa dell’Unità di Modena commenta l’intervento di Renzi alla direzione Pd. «Voglio essere chiaro ancora una volta – ha spiegato l’ex segretario – se si intende, come mi pare di avere capito, che gli elettori decidano, scelgano i senatori, e i consigli regionali ratificano, ne prendono atto, va bene, sono d’accordo. Perché è la sostanza di quello che abbiamo sempre chiesto. Decidono gli elettori, i senatori non li si fa in una trattativa a tavolino. Meglio tardi che mai, se è così». «Adesso – ha detto ancora – vedremo al Senato come verrà tradotta questa indicazione, questa apertura e se è così si può andare avanti senza bisogno di Verdini eh, perché quando ci mettiamo d’accordo – avverte – non c’è bisogno di nessuno».
La direzione nazionale del PD, interlocutoria. La relazione di Renzi approvata all'unanimità, ma la minoranza non ha votato, ma Bersani ha registrato "aperture significative", ma non si sa se Renzi le abbia fatte.
Questo fine settimana al cinema ci sono nove film nuovi. Il primo è Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri, il secondo film tratto dai libri di Rick Riodan. C’è poi R.I.P.D – Poliziotti dall’aldilà, con Ryan Reynolds che è un agente di polizia ucciso da poco e viene cooptato dal “dipartimento riposa in pace” un corpo di poliziotti morti che caccia anime criminali “sfuggite al giudizio”. Il suo partner è Jeff Bridges. Una fragile armonia parla invece di un quartetto d’archi il cui leader scopre di avere il morbo di Parkinson, mentre Il potere dei soldi parla di un ragazzo coinvolto in un caso di spionaggio industriale tra due grandi società di telecomunicazioni. Come ti spaccio la famiglia è una commedia su uno spacciatore che deve importare un grande carico di marijuana dal Messico agli Stati Uniti e assolda la vicina di casa (Jennifer Aniston) e due ragazzi perché fingano di essere la sua famiglia e gli permettano di dare meno nell’occhio al confine. Mood Indigo è il nuovo film di Michel Gondry, tratto da un romanzo di Boris Vian, L’arbitro parla di una squadra di calcio di terza categoria che perde sempre in cui a un certo punto torna un giocatore molto forte.
I film del weekend. Il nuovo film di Michel Gondry, uno su un corpo di polizia fantasma e un documentario su Fellini: tutti i trailer.
J. P. Morgan Chase & Co., una delle più grandi società finanziarie del mondo con sede a New York, ha ammesso pochi giorni fa una perdita di circa 2 miliardi di dollari (1,54 miliardi di euro) a causa di una serie di operazioni di investimento andate male. La perdita è stata ammessa dall’amministratore delegato della società, James Dimon, uno dei manager più celebri di Wall Street. Dimon, riporta il Wall Street Journal, ha tenuto una conferenza stampa dopo la chiusura della borsa di New York di giovedì e ha criticato pesantemente la strategia della banca, definendola “complessa, difettosa, male approvata, male eseguita e male controllata.”
J.P. Morgan ha perso 2 miliardi di dollari. La più grande banca USA ha dichiarato che ci sono stati molti errori in complesse operazioni finanziarie, ma i bilanci non andranno in passivo.
Durante la Seconda guerra mondiale, nel periodo tra il 1941 e il 1945 che in Russia viene chiamato “la Grande Guerra Patriottica”, la forma triangolare diventò lo standard della corrispondenza tra i soldati al fronte e le loro famiglie. Il blog Poemas del rio wang ne ha ricostruito la storia. Durante la guerra, la posta veniva raccolta dal fronte e inviata ai familiari dei soldati gratuitamente. Non si poteva fare in altro modo perché far arrivare i francobolli fino alle zone di combattimento sarebbe stato molto difficile. Le cartoline e le buste c’erano, ma finivano molto in fretta. I soldati, allora, nei primi mesi della guerra inventarono un formato che era una lettera e una busta insieme. ll procedimento per piegare il foglio è simile a quello per fare l’origami a forma di shako, il cappellino militare.
Le lettere triangolari dal fronte russo. Durante la Seconda guerra mondiale i soldati spedivano a casa i loro messaggi senza busta, piegati a triangolo.
Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano dove il 30 aprile era stato ricoverato e operato per un’occlusione intestinale. All’uscita dall’ospedale il leader di Forza Italia ha detto di stare bene e di avere intenzione di partecipare alla campagna elettorale per le elezioni europee, dopo qualche altro giorno di convalescenza. «Tante cose si sono succedute, mi hanno fatto pensare di essere alla fine del girone – ha detto Berlusconi – ma invece ho avuto una ripresa formidbile, con tutti i valori fondamentali a posto».
Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano.
© Mark Shaw / mptvimages.com Fino al 6 maggio la Proud Central di Londra ospiterà la mostra Life with the Kennedys: Photographs by Mark Shaw, con foto storiche della famiglia del presidente americano John Fitzgerald Kennedy scattate da Mark Shaw, noto fotografo che lavorava per la rivista LIFE e che ha fotografato la famiglia Kennedy quando JFK era ancora senatore e durante i suoi primi anni di presidenza. La mostra è stata pensata per il 55esimo anniversario dell’assassinio di JFK, che venne ucciso il 22 novembre 1963 mentre attraversava sulla limousine presidenziale lo spiazzo di Dealey Plaza, nel quartiere del West End a Dallas.
5 foto della famiglia Kennedy. Tra la Casa Bianca e la casa al mare, immagini intime e personali scattate da Mark Shaw.
Avengers: Endgame, il 22° film dell’Universo cinematografico Marvel, è diventato il secondo film con i maggiori incassi totali nella storia del cinema, superando Titanic, che aveva incassato 2 miliardi e 187 milioni di dollari. Per ora il film più visto nella storia del cinema continua a essere Avatar, che come Titanic è stato diretto da James Cameron. Avatar incassò in tutto 2 miliardi e 877 milioni di dollari: è difficile ma non impossibile che Endgame possa superare anche Avatar. Le classifiche di questo tipo sono fatte in termini assoluti, senza tenere cioé conto dell’inflazione. “Avengers: Endgame” per chi lo ha visto
“Avengers: Endgame” ha incassato più soldi di “Titanic”.
All’inizio del 2019 a Parigi aprirà un nuovo museo di arte contemporanea della Fondazione François Pinault. Il museo sarà all’interno dell’ex borsa di commercio di Parigi, che non è la borsa di Parigi e si trova nel quartiere di Les Halles, nel centro della città. Il 26 giugno l’imprenditore multimiliardario François Pinault ha presentato il progetto di ristrutturazione dell’edificio insieme alla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. C’era anche il figlio di Pinault, François-Henri Pinault, che è il presidente e amministratore delegato di Kering, la società fondata dal padre che tra gli altri marchi possiede Gucci, Bottega Veneta e Saint Laurent: è la terza più grande multinazionale del lusso dopo LVMH e Richemont. Per chi conosce Parigi, il palazzo della borsa di commercio si trova in rue de Viarmes, vicino alle stazioni della metro Louvre-Rivoli e Les Halles; ha una grande cupola con una struttura in metallo e vetro che lascia passare la luce in un vasto spazio circolare, lungo il quale sono disposti dei portici. È un importante edificio storico (la sua costruzione cominciò nel 1763) ma è uno dei meno conosciuti della città. Sarà ristrutturato secondo un progetto dell’architetto giapponese Tadao Ando, che si è già occupato di Punta della Dogana a Venezia, uno degli spazi espositivi della Fondazione Pinault. Oltre ad Ando, lavoreranno alla ristrutturazione dell’edificio gli architetti francesi Pierre-Antoine Gatier, Lucie Niney e Thibault Marca.
L’ex borsa di commercio di Parigi diventerà un museo della Fondazione Pinault. Esporrà opere d'arte contemporanea nel quartiere Les Halles, l'inaugurazione è prevista per il 2019.
Dopo due giorni consecutivi di incontri e trattative, durati in tutto più di venti ore, i ministri delle Finanze dei paesi che adottano l’euro – riuniti nel cosiddetto “eurogruppo” – sono riusciti a trovare un accordo per una serie di interventi economici con cui affrontare la crisi causata dal coronavirus. L’accordo è il risultato di un compromesso in cui gli elementi più ambiziosi – come gli “eurobond” richiesti tra gli altri da Italia e Spagna – non sono stati inclusi. La novità principale è la possibilità di utilizzare gli aiuti forniti dal MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, per effettuare spese sanitarie. Ogni paese avrà diritto di chiedere un finanziamento pari al 2 per cento del proprio PIL (per l’Italia circa 35 miliardi di euro). Questi soldi potranno essere spesi nel sostegno “diretto o indiretto” ai propri sistemi sanitari. La novità è costituita dal fatto che questi fondi saranno distribuiti a chi dovesse eventualmente richiederli senza condizioni, ma a patto che siano destinati alle spese sanitarie. Non ci sarà invece l’obbligo di accettare un pacchetto di riforme e interventi economici stabilito dalla Commissione Europea, come avviene normalmente con gli aiuti concessi dal MES.
Cosa ha deciso l’Europa, quindi. Dopo una lunghissima riunione i ministri delle Finanze dei paesi che adottano l'euro hanno raggiunto un accordo piuttosto modesto (e senza eurobond, come da attese).
A partire da un mini documentario di due famosi hip hopper di New York, Jacopo Colò racconta la storia, un po’ vera e un po’ leggendaria, di come una notte di tempesta e un blackout (e i saccheggi che ne seguirono) cambiarono le sorti dell’hip hop newyorkese. Grandmaster Caz e Disco Wiz sono due storici hip hopper newyorkesi. Raccontano in un piccolo documentario radiofonico (e nel video sotto) come, secondo loro, la cultura hip hop è esplosa.
La notte che cambiò l’hip hop. Un documentario racconta la storia un po' vera e un po' leggendaria di come nel 1977, grazie una tempesta e un blackout, i dj di New York si moltiplicarono.
La società Wixen Music Publishing, che gestisce le licenze per le canzoni di circa 200 artisti (compresi Tom Petty, Neil Young, Janis Joplin e Missy Elliott) ha fatto causa per 1,6 miliardi di dollari al servizio di streaming musicale online Spotify. Stando alle informazioni raccolte da Variety, la causa legale è stata depositata in California la settimana scorsa e sostiene che Spotify abbia utilizzato “migliaia di canzoni” senza avere le licenze adeguate per farlo. Il problema riguarda il sistema con cui Spotify identifica i diritti per ogni canzone, necessari per il riconoscimento degli stessi ai compositori e agli artisti. L’azienda aveva avuto in passato problemi simili sia con i gestori delle licenze per le canzoni sia con le grandi etichette discografiche come Warner, Universal e Sony. Una causa analoga era stata risolta lo scorso anno con il pagamento di un accordo da 43 milioni di dollari.
C’è una causa da 1,6 miliardi di dollari contro Spotify. L'ha depositata una grossa società che gestisce i diritti d'autore di circa 200 artisti.
Domenica 29 aprile si voterà per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Il favorito per la carica di presidente è Massimiliano Fedriga, candidato della Lega Nord appoggiato da tutto il centrodestra. Il candidato del Partito Democratico, il vicepresidente uscente Sergio Bolzonello, è dato invece a grande distanza e un suo recupero appare impossibile. Infine il Movimento 5 Stelle ha candidato Alessandro Fraleoni Morgera, anche lui probabilmente con poche possibilità di ottenere un buon risultato: il Movimento non è mai andato particolarmente bene nella regione e, alle elezioni locali, solitamente i suoi consensi scendono moltissimo (qui trovate gli ultimi sondaggi). Come alle ultime elezioni in Molise (dove domenica ha vinto il centrodestra), anche a quelle in Friuli Venezia Giulia sono stati attribuiti dei potenziali significati nazionali, vista la complicata fase di formazione del governo. La Lega si aspetta un ottimo risultato che possa mostrare non solo la sua forza rispetto al Movimento 5 Stelle, ma anche la sua crescente importanza all’interno della coalizione di centrodestra. Due risultati che, secondo alcuni osservatori, metterebbero la Lega in una posizione negoziale migliore nelle attuali trattative per la formazione del governo.
Domenica si vota in Friuli Venezia Giulia. Il centrodestra guidato dal candidato leghista Massimiliano Fedriga è praticamente sicuro della vittoria, centrosinistra e Movimento 5 Stelle si giocano il secondo posto.
In meno di un decennio, gli smartphone sono diventati centrali nelle nostre vite. Per tantissime persone sono il punto di accesso privilegiato non solo a tutte le informazioni disponibili sul Web, ma anche alle nostre reti sociali, da quelle familiari a quelle più estese dei social network, con centinaia (a volte migliaia) di persone con cui condividiamo molti aspetti della nostra esistenza. Tra il 2007 e il 2013 le vendite degli smartphone sono aumentate enormemente, persino durante gli anni più difficili della crisi economica, creando di fatto una nuova economia con miliardi di ricavi e milioni di nuovi posti di lavoro. La loro crescita anno dopo anno sembrava inarrestabile, con una frenesia nel rincorrere gli ultimi e più potenti modelli. Ma ora che il mercato degli smartphone ha raggiunto una certa maturità, con tecnologie provate e sempre più affidabili, il periodo d’oro per i produttori di cellulari sembra essere indirizzato verso la fine, con una normalizzazione delle vendite che causerà grandi cambiamenti in un’industria ancora molto giovane, e con benefici per noi consumatori. Come spiega Jack Swearingen in una dettagliata analisi pubblicata sul New York Magazine, tra il 2013 e il 2014 la crescita delle vendite di smartphone ha iniziato a rallentare, passando da doppia a singola cifra percentuale. Nel 2017 le consegne di nuovi smartphone sono diminuite per la prima volta, con meno dispositivi venduti rispetto al 2016. I principali produttori si stanno rassegnando a una realtà molto diversa rispetto a quella di qualche anno fa, con la prospettiva di vendite ridotte in buona parte dei mercati, compresi quelli emergenti dove confidavano di mantenere più a lungo alti livelli di vendite.
Il periodo d’oro degli smartphone sta finendo. Se ne vendono sempre meno e tendiamo a usarli più a lungo prima di sostituirli: un intero mercato da 500 miliardi di dollari l'anno sta cambiando, a nostro vantaggio.
Nei prossimi giorni è attesa una sentenza del Tribunale di Milano sulla situazione economica della Pedemontana, un tratto di autostrada mai completato che avrebbe dovuto unire gli aeroporti lombardi di Malpensa (Varese) e Orio al Serio (Bergamo). A luglio la procura di Milano ha chiesto alla società che la gestisce, controllata all’80 per cento da Regione Lombardia, di dichiarare il fallimento: la società è in perdita cronica, i dati sull’utilizzo sono molto lontani dalle previsioni e al momento né lo stato né i privati sembrano voler mettere i soldi per completare l’opera (secondo una recente stima dell’Espresso servirebbero 3 miliardi di euro). Il progetto è stato appoggiato da anni soprattutto dalla Regione Lombardia, controllata dal centrodestra, e il suo fallimento sarebbe una sconfitta politica notevole per il presidente lombardo Roberto Maroni e la sua coalizione. Il progetto iniziale prevedeva circa 160 chilometri di nuove strade, di cui 87 di autostrada e 70 di strade provinciali e comunali. Per ora sono stati realizzati solamente i due brevi tratti di tangenziale vicino Varese e Como e 22 chilometri di autostrada fra Cassano Magnago (Varese) e Lomazzo (Como), questi ultimi aperti nel 2015. Il problema è che i guadagni ottenuti finora non hanno compensato gli investimenti, peraltro quasi tutti a carico dello stato, e i cantieri si sono fermati a inizio 2016.
La Pedemontana lombarda rischia di fallire. Doveva collegare gli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio ma non è mai stata completata, costa tantissimo e non guadagna.
Un gruppo di ricercatori dell’University of Rochester, New York (Stati Uniti), ha realizzato una superficie metallica che è in grado di repellere l’acqua: ma di repellerla letteralmente. Se si fanno cadere delle gocce d’acqua sul materiale, vengono rimbalzate via prima che lo possano bagnare. A differenza di altri sistemi già sperimentati in passato, in questo caso l’effetto è ottenuto fisicamente e non attraverso l’utilizzo di particolari rivestimenti chimici della superficie. L’obiettivo è fare in modo che l’acqua non si fermi da subito, e non che venga smaltita rapidamente come avviene con altri sistemi per rendere le superfici idrorepellenti.
È stata inventata una nuova superficie idrorepellente. Ma VERAMENTE idrorepellente: le gocce d'acqua ci rimbalzano sopra.
Apple pagherà 113 milioni di dollari (quasi 100 milioni di euro) per chiudere le indagini in 34 stati americani sui rallentamenti delle prestazioni dei vecchi iPhone nel caso in cui la loro batteria fosse ormai logora e non stabile a sufficienza da garantire un normale funzionamento delle applicazioni. Nel 2017 Apple aveva ammesso di aver previsto i rallentamenti e si era scusata, ma aveva respinto l’accusa che fossero stati appositamente pensati per rallentare gli iPhone più vecchi, in modo da incentivare l’acquisto di modelli più recenti, la cosiddetta “obsolescenza programmata”. Il procuratore generale dell’Arizona, Mark Brnovich, che ha contribuito allo sviluppo delle indagini, ha detto che Apple «deve smettere di manipolare i consumatori e dire loro tutta la verità sulle loro pratiche e sui prodotti». In Arizona Apple pagherà 5 milioni di dollari di risarcimenti (circa 4 milioni e duecentomila euro). In una dichiarazione in tribunale, Apple ha detto di aver accettato di pagare per concludere le indagini, ma ha aggiunto che «nulla di quanto contenuto nel presente documento può essere considerato o interpretato come un’ammissione o una concessione di qualsiasi violazione di legge, norma o regolamento o di qualsiasi altra questione di fatto o di diritto, o di responsabilità o illecito, che Apple nega espressamente».
Apple pagherà 113 milioni di dollari di risarcimenti per i rallentamenti degli iPhone.
Full Color Considerations è una serie di fotografie scattate nel gennaio del 2016 a Bangkok, in Thailandia, dal fotografo Mathias Strømfeldt, che vive e lavora a Copenaghen. Bangkok è la città più grande e importante della Thailandia ma le foto di Strømfeldt – scattate tutte in analogico su una pellicola 35mm – non ne mostrano i luoghi più visitati dai turisti o le strade affollate. Nelle sue foto, Strømfeldt ha cercato di isolare i soggetti dall’ambiente circostante per allontanarsi dalla frenesia della città e darne un’immagine più calma e isolata: ci sono strade, bancarelle, oggetti, persone e interni di negozi, che danno l’impressione di essere lontane dalla confusione di una megalopoli da oltre otto milioni di abitanti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Un altro modo di fotografare Bangkok. Strade, persone e dettagli che danno una straniante impressione di calma, da uno dei posti più affollati del mondo.
Il cantante Michele Bravi, vincitore della settima edizione di X Factor, è rimasto coinvolto in un incidente in cui è morta una donna di 58 anni. Lo ha comunicato lo staff dello stesso Bravi sulla sua pagina Facebook. L’incidente è avvenuto il 22 novembre, poco prima delle 20: la donna era alla guida di una moto, Bravi alla guida di un’auto. Bravi, che ha 23 anni, ha comunicato di aver annullato tutti i suoi concerti in programma, cioè due a Milano e uno a Roma, previsti per i prossimi giorni. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Il cantante Michele Bravi ha annullato tutti i suoi concerti dopo essere rimasto coinvolto in un incidente in cui è morta una persona.
La Camera ha approvato giovedì l’introduzione del reato di tortura con 244 voti favorevoli, 14 contrari e 50 astenuti. Ora il testo del disegno di legge dovrà tornare al Senato, dove era già stato votato in prima lettura il 5 marzo del 2014 ma con un testo diverso. L’Italia ha ratificato la convenzione dell’ONU contro la tortura ma non ha ancora introdotto nel proprio ordinamento il reato di tortura. Dopo la condanna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo nei confronti dell’Italia per il comportamento tenuto dalle forze dell’ordine durante l’irruzione alla scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, si è tornati a discutere dell’introduzione del reato di tortura: la Corte, nello specifico, ha anche criticato la legislazione penale italiana, giudicandola inadeguata perché non prevede tale reato e non ha nemmeno delle norme in grado di prevenire in modo efficace il ripetersi di tali possibili violenze da parte della polizia. Il problema, si leggeva nel comunicato stampa della sentenza, è «strutturale». L’iter del disegno di legge Il disegno di legge approvato alla Camera si intitola “Introduzione del delitto di tortura nell’ordinamento italiano”: è stato presentato il 19 giugno del 2013 da Luigi Manconi, senatore del Partito democratico. Dopo l’approvazione in prima lettura al Senato nel marzo del 2014, l’esame alla commissione giustizia della Camera era durato dieci mesi e erano state apportate delle modifiche: il 23 marzo del 2015 si era tenuta la discussione generale alla Camera con il voto degli emendamenti e giovedì 9 aprile il voto.
Cosa c’è nel disegno di legge sulla tortura. È stato approvato dalla Camera, ora torna al Senato: il testo era stato presentato da Luigi Manconi, che dopo le modifiche però l'ha definito «mediocre».
L’intima amicizia tra Elizabeth Taylor e Michael Jackson era nota ai media: molti parlavano addirittura di un legame romantico, o di amore non corrisposto del cantante per l’attrice. Di certo i due avevano un rapporto molto stretto e parecchie cose in comune, prime tra tutte la fama precoce e la trasformazione più subita che desiderata in icona mondiale. Lei testimoniò in favore di Jackson al processo in cui era accusato di pedofilia, celebrò il suo ultimo matrimonio al ranch di lui e fu profondamente colpita dalla sua morte. Lui le dedicò una canzone, in occasione del suo sessantacinquesimo compleanno: Elizabeth, I love you.
Elizabeth I love you. La canzone che Michael Jackson cantò per Elizabeth Taylor.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Cos’è il Sugru. Una nuova supercolla: oggi ne scrive Repubblica ma un anno fa Wired aveva intervistato la sua creatrice.
Spurn Head è una delle più importanti riserve naturali dell’Inghilterra. Si trova all’estremità meridionale della costa dello Yorkshire ed è un promontorio di sabbia lungo quasi cinque chilometri e largo al massimo 50 metri. Per la particolare conformazione geologica e la posizione geografica, davanti al Mare del Nord, la riserva naturale è considerata una delle zone più adatte in Europa all’osservazione e al monitoraggio dei flussi migratori di uccelli. In autunno la riserva viene raggiunta dai volontari del British Trust for Ornithology che raccolgono dati sugli uccelli e dai birdwatchers, attratti dalla possibilità di osservare specie molto rare pronte ad abbandonare la costa e a spostarsi verso la Scandinavia. Sul sito del parco è possibile seguire giornalmente le specie avvistate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le migrazioni nello Yorkshire. Le foto degli uccelli di passaggio nella lunga penisola di Spurn Head.
I più anziani o cinefili associano la sua faccia inquietante e ambigua a quella di Max Bercovicz di C’era una volta in America, di Sergio Leone, ma James Woods ha partecipato a una cinquantina di film ed è stato diretto da grandi registi come Elia Kazan, Sydney Pollack, David Cronenberg, Martin Scorsese, Oliver Stone e Clint Eastwood, tra gli altri. Woods è stato nominato due volte agli Oscar ma nella sua lunga carriera ha vinto un solo Golden Globe, alla fine degli anni Ottanta; oggi compie settant’anni. Woods è nato a Vernal, nello Utah, il 18 aprile del 1947. Si è iscritto alla facoltà di Scienze politiche del Massachusetts Institute of Technology (MIT), ma ha interrotto gli studi nel 1969 per fare l’attore e trasferirsi a New York. Il suo primo ruolo importante è arrivato qualche anno dopo, ne I visitatori di Elia Kazan, ma il successo vero arrivò con il ruolo da protagonista in Videodrome di David Cronenberg (1983), film tra l’orrore e la fantascienza in cui Woods interpreta Max Renn, proprietario di una TV via cavo in preda alle allucinazioni a cui viene inserita una videocassetta nello stomaco.
James Woods ha 70 anni. Ha interpretato uno dei gangster più famosi della storia del cinema ed è stato diretto da molti importanti registi, da Cronenberg a Stone.
Il governo e alcuni sindacati hanno raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto della scuola e l’aumento degli stipendi che riguarderà 1 milione e 200 mila persone tra docenti, personale ATA, ricercatori, tecnici e amministrativi. L’accordo è stato firmato, tra gli altri, da Doc Cgil, Cisl e Uil scuola, mentre sono rimasti fuori Snals e Gilda. Come scrivono oggi diversi giornali erano quasi dieci anni che il contratto della scuola non veniva rinnovato. #Contratto, firmato il rinnovo per #Scuola, #Università, #AFAM, #Ricerca. Coinvolti 1,2 mln di dipendenti. @valeriafedeli: "Soddisfatti per intesa. Valorizzare chi lavora nei settori della conoscenza è investimento sul futuro"
È stato rinnovato il contratto della scuola. Ci saranno aumenti medi sullo stipendio pari a 85 euro lordi mensili e riguarderà più di un milione di persone.
Nelle ultime ore Twitter ha iniziato a sospendere e chiudere numerosi account riconducibili a persone e gruppi di estrema destra responsabili della pubblicazione di messaggi d’odio e razzisti, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Tra gli account sospesi più conosciuti c’è quello di Jayda Fransen, vice presidente di Britain First, un movimento britannico di estrema destra noto per le sue campagne contro l’Islam. A fine novembre il suo account aveva diffuso tre video anti-musulmani, almeno uno dei quali era un falso, che erano stati poi ritwittati dall’account personale di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti. Twitter aveva annunciato lo scorso novembre un cambiamento alle regole di utilizzo del suo social network, entrate in vigore ieri, lunedì 18 dicembre. Molti membri dei gruppi di estrema destra e di altre organizzazioni in queste settimane avevano avviato diverse iniziative di protesta online e campagne per spostarsi su un altro social network, accusando Twitter di voler censurare le loro attività. Le nuove regole di Twitter parlano genericamente di messaggi d’odio e di account che incitano alla violenza, senza citare casi specifici, ma come dimostrano le sospensioni eseguite finora è chiaro che tra i gruppi più interessati ci sono quelli di estrema destra, che usano frasi violente nei loro tweet e nelle loro biografie, e utilizzano immagini nel profilo non consentite, come svastiche e altri simboli nazisti o riconducibili ai più famosi gruppi razzisti statunitensi.
Twitter ha iniziato a sospendere decine di account estremisti e violenti. È stato sospeso anche l'account che pubblicò i video anti-islamici ritwittati da Trump.
Aggiornamento, 18.30 – Dopo il documento approvato questa mattina dal consiglio federale della Lega Nord, che richiede le elezioni regionali in Lombardia per il prossimo aprile, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni ha reagito rifiutando ancora una volta qualsiasi possibilità di elezioni anticipate. Su Twitter, dove Formigoni è molto attivo, l’unico commento della giornata sull’attuale crisi politica è arrivato poco dopo le 18: L’accordo firmato giovedì con Maroni e Alfano e’ chiaro. Se la Lega avesse cambiato idea, immagino che ce lo spieghera’
La Lega scarica Formigoni? il consiglio federale del partito chiede il voto ad aprile, con due anni di anticipo, e le dimissioni di tutti i consiglieri rinviati a giudizio.
Venerdì mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in videoconferenza all’evento “Futura: lavoro, ambiente, innovazione”, un’iniziativa organizzata dalla CGIL in cui Conte ha dialogato con il segretario del sindacato Maurizio Landini. Verso la fine del suo intervento, Conte ha risposto a una domanda sul Natale e su come lo passeranno le famiglie, se per allora saranno ancora in vigore le restrizioni imposte dal governo. Conte ha risposto così: «Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre… al di là delle professioni religiose di ciascuno, il Natale non lo dobbiamo identificare solo con l’occasione di fare regali, di scambiare dei doni […]. È anche un momento di raccoglimento spirituale, quindi farlo con tantissime persone non viene troppo bene».
Il Natale «non viene troppo bene» se trascorso con molte persone, dice Conte. Lo ha detto parlando delle possibili restrizioni che arriveranno, sottolineando che «è anche un momento di raccoglimento spirituale».
Nelle ultime settimane sul gruppo Facebook “Smontaggio Expo” alcune persone stanno condividendo delle fotografie scattate all’interno dell’area dove fino al 31 ottobre si è tenuto Expo 2015, l’esposizione universale di Milano. A partire dall’inizio di novembre Expo ha chiesto ai responsabili dei vari padiglioni di portare via gli arredi e gli oggetti che desideravano conservare: dopo questa fase nell’area di Expo sono arrivati centinaia di operai che hanno iniziato a smontare e demolire i padiglioni (quelli che non verranno mantenuti o conservati per essere ricostruiti altrove) e le altre strutture dell’esposizione. Da gennaio il numero di operai aumenterà, arrivando fino a duemila. Entro marzo le operazioni di smontaggio dovrebbero essere finite. Nelle fotografie, scattate tra gli altri da Elena Galimberti, Marco Brian De Tommaso e Corrado Bina, si vedono i padiglioni sventrati dalle ruspe, le strade deserte e quello che rimane all’interno delle zone espositive (poco). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Expo smontata. Alcuni padiglioni sono stati letteralmente sventrati dalle ruspe, altri vengono smontati a strati: le foto sono state pubblicate su un gruppo Facebook.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
La resa di Conso. Cosa significano le ammissioni dell'ex ministro della Giustizia sulla trattativa con la mafia.
“Il meraviglioso morbillo di Melanie” (“Melanie’s Marvelous Measles”) è un libro per ragazzi pubblicato nel 2012 negli Stati Uniti dall’autrice Stephanie Messenger, di origini australiane e che vive a Brisbane, nel Queensland. Come spiega la quarta di copertina, il libro (pubblicato con un servizio di “self publishing”) è stato scritto “per educare i bambini sui benefici di avere il morbillo e su come si possa guarire dalla malattia in modo naturale” – cioè senza ricorrere ai vaccini per rendere immuni i bambini dalla malattia. Messenger spiega di avere cresciuto tutti e tre i suoi bambini senza vaccinarli e di ritenere che le malattie infettive che si contraggono da bambini abbiano “effetti positivi sul corpo”. Il libro sul morbillo di Melanie è molto discusso in questi giorni negli Stati Uniti, perché richiama molti dei temi sollevati da chi sostiene – senza alcuna base scientifica – che vaccinare i bambini possa essere pericoloso e controproducente. Le campagne contro le vaccinazioni stanno diventando un serio problema negli Stati Uniti: secondo alcuni analisti il numero di contagi di malattie come morbillo sta tornando ad aumentare, dopo decenni in cui era stato tenuto sotto controllo proprio grazie alle vaccinazioni.
Giudizi su un libro che parla del “meraviglioso morbillo”. Un libro contro i vaccini – "per educare i bambini sui benefici di avere il morbillo" – sta avendo un trattamento piuttosto duro nelle recensioni su Amazon.
Ogni giorno centinaia di milioni di iscritti ai social network condividono online contenuti e opinioni sulle cose che fanno in giro, esprimendosi sulla qualità di un pranzo al ristorante, di un film visto al cinema o di una canzone da poco scaricata sul proprio lettore mp3. Queste informazioni, utili per affinare una ricerca online con i consigli dei propri amici, sono visibili negli aggiornamenti di stato dei social network, ma rimangono inaccessibili nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Per superare questo limite, Microsoft ha deciso di sperimentare su Bing, il motore per le ricerche online nato dalle ceneri di Live Search, una nuova funzione che integra le informazioni provenienti da Facebook nelle pagine dei risultati. Il nuovo sistema, in fase di sperimentazione negli Stati Uniti, consente di rendere “sociale” il ritrovamento dei contenuti online, sfruttando gusti e opinioni dei propri contatti sul trafficato social network. Le novità interessano al momento due funzioni di Bing, ma Microsoft e Facebook confidano di poter presto estendere il servizio per offrire maggiori opzioni agli utenti.
Bing ora cerca anche su Facebook. Il motore di ricerca di Microsoft ti dice che cosa pensano i tuoi amici dei contenuti che stai cercando.
È morta a 94 anni la scrittrice britannica Rosamunde Pilcher, conosciuta per i romanzi sentimentali e in particolare per I cercatori di conchiglie (The Shell Seekers), uscito in Regno Unito nel 1987 e in Italia l’anno dopo. Pilcher nacque a Lelant, in Cornovaglia, nel 1924, con il nome di Rosamunde Scott; cambiò il cognome in Pilcher nel 1946, quando sposò Graham Hope Pilcher. Nel 1949 pubblicò il suo primo libro con lo pseudonimo di Jane Fraser, mentre il primo firmato Rosamunde Pilcher fu A Secret to Tell, uscito nel 1955. I cercatori di conchiglie, il suo 14esimo romanzo e maggior successo, è ambientato tra Londra e la Cornovaglia in un periodo che va dalla Seconda guerra mondiale agli anni Cinquanta; racconta la storia di Penelope Keeling, che dopo la morte del padre artista scopre che le sue opere valgono una piccola fortuna. Il libro restò per 49 settimane nella classifica del New York Times dei libri più venduti; ha venduto più di 10 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato adattato in un omonimo film con protagonista Vanessa Redgrave. Da allora Pilcher divenne una delle autrici più lette e famose in tutto il mondo, dove i suoi libri hanno venduto più di 60 milioni di copie.
È morta la scrittrice Rosamunde Pilcher.
Il 10 luglio del 2008 Apple mise online il suo App Store, il sistema per scaricare e acquistare le applicazioni per iPhone e iPod Touch, e successivamente per iPad. Per festeggiare i 5 anni dell’App Store, diverse applicazioni a pagamento di successo possono essere temporaneamente scaricate gratuitamente. Lo scorso maggio, il negozio per le app ha superato i 50 miliardi di applicazioni scaricate per iPhone e iPad Le app temporaneamente gratuite sono:
Le app gratis sull’App Store per i suoi 5 anni. Il negozio online per acquistare applicazioni e giochi fu aperto il 10 luglio 2008.
Il Parlamento di Cipro ha poco tempo per approvare una nuova serie di provvedimenti che consentano al paese di raccogliere i 5,8 miliardi di euro di cui ha bisogno per ottenere il prestito da 10 miliardi di euro concordato con Fondo Monetario Internazionale (FMI), Banca Centrale Europea (BCE) e Unione Europea (UE), denaro necessario per mettere in sicurezza il sistema bancario cipriota e l’economia dell’isola. A inizio settimana il Parlamento ha respinto il piano del presidente cipriota Nicos Anastasiades, che prevedeva un cospicuo prelievo forzoso una tantum dai conti correnti per recuperare in tempi rapidi nuovi fondi. I parlamentari devono ora trovare una nuova soluzione in poco tempo, perché la BCE potrebbe interrompere l’erogazione dei fondi di emergenza per Cipro il prossimo lunedì 25 marzo. Alla ricerca di soluzioni alternative per non gravare troppo sulle finanze della popolazione, il ministro dell’Economia cipriota, Michael Sarris, aveva raggiunto nei giorni scorsi Mosca, per fare alcune proposte al governo russo e chiedere il suo aiuto. Stando a quanto riportato da diverse agenzie di stampa internazionali, Sarris avrebbe proposto al suo omologo russo, Anton Siluanov, una serie di titoli e prodotti finanziari legati soprattutto al campo energetico in cambio di un prestito da circa 5 miliardi di euro. Tra le proposte c’era anche quella di concedere lo sfruttamento di alcuni grandi giacimenti di gas al largo delle coste cipriote. Le contrattazioni non hanno però portato a nulla di concreto e lo stesso Siluanov ha confermato che la Russia non concederà nuovi prestiti a Cipro.
Cipro ha poco tempo. Lunedì la BCE potrebbe tagliare i fondi di emergenza, il governo deve trovare in fretta 5,8 miliardi di euro e non può contare sull'aiuto della Russia.
La Corte d’appello di Roma, con una sentenza depositata martedì 10 aprile, ha stabilito che i dispositivi “tutor”, che servono a identificare la violazione dei limiti di velocità misurando la velocità media di un veicolo in un tratto autostradale, dovranno essere rimossi. La Corte ha stabilito che i dispositivi utilizzati dalla società Autostrade per l’Italia sono in realtà frutto di un plagio di un brevetto della società fiorentina Craft, che aveva intentato causa nel 2006. La Corte ha inoltre stabilito che la società dovrà pagare 500 euro di penale per ogni giorno di ritardo. Autostrade per l’Italia ha fatto sapere che i tutor saranno sostituiti con un nuovo sistema entro tre settimane e che nel frattempo intende fare appello in Cassazione. Intanto gli attuali tutor rimarranno in funzione e la società pagherà la penale prevista.
Il sistema “tutor” dovrà essere rimosso dalle autostrade italiane. Lo ha deciso la Corte d'appello di Roma, dando ragione a una società fiorentina che aveva fatto causa per plagio di un brevetto.
L’illustratore e graphic designer statunitense Matt Chase ha realizzato una serie di illustrazioni che combinano due delle sue (e delle nostre) più grandi passioni: i LEGO e i film di Wes Anderson. Chase ha ricreato alcuni dei personaggi dei film più famosi di Wes Anderson (tra cui Grand Budapest Hotel e I Tenenbaum) come se fossero omini LEGO, dando molta importanza ai dettagli degli oggetti e dell’abbigliamento di questi personaggi. I poster si possono acquistare qui, mentre gli altri lavori di Matt Chase si possono vedere sul suo sito e sulla sua pagina su Behance. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I personaggi dei film di Wes Anderson fatti coi LEGO. Dall'illustratore e graphic designer statunitense Matt Chase, che ha unito due delle sue più grandi passioni.
Una exclave è un territorio che si trova in uno stato diverso da quello a cui appartiene politicamente: Campione d’Italia, per fare un esempio noto, è l’unica exclave italiana, confinando interamente con la Svizzera. L’oblast’ di Kaliningrad è un altro tipico esempio di exclave: è quella porzione di territorio tra Lituania e Polonia, appartenente però alla Russia, il cui confine più vicino è a diverse centinaia di chilometri. Le exclave nascono quasi sempre per via del ridisegno di confini, per esempio successivi ad accordi di pace, nei quali emergono questioni territoriali sulle quali ci si mette d’accordo soltanto creando delle anomalie. I motivi possono essere molto diversi: a volte nascono per la necessità di consentire uno sbocco sul mare a un paese, come nel caso dell’exclave croata in cui si trova Dubrovnik, separata dal resto del paese per una striscia di terra che garantisce un porto alla Bosnia, e che esiste fin dalla fine del Seicento. L’oblast’ di Kaliningrad passò invece sotto il controllo sovietico dopo la Seconda guerra mondiale, mentre c’è una città dei Paesi Bassi, Baarle-Nassau, che comprende ben 22 piccole exclave belghe, per via di complicati accordi risalenti addirittura al Medioevo.
Lo sapete che in Italia ci sono delle exclavi regionali? ci sono frazioni o pezzetti di terra che appartengono a una regione ma si trovano in un'altra, e spesso hanno storie notevoli.
Giovedì 3 febbraio è morto Maurice White, cantante e percussionista che fondò gli Earth, Wind & Fire, leggendaria band funk, soul e R&B degli anni Settanta. Aveva 74 anni ed è morto per complicazioni legate al morbo di Parkinson. Gli Earth, Wind & Fire, che presero il nome dai tre elementi del segno zodiacale di White (sagittario), erano famosi per i loro show dal vivo pieni di luci ed effetti pirotecnici e per gli arrangiamenti che comprendevano la kalimba e gli assoli degli ottoni. Il vero tratto distintivo erano però le loro armonie vocali, i “coretti” e le alternanze tra la voce profonda di White e quella di Philip Bailey, che cantava in falsetto. Le loro canzoni più famose – “Shining Star”, “September”, “Boogie Wonderland”, “Serpentine Fire”, “After the Love Has Gone”, “Sing a Song” e una cover dei Beatles, “Got to Get You Into My Life” – sono riconoscibili per il ritmo allegro, la linee di basso elettrico, gli interventi della tromba e i cori vocali molto soul, riflettevano le origini di White, che era di Memphis, una città in cui si mescolano il rock, il blues e il jazz.
Sei grandi canzoni degli Earth wind & fire. Da riascoltare per ricordare Maurice White, uno dei fondatori della band, morto giovedì.
Giovanni Ferrero ha 53 anni e dal 2015, quando morì suo padre Michele, è il capo assoluto di Ferrero, l’azienda della Nutella, dei Ferrero Rocher e dei Kinder Sorpresa, tra le altre cose. È anche la 47esima persona più ricca del mondo. Negli ultimi anni, racconta un articolo di Forbes, sta cercando di far crescere l’azienda di famiglia facendo una cosa un po’ rischiosa che suo padre non aveva mai fatto: comprare altre aziende. La storia di Ferrero, in breve Ferrero, l’azienda, esiste dal 1946. Fu fondata ad Alba, in Piemonte, da Pietro Ferrero, il nonno di Giovanni. Il suo prodotto più famoso fu messo sul mercato nel 1949: all’epoca non si chiamava ancora Nutella, ma Supercrema, ed era una versione più spalmabile di Giandujot, una specie di surrogato di crema al cioccolato che Pietro Ferrero aveva inventato negli anni della Seconda guerra mondiale e conteneva pochissimo cacao, poco reperibile e molto costoso nell’Italia di allora. Sempre nel 1949 Pietro Ferrero morì, a soli 51 anni, per un arresto cardiaco. Nel 1957 morì anche suo fratello, un altro Giovanni Ferrero, sempre per arresto cardiaco: aveva 52 anni. Da allora e fino al 1997 l’azienda fu guidata da Michele Ferrero, che ne espanse il mercato in tutto il mondo.
La scommessa di Giovanni Ferrero. Il presidente esecutivo della terza più grande azienda dolciaria del mondo – Ferrero – sta provando una strategia che suo padre non aveva mai voluto seguire: comprare altre aziende.
L’inchiesta sui fondi utilizzati illegalmente – secondo l’accusa – dalla società Enav ha avuto una svolta sabato con l’arresto (agli arresti domiciliari) dell’amministratore delegato Pugliesi e di altri dirigenti dell’azienda. Enav è l’Ente nazionale di assistenza al volo: Carlo Bonini aveva definito Pugliesi “immarcescibile” – in un articolo su Repubblica di un anno fa – per la sua capacità di sopravvivere eterno a qualsiasi stagione politica. Enav assegna gli appalti per lavori e forniture aeroportuali e spesso lo fa, scriveva già la procura di Roma, “in violazione delle disposizioni di legge”. Senza fare le gare, insomma. Pugliesi è indagato dal novembre 2010 per corruzione e frode fiscale. Allora Bonini scriveva:
L’inchiesta su Enav. Sono agli arresti domiciliari i massimi dirigenti della società di Finmeccanica nell'inchiesta per tangenti e favori ai politici, con una specifica accusa all'UdC.
Ryan O’Neal, che oggi compie 75 anni, è uno di quegli attori di cui non tutti sanno il nome ma di cui quasi tutti ricordano almeno un ruolo. È stato per esempio Oliver Barrett IV, l’attore protagonista di Love Story, in cui l’attrice protagonista era Ali MacGraw. Love Story divenne il film con i migliori incassi che la Paramount Pictures avesse prodotto fino a quel momento e fu nominato a sette Oscar. Nel 2002 l’American Film Institute mise il film al nono posto della classifica dei migliori film romantici del Novecento, davanti a Luci della città di Charlie Chaplin e a La vita è meravigliosa di Frank Capra. Gli altri film più importanti di O’Neal arrivarono tutti negli anni Settanta: Ma papà ti manda sola? nel 1972, Paper Moon – Luna di carta nel 1973, e, soprattutto, Barry Lyndon di Stanley Kubrick nel 1975.
Ryan O’Neal ha 75 anni. Il nome non si sente da un po' ma le foto vi aiuteranno, oppure questi titoli: "Barry Lyndon", "Love Story".
Tra tutti gli esempi di presunti gesti ambientalisti che producono il risultato opposto a quello proclamato, la storia del colore verde, diventato emblema di qualsiasi sforzo umano volto alla salvaguardia, al recupero o al rispetto della Terra, è particolarmente ironica. La racconta il New York Times, spiegando come mai il colore che tutti abbiamo imparato ad associare all’ecologia è in realtà il più inquinante. Da sempre abbiamo avuto grosse difficoltà a ottenere artificialmente le sfumature di verde desiderate, e altrettante a stabilizzarle: mantenere il colore nel tempo richiede delle sostanze chimiche che sono tra le più tossiche e inquinanti.
Il verde non è verde. Il colore simbolo dei movimenti ambientalisti è ottenuto da sempre con sostanze inquinanti (e potrebbe aver ucciso Napoleone).
Tra il 2008 e il 2018 le emissioni di anidride carbonica (CO2), il principale dei gas a cui si deve il riscaldamento climatico, sono aumentate del 12 per cento: è stato un aumento dovuto quasi per il 70 per cento a un unico paese, la Cina. In occasione dell’annuale Assemblea nazionale del popolo, iniziato il 5 marzo, il governo cinese ha annunciato come cercherà di ridurre l’impatto della sua economia sull’ambiente, raggiungendo la cosiddetta “neutralità carbonica” entro il 2060, obiettivo anticipato a settembre dal presidente Xi Jinping. La neutralità carbonica è un obiettivo che sempre più paesi e aziende stanno promettendo di raggiungere per contrastare il cambiamento climatico. Per rispettare gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi del 2015, il mondo dovrebbe arrivarci entro il 2050. Per questo “neutralità carbonica” è un’espressione che, insieme al sinonimo “emissioni zero”, continueremo a sentire sempre di più. Per certi versi è un concetto vago, perché la sua applicazione può variare molto a seconda di come ci si vuole arrivare, ma capire cosa significa è comunque un buon modo per farsi un’idea delle politiche sul clima dei vari paesi.
Le “emissioni zero”, spiegate bene. Cioè cos'è la "neutralità carbonica": breve ripasso ora che la Cina ha detto come intende arrivarci entro il 2060.
In Italia da alcuni giorni si parla molto del “Blue Whale”, un misterioso fenomeno di internet nato in Russia che consisterebbe in una serie di prove da superare tra cui l’automutilazione, e che secondo qualcuno avrebbe spinto decine di adolescenti nel mondo al suicidio. Il “Blue Whale” rientra in un più ampio fenomeno di sfide “estreme” online che hanno avuto una relativa diffusione tra gli adolescenti, anche in Italia. La notizia è stata trattata da siti e giornali di tutto il mondo, anche da quelli italiani, nella maggior parte con toni allarmistici e senza nessuna verifica: nonostante l’attenzione mediatica dedicata al fenomeno, infatti, non esistono prove che colleghino direttamente i suicidi – avvenuti soprattutto in Russia – al “Blue Whale”. Ciononostante alcuni giornali hanno parlato di “gioco dell’orrore” e attribuito al fenomeno fino a 130 suicidi, sostenendo che sia “arrivato in Italia”, nonostante non ci siano prove al riguardo. Le informazioni sul “Blue Whale” sono molto incerte e confuse, come la maggior parte dei fenomeni nati sui social network oscuri e usati anche per attività illegali. In generale, però, internet non è il posto migliore in cui una persona e soprattutto un adolescente che soffra di depressione o pensi al suicidio possa trovare sostegno. In Italia, il modo migliore per un adolescente per parlare velocemente con qualcuno che possa essere d’aiuto è rivolgersi ai servizi specializzati, per esempio telefonando o scrivendo in chat al Telefono Azzurro, o visitando i siti youngle e Generazioni connesse. In alternativa si può contattare un centro di salute mentale, un pediatra, uno psicoterapeuta, anche rivolgendosi direttamente a un ospedale. Apple, Windows e Android offrono poi agli adulti delle semplici funzioni per attivare dei filtri per minori sui propri dispositivi e software, per evitare che bambini e adolescenti visitino siti con materiale pericoloso. Nonostante la delicatezza e la serietà del tema dei suicidi tra gli adolescenti, è importante sottolineare che non c’è nessuna prova che il “Blue Whale” abbia causato o stia causando direttamente dei suicidi, né che sia “arrivato in Italia”, e tantomeno che sia “una nuova moda”.
Cosa sappiamo del “Blue Whale”, senza allarmismi inutili. Poco o niente, nonostante quello che scrivono i giornali: è un misterioso fenomeno di internet nato in Russia che istigherebbe gli adolescenti al suicidio.
Alex Zanardi è stato dimesso dall’ospedale di Siena e trasferito in un centro specialistico. Zanardi era ricoverato dallo scorso 19 giugno, a causa dei traumi riportati in seguito a un incidente stradale in cui era stato coinvolto. Zanardi aveva avuto un incidente stradale sulla statale che collega Pienza a San Quirico D’Orcia (Siena) venerdì 19 giugno, mentre stava partecipando in handbike a una corsa a staffetta. Era stato trasferito subito in elicottero al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.
Alex Zanardi è stato dimesso dall’ospedale di Siena e trasferito in un centro specialistico di riabilitazione.
Massimo Bordin ha dato le dimissioni da direttore di Radio Radicale, incarico che ricopriva dal 1991 e che gli vale da allora la stima quasi unanime degli ascoltatori e degli addetti ai lavori dell’informazione della politica. La sua decisione è “irrevocabile” e sarebbe stata causata dal venir meno del rapporto di fiducia dello stesso Bordin con Marco Pannella, storico leader politico dei radicali. Già più volte negli scorsi mesi il rapporto tra Bordin e Pannella si era rivelato piuttosto burrascoso, e ad aprile durante una delle loro consuete “conversazioni domenicali” i due avevano litigato in diretta (qui il video). Oggi arriva la decisione di Bordin di lasciare la direzione della radio, che lui stesso spiega così nella sua lettera al CdR. Da almeno due anni Marco Pannella ha più volte pubblicamente dichiarato che non si sente rappresentato dal modo in cui viene espressa la linea editoriale della radio. E’ evidente che il rapporto fra editore e direttore si fonda proprio su un accordo sulla trasposizione in chiave giornalistica di una idea editoriale che promana dall’editore. Dunque le affermazioni di Pannella non possono che essere intese come una mozione di sfiducia nei miei confronti.
Bordin lascia la direzione di Radio Radicale. Le nobili battaglie dei radicali diventano capricci sulla radio: "c'è un limite a tutto", dice Bordin accusando Pannella.